I FIORI DELLA MEMORIA - ricordare, raccontare, costruire futuro
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I FIORI DELLA MEMORIA ricordare, raccontare, costruire futuro Il progetto socio-culturale e artistico “I Fiori della memoria” proposto da Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato in collaborazione con la Compagnia dei Merli Bianchi, ha l'obiettivo di fare “memoria attiva” ossia di ricordare, raccontare e fare esperienza pratica e di ricerca su temi inerenti valori fondamentali riguardanti l'impegno civile, il rispetto della dignità e dei diritti umani, la legalità democratica, la tutela e l'educazione dei minori, dell'ambiente, l'informazione e la formazione di cittadini consapevoli attraverso gli strumenti dell'incontro, del dialogo e dell'arte. Provando a considerare come dei semi le storie di uomini e donne che hanno dato la loro intera vita per l'affermazione di questi valori, i Fiori della Memoria sono il risultato proprio di quei semi che non sono stati dimenticati e che, attraverso la cura costante, sono sbocciati diventando un punto di riferimento e un simbolico esempio per chi ha desiderio di costruire futuro sulla base del loro insegnamento. In collaborazione con associazioni ed enti che da anni si occupano di tali argomenti, il progetto si presenta come un contenitore di proposte culturali, artistiche e sociali modulari e differenziate per fasce d'età e contesti che vuole proporre attività formative ed informative ai giovani e ai Comuni con spunti di riflessione e proposte di cittadinanza attiva attraverso incontri, dibattiti, mostre, spettacoli e laboratori, certi anche del forte valore pedagogico che - la testimonianza da una parte e l'arte dall'altra - sanno stimolare. DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGETTO Il progetto ha la peculiarità di essere modulare e rivolto sia ad enti comunali, provinciali e regionali, sia agli enti scolastici di ogni ordine e grado ed associazioni interessate ad accogliere e condividere l'organizzazione degli eventi. Tre gli ambiti di intervento: - ENTI SCOLASTICI: previsti laboratori teatrali tematici, incontri, spettacoli e mostre per le scuole primarie e secondarie di ogni ordine e grado. - COMUNI, PROVINCE E REGIONI: il progetto può avvalersi di patrocini e contributi degli enti territoriali per un maggiore coinvolgimento della cittadinanza alla quale verrebbero proposti incontri, dibattiti, mostre, spettacoli. - ASSOCIAZIONI: si prevede una collaborazione logistica-organizzativa e artistica con le associazioni del territorio che di volta in volta aderiscono alle iniziative proposte. ASSOCIAZIONI PROPONENTI - ASS.CULT. CASA MEMORIA FELICIA E PEPPINO IMPASTATO - ASS.CULT. COMPAGNIA DEI MERLI BIANCHI
ATTIVITÀ PROPOSTA PER ISTITUTI SUPERIORI Abruzzo “I FIORI DELLA MEMORIA” dicembre 2019 - maggio 2020 progetto per un minimo di 4 classi coinvolte (circa 80/100studenti) Seguendo le linee guida proposte di recente dal MIUR: - diritti umani e discriminazioni - rispetto dell'ambiente - pari opportunità - diritti universali dei minori per le classi della secondaria di secondo grado, il progetto “I fiori della memoria” si articola in due fasi modulabili in parte in giornate consecutive o proposte dell'arco massimo di 6 mesi (dicembre-maggio). Fase 1 - “C'ERA UNA VOLTA UN SEME” : - 1 incontro con Luisa Impastato, presidente di Casa memoria Felicia e Peppino Impastato sul tema “Mamma Felicia e il coraggio delle donne”. - 1 incontro con Umberto Santino, fondatore del centro di documentazione siciliano Giuseppe Impastato sul tema “Mafia e antimafia oltre gli stereotipi - Visita guidata alla mostra pittorica “Il filo rosso della memoria” e incontro con l'artista Pino Manzella, amico di Peppino Impastato - Invito alla partecipazione al corteo in memoria di Peppino Impastato il 9 maggio NECESSITA' TECNICHE PER GLI INCONTRI: impianto audio per voce, videoproiettore e schermo, cavo per attacco pc, aula oscurabile NECESSITA' TECNICHE PER LA MOSTRA: uno spazio di allestimento per almeno 25 opere e possibilità di attaccare i quadri alle pareti o possibilità di trovare sul luogo supporti adatti per le opere NECESSITA' LOGISTICHE: per una buona riuscita degli incontri sarà bene non superare il numero di 80/100 ragazzi ad incontro; per una buona riuscita della mostra ideale farla visitare una classe per volta.
Fase 2 - Rassegna teatrale “FACCIAMO FINTA CHE” organizzato dalla Compagnia dei Merli Bianchi - spettacolo “Rosetta Malaspina, ovvero da un punto dell'eternità” - di e con Margherita Di Marco e incontro con l'attrice NECESSITA' TECNICHE: spazio teatrale o sala non teatrale con pedana di almeno 15 cm di altezza. spazio scenico minimo 6 m di larghezza, 4 m di profondita'. Spazio integralmente oscurabile - spettacolo “ L'urlo di Maggio” - di e con Carmelo Pecora e incontro dibattito con l'attore e scrittore NECESSITA' TECNICHE: impianto audio per voce, videoproiettore e schermo, cavo per attacco pc, aula oscurabile Ad ogni fine spettacolo inizierà un dibattito interattivo con gli studenti condotto dagli attori stessi in modo da stimolare il pubblico ad un confronto attivo, pratico e di profonda riflessione. Gli spettacoli proposti saranno 2 e la rassegna sarà itinerante sia in spazi scolastici che in spazi teatrali, il tutto debitamente organizzato precedentemente. Durata di spettacolo+ dibattito: circa 2 ore a spettacolo PARTECIPAZIONE AL CORTEO DEL 9 MAGGIO 2020 L'istituto comprensivo dove si svolgerà il progetto è invitato a partecipare attivamente al Corte che si svolge ormai da 41 anni a Cinisi in memoria dell'uccisione di Peppino Impastato
SCHEDE ARTISTICHE - MOSTRA PITTORICA “IL FILO ROSSO DELLA MEMORIA” DI PINO MANZELLA E INCONTRO CON L'ARTISTA Ci sono pittori autoreferenziali che si professano antimafia nel timore che la loro attività artistica non sia evidente agli occhi degli osservatori. Non è il caso di questo nostro autore, Pino Manzella, già amico e compagno di lotta di Peppino Impastato, solitario artista dell’impossibile, cioè sognatore di un mondo nuovo fino al limite dell’intimismo e del paradosso. Nella sua opera emerge ciò che lo accomuna a quella categoria di persone che fanno il loro mestiere, senza attribuirsi particolari meriti, ma semplicemente continuando a fare quello che hanno imparato alla bottega di un’antimafia attiva, solitaria e minoritaria quale fu quella del circolo di Peppino Impastato “Musica e cultura”. Il filo conduttore di questa mostra è la Sicilia rivisitata attraverso la lente dei suoi migliori interpreti, o mediante la condanna di alcuni suoi simboli negativi. Simboli e realtà della quasi secolare distruzione dei doni che stanno alla base della condizione siciliana e universale: la parola, il segno, l’esempio, l’azione, la sconfitta, il mistero e il paradosso, la ricerca della verità, la condanna senza mezzi termini, il valore della speranza. Per questa ragione il visitatore troverà in questa mostra il filo conduttore dell’antimafia attraverso la raffigurazione delle migliori voci che la Sicilia ha avuto nel corso del Novecento: da Vitaliano Brancati ad Andrea Camilleri, da Leonardo Sciascia a Danilo Dolci. L'artista Pino Manzella nasce a Cinisi (Palermo) nel 1951. Studia Lingua e Letterature straniere e si laurea all'Università di Palermo. Fin dai primi anni '70 disegna manifesti e vignette per le attività politiche e culturali animate da Peppino Impastato nel circolo Musica e Cultura prima e a Radio Aut poi. La Sicilia con i suoi eccessi di luce e le ombre della sua storia, è il centro ossessivo della sua ricerca artistica. Dagli anni Settanta espone in mostre personali e collettive e in rassegne di carattere nazionale e internazionale. Svolge attività grafica e le sue opere sono state pubblicate in alcune copertine della collana “Storia” dell'editore Franco Angeli, nonché in pubblicazioni del Rubettino, Scirocco Editore e per alcune produzioni discografiche. Vasta la bibliografia in cataloghi e riviste specializzate. Vive e lavora a Cinisi.
SPETTACOLO “ROSETTA MALASPINA OVVERO DA UN PUNTO DELL'ETERNITA'” di e con Margherita Di Marco SINOSSI: Lo spettacolo – realizzato in collaborazione con Teatro Proskenion – è ispirato alla storia vera di Marietta Vozzo, una donna che prova a resistere e reagire alla sottocultura dominante nella Calabria degli anni ’50, e che da tutti viene considerata, semplicemente, pazza. Rosetta Malaspina costruisce e racconta, attraverso il linguaggio della poesia, la sua personalissima ‘visione della realtà che per tutti diventa però follia. L’unico modo che ha per sopravvivere è di costruirsi un altro mondo, piccolo quanto una stanza. Con la poesia gioca come su un’altalena che la fa volare e divertire per poi ritornare nel tempo in cui vive, con la rabbia di chi urla al vento i pensieri di una profonda solitudine. Le parole di Rosetta sono forti, estreme e commoventi; col suo essere in bilico tra poesia e pura realtà diventa motivo di confronto e riflessione su quanti diritti e opportunità ci siano ancora da affermare, oggi come ieri. READING TEATRALE “L'URLO DI MAGGIO” di e con Carmelo Pecora ex Ispettore capo della Polizia Scientifica. Autore e attore dei suoi testi SINOSSI: Il Reading, della durata di 50 minuti, tratto dal libro 9 Maggio 78 -Il giorno che assassinarono Aldo Moro e Peppino Impastato- (Ed.Zona), racconta la storia di un giovane Poliziotto(autore del libro e del Reading) che il 9 Maggio 78, partiva dalla sua Sicilia, dove era stato appena assassinato Peppino Impastato, per prendere servizio alle Volanti di Roma, dove il caso avrebbe voluto che si trovasse a bordo di una delle volanti giunte in Via Caetani luogo del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro. Dal 2016 il Reading è impreziosito dai disegni di Pino Manzella, compagno di Peppino Impastato.
IPOTESI DI PROGRAMMA “I FIORI DELLA MEMORIA” I APPUNTAMENTO - 1 incontro con Umberto Santino, fondatore del centro di documentazione siciliano Giuseppe Impastato sul tema “Mafia e antimafia oltre gli stereotipi e storia di un depistaggio” II APPUNTAMENTO - Reading teatrale “L'urlo di Maggio” di e con Carmelo Pecora e successivo dibattito con il pubblico. III APPUNTAMENTO - 1 incontro con Luisa Impastato, presidente di Casa memoria Felicia e Peppino Impastato sul tema “Mamma Felicia e il coraggio delle donne”. IV APPUNTAMENTO - Spettacolo teatrale “Rosetta Malaspina ovvero da un punto dell'eternità” di e con Margherita Di Marco e successivo dibattito con l'attrice e Luisa Impastato V APPUNTAMENTO Visita alla Mostra pittorica “Il filo rosso della memoria” di Pino Manzella e incontro con l'artista
PREVENTIVO DI SPESA Per la realizzazione dell'intero progetto che include - incontri con Casa memoria felicia e Peppino Impastato - incontri con il centro di documentazione siciliana Giuseppe Impastato - Allestimento Mostra - n. 2 spettacoli teatrali - spese di viaggio - vitto e alloggio per tutti gli ospiti - service audio luci per gli spettacoli la Compagnia dei merli Bianchi richiede un contributo per l'attività istituzionale dell'associazione di euro 2.300,00 (escluso da applicazione iva, ai sensi dell’art.4, comma 4, dpr 633/72) - In caso di applicazione iva, il contributo sopra richiesto è da considerarsi al netto iva - La somma del contributo può essere redistribuita per il nuomero dei ragazzi partecipanti (consigliamo minimo 80 max 120) e erogata anche in due rate, al primo e terzo appuntamento. Restano escluse dal preventivo eventuali - spese siae, - stampa delle locandine oltre quelle sopra citate, - service audio/video per gli interventi nelle scuole; - necessità tecniche espresse nelle schede dei singoli interventi e quanto non espressamente citato Per le necessità tecniche rimandare alle singole.
CHI SIAMO CASA MEMORIA FELICIA E PEPPINO IMPASTATO Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato nasce nella primavera del 2005 a partire dal bisogno di diffondere la verità e chiedere giustizia contro la violenza mafiosa. Mamma Felicia è stata la prima donna entrata a far parte, dopo il matrimonio, di una famiglia mafiosa che, in seguito alla tragica perdita del figlio, ha deciso di ribellarsi ai dettami della cultura dell’omertà e all’imposizione del silenzio. Ha aperto le porte della sua casa a quanti fossero interessati a conoscere gli aspetti più corrotti della nostra società e dell’apparato istituzionale, Felicia è scomparsa il 7 dicembre del 2004 dopo un lungo ed estenuante percorso per ottenere giustizia per il figlio Peppino non prima di aver strappato la promessa che le porte della sua casa avrebbero continuato ad essere aperte. Casa Memoria è oggi un “altare laico”, come lo definisce Umberto Santino, presidente del Centro Impastato, un luogo di memoria e di divulgazione della verità e della cultura, un avamposto della resistenza contro il potere e contro la mafia, la testimonianza concreta di un’esperienza di lotta senza remore, di un’intera vita spesa con coraggio e determinazione. Sono migliaia le persone che hanno varcato la soglia di questa porta ormai simbolica alla ricerca di nuove conoscenze, di informazioni non distorte e di un momento di riflessione ed ognuno di loro si è riappropriato di un piccolo pezzo di libertà. L’associazione “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” costituitasi nel luglio 2010 è formata dalla Famiglia Impastato e da alcuni collaboratori. La Famiglia Impastato dopo un periodo lungo 34 anni di impegno per la giustizia e la verità e la collaborazione con il “Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato” di Palermo, ha deciso di costituirsi formalmente come gruppo associativo. Negli anni si è occupata di importanti iniziative, non soltanto le manifestazioni in ricordo di Peppino ogni 9 maggio, anniversario del suo assassinio, e in ricordo di Felicia Bartolotta, sua madre, ogni 7 dicembre, anniversario della sua scomparsa, ma anche eventi di promozione culturale, di approfondimento e di sensibilizzazione. Importanti sono stati anche i risultati ottenuti e le battaglie condotte negli ultimi due anni, tra cui la confisca e l’affidamento alla stessa associazione dell’ex casa del boss Badalamenti, mandante dell’omicidio di Peppino; il rinnovo del vincolo posto sul casolare dove fu ucciso Impastato; la richiesta di apertura delle indagini sul depistaggi istituzionali seguenti all’assassinio; l’ottenimento del riconoscimento di “Casa Memoria” come bene di interesse storico culturale, simbolo della storia collettiva e della lotta contro la mafia.
COMPAGNIA DEI MERLI BIANCHI La Compagnia dei Merli Bianchi ha sede legale a Giulianova (TE) e svolge le proprie attività artistiche in ambito locale e nazionale; L'associazione affianca al lavoro di ricerca teatrale - con particolare attenzione a tematiche inerenti l'infanzia, le disabilità, l'impegno civile e i diritti umani - l’organizzazione di eventi, laboratori teatrali e di espressività corporea, yoga e spettacoli teatrali, intessendo rapporti di collaborazione con le scuole e con enti pubblici e privati in Italia e all'estero attraverso direzioni artistiche, spettacoli e progetti formativi. Collabora inoltre con Associazioni e Università per progetti inerenti la cultura della legalità e l'etica pubblica. Interviene con performance e spettacoli teatrali collegati a convegni o presentazioni di libri. La Compagnia dei Merli Bianchi realizza le proprie attività grazie all'intervento di attori, esperti in arti-terapie, musicisti, appassionati di teatro, scenografia e fotografia che ruotano intorno all'associazione e grazie alla rete di associazioni regionali e nazionali con le quali essa collabora costantemente. I settori di ricerca variano dall’approfondimento delle varie tecniche artistiche al teatro come valore educativo, terapeutico, di impegno civile e sociale.
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