Statistiche territoriali per le politiche di sviluppo - Regione Lazio
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Statistiche territoriali per le politiche di
sviluppo
Luigi De Iaco*
(deiaco@istat.it)
Il ruolo degli indicatori nella Programmazione 2014-2020:
le sfide per la misurazione statistica
Roma, 13 febbraio 2015
CISIS, via Piemonte 39
* Istat
Dipartimento per l'integrazione, la qualità e lo sviluppo delle reti di produzione e di ricerca (DIQR)
Direzione centrale per lo sviluppo dei sistemi informativi e dei prodotti integrati, la gestione del patrimonio
informativo e la valutazione della qualità (DCIQ)
Servizio Informazioni territoriali e sistema informativo geografico (Int)
Unità operativa: Valutazione delle politiche, metodologie ed analisi territoriali (Int/d)Schema della presentazione:
• Obiettivi e struttura del progetto Istat-Dps per la produzione di
statistiche territoriali per le politiche di sviluppo
• Descrizione delle principali banche dati prodotte nel progetto:
• Banca dati di indicatori territoriali per le politiche di sviluppo
(http://www.istat.it/it/archivio/16777)
• Atlante statistico dei comuni (http://www.istat.it/it/archivio/113712)
• Atlante statistico territoriale delle infrastrutture
(http://www.istat.it/it/archivio/41899)
• Breve accenno al BES, UrBes e BES delle province
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Progetto
“Informazione statistica territoriale e settoriale per le politiche
strutturali 2010-2015”
PON GOVERNANCE E ASSISTENZA TECNICA FESR 2007-2013
Obiettivo operativo I.6
Per informazioni sul progetto e per consultare tutta l’informazione statistica prodotta dall’Istat per le
politiche di sviluppo: http://www.istat.it/it/archivio/16986
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Obiettivi del progetto:
Produzione di statistiche per le politiche di sviluppo, orientata a fornire
una ampia base informativa per i decisori di politica pubblica:
• ex ante, nella programmazione degli interventi (individuazione criticità);
• in itinere, per il monitoraggio dell’evoluzione indotta, prevedendo eventuali
cambiamenti nella destinazione delle risorse;
• ex post, per la valutazione degli effetti e dell’efficacia della politica, ma
non forniscono informazioni sul controfattuale (solo analisi descrittiva).
Di fatto utilizzati correntemente da ricercatori e studiosi del territorio
Stipulata nel 2001 e rinnovata nel 2010, prevede la predisposizione da
parte dell’Istat di adeguate e tempestive informazioni statistiche, a
livello regionale e sub-regionale, per coadiuvare la definizione e la
valutazione della politica pubblica sul territorio.
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Struttura del progetto: le linee di attività
Progetto
operativo/Azione Articolazione delle Azioni
/Attività
A CONTI ECONOMICI TERRITORIALI
A1 Pil, unità di lavoro dipendenti e indipendenti e redditi da lavoro dipendente per
regione al tempo T+12
A2 Indicatore di attività economica per SLL al tempo T+24
B BANCA DATI TERRITORIALE PER LE POLITICHE DI SVILUPPO
B1 Integrazione Banca dati regionale con informazioni per temi rilevanti realizzando
indagini o elaborazioni
B2 Verifica del set di indicatori della Banca dati e aggiornamento dei dati
B3 Dettaglio territoriale sub-regionale di indicatori della Banca dati
B4 Strumenti per la consultazione pubblica di dati e indicatori
C ATLANTE STATISTICO DELLE INFRASTRUTTURE
C1 Revisione, aggiornamento e consultazione interattiva degli indicatori della Banca
dati dell'Atlante statistico delle infrastrutture
ATTIVITA’ DI ASSISTENZA TECNICA E ACCOMPAGNAMENTO SULL’EVOLUZIONE
D
DELLE VARIABILI SU SCALA REGIONALE DELL’UE E AREE CANDIDATE
D1 Modelli e scenari per la politica di coesione post 2013 con simulazioni a partire
dai dati regionali disponibili per UE, paesi candidati e potenzialmente candidati
(PIL pro capite regionale, RNL e PIL, mercato del lavoro, demografia, ricerca,
energia, ambiente
E ATTIVITA’ DI STUDIO, RICERCA E VALORIZZAZIONE DELLE BASI DATI
E1 Attività di studio, ricerca e diffusione dei dati e statistiche territoriali
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Banca dati di indicatori territoriali per le politiche di sviluppo
(BDPS): caratteristiche
• 210 indicatori, di cui 42 articolati per genere (precisamente 168+42=210).
• Sono presenti nella banca dati sia gli indicatori che i dati di base necessari a calcolarli
• Disponibili per tutte le regioni italiane (compreso le provincie autonome di Trento e Bolzano), le
ripartizioni territoriali e gli aggregati funzionali del ciclo di programmazione 2000-2006 (Ob.1 e
non Ob.1), del ciclo 2007-2013 (“Conv” e “CRO”) e, dallo scorso 21 gennaio 2015, dell’attuale
ciclo di programmazione 2014-2020 (Meno sviluppate, più sviluppate, Transizione). Ove
disponibili gli indicatori ed i dati sono declinati anche a livello provinciale e comunale
• La serie storica, quando possibile, parte dal 1995.
• Corredati da una nutrita metainformazione (modalità di calcolo, variabili associate, fonti, note,
periodo di riferimento, ecc.) a supporto di una corretta lettura ed interpretazione dell’indicatore.
• Grafici dinamici per tre indicatori ad ogni aggiornamento.
• Codice unico per indicatori e dati (il codice unico per i dati è stato introdotto lo scorso 21
gennaio 2015).
• Diffusi sul sito Internet dell’Istat (http://www.istat.it/it/archivio/16777), tramite aggiornati mensili
ad eccezione del mese di agosto.
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Chiavi di accesso alla banca dati
ASSI del QCS 2000-2006 PRIORITA’ del QSN 2007-2013
• Asse I: Risorse naturali • Priorità 1 Miglioramento e valorizzazione delle risorse
• Asse II: Risorse culturali umane
• Asse III: Risorse umane • Priorità 2 Promozione, valorizzazione e diffusione
• Asse IV: Sistemi locali di sviluppo della ricerca e dell'innovazione
• Asse V: Città
• Priorità 3 Energia e ambiente: uso sostenibile ed
• Asse VI: Reti e nodi di servizio
efficiente delle risorse per lo sviluppo
• Variabili di rottura
• Priorità 4 Inclusione sociale e servizi per la qualità
della vita e l'attrattività territoriale
TEMI • Priorità 5 Valorizzazione delle risorse naturali e
Acqua, Aria, Rifiuti, Ambiente (altro), Energia, culturali per l'attrattività e lo sviluppo
Beni culturali, Lavoro, Istruzione e • Priorità 6 Reti e collegamenti per la mobilità
formazione, Competitività, Dinamiche • Priorità 7 Competitività dei sistemi produttivi e
settoriali, Demografia d'impresa, occupazione
Internazionalizzazione, Mercato dei
• Priorità 8 Competitività e attrattività delle città e dei
capitali e finanza d'impresa, Ricerca e
sistemi urbani
innovazione, Società dell'informazione,
Esclusione sociale, Legalità e sicurezza, • Priorità 9 Apertura internazionale e attrazione di
Capitale sociale, Servizi di cura, Città, investimenti, consumi e risorse
Trasporti e mobilità, Turismo. • Priorità 10 Governance, capacità istituzionali e
mercati concorrenziali ed efficaci.
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Il processo produttivo e la qualità delle informazioni
Problematiche da risolvere:
• tradurre gli obiettivi degli interventi in misure quantitative
• disporre di dati affidabili e continui nel tempo
• costruire gli indicatori in modo trasparente
• ottenere indicatori di semplice lettura ed interpretazione
Coinvolgimento degli esperti di settore
Inserimento di più indicatori per la misurazione di un dato fenomeno
(es. Internazionalizzazione misurata con Export, Import e IDE)
Ricerca compromesso tra affidabilità, disponibilità e tempestività dei dati e costi
Qualità delle informazioni: Ogni singolo indicatore della banca dati è stato definito in modo
molto accurato, tramite la valutazione degli esperti di settore relativamente alla correttezza
ed alla fattibilità della misurazione. Lo stesso gruppo di lavoro Istat è organizzato per
esperti di settore, per cui ognuno ha i propri settori di competenza indipendentemente
dalla banca dati di riferimento
Banca dati viva: che si adegua continuamente alle evoluzioni dello scenario economico e
sociale ed alle esigenze di misurazione della politica pubblica. Inoltre vengono
continuamente monitorate le fonti dei dati per valutare la possibilità di integrare o sostituire
le informazioni (es. Dati Asia con registro delle imprese Attive, brevetti, ecc.)
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Il supporto alla Policy
• Sono stati diffusi sul sito dell’istituto, sulla pagina dedicata alla banca dati, i nuovi indicatori
disponibili dell’Accordo di partenariato 2014-2020 (al momento 71, ma man mano che si
renderanno disponibili verranno inseriti altri indicatori); oltre a questi, altri 45 indicatori sull’
Accordo di partenariato erano già presenti in banca dati, per cui sono presenti attualmente
71+45=116 indicatori dell’Accordo di partenariato.
• Un sotto insieme di oltre 80 indicatori ricadono nelle Tavole di osservazione del QSN,
finalizzate alla misurazione di fenomeni collegati alle 10 Priorità del QSN
(http://www.dps.mef.gov.it/QSN/indicatori/tavole_osservazione.asp)
• Obiettivi di servizio: ruolo chiave attribuito dal QSN ai servizi essenziali:
o Quattro obiettivi strategici per le politiche di sviluppo regionale:
Istruzione
Servizi di cura per l’infanzia e gli anziani
Gestione dei rifiuti urbani
Servizio idrico integrato
o 11 indicatori per misurare gli obiettivi di servizio
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Il futuro della banca dati di indicatori territoriali per le
politiche di sviluppo: lavori in corso
• Generalmente la banca dati è un treno in corsa: ogni sorta di manutenzione od innovazione
(tecnologica o nei contenuti) deve essere effettuata senza mai arrestare l’aggiornamento mensile.
Questo è un periodo di forte revisione, per cui da un mese all’altro potrebbero esserci dei notevoli
cambiamenti.
• Diffusione di tutti gli indicatori di risultato dell’accordo di partenariato 2014-2020: sono già stati
diffusi quelli disponibili, poi man mano che si renderanno disponibili saranno diffusi i rimanenti
• Introduzione della classificazione degli indicatori in base agli 11 Obiettivi tematici dell’attuale ciclo
di programmazione 2014-2020
• Revisione dei Temi in coerenza con gli Obiettivi tematici dell’attuale ciclo di programmazione 2014-
2020 ed introduzione di sotto temi oltre ai temi secondari
• Inserimento dei nuovi indicatori sull’Accordo di partenariato nella banca dati, classificandoli non
solo per Obiettivi tematici, ma anche per Temi, Priorità ed Assi. Allo stesso modo gli indicatori della
banca dati, già classificati per Temi priorità ed Assi, saranno classificati per Obiettivi tematici
• Altre innovazioni secondarie: facilitazione dell’individuazione degli indicatori dell’accordo di
partenariato 2014-2020 e degli indicatori i cui grafici compaiono sul portale Open coesione, ecc.
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Gli Atlanti statistici ASC ed ASTI: caratteristiche
• L’Atlante statistico dei comuni (Asc) e l’Atlante statistico territoriale
delle infrastrutture (ASTI) rappresentano, in generale, un supporto
per la conoscenza del territorio e per la quantificazione dei
fenomeni a scala locale ed il loro confronto fra aree diverse del
paese
• Obiettivo degli Atlanti è quello di rispondere alla crescente
domanda di dati a livello territoriale espressa dai soggetti a vario
titolo coinvolti in attività di analisi, programmazione e valutazione
delle politiche di sviluppo locale. Ma è di fatto utilizzato
correntemente da ricercatori o da semplici cittadini
• Molto semplici da utilizzare anche da utenti poco esperti
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Atlante statistico dei comuni (ASC): i contenuti
• Dati censuari:(Agricoltura, Popolazione ed Industria e servizi)
• Dati non censuari o Altri dati comunali – anche di fonte non
Istat: (Territorio, Popolazione intercensuaria, Sanità, Istruzione,
Turismo, Cultura, Credito, Veicoli circolanti, Incidenti stradali,
Incendi forestali, Ambiente urbano)
• Stime per Sistema locale del lavoro: stime su SLL 1991 e SLL
2001 effettuate dall’Istat
• Diffuso sul sito Internet dell’Istat
(http://www.istat.it/it/archivio/113712), ultimo aggiornamento 27
febbraio 2014.
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Atlante statistico dei comuni (ASC): la tecnologia
• Applicativo sviluppato in Visual studio su data base Access: è
necessario istallare in locale l’applicativo e l’intero data base
• Funzionalità: oltre alla visualizzazione ed esportazione dei dati
o Partizioni amministrative (Regioni, provincie, ecc.), funzionali
(SLL, ASL, ecc.), in base alle caratteristiche del territorio (comuni
litoranei, rurali, ecc.), personalizzate (tutti i comuni di una
provincia, tutti i comuni che confinano con uno o più comuni di
interesse, tutti i comuni che hanno una distanza dal comune o dai
comuni prescelti, ecc.)
o Possibilità di importare dati esterni per sfruttare le funzionalità di
ASC
o Possibilità di memorizzare la sessione di lavoro e di riaprirla
all’occorrenza
o Modulo cartografico che consente di generare cartine (modulo
Gis Esri)
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Atlante statistico territoriale delle infrastrutture
(ASTI): i contenuti
• L’Atlante statistico territoriale delle infrastrutture si compone di circa 600
indicatori e oltre 600 variabili a livello provinciale e/o regionale, descrittivi
della dotazione e funzionalità delle infrastrutture presenti sul territorio. Le
serie storiche partono dal 1996 quando possibile ed è resa disponibile
un'ampia raccolta di metadati che spiegano le principali caratteristiche
delle variabili e degli indicatori
• Articolato in nove grandi aree tematiche suddivise per sotto temi:
Trasporti, Energia, Sanità, Istruzione e Università, Cultura, Ambiente,
Turismo, Commercio, Intermediazione monetaria
• Non esiste nulla di simile presso gli altri istituti di statistica europea
• Diffuso sul sito Internet dell’Istat (http://www.istat.it/it/archivio/41899),
ultimo aggiornamento 01 ottobre 2013
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Atlante statistico territoriale delle infrastrutture
(ASTI): la tecnologia
• Allo stesso modo di ASC, il software ASTI è sviluppato in Visual
studio su data base Access: è necessario istallare in locale
l’applicativo e l’intero data base
• Funzionalità:
Oltre alle funzione di visualizzazione ed esportazione dei dati,
dispone di un software cartografico che consente di generare
cartine (modulo Gis Esri)
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Limiti degli Atlanti ASC ed ASTI • Il principale limite di ASC ed ASTI è da ricercare nella tecnologia : alla frontiera quando sono stati diffusi (nel lontano 2006), nel 2015 è oramai obsoleta. Oltre ai problemi di compatibilità con i recenti sistemi operativi e con la tecnologia a 64 bit, il fatto di dover scaricare l’applicativo ed il data base in locale comporta problemi di allineamento con i dati aggiornati e revisionati • Riguardo ai contenuti è sempre possibile migliorare attraverso l’analisi delle esigenze dell’utenza a cui si rivolgono i prodotti: questo è fondamentale per un produttore di dati come l’Istat. Nello specifico ci sono certamente margini di miglioramento per i contenuti di ASTI dal momento che sono presenti molte variabili ed indicatori (forse troppi) e c’è il rischio che la navigazione sia difficoltosa per gli utenti (troppe informazioni = nessuna informazione…) 16 Luigi De Iaco Roma 13 febbraio 2015
Il futuro e le prospettive degli Atlanti ASC ed ASTI:
lavori in corso
• La tecnologia: si sta lavorando alla progettazione ed allo sviluppo di
una piattaforma tecnologica che consenta di conservare le
funzionalità degli Atlanti, di implementarne di nuove, ma che abbia
anche il vantaggio di essere una applicazione web e che abbia la
capacità di integrarsi con altri software come Gis o R ad esempio.
Inoltre si sta sviluppando una soluzione per far dialogare gli Atlanti
con il Single Exit Point (SEP), in modo da usufruire di aggiornamenti
molto tempestivi ed eliminare ogni problema di allineamento con i dati
dell’Istituto
• I contenuti: si sta lavorando all’aggiornamento, ma anche alla
revisione dei contenuti dei due Atlanti. In questo per noi produttori di
statistiche territoriali per le politiche di sviluppo è importante
conoscere le esigenze conoscitive degli utenti (per calibrare l’offerta
in maniera ottimale è necessario conoscere la domanda)
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Gruppo di lavoro: un unico gruppo Istat-Dps
Massimo Armenise (Istat)
Maria Antonietta Cannata (Uval)
Alessandro Caramis (Istat)
Anna Ceci (Uval)
Raffaella Chiocchini (Istat)
Silvia Da Valle (Istat)
Roberto Di Manno (Istat/Uval)
Simona De Luca (Uval)
Sabrina Filipponi (Istat)
Livia Fay Lucianetti (Istat)
Stefano Macone (Istat)
Marianna Mantuano (Istat)
Francesca Matalucci (Dps)
Rosalba Mengoni (Istat)
Roberta Mosca (Istat)
Norina Salamone (Dps)
Claudio Santoro (Istat)
Luigi De Iaco (Istat)
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Benessere Equo e Sostenibile (BES)
Nel 2010 l’Istat ha lanciato un’iniziativa congiunta con il CNEL per la
misurazione in Italia del Benessere Equo e Sostenibile:
• Benessere: analisi multidimensionale degli aspetti rilevanti della
qualità della vita dei cittadini
• Equo: attenzione alla distribuzione delle determinanti del benessere
tra soggetti sociali
• Sostenibile: garanzia dello stesso benessere anche per le generazioni
future
L’iniziativa mira a produrre una serie di indicatori in grado di offrire una
visione condivisa di progresso per l'Italia
Al momento sono stati presentati due rapporti Bes: a marzo del 2013 e a
giugno del 2014
Diffuso sul sito dell’Istat (http://www.misuredelbenessere.it/). Gli indicatori possono essere
consultati e scaricati dall’appendice statistica dei rapporti BES. Per il rapporto BES 2014 il link
è il seguente: http://www.istat.it/it/files/2014/06/Appendice-statistica.zip
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015I domini del BES 20 Luigi De Iaco Roma 13 febbraio 2015
Progetto UrBes
Il progetto nasce nel 2012 su proposta del Comune di Bologna e di Laboratorio
Urbano
Obiettivo: creare una rete di città metropolitane per la sperimentazione e il
confronto di indicatori di benessere urbano equo e sostenibile (UrBes).
Ma si propone di essere anche:
• Strumento di programmazione, monitoraggio e valutazione delle politiche dei
Comuni e delle Città metropolitane
• Strumento di partecipazione dei cittadini (già consultati per alcuni Comuni
relativamente alla valutazione dei domini più rilevanti per il Bes)
Progettazione operativa:
• Proposta base: 60 indicatori di cui 45 direttamente riferibili agli indicatori
nazionali del Bes e 16 nuovi indicatori concernenti tematiche e risvolti
significativi soprattutto in un’ottica di declinazione urbana della misura del
benessere.
• Ipotesi allo studio: circa 20 indicatori come difficilmente realizzabili nel breve
periodo, ma meritevoli di approfondimento sul piano della fattibilità e/o su quello
della pertinenza e rilevanza per lo sviluppo dello strumento di misurazione.
Diffuso sul sito dell’Istat (http://www.istat.it/it/archivio/92375). Gli indicatori possono essere
consultati e scaricati dall’appendice statistica posizionato alla fine della pagina.
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Il BES delle province
Misurare stato, livello e dinamiche del BES della comunità locale
Il Bes delle province è un approccio globale e locale al tempo stesso: le
definizioni e le misure del BES individuate a livello nazionale
costituiscono il primo pilastro del set informativo. La coerenza con il
quadro nazionale di riferimento è il requisito irrinunciabile per individuare i
punti di forza su cui far leva per lo sviluppo del territorio e per mettere in
luce i punti di debolezza da fronteggiare con politiche appropriate
Valutare il contributo dell’azione dell’Ente locale al BES del territorio
Una vera rendicontazione sociale consiste in una accurata analisi del
contesto di riferimento e, soprattutto, nel mettere in luce la rilevanza e
l’appropriatezza degli interventi. Gli indicatori di contesto e gli indicatori
specifici necessari a tal fine sono stati individuati a seguito della
valutazione tassonomica del funzionamento degli Enti e costituiscono una
base informativa tendenzialmente comune a tutte le province
Diffuso sul sito dell’Istat (http://www.besdelleprovince.it). Al momento la banca dati non è stata
diffusa, per cui non è possibile visualizzare e scaricare gli indicatori. Si prevede la diffusione
entro l’anno.
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Referenti BES
Per informazioni ed approfondimenti su Bes, UrBes e Bes delle
province è possibile contattare:
• Adolfo Morrone: morrone@istat.it
• Marco Ricci: mrmaricc@istat.it
• Stefania Taralli: taralli@istat.it
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Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Grazie per
Fine
l’attenzione
Luig Luigi De Iaco: deiaco@istat.it
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Presentazione CISIS
Luigi De Iaco
Roma 13 febbraio 2015Puoi anche leggere