I comportamenti problema - L'assessment funzionale - FOBAP

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I comportamenti problema - L'assessment funzionale - FOBAP
I comportamenti
    problema
  L’assessment funzionale
I comportamenti problema - L'assessment funzionale - FOBAP
Una delle caratteristiche dei comportamenti
problema è che sono resistenti al cambiamento
e tendono a durare nel tempo.
Uno studio (Chris Oliver), ci dice che l’84% di
soggetti con autolesionismo manteneva il
comportamento problematico per un periodo
di 20 anni.
I comportamenti problema si possono ridurre
comunque? Certamente sì, a certe condizioni…
I comportamenti problema - L'assessment funzionale - FOBAP
Il punto di partenza: la
    contingenza a tre termini

•Stimoli              Comportamento
 discriminativi                       • Rinforzo
                   •Aggressività        positivo
•Operazioni
 motivanti –       •Autolesionism     • Rinforzo
 eventi setting     o                   negativo
                   •Distruttività
                   •Ecc.                   Conseguenze

     Antecedenti

                         3
I comportamenti problema - L'assessment funzionale - FOBAP
L’intervento educativo prende vita dalla
            contingenza a tre termini!
Antecedenti              Comportamento              Conseguenze

Cosa succede prima del   Qual è il comportamento    Cosa accade
comportamento            problema? Cosa comunica    immediatamente dopo il
problema?                con quel                   comportamento
                         comportamento?             problema?

Previeni                 Insegna                    Rispondi

Cosa posso fare per      Quale comportamento        Cosa farò quando il
prevenire la             alternativo o nuove        comportamento
manifestazione del CP?   abilità posso insegnare?   problematico o quello
                                                    atteso accadrà?

                                     4
I comportamenti problema - L'assessment funzionale - FOBAP
Esempio
Antecedenti                   Comportamento                  Conseguenze

Luca è in corridoio con gli   Luca comincia a urlare,        La maestra lo porta a fare
altri compagni durante        porta le sue mani alle         una passeggiata e poi
l’intervallo e c’è molta      orecchi                        torna in classe
confusione e rumore

Previeni                      Insegna                        Rispondi

La maestra fa trascorrere     La maestra insegna a Luca      Quando Luca urla, la
solo una parte                il gesto di “pausa” da         maestra lo invita a
dell’intervallo in            utilizzare per uscire da una   smettere ma non lo fa
corridoio,insegnando a        situazione sgradita            uscire dal corridoio;
Luca e a un piccolo gruppo                                   quando fa il gesto di
di compagni a fare un                                        “pausa” lo porta
semplice gioco                                               immediatamente fuori
                                            5
                                                             dalla situazione
I comportamenti problema - L'assessment funzionale - FOBAP
Uno sguardo sulle funzioni dei
 comportamenti problema

            Rinforzo
            positivo

               Rinforzo
               negativo
I comportamenti problema - L'assessment funzionale - FOBAP
Rinforzo positivo
             Il rinforzo positivo accade quando un
             comportamento è seguito immediatamente dalla
             presentazione di uno stimolo e, come risultato, quel
             comportamento accade più spesso in futuro.

             Il termine positivo non ha alcuna valenza etica né di
             piacevolezza, indica solamente che l'effetto di
             rafforzamento deriva dalla "posizione", cioè̀ dal fatto
             che uno stimolo si aggiunge alla situazione.

Simone Antonioli - Fobap Onlus
I comportamenti problema - L'assessment funzionale - FOBAP
Rinforzamento
                                    positivo

                                             Rinforzamento o
                                                               Rinforzatore
                                             rinforzo
Stimolo
Discriminativo (SD)
Simone Antonioli - Fobap Onlus
I comportamenti problema - L'assessment funzionale - FOBAP
Rinforzo positivo e CP
1. Attenzione sociale (il comportamento si mantiene nel
   tempo perché è la via d’accesso per: sorrisi, abbracci, ma
   anche rimproveri, segnali di disapprovazione, ecc.)
2. Accesso al tangibile (il comportamento si mantiene nel
   tempo perché è la via d’accesso per ottenere: oggetti,
   attività, cibo, soldi, attività preferite, ecc.)
3. Rinforzo automatico positivo (Stimolazione interna:
   rilascio endorfina, stimolazione visiva provocata dal
   movimento rapido delle dita davanti agli occhi, ecc.)
I comportamenti problema - L'assessment funzionale - FOBAP
Rinforzo negativo
             Il rinforzo negativo accade quando un
             comportamento produce la rimozione, la fine, la
             riduzione, il rinvio di uno stimolo e, come risultato,
             quel comportamento accade più spesso in futuro

             Anche in questo caso il termine negativo non ha
             valenza etica né di piacevolezza, indica solamente che
             l'effetto di rafforzamento deriva dal fatto che uno
             stimolo viene a mancare dalla situazione.

Simone Antonioli - Fobap Onlus
Rinforzamento
                                    negativo

Simone Antonioli - Fobap Onlus
Rinforzo negativo
1. Fuga \ evitamento da un un’interazione sociale
   e/o da compiti e attività (il comportamento si
   mantiene nel tempo perché permette di evitare:
   abbracci, rimproveri, disapprovazioni, domande,
   esercizi, cambiamenti, interruzioni, ecc.)
2. Rinforzo automatico negativo: (fuga da una
   stimolazione interna avversiva - es. il dolore o
   l’ansia)
Esempi: qual è la possibile funzione del
            comportamento problema?
Storia di
apprendimento
• Quando Marco
  si colpisce
  davanti al succo
  gli danno da
  bere
                     Antecedenti           Comportamento            Conseguenza

                        •Marco ha sete         •Inizia a colpirsi      •L’educatore
                         e va di fronte         la testa con un         dice: hai sete?
                         al frigorifero         pugno                   Ecco il succo

 Funzione: accesso al tangibile. Marco si colpisce perché
   è la modalità che ha imparato per ottenere il succo
                                          14
Storia di
 apprendime
 nto
•Quando    Marco
 si colpisce
 smette di
 lavorare          Antecedenti

                                 • Marco           Comportamento                    • L’educat
                                                                             Conseguenza

                                   sta                       • Inizia a               ore dice:
                                   lavorand                    colpirsi la            Oh! Sei
                                   o al                        testa con              stanco? Il
                                   tavolino                    un pugno               lavoro lo
                                                                                      finiamo
                                                                                      un’altra
                                                                                      volta

      Funzione: evitamento di un compito. Marco si
       colpisce perché ha appreso che con questo
         comportamento può evitare di lavorare15
Storia di
apprendime
nto
  • Quando Maria
   tira i capelli la
   mamma le dà
   attenzioni

          Antecedenti        Comportamento    Conseguenza

               • La            • Maria si     • La mamma fa
                 mamma           avvicina e     scendere Lucia
                 prende in       tira i         e dice a Maria:
                 braccio         capelli        non si tirano i
                 Lucia, la       alla           capelli, chiedi
                 sorellina       sorellina      scusa e dai una
                 di Maria                       carezza a tua
                                                sorella

     Funzione: attenzione sociale. Maria tira i capelli
   perché in questo modo la mamma le dà le attenzioni
   che prima le aveva tolto prendendo in braccio Lucia
                                 16
Storia di
apprendime
nto • Quando Giovanni
       sfarfalla le mani ha
       una sensazione
       gratificante

      Antecedenti             Comportamento         Conseguenza

        • Giovanni sta           • Comincia a         • Tutto rimane
          guardando la             sfarfallare le       identico:
          televisione da           mani                 Giovanni
          solo in camera                                continua a
          sua                                           guardare la
                                                        televisione da
                                                        solo in
                                                        camera sua
    Funzione: rinforzo automatico: Giovanni sfarfalla le mani perché
        in questo modo si produce una stimolazione sensoriale
                             gratificante
                                17
L’analisi funzionale è un sistema
                        DAL PUNTO DI VISTA DEL BAMBINO

   Mamma                                 Mamma
  Francesca                             Francesca          Fabio si
                   Fabio urla
   porta la                            porta subito        calma e
                    e getta il
   minestra                            dei sofficini       inizia a
                     piatto
  di verdura                          che aveva già       sorridere
   a Fabio                              preparato
                                 R-
                                          DAL PUNTO DI VISTA DELLA MAMMA

               Mamma Francesca              Mamma
 Fabio         entra in ansia, non         Francesca         Fabio si    Mamma
 urla e        sopporta che Fabio         porta subito       calma e    Francesca
getta il       pianga e pensa che         dei sofficini      inizia a    si sente
piatto          deve fare di tutto       che aveva già      sorridere   sollevata
                  per calmarlo             preparato

                                            18
                                                          R-
Come programmare un
  intervento efficace?

        L’assessment
         funzionale
  Una varietà di procedure usate per
ottenere informazioni circa le cause dei
  comportamenti problema al fine di
 poter programmare ed implementare
       un trattamento efficace.
Lavorare sui comportamenti
      problema: quali steps?
             1.   Definire la problematicità e conferire una
                  priorità
             2.   Definire in maniera operazionale i CP
             3.   Raccogliere i dati (calcolare la linea di base)
Assessment
funzionale

             4.   Ottenere informazioni con metodi indiretti e
                  diretti di assessment
             5.   Interpretare i dati e formulare le ipotesi
                  funzionali
             6.   Sviluppare ed implementare un intervento
                  basandosi sulle funzioni dei comportamenti
                  problema
             7.   Monitorare l’intervento in itinere e
                                    20
                  modificarlo a seconda degli esiti
1. Definire la problematicità e
   individuare delle priorità
Perché?

Creare alleanze
terapeutiche/psicoeducative

Il fattore tempo e le limitate risorse
umane (psicologiche, emotive, fisiche …).

Intervenire su un comportamento
piuttosto che su comportamenti multipli è
meno complesso ed offre possibili
feedback di efficacia

Agire su più comportamenti problema
contemporaneamente aumenta il rischio
dell’instaurarsi di uno stile punitivo

 Video di E.P.
Esempio di scheda di valutazione

   Comportamenti
   dannosi

   Comportamenti
   dirompenti

   Comportamenti
   disturbanti
E nel caso di F.?
Video di F.
Sarebbe opportuno selezionarli tutti e tre e come fossero
un unico comportamento:
   Graffiare (o tentare di) una persona
   Strappare (o tentare di) gli abiti
   Urlare

A) perché co-occorrenti. Risulta impossibile trattare uno
senza intervenire sugli altri
B) proprio perché co-occorrenti hanno la stessa funzione
Lavorare sui comportamenti
     problema: quali steps?
             1.   Definire la problematicità e conferire una
                  priorità
             2.   Definire in maniera operazionale i CP
Assessment
funzionale

             3.   Raccogliere i dati (calcolare la linea di base)
             4.   Ottenere informazioni con metodi indiretti e
                  diretti di assessment
             5.   Interpretare i dati e formulare le ipotesi
                  funzionali
             6.   Sviluppare ed implementare un intervento
                  basandosi sulle funzioni dei comportamenti
                  problema
             7.   Monitorare l’intervento in itinere e
                  modificarlo a seconda
                                    28    degli esiti
2. Definire in maniera operazionale i
     comportamenti problema
 I comportamenti problema vanno definiti in
 modo operazionale, utilizzando un linguaggio
 chiaro, descrittivo, che non dà adito a
 interpretazioni diverse, che può essere
 misurato, consentendo così la verificabilità
 dell’intervento educativo
Etichette vs Definizioni
                 operazionali
Definizioni non operazionali              Definizioni operazionali
Agitazione psicomotoria                   Cammina velocemente su e giù per la stanza;
                                          oscilla velocemente sul busto ed urla; muove ed
                                          agita le braccia in continuazione…

“Crisi”                                   Si butta a terra e batte i piedi, urla e a volte
                                          piange, si strappa il maglione e si morde la mano

Aggressività eterodiretta                 Colpire con pugni, graffiare, sferrare calci…
“agiti”; Acting aggressivi
Autolesionismo                            Picchiare la fronte sul pavimento
Aggressività autodiretta                  Darsi pugni sul capo all’altezza delle tempie
                                          Schiacciarsi l’occhio con il dito

Comportamento stereotipato, manierismo,   Sventolare le mani
ritualità …                               Dondolare il corpo
                                          Mettere in bocca oggetti e succhiarli
Piano di realtà ed inferenza
     “Carlo è una        “Carlo, a ricreazione, sta da
     persona              solo e se qualcuno prova a
     timida”              rivolgergli la parola, risponde a
                          monoparole e non fa nessun
                          commento
  Sulla base di questi comportamenti ed indicatori
      inferisco che Carlo è una persona timida.
    Come potremmo condurre un’osservazione
              condivisa sulla timidezza?

            Video di I.
Le etichette possono
occultare funzioni diverse
Usare p.e. l’etichetta “oppositività” per connotare
comportamenti come: “buttarsi a terra”, “Piangere”;
“mordersi la mano” … può rappresentare un bias

Questo comportamenti possono infatti appartenere ad
una medesima classe (comportamenti funzionalmente
equivalenti) oppure possono essere tutti
funzionalmente differenti

La descrizione operazionale di aiuta a evitare di
esprimere giudizi
Lavorare sui comportamenti
     problema: quali steps?
             1.   Definire la problematicità e conferire una
                  priorità
             2.   Definire in maniera operazionale i CP
Assessment
funzionale

             3.   Raccogliere i dati (calcolare la linea di base)
             4.   Ottenere informazioni con metodi indiretti e
                  diretti di assessment
             5.   Interpretare i dati e formulare le ipotesi
                  funzionali
             6.   Sviluppare ed implementare un intervento
                  basandosi sulle funzioni dei comportamenti
                  problema
             7.   Monitorare l’intervento in itinere e
                  modificarlo a seconda
                                    34    degli esiti
3. Raccogliere i dati
Osservare e registrare i dati

Le procedure di osservazione sono molteplici: non ne
esiste a priori una migliore di un’altra

La scelta di quale procedura osservativa utilizzare si
basa sulla valutazione della/e:
   Caratteristica del comportamento (si presta più ad
   essere registrato per durata o per frequenza?)
   Risorse umane a disposizione per la misurazione
Raccogliere i dati prima dell’inizio
 dell’intervento: la linea di base

  • La linea di base è un periodo di tempo
    collocato prima dell’inizio dell’intervento
    durante il quale viene misurato il
    comportamento problema, così da stabilirne
    il livello.
La linea di base costituisce un dato parametrale (non
necessariamente l’oggettiva frequenza del
comportamento)
La linea di base rappresenta il pilastro della filosofia
evidence based che consente di:
    • determinare l’efficacia dell’intervento/i
    • validare il piano delle ipotesi formulate
    • rifrangere il giudizio negativo dalla persona ai
      parametri del comportamento (antidoto
      all’effetto pigmalione)
    • offrire un feedback d’efficacia al lavoro svolto
      dagli operatori
Caratteristiche della linea
         di base
Deve essere sufficiente          LB
estesa.                      8

È generalmente consigliato   7
un lasso temporale           6
sufficientemente lungo, in
cui il trend è stabile, da   5
escludere la giornata o la   4        LB
settimana “storta”
                             3

                             2

                             1

                             0
Quali dimensioni del
  comportamento misurare?

Frequenza
Durata
Intensità
Latenza
Misurare la frequenza
Numero di volte in cui il
comportamento compare
nell’unità di tempo
Es. di frequenza
Numero di volte al giorno in cui il
bambino tira i capelli
Il numero di colpi al capo in un tempo di
1 ora
Numero di urla durante un’ora di lezione
Numero graffi sul braccio in un giorno
Conteggio della frequenza
Il conteggio della frequenza può
essere esteso sulla intera giornata
(24 ore)
Oppure per un periodo più limitato
ma continuativo es. dalle 6 alle 21
Oppure in sezioni di tempo prescelte
es. dalle 7 alle 9 – dalle 13 alle 15
Un esempio di scheda per la registrazione
            della frequenza
Nome e cognome utente                                                                   Francesco Rossini

Operatore                                                                               Laura , Lucia, Martina

Comportamento problema                                                                  “graffiarsi il dorso della mano   destra”;
                                                                                        “tirarsi i capelli”

                                                        Periodo di osservazione: dalle 9.00 alle 19.00

                              Ora     Graffiarsi il dorso della mano destra (A)           Tirarsi i capelli                    Tot
                                                                                           (B)
                                                                                                                               ale

                                                                                                                               A B
                              9-10                                              
 Data _____________________

                              10-11                                             
                              11-12                                             
                              12-13                                             
                              13-14                                             
                              14-15                                             
                              15-16                                             
                              16-17                                             
La frequenza viene utilizzata
          quando…
Il comportamento target ha un preciso
inizio e una fine
Il comportamento non si presenta a
frequenza elevata
Il comportamento non si presenta lungo
periodi ampi di tempo
Vantaggi e svantaggi del conteggio
         della frequenza
Semplicità e versatilità   Non appare un sistema
                           adeguato per
                           comportamenti ad alta
                           frequenza

                           Non è adeguato per
                           raccogliere dati su più
                           soggetti

                           Non appare un sistema
                           adeguato per
                           comportamenti a bassa
                           frequenza ma prolungati
Registrazione della
        durata

Il numero di ore, minuti e\o
secondi nei quali un
comportamento accade
La durata viene utilizzata
        quando..
La durata è la dimensione critica
per questo comportamento
Ha inizio e fine ben definiti
Il comportamento si presenta
raramente
Es. durata
Paolo ha urlato per 25 minuti
Lucia ha oscillato sul busto e
agitato le mani di fronte al viso
per 45 minuti
Marco ha avuto la sua “crisi”
per 35 minuti
Osservazione diretta basata sulla registrazione
                        della durata
Nome e cognome utente                 Luca

Operatore                             Stefano

Comportamento problema                “strofinarsi l’occhio con il dito ” Battere il palmo della mano sul tavolo

                  Intervallo di osservazione: dalle 7.00 alle 9.00; dalle 11.00 alle 13.00; dalle 17.00 alle 19.00

Data         Periodo di       Strofinarsi l’occhio con il dito       Battere il palmo della mano sul         Totale
            osservazione                                             tavolo                                  Tot. Tempo

        Dalle …………..          A)                                     B)                                      A)
                                                                                                             B)
        Alle                  ora inizio …… fine ……..                ora inizio ……… fine ……..
        …………...               ora inizio …… fine ……..                ora inizio ……… fine ……..
                              ora inizio …… fine ……..                ora inizio ……… fine ……..
        Dalle …………..          A)                                     B)                                      A)
                                                                                                             B)
        Alle                  ora inizio …… fine ……..                ora inizio ……… fine ……..
        …………...               ora inizio …… fine ……..                ora inizio ……… fine ……..
                              ora inizio …… fine ……..                ora inizio ……… fine ……..
Vantaggi e svantaggi del conteggio della
                durata

Sistema adeguato     Non appare un
per la raccolta      sistema adeguato
dati di              per
comportamenti a      comportamenti a
bassa frequenza      anche a bassa
ma caratterizzati    frequenza ma di
da durata            breve durata
prolungata
Intensità
L’intensità ha in parte a che fare con l’ammontare di
energia associata al comportamento
Comportamento misurato per ampiezza o livelli di
ciascun episodio
Esempi
     Gravità di ferite autoprodotte
     Tipologia di intervento per gestire la crisi (verbale, fisico,
     fisico complesso…)
     Dimensione del danno arrecato (negli episodi di
     distruttività)
La stima dell’intensità
                                  Il comportamento esige
La stima della intensità in   5   l’intervento fisico di 2 adulti
genere fa uso di scale di         per la sua gestione
tipo ordinale
                                  Il comportamento richiede
                              4   l’intervento fisico di 1 adulto
                                  per la gestione
                                  Il comportamento richiede
                              3   un blando intervento fisico
                                  dell’adulto
                                  Il comportamento è
                              2   controllabile verbalmente

                                  Il comportamento cessa
                              1   molto rapidamente e senza
                                  alcun intervento
“Scala M.A.B.S.”
(Maladaptive Behavior Scale)
(Thompson, 1988)

         A        B        C       D     E
     F   2        3        4        5    6
     G   4        5        6        7    8
     H   6        7        8        9    10
     I   9        10      11       12    13
     J   11       12      13       14    15
                                              INTENSITÀ:
                                              F = degno di nota ma non in grado di interferire con le attività
                                              della vita quotidiana
              FREQUENZA:                      G = in grado di interferire con le attività quotidiane, ma
              0 = Non si è manifestato        comunque tollerabile e facilmente ignorato
              A = una volta                   H = disturbante e molto difficile da ignorare
              B = 2 o 3 volte                 I = comportamento disturbante o ripetitivo tale da
              C = da 4 a 6 volte              rappresentare, se continuato, un rischio di danno per sé, per
              D = da 7 a 12 volte             altri, per oggetti
              E = più di 12 volte             J = comportamento autolesivo, lesivo di altri o distruzione di
                                              oggetti
Registrazione
Continua (per tutta la durata del tempo di osservazione)

Intervallata (time sampling)
     Per l’intero intervallo (registrazione positiva solo se il c. è presente
     per tutta la durata dell’intervallo)
     A intervallo parziale (registrazione positiva se il c. è presente anche
     solo per una parte dell’intervallo)
     Registrazione istantanea (registrazione positiva solo se il c. è
     presente alla scadenza dell’intervallo)

Video di C.A
Svantaggi della
    registrazione continua
A volte il comportamento accade ad una frequenza così alta
da rendere difficile una registrazione affidabile

A volte il comportamento accade così infrequentemente
che è difficile per l’operatore essere lì quando accade.

Spesso l’operatore ha altro da fare oltre a osservare e
registrare il comportamento
Osservazione
           Intervallata
Il periodo di osservazione è diviso in intervalli (es., da
5 sec, 10 sec, 20sec. )

Gli osservatori registrano se il comportamento
accade durante ogni intervallo

Fornisce una stima del comportamento
Lavorare sui comportamenti
     problema: quali steps?
             1.   Definire la problematicità e conferire una
                  priorità
             2.   Definire in maniera operazionale i CP
Assessment
funzionale

             3.   Raccogliere i dati (calcolare la linea di base)
             4.   Ottenere informazioni con metodi indiretti e
                  diretti di assessment
             5.   Interpretare i dati e formulare le ipotesi
                  funzionali
             6.   Sviluppare ed implementare un intervento
                  basandosi sulle funzioni dei comportamenti
                  problema
             7.   Monitorare l’intervento in itinere e
                  modificarlo a seconda
                                    58    degli esiti
4. Ottenere informazioni con
     metodi diretti e indiretti di
            assessment
Assessment indiretti: interviste,
checklist, scale di valutazione,
questionari
Assessment diretti (descrittivi): ABC, ABC
a registrazione continua, scatterplot
Analisi funzionale sperimentale

                    59
Misure dirette vs misure
              indirette
Le misure dirette (il terapista osserva direttamente il
comportamento) si effettuano allo scopo di accertare la
presenza di un comportamento nella fase della sua
realizzazione (cioè in tempo reale) in uno specifico
contesto (casa, scuola, palestra, ecc), in un determinato
momento della giornata, e con particolari partner
dell’interazione (compagni, insegnanti, genitori, ecc)
Con le misure indirette le informazioni vengono
recepite tramite i genitori, gli operatori, le persone che
conoscono bene il paziente. Normalmente si considera
l’assessment comportamentale mediante intervista
come il primo passo nel processo di assessment
funzionale.                60
Metodi indiretti di analisi funzionale
La Motivation Assessment Scale (M.A.S., Durand e Crimmins,
1988) che contiene 16 domande formulate per la valutazione di
quattro funzioni: l’attenzione, l’evitamento, gli elementi
tangibili e la stimolazione sensoriale. Per ciascuna delle quattro
funzioni vi sono quattro domande correlate.
La Setting Events Checklist (Gardner et al., 1986). La Setting
Events Checklist è stata sviluppata per identificare gli
antecedenti non necessariamente a ridosso dell’evento
problematico (eventi preparatori distali) che potrebbero essere
correlati con il comportamento disfunzionale. La Checklist
presenta in elenco 16 possibili eventi preparatori.
STRUMENTO SCREENING PER L’ANALISI FUNZIONALE (SSAF) Brian
Iwata (1996 & 1998): strumento usato per identificare un numero
di fattori che potrebbero influenzare la presenza di
comportamenti problema

                               61
Metodi diretti di analisi funzionale:
il modello ABC (antecedents – behaviour – consequences)

      Durante una registrazione A-B-C
      descrittiva, l’osservatore descrive gli
      antecedenti e le conseguenze, che si
      sviluppano nell’interazione individuo-
      ambiente, ogni volta che il
      comportamento si verifica (Bijou et al.,
      1968).
                          62
Esempio di modulo ABC
            (Antecedent – Behavior – Consequence)

Nome                    Target osservativo   Data
Cognome

Note sugli eventi setting

   Antecedenti              Comportamenti      Conseguenze

                                  63
Nome Cognome utente        Comportamento Indice:             Data evento: 3/2/10
Maurizio Rossi             “colpire con la testa superfici
                           solide”

                                                             Osservatore: Giovanni

   ANTECEDENTI              COMPORTAMENTO                        CONSEGUENZE
Sono le 11.45 M ha         Colpisce con testa la porta Gli operatori si avvicinano
appena terminato le        e urla                      aprono la porta, Maurizio
pratiche igieniche prima                               entra e va a sedersi al suo
del pasto, si posiziona in                             posta a tavola
prossimità della porta
della sala pranzo chiusa a
chiave

                                           64
Esempio di modulo ABC
Nome _____________________               Comportamento/i problema:                   Data evento: ____________
Cognome __________________                                                           Operatore: _________________

Informazioni da fornire nella compilazione diaristica della analisi funzionale:
ANTECEDENTI: stato di salute al momento dell’episodio (es: dolori, malessere, stanchezza/sonno; fame, crisi
    epilettiche); segnali comportamentali, fisiologici prima del comportamento problematico, ; informazioni
    sull’ambiente (es.: rumori, clima, odori, illuminazione, cambiamenti arredo, limitazione mobilità, spazi
    ristretti/dispersivi, affollamento/isolamento, presenza/assenza di attività/giochi, presenza/assenza di rinforzatori);
    variabili legate al personale (es.: rimproveri, vicinanza/lontananza, tono della voce); Variabili legate
    all’attività/routine (tipo compito, istruzioni ricevute, passaggio da una attività all’altra, presenza di tempi morti)
COMPORTAMENTO: specificazione descrittiva (descrivere cosa ha fatto) del comportamento problema espresso
    dalla persona
CONSEGUENZE: specificare i comportamenti assunti dal personale in seguito all’evento e le strategie adottate e
    tutti gli aspetti che in qualche modo sono accaduti a ridosso dell’emissione del comportamento problema
Descrizione

                                                             65
Esempio di modulo ABC
Nome ____________________________
Comportamento\i problema __________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________

                             Antecedenti   Comportamento   Conseguenze   Risposta del soggetto alla conseguenza

 Data:________________
 Ora: _________________
 Luogo: _______________
 Durata: ______________
 Intensità: ____________

 Data:________________
 Ora: _________________
 Luogo: _______________
 Durata: ______________
 Intensità: ____________

 Data:________________
 Ora: _________________
 Luogo: _______________
 Durata: ______________
 Intensità: ____________

 Data:________________
 Ora: _________________
 Luogo: _______________
 Durata: ______________
 Intensità: ____________

                                                     66
ANTECEDENTE            COMPORTAMENTO                 CONSEGUENZA              RISPOSTA ALLA
                                                                              CONSEGUENZA
Entra la maestra in    Marco tira I capelli a        Silvia piange, la        Marco smette di tirare
classe.                Silvia                        maestra ferma Marco I capelli e fa la carezza
                                                     e dice “non si tirano in
                                                     capelli, falle una
                                                     carezza”
La mamma prende in     Marco tira I capelli alla La sorella piange            Marco smette di tirare
braccio la sorellina   sorella                   ancora di più, la            I capelli e da’ un bacio
che e’ caduta                                    mamma gli dice di            a sua sorella
                                                 darle un bacio Perchè
                                                 si e’ fatta male
La mamma spegne il     Marco urla e va per           La mamma dice “non       Marco si siede
video                  tirarle I capelli             si urla, dimmi cosa      tranquillo davanti al
                                                     vuoi?” Marco indica il   video
                                                     video, la mamma lo
                                                     riaccende

                                                67
Indicazioni pratiche per la compilazione del
                modulo ABC
 Descrivere i fatti non le opinioni
 L’ideale è che ci sia un osservatore (es. un altro insegnante)
 che registra nel momento stesso in cui si manifesta il CP
 (pianificare l’osservazione!)
 Se ciò non è possibile l’importante è che la registrazione
 avvenga ad una breve distanza di tempo da quando è accaduto
 il CP
 In caso di comportamenti discreti (il CP ha un inizio e una fine
 precisi senza che ci sia una catena di comportamenti) è
 possibile compilare direttamente il modulo ABC. Negli altri
 casi, per facilitare il lavoro, è meglio prendere subito degli
 appunti e poi collocarli nel modulo
                               68
Esempio di modulo ABC CHART
    Nome _________________________               Data ___________________ Ora ______________________
                   Antecedenti                               Comportamenti                                 Conseguenze
         Interruzione \ transizione                 Piangere                                Ignorato
         Accesso negato al rinforzatore             Urlare                                  Guidato fisicamente a finire
         Vuole qualcosa                             Buttarsi a terra                        Contenuto fisicamente
         Domande al tavolino                        Mordere                                 Conta e richiedi
         Domande nel NET                            Tirare i capelli                        Mantenimento dell’istruzione
         MO non chiara                              Sputare                                 Bloccato l’accesso al SR+
          _______________                           Dare sberle o pugni                     Estinzione della fuga
         _______________                            Dare calci                              ______________
                                                     Lanciare oggetti                        ______________
                                                     Scappare via                           Durata ____________
                                                     Colpirsi
                                                     ____________

Legenda: compilare una scheda per ogni episodio (l’episodio comincia con l’emissione di almeno uno dei comportamenti presenti
nell’elenco dei CP e finisce quando c’è un break di almeno tre secondi durante il quale non ci sono CP.) Antecedenti.
Interruzione\transizione: al minore è chiesto di lasciare un item preferito o un’attività e\o di transitare a un’altra attività o item meno
preferito; accesso negato al rinforzatore: il minore non può accedere ad un suo rinforzo e questo scatena il C.P.; vuole qualcosa: il minore
chiede un item\attività emettendo CP invece di fare un mand appropriato.
                                                                    69
Vantaggi e svantaggi dell’analisi ABC

Il vantaggio principale è che l’osservatore constata e registra gli
antecedenti e le conseguenze di un comportamento problematico
immediatamente dopo la manifestazione di quest’ultimo, contribuendo ad
aumentare l’obiettività e l’accuratezza della registrazione.

Lo svantaggio è il tempo maggiore impiegato, rispetto ai metodi indiretti,
sebbene un aiuto alla riduzione dei tempi possa derivare dall’utilizzo di un
diagramma di dispersione che indichi il momento migliore nel quale
condurre una registrazione ABC e, quando è più efficace, usare il sistema
della checklist. Altri svantaggi derivano da:
    Un’apparente semplicità dello strumento di contro una reale difficoltà a volte
    nell’individuare SD e fattori motivazionali
    Spesso l’ABC non è descrittivo ma è la scrittura di una ipotesi preesistente
    In alcuni comportamenti problema, soprattutto se il compilatore e l’osservatore
    coincidono il carico emotivo può distorcere il ricordo
    In taluni casi esistono dei bias sistematici a carico dell’osservatore (es. pensa di
    punire…)
    In taluni casi il tono della voce, la modalità di erogare consegne sono veri e propri EO
    per il CP
L’analisi ABC a checklist

I probabili, o possibili, antecedenti e conseguenze
sono elencati in una checklist e l’osservatore si
limita semplicemente a siglarli nella griglia e a
segnarne la presenza, in corrispondenza della
colonna specifica, ogni qualvolta il comportamento
problema si verifica
L’anali
si ABC
   a
checkli
   st
Metodi indiretti di analisi funzionale
    Le scale di valutazione del comportamento

La Motivation Assessment Scale (M.A.S., Durand e Crimmins, 1988) che
contiene 16 domande formulate per la valutazione di quattro funzioni:
l’attenzione, l’evitamento, gli elementi tangibili e la stimolazione
sensoriale. Per ciascuna delle quattro funzioni vi sono quattro domande
correlate.
Il Functional Analysis Screening Tool (Iwata e Deleon,1995). Il F.A.S.T. è
stato progettato per identificare le possibili funzioni del
comportamento problematico come punto di partenza per l’utilizzo di
procedure di assessment a osservazione diretta (Iwata, Deleon, 1995). È
composto da 27 item divisi in tre sezioni, con possibilità di risposta sì/no
a ciascun item.
La Setting Events Checklist (Gardner et al., 1986). La Setting Events
Checklist è stata sviluppata per identificare gli antecedenti non
necessariamente a ridosso dell’evento problematico (eventi preparatori
distali) che potrebbero essere correlati con il comportamento
disfunzionale. La Checklist presenta in elenco 16 possibili eventi
preparatori.
Functional analysis
 interview format
(O’Neill, Horner, Albin,
Storey e Sprague 1990)
Lavorare sui comportamenti
     problema: quali steps?
             1.   Definire la problematicità e conferire una
                  priorità
Assessment

             2.   Definire in maniera operazionale i CP
funzionale

             3.   Raccogliere i dati (calcolare la linea di base)
             4.   Ottenere informazioni con metodi indiretti e
                  diretti di assessment
             5.   Interpretare i dati e formulare le ipotesi
                  funzionali
             6.   Sviluppare ed implementare un intervento
                  basandosi sulle funzioni dei comportamenti
                  problema
             7.   Monitorare l’intervento
                                    75
                                            in itinere e
                  modificarlo a seconda degli esiti
5.Interpretare i dati e
formulare le ipotesi funzionali
 Come passare dall’analisi funzionale alla
 formulazione di ipotesi?
Esempio
       Esempio: le condizioni antecedenti che evocano il
       comportamento problema di autolesionismo (colpirsi la
       testa con un pugno) sono: transizione da un’attività gradita
       a una non gradita; domanda di lavorare al tavolino

       Ciò suggerisce che i comportamenti problema sono
       mantenuti da rinforzo negativo: Giovanni si autolede perché
       in questo modo cerca di evitare le istruzioni dell’adulto.

       Situazione tipo:
Antecedente               Comportamento            Conseguenza

    •L’educatore dice a       •Giovanni inizia a       •L’educatore ritarda
     Giovanni di               colpirsi                 l’allontanamento
     spegnere il                                        dal computer
     computer per
     andare in palestra

                                     77
Grazie per l’attenzione
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