Iniziare COMUNICAZIONE quando e come - Romano Federica Educatrice professionale presso il Centro - FOBAP
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…COMUNICAZIONE…quando e come iniziare… Romano Federica Educatrice professionale presso il Centro abilitativo F. Faroni a Brescia 1
Perché parlare di comunicazione? Compromissione Non permette quantitativa e all’individuo di qualitativa della esprimere i propri bisogni comunicazione Aumenta la possibilità di comportamenti problematici 2
Linguaggio e comunicazione nella disabilità intellettiva • Molti bambini che nascono con una disabilità intellettiva non sviluppano capacità linguistiche. • E’ comunque ormai appurato che quando il linguaggio non compare nei tempi e modi previsti e’ prevedibile aspettarsi la comparsa di comportamenti negativi e inappropriati. 3
• Non apprendere naturalmente l’abilità imitativa impedisce l’apprendimento di qualsiasi altra abilità • La comunicazione va sviluppata in ogni sua parte 4
«Comportamento Operante Rinforzato attraverso la mediazione di un’altra persona o persone, indipendente dal modo o forma.» Comportamento verbale “VERBALE BEHAVIOR” (Skinner, 1957) 7
Il verbal Behavior non si preoccupa di analizzare la struttura del linguaggio (linguistica), ma si dedica unicamente ad analizzare il linguaggio secondo le sue funzioni: gli effetti che uno speaker ha su un listener. 8
Anche comunicare è un comportamento… … e viene definito “Comportamento verbale” Il verbal behavior studia e modifica il: 1. comportamento del parlare 2. comportamento dell’ascoltare 9
Il comportamento del parlare permette di comunicare con gli altri… Richiedere Commentare Rispondere a domande Ripetere 10
Come ogni comportamento, anche il comportamento di “parlare e ascoltare” può essere incrementato o diminuito
Come si può modificare un comportamento verbale?
…attraverso una corretta analisi funzionale descrittiva (ABC)
ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZE Tutto quello che Descrizione esatta Tutto quello che accade prima del del comportamento accade dopo del comportamento comportamento
Differenze tra topografia e funzione di un comportamento TOPOGRAFIA FUNZIONE Forma, aspetto di un A cosa serve quel comportamento comportamento Tanti modi diversi la stessa funzione…
In assenza di linguaggio vocale le topografie diventano altre… Lingua dei segni PECS
OPERANTI VERBALI: LE FUNZIONI INDIPENDENTI DI UNA PAROLA MAND TACT ECOICO INTRAVERBALE ASCOLTATORE RICHIESTE DENOMINAZIONE IMITAZIONE ETICHETTAMENTO VOCALE In stato di Indicando il mare in Mentre gioca «i pesci «ho sete, mi deprivazione un libro con la mamma nuotano nel…» passi dell’acqua «acqua» «acqua» «di, acqua» «acqua» per piacere?» Riceve acqua «bravo, è il mare» «acqua» «bravissimo» Silvia va a Riceve solletico prendere l’ acqua 17
Le funzioni del linguaggio A B C SD MO MAND Rinfozo diretto naturale EO AO Comunicare chiedere bisogni
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Le funzioni del linguaggio A B C ECOICO Comportamento Rinfozo verbale simbolico Ripetizione di generalizzato suoni/parole/frasi
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Le funzioni del linguaggio A B C TACT Stimolo Denominare uno Rinfozo discriminativo stimolo che entra simbolico NON verbale in contatto con generalizzato l’individuo
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Le funzioni del linguaggio A B C INTRAVERBALE Comportamento Rispondere a Rinfozo verbale domande di altri simbolico su eventi passati generalizzato e futuri
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Le funzioni del linguaggio A B C MO MAND Rinfozo naturale SD NON Verbale TACT Rinfozo simbolico Comportamento INTRAVERBALE Rinfozo Verbale simbolico Comportamento ECOICO Rinfozo Verbale e Vocale simbolico
Tact (Commento) Ecoico Intraverbale (Ripetizione) (Risposta) 30
LE DUE COMPONENTI NECESSARIE PER LA RICHIESTA •MOTIVAZIONE •ASCOLTATORE OM Sd Cv Sr + Parlante: Cibo salato Il marito «mi passi Riceve Giovanna ( a l’acqua» acqua tavola con il marito) Persona: OM Sd C Sr + Giovanna ( da Cibo salato Si versa Riceve sola) acqua acqua 31
La motivazione La motivazione è legata alle condizioni ambientali che cambiano il valore di uno stimolo e di conseguenza cambiano la frequenza di un comportamento che ha prodotto quello stimolo in passato. 32
+ DEPRIVAZIONE MOTIVAZIONE SATURAZIONE - 33
Video paolo 34
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Perché si comincia dai mand? • Il mand è il primo comportamento verbale acquisito dai bambini a sviluppo tipico • Il mand permette al bambino di chiedere ciò che vuole quando lo vuole • Permette al bambino di controllare l’ambiente sociale • E’ l’unico operante verbale che dà un beneficio diretto alla persona che parla • E’ essenziale per l’interazione sociale (l’altro diventa un partner comunicativo) • Imparare i mand può contribuire a diminuire i comportamenti problema (molti comportamenti problema sono richieste disfunzionali) 36
I mand beneficiano chi parla Richiedere cibo quando si ha fame Richiedere una penna per scrivere Richiedere un aiuto quando si ha un dolore Chiamare un adulto quando si è in difficoltà Chiedere «hai visto le mie chiavi dell’auto?» prima di uscire Dire «veramente? E poi?» durante una conversazione per poter tenerla viva 37
Cenni sullo sviluppo comunicativo tipico 38
Sviluppo evolutivo del linguaggio con funzione comunicativa 36/40 mesi 24/30 mesi Le prime risposte Le prime con frasi 18 mesi frasi I primi 12 mesi commenti Prime parole 36/40 mesi 24/30 mesi Possibili parole con fine 6 mesi Assenza di non funzionali e sociale 18 mesi linguaggio e numerosi comp. Prime richieste Richieste non numerosi problema gestuali 12 mesi appropriate comp. non Assenza di parole funzionali 6 mesi e comp. ripetitivi Assenza di parole 39
Come si sviluppa una comunicazione? 40
Cosa fare…. …osservare!!! 41
…quando il bambino ha bisogno di qualcosa? …come si comprende che il bambino ha bisogno di qualcosa?.... 42
Osservare… a) cosa guarda b) cosa tocca ASSESSMENT c) a cosa si avvicina DELLE d) cosa prende in mano PREFERENZE e) cosa vuole mangiare f) cosa vuole fare… “a vista, ma non a portata di mano” 43
…arriva il bisogno più alto! Aspettare che guardi …. MO Operazione Aspettare che si avvicina …. motivazionale Aspettare che allunghi la mano 44
allunga la mano… Mand Training 45
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REGOLINE • Non parlare con molte parole (usate solo le parole necessarie) • Non anticipate i loro bisogni • Ogni volta che vuole qualcosa non fate domande prima ma cercate di capire cosa vuole e poi ripetete solo la parola dell’oggetto • Create tante opportunità di richiesta durante la giornata“a vista e non a portata di mano” • Associate alle parole gesti significativi • Non siate gratuiti durante la giornata • Non chiedete troppo e troppo presto. Non si chiedono azioni se non si conoscono i nomi; non si chiedono frasi se non si usano spontaneamente singole parole. • Coerenza tra il dire e il fare • Aiutarsi con supporti visivi 48
Chi non riesce a parlare, può comunicare lo stesso….. …l’importante è non inibire, anzi incrementare la spontaneità 49
COMUNICAZIONE ALTERNATIVA ED AUMENTATIVA È un sistema di comunicazione: a. alternativa (sistema o metodo utilizzato quando il linguaggio non si è sviluppato o è stato perso) + b. aumentativa (sistema o metodo utilizzato come supplemento al linguaggio) 50
Con la lingua dei segni… 51
Con le immagini… 52
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PROGRESSIONE RIASSUNTIVA DELLE RICHIESTE Richieste con rinforzatore visibile Richieste pure Richieste per oggetto mancante Richieste per azioni Richieste per interrompere un’attività Richieste di attenzione Si/no Richieste con aggettivi Richieste con frasi Richieste con attributi, avverbi…. Richieste di informazioni (domande): cosa, dove, chi, quale, quando, come, perchè
• E’ eticamente corretto fornire ai nostri utenti uno strumento per comunicare i propri bisogni. E’ il primo intervento educativo da pianificare. • Vanno coinvolte tutte le persone che si occupano di lui/lei (genitori, insegnanti, nonni, baby-sitter). • Dobbiamo insegnare ai nostri utenti che possono comunicare i loro bisogni in ogni contesto di vita e con qualsiasi interlocutore. 55
GRAZIE PER L’ATTENZIONE 56
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