INFANZIA, STILI DI VITA E PROMOZIONE DELLA SALUTE - ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
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ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA INFANZIA, STILI DI VITA E PROMOZIONE DELLA SALUTE Dr. Gabriele Giannella DIRETTORE AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA MANTOVA 14 DICEMBRE 2011 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA
tutti quei fattori la cui presenza modifica in senso positivo o negativo lo stato di salute di una popolazione
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA - AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA Secondo i più recenti dati dell’OMS, l’86% delle morti ed il 75% delle spese sanitarie in Europa e in Italia, sono determinate da patologie che hanno come minimo comune denominatore 4 principali fattori di rischio:
LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA “Globesity” (OMS) L’ IMPORTANZA NELLA PRIMA INFANZIA ….. ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
LE CARATTERISTICHE DEL PROBLEMA: LE FONTI DATI Popolazione studio: Bambini della classe 3a primaria (circa 8 anni di età) ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
LE CARATTERISTICHE DEL PROBLEMA: LE FONTI DATI Il livello di consumo attuale risulta inferiore a quanto emerso nell’indagine del 2006, quando il consumo quotidiano di verdura si attestava, per i quindicenni, al 24% nei maschi e al 36% nelle femmine, e l’Italia si collocava al 19o posto nella graduatoria dei paesi partecipanti. ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
LE CARATTERISTICHE DEL PROBLEMA: LE FONTI DATI i ragazzi di 15 anni (47,5% dei maschi e 26,6% delle femmine) svolgono meno attività fisica rispetto ai tredicenni (50,9% dei maschi e 33,7% delle femmine). La differenza è ancora più evidente nelle femmine, che svolgono meno attività fisica dei compagni maschi in tutte e tre le fasce di età. Questo dato, che già ci vedeva al 32o posto rispetto agli altri paesi nell’indagine internazionale 2006, evidenzia uno scarso livello globale di attività fisica nei nostri ragazzi. ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
FATTORI DI OBESITA’ Fattori nutrizionali • Eccessivo intake di calorie rispetto al fabbisogno calorico • vita sedentaria • colazione assente o inadeguata • tendenza ad assumere alimenti preferibilmente nel pomeriggio e alla sera, spesso in occasione diversa dai pasti principali • scarso apporto di fibre, verdura e frutta • elevato apporto di zuccheri semplici, proteine e lipidi di origine animale Fattori ambientali • Abitudini di vita e di alimentazione dei familiari (genitori sedentari con un’alimentazione con elevato apporto calorico) • scarsa disponibilità dei genitori a favorire una vita attiva e la pratica sportiva • solitudine dei bambini che trascorrono molte ore in casa soli ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
RUOLO DELLA FAMIGLIA Popolazione in studio: Bambini della classe 3a primaria (circa 8 anni di età). ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
RUOLO DELLA FAMIGLIA ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
IMPORTANZA DELL’ ATTIVITA’ MOTORIA trend secolari delle capacità coordinative Tomkinson e collaboratori (2003) hanno messo a confronto i risultati di test di efficienza aerobica somministrati a bambini e adolescenti tra i sette e i diciannove anni d’età appartenenti ad undici paesi industrializzati in un arco temporale di venti anni, dal 1980 al 2000. Questa analisi ha messo in evidenza un significativo declino della funzionalità aerobica in età evolutiva negli ultimi venti anni, con una riduzione media di 0,43% dei valori per anno. Dordel (2000) con il Body Coordination Test (Schilling 1974) nell’attuale generazione la frequenza di casi di bambini e adolescenti che mostrano scadenti prestazioni coordinative aumenta dagli otto agli undici anni. La forbice del divario di prestazione motoria coordinativa fra le generazioni passate e quelle più recenti si divarica all’aumentare dell’età dei bambini. ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
IMPORTANZA DELL’ ATTIVITA’ MOTORIA Situazione attuale in Italia e altri Paesi Europei
IMPORTANZA DELL’ ATTIVITA’ MOTORIA bambino di 10 anni, peso 40 kg sedentario non sedentario scuola (h/die) 5 5 spostamenti (h/die) 2 2 igiene e pasti (h/die) 2 2 doposcuola o compiti (h/die) 3 3 TV videogiochi (h/die) 2.5 1 sonno (h/die) 9 9 sport (h/die) 0.5 2 spesa energetica (kJ/die) 7.000 9.000 ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA: ALCOL La % di giovani che bevono con frequenza almeno settimanale aumenta in tutte le regioni, fra gli 11 e i 15 anni, sia nei maschi che nelle femmine, il maggior incremento si verifica fra i 13 e i 15 anni. La media nazionale passa dal 9,9% nei maschi e dal 3,5% nelle femmine di 11 anni, al 16,8% e 8,7% nei tredicenni, per arrivare al 39,6% e 23,5% nei quindicenni. Si sono ubriacati almeno due volte nella loro vita il 16,7% dei maschi e il 10,8% delle femmine. ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
giovani e il fumo Sono più di un milione e duecentomila i giovani fumatori in Italia, pari al 19,9% nella fascia d’età che va dai 15 ai 24 anni. Le percentuali aumentano al crescere dell’età: il 7,4% di fumatori tra i 15 e i 17 anni, il 23,5% tra i 18 e i 20 anni il 25,9% tra i 21 e i 24 anni. La prima sigaretta viene accesa prima dei 15 anni nel 26,6% dei casi, più dalle ragazze che dai ragazzi, la maggior parte dei giovani (58,2%) inizia a fumare tra 15 e 17 anni
INCIDENTI DOMESTICI ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
INCIDENTI STRADALI ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
INCIDENTI STRADALI province n morti feriti abitanti tasso*10.000 Varese 3.018 54 4.165 871.448 0,62 Como 1.594 37 2.147 584.762 0,63 Lecco 780 16 1.081 335.420 0,48 Sondrio 482 22 709 182084 1,21 Milano 23.894 202 32.084 3.930.345 0,51 Bergamo 3.005 62 4.107 1.075.592 0,58 Brescia 3.945 115 5.573 1.230.159 0,93 Pavia 1.868 43 2.585 539.238 0,80 Lodi 526 18 754 223630 0,80 Cremona 1.241 53 1.690 360.223 1,47 Mantova 1.474 58 2.058 409.775 1,42 Lombardia 41.827 680 56.953 10.576.024 0,64 ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
GUADAGNARE SALUTE in ITALIA “Guadagnare Salute - Rendere facili le scelte salutari” (Dpcm 4 maggio 2007) ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI QUALE INTERVENTO SE IL FATTORE DI RISCHIO E’ UN COMPORTAMENTO ? ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI Fattori che intervengono nel determinare i comportamenti relativi alla salute • conoscenze sull’argomento • percezione del rischio • attitudine al rischio • autostima (valutazione sulle informazioni riguardanti se stessi) • autoefficacia (percezione della propria abilità ad attuare un comportamento) • volontarietà del rischio • distanza nel tempo futuro del vantaggio ottenibile • fattori ambientali (connotazione sociale, aspettative, accessibilità, convenzioni culturali rispetto alla comunicazione- negoziazione, normativa ecc.) ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI: PERCEZIONE DEL RISCHIO PERCEZIONE DEL RISCHIO NON COME IGNORANZA MA RISULTATO DI UN FATTO SOCIALE (La persona con la sua cultura, il suo vissuto, l’ appartenenza al suo gruppo, il contesto sociale, ecc.) ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI : PERCEZIONE DEL RISCHIO LA PERCEZIONE DEL RISCHIO IMPATTO MORTI CAUSA SUI MASS STIMATI MEDIA METANOLO 15 ALTISSIMO MUCCA PAZZA 1 ALTISSIMO ALCOOL 20.000 NULLO FUMO 60.000 BASSO INCIDENTI 6.000 MEDIO STRADALI ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI : PERCEZIONE DEL RISCHIO ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI Una persona su quattro viene raggiunta dagli interventi di promozione della salute basati sulla modificazione dei comportamenti individuali …le più motivate e istruite (Gillies 1998) ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI APPROCCIO CENTRATO SULLA TRASMISSIONE DI CONOSCENZE ( modello modello dell'informazione dell'informazione oggettiva) oggettiva) Spesso si assume come implicita l'ipotesi che ognuno analizzi le informazioni che gli pervengono traducendole in comportamenti coerenti ogni volta che ciò appare logicamente vantaggioso: elaborazione informazione comportamento conoscenza coerente In realtà, le conoscenze sono una condizione né necessaria né sufficiente a produrre modificazioni nella condotta delle persone. Fra stimoli informativi e assunzione di comportamenti vi è un rapporto assai meno lineare di quanto il senso comune sia indotto a pensare: ELABORAZIONE informazione comportamento ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI L’effetto L’effetto boomerang riguarda in particolar modo gli interventi orientati alla cosiddetta dissuasione preventiva, cioè quei messaggi che intendono dissuadere l’interlocutore dall’adottare in futuro scelte o comportamenti che egli non aveva mai preso in considerazione fino a quel momento. Già negli anni ’70 numerosi studi hanno evidenziato la possibilità che essi si traducano in un incremento significativo fra i destinatari proprio di quel comportamento che la campagna informativa aspirava a ridurre. Le prime vittime dell’effetto boomerang ….... ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI Nessuno più del singolo individuo si considera interessato al proprio benessere. E di sentirsi costretti a fare ciò che gli altri ritengono il nostro bene è infinitamente peggio che commettere errori ignorando i loro consigli. John Stuart Mill – Sulla libertà ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI Chi adotta un comportamento potenzialmente dannoso per lo più lo fa perché quel comportamento è vissuto come piacevole e come fonte di benessere: esso cioè risponde a precisi bisogni individuali. In larga parte dei casi, le reali motivazioni che spingono le persone ad adottare e mantenere spontaneamente un comportamento salutare sono del tutto slegate da specifiche preoccupazioni per la salute. ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI Fattori della motivazione al cambiamento Frattura interiore Autoefficacia La percezione delle La Fiducia nella propria contraddizioni esistenti tra il capacità di raggiungere comportamento e le un obiettivo, (Bandura, intenzioni (Festinger, 1977) 1977) Disponibilità al cambiamento Cambiare è un processo (Prochaska, Di Clemente) ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI Non si ha intenzione di Si sta considerando la cambiare possibilità di cambiare Si desidera il cambiamento Possibile ricaduta Si è attivamente Si mantiene il impegnati in un nuovo cambiamento comportamento nel tempo ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI PROMOZIONE DELLA SALUTE processo che consente alla gente di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla” (OMS), 1986 – CARTA di OTTAWA PRINCIPI e STRATEGIE Costruire una politica pubblica per la tutela della salute che coinvolga tutti i settori della società non solo quello sanitario Creare ambienti favorevoli alla salute Rafforzare l’azione della comunità Sviluppare le capacità personali per rendere i cittadini interlocutori responsabili Riorientare i servizi sanitari verso un percorso che va oltre l’ erogazione di assistenza sanitaria ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI LA SALUTE DA PROBLEMA DELLE STRUTTURE SANITARIE A RESPONSABILITA’ SOCIALE CONDIVISA ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI Gli interventi formativi e socio-sanitari devono essere orientati verso un approccio integrato ed intersettoriale proprio della promozione della salute, in coerenza con l’evoluzione dei modelli teorici e culturali di riferimento e con quanto via via emerso dalla ricerca scientifica in tema di evidenza di efficacia. ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI LA SCUOLA COME CONDURRE L’ ANALISI E DECIDERE LE AZIONI I comportamenti di salute sono a loro volta determinati da fattori identificabili nelle seguenti tre tipologie: Predisponenti: fattori «interni» alle persone e includono conoscenze (informazioni, percorso educativo e formativo), atteggiamenti, credenze, valori e percezioni di individui, gruppi e comunità, che facilitano od ostacolano la motivazione al cambiamento. Abilitanti: fattori «esterni» alle persone e si riferiscono a risorse e ostacoli (aspetti organizzativi, opportunità offerte, impegno istituzionale, leggi, norme, etc.) che aiutano o impediscono l'acquisizione di nuove abilità necessarie al cambiamento comportamentale e ambientale Rinforzanti: fattori «esterni» alle persone e alle organizzazioni e consistono in apprezzamenti, ricompense e stimoli ricevuti da persone significative (famiglia, pari, insegnanti, operatori, etc.) in seguito all'adozione di un nuovo comportamento e che possono incoraggiarne o scoraggiarne il mantenimento. ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
PROMUOVE LA SALUTE A SCUOLA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI: GLI INTERVENTI CLASSICI INTERVENTI CLASSICI gli interventi di promozione della salute finora effettuati nelle istituzioni scolastiche, anche se in alcuni casi in numero cospicuo, sono stati molto spesso caratterizzati da discontinuità, frammentarietà e disomogeneità operative e non sempre è stato possibile la loro valutazione e riproducibilità. ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI EVIDENZE…. In particolare, ha dimostrato la sua poca efficacia la metodologia di intervento preventivo di educazione alla salute centrata sulla figura dell’esperto, cui spesso è stato delegato il compito di progettazione, implementazione, conduzione e valutazione dell’intervento preventivo, che così spesso é risultato poco integrato nella trama e nel tessuto educativo della scuola stessa. ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
La ricerca ha da molto tempo dimostrato che: – la mancanza di competenza pedagogica dell’esperto che spesso, nel confronto con il gruppo classe, si è dimostrato incapace di utilizzare linguaggi e metodi educativi adatti e comprensibili – l’approccio clinico e medico in senso proprio, tipici dell’esperto con formazione clinica, spesso non assolve i bisogni preventivi dei soggetti in età evolutiva –per un tredicenne/quattordicenne è senza significato agitare lo spettro di patologie che compariranno nei successivi trenta- quarant’anni, mentre lui, in questa fase della sua esistenza, è così immerso nell’intensità del “qui e ora” di ciò che gli sta succedendo;
IN SINTESI - Scarso rigore progettuale della maggior parte delle iniziative - Scarsa cultura della valutazione - Non estesi a tutta la popolazione target - Limitati nel tempo
lo sviluppo di un programma di educazione alla salute centrato sui singoli fattori viene reso difficile dal numero elevato di argomenti che richiedono attenzione e che dovrebbero essere trattati con continuità. In termini generali, un approccio pianificato basato sulle capacità personali è molto più indicato rispetto a uno centrato su un problema critico particolare.
Gli interventi formativi e socio-sanitari devono essere orientati verso un approccio integrato ed intersettoriale proprio della promozione della salute, in coerenza con l’evoluzione dei modelli teorici e culturali di riferimento e con quanto via via emerso dalla ricerca scientifica in tema di evidenza di efficacia.
OBIETTIVO EFFICACIA…. L’efficacia è la capacità di un programma di promozione della salute di andare incontro ai bisogni di salute di una determinata popolazione e di produrre risultati in termini di miglioramento della salute
BUONE PRATICHE Kahan e Goodstadt (2001) le identificano come “… quegli insiemi di processi ed attività che, in armonia con i principi/valori/credenze e le prove di efficacia e ben integrati con il contesto ambientale, sono tali da poter raggiungere il miglior risultato possibile in una determinata situazione”. Buona pratica è tutto ciò che, all’interno di un determinato contesto, consente il raggiungimento di un risultato atteso, misurato nella sua efficienza e nella sua efficacia e può quindi essere assunto come modello, può essere generalizzato o applicato ad altri contesti.
LA CONTINUITA’ NEL TEMPO…… credenze - preferenze coinvolgimento scelte con senso attivo critico ogni giorno… giorno… 5 porzioni frutta e verdura Consapevolezza 30’ attività fisica partecipazione No alccol, no fumo soddisfazione % obiettivi raggiunti Impatto sui determinanti PAR Cambiamenti nei comportamenti a rischio e di protezione Cambiamenti stato di salute e malattia Diabete obesità 1 2 3 4 5 cardioaptie unità di tempo Nutbeam, 2003
CRITERIO GUIDA PRINCIPALE LAVORARE SULLE COMPETENZE DI BASE……
"Il grado di padronanza, da parte del soggetto, dell'insieme di queste competenze non solo modula la qualità della sua prestazione attraverso le strategie che è in grado di mettere in atto, ma influisce sulla qualità e sulle possibilità di sviluppo delle sue risorse (conoscenze, cognizioni, rappresentazioni, elementi di identità) attraverso la qualità delle informazioni che è in grado di raccogliere, delle relazioni che sa instaurare, dei feed-back che riesce a ottenere e di come sa utilizzarli per riorganizzare la sua conoscenza."
MODIFICARE I COMPORTAMENTI LA SCUOLA LE “LIFE SKILLS” "competenze sociali e relazionali che permettono ai ragazzi di affrontare in modo efficace le esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri e alla comunità" Autocoscienza Senso critico Creatività Gestione delle Capacità di Comunicazione emozioni prendere decisioni efficace Gestione dello Capacità di Empatia stress risolvere problemi Capacità di interagire con gli altri ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
OBIETTIVO FINALE AUTOSTIMA il giudizio o valutazione che ognuno dà di se stesso
AUTOEFFICACIA Self-efficacy fiducia nelle proprie capacità di organizzare e realizzare il corso di azioni necessario a gestire adeguatamente le situazioni che si incontrano in modo da raggiungere i risultati prefissati (Bandura)
MODIFICARE I COMPORTAMENTI: LA SCUOLA ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
COME RICONOSCERE LE SCUOLE CHE PROMUOVONO LA SALUTE ?
Una "scuola che promuove la salute" è una scuola che mette in atto un piano educativo strutturato e sistematico a favore della salute, del benessere e dello sviluppo del capitale sociale di tutti gli alunni e del personale docente e non docente.
EVIDENZE E DATI DISPONIBILI La promozione della salute nelle scuole in Europa è supportata da ricerche, già pubblicate e in corso di pubblicazione, che dimostrano l'efficacia di approcci e di pratiche di promozione della salute nella scuola, sia per quanto riguarda gli aspetti di salute (ad esempio salute mentale, alimentazione, uso di sostanze) sia nei confronti dell’approccio olistico da parte della scuola.
Le scuole che promuovono la salute hanno dimostrato di essere in grado di migliorare la salute e il benessere di tutta la comunità scolastica. Le scuole, all'interno della comunità d'appartenenza, rappresentano uno dei contesti privilegiati per ridurre le disuguaglianze in ambito di salute. La collaborazione con altre aree strategicamente rilevanti, come quelle giovanili, sociali, ambientali e per lo sviluppo sostenibile, è indispensabile.
I PILASTRI DELLA RETE SHE APPROCCIO OLISTICO DELLA SCUOLA ALLA SALUTE Questo approccio include: · l’utilizzo di un metodo partecipativo e orientato all'azione per sviluppare l’educazione alla salute nel curriculum scolastico; · il rispetto del concetto di salute e benessere proprio degli studenti; · lo sviluppo di politiche scolastiche orientate alla salute; · · lo sviluppo dell'ambiente scolastico fisico e sociale; · lo sviluppo delle capacità essenziali per la vita quotidiana; · la realizzazione di legami utili tra casa e società · l’uso efficiente dei servizi sanitari.
MODIFICARE I COMPORTAMENTI LA SCUOLA PARTECIPAZIONE E' promosso il senso d'appartenenza negli studenti, nel personale e nei genitori attraverso la partecipazione e l'impegno, che sono requisiti per l'efficacia delle attività di promozione della salute nelle scuole. ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
SCUOLE E SOCIETA’ Le scuole promotrici di salute s'impegnano con tutta la comunità in senso allargato. Esse invitano alla collaborazione tra scuola e società e agiscono attivamente per aumentare il capitale sociale e l'alfabetizzazione sanitaria.
SOSTENIBILITA’ Le Scuole promotrici di salute riconoscono che la salute, l’apprendimento e lo sviluppo sono strettamente collegati. Le scuole agiscono come centri d'apprendimento. Esse incoraggiano e sviluppano una visione positiva e responsabile del ruolo futuro degli alunni nella società. Le Scuole promotrici di salute si sviluppano meglio quando gli sforzi e i risultati raggiunti sono mantenuti in modo sistematico per un periodo prolungato, di almeno 5 -7 anni, poiché - tanto in materia di salute quanto nel campo dell'educazione - la maggior parte dei risultati si ottengono nel medio e lungo termine.
MODIFICARE I COMPORTAMENTI LA SCUOLA ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
DA DOVE SI INIZIA………
MODIFICARE I COMPORTAMENTI LA SCUOLA LE AREE ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
MODIFICARE I COMPORTAMENTI LA SCUOLA ISTITUTI PILOTA CHE PARTECIPANO ALLA FASE SPERIMENTALE PER L’ ANNO SCOLASTICO 2011 - 2012 -Comp1 Castiglione -Comp Asola - Comp Bozzolo - Comp1 Mantova - Comp Curtatone -Comp1 Suzzara -Comp Sermide ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA
ASL MANTOVA: AREA PREVENZIONE AMBIENTI DI VITA GRAZIE PER L’ ATTENZIONE Abbiamo bisogno di un nuovo modo di pensare per risolvere i problemi causati dal vecchio modo di pensare ( a. einstein )
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