I CIRCUITI CEREBRALI DELLE EMOZIONI - E IL LORO COLLEGAMENTO CON IL SISTEMA OLFATTIVO - Università del Salento
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I CIRCUITI CEREBRALI DELLE EMOZIONI E IL LORO COLLEGAMENTO CON IL SISTEMA OLFATTIVO Tesina di SERMON SHARON Insegnamento: Psicologia Cognitiva e Sistemi Neurali-MIP a.a 2018/2019 Prof.ssa Sara Invitto
L’EMOZIONE REGOLA OGNI SISTEMA DEL NOSTRO CORPO SISTEMA IMMUNITARIO EQUILIBRIO OMEOSTATICO SISTEMA NERVOSO SALUTE SISTEMA ENDOCRINO
TEORIA DELLE EMOZIONI ➢ Secondo la teoria di James-Lange, le emozioni sarebbero una percezione delle reazioni corporee provocate da uno stimolo. ➢ Basandosi sulla teoria di Cannon-Bard, uno stimolo attiverebbe il talamo e l’ipotalamo e come conseguenza produrrebbe risposte dal sistema nervoso autonomo e le emozioni.
IL CIRCUITO DI PAPEZ ➢ Negli anni ‘30 del Novecento James Papez fu il primo ad avanzare l’ipotesi che ci fossero delle strutture cerebrali, organizzate in un sistema, deputate al controllo del comportamento emozionale. Egli nominò questo circuito cerebrale delle emozioni: circuito di Papez. ➢ Il circuito di Papez è costituito dal giro cingolato, dall’ipotalamo, dai neuroni anteriori talamici e dall’ippocampo.
ORIENTAMENTO ANATOMICO DEL SISTEMA LIMBICO ➢ Nel 1952, fu denominato sistema limbico da Paul McLean, il quale suggerì che si dovesse aggiungere un numero maggiore di aree cerebrali, come l’amigdala e la corteccia prefrontale. ➢ Il sistema limbico comprende : ▪ L’amigdala ▪ Un gruppo di neuroni situati anteriormente all’ippocampo ▪ La corteccia orbitofrontale ▪ Alcune parti dei gangli della base ▪ Talvolta viene incluso anche il nucleo dorsale mediale del talamo.
REGIONI CEREBRALI ASSOCIATE IN MODO SPECIFICO A DETERMINATE EMOZIONI ➢ La corteccia orbitofrontale in color ruggine è associata alla rabbia, il giro cingolato anteriore in viola alla tristezza, l’insula in blu al disgusto e l’amigdala in verde alla paura.
L’ANATOMIA DELLE EMOZIONI ➢ Nella figure è mostrata l’amigdala di sinistra nella sua posizione relativa a una visuale laterale del cervello. Giace in profondità all’interno del lobo temporale mediale ed è adiacente alla parte anteriore dell’ippocampo. ➢ In seguito a lesioni in quest’area insorge la tendenza a esibire comportamenti di approccio verso oggetti che normalmente evocherebbero paura, questo deficit è stato definito cecità psichica (sindrome di Kluver-Bucy) a causa dell’incapacità di riconoscere il significato emotivo di eventi e cose.
LOCALIZZAZIONE DELL’AMIGDALA IPPOCAMPO AMIGDALA ➢ Le amigdale (di sinistra e di destra) sono piccole strutture a forma di mandorla situate nel lobo temporale mediale. Ciascuna amigdala è complessa e nei primati consta di 13 nuclei: 1) L’area più grande è il complesso nucleo basolaterale, che consiste nei nuclei laterale, basale e basale accessorio. 2) Il complesso centromediale consiste nei nuclei centrale e mediale. 3) Il complesso più piccolo è il nucleo corticale che è anche noto come «la parte olfattiva dell’amigdala» poiché i suoi input primari provengono dal bulbo olfattivo e dalla corteccia olfattiva.
INPUT E OUTPUT DA/VERSO I NUCLEI LATERALE (La) BASALE (B) E CENTRALE (Ce) ➢ Si noti che il nucleo laterale è il principale sito di ricezione degli input sensoriali. ➢ Il nucleo centrale è ritenuto la principale regione di output per l’espressione delle risposte emozionali innate e per le risposte fisiologiche a esse associate. ➢ Le connessioni in uscita dal nucleo basale si connettono alle aree striate coinvolte nel controllo del comportamento strumentale.
FISIOLOGIA DELLE EMOZIONI
RISPOSTE DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO
CAPIRE LE EMOZIONI CON L’ELETTROENCEFALOGRAMMA EMISFERO FRONTALE EMISFERO FRONTALE SINISTRO: DESTRO: EMOZIONI EMOZIONI POSITIVE NEGATIVE ➢ Ricerche del neuroscienzato Roger Sperry, premio nobel del 1981 che analizzava soggetti split-brain. ➢ Nel celebre esperimento di Roger Sperry (1979) vennero monitorate le onde cerebrali in una serie di soggetti volontari che guardavano un programma televisivo. ➢ L’analisi EEG ha evidenziato come vi fossero modifiche considerevoli sulla base dello stato emotivo dei soggetti. Alla presenza di situazioni piacevoli, vi era un riscontro di maggiori attivazioni dell’emisfero frontale sinistro. Analogamente in situazioni negative vi erano attivazioni dell’emisfero frontale destro
LA CONNESSIONE PEPTIDE/CERVELLO: I NEUROPEPTIDI ➢ I neuroni interessati dallo stimolo emotivo emettono dei neurotrasmettitori (molecole chimiche), denominate neuropeptidi; questi regolano il funzionamento delle ghiandole sistema endocrino che, grazie agli ormoni secreti, vanno a governare il funzionamento di organi e sistemi circolatorio, nervoso e immunitario.
IL COINVOLGIMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO ➢ Il sistema immunitario è potenzialmente in grado di inviare informazioni al cervello e di riceverne attraverso le endorfine. ➢ I sistemi endocrino, motorio, autonomo, muscolo-scheletrico vengono controllati da una rete di neuroni nel momento in cui il cervello rivela stimoli con competenza emotiva, inoltre il sistema immunitario dipende da questi recettori, esso è particolarmente sensibile all’azione dei neuropeptidi e sincronizzato con il sistema nervoso e quello endocrino
GLI ODORI SI LEGANO ALLE EMOZIONI ➢ L’area del cervello che elabora l’olfatto è strettamente connessa con il sistema limbico. ➢ L’odore è collegato direttamente alle strutture sottocorticali. L’olfatto, infatti, funziona senza preavviso e soprattutto senza possibilità di proteggersi. ➢ Gli odori evocano stati affettivi prima di entrare nella coscienza perché l’amigdala è una struttura attiva durante l’esperienza della percezione olfattiva. ➢ Il potere evocativo dell’olfatto è la conseguenza di quello emotivo perché l’odore è il veicolo della memoria ed emerge nella sua dimensione profonda del ricordo.
LA MEMORIA OLFATTIVA ➢ La memoria olfattiva ci permette immediatamente di connettere l’odore che sentiamo con un ricordo e con l’emozione che lo accompagna. ➢ Esiste una forte connessione anatomica tra olfatto e strutture di memoria, difatti, l’olfatto è il senso privilegiato per l’accesso alle memorie. ➢ L’olfatto esprime nella nostra psiche una memoria che resta tale in modo indelebile. ➢ Attraverso l’olfatto noi identifichiamo , memorizziamo e riconosciamo luoghi, persone ed eventi emozionanti.
UNICITÀ DEL SISTEMA OLFATTIVO ➢ La via olfattiva al cervello è unica perché a differenza degli altri nervi sensoriali, il nervo olfattivo raggiunge la corteccia olfattiva primaria senza passare attraverso il talamo. ➢ Il sistema olfattivo è situato nella corteccia primaria olfattiva (piriforme) che è collocato vicino all’amigdala e l’ippocampo che sono le principali strutture coinvolte nell’emozione e nella memoria. L’amigdala e l’ippocampo in cui l’importanza emotiva di uno stimolo viene elaborata, ricevono gli input indipendentemente dal talamo.
IL PERCORSO OLFATTIVO ➢ I recettori olfattivi sono chiamati neuroni bipolari poiché le appendici si estendono dai lati opposti del corpo cellulare. Quando un odorante innesca il neurone per vibrazione, un segnale viene inviato ai neuroni del bulbo olfattivo, chiamati glomeruli. ➢ Gli assoni escono poi dai glomeruli, lateralmente dal bulbo olfattivo, formando il nervo olfattivo. La loro destinazione è la corteccia olfattiva primaria, o corteccia piriforme, posta a livello della giunzione ventrale della corteccia frontale e temporale. ➢ La corteccia olfattiva primaria proietta a un’area olfattiva secondaria entro la corteccia orbitofrontale, che è connessa con i talamo, l’ipotalamo, l’ippocampo e l’amigdala.
ODORI IMPERCETTIBILI A LIVELO COSCIENTE ➢ Esistono degli odori che attivano il nostro sistema nervoso ma non vengono percepite come sostanze odorose, sono detti feromoni. ➢ Il ferormoni sono odori, sostanze chimiche che non vengono percepiti come tali, ma vanno ad attivare le aree corticali legate alle emozioni. ➢ Il comportamento legato all’attrazione sessuale sugli animali è prodotto dai feromoni. Questa associazione è dovuta ai collegamenti anatomici ovvero alla connessione tra emozione e odore. ➢ L’organo vomeronasale, una struttura anatomica presente in molti mammiferi, è un piccolo bottone sensoriale situato su entrambi i lati del setto nasale ed in grado di riconoscere i feromoni.
I FEROMONI ➢ Lo studio pubblicato su Nature Communications dai ricercatori dell'Università di Tokyo ha constatato che lacrime dei cuccioli di topo contengono un feromone che frena la libido nelle femmine adulte, riducendo le probabilità di accoppiamento: questo meccanismo, sviluppato dall'evoluzione per garantire ai piccoli tutte le cure necessarie alla crescita. ➢ L’azione dei feromoni interessa le principali funzioni degli organismi: 1) sviluppo (accelerazione della crescita, differenziamento embrionale e larvale), 2) riproduzione (riconoscimento di specie e di sesso, richiamo e assembramento degli individui maturi, sincronizzazione ecc.), 3) cure parentali, 4) nutrizione, 5) difesa del gruppo (ferormoni d’allarme e di aggregazione).
FEROMONI: PERCEPIRE L’ODORE DELLA PAURA ➢ Recentemente è stata svolta una ricerca svolta presso la Rice University dallo psicologo Chen che ha studiato il ruolo dell’olfatto nella comunicazione dell'emozione della paura, in sinergia con altri sensi. ➢ Chen ha spiegato in un articolo di resoconto sulla rivista “Psychological Science : “I nostri risultati corroborano l'ipotesi che gli odori umani veicolino messaggi emotivi. Essi dimostrano anche come gli odori modulino in modo specifico anche la visione rispetto alla situazione emotiva.”
Grazie per l’attenzione
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