Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale - Un'informazione della Lega contro il cancro per malati e familiari
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Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale Un’informazione della Lega contro il cancro per malati e familiari
Impressum _Editrice Lega svizzera contro il cancro Effingerstrasse 40 casella postale 8219 3001 Berna tel. 031 389 91 00 fax 031 389 91 60 info@legacancro.ch www.legacancro.ch _Direzione progetto e testi Jürg Halblützel, Lega contro il cancro, Berna _Consulenza scientifica Prof. Pierre-Yves Dietrich, HUG, Ginevra Prof. Marc Levivier, direttore clinica neuro- chirurgica, CHUV, Losanna PD dott. Nicolai E. Savaskan, Istituto di ricerca cerebrale, UZH/ETH, Zurigo Dott. Roger Stupp, CHUV, Losanna Dott. Olivier Vernet, neurochirurgo, Losanna _Traduzione Sergio Pastore, Sennwald _Redazione Andrea Fischer-Schulthess, Susanne Lanz, Lega svizzera contro il cancro, Berna Christina Müller, Bellinzona _Copertina Adamo ed Eva, secondo un disegno di Albrecht Dürer _Illustrazioni p. 9, 10, 11: Daniel Haldemann, Wil SG _Fotografie p. 4, 34: ImagePoint AG, Zurigo p. 20: Arvind Balaraman, Shutterstock p. 38: Peter Schneider, Thun _Design Wassmer Graphic Design, Langnau BE _Stampa Ast & Jakob, Vetsch AG, Köniz Questo opuscolo è disponibile anche in lingua francese e tedesca. © 2009, Lega svizzera contro il cancro, Berna LSC / 4.2009 / 1000 I / 3078
Sommario Editoriale 5 Che cos’è il cancro? 6 Il sistema nervoso 8 Il cervello (encefalo) 8 I tumori del sistema nervoso centrale 12 Fattori di rischio 13 Classificazione OMS dei tumori cerebrali 14 I vari tipi di tumore cerebrale 15 Gliomi 15 Meningiomi 17 Adenomi ipofisari 17 Neurinomi 17 Medulloblastomi 17 Linfomi del SNC 17 Metastasi 18 I possibili sintomi 18 Gli esami e la diagnosi 21 La terapia dei tumori cerebrali 23 Indicazioni generali 23 La scelta della terapia 24 Gli effetti indesiderati 25 La terapia nell’ambito di uno studio clinico 26 I metodi di cura 27 Chirurgia 27 Radioterapia (irradiazione) 29 Le terapie medicamentose 30 Nuovi approcci terapeutici 32 La terapia del dolore 33 La medicina complementare 33 I tumori cerebrali infantili 34 Il post-trattamento e la riabilitazione 35 Crisi epilettiche 36 Convivere con il cancro 37 Appendice 39 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 3
Cara lettrice, caro lettore Quando nel testo In un primo momento la diagnosi Grazie ai recenti progressi in cam- è utilizzata solo la di cancro è sempre uno shock po medico, la terapia dei tumori forma maschile o femminile questa si per il paziente e i suoi familiari. Il cerebrali è oggi più efficace e riferisce a persone di futuro appare improvvisamente anche meglio tollerata. In molti entrambi i sessi. incerto, sorgono tante domande, casi si può rallentare l’evoluzione le speranze si alternano ai timori. della malattia e attenuarne i sin- tomi. Ciò contribuisce in maniera Il presente opuscolo descrive in determinante a conservare una forma succinta la malattia, la dia- buona qualità di vita, anche nei gnosi e la terapia dei tumori cere- casi in cui un tumore in stadio brali*. Costaterà che «tumore cere- avanzato non risulta più operabile. brale» è il termine generico per varie patologie che hanno effetti Troverà nei numerosi opuscoli diversi. La sua équipe curante si della Lega contro il cancro (vedi occuperà del suo caso personale p. 40) altre informazioni e segna- e le offrirà una consulenza indi- lazioni che la aiuteranno a convi- viduale. vere un po’ meglio con la malattia. Accetti di buon grado l’aiuto che persone a lei vicine vorranno offrirle. Potrà comunque sempre rivolgersi all’équipe curante e, se necessario, richiedere anche il parere di altri esperti (vedi Appen- dice). La sua Lega contro il cancro * Avvertenza I tumori cerebrali che hanno origine nel cervello sono detti anche tumori cerebrali primari. Non vanno confusi con le metastasi cerebrali che sono tumori cerebrali secondari. Questi ultimi sono più frequenti dei tumori cerebrali primari e necessitano di terapie particolari. Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 5
Che cos’è il cancro? Cancro è il termine generico con Tutto ha inizio nella cellula cui si indica una malattia tumo- I tessuti e gli organi del nostro cor- rale maligna. I tumori sono prolife- po sono formati da bilioni di cel- razioni dei tessuti che possono lule. Le cellule sono gli elementi avere carattere benigno o mali- basilari del nostro corpo. Nel nu- gno. Accanto a numerosi tumori cleo di ogni cellula si trova il «pro- benigni vi sono oltre cento diversi getto di costruzione» esatto di tipi di cancro. ogni individuo: è il suo patrimo- nio ereditario, costituito dall’acido Benigni o maligni? desossiribonucleico (DNA) conte- I tumori benigni possono solo com- nente i cromosomi e i geni. primere, ma non invadere i tes- suti sani. I tumori maligni invece Attraverso la divisione cellulare si infiltrano nel tessuto circostante nascono in continuazione nuove e lo distruggono. Inoltre attraverso cellule mentre quelle vecchie muo- i vasi linfatici e sanguigni le cel- iono: questo processo è inscritto lule cancerose possono «migrare» nel patrimonio ereditario. In ge- nei linfonodi prossimali e succes- nere una cellula sana si divide sol- sivamente in altri organi e for- tanto per un determinato numero marvi delle metastasi (tumori se- di volte. Il patrimonio ereditario condari). può però subire dei danni che alte- rano il meccanismo di divisione Ma nel cervello anche la gravità cellulare. di tumori benigni non è da sotto- valutare. Poiché la scatola cranica Di solito l’organismo è in grado di non è elastica questi tumori pos- riparare i danni subiti da una cel- sono comprimere regioni cere- lula. Se però ciò non è possibile, la brali di vitale importanza e provo- cellula fuori controllo (che ha su- care seri disturbi. bito cioè una mutazione) può ripro- dursi ininterrottamente. I tumori cerebrali formano rara- mente metastasi in altri organi. Le cellule fuori controllo si aggre- Per contro altri tumori maligni (per gano e formano con il tempo un es. il cancro dei polmoni, del seno nodulo, il tumore. o del colon) possono generare metastasi in un cervello perfetta- mente sano. In genere si può sta- bilire, in base al tipo di cellule, da quale organo originino le meta- stasi cerebrali. 6 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
I tumori cerebrali sono denominati Il rischio di cancro e suddivisi in base al tipo di cellula Si può ridurre il rischio di alcuni dalla quale originano. I meningio- tumori con uno stile di vita sano, mi, per esempio, sono tumori che rinunciando per esempio al fumo, si formano nelle meningi e i gliomi alimentandosi in modo equilibrato, sono tumori che si sviluppano da praticando regolarmente attività cellule neurogliali. fisica. Per altri tumori invece non si sa come ridurre il rischio. Dimensioni inimmaginabili Un tumore di un centimetro di dia- Non si può prevedere se una per- metro contiene già milioni di cel- sona si ammalerà di cancro. Pos- lule e con tutta probabilità ha rag- sono esserne colpiti l’ottimista e il giunto queste dimensioni nel corso pessimista, chi fa vita sana e chi di vari anni. Ciò significa che un tu- trascura la propria salute. Una ga- more non si sviluppa da un giorno ranzia contro il cancro non esiste. all’altro. La velocità di crescita va- ria però notevolmente da tumore In alcune famiglie si osserva una a tumore e da individuo a indivi- maggiore incidenza di certi tipi di duo. cancro. Troverà altre informazioni in merito nell’opuscolo della Lega Cause molteplici contro il cancro «Rischio di cancro In genere la causa di un tumore ri- ereditario» (vedi p. 40). mane ignota. La struttura genetica di una cellula può subire delle variazioni, apparentemente «per caso» ma anche per il naturale processo d’invecchiamento o per cause esterne (sostanze nocive, stile di vita, alimentazione, radia- zioni, virus ecc.) ed anche – seb- bene più raramente – a causa di fattori ereditari. Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 7
Il sistema nervoso Il sistema nervoso è costituito dal Il sistema nervoso periferico cervello, dal midollo spinale e dai Il sistema nervoso periferico com- nervi. prende, da un lato, i nervi che rice- vono informazioni dall’ambiente Il cervello capta attraverso i nervi esterno e le trasmettono al cervel- i segnali provenienti da tutto il cor- lo; dall’altro, i nervi che trasmet- po. Questi segnali trasmettono in- tono gli ordini del cervello a tutto formazioni, per es. sul dolore. Il l’organismo. cervello reagisce analizzando i se- gnali e trasmettendo una risposta. I nervi facciali sono gli unici a es- sere direttamente collegati al cer- Il sistema nervoso è costituito da vello. Tutti gli altri nervi passano «centri di comando» che elaborano per il midollo spinale. le informazioni, e da vie nervose che trasmettono le informazioni dall’organismo ai centri e viceversa. Il cervello (encefalo) Il sistema nervoso è paragonabi- Come di uso comune, anche in le a una centrale telefonica: attra- questo opuscolo il termine «cer- verso i cavi giungono e partono vello» comprende l’intero encefa- informazioni. Il sistema nervoso lo, cioè il cervello vero e proprio, centrale costituisce il centro di co- il cervelletto e il tronco cerebrale mando, mentre il cosiddetto siste- che è connesso al midollo spinale. ma nervoso periferico corrisponde ai cavi. Il cervello è l’organo centrale di controllo del sistema nervoso. Es- Il sistema nervoso centrale (SNC) so comanda e coordina la mag- Il SNC è costituito dal cervello e dal gior parte dei movimenti nonché suo naturale prolungamento, il mi- le funzioni interne – per es. la fre- dollo spinale, racchiuso nella no- quenza cardiaca, la pressione san- stra colonna vertebrale. La colonna guigna, la temperatura corporea – vertebrale e il cranio rappresentano e regola l’intera produzione ormo- per così dire l’armatura di protezio- nale. Al tempo stesso è la sede ne del sistema nervoso centrale. della vita psichica, della persona- lità, delle facoltà mentali superio- Il cervello e il midollo spinale sono ri, della creatività e delle emozioni. rivestiti dalle tre meningi tra le quali circola il liquido cerebrospi- nale (liquor; vedi p. 11, Il sistema ventricolare). 8 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
b a c d e Sezione del cervello a emisferi cerebrali b meningi c ipofisi d tronco cerebrale e cervelletto Il cervello è formato da cellule ner- lo strato isolante che avvolge i vose (neuroni) e da tessuto di so- neuroni). I tumori cerebrali degli stegno (le cellule neurogliali, sud- adulti si sviluppano di solito dalle divise in astrociti – le effettive cellule neurogliali e solo di rado cellule di sostegno – e oligoden- dai neuroni. drociti; queste cellule producono Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 9
Gli emisferi cerebrali I due emisferi costituiscono la parte più importante del cervello e sono b la sede del giudizio e della creati- a vità. Ogni emisfero «governa» la parte del corpo opposta: l’emisfero destro è responsabile della parte sinistra del corpo e viceversa. c Ogni emisfero si suddivide in quat- tro lobi: d e > Lobi frontali Sono situati direttamente dietro la fronte e costituiscono la parte anteriore dell’emisfero cere- brale. In questi lobi sono situati Suddivisione degli emisferi cerebrali (a–d) i centri di controllo del sistema a lobi frontali muscolare, del pensiero, della b lobi parietali memoria, del ragionamento, c lobi occipitali del giudizio e delle associazioni d lobi temporali (collegamenti di idee). Vari e cervelletto ricercatori ritengono che siano anche la sede della personalità. > Lobi parietali > Lobi temporali Si trovano nella zona centrale Sono situati lateralmente, dell’emisfero cerebrale, sotto in prossimità delle tempie e l’osso parietale, e costituiscono costituiscono la sede dei cen- il centro di raccolta delle infor- tri responsabili dell’udito, del mazioni relative al tatto e al gusto e della memoria. senso dell’orientamento. Il cervelletto > Lobi occipitali Questa parte dell’encefalo si situa Sono situati nella regione dietro il tronco cerebrale. Il cervel- posteriore dell’emisfero cere- letto coordina i movimenti e con- brale, vicino al cosiddetto osso trolla l’equilibrio e la postura del occipitale del cranio e sono la corpo. sede dei centri responsabili della vista. 10 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
Il tronco cerebrale Collega il cervello al midollo spi- nale. In esso si situano i centri ner- d vosi che regolano le funzioni pri- marie e involontarie (vegetative), cioè quelle funzioni organiche in- a dipendenti dalla nostra volontà, d per es. il battito cardiaco, la respi- b razione, la digestione o la regola- zione della temperatura corporea. Il tronco cerebrale contribuisce f c e in modo determinante al collega- mento e alla trasmissione degli impulsi nervosi tra il midollo spi- nale e gli emisferi cerebrali. Nel tronco cerebrale risiede inol- tre l’ipofisi. Questa ghiandola pro- duce ormoni che regolano nume- g rosi processi organici e stimolano altre ghiandole da essa dipendenti d (tiroide, ovaio, testicolo). Il sistema ventricolare All’interno del cervello si trovano Il sistema ventricolare varie cavità (ventricoli), che for- a ventricolo laterale mano il sistema ventricolare. I ven- b terzo ventricolo tricoli producono il liquido cere- c quarto ventricolo brospinale (liquor), una sostanza d liquido cerebrospinale chiara che riveste il midollo e il e cervelletto cervello. La sua funzione è di pro- f tronco cerebrale teggere questi organi dagli impat- g midollo spinale ti fisici. Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 11
I tumori del sistema nervoso centrale Le proliferazioni cellulari nel cer- Tumori cerebrali primari vello e nel midollo spinale sono Con questo termine si designano classificate fra i tumori del sistema i tumori che hanno origine da cel- nervoso centrale (SNC). lule del cervello e dal suo invo- lucro. Poiché il presente opuscolo tratta soprattutto dei tumori cerebrali Tumori cerebrali secondari in seguito useremo unicamente Questi tumori sono metastasi for- l’espressione tumori cerebrali e mate da tumori di altri organi non parleremo di tumori del SNC. (vedi p. 18). I tumori cerebrali maligni rappre- Tumori cerebrali benigni sentano da uno a due percento di Sono costituiti da cellule a cresci- tutte le affezioni tumorali di natura ta lenta. Benché i tumori benigni maligna degli adulti. Fra i bambini non si infiltrino nei tessuti circo- invece questi tumori risultano al stanti, possono comunque provo- secondo posto, subito dopo la leu- care gravi disturbi se esercitano cemia, e costituiscono il 20–40 per- una pressione su regioni cerebrali cento di tutti i tipi di cancro. Que- delicate. sti tumori maligni sono i più diffusi tumori solidi infantili. Un tumore cerebrale benigno che compromette funzioni d’impor- Il tumore aumenta di volume con tanza vitale (linguaggio, apparato la proliferazione delle cellule can- motorio ecc.) può in determinati cerose e ciò provoca l’ipertensione casi avere conseguenze gravis- endocranica: le cellule cerebrali sime al pari di un tumore maligno. vengono compresse o distrutte. Si manifestano vari disturbi, a se- conda della sede del tumore: pos- sono essere interessati la vista, il linguaggio, l’attività motoria o il senso dell’equilibrio. 12 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
Tumori cerebrali maligni I tumori cerebrali possono insor- Questi tumori sono formati da cel- gere a qualsiasi età. Tuttavia l’in- lule a proliferazione rapida e pre- cidenza è un po’ più elevata tra i sentano contorni irregolari. Diver- bambini nella fascia di età fra i tre samente dai tumori benigni, quel- e i dodici anni e fra gli adulti dopo li maligni penetrano in strutture i 50 anni. cerebrali di primaria importanza, danneggiandole. Si considerano Altri tipi di cancro (specie il cancro maligne anche le metastasi (tu- dei polmoni, del seno e del rene) mori cerebrali secondari) presenti presentano a loro volta un rischio nel cervello. più elevato di tumori cerebrali. Fattori di rischio Malgrado vaste ricerche sui fattori ambientali ed ereditari non è stato finora possibile accertare che cosa favorisca l’insorgenza dei tumori cerebrali. Non si possono dunque dare consigli in merito alla preven- zione e la diagnosi precoce. I telefoni cellulari Finora non è ancora stato dimostrato che i cellulari abbiano un effetto nocivo sulla salute. In base alle attuali conoscenze non si può tuttavia escludere del tutto che gli impulsi elettrici siano dannosi. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) consiglia perciò di ridurre al minimo l’influsso delle radiazioni dei cellulari sui bambini e sui giovani. Informazioni attuali sulle ricerche in corso sono repe- ribili sul sito dell’UFSP (vedi p. 41). Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 13
Classificazione OMS dei Il grado di malignità di un tumore dipende dal grado di anormalità tumori cerebrali (anaplasia) e dalla velocità di cre- La scala elaborata dall’OMS (Or- scita e diffusione del tumore. Que- ganizzazione mondiale della sani- sti fattori possono essere accertati tà) permette di classificare i tumori con l’esame al microscopio dei pre- in base al grado di malignità e ad lievi tissutali (biopsa, vedi p. 22). altre caratteristiche. Anaplasia Con questo termine si designa la trasformazione retrograda delle cellule di un tessuto: con il tempo perdono quasi ogni somiglianza con le cellule sane e normali dello stesso tessuto e non possono quindi più svolgere la loro funzione nell’organismo. Grado I Tumori a crescita lenta, dai contorni nitidi. Grado II Tumori a crescita lenta, che si differenziano dai tumori di grado I per i contorni non nitidi. Grado III Tumori anaplastici. In un tumore di grado I o II si sono formati uno o più focolai anaplastici. Presentano un tasso di crescita superiore rispet- to ai tumori di grado I e II. Grado IV Questi tumori sono anaplastici in sommo grado. Presentano un tasso di crescita superiore rispet- to ai tumori di grado I–III. 14 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
I vari tipi di tumore cerebrale L’OMS distingue circa 200 tipi di Gliomi tumore cerebrale, suddivisi in base alla funzione delle cellule da cui Questi tumori originano dalle cel- hanno origine. La loro descrizione lule neurogliali che formano il tes- supererebbe i limiti della presente suto di sostegno del sistema ner- pubblicazione. voso. Dai vari tipi di cellule gliali si sviluppano altrettanti tipi di I tumori cerebrali più diffusi sono: glioma. > i gliomi (58 percento): soprat- tutto astrocitomi, glioblastomi, Gli astrocitomi, detti anche tu- oligodendrogliomi, ependi- mori astrocitari, si sviluppano da momi cellule neurogliali a forma di stel- > i meningiomi (20 percento) la (astrociti). Sono tumori benigni > gli adenomi ipofisari che possono degenerare in una (14 percento) forma maligna, motivo per cui de- > i neuromi (7 percento) vono essere controllati regolar- > i medulloblastomi mente. > i linfomi Gli astrocitomi possono svilup- Non abbiamo incluso nell’elenco parsi in ogni regione del cervello le metastasi cerebrali formate da e del midollo spinale. altri tumori dell’organismo. Esse costituiscono il 30–40 percento di > Negli adulti si sviluppano il più tutti i tumori che si sviluppano nel- delle volte nei lobi cerebrali. la scatola cranica. > Negli adulti si sviluppano il più delle volte nei lobi cerebrali. Circa 500 casi all’anno In Svizzera si registrano ogni anno circa 480 nuovi casi di tumore cerebrale o midollare. Gli uomini ne sono colpiti in misura legger- mente maggiore delle donne. Tre persone su dieci hanno meno di 50 anni, quattro hanno da 59 a 69 anni e tre oltre 70 anni. Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 15
I tumori astrocitari si suddividono Gli oligodendrogliomi (grado II e III) nei seguenti gruppi principali: originano da un altro gruppo di cel- lule gliali, gli oligodendrociti. Essi > Astrocitomi pilocistici formano lo strato isolante di mie- (grado I) lina delle fibre nervose. Colpiscono soprattutto i bambini e i giovani. Un’evo- Gli ependodimomi si sviluppano luzione maligna di questi dalle cellule gliali che rivestono i tumori è estremamente rara. ventricoli cerebrali. Il loro grado di malignità può variare. La crescita > Astrocitomi diffusi (grado II) della massa tumorale può ostaco- Insorgono specialmente nei lare il deflusso del liquido cerebro- giovani adulti e hanno spesso spinale, provocando un idrocefalo un’evoluzione maligna. (vedi riquadro): per far defluire il liquido occorrerà creare uno shunt > Astrocitomi anaplastici (derivazione, vedi p. 28). Questi tu- (grado III) mori colpiscono soprattutto i bam- Vengono diagnosticati soprat- bini e i giovani. tutto a partire dai 50 anni e frequentemente evolvono in glioblastomi maligni. > Glioblastomi (astrocitomi di grado IV) Questi tumori maligni sono i più frequenti tumori cerebrali degli adulti. Nella maggioranza dei casi si manifestano in per- sone di età compresa tra 45 e 70 anni. Idrocefalo Con questo termine derivato dal greco (hydor = acqua e kephale = testa) si designa il dilatamento dei ventricoli cerebrali per l’accu- mulo di liquido cerebrospinale (liquor). Le cause sono da ricercare nella produzione eccessiva di liquido, nell’alterazione del suo assor- bimento o nel blocco meccanico del deflusso che può essere causa- to da un tumore. 16 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
Meningiomi Neurinomi Questi tumori si sviluppano dalle Questi tumori benigni (in genere meningi che sono situate nella di grado I) originano dal neurilem- scatola cranica o lungo la colonna ma (guaina) dei nervi periferici che vertebrale. Solitamente benigni, in sono situati al di fuori del cervello alcuni casi possono tuttavia evol- e del midollo spinale. Il loro strato vere in una forma maligna. isolante è costituito dalle cosid- dette cellule di Schwann. Adenomi ipofisari I neurinomi non si sviluppano dunque nel cervello, ma nella re- Gli adenomi ipofisari sono in ge- gione dei nervi cranici e dei nervi nere benigni. Si suddividono in: periferici dell’intero organismo. Il > Tumori non funzionali: i sin- nervo acustico è il più colpito (neu- tomi sono causati dalla pres- roma acustico): la pressione può sione del tumore sulle regioni determinare disturbi dell’udito e cerebrali vicine. dell’equilibrio. A causa della prossimità del nervo ottico, i primi sintomi sono spesso legati a disturbi Medulloblastomi della vista. Inoltre si osserva spesso un calo della produ- Questi tumori maligni (grado IV) zione ormonale il che può sono localizzati nel cervelletto e ripercuotersi su diversi organi colpiscono soprattutto i bambini dipendenti dall’ipofisi. (nell’80 percento dei casi i soggetti > Tumori funzionali: sono costi- interessati hanno meno di 15 anni). tuiti da cellule ipofisarie che producono ormoni. I tumori funzionali possono manife- Linfomi del SNC starsi con problemi di natura ormonale, per es. alterazioni I linfomi sono affezioni tumorali del ciclo mestruale o della maligne del sistema linfatico. Tro- crescita. verà ulteriori informazioni su que- sti tipi di tumori nell’opuscolo «Linfomi Hodgkin e non-Hodgkin» (vedi p. 40). Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 17
I linfomi primari del SNC sono Talvolta questi tumori secondari tumori maligni piuttosto rari. La sono i primi indizi di un’affezione maggior parte di questi tumori tumorale maligna non ancora dia- sono linfomi non-Hodgkin. Il loro gnosticata. Il 30–40 percento dei sviluppo sembra favorito da un si- tumori presenti nella scatola cra- stema immunitario debilitato a se- nica (tumori intracranici) è costi- guito, per esempio, di un trapianto tuito da metastasi. o in caso di AIDS. I linfomi secondari del SNC costi- I possibili sintomi tuiscono una rara complicazione dei linfomi non-Hodgkin che ag- I sintomi descritti qui di seguito grediscono il SNC invadendo so- non sono necessariamente indizi prattutto le meningi. di cancro: possono avere altre cau- se. Richiedono comunque sempre degli accertamenti. Metastasi Tumore cerebrale Con questo termine si designano I sintomi di un tumore sono pro- formazioni secondarie maligne di vocati dalla pressione esercitata un tumore (per es. colon, seno, dal tumore sul tessuto cerebrale. rene, pelle) in un altro organo (per Dipendono soprattutto dalla sede es. polmoni, cervello, ossa). del tumore e dalla sua velocità di crescita, e meno dal tipo del tu- Le cellule cancerose di un organo more. L’analisi dei disturbi funzio- migrano nel cervello di solito at- nali permette in genere la localiz- traverso le vie sanguigne. Le me- zazione del tumore. tastasi cerebrali non sono dunque costituite da cellule cerebrali, ma Negli adulti i seguenti sintomi si dalle cellule dell’organo colpito manifestano di solito gradualmen- dal tumore primario. Sono deno- te, mentre nei bambini insorgono minati anche tumori cerebrali se- piuttosto improvvisamente: condari. 18 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
> Mal di testa che si manifesta Tumore del midollo spinale spesso durante la notte o le I sintomi variano a seconda della prime ore del mattino. In ge- sede del tumore: nere questi dolori sono nuovi per il paziente e di natura Dolori diversa rispetto ai soliti mal > Dolori toracici se il tumore è di testa. situato nella regione del torace. > Nausea e vomito causati > Dolori a collo, braccia, schiena dall’ipertensione endocranica. o gambe se il tumore si trova > Inappetenza. vicino al collo o alla schiena. > Vertigini e alterazione del senso dell’equilibrio. Debolezza delle membra e > Disturbi visivi: vista tremo- del torace lante, alterazione del campo > Sensazione di torpore, formi- visivo o immagini doppie. colio, insensibilità alle varia- > Allucinazioni ottiche, acustiche zioni di temperatura, contra- od olfattive. zioni muscolari. > Disturbi del linguaggio e diffi- > Incontinenza urinaria e fecale. coltà a trovare le parole. > Impotenza. > Alterazioni dell’umore, del comportamento e della per- sonalità. > Ridotta capacità di apprendi- mento e di giudizio. > Crisi epilettiche (vedi p. 36). I sintomi dipendono soprattutto dalla sede del tumore e dalla sua velocità di crescita, e meno dalla natura del tumore. Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 19
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Gli esami e la diagnosi Visita medica completa Esami diagnostici per immagini In caso di sospetto tumore cere- Con questi metodi d’esame è pos- brale il medico procederà innanzi sibile accertare o escludere la pre- tutto a una visita completa del pa- senza di un tumore cerebrale. È ziente. Si potranno così escludere altresì possibile riconoscere le o individuare tutta una serie di dimensioni e la diffusione di un patologie che potrebbero essere eventuale tumore e le strutture in- anch’esse causa dei suoi disturbi. teressate. Si effettuerà anche un’analisi del Tomografia assiale computerizzata sangue per accertare un’eventuale (TAC) infiammazione, un’alterazione dei Si tratta di uno speciale esame ai valori ematici, una malattia croni- raggi X con cui si ottengono im- ca o una disfunzione organica. magini radiologiche per strati di aree specifiche dell’organismo. Esame neurologico Ciò è possibile in quanto – sempli- Gli scopi di questo tipo di esame ficando un po’ – l’apparecchiatura sono: ruota a spirale intorno al paziente > il controllo della funzionalità (TAC spirale) e produce segnali di- del sistema nervoso centrale; versi a seconda del tessuto e della > l’accertamento della capacità struttura irradiati o della prospet- di reazione e di coordinazione; tiva. I segnali sono poi «elaborati» > la verifica della reazione di dal computer che crea immagini di vari gruppi di muscoli a stimo- sezioni trasverse o anche immagi- li esterni: sono controllati con ni tridimensionali. particolare attenzione i movi- menti degli occhi, il campo Risonanza magnetica nucleare visivo e i riflessi oculari. (RMN, MRI) Con questo metodo è possibile Se gli esami neurologici rafforza- ottenere i dati delle strutture or- no il sospetto di un tumore cere- ganiche creando un forte campo brale si effettueranno esami dia- magnetico attorno a esse e irra- gnostici per immagini. diandole con onde di frequenza radio. Il computer converte quindi i dati in immagini di grande pre- cisione. Il paziente non è esposto all’azione di radiazioni nocive. Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 21
Si ricorre alla TAC e alla RMN/MRI si metabolici e accertare se questi non solo per la diagnosi, ma an- processi sono eventualmente alte- che per l’esatta programmazione rati a causa di un tumore. di un’operazione o della radiotera- pia stereotassica (vedi p. 29). Biopsia Per biopsia s’intende il prelievo Risonanza magnetica nucleare di una parte di tessuto che viene funzionale (fRMN, fMRI) successivamente esaminata al Con la fRMN si localizzano regio- microscopio. È un metodo indi- ni cerebrali che svolgono un ruolo spensabile per una diagnosi sicu- importante per certe funzioni, per ra. Fornisce informazioni precise esempio per i movimenti, il lin- sul tipo e sul grado del tumore ed guaggio o la memoria. è altresì importante per la scelta della terapia. Il paziente riceve determinate istru- zioni. Il comportamento del pazien- Si distinguono due tipi di biopsia: te attiverà le corrispondenti aree > Biopsia aperta con apertura del cerebrali e si potranno localizzare cranio in anestesia generale eventuali focolai anomali. (craniotomia, vedi p. 28). > Biopsia cerebrale stereotassi- Angiografia ca (vedi «Stereotassi», p. 28): Questo esame permette l’analisi attraverso un piccolo foro pra- radiologica dell’irrorazione san- ticato nel cranio (trapanazione guigna del cervello. In anestesia craniale) si introduce uno spe- locale e sotto controllo radiologico ciale ago nel tumore, localiz- si introduce un catetere, solita- zato con precisione grazie ai mente nell’aorta femorale a livello metodi tecnico-medici per dell’inguine, sospingendolo cauta- immagini. mente fino all’arteria del collo. Si inietta quindi un mezzo di contra- Puntura lombale sto. Con questa procedura si introduce un ago nello spazio intervertebrale Tomografia a emissione di nella regione lombare e si preleva positroni (TEP) un piccola quantità di liquido ce- Le tecnologie tradizionali (TAC e rebrospinale (liquor) che sarà poi RMN) creano solo immagini ana- esaminato per accertare l’even- tomiche. Con la TEP si possono per tuale presenza di cellule cancerose. contro visualizzare anche i proces- 22 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
La terapia dei tumori cerebrali Indicazioni generali Palliativo (dal latino palliare = avvolgere, La scelta della terapia dipende es- ammantare) senzialmente dai seguenti fattori: Se il tumore non può essere > dalla localizzazione del tumore asportato completamente per le > dal tipo di tumore sue dimensioni o la sua localizza- > dalla classificazione e dal zione, in genere la guarigione non grado (anaplasia) del tumore è più possibile. In questo caso si (vedi p. 14) può spesso rallentare l’evoluzione > dai disturbi provocati dal della malattia con diverse misure tumore mediche che mireranno ad assicu- > dall’età e dallo stato generale rare la migliore qualità di vita pos- di salute del/della paziente sibile. Gli obiettivi terapeutici Inoltre potranno essere adottate Gli obiettivi variano a seconda del varie misure mediche, infermieri- tipo e dello stadio del tumore. stiche, psicologiche e spirituali per attenuare disturbi come i dolori o Curativo l’ansia. La terapia ha per obiettivo la gua- rigione. Nei tumori cerebrali le I principi terapeutici maggiori possibilità di guarigione sussistono quando è possibile Adiuvante asportare o eliminare completa- (dal latino adiuvare = sostenere) mente il tumore. Si definiscono adiuvanti le tera- pie postoperatorie che hanno per scopo l’eliminazione di eventuali cellule cancerose residue e la ridu- zione del rischio di recidiva (ricom- parsa del tumore) e di metastasi. Neoadiuvante/preoperatorio Con questo termine si designano le cure che precedono l’operazio- ne, applicate per ridurre il volume del tumore. Il successivo interven- to risulterà così meno invasivo. Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 23
La scelta della terapia Forse desidera farsi accompagna- re a questi colloqui da un parente La terapia è di solito pianificata e o da una persona di sua fiducia? controllata a livello interdisciplina- re. Ciò significa che specialisti di È sicuramente utile discutere delle varie discipline valuteranno la si- varie proposte di trattamento con i tuazione e le proporranno la mi- rispettivi specialisti in neurologia, gliore terapia per il suo caso. neurochirurgia, oncologia e radio- logia. Una parola ai familiari Dopo la terapia il cervello è spesso in grado di riattivare le varie funzioni tempo- raneamente sospese. Se ciò non avviene i pazienti dovranno recuperare per quanto possibile la propria autonomia. Il processo di riabilitazione può durare varie settimane o mesi. I pazienti affetti da tumore cerebrale o che hanno subito un relativo trattamento necessitano spesso di cure abbastanza impegnative. In caso di sintomi di paralisi, anche passeggeri, l’assistenza del malato richiede spesso grande forza fisica. A volte i pazienti soffrono pure di crisi epilettiche (vedi p. 36): anche in questi casi le persone vicine al paziente devono sapere come affrontare correttamente la situazione. Se un suo familiare ha subito un trattamento per un tumore cerebrale sarà suo desiderio fare di tutto per alleviare le sue sofferenze. Rifletta però bene se lei è effettivamente in grado di assumersi completamente il carico delle cure, senza addossarsi sensi di colpa. Assistere un malato, specie se le cure si protraggono a lungo, è estremamente faticoso. Spesso i familiari sopravvalutano le proprie forze: a un certo momento crollano e sono eventualmente anche delusi. È perciò più sensato chiedere il sostegno di personale medico specializzato. Ne parli con la sua équipe curante, il medico di famiglia e la sua Lega cantonale contro il cancro. 24 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
Può anche consultare il suo me- > Quali rischi comporta la tera- dico di famiglia o richiedere il pa- pia? rere di un altro medico. Il medico > Che effetti avranno la malattia curante non considererà questa e la terapia sulla sua vita richiesta come una mancanza di quotidiana e sulle persone fiducia nei suoi riguardi: è un suo a lei vicine? diritto che egli rispetterà. > Quali effetti concreti avrebbe l’eventuale rinuncia a certe Se lo ritiene opportuno richieda an- terapie sulla sua speranza di che l’assistenza di una psico-onco- vita e sulla sua qualità di vita? loga. La possibilità di questo tipo di consulenza, che non considera solo gli aspetti medici della malat- Gli effetti indesiderati tia, purtroppo non viene segnalata ovunque spontaneamente. L’insorgenza e la severità degli ef- fetti indesiderati varia da individuo Si conceda tutto il tempo necessa- a individuo. Diversi effetti indesi- rio per la discussione della terapia derati segnalati nel capitolo «Me- e per le relative domande. Annoti todi di cura» (vedi p. 27 sgg.) pos- eventualmente prima del collo- sono essere oggi attenuati con quio le cose che intende chiedere misure mediche o infermieristiche, o approfondire. Le seguenti do- naturalmente a condizione che lei mande potrebbero essere impor- comunichi i suoi disturbi al perso- tanti: nale curante. > La terapia proposta è curativa o palliativa (vedi p. 23)? Può Alcuni effetti indesiderati possono allungare la vita? Migliora la manifestarsi durante il trattamen- qualità della vita? to e scomparire in seguito spon- > Esistono alternative alla tera- taneamente, mentre altri si mani- pia proposta? festeranno solo successivamente, > Quali vantaggi e svantaggi a conclusione della terapia. Gran comporta la terapia (anche in parte degli effetti indesiderati merito alla qualità della vita scompare nel corso di giorni, set- e/o la speranza di vita)? timane o mesi. > Quali sono gli effetti indeside- rati previsti? Sono passegge- ri o permanenti? Come si pos- sono combattere? Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 25
Soprattutto in uno stadio avanzato La terapia nell’ambito della malattia conviene ponderare attentamente le probabilità di suc- di uno studio clinico cesso della terapia e gli effetti in- La ricerca medica studia in conti- desiderati connessi. nuazione nuovi approcci terapeu- tici e nuovi metodi di cura. Dopo Importante numerosi test preliminari le nuove > Molti effetti collaterali sono terapie sono sperimentate sull’uo- prevedibili. Per alleviarli le mo. In genere si vuole accertare se saranno prescritti, a seconda le nuove terapie accrescono l’effi- della terapia prescelta, fin cacia e la tollerabilità di terapie già dall’inizio determinati farmaci note oppure se esse comportano di accompagnamento (vedi dei vantaggi (allungamento della p. 31). Si attenga scrupo- vita, rallentamento dell’evoluzione losamente alle prescrizioni della malattia, attenuazione dei mediche. dolori ecc.). > Prima di assumere medica- menti di sua scelta si consulti Forse le verrà proposto di effettua- sempre con l’équipe curante. re parte del trattamento nell’ambi- Ciò vale anche per pomate, to di uno studio clinico. Natural- lozioni e prodotti simili. Anche mente può informarsi anche lei se sono «naturali» e apparente- direttamente se sono in corso de- mente innocui possono essere gli studi sulla sua malattia. controindicati per la terapia. Le terapie nel quadro di uno stu- Numerosi opuscoli della Lega con- dio clinico comportano vantaggi e tro il cancro (vedi p. 40) illustrano rischi: solo un colloquio personale le terapie antitumorali più comu- può chiarire ogni aspetto. ni, gli effetti della malattia e delle terapie, fornendo utili indicazioni La partecipazione a uno studio cli- per meglio conviverci. nico è sempre volontaria; inoltre lei può cambiare idea, anche in corso di trattamento, e interrompere la terapia in qualsiasi momento. L’opuscolo «Trattamento dei tu- mori nell’ambito di uno studio cli- nico» (vedi p. 41) spiega le ragioni di questi studi e i vantaggi di una sua eventuale partecipazione. 26 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
I metodi di cura Dopo aver analizzato la localizza- nervoso centrale (cervello, midol- zione, la diffusione e il grado del lo spinale, nervi) e delle strutture tumore l’équipe medica deciderà circostanti (cranio e colonna verte- quale terapia sia più adatta al suo brale). caso. Spesso l’asportazione chi- rurgica del tumore è la soluzione La scelta dell’operazione dipen- migliore. L’intervento può essere derà nel suo caso dalla posizione, completato da irradiazioni e/o cure dalla diffusione e dalla malignità medicamentose. del tumore. Il chirurgo le illustrerà ogni aspetto della sua situazione. In questo capitolo ci occuperemo unicamente delle terapie dei tumo- L’intervento chirurgico è il metodo ri cerebrali primari e non delle te- di cura dei tumori cerebrali più ap- rapie di metastasi cerebrali (tumo- plicato, sia per i tumori degli adul- ri secondari diffusi da altri organi). ti sia per quelli infantili. Di norma la resezione (asportazione chirur- Un tumore cerebrale benigno viene gica del tessuto tumorale) richie- controllato regolarmente o aspor- de l’apertura della scatola cranica. tato chirurgicamente. Con il tempo In alternativa all’operazione si può un tumore benigno può degene- ricorrere in determinati casi alla rare in una forma maligna. cosiddetta radiochirurgia, una tec- nica d’irradiazione altamente spe- Un tumore cerebrale maligno sa- cifica (vedi p. 29). rà operato, irradiato o curato con i farmaci. Anche una combinazione Dopo l’operazione si applicano in di questi metodi è possibile. genere la radio e/o la chemiotera- pia. Si potrà eventualmente rinun- ciare a queste terapie solo in caso Chirurgia di tumori di grado I (vedi p. 14). Per facilitare la lettura useremo in Resezione completa seguito semplicemente il termine Alcuni tumori possono essere chirurgia, anche se sarebbe più asportati interamente (resezione corretto parlare di neurochirur- completa). Per quanto possibile, gia. La neurochirurgia è specializ- la resezione completa è l’obiettivo zata nella diagnosi e nella terapia perseguito per tutti i tumori beni- chirurgica di malattie del sistema gni e maligni. Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 27
Resezione parziale Con l’aiuto di metodi diagnostici Se il tumore è situato in profondi- per immagini (vedi p. 21) si pos- tà o se si è infiltrato nel tessuto ce- sono determinare la posizione, la rebrale la resezione completa non dimensione e la forma del tumore sarà più possibile. In questo caso in modo tridimensionale. Ciò con- si asporterà la maggiore porzione sente un preciso prelievo di tes- di tessuto tumorale possibile (re- suto come pure di calcolare ed ese- sezione parziale). La riduzione del guire esattamente la radiazione tumore permette di diminuire la stereotattica (vedi p. 29). tensione endocranica e di attenua- re i sintomi. La resezione parziale La neuronavigazione viene solitamente completata da Questo metodo fornisce immagini una terapia radiante. tridimensionali del cervello e ren- de possibile un’operazione assisti- Craniotomia ta dal computer. Con questo termine si designa l’apertura chirurgica della scatola Durante l’operazione si proiettano cranica. Si leva una piccola porzio- direttamente sul cervello le im- ne della volta cranica per rendere magini della TAC o della RNM. Il accessibile la regione del cervello neurochirurgo può così delimitare da operare. Dopo l’asportazione con estrema precisione il campo del tumore il frammento può esse- d’intervento. re ricollocato al suo posto (o even- tualmente sostituito da una plac- Derivazione chetta di metallo o di materiale La derivazione (o drenaggio ven- sintetico). Spesso il cervello è pe- tricolare, shunt) ha lo scopo di far rò sufficientemente protetto dalla defluire il liquido cerebrospinale meninge e dalla pelle esterna. (liquor) dai ventricoli. Stereotassi Il deflusso può essere ostruito per La stereotassi (dal greco stereós = varie ragioni (per es. un’emorra- spaziale, tássein = ordinare) è un gia cerebrale, un tumore, postumi sistema per la precisa localizzazio- di un intervento al cervello ecc.) e ne e delimitazione del tumore. causare un idrocefalo (vedi p. 16). In un caso simile può essere in- A dipendenza della situazione dicato un drenaggio ventricolare si fissa alla testa del paziente un (detto anche shunt) per ridurre cosiddetto casco stereotassico. l’ipertensione endocranica. In questo modo è possibile fissa- re la testa ed evitare i movimenti. 28 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
Il liquido in eccesso è deviato ver- In base a vari criteri si decide se la so la regione addominale per mez- dose totale di raggi debba essere zo di un tubicino di plastica (deri- applicata in più sedute (frazioni) o vazione ventricolo-peritoneale). applicata in una sola volta. Radiochirurgia stereotassica/ Radioterapia Radioterapia (irradiazione) La radiochirurgia stereotassica vie- ne applicata in sostituzione di un La radioterapia consiste nell’utilizzo intervento chirurgico. Si tratta di di raggi o particelle ad alta energia un’irradiazione singola e altamen- per distruggere o ridurre i tumori. te dosata dell’area tumorale, che Vi si ricorre spesso per il tratta- viene localizzata e delimitata con mento di tumori cerebrali maligni la massima precisione grazie alla e talvolta anche di quelli benigni. stereotassi (vedi p. 28). Il siste- ma radiochirurgico è detto anche La radioterapia completa l’inter- Gamma Knife, anche se non viene vento chirurgico allo scopo di ri- utilizzato un coltello (= knife). In durre il rischio di recidiva (ricom- misura crescente si ricorre anche parsa del tumore). La radioterapia a un altro sistema, denominato può però costituire anche la sola CyberKnife. terapia se il tumore è situato in una regione delicata del cervello Se la dose dei raggi è suddivisa su o non è accessibile. A seconda del due o tre frazioni (sedute di irra- caso si applica inoltre anche la diazione), si parla di radioterapia chemioterapia (radiochemiotera- stereotassica. pia combinata). Il tumore è irradiato da numero- Si mira a un’irradiazione efficace se direzioni: il sistema si adegua del tumore che leda il meno possi- costantemente alla forma e alle bile il tessuto sano circostante. Per dimensioni del tumore. In questo far sì che i raggi colpiscano con modo la dose di raggi è concentra- precisione l’obiettivo, è necessaria ta sul tumore con alta precisione e una pianificazione tridimensionale il tessuto sano circostante è rispar- e assistita dal computer dell’irra- miato al massimo. diazione. La regione da irradiare deve essere calcolata e visualiz- zata con precisione millimetrica. Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 29
Questa terapia è indicata princi- Le terapie palmente per piccoli focolai tumo- rali (fino a di 3 cm di diametro), in medicamentose particolare se risultano inoperabili Chemioterapia essendo profondi o in zone funzio- Questa terapia consiste nella som- nali delicate (per es. nelle aree ce- ministrazione di farmaci, i cosid- rebrali responsabili dei movimen- detti citostatici (dal greco kýtos ti, del linguaggio ecc.). = cellula, statikós = staticità), che danneggiano le cellule cancerose Radioterapia interstiziale/Brachi- o ne inibiscono la crescita. A diffe- terapia renza dell’irradiazione, che ha ef- Dal latino interstitium = interstizio fetto locale, i farmaci antitumorali e greco brachys = corto. Questo si diffondono in tutto l’organismo. metodo permette il collocamento Per questa ragione si parla di ef- di elementi radianti direttamente fetto sistemico. nella regione tumorale che sarà così irradiata a distanza molto rav- In presenza di tumori cerebrali si vicinata. prescrive una chemioterapia solo in casi ben precisi. Il cervello è in- Frequenti effetti indesiderati fatti protetto dalla barriera emato- > edemi cerebrali (accumuli di encefalica che fa da filtro: lascia liquido) passare ossigeno, glucosio e ac- > ipertensione endocranica qua, ma blocca vari farmaci e so- > nausea stanze chimiche. > alterazioni cutanee > stanchezza Per il trattamento dei tumori cere- brali si ricorre solo in casi molto Si vedano anche le indicazioni ge- particolari alla chemioterapia. At- nerali a p. 25. tualmente sono in corso numerosi studi per superare la barriera ema- Troverà più ampie informazioni in toencefalica. merito all’irradiazione nell’opusco- lo «La radio-oncologia» (vedi p. 40). Frequenti effetti indesiderati > nausea La radioterapia nei bambini > stanchezza Nel trattamento dei bambini si ri- > diarrea chiedono particolari misure di > caduta dei capelli cautela (vedi p. 34). > problemi cutanei, infiamma- zione delle mucose 30 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
> sindrome mano-piede: altera- Corticoidi zione cutanea caratterizzata da Sono ormoni prodotti, nella loro bruciore ai palmi delle mani forma naturale, dalla corteccia sur- e/o alle piante dei piedi, con renale. Le ghiandole surrenali so- arrossamento e gonfiori; può no situate sui reni. Un noto ormone essere molto dolorosa dei surreni è per esempio il corti- > compromissione delle cellule sone. seminali e degli ovociti con conseguente sterilità che è tal- I corticoidi sintetici sono ormoni volta temporanea, ma a volte prodotti artificialmente e utilizzati anche permanente soprattutto per la loro azione antin- fiammatoria. Quali di questi effetti collaterali si manifesteranno dipenderà dal tipo I corticoidi si rivelano utili anche di farmaco o dalla combinazione nel trattamento dei tumori cere- di farmaci, ma anche dal dosaggio brali. Sono indicati per prevenire e dalla reazione individuale ai me- la nausea e il vomito provocati dal- dicamenti. Chieda informazioni e la chemioterapia, ma anche per il consigli all’équipe curante. trattamento degli edemi cerebrali (accumuli di liquido). Si vedano anche le indicazioni ge- nerali a p. 25. I corticoidi non agiscono sul tumo- re stesso, ma riducono la pressio- Per saperne di più … ne e le dimensioni degli edemi. La … in merito alle terapie medica- terapia può durare da pochi giorni mentose antitumorali e al modo ad alcuni mesi. di rimediare agli effetti collatera- li consulti l’opuscolo «La terapia Frequenti effetti indesiderati medicamentosa dei tumori» (ve- > grande appetito e rapido di p. 40). aumento di peso > disturbi del sonno Farmaci di accompagnamento > debolezza muscolare, solita- Alcuni farmaci sono regolarmente mente osservata in caso di prescritti per integrare l’interven- somministrazione prolungata to chirurgico, la radioterapia e/o la di dosi elevate. Se soffre di chemioterapia. Si tratta in primo questo disturbo lo comunichi luogo di corticoidi e di anticonvul- al suo medico. sivanti. > acne e ritenzione di liquidi > iperglicemia Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 31
Questi effetti collaterali scompa- le cellule tumorali senza compro- iono lentamente non appena si missione delle strutture cerebrali riduce il dosaggio. Poiché gli ste- limitrofe. I metodi descritti qui di roidi provocano euforia, molti pa- seguito sono ancora in fase spe- zienti soffrono di stati depressivi rimentale. Non sappiamo ancora quando cessa la somministrazio- quale importanza possano rive- ne del farmaco. stire in futuro. La durata della fase depressiva Terapia genica varia da individuo a individuo. Si La ricerca nell’ambito della terapia consulti con il suo medico se la genica si concentra soprattutto su depressione è molto marcata e si due possibilità: protrae nel tempo. > inserimento di un gene nel tumore allo scopo d’impedire Anticonvulsivanti la proliferazione delle cellule Si tratta di una classe di farmaci cancerose che serve a prevenire, attenuare > inserimento di un gene per o arrestare crisi epilettiche (vedi accrescere la sensibilità delle p. 36). cellule al trattamento farma- cologico Terapia ormonale Per alcuni tipi di adenoma ipofisa- Vaccinazione rio (vedi p. 17) può essere presa in Attualmente si sta inoltre tentando considerazione una terapia ormo- di sviluppare un vaccino ricavato nale invece dell’operazione o della da cellule tumorali. radioterapia. Inibitori dell’angiogenesi Si ricorre tuttavia alla terapia or- La neoangiogenesi, cioè la forma- monale in primo luogo per ridurre zione di nuovi vasi sanguigni, è di la massa tumorale prima dell’ope- primaria importanza per la crescita razione o della radioterapia. del tumore. Infatti i vasi sanguigni apportano al tumore l’ossigeno e i nutrienti di cui ha bisogno per cre- Nuovi approcci scere. terapeutici Gli inibitori dell’angiogenesi han- La ricerca lavora intensamente al- no il compito di impedire la forma- lo sviluppo di nuovi metodi di cu- zione di nuovi vasi sanguigni: to- ra per i tumori cerebrali maligni. gliendogli il nutrimento, il tumore L’obiettivo è l’eliminazione del- deperisce. 32 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
La terapia del dolore Alcuni di questi metodi possono effettivamente migliorare lo stato In caso di tumori cerebrali in stadio di benessere e la qualità della vita, avanzato possono manifestarsi do- sia durante che dopo la terapia an- lori che, se non curati, risultano titumorale. Tuttavia essi non hanno molto gravosi per la paziente. E di solito alcun effetto curativo sul dunque importante comunicare i tumore stesso. suoi disturbi al personale curante e non sopportarli in silenzio. Si sconsigliano invece i cosiddet- ti metodi alternativi, cioè i metodi I dolori non curati debilitano e de- applicati in sostituzione delle tera- primono inutilmente la paziente pie mediche tradizionali. Troverà sottraendole preziose energie. altre informazioni in merito nel- Conviene perciò approfittare delle l’opuscolo «Alternativi? Comple- moderne terapie del dolore. mentari?» (vedi p. 40) I dolori tumorali possono sempre Il colloquio con l’équipe curante essere attenuati e in molti casi o con il medico di famiglia le per- completamente eliminati con i far- metterà di chiarire se nel suo caso maci o altre misure mediche. Tro- ha senso ricorrere alla medicina verà numerose utili informazioni complementare, nonché di sce- in proposito nell’opuscolo «Vivere gliere il metodo più opportuno, con il cancro, senza dolore» (vedi che non comprometta la terapia p. 40). antitumorale raccomandata. An- che preparati apparentemente in- nocui possono interferire con cer- La medicina te terapie antitumorali ed essere complementare dunque controindicati. Numerosi malati di cancro ricor- È quindi importante informare rono, oltre che alle comuni terapie l’équipe curante degli eventuali mediche, anche ai metodi comple- metodi complementari da lei ap- mentari di cura. Complementari plicati. significa che tali metodi completa- no la terapia medica tradizionale. Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale 33
I tumori cerebrali infantili I sintomi dei tumori cerebrali ten- Alcuni tipi di tumore richiedono dono a manifestarsi improvvisa- l’irradiazione non solo della testa, mente nei bambini, mentre negli ma anche della colonna vertebrale. adulti appaiono solo gradualmente. Crescita I tumori cerebrali sono, dopo le I bambini sottoposti a radioterapia leucemie, le più diffuse forme di crescono a volte più lentamente e cancro dell’età infantile. Costitui- non raggiungono sempre la giusta scono il 20–40 percento di tutti i tu- statura. mori maligni infantili e i più diffusi tumori solidi. Fra gli adulti questi La crescita può inoltre essere ini- tumori rappresentano solo l’1–2 bita a causa della compromissione percento di tutti i tipi di cancro. dell’ipofisi poiché questa ghiando- la produce gli ormoni della cre- Tutti i tipi di tumore cerebrale (ve- scita. In questo caso può rendersi di p. 15 sgg.) possono manifestarsi necessaria una terapia ormonale. anche nei bambini, tuttavia i più diffusi sono i seguenti: Dopo il trattamento > astrocitomi filo cistici Molti bambini recuperano tutte le > ependimomi facoltà fisiche e mentali. > medulloblastomi: l’80 percento dei bambini colpiti da questi In alcuni casi però la malattia pro- tumori hanno meno di 15 anni voca disturbi permanenti, che van- no da leggere difficoltà di appren- Radioterapia dimento o di comportamento a I bambini sono curati con dosi me- gravi forme di invalidità fisica e no elevate rispetto a quelle degli mentale. adulti poiché l’irradiazione può rallentare lo sviluppo mentale. I bambini di età inferiore a 2–3 anni sono perciò sottoposti molto rara- mente alla radioterapia. 34 Tumori cerebrali e tumori del sistema nervoso centrale
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