NEUROSCIENZA E COMPORTAMENTO - Lumsa

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NEUROSCIENZA E COMPORTAMENTO - Lumsa
NEUROSCIENZA E COMPORTAMENTO
NEUROSCIENZA E COMPORTAMENTO - Lumsa
Le componenti del neurone
Neuroni sono strutture complesse costituite da 3
parti: corpo cellulare, dendriti e assone

Soma – corpo della cellula parte che elabora
l’informazione
Dendriti – ricevere messaggi da altri neuroni

Assone – trasmette i messaggi in uscita dal soma
ad altri neuroni, muscoli o ghiandole (POTENZIALI
DI AZIONE) Questi terminano nei bottoni
terminali che secernono sostanze chimiche
(neurotrasmettitori).
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Cellule della glia
Nel nostro cervello ci sono 100 miliardi di neuroni
impegnati ad elaborare le informazioni, ma per ogni
neurone ci sono da 10 a 50 cellule della glia che
svolgono varie funzioni

Alcune digeriscono parti di neuroni morti, altre
forniscono nutrimento ai neuroni ed altre ancora
formano la guaina mielinica che isola l’assone e
aumenta la velocità del potenziale d’azione

Nelle malattie demielinizzanti (sclerosi multipla) la
guaina si deteriora e causa un rallentamento nella
trasmissione delle informazioni (perdita sensibilità degli
arti, parziale cecità, difficoltà cognitive e nella
coordinazione dei movimenti)
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Parti del neurone
Il neurone ha 4 parti:
  • Zona di ricezione (input)—riceve le
    informazioni da altre cellule attraverso
    I dendriti

  • Zona di integrazione—corpo della
    cellula (o soma) che riceve altre
    sinapsi (oltre ai dendriti) e integra
    informazione ricevuta
  • Zona di conduzione—gli assoni
    conducono le informazioni fuori dal
    soma in forma di impulso elettrico
  • Zona di emissione (output)—I terminali
    assonici(o bottoni sinaptici)
    comunicano l’attività neurale ad altre
    cellule attraverso le sinapsi
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I neuroni sono specializzati rispetto alla loro
funzione:
 Neuroni sensoriali: ricevono informazioni dal
  mondo esterno e le trasmettono al cervello
  tramite il midollo spinale. Hanno sui loro dentriti
  terminazioni specializzate a ricevere segnali
  luminosi, sonori, tattili, gustativi etc.
 Neuroni motori o motoneuroni: trasmettono i
  segnali neurali dal cervello ai muscoli (spesso
  lunghi assoni)
 Gli interneuroni: connettono neuroni sensoriali,
  neuroni motori ed altri interneuroni
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I neuroni sono specializzati rispetto alla
posizione:

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SINAPSI
Il soma e i dendriti ricevono informazioni attraverso le sinapsi
Infomazione si trasmette dal neurone presinaptico al neurone
  postsinaptico
Sinapsi hanno tre componenti:
  • Membrana presinaptica—parte terminale dell’assone del
    neurone presinaptico
  • Membrana postsinaptica—sul dendrite o soma del neurone
    postsinaptico
  • Fessura sinaptica—uno spazio che separa le membrane
  • La trasmissione dell’informazione attraverso la sinapsi è
    fondamentale per la comunicazione neurale, il processo
    che ci consente di pensare, sentire ed agire
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L’organizzazione del sistema nervoso

I neuroni sono le unità costitutive dei nervi che
  consistono in fasci di fibre assoniche e in
  cellule gliali di supporto
Sistema nervoso centrale (cervello e midollo
  spinale)
Sistema nervoso periferico (nervi cranici e
  nervi spinali)
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Il SN si estende per tutto il corpo

Il SNP è costituito da nervi, o fasci di assoni

  • Nervi motori che trasmettono
    l’informazione dal midollo spinale e
    dall’encefalo ai muscoli e alle ghiandole
  • Nervi sensoriali che portano l’informazione
    dal corpo al SNC
Il SN si estende per tutto il corpo

Il SNP ha tre componenti:
  • Nervi del cranio—direttamente collegati
    all’encefalo
  • Nervi spinali—anche chiamati nervi
    somatici, collegati al midollo spinale in
    punti regolarmente intervallati
  • Il Sistema nervoso autonomo—composto di
    nervi che raggiungono gli organi viscerali
    (interni)
Il SN si estende per tutto il corpo
Nervi spinali—31 paia

•   Emergono dal midollo spinale attraverso aperture intervallate della
    colonna vertebrale

    • Ciascun nervo comprende un gruppo di fibre motorie che
      emergono dalla parte ventrale (anteriore) del MS e un gruppo di
      fibre sensoriali che emergono dalla parte dorsale (posteriore) del
      MS: Prendono il nome dal segmento vertebrale a cui sono connessi:

      o   Cervicali (collo)—8 segmenti

      o   Toracici (tronco)—12 segmenti

      o   Lombari (parte bassa della schiena)—5 segmenti

      o   Sacrali (pelvi)—5 segmenti

      o   Coccigei (coccige)—1 segmento
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Il SN si estende per tutto il corpo

Il Sistema nervoso autonomo il sistema attraverso il
   quale l’encefalo controlla gli organi interni del corpo
Autonomo si riferisce al fatto che non abbiamo un
 controllo conscio e volontario delle sue azioni
Due sistemi:
  • Il Sistema nervoso simpatico contiene degli assoni
    che partono dal MS e innervano i gangli del
    simpatico, piccoli gruppi di neuroni che si trovano
    fuori del SNC, disposti in due catene situate ai due
    lati del MS
  • Le innervazioni del simpatico preparano il corpo
    all’azione – la risposta combatti o fuggi
Il SN si estende per tutto il corpo

• Il sistema nervoso parasimpatico
   o   Gli assoni dei nervi parasimpatici emergono nelle
       regioni del midollo al di sopra e al di sotto
       dell’emergenza dei nervi simpatici
   o   Terminano molto distante nei gangli
       parasimpatici, che si trovano in prossimità degli
       organi innervati
   o   L’attività parasimpatica aiuta il corpo a rilassarsi,
       recuperare le energie ed essere quindi pronto ad
       azioni future – la risposta riposa e digerisci
   o   I due sistemi, simpatico e parasimpatico, hanno
       effetti diversi sugli organi perchè rilasciano
       differenti neurotrasmettitori
Il SNC

IL SNC:
  • Consiste nell’encefalo e il midollo spinale
  • Il midollo spinale convoglia nell’encefalo
    l’informazione sensoriale proveniente dal
    corpo e trasporta nei vari distretti del corpo
    gli ordini motori dell’encefalo
  • L’encefalo pesa in media 1400 grammi (2%
    del peso corporeo) è costitiuito da due
    emisferi cerebrali
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Il mesecefalo
Il tetto riceve input sensoriale da occhi, orecchie e pelle e muove
l’organismo verso lo stimolo ambientale (se sento un click
proveniente da destra mentre sono seduto alla scrivania, tutto il
mio corpo si muoverà verso quel click e di questo è responsabile il
tetto)
Il tegmento coinvolto nel movimento e nell’attivazione fisiologica
(arousal). Ruolo importante per i neurotrasmettitori coinvolti
nell’arousal, nella motivazione e nell’umore.
Se rimanessimo soltanto con il romboencefalo e il mesencefalo
sopravviveremmo.
Il romboencefalo si occuperebbe delle funzioni organiche per
sopravvivere (respirazione, sonno veglia..) e ul mesecenfalo ci
farebbe allontanare dagli stimoli spiacevoli ed avvicinare a quelli
piacevoli.
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Il prosencefalo

Il proencefalo costituisce il livello più alto del cervello e
controlla complesse funzioni cognitive, emozionali, sensoriali
e motorie
Corteccia e strutture sottocorticali
Strutture sottocorticali
Talamo
Ipotalamo, ippocampo ed amigdala (sistema limbico)
Gangli della base
ipofisi
Talamo ed ipotalamo

    • Talamo—una sorta di vigile urbano
      dell’encefalo – riceve ed indirizza le
      informazioni sensoriali e le manda a regioni
      appropriate della corteccia
    • Ipotalamo—contiene diversi nuclei con
      varie funzioni vitali (la fame, la sete, la
      termoregolazione, il sesso). Controlla
      l’ipofisi e quindi interfaccia tra encefalo e
      sistemi endocrini.
Talamo ed ipotalamo

Talamo: riceve le input da tutti i
principali sensi (meno l’olfatto che ha un
collegamento diretto con il cervello)
Ha un funzione “attiva” di filtro dando
importanza ad alcuni input rispetto che
ad altri. Durante il sonno chiude le
comunicazioni con le vie sensoriali-
Il proencefalo

Il prosencefalo costituisce il livello più alto del cervello e
controlla complesse funzioni cognitive, emozionali, sensoriali
e motorie
Corteccia e strutture sottocorticali
Strutture sottocorticali
Talamo
Ipotalamo, ippocampo ed amigdala (sistema limbico)
Gangli della base
ipofisi
Sistema limbico

Sistema limbico: insieme di strutture proencefaliche -
ipotalamo, ippocampo ed amigdala – coinvolte nella
motivazione, nell’emozione, nell’apprendimento e nella
memoria

      ippocampo: essenziale per la generazione di nuovi
      ricordi e per la loro integrazione in una rete di
      conoscenze
      amigdala: ruolo nei processi emozionali e nella
      formazioni di ricordi emozionali
Neurobiologia e neuroanatomia delle emozioni

                         Il condizionamento alla paura
                   LeDoux (1996)

         Risposta di paura                                                Amigdala

                                           stru%ura ad alta plas+cità cerebrale
Vie neurali coinvolte nella paura
Il proencefalo

Il proencefalo costituisce il livello più alto del cervello e
controlla complesse funzioni cognitive, emozionali, sensoriali
e motorie
Corteccia e strutture sottocorticali
Strutture sottocorticali
Talamo
Ipotalamo, ippocampo ed amigdala (sistema limbico)
Gangli della base
ipofisi
Gangli della base

   Insieme di strutture sottocorticali che dirige i movimenti
     intenzionali
   Ricevono input dalla corteccia ed inviano segnali ai centri
    motori nel tronco encefalico
   Un parte dei gangli, lo striato, è coinvolta nel controllo della
    postura e del movimento (Parkinson)

   La carenza di dopamina (causata dalla malattia) influenza
    l’attività dello striato dando origine ai sintomi noti (tremori
    incontrollabili, scatti improvvisi degli arti e difficoltà ad
    avviare una sequenza di movimenti finalizzata ad uno
    scopo)
Il sistema endocrino

Rete di ghiandole che secernono
  nel sangue gli ormoni;
  sostanze chimiche che
  influenzano varie funzioni:
  metabolismo, crescita,
  sviluppo sessuale

Principali: tiroide, le surrenali, il
   pancreas, ghiandola pineale,
IPOFISI: ghiandola maestra che
   comunica con l’ipotalamo
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Cervello maturo

    I solchi
    I giri
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Due colori del tessuto cerebrale:
  • Materia bianca—consiste per lo più di assoni
    ricoperti da mielina
  • Materia grigia—contiene per lo più i corpi delle
    cellule e i dendriti che non sono coperti da
    mielina

  Semplificando si può dire che la materia grigia
  riceve ed elabora informazioni e la materia bianca
  trasmette informazioni
Materia grigia e bianca
Funzionamento della corteccia cerebrale

Tre livelli:

1) Distinzione della corteccia in due emisferi

2) Le funzioni svolte da ciascun emisfero

3) Ruolo delle specifiche aree corticali
Organizzazione in due emisferi

Tre livelli:

1) Distinzione della corteccia in due emisferi

2) Le funzioni svolte da ciascun emisfero

3) Ruolo delle specifiche aree corticali
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Organizzazione in due emisferi
 I due emisferi sono abbastanza simmetrici nell’aspetto
    ed in parte nelle funzioni

 Ma ciascun emisfero controlla le funzioni del lato
  opposto del corpo (controllo controlaterale): il destro
  percepisce gli stimoli e controlla il movimento del
  lato sinistro del corpo

 I due emisferi comunicano tramite commessure, fasci
    di assoni: corpo calloso la più voluminosa di queste
Organizzazione entro ciascun emisfero
 Lobo occipitale: elabora le informazioni visive;
   danni alle aree visive nel lobo occipitale possono
   causare cecità totale o parziale; corteccia visiva
   primaria
 Lobo parietale: varie funzioni tra cui i) elaborazione
   tattile (corteccia somatosensoriale); spazio e
   attenzione
 Lobo temporale: responsabile dell’udito e del
   linguaggio (comprensione); Corteccia uditiva
   primaria; memoria
 Lobo frontale: corteccia motoria; aree specializzate
   per il movimento, pensiero astratto, progettazione,
   memoria e giudizio
Organizzazione entro i singoli lobi
  Riguarda la rappresentazione delle informazioni
    all’interno dei lobi:
  Dalle aree primarie alle aree associative
Organizzazione entro I singoli lobi

I neuroni delle aree associative sono in genere
  meno specializzati e più flessibili. Possono
  essere plasmati dall’apprendimento e
  l’esperienza.

Questo modellamento è alla base del concetto
 di plasticità cerebrale
Lo sviluppo prenatale del sistema nervoso centrale
Strutture del cervello in sviluppo
Suddivisione del sistema nervoso
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I geni, l’epigenetica e l’ambiente
Alcune evidenze rivelano che il cervello umano si è evoluto
più velocemente del cervello di altri specie
Ruolo dei geni
E’ la genetica (natura) o l’ambiente (cultura) ad avere la
supremazia?
Si sa che entrambe hanno un ruolo fondamentale e il focus
di interesse ad oggi è di capire come questi due fattori
interagiscono (piuttosto di cercare di identificare chi dei due
ha un peso maggiore)
Geni e cromosomi

  Geni sono tratti di sequenze della molecola di DNA che
   forma i cromosomi
  I cromosomi si trovano nel nucleo di ogni cellula.
  All’interno della cellula i cromosomi sono in coppia
  Ereditiamo 23 cromosomi da ciascuno dei nostri genitori,
   per un totale di 23 coppie.
  22 coppie hanno molecole corrispondenti: ossia abbiamo
   due geni per ciascuna proteina, uno per ogni cromosoma
  22: detti autosomi; la 23esima coppia sono cromosomi
   sessuali
Cromosomi

  Femmine: i due cromosomi sessuali hanno geni
   corrispondenti (XX)
  Maschi: uno non ha geni corrispondenti ed è conosciuto
   come Y (XY)
Geni e i suoi prodotti

   Si trasmettono di generazioni
   DNA in ciascuna cellula del corpo
   Espressione di un gene= produzione di una proteina
     • Geni sono strutture che producono proteine
   Proteine (non i geni!) sono agenti attivi nello sviluppo
     • INDIRETTA RELAZIONE TRA GENI E OUTCOME
Principi basilari della genetica

  Esempio: basi genetiche dell’apprendimento
     • Cerchiamo i geni responsabili della sintesi delle proteine
       responsabili dell’apprendimento
     • Apprendimento: dopamina (neurotrasmettitore)
     • Gene che favorisce la sintesi della dopamina

     • Quindi….gene che influenza la dopamina e non
       l’apprendimento
Geni e i suoi prodotti
EREDITA’ E GENETICA

                      DNA: acido
                      desossiribonucleico (Watson
                      e Crick, 1953)

                      Assi laterali: molecole di
                      zucchero e fosfato

                      Gradini: combinazione di 4
                      basi azotate
                      adenina, timina, guanina e
                      citosina
EREDITA’ E GENETICA

                      Geni: segmenti di DNA che
                      dirigono la sintesi delle
                      proteine e degli enzimi sulla
                      base delle particolari
                      sequenze di nucleotidi che
                      formano il gene

                      Proteine: regolano lo
                      sviluppo biologico e fisico
                      del corpo e degli organi
EREDITA’ E GENETICA

                      Genoma: insieme completo
                      del materiale genetico di una
                      specie

                      Progetto genoma umano: le
                      23 molecole di DNA
                      (cromosomi) presenti nelle
                      cellule umane contengono
                      da 30.000 a 40.000 geni
E’ complicato
Informazione dal gene viene:
  • Estratta
  • Ricodificata
  • Trasformata nelle proteine

Proteine entra
  • In un processo interattivo che a cascata
    influenza
     o   Produzione di molti altri geni
     o   È sottoposto alle influenze ambientali
Il significato dell’ereditabilità
Ereditabilità è la proporzione di variablità osservata in
 un tratto della popolazione che è direttamente
 prodotta dalla variabilità genetica di quella
 popolazione.
Questo valore può variare tra 0 e 1.0
Quando è uguale a 0 indica che i geni contribuiscono
 alle differenze individuali
L’ereditabilità di molti tratti somatici è molto alta:
  ereditabilità del colore degli occhi è quasi vicino a 1
Procedure sperimentali per determinare effetti genetici

   Uomo: genetica comportamentale
      • Tecniche correlazionali: si osserva il fenotipo
        comportamentale e con consenso informato
        analizziamo il DNA per vedere se correla con il
        genotipo
   Procedure correlazionali
      • Osservazione di concordanza: analisi delle
        somiglianze comportamentali (concordanza per un
        tratto comportamentale) sui gemelli
      • Analisi segregazionale
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concordanza
tra
Il ruolo dell’epigenetica

   I geni si esprimono nel contesto di un ambiente!!

   Epigenetica: quali sono i fattori ambientali che
    determinano il fatto che un gene si esprima
    oppure no

   Paragone con un copione di un film
L’ambiente può modificare espressione genica attraverso i
  segni epigenetici: modificazioni chimiche del DNA che
  possono attivare o disattivare i geni
1) metilazione del DNA: addiziona di un gruppo metilico
  del DNA che va diventare inattivo il gene che viene
  metilato
2) Modificazione degli istoni: addizione di modificazioni
  chimiche alle proteine, dette istoni. Questa modifica può
  sia attivare che spegnere geni

Stress e metilazione…
Lo studio delle lesioni cerebrali

 Per comprendere meglio il normale funzionamento di un
  processo è molto utile capire che cosa succede quando
       quel processo non funziona
 Gran parte della ricerca in neuroscienze mette in relazione la
  perdita di specifiche funzioni percettive, motorie,
  emozionali o cognitive con specifiche aree cerebrali

 Broca (1861) e Wernicke (1874)
 Lobi frontali (Phineas Cage, 1848)
 Ruoli distinti degli emisferi sinistro e destro
   Split-brain o commissuretomia (Sperry, 1964)
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Registrazioni da singole cellule

   • Sugli animali, e.g., Hubel and Wiesel
   • Attività neurale con stimolo

      ▶
L’uso delle immagini del cervello

   Tecniche strutturali: forniscono
    informazioni sulle strutture del cervello
    (TAC, RMN)

   Tecniche funzionali (o tecniche di
    correlazione anatomo-funzionali):
    forniscono informazioni sull’attività del
    cervello mentre il soggetto è
    impegnato in altri compiti (RMf, PET)
Tecniche di neuroimmagine strutturale

   Tomografia assiale computerizzata (TAC o TC—ultilizza
     l’energia dei raggi X per generare immagini

     • Fornisce una mappa anatomica del cervello sulla
       base della densità dei tessuti

   Principio dei raggi X: la ricostruzione del cervello
     avviene attraverso un PC che permette di
     distinguere, a seconda della densità, fra sostanzia
     bianca, grigia, ossa e liquor cerebrospinale
Tecniche di neuroimmagine strutturale

          Tomografia computerizzata (TC)

Lesione traumatica            Demenza senile tipo Alzheimer
temporale sinistra
Tomografia computerizzata
Vantaggi:
  • Esame rapido (no anestesia né sedazione)
  • Poco costoso (RMN)

Svantaggi
  • Esposizione ai raggi X
  • Non alta definizione immagini
  • Non vede bene cervelletto
RMN
              Risonanza magnetica nucleare

Immagini cerebrali sulla base di
tre fattori:

1) Emissione di impulsi a
   radiofrequenze
2) Presenza di un forte campo
   magnetico
3) Tessuti differenti nel nostro
   cervello

RMN:
Spettroscopia
Voxel-based morphometry
Studi di diffusione e perfusione
RMN

      Risonanza
      magnetica
      nucleare
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ConneLvità stru
Tecniche funzionali: Tomografia a emissione di
positroni (PET)

    Misura il flusso sanguigno e produce un’immagine a elevata
    risoluzione della distribuzione spaziale di un radionuclide (tracciante)
    precedentemente somministrato al soggetto
Tomografia a emissione di positroni
                    (PET)

è Viene iniettato nel corpo una certa
  quantità di liquido marcato con isotopi
  radioattivi

è Misurazione attività metabolica: fornisce
  quindi informazioni di tipo quantitativo e
  qualitativo sui processi biochimici e
  biologici in atto.
Tecniche funzionali: Risonanza magnetica funzionale

                                   Rileva l’emoglobina ossigenata e fornisce
                                   Il livello di aLvazione di un’area
RMf meglio della PET per fare esperimenti

                                  92
Tecniche di stimolazione (metodi causali)

     Attività dell’encefalo studiata attraverso il
     magnetismo:

     • Stimolazione magnetica transcranica
Stimolazione magnetica transcranica

Nell’ambito delle neuroscienze cognitive sono state
introdotte nuove tecniche per lo studio della relazione
tra cervello e comportamento.

Nello specifico, la stimolazione cerebrale ha lo scopo
di indurre cambiamenti nell’attività corticale,
determinando modificazioni nelle risposte
comportamentali correlate a specifici processi
cognitivi.
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