Il movimento volontario - Università degli Studi G. d'Annunzio, Chieti-Pescara - Dipartimento di Scienze Psicologiche, della ...
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Università degli Studi G. d’Annunzio, Chieti-Pescara Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II – AA 2017-2018 Prof.ssa Giorgia Committeri Il movimento volontario Il materiale contenuto in questo file pdf è messo a disposizione esclusivamente a fini didattici
Il movimento volontario • I movimenti volontari sono intenzionali e diretti ad uno scopo • Possono essere elicitati da stimoli esterni o prodotti sulla base di “bisogni” interni • Vengono appresi e perfezionati con l’esperienza • Sono organizzati a livello della corteccia cerebrale – La corteccia motoria primaria (M1) controlla le caratteristiche elementari del movimento: è l’area dalla quale è possibile evocare movimenti (semplici, di singole articolazioni) con la minima intensità di stimolazione. Proietta direttamente al midollo – Le cortecce motorie secondarie controllano aspetti di ordine superiore del movimento. Se stimolate evocano movimenti complessi che interessano più articolazioni (simili alla prensione ecc.) Proiettano a M1 e al midollo (ma in misura minore rispetto a quanto fa M1). • Le proiezioni spinali della corteccia primaria e delle cortecce secondarie coincidono
Cortecce motorie Corteccia (SMA, BA6) premotoria Corteccia motoria supplementare (PM, BA6) Corteccia motoria primaria (M1, BA4) Pre-SMA SMA Dorsale (PMd) Cortecce motorie cingolate Ventrale (PMv) Solco centrale Vista laterale Vista mediale Cortecce secondarie: - superficie laterale: corteccia premotoria ventrale e premotoria dorsale - superficie mediale: corteccia motoria supplementare e pre-supplementare, aree motorie del cingolo
Rappresentazione somatotopica nella corteccia motoria primaria Solco centrale • Homunculus motorio (Penfield, 1970)
Plasticità della somatotopia • L’organizzazione somatotopica della corteccia motrice è plastica: può essere modificata con l’apprendimento • Esempio: eseguire giornalmente per tre settimane una sequenza di movimenti, allarga l’area della corteccia motoria attivata
Plasticità della somatotopia • L’organizzazione somatotopica della corteccia motrice è plastica • Esempio: Fenomeno dell’arto fantasma dopo amputazione di un arto. • Esempio di stabilità della rappresentazione del corpo… ma anche di plasticità, perché in seguito a stimolazioni di parti del corpo “vicine” nell’homunculus sensoriale vengono riportate sensazioni sull’arto fantasma
Plasticità della somatotopia • L’organizzazione somatotopica della corteccia motrice è plastica: può essere modificata da lesioni cerebrali 5 mesi dopo amputazione indice sinistro 3 anni dopo Berlucchi & Aglioti, 1997
Somatotopia • L’organizzazione somatotopica è tipica anche delle cortecce secondarie e in ciascuna area secondaria sono presenti mappe della faccia e degli arti • Se stimolate evocano movimenti complessi (SMA bilaterali) Proiezioni corticospinali M1 soprattutto verso i nuclei Pre-SMA SMA gamba motori che innervano la braccio gamba muscolatura: M1 gamba gamba PMd - prossimale degli arti braccio gamba M1 braccio gamba - distale degli arti Solco centrale
Corrispondenza tra le rappresentazioni somatotopiche in M1 e S1 INPUT: S1 (all’emisfero OUTPUT: M1 sinistro afferenze (dall’emisfero sinistro dell’emicorpo destro e efferenze verso viceversa) l’emicorpo destro e viceversa)
Trattografia in vivo mediante imaging del tensore di diffusione (DTI) • Fasci a forma di U che collegano aree corrispondenti di M1 e S1 Catani et al., 2012
Trattografia in vivo mediante DTI • Fasci a forma di U (in rosso) e fibre di proiezione (in verde) discendenti (cortico-striatali, cortico-pontine e cortico-spinali) e ascendenti (talamo-corticali/ S1) • PrCG=giro precentrale (M1) • PoCG= giro postcentrale (S1) Catani et al., 2012
Afferenze corticali • M1 riceve afferenze organizzate • Le aree secondarie ricevono le somatotopicamente dalla corteccia principali afferenze dalla corteccia somatosensitiva primaria (S1) e parietale posteriore (aree 5 e 7) dalla corteccia parietale e dalla corteccia prefrontale posteriore (area 5) (area 46)
Afferenze sottocorticali Corteccia motoria Corteccia motoria primaria supplementare • Tutte le aree motorie (primaria e secondarie) Corteccia ricevono anche premotoria afferenze dai nuclei Talamo della base e dal cervelletto, attraverso nuclei distinti del complesso ventrolaterale del Ponte Cervelletto talamo
Corteccia motoria primaria • Esperimenti pioneristici di Evarts negli anni intorno al 1960 – Singoli neuroni di M1 sono massimamente attivati durante il movimento di flessione o estensione verso una particolare direzione – L’attività comincia circa 100 ms prima del movimento – L’attività è correlata con la forza muscolare piuttosto che con l’ampiezza del movimento – In alcuni neuroni attività preparatoria/intenzionale (set-related) mentre l’animale aspetta un segnale di via prima di compiere un certo movimento
Corteccia motoria primaria Media cumulativa (averaging) • Esperimenti pioneristici di Fetz negli anni intorno al 1970, con la tecnica della risposta media innescata dai potenziali d’azione (spike-triggered averaging) Movimento di estensione del polso – Esistono singoli neuroni di M1 che proiettano direttamente ai motoneuroni (cortico- motoneuroni CM) – Le singole cellule CM proiettano monosinapticamente a più di un nucleo motore e a volte a muscoli che controllano articolazioni diverse – Relazione non uno-a-uno tra neuroni di M1 e muscoli Posizione del polso
I cor1co-motoneuroni a@vano gruppi complessi di muscoli tramite connessioni divergen1 con i motoneuroni spinali che innervano muscoli diversi dell’arto superiore.
Corteccia motoria primaria I neuroni di M1 hanno una forte sensibilità alla direzione (parametro di livello superiore rispetto alla forza 225° muscolare, non codificato dai motoneuroni spinali) Neurone sensibile a movimenti compresi tra Inizio del 90 e 225° movimento
Corteccia motoria primaria • L’attivazione delle diverse cellule dipende dal compito motorio: le cellule CM attive durante una presa di precisione sono silenti durante una presa di potenza, anche quando la contrazione del muscolo bersaglio durante la seconda è più intensa • L’attività di una cellula CM quindi non è accoppiata invariabilmente all’attivazione del suo muscolo bersaglio (proprietà caratteristica rispetto ai motoneuroni spinali) Neurone CM EMG del muscolo Presa di precisione Presa di potenza
Aree motorie secondarie • Ogni area secondaria codifica aspetti diversi del piano motorio • Dopo lesione, deficit più complessi rispetto a lesione di M1 • Attività predominante: preparatoria e set-related, legata a specifici compiti motori • Le aree motorie secondarie laterali (corteccia premotoria) sono particolarmente coinvolte in movimenti avviati da eventi sensoriali esterni (ad es., relazione spesso arbitraria fra stimolo e risposta) • Le aree motorie secondarie mediali (SMA e pre-SMA) sono particolarmente coinvolte in movimenti avviati da istruzioni interne (ad es., sequenza delle dita per manipolare un oggetto). Si registrano potenziali preparatori (Bereitschaft potential) quasi un secondo prima (elaborazione del piano motorio)
Aree motorie secondarie • La ripetizione mentale (uso dell’immaginazione visiva per pianificare il movimento) evoca attività simile all’esecuzione in queste aree (non in M1), ed ha un decorso temporale simile all’esecuzione • Le aree secondarie attivate durante l’esecuzione di un compito motorio cambiano con il tempo, via via che il movimento diventa più automatico (inizialmente coinvolte le aree secondarie, soprattutto mediali, poi meno)
Aree motorie secondarie Area motoria supplementare Corteccia motoria primaria (M1) Area premotoria (PM) (SMA) L’animale tocca il primo pulsante L’animale tocca il primo pulsante L’animale tocca il primo pulsante Istruzione visiva Addestramento pregresso • SMA: preparazione di sequenze di movimenti memorizzate in assenza di segnali visivi
Aree motorie secondarie mediali • SMA e pre-SMA svolgono un ruolo chiave nell’apprendimento di sequenze di movimenti distinti Sequenza di movimenti delle dita Semplice flessione delle dita (esecuzione) Corteccia motoria Corteccia primaria (M1) somatosensitiva SMA primaria (S1) Ripetizione mentale dei movimenti
Aree motorie secondarie mediali Alcuni neuroni del complesso delle aree motrici supplementari codificano una sequenza specifica di a@ motori.
Area motoria supplementare (SMA) • Coordinazione di movimenti bilaterali
Area motoria pre-supplementare (pre-SMA) • Azioni generate autonomamente dal soggetto = controllo dei movimenti spontanei (o percezione di tale controllo) “Attention to intention” (Lau et al., 2004, 2006) Onset percepito dell’intenzione (ms) Segnale BOLD: Timing dell’Intenzione vs. Movimento
• Paziente EP: in alcuni momenti percepisce tre braccia e tre gambe (Hari et al., 1998) • Danno anatomico alla pre-SMA di destra (e callosale perinatale)
• Paziente EP: attivazione della SMA destra durante le illusioni di arti sopranumerari (McGonigle et al., 2002)
Siamo veramente liberi? • Esperimento di Benjamin Libet (1983) (Potenziale di preparazione motoria o Readiness potential)
(Potenziale di preparazione motoria o Readiness potential) • Consapevolezza dell’intenzione in ritardo di 350 ms rispetto all’inizio dell’attività neurale • Risultati confermati di recente (Haynes ha decodificato la scelta del soggetto sulla base dell’attività neurale) “Dovremmo modificare il punto di vista esistenziale dell’esperienza dell'”ora“: è un’esperienza perennemente in ritardo” (Libet)
Aree motorie secondarie laterali • Le cortecce premotorie contribuiscono alla scelta delle azioni da eseguire in risposta a segnali esterni (ad es., risposta al semaforo rosso) e alle rispettive trasformazioni sensorimotorie • I movimenti di raggiungimento e di prensione sono mediati da circuiti parieto-premotori diversi Raggiungimento (reaching): = MIP V1-MIP-PMd = AIP Prensione (grasping): V1-AIP-PMv
Raggiungimento (reaching): Circuito parieto- premotorio dorsale Prensione (grasping): Circuito parieto- premotorio ventrale
Aree motorie secondarie laterali • Lo spazio peri-personale (peri-corporeo) è codificato dai neuroni bi- e trimodali del circuito VIP-F4 (PMv) • Spazio di ‘difesa’ personale (Graziano)
Area AIP nella scimmia • Neuroni visivi, motori e visuomotori. Gli ultimi scaricano anche durante la semplice fissazione dell’oggetto Manipolazione alla luce Manipolazione al buio Fissazione dell’oggetto Neurone dominante motorio Neurone visuomotorio Neurone dominante visivo
Area AIP nella scimmia Grasping (prensione) dell’oggetto • Neurone visuomotorio specifico per una forma (anello) Fissazione dell’oggetto Fissazione di un led
Il circuito AIP-PMv (regione più rostrale = F5) nella scimmia • In F5 neuroni motori e visuomotori codificano specifiche interazioni come il prendere, il tenere, lo strappare, ecc. • All’interno di ogni categoria esiste una specificità di movimento come la presa di precisione, la presa con tutta la mano, ecc. • Vocabolario di potenziali atti motori
Figura 38-9 L’a@vità di neuroni funzionalmente dis1n1 della corteccia parietale inferiore varia a seconda dello scopo dell’azione di prensione.
I neuroni visuomotori di F5 • Neuroni canonici • Neuroni mirror (specchio) – Si attivano durante – Si attivano durante l’esecuzione l’esecuzione di specifici atti di specifici atti motori, quali motori, quali l’afferrare, il l’afferrare, il manipolare, il manipolare, il tenere… tenere… – Una parte di essi risponde – E durante l’osservazione degli anche a stimoli visivi stessi atti compiuti dallo congruenti con le proprietà sperimentatore (o da un’altra motorie scimmia) – Non si attivano alla sola presentazione di stimoli visivi, né a gesti mimati o intransitivi – Necessaria l’interazione effettore (mano o bocca) - oggetto
Neurone specchio della corteccia premotoria ventrale (area F5).
Il sistema mirror nell’uomo • Studi elettrofisiologici (TMS, EEG, MEG) e di neuroimmagini funzionali (PET, fMRI) – Sistema più esteso – Atti motori transitivi e intransitivi – Attivo anche con azioni mimate (non necessaria una effettiva interazione con l’oggetto) – Aree precentrali/frontali inferiori (BA 6/44) e parietali inferiori anteriori (BA 40) (anche nella scimmia neuroni mirror nella regione anteriore del lobulo parietale inferiore, area PF)
Funzioni del sistema mirror • Imitazione (Jeannerod) • Riconoscimento e comprensione del significato degli “eventi motori”, ossia degli atti, degli altri – Comprensione non “riflessiva” ma motoria (Rizzolatti) – Simulazione automatica (Gallese) – Comprensione del significato indipendente dalla modalità sensoriale (es. mirror audio-visivi) – Riconoscimento di scopi/intenzioni (Umiltà et al., 2001; Fogassi et al. 2005; Iacoboni et al., 2005) • Ruolo nell’evoluzione del linguaggio (area F5 = area di Broca) (Rizzolatti & Arbib, 1998)
Neurone specchio della corteccia parietale inferiore (Fogassi e coll. 2005)
Sistema mirror somatosensoriale Fonte: Keysers et al., 2004
Sistema mirror emozionale Fonte: Wicker et al., 2003
Relazione percezione-azione • Visione del cognitivismo classico – General Human Information Processing Model AZIONE COGNIZIONE PERCEZIONE
Una nuova prospettiva • Da M1 con homunculus e area 6 omogenea… • …alla corteccia premotoria (PMc) come mosaico di aree funzionalmente distinte • Ognuna connessa reciprocamente ad aree distinte della corteccia parietale posteriore (PPC) • Risposte anche sensoriali in PMc • Ruolo anche motorio della PPC, conosciuta come area associativa • Circuiti paralleli parietali-premotori sensorimotori
Il sistema “how” • Il grasping come modello esemplare del passaggio dal WHERE (DOVE) all’HOW (COME) • Gli oggetti segnalano parametri per l’interazione motoria o affordances (Gibson, 1979): ad esempio, i vari modi in cui un oggetto può essere afferrato • Le affordances degli oggetti sono trasformate in specifici schemi motori (Jeannerod, 1994) • Interdipendenza tra percezione e azione, tra percezione dello spazio e appropriazione motoria di esso
Modelli a 2 vie del sistema visivo • 1982 Mishkin & Ungerleider – what & where (cosa & dove) – Natura dell’informazione (oggetto vs. spazio) Corteccia parietale posteriore Via dorsale Corteccia visiva primaria Via ventrale Modificata da: Zilles & Palomero-Gallagher, 2001 Corteccia temporale inferiore
Modelli a 2 vie del sistema visivo • 1992 Milner & Goodale – what & how (cosa & come) – Uso dell’informazione (percezione vs. azione) Corteccia parietale posteriore Via dorsale Corteccia visiva primaria Via ventrale Modificata da: Zilles & Palomero-Gallagher, 2001 Corteccia temporale inferiore
Dal “Dove” al “Come” • HOW system (Milner & Goodale, 1992, 2008) Uso dell’informazione REACHING GRASPING (azione vs. percezione) agnosico Paziente Atassia ottica (deficit nel reaching e nel grasping) Vs. Agnosia visiva (deficit nel Soggetti sani riconoscimento degli oggetti)
Il nuovo modello a 3 vie • 2004 Rizzolatti et al., doppia via dorsale – Via dorso-dorsale Lobulo Parietale Superiore (SPL) (controllo on-line Via dorso-dorsale dell’azione), verso il Lobulo Parietale Inferiore (IPL) lobulo parietale PF superiore Via dorso-ventrale – Via dorso-ventrale (controllo dell’azione basato sulla percezione, Via ventrale rappresentazione Modificata da: Zilles & Palomero-Gallagher, 2001 astratta delle azioni), verso il lobulo parietale inferiore
Esercitazioni • Le cortecce motorie secondarie: a) Hanno una somatotopia diversa dalla corteccia motoria primaria b) Rappresentano la faccia e gli arti c) Entrambe le precedenti d) Nessuna delle precedenti • Le cortecce motorie secondarie laterali: a) Includono le cortecce premotorie e quelle cingolate b) Si dividono in supplementare e pre-supplementare motoria c) Si dividono in premotoria dorsale e premotoria laterale d) Sono principalmente attive durante l’esecuzione dei movimenti
Esercitazioni • Le cortecce motorie secondarie laterali: a) Le proiezioni corticospinali della PMd arrivano soprattutto ai muscoli distali b) Non esistono proiezioni corticospinali che partono dalla corteccia motoria secondaria c) Le proiezioni corticospinali della PMv arrivano soprattutto ai muscoli prossimali d) Le proiezioni corticospinali della PMv arrivano soprattutto ai muscoli distali • Nella preparazione di sequenze apprese di movimenti: a) Sono particolarmente attive le aree secondarie laterali b) E’ particolarmente attiva M1 c) Sono particolarmente attive le aree secondarie mediali del cingolo d) Sono particolarmente attive le aree secondarie mediali supplementari
Esercitazioni • L’area AIP della scimmia: a) Include neuroni visuomotori che si attivano solo durante il movimento b) Include neuroni dominanti visivi che non si attivano durante la sola osservazione dell’oggetto c) Include neuroni dominanti motori che non si attivano durante la manipolazione al buio d) Nessuna delle precedenti • Tra i sistemi motori parieto-frontali troviamo: a) Il circuito AIP-PMv (F5) coinvolto nel grasping b) Il circuito MIP-PMd (F2) coinvolto nel reaching c) Il circuito VIP-PMv (F4) coinvolto nella codifica dello spazio peripersonale d) Tutte le precedenti
Esercitazioni • Il sistema mirror dell’uomo: a) Ha caratteristiche uguali a quello della scimmia b) E’ coinvolto solo durante l’osservazione di azioni svolte da un conspecifico c) E’ coinvolto anche durante la sola osservazione di oggetti d) E’ coinvolto anche durante l’osservazione di atti motori mimati • Specifiche interazioni con gli oggetti, come il prendere: a) Sono codificate in M1 b) Sono codificate in PMd c) Sono codificate in SMA d) Sono codificate in PMv
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