FOCUS PAGAMENTI: USA - Assolombarda
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FOCUS PAGAMENTI: USA 1. SITUAZIONE PAESE Gli Stati Uniti d’America sono una Repubblica federale presidenziale di stampo democratico, con una popolazione di 325 milioni di abitanti. Nel 2017, il prodotto interno lordo aggregato degli USA ammontava a 19.390 mld di USD, mentre il PIL pro-capite era di 59.531 USD. Per quanto riguarda l’export italiano nel 2017, secondo le statistiche di SACE questi sono stati i settori più interessati: meccanica strumentale; mezzi di trasporto; chimica; tessile e abbigliamento; alimentari e bevande. I settori di maggiore opportunità, invece, sono i seguenti: automotive; mezzi di trasporto; gioielli e alta moda; alimentari e bevande; industria farmaceutica; trasformazione alimentare. Di seguito, vengono riportati i principali indicatori di rischio degli Stati Uniti: Categoria OCSE: Non classificato Rating Euler Hermes: AA1 Rating Coface: A2 Rating Atradius: Low Risk 2. NORMATIVA VALUTARIA La valuta ufficiale degli USA è il Dollaro Statunitense (codice ISO: USD), il quale circola anche nei Paesi che hanno deciso di adottarlo come moneta ufficiale: Ecuador, El Salvador, Isole Marshall, 1 Micronesia, Paesi Bassi Caraibici, Palau, Panama, Timor Est, Turks e Caicos, Isole Vergini Britanniche e Zimbabwe. Il tasso di cambio del Dollaro Statunitense con l’Euro va da un minimo di USD 1,25 ad un massimo di USD 1,12 (periodo marzo 2018/marzo 2019) L’autorità emittente del Dollaro è il Federal Reserve System (comunemente chiamato Federal Reserve Bank o Fed), un ente autonomo rispetto al Governo federale che svolge le funzioni tipiche delle banche centrali. La sua organizzazione è piuttosto complessa e prevede un’agenzia centrale (il Board of Governors) e dodici Federal Reserve Banks dislocate nel territorio USA. Il Dipartimento del Tesoro e la Federal Reserve, che rappresentano le autorità monetarie degli Stati Uniti, intervengono solo occasionalmente nel mercato dei cambi (foreign exchange market) per contrastare eventuali situazioni di squilibrio. La normativa valutaria statunitense è di stampo liberale e non sono presenti particolari restrizioni. Le banconote e le monete possono essere importate senza limitazioni, ma importi superiori a 10.000 USD (o equivalenti) devono essere dichiarati alle autorità doganali all’ingresso nel Paese. Non vi sono, inoltre, limiti sul rimpatrio di profitti, dividendi, interessi, royalities e compensi ricevuti da non residenti. Per quanto riguarda gli investimenti esteri, la libertà di insediamento è garantita dalla legge; uno straniero può inoltre acquisire la maggioranza delle quote in una società statunitense. Sanzioni economiche internazionali Il Tesoro americano (in particolare l’OFAC - Office of Foreign Assets Control) ha adottato uno stringente apparato di sanzioni verso alcuni Stati e soggetti stranieri, tramite la compilazione di blacklists costantemente aggiornate. Le normative determinano in sostanza l’impraticabilità o la difficoltà nell’operare con alcuni Paesi (ad es. Federazione Russa, Iran, Iraq, Siria, Libano, Yemen, Area Rapporti Internazionali - Informazioni aggiornate a marzo 2019 © 2019 Assolombarda
Libia, Venezuela, Cuba, Sudan, Sud Sudan, eccetera), anche se i soggetti che pongono in essere tali operazioni commerciali non risiedono negli Stati Uniti. In sostanza, si tratta di sanzioni extraterritoriali che, di conseguenza, ricadono anche sulle aziende e le banche italiane. È pertanto necessario consultare costantemente il sito del Dipartimento del Tesoro (https://www.treasury.gov/resource-center/sanctions/Programs/Pages/Programs.aspx), onde evitare pesanti ripercussioni. 3. FORME DI PAGAMENTO Le norme federali non impongono restrizioni in merito alle forme di pagamento adottabili nelle operazioni con l’estero. Un importatore statunitense, astrattamente, può fare ricorso a tutti i metodi offerti dal mercato, siano essi open account (bonifico bancario, incasso documentario, assegno, cambiale tratta o pagherò, ecc.) sia garantiti da banca, come la lettera di credito (più precisamente, credito documentario). In pratica, però, gli operatori locali tendono a proporre ai venditori stranieri i metodi di pagamento che adottano nel mercato interno. Ad esempio, in America l’assegno bancario è ancora molto usato ma, come vedremo, la sua disciplina diverge molto da quella italiana. Oltre a ciò, potrebbe essere necessario avere un conto bancario negli USA per poter emettere ed incassare assegni; le procedure per l’apertura di un conto, però, non sono immediate, per via della stringente normativa anti-riciclaggio. A causa delle sostanziali differenze normative, si consiglia sin d’ora di accettare pagamenti a mezzo assegno solo dopo aver vagliato l’affidabilità, la correttezza e la solvibilità del proprio cliente statunitense. Altre volte, gli americani pagano tramite carta di credito, preferendo quest’ultimo metodo al bonifico o all’addebito diretto su conto corrente. Prima di accettare questa soluzione, si raccomanda di verificare che essa sia praticabile e che le piattaforme di pagamento in uso in Italia consentano la ricezione di somme tramite cards. Per quanto riguarda le garanzie a prima richiesta, negli USA è quasi esclusivamente adottata la Standby Letter of credit. 2 Di seguito analizziamo nel dettaglio le singole forme di pagamento utilizzabili nelle vendite in USA. 3.1 Bonifico bancario Comunemente denominato wire transfer o semplicemente wire, viene utilizzato comunemente nelle transazioni B2B, sia interne che internazionali. A seconda del livello di fiducia con la controparte, gli operatori USA possono optare per pagamenti in tutto o in parte anticipati, oppure per pagamenti a scadenza, generalmente a 30-60 giorni o all’ultimo giorno del mese successivo a quello dell’invio della fattura da parte del venditore. Le compagnie di assicurazione sono disposte ad assicurare il credito derivante dalle vendite negli Stati Uniti, sia per quanto riguarda la situazione Paese che per la situazione corporate (previa informativa e affidamento). 3.2 Carte di credito e di debito Negli Stati Uniti, le carte di credito e di debito vengono utilizzate anche per le transazioni tra parti commerciali e il loro uso è in costante aumento. Prima di accettare questa soluzione, si raccomanda di verificare che essa sia praticabile e che le piattaforme di pagamento in uso in Italia consentano la ricezione di somme tramite cards. 3.3 Assegni bancari e cambiali Negli Stati Uniti, la materia degli assegni è regolata della legge del Governo federale, contenuta negli articoli 3 e 4 dell’Uniform Commercial Code (UCC), che garantisce uniformità della materia, adottata da tutti gli stati della federazione che integrano la disciplina federale con alcuni emendamenti. Area Rapporti Internazionali - Informazioni aggiornate a marzo 2019 © 2019 Assolombarda
Rispetto a quanto disciplinato in Italia, l’assegno bancario rappresenta un negotiable instrument, cioè uno strumento che legittima il diritto a ricevere il pagamento di una somma determinata, privo quindi, di autonomia e astrattezza, legato alla causa per cui è stato emesso e la cui presentazione per il pagamento dovrà avvenire “entro un tempo ragionevole” determinato dalla Prassi bancaria e da quanto previsto nello Stato dell’Unione. È possibile, pertanto, proprio per le sue caratteristiche, che ne fanno uno strumento strettamente connesso alla contropresentazione, ( la c.d. consideration, il cui concetto è espressamente menzionato nella Uniform Commercial Code), che il debitore/traente, possa bloccarne/revocare il pagamento dell’assegno invocando lo Stop payment che può essere richiesto in qualsiasi momento prima della sua presentazione ma, in taluni casi, anche successivamente al pagamento (che, se non avviene in contanti, non è considerato definitivo) chiedendo il riaccredito della somma, anche dopo molti mesi dal regolamento e fino all’esito di un’eventuale controversia giudiziale. I tempi in cui si prescrive tale possibilità sono legati ai tempi previsti nei singoli Stati per dare un’azione ordinaria. In caso di mancato pagamento il protesto (che comunque deve essere richiesto dal beneficiario) al momento della sua presentazione per l’incasso non corrisponde alle azioni e conseguenze previste dall’ordinamento italiano, concretizzandosi in una semplice dichiarazione di mancato pagamento apposta dalla stessa banca trassata o da un pubblico ufficiale che offre al beneficiario un elemento in più per intentare un’azione di ordinaria nei confronti del debitore/traente. Per ridurre i rischi di frode e mancato pagamento, le principali banche americane e italiane offrono - dietro pagamento di una commissione - una copertura per gli assegni inviati al dopo incasso. Il servizio, denominato FCS (Final Credit Service), prevede che il pagamento dell’assegno non sia “salvo buon fine”, ma definitivo e liberatorio e avvenga in tempi rapidi e certi, preventivamente stabiliti nella convenzione tra la banca italiana e statunitense che possono andare, solitamente, dai 6 ai 20 giorni. Praticamente, con l’utilizzo del FCS (adottabile per importi dai 50 dollari ai 750.000/980.000 per singolo assegno), l’assegno USA (che dovrà rispettare tutti i requisiti formali previsti nel servizio), 3 viene inviato su base di incasso alla banca statunitense con cui la banca italiana ha stipulato l’accordo e, se non viene respinto il pagamento a causa di mancanza di frodi oppure a causa dello Stop payment, viene accreditato in via definitiva e liberatoria. Il servizio, infatti, copre eventuali richieste del debitore/traente di restituzione degli importi giustificato da quanto previsto dalle norme federali integrate con gli emendamenti dei singoli Stati. È comunque, sempre sconsigliabile, là dove non si prevedano strumenti e/o soluzioni alternative accettare tale forma di pagamento in tutti i casi in cui l’importo sia rilevante o per beni customizzati. A causa delle sostanziali differenze normative, si consiglia di accettare pagamenti a mezzo assegno solo dopo aver vagliato l’affidabilità, la correttezza e la solvibilità del proprio cliente statunitense. Statisticamente, le cambiali tratte (bill of exchange) e i pagherò (promissory note) non vengono molto utilizzati, né negli scambi interni né negli scambi con l’estero. Il negotiable instrument più adottato, infatti, è l’assegno. In caso di mancato pagamento, la disciplina dello Uniform Commercial Code è tendenzialmente uniforme, quindi si fa riferimento a quanto specificato per l’assegno. In caso di esportazione di beni strumentali, è comunque valutabile, laddove ci siano i requisiti e le condizioni, (dilazione dai 24 mesi in su e almeno il 15% pagabile in anticipo) ricorrere alla polizza Credito Fornitore (Supplier’s credit) di SACE, con voltura (cessione di tutti i diritti della polizza rilasciata a favore dell’esportatore) della stessa a favore di una banca disposta a scontare gli effetti cambiari con la tecnica del forfaiting. Tassi per il forfaiting: variabile; in genere 1%-1,50% sopra il Libor (5 anni) 3.4 Incassi documentari Alcuni operatori statunitensi possono richiedere il pagamento a mezzo incasso documentario (documents against payment o documents against acceptance). Generalmente, le principali banche statunitensi accettano che l’operazione sia assoggettata alle norme della CCI (Norme Uniformi sugli Area Rapporti Internazionali - Informazioni aggiornate a marzo 2019 © 2019 Assolombarda
Incassi - NUI 522), che forniscono un quadro di regole adottato internazionalmente. Per sua natura, questo metodo di pagamento non garantisce il buon esito dell’operazione quand’anche l’invio dei documenti per il pagamento o per l’accettazione (con successivo pagamento alla scadenza) segua il canale bancario, in quanto le banche che intervengono nell’operazione non si assumono alcun impegno e responsabilità circa l’effettuazione del pagamento. 3.5 Crediti documentari Nonostante il credito documentario si sia sviluppato negli USA ancora a metà dell’ottocento e che siano state adottate le prime regole sulla materia riportata nelle Uniform Commercial Code, gli importatori non sono soliti pagare gli acquisti con tale forma di pagamento. È, comunque, sempre consigliabile, là dove non ci siano strumenti e/o soluzioni alternative, proporre tale forma di pagamento in tutti i casi in cui l’importo sia rilevante o per beni customizzati. Quanto alle consuetudini adottate dalle banche degli USA, esse emettono crediti utilizzabili per accettazione (by acceptance) e per pagamento (by payment) a vista (at sight), differito (deferred) o misto (mixed). Gli istituti bancari locali predispongono crediti sintetici, scritti in un inglese chiaro e perfetto, in quanto si tratta della lingua ufficiale degli Stati Uniti. Ogni tanto, potrebbero riscontrarsi alcune incoerenze nella predisposizione del messaggio di emissione; è necessario esaminare attentamente il testo del credito documentario, al fine di inoltrare tempestivamente all’ordinante/compratore le eventuali modifiche da richiedere alla banca emittente. Caratteristiche Crediti documentari emessi da banche USA le banche USA non sono solite emettere crediti Conferma 4 documentari con la richiesta di aggiungere la conferma Commissioni di conferma circa 1% su base annua per accettazione di tratta a vista o a scadenza, per Modalità di utilizzo pagamento (a vista, differito, misto) UCP 600 della CCI; Uniform Commercial Code; leggi Norme applicate dei singoli Stati sì. Possono essere utilizzate anche le Revised American Foreign Trade Definitions del 1941, che Uso degli Incoterms® spesso generano confusione con gli Incoterms®, in quanto gli acronimi sono simili, ma il loro significato può essere molto differente Lingua del credito e dei documenti inglese Dopo avere presentato le caratteristiche essenziali, vediamo quali sono i documenti richiesti e le condizioni aggiuntive: - fattura commerciale: le banche statunitensi sono in genere molto sintetiche e potrebbero richiedere semplicemente la presentazione di “copy of commercial invoice”, cioè della copia della fattura commerciale. Altre volte, invece, sono più precise e richiedono un numero variabile di originali o un preciso riferimento alla fattura proforma; - documento di trasporto: se la spedizione avviene via mare, il documento richiesto è la polizza di carico marittima (nella prassi locale, ocean bill of lading), di cui viene richiesto il set completo (tre esemplari originali) e un numero variabile di copie non negoziabili. Per assimilazione, il documento di trasporto multimodale viene spesso (impropriamente) definito multimodal bill of lading. Spesse volte, si richiede per trasporti via mare la non-negotiable sea way bill, che è una lettera di vettura priva del valore rappresentativo. Con spedizioni aeree, è richiesta la air waybill (lettera di vettura aerea). Se il termine di resa merce è FCA Area Rapporti Internazionali - Informazioni aggiornate a marzo 2019 © 2019 Assolombarda
(Free Carrier), le lettere di credito possono richiedere da parte del beneficiario la presentazione di copia del FCR (Forwarder Certificate of Receipt), cioè di un documento attestante che lo spedizioniere ha preso in carico la merce e che la spedizione ha intrapreso il suo percorso; - distinta dei colli: senza particolari formalità, viene generalmente richiesta la presentazione della packing list; - certificato di origine: se espressamente richiesto dal compratore ordinante, il beneficiario deve presentare un certificato di origine emesso dalla competente Camera di Commercio in Italia; - altri documenti: in base alla natura dei beni, possono essere richiesti specifici documenti, come: la dichiarazione del produttore attestante la conformità a norme e standard (ad es., per prodotti che emettono o ricevono frequenze audio e video); il certificato di collaudo (ad es., per impianti e macchinari); il certificato di libera vendita (ad es., per alcuni prodotti alimentari e medicinali); il plant health certificate (per alcune piante) e il certificato fitosanitario (per altri vegetali e sementi); il veterinary health certificate (per animali vivi e prodotti derivati); il certificato di analisi e quello attestante le norme di buona fabbricazione (per prodotti farmaceutici e medicinali, cosmetici, alimenti e mangimi); eccetera; - condizioni aggiuntive: si fa spesso riferimento alle condizioni di negoziazione delle tratte oppure si specifica che la banca emittente non effettuerà alcuna prestazione in favore di soggetti direttamente sanzionati o residenti in Paesi sanzionati. Può accadere che la banca emittente disapplichi unilateralmente alcune disposizioni delle UCP 600, come ad esempio le clausole di responsabilità per smarrimento dei documenti di cui all’art. 35. 4. STANDBY LETTER OF CREDIT 5 Seguendo una prassi radicata, le banche degli Stati Uniti non sono solite emettere gli strumenti di garanzia tradizionalmente emessi dai paesi dell’Europa occidentale in quanto la “garanzia” statunitense fin dagli anni 30 è rappresentata dalle Standby letter of credit. Il fatto che non si utilizzino le garanzie assoggettabili alle URDG 758 della Camera di Commercio Internazionale non ha particolari ricadute pratiche, in quanto le standby possono essere utilizzate per tutti gli scopi perseguiti dalle payment guarantee, advance payment guarantee, performance bond, bid bond, warranty/maintenance bond, ed entrambi i set di norme (ISP 98 e UCP 600) cui possono essere assoggettate ne garantiscono l’autonomia e l’astrattezza, (slegati dal contratto da cui traggono origine), esattamente come nel caso delle garanzie soggette alle URDG 758 della CCI, consentendo tra l’altro la possibilità di aggiunta della conferma là dove venisse richiesta. La richiesta di conferma, comunque, non è frequente. Le ISP 98 (pubbl. 590 della CCI) sono regole esclusivamente dedicate alle standby e utilizzate prevalentemente nel mondo anglosassone; per questo motivo, presentano delle differenze normative ed applicative rispetto alle UCP 600, che disciplinano sia i crediti documentari che le standby. È necessario tenere a mente questa ulteriore complessità quando si riceve una standby dagli Stati Uniti. Le standby soggette alle ISP 98, difatti, sono soggette alla legge del singolo Stato dell’Unione (ad es. Florida, California, ecc.) per tutto quanto non previsto dalle norme della CCI, con la conseguenza che le banche occidentali sono restie a confermare una garanzia soggetta a tale set di regole, in quanto non intendono assumersi la responsabilità per le norme degli Stati di cui possono legittimamente non essere al corrente. Di frequente, il beneficiario può escutere la garanzia presentando una tratta (draft) spiccata sulla banca emittente, come fosse una lettera di credito utilizzabile per accettazione. A volte, il beneficiario può trasferire la garanzia ad un terzo, se la standby ne prevede la trasferibilità. Quanto alla forma, le standby statunitensi vengono generalmente emesse in forma libera. Di seguito riportiamo alcuni elementi caratterizzanti le standby in USA: Area Rapporti Internazionali - Informazioni aggiornate a marzo 2019 © 2019 Assolombarda
• Norme applicabili: ISP 98 (più raramente, UCP 600); per tutto quanto non previsto dalle norme della CCI, leggi federali e del singolo Stato dell’Unione. • Caratteristiche essenziali: irrevocabili, a prima richiesta, autonome ed astratte. In caso disponga di prove liquide su un’escussione abusiva da parte del beneficiario, la banca emittente può rifiutarsi di pagare. • Estinzione alla scadenza: sì, salvo esplicita previsione e con preavviso di 30-120 giorni. • Controgaranzia: non viene generalmente richiesta dalle banche emittenti. • Format di emissione: Swift MT 760 o MT 700. 5. SISTEMA BANCARIO Dopo la spaventosa crisi del 2007, che ha visto il fallimento di alcuni importanti istituti come la Lehman Brothers, il sistema bancario statunitense ha adottato degli standard di due diligence più stringenti, riguadagnando affidabilità e capitalizzazione. Il complesso sistema di pesi e contrappesi previsto dal Tesoro e dal Federal Reserve System vigila con imparzialità sul comparto bancario, garantendo il rispetto delle norme da parte delle banche private. Gli Stati Uniti vantano da sempre realtà bancarie solide, capaci di offrire alla clientela sia i prodotti tradizionali che quelli più innovativi. Principali banche in USA JP Morgan Chase & Co. (banca di investimenti che offre, tramite Chase, anche Locali prodotti di trade finance); Bank of America Merrill Lynch; Wells Fargo; Citigroup; Goldman Sachs 6 HSBC; Barclays; Standard Chartered; Commerzbank; Deutsche Bank; Credit Straniere Agricole; BNP Paribas; Bank Leumi; Australia & New Zealand Banking Group (ANZ); Industrial and Commercial Bank of China (ICBC); Bank of India Banca Carige, BNP Paribas (capogruppo della nostra BNL); Credit Agricole (capogruppo della ex Cariparma); Intesa Sanpaolo, UBI Banca, Unicredit e Italiane Monte dei Paschi di Siena. Area Rapporti Internazionali - Informazioni aggiornate a marzo 2019 © 2019 Assolombarda
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