FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE E MIGRANTI ITALIANI NEL PRIMO '900. APPORTO DI FONTI INEDITE
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FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE E MIGRANTI ITALIANI NEL PRIMO ’900. APPORTO DI FONTI INEDITE DAUGHTERS OF MARY HELP OF CHRISTIANS AND ITALIAN MIGRANTS IN THE EARLY ‘900. CONTRIBUTION FROM UNPUBLISHED SOURCES GRAZIA LOPARCO1 introduzione di riscatto. Di fatto, prima di giungere DOSSIER nella sognata Patagonia, le missioni Nel XIX secolo un’ampia emigrazione salesiane in Argentina e Uruguay si interessò diversi Paesi europei, spin- interessarono delle famiglie italiane gendo milioni di persone su rotte tran- che spesso, si diceva, nell’oceano soceaniche o a spostarsi all’interno perdevano la fede. Sul piano opera- dell’Europa, nelle aree più industria- tivo, molti istituti religiosi, oltre a of- lizzate. Dal 1876 al 1915 espatriarono, frire assistenza spirituale, sostegno tra altri, oltre 14 milioni di italiani, pri- sociale e legale, ebbero come punti ma provenienti dalle regioni setten- di forza nei paesi di emigrazione la trionali, poi dalla Sicilia e dal Mezzo- scuola e l’istruzione.3 Tuttavia, a dif- giorno, con un forte aumento agli ferenza di istituzioni sorte apposita- inizi del XX secolo e con l’inclusione mente per soccorrere i migranti, per crescente della presenza femminile. le congregazioni salesiane essi rien- L’evoluzione del fenomeno secondo travano in un progetto apostolico e le politiche governative, le loro ri- missionario più ampio, dunque non percussioni sui luoghi di partenza, erano i destinatari unici o privilegiati di transito e di arrivo costituiscono del loro impegno e perciò stesso il quadro di riferimento di un’ampia erano orientati a favorire l’integra- bibliografia. Essa concerne anche zione nei Paesi di arrivo.4 gli interventi ecclesiali, soprattutto Nel 1877 sei giovani Figlie di Maria da parte della Santa Sede, mentre Ausiliatrice (FMA) inaugurarono le è ancora inadeguato lo studio rela- spedizioni missionarie in Sud America, tivo all’opera delle congregazioni iniziando a lavorare appunto tra le fa- religiose in collaborazione con al- miglie dei migranti.5 Sotto la guida cune associazioni per far fronte alle del successore di don Bosco, don necessità migratorie.2 Michele Rua,6 le religiose, come i Sa- Come altri fondatori, don Bosco si lesiani, allargarono il campo d’azione sentì interpellato dalla precarietà in tra di loro prima in America del Sud, cui si imbattevano i migranti in cerca poi in Medio Oriente, Svizzera, Belgio, 100 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
Inghilterra e qualche anno dopo negli stenti (soprattutto scuole) per istituire Stati Uniti, secondo esigenze che va- i propri Segretariati. riavano con i luoghi e le circostanze. Molti Istituti vi aderirono, nonostante Dinanzi a una problematica tanto la Santa Sede non approvasse del estesa fu presto evidente che nessuna tutto la sua iniziativa e i suoi metodi, congregazione religiosa avrebbe po- per un certo filocolonialismo o na- tuto essere risolutiva, ma neppure le zionalismo e perché Congregazioni iniziative civili erano in grado di af- religiose risultavano dipendenti da frontare adeguatamente la questione, laici. D’altra parte, sul versante civile, per cui era bene associarsi senza i Segretariati esteri erano tenuti a in- perdere, nei limiti del possibile, la ne- viare regolarmente informazioni sulle cessaria autonomia.7 scuole italiane e grazie al loro impe- In questo senso Salesiani e FMA ac- gno fu riconosciuta in Italia, all’Italica cettarono di collaborare, tanto in Me- Gens, una competenza particolare dio Oriente quanto in America, con FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE E MIGRANTI ITALIANI NEL PRIMO ’900... / GRAZIA LOPARCO nel settore.13 l’Associazione Nazionale per Soc- Dentro questa cornice, nota nelle correre i Missionari Italiani (ANSMI),8 linee generali, il caso delle FMA è fondata nel 1886 dall’egittologo tori- stato sondato limitatamente alla loro nese Ernesto Schiaparelli (1856- opera tra gli emigranti in partenza da 1928).9 Per la gestione delle opere fu- Napoli o tra i lavoratori al confine con rono coinvolte molte Congregazioni la Svizzera (Briga), all’inizio del ’900. religiose, pur dovendo barcamenarsi È emerso inoltre il loro modo di pro- tra diffidenze e simpatie sia ecclesiali muovere una “ben intesa italianità”, che governative.10 Lo scopo dell’AN- quale veicolo di civiltà e di fede.14 La SMI, in sé, andava difatti oltre gli in- precisazione, “ben intesa”, intendeva teressi migratori in senso stretto. Nel 1909, come emanazione dell’as- escludere le connotazioni nazionali- sociazione, fu fondata la federazione stiche vive all’epoca, tuttavia attende Italica Gens - assistenza degli emigrati di essere studiata nella reale incidenza italiani nelle Americhe, con l’intento del patriottismo e delle sue implicanze di proteggere gli emigranti transo- nel modello educativo delle FMA.15 ceanici e realizzare una rete tra le In vista di ulteriori studi sulla sinergia Congregazioni presenti in loco con tra religiosi e ANSMI, si attira ora diverse attività.11 In mancanza di un l’attenzione su documentazione ine- organismo unitario intendeva, cioè, dita che consente di inquadrare me- coordinare enti autonomi che in ge- glio unicamente il compito assunto nere si muovevano in orizzonti ristretti dalle FMA tra i migranti. Si trascu- e particolari, non sempre efficace- rano perciò altri aspetti significativi mente attenti alle esigenze di assi- della collaborazione, tra cui i van- stenza materiale e sociale.12 taggi per le scuole salesiane in Italia, A differenza dell’ANSMI che edifi- dovuti all’appoggio pubblico del- cava istituti propri e invitava religiosi l’ANSMI, che godeva del riconosci- a gestirli, l’Italica Gens in genere si mento civile ancora negato, invece, appoggiava a case e opere già esi- a istituzioni religiose.16 RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LV NUMERO 1 GENNAIO/APRILE 2017 101
questa prima esplorazione. parole chiave: emigrazione, Figlie RIASSUNTO di Maria Ausiliatrice, Italica Gens, Il contributo delle Figlie di Maria Au- Associazione Nazionale per Soccor- siliatrice all’assistenza dei migranti rere i Missionari Italiani (ANSMI), Sa- italiani di inizio ’900 è delineato sulla lesiani, assistenza, donne, italianità. base di documentazione in buona parte inedita, proveniente soprattutto dall’archivio dell’Associazione Na- SUMMARY zionale per Soccorrere i Missionari The contribution of the Daughters of Italiani (ANSMI). Esse collaborarono Mary Help of Christians to the assis- con la federazione Italica Gens, at- tance of Italian immigrants from the tenta ai migranti, sia a Napoli sia in beginning of the 1900 is outlined here molti Segretariati diffusi in America on the basis of mostly unpublished DOSSIER Latina e USA. Così esse favorirono documentation, which has come, for una permanenza assistita specie a the most part, from the archives of donne e bambine scartate dall’im- the National Association for Help to barco in uno dei maggiori porti di Italian Missionaries (ANSMI). partenza, e un inserimento dignitoso They collaborated with the federation dei migranti, una volta arrivati a de- Italica Gens which cares for immi- stinazione. Fonti statistiche, docu- grants, and is located in Naples as mentarie e narrative delineano gli well as in many Secretariats wide- scenari di un’azione ampia che at- spread in Latin America and the tende di essere approfondita, dopo United States. Through their assis- 1. le fonti: il passo in avanti svolta a Napoli si è potuto esplorare l’archivio ispettoriale delle FMA nella L’anteriore ricerca sulle FMA, incen- città, con qualche risultato, per la ve- trata sul territorio italiano, si era av- rità molto modesto.17 L’esito della ul- valsa, per quest’argomento, dell’ar- teriore consultazione dell’Archivio chivio generale delle FMA e di quello centrale dei Salesiani si è rivelato ispettoriale romano. Adesso si ag- quasi nullo, al pari di quello della giunge un resoconto sulla documen- Congregazione de Propaganda Fide. tazione presente in archivi finora ine- Soprattutto l’archivio dell’ANSMI18 si splorati (talvolta perché di difficile ac- è rivelato invece prezioso per la com- cesso per la ricerca storica) o consul- prensione della cornice in cui si svi- tati parzialmente, secondo il tema luppò anche l’Italica Gens, mentre, esaminato. Nella nuova consultazio- purtroppo, esso conserva informa- ne, l’archivio generale delle FMA ha zioni di prima mano piuttosto incom- innanzitutto confermato la presenza plete proprio su di essa. In attesa di di informazioni utili come punto di una vera storia dell’ANSMI e dell’Ita- partenza di ogni indagine a largo rag- lica Gens, restano utili le memorie gio. Data, poi, l’importanza dell’opera della segretaria di E. Schiaparelli, Er- 102 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
tance they have helped especially de la Asociación Nacional para So- women and children from their de- correr a los Misioneros italianos (ANS- parture from major ports to their MI). Las FMA colaboraron con la fe- dignified insertion into their new deración Italica Gens, atenta a los country once they have arrived at migrantes, tanto en Nápoles como their destination. The statistics, doc- en muchos Secretariados difundidos uments and narratives outline scenes en América Latina y en USA. of action that call for a deeper study De este modo favorecieron una per- to follow on this initial exploration of manencia asistida, especialmente a the phenomenon. las mujeres y a las niñas descartadas Key words – immigration, Daughters del embarque, en uno de los mayores of Mary Help of Christians, Italica puertos de salida, y una inserción Gens, National Association for Help digna de los migrantes, una vez lle- to Italian Missionaries (ANSMI), as- gados a su destino. FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE E MIGRANTI ITALIANI NEL PRIMO ’900... / GRAZIA LOPARCO sistance, women, Italian nationality. Fuentes estadísticas, documentarias y narrativas dan visibilidad a los es- cenarios de una acción amplia, que RESUMEN espera ser profundizada después de La aportación de las Hijas de María esta primera exploración. Auxiliadora para la asistencia de los Palabras clave: emigración, Hijas de migrantes italianos en los inicios del María Auxiliadora, Italica Gens, Aso- ‘900 está delineada con base en una ciación Nacional para Soccorrer a documentación en gran parte inédita, los Misioneros Italianos (ANSMI), asis- proveniente sobre todo del archivo tencia, mujeres, italianidad. minia Piano, che collaborò a lungo qui l’intera attività delle FMA tra i mi- con lui, tenace animatore e organiz- granti, per la loro consistente presenza zatore di un vasto movimento.19 Al- in numerosi Paesi fino al termine della trettanto ricca di informazioni, fermo prima guerra mondiale, si indica ma- restando il carattere prevalente di teriale che apre su prospettive più sensibilizzazione e propaganda, è la ampie da scandagliare.20 serie del Bollettino Italica Gens, pub- Una prima osservazione riguarda il blicato dal 1910 al 1916. In diversi fatto che le notizie generali dell’attività faldoni dell’archivio sono pure presenti delle FMA tra i migranti concernono documenti e rimandi all’archivio del sì la collaborazione con l’ANSMI e Ministero degli affari esteri, come an- l’Italica Gens, oltre che con l’Opera che riferimenti alla Santa Sede. Bonomelliana,21 ma questo non si- Nei limiti di spazio consentiti, questo gnifica che siano le uniche attività contributo intende dunque integrare svolte a favore dei migranti, iniziate le informazioni edite con la segnala- infatti già prima, in America. Al con- zione di altre fonti e rimandi ad alcuni trario, da alcuni indizi si ha la perce- aspetti potenzialmente rilevanti. In zione che iniziative informali o circo- altri termini, non potendo ricostruire scritte restarono non documentate RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LV NUMERO 1 GENNAIO/APRILE 2017 103
se non, forse, in qualche accenno cautele. Intorno alla prima guerra mon- delle cronache locali. Solo una capil- diale, nelle mutate circostanze politi- lare disamina potrà appurare fatti, che, si accentuò, poi, l’attenzione a difficoltà, mentalità, esiti. rifugiati e migranti. Ovviamente l’at- Non avendo abitudine a documentare tuazione di orientamenti e proposte, regolarmente, all’interno delle comu- sia da parte di persone esterne, sia nità e ispettorie (province) le FMA riu- delle autorità religiose, è verificabile nivano più facilmente le informazioni solo con studi locali sinora mancanti. statistiche in occasione di particolari In particolare, qui richiamiamo due richieste esterne, in genere pervenute casi di impegno delle FMA, al porto tramite i Salesiani. Ad esempio in di Napoli e a Paterson, vicino New vista dell’esposizione internazionale york, luogo di approdo di molti emi- di Milano, Gli italiani all’estero, nel granti d’inizio ’900. Tra gli aspetti non 1905,22 era stata costituita una Com- trattati, ma pure interessanti, c’è ad missione salesiana dell’emigrazione, esempio la trafila e il contatto serrato DOSSIER e don Stefano Trione continuò a mo- tra istituzioni, per rintracciare i docu- tivare le FMA per la partecipazione menti di minori accolte a Nizza Mon- anche alla mostra di Torino nel 1911,23 ferrato, stante la condizione precaria per evitare che si ripetesse quanto del padre migrante.25 era avvenuto nel Congresso di Roma del 1908, quando erano state “di- 2. tra gli “scartati” nel porto menticate” le missioni. di napoli La collaborazione con l’ANSMI e con L’attività locale delle FMA più docu- l’Italica Gens fu in tal senso uno sti- mentata è, per quanto si è verificato molo, dovendo dichiarare le attività sinora, quella svolta a Napoli, dove per alcuni eventi pubblici, per la stam- esse furono incaricate del nascente pa di propaganda e per fruire dei sus- Segretariato dell’Italica Gens per as- sidi statali.24 In modo ordinario, poi, il sistere gli emigrati.26 Soprattutto dopo bollettino Italica Gens, informando il 1901 le pratiche dell’imbarco erano sull’andamento dei segretariati, spes- complesse e dalle rigorose visite me- so citava Salesiani e FMA. diche scaturivano non di rado impre- A parte le ricognizioni destinate al viste sospensioni più o meno lunghe pubblico, una fonte interna è costi- delle partenze, o rifiuti definitivi, con tuita dalle cronache locali, che ri- grave disagio per la separazione tra specchiano a volte con maggiore chi partiva e chi doveva restare. Ancor realismo il vissuto, le tappe dei pro- più incombevano i pericoli quando, cessi in atto, i disagi provocati da si- per raggiungere gli uomini già in Ame- tuazioni impreviste e lontane dalle rica, le donne, spesso giovani, ave- normali opere educative. vano venduto tutto per pagare il bi- Tra le fonti del governo delle religiose, glietto di viaggio e, respinte per motivi la corrispondenza, le trattative, le let- di salute, spesso legate a malattie tere circolari di superiori e superiore contagiose e passeggere, restavano nei periodi ordinari indicavano direttive sole o con minori. Molte avevano bi- ed esprimevano preoccupazioni. E sogno di ospitalità temporanea per 104 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
curarsi, in attesa di partire o tornare centrale delle FMA presenta, in par- indietro. Così, oltre ai normali servizi ticolare, i diversi punti di vista sulle di ufficio per collegare i partenti e i questioni e, in parte, lo sviluppo del- punti di arrivo, offerti nella sede di Via l’opera. Questo è vero soprattutto Porta di Massa, 17, si aprì un ricovero nei primi anni, fino allo scoppio della in corso Marina Nuova, 6, per l’assi- prima guerra mondiale, nei quali il stenza a donne e fanciulli scartati. governo italiano promosse e mise in Una volta guarite, le religiose dove- atto delle azioni concrete. Da parte vano ripresentarle alla visita medica, loro le religiose, scrivendo alle supe- aiutarle nell’imbarco affidandole a riore, registravano la condizione ano- persone sicure e raccomandarle al mala in cui operavano. Segretariato di New york perché le Le FMA avevano libero accesso al dirigesse alle sedi in cui si erano sta- porto e a bordo dei piroscafi, per vi- bilite le loro famiglie. Le giovani donne sitare gli emigranti e per assistere alle e fanciulle che invece non risultavano visite mediche. In genere si occupa- FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE E MIGRANTI ITALIANI NEL PRIMO ’900... / GRAZIA LOPARCO guarite erano ospitate dalle religiose. vano di donne affette da tracoma, bi- Esse dovevano occuparsi sia del Se- sognose di alcuni giorni di cura prima gretariato sia della succursale nel- dell’imbarco, frequentemente così l’ospizio governativo degli emigranti, povere che occorreva riceverle gra- concesso dal Commissariato del- tuitamente. Il lavoro era gravoso e l’emigrazione. Dovevano inoltre re- poche le suore: su quattro, due erano carsi al porto per assistere alle visite responsabili di opere diverse condotte mediche e sui piroscafi.27 separatamente. La direttrice era co- Fermo restando l’apertura sociale di stretta a recarsi al porto varie volte al Caterina Daghero, superiora generale, giorno, imbattendosi, al rientro, anche la collaborazione in un’opera inedita nella stanchezza delle altre.28 Sr Clo- richiedeva adattamento e versatilità tilde Lalatta, responsabile della se- a religiose abituate alla regolarità degli greteria e dell’albergo governativo, orari, a una buona organizzazione confidava alla superiora: delle opere. L’invito apparve convin- «Questa missione ha dell’eccezionale cente e indirettamente vantaggioso davvero! Per noi le ore di vita comune anche per le altre opere in Italia, dove sono ben scarse, ed essendo insuf- le politiche liberali e le spinte masso- ficienti al lavoro, l’orario è assai com- niche mettevano in difficoltà soprat- promesso. Nei giorni di partenza dei tutto le scuole dei religiosi. piroscafi, c’è d’andare al porto una o La fitta corrispondenza tra i respon- due volte al giorno, in casa, da cucire, sabili dell’Italica Gens, i Salesiani re- da stirare, fare la pulizia, assistere e ferenti e le FMA, consegna le dina- servire le donne albergate (quelle cioè miche e le tappe dell’opera parteno- che sono trattenute dalla partenza pea, tra innumerevoli difficoltà e ri- per curare la vista) attendere alla tardi. Preannunciato nel 1910, il Se- porta. Poi le commissioni e spese, gretariato fu operativo nel 1911. poi le visite dei medici curanti le don- L’intreccio documentario di livello ne, i ricevimenti alle persone che han- locale, ispettoriale e del governo no diritto di vedere la casa, insomma, RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LV NUMERO 1 GENNAIO/APRILE 2017 105
per fare quello che si può abbiamo Lalatta di «avere sotto di sé un reg- stretto conoscenza con una quasi gimento di persone da comandare, continua stanchezza».29 affari da sbrigare, trattare con questi La missione era percepita “eccezio- e quegli».31 Nel 1912 emergeva una nale” per la varietà delle incombenze maggiore sicurezza nella conoscen- e delle relazioni. C’era una inusuale za dell’ambiente e del campo di la- vicinanza con gli emigranti anche per voro, con la speranza di dare un la ristrettezza dei locali, ma con l’at- contributo «meno difficile e più pro- tenuante che il continuo scambio di ficuo».32 Difatti le attività svolte nel persone, in genere settimanale, evi- 1912 e nel primo semestre del 1913 tava l’eccessiva familiarità. Al primo risultarono in aumento. approccio le emigranti sembravano Nel primo semestre del 1913 l’attività gradire poco la presenza delle suore, risultava potenziata rispetto al bien- temendo di imbattersi in un rigore nio precedente, tuttavia i responsabili claustrale, mentre poi si trovavano dell’Italica Gens inviarono una lettera DOSSIER bene, erano riconoscenti e, secondo circolare ai vescovi della zona, per le religiose, se ne allontanavano con estendere l’informazione anche nelle pena. Tra l’altro, in genere le FMA oc- parrocchie.33 Dopo questi dati, pro- cupavano donne e fanciulle sottra- babilmente per lo scoppio della guer- endole all’ozio del momento e, po- ra, non si trovano altre statistiche tendo, insegnavano a leggere e scri- con dati precisi,34 ma l’opera conti- vere, per gli adulti, almeno la firma. nuò fino al tempo del fascismo, tra I responsabili pubblici, da parte loro, alterne vicende.35 In una relazione mostravano fiducia e compiacenza del 1920 al Commissario generale per la lacuna colmata, poiché gli emi- dell’emigrazione, don Giuseppe Bot- granti scartati per condotta, malattia tassi faceva riferimento allo sviluppo o difetti fisici, prima erano abbando- del Segretariato di Napoli e all’allog- nati e dunque costretti o a rientrare, gio gratuito in Via Mari[n]a Nuova, 6, o a cercarsi lavoro a Napoli, o ad af- ben noto al Commissario “per la di- fidarsi a persone che talora li sfrutta- ligenza” delle suore ad esso vano, col rischio di fatali conseguenze. dedicate.36 Sin qui le notizie, secondo Il segretario locale dell’Italica Gens, il il termine cronologico indicato. marchese Giuseppe Montemayor, vi- sitava tutti i giorni l’opera gestita dalle 3. indicazioni sui Segretariati suore e ne conosceva tutto l’anda- Con l’Italica Gens erano nati diversi mento. Costituiva il primo appoggio Segretariati per l’assistenza dei mi- della direttrice, ma creava qualche granti in arrivo sulle coste americane. difficoltà e disturbo, accettato al fine Uno stampato informava che al 31 di cooperare al «nuovo mezzo per agosto 1910, a un anno dalla fonda- coltivare il campo della religione».30 zione, oltre al Segretariato Centrale La piena unione in comunità era ri- dell’associazione a Torino, all’estero tenuta necessaria per incoraggiarsi l’Italica Gens disponeva di altri Se- a vicenda, tuttavia la direttrice la- gretariati Centrali in Argentina, Brasile mentava all’inizio il bisogno di sr (nei tre Stati di Rio Grande do sul, 106 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
Tabella Lavoro compiuto dal Segretariato dell’Italica Gens nel corso del 1911, 1912 e I semestre del 1913 * N./I sem. Attività svolte N./1911 N./1912 1913 Telegrammi Spediti 57 79 81 [1] Lettere Scritte 172 200 322 [2] Scritte 680 123 308 [3] Cartoline Dispensate 465 320 420 Indirizzi Segretariati Dispensati 1762 1750 1200 Pratiche ordinarie Eseguite 73 532 394 Ricerche di persone 3 5 18 [4] Ricerche di documenti - 3 Collocamento a serviz. - 3 5 Pratiche-Casi speciali Ricoveri in Istituti di FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE E MIGRANTI ITALIANI NEL PRIMO ’900... / GRAZIA LOPARCO - 3 beneficenza Ricoveri in ospedali 2 2 Raccomandazioni 15 22 348 Segretariati Assist. Visita medica 80 196 Visite sui bastimenti 61 141 85 [5] Persone –Ospitate In totale 100 397 212 Persone Ospitate Gratuitamente 55 341 ” “ A pagamento 45 56 Totale 1421 2255 1680 Permanenza all’ospizio Gratuita 531 1555 725 A pagamento 890 700 955 Pasti dispensati 4664 5948 4514 Guarite e imbarcate 42 360 Persone Rimpatriate 58 36 * La tabella è ricavata da tre specchietti ms, (senza indicazione dell’autrice), di cui il terzo con timbro dell’Associazione, conservati in AGFMA 15 (911)2. [1] Oltre ai telegrammi spediti ne sono segnalati anche 15 in arrivo. [2] Oltre alle lettere scritte, se ne menzionano 119 in arrivo. [3] Oltre alle cartoline scritte e dispensate, 144 in arrivo. [4] Nel I semestre del 1913 non si specifica la qualità delle «pratiche speciali», come nei due anni precedenti, per cui il n. 18 è cumulativo e generico. [5] Nel 1913 non si parla di visite sui bastimenti, ma sui piroscafi; una voce generica di assistenze al porto»: 118, sostituisce la precedente denominazione. RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LV NUMERO 1 GENNAIO/APRILE 2017 107
Santa Catharina, San Paulo), Uruguay tataes, Cachoeira do Campo, Coxipò e Stati Uniti del Nord, con l’impegno da Ponte, Corumbà, Cuyabà, Guara- di aprire entro ottobre 1910 un Se- tinguetà - due case, Ladari, Lorena, gretariato Centrale a New york. Nictheroy, Ouro Preto, Ponte Nova - Una tabella annessa allo stampato due case, Rio das Garcas, Ribeirao dell’Italica Gens elencava parroci Preto, S. Paulo, S. Paulo ypiranga; e ordini religiosi maschili che (sem- Chile: Dawson (Puntarenas) due case; pre al 31 agosto 1910) avevano Iquique, Port Stanley, Porvenir, Pun- aderito all’iniziativa di creare Se- tarenas - due case, Santiago - quattro gretariati e uffici di corrispondenza case, Talca; Columbia: Bogotà - tre operativi in vari Paesi. 37 Nel Nord case, Chia, Contratacion, Quatavita, America (Canada e Stati Uniti) pre- Medellin, Soacha; Equatore: Cuenca, valevano Scalabriniani, Francesca- Gualaguiza, Sig-Sig; Paraguay: Asun- ni, Salesiani, Gesuiti, mentre nel- cion, Concepcion; Perù: Callao, Cuz- l’America del Sud la prevalenza co, Lima; Uruguay: Canelones, Colon, DOSSIER salesiana era schiacciante. 38 La Paz, Las Piedras, Montevideo, Nell’elenco degli Istituti religiosi fem- Paysandù, S. Isabel, Villa Colon, Villa minili, le Missionarie del S. Cuore della Munoz. In totale le case delle FMA Cabrini erano presenti negli Stati Uniti che collaboravano erano 97, e quelle (18 case), Argentina (5 case) e Brasile dei salesiani erano più di 60, incluse (3 case) per un totale di 26 presenze presenze in Africa, Mozambico, e aderenti all’Associazione. L’elenco Asia a San Tomé-Madras.40 delle Figlie di Maria Ausiliatrice era Praticamente tutte o quasi le case lungo e vale la pena riportarlo, perché delle FMA avevano aderito alla colla- sinora inedito.39 Stati Uniti: Paterson; borazione con l’associazione, anche Messico: Guadalajara, Messico, Mon- nei Paesi dove ancora non era sorto temoreles, Monterrey, due case a Mo- un Segretariato Centrale, a riprova relia e due a Puebla. In America Cen- della reciproca fiducia e di una colla- trale Honduras: Tegucigalpa; Salva- borazione prospettica. Ovviamente dor: S. Salvador e S. Tecla. resta da indagare in qual modo si In America del Sud: Repubblica Ar- operò effettivamente caso per caso, gentina: Bahia Blanca, Bernal, Buenos dopo il primo anno, e con quali esiti. Aires (Almagro), Buenos Aires Ave- Se ne trova una risonanza, certo di ti- llaneda, Buenos Aires-Barracas al po propagandistico, nel bollettino Ita- Norte, Buenos Aires Boca, Buenos lica Gens, iniziato nel 1910.41 Aires Maldonado, Brinkmann, Cabo Un altro indizio è dato dalle risonanze Pena, Carmen de Patagones, Conesa riportate dalle visite in loco da parte Sur, General Acha, Junin de los An- di responsabili della stessa federa- des, La Plata, Mendoza, Moron, Prin- zione. Già nel 1912 il conte Ranieri gles, Rawson, Rio Gallego, Rio S. Venerosi Pesciolini, divenuto suc- Cruz, Roca, Rodeo del Medio, Rosario cessivamente presidente dell’ANSMI S. Fé, S. Isidro, S. Nicolas de los dopo il lungo mandato di E. Schia- Arroyos, Trelew, Uribelarrea F. C. S., parelli (1928-1968), veniva inviato in Viedma; Brasile: Araras, Barreiro, Ba- Argentina e Brasile per visitare i Se- 108 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
gretariati. Si chiese perciò alla supe- loro diffusione. Si apprezzava l’orga- riora di permettere la visita nelle ope- nizzazione, la cura degli ambienti, la re delle FMA.42 Le loro scuole e in- complessità delle opere che favoriva segnanti dovettero far buona im- la presenza delle diverse classi sociali, pressione, pertanto dinanzi alla op- l’adattamento delle opere alle esi- portunità dell’apertura di una scuola genze locali, la disciplina e l’educa- normale a Bento Gonçalvez per la zione. Si motivava l’apertura ad allieve formazione di maestre in Brasile, lo del posto, oltre che di origine italiana, stesso conte proponeva che fossero come un vantaggio per l’espansione incaricate le FMA.43 Dalle sue osser- intellettuale italiana e al contempo la vazioni sulle condizioni di vita dei possibilità di un insegnamento utile migranti insediati in America scatu- al Paese in cui inserirsi. I programmi rirono interessanti pubblicazioni, ric- erano quelli delle scuole pubbliche, che di dati e riflessioni offerte a con l’aggiunta della lingua e del pen- privati e responsabili pubblici.44 siero italiano.46 Le scuole aperte per FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE E MIGRANTI ITALIANI NEL PRIMO ’900... / GRAZIA LOPARCO sole allieve italiane non avevano avuto 4. risonanze nel bollettino successo, sicché la scelta di molte Dopo averne accennato varie volte, congregazioni di avere scuole miste, nel numero di novembre 1911 il bol- si rivelava vincente. L’immancabile lettino dell’Italica Gens dedicò un lun- oratorio festivo era descritto come go articolo agli Istituti delle FMA in “una specie di scuola domenicale America, sottolineando l’importanza popolare”47 che, insieme alle allieve dell’educazione femminile nella tutela delle scuole pubbliche, raccoglieva i dell’emigrazione e specie dell’opera ceti più popolari e quante non fre- di conservazione nazionale nelle co- quentavano le classi regolari o ave- lonie degli emigrati. Rappresenta una vano già superato l’età scolare. lettura contemporanea dei fatti, dalla Realisticamente si riconosceva che prospettiva dell’associazione. Met- non tutte le scuole erano una forza tendo in luce la cooperazione femmi- nazionale perfettamente organizzata, nile, si ammetteva la scarsa coscienza soprattutto per il disimpegno eco- nazionale delle donne, private di oc- nomico del governo italiano che ad casioni concesse invece agli uomini, esempio in Brasile aveva abbando- per cui la scuola restava l’unica isti- nato queste scuole e dunque erano tuzione atta a mediare presso di loro diventate prettamente locali. Le FMA gli ideali della patria. avevano comunque dato prova di Pertanto, in certo senso, la scuola saper formare lo spirito del personale era più indispensabile che ai ragazzi, (ad esempio con la casa di forma- a questo scopo, tuttavia i governi tra- zione e scuola normale di Nizza Mon- scuravano l’istruzione femminile.45 ferrato da cui partivano le missiona- Le religiose, invece, lavoravano molto rie), pertanto lasciavano ben sperare e le salesiane si adoperavano per per l’apporto alla soluzione dei pro- circa 30.000 alunne in America Latina, blemi più complessi.48 costituendo un elemento valido per Per un senso pratico di adattamento la soluzione del problema, data la si comprende che le FMA non tende- RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LV NUMERO 1 GENNAIO/APRILE 2017 109
vano a isolare gli italiani rispetto al termine dell’anno si poté dare un contesto in cui dovevano inserirsi, saggio di lingua italiana ed in lingua ma cercavano di promuovere la lin- inglese. Nel secondo anno gli allievi gua, i valori, la mentalità, senza irrigi- crebbero fino a 120 e si potè conti- dimenti, come è provato, ad esempio, nuare con profitto l’insegnamento dal fatto che ben presto tradussero della lingua italiana, poiché alla prima nelle lingue locali i propri libri di pre- fu aggiunta anche una seconda classe ghiera. Inoltre nel 1911 la superiora e gli alunni furono provveduti di libri generale rispondeva a don Stefano di italiano gratuiti, grazie al Console Trione che, dopo l’invito esplicito ri- italiano. Il saggio in italiano con “canti cevuto nel 1908 di far studiare la ginnastici”, dialoghi e poesie aveva lingua italiana all’estero, ci si era at- riscosso applausi, anche per la grazia tivate secondo le possibilità: “Se i espressiva degli alunni. Nel 1911 il Segretariati non furono formalmente numero era cresciuto e sarebbe anche istituiti in ciascuna delle nostre case, maggiore se i parenti non dovessero DOSSIER in tutte però le FMA si prestano quanto pagare una quota mensile, che pareva meglio sanno e possono agli emigranti loro grave, tanto da costringerli a per la loro corrispondenza”.49 mandare i figli alle scuole pubbliche. Queste erano numerosissime, con 5. le FMa a paterson locali grandiosi, con tutte le comodità Fede e patria era il binomio perseguito moderne e gratuite, senza badare a dall’Italica Gens nella collaborazione spese, adatte ai bisogni degli alunni.52 con i religiosi.50 Per la mostra del Anche nel 1912 la superiora si rivolse 1911 le FMA presentavano una rico- a Schiaparelli per appoggiare la ri- gnizione delle loro opere, tra cui quelle chiesta di sussidio alla stessa scuola degli Stati Uniti.51 Riferivano che il 16 presso il Ministero degli esteri, fa- luglio 1908 avevano aperto a Pater- cendo presente l’impegno fattivo da son, vicino a New york, una casa con parte loro in risposta all’aiuto ricevuto scuole, allo scopo di attendere al- nel 1911. Nella risposta si esplicitava l’educazione ed istruzione degli ita- che il Segretario aveva interessato il liani, di infondere e conservare il loro console generale di New york e il sentimento nazionale e l’amore alla Segretariato di New york perché ap- patria. Il 1° settembre fu aperta una poggiasse l’istanza.53 In realtà le scuola mista, ma avendo dovuto im- classi stentarono nei primi anni, an- porre una tassa mensile, al principio che per la limitata preparazione delle gli alunni furono pochi. Altra condi- FMA in lingua inglese. zione sfavorevole fu, ed era ancora, scrivevano, la povertà del locale, il 6.tipologia di attività e difficoltà segnalate quale non mancava però di luce, né di aria. Fu coltivato subito lo studio I moduli descrittivi del 1911 sull’ope- della lingua inglese, rendendolo ob- rato delle FMA tra i migranti menzio- bligatorio, e quello della lingua italiana navano l’azione religiosa e l’azione per cui fu formata un’unica prima sociale,54 che sintetizzano diverse at- classe, pure obbligatoria; sicché al tività, tendenzialmente mai disgiunte 110 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
nella mentalità delle FMA, religiose facendo appello alla cooperazione educatrici. Le difficoltà maggiormente altrui; sollecitava a far studiare e pub- evidenziate riguardano la povertà di blicare studi sull’emigrazione e sui mezzi, la discontinuità degli aiuti, i ri- provvedimenti che si potrebbero pren- tardi di coloro che dovevano provve- dere, su riviste prestigiose, tenendo dere per le opere, la frequenza di im- desta l’attenzione del pubblico e delle previsti e la necessità di adattamento autorità, anche sulla stampa (tra i continuo a nuove esigenze. Indiretta- temi da tener desti, la richiesta della mente emergono anche alcune lacune cittadinanza locale, per valersi del di- delle FMA, ad esempio la mancata ritto elettorale); interessare a questi prontezza dinanzi agli adempimenti studi le Leghe patriottiche, Comitati burocratici, o la difficoltà di essere e Associazioni di Immigrazione. In- più propositive negli ambienti più esi- tanto non trascurare le opere tra i mi- genti, come gli USA.55 granti, specie scuole, ospedali e simili. Tenendosi estranei alla politica e ai FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE E MIGRANTI ITALIANI NEL PRIMO ’900... / GRAZIA LOPARCO 7. dopo la prima guerra mondiale partiti, dovevano cercare di colla- Il 3 novembre 1918 don Paolo Albera, borare con quanti si occupavano di rettor maggiore, si diceva altamente immigrati, tentando di far opera di preoccupato dei nuovi aspetti che conciliazione, per ottenere il bene avrebbe presentato in ogni terra il degli individui e il maggior prestigio problema dell’emigrazione, appena della Colonia. Per l’istruzione reli- conclusa la pace. Ormai non c’era giosa, i sacramenti, molto potevano stato americano dove non si atten- collaborare le suore.57 desse a questo apostolato da parte Da parte sua, nella relazione sull’azio- dei Salesiani e delle FMA. ne svolta dall’Italica Gens in Italia dal Dal nord al sud gli emigranti trovavano 1914 al 1919, in riferimento a Napoli, assistenza, mentre i loro figli educa- anche don Giuseppe Bottassi regi- zione e istruzione. Ciò nondimeno strava le difficoltà riscontrate in varie egli lasciava delle raccomandazioni: città sia per i tempi di guerra e dopo- i consigli ispettoriali dovevano trattare guerra, sia per l’irregolarità dell’emi- il tema dell’assistenza ai migranti; in- grazione, per l’apatia del clero verso teressare a questo le varie Leghe e l’azione sociale, la mancanza di per- Associazioni d’immigrazione fondate sone attive e competenti negli uffici, o dipendenti dai Salesiani; essi dove- la diffidenza della gente verso un’ope- vano cooperare a quanto facevano le ra nuova e osteggiata. Ciò nonostante altre Leghe locali.56 L’anno successi- citava anche i benefici prodotti dal- vo, nel clima del dopoguerra, don l’ospizio quasi gratuito per il ricovero Stefano Trione, mentre incoraggiava di donne e bambini in attesa di im- a non sgomentarsi, ribadiva che don barco o in arrivo dalle Americhe. Si Albera invitava a studiare con i Con- era aggiunta l’opera di un sacerdote sigli ispettoriali i nuovi bisogni del do- per l’assistenza al porto, in più si ve- poguerra, con viste larghe e generose, deva la necessità di allargare l’assi- con un programma più ampio di quan- stenza a tutta la provincia con un Pa- to comportassero le proprie forze, tronato provinciale.58 Nel 1920 egli il- RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LV NUMERO 1 GENNAIO/APRILE 2017 111
lustrava l’ampliamento dell’impegno varsi a studi sull’emigrazione, tuttavia dell’Italica Gens sia in Italia che al- i tentativi di quei decenni di collabo- l’estero, per una maggiore consape- rare con associazioni ed enti pubblici, volezza dei migranti circa le respon- oltre che con i Salesiani, allargando sabilità e i pericoli a cui andavano in- la propria capacità di intervento, sem- contro, ma anche l’impegno di ren- brano, alla prova dei fatti, un contri- dere i Segretariati centri di studio e di buto reale alle necessità concrete informazioni sui luoghi, i salari, ecc.59 della gente. Diverse opere seguirono poi la sorte dei partner nelle politiche conclusione mutevoli del Paese. La documentazione rapidamente ri- chiamata, proveniente soprattutto NOTE dall’Archivio generale delle FMA e da 1 Loparco Grazia è docente di Storia della quello dell’ANSMI, delinea gli ampi Chiesa presso la Pontificia Facoltà di Scienze scenari geografici di attività delle FMA dell’Educazione “Auxilium” - Roma. DOSSIER tra i migranti all’inizio del ’900, con 2 Oltre agli studi promossi dal Centro Studi attenzione a tutto il percorso dalla Emigrazione degli Scalabriniani, tra le opere partenza all’arrivo, senza approfondire generali si veda BEVILACQUA Piero - DE CLEMENTI Andreina - FRANZINA Emilio (a cura di), Storia la qualità del loro impegno su periodi dell’emigrazione italiana, vol. I. Partenze; vol. di lunga durata. Risalta la sensibilità II. Arrivi, Roma, Donzelli 2001. Una bibliografia delle superiore e di diverse religiose aggiornata nel sito si trova, in http://www.trec- a cooperare a un’emergenza o a un cani.it/enciclopedia/breve-storia-del-cattoli- cesimo-degli-emigranti_(Cristiani-d’Italia)/ e fenomeno di rilevanza indiscussa. Lo- http://www.storiadellachiesa.it/glossary/emi- ro intento era che il modo di operare grazione-immigrazione-e-la-chiesa-in-italia/ nell’assistenza al porto di Napoli o (12 dicembre 2016). In merito agli USA, si ve- nei Segretariati in America rispec- da, tra altri, DI GIOACCHINO Massimo, Religione chiasse lo spirito educativo salesiano. e società nelle Little Italies statunitensi (1876- 1915). Una rassegna tra studi e fonti, in Ar- L’insegnamento dell’italiano in classi chivio Storico dell’Emigrazione Italiana, 11/15, aperte anche ad allieve del luogo, in http://www.asei.eu/it/category/s13-asei/ non figlie di emigranti, è indicativo di c65-articoli/ (26 ottobre 2016); GARRONI Maria un sentire che si proiettava nel futuro Susanna (a cura di), Sorelle d’Oltreoceano. Religiose italiane ed emigrazione negli Stati con le concrete esigenze di inseri- Uniti: una storia da scoprire, Roma, Carocci mento positivo nel Paese. L’impegno 2008. di custodire e ravvivare la fede tra i 3 Cf SANTERINI Milena, I modelli formativi delle connazionali era ampiamente inte- scuole religiose all’estero e il loro impatto in grato con quello di favorire condizioni campo pedagogico e linguistico, in SARESELLA di vita dignitose, specie nel rivolgersi Daniela (a cura di), La lingua italiana nel mondo a ragazze e donne. L’esito reale è attraverso l’opera delle Congregazioni religiose, Soveria Mannelli, Rubbettino 1999, 165. tutto da approfondire con dati precisi 4 Cf ROSOLI Gianfausto, Istituti religiosi ed emi- e analisi locali, ma resta indubbio che grazione in epoca contemporanea, in Studi l’educazione preventiva fosse il punto Emigrazione/Etudes Migrations 29(1992)106, di forza delle FMA in qualsiasi conte- 287-307. sto. Il loro target era quello popolare 5 Cf ID., Impegno missionario e assistenza re- e probabilmente non riuscirono a ele- ligiosa agli emigrati nella visione di don Bosco 112 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
e dei salesiani, in TRANIELLO Francesco (a cura [1888-1910]. Atti del 5° Convegno Internazio- di), Don Bosco nella storia della cultura popo- nale di Storia dell’Opera Salesiana. Torino, 28 lare, Torino, SEI 1987, 289-329. ottobre - 1° novembre 2009, Roma, LAS 2010, 6 805-827; POZZO Vittorio, Inizi e sviluppo del- In occasione della morte di don Rua il bol- l’opera salesiana in Turchia durante il rettorato lettino Italica Gens lodò le sue qualità anche di don Michele Rua [1888-1910], in ivi 829- civili, favorendo l’azione salesiana tra i migranti 860; ID., I Salesiani di Don Bosco nel Paese dei con “pratico patriottismo”, sostenendo la fe- cedri. I primi venticinque anni di presenza sa- derazione e facendo dei Salesiani i suoi più lesiana in Libano, Roma, LAS 2016). numerosi collaboratori. (Cf D. Michele Rua, in 9 Italica Gens 1[1910]4,145-149). ROSOLI Gianfausto, Le organizzazioni cattoli- 7 che italiane in Argentina e l’assistenza agli Dopo la prima legge sull’emigrazione del emigrati italiani (1875-1915), in ID., Insieme 1888, la legge 31 gennaio 1901, n. 23, recepiva oltre le frontiere. Momenti e figure dell’azione molte proposte avanzate dai cattolici e so- della Chiesa tra gli emigrati italiani nel XIX e XX prattutto dal gruppo raccolto intorno a mons. secolo, Caltanissetta-Roma, Salvatore Sciascia Scalabrini, come un segno di avvicinamento 1996, 217-218. tra Stato e Chiesa su un tema sociale scottante. 10 La legge si ispirava alla libertà di emigrare, Nel 1928, quando Schiaparelli morì, l’Asso- FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE E MIGRANTI ITALIANI NEL PRIMO ’900... / GRAZIA LOPARCO proibiva l’arruolamento di minori di 15 anni, ciazione contava più di 200 opere in una tren- istituiva un Commissariato generale dell’emi- tina di paesi, tra cui la Cina. Si trattava di grazione alle dipendenze del Ministero degli ospedali, ambulatori e dispensari, giardini di esteri, ispettori dell’emigrazione nei porti di infanzia, scuole elementari, medie e superiori, Genova, Napoli e Palermo, la figura del medico convitti, orfanotrofi, ospizi, case per pellegrini. di bordo, uffici di protezione, d’informazione L’ANSMI ebbe però dall’inizio difficoltà “di- e di avviamento al lavoro nei paesi di emigra- plomatiche”. «Non era opera “ecclesiastica” zione, ispettori di emigrazione viaggianti. Ve- e benché promossa e composta da laici cat- nivano inoltre regolati compito e responsabilità tolici poteva facilmente essere sospettata, a dei vettori marittimi, col divieto di eccitare quei tempi, di orientamenti non ortodossi. E, pubblicamente a emigrare e a diffondere d’altra parte, non era nemmeno “governativa”. notizie false; si istituivano ricoveri nei porti di Gelosa della propria indipendenza e della sua Genova, Napoli e Palermo, si esentavano finalità religiosa, rischiava di essere malvista dal servizio militare gli allievi interni di istituti come clericale dai vari governi di allora. Oppure missionari fino al 26° anno di età e i missionari avrebbe corso il rischio opposto, quello di es- che si trovavano all’estero. Con tali misure sere strumentalizzata dallo Stato che per fini si adottava una legge di tutela che sostituiva politici, sia alla fine del secolo che in periodo i provvedimenti sostanzialmente polizieschi fascista, cercava di stabilire punti di riferimento degli anni settanta e ottanta, volti a frenare e di presenza italiana in paesi strategicamente l’emigrazione. (Cf MALGERI Francesco, La tu- importanti» (A.N.S.M.I. Breve storia dell’Asso- tela legislativa dell’emigrante e l’apporto dei ciazione, in http://www.ansmi.it/storia.htm) (14 cattolici, in ROSOLI G. [a cura di], Scalabrini novembre 2016). (Cf CONFESSORE Ornella, L’As- tra vecchio e nuovo mondo. Atti del Convegno sociazione Nazionale per soccorrere i missionari Storico Internazionale [Piacenza, 3-5 dicem- cattolici italiani, tra spinte «civilizzatrici» e in- bre 1987], Roma, Centro Studi Emigrazione teresse migratorio [1887-1908], in ROSOLI [Pia- 1989, 253-268). cenza, 3-5 dicembre 1987], Roma, Centro Studi Emigrazione 1989, 535-536). 8 L’acronimo dell’associazione ha conosciuto 11 diverse varianti, spesso è indicato come ANMI. Cf L’Italica Gens, in Italica Gens 1(1910)1, Io mi attengo alla sigla originaria e attualmente 3-16, con la presentazione degli scopi e mezzi, ripristinata. Alcuni studi hanno lumeggiato la nel primo numero del bollettino mensile. collaborazione tra Salesiani e ANSMI nel Medio 12 Cf PIANO Erminia, Memorie e documenti per Oriente. (Cf GIANAZZA Pier Giorgio, Don Rua e una storia dell’Associazione Nazionale per la fondazione salesiana di Alessandria d’Egitto, soccorrere i missionari cattolici italiani 1884- in LOPARCO Grazia - ZIMNIAK Stanisław [a cura 1928 [1940 circa], dattiloscritto, p. 547; TOMASI di], Don Michele Rua primo successore di Don Silvano M., Fede e patria: the “Italica Gens” in Bosco. Tratti di personalità, governo e opere the United States and Canada, 1908-1936. RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LV NUMERO 1 GENNAIO/APRILE 2017 113
Notes for the history of an emigration associ- 611/02-3-03, 1906 Mostra speciale: Gli Italiani ation, in Studi emigrazione 28(1991)103, 319- all’estero; 611/02-4-01, 1903-1919 SDB e 340. FMA “Pro emigranti”. Circolari, Pubblicazioni 13 Cf GODOLI Enzo - NUZZACI Anna, L’Associa- monografiche. zione Nazionale per soccorrere i missionari 23 Cf AGFMA 611/02-3-04, 1909-1910 Mostra italiani (ANMI) e i suoi ingegneri, Firenze, Ma- degli Italiani all’estero del 1911. In un fascicolo schietto ed. 2009,10. a stampa si elencavano i Paesi in cui erano 14 Cf LOPARCO Grazia, Le Figlie di Maria Ausi- presenti le FMA tra i migranti: «Uruguay, da lì liatrice nella società italiana (1900-1922). Pro- in Argentina, Patagonia settentrionale e meri- blemi e percorsi di ricerca = Il prisma 24, dionale, Brasile, Messico, Chili, Perù, Equatore, Roma, LAS 2002, 675-690. Colombia, Paraguay e Repubblica del Salva- 15 dor, occupandosi di educazione delle fanciulle, Il bollettino della federazione Italica Gens nelle città popolose come nelle sconfinate pubblicò diversi articoli sulla lingua e cultura campagne a benefizio di tante colonie d’emi- italiana, ad es. R. [anieri] V.[enerosi], Per la lin- granti italiani, che lungi dalla patria in cerca di gua e per la cultura italiana, in Italica Gens pane, benedicono a chi si prende cura del- 1(1910)6, 241-259; Id., Lasceremo che la l’educazione ed istruzione dei loro figlioli […] lingua italiana scompaia?, in ivi 2(1911)3, 97- L’opera essenziale che non manca in nessuna DOSSIER 105. delle loro case è l’Oratorio festivo». ([s.a.], 16 In particolare le scuole normali per la forma- L’Istituto delle FMA [Opera Don Bosco] 4). zione delle maestre si appoggiarono allo scopo 24 Nell’archivio generale delle FMA si trovano di formare maestre missionarie, veicoli di alcune lettere inviate dalle superiore (proba- lingua e civiltà italiana, per trovare una strategia bilmente dalla segretaria generale, oltre che che conducesse al difficile ma auspicabile da Marina Coppa, consigliera per gli studi) pareggiamento. Così a Nizza Monferrato, 1900; con indicazioni circa il reperimento di infor- Alì Marina, Messina, 1916; Vallecrosia, Bordi- mazioni locali, circa il tipo di lavori didattici ghera 1917. che dovevano presentarsi in lingua italiana, e 17 Per le indagini locali si ringraziano sr Elena persino le foto delle opere, con 1 o 2 suore, Di Marino e sr Francesca Caggiano. che l’edificio si vedesse bene nel complesso 18 Archivio ANSMI, Via Cavour 256, Roma. Si e le allieve “variamente e con buon gusto di- ringrazia per la disponibilità il Presidente, dott. stribuite e disposte”. «Non sarà difficile a Maurizio Saglietto e il Segretario, dott. Antonio molte delle nostre case estere, portare il loro Maiuri. contributo per far conoscere le benemerenze 19 del nostro Istituto verso l’educazione cristiana Cf il già citato PIANO, Memorie e documenti e per la conservazione e diffusione della nostra per una storia. lingua». (Lettera datt. Nizza M., 28 dicembre 20 1910, in AGFMA 611/02-3-04). La mostra sull’emigrazione italiana, allestita nel complesso del Vittoriano a Roma per il 25 Cf Lettere relative alle sorelline Giacometti, 150° dell’Unità d’Italia (2011) ha manifestato ospitate a Nizza Monferrato, 1909-1911, in la limitata informazione sull’apporto di molte Archivio ANSMI 30/ Opere di assistenza. Congregazioni religiose maschili e femminili. 26 21 Oltre a Napoli, che fu il primo, fu molto attivo L’Opera Bonomelli assunse l’assistenza quello di Genova, con caratteristiche un po’ delle famiglie dei migranti nei Paesi europei. diverse, attestate da varie informazioni del Le FMA collaborarono a Briga, ad Aosta ed bollettino Italica Gens. Avigliana (TO). 27 22 Cf [s.a.], Il Segretariato dell’Italica Gens al L’evento fu motivato dall’inaugurazione del porto di Napoli, in Italica Gens 2(1911)10, 403- traforo del Sempione. (Cf Catalogo descrittivo 408, con fotografie dell’ospizio e del Segreta- della mostra storico-artistica/Esposizione In- riato, nei pressi dell’Immacolatella Nuova. ternazionale di Milano 1906. Mostra “Gli italiani 28 all’estero”, Milano, presso il Comitato Ordina- Due lettere della direttrice e di sr Clotilde tore 1907, 118 p.) Per il coinvolgimento delle Lalatta denotano una certa difficoltà e logorio FMA tra 1905 e 1906, cf Archivio Generale nei rapporti interpersonali. Sr Celestina Torretta delle Figlie di Maria Ausiliatrice [AGFMA] aveva infatti indicato sr Lalatta come persona 114 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
affidabile per l’ufficio, tuttavia a distanza di visita medica, all’asilo di stato, sempre larghe qualche mese lamentava la sua insofferenza di consigli e di assistenza e diffondono tra i di fronte all’autorità. La prima espone le con- partenti gl’indirizzi dei nostri segretariati di dizioni economiche dell’accoglienza delle emi- America, presso i quali gli emigranti possono granti, che dopo i primi cinque giorni gratuiti trovare fiduciosi un sicuro recapito. Ed ora si dovrebbero pagare L. 1.25 al giorno, ma in aggiunge pure un consultorio medico chirur- genere non potevano per la condizione indi- gico gratuito, affidato a valorosi sanitari e si gente. I tre pasti al giorno consistevano in provvede alle pratiche opportune per quelli pane e caffè a colazione; pane e minestra a che avessero bisogno di assistenza o cura pranzo e a cena. La lettera (incompleta) di sr ospedaliera. È facile intendere di quanta utilità Clotilde descrive le attività della segreteria: debba riuscire la nostra istituzione a favore telegrammi, lettere, cartoline, raccomandazioni degli emigranti, che già finora a migliaia ne per lavoro ai segretariati esteri. Nel tempo li- hanno profittato. Essa è approvata e benedetta bero, avvicinava le persone per dire parole dal nostro venerato Arcivescovo Cardinale buone. Trascorreva del tempo in solitudine al- Prisco, che ha delegato per assistente eccle- l’albergo, nei giorni vuoti, attorniata da sottuf- siastico, l’ill.mo e rev.mo Mons. Canonico ficiali, guardie e marinai: una sessantina, fra Ferrari; però non è ancora abbastanza nota, tutto il personale. (Cf lettera di sr Celestina e la prevenzione che hanno gli emigranti di FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE E MIGRANTI ITALIANI NEL PRIMO ’900... / GRAZIA LOPARCO Torretta, 2 aprile 1911 e sr Clotilde Lalatta, 26 diffidare di qualsiasi esibizione venga loro aprile 1911, in AGFMA 15[911]02). fatta, rende talvolta poco accetta o accolta 29 Ivi, lettera 26 aprile 1911. addirittura con sospetto l’assistenza delle 30 Suore e i loro consigli. Ora, perché tali sospetti L. cit. Sr Lalatta invita la superiora, proba- siano diradati e l’assistenza del nostro Segre- bilmente la madre generale, a visitare la casa, tariato apporti più largo beneficio agli emi- che merita un viaggio per la sua importanza e granti, ci permettiamo rivolgerci all’E. V. per ricevere orientamenti. Rev.ma pregandola di voler diffondere nella 31 Lettera di sr Celestina Torretta, Napoli, 23 Diocesi […] la conoscenza dell’opera nostra, maggio 1911, in ivi. La direttrice chiarisce che perché gli emigranti possano sempre in mag- le emigranti scartate, e ospitate da loro durante gior numero giovarsene con piena e sicura fi- la cura, sono assistite da due medici che pre- ducia di trovare in noi un’assistenza fraterna stano gratuitamente la loro opera. Spesso, ri- e disinteressata, e, se ce lo consente e ce ne tenute guarite, sono invece scartate definiti- favorisce l’elenco, invieremo analoga circolare vamente dai medici di bordo, in disaccordo a tutti i parroci della Diocesi […] con la co- sulla cura, per cui esse (le FMA) scelgono di scienza di compiere opera altamente cristiana dissuadere subito le emigranti bisognose di ed umanitaria. Il Segretario Giuseppe di Mon- parecchi giorni di cura. temayor; Il Presidente Duca di Gualtieri». (Let- 32 Lettera di sr C. Torretta, 4 aprile 1912, in ivi. tera circolare a stampa, con firma autografa, La manifestazione della fiducia è accompa- Napoli, 24 giugno 1913, in AGFMA 15[911]2). gnata dalle cifre, in aumento, delle ricoverate 34 Cf i resoconti annuali pubblicati nell’Italica e del flusso migratorio: si parla di 24 o 25 par- Gens. tenze di piroscafi al mese, ciascuno dei quali 35 Cf la documentazione nell’Archivio ispetto- ospita 1200-1800 passeggeri, fino a 2000. Le riale FMA di Napoli, Via Paladino, 20. FMA passano buona parte del tempo al porto 36 e a bordo. Cf Relazione di don Giuseppe Bottassi al R. 33 Commissario Gen. dell’emigrazione, 28 aprile La lettera, sottoscritta dal segretario e dal 1912, in Archivio ANSMI 29/B. presidente, presenta l’Associazione: «Da circa 37 due anni l’ITALICA GENS ha istituito presso il Cf Elenco delle persone e degli istituti che porto di Napoli un Segretariato per l’assistenza hanno aderito a costituire segretariati e uffici degli emigranti transoceanici, affidandone la di corrispondenza dell’Italica Gens in paesi cura alle Suore salesiane […]; è annesso un transoceanici (31 Agosto 1910), nello stampato ospizio per donne sole e bambini, che vi tro- La “Italica Gens” Federazione per l’assistenza vano asilo gratuitamente e se vogliono farvi degli emigrati transoceanici fondata e diretta lunga permanenza pagano la retta tenuissima dall’Associazione Nazionale per i Missionari […]. Le pie suore si recano pure a bordo, alla Italiani, in AGFMA, Archivio Salesiano Centrale RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LV NUMERO 1 GENNAIO/APRILE 2017 115
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