Situazione dell'avifauna in Svizzera Rapporto 2019 - Schweizerische ...
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Sotto la lente Il rigido inverno 2017/18 ha portato al crollo degli effettivi di alcuni uccelli stan- ziali e migratori a corto raggio, come ad esempio il Rampichino alpestre, il Petti- rosso e il Regolo. pagina 6 Grazie al «Monitoraggio degli uccelli ni- dificanti diffusi» (MUNiD), dal 1999 l’evo- luzione degli effettivi di specie nidificanti frequenti e diffuse è documentata in ma- niera precisa. pagina 8 Malgrado la forte espansione degli in- sediamenti urbani, tra il 1993-1996 e il 2013-2016 gli effettivi di specie tipiche di questi ambienti sono diminuiti. Alcu- ne delle cause sono la mancanza di nic- chie per nidificare e giardini troppo steri- li. pagina 12 Con lo EuroBirdPortal (EBP) è possibile se- guire in tempo reale la presenza a livello spaziale e temporale degli uccelli in Euro- pa. La Stazione ornitologica ha sostenu- to in maniera determinante lo sviluppo dell’EBP. pagina 22 2
Da 25 anni viene documentata l’evolu- zione degli effettivi degli ospiti inverna- li poco diffusi. Mentre Nibbio reale e Co- lombaccio mostrano aumenti anche nel periodo di nidificazione, l’Allodola è in calo anche in inverno. pagina 24 Dalla metà degli anni 1990 gli effettivi globali degli uccelli acquatici svernanti in Svizzera sono in leggero calo, mentre ai- roni e oche mostrano tendenze positive sul lungo periodo. pagina 26 Anche a livello europeo le specie delle zone agricole hanno subito forti perdi- te: dal 1980 i loro effettivi sono diminuiti del 57 %. Al contrario, le specie boschive sono più o meno stabili. pagina 32 Indice Editoriale ...................................................................................... 4 Uccelli nidificanti .......................................................................... 6 Uccelli di passo ........................................................................... 18 Ospiti invernali ........................................................................... 24 Ulteriori informazioni A livello internazionale ............................................................. 32 Online potete trovare ulteriori informazio- ni, comprese quelle sullo sviluppo degli ef- Ringraziamenti ........................................................................... 34 fettivi delle specie nidificanti, e analisi ag- giuntive: www.vogelwarte.ch/situazione Impressum ....................................................................................35 3
EDITORIALE Misurare il cambiamento strisciante È la metà di maggio e sono le 5 del il rilevamento sistematico, per molti mattino. Mi trovo in un normale bo- anni, degli uccelli nidificanti, in habitat sco di latifoglie sull’Altipiano svizzero «del tutto ordinari» con specie di uc- e ascolto l’esuberante cinguettio degli celli «del tutto comuni» mostra come uccelli. I maschi in canto di specie mol- cambiano la Svizzera e la sua avifau- to comuni emettono a squarciagola le na. Esattamente a questo scopo e con loro strofe, come se si trovassero a una grande lungimiranza riguardo all’im- gara di canto. Lì vicino, sui prati falciati portanza di tali dati, è stato lanciato di fresco, una volpe, un nibbio reale e 20 anni fa il «Monitoraggio degli uccel- diverse cornacchie nere sono in cerca li nidificanti diffusi» (MUNiD). Nel frat- di cibo. Oltre trent’anni fa ho passato tempo, abbiamo a disposizione prezio- innumerevoli ore proprio in questa por- se serie di dati, provenienti da 267 qua- zione di bosco: con due miei compagni drati chilometrici, che documentano di scuola cercavamo i nidi degli uccelli, l’evoluzione della distribuzione e degli per poi confrontare uova e piccoli con effettivi di specie nidificanti diffuse. Un le foto della guida degli uccelli. Il mat- notevole risultato! tino presto ci mettevamo in agguato Quale capo dell’Ufficio per la pro- sul bordo del bosco per goderci lepri e tezione della natura, la caccia e la pe- Spero che i risultati degli innumere- caprioli. Mentre i fringuelli, i tordi e le sca del Canton San Gallo ho spesso ap- voli ed entusiasti rilevatori e rilevatrici cince continuano a misurarsi a vicen- prezzato di poter attingere a dati del- possano contribuire ancora maggior- da con i loro canti, cerco di ricordarmi la Stazione ornitologica svizzera come mente alla conservazione della biodi- quali specie questa mattina, rispetto a quelli del MUNiD. Non soltanto per la versità del nostro Paese. Anche dome- quei tempi, non si sentono più. Ricor- valutazione di progetti di costruzione nica prossima mi alzerò volentieri alle do come allora, esattamente da questo rilevanti dal punto di vista ambienta- 4.30 per effettuare il mappaggio del punto, avevo udito cantare il primo Luì le, come impianti per l’energia eoli- «mio» quadrato MUNiD! Per il bene verde, che in questo bosco cantava re- ca o adattamenti del Piano direttore. della nostra avifauna. golarmente, come pure la Balia nera. Nell’ambito della stesura della Strate- Un margine del bosco senza lepri era gia sangallese per la biodiversità, ab- inimmaginabile. Tutte e tre le specie qui biamo effettuato dapprima un’appro- dr. Dominik Thiel sono ormai scomparse. fondita analisi della situazione della Capo dell’Ufficio Natura, caccia e pe- Avete già fatto anche voi confron- biodiversità nel nostro Cantone, per sca del Canton San Gallo e membro ti simili? Come ci si abitua rapidamen- poi definire in seguito misure efficaci. della commissione scientifica della te ai cambiamenti degli ambienti e dei I dati sugli uccelli nidificanti erano an- Stazione ornitologica svizzera loro abitanti. Questi processi avvengo- che qui tra quelli più affidabili e di più no infatti in maniera strisciante: solo elevata qualità disponibili. Durante i mappaggi per il «Monitoraggio de- gli uccelli nidificanti diffusi» (MUNiD) le leva- tacce e gli sforzi fisici vengono spesso pre- miati con osservazioni entusiasmanti. Rispetto agli ultimi dieci anni, nel 2017 e 2018 lo Zigolo muciatto, amante del caldo, ha raggiunto nuovi massimi degli effettivi. 4
In Svizzera, dal 1990 gli effettivi del Luì verde sono diminuiti di due terzi. Rile- vamenti regionali mostrano cali ancora più massicci. A causa di questa diminu- zione, presto la specie non sarà più pre- sente in un numero sufficiente di aree per poter essere rilevata con il «Monito- raggio degli uccelli nidificanti diffusi» (MUNiD).
In Svizzera, in 20 anni gli effettivi di Cesena sono diminuiti di oltre un terzo: sono effetti dei cambiamenti climatici? Situazione degli uccelli nidificanti Il 2018 è stato, di nuovo, un anno di caldo ma anche con lunghi periodi senza conseguenza del riscaldamento clima- condizioni meteorologiche estreme. Ciò precipitazioni. Il mese di aprile ha supe- tico in corso. A prima vista, i suoi effetti è risultato, in particolare, in un nuovo rato di 3,9 °C la media pluriennale 1981- sugli uccelli nidificanti sembrano essere record di temperatura annuale e anche 2010. Con 2,4 °C oltre la media, il se- soprattutto positivi. Alcune specie rare il semestre estivo è stato caldo come mestre estivo 2018 ha superato il prece- o poco diffuse come Biancone, Gruc- mai in precedenza dall’inizio delle misu- dente record di caldo del 2003 (+2,2 °C). cione e Saltimpalo sembrano approfit- razioni nel 1864. Il caldo da primato è Una particolarità di questo periodo è sta- tare del riscaldamento climatico come stato accompagnato da una carenza di ta tuttavia anche la persistente mancan- nidificanti in Svizzera. Dal 1990 anche pioggia durata mesi. Questi anni «paz- za di pioggia: da giugno ad agosto, ri- lo Swiss Bird Index SBI® Climate Chan- zi» hanno un impatto sui nidificanti in- spetto alla norma su tutta la Svizzera è ge Plus (SBI® CC Plus) è nettamente au- digeni, sia a breve che a lungo termine. sceso in media solo il 71 % delle preci- mentato. Al contrario, lo SBI® CC Minus pitazioni, mentre a livello regionale (ad non è negativo in maniera corrisponden- Inverno ricco di neve ma poi perio- es. Svizzera orientale) i valori sono sta- te. Per il calcolo dello SBI® CC Plus e Mi- do riproduttivo favorevole ti addirittura inferiori. Queste condizioni nus sono state scelte le 20 specie per il L’inverno 2017/18, nevoso e in parte meteorologiche hanno permesso a mol- cui areale di distribuzione i modelli pre- molto freddo, ha provocato un crollo de- te specie di avere un buon successo ri- dicono, rispettivamente, il maggior gua- gli effettivi di numerosi uccelli stanziali produttivo. Per specie che cercano il loro dagno e la maggiore perdita. e migratori a corto raggio. Specie come nutrimento soprattutto al suolo (ad es. Nello SBI® viene tuttavia calcolata la Cincia mora, Cincia dal ciuffo, Rondine tordi), nel terreno indurito è stato inve- media delle variazioni relative di singo- montana, Codibugnolo, Rampichino al- ce difficile trovare lombrichi a sufficienza. le specie, per questo il Gruccione, qua- pestre, Merlo, Pettirosso e Regolo erano le nuovo nidificante, mostra un enor- nettamente diminuite rispetto all’anno In nessun modo effetti climatici me aumento. Se, invece, si considerano precedente. positivi le variazioni assolute degli effettivi, an- A questo rigido inverno ha fatto se- Il massiccio aumento delle tempe- ziché quelle relative, allora questa valu- guito un periodo riproduttivo favorevole, rature estive negli ultimi anni è una tazione cambia. Con il nuovo Atlante 6
UCCELLI NIDIFICANTI degli uccelli nidificanti in Svizzera, in sono diminuite, nel loro insieme, di ca. Sebbene altri fattori come l’intensifi- combinazione con gli indici degli effet- 91 000 coppie nidificanti (da 453 000 cazione dell’agricoltura e l’abbandono tivi nidificanti possono essere confronta- a 362 000). Hanno subito gravi perdite della gestione con susseguente rifore- te anche le stime degli effettivi del 2013- soprattutto le tre specie più frequenti: stazione delle superfici meno produtti- 2016 rispetto a quelle del 1993-1996. gli effettivi di Merlo dal collare (-30 000 ve abbiano il loro influsso, nei nidifican- Sull’arco degli ultimi 20 anni, le 20 spe- coppie), Ciuffolotto (-32 500 coppie) e ti i cambiamenti climatici stanno già cau- cie dello SBI® CC Plus sono aumenta- Cesena (-26 500 coppie) sono nettamen- sando cambiamenti sostanziali. Questi te, nel loro insieme, di 7700 coppie (da te diminuiti. Poiché, al contrario dello influssi negativi riguardano soprattutto 25 400 a 33 100). In questo gruppo le SBI® CC Plus, in questo gruppo ci sono gli uccelli di montagna. Preoccupante tre specie più frequenti sono lo Zigolo tuttavia anche specie che, in termini re- è il fatto che, a livello internazionale, la muciatto (dal 1993-1996 al 2013-2016 lativi, sono fortemente aumentate (so- Svizzera ha una responsabilità particola- +380 coppie nidificanti), la Rondine prattutto Cicogna bianca di +161 %), re per la sopravvivenza di molte di que- montana (+2600) e il Rigogolo (+920). aumenti e diminuzioni si neutralizzano, ste specie. Le specie di questo gruppo presentano così che l’Indice nel suo complesso risul- tuttavia effettivi molto inferiori rispet- ta equilibrato. Una panoramica comple- to a quelle dello SBI® CC Minus. Nello ta dei dati di tutte le 40 specie nidifican- Ulteriori informazioni stesso lasso di tempo, presso il gruppo ti è disponibile online. www.vogelwarte.ch/situazione/nidificanti dello SBI® CC Minus tutte le 20 specie Per il Ciuffolotto (a sinistra) e il Fringuello alpino la Svizzera ha una grande responsabilità a livello internazionale. Ambedue le specie appartengo- no allo SBI® Climate Change Minus con previsione di sviluppo negativo. Dal 1993-1996 gli effettivi di entrambe le specie sono diminuiti. 220 180 200 160 180 140 160 Indice Indice 140 120 120 100 100 80 80 60 60 40 40 1990 1994 1998 2002 2006 2010 2014 2018 1990 1994 1998 2002 2006 2010 2014 2018 A causa dell’inverno 2017/18, ricco di neve e in parte rigido, gli effetti- L’evoluzione dello Swiss Bird Index SBI® Climate Change Minus (blu) e vi di numerosi uccelli stanziali e migratori a corto raggio, come Rampi- dello SBI® CC Plus (rosso) 1990-2018: nelle specie con una previsione chino alpestre (verde), Pettirosso (rosso) e Regolo (blu) sono diminuiti di evoluzione negativa (SBI® CC Minus) quasi nessuno sviluppo è visibi- nel breve periodo. le. Se, al posto dei valori combinati degli Indici qui riportati, si conside- ra la variazione degli effettivi in assoluto, la tendenza è invece chiara- mente negativa. 7
UCCELLI NIDIFICANTI I 267 quadrati chilometrici distribuiti in tutto il Paese sono diversificati come lo è la Svizzera. Rappresentando tutti gli habitat, le regioni e i piani altitudinali, consentono di ottenere una visione d’insieme sull’evoluzione degli uccelli nidificanti diffusi in Svizzera. Specie diffuse più frequenti, migratori più rari Grazie alla sua rete nazionale composta erano rimaste a lungo documentate in che hanno confermato la fattibilità di da molti volontari attivi, dalla metà de- maniera insufficiente. Il completamen- rilevamenti quantitativi anche su terreni gli anni 1980 la Stazione ornitologica è to dell’Atlante degli uccelli nidifican- difficili. Incoraggiata da questi risultati in grado di descrivere in maniera preci- ti 1993-1996 aveva mostrato che una positivi, nel 1999 la Stazione ornitolo- sa l’evoluzione degli effettivi di molte procedura semplificata di mappaggio gica ha iniziato il «Monitoraggio degli specie nidificanti piuttosto rare. Al con- dei territori permetteva di raccogliere uccelli nidificanti diffusi» (MUNiD), un trario, le oscillazioni a breve termine e dati sulla distribuzione e gli effettivi in progetto di sorveglianza con il quale da le variazioni più a lungo termine de- maniera efficiente a livello nazionale. allora vengono effettuati ogni anno ri- gli effettivi delle specie nidificanti piut- Su questa base, nel 1997 e 1998 abbia- levamenti quantitativi degli effettivi in tosto frequenti e largamente diffuse mo effettuato in Ticino numerosi test una selezione di 267 quadrati chilome- trici rappresentativi. Importanti standardizzazioni Per indagini a lungo termine sono es- senziali chiare linee guida, che restino il più possibile invariate nel corso degli anni. Con il fattore umano, si manife- sta comunque ancora un certo margine di errore che non può essere ignorato e I 267 quadrati chilo- che rende necessaria una buona dose metrici rilevati ogni di cautela nell’interpretazione dei dati. anno dal 1999 si Gran parte dei quadrati chilometri- basano essenzial- ci scelti per il MUNiD è compresa nel- mente sulla rete del «Monitoraggio della la rete di campionamento stesa re- biodiversità in Sviz- golarmente sul territorio svizzero per zera» (MBD). il «Monitoraggio della biodiversità in 8
UCCELLI NIDIFICANTI si tenta di ottenere la miglior continu- ità possibile nei risultati dei rilevamen- ti. Attualmente si vorrebbero sostene- re ulteriormente le rilevatrici e i rileva- tori automatizzando la determinazione dei territori, così da ottenere anche una migliore comparabilità a livello svizzero. Aumenti nelle specie diffuse Per calcolare trend significativi una spe- cie dovrebbe essere presente possibil- mente ogni anno su almeno 30 super- L’elaborazione dei risultati dei mappaggi è stata semplificata: le analisi manuali dei dati del 2002 fici. Attualmente sono 74 le specie che (a sinistra) erano molto più complesse di quelle con «Terrimap online» del 2017 (a destra), che soddisfano questo criterio; presto Stiac- rende i risultati anche più chiari e permette di correggere molti errori di inserimento dei dati. cino e Luì verde rischiano tuttavia di non raggiungere più questa dimensio- ne del campione. Considerando tutto Panoramica dei mappaggi MUNiD 1999-2018 il periodo 1999-2018, 56 specie sono Quadrati chilometrici mappati all’anno 267 aumentate, 25 sono rimaste pratica- Mappaggi validi in totale 5285 mente stabili (con a volte importanti Mappaggi mancanti o non validi 55 Territori trovati in totale 1 278 236 oscillazioni a breve termine) e 17 sono Specie nidificanti rilevate 164 diminuite. Questo quadro generale de- Rilevatrici e rilevatori coinvolti ≥ 528 cisamente positivo risulta dal fatto che nel MUNiD vengono rilevate soprat- tutto specie frequenti, diffuse e quin- di poco esigenti. Specie stanziali, gene- Svizzera» (MBD). In alcuni punti i qua- una determinata data, per specie piut- raliste e diverse specie boschive hanno drati sono stati leggermente spostati tosto irregolari le prove di nidificazio- potuto aumentare, mentre tra i migra- se, per motivi di topografia (ad es. inac- ne devono soddisfare requisiti più ele- tori a lungo raggio, scarsamente rap- cessibilità a causa di terreni molto ri- vati. Il software «Terrimap», introdotto presentati nel MUNiD, si trovano nu- pidi o elevata percentuale di superfi- nel 2006, e la soluzione online «Ter- merose specie che hanno subito cali in cie lacuale), non erano adatti per rile- rimap online», che l’ha sostituito dal parte significativi. vamenti quantitativi. Una volta scelti, 2012, hanno contribuito a loro volta a i tragitti sono fissi. Per quanto riguar- un’ulteriore standardizzazione e a evi- da la data e la durata dei rilevamenti, tare errori. le rilevatrici e i rilevatori si orientano ai Con corsi offerti in maniera regolare, dati dei loro predecessori. Per specie l’introduzione dei nuovi osservatori da nidificanti che arrivano tardi le osser- parte di rilevatori esperti e un minuzio- vazioni devono essere effettuate dopo so controllo dei risultati dei mappaggi, 50 450 45 400 40 Numero di territori/km2 350 Numero di specie/km2 35 300 30 250 25 200 20 150 15 10 100 5 50 0 0 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 In media, per anno e quadrato chilometrico vengono trovate circa 33 specie (a sinistra), con un totale di 242 territori (a destra, sono rappresentati i valori medi con la deviazione standard). Con gli anni, entrambi i valori sono leggermente aumentati, fatto imputabile soprattutto all’aumento di alcune specie boschive. 9
UCCELLI NIDIFICANTI Molta dinamica – sia in altitudine, sia in pianura Finora si conosceva poco riguardo alla dall’Organetto: in maniera differente forti oscillazioni, per poi raggiungere, dinamica delle specie degli habitat su- a seconda delle regioni, la specie mo- attorno al 2018, il livello più basso os- balpini e alpini, tanto meno per lun- stra grandi oscillazioni. Molte aree sono servato finora e cioè solo poco meno ghi periodi o per aree geografiche este- occupate solo per uno o due anni, re- della metà del valore iniziale. se. Il MUNiD ci consente qui nuove, af- stano in seguito abbandonate per un fascinanti conoscenze. Già sin d’ora certo tempo per poi, improvvisamente, Molte specie si stanno spostando è evidente che, anche nelle monta- essere di nuovo ricolonizzate. Rispetto verso l’alto gne svizzere, la situazione non è così al 1999, soprattutto nei Grigioni, fino Un’altra tendenza, rivelatasi anche in stabile come si potrebbe supporre. al 2005 gli effettivi di Organetto erano molte specie nell’Atlante degli uccelli ni- Un esempio estremo è rappresentato quintuplicati. In seguito hanno subito dificanti 2013-2016, è lo spostamento Svizzera Giura Svizzera Giura Mittelland Vers. nord delle Alpi Mittelland Vers. nord delle Alpi Alpi centrali occ. Alpi centrali orient. Alpi centrali occ. Alpi centrali orient. Vers. sud delle Alpi Vers. sud delle Alpi 250 250 200 200 150 150 Indice Indice 100 100 50 50 0 0 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 Svizzera Giura Svizzera Giura Mittelland Vers. nord delle Alpi Vers. nord delle Alpi Alpi centrali occ. Alpi centrali occ. Alpi centrali orient. Vers. sud delle Alpi Alpi centrali orient. Vers. sud delle Alpi 200 200 180 180 160 160 140 140 120 120 Indice Indice 100 100 80 80 60 60 40 40 20 20 0 0 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 Il MUNiD permette di ottenere nuove conoscenze sulla dinamica degli effettivi degli abitanti delle regioni subalpine e alpine. Nelle Alpi orientali e centrali gli effettivi di Scricciolo (a sinistra) e Regolo oscillano più fortemente che nelle altre regioni del Paese (sopra). Nelle Alpi centrali il Merlo dal collare (a sinistra) e il Beccafico riescono a sopravvivere meglio che nelle altre regioni (sotto). 10
UCCELLI NIDIFICANTI verso l’alto della distribuzione altitudi- 300 nale di numerose specie nidificanti. Nel < 1000 m caso del Tordo bottaccio questo è un 250 1000-1500 m processo che, alle quote oltre i 1500 m, > 1500 m è già in corso da 20 anni. Uno sguar- 200 do ai singoli quadrati dà un’idea della Indice possibile causa: in molti luoghi il bor- 150 do del bosco e una lussureggiante ve- getazione arbustiva stanno avanzando. 100 In questo modo, ad esempio al margi- ne inferiore di superfici campione carat- 50 terizzate da un ambiente alpino, qua e là si creano nuovi habitat, che vengo- no rapidamente occupati dalla specie. 0 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 Esistono tuttavia anche situazioni op- poste: in altitudine, ad esempio, gli ef- Il MUNiD mostra che l’aumento degli effettivi di Tordo bottaccio si verifica soprattutto in altitu- fettivi di Gheppio sono rimasti pratica- dine ed è un processo continuo. mente costanti. Sul lungo periodo, tra 1000 e 1800 m c’è stato un lieve au- mento mentre, soprattutto nei quadra- ti MUNiD sotto i 1000 m, si è verifica- 500 to un drastico cambiamento: qui, dal 450 < 1000 m 1999 gli effettivi di Gheppio sono più 1000-1800 m 400 che triplicati. I motivi di questa evolu- > 1800 m 350 zione spettacolare sono probabilmente da ricercare in un’elevata offerta di cas- 300 Indice sette nido, un successo riproduttivo su- 250 periore alla media e una buona offerta 200 alimentare nel periodo che segue l’in- volo. Dopo il declino degli anni 1980 e 150 1990, il Gheppio presenta così di nuo- 100 vo effettivi «come ai bei vecchi tempi». 50 0 Il MUNiD è come un termometro 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 per la febbre Con i progetti Atlante è possibile otte- In altitudine effettivi costanti ma sotto i 1000 m un rapido aumento: dopo il 2000 il Gheppio è nere una valutazione della situazione diventato di nuovo, in tutto il Paese, un nidificante diffuso e molto comune. solo ogni 20 anni, anche se spazialmen- te più precisa. Al contrario, le tendenze visibili con il MUNiD permettono di ri- 140 conoscere nuovi sviluppi già dopo po- chi anni. Questo è stato ad esempio il 120 caso per Beccafico e Pigliamosche che (a quel tempo senza preavviso) dall’ini- 100 zio degli anni 2000 hanno subito for- ti cali e da allora hanno perso circa un 80 Indice terzo degli effettivi. Grazie al sistema di allerta precoce del MUNiD, tali spe- 60 cie possono essere inserite tempestiva- 40 mente nella Lista Rossa e, se necessa- Svizzera Giura rio, possono essere studiate le cause di 20 Vers. nord delle Alpi Alpi centrali occ. queste diminuzioni ed essere prese mi- Alpi centrali orient. Vers. sud delle Alpi sure di conservazione più rapidamente. 0 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 Giura, zona calda: la catena giurassiana minaccia di perdere specie come il Merlo dal collare, lo Stiaccino e il Venturone. Anche per il Prispolone il Giura si distingue per una tendenza partico- larmente negativa. 11
UCCELLI NIDIFICANTI Specie boschive in salute, specie urbane in calo Fringuello Capinera Merlo Pettirosso Cincia mora Passera europea Cinciallegra Scricciolo Codirosso spazzacamino Tordo bottaccio Fiorrancino Regolo Luì piccolo Cinciarella Passera scopaiola Spioncello Picchio muratore Tordela Colombaccio 2013-2016 Storno 1993-1996 0 200 000 400 000 600 000 800 000 1 000 000 Numero di coppie nidificanti Effettivi delle 20 specie nidificanti più diffuse nei periodi 1993-1996 e 2013-2016. Specie che vivono principalmente nel bosco come Fringuello, Ca- pinera, Merlo, Pettirosso e Cincia mora dominano la hitparade e presentano anche gli aumenti più netti degli effettivi. I dati raccolti per l’Atlante degli uccel- singoli habitat. È interessante notare delle possibilità di nidificazione presen- li nidificanti 2013-2016 hanno fornito come, nei quadrati chilometrici rilevati, ti. Sopra gli 800 m la densità di territo- un’ottima base per una revisione della nelle agglomerazioni la densità di terri- ri è inferiore in entrambi gli habitat, ma stima degli effettivi di tutte le specie ni- tori sia simile a quella nei boschi, perlo- nel bosco è tendenzialmente un po’ più dificanti. In combinazione con gli indici meno sotto gli 800 m: raggiunge oltre elevata che negli insediamenti. degli effettivi nidificanti possiamo così 500 territori per km², anche se con for- Molte specie originariamente bo- seguire l’evoluzione delle popolazioni di ti variazioni a seconda delle strutture e schive hanno scoperto che per loro le singole specie non solo in termini relati- vi ma anche in cifre assolute. In Svizzera le specie più diffuse sono Tortora dal collare quelle che abitano sia i boschi, sia gli in- Verzellino sediamenti urbani. Delle dieci specie ni- Verdone dificanti più comuni ce ne sono solo due (Passera europea e Codirosso spazzaca- Pigliamosche mino) per le quali il bosco non rappre- Cardellino senta l’habitat primario. Balestruccio –40 000 –20 000 0 20 000 40 000 Negli agglomerati densità dei terri- Variazione degli effettivi nidificanti tori simile a quella nei boschi Sulla base dei mappaggi per l’Atlante Variazione degli effettivi di alcune specie tipiche delle agglomerazioni tra il 1993-1996 e il si sono potute stimare le densità per i 2013-2016. 12
UCCELLI NIDIFICANTI Quando è stata l’ultima volta che avete trovato una pozzanghera fan- La crescita ha un suo prezzo: non di rado per far posto a nuovi spazi abi- gosa sul bordo della strada…? tativi vengono sacrificati vecchi alberi da frutto e pendii esposti a sud. agglomerazioni possono essere un ha- e il 2013-2016 predominano le diminu- abbattuti nel limite del possibile ven- bitat favorevole. Il Colombaccio mostra zioni, solo gli effettivi di Tortora dal col- gono rimpiazzati; al contrario, all’inter- ad esempio un notevole aumento: se lare sono aumentati. Con un saldo ne- no degli insediamenti superfici incolte e negli anni 1990 la presenza di questa gativo di ca. 40 000 territori ognuno, Ba- bordi di strade ricchi di semi, cespugli e specie era in gran parte limitata al bo- lestruccio e Cardellino presentano i cali vecchi edifici disabitati cadono vittima sco, nel frattempo il Colombaccio nidi- più significativi in termini assoluti. Nello dell’attuale densificazione e sigillatura fica anche negli agglomerati e in siepi stesso periodo, il Pigliamosche ha per- delle superfici. Anche l’espansione del- arboree nelle aree aperte. Nel bosco la so circa un terzo dei suoi effettivi. Sul- le agglomerazioni avviene in molti casi densità dei suoi territori resta comun- lo sfondo del massiccio aumento del- a scapito della biodiversità: ad esempio, que di gran lunga la più elevata. Per- la superficie degli insediamenti (+23 % pendii (esposti a sud) che, per la loro de- lomeno sotto gli 800 m, negli insedia- dal 1985 al 2009), le diminuzioni delle clività, non erano stati sfruttati intensi- menti urbani il Merlo ha una densità specie tipiche di questo ambiente sono vamente dall’agricoltura e sui quali si persino superiore a quella nei boschi ancora più preoccupanti. Mentre, gra- erano quindi sviluppate preziose picco- (in media attorno ai 50 territori/km²). zie alla presenza di vecchi alberi, nel- le strutture, sono ora edificati. le agglomerazioni molte delle specie Specie tipiche degli agglomerati in originarie dei boschi si sentono a loro netta diminuzione agio, le specie tipiche degli insediamenti Ulteriori informazioni Per le specie urbane emerge invece un hanno anche altre esigenze. Grazie agli www.vogelwarte.ch/atlas quadro ben diverso. Qui, tra il 1993-1996 inventari degli alberi urbani, gli alberi Grazie a vecchi alberi e al clima sempre più mite, nelle agglomerazioni il Colombaccio trova un ambiente favorevole. 13
UCCELLI NIDIFICANTI Tendenze diverse tra gli abitanti delle cave di ghiaia 140 21 Vaud 120 18 Vallese Numero di coppie nidificanti Resto della Svizzera 100 15 Numero di colonie Colonie 80 12 60 9 40 6 20 5 0 0 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 Evoluzione degli effettivi e numero di colonie di Gruccione nei Cantoni Vaud e Vallese, come pure nel resto della Svizzera, dal 1991. Con l’incanalamento dei fiumi dell’Alti- con 121 e 102 coppie, nel 2017 e 2018 rispettivamente 28 e 25 colonie con piano, in Svizzera le pareti sabbiose sca- ha superato la soglia delle 100 cop- 4221-5734 gallerie; ciò corrispon- vate dal flusso delle acque sono state pie. Al momento ci sono 17-20 colo- de a effettivi di nidificazione di 1731- quasi completamente distrutte. Nel no- nie, con le popolazioni più importanti 2351 coppie. Negli ultimi 25 anni gli ef- stro Paese, per gli specialisti di questi nel Canton Vaud (colonia più grande fettivi oscillano ma dal 1950 il numero habitat di nidificazione esistono tutta- nel 2011 26 coppie) e in Vallese (colo- delle colonie è fortemente diminuito. via alternative: le cave di ghiaia fungo- nia più grande nel 2017 35 coppie). Il Oggi il Topino è dipendente dalle atti- no infatti da habitat sostitutivo. Gruccione scava gallerie di nidificazio- vità dell’uomo: le cave sono diventate Nell’Europa centrale, dal 1984 circa ne in cave di ghiaia e in ripide bordu- in parte più piccole e i cicli di sfrutta- il Gruccione è in espansione e nel 1991 re di prati. Globalmente il successo ri- mento più veloci. Da alcuni anni, al To- ha nidificato per la prima volta in Sviz- produttivo delle nostre colonie sembra pino vengono offerti mucchi di sabbia zera. Nel Vallese centrale e nel Canton essere buono. Estati calde come quel- appositamente sistemati per lui, otte- Vaud (rispettivamente dal 1992 e dal la del 2018 soddisfano le esigenze del- nendo primi successi. In questo modo 1996) si sono in seguito formate pic- la specie. si hanno ora possibilità alternative per cole colonie. Dal 2005 è occupato an- Nelle cave di ghiaia dei Canto- sostenere la specie e, con un po’ di for- che il Canton Ginevra. Dopo che, fino ni Argovia, Berna, Friburgo e Soletta, tuna, è possibile mantenerla in una re- al 2009, gli effettivi erano rimasti sulle dal 1994 vengono censite ogni anno gione anche quando le cave di ghiaia 10-30 coppie, dal 2010 la specie è net- le gallerie di nidificazione del Topino. sono scomparse. tamente aumentata e, rispettivamente Nel 2017 e 2018 sono state rilevate 7000 56 Argovia Berna 6000 Friborgo 48 Soletta 5000 40 Numero di colonie Numero di gallerie Colonie 4000 32 3000 24 2000 16 1000 8 0 0 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 Evoluzione degli effettivi e numero di colonie di Topino nei Cantoni Argovia, Berna, Friburgo e Soletta dal 1994. 14
UCCELLI NIDIFICANTI Sorprese da Falco di palude e Rallidi Dal 1850 oltre il 90 % delle zone umide della Svizzera è stato distrutto. Quelle ancora esistenti ospitano per lo più un elevato numero di specie diverse e ri- servano sempre sorprese. Nel 20° secolo in Svizzera si sono avute soltanto 7 prove di nidificazione del Falco di palude. Nel 1975 la specie aveva nidificato finora per l’ultima vol- ta nel Neeracherried ZH. Al contrario, dal 1980 lungo la riva germanica del lago Inferiore di Costanza il Falco di pa- lude nidifica abbastanza regolarmente. In Svizzera si sono di nuovo constatati tentativi di nidificazione solo nel 2007- 2009, sempre nel Neeracherried. Negli ultimi anni le osservazioni in periodo di nidificazione sono nettamente aumen- Lungo la riva meridionale del lago di Neuchâtel è stata di nuovo osservata per la prima volta tate e il Falco di palude ha tentato di ni- una nidificazione di Schiribilla. dificare in diverse zone umide dell’Al- tipiano occidentale, come ad esempio nella Grande Cariçaie (2015-2016), al due o tre anni 1-2 territori. Il 2018 è rimasto elevato e nei prati umidi inon- Fräschelsweiher BE (2016), nel Meien- stato invece un anno eccezionale. Nel- dati si sono in seguito trovati 2 territori riedloch BE (2016) e nel Wengimoos la Grande Cariçaie da fine maggio è di Schiribilla grigiata, 8 territori di Vol- BE (2017). Nel 2018 hanno finalmente stata osservata una coppia di Schiribil- tolino e 35 territori di Porciglione (ne- di nuovo avuto luogo nidificazioni con la e a fine luglio due giovani con re- gli ultimi 5 anni in media 15 territori)! successo, al lago artificiale di Nieder- sti di piumino. Questa è la prima pro- Ciò dimostra la grande importanza di ried BE e presso Chavornay VD. va di nidificazione in Svizzera dal 1971 livelli delle acque sufficientemente ele- Dopo le bonifiche di numerose zone (a quel tempo presso Chavornay)! Nel vati nelle zone umide durante il perio- umide, in Svizzera esistono ancora solo 2018, nel Neeracherried, una delle no- do di nidificazione. poche prove di nidificazione di Schiribil- stre zone umide più idonee per i Ral- la, Schiribilla grigiata e Voltolino, specie lidi, per la prima volta da molti anni molto schive. Per il Voltolino contiamo le acque non sono state fatte deflui- Bibliografia ogni anno circa 10-15 territori, per la re, come era stato fatto in preceden- Müller, C. (2019): Seltene und bemerkens- Schiribilla quasi ogni anno 1-4 territo- za per adattarsi alle precipitazioni. In werte Brutvögel 2018 in der Schweiz. ri e per la Schiribilla grigiata solo ogni questo modo, il livello delle acque è Ornithol. Beob. 116: 165-178. 30 25 Indice di presenza 20 15 10 5 0 1990 1995 2000 2005 2010 2015 Negli ultimi tre anni, la presenza in Svizzera del Falco di palude durante il periodo di nidificazione, dal 31 maggio al 3 agosto, era superiore alla media. 15
UCCELLI NIDIFICANTI Uccelli nidificanti in Svizzera Evoluzione degli effettivi dei 174 uccelli nidificanti¹ in Svizzera in tutto il periodo di rilevamento (di norma 1990-2018) e ne- gli ultimi dieci anni (2009-2018). Un trend +++ corrisponde a un aumento di un fattore superiore a 5, un trend ++ a un au- mento di un fattore tra 2 e 5 e un trend + a un aumento di un fattore inferiore a 2. Il segno • mostra che non è stata costa- tata nessuna variazione statisticamente significativa, ciò si verifica in caso di popolazioni effettivamente stabili o in caso di effettivi con forti oscillazioni. Un trend – corrisponde a una diminuzione di un fattore inferiore a 2, un trend – – a una dimi- nuzione di un fattore tra 2 e 5 e un trend – – – a una diminuzione di un fattore superiore a 5. I dati sugli effettivi si riferisco- no al periodo 2013-2016 e provengono dall’Atlante degli uccelli nidificanti in Svizzera: = maschio, cp. = coppie nidificanti. Specie Trend Trend Effettivi Specie Trend Trend Effettivi 1990-2018 2009-2018 2013-2016 1990-2018 2009-2018 2013-2016 Quaglia • – 500-2000 Sterna comune ++ • 580-760 cp. Coturnice –– ++ 2500-4500 cp. Barbagianni – + 200-1000 cp. Starna • ––– 5-10 cp. Civetta nana • • 800-2000 cp. Francolino di monte • • 3000-5500 cp. Civetta ++ + 115-150 cp. Pernice bianca – • 12 000-18 000 cp. Civetta capogrosso • • 1000-3000 cp. Gallo cedrone – + 360-470 Assiolo ++ • 30-40 cp. Fagiano di monte • + 12 000-16 000 Gufo comune3 + • 2000-3000 cp. Edredone • • 1-5 cp. Allocco • • 6000-8000 cp. Smergo maggiore ++ + 600-800 cp. Gufo reale • • 200-230 cp. Fistione turco +++ + 210-300 cp. Falco pecchiaiolo + • 500-1000 cp. Moriglione • • 6-9 cp. Gipeto +++ +++ 9-15 cp. Moretta + • 160-280 cp. Aquila reale + • 350-360 cp. Canapiglia ++ • 5-10 cp. Sparviere + • 3500-6000 cp. Germano reale • • 20 000-30 000 cp. Astore • + 1300-1700 cp. Tuffetto – + 800-1300 cp. Nibbio reale +++ • 2800-3500 cp. Svasso maggiore – • 3500-5000 cp. Nibbio bruno2 • 2000-3000 cp. Svasso piccolo • +++ 3-4 cp. Poiana + • 15 000-20 000 cp. Colombella + + 2000-4000 cp. Upupa + • 180-260 cp. Colombaccio ++ + 130 000-150 000 cp. Gruccione +++ ++ 53-72 cp. Tortora selvatica – – 150-400 cp. Martin pescatore + • 400-500 cp. Tortora dal collare + • 15 000-25 000 cp. Torcicollo • + 1000-2500 cp. Succiacapre – – 40-50 cp. Picchio cenerino3 –– –– 300-700 cp. Rondone maggiore ++ • 1800-2300 cp. Picchio verde + • 10 000-17 000 cp. Rondone pallido ++ • 29-36 cp. Picchio nero ++ + 6000-9000 cp. Rondone comune2 • 40 000-60 000 cp. Picchio tridattilo • + 1000-2500 cp. Cuculo • • 15 000-25 000 Picchio rosso mezzano ++ + 1700-2100 cp. Porciglione • + 500-800 cp. Picchio rosso minore + + 1500-3000 cp. Re di quaglie ++ • 15-40 Picchio rosso maggiore + • 70 000-90 000 cp. Voltolino • ++ 10-20 cp. Gheppio ++ + 5000-7500 cp. Gallinella d’acqua + + 1000-2000 cp. Lodolaio + • 500-1000 cp. Folaga + • 5000-8000 cp. Falco pellegrino ++ • 260-320 cp. Cicogna bianca ++ ++ 370-460 cp. Rigogolo + • 3000-4500 cp. Tarabusino • • 90-120 cp. Averla piccola –– • 10 000-15 000 cp. Airone cenerino + + 1600-1800 cp. Averla capirossa ––– • 0 cp. Airone rosso +++ +++ 6-17 cp. Gracchio corallino ++ • 70-80 cp. Cormorano +++ +++ 1200-2100 cp. Gracchio alpino2 • 11 000-21 000 cp. Corriere piccolo • • 90-120 cp. Ghiandaia + • 60 000-75 000 cp. Pavoncella –– + 140-180 cp. Gazza ++ • 35 000-40 000 cp. Chiurlo maggiore ––– • 0 cp. Nocciolaia • • 20 000-25 000 cp. Beccaccia – • 1000-4000 Taccola + + 1250-1500 cp. Beccaccino ––– • 0-1 cp. Corvo comune +++ ++ 5800-7300 cp. Piro piro piccolo • + 70-90 cp. Corvo imperiale + • 2000-3000 cp. Gabbiano comune –– • 560-800 cp. Cornacchia nera ++ – 80 000-120 000 cp. Gabbiano corallino • • 0-5 cp. Cincia mora2 • 400 000-600 000 cp. Gavina • • 0-3 cp. Cincia dal ciuffo + • 90 000-110 000 cp. Gabbiano reale +++ + 1240-1430 cp. Cincia bigia + – 70 000-100 000 cp. 16
UCCELLI NIDIFICANTI Specie Trend Trend Effettivi Specie Trend Trend Effettivi 1990-2018 2009-2018 2013-2016 1990-2018 2009-2018 2013-2016 Cincia alpestre o cp. dei salici2 • 70 000-95 000 cp. Pettazzurro ++ • 5-12 cp. Cinciarella ++ • 200 000-300 000 cp. Usignolo + • 1700-2200 cp. Cinciallegra + • 400 000-550 000 cp. Balia nera2 • 17 000-22 000 cp. Tottavilla • • 250-300 cp. Codirosso spazzacamino + • 300 000-400 000 cp. Allodola – • 25 000-30 000 cp. Codirosso comune • • 12 000-18 000 cp. Basettino + ++ 80-110 cp. Codirossone – + 2000-3000 cp. Canapino comune + + 300-350 cp. Passero solitario • • 15-25 cp. Canapino maggiore –– • 100-150 cp. Stiaccino –– • 7000-9000 cp. Cannaiola verdognola • • 3000-6000 cp. Saltimpalo + + 1500-2000 cp. Cannaiola comune • • 9000-11000 cp. Culbianco + • 40 000-60 000 cp. Cannareccione + ++ 270-320 cp. Regolo + • 200 000-400 000 cp. Salciaiola + • 280-310 cp. Fiorrancino • ++ 250 000-400 000 cp. Forapaglie macchiettato + • 150-250 cp. Sordone • • 25 000-40 000 cp. Balestruccio – • 70 000-90 000 cp. Passera scopaiola + • 200 000-250 000 cp. Rondine • + 70 000-90 000 cp. Passera europea + + 450 000-550 000 cp. Rondine montana + + 7000-9000 cp. Passera mattugia + • 80 000-95 000 cp. Topino – + 2300-3000 cp. Fringuello alpino – • 6000-9000 cp. Luì bianco ++ • 40 000-60 000 cp. Prispolone – • 50 000-70000 cp. Luì verde –– • 5000-7500 cp. Pispola –– • 500-800 cp. Luì grosso –– – 4000-5000 cp. Spioncello • + 150 000-200 000 cp. Luì piccolo + • 250 000-300 000 cp. Cutrettola + • 300-340 cp. Codibugnolo + • 20 000-35 000 cp. Ballerina gialla • • 17 000-20 000 cp. Capinera + • 700 000-800 000 cp. Ballerina bianca – – 90 000-110 000 cp. Beccafico – – 35 000-50 000 cp. Fringuello + • 900 000-1 100 000 cp. Bigia padovana ––– ––– 0-5 cp. Frosone • • 13 000-17 000 cp. Bigiarella • • 17 000-23 000 cp. Ciuffolotto scarlatto • • 50-70 cp. Sterpazzola + • 1800-2500 cp. Ciuffolotto – • 40 000-75 000 cp. Rampichino comune + • 45 000-55 000 cp. Verdone – – 90 000-120 000 cp. Rampichino alpestre ++ • 75 000-100 000 cp. Fanello • + 25 000-30 000 cp. Picchio muratore – • 110 000-170 000 cp. Organetto • • 15 000-20 000 cp. Picchio muraiolo – • 1000-2500 cp. Crociere ++ • 25 000-35 000 cp. Scricciolo + • 400 000-550 000 cp. Cardellino – + 50 000-70 000 cp. Merlo acquaiolo + • 6000-8000 cp. Venturone alpino – • 10 000-20 000 cp. Storno • + 120 000-140 000 cp. Verzellino – • 35 000-45 000 cp. Tordela + • 130 000-150 000 cp. Lucherino2 • 10 000-16 000 cp. Tordo bottaccio + + 300 000-350 000 cp. Strillozzo – • 80-110 cp. Merlo + + 500 000-700 000 cp. Zigolo muciatto + • 7000-10 000 cp. Cesena – • 40 000-45 000 cp. Ortolano ––– ––– 1-5 cp. Merlo dal collare – • 50 000-75 000 cp. Zigolo nero + • 1000-1500 cp. Pigliamosche – • 35 000-55 000 cp. Zigolo giallo • – 65 000-75 000 cp. Pettirosso + • 450 000-650 000 cp. Migliarino di palude – • 1700-3000 cp. 1 Sono considerate le specie che dal 1990 hanno fatto parte almeno una volta dei nidificanti regolari (che hanno cioè nidificato in 9 di 10 anni consecutivi). Senza specie introdotte (ad es. Cigno reale, Casar- Ulteriori informazioni ca, Fagiano comune) si tratta di 177 specie. Per Picchio dalmatino, Balia dal collare e Passera d’Italia, per www.vogelwarte.ch/situazione/nidificanti mancanza di dati non è possibile effettuare una stima. 2 Periodo di rilevamento 1999-2018 3 Periodo di rilevamento 1996-2018 Bibliografia Knaus, P., S. Antoniazza, S. Wechsler, J. Gué- Specie che nidificano in maniera irregolare o eccezionale lat, M. Kéry, N. Strebel & T. Sattler (2018): Dal 2000 altre 28 specie hanno nidificato in Svizzera in maniera irregolare o Atlante degli uccelli nidificanti in Svizzera 2013-2016. Distribuzione ed evoluzione de- solo eccezionale. Le loro presenze in periodo riproduttivo vengono documen- gli effettivi degli uccelli in Svizzera e nel tate nel modo più completo possibile (tabella disponibile in Internet al link «Ul- Liechtenstein. Stazione ornitologica svizze- teriori analisi»). ra, Sempach. 17
U C C E L L I D I PA S S O L’invasione del secolo Nella primavera del 2018 l’Europa occi- dentale e meridionale ha registrato una Paese Numero di individui Paese Numero di individui spettacolare invasione di Storno roseo. Ungheria 10 000 Norvegia 19 Questa specie gregaria e irregolare è ori- Italia 2500 Paesi Bassi 15 ginaria delle steppe e delle zone semide- Francia > 2000 Irlanda >10 Svizzera > 155 Polonia 9 sertiche dell’Asia centrale e sverna in In- Gran Bretagna 150 Finlandia 8 dia, ma è nota per le sue occasionali in- Austria 135 Belgio 5 vasioni fuori dal suo normale areale; la Spagna 79 Estonia 3 Svizzera viene tuttavia raggiunta solo di Slovacchia 65 Islanda 1 Svezia > 20 Capo Verde 1 rado. Le 48 osservazioni registrate fino Danimarca 20 Lituania 1 al 2017 concernevano per lo più indivi- Germania 20 dui singoli e solo raramente 2-3 uccel- Come mostrano le stime globali per Paese tra metà maggio e fine giugno, l’invasione di Storno li insieme. Solo durante l’invasione del roseo ha avuto luogo soprattutto nella parte sud dell’Europa occidentale. 1875, il 5 giugno a Lucerna c’era uno stormo di 15-20 storni rosei. L’incursione verso ovest L’invasione del 2018 ha avuto luogo tra metà maggio e fine giugno, con circa 10 000 uccelli in Ungheria e diverse mi- gliaia di coppie nidificanti in Bulgaria, Romania e Crimea. L’incursione principa- le verso ovest si è verificata dal 23 mag- gio al 7 giugno a sud delle Alpi, attra- verso l’Italia centrale e settentrionale e la Francia meridionale.Nell loro viaggio verso ovest gli uccelli hanno raggiunto in particolare la Spagna e la Gran Bretagna. Breve ma forte passaggio attraverso la Svizzera In Svizzera l’incursione è stata constatata tra il 21 maggio e il 7 giugno. Dopo due L’invasione di Storno roseo nel 2018 si è manifestata in maniera particolarmente pronuncia- ta nella metà meridionale della Svizzera. I punti indicano il numero massimo di uccelli per Comitato di omologazione svizzero luogo: bianco = 1-2 ind., giallo = 3-9 ind., arancione = 10-14 ind., rosso = 15-20 ind. Il Comitato di omologazione svizzero (COS) è un gruppo indipendente di esperti. Il suo compito principale è di verificare se le segna- individui singoli in Grigioni, il 25 maggio il 7 giugno sull’Altipiano. In Engadina il lazioni di osservazioni insolite di uccelli pro- è stato osservato un piccolo gruppo di 14 luglio c’era ancora un ritardatario. I venienti dalla Svizzera siano sufficientemen- 6 uccelli in Ticino. Lo stesso giorno sono 155 individui riconosciuti dal Comitato te documentate per essere incluse nella bibliografia scientifica. Questo vale per osser- apparsi i primi storni rosei al nord del- di omologazione svizzero devono esse- vazioni di specie generalmente rare in Svizze- le Alpi, sull’Altipiano orientale, il giorno re considerati come un minimo poiché ra, come lo Storno roseo o la Schiribilla gri- seguente in Vallese e nella regione del è impossibile sapere se, nel caso di uc- giata, ma concerne anche osservazioni di lago Lemano. Il 26 maggio, con 20 in celli presenti per diversi giorni in una lo- specie più diffuse che non siano in linea dal punto di vista spaziale o temporale con quan- Vallese e 13 in Ticino, i gruppi avevano calità, si sia trattato effettivamente sem- to conosciuto, o di specie che nidificano per già raggiunto le dimensioni massime. Il pre degli stessi individui. la prima volta in Svizzera. passaggio è culminato il 27 maggio con Il COS pubblica ogni anno un rapporto in tedesco sulla rivista «Der Ornithologische Be- segnalazioni da almeno 17 località, so- obachter» e un rapporto in francese sulla ri- prattutto nella metà meridionale del Pa- vista «Nos Oiseaux». ese. In seguito, il numero degli uccelli è Ulteriori informazioni diminuito e le ultime osservazioni sono www.vogelwarte.ch/cos state effettuate il 1° giugno nelle Alpi e 18
60 50 Numero di individui 40 30 20 10 0 21.5. 23.5. 25.5. 27.5. 29.5. 31.5. 2.6. 4.6. 6.6. Come mostrano i totali giornalieri degli uccelli osservati dal 21 mag- gio al 7 giugno nei Cantoni Vallese, Ticino e Grigioni (rosso), come pure nel resto della Svizzera (blu), nel 2018 il passaggio dello Storno roseo era concentrato nella parte meridionale della Svizzera.
Il Pendolino è un migratore poco frequente che nidifica solo raramente da noi. Tipici sono i suoi richiami sottili, penetranti e un po’ melancolici. A proposito di migrazione Nell’inverno 2017/18, in montagna è fringuelli alpini sui fondovalle. Alcu- della sottospecie nordica Acanthis f. caduta una tale quantità di neve da li- ni fringuelli alpini hanno raggiunto flammea. mitare notevolmente l’accesso al nu- persino le quote più basse della Sviz- trimento per le specie alpine, costrin- zera, sul piano di Magadino TI. Nei Migrazione bloccata e ritorni gendole a spostarsi fino a basse quo- 30 anni precedenti ciò era successo precoci te: coturnici sono apparse ai piedi dei solo due volte, nel 1992 e nel 2009. Dopo un marzo piuttosto freddo, la pri- versanti vallesani esposti a sud a soli In alcuni anni gli organetti effettuano mavera 2018 è stata molto mite: le tem- 540 m e in alcuni luoghi anche in Tici- spostamenti simili a invasioni e nell’in- perature di aprile sono state superiori no e in Grigioni, a 650 m. Dalla metà verno 2017/18 in Svizzera è succes- di quasi 4 °C alla media pluriennale. At- di dicembre, su tutto l’arco alpino si so di nuovo; tra gli uccelli osservati torno al 18 marzo nevicate fino a bas- potevano osservare anche sordoni e ce n’erano diversi con caratteristiche se quote hanno impedito a molti uccelli Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio 80 70 2018 60 ø 2008-2017 Indice di presenza 50 40 30 20 10 0 11 14 17 20 23 26 29 32 35 38 41 44 Pentadi Il Cannareccione nidifica in grandi canneti di pianura. Durante la migrazione lo si può comunque osservare in tutta la Svizzera. Il suo ritorno cul- mina in maggio. Nel 2018 i primi cannareccioni sono comparsi prima del normale. 20
U C C E L L I D I PA S S O migratori di continuare il loro volo: ad Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio esempio, un numero insolitamente ele- 90 vato di pivieri dorati ha dovuto effet- 80 2018 tuare una pausa obbligata, fatto che ha 70 ø 2008-2017 portato nella Svizzera settentrionale alla Indice di presenza 60 scoperta di alcuni gruppi di oltre 50 uc- 50 celli. Il gruppo più grande è stato osser- 40 vato il 19 marzo presso Möhlin AG e contava 319 individui, un nuovo record 30 per la Svizzera. È rimasto bloccato an- 20 che un numero eccezionalmente eleva- 10 to di zafferani: il 17 marzo ha fatto tap- 0 pa a Yverdon VD un massimo di 218 uc- 11 14 17 20 23 26 29 32 35 38 41 44 celli, cifra che rappresenta anch’essa un Pentadi nuovo record. Altre specie che tornano Di norma, la migrazione primaverile del Pendolino raggiunge il suo in marzo, come la Capinera o il Pendo- culmine tra fine marzo e metà aprile. Nel 2018 non c’è tuttavia stata lino hanno subito ritardi. Al contrario, praticamente alcuna osservazione in marzo. singoli migratori a lungo raggio, che di norma arrivano più tardi, hanno benefi- ciato delle buone condizioni primaverili L’infinita ondata di caldo ha provo- queste zone. Il 2018 è stato anche un tornando più presto del solito. Ciò vale cato anche un notevole abbassamen- anno di pasciona per diverse specie ar- ad esempio per l’Usignolo, il Cannarec- to del livello dei laghi, mettendo alla boree e inoltre diversi cespugli erano cione o la Bigiarella. luce, soprattutto sul lago di Costanza, stracolmi di bacche. Di ciò hanno ap- grandi superfici fangose che hanno profittato Crociere e Lucherino ma an- Calore e siccità persistenti attratto i limicoli. La tavola riccamen- che Tordo sassello e Cesena. In inver- Nel 2018 è stato registrato il terzo au- te imbandita fino ad autunno inoltra- no, appena fuori dal confine svizzero, tunno più caldo da sempre in Svizze- to è stata particolarmente apprezzata presso Vendlincourt JU e non lontano ra. Ciò ha portato per la prima volta dai piovanelli pancianera, che si sono da Sciaffusa, c’erano due grandi dor- a un prolungamento del tradizionale soffermati a lungo sul lago di Costan- mitori di Peppola, ciascuno compren- soggiorno estivo dei grifoni nelle Alpi za, in gruppi fino a 300 uccelli. Il bas- dente diversi milioni di uccelli. e Prealpi occidentali fino a metà otto- so livello delle acque è stato presumi- bre. Le osservazioni di Avvoltoio mo- bilmente anche la causa per cui alcune naco sono state molto più numerose specie, come la Pivieressa e il Corriere che negli anni precedenti e concerne- grosso, sono rimaste più a lungo del vano fino a tre individui contemporane- solito in diversi luoghi. Altre, come la amente. Grazie al successo delle misure Beccaccia di mare, il Combattente, la di reintroduzione in Francia, entrambe Pittima reale e minore, la Pantana e Ulteriori informazioni le specie compaiono sempre più rego- la Pettegola, hanno tentato, a volte www.vogelwarte.ch/situazione/migrazione larmente in Svizzera. persino con successo, di svernare in Come mostrano i luoghi di osservazione negli inverni 2016/17 (a sinistra) e 2017/18 (a destra), la frequenza dell’Organetto può variare notevolmente da inverno a inverno. I punti indicano il numero massimo di uccelli per km² tra il 1° dicembre e il 15 febbraio: bianco = 1-2 ind., giallo = 3-10 ind., arancione = 11-20 ind., rosso = 21-70 ind. 21
U C C E L L I D I PA S S O EuroBirdPortal – ora praticamente in tempo reale Lo EuroBirdPortal (EBP) si basa su un’i- successo alla fine del 2018. Il suo sco- dea nata nel 2012 in seno al gruppo di- po era, tra l’altro, introdurre un for- Lo EuroBirdPortal (EBP) in cifre rettivo internazionale della famiglia di mato uniforme di scambio, automa- Organizzazioni partner 81 ornitho: riunire in una banca dati euro- tizzare il trasferimento dei dati, creare Paesi aderenti 29 Portali online che partecipano 19 pea di nuova creazione i dati raccolti in una banca dati centralizzata e trasfe- Segnalatrici e segnalatori attivi 120 000 tutta Europa tramite i numerosi porta- rire conoscenze a portali ancora poco Segnalazioni per anno 45 mio. li di segnalazione nazionali e regionali. consolidati. Osservazioni in totale 320 mio. Il primo obiettivo era quello di offrire Specie attualmente presenti nel visualizzatore 105 agli ornitologi e agli amici della natura Aprile 2019 – EBP diventa «live» Costo del progetto LIFE 580 000 CHF una panoramica che permettesse di se- Nell’aprile 2019 si è potuta presen- guire in tempo reale la presenza a livel- tare al pubblico la versione «live» del lo spaziale e temporale degli uccelli in nuovo visualizzatore. Attualmente, il Europa. Il secondo obiettivo era quello 99,2 % delle segnalazioni di 105 spe- completa del trasferimento dei dati e la di utilizzare la banca dati per analisi su cie, raccolte tramite i portali online (in creazione di un team redazionale. Esi- scala continentale. In terzo luogo, si vo- media 120 000 al giorno), fluisce au- sterebbero pure numerose applicazioni levano mettere maggiormente in risal- tomaticamente ogni notte nella banca pratiche, come ad esempio una com- to le banche dati e il loro grosso lavoro. dati. I dati vengono riassunti per celle di binazione con radar meteorologici per La Stazione ornitologica ha sostenu- 30 × 30 km. I singoli osservatori non de- le previsioni. L’esistenza futura e l’ulte- to sin dall’inizio lo sviluppo dell’EBP, sia vono quindi temere che le loro segnala- riore sviluppo dell’EBP non sono tutta- finanziariamente, sia con il suo know- zioni vengano diffuse quali dati grezzi via ancora garantiti poiché mancano i how. Gli inizi sono stati difficili perché ad alta precisione e che il loro ulteriore finanziamenti necessari. ognuna delle banche dati aveva la pro- utilizzo avvenga in maniera completa- pria struttura – altro che unità europea! mente incontrollata. Sotto la direzione dell'Istituto catala- no di ornitologia (ICO), con il patroci- Futuro poco definito ma potenzia- nio dello European Bird Census Council le elevato (EBCC) e con partner britannici (BTO), Sarebbero auspicabili un ampliamen- belgi (NATAGORA) e olandesi (SOVON), to a tutte le specie, una densificazio- Ulteriori informazioni negli ultimi tre anni si è potuto condur- ne della rete di osservazione nei Paesi www.eurobirdportal.org/swi re un progetto EU LIFE, conclusosi con orientali e meridionali, l’automazione Nello EuroBirdPortal si può seguire l’arrivo degli uccelli migratori in Europa. La fenologia di due specie diverse o l’arrivo della stessa specie in due anni diversi possono venire confrontati fianco a fianco. Ad esempio, nell’ultima settimana di marzo nell’Europa meridionale e centrale la Rondine (a sinistra) è già ben diffusa mentre il Rondone (a destra) sta appena arrivando nelle regioni più meridionali e nella Francia occidentale. 22
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