Fedi che si uniscono: le coppie cristiano-musulmane nel contesto bresciano
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ARGOMENTI Fedi che si uniscono: le coppie cristiano-musulmane nel contesto bresciano Nadia Zatti1 1. Introduzione ligione cattolica e l’altro immigrato e Il volto interculturale ed interreligio- di religione musulmana. In tali cop- so del contesto sociale al quale appar- pie, alla diversità culturale e nazio- teniamo è rappresentato oggi anche nale che caratterizza i due coniugi, dalle cosiddette coppie miste con le si va a sommare la diversità religiosa quali è possibile entrare sempre più che inevitabilmente comporta uno in contatto nella vita di ogni giorno. scontro-incontro sia all’interno della Ma cosa significa coppia mista? Mi- relazione di coppia che all’esterno tra sta secondo quali criteri? L’espressio- la coppia e la cerchia di conoscenze. ne può, infatti, risultare fuorviante Quello delle coppie miste e delle cop- nel caso in cui non si chiarisca il sen- pie interreligiose in particolare, è un so che gli si vuole attribuire poiché fenomeno complesso ed eterogeneo ogni coppia può essere considerata che può essere considerato come uno mista per il fatto che al suo interno dei più recenti esiti dei processi di si incontrano e si mescolano elementi mutamento sociale, legati all’immi- di diversità che necessitano di essere grazione, che interessano il nostro compresi ed accolti. Paese. Questo contributo tratta delle unioni Il desiderio di trattare il tema delle coniugali miste interreligiose com- coppie interreligiose nasce da un in- poste da un coniuge italiano e di re- contro, trasformatosi poi in un’amici- 57
zia, con una delle coppie intervistate di quella di unione (Pieterse, 2005). nel corso della ricerca. I racconti di Analizzando l’andamento dei matri- questa coppia, che esprimevano la moni misti negli ultimi due decenni, difficoltà di essere un “fatto nuovo” nel Comune di Brescia nel 2013 (ul- all’interno del loro contesto, mi han- timi dati disponibili), sono stati cele- no spinta ad approfondire questa re- brati 485 matrimoni: 377 tra coniugi altà ancora poco conosciuta che su- italiani e 108 in cui almeno uno dei scita spesso descrizioni stereotipate due coniugi è cittadino straniero rag- delle coppie miste sulla base di luoghi giungendo il 22,3% del totale dei ma- comuni che le identificano come pro- trimoni (nel 1995 erano l’8,4%) - vedi blematiche e fallimentari a causa del- la Tabella riportata a pag. 36. la diversità culturale e religiosa che le Il trend non risulta lineare: mentre si caratterizza1. osserva un costante calo dei matri- La ricerca nasce, quindi, con l’obiet- moni fra italiani, la quota ricoperta tivo di “de-problematizzare” queste da quelli misti e fra stranieri varia unioni sottolineando, da un lato, continuamente. l’impossibilità di condurre delle ge- Secondo l’ultima analisi condotta sui neralizzazioni e, dall’altro lato, come matrimoni celebrati nel Comune di la diversità e la conflittualità inter- Brescia relativa agli anni 2000-2008, ne alla coppia siano degli elementi la composizione dei matrimoni mi- connaturati allo svilupparsi di una sti è la seguente: le spose straniere qualsiasi relazione di coppia. Tutto di uomini italiani sono nel 44% dei ciò però senza dimenticare che la di- casi provenienti dall’Europa centro- versità culturale e religiosa svolge un orientale (soprattutto Ucraina, Ro- ruolo rilevante nell’orientare ed in- mania, Moldova, Albania), seguono fluenzare le scelte di vita dei membri al 21% le spose provenienti dall’A- della coppia mista. merica centro-meridionale (Brasile, La ricerca, che qui viene presentata, Perù, Cuba); stessa percentuale per le è stata realizzata nel 2015 nel conte- spose dall’Europa occidentale, infine, sto bresciano che è interessato, da di- l’8% dall’Asia ed il 6% dall’Africa. Le versi decenni ed in proporzioni rile- italiane che non hanno sposato con- vanti, dal fenomeno migratorio e, di nazionali, hanno scelto sposi dell’A- conseguenza, dall’aumento di unioni merica centro-meridionale (46%), miste. In questo contesto le coppie in- dell’Ue (27%), dell’Africa (18%) e terreligiose si inseriscono come una dell’Europa centro-orientale (9%). realtà ormai radicata ma spesso na- Per quanto riguarda il livello d’istru- scosta o ignorata per il cambiamen- zione se lo sposo è italiano e la sposa to che portano con sé nei confronti è straniera, l’istruzione è simile nel delle comunità cui appartengono, che 35,5% dei casi, superiore per lui nel richiama l’idea di ibridazione prima 22,6%, per lei nel 41,9%; se lo sposo 58
è straniero e la sposa è italiana han- le coppie hanno figli. Il coniuge im- no lo stesso livello di istruzione nel migrato della coppia proviene dal 63,6% dei casi, e la stessa percentuale Senegal, dal Marocco, dal Pakistan, del 18,2% per la disparità sia a favore dall’Albania o dalla Tunisia e per la dello sposo che a favore della sposa. maggior parte è in Italia da più di 5 Per quanto riguarda la differenza di anni. In otto su dieci casi la parte mu- età tra gli sposi, se lo sposo è italiano sulmana della coppia è rappresentata e la sposa straniera è in media di circa dal marito mentre la parte cattolica 10 anni, se straniero è lo sposo e la è costituita dalla moglie poiché nei sposa è italiana, mediamente risulta testi sacri dell’Islam è indicato che più giovane il marito di 2,5 anni. la donna musulmana possa sposare Le coppie miste coniugate attualmen- solamente un uomo di fede musul- te residenti a Brescia sono 1.182: per mana di modo che i figli della coppia la maggior parte si tratta di coppie vengano educati all’Islam essendo il con figli in cui il marito è italiano padre il responsabile dell’educazione mentre la moglie è immigrata3. religiosa dei figli. Risulta più difficile reperire dati rela- Ai due coniugi della coppia, sulla tivi ai matrimoni misti interreligio- base di una traccia d’intervista semi- si poiché i censimenti nazionali e le strutturata, è stato chiesto di raccon- pratiche amministrative non prendo- tare la loro storia secondo un criterio no in considerazione l’appartenenza cronologico a partire dall’incontro religiosa dei due coniugi della coppia; e dal fidanzamento, passando dalla di conseguenza, gli unici dati a dispo- scelta del matrimonio e dallo svi- sizione si basano su una presunzione luppo dell’unione matrimoniale fino di appartenenza religiosa del coniuge ad arrivare, per alcune delle coppie immigrato in relazione alla percen- intervistate, alla nascita dei figli. Le tuale di popolazione musulmana pre- interviste si sono svolte in diversi sente nel suo Paese d’origine. luoghi ad esempio presso l’abitazione Sono state intervistate dieci coppie degli intervistati o dell’intervistatore tutte sposate con rito civile, mentre e sono state condotte da chi scrive una di esse è legalmente separata; tre secondo il metodo dell’intervista dia- delle dieci coppie hanno celebrato il logica (La Mendola, 2009) che punta matrimonio anche con il rito catto- alla creazione di conoscenza attra- lico (definito rito misto), una coppia verso l’interazione intesa non come anche con rito musulmano e un’altra mero passaggio di dati e di informa- coppia con entrambi i riti religiosi. zioni ma come relazione nella quale, L’età dei membri delle coppie intervi- tramite domande e risposte, entrambi state varia dai 24 ai 55 anni così come gli interagenti, possono apprendere e diversi sono i livelli di professione e conoscere, “accorgendosi” di qualco- pratica religiosa; inoltre alcune del- sa che prima ignoravano. 59
L’ipotesi di fondo da cui si è partiti Il Cattolicesimo e l’Islam esprimono nella ricerca è che le coppie interre- diverse concezioni di matrimonio. ligiose sono coppie come altre ma Il matrimonio islamico (niqah) è un pionieristiche per il fatto di non ave- contratto formale di autonomia pri- re nessun esempio al quale riferirsi vata (‘aqd) tra un uomo ed una don- e all’interno delle quali il fattore re- na la quale diventa lecita per l’uomo ligioso entra solo parzialmente a de- secondo la Legge ed ha per scopo il terminare l’esito di coppia riposo dell’anima (sakan), il lecito esercizio della sessualità (ihsan) e 2. La coppia cristiano-musulmana la crescita della nazione o comunità Le coppie interreligiose, così definite (umma). Il matrimonio può essere sulla base della duplice appartenenza “combinato” o “d’amore”, intendendo religiosa dei due membri della cop- con ciò l’unione avvenuta per la libe- pia, sono parte del più ampio grup- ra e consapevole scelta dei coniugi. Il po delle coppie miste4. Le coppie matrimonio è considerato quindi un cristiano-musulmane, analizzate nel patto (mithaq) la cui validità dipen- corso della ricerca, costituiscono un de da quattro condizioni necessarie: esempio di coppie interreligiose nelle l’assenza di impedimenti, il libero quali la religione cristiana ed in parti- consenso delle parti, la stipulazio- colare quella cattolica, prevalente nel ne di una dote e i requisiti di forma nostro Paese, si incontra con la reli- (Borrmans, 1997). Lo sposo è tenu- gione islamica, seconda religione più to a chiedere la mano della sposa al praticata in Italia5. suo curatore matrimoniale (wali) che Nonostante la crescente secolarizzazi- molto spesso coincide con il padre o one6, la religione risulta, nella pratica il fratello maggiore ed è considerato delle interazioni quotidiane, una di- oggi come un mandatario della sposa versità importante, una declinazione (Dakouri, 2008). da esplorare nei diversi casi e con le Il matrimonio cattolico, a differenza debite distinzioni, nell’indagine del- di quello musulmano, ha valenza di la mixitè contemporanea (Peruzzi, sacramento ed è definito dal diritto 2008). canonico, come consortium totius vi- Probabilmente, tra le componenti del tae (Can. 1096) e cioè una comunità panorama delle presenze religiose in di vita, tra i due coniugi, completa, Italia, l’Islam costituisce quella su cui piena, esclusiva e indissolubile, nella si soffermano più frequentemente i quale gli sposi condividono l’intera riflettori dei media e che più spesso esistenza in tutti i suoi aspetti, anche è oggetto di accesi dibattiti (Rhazzali più intimi, tanto da divenire una sola e Equizi, 2013), spesso alimentando carne nel suo significato più pieno stereotipi e costruzioni sociali sull’I- (Perotti Barra, 2001). slam ed i musulmani. Queste diverse concezioni inducono 60
i rappresentanti delle due religioni a donna ebrea o cristiana, mentre la scoraggiare le unioni miste interreli- donna musulmana può sposare uni- giose. Questo è confermato dal fatto camente un uomo musulmano poi- che le religioni, fino a tempi estre- ché è questo che si occupa dell’edu- mamente recenti, hanno vissuto i cazione religiosa dei figli (Borrmans, matrimoni misti con profonda diffi- 1997). denza, cogliendo in essi un pericolo Nel caso in cui una donna musulma- per la fede del partner appartenente na desideri sposare un uomo cristia- alla propria confessione o come uno no per ottenere il nullaosta matrimo- strumento per attuare un’azione di niale richiesto dall’ufficiale di stato proselitismo nei confronti del part- civile affinché il matrimonio possa ner dell’altra confessione. avere luogo, il coniuge cristiano do- La Chiesa cattolica non considera vrà convertirsi all’Islam o appellarsi il matrimonio interreligioso come al competente tribunale italiano al un sacramento ma come un vincolo fine di ottenere una sentenza che per- naturale (Ghiringhelli, Negri, 2008); metta di procedere alla realizzazio- per tale matrimonio il diritto cano- ne del matrimonio anche in caso di nico prevede una specifica tipologia assenza del nullaosta (Ghiringhelli, di celebrazione definita “rito misto”7. Negri, 2008). I futuri sposi, a causa della dispari- I mutamenti che si generano a livel- tà di culto che li caratterizza, hanno lo sociale, come nel caso delle cop- l’obbligo di richiedere una licenza da pie interreligiose, influenzano non parte dell’autorità ecclesiastica loca- solo le relazioni personali ma anche le per poter celebrare il matrimonio. le istituzioni nel costruire politiche L’autorità religiosa del luogo conce- di riconoscimento delle differenze: de la dispensa all’impedimento della norme, valori, religioni e stili di vita disparità di culto nel caso in cui vi si intrecciano dando luogo ad una sia una “giusta e ragionevole causa” situazione di pluralismo culturale (Can. 90) e sussistano delle specifi- e normativo che, in certa misura, si che “garanzie” (Can. 1125): entrambe riflette sull’ordinamento giuridico, le parti della coppia devono essere in- sollecitando il riconoscimento delle formate sulle proprietà (l’unità e l’in- differenze culturali e delle identità di dissolubilità) e i fini (la procreazione ciascuno nel rispetto delle libertà e e l’educazione dei figli ed il bene dei dei diritti fondamentali di ogni indi- coniugi) del matrimonio che nessuna viduo (Zilio Grandi, 2006). delle due parti deve escludere, pena La diversità tra le religioni si ripro- l’invalidità dell’unione. pone profondamente all’interno della Per quanto riguarda l’Islam, secondo coppia interreligiosa, i cui membri si i precetti del Corano, è possibile per trovano ad affrontare questioni teolo- un uomo musulmano sposare una giche rilevanti e complesse cercando 61
di individuare, di volta in volta, quale lineari; nonostante ciò la relazione sia la soluzione più adatta, attraverso di coppia nasce sempre da un primo la continua mediazione, consapevoli incontro e da una fase di conoscenza che, senza il dialogo, il rischio di an- che, nel corso del tempo, si approfon- dare incontro ad una rottura o ad un disce e si trasforma. allontanamento della coppia è molto Nella maggior parte dei casi, il tema elevato. della diversità religiosa all’interno La diversità religiosa tra i coniugi della coppia diventa, già dai primi di una coppia cristiano-musulmana incontri, argomento di confronto sia diventa, quindi, tema d’indagine al perché tale differenza risulta subito fine di individuare il ruolo che tali visibile, attraverso le scelte quotid- differenti religioni possono assume- iane dell’individuo, sia perché si ha re nella relazione di coppia e di come il preconcetto che l’appartenenza re- possono influenzarne le scelte di vita, ligiosa differente possa, in qualche anche nei confronti dei figli. A que- modo, rappresentare un ostacolo, sto proposito la prospettiva da adot- una difficoltà, per l’altra persona a tare per l’analisi di tale realtà è quella proseguire nella relazione. del dialogo interreligioso ed intercul- La dimensione dell’appartenenza re- turale, quello reale e concreto, spe- ligiosa, infatti, può rappresentare una rimentato nel quotidiano e nella di- parte costitutiva dell’identità dell’in- mensione più privata ed esistenziale, dividuo e rimanda ad un sistema di che costituisce l’essenza della fami- valori che orienta il comportamento glia plurale ed interreligiosa (Canta, dei soggetti e rinvia a regole che gov- 2014). ernano le comunità di appartenenza e le famiglie nei vari aspetti concre- 3. I risultati della ricerca: il ciclo di ti della loro vita (Fenaroli, Panari, vita della coppia interreligiosa 2006). Le dieci interviste sono state analiz- Le motivazioni dell’attrazione e zate seguendo l’approccio del ciclo di dell’interesse nei confronti del part- vita della coppia, proposto da Gozzo- ner, che danno vita alla relazione, li e Regalia (2005). Come si è detto, sono diverse per ogni coppia ma per ai due coniugi della coppia è stato alcune di queste hanno riguardato chiesto di raccontare la loro storia anche le reciproche differenze reli- affrontando le fasi fondamentali del giose; tali coppie hanno identificato loro percorso di coppia. l’osservanza della religione come una delle principali fonti di attrazione e di 3.1. Incontro e fidanzamento avvicinamento. I percorsi che portano alla formazi- Alcuni intervistati hanno riferito che one di un legame affettivo sono i parenti e gli amici vedono, nella di- molteplici e non riconducibili a fasi versità religiosa, una problematicità 62
rilevante che può mettere in crisi il 3.2. Il matrimonio rapporto di coppia e, in alcuni casi, Nel percorso di vita delle coppie in- giungono a considerarla come un os- tervistate, il matrimonio ha costituito tacolo insormontabile e per questo un passaggio di svolta importante si oppongono fortemente all’unione nel consolidamento e nella conferma che si va costruendo. dell’unione mista. Questo passaggio Le reazioni iniziali di chiusura dei ha comportato una difficile mediazi- genitori della coppia nei confron- one per le coppie a causa dei diversi ti della relazione interreligiosa si significati che i membri della coppia sono verificate all’interno di quelle gli hanno attribuito sulla base delle famiglie più praticanti da un punto rispettive mappe culturali di riferi- di vista religioso, per le quali la re- mento. ligione ha sempre rappresentato un Dal punto di vista burocratico, per elemento fondamentale nella vita poter celebrare il matrimonio civile, è familiare. stato necessario, da parte del partner Curiosamente, se le reazioni di diffi- immigrato, richiedere il nulla osta denza degli altri, nei confronti della all’autorità competente del proprio coppia e della tenuta del loro legame, Paese d’origine; spesso, per le coppie, si riscontrano nelle parole di qua- ottenere questo documento non è si tutti gli intervistati, tuttavia tali stato facile ed ha comportato lunghi reazioni possono paradossalmente e faticosi passaggi da un luogo ad un contribuire a rafforzare e rinsaldare altro alla ricerca della documentazi- la relazione tra i due partner. one necessaria al suo rilascio e alla Nella maggior parte dei casi, però, validazione. quando si è riscontrata una prima Le difficoltà affrontate dalle coppie chiusura di parenti ed amici a cau- durante il periodo di preparazione sa della diversità religiosa, l’incon- al matrimonio hanno toccato anche tro diretto e la conoscenza recipro- il rapporto con le famiglie d’origine e ca sono stati in grado di sciogliere i le figure religiose. È il caso soprattut- nodi della paura e del pregiudizio. to dei celebranti cattolici, quando si è Da un punto di vista della relazione scelto di unirsi in matrimonio anche di coppia, tutti hanno sottolineato la attraverso il rito cattolico. necessità, fin da subito, di fondare Non vi è da stupirsi se a causa deg- il rapporto sul rispetto reciproco, li ostacoli e dei limiti prescritti dalle sulla libertà di praticare la religione religioni nei confronti dei matrimoni da parte di entrambi e sul continuo interreligiosi, la maggior parte delle ed instancabile dialogo tra le par- coppie intervistate decide di optare ti quale ingrediente indispensabile per il matrimonio civile in quan- per il proseguire ed il rafforzarsi to considerato più neutro e giusto dell’unione. rispetto alle personali convinzioni e 63
alle rispettive religioni. con il tempo anche nella condivi- Se è vero che il matrimonio rappre- sione delle pratiche religiose l’uno senta per tutte le coppie un momen- dell’altro, una scelta che fa sentire i to di prova e di confronto sia all’in- due coniugi liberi di esercitare le pro- terno della coppia che all’esterno, in prie pratiche ed abitudini religiose. rapporto alla famiglia e alla cerchia Dal punto di vista del rapporto della allargata, il matrimonio di una cop- coppia con il mondo esterno, con gli pia mista assume una valenza sociale amici, con i parenti, con le persone particolare, perché espone la mixitè con cui la coppia entra in contatto, al confronto con la comunità (Peru- il tema della religione emerge conti- zzi, 2008). nuamente e, in ogni occasione, i due coniugi si ritrovano a parlare della 3.3. L’unione e la coabitazione propria esperienza, di come vivono Ciascun membro della coppia inter- la diversità religiosa nel matrimonio, religiosa dovrebbe essere in grado, a rispondere ad importanti interro- da un lato, di accogliere il sistema gativi sulle rispettive religioni d’ap- culturale di riferimento e la diversa partenenza e a testimoniare le scelte appartenenza religiosa del coniuge religiose personali e di coppia. e, dall’altro lato, di fornire le chiavi Dalle interviste raccolte, le cerchie interpretative del proprio mondo af- sociali di riferimento possono esse- finchè l’altro possa capirlo ed orien- re aperte ed accoglienti rispetto alla tarsi in questa nuova realtà. “novità” di cui le coppie si fanno por- Per le coppie incontrate questo per- tatrici, o al contrario chiuse in se stes- corso di presa in cura dell’altro si se e per questo escludenti nei con- è sviluppato secondo gradi diversi fronti di ciò che appare “diverso”. Le ma, per quanto riguarda la diversi- coppie interculturali ed interreligiose tà religiosa, essa è stata affrontata in riferiscono però che l’accettazione da maniera non conflittuale da parte di parte della comunità d’appartenenza tutte le coppie. Le difficoltà di relazi- ed il supporto sociale che da questa one, affrontate nel corso dell’unione può provenire, risultano fondamen- matrimoniale, sono spesso il riflesso tali per la crescita e lo sviluppo dell’u- della diversità culturale (e non reli- nione matrimoniale e ne soffrono la giosa) che caratterizza i due coniugi, mancanza. legata alle origini ed alle abitudini Sembra chiaro che i matrimoni inter- della propria famiglia, alle tradizioni culturali, più delle unioni omogame, del paese di provenienza o alla dif- sono costantemente basati su una ri- ferenza di status socio-economico e costruzione di confini e identità che di capitale culturale8. può essere molto impegnativa sia a Il rispetto ed il dialogo nella vita quo- causa della continua ricerca di nuo- tidiana delle coppie si manifestano vi equilibri all’interno della coppia, 64
sia a causa delle minacce provenienti all’interno della coppia. Nei casi in dai sistemi esterni alla coppia, i quali cui un coniuge è più religioso dell’al- vorrebbero invece evitare il cambia- tro, la parte meno praticante lascia mento, le contaminazioni ed i confini che sia quella più praticante ad occu- incerti (Fenaroli, Panari, 2006). parsi del percorso religioso dei figli. Per altri intervistati la scelta si è 3.4. La nascita dei figli orientata verso l’educazione religiosa La nascita dei figli è uno dei passag- più vicina al contesto sociale in cui si gi più impegnativi nel ciclo di vita trovano o si troveranno a vivere con della coppia mista poiché rimette in i propri figli. discussione il legame con le proprie In ogni caso, dalle testimonianze origini e le diverse appartenenze re- emerge il desiderio, da parte di en- ligiose, implicando un cambiamento trambi i coniugi, di trasmettere il sia a livello personale che nella rela- doppio patrimonio culturale e reli- zione tra i due coniugi. gioso ai figli e di far conoscere loro Nella maggior parte dei casi le scelte la storia e le origini sia italiane sia riguardo ai figli sono state oggetto di straniere, allo scopo di mantenere un confronto e di mediazione già all’ini- legame tra le generazioni9. zio della storia di coppia e, per questa Un’altra questione rilevante è la scelta ragione, al momento della nascita dei del nome per i propri figli che è spes- figli, non vi sono stati particolari ar- so rappresentativa del modo in cui roccamenti sulle personali posizioni la diversità religiosa è stata affronta- da parte di uno o dell’altro coniuge. ta e risolta all’interno della coppia e Da un punto di vista religioso le scel- rivelatrice delle scelte religiose a cui te educative compiute dalle coppie si è giunti nei confronti dei figli. Nel- nei confronti dei figli riflettono la la maggioranza dei casi per i figli si scelta della tipologia di matrimonio è optato per nomi più vicini alle reli- celebrata dalle coppie stesse. gioni e ai contesti sociali d’origine di Per le coppie meno praticanti da un entrambi i coniugi della coppia come punto di vista religioso è stato rela- ad esempio Sofia e Nadia per le figlie tivamente più facile giungere ad una femmine o Omar per i figli maschi. mediazione sulle scelte legate al per- Il momento della nascita dei figli su- corso religioso dei figli che sono stati scita reazioni diverse da parte delle lasciati liberi di decidere un giorno il persone con cui la coppia entra in loro cammino di fede. contatto ma in particolar modo da Quando entrambi i coniugi sono pra- parte dei genitori della coppia; in al- ticanti la mediazione diventa più dif- cuni casi questi rispettano le scelte ficile perché una delle due parti deve religiose che la coppia ha preso nei cedere e perdere la propria posizio- confronti dei figli, in altri casi, inve- ne, fatto che può causare dei conflitti ce, non le condividono ma le reazio- 65
ni che ne scaturiscono sono diverse. esplorata, delle coppie interreligiose Nella maggioranza di questi casi i fa- affinchè si sgretolino i pregiudizi di miliari cercano di esercitare una con- cui spesso si sentono vittime e che tinua influenza sulla coppia affinché non corrispondono alla loro espe- questa modifichi o riveda le scelte re- rienza di vita con il desiderio che le ligiose che riguardano i figli per ten- future coppie interreligiose possano tare di portarli dalla propria parte re- trovare un terreno meno accidentato ligiosa, mentre solo in minima parte nel corso del loro cammino di forma- i familiari reagiscono più duramente zione. Diventa, quindi, fondamentale con una chiusura totale nei confronti rivolgersi alle future generazioni nei della coppia. diversi ambienti di socializzazione Dalle testimonianze emerge che il poiché in un prossimo futuro le cop- lavoro dei genitori, nelle coppie in- pie miste, e quindi anche le coppie in- terculturali, è un lavoro di relazione, terreligiose in esse racchiuse, saranno di tessitura, di connessione, accre- realtà sempre più presenti all’interno sciuto dai molti e continui scambi e della società a causa della mobilità in- confronti culturali, sia all’interno che ternazionale, dei continui scambi tra all’esterno della famiglia, tra le gene- le diverse culture che animano il con- razioni, con e per il sistema sociale testo sociale e gli incontri quotidiani (Tognetti Bordogna et alii, 2001). tra le cosiddette “seconde generazio- ni” e i coetanei autoctoni. In questo 4. Prospettive future senso la scuola ed i luoghi di socia- La coppia interreligiosa (per quanto lizzazione, dove le nuove generazioni risulta dall’indagine condotta a Bre- si incontrano, diventano occasioni scia) sente di appartenere pienamen- preziose di conoscenza in grado di te al contesto in cui vive nello stesso eliminare i pregiudizi nei confronti modo in cui vi appartengono tutte del diverso da sé. Anche il confron- le altre coppie; spesso gli intervista- to intergenerazionale è un elemento ti, non percepiscono e non rilevano fondamentale: il diverso contesto di la loro diversità sia per il desiderio di crescita e le differenti esperienze vis- non vedersi o essere visti come una sute dai padri rispetto ai figli influen- realtà “diversa” rispetto alla “nor- zano, in maniera rilevante, la loro malità”, sia per il fatto di ritenere la relazione ed è per questo che appare diversità religiosa che più li caratte- difficile ai genitori accettare e com- rizza agli occhi esterni, come uno tra prendere molte delle scelte dei figli. i tanti elementi distintivi del proprio In questa prospettiva si rende più che legame. mai necessario costruire un ponte tra Nonostante questo, però, ritengono le generazioni per mettere in comu- che sia indispensabile far conoscere nicazione le diverse realtà ed entrare, e raccontare la realtà, non totalmente così, in contatto con i timori, le aspet- 66
tative ed i desideri di ciascuno al fine In conclusione risulta fondamentale di costruire l’accoglienza reciproca. porre l’attenzione sulle prospettive e Un ultimo aspetto rilevante è la ne- sulle potenzialità di queste famiglie cessità dello studio e della conoscenza miste, non solo al loro interno ma delle religioni da parte di tutti, affin- anche in considerazione dell’apporto chè le paure ed i pregiudizi possano che possono dare all’intera società, ridursi alimentando la familiarità ed per i modelli innovativi che propon- il contatto con l’altro. Ovviamente la gono e per le dinamiche che impri- conoscenza non si deve limitare alle mono al cambiamento sociale; esse religioni ma si deve allargare anche possono costituire una sorta di “labo- alle diverse culture e ai diversi punti ratorio per il dialogo” (Canta, 2014) di vista di ogni singolo all’interno del dove è possibile sperimentare forme gruppo di appartenenza. familiari inedite. Matrimoni Matrimoni tra coniu- Matrimoni con almeno un co- Matrimoni con almeno uno Anno totali gi italiani niuge straniero straniero % 1995 1060 971 89 8,4 1996 1013 954 59 5,8 1997 1030 929 101 9,8 1998 1001 881 120 12 1999 952 845 107 11,2 2000 944 805 139 14,7 2001 861 744 117 13,6 2002 812 680 132 16,2 2003 783 696 87 11,1 2004 706 575 131 18,6 2005 650 522 128 19,7 2006 666 490 176 26,4 2007 718 537 181 25,2 2008 602 520 82 13,6 2009 546 456 90 16,5 2010 478 420 58 12,1 2011 453 368 85 18,7 2012 487 360 127 26,1 2013 485 377 108 22,3 Tabella: Matrimoni celebrati nel Comune di Brescia dal 1995 al 2013 67
Note 1. Estratto della tesi di Laurea magistrale in “Lavoro, Cittadinanza sociale, Interculturalità” presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia dal titolo: Fedi che si uniscono. Indagine sulle coppie cristiano-musulmane nel contesto bresciano. Relatore: Prof. Fabio Perocco, A.A. 2013-2014. 2. A titolo d’esempio si riportano le parole di L., italiana sposata con T., pachistano: “I miei genitori hanno iniziato a capire che questo ragazzo stava diventando qualcosa di più di un semplice amico e hanno cominciato a mostrare molta preoccupazione arrivando a vietarmi in maniera molto dura di continuare ad avere contatti con T., per la verità condizionati dall’influenza della famiglia d’origine in particolare di alcune zie e della mia nonna materna che non hanno esistato ad esprimere con toni duri ed allarmanti la loro disapprovazione. Nel frattempo ha avuto inizio un periodo di forte conflittualità di T. con i suoi genitori i quali avevano, come da tradizione, immaginato di promettere in sposo il loro figlio a una delle giovani cugine. Il motivo del conflitto era legato in particolare alla paura della diversità religiosa e di altri luoghi comuni sulle donne occidentali (facili costumi, poco inclini a rispettare i ruoli tradizionali ecc.)”. 3. I dati presenti nel paragrafo sono stati ricavati da Comune di Brescia, Ufficio di Diffusione dell’Informazione Statistica, Archivio Informatizzato Anagrafe, popolazione di Brescia. 4. Si definisce coppia mista una coppia interculturale composta da persone appartenenti a culture considerate differenti dall’ambiente sociale e che possono essere caratterizzate dalla migrazione di almeno uno dei due partner o della sua famiglia di origine (Gozzoli, Regalia, 2005). 5. In base ai dati relativi al 2013, è possibile stimare che i musulmani presenti in Italia siano quasi due milioni e che siano più numerosi nelle zone del nord Italia dove la presenza immigrata è maggiore; i principali paesi di provenienza degli immigrati musulmani in Italia sono il Marocco, l’Albania, la Tunisia, l’Egitto, il Bangladesh, il Pakistan ed il Senegal (Fonte: Dossier Statistico Caritas Migrantes 2014). 6. Con “secolarizzazione” si intende un processo che ha caratterizzato soprattutto i paesi occidentali in età contemporanea e ha portato al progressivo abbandono degli schemi religiosi e di un comportamento di tipo sacrale. Secondo le teorie della secolarizzazione, la modernità si accompagnerebbe inesorabilmente al declino del sacro, il quale sarebbe inversamente proporzionale all’aumento del progresso, alla diffusione dell’istruzione, ai processi di urbanizzazione e industrializzazione (Habermas, 2005). 7. Il rito misto prevede lo svolgimento della liturgia della Parola e non di quella Eucaristica e l’espressione del consenso delle due parti davanti al ministro del culto alla presenza di due testimoni; inoltre, alla fine della celebrazione, è consentito che la parte musulmana possa leggere un brano del Corano che non contraddica la fede o i principi cristiani. Tale matrimonio, in Italia, ha effetti anche civili e secondo il diritto canonico non dovrà aver luogo successivamente una celebrazione con rito musulmano. 8. Le parole di C., marocchina separata da D., italiano, confermano tale aspetto: “Nella nostra separazione non c’entra la religione, non andavamo d’accordo per una questione di carattere, eravamo molti distanti di carattere; il problema è che la comunicazione tra di noi non passava, c’erano degli ostacoli e questo dovuto al fatto che aveva un basso livello di scolarizzazione, non ha studiato molto, è arrivato con fatica alla terza media e questi aspetti del carattere si vedono solo con la convivenza, ho scoperto dopo il suo carattere tosto ed ottuso”. 9. A titolo d’esempio si riportano le parole di N., marocchina sposata con M., italiano: “Un giorno mio figlio, quando era piccolo, è venuto da me e mi ha detto: ‘Meno male mamma che non metti il velo e non ti vesti da marocchina con il vestito lungo perché, tra i miei compagni, 68
chi ha la mamma che si veste così e si mette il velo viene preso in giro’. Allora io ho cominciato a spiegargli un po’ di cose riguardo alla religione, in base alla sua età, perché il bambino deve comprendere il significato di tutti gli aspetti della religione”. bibliografia Aldeeb Abu-Sahlieh Sami A., Cansani F., Matrimoni misti con musulmani: Caso della Svizzera, Createspace, Independent Publishing Platform, 2012; Allievi S., Musulmani d’Occidente. Tendenze dell’Islam europeo, Carocci, Roma, 2005; Borrmans M., L’avvenire dei matrimoni misti islamo-cristiani in Italia in: Scabini E., Donati P. (a cura di), La famiglia in una società multietnica, Vita e Pensiero, Milano, 1997; Canta C.C., Famiglie in dialogo. Indagine sui matrimoni misti in Italia, Aracne Editrice, Roma, 2014; Dakouri S., La donna araba tra presenza e assenza. L’harem del XXI secolo. Ma- rietti, Genova, 2008; Fenaroli P., Panari C., Famiglie “miste” e identità culturali, Carocci, Roma, 2006; Ghiringhelli B., Negri A., I matrimoni critiano-islamici in Italia. Gli interrogati- vi, il diritto, la pastorale, Edizioni Dehoniane, Bologna, 2008; Gozzoli C., Regalia C., La coppia mista in Gozzoli, Regalia, Migrazioni e famiglie. Percorsi, legami e interventi psicosociali (pp.153-206), Il Mulino, Bologna, 2005; La Mendola S., Centrato e aperto. Dare vita a interviste dialogiche, Utet univer- sità, 2009; Perotti Barra G., Sposare un musulmano: aspetti sociali e pastorali, Effatà Editri- ce, Cantalupa (TO), 2001; Peruzzi G., Amori possibili. Le coppie miste nella provincia italiana, Franco An- geli, Milano, 2008. Pieterse J. N., Mélange globale. Ibridazioni e diversità culturali, Carocci, Roma, 2005; Rhazzali K., Equizi M., I musulmani e i loro luoghi di culto in Pace E. (a cura di), Le religioni nell’Italia che cambia. Mappe e bussole (pp. 47-72), Carocci, Roma, 2013; Tognetti Bordogna M., (a cura di) Legami familiari e immigrazione: i matrimoni misti, L’Harmattan Italia, Torino, 2001; Zilio Grandi I., (a cura di) Sposare l’altro. Matrimoni e matrimoni misti nell’ordi- namento italiano e nel diritto islamico, Marsilio, Venezia, 2006. 69
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