All'epoca la vita a Vienna doveva essere davvero interessante...
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2018 Kolo Moser nel suo atelier a Vienna, 1890 “All’epoca la vita a Vienna doveva essere davvero interessante...” www.vienna.info
2 Gustav Mahler e Arnold Schönberg rivestirono per il mondo musicale viennese l’importanza che Klimt e Schiele ebbero per la pittura. Vi mostriamo i luoghi dove le loro composizioni vivono ancora oggi, e come le novità musicali nascono nelle attuali fucine viennesi dei talenti. I ritratti di due musicisti fanno capire quanto sia vasta Cari lettori, l’offerta musicale della città della musica: Thilo Fechner, virtuoso della viola da braccio “All’epoca la vita a Vienna doveva essere dell’Orchestra Filarmonica di Vienna, e davvero interessante…”, così Hermann Bahr, Joyce Muniz, DJ e cantante, parlano del scrittore e osservatore critico del suo tempo, loro amore per la musica e per Vienna. Vi descrisse il Modernismo viennese. Nella invitiamo a vivere la musica con tutti i sensi, fase tra il 1890 e il 1938 la società e l’arte illustriamo le posizioni artistiche messe in oscillavano tra una bellezza senza tempo e rilievo dal Festival di Vienna e, con l’aiuto gli abissi di due guerre mondiali. Il ritratto di una “workshopaholic” diamo un’occhiata di Koloman Moser sulla copertina di questa dietro le quinte del più grande festival di Introduzione rivista è un simbolo di quest’atmosfera. danza europeo. Oggi, un secolo dopo la morte di quattro tra i più importanti protagonisti del Modernismo Inoltre proponiamo insolite sfaccettature viennese, Gustav Klimt, Egon Schiele, Otto dello stile di vita viennese: classici dolci Wagner e Koloman Moser, le conquiste di come la torta Sacher e lo strudel di mele quest’era sono più attuali che mai. E il tema si mostrano in una veste nuova, e ristoranti Diario di Vienna 2018 — di questo “Diario di Vienna” è proprio la loro con vista sul parco invitano a prendere modernità. Vi riveliamo come il corporate posto nel verde. Spesso le squisite design, l’urbanistica e i mobili svedesi siano pietanze che si possono qui gustare sono legati a quest’epoca, e dove sia possibile preparate con ingredienti che crescono acquistare moderni oggetti di design ispirati in aziende agricole situate direttame ente alla Wiener Werkstätte. Abbiamo pregato in città. Accompagnateci a insollite se erate l’illustratore francese Thibaud Hérem di danzanti come il Ballo deg gli Spazzzacam mini tradurre in immagini per la nostra rivista o il Diversity Ball. Info ormattevi dov ve con il undici prestigiose costruzioni dello stile mountain biking, il clim mbing, ill wakebo oarding g Liberty e del Modernismo viennese. e l’indoor skydiving l’adrenallina salle alle stelle e scoprite cosa renda Vienna così speciale in ogni stagione. Godetevi il Modernism mo viennesse e la a Vienna moderna. Norbert Kettner Direttore dell’Ente per il Turismo di Viienna Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030 Vienna, Invalidenstrasse 6, www.vienna.info · Capo redattrice: Andrea Kostner · Testi: Susanna Burger, Paul Daniel, Susanne Kapeller, Andrea Kostner, Angelika Öttl, Martina Polzzer, Robert Seydel · Traduzione: Alessandra Appel-Palma · Lettorato: Renate Hofbauer · Ricerca fotografie: Elisabeth Freundlinger · Produzione: Hermann Höger, Irmgard Steiner · Veste grafica: Kreativ · Evelyne Sacher-Toporek · Art direction: seite zwei - branding & design · Stampato in Austria presso Ferdinand d Berger & Söhne GmbH · 3005/17/15 Si declina ogni responsabilità per i contenuti. Con riserva di modifiche e errori. Fonti immagini Copertina © IMAGNO/Austrian Archives Pagina 2 Ritratto di Norbert Kettner: © Wien Tourismus/Peter Rigaud Pagina 3 Indice: vedi relative pagine Pagina 4 Sigmund Freud, anticamera: © Florian Lierzer · Logo Wiener Werkstätte: © MAK Pagina 5 Caroline di Hannoverr: © Luc CASTEL/Action Press/Sipa/picturedesk.com · Svenskt Tenn, camera: © Svenskt Tenn · Svenskt Tenn, sedia: © Svenskt Tenn · Figura di cera Josephinum: Venus Medici, modello di un corpo femminile, circa 1785: © Alexander Ab blogin/Josephinum · Hedy Lamarr: © ullstein bild/Ullstein Bild/picturedesk.com · Sala con poco riverbero, mdw: © mdw/molllom Pagina 6 Anton Webern/Arnold Schönberg: © Arnold Schönberg Center, Vienna · Fijuka: © Clemens Schneider Pagina 7 Casa della Musiica: © Inge Prader · Nina Saurugg MQ: © Karolina Miernik · Nina Saurugg workshop: © Facundo Gabba 2015 · Festival di Vienna: © Mike Ranz Pagina 8 Servizio in vetro di Josef Hoffmann: © Lobmeyr · Stoffa Koloman Moser, Backhausen: © Backhausen GmbH · Serrvizio “Melonenservice” di Josef Hoffmann: © Manifattura di Porcellane Augarten Pagina 9 Servizio “Kürbisservice” di Otto Prutscher, Wiener Silber Manufactur: © Photo Elwoods · Sagan Vienna: © Lisa Edi (SAGAN Vienna in cooperazione con THONET) · Petar Petrov: © Christoph Pirnbacher · Andreas Kronthaler per Vivienne Westwood: © REUTERS/Benoit Tessier · Vivienne Westwood in Andreas Kronthaler: © REUTERS / Benoit Tessier Pagina 10 Palmenhaus: © WienTourismus/Peter Rigaud · Hermes Café Restaurant Labstelle: © Herm mes Café Restaurant Labstelle · Steirereck: © Restaurant Steirereck GmbH Pagina 11 Landtmann’s Jausen Station: © Felicitas Matern · Cioccolato al Punschkrapferl: © Gerstner · Wiener Variation Bonbon et Chocolat: © tompoephotography · Tartine Trześniewski: © WienTou urismus/Peter Rigaud · Locale VIENNA Trześniewski: © Trześniewski Pagine 12–13 Architettura: illustrazioni di Thibaud Hérem Pagina 14 Ballo dell’Opera: © WienTourismus/Peter Rigaud/Couture Vivienne Westwood Vienna · Sala dorata, Musikverein: © WienTourismus/Lois Lam mmerhuber · Opera di Stato: © WienTourismus/Christian Stemper Pagina 15 Dettaglio della Collezione di Strumenti musicali storici © KHM-Museumsverband · Schrammeln: © Stephan Mussil · Popfest: © Simon Brugner Pagina 16 Maiale mangalica: © Stefan Kontrus · Coniglio: © Prentlhof · Mele: © Schottenobst Pagina 17 Bambini: © Prentlhof · Parco di funi e ponti sospesi: © Waldseilpark Kahlenberg · Mountain biking: © Ronald Kalchhauser · Climbing sulla torre della contraerea: © Visual Impact/Rainer Eder Pagina 18 Joyce Muniz: © De Fotomeisjes · Skopik & Lohn: © WienTourismus/Peter Rigaud · Sass: © claudio farkasch/belichten.com Pagina 19 Thilo Fechner: © Fadil Berisha · Ghisallo: © mideasports · Albertina Passage: © Albertina Passage · Diversity Ball: © Christine Miess · Ballo degli Spazzacammini di Vienna: © Richard Schuster · Ballo Techno: © Technoball, fotografo: Philipp Lipiarski Pagina 20 Volksgarten: © WienTourismus/Christian Stemper · Museumsquartier: © WienTourismus/Christian Stemper · Strandbar Herrmann: © WienTourismus/Christian Stem mper Pagina 21 Vienna Contemporary: © viennacontemporary · Illuminazione natalizia Rotenturmstrasse: © Christian Steinbrenner · Mercatino natalizio di fronte alla Reggia di Schönbrunn: © WienTourismus/Christian Stemper Pagina 22 Opuscolo: © Paul Bauer · Vie enna City Card: © Wien Tourismus/Rainer Fehringer Pagina 23 Ronacher, Tanz der Vampire: © Yuri Bogomaz Stage Entertainment Russia · Biblioteca nazionale austriaca: © Österreichische Nationalbibliothek/Hloch · Mercatini pasquali: © WienTourismus/Karl Thomas · Vienna City Marathon: © VCM/Leo Hagen · Künstlerhaus: © Künstlerhaus/Foto: Michael Nagl · Concerto di una Notte d’Estate dell’Orchestra Filarmonica di Vienna: © Wiener Philharmoniker, Arve Dinda · Giornate Viennesi delle Passeggiate enologiche: © WienTourismus// Lois Lammerhuber · Casa della Storia austriaca: © WienTourismus/Lois Lammerhuber · Europride 2019: © HOSI Wien/Hannes Hochmuth · Wiener Wiesn-Fest: © Roland Rudolph
3 AL PASSO CON I TEMPI ImPulsTanz propone performance con- temporanee e workshop. Ecco un’inter- vista con una workshopaholic. Il Festival di Vienna propone il meglio delle produ- zioni avanguardistiche. IL MODERNO MODERNISMO VIENNESE Cosa è rimasto del Modernismo viennese? BELLA, TALVOLTA I fondamenti della moderna urbanistica, del design contemporaneo, dell’innovazione BIZZARRA nell’ambito della medicina e di tanto altro Vienna è sempre stata un terreno TAVOLINO CON furono gettati a Vienna nel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento. fertile per la creatività musicale, da Mahler a Schönberg fino ad oggi. VISTA SUL VERDE Le università di musica sono fucine Nel bel mezzo dei più bei parchi di talenti di primo piano. della città si trovano locali con una stupenda vista sul verde. Qui ci si può godere l’atmosfera del parco degustando manica- L’EREDITÀ DELLA retti o sorseggiando un caffè WIENER WERKSTÄTTE accompagnato da un dolce. Nella città il design di quest’epoca è onnipresen- DOLCE E SALATO te, dato che alcune aziende realizzano ancora Il dolce sapore dei tradizionali oggi i progetti della Wiener Werkstätte. dolci viennesi in veste del tutto nuova. L’azienda che produce tartine Trześniewski, un’istituzio- ne viennese, propone creazioni salate veramente cult. DOVE INNOVAZIO- NE E TRADIZIONE SI INTRECCIANO Indice Per le loro collezioni di borse giovani stilisti reinterpretano la tradizione viennese. Diario di Vienna 2018 — FICHI, PEPERONCINI E MAIALI MANGALICA A Vienna ci sono solo gli alberi dei viali, i fiori dei par- MUSICA PER TUTTI I SENSI chi e gli unici animali sono i cani? Assolutamente no! Un’escursione nell’agricoltura viennese... Ogni anno Vienna propone 15.000 eventi musicali che non sono un’esperienza solo sonora: alcuni di questi festival sono veri megaeventi, mentre altri sono delle chicche per chi ama scoprire qualcosa di nuovo. OPERE CENTRALI DEL MODERNISMO VIENNESE L’illustratore Thibaud Hérem ha interpre- tato le maggiori costruzioni in stile Liberty e del Modernismo: la Cassa di Risparmio postale, la Secessione, la Casa di Loos, il complesso Werkbundsiedlung & Co. ADRENALINA A VIENNA Benvenuti in una città in cui l’action non manca: avventurosi percorsi per mountain bike, parchi di funi e ponti sospesi o botte di adrenalina con l’indoor skydiving. BALLI DI VIENNA FUORI DAL COMUNE Ballo degli Spazzacamini di Vienna, Ballo dell’Hip Hop, Diversity Ball: anche i balli più insoliti sono perfetti per danzare. INFORMAZIONI UNA DJ E SU VIENNA UN GRANDE Una panoramica delle informazioni DELL’ORCHESTRA su Vienna. Dalla Vienna City Card Abbiamo intervistato Joyce Muniz, alla piantina gratuita della città. E DJ, produttrice e radio host, e Thilo tanti eventi da non perdere. Fechner, virtuoso della viola da bracccio dell’Orchestra Filarmonica di Vienn na, che parlano del loro VIENNA PER OGNI amore pe er la musica e per Viennaa. STAGIONE VIENNA In primavera, d’estate, in autunno o anche d’inverno: Vienna vale sempre un viaggio e offre interessanti stimoli in ogni stagione.
4 Bellezza e abisso T E STO : R O B E RT S E Y D E L Diario di Vienna 2018 — Il primo logo moderno della storia fu probabilmente Il corporate design, l’ampliamento della città, i mobili svedesi, i siluri, la moda e la psicanalisi a quello del circolo Wiener Werkstätte. prima vista hanno poco in comune. Le loro radici però affondano nella Vienna a cavallo tra Ottocento e Novecento, nell’epoca del Modernismo viennese. VIENNA
5 L’edizione 2017 del Ballo della Rosa nel Principato di Monaco era tutta all’insegna del Modernismo viennese, proprio come l’abito La fase a cavallo tra Ottocento e Novecento a Vienna ottimo esempio il gigantesco complesso del Karl-Marx-Hof. rappresentò un’epoca veramente speciale. Poiché l’imperatore La visione di Wagner continua dunque ad avere un impatto conservatore era saldamente al potere e il periodo era piuttosto anche ai nostri giorni. tranquillo, molti ebbero la possibilità di dedicarsi ad altre attività. Intellettuali, artisti, scienziati, autori, giornalisti e molti KOLOMAN MOSER – UN CORPORATE DESIGNER? di Caroline di Hannover ideato da Karl Lagerfeld. altri utilizzarono questa fase sospesa tra bellezza e abisso che Anche Josef Frank fornì un contributo decisivo all’edilizia abi- precedette le due guerre mondiali per dare il meglio di sé. tativa: il suo quartiere Werkbundsiedlung realizzato tra il 1930 Nell’ambito delle scienze, della società, dell’arte, della medicina e il 1932 nel tredicesimo distretto insieme ad altri prestigiosi e di numerose altre discipline nacquero progetti grandi e architetti come Adolf Loos e Josef Hoffmann era un perfet- pionieristici. I prestigiosi personaggi legati a quest’epoca furono to esempio della nuova cultura dell’abitare. Ancora oggi gli Gustav Klimt, Egon Schiele, Otto Wagner, Koloman Moser edifici sobri e funzionali rappresentano uno dei più interes- (tutti e quattro morirono un secolo fa), Mahler, Schönberg, santi aspetti di architettura abitativa di Vienna. Fondamenta- Freud, Schnitzler, Kokoschka, Olbrich, Loos, Hoffmann, Frank, le era anche l’arredamento, nell’ambito del quale fu Frank a Wittgenstein, Zuckerkandl, Todesco, Flöge, Mahler-Werfel, farsi notare dopo la sua emigrazione in Svezia avvenuta nel Kraus, Altenberg, Bahr, Wimmer-Wisgrill... Magari non tutti 1933. In Svezia infatti Frank divenne il responsabile di design sanno perché sono famosi, ma la maggior parte di noi i nomi dell’azienda di arredamento Svenskt Tenn. E Frank era molto li conosce. Nomi che fanno parlare di sé ancor oggi. attivo: dopo la sua morte nel 1967 nel suo lascito si trovaro- E a ragione: molto di ciò che Klimt, Schiele, Wagner, no oltre 2.000 schizzi di mobili. Ben 160 dei suoi motivi tes- Moser & Co fecero allora è quanto mai d’attualità ed è tutt’o- sili sono custoditi nell’archivio di Svenskt Tenn e in parte si ra utilizzato, da ogni singolo e dal Comune di Vienna. Ba- producono ancora oggi. Anche nei prodotti IKEA si nota l’i- sti pensare alle costruzioni ideate alla fine dell’Ottocento da spirazione al design di Josef Frank, che è dunque oggi pre- Otto Wagner per l’antica metropolitana di Vienna. Si trattava sente in milioni di case in tutto il mondo. di idee rivoluzionarie valide ancora oggi. Ogni anno l’azien- Anche Koloman Moser era molto prolifico. Il cofondatore VIENNA 2018: BELLEZZA E ABISSO da dei trasporti pubblici di Vienna Wiener Linien trasporta ol- e master mind del circolo Wiener Werkstätte era ciò che oggi In occasione del centenario della morte T E M A D E L L’A N N O tre 954 milioni di passeggeri, molti dei quali transitano per si definirebbe un graphic e product designer. La sua firma è di Klimt, Schiele, Wagner e Moser Vienna le fermate allestite da Wagner. E poiché Vienna allora conta- riconoscibile negli oggetti più diversi: in tappezzerie, libri, nel 2018 rende omaggio al Modernismo va due milioni di abitanti (più di oggi), nel 1911 Wagner rese carta da lettere, mobili, vasi d’argento, vetrate, manifesti, etc. viennese. Numerose mostre e manifesta- pubblico il suo progetto per la realizzazione di una metropoli E Moser inventò soprattutto il corporate design in un’epoca zioni sono dedicate a questi e a numero- senza limiti, che fu accolto con entusiasmo anche all’estero e nella quale questo termine ancora non esisteva. Fu lui ad si altri artisti, intellettuali e scienziati. Per influenzò decisivamente l’urbanistica del Novecento. Un pro- ideare il primo moderno logo della storia, quello della Wiener informazioni consultare il sito getto che prevedeva ad esempio complessi edilizi con appar- Werkstätte (vedi pag. 8). I design di Moser sono ancora oggi www.wienermoderne2018.info tamenti in affitto realizzati lungo le strade dei distretti perife- molto richiesti: nel 2016 una catena da manicotto ideata rici in base ad una griglia omogenea. Nel primo dopoguerra da Moser che Gustav Klimt donò alla compagna Emilie numerosi allievi di Wagner, partendo da questa concezione, Flöge fu battuta dalla casa viennese d’aste Dorotheum per condizionarono l’edilizia sociale della “Vienna rossa”. Ne è un 198.200 euro. Arredato nel 1951 da Josef Frank: un soggiorno a Millesgården. I design Diario di Vienna 2018 — Bellezza e abisso Josef Frank disegnò nel 1936 questa sedia per di allora sono attuali ancora oggi (vedi sopra). Svenskt Tenn. La si produce ancora oggi. ORGASMO E SILURI Molti ricordano Emilie Flöge solo come compagna di Klimt. La Flöge però era un’imprenditrice di successo che con il suo salone di moda lanciò nuovi trend. Klimt ed altri artisti le fornivano periodo della Prima Scuola Medica (seconda metà i disegni per le sue creazioni. Ancora oggi stilisti di tutto il mondo si ispirano al Modernismo del Settecento) si realizzarono dettagliati modelli in cera che favorirono gli sviluppi della medicina nel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento dell’Ottocento) rivoluzionò la medicina. Già nel viennese: John Galliano (per Dior 2008), Sarah Burton (per Alexander McQueen 2013), Andreas (da vedere nelle collezioni dello Josephinum). Kronthaler (per Vivienne Westwood 2017, vedi pag. 9) o Karl Lagerfeld per Chanel con il suo abito La Seconda Scuola Medica (seconda metà per Caroline di Hannover al Ballo della Rosa 2017 al Principato di Monaco. Ma ritorniamo alla Flöge: la si può definire una delle numerose donne forti del periodo a ca- vallo tra Ottocento e Novecento che facevano prepotentemente il loro ingresso nella vita sociale e che rivendicavano una libertà e dei diritti che avevano dovuto attendere troppo a lungo. Al suo fianco vanno annoverate le femministe Marie Lang e Rosa Mayreder, la salottiera Berta Zuckerkandl, la pittrice Tina Blau, la fotografa Trude Fleischmann e la ballerina Grete Wiesenthal. Queste e mol- te altre prepararono il terreno ad una visione della donna sicura di sé e padrona della propria vita. E così che voleva vivere anche Hedy Lamarr, che nel corso del suo percorso di emancipa- zione da moglie oppressa si trasformò in una popolare attrice hollywoodiana e in un’autrice di invenzioni. La Lamarr nacque nel 1914 a Vienna con il nome di Hedwig Eva Maria Kiesler e diven- ne una diva del cinema. Deve la sua notorietà al film “Estasi” uscito nel 1933, nel quale apparve nuda per dieci minuti mentre faceva il bagno in un laghetto e poi correva in un bosco per mo- strare infine il suo volto eccitato in una scena d’amore. Fu questo film ad avviare la sua carriera ad Hollywood. A quel tempo nessuno poteva immaginare che nel 1942 avrebbe ideato insieme al compositore George Antheil un sistema per guidare via radio i siluri che fu poi brevettato. Il sistema per modulare le frequenze radio si utilizza ancora oggi nella moderna tecnologia delle Nel 1933 corse nuda attraverso il bosco, anni dopo ideò un sistema per telecomunicazioni, ad esempio nei collegamenti bluetooth. IL DIVANO DI FREUD guidare via radio i siluri: la diva di Hollywood Hedy Lamarr. La rappresentazione pubblica del desiderio femminile della Lamarr qualche anno prima sarebbe stata impensabile. Infatti, mentre gli uomini del periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento si lasciavano tranquillamente andare a scappatelle, per le donne, a causa dell’approccio repressivo alla sessualità, era molto più difficile vivere apertamente la propria sessualità. E anche per questo molte finirono sul divano di Sigmund Freud. Fu Freud a riconoscere l’importanza della sessuali- tà per l’interazione umana, una delle teorie a cui lo scienziato deve la sua grande popolarità. Le sue idee si ritrovano ancora oggi in tutti gli studi psicanalitici del mondo. Le ricerche di Freud andavano di pari passo con le conquiste della medicina viennese dell’e- poca. La Seconda Scuola Medica viennese era infatti una delle più prestigiose in Europa. Fu in primo luogo il patologo Carl von Rokitansky, esaminando gli organi interni di numerosi corpi umani, a contribuire decisivamente all’evoluzione della medicina e all’affermazione di nuovi me- todi diagnostici e terapeutici. VIENNA La vita interiore dell’Uomo fece il suo ingresso persino nel mondo dell’arte. Gustav Klimt inseri- va simboli della fertilità (ovaie e spermatozoi) sugli abiti delle donne che raffigurava. Ed Egon Schiele mise il corpo nudo al centro di molte delle sue opere, opere che ai giorni nostri si vendono per milioni. Si dice che lo scrittore Stefan Zweig disse un giorno a Freud che “a Vienna lo sperma era nell’aria”. Ad ogni modo nell’aria c’era una miriade di nuove idee e scoperte, di cui ci avvaliamo ancora oggi.
6 T E STO : S U SA N N A B U R G E R Sono iscritti all’Università di Musica e Arti performative di Vienna ben 3.000 studenti provenienti da 70 nazioni diverse. In questa sala si fanno registrazioni musicali perfette. Musica e spettacolo/Bella, talvolta bizzarra Diario di Vienna 2018 — I nuovi suoni hanno sempre affascinato i viennesi. Da Mahler a Schönberg fino ai musicisti contemporanei. La musica fa parte del DNA della città. Rivoluzionari e visionari continuano a evolversi raggiungendo traguardi sempre nuovi. Mozart, Haydn e Beethoven, i grandi maestri del Classicismo viennese, composero musica ge- niale che a ragione è regolarmente nei cartelloni delle sale da concerto. Anche le melodie del valzer di Johann Strauss continuano a far furore in tutto il mondo. Nel mondo della musica però le novità non mancano mai. LA RIVOLUZIONE DEL PERIODO A CAVALLO TRA OTTOCENTO E NOVECENTO Rivoluzionari della musica un tempo e oggi: Anton Webern con Arnold Schönberg (1927) Gustav Mahler per esempio, genio della fine del secolo e precursore del Modernismo nel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento, divise i contemporanei. Mahler investì tutta la sua energia, e ne aveva tantissima, nella musica, sia in veste di compositore che di direttore d’orchestra. Con un’efficiente riforma della tradizione lirica egli riportò a nuovo splendore la tradizionale Hofoper di Vienna e stabilì che i cantanti da quel momento dovevano anche recitare. Il baritono Thomas Hampson, uno dei maggiori interpreti di Lieder di Mahler ed esperto del grande musicista, a proposito delle innovazioni nelle sue composizioni dice: “Fu Mahler con il suo operato a dare l’impulso che portò ad una svolta musicale, svolta che sotto l’influsso di Wagner, divenne poi realtà con Schönberg: si trattava di dar vita ad un nuovo linguaggio musicale che li- quidasse il tradizionale sistema armonico e trovasse una nuova forma espressiva.” e lo sperimentale duetto pop avanguardista Fijuka DODECAFONIA E NUOVI PERCORSI Mahler compose i suoi pezzi in un’epoca in cui la tradizione era giunta a un vicolo cieco. La sua musica influenzò i suoi giovani contemporanei tra cui Arnold Schönberg che all’inizio degli anni Venti del secolo scorso sviluppò poi la musica dodecafonica. Insieme ai suoi allievi Alban Berg e Anton Webern egli fondò il circolo di compositori della Scuola Viennese del Modernismo. L’Arnold Schönberg Center offre molte informazioni interessanti su questo tema, su una superficie di ol- tre 1.300 m² presenta più di 20.000 pagine manoscritte di musica e di testi, 3.500 fotografie storiche (ad es. con Albert Einstein, Charlie Chaplin, Oskar Kokoschka, Adolf Loos), diari, stru- menti e immagini (Schönberg era anche pittore e inventore). All’entrata Nuria Schoenberg Nono VIENNA descrive in un video lo studio del padre a Los Angeles, che nel museo è stato ricostruito nei più minimi dettagli, gli utensili da lavoro che il compositore aveva ideato e la sua routine giornaliera.
FUCINE VIENNESI DI TALENTI 7 Anche oggi Vienna è un luogo in cui la musica è viva. Dai fondata 200 anni fa, l’Istituto creativo per la Musica popolare centri di formazione di Vienna escono musicisti in grado di iPop, che copre uno spettro stilistico immenso, dall’improv- interpretare magistralmente la musica del passato e di crea- visazione sperimentale al jazz, soul, funk, pop e dance fino re nuova musica al di là di ogni convenzione. Molti sognano alla world music. È all’iPop che si sono conosciute Ankathie di poter studiare a Vienna, ad esempio alla mdw, l’Università Koi e Judith Filimónova del duetto pop avanguardista Fijuka. di Musica e di Arti performative di Vienna, dove si laurearo- Joe Zawinul ricevette una borsa di studio per la MUK, no tra gli altri il compositore Friedrich Cerha, il regista Götz l’Università privata di Musica e Arte del Comune di Vienna. Spielmann, il direttore d’orchestra Claudio Abbado e l’attrice Anche il celebre pianista Till Fellner, l’attore Nicholas Ofczarek Birgit Minichmayr. Dal 1980 è annesso all’università, che fu e la star del musical Mark Seibert hanno studiato qui. Chi vuole saperne di più dell’elettrizzante personalità di Mahler e delle sue radicali riforme farà bene a recarsi alla Casa della Musica, il Museo del Suono di Vienna. I CONCERTI DELLE UNIVERSITÀ MDW E MUK presentano le star di domani nel corso di mini- CONCERTI eventi (biglietto d’ingresso ridotto o gratuito). Con oltre 1.300 manifestazioni l’università mdw è il maggiore organizzatore di eventi culturali in Austria. In novembre il FESTIVAL WIEN MODERN propone composizioni contemporanee. Musica e spettacolo/Impulsi di danza/Il festival dei viennesi MuseumsQuartier, maggio 2017: Nina Saurugg in azione prima Impulsi di danza dell’intervista con il Diario di Vienna IMPULSTANZ, IL MAGGIORE FESTIVAL DI DANZA EUROPEO, NON PROPONE SOLO LE MIGLIORI PERFORMANCE CONTEMPORANEE, MA ANCHE UN FANTASTICO PROGRAMMA DI WORKSHOP. LA PRODUTTRICE, REGISTA E MODERATRICE VIENNESE NINA SAURUGG PARTECIPA OGNI ANNO A FINO A OTTO CORSI, UNA VERA WORKSHOPAHOLIC. NINA CI PARLA DI TACCHI A SPILLO, PASSIONE E DOLORI. COM’È CHE SI DIVIENE Ai miei limiti sono giunta fisicamente: ho le ginocchia UNA WORKSHOPAHOLIC DI IMPULSTANZ? sbucciate, le vesciche sulle dita dei piedi, lividi ovunque e Partecipi una volta e già sei contagiato dal virus. Chi è portato tutto mi fa male. Il mio compagno mi chiede “Ma chi te la fa per la danza si ritrova subito dentro. Ai principianti consiglio fare?”. Poi mi guarda in viso e vede che sono raggiante di gioia. di iniziare con i corsi basic. Tra l’altro questa è una cosa che molti miei amici non sanno, credono infatti che ImPulsTanz CHI PARTECIPA AI WORKSHOP? si rivolga solamente ai professionisti. Si incontrano le persone più diverse. In una street jazz class i partecipanti si muovono in modo molto cool e tutto è molto L’OFFERTA PREVEDE 250 WORKSHOP. stylish. Poi vieni a sapere che la tua vicina è avvocato e di so- QUALI SONO I TUOI PREFERITI? lito quando va a lavorare si mette un tailleur. Ma al festival Im- Diario di Vienna 2018 — Il workshop che preferisco e al quale partecipo più spesso è PulsTanz sono tutti uguali: giovani, meno giovani, ballerini pro- Contemporary Jazz, con Salim Gauwloos ad esempio. Mi pia- fessionisti e principianti. Una comunità veramente simpatica. ce anche lo street jazz. Una volta mi sono iscritta a FemFunk con Jermaine Browne, si tratta di uno stile di danza molto COSA SUCCEDE NELLA TESTA femminile, che trovo veramente cool. Ti fa sentire sicura di E NEL CORPO MENTRE SI BALLA? te stessa. Ci si sente veramente donna. Abbiamo anche bal- Quando inizio a ballare nessuna telefonata, nessun appunta- lato in scarpe col tacco. mento è più importante per me. Sono in un mondo tutto mio. È un po’ come meditare nonostante sia richiesta la massima DANZA E LACRIME: SEI MAI GIUNTA AI TUOI LIMITI? concentrazione per seguire la coreografia. Ma arriva sempre Non sono una ballerina professionista, ma partecipo anche il momento in cui puoi lasciarti andare. Sei veramente nel qui ad advanced workshop. Quando accanto a me una ballerina e ora. Un’esperienza impagabile. dell’Opera di Stato fa tranquillamente tre piroette una dopo l’altra, posso fare solo finta di riuscire a farne almeno due. Ma mi diverto un sacco! Nina Saurugg partecipa al Contemporary Jazz Workshop con Salim Gauwloos, ballerino professionista e coreografo. Il festival dei viennesi L’inaugurazione del Festival di Vienna: un evento open air in piazza Rathausplatz ad ingresso libero, che tutti gli anni entusiasma migliaia di persone e viene trasmesso in tutto il mondo. AL PASSO CON I TEMPI: IN MAGGIO E GIUGNO IL FESTIVAL DI VIENNA PER CINQUE SETTIMANE PROPONE POSIZIONI ARTISTICHE CONTEMPORANEE – UN FESTIVAL INTERDISCIPLINARE E INTERNAZIONALE. Sconcertanti, emozionanti, sbalorditivi, controversi, estremi, de con il Performeum, il museo temporaneo per l’arte perfor- sorprendenti: sono questi alcuni degli aggettivi, e ce ne sa- mativa, la cosiddetta Akademie des Verlernens, l’accademia rebbero tanti altri, con cui definire le prime e i nuovi allesti- del disimparare, e il club festival Hyperreality, un denso pro- menti del Festival di Vienna. Il pubblico sa che i pezzi con- gramma di performance e di musica, inoltre rappresenta un temporanei proposti dal festival sono rivolti ad un pubblico luogo d’incontro e riflessione. esigente e per questo l’affluenza è fortissima. Il maggiore fe- Il direttore Tomas Zierhofer-Kin nella sua seconda sta- VIENNA stival culturale di Vienna propone le migliori produzioni d’a- gione, il 2018, vorrebbe “fondere performance, musica, arti vanguardia, un riflesso di ciò che accade nel mondo. Oltre visive e teatro per creare un festival dell’arte in grado di col- agli allestimenti teatrali e di teatro musicale il festival preve- legare passato e futuro”.
8 Un altro disegno di Josef Hoffmann: la serie di bicchieri “B” in cristallo decorati con bronzite nera e smerigliata realizzata per Lobmeyr Shopping/L’eredità della Wiener Werkstätte T E STO : S U SA N N E K A P E L L E R Diario di Vienna 2018 — Grazie all’enorme produzione artistica dei suoi membri, il circolo Wiener Werkstätte divenne celebre in tutto il mondo. I design e prodotti di quest’epoca sono ormai classici senza tempo e a Vienna onnipresenti. Le aziende con le quali cooperavano Koloman Moser, Josef Hoffmann e gli altri numerosi rappresentanti della Wiener Werksätte infatti in parte esistono ancora oggi. Nel 1903 Koloman Moser e Josef Hoffmann fondarono insieme all’industriale Fritz Waerndorfer il circolo artistico Wiener Werkstätte. Moser e Hoffmann furono anche i due membri che con Backhausen ripropone stoffe con motivi disegnati il loro stile influenzarono maggiormente il gruppo. Essi si orientavano al concetto di opera Su iniziativa dell’Ente per il Turismo di Vienna d’arte totale e volevano portare l’arte nel quotidiano, con prodotti di alto valore estetico. Nell’ambito del circolo si progettarono persino interi edifici, dall’architettura all’arredamento, dai giardini alle posate e agli abiti di coloro che ci avrebbero abitato. Il Palais Stoclet a Bruxelles e il Sanatorio di Purkersdorf sono due esempi di opera d’arte totale della Wiener Werkstätte. HOFFMANN IL QUADRATO Lo stile della Wiener Werkstätte era rivoluzionario e si contrapponeva allo Storicismo. Le da Koloman Moser. forme divennero più semplici, più ridotte e più geometriche, in particolare nei primi anni, motivo per qui a Hoffmann fu attribuito il soprannome di Hoffmann il quadrato. Moser aveva un particolare talento per la tipografia e la grafica applicata. La sua fantasia non aveva limiti, e Moser disegnava senza sosta. La Prima Guerra Mondiale, il crollo della monarchia, la crisi economica mondiale e i problemi finanziari tuttavia portarono nel 1932 alla chiusura della Wiener Werkstätte. La MANIFATTURA DI PORCELLANE AUGARTEN produce però ancora oggi secondo i per la Manifattura di Porcellane Augarten. progetti della Wiener Werkstätte, soprattutto quelli di Josef Hoffmann. Il suo noto Melonen- Josef Hoffmann ha ideato nel 1929 il ce- lebre servizio da caffè Melonenservice service, un servizio da caffè con tazzine scanalate e decorate con fasce colorate, si vende dal 1929. La porcellana Augarten si realizza da sempre a mano in base ai disegni di celebri artisti di diverse epoche. Nel 2018 l’azienda festeggia il tricentenario della sua fondazione (vedi riquadro per i dettagli delle mostre allestite in occasione della ricorrenza). VIENNA
300 ANNI DI AUGARTEN VIENNA 9 Nel 2018 la Manifattura di Porcellane Augarten festeggia il tricentenario della sua fondazione e organizza una rassegna straordinaria nel Museo ANNIVERSARIO della Porcellana Augarten dove mette a confronto oggetti realizzati da innovativi designer di diverse epoche con le persone che utilizzavano la porcellana e i luoghi dove erano usati. La storia delle porcellane Augarten e quella del collezionismo sono al centro di una mostra allestita in occasione dell’anniversario al MAK, il Museo austriaco di Arti Applicate/ Arte Contemporanea, museo che ospita anche l’archivio della Wiener Werkstätte e un’incredibile raccolta di oggetti di quest’epoca. www.augarten.com Shopping/Dove innovazione e tradizione si intrecciano/Modernismo viennese à la Westwood DAL VETRO ALLA STOFFA La Wiener Werkstätte ha scritto un capitolo importante anche viennese, ha portato sul mercato un’edizione limitata di stoffe Manufactur è un classico della Wiener Werkstätte. Il servizio a forma di zucca Kürbisservice di Otto nella storia della vetreria J. & L. LOBMEYR. Tra i determinanti in sei diversi motivi, realizzati secondo i disegni originali di Prutscher realizzato per l’azienda Wiener Silber designer che cooperarono con Lobmeyr, oltre a Josef Koloman Moser. A Vienna si possono acquistare nel negozio Hoffmann, vanno annoverati Oswald Haerdtl, Ena Rottenberg del marchio Österreichische Werkstätten. e Michael Powolny. Ancora oggi si vende moltissimo la serie Anche l’azienda WIENER SILBER MANUFACTUR tra i suoi di bicchieri “B” in cristallo decorati con bronzite nera e articoli propone numerosi prodotti della Wiener Werkstätte: il smerigliata, che Josef Hoffmann ideò nel 1912 e che Lobmeyr suo archivio comprende disegni dei suoi più noti membri tra inserì nella sua gamma di prodotti nel 1914. cui Josef Hoffmann, Kolo Moser e Otto Prutscher. L’odierna L’azienda tessile BACKHAUSEN iniziò a cooperare con gli manifattura ha origine in una delle più antiche aziende artisti della Wiener Werkstätte già nel 1903, l’anno di fonda- locali per la produzione di oggetti di artigianato artistico, un zione del circolo. Nell’archivio di Backhausen si trovano oltre importante partner della Wiener Werkstätte. Qui si possono 3.500 disegni originali dell’epoca dello stile Liberty e della acquistare non solo posate da tavola e ciotole realizzate Wiener Werkstätte, sulla base dei quali l’azienda realizza ancora in base ai disegni originali di Josef Hoffmann, ma anche oggi numerosi motivi nel suo sito di produzione situato nella candelabri, servizi da caffè e da tè di Otto Prutscher, tra cui Bassa Austria. Su iniziativa dell’Ente per il Turismo di Vienna il suo celebre Kürbisservice, il servizio a forma di zucca ideato Backhausen, in occasione dell’anno dedicato al Modernismo negli anni Trenta del secolo scorso. Dove innovazione e tradizione si intrecciano GIOVANI STILISTI REINTERPRETANO LA TRADIZIONE VIENNESE. L’intreccio delle sedie Thonet è noto in tutto il mondo ed è legato indissolubilmente Lo stilista Petar Petrov utilizza per le sue borse una mano alla cultura del caffè viennese. Il marchio Sagan Vienna ha fatto dell’intreccio in rattan, Le borse di Sagan Vienna con l’“intreccio viennese” realizzato a mano che porta il nome “Wiener Geflecht”, intreccio viennese, l’elemento centrale della sua collezione di borse. I due stilisti di Sagan Vienna, Tanja Bradaric e Taro Ohmae, giocano con le tradizioni e combinano questo “intreccio viennese” a forme di borse moderne e minimaliste. Riviste tra cui Elle e Vogue hanno già scoperto queste delle sedie Thonet sono inconfondibili. borse che, grazie all’intreccio portano una firma inconfondibile e sono dunque facilmente riconoscibili. Le borse si possono acquistare allo Steffl Department Store. in ottone dell’atelier Carl Auböck. Anche lo stilista Petar Petrov, che vive a Vienna, con le sue borse rende omaggio ad una tradizionale azienda viennese. Petrov come chiusura per le sue borse utilizza l’iconica mano in ottone dell’atelier Carl Auböck. La mano, un disegno dei primi anni Quaranta del secolo scorso, è sorprendentemente moderna. Così come tutti i disegni dell’atelier Carl Auböck, molto ambiti dai collezionisti di tutto il mondo. Le forme sono semplici e lineari, tra i prodotti si trovano statuette, reggilibri, ciotole, spazzole e anche lampade. I materiali utilizzati sono l’ottone, la pelle, il legno e il corno. Carl Auböck IV si Diario di Vienna 2018 — dice entusiasta della cooperazione con Petar Petrov: “È molto sperimentale e un grande perfezionista.” Le borse di Petar Petrov si possono acquistare a Vienna da Park e Liska. Modernismo La stilista inglese Vivienne Westwood (nella foto a destra) indossa una viennese à la Westwood creazione del marito Andreas Kronthaler. Andreas Kronthaler, stilista di origine austriaca e marito di Vivienne Westwood, alcuni anni fa ha lanciato la sua prima collezione personale che portava il nome di “Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood”. Per la sua collezione autunno-inverno 2017/18 Kronthaler ha tratto ispirazione dai temi scelti dall’Ente per il Turismo di Vienna per il 2018: il VIENNA Modernismo viennese e la Wiener Werkstätte.
10 T E STO : S U SA N N E K A P E L L E R Dal Palmenhaus ci si può godere una fantastica vista sui giardini del Burggarten. Gastronomia/Tavolino con vista sul verde Diario di Vienna 2018 — Vienna è una città verde e: oltre a boschi, prati Il modo migliore per godersi l’atmosfera idilliaca dei parchi e campi vanta anche ben 850 parchi. Nel bel di Vienna è un buon pasto accompagnato da un bicchiere di vino, o anche un caffè e un dolce. Al Palmenhaus nei giardini mezzo dei più bei parchi della città si trovano del BURGGARTEN ad esempio. Quella che un tempo era una locali con una stupenda vista sul verde. serra sul lato posteriore della Hofburg, il palazzo imperiale, è una delle più belle costruzioni in acciaio e vetro dell’epoca dello stile Liberty. All’interno del locale si sta seduti tra piante esotiche degustando le specialità della cucina o si sorseggia un cocktail al bar. D’estate la terrazza offre una vista impareg- giabile sui giardini del Burggarten. I tavolini sono molto ambiti. GASTRONOMIA NEL VERDE Nei giardini dello STADTPARK è situato il ristorante Steirereck. Non si tratta solamente di uno dei migliori ristoranti del mon- Vista sul bosco dal locale situato nella Hermesvilla nella Riserva naturale Lainzer Tiergarten do, ma anche di un locale molto apprezzato per la sua bellez- za. Lo studio di architetti PPAG ha aperto il ristorante verso lo Stadtpark. Il parco si riflette nelle facciate esterne in metal- lo, quando il tempo è bello le finestre vengono rialzate e si ha Al ristorante Steirereck gli ospiti hanno la sensazione di l’impressione di stare seduti in mezzo al verde. A rendere la cucina dello Steirereck così particolare sono le nuove inter- pretazioni di antiche ricette e l’utilizzo di ingredienti locali or- mai quasi dimenticati. Dal ristorante Johann al Kursalon ci si può godere la vista sullo Stadtpark nell’altra direzione; qui si punta sulla cucina viennese in un ambiente storico. Dalla ter- stare seduti in mezzo allo Stadtpark. razza si può persino ammirare il Monumento a Johann Strauss. Ci si può far viziare con specialità culinarie anche ai giar- dini dell’AUGARTEN, il più antico giardino barocco di Vienna. Nel palazzo, oltre alla Manifattura di Porcellane Augarten si trova anche un caffè-ristorante che offre una vista sul parco VIENNA fiorito e sugli estesi viali. I pasti si servono su piatti in porcel- lana Augarten. E con un po’ di fortuna sulla terrazza si posso- no sentire anche i Piccoli Cantori di Vienna durante le prove.
11 OASI URBANE lettera: qui si viene per fare merenda. L’offerta prevede caffè, dolci fatti Il VOLKSGARTEN Pavillon, adagiato nell’omonimo parco, è aperto in casa, il cosiddetto Kaiserschmarren, la stracciata imperiale, panini dalla primavera all’autunno. Il padiglione e le sue terrazze sono un’o- e la tipica Brettljause, un tagliere di formaggi e pancetta. asi verde con tanto di ruscelletto nel centro della città e sono stati Una gita alla Riserva naturale LAINZER TIERGARTEN è una bella allestiti negli anni Cinquanta dall’architetto Oswald Haerdtl. Di gior- esperienza nella natura per tutta la famiglia. Qui si trovava un tempo no qui ci si può godere la tranquillità, la sera il Volksgarten Pavillon una riserva di caccia imperiale. Nella riserva naturale (2.500 ettari) è un animato punto d’incontro del mondo in di Vienna che offre bar- cinghiali, caprioli e cervi vivono in libertà. Nella speranza di trattenere becue e DJ alla consolle. più a lungo a Vienna la consorte Elisabetta, cosi amante dei viaggi, Un po’ nascosto nel PARCO DELLA REGGIA DI SCHÖNBRUNN si l’imperatore Francesco Giuseppe fece qui costruire la Hermesvilla trova il locale Landtmann’s Jausen Station. Dove un tempo giocavano i da uno dei celebri architetti della Ringstrasse Carl von Hasenauer. bambini degli imperatori, ora sorge un grazioso padiglione di un bian- Oggigiorno il Wien Museum presenta nella Hermesvilla una rassegna co splendente. All’esterno le sedie variopinte creano degli accenti co- che illustra la storia della villa e presenta alcune camere originali di lorati. Lontani dal rumore della città qui ci si rilassa nel mezzo di pitto- Sisi, una delle quali fu allestita da Gustav Klimt. Il ristorante Hermes reschi roseti e aiuole, godendosi la vista sulla Reggia di Schönbrunn. all’interno della villa propone cucina viennese con specialità a base Il nome “Jausenstation” che significa “punto merenda” va preso alla di selvaggina. Favolosa è la terrazza con vista sul bosco. Un consiglio per intenditori: il locale Landtmann’s Jausen Station è nascosto nel parco della Reggia di Schönbrunn. Gastronomia/Classici dolci in una veste nuova/Tartine viennesi con un tocco in più SAPORI: Anche l’annuale Festival del Gusto ai giardini dello Stadtpark propone gastronomia al parco (11–13 maggio 2018). Classici dolci in una veste nuova UNA NUOVA VERSIONE DELLO STRUDEL DI MELE, DELLA TORTA SACHER E DEI PUNSCHKRAPFERL: PASTICCIERI CREATIVI HANNO DATO IL SAPORE DI QUESTI CLASSICI DOLCI VIENNESI AL CIOCCOLATO, AI CIOCCOLATINI, AL GELATO E AI DESSERT. QUI LA BUONA VECCHIA VIENNA INCONTRA I MODERNI TREND. La pasticciera francese Laure Doutreleau nella sua piccola manifattura di cioccolatini BONBON ET CHOCOLAT nel sesto distretto di Vienna reinterpreta i classici dolci viennesi in versione cioccolatino. Per amore della città ha ideato la Wiener Variation, la variazione viennese: un tris di cioccolatini rispettivamente al sapore di torta Sacher, di strudel di mele e di Punschkrapferl, un dolcetto al rum tipico di Vienna. I pasticcieri della XOCOLAT MANUFAKTUR hanno creato dei tartufi ispirati ai classici Una dolce tentazione è il cioccolato al sapore di Punschkrapferl di Gerstner. dolci viennesi: Wiener Mehlspeise al rum, uva passa, limone e vaniglia. Nei tartufi ispirati ai Punschkrapferl il rum è il sapore dominante, mentre i tartufi agli gnocchi di albicocca sono ricoperti da un fine involucro di pangrattato e cioccolato bianco e sono ripieni di crema all’albicocca. Nel bell’ambiente in stile Liberty della pasticceria ZUM SCHWARZEN KAMEEL i classici dolci viennesi si servono in bicchiere. I “dolci bicchieri” si chiamano chamelles e ce ne sono anche al sapore di strudel di mele e di torta Sacher. L’ex-PASTICCIERE DI CORTE REGIO-IMPERIALE GERSTNER avvolge i classici dolci nel cioccolato: il cioccolato al Punschkrapferl è una composizione di pan di spagna con un leggero tocco di rum e una dolce marmellata di albicocche, il tutto ricoperto di cioccolato. Il cioccolato allo strudel di mele ha un fondo croccan- te di ganache al cioccolato al latte, biscotti e pasta frolla; un pizzico di cannella, marzapane al sapore di mela, uva passa e un involucro di Diario di Vienna 2018 — cioccolato completano questa ghiotttoneria. Queste creazioni al cioc- colato sono state ideate nel 2017 in occasione del 170esimo anniver- sario della fondazione di Gerstner. La gelateria GEFRORENES nel 18esimo distretto il weekend pro- pone diverse variazioni di strudel di mele e torta Sacher. Si consiglia Variazione viennese: classici dolci in versione cioccolatino di assaggiare anche il gusto Sissi Mandel, un gelato cremoso con dol- ci e croccanti pezzettini di mandorla. Tartine viennesi con un tocco in più LE IMPRONUNCIABILI E SQUISITE TARTINE DI TRZEŚNIEWSKI SONO UN’ISTITUZIONE VIENNESE, DA PIÙ DI UN SECOLO ORMAI. SI POTREBBE PENSARE CHE DELLE FETTE DI PANE NERO CON CREME SPALMABILI NON SIANO NULLA DI SPECIALE, IN REALTÀ PERÒ LE TARTINE SONO MOLTO RAFFINATE. Quando i viennesi sono in centro e avvertono un languorino, amano fare un salto da Trześniewski. La sede principale del produttore viennese di tartine dal 1904 si trova nel primo distretto, in Dorotheergasse. Qui ogni giorno escono dalla vetrina 5.000 tartine. La ricetta di questo successo: pane nero con 23 diverse creme spalmabili. Il gusto più richiesto è pancetta e uovo. Le ricette sono rimaste quasi tutte uguali e sono un segreto gelosamente custodito. Sembra che abbiano un metodo speciale per cuocere le uova… Si va da Trześniewski per mangiare un paio di tartine e tradizionalmente le si accompa- VIENNA gna a una birretta, un “Pfiff”, come si dice a Vienna. Il bicchierino contiene la quantità altri- menti insolita di un ottavo di litro di birra ed è perfetto per accompagnare le tartine. Sulle cre- me spalmabili sono tracciate da sempre delle onde con una forchetta, che rendono queste tartine riconoscibili a prima vista. Le signore che spalmano la crema sulle tartine sono molto Le tartine di Trześniewski sono variopinte e deliziose. Il fascino del retrò: il locale in Dorotheergasse esiste dal 1904. stimate dai colleghi. Qui non si è voluto automatizzare il processo e si preferisce lavorare a mano. E per chi vorrebbe sapere come si pronuncia Trześniewski: cesnievschi. O giù di lì.
LE STAZIONI DELL’ANTICA METROPOLITANA 1899 La cupola dorata si vede da lontano: il palazzo della Secessione, co- SECESSIONE struito secondo i progetti di Joseph Maria Olbrich, fu uno dei primi “White Cube”, uno dei più moderni centri espositivi in Europa. L’iscri- zione in lettere cubitali sopra il portale d’ingresso riporta la frase “Al tempo la sua arte, all’arte la sua libertà”. Al pianterreno si allestiscono 1898 rassegne dedicate all’arte contemporanea, al piano inferiore si può Otto delle numerose stazioni dell’antica metropolitana realizzate da Otto Wagner, oggi ammirare “Il Fregio di Beethoven” di Gustav Klimt. stazioni delle linee del metrò U4 e U6, si sono perfettamente conservate fino ad oggi: Schönbrunn e Stadtpark (U4), Gumpendorfer Strasse, Burggasse, Josefstädter Strasse, Alser Strasse, Währinger Strasse e Nussdorfer Strasse (U6). In piazza Karlsplatz si trovano due costruzioni particolarmente belle. LE CASE LUNGO LA WIENZEILE 1899 Le tre case costruite su pro- getto di Otto Wagner presso il mercato Naschmarkt formano un suggestivo complesso: la Casa di Maiolica (Linke Wien- CHIESA DI SAN LEOPOLDO zeile 40) è ricoperta di maio- NELLO STEINHOF liche decorate da motivi flo- reali. La casa ad angolo (Linke Wienzeile 38) è decorata da ornamenti di Kolo Moser. La 1907 terza casa (Köstlergasse 3) è la più semplice e ci abitò anche Wagner stesso. Qui si trovava anche la sua vasca da bagno in Quando Otto Wagner allestì questa chiesa per persone affette da di- vetro, oggi andata persa. sturbi psichici pensò veramente a tutto: oltre alla stanza riservata ai medici, alle toilette e alle uscite di emergenza si trova qui un’acqua- santiera dalla quale l’acqua santa gocciola, per prevenire le infezioni. Il pavimento è obliquo per permettere anche ai pazienti nelle file po- steriori di vedere bene l’altare. Le vetrate in vetro al piombo sono di Koloman Moser. CASA DI LOOS 1911 Adolf Loos non apprezzava le eccessive decorazioni. Lo si riconosce bene nell’edificio in piazza Michaelerplatz, che, a causa della man- canza delle tradizionali cornici, veniva chiamato anche “casa senza sopracciglia”. L’imperatore non ne sopportava la vista e fece inchio- dare le finestre della corte che si affacciavano sull’edificio. In origine il palazzo era stato costruito per un esclusivo negozio di moda per uomo, oggi al suo interno si trova una banca.
CASSA DI RISPARMIO AUSTRIACA 1912 Il palazzo lungo la Ringstrasse, è il capolavoro di Wagner e una delle più significative costruzioni del Modernismo. Sembra che per la sua realizzazione sia stato utilizzato un sesto della produzione mondiale di alluminio di allora. Si tratta di una pietra miliare dell’architettura moderna. Anche l’intero allestimento interno porta la firma di Wagner. La splendida sala degli sportelli è aperta al pubblico fino al 30 giugno 2018. OPERE CENTRALI DEL MODERNISMO VIENNESE ILLUSTRAZIONI: THIBAUD HÉREM TESTO: ROBERT SEYDEL WIENER KONZERTHAUS 1913 Dal punto di vista stilistico il Wiener Konzerthaus combina elementi del tardo Storicismo e dello stile Liberty. All’inizio del 20esimo secolo la costruzione era rivoluzionaria: le tre sale si trovano tutte allo stesso piano e possono essere utilizzate contemporaneamente per la stes- sa manifestazione, oppure indipendentemente l’una dall’altra. Diversi bar, un caff caffèè e tre ristoranti completavano all’epoca questa grande istituzione ricreativa. CASA DI WITTGENSTEIN KARL-MARX-HOF 1928 1930 Il filosofo Ludwig Wittgenstein progettò, inizialmente insieme all’ar- Il Karl-Marx-Hof fu costruito secondo i progetti dell’allievo di Otto chitetto Paul Engelmann e poi da solo, questa casa per la sorella Wagner, Karl Ehn ed è il più lungo singolo edificio residenziale al mondo Margaret Stonborough-Wittgenstein. Si tratta di un sobrio palazzo a e uno dei massimi esempi di edilizia sociale: i suoi 1.382 appartamenti tre piani, realizzato nello stile del Modernismo che però anticipa già possono ospitare 5.000 persone. Diverse strutture comuni erano fortemente lo stile architettonico del Bauhaus. Oggi ha qui sede l’Isti- pensate per incoraggiare gli inquilini a vivere assieme e non solo gli tuto di Cultura bulgaro. uni accanto agli altri. In quella che un tempo era una lavanderia si trova oggi un museo dedicato alla “Vienna rossa”. URANIA 1910 Max Fabiani, allievo di Otto Wagner, progettò questo centro dedicato all’istruzione popolare e osservatorio astronomico che fu eretto lun- go il Canale del Danubio, quasi direttamente lungo la Ringstrasse. Ai giorni nostri l’Urania ospita anche un teatro di burattini, un cinema e un bar. La torre è alta 36 metri. Dal 1911 al 1928 da qui partiva tutti i giorni alle ore 12 un colpo di cannone in base al quale i viennesi pote- vano regolare i loro orologi. WERKBUND- SIEDLUNG 1932 Ben 33 prestigiosi architetti, tra cui Josef Frank, Adolf Loos, Josef Hoffmann Hoffmann e Margarete Schütte- Lihotzky costruirono in totale 70 case monofamiliari nel verde. L’idea era di realizzare un campionario di case a schiera e case modello da utilizzare per altri progetti edilizi. Si voleva utilizzare al massimo lo spazio disponibile creando al contempo una moderna cultura dell’abitare.
14 Ballare e far festa al suono della musica ai balli viennesi Musica/Musica per tutti i sensi Diario di Vienna 2018 — La musica, a teatro o ai concerti, è soprattutto un’esperienza per l’udito, più che per gli altri sensi. L’offerta a Vienna è no- tevole, non è un caso che la città sia considerata la capitale della musica. Nel 2018 gli appassionati di opera lirica avranno Ben 120 palcoscenici viennesi la sera ospitano modo di ascoltare all’Opera di Stato di Vienna le loro grandi star, tra cui Elīna Garanča (in maggio in “Samson et Dalila” di spettacoli favolosi: ogni anno Vienna propone Camille Saint-Saëns) e Jonas Kaufmann (in aprile/maggio in 15.000 eventi musicali di tutti i generi. A Vienna “Andrea Chénier” di Umberto Giordano). La Volksoper è l’u- nico teatro della città a dedicarsi con entusiasmo, varietà e la musica non coinvolge solo l’udito ma è allegria al genere dell’operetta, ma il cartellone prevede an- un’esperienza per tutti i sensi. che opere liriche, musical e spettacoli di balletto. Il Theater an der Wien, il più recente teatro lirico della città, si è specia- lizzato in allestimenti di prim’ordine di opere liriche barocche e contemporanee inscenate con spirito moderno, e propone regolarmente anche opere di Mozart. Questo teatro con pro- gramma stagionale propone quasi ogni mese una prima, inte- grano il programma concerti e spettacoli di danza. Gli amanti della musica classica a Vienna possono ascol- tare i migliori musicisti del mondo: l’Orchestra Filarmonica di Vienna e le orchestre Wiener Symphoniker e Radio Sympho- nie Orchester Wien. I festival sono dedicati a singoli generi musicali che comprendono anche la musica contemporanea. I due teatri di musical Raimund Theater e Ronacher sono per- fetti per il grande intrattenimento. EDIFICI CHE PARLANO Ma, al di là del piacere dell’ascolto, non si dimentichi che anche l’occhio vuole la sua parte: i centri musicali di Vienna meritano una visita anche per la loro bellezza. L’Opera di Stato di Vienna è un gioiello architettonico del Neorinascimento. An- che se in occasione dell’apertura nel 1869 i viennesi, a causa del fatto che l’edificio era situato allo stesso livello della Ring- strasse e non a un livello più elevato, come originariamente previsto, diedero al palazzo i soprannomi di “cassa affondata” o di “elefante sdraiato”… Partecipando ad una visita guidata si può dare un’occhiata dietro le quinte del teatro con il più grande repertorio del mondo: si parte dal foyer e, passando per lo scalone si giunge ai saloni di gala (Sala da Tè, Sala di VIENNA La Sala dorata del Musikverein: un capolavoro L’Opera di Stato di Vienna, un prestigioso edificio di rappresentanza lungo la Ringstrasse di acustica e architettura Marmo, Foyer Schwind, Sala di Gustav Mahler) per poi entrare nell’auditorio da dove si vede anche il palcoscenico.
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