Fallimenti, Concordati, Esecuzioni Immobiliari: risultati e prospettive degli strumenti tradizionali di recupero del credito
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Fallimenti, Concordati, Esecuzioni Immobiliari: risultati e prospettive degli strumenti tradizionali di recupero del credito Dino Crivellari – Amministratore Delegato UniCredit Credit Management Bank S.p.A. Roma 2 luglio 2013, Tavola rotonda di approfondimento della Crisi d’Impresa e degli strumenti di tutela delle attività produttive
I CONSUETI MEZZI DI RECUPERO DEL CREDITO DEVONO FARE I CONTI CON LO SCENARIO MACRO-ECONOMICO: PEGGIORA LA QUALITÀ DEL CREDITO… €mld 140 Sofferenze Lorde (€mld) 6,80% 120 Ad aprile 2013 le sofferenze lorde hanno Sofferenze Lorde/Impieghi (%) 6,29% superato i 133 €mld: 100 5,44% 133 + 2,3 €mld rispetto a marzo 125 80 4,02% oltre 24 €mld in più rispetto ad un anno prima 3,80% 3,60% 3,29% 107 + 22,3% l’incremento annuo 3,28% 60 2,69% in rapporto al totale impieghi risultano pari 78 al 6,8% (5,5% un anno prima) 40 59 47 42 45 47 20 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 100% Sofferenze: 90% 22,7 tra 75.000 a 25 distribuzione per 80% mln € classi di grandezza il 79% delle sofferenze attiene al al 31.12.2012 70% fino a 75.000 € 60% 79 mondo delle piccole e medie imprese Quote % sul totale* 50% oltre 25 mln€ 40% 77,3 30% 20% 10,4 10% 10,6 0% 0 Numero Affidati Sofferenze (€mln) Fonte: Banca D’Italia (*) Fonte ABI: si è ipotizzato che i finanziamenti di più piccolo importo (tra 75.000 a 25€mln) vengano destinati alle piccole e medie imprese 2
… CONTINUA L’ONDATA DEI RECORD NUMERO PROCEDURE FALLIMENTARI APERTE Record I trimestre 2013 3.578 APERTE OLTRE 3.500 PROCEDURE FALLIMENTARI 3.195 (+12,2% rispetto allo stesso periodo 2012) 3.158 3.161 Valore più elevato osservato in oltre 10 anni 3.031 2.818 623 LE PROCEDURE CONCORSUALI NON FALLIMENTARI APERTE (+13% rispetto allo stesso periodo del 2012) 2.196 Record 2012 1.843 OLTRE 12 MILA FALLIMENTI (+2,1% rispetto al 2011) 1.765 Valore più alto: del decennio IQ 05 IQ 06 IQ 07 IQ 08 IQ 09 IQ 10 IQ 11 IQ 12 IQ 13 ante 2007 del 64% rispetto al 2008, ultimo anno pre-crisi OGNI GIORNO 34 IMPRESE HANNO DICHIARATO Procedure di ristruttur. del debito* +13% FALLIMENTO: OLTRE 1.000 AL MESE Altre Procedure* CHIUSE 104 MILA IMPRESE (+2,2% rispetto al 2011) 142 47 MILA LE SOCIETÀ CON ALMENO UN PROTESTO 262 106 183 Edilizia I SETTORI PIÙ 481 COLPITI DAI Commercio 295 FALLIMENTI all’ingrosso 272 289 Servizi I trim. 2010 I trim. 2011 I trim. 2012 I trim. 2013 Fonte: Cerved Group (*) Le procedure di ristrutturazione del debito comprendono anche i Concordati preventivi. Le altre Procedure comprendono: amministrazioni controllate, 3 amministrazioni straordinarie, liquidazioni coatte amministrative
CON LA RIFORMA VI È STATO UN BOOM DI CONCORDATI PREVENTIVI NONOSTANTE PER L’IMPRENDITORE LA PROCEDURA DI CONCORDATO COMPORTI DEI COSTI* RILEVANTI 1.277 Istanze di concordato 1.200 pre e post-riforma Tra l'entrata in vigore delle nuove norme, 11 settembre 2012 e il 31 PRE-RIFORMA marzo 2013, si stima che siano state presentate 2.700 istanze, oltre il doppio dei concordati tradizionali 237 presentati in tutto il 2012 3 trim. 2012 4 trim. 2012 I trim. 2013 MODIFICHE APPORTATE DAL DECRETO DEL “FARE” PER IMPEDIRE CHE LO STRUMENTO VENGA ADOTTATO IN MODO DISTORTO DAL DEBITORE PER RITARDARE LA MANIFESTAZIONE DI DEFAULT L’impresa debitrice: 1) non potrà più limitarsi alla semplice domanda iniziale in bianco, ma dovrà depositare, a fini di verifica, l’elenco nominativo dei creditori con l’indicazione dei rispettivi crediti 2) su disposizione del Tribunale, dovrà assolvere con periodicità almeno mensile e sotto la vigilanza del Commissario giudiziale se nominato, agli obblighi informativi periodici, anche relativi alla gestione finanziaria dell’impresa e all’attività compiuta ai fini della predisposizione della proposta e del piano 3) con periodicità mensile dovrà depositare una situazione finanziaria dell’impresa, che entro il giorno successivo sarà pubblicata nel registro delle imprese a cura del cancelliere Controllerà se l’impresa in crisi si stia effettivamente attivando. Viene rafforzato il ruolo In presenza di atti in frode ai creditori riferirà al Tribunale che, verificata la del Commissario sussitenza delle condotte stesse, potrà dichiarare improcedibile la domanda giudiziale (se nominato) e su istanza del creditore o su richiesta del PM dichiarare il fallimento Fonte: Cerved Group (*) un’impresa media con un fatturato intorno ad 1 €mln dovrà sostenere circa 200 mila€ di spese per la procedura di Concordato 4 Il Decreto-Legge n. 69 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” così detto “Decreto del Fare” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 giugno 2013
SECONDO GLI OPERATORI DEL SETTORE SI RICORRE AL CONCORDATO TROPPO TARDI: È NECESSARIO CHE L’APERTURA DELLA PROCEDURA NON SIA UNA SCELTA “IMPRENDITORIALE” Secondo i dati elaborati dal Tribunale di Milano rilevati prendendo come riferimento il biennio 2008-2009: il 38,46% dei concordati omologati non ha rimborsato nulla ai creditori chirografari il 21,53% ha pagato solo fino al 10% del credito appena il 3,33% ha restituito oltre il 40% I creditori chirografari hanno recuperato ben poco Il Concordato Preventivo “in bianco” così introdotto, potrebbe servire per anticipare i segnali di crisi, ma lascia alla volontà autonoma del singolo imprenditore il deposito della domanda (i primi risultati dall’11 settembre 2012 hanno rilevato che lo strumento non ha prodotto i risultati sperati essendo utilizzato spesso per ritardare il default o per abusarne per migliorare la situazione finanziaria) Alcune parti (Magistrati, esperti del settore) propongono un ritocco, non così lieve come inserito nel Decreto Legge “del Fare”, che preveda dei meccanismi di allerta e prevenzione alla francese*, “automatici” extra volontà della parte al fine di evidenziare un segnale di degrado del cliente oltre che l’inserimento delle percentuali minime di soddisfo per i creditori (almeno nei concordati di continuità) Obiettivi: - individuare tempestivamente la presenza di una crisi nell’impresa - intervenire per evitare l’aggravamento e consentire il risanamento aziendale (*) Articolo pubblicato su “Il Corriere della Sera” 27 giugno 2013 – “La Riforma del concordato e i creditori senza rimborso” 5
LE PERFORMANCE PER RISOLVERE UNA DISPUTA COMMERCIALE IN ITALIA SONO BEN AL DI SOTTO DI QUELLE DEGLI ALTRI PAESI DELL’UE: CON 1.400 GIORNI L’ITALIA SI POSIZIONA TRA I 20 PEGGIORI PAESI TRA I 185 ANALIZZATI Fasi processuali (numero) Tempo (giorni) Costo (% valore della controversia) 41 40 26,2 media UE 32 fasi 1.400 media UE 21,5% media UE 547 giorni 29 30 17,2 17,4 14,4 510 390 394 Italia Spagna Francia Germania Italia Spagna Francia Germania Italia Spagna Francia Germania la risoluzione di una disputa per una durata totale di 1.400 giorni ed un costo complessivo pari al commerciale richiede in media 26,2% del valore della 41 fasi processuali controversia La maggior parte dei ritardi si verifica SITUAZIONE TORINO BARI durante la fase di dibattimento: MOLTO l’ostacolo maggiore è costituito dal VARIEGATA rinvio dell’ultima udienza. I giudici È PIÙ FACILE RISOLVERE dovendo pronunciarsi IN ITALIA A BARI I TEMPI SI UNA CONTROVERSIA A contemporaneamente su numerosi RADDOPPIANO: TORINO LA CUI DURATA è casi e potendo ricorrere ad uno 2.022 GIORNI DI 855 GIORNI scarso supporto amministrativo rinviano l’ultima udienza per un periodo che varia da 5 mesi a 3 anni Fonte: Banca Dati Doing Business 2013 6
ED È PROPRIO LA LENTEZZA NEL CHIUDERE LE DISPUTE COMMERCIALI CHE RENDE L’ITALIA UN PAESE IN CUI È DIFFICILE FARE IMPRESA L’Italia è al 73 posto su 185 Paesi del mondo per quanto riguardala facilità di fare impresa. Il Paese si posiziona dopo molte economie dell’Unione Europea che, nell’insieme, hanno una posizione media pari a 40 Avvio impresa Tempi tutela giudiziaria contratto ADDIRITTURA SI REGISTRA UN PEGGIORAMENTO 52 141 RISPETTO AL PASSATO: Posizione 2007 L’ITALIA NEL RANK EUROPEO PER AVVIO DI 160 Posizione 2013 IMPRESE E TEMPI DI 84 TUTELA GIUDIZIARIA DEL CONTRATTO, PERDE DAL -32 posizioni -19 posizioni 2007 DIVERSE POSIZIONI Fonte: Banca Dati Doing Business 2013 7
NESSUNO È DISPOSTO AD INVESTIRE SE NON IN UN QUADRO DI REGOLE CERTE E CON LA GARANZIA DI TEMPI E COSTI RAGIONEVOLI PER LA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE La lentezza della Giustizia induce spesso i titolari dei diritti lesi a rinunciare in tutto o in parte a veder riconosciuto il proprio diritto in sede giudiziale ed alimenta comportamenti opportunistici da parte di chi utilizza il rimedio giudiziale non come strumento per risolvere una controversia ma per dilazionare o anche aggirare l’adempimento di un contratto Pensiamo ad un debitore corporate titolare di un’azienda di condizionatori. Dopo 7 anni*, durata media di una procedura fallimentare, i beni non avranno più alcun valore e diventeranno obsoleti e ormai sorpassati a danno di tutti gli attori della Procedura Fallimentare (valore del tempo) Le banche sono i soggetti più colpiti dal fenomeno delle crisi di impresa, considerato che ben oltre il 50% del passivo delle procedure concorsuali è costituito da debiti verso il sistema creditizio Garantire la La tutela dei creditori è un valore strumentale all’accrescimento della tutela dei disponibilità di credito ed al calmieramento del suo costo, nonché allo creditori sviluppo di strumenti finanziari innovativi importanti proprio per il processo di ricambio del sistema delle imprese (*) Dati Ministero di Giustizia aggiornati al 31.12.2011 8
LA MODALITÀ TELEMATICA È LA STRADA CORRETTA PER RILANCIARE L’EFFICIENZA DEL SISTEMA GIUSTIZIA: ALCUNI PAESI ESTERI SI SONO ATTIVATI GIÀ DA TEMPO UN’AMPIA E RAPIDA DIFFUSIONE DEL PROCESSO TELEMATICO E DEI SERVIZI DI E-JUSTICE ASSUME UN’IMPORTANZA FONDAMENTALE NEL SISTEMA GIUSTIZIA PER I SEGUENTI VANTAGGI: MAGGIORE EFFICIENZA già nel 2000 UniCredit CMB “chiese” a SEMPLIFICAZIONE ORGANIZZATIVA DEI PROCEDIMENTI tutti i legali esterni di utilizzare il proprio STANDARDIDAZZIONE DEGLI STRUMENTI sistema informativo web-based e TRASPARENZA DELLE PROCEDURE paperless introducendo un “cambiamento RIDUZIONE DEI CONNESSI COSTI OPERATIVI culturale”: oggi sono meglio predisposti di ELIMINAZIONE TEMPI “MORTI” TRA UNA FASE E L’ALTRA altri all’uso della strumentazione del Processo Telematico FOCUS ESTERO Già dal 2006, 16 Paesi in tutto il Mondo consentono di presentare gli atti di citazione di carattere commerciale in formato digitale e permettono un’automatizzazione della gestione della causa da parte del Tribunale L’IMPORTANZA DELLA MODALITÀ TELEMATICA E I RITARDI DELL’ITALIA, ORMAI MOLTO GRAVI, SONO STATI RECEPITI IN ULTIMO DAL DECRETO “DEL FARE” CHE ESTENDE LA DIGITALIZZAZIONE IN DIVERSI SETTORI COME IL LAVORO E LA SANITÀ Fonte: Banca Dati Doing Business 2013 9 Il Decreto-Legge n. 69 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia così detto “Decreto del Fare” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 giugno 2013
IL MUTATO SCENARIO MACRO ECONOMICO HA PORTATO ALL’EMERSIONE DI NUOVI STRUMENTI MAGGIORMENTE TUTELANTI SIA PER L’IMPRESA CHE VUOLE RIMANERE COMPETITIVA E PREVENIRE EVENTUALI CRISI AZIENDALI, CHE PER LE PROCEDURE AL FINE DI RIDURRE I TEMPI GIUDIZIALI E VALORIZZARE L’ATTIVO FALLIMENTARE MODALITÀ DI DEFINIZIONE NON GIUDIZIALE Per negoziare al meglio una MARKETPLACE definizione con la controparte è necessario anche conoscere il Crediti Anomali Imprese in Crisi “valore di mercato” del credito. Per soddisfare tale esigenza è necessario “creare” un mercato, meglio se virtuale, in cui gli Azioni investitori possano individuare il Beni leasing Revocatorie proprio asset di interesse e formulare proposte di acquisto L’iter di accreditamento prevede interlocutori di un certo standing investitori istituzionali (aziende e persone fisiche) operanti Contiene una vastissima gamma di crediti bancari professionalmente nel settore dei crediti non performing (ipotecari, chirografari, non performing che intendano acquistare concorsuali) rappresentativi di tutti i segmenti di uno o più crediti mercato nelle varie aree geografiche e ripartito per classi di importo estremamente differenziate. banche o altre istituzioni, finanziarie e È anche possibile reperire beni leasing ed asset di non, che intendono affittare uno spazio per imprese in crisi proporre la vendita dei loro crediti non performing. 10
VI SONO ULTERIORI STRUMENTI E SOLUZIONI PREVISTE DAL LEGISLATORE CHE SE BEN UTILIZZATI POTREBBERO NON AGGRAVARE LE “PERDITE” A CARICO DEL CETO CREDITORIO UNA VOLTA DICHIARATO IL FALLIMENTO, E PERTANTO OPTATO PER LA LIQUIDAZIONE DELL’AZIENDA SOLUZIONE ATTUALI PRASSI E LIMITI BEST PRACTICE RISULTATI LIQUIDATORIA Cessione applicazione della norma limitata a Cessione Crediti Crediti determinate casistiche CREAZIONE DI UN “MERCATO” Tributari Tributari DEI CREDITI TRIBUTARI DELLE nessun obbligo di ricorso a procedure (art. 106 II° (art. 106 comma)) ° comma competitive PROCEDURE CONCORSUALI Applicazione sistematica nessun obbligo pubblicitario in ordine I PREZZI DI CESSIONE SONO dell’art. 106 alla notizia dell’avviso di cessione e alle AUMENTATI SIGNIFICATIVAMENTE Utilizzo di procedure modalità della vendita CON VALORI CHE HANNO È riconosciuta al competitive scarsa diffusione della notizia dell’avviso di SUPERATO IL 50% RISPETTO AL Curatore la Modalità per partecipare alla cessione e numero di partecipanti limitato 20% DI QUALCHE ANNO FA. possibilità di cedere gara ben dettagliate nel Bando ai “soliti noti” i crediti di natura Requisiti soggettivi e di NON SONO POCHI I CASI IN CUI scarsa trasparenza delle operazioni di fiscale professionalità e onorabilità dei IL CREDITO TRIBUTARIO E’ STATO vendita partecipanti alla Gara dettati nel CEDUTO AD UN PREZZO PARI nessuna indicazione riguardo ai requisiti Bando ALL’80% DEL VALORE di onorabilità e professionalità richiesti ai soggetti interessati e proponenti l’acquisto Cessione Cessione Azioni Azioni Revocatorie scarsa applicazione della norma Revocatorie Preferenza per il mandato a (art. 106 II° (art. 106 ° comma) comma) solo investitori speculativi MAGGIOR ATTENZIONE gestire l’azione revocatoria interessati all’acquisto (es. assuntori) ALLE PERFOMANCE DI Cura dell’azione giudiziale È riconosciuta al Curatore la bassi prezzi di cessione INCASSO congiuntamente alla gestione possibilità di cedere le azioni nessun obbligo di ricorso a del tentativo di negoziato con RIDUZIONE AD UN MASSIMO procedure competitive revocatorie concorsuali se i la Parte Revocata DI UN ANNO DEI TEMPI DI vedere limiti Cessione Crediti relativi giudizi sono già Focus sulla Gestione del INCASSO DELLA SOMMA Tributari pendenti Negoziato con la Controparte REVOCATA al fine di ridurre i tempi di incasso 11
PRASSI A CONFRONTO – VI SONO ANCORA MARGINI DI MIGLIORAMENTO SOLUZIONE ATTUALE PRASSI E LIMITI BEST PRACTICE RISULTATI LIQUIDATORIA Mandato Affido a Studio legale senza prudenziale Ricorso sistematico al PRESIDIO DELL’AZIONE Mandato per per la la Riscossione Riscossione dei dei Crediti esame del Credito e della solvibilità dei Mandato alla Riscossione MASSIMIZZAZIONE Crediti debitori (art. (art. 106 III° 106 III °comma) comma) rispetto alla Cessione PERFORMANCE DI INCASSO IN Nessuna valutazione sulla Incarico attribuito ad TEMPI RIDOTTI Gestione recuperabilità dei singoli crediti Operatori Economici MONITORAGGIO Gestione integrata integrata delle delle attività attività Avvio contenziosi che allungano tempi DELLA di recupero crediti specializzati con strutture INZIATIVA GIUDIZIALE CON di recupero crediti della Procedura capillari su tutto il Territorio Screening Screening preliminare preliminare (solo (solo Presidio parcellizzato e non capillare Nazionale e con Nerwork FOCUS ALLA DEFINIZIONE Italia) Italia) art. 106 L.F. art. 106 L.F. soprattutto per i crediti vantati verso ANTICIPATA Esterni debitore Esteri COSTI FUNZIONE DEI RISULTATI Reportistiche sullo stato Preferenza per le vie giudiziali e della Gestione periodiche ed DI EFFETTIVO RECUPERO È riconosciuta al Curatore la scarso ricorso alle definizioni accurate possibilità in alternativa alla stragiudiziali con la parte debitrice Costi di recupero legati cessione la stipula di contratti Nessuna indicazione riguardo ai all’effettivo risultato di incasso di mandato per la riscossione requisiti di onorabilità e professionalità richiesti ai soggetti interessati dei crediti mandatari Costi certi ed esiti incerti Vendita Vendita Asset Asset Scarso successo delle Studio sistematico del CREAZIONE DI UN (artt. (artt. 105 105-- 106 106 ––107) 107) mercato di riferimento MERCATO DEGLI ASSET operazioni di vendita dell’Azienda e di vendita DELLE IMPRESE IN CRISI Frequenti i casi di incanti deserti La liquidazione dei singoli dell’Asset Vendite a “prezzi fallimentari” Preferenza per Investitori AUMENTATA DIFFUSIONE beni sono effettuati dal Bassa partecipazione di DEGLI AVVISI DI VENDITA Industriali Curatore tramite procedure Investitori Industriali Individuazione di mercati REIMMISSIONE NEL competitive, anche Nessun progetto di rilancio per i alternativi o di diverse CIRCUITO ECONOMICO DI avvalendosi di soggetti Rami d’Azienda Produttivi riallocazioni di rami aziendali RAMI D’AZIENDA PRODUTTIVI specializzati sulla base di Mancata emanazione del Massima Pubblicizzazione VENDITA A PREZZI DI stime effettuate da parte di Regolamento ministeriale ex art. della Vendita MERCATO operatori esperti 107 u.c. 12
PRASSI A CONFRONTO – VI SONO ANCORA MARGINI DI MIGLIORAMENTO SOLUZIONE ATTUALE PRASSI E LIMITI BEST PRACTICE RISULTATI LIQUIDATORIA Preferenza per la sola pubblicità Utilizzo delle modalità e MAGGIORE DIFFUSIONE Pubblicità Pubblicità delle delle Vendite Vendite legale su giornali quotidiani forme previste in tema di DELLE “NOTIZIE DI VENDITA” (art. 107II° (art. 107 ° comma) comma) Bassa Redemption pubblicità delle vendite AUMENTATA LA Nessuna integrazione tra più giudiziali immobiliari PARTECIPAZIONE DI canali di diffusione pubblicitaria Ricorso sistematico a forme La liquidazione degli INVESTITORI INDUSTRIALI Nessuna verifica sul tasso di di Pubblicità Telematica sui Asset è effettuata dal ritorno della pubblicità siti autorizzati dal Minsitero FAVORITO IL CREARSI DI UN Curatore con adeguate della Giustizia MERCATO DELLE IMPRESE IN Costi elevati e non connessi forme di pubblicità Attribuzione di mandati a CRISI all’efficacia del mezzo pubblicitario assicurando la massima soggetti specializzati per le scelto attività di pubblicizzazione che informazione e Mancata emanazione del integrano diversi canali partecipazione degli Regolamento ministeriale ex art. interessati 107 u.c. Cessione Cessione Crediti Crediti bassissima applicazione della norma Ricorso in via prioritaria al DEFINIZIONE DI PREZZI (art. 106 II° (art. 106 ° comma) comma) nessun criterio di valutazione sulla mandato alla riscossione al fine BASE D’ASTA DI MERCATO convenienza della soluzioni di cessione vs il di determinare un valore di È riconosciuta al mandato a riscuotere cessione che tenga conto della APPLICAZIONE DELLA Curatore la nessun obbligo di ricorso a procedure effettiva recuperabilità del credito NORMA IN CASO DI competitive Utilizzo di procedure PORTAFOGLI DI CREDITI possibilità di cedere nessun obbligo pubblicitario in ordine competitive in caso di cessione COMMERCIALI IDENTIFICATI IN i crediti, compresi alla notizia dell’avviso di cessione e alle di crediti in blocco BLOCCO O IN PRESENZA DI quelli futuri, anche modalità della vendita Modalità per partecipare alla CREDITI VERSO L’ESTERO se oggetto di scarsa diffusione della notizia dell’avviso di gara ben dettagliate nel Bando I PREZZI DI CESSIONE contestazione cessione e numero di partecipanti limitato Requisiti soggettivi e di AUMENTATI ai “soliti noti” professionalità e onorabilità dei SIGNIFICATIVAMENTE scarsa trasparenza delle operazioni di partecipanti alla Gara dettati nel vendita Bando nessuna indicazione riguardo ai requisiti di onorabilità e professionalità richiesti ai soggetti interessati e proponenti l’acquisto 13
LA CRISI ECONOMICA HA AVUTO I SUOI RIFLESSI IMPORTANTI ANCHE NEL SETTORE DELLE ESECUZIONI: AUMENTANO LE VENDITE GIUDIZIARIE DI BENI IMMOBILI MA DIMINUISCONO LE ASTE CHE SI CONCLUDONO CON UN’AGGIUDICAZIONE NUMERO PROCEDIMENTI ESECUTIVI il fenomeno delle aste deserte ha raggiunto livelli preoccupanti”: circa il 30% PENDENTI delle vendite disposte si concludono con un’aggiudicazione + 13,2% l’incremento rilevante del numero di vendite giudiziali produce un impatto 250.452 negativo sul mercato degli immobili in quanto deprime le “quotazioni” su valori di 222.777 230.935 base non più attuali. Tra l’inizio delle procedure esecutive e l’asta infatti possono 203.983 209.837 passare in media 2/3 anni arrivando alla vendita con perizie disposte molto tempo prima con valori ormai superati sono in calo i pignoramenti rilevati dalle banche per i mutui non onorati. Nello stesso periodo, però, il tasso di default dei mutui è salito dall'1,6 all'1,9%, segno che la discesa dei pignoramenti non è dovuta ad una migliore qualità del credito ma ai tentativi delle banche di percorrere strade alternative 2008 2009 2010 2011 I sem. 2012 MODIFICHE DECRETO DEL “FARE” NUMERO PIGNORAMENTI RILEVATI DALLE BANCHE PER I MUTUI NON ONORATI Al fine di disincentivare il ricorso all’opposizione a decreto ingiuntivo, quale strumento dilatorio per ritardare di oltre 2 anni il possibile inizio di un’azione esecutiva nei 29.095 confronti del debitore, il Decreto Legge “del fare” (art. 73 Misure per la tutela del 28.237 25.936 credito) ha disposto che: 23.718 23.033 All’art. 645, secondo comma, è aggiunto il seguente periodo:”L’anticipazione di cui all’articolo 163-bis, terzo comma, deve essere disposta fissando udienza per la comparazione delle parti non oltre 30 giorni dalla scadenza del termine minimo a comparire. Tale anticipazione potrà tradursi in una pronuncia definitiva (almeno sino a che non si concluda il giudizio di opposizione: il nuovo testo parla di ordinanza non impugnabile) sulla provvisoria esecutività del decreto opposto entro 120 giorni dalla notifica dell’atto di citazione, con ogni logica conseguenza in tema di possibilità di iscrizione di ipoteca giudiziale e/o di inizio di attività esecutiva sul 2008 2009 2010 2011 2012 patrimonio del debitore Fonti: Ministero di Giustizia, Direzione Generale di Statistica - Crif Articolo su IlSole24ore 11 aprile 2013, “Le aste immobiliari crescono ma spesso vanno deserte” 14 Il Decreto-Legge n. 69 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” così detto “Decreto del Fare” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 giugno 2013
GRAZIE DELLA CORTESE ATTENZIONE 15
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