Evoluzione delle formazioni sociali - Il contributo - Salento University ...

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Il contributo

Evoluzione delle
formazioni sociali
                                                                                         Scuola Superiore ISUFI,
Simonetta Serio, Chiara De Masi, Flavia Papadia, Giada Invidia
                                                                                         Università del Salento

     l presente articolo, nato da uno studio                  Famiglia, gens, tribù e curia nella

I    condotto nell’ambito del Laboratorio Di-
     dattico ISUFI "Il Metodo Scientifico: un
Approccio Interdisciplinare", si propone l’o-
                                                              società romana antica
                                                             I princìpi fondamentali alla base della teoria evo-
                                                             luzionistica hanno costituito delle valide catego-
biettivo di indagare come la teoria evoluzio-
                                                             rie di indagine non solo in campo scientifico, ma
nistica darwiniana abbia ispirato ricerche sul-
                                                             anche in altri settori disciplinari, quale, ad esem-
l’evoluzione delle formazioni sociali origina-               pio, quello delle scienze umane. In particolare
rie. Dopo una presentazione delle principa-                  essi sono stati impiegati al fine di individuare
li categorie di aggregazioni sociali nell’antica             un modello evolutivo nell’ambito dello svilup-
Roma, il saggio illustra due teorie antitetiche              po delle antiche comunità umane, per le quali
relative al progresso delle formazioni socia-                si è supposto un lento e graduale passaggio da
                                                             forme di aggregazione primitive alla città-stato,
li: quella dell’antropologo L. H. Morgan, il
                                                             politicamente, istituzionalmente e socialmente
quale concluse che le società pià evolute fos-
                                                             ben organizzata.
sero quelle legate all’idea di politica più che                 All’interno della più ampia questione antro-
di famiglia e quella del giurista H. S. Maine,               pologica relativa alle categorie di aggregazioni
secondo il quale, invece, la direzione di ta-                sociali originarie, tema incerto e assai discusso
le progresso procedeva dalla familia allo Sta-               è quello che riguarda il processo di formazione
to. A conclusione dell’articolo, vengono infi-               della città- stato a Roma, a partire da organismi
ne esposte le relazioni tra le dottrine dell’uno             elementari attraverso aggregazioni sempre più
                                                             complesse. Alla base dell’organizzazione socia-
e dell’altro e gli studi sull’origine della socie-
                                                             le romana è possibile individuare una imposta-
tà umana e sul rapporto tra l’uomo e l’am-                   zione in famiglie, le quali possono essere con-
biente che i filosofi K. Marx e F. Engels con-               siderate la prima struttura potestativa dell’area
dussero a partire da letture di antropologia                 latina, come testimonierebbe l’elemento caratte-
fisica ed evoluzionistica.                                   ristico delle stesse, vale a dire il potere sovrano
                                                             riconosciuto al capo-famiglia, la patria potestas,
                                                             poi sopravvissuto negli sviluppi successivi del-
                                                             la società romana ([1], p. 48). Essa consisteva
                                                             in un potere assoluto ed esclusivo del pater su
                                                             tutti i membri della famiglia, caratterizzato da

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particolare durezza e crudeltà. Proprio per ta-                           I membri della gens erano, dunque, i compo-
le ragione è quasi certo che risalga ad un’epoca                       nenti dei nuclei familiari che la costituivano e
ancora prestatale e prepubblicana.                                     che risultavano riconducibili a un comune pro-
   Il potere assoluto del capofamiglia era eserci-                     genitore mitico. Conseguentemente non è chiaro
tato innanzitutto su schiavi e clienti, ma alla sua                    quanto genuini fossero i legami esistenti tra i
potestas soggiacevano anche, e in egual misura,                        membri di una medesima gens, dal momento che
tanto i figli quanto la moglie, la quale con il ma-                    ricongiungevano le varie famiglie ad antenati mi-
trimonio cum manu, che prevedeva la perdita da                         tici e non storici. È certo, in ogni caso, che era
parte della sposa di ogni legame col nucleo fami-                      concessa l’ammissione all’interno di una gens an-
liare di origine per diventare possesso esclusivo                      che per cooptatio, dietro autorizzazione espressa
del marito, entrava a far parte della famiglia del-                    da un voto dei gentiles ([1], p. 6).
lo sposo in qualità di moglie di un filius familias,                      Per quanto si possa guardare alla gens in ter-
che sarebbe rimasto tale fino alla morte del pa-                       mini di "famiglia allargata", essa non aveva una
dre, subentrandogli a quel punto in quanto pater                       struttura potestativa come la famiglia, sebbene
familias ([1], p. 51).                                                 guidata da un capo che prendeva il nome di prin-
   Il primo gruppo sociale di appartenenza nel-                        ceps, e costituiva una prima vera e propria struttu-
l’antica Roma era, dunque, la famiglia agnatizia,                      ra comunitaria dotata di propri sacra, mores, iura,
i cui membri risultavano uniti da legami di pa-                        sepulchrum: la struttura portante appariva piutto-
rentela esclusivamente in linea maschile. Tutte                        sto di carattere collettivo, e solidaristico, con un
le famiglie che riconoscevano alle proprie ori-                        governo (oligarchico) costituito dai maggiorenti
gini un antenato comune costituivano poi una                           del gruppo. Proprio per tale ragione, sembrereb-
gens, gruppo organizzato politicamente e religio-                      be che la gens, in quanto costruzione più comples-
samente ([2], p. 24). Etimologicamente connesso                        sa e volontaristica, si sia formata in un contesto
ai verbi γιγoµαι e gigno, il termine gens indica                       cronologicamente successivo a quello che vide la
nello specifico un "gruppo sociale basato su rela-                     nascita dei nuclei familiari ancestrali, ai quali tra
zioni legate a una discendenza comune". In ogni                        l’altro sembrano adattarsi meglio le prime realtà
caso, all’interno del Thesaurus Linguae Latinae ([3]                   abitative attestate, cioè umili capanne separate
p. 13) per il medesimo lemma sono proposti si-                         tra loro ([1], p. 49).
gnificati che spaziano da quello più ristretto di                         Dal momento che la gens costituiva un gruppo
"gruppo di individui che riconducono la propria                        saldamente organizzato anche da un punto di vi-
discendenza a un comune princeps", a quello tec-                       sta politico, essa, oltre a rappresentare una com-
nicamente romano di "insieme di più famiglie",                         ponente di grande rilievo in età arcaica, conservò
fino a quello più esteso di "gente, popolo" ([2], p.                   un ruolo importante nella vita politica romana
14). La definizione più chiara e completa del ter-                     anche in seguito, nonostante il sopravvenuto co-
mine è offerta da Quinto Mucio Scevola, giurista                       stituirsi di veri e propri organismi statali ([2], p.
romano, console nel 95 a.C. e poi pontefice massi-                     24).
mo nell’89 a.C., il quale individua nello specifico                       Notizie non certe ed univoche sono quelle di
i requisiti necessari per poter entrare a far parte                    cui si dispone a proposito di due altri importanti
della medesima gens: possedere lo stesso nomen;                        raggruppamenti della popolazione romana: le
essere nati da cittadini liberi; non avere nessun                      tribù e le curie.
antenato che sia stato ridotto in schiavitù; non                          Tradizionalmente si attribuiva a Romolo la
aver subito alcuna capitis deminutio1                                  creazione delle prime tribù, tre in origine, le quali
 1
                                                                       avevano i nomi di Ramnes, Tities, Luceres. Questi
     Gentiles sunt inter se qui eodem nomine sunt. Non est sa-
      tis. Qui ab ingenuis oriundi sunt. Ne id quidem satis est.       nomi hanno indotto gli studiosi a ipotizzare un
      Quorum maiorum nemo seruitutem seruiuit. Abest etiam             legame della prima con i Romani propriamente
      nunc. Qui capite non sunt diminuti. Hoc fortasse satis est.      detti, della seconda con i Sabini di Tito Tazio e
      ([3] p.15). (I gentiles, in relazione gli uni agli altri, sono
      coloro che condividono il medesimo nomen. Ma questo
                                                                       della terza con gli abitanti del lucus, ossia del bo-
      non è sufficiente. Sono coloro che sono nati cittadini           sco, o con gli Etruschi, guidati da un lucumone.
      liberi. Ma neanche questo è sufficiente. Sono coloro dei         L’interpretazione più probabile sul loro conto
      cui avi nessino è stato ridotto in schiavitù. Manca anco-
      ra qualcosa. Sono coloro che non hanno subito alcuna                capitis deminutio. Forse questo basta.)

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è quella che si trattasse di sottodivisioni etnico-             Pertanto, dalla condizione delle società pri-
tribali, che non si sono evolute nella forma di              mitive, in cui i rapporti personali si riducono
tribù-stato, ma, attratte dall’Urbe, sono diventate          a rapporti di famiglia, all’interno della quale gli
funzionali all’ordinamento della città-stato ([1],           individui non sono liberi (status), l’evoluzione
p.48).                                                       sociale avrebbe portato alla formazione di comu-
   Le curie, invece, delle quali facevano parte tut-         nità di gran lunga più progressive e complesse,
ti gli abitanti del territorio, fatta esclusione dei         in cui l’individuo volontariamente sarebbe en-
soli schiavi, erano gruppi religiosi e militari, la          trato a far parte di una libera associazione, dove
cui origine risulta altrettanto incerta. Dionigi di          poter occupare liberamente un ruolo e dove i rap-
Alicarnasso e Plutarco le definivano "suddivisio-            porti creatisi sarebbero stati di natura gerarchica
ni delle tribù cosiddette di Romolo" e Cicerone              (contratto).
e Tito Livio connettevano la loro origine al noto               "Il più anziano progenitore è assolutamente il
episodio del ratto delle Sabine con la conseguen-            supremo nella sua famiglia" [4].
te incorporazione della popolazione sabina nella                Sull’argomento Maine stesso afferma che:
città e la creazione della diarchia Romolo-Tito                 "...vi è una costante nell’evoluzione delle orga-
Tazio [3].                                                   nizzazioni sociali. In tutto il suo svolgimento tale
   Non si conoscono le loro funzioni e non è chia-           evoluzione è stata caratterizzata dalla graduale
ro se esse fossero organizzate su base territoriale          dissoluzione della dipendenza dalla famiglia, al-
o gentilizia. È però certo che rappresentarono il            la quale si sostituisce progressivamente una serie
fondamento della più antica assemblea politica               di obblighi individuali. L’individuo prende il po-
cittadina, cioè quella dei comizi curiati, che so-           sto della famiglia, come unità sociale di cui si
vrintendevano all’adrogatio (adozione di un filius           occupa il diritto civile" [4].
familias da parte di un pater familias), al testamen-           Da queste parole usate da H. S. Maine, usate
to, alla detestatio sacrorum e infine a una prero-           nella sua opera "Ancient Law" [4], ben si com-
gativa prettamente statuale, ossia la votazione              prende quella che doveva essere la giurisdizione
della lex curiata de imperio, che originariamente            esercitata dal pater familias:
sanzionava la nomina del re, e successivamente                  "Il suo dominio si estende alla vita e alla morte
conferiva ufficialmente potere a un magistrato               ed è incondizionato sia suoi figli, che sulla ge-
eletto ([1], p.49). Grosso modo all’epoca della              stione della casa, che sulla servitù." [4]
dominazione etrusca lo Stato Romano risultava                Una sorta di despota, dunque.
dunque così organizzato: ognuna delle tre tribù                 Società similari a quella descritta dal sociolo-
originarie fu divisa in dieci curie, e ogni tribù            go, si riscontano anche nella Letteratura Classica
doveva fornire cento senatori, che costituivano la           antica; Omero, in un passo dell’Odissea, descri-
prima assemblea degli anziani; un contingente                ve la società primitiva tipica dei Ciclopi, i quali
di cento cavalieri e uno di mille fanti, in quanto           vengono descritti come alieni, lontani dalle più
l’unità di base dell’esercito, ossia la legione, ri-         primitive forme di civilizzazione. Stando alle
sultava composta da trecento cavalieri e tremila             parole del poeta, essi non avevano né assemblee
fanti ([2], p. 25).                                          consultive, né tantomeno norme giuridiche col-
                                                             lettive che potessero gestire i rapporti interperso-
                                                             nali: ognuno esercitava la propria giurisdizione
                                                             sulla propria moglie e sui propri figli senza aver
Dalla familia allo Stato: la teoria                          alcun riguardo per gli altri. Si tratta dunque di
di H. S. Maine                                               un paragone che ben si presta a far comprendere
                                                             a pieno quali fossero le dinamiche che Maine in-
L’assunto fondamentale sul quale poggia le basi              dividua come stanti alla base del concetto stesso
la teoria di Henry Sumner Maine è che nel corso              di società.
della storia, il movimento della società sia stato              Da un organismo primitivo e rudimentale,
un lento e progressivo passaggio da una forma                quale la famiglia nucleare, si sarebbe giunti nel
primigenia di Status a quella più avanzata del               tempo, nell’ipotesi di Maine, alla formazione di
Contratto [4].                                               aggregati di famiglie.

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Le comunità iniziarono ad esistere ovunque                1818, viene considerato l’iniziatore dello studio
una famiglia tenesse insieme invece di disunire.             antropologico dei sistemi di parentela [6].
Famiglie, Gentes, Tribù dei Romani possono es-                  Grazie alla frequentazione di una loggia mas-
sere prese come schema di tappe evolutive che                sonica che si ispirava alle gerarchie irochesi e
rende ben evidente quello che fu il lento progre-            all’amicizia con Ely S. Parker, irochese provenien-
dire da una forma sociale all’altra; una sorta di            te dalla tribù Seneca, Morgan si rivelò sempre
modello a cerchi concentrici che si espandono                più interessato ad approfondire lo studio delle
passo dopo passo fino a giungere alla dimensio-              popolazioni indigene americane e i loro legami
ne definitiva. Il contrasto tra la forma di partenza         interni. Scoprì che i Seneca erano divisi in grup-
e quella di arrivo può essere chiaramente reso               pi e dominati da un sistema matrilineare, da lui
pensando che l’unità di base della società antica            ritenuto inferiore rispetto a quello tipico delle so-
era la Famiglia, quello di una società moderna,              cietà "civilizzate". Da qui nacque il suo interesse
l’individuo. Seguendo l’evoluzione di questa                 per i vincoli di parentela, considerati un aspetto
forma sociale, si assiste progressivamente alla              centrale e sistematico della vita sociale di ogni
dissoluzione della dipendenza familiare e alla               confederazione [3].
conseguente crescita dell’individuale impegno                   I risultati delle sue ricerche sono presenti in
nel ricercare il proprio posto in società. L’indi-           Ancient Society (1877) [8], dove l’idea dominante
viduo giunge così a sostituire la famiglia. Ciò è            è quella di progresso, applicata all’intero cor-
quello che si intende per Contratto.                         so evolutivo della famiglia umana. Essa per-
   La formula ha impressionato molto; è stato na-            mette di spiegare l’immagine di una società in
turale interpretarla come la manifestazione giu-             sviluppo come un individuo che nasce e cre-
ridica dell’altra contrapposizione di concetti, lan-         sce. In tal modo si applica la metafora organi-
ciata da Ferdinand Tönnies, secondo il quale la              cistica ed è possibile il richiamo degli elementi
società moderna ha i caratteri di una Gesellschaft           dell’evoluzionismo come tracciati da Darwin.
di individui liberi e autonomi, mentre nelle so-                Morgan considera, dunque, le società fondate
cietà primitive prevalgono i caratteri unificanti            sulla parentela meno evolute di quelle fondate
della Gemeinschaft.                                          sulla centralità del rapporto politico e dello Stato:
   "La teoria della società riguarda una costruzio-          parte del suo pensiero, quest’ultima, poi accan-
ne artificiale, un aggregato di esseri umani che             tonata e criticata per le sue basi razziste ed euro-
solo superficialmente assomiglia alla comunità,              centriche. Da questa prima distinzione, giunge,
nella misura in cui anche in essa gli individui              quindi, a ricondurre ogni forma di governo a due
vivono pacificamente gli uni accanto agli altri.             diversi piani generali.
Però, mentre nella comunità gli esseri umani                    "Il primo in ordine di tempo si fonda sulle per-
restano essenzialmente uniti nonostante i fat-               sone e sulle relazioni puramente personali e po-
tori che li separano, nella società restano es-              trebbe essere considerato una società (societas).
senzialmente separati nonostante i fattori che               L’unità di questa organizzazione è la gens. [...]
li uniscono" [5].                                            Dopo la sua comparsa, la gens divenne sostan-
   Soprattutto nella società Occidentale, il pro-            zialmente l’organizzazione universale della so-
gresso è stato considerevole (si pensi alla condi-           cietà antica; e rimase tale presso i Greci e i Latini
zione servile, a quella femminile in cui la don-             anche dopo la civilizzazione. Il secondo si fonda
na era necessariamente posta sotto tutela). Il               sul territorio e sulla proprietà e potrebbe esse-
movimento delle società progressive è pertanto               re considerato uno Stato (civitas). La borgata o
questo: un passaggio dallo Status al Contratto.              rione, circoscritto nei suoi limiti e confini, con
                                                             la proprietà che contiene, è la base o unità del
                                                             secondo, e il risultato è una società politica. [...]
L’evoluzione della famiglia: la                              Nella società antica questo piano territoriale era
teoria di L. H. Morgan                                       sconosciuto." [8].
                                                                Dunque, l’unità della prima forma di governo
Lewis Henry Morgan, etnologo e antropologo                   è la gens e non la familia: se la nazione è un ag-
di formazione giuridica, nato ad Aurora nel                  gregato di tribù e la tribù un aggregato di gentes,

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infatti, più familiae non costituiscono una gens,            re il modo capitalistico e i rapporti di produzione
poiché in una società gentile vige il divieto di             come di scambio e scoprirne le leggi naturali alla
sposarsi tra membri della stessa gens. Allo stesso           base, proprio come nelle omonime scienze. Tut-
modo nelle società più evolute lo Stato ricono-              tavia, all’aspetto economico-politico presto si unì
sce la contea, la contea riconosce la borgata, ma            l’interesse per la nascente antropologia evoluzio-
quest’ultima non prende atto della famiglia. In              nistica, giungendo in questo modo a una lettura
questo senso, Morgan si distacca dall’idea di pro-           del marxismo un po’ diversa da quella tradizio-
gresso mainiana, che prevedeva un’evoluzione                 nale. Difatti, il giovane Marx mostrò sempre un
delle strutture sociali dalla familia allo Stato.            interessamento per l’origine della società umana
   Negli Stati più avanzati il rapporto parentela-           e il rapporto tra natura e società [10] e per questo
società diviene più stretto, perché il sistema di            motivo egli focalizzò la sua attenzione, in parti-
tipo descrittivo, al contrario di quello classificato-       colare, sulle opere dei contemporanei H.S. Maine
rio delle gentes, permette alle famiglie di ricono-          e L.H. Morgan.
scere tutti i legami di parentela e, di conseguenza,            Il libro Quaderni antropologici. Appunti da L.H.
di dare un valore alla proprietà. Tuttavia, con              Morgan e da H.S. Maine di Marx è stato pubblicato
il tempo, ammette Morgan, la proprietà, carat-               in Italia solo nel 2009 [7] ma fornisce l’opportuni-
teristica tipica dei governi più complessi e delle           tà di veder meglio chiarito il punto di vista mar-
organizzazioni più efficienti, ha iniziato a creare          xiano in rapporto a quello di Maine e Morgan.
divari sociali: è questo, dunque, l’aspetto del-             Rispettivamente, la visione del progresso socia-
la sua teoria che ha maggiormente influenzato                le del primo fu messa in discussione in quanto
Marx ed Engels [9].                                          non aveva tenuto in profonda considerazione la
   Infine, l’autore di Ancient Society immagina              dipendenza dello Stato dalla società e il carattere
un’evoluzione della famiglia che abbraccia di-               fondamentale dei fattori economici nella deter-
verse fasi: dalla famiglia consanguinea alle abi-            minazione della Storia (oltre a quelli giuridici
tudini punalua e sindiasmiana, arrivando alla                e morali già evidenziati dal giurista inglese). Il
famiglia patriarcale e, infine, a quella monoga-             secondo invece, avvocato americano, etnologo
mica. L’evoluzionismo di Morgan si struttura, in             e uno dei principali fondatori dell’antropologia
ultima analisi, nel senso di una progressiva fram-           fisica, attirò l’attenzione del filosofo proprio per
mentazione da formazioni più estese (come la                 aver attribuito valore al cambiamento tecnolo-
famiglia allargata e consanguinea) a formazioni              gico e ad altri fattori materiali nell’evoluzione
più ristrette, per giungere a quella monogami-               culturale e sociale degli esseri umani [13].
ca. Quest’ultima, che ha posto le basi per l’u-                 D’altro canto, Morgan relativizzò le forme so-
guaglianza tra uomo e donna e per l’evoluzione               ciali, dubitando del fatto che a fondamento delle
della famiglia nucleare tipica dell’Occidente, è             società moderne potesse esserci un sistema di
considerata da Morgan la più avanzata tra tutte.             tipo patriarcale: al centro della sua riflessione
                                                             vi erano infatti gli stadi della cultura e, per lo
                                                             studioso, il meccanismo propulsore della Storia
Il pensiero marxista in rapporto                             era rappresentato dal disfacimento del princi-
al The Ancient Law e al The                                  pio di parentela. Ciò andava in contrasto con la
Ancient Society                                              riflessione marxista della transizione alla socie-
                                                             tà civile, per cui le comunità antiche erano nate
Negli anni ’40 dell’Ottocento il marxismo si                 dall’unione di gruppi locali o parentali [14].
presentò come una "scienza" in grado di forni-                  Peraltro, la seconda edizione (1890) de L’Ori-
re un’interpretazione complessiva della società              gine della Famiglia, della Proprietà Privata e dello
borghese-capitalistica in avvio e della sua direzio-         Stato (1884) di Engels [16] fu definita da Lenin
ne di sviluppo. L’eponimo Karl Marx e Friedrich              come "una delle opere fondamentali del sociali-
Engels, infatti, presero posizione nel cosiddetto            smo moderno": partendo dalla selezione, analisi
"socialismo scientifico", sia nel Manifesto del par-         e confronto soprattutto degli scritti più recenti
tito comunista (1848) [11] sia nella prefazione al           sulla storia delle società primitive, delle opere di
Capitale (1867) [12]: intento era quello di indaga-          Morgan, il Capitale marxiano e le osservazioni di

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quest’ultimo relativamente al The Ancient Socie-             ha proseguito con un’analisi comparativa tra tesi
ty e beneficiando dei propri studi in materia di             apparentemente antitetiche (le visioni dei socio-
Storia dell’antica Grecia, Roma, Irlanda e degli             logi Maine e Morgan), per le quali in ogni caso è
antichi Germani, Engels incentrò il suo trattato             possibile cogliere dei punti di contatto. Queste,
sull’antica storia dell’uomo, la decadenza del-              infatti, hanno trovato un’importante sintesi nel
le comunità primitive e l’ascesa di una società              pensiero marxista, nel quale entrambe le prospet-
basata sulla proprietà privata [15], il cui perno            tive (in particolare, quella morganiana) hanno
sarebbe stato rappresentato proprio dalla rifles-            giocato un ruolo decisivo, seppur ancora poco
sione morganiana e dal giudizio dello studioso               noto.
in materia di Civiltà, di cui si riporta un signifi-
cativo ed esplicito brano tratto dal The Ancient
Society:                                                                           Z        M        Y
   "Dall’inizio della civiltà l’aumento della ric-
chezza è divenuto così enorme, [...] la sua ammi-             [1] M. Pani, E. Todisco: Storia Romana, dalle origini alla tarda
                                                                  antichità. Carocci, Roma (2016).
nistrazione così abile nell’interesse dei proprieta-
ri [...]. Ma tuttavia verrà il tempo in cui la ragione        [2] G. Geraci, A. Marcone: Storia Romana. Le Monnier,
                                                                  Firenze (2011).
umana si rafforzerà fino a dominare la ricchezza,
in cui stabilirà saldamente sia il rapporto dello             [3] C. J. Smith: The Roman Clan. The gens from ancient ideo-
                                                                  logy to modern anthropology, Cambridge University
Stato verso la proprietà che lo Stato protegge,                   Press (Cambridge).2006
sia i limiti dei diritti dei proprietari. Gli inte-
                                                              [4] H. S. Maine: Ancient Law: Its Connection With The Ear-
ressi della società precedono assolutamente gli                   ly History Of Society And Its Relation To Modern Ideas.
interessi individuali, e gli uni e gli altri devono               Maine, Londra (1861).
essere portati a un rapporto giusto ed armonico.              [5]
[14] O. Oddi, Luca Basso, Agire in comune. Antropologia e po-
    litica nell’ultimo Marx, 2013. Tratto nel mese di maggio
    2019 da: http://www.consecutio.org/2013/04/luca-
    basso-agire-in-comune-antropologia-e-politica-
    nellultimo-marx/
[15] F. Engels, The Origin of the Family, Private Property
    and the State, 2000. Tratto nel mese di maggio 2019 da:
    https://www.gench.edu.cn/_upload/article/f4/c3/
    ac5de8a24a78bdcb0886ee90e290/dee84ff9-2bb1-4c56-
    8e2c-59f646ece97c.pdf
[16] F. Engels, L’origine della famiglia, della proprietà privata
    e dello stato, 1884. Tratto nel mese di maggio 2019 da:
    http://www.centrogramsci.it/classici/pdf/
    famiglia_engels.pdf

                        \      d      [

Chiara De Masi: studentessa del corso di Laurea
in Lettere Classiche, II anno.
Giada Invidia: studentessa del corso di studio
Magistrale in Lettere Moderne, I anno.
Flavia Papadia: studentessa del corso di laurea
in Filosofia, I anno.
Simonetta Serio: studentessa del corso di studio
Magistrale in Lettere Classiche, I anno.

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