Evoluzione delle formazioni sociali - Il contributo - Salento University ...
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Il contributo Evoluzione delle formazioni sociali Scuola Superiore ISUFI, Simonetta Serio, Chiara De Masi, Flavia Papadia, Giada Invidia Università del Salento l presente articolo, nato da uno studio Famiglia, gens, tribù e curia nella I condotto nell’ambito del Laboratorio Di- dattico ISUFI "Il Metodo Scientifico: un Approccio Interdisciplinare", si propone l’o- società romana antica I princìpi fondamentali alla base della teoria evo- luzionistica hanno costituito delle valide catego- biettivo di indagare come la teoria evoluzio- rie di indagine non solo in campo scientifico, ma nistica darwiniana abbia ispirato ricerche sul- anche in altri settori disciplinari, quale, ad esem- l’evoluzione delle formazioni sociali origina- pio, quello delle scienze umane. In particolare rie. Dopo una presentazione delle principa- essi sono stati impiegati al fine di individuare li categorie di aggregazioni sociali nell’antica un modello evolutivo nell’ambito dello svilup- Roma, il saggio illustra due teorie antitetiche po delle antiche comunità umane, per le quali relative al progresso delle formazioni socia- si è supposto un lento e graduale passaggio da forme di aggregazione primitive alla città-stato, li: quella dell’antropologo L. H. Morgan, il politicamente, istituzionalmente e socialmente quale concluse che le società pià evolute fos- ben organizzata. sero quelle legate all’idea di politica più che All’interno della più ampia questione antro- di famiglia e quella del giurista H. S. Maine, pologica relativa alle categorie di aggregazioni secondo il quale, invece, la direzione di ta- sociali originarie, tema incerto e assai discusso le progresso procedeva dalla familia allo Sta- è quello che riguarda il processo di formazione to. A conclusione dell’articolo, vengono infi- della città- stato a Roma, a partire da organismi ne esposte le relazioni tra le dottrine dell’uno elementari attraverso aggregazioni sempre più complesse. Alla base dell’organizzazione socia- e dell’altro e gli studi sull’origine della socie- le romana è possibile individuare una imposta- tà umana e sul rapporto tra l’uomo e l’am- zione in famiglie, le quali possono essere con- biente che i filosofi K. Marx e F. Engels con- siderate la prima struttura potestativa dell’area dussero a partire da letture di antropologia latina, come testimonierebbe l’elemento caratte- fisica ed evoluzionistica. ristico delle stesse, vale a dire il potere sovrano riconosciuto al capo-famiglia, la patria potestas, poi sopravvissuto negli sviluppi successivi del- la società romana ([1], p. 48). Essa consisteva in un potere assoluto ed esclusivo del pater su tutti i membri della famiglia, caratterizzato da Ithaca: Viaggio nella Scienza Educational-I, 2019 • Evoluzione società 39
particolare durezza e crudeltà. Proprio per ta- I membri della gens erano, dunque, i compo- le ragione è quasi certo che risalga ad un’epoca nenti dei nuclei familiari che la costituivano e ancora prestatale e prepubblicana. che risultavano riconducibili a un comune pro- Il potere assoluto del capofamiglia era eserci- genitore mitico. Conseguentemente non è chiaro tato innanzitutto su schiavi e clienti, ma alla sua quanto genuini fossero i legami esistenti tra i potestas soggiacevano anche, e in egual misura, membri di una medesima gens, dal momento che tanto i figli quanto la moglie, la quale con il ma- ricongiungevano le varie famiglie ad antenati mi- trimonio cum manu, che prevedeva la perdita da tici e non storici. È certo, in ogni caso, che era parte della sposa di ogni legame col nucleo fami- concessa l’ammissione all’interno di una gens an- liare di origine per diventare possesso esclusivo che per cooptatio, dietro autorizzazione espressa del marito, entrava a far parte della famiglia del- da un voto dei gentiles ([1], p. 6). lo sposo in qualità di moglie di un filius familias, Per quanto si possa guardare alla gens in ter- che sarebbe rimasto tale fino alla morte del pa- mini di "famiglia allargata", essa non aveva una dre, subentrandogli a quel punto in quanto pater struttura potestativa come la famiglia, sebbene familias ([1], p. 51). guidata da un capo che prendeva il nome di prin- Il primo gruppo sociale di appartenenza nel- ceps, e costituiva una prima vera e propria struttu- l’antica Roma era, dunque, la famiglia agnatizia, ra comunitaria dotata di propri sacra, mores, iura, i cui membri risultavano uniti da legami di pa- sepulchrum: la struttura portante appariva piutto- rentela esclusivamente in linea maschile. Tutte sto di carattere collettivo, e solidaristico, con un le famiglie che riconoscevano alle proprie ori- governo (oligarchico) costituito dai maggiorenti gini un antenato comune costituivano poi una del gruppo. Proprio per tale ragione, sembrereb- gens, gruppo organizzato politicamente e religio- be che la gens, in quanto costruzione più comples- samente ([2], p. 24). Etimologicamente connesso sa e volontaristica, si sia formata in un contesto ai verbi γιγoµαι e gigno, il termine gens indica cronologicamente successivo a quello che vide la nello specifico un "gruppo sociale basato su rela- nascita dei nuclei familiari ancestrali, ai quali tra zioni legate a una discendenza comune". In ogni l’altro sembrano adattarsi meglio le prime realtà caso, all’interno del Thesaurus Linguae Latinae ([3] abitative attestate, cioè umili capanne separate p. 13) per il medesimo lemma sono proposti si- tra loro ([1], p. 49). gnificati che spaziano da quello più ristretto di Dal momento che la gens costituiva un gruppo "gruppo di individui che riconducono la propria saldamente organizzato anche da un punto di vi- discendenza a un comune princeps", a quello tec- sta politico, essa, oltre a rappresentare una com- nicamente romano di "insieme di più famiglie", ponente di grande rilievo in età arcaica, conservò fino a quello più esteso di "gente, popolo" ([2], p. un ruolo importante nella vita politica romana 14). La definizione più chiara e completa del ter- anche in seguito, nonostante il sopravvenuto co- mine è offerta da Quinto Mucio Scevola, giurista stituirsi di veri e propri organismi statali ([2], p. romano, console nel 95 a.C. e poi pontefice massi- 24). mo nell’89 a.C., il quale individua nello specifico Notizie non certe ed univoche sono quelle di i requisiti necessari per poter entrare a far parte cui si dispone a proposito di due altri importanti della medesima gens: possedere lo stesso nomen; raggruppamenti della popolazione romana: le essere nati da cittadini liberi; non avere nessun tribù e le curie. antenato che sia stato ridotto in schiavitù; non Tradizionalmente si attribuiva a Romolo la aver subito alcuna capitis deminutio1 creazione delle prime tribù, tre in origine, le quali 1 avevano i nomi di Ramnes, Tities, Luceres. Questi Gentiles sunt inter se qui eodem nomine sunt. Non est sa- tis. Qui ab ingenuis oriundi sunt. Ne id quidem satis est. nomi hanno indotto gli studiosi a ipotizzare un Quorum maiorum nemo seruitutem seruiuit. Abest etiam legame della prima con i Romani propriamente nunc. Qui capite non sunt diminuti. Hoc fortasse satis est. detti, della seconda con i Sabini di Tito Tazio e ([3] p.15). (I gentiles, in relazione gli uni agli altri, sono coloro che condividono il medesimo nomen. Ma questo della terza con gli abitanti del lucus, ossia del bo- non è sufficiente. Sono coloro che sono nati cittadini sco, o con gli Etruschi, guidati da un lucumone. liberi. Ma neanche questo è sufficiente. Sono coloro dei L’interpretazione più probabile sul loro conto cui avi nessino è stato ridotto in schiavitù. Manca anco- ra qualcosa. Sono coloro che non hanno subito alcuna capitis deminutio. Forse questo basta.) Ithaca: Viaggio nella Scienza Educational-I, 2019 • Evoluzione società 40
è quella che si trattasse di sottodivisioni etnico- Pertanto, dalla condizione delle società pri- tribali, che non si sono evolute nella forma di mitive, in cui i rapporti personali si riducono tribù-stato, ma, attratte dall’Urbe, sono diventate a rapporti di famiglia, all’interno della quale gli funzionali all’ordinamento della città-stato ([1], individui non sono liberi (status), l’evoluzione p.48). sociale avrebbe portato alla formazione di comu- Le curie, invece, delle quali facevano parte tut- nità di gran lunga più progressive e complesse, ti gli abitanti del territorio, fatta esclusione dei in cui l’individuo volontariamente sarebbe en- soli schiavi, erano gruppi religiosi e militari, la trato a far parte di una libera associazione, dove cui origine risulta altrettanto incerta. Dionigi di poter occupare liberamente un ruolo e dove i rap- Alicarnasso e Plutarco le definivano "suddivisio- porti creatisi sarebbero stati di natura gerarchica ni delle tribù cosiddette di Romolo" e Cicerone (contratto). e Tito Livio connettevano la loro origine al noto "Il più anziano progenitore è assolutamente il episodio del ratto delle Sabine con la conseguen- supremo nella sua famiglia" [4]. te incorporazione della popolazione sabina nella Sull’argomento Maine stesso afferma che: città e la creazione della diarchia Romolo-Tito "...vi è una costante nell’evoluzione delle orga- Tazio [3]. nizzazioni sociali. In tutto il suo svolgimento tale Non si conoscono le loro funzioni e non è chia- evoluzione è stata caratterizzata dalla graduale ro se esse fossero organizzate su base territoriale dissoluzione della dipendenza dalla famiglia, al- o gentilizia. È però certo che rappresentarono il la quale si sostituisce progressivamente una serie fondamento della più antica assemblea politica di obblighi individuali. L’individuo prende il po- cittadina, cioè quella dei comizi curiati, che so- sto della famiglia, come unità sociale di cui si vrintendevano all’adrogatio (adozione di un filius occupa il diritto civile" [4]. familias da parte di un pater familias), al testamen- Da queste parole usate da H. S. Maine, usate to, alla detestatio sacrorum e infine a una prero- nella sua opera "Ancient Law" [4], ben si com- gativa prettamente statuale, ossia la votazione prende quella che doveva essere la giurisdizione della lex curiata de imperio, che originariamente esercitata dal pater familias: sanzionava la nomina del re, e successivamente "Il suo dominio si estende alla vita e alla morte conferiva ufficialmente potere a un magistrato ed è incondizionato sia suoi figli, che sulla ge- eletto ([1], p.49). Grosso modo all’epoca della stione della casa, che sulla servitù." [4] dominazione etrusca lo Stato Romano risultava Una sorta di despota, dunque. dunque così organizzato: ognuna delle tre tribù Società similari a quella descritta dal sociolo- originarie fu divisa in dieci curie, e ogni tribù go, si riscontano anche nella Letteratura Classica doveva fornire cento senatori, che costituivano la antica; Omero, in un passo dell’Odissea, descri- prima assemblea degli anziani; un contingente ve la società primitiva tipica dei Ciclopi, i quali di cento cavalieri e uno di mille fanti, in quanto vengono descritti come alieni, lontani dalle più l’unità di base dell’esercito, ossia la legione, ri- primitive forme di civilizzazione. Stando alle sultava composta da trecento cavalieri e tremila parole del poeta, essi non avevano né assemblee fanti ([2], p. 25). consultive, né tantomeno norme giuridiche col- lettive che potessero gestire i rapporti interperso- nali: ognuno esercitava la propria giurisdizione sulla propria moglie e sui propri figli senza aver Dalla familia allo Stato: la teoria alcun riguardo per gli altri. Si tratta dunque di di H. S. Maine un paragone che ben si presta a far comprendere a pieno quali fossero le dinamiche che Maine in- L’assunto fondamentale sul quale poggia le basi dividua come stanti alla base del concetto stesso la teoria di Henry Sumner Maine è che nel corso di società. della storia, il movimento della società sia stato Da un organismo primitivo e rudimentale, un lento e progressivo passaggio da una forma quale la famiglia nucleare, si sarebbe giunti nel primigenia di Status a quella più avanzata del tempo, nell’ipotesi di Maine, alla formazione di Contratto [4]. aggregati di famiglie. Ithaca: Viaggio nella Scienza Educational-I, 2019 • Evoluzione società 41
Le comunità iniziarono ad esistere ovunque 1818, viene considerato l’iniziatore dello studio una famiglia tenesse insieme invece di disunire. antropologico dei sistemi di parentela [6]. Famiglie, Gentes, Tribù dei Romani possono es- Grazie alla frequentazione di una loggia mas- sere prese come schema di tappe evolutive che sonica che si ispirava alle gerarchie irochesi e rende ben evidente quello che fu il lento progre- all’amicizia con Ely S. Parker, irochese provenien- dire da una forma sociale all’altra; una sorta di te dalla tribù Seneca, Morgan si rivelò sempre modello a cerchi concentrici che si espandono più interessato ad approfondire lo studio delle passo dopo passo fino a giungere alla dimensio- popolazioni indigene americane e i loro legami ne definitiva. Il contrasto tra la forma di partenza interni. Scoprì che i Seneca erano divisi in grup- e quella di arrivo può essere chiaramente reso pi e dominati da un sistema matrilineare, da lui pensando che l’unità di base della società antica ritenuto inferiore rispetto a quello tipico delle so- era la Famiglia, quello di una società moderna, cietà "civilizzate". Da qui nacque il suo interesse l’individuo. Seguendo l’evoluzione di questa per i vincoli di parentela, considerati un aspetto forma sociale, si assiste progressivamente alla centrale e sistematico della vita sociale di ogni dissoluzione della dipendenza familiare e alla confederazione [3]. conseguente crescita dell’individuale impegno I risultati delle sue ricerche sono presenti in nel ricercare il proprio posto in società. L’indi- Ancient Society (1877) [8], dove l’idea dominante viduo giunge così a sostituire la famiglia. Ciò è è quella di progresso, applicata all’intero cor- quello che si intende per Contratto. so evolutivo della famiglia umana. Essa per- La formula ha impressionato molto; è stato na- mette di spiegare l’immagine di una società in turale interpretarla come la manifestazione giu- sviluppo come un individuo che nasce e cre- ridica dell’altra contrapposizione di concetti, lan- sce. In tal modo si applica la metafora organi- ciata da Ferdinand Tönnies, secondo il quale la cistica ed è possibile il richiamo degli elementi società moderna ha i caratteri di una Gesellschaft dell’evoluzionismo come tracciati da Darwin. di individui liberi e autonomi, mentre nelle so- Morgan considera, dunque, le società fondate cietà primitive prevalgono i caratteri unificanti sulla parentela meno evolute di quelle fondate della Gemeinschaft. sulla centralità del rapporto politico e dello Stato: "La teoria della società riguarda una costruzio- parte del suo pensiero, quest’ultima, poi accan- ne artificiale, un aggregato di esseri umani che tonata e criticata per le sue basi razziste ed euro- solo superficialmente assomiglia alla comunità, centriche. Da questa prima distinzione, giunge, nella misura in cui anche in essa gli individui quindi, a ricondurre ogni forma di governo a due vivono pacificamente gli uni accanto agli altri. diversi piani generali. Però, mentre nella comunità gli esseri umani "Il primo in ordine di tempo si fonda sulle per- restano essenzialmente uniti nonostante i fat- sone e sulle relazioni puramente personali e po- tori che li separano, nella società restano es- trebbe essere considerato una società (societas). senzialmente separati nonostante i fattori che L’unità di questa organizzazione è la gens. [...] li uniscono" [5]. Dopo la sua comparsa, la gens divenne sostan- Soprattutto nella società Occidentale, il pro- zialmente l’organizzazione universale della so- gresso è stato considerevole (si pensi alla condi- cietà antica; e rimase tale presso i Greci e i Latini zione servile, a quella femminile in cui la don- anche dopo la civilizzazione. Il secondo si fonda na era necessariamente posta sotto tutela). Il sul territorio e sulla proprietà e potrebbe esse- movimento delle società progressive è pertanto re considerato uno Stato (civitas). La borgata o questo: un passaggio dallo Status al Contratto. rione, circoscritto nei suoi limiti e confini, con la proprietà che contiene, è la base o unità del secondo, e il risultato è una società politica. [...] L’evoluzione della famiglia: la Nella società antica questo piano territoriale era teoria di L. H. Morgan sconosciuto." [8]. Dunque, l’unità della prima forma di governo Lewis Henry Morgan, etnologo e antropologo è la gens e non la familia: se la nazione è un ag- di formazione giuridica, nato ad Aurora nel gregato di tribù e la tribù un aggregato di gentes, Ithaca: Viaggio nella Scienza Educational-I, 2019 • Evoluzione società 42
infatti, più familiae non costituiscono una gens, re il modo capitalistico e i rapporti di produzione poiché in una società gentile vige il divieto di come di scambio e scoprirne le leggi naturali alla sposarsi tra membri della stessa gens. Allo stesso base, proprio come nelle omonime scienze. Tut- modo nelle società più evolute lo Stato ricono- tavia, all’aspetto economico-politico presto si unì sce la contea, la contea riconosce la borgata, ma l’interesse per la nascente antropologia evoluzio- quest’ultima non prende atto della famiglia. In nistica, giungendo in questo modo a una lettura questo senso, Morgan si distacca dall’idea di pro- del marxismo un po’ diversa da quella tradizio- gresso mainiana, che prevedeva un’evoluzione nale. Difatti, il giovane Marx mostrò sempre un delle strutture sociali dalla familia allo Stato. interessamento per l’origine della società umana Negli Stati più avanzati il rapporto parentela- e il rapporto tra natura e società [10] e per questo società diviene più stretto, perché il sistema di motivo egli focalizzò la sua attenzione, in parti- tipo descrittivo, al contrario di quello classificato- colare, sulle opere dei contemporanei H.S. Maine rio delle gentes, permette alle famiglie di ricono- e L.H. Morgan. scere tutti i legami di parentela e, di conseguenza, Il libro Quaderni antropologici. Appunti da L.H. di dare un valore alla proprietà. Tuttavia, con Morgan e da H.S. Maine di Marx è stato pubblicato il tempo, ammette Morgan, la proprietà, carat- in Italia solo nel 2009 [7] ma fornisce l’opportuni- teristica tipica dei governi più complessi e delle tà di veder meglio chiarito il punto di vista mar- organizzazioni più efficienti, ha iniziato a creare xiano in rapporto a quello di Maine e Morgan. divari sociali: è questo, dunque, l’aspetto del- Rispettivamente, la visione del progresso socia- la sua teoria che ha maggiormente influenzato le del primo fu messa in discussione in quanto Marx ed Engels [9]. non aveva tenuto in profonda considerazione la Infine, l’autore di Ancient Society immagina dipendenza dello Stato dalla società e il carattere un’evoluzione della famiglia che abbraccia di- fondamentale dei fattori economici nella deter- verse fasi: dalla famiglia consanguinea alle abi- minazione della Storia (oltre a quelli giuridici tudini punalua e sindiasmiana, arrivando alla e morali già evidenziati dal giurista inglese). Il famiglia patriarcale e, infine, a quella monoga- secondo invece, avvocato americano, etnologo mica. L’evoluzionismo di Morgan si struttura, in e uno dei principali fondatori dell’antropologia ultima analisi, nel senso di una progressiva fram- fisica, attirò l’attenzione del filosofo proprio per mentazione da formazioni più estese (come la aver attribuito valore al cambiamento tecnolo- famiglia allargata e consanguinea) a formazioni gico e ad altri fattori materiali nell’evoluzione più ristrette, per giungere a quella monogami- culturale e sociale degli esseri umani [13]. ca. Quest’ultima, che ha posto le basi per l’u- D’altro canto, Morgan relativizzò le forme so- guaglianza tra uomo e donna e per l’evoluzione ciali, dubitando del fatto che a fondamento delle della famiglia nucleare tipica dell’Occidente, è società moderne potesse esserci un sistema di considerata da Morgan la più avanzata tra tutte. tipo patriarcale: al centro della sua riflessione vi erano infatti gli stadi della cultura e, per lo studioso, il meccanismo propulsore della Storia Il pensiero marxista in rapporto era rappresentato dal disfacimento del princi- al The Ancient Law e al The pio di parentela. Ciò andava in contrasto con la Ancient Society riflessione marxista della transizione alla socie- tà civile, per cui le comunità antiche erano nate Negli anni ’40 dell’Ottocento il marxismo si dall’unione di gruppi locali o parentali [14]. presentò come una "scienza" in grado di forni- Peraltro, la seconda edizione (1890) de L’Ori- re un’interpretazione complessiva della società gine della Famiglia, della Proprietà Privata e dello borghese-capitalistica in avvio e della sua direzio- Stato (1884) di Engels [16] fu definita da Lenin ne di sviluppo. L’eponimo Karl Marx e Friedrich come "una delle opere fondamentali del sociali- Engels, infatti, presero posizione nel cosiddetto smo moderno": partendo dalla selezione, analisi "socialismo scientifico", sia nel Manifesto del par- e confronto soprattutto degli scritti più recenti tito comunista (1848) [11] sia nella prefazione al sulla storia delle società primitive, delle opere di Capitale (1867) [12]: intento era quello di indaga- Morgan, il Capitale marxiano e le osservazioni di Ithaca: Viaggio nella Scienza Educational-I, 2019 • Evoluzione società 43
quest’ultimo relativamente al The Ancient Socie- ha proseguito con un’analisi comparativa tra tesi ty e beneficiando dei propri studi in materia di apparentemente antitetiche (le visioni dei socio- Storia dell’antica Grecia, Roma, Irlanda e degli logi Maine e Morgan), per le quali in ogni caso è antichi Germani, Engels incentrò il suo trattato possibile cogliere dei punti di contatto. Queste, sull’antica storia dell’uomo, la decadenza del- infatti, hanno trovato un’importante sintesi nel le comunità primitive e l’ascesa di una società pensiero marxista, nel quale entrambe le prospet- basata sulla proprietà privata [15], il cui perno tive (in particolare, quella morganiana) hanno sarebbe stato rappresentato proprio dalla rifles- giocato un ruolo decisivo, seppur ancora poco sione morganiana e dal giudizio dello studioso noto. in materia di Civiltà, di cui si riporta un signifi- cativo ed esplicito brano tratto dal The Ancient Society: Z M Y "Dall’inizio della civiltà l’aumento della ric- chezza è divenuto così enorme, [...] la sua ammi- [1] M. Pani, E. Todisco: Storia Romana, dalle origini alla tarda antichità. Carocci, Roma (2016). nistrazione così abile nell’interesse dei proprieta- ri [...]. Ma tuttavia verrà il tempo in cui la ragione [2] G. Geraci, A. Marcone: Storia Romana. Le Monnier, Firenze (2011). umana si rafforzerà fino a dominare la ricchezza, in cui stabilirà saldamente sia il rapporto dello [3] C. J. Smith: The Roman Clan. The gens from ancient ideo- logy to modern anthropology, Cambridge University Stato verso la proprietà che lo Stato protegge, Press (Cambridge).2006 sia i limiti dei diritti dei proprietari. Gli inte- [4] H. S. Maine: Ancient Law: Its Connection With The Ear- ressi della società precedono assolutamente gli ly History Of Society And Its Relation To Modern Ideas. interessi individuali, e gli uni e gli altri devono Maine, Londra (1861). essere portati a un rapporto giusto ed armonico. [5]
[14] O. Oddi, Luca Basso, Agire in comune. Antropologia e po- litica nell’ultimo Marx, 2013. Tratto nel mese di maggio 2019 da: http://www.consecutio.org/2013/04/luca- basso-agire-in-comune-antropologia-e-politica- nellultimo-marx/ [15] F. Engels, The Origin of the Family, Private Property and the State, 2000. Tratto nel mese di maggio 2019 da: https://www.gench.edu.cn/_upload/article/f4/c3/ ac5de8a24a78bdcb0886ee90e290/dee84ff9-2bb1-4c56- 8e2c-59f646ece97c.pdf [16] F. Engels, L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello stato, 1884. Tratto nel mese di maggio 2019 da: http://www.centrogramsci.it/classici/pdf/ famiglia_engels.pdf \ d [ Chiara De Masi: studentessa del corso di Laurea in Lettere Classiche, II anno. Giada Invidia: studentessa del corso di studio Magistrale in Lettere Moderne, I anno. Flavia Papadia: studentessa del corso di laurea in Filosofia, I anno. Simonetta Serio: studentessa del corso di studio Magistrale in Lettere Classiche, I anno. Ithaca: Viaggio nella Scienza Educational-I, 2019 • Evoluzione società 45
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