Maggio 2019 - Comune di Castelleone

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Maggio 2019
Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone
Faye sembra avere tutto. Un marito perfetto, una figlia adorabile e un lussuoso
appartamento nel quartiere più elegante di Stoccolma. Ma, al di là della superficie
scintillante, è una donna tormentata dai ricordi legati al suo oscuro passato a Fjällbacka,
una donna che sempre più si sente prigioniera di una gabbia dorata. Un tempo era forte e
ambiziosa. Poi è arrivato Jack, il marito, e lei ha rinunciato alla sua vita. Jack non è un
uomo fedele, però, e quando Faye lo scopre, il suo mondo va in pezzi. Non le resta più
niente, è distrutta. Fino al momento in cui decide di passare al contrattacco e di
vendicarsi in modo raffinato e crudele... Faye non è certo la prima donna al mondo a
essere stata umiliata dal marito, trattata come una stupida e costretta a lasciare il posto a
una più giovane e piacente. Ma per lei è arrivato il momento di dire basta: «Unite siamo
forti, non ci rassegneremo mai più al silenzio». Tratto da: www.ibs.it

Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di
foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta
ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena
Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell'alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è
ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al
ricevimento in cui un tragico evento – la morte del giovane Thomas Hardcastle – ha
segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un
inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di
nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri
da indossare, dai fuochi d'artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i
suoi dadi a Blackheath House. Nell'attimo in cui esplodono nell'aria i preannunciati fuochi
d'artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente
nell'acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di
pistola al ventre. Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa.
L'invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a
Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non
morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la
scena della caduta nell'acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni
volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a questo
tragico gioco è identificare l'assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si
sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire
da Blackheath House... Accolto dall'entusiasmo della critica al suo apparire, vincitore del
Costa First Novel Award, Le sette morti di Evelyn Hardcastle è, come ha scritto il
Financial Times, «qualcosa in cui il lettore non si è mai imbattuto fino ad ora», un
romanzo geniale in cui Agatha Christie incontra "Black Mirror". Tratto da: www.ibs.it

1891, Alessandria. Olivia ha solo ventidue anni quando è costretta a lasciare l'Inghilterra
per seguire in Egitto suo marito, Alistair Sheldon. Sposare un uomo che non ama per lei è
stato un tormento, ma la sua nuova casa la conquista a poco a poco, rivelandosi fonte di
un'insperata felicità: può infatti riabbracciare finalmente sua sorella Clara, e fare la
conoscenza dell'affascinante capitano Edward Bertram. Quando Clara viene rapita in una
delle affollatissime strade della città, Olivia si ritrova invischiata in qualcosa di più grande
di lei. E la richiesta di riscatto è solo l'inizio. Se vuole scoprire che cosa è successo a sua
sorella, dovrà addentrarsi nell'oscuro mondo sotterraneo di Alessandria, mettendo a
rischio la sua stessa vita e il suo affetto per Edward, l'unico uomo che abbia mai amato.
Ma c'è qualcuno che sembra disposto a fare qualunque cosa per non farle scoprire la
verità. Tratto da: www.ibs.it
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Che differenza c'è fra un tweet dell'«attuale presidente degli Stati Uniti» e un saggio come
quelli cui da sempre Jonathan Franzen si dedica fra l'uno e l'altro dei suoi romanzi? Si
tratta in entrambi i casi di «micronarrazioni personali e soggettive», eppure puntano in
direzioni diametralmente opposte. Se i 280 caratteri con cui Trump bombarda a ogni piè
sospinto i suoi follower mirano a semplificare la realtà nel modo piú brutale possibile, il
saggio letterario produce, o dovrebbe produrre, l'effetto contrario: esplorare, comprendere
e illustrare la complessità. È il risultato che, grazie alla sua magistrale scrittura, Franzen
ottiene in ognuno dei sedici testi raccolti in questo libro. Testi che, pur toccando una
molteplicità di argomenti, sono legati da un evidente filo rosso. Chiunque abbia letto Le
correzioni , Libertà o Purity ritroverà in queste pagine la vivace intelligenza dell'autore, la
sua volontà di mettersi continuamente in discussione, il suo ostinato desiderio non solo di
capire il mondo che lo circonda, ma di cambiarlo per il meglio, anche quando tutto
parrebbe indicare che quel mondo stia correndo verso l'apocalisse. Col suo stile sempre
pacato e meditato e il suo approccio sempre schivo e trattenuto, Franzen finisce per
spingersi «alla fine della fine della terra», ad esempio stringendo amicizia con uno degli
scrittori americani più radicali e intrattabili degli ultimi decenni, William Vollmann, di cui in
queste pagine viene fornito un indimenticabile ritratto, oppure piazzandosi sul ponte di
una nave diretta verso l'Antartide, «esposto al vento pungente e agli spruzzi salmastri, lo
sguardo fisso nella nebbia o nella luce abbagliante», nella speranza di intravedere un
pinguino imperatore. Perché, come recita il titolo di uno dei più accorati fra questi saggi,
«gli uccelli sono importanti». Gli uccelli infatti, che si tratti di un colibrì che attraversa in
volo il Golfo del Messico, di un falco pellegrino che si tuffa in picchiata a trecentosessanta
chilometri all'ora o di un albatro che si libra solitario a centinaia di miglia da qualunque
altro membro della sua specie, fanno «quello che tutti vorremmo saper fare, ma che ci
riesce solo in sogno». Un po' come la letteratura. Tratto da: www.ibs.it
Tutto inizia con un cellulare spento. A telefonare è Ester, a non rispondere è Giulio, finito
in ospedale a causa di un brutto tamponamento sulla via Aurelia. A riaccendere il
telefonino, invece, è Giuditta, la moglie di Giulio, che ovviamente di Ester non sa nulla.
Potrebbe essere l'inizio di una commedia rosa, ma il colore di questa storia è
decisamente un altro: un testimone, infatti, sostiene che quello di Giulio non sia stato un
incidente, ma un tentato omicidio, e la pratica passa dagli uffici dell'assicurazione a quelli
del commissariato…Tratto da: www.ibs.it

Chi sono i padri del terzo millennio? Sono quelli che mettono al mondo un figlio
desiderosi di essere presenti nella sua vita. Quelli che vogliono diventare uomini migliori
grazie alla paternità. Quelli che sanno essere disponibili e coinvolti e così facendo
sostengono la crescita dei loro figli in modo autorevole e affettuoso. La paternità oggi è
«contaminata» da bisogni emotivi nuovi per il mondo degli uomini. I «papà millennial»
pensano ai propri figli e vivono loro accanto in modo completamente differente rispetto ai
padri da cui sono nati. Non più solo «padri della legge», ma anche padri emotivi, affettivi,
teneri, sensibili. Non più solo padri preoccupati di dare sicurezza, norme e protezione ai
figli, attraverso il proprio lavoro, ma anche profondamente convinti del loro ruolo affettivo
e educativo. Per la prima volta, un saggio sulla paternità, scientificamente solido e basato
sulle più recenti scoperte delle neuroscienze e sulle evidenze della teoria
dell'attaccamento di John Bowlby, che è anche un percorso di self-help, in grado di
aiutare gli uomini che stanno pensando di diventare padri, quelli che già lo sono e quelli
che, non essendolo, stanno rielaborando la loro storia di figli a fianco del padre che li ha
cresciuti. Casi clinici, storie di uomini alle prese con la paternità, ma anche informazioni e
competenze che ogni uomo deve saper mettere in gioco nel passaggio da uomo a padre.
Un saggio che si legge come un romanzo, perché arricchito da una serie di narrazioni
sviluppate attraverso il metodo della NPO (Narrativa psicologicamente orientata), di cui
Alberto Pellai stesso ha teorizzato modello e metodo, realizzando molti libri per bambini e
adulti. Un volume per aiutare gli uomini e le donne a comprendere in modo competente
ed emozionale al tempo stesso che cosa succede nella mente degli uomini quando
diventano padri e come rendere la paternità una tappa evolutiva nel proprio ciclo di vita,
capace di rendere migliore ogni uomo che tiene per mano il proprio figlio lungo il percorso
della crescita. Tratto da: www.ibs.it
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Greta Thunberg ha parlato chiaro ai grandi del mondo e ha iniziato così la sua battaglia
contro il cambiamento climatico, convinta che «nessuno è troppo piccolo per fare la
differenza». Lo “sciopero della scuola per il clima” di una solitaria e giovanissima
studentessa davanti al parlamento svedese è diventato un messaggio globale che ha
coinvolto in tutta Europa centinaia di migliaia di ragazzi che seguono il suo esempio in
occasione dei #Fridaysforfuture. Greta ha dato inizio a una rivoluzione che non pare
destinata a fermarsi, una battaglia da combattere per un futuro sottratto alle nuove
generazioni al ritmo furioso dei 100 milioni di barili di petrolio consumati ogni giorno. La
nostra casa è in fiamme è la storia di Greta, dei suoi genitori e di sua sorella Beata, che
come lei soffre della sindrome di Asperger. È il racconto delle grandi difficoltà di una
famiglia svedese che si è trovata ad affrontare una crisi imminente, quella che ha travolto
il nostro pianeta. È la presa di coscienza di come sia urgente agire ora, quando nove
milioni di persone ogni anno muoiono per l’inquinamento. È il «grido d’aiuto» di una
ragazzina che ha convinto la famiglia a cambiare vita e ora sta cercando di convincere il
mondo intero. Tratto da: www.ibs.it

Eppure, basterebbe fare un salto a Lambrate, dal parrucchiere all'angolo, per farsi dare
qualche consiglio da Ale. Sì, perché se sei un maschio ma la tua infanzia profuma di
balsamo e shampoo invece che di erbetta fresca e spogliatoi, se tua madre fa la
parrucchiera e tuo padre è sempre stato assente, se per sbarcare il lunario sei costretto a
imparare la differenza tra colpi di sole e shatush… allora ti abitui a vedere il mondo da
un'altra prospettiva, e le donne impari a capirle come nessun altro. Certo, anche Ale ha i
suoi problemi. Un conto è dare consigli tra una piega e un taglio, tutt'altra faccenda è
conquistare Marta: con la tipa che ti piace, le parole giuste non arrivano mai, soprattutto
quando hai la testa piena di pensieri. Nel suo secondo lavoro da copywriter, Ale deve
affrontare un boss tiranno che minaccia ogni giorno di licenziarlo, e adesso nella scrivania
di fronte alla sua è comparsa Leila, la prima di cui si è innamorato, la prima che gli ha
spezzato il cuore. Come uscire da questa situazione senza farsi troppo male? Ale è un
ragazzo pieno di risorse, eppure lo sa: nella vita vera, quando una cosa va male può
sempre andare peggio.... Tratto da: www.ibs.it
Leonardo incarna l'archetipo dell'uomo universale. Personalità geniale e polivalente, ha
lasciato una traccia indelebile in tutte le discipline del sapere con le quali si è cimentato:
la pittura e il disegno, le scienze, la matematica, l'architettura, l'ingegneria, la cartografia.
Come pittore, il suo genio nasce dalla conoscenza analitica del corpo umano, unita a
quella della natura e delle leggi fisiche della luce. Il volume raccoglie tutte le opere
pittoriche di Leonardo - con capolavori come l'Annunciazione, il Battesimo di Cristo, la
Gioconda, la Vergine delle rocce - e alcuni tra i suoi più bei disegni. Stefano Zuffi
accompagna il lettore nell'analisi delle opere entrando nei dettagli, mostrati "in primo
piano" con ingrandimenti dei particolari più significativi. Procedendo per temi (animali,
bambini, gesti, natura, sguardi, sorrisi, tecnologia e anatomia) l'autore svela il rapporto di
Leonardo con il mondo che lo circonda restituendoci una lettura affascinante di uno dei
più grandi artisti di tutti i tempi. Tratto da: www.ibs.it
Furibondo per la bocciatura di un suo brillante progetto di legge, Attilio abbandona la
carriera politica e si ritira in montagna, tra boschi e trattori. Condivide le sue giornate con
la piccola comunità agreste che lo circonda: la vita all’aperto è la sua guarigione. Ma i
ricordi incombono. Hanno la forma immateriale dei rapporti personali irrisolti, delle parole
sprecate in televisione, delle occasioni perdute quando viveva in società. E hanno
l’ingombro fisico degli oggetti che il passato ha accumulato attorno a lui. Casse e casse di
libri, lettere, fotografie, documenti, mobili tarlati, cianfrusaglie. Il canapè di zia Vanda, liso
e minaccioso, è il condottiero indiscusso di quello che Attilio considera un esercito
invasore. Vorrebbe liberarsi di quelle cataste e comincia a progettare roghi, per ridurre in
cenere il lascito minaccioso delle vite altrui. Sogna leggerezza, un cammino più spedito,
più libero, sollevato dal ricatto della memoria. Fatalmente, brucerà quello che non
avrebbe dovuto bruciare, in un finale di partita segnato dal classico colpo di scena e
dominato dalla presenza delle donne: una moglie sempre in viaggio, la sorella femme
fatale, la vicina di casa bulgara. Attraverso l’eroe attaccabrighe e insofferente del
romanzo, Michele Serra guarda allo spirito dei tempi facendone emergere la rabbia,
l’inconcludenza, la comica mediocrità. Ma anche le piccole illuminazioni che salvano la
vita. Tratto da: www.ibs.it
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È diversa dalle altre madri: è americana. Arrivata a Roma subito dopo la guerra con la
divisa da ufficiale dell'esercito Usa, sceglie di rendersi utile prendendo le redini del Foster
Parents Plan, un programma di aiuti che strapperà alla povertà 11.385 bambini italiani.
Questa è la sua storia, ma è anche una storia d'amore tra lei e un intellettuale di raro
carisma che fa a palle di neve con Pasolini e che le riempie la casa di scrittori, da Bassani
a Cassola, da Carlo Levi a Montale. Ed è una storia di formazione: quella di Laura, la loro
bambina che preferisce Fred Buscaglione al Mago Zurlì, crede di aver fatto amicizia con
la zarina Anastasia Romanov, viene portata dalla madre a vedere Kennedy da vicino e a
una scandalosa rappresentazione di Hair a New York. Laura Laurenzi ci consegna con
questo intenso, appassionante memoir un ritratto del nostro Paese in un decennio dorato:
la Dolce Vita con i suoi lussi e i suoi voluttuosi scandali provinciali, ma anche la sua
ineguagliabile scena culturale, quando Roma era tra le città più cosmopolite d'Europa.
Tratto da: www.ibs.it

Jacob Portman è un ragazzo come tanti, ma l'avventura in cui si è cacciato è tutto meno
che ordinaria amministrazione: mostri diabolici che minacciano un gruppo di ragazzi
sospeso in un limbo spazio-temporale, anime delicate che verrebbero corrotte e divorate
dal mondo che noi conosciamo, se non fosse per le cure amorevoli di una donna più
unica che rara: Miss Peregrine. Ma ora che lei è stata imprigionata nella morsa di un suo
stesso incantesimo, chi farà da ponte tra il nostro piano della realtà e quello in cui si
nascondono i suoi giovani protetti? Tratto da: www.ibs.it

Dal Trecento all’Ottocento, fino a Tiepolo e Canova, l’Italia è stata il luogo privilegiato
della manifestazione dello Spirito del mondo, che poi, improvvisamente, si trasferisce in
Francia con gli impressionisti. Negli anni cinquanta del dopoguerra, lo Spirito del mondo
si sposta in America, con Jackson Pollock, i grandi pittori dell’Informale e, nel 1958, con la
Pop Art. E l’Italia? Piero della Francesca ‘accade’ nel 1450 ma ritorna ad accadere nella
consapevolezza dei pittori francesi come Seurat; e, ancora, Piero ‘riaccade’ con il
Cubismo e con Morandi. Senza Piero della Francesca sarebbe impensabile Balthus.
Quindi l’accadere in un luogo dello Spirito del mondo è un accadere ‘per sempre’, vuol
dire ‘eternarsi’. La storia dell’arte del Novecento è un percorso altalenante tra fenomeni
che sono ormai delocalizzati rispetto all’Italia, che deflagrano altrove ma restano
consapevoli dello spirito italiano, come avviene per i pittori futuristi o per Giorgio de
Chirico, un artista greco, diventato italiano, che vive a Parigi. Il percorso di questo primo
volume dedicato al Novecento rende conto dunque di un intreccio di pulsioni, fatto di moti
in avanti e arretramenti, di futuro e passato. Tratto da: www.ibs.it
Una ragazza americana a Napoli, ma non una delle tante. Heddi, studentessa di
glottologia all'Istituto Universitario Orientale, non è venuta per un rapido giro nel folclore,
ma per un'immersione che la porta ad avere della città, della lingua, del dialetto, una
conoscenza profonda, impressionante, che nasce dall'empatia, da un bisogno di
radicamento e dall'entusiasmo della giovinezza. Con una colorata tribù di studenti
fuorisede e fuoricorso Heddi vive ai Quartieri Spagnoli, dove la vita nelle case antiche
costa poco, si abita su piani pericolanti che sembrano calpestarsi l'un l’altro, in fuga dalla
folla e dai vicoli inestricabili, costruzioni affastellate che sbucano aprendosi sul cielo e sul
vulcano, in balconi e terrazzi dove è bello affacciarsi a rabbrividire, fumare e discutere.
Questo romanzo, scritto in un italiano letterario di rara bellezza, tanto più sorprendente
considerando che l'autrice è di madrelingua inglese, è una doppia storia d'amore: per una
città e per un giovane uomo. Pietro è studente di geologia, figlio di una famiglia contadina
della provincia di Avellino, gente avvinta alla terra da un legame ostinato, arcaico. A
Napoli, benché il suo paese sia distante solo cento chilometri, Pietro è straniero tanto
quanto Heddi. Il coinvolgimento sentimentale non vela però lo sguardo della narratrice,
che considera con sguardo affettuoso ma lucido la personalità di Pietro, al tempo stesso
sognatore e velleitario, diviso tra l'emancipazione rappresentata dall'amore per una
ragazza così lontana dal suo mondo e il richiamo agli obblighi ancestrali della terra.
L'amore che intride queste pagine è quindi istintivo e intellettuale, complicato e semplice.
E' amore per le parole che compongono una vera e propria lingua del cuore, accarezzata,
piegata e scolpita con una sensibilità sempre vigile. E' il romanzo di quando la vita è una
continua scoperta, esplorazione dell'identità altrui e ricerca della propria, di quando la
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scrittura incarna un atteggiamento verso il mondo pronto ad aprirsi a ogni esperienza, a
godere ogni gioia, a esporsi a ogni ferita. Tratto da: www.ibs.it
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