#ERREDI - Alia Servizi Ambientali
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Indice INTRODUZIONE 4 CHE COS’È UN RIFIUTO 6 NON SPRECHIAMO 7 ECONOMIA CIRCOLARE 9 PUNTO 1: LA RACCOLTA DIFFERENZIATA #ERREDI 12 Carta e cartone 12 Organico 14 Imballaggi e contenitori 16 Vetro 18 Rifiuti residui non differenziabili 19 I RAEE 20 Gli ingombranti 21 PUNTO 2: ZERO SPRECO #BASTAPOCO 22 La regola delle 4R 24 PUNTO 3: IL PRIMO GESTO #IOFACCIOLACOSAGIUSTA 26 Duri a morire 26 Questione di coscienza e di informazione 27 RACCONTI 29 Nonno cartone e l’albero genealogico 30 Petty, la bottiglia triste 34 La banda stagnata: mistero al porto 38 Torsolo, guscio e stecco: missione compost 42 Sir Glass: una storia infinita 46 3
INTRODUZIONE Alia raccoglie ogni anno 900 tonnellate di rifiuti! Una montagna, circa 700 stadi di calcio pieni fino all’orlo! Lo sapevate che l’uomo è l’unico animale al mondo che produce rifiuti? Bizzarro, non credete? E non è tutto. Vi siete mai chiesti quanti rifiuti produciamo ogni giorno? Bhè, ciascuno di noi ne produce circa 1 chilogrammo e 1/2, e per buona parte si tratta di cibo che gettiamo. 1 1/2 kg Nel territorio dove viviamo tutti questi rifiuti sono gestiti da Alia Servizi Ambientali, che li raccoglie e si occupa di indirizzarli nel posto giusto per smaltirli, oppure dar loro una seconda possibilità. 4
CHE COS’È NON UN RIFIUTO? SPRECHIAMO Ma procediamo con ordine: CHE COS’È UN RIFIUTO? Un rifiuto è qualsiasi oggetto o sostanza di cui vogliamo disfarci: oggetti rotti o inutilizzabili prodotti a casa, a scuola, in vacanza o svolgendo attività lavorative. E siamo proprio sicuri che in mezzo a quella montagna di rifiuti non ci sia qualcosa che, a pensarci bene, poteva avere ancora una certa utilità, uno scopo… insomma forse Ma esattamente LO SPRECO CHE COS’È? stiamo sprecando un po’ troppo? Avrete più Con questo termine si indica un consumo volte sentito parlare di spreco, in casa forse, eccessivo di materie, prodotti, risorse ed oppure dai nonni. anche di cibo; insomma quelle cose che potremmo utilizzare in quantità minore ottenendo comunque buoni risultati. Ad esempio, l’acqua del rubinetto, che potremmo chiudere mentre ci insaponiamo le mani o laviamo i denti, oppure la luce, o ancora il cibo avanzato. Gettando scarti e oggetti ci liberiamo di molte cose che, secondo noi, non servono più: perché non pensiamo al valore di quello che buttiamo? Una immensa ricchezza di materie che potremmo valorizzare, a cui potremmo offrire una seconda vita. 6 7
Bene, direte voi, ma cosa possiamo fare concretamente? Semplicissimo, possiamo fare la raccolta differenziata dei rifiuti, tanto ECONOMIA per cominciare. È una pratica molto semplice, è sufficiente imparare qualche regola! CIRCOLARE Perché sapete, produrre un nuovo oggetto significa usare materie prime costose, e sempre meno disponibili in natura. Allora perché non provare a sostituirle, almeno in parte, con materiali che abbiamo gettato via? In poche parole, dar vita a quel processo che si chiama ECONOMIA CIRCOLARE. plastica organico vetro Questa espressione è molto usata oggigiorno, e allora ecco cos’è l’economia circolare: un sistema che prevede - per ogni materiale - una filiera di riciclo capace di dare una seconda vita alle cose. Dalla carta nasce nuova carta, dal vetro nuovo vetro, dalla plastica nuova plastica e così via in un percorso virtuoso senza fine, circolare appunto. Certo non tutto è riciclabile ed anche la 8 9
raccolta differenziata produce scarti, così dobbiamo trovare anche per questi residui una destinazione che sia definitiva e possibilmente, sostenibile. Una destinazione che dia valore anche a ciò che resta. Come capite il percorso è complesso e i gesti di ognuno di noi sono importanti, preziosi, specialmente se uniti a quelli di tutti gli altri. Con l’impegno di ciascuno i rifiuti potranno tornare a nuova vita e diventare prodotti utili, possiamo restituire valore a quello che credevamo ormai inutile. E allora cosa stiamo aspettando? A voi la prima mossa! Gesti semplici, ma importanti, sostenibili da cui dipende il futuro nostro e dell’ambiente in cui viviamo. Il miglior rifiuto? Quello che non produciamo! E allora USA E PENSA, cambia il tuo comportamento allena la mente a trovare il giusto modo per affrontare le tue spese, i tuoi consumi e l’ambiente ringrazierà. ambiente 10
PUNTO 1 I rifiuti di carta e cartone recuperati con la raccolta differenziata vengono inviati in cartiera, LA RACCOLTA DIFFERENZIATA dove vengono suddivisi e trasformati in una poltiglia acquosa. Da questa, con vari processi, CARTA nasce un nuovo foglio di carta o di cartone. Riciclare la carta è importantissimo, ci permette di salvare molti alberi e di trasformare un rifiuto E CARTONE in una risorsa. Cosa puoi gettare: Giornali, riviste, libri (puoi anche donarli alla biblioteca scolastica), quaderni, scatole di carta e cartone, cartone pizza poco sporco Lo sapevate che oggi tutto il cartone è fatto con carta riciclata? Anche molte carte da stampanti o i fogli dei giornali vengono da carta riciclata. In questo modo si evita di abbattere alberi, e si risparmiano grandi quantità di acqua: Cosa non puoi gettare: infatti, per fare 1 tonnellata di carta da scontrini, carta plastificata, cellulosa vergine servono 440.000 litri tetrapak o tetra brik di acqua, mentre per farne 1 da carta riciclata ne bastano 1.800! 12 13
ORGANICO I rifiuti organici recuperati con la raccolta differenziata vengono inviati agli impianti di compostaggio o possono essere conferiti nelle compostiere domestiche. Grazie al compostaggio si ottiene un terriccio da utilizzare per orti e giardini. Bello il compost vero? Non a caso si dice che dal compost nascono i fiori! È il processo più naturale del mondo, nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Cosa puoi gettare: resti di cibo, frutta, verdura, tovaglioli sporchi di cibo, la carta unta della schiacciata o della pizza e i fazzoletti usati Se avete un giardino o un orto, potete produrre da soli dell’ottimo terriccio utilizzando la compostiera. Cosa non puoi gettare: Averla è facilissimo e salviette contaminate gratuito, basta chiamare da detergenti e/o saponi, il call center di Alia: tessuti, ossi 800 888 333 da rete fissa 199 105 105 da rete mobile 0571 196 93 33 da rete fissa e rete mobile 14 15
IMBALLAGGI Gli imballaggi raccolti separatamente vengono trasportati agli impianti di selezione. Alluminio, acciaio, banda stagnata, lattine, E CONTENITORI barattoli, scatolette: con il metallo si fanno tante cose ma la cosa più bella è che il metallo, come il vetro, si ricicla all’infinito. Oggi è una scatoletta, domani una pala, dopo domani una bicicletta! Per quanto riguarda la plastica invece, dopo un lavaggio a 200°, la pasta fluida così ottenuta e raffreddata “rinasce” granulo, cui dare nuove forme: con 20 bottiglie in Cosa puoi gettare: plastica si riesce ad ottenere una felpa in pile! Contenitori in plastica (bottiglie, barattoli, involucro merendine), tetrapak, piatti e bicchieri in plastica, lattine, scatolette metalliche, vaschette alimenti, fogli di alluminio Cosa non puoi gettare: Posate in plastica, cancelleria, giocattoli, custodie CD e DVD, cannucce, oggetti in plastica 16 17
VETRO RIFIUTI Cosa puoi gettare: Bottiglie e vasetti in vetro RESIDUI NON DIFFERENZIABILI Cosa non puoi gettare: lampadine, specchi, cristalli, ceramica, coperchi Cosa puoi gettare: Il vetro raccolto, ripulito dei “falsi amici” giocattoli e oggetti rotti, (cristallo, ceramica, specchi, etc..), arriva nei stracci, cancelleria, spugne, forni delle vetrerie, dove a oltre 1500 °C viene pannolini e assorbenti fuso. Con appositi stampi prende nuove forme e rinasce all’infinito! Cosa non puoi gettare: tutti i materiali riciclabili I rifiuti residui non riciclabili vengono comunque trattati per poter essere Avete capito bene allora? recuperati sotto forma di energia e per il Bottiglie e barattoli si, ripristino ambientale. I sacchi ben chiusi NON ceramica, lampadine e cristalli no. devono mai essere lasciati a terra, fuori dai contenitori. 18 19
I RAEE: GLI RIFIUTI DA APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE INGOMBRANTI Beh abbiamo finito? In realtà no… c’è ancora qualcosa di cui dobbiamo parlare. Il tablet, lo smartphone o la vecchia radio che non ascolta più nessuno vi siete mai chiesti che fine fanno quando non funzionano più e Ingombranti: a casa si è rotta la TV avete deciso di cambiarli? Questi oggetti sono vere e oppure avete deciso di cambiare il proprie miniere di rame, ferro, cobalto e litio. letto? Allora vi serve il nostro servizio E contengono persino oro e argento! In un telefonino gratuito di ritiro Ingombranti! Non non manca davvero nulla e per il 96 per cento è costa niente, si prenota per telefono e composto da materiali che possono essere recuperati. vi permette di buttar via oggetti anche Se pensate che ognuno di noi, in media, ne ha tre chiusi di grandi dimensioni su appuntamento. in un cassetto, capite a cosa ci riferiamo quando si Basta ingaggiare una squadra di amici parla di “giacimenti urbani”, fra le nostre mani. per appoggiare tutto quanto fuori dal Questi oggetti elettronici insieme a tanti altri materiali portone di casa nel giorno fissato con un po’ speciali, come le pile (più piccole sono e più Alia per il ritiro. Anche in questo caso sono pericolose per l’ambiente), le lampade a basso gli operatori divideranno i materiali che consumo, i farmaci scaduti, le batterie, i barattoli compongono i vostri rifiuti ingombranti usati per il bricolage e l’olio che si usa per cucinare (ferro, legno ecc), per poter avviare la patatine fritte, non possono essere buttati via ciascuno alla propria filiera di riciclo. insieme agli altri rifiuti! Proprio perché sono un po’ speciali hanno bisogno di un posto speciale per essere r-accolti: dovete portarli alle eco tappe, all’ecofurgone oppure all’ecocentro. Chiedete informazioni ad Alia CHIAMA ALIA Servizi Ambientali per sapere qual è il punto di raccolta 800 888 333 da rete fissa più vicino a voi. 199 105 105 da rete mobile 0571 196 93 33 da rete fissa e rete mobile 20 21
PUNTO 2 ZERO SPRECO #BASTAPOCO L’uso sostenibile delle risorse naturali, il 146 kg risparmio energetico, la corretta gestione dei rifiuti è l’obiettivo comune verso cui dovremo tutti traghettare le nostre azioni quotidiane, con consapevolezza e responsabilità. Vogliamo essere una comunità sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e del benessere comune. Anche l’acqua e l’energia sono fonti esauribili, non le sprecate: evitate di far scorrere l’acqua Ogni anno si sprecano 146 kg di alimenti a testa inutilmente, utilizzate i fogli fronte retro, che finiscono immancabilmente nei rifiuti, per spegnete la luce quando uscite da una stanza, questo dovete cercare di acquistare solo ciò staccate il caricabatterie del cellulare e che effettivamente mangiate. Per evitare gli disattivate la funzione di standby. sprechi potete riciclare il cibo avanzato, oppure donarlo a chi non ne ha, chiedere al ristoratore di confezionare quello che rimane nel piatto. Questi E se conoscete un adulto sono solo alcuni dei comportamenti virtuosi che che fuma ditegli di non potete iniziare subito a fare vostri! buttare le cicche delle sigarette per terra! Un solo mozzicone può inquinare fino a 500 litri di acqua. 22 23
Riducete la quantità di rifiuti che produciamo, RIUSA E RIAGGIUSTA principalmente imballaggi e contenitori. riparate gli oggetti, trasformateli o Acquistate prodotti sfusi o alla spina e dove donateli a chi può averne bisogno. è possibile fate il compostaggio domestico. Queste sono azioni che richiedono solo attenzione e sensibilità, non c’è nulla di difficile! USA E PENSA scegliete prodotti con il minor Riutilizzate tutti quegli oggetti che imballaggio possibile, utilizzate sembravano rifiuti. Le buste di plastica, la borraccia per l’acqua, le bottiglie di vetro e tutti i contenitori In sintesi: agite in prediligete prodotti con il vuoto che – una volta lavati – possono modo consapevole e se a rendere e cercate di non essere utilizzati per contenere altro. serve cambiate i vostri acquistare prodotti monouso. Inoltre quello che a noi non serve più comportamenti. potrebbe invece essere di grande utilità per qualcun altro: ci sono molte associazioni, ad esempio, che raccolgono abiti vecchi per distribuirli ai più bisognosi. LA REGOLA DELLE 4 R Recuperate le materie e le risorse per evitare di impiegarne di nuove. Riciclate i materiali praticando la raccolta Per non sbagliare ricordate sempre di seguire differenziata di qualità. Ma su questo ormai la regola delle quattro R: sappete tutto, o quasi… giusto? 24 25
PUNTO 3 IL PRIMO GESTO #IOFACCIOLACOSAGIUSTA DURI A MORIRE Ci sono alcuni rifiuti che, se abbandonati in giro nell’ambiente, rischiamo di trovare in giro anche per i prossimi millenni, per 1000 anni questo è importante fare una buona raccolta differenziata! Tanto per essere chiari i rifiuti abbandonati Ad esempio ad una bottiglia di plastica - nell’ambiente e non conferirti correttamente presumibilmente - servono 1000 anni per ce li ritroveremo in giro sulle spiagge, per decomporsi. Sappiamo che quella bottiglia strada, nei boschi e non solo noi! Anche i abbandonata andrà a finire da qualche parte, nostri figli e i figli dei nostri figli potranno altrove, magari nel mare… dove crea gravi narrare la storia della famosa lattina danni ai pesci, all’ecosistema, insomma al abbandonata dal prozio, o di quella strana nostro pianeta. bottiglia di plastica buttata in giardino dal trisnonno. QUESTIONE DI COSCIENZA E DI INFORMAZIONE Capite dunque quanto sia importante salvaguardare l’ambiente e che questo dipende dai grandi, da chi gestisce il ciclo dei Anche le lattine sono ultra centenarie! rifiuti, ma anche da VOI, da ciascuno di voi, Le gomme da masticare invece possono nessuno escluso. resistere tranquillamente 5 anni là dove Per un futuro sostenibile bisogna iniziare dal le avete attaccate senza preoccuparvi primo gesto, che è anche nelle vostre mani; di buttarle nel cestino giusto. basta solo avere il coraggio di fare la cosa giusta, TUTTI INSIEME. 26 27
RACCONTI 29
Noi proveniamo da lì, disse indicando il grande albero disegnato. Ma non siamo nati in una cartiera? Chiese Notes Certo, ma è solo grazie alla polpa di legno che adesso siamo qui. La nostra origine la si deve a e l’albero genealogico quella gran pasta di fibra di cellulosa, generosa a dir poco, anche se... Anche se? a parte Memoattak, tutti gli altri erano rimasti a bocca aperta per ascoltare il resto della storia. Anche se, riprese Nonno Cartone, non vi sono più ormai molti alberi. Ed è per questo che dovremo trovare il modo per ritornare, una volta portato a termine il nostro compito, quante volte più possibile alla Cartiera. Ooohhh… esclamarono tutti insieme. Di nuovo alla cartiera?, chiese Quaderno Mettetevi tutti seduti ed in silenzio, disse Nonno Cartone, perché oggi voglio raccontarvi Certo! Non vorrete mica lasciare senza ossigeno la storia della nostra famiglia. tutto il pianeta, vero? I suoi nipotini erano tanti in verità: l’ultimo nato Noooo!!!, di nuovo tutti in coro. era Memoattak, vivace e un po’ attaccabrighe, Cartoncino sollevò la mano: Nonno ma qual è il poi vi era Notes, un adolescente ben disposto nostro compito? ad aiutare gli altri, e poi Diario, dal carattere riservato, Quaderno, un ragazzino a posto, Ciascuno di noi ha il suo: c’è chi raccoglie le storie quadrato, e via e via gli altri. attraverso le parole scritte, tu Libro, oppure c’è chi Dunque, i tanti nipoti si disposero in cerchio e conserva le emozioni ed i pensieri più intimi, è il iniziarono ad ascoltare la voce del nonno. caso di Diario, chi, come Album si presta all’arte, 30 31
chi invece è destinato a contenere le cose come Scatola o ad asciugare le lacrime come Fazzoletto e… Ed io allora? chiese dal fondo Carta Igienica Tutti si voltarono verso di lei e non mancò qualche sogghigno. Da sempre avevano considerato quella piccola rotondetta velata come l’estranea della famiglia, quella meno nobile e un tantino sfigata. Vi prego! Il nonno mise tutti a tacere, poi rivolgendosi alla piccola nipote: Bé vedi, anche se può sembrarti strano il tuo è un compito assai delicato e speciale. Il fatto che tu provenga da una famiglia allargata non significa niente, anzi tra tutti noi tu sei veramente la più nobile perché sei riciclata. Il tuo destino è vero, strappa l’anima, perché non potrai mai tornare con noi nella Cartiera ma da noi comunque provieni e, sola fra tutti, tu hai il potere unico di degradarti fra rivoli d’acqua senza mai diventare un vero rifiuto. Ed è per questo, che da oggi sarai il nostro esempio di “sacrificio” ed amore per la natura. A sentire queste parole Carta Igienica si commosse e infine scoppiò a piangere. No, ti prego – urlò Quaderno – se continui potresti degradarti qui su due piedi! Tutti scoppiarono allora a ridere e corsero ad abbracciare i sui doppi strati. 32 33
Bene, in quel periodo Petty era felice, effervescente direi. Si sentiva utile e importante, ed era contenta di portare il sorriso sui visini dei bambini arrosati e assetati, finché un giorno…un brutto, bruttissimo giorno, finita l’ultima goccia a la bottiglia disposizione, un monello la prese e la gettò, senza un briciolo di educazione e rispetto, triste nel cestino dei rifiuti indifferenziati. Petty cercò in ogni modo di rotolare fuori, ma a niente valse la sua fatica. Il ragazzino la spinse ancora più in fondo, non dandole più alcuna possibilità di fuga. In men che non si dica fu sommersa da una serie di rifiuti il cui brutto aspetto non lasciava ben sperare affatto. C’era una volta, una volta c’era…. La povera Petty, immersa nel suo dolore, Che cosa? Ve lo dico subito, solo un po’ di pensò che non sarebbe stato più possibile pazienza… uscire da quella brutta situazione, di non avere più speranza di essere salvata. Per lei le Dunque, dicevo, c’era una volta una piccola porte del riciclo si erano definitivamente ed bottiglia di plastica che un tempo aveva inesorabilmente chiuse! Mai e poi mai sarebbe contenuto una gustosa e dissetante bevanda. tornata ad una seconda vita, mai e poi mai Avete idea di cosa intendo? Ecco, immaginate di avere una gran sete, ma proprio tanta, così grande da sentire la gola completamente asciutta, le labbra quasi incollate dall’arsura, finché non prendete la vostra bevanda preferita e ne trangugiate un bel sorso e … ah, che sollievo! Burp, scusate il buffetto ma il gas fa questo effetto…. 34 35
avrebbe potuto trasformarsi in una maglia di pile calda e soffice, o in una panchina su cui far riposare i nonni del parco, o in una altalena per far divertire i piccoli… Ad un certo punto udì il rumore del furgoncino del netturbino di turno venuto a raccogliere i rifiuti del cestino e lì capì, ahimé, che tutto ormai era finito. Serrò il tappo, si strinse nella sua fibra di politilene ed aspettò di essere gettata nel ciclo del non ritorno… ma ad un tratto sentì una mano afferrarla e udì il borbottio dell’uomo che con cura la depose in un sacco insieme con tante altre bottiglie di plastica. Non ci crederete ma sì, perbacco sì! Era stata salvata. Adesso sapeva che il suo viaggio non era affatto finito ma da lì a poco avrebbe raggiunto, con le sue compagne, il posto in cui nuove mani l’avrebbero presa ed accompagnata nel percorso di rinascita: sarebbe stata scomposta e ricomposta fino a diventare un nuovo oggetto, chissà forse un innaffiatoio utile ad annacquare le piantine seminate nel compost… ma questa è un’altra storia che vi racconterò la prossima volta. Morale della favola: le vostre azioni sono importanti per il futuro dell’ambiente. Imparate a seminare, per raccogliere bene! 37
Sembravano girare senza una meta precisa, ora di qua, ora di là, e poi ancora più sotto e a destra, quindi a sinistra, di nuovo verso destra e… oh, c’è da perderci la bussola! Procedevano in ordine sparso. Chi li ha visti e contati sulla punta delle dita, afferma che la banda fosse al gran completo: mistero al porto Pelato, un panciuto barattolo di pomodoro, Latty e Scatty, una vecchia lattina ubriacona dall’alito puzzolente come una fogna ed una giovane scatoletta senza arte né parte. Con loro il mitico Coperchio, un tipo tutto testa, il vero cervello della banda. Dunque, quella accozzaglia di latta e alluminio Correva voce che li avessero visti nei dintorni del procedeva minacciosa verso il punto più porto. Qualcun altro sosteneva, invece, di aver degradante della strada, quello per intenderci che sentito qualcuno che andava sostenendo di aver conduceva vicino alla scogliera. Se ne andava ora udito da certi tali sostenere che…Oh, per favore! rotolando, ora saltando aiutata ora da una folata di ho perso il filo! vento ora da una pedata di qualche bellimbusto di passaggio. Un po’ di pazienza, ricominciamo daccapo. Ma qual era il loro piano? Cosa mai potevano avere Correva...O no, no, per carità…non così… in mente quelle mezzeferraglie? C’è chi diceva che li avessero avvistati in Ma certo! Come non capirlo?! Era quasi certo prossimità del porto (oh sì! molto, molto che fossero stati assoldati da quel criminale meglio…). di Inquinator, il losco figuro che aveva tra i suoi Andavano proprio dicendo di averli visti aggirarsi diabolici progetti quello di distruggere il pianeta nei bassifondi, nascondersi negli anfratti più terra, mari compresi. Da sempre acerrimo nemico oscuri e isolati. Insomma, in posti per tipi davvero dell’ambiente, di cui non voleva che vedere la fine loschi, poco raccomandabili. totale. 38 39
Ed infatti, la banda si stava pericolosamente avvicinando agli scogli da dove, con un piccolo salto sarebbe potuta finire in acqua in un sol baleno e da lì attraverso un breve viaggio tra onda e onda, tra schiuma e schiuma, avrebbe raggiunto la bocca di qualche grande pesce affamato da dove, con un ultimo salto, attraverso un breve condotto, si sarebbe depositata dentro il suo stomaco. Sarebbero passati pochi giorni e il delfino, o il piccolo di balena o chissà quale altro animale marino si sarebbe ammalato fino alla morte. Oh, che triste triste destino! Ma poteva finire così questa storia? Certo che no! Le storie tristi mi fanno troppo commuovere… Dunque, mentre stavano per rotolare verso gli scogli ecco che una rete… li ferma appena in tempo. Sìììì! Catturati! Che bello! Erano caduti intrappolati tra le maglie della giustizia. Bè, in verità era stato il fortunato e intelligente intervento di un bambino che con il suo retino da pesca aveva acciuffato la banda e l’aveva condotta dentro la cella, ops scusate, dentro il contenitore della raccolta differenziata per imballaggi e contenitori. L’ambiente, per questa volta era salvo. Una storia davvero da brividi, non credete? 41
Torsolo, Guscio e Stecco: missione compost! Lo dicevano tutti, e non erano voci di corridoio… a proposito, perché non chiudete la porta? Sta arrivando uno spiffero! Etciù!! Visto? Dunque, stavo dicendo dei nostri 3 protagonisti… Torsolo, un tipetto asciutto quasi risicato, Guscio, di poche parole e grande appassionato di calcio, e infine Stecco, tutto d’un pezzo, un tipo gelido. Ebbene, tutti quanti su di loro avevano lo stesso parere: i tre erano non solo coraggiosi ma anche determinati. A loro era stata assegnata una missione importante e, c’era da giurarci, l’avrebbero portata a fondo a costo di qualsiasi sacrificio. 42
Sì, è vero, qualcuno li apostrofava come Dunque, una volta giunti a destinazione i nostri, si “avanzi, buoni a nulla”, ma erano solo dicerie, lanciarono fulminei, con scarti atletici, tra le pericolose buone solo a confondere le acque… a pieghe del sacchetto, un tipo onesto, del tutto proposito, avete mai visto le acque confuse? trasparente, che velocemente li accolse per trovare Ecco, appunto. loro un posto ben nascosto da occhi indiscreti. Una volta lì i nostri eroi aspettarono i nuovi arrivati e uno ad Torniamo a noi. uno riuscirono a fare opera di persuasione, reclutandoli Torsolo, Guscio e Stecco avevano già pronto tutti per la grande missione: Compost! A dirla proprio il loro piano, e a vederli era chiaro che si tutta gli unici che sembravano farla lunga furono sarebbero mossi presto e in fretta. Spaghetto, che continuava a lamentarsi di aver perso Di lì a poco infatti i tre balzarono su di un la sua chitarra, e Buccia di banana, una tipa esotica che piatto di ceramica, pare un po’ vetusto, con non smetteva di parlare del suo casco. qualche acciacco ma ancora resistente, e ben In men che non si dica tutti quanti però erano pronti a nascosti, sgattaiolarono in cucina (nessun far parte della squadra dei nostri eroi e a sacco colmo felino nei dintorni che si potrebbe offendere, e con sprezzo del pericolo, passando di mano in mano, vero?). finirono per raggiungere la grande piattaforma dove La cucina era un posto dal quale, si raccontava, arrivarono stanchi, sfiniti, sfibrati ma pieni di orgoglio. ben pochi cibi facevano ritorno con lo stesso Lì, al momento opportuno, il potente Humus li avrebbe aspetto con il quale ne erano usciti… Si promossi al rango di Ammendanti con la missione vocifera che nei dintorni fossero presenti speciale di andare a compostare tutti gli orti e i giardini voraci mostri mandibolari, ma si sa la fantasia della città. Nessuno escluso. non ha limiti…Chomp, chomp… E voi, quale missione avete? 44 45
una storia infinita Nel mobile a vetro del salotto si era da poco A dire la verità non lo so nemmeno io…, piazzato un Vasetto con ciliegie sottovuoto, vasetto scrollò il coperchio. quando un panciuto Flacone di sciroppo gli Tutti uguali i giovani, sottovuoto e girelloni, si avvicinò: non fissarlo così, gli disse a bassa sospirò Sir Glass. voce, Sir Glass è un’autorità qui. È proprio vero – fece eco Flacone – bighelloni! Vasetto spostò lo sguardo dall’alta e vecchia Ah, ai nostri tempi… Bottiglia di pregiato vino d’annata e lo appoggiò sulle rotondità del Flacone: che cosa Altra tempra, mio caro, altra tempra…. Ebbe a vuoi dire? Chiese dire Sir Glass. Quello che ho detto, perbacco! Sir Glass, chiese vasetto per niente intimorito dalla sua imponenza, perché non mi racconta Cos’è questo cicaleccio? Tuonò dall’alto Sir la sua storia? Glass Andiamo giovanotto…., replicò Sir Glass Buongiorno! Cinguettò allegro vasetto. scuotendo l’etichetta in segno di diniego. Sir Glass guardò in basso: Ah, un pivello. La prego la prego, quasi implorò vasetto... No, mi permetta Sir Glass, non è un pisello è un E sia! In realtà Sir Glass non aspettava altro vasetto, tenne a precisare Flacone. che l’arrivo di un giovane curioso al quale Oltre che grasso, sei anche sordo! Sentenziò raccontare la sua avventurosa storia e quindi aspro Sir Glass, quindi si rivolse a Vasetto: Che iniziò: cosa ci fai qui giovanotto? 46 47
tutto ebbe inizio nelle fredde terre del nord, lì ah! Per la prima volta Sir Glass stava ridendo. la mia dinastia è uscita dalla bottega di abili Dunque, riprese, una volta che la mia missione artigiani: i maestri vetrai. Siamo stati forgiati si era completata la fine era sempre la stessa… con sabbia, fuoco e aria, giovanotto, ma devi Vasetto lo ascoltava attentamente. sapere che la nostra storia è ben più antica e si narra che risalga almeno a più di 3000 anni fa! Una mano mi afferrava per il collo…. Accidenti…! esclamò stupito Vasetto. O Santo Cielo, c’è di mezzo anche un pollo?! Flacone dalla sorpresa quasi si stappò. Ma torniamo ai nostri tempi… …e mi gettava nel contenitore del vetro, Cosa c’entrano adesso i venti? Chiese Flacone insieme a vasetti e flaconi proprio come voi. Oh per favore, lo zittì Sir Glass, lasci che Che fine orribile!! Esclamò Vasetto riprenda la narrazione….Dunque, appena nato sono stato spedito in una grande cantina, al Oh no, per niente! Perché solo così possiamo buio, nel silenzio più assoluto…. ritornare tutti al Grande Forno dove tutto ha di nuovo inizio: io conterrò ancora del buon Oooohhhh!, Vasetto quasi rabbrividì. vino, Flacone ancora sciroppo o forse, chissà, …lì ho avuto l’onore di ospitare il vino più profumo, e tu potrai contenere un sacco di pregiato di quelle zone che in me è invecchiato buone cose ancora e così via e via, all’infinito. per poi rallegrare le tavole di palati raffinati. E E magari ci ritroveremo tutti insieme in una una volta finito, una volta che anche l’ultima nuova vetrina! goccia, proprio l’ultima, era stata bevuta… Oh no no, rispose serafico Flacone, io non Dopo l’ultima goccia cosa accadeva? eh eh?, voglio finire in una latrina! Vasetto per l’attesa si stava tutto scuotendo. Risero tutti insieme e a tutti parve chiaro che Porta pazienza figliolo e rilassati o altrimenti dentro il burbero Sir Glass si nascondeva in farai una marmellata di quelle ciliegie, ah. realtà un animo… soave. 48 49
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