Corso di Psicopatologia dello sviluppo infantile - AA (2019-2020) Le teorie Dott.ssa Noemi Faedda, EPC
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Corso di Psicopatologia dello sviluppo infantile AA (2019-2020) Le teorie Dott.ssa Noemi Faedda, Psicologa, PhD Roma Tre
Sviluppo Riguarda la crescita fisica di ogni parte del fisico corpo e i cambiamenti nello sviluppo motorio e sensoriale Sviluppo Riguarda cambiamenti che avvengono cognitivo all’interno dei processi intellettuali legati al pensiero, all’apprendimento alla Sviluppo memoria al giudizio, alla problem solving umano Sviluppo Riguarda lo sviluppo del concetto di sé, comprende: personale dell’attaccamento della fiducia, delle emozioni Sviluppo Riguarda lo sviluppo delle relazioni sociale interpersonali con i membri della famiglia, con i pari e con altri membri della comunità Annalisa Palermiti
Un processo che Riguarda la crescita fisica di ogni parte del dura tutta la vita corpo e i cambiamenti nello sviluppo motorio e sensoriale Un processo Riguarda cambiamenti che avvengono caratterizzato all’interno dei processi intellettuali legati al dalla plasticità pensiero, all’apprendimento alla memoria al giudizio, alla problem solving Il processo di Un processo che Riguarda lo sviluppo del concetto di sé, sviluppo è: comprende guadagni e dell’attaccamento della fiducia, delle emozioni perdite Un processo Riguarda lo sviluppo delle relazioni interattivo interpersonali con i membri della famiglia, con i pari e con altri membri della comunità Annalisa Palermiti
Diverse teorie si sono occupate dello sviluppo psicologico dell’ individuo, presentandone punti di forza e di criticità. purtroppo In psicologia dello sviluppo non esiste ancora una teoria unitaria e sistematica Annalisa Palermiti
1. Fase orale (0-18 mesi) 2. Fase anale (18-36 mesi) 3. Fase fallica (3-6 anni) 4. Periodo di latenza (6 anni- pubertà) 5. Fase genitale (pubertà in poi) Fasi dello sviluppo sessuale
Fonte (zona corporea) : zona orale Oggetto (elemento con cui si raggiunge la meta): alimentazione Meta (soddisfazione): incorporazione Fissazione: eccessivo attaccamento verso l’adulto in abitudini che coinvolgono l'utilizzo della bocca (suzione, alimentazione). Inclinazione al vittimismo, regressione verso uno stato di dipendenza, sviluppo pratiche oralmente dipendenti(tabagismo, alcolismo, log orrea o manifestando una 1) Fase Orale forte dipendenza dal cibo)
• Fonte: zona anale; Oggetto: in relazione con defecazione; Meta: espulsione- ritenzione ([a] piacere espellendo l’oggetto – distruzione; [b] piacere ritenendo l’oggetto – controllo) • Fissazione: fissazione anale espulsiva: un'educazione eccessivamente permissiva, si manifesta nel bambino con la tendenza a defecare in posti non opportuni, generando in futuro un carattere anale espulsivo, il quale svilupperà una personalità estremamente disordinata, crudele e distruttiva, con tendenza alla manipolazione. • fissazione anale ritentiva; il futuro adulto anale ritentivo sarà caratterizzato dall'estrema cura dei dettagli, con uno spiccato senso del possesso, parsimonioso, organizzato, ostinato ed 2) Fase anale ossessionato dall'ordine e dall'igiene.
Complesso di Edipo: • Il complesso edipico costituisce il desiderio inconscio e rimosso di ogni bambino o bambina di avere un rapporto sessuale coi propri genitori. Ciascun bambino attraversa questa fase, che riveste un ruolo fondamentale nel futuro sviluppo dell'identità sessuale. • Caso maschile: il b. si innamora della madre e percepisce il padre - con il quale compete - come un ostacolo che si interpone a questa relazione (relazione triadica). In questa fase, il bambino sperimenta forti sensi di colpa per il proprio eccitamento sessuale nei confronti della madre, ed avendo rilevato nella femmina l'assenza del pene, teme che la sua punizione possa consistere nella castrazione ad opera del padre. Il bambino tenta di suscitare l'amore materno imitando il padre. • Esiti principali del complesso di Edipo sono l'identificazione con la figura del padre assieme allo sviluppo di una chiara identità sessuale. • Caso femminile - il complesso di Elettra: sviluppare nella bambina invidia verso il pene, che diviene in seguito innamoramento nei confronti del padre, mentre la madre - viene percepita come un ostacolo a questa ideale relazione. • Analogamente al maschio, anche la bambina teme di essere punita dalla madre a causa delle sue fantasie ed allevia la propria frustrazione imitando la madre e divenendo simile a lei, nel tentativo di suscitare l'amore e l'attenzione del padre. • Una fissazione in questa fase produce personalità risolute, autonome, orgogliose ed egoiste. Freud riteneva che in questa fase avvenisse lo sviluppo dei 3) Fase Fallica caratteri dell'omosessualità. L'adulto caratterizzato da una fissazione fallica mostra segni di promiscuità, asessualità o amoralità, oltre a disturbi sessuali e relazionali.
• Primo esempio analisi infantile • Seguito da F attraverso il resoconto del padre, mediante un diario raccoglieva le risposte • Nevrosi infantile: fobia cavalli • Conflitto edipico • Terapia: Accesso alla coscienza dei sentimenti più profondi, desideri istintuali più nascosti rimossi perché ritenuti inacettabili Piccolo Hans
• Fin dai 3 anni interesse per la genitalità • Cnvinto che tutti gli adulti avessero il «fai pipì» • Interesse--- autoerotismo • Sorellina Hanna, notò assenza pene, organo sessuale proporzionale all’età, destinato a crescere • Attraverso una serie di sogni Hans riuscì ad esprimere il complesso di inferiorità che nutriva nei confronti del padre e la paura che la madre potesse preferirlo a lui—fallo più grande Piccolo Hans II
«Chiesi a Hans in tono scherzoso se i suoi cavalli portassero gli occhiali, e il piccino disse di no; poi se il suo papà portasse gli occhiali, e anche questa volta egli negò, nonostante fosse evidente il contrario; gli chiesi ancora se con il nero intorno alla “bocca” non intendesse dire i baffi, e infine gli rivelai che egli aveva paura del suo papà, e proprio perché lui, Hans, voleva tanto bene alla mamma. Credeva che perciò il babbo fosse arrabbiato con lui, ma non era vero, il babbo gli voleva bene lo stesso e lui gli poteva confessare tutto senza paura. Già tanto tempo prima che lui venisse al mondo, io già sapevo che sarebbe nato un piccolo Hans che avrebbe voluto così bene alla sua mamma da aver paura, per questo, del babbo, e tutto questo l’avevo raccontato al suo papà»
• Il periodo di latenza non rientra tra le fasi psicosessuali, in quanto in essa la libido è "dormiente" e le pulsioni sessuali, se la rimozione è stata eseguita correttamente, vengono sublimate verso altri scopi. • Secondo Freud, questa fase serve al bambino per incrementare la socializzazione e sviluppare rapporti amichevoli con i membri dello stesso sesso, focalizzando la sua attenzione sulle attività che caratterizzeranno il suo sviluppo fisico (scuola, sport, etc..). 4)Fase di latenza
• La fase genitale ha inizio con la pubertà, protraendosi poi per tutta la vita dell'individuo, consentendogli di sviluppare relazioni significative con il sesso opposto, grazie all'energia libidica nuovamente concentrata nella zona genitale. • Secondo Freud, è necessario risolvere ogni eventuale fissazione al fine di ottenere un completo ed equilibrato sviluppo psicosessuale. 5) Fase genitale
• Propone come oggetto di studio della psicologia il comportamento osservabile e rifiuta che essa si debba occupare di coscienza. • Comportamento umano= stimolo risposta Comportamentismo
Il cane saliva alla vista del cibo Cibo → STIMOLO INCONDIZIONATO (SI) Salivazione alla vista del cibo → RISPOSTA INCONDIZIONATA (RI) Poco prima della presentazione del cibo viene fatto suonare un campanello → STIMOLO NEUTRO (SN) Con il ripetersi nel tempo di tale situazione : suona il campanello → STIMOLO CONDIZIONATO (SC) e il cane saliva → RISPOSTA CONDIZIONATA (RC) Pavlov (1849-1936)
COMPORTAMENTISMO (J.B. WATSON) 1878-1958
• Albert giocava solitamente con un topolino. • Watson et al. cominciarono a presentare un forte rumore ogni volta che il bambino giocava con il topo. • Successivamente all'apprendimento per condizionamento, il bambino manifestò una grande paura per i topi. • A causa del meccanismo di generalizzazione dello stimolo, anche ad altri oggetti aventi simili caratteristiche. • VIDEO Piccolo Albert: paure apprese
“Trattateli come se fossero dei giovani adulti. Vestiteli e lavateli con cura mantenendo un certo distacco emozionale. Fate in modo che il vostro comportamento sia sempre obiettivo e benevolmente fermo. Non abbracciateli ne baciateli mai e non permettete che vi siedano in grembo. Se proprio dovete, baciateli una sola volta sulla fronte al momento della buona notte. Alla mattina stringete loro le mani. Premiateli con una carezza alla nuca se hanno superato bene una prova difficile. Provate. Vedrete che in una settimana vi accorgerete che è molto semplice essere perfettamente obiettivi e nello stesso tempo benevoli con vostro figlio. Vi vergognerete presto del sentimento del vostro precedente comportamento”
Psicoterapia Comportamentale • se una risposta è seguita da dolore o da un castigo, la sua forza ne risulta indebolita. • Usata soprattutto per le dipendenze da alcool, cibo, fumo e nei disturbi sessuali. • Come stimolo doloroso in passato usata la scarica elettrica. Oggi questa lo stimolo doloroso è stato sostituito da immagini nocive o negative (per es. un alcoolista dovrà immaginare di essere ubriaco, di sentirsi male, di essere ridicolizzato etc.). • per premiare comportamenti positivi soprattutto nei bambini (token economy; time-out, etc…)
PUNTO DI VISTA COGNITIVO EVOLUTIVO (Jean PIAGET (1896-1980)
• Differenza qualitativa tra le modalità di pensiero del bambino e quelle dell'adulto • Lo sviluppo cognitivo del bambino ha un'origine individuale, e fattori esterni come l'ambiente e le interazioni sociali possono favorire o ostacolare lo sviluppo. • Infatti sviluppo cognitivo del bambino avviene attraverso l'interazione con l'ambiente e secondo delle tappe prestabilite. • La sua teoria deriva dall’osservazione di una serie di compiti pratici svolti dal bambino: importante chiedere sempre al bambino il perché svolge una certa azione così da poter comprendere quale sia la logica e le regole sottostanti il suo comportamento.
L’intelligenza, è strettamente legato alla capacità di adattamento all'ambiente sociale e fisico attraverso processi di Assimilazione: la ripetizione e incorporazione di una capacità cognitiva già presente nel proprio repertorio comportamentale (buttare a terra gli oggetti) Accomodamento: modifica della struttura cognitiva o dello schema comportamentale per accogliere nuovi comportamenti (muovere l’oggetto anziché buttarlo perchè emette un suono)
4 stadi dello sviluppo cognitivo: • L’ordinamento di questi stadi è fisso e universale, sebbene si riscontrino delle differenze individuali determinate da fattori culturali e ambientali. • Ogni stadio presenta caratteristiche e regole specifiche, che coinvolgono l’acquisizione e apprendimento di una serie di capacità sempre più elevate. 1. Stadio senso-motorio (0-2 anni) 2. Stadio pre-operatorio (2 ai 6-7 anni) 3. Stadio operatorio-concreto (6/7 agli 11 anni) 4. Stadio operatorio-formale (dai 12 in poi)
• Il bambino utilizza i sensi e le abilità motorie per esplorare e relazionarsi con ciò che lo circonda • Egocentrismo Radicale 1) Stadio senso-motorio (0-2 anni)
Sotto-stadi dello stadio senso-motorio: Reazioni circolari secondarie (4-8 mesi): il bambino orienta i suoi comportamenti Reazioni circolari primarie (2-4 verso l'ambiente esterno cercando di Reazioni riflesse (primo mese): il mesi): ripetizione di un'azione afferrare e muovere gli oggetti e osserva i bambino agisce attraverso schemi casuale per ritrovarne gli effetti risultati delle sue azioni che vengono senso-motori rigidi innati. gradevoli. Il centro=proprio corpo scoperte casualmente (per es. agita un sonaglio). (per es. suzione del dito) Conquista: la coordinazione della visione con la prensione. Reazioni circolari differite (8-12 mesi): il bambino Stadio della rappresentazione cognitiva (18 ai impara dalle sue azioni e quindi è in grado di 24 mesi): il bambino sviluppa la capacità di anticiparne il risultato. Il bambino inizia a Reazioni circolari terziarie (12 ai 18 immaginare gli effetti delle azioni che sta comprendere la permanenza degli oggetti: ricerca eseguendo, esegue e descrive azioni differite o l'oggetto, sebbene sia ancora presente l’errore A mesi): interesse per la novità: battere oggetti non presenti nel suo campo percettivo non B: se il bambino ha trovato più volte un un oggetto contro superfici diverse. È ed esegue sequenze di azioni (appoggiare un oggetto in una posizione continuerà a cercarlo lì, lo stadio della sperimentazione anche se vede lo spostamento. In questo stadio oggetto per aprire la porta). Si manifesta compare l'intelligenza sensomotoria: spostare un continua. imitazione differita, primi giochi simbolici, oggetto per raggiungere un altro oggetto che si Il bambino apprende il concetto di trovava dietro di esso "permanenza dell'oggetto"
2) Stadio pre-operatorio (2-6/7 anni) • Capacità e utilizzo della simbolizzazione: gioco creativo (bastone è una spada); l'imitazione; linguaggio verbale usato per riferirsi a esperienze passate, anticipazioni sul futuro o persone e oggetti non presenti sul momento. • Supera l'egocentrismo radicale, ma permane egocentrismo intellettuale: punto di vista delle altre persone non è differenziato dal proprio, crede che tutti la pensino come lui e che capiscano i suoi pensieri (se ci fa vedere un disegno non lo gira verso di noi, se racconta una storia è come se anche noi conoscessimo già i dettagli: esperimento tre montagne). • Ragionamento trasduttivo o precausale, dal particolare al particolare, cioè due eventi sono considerati legati da un rapporto di causa-effetto se avvengono nello stesso tempo. • Fra 2 e 5 anni il bambino non classifica gli oggetti secondo una proprietà ma li distribuisce a seconda della vicinanza spaziale. A 5-6 anni inizia a raggrupparli secondo una caratteristica.
• Egocentrismo: sono al centro del mondo, fisiologico • Io=tutto • Uso continuo dell'aggettivo 'mio' • Tutto quello che succede a me succede a tutti: nascondino (io non li vedo, loro non mi vedono) • Da me dipendono sia aspetti positivi che negativi (mamma è triste=l’ho fatta arrabbiare; malattia etc…) Egocentrismo
Esperimento delle tre montagne Bambino davanti a un plastico che raffigura tre montagne, tutte e tre diverse fra loro, poi si mette lui stesso dall’altra parte del plastico. A questo punto chiede al bambino di descrivere cosa vede, poi gli chiede di descrivere cosa vede lo sperimentatore (per facilitargli il compito gli dà una serie di disegni fra cui scegliere quello giusto). video
• pensiero magico: bambino fin da piccolo fino ai 4 anni più o meno, bambino è convinto che se pensa una cosa questa può diventare realtà • Non ha ancora differenziato pensiero-realtà, ma pensiero=realtà • Favole, parole magiche, filastrocche magiche (singhiozzo) • gioco simbolico Pensiero Onnipotente
Funzioni del pensiero magico • Funzione difensiva: protegge il bambino dalla sensazione di ansia che potrebbe provare di fronte a ciò che è sconosciuto (rituale bambino) • Funzione propiziatoria: il bambino può cercare il modo per far sì che un desiderio si realizzi attraverso determinate azioni che coinvolgono pensieri magici. • La funzione conoscitiva: riempie i vuoti e rivela ciò che non può essere conosciuto secondo la logica.
Pensiero Magico
• Il bambino non solo utilizza i simboli ma è in grado di manipolarli in modo logico. Un'importante conquista di questo periodo è l'acquisizione del concetto di reversibilità e conservazione delle quantità numeriche, delle lunghezze e dei volumi liquidi. Per conservazione si intende la capacità di comprendere che la quantità rimane tale anche a fronte di variazioni di forma. • In particolare intorno ai 7/8 anni il bambino sviluppa la capacità di conservazione dei materiali. Prendendo una palla di creta e manipolandola per trasformarla in tante palline il bambino è conscio del fatto che riunendo le palline la quantità sarà invariata. • Intorno ai 9/10 anni è raggiunto anche l'ultimo passo della conservazione, la conservazione della superficie. Messo di fronte a dei quadrati di cartoncino si rende conto che occupano la stessa superficie sia che siano messi tutti vicini sia che siano sparsi. 3) Stadio Operatorio Concreto (6/7-11 anni)
• Scomparsa dell’egocentrismo del linguaggio e del pensiero. • Capacità di associare e dissociare le proprie azioni da quelle degli altri. • La classificazione: classificare gli oggetti in gruppi basandosi su certi criteri. • L’ordinamento in serie: dal più piccolo al più grande, dal più chiaro al più scuro • Giudizio morale: il bambino comincia a giudicare le azioni in base alle motivazioni, non solo agli effetti. Ulteriori conquiste Stadio Operatorio Concreto
• A partire dai 12 anni il bambino riesce a formulare pensieri astratti: si tratta del cosiddetto pensiero 'ipotetico- deduttivo', grazie al quale il bambino può riferirsi mentalmente ad oggetti non presenti nella sua esperienza, ma soltanto ipotetici, e ricavare da essi tutte le possibili conseguenze logiche. Il soggetto è ora in possesso degli stessi schemi di pensiero dell'adulto ed in particolare dello scienziato, che per Piaget rappresenta il punto terminale dello sviluppo cognitivo umano. • In grado di ragionare sugli eventi che non ha sperimentato direttamente. • Capacità di elaborare mentalmente varie soluzioni e diverse prospettive ad un problema (problem solving) • Mentalizzazione e relatività dei punti di vista Stadio operatorio-formale (dai 12 in poi)
• Impulsività • Cambiamento repentino d'umore • Elevata distrazione: “Ho dimenticato le chiavi di casa” • Disorganizzazione e il disordine • Indecisione: di fronte ad una scelta spesso All'origine dei tipici comportamenti “adolescenziali” non decide, tutte le possibilità appaiono ugualmente valide caratterizzati da ci sono precise basi neurologiche
La materia grigia del cervello continua a crescere e raggiunge il suo picco di sviluppo in età adolescenziale per poi iniziare a decrescere. Le femmine raggiungono il pieno sviluppo della materia grigia prima dei maschi.
LA CORTECCIA PREFRONTALE Area di controllo topdown ancora poco matura, coinvolta in numerose funzioni cognitive di ordine superiore: il processo decisionale, la pianificazione delle proprie azioni, presenti e future e l'inibizione dei comportamenti inappropriati.
• Complesso di strutture cerebrali coinvolte nell'integrazione emotiva, istintiva e comportamentale. • Sistema limbico funzionalmente maturo durante l’adolescenza: • Adolescenti: Limbico maturo rispetto alle aree prefrontali immature squilibrio tra queste due aree • Il sistema limbico avrà la meglio sui sistemi di controllo a causa della sua maturità rispetto al le aree prefrontali soprattutto nelle situazioni emotivamente salienti. • Ricerca di sensazioni forti (sensation seeking) e di esperienze trasgressive (abuso di alcol e droghe). IL SISTEMA LIMBICO
Rete fra aree cerebrali differenti cerebrali utilizzata per comprendere le altre persone che comprende: la corteccia prefrontale mediale; la corteccia cingolata anteriore, il giro frontale inferiore, il solco temporale superiore, l'amigdala e l' insula anteriore. • Gli adolescenti mostrano livelli di attività più elevati in tali aree quando sono coinvolti in attività sociali (comprensione, ironia, mettersi nei panni dell'altro) o quando sperimentano forti emozioni come il senso di colpa. • L'elevata attivazione cerebrale rende gli adolescenti più “sensibili” alle situazioni stressanti, soprattutto quelle a carattere sociale (esclusione, rifiuto da parte dei pari). IL CERVELLO SOCIALE
Lev Semënovič Vygotskij (1896- 1934)
Teoria Socioculturale • Influenza della cultura, dei pari, e degli adulti nello sviluppo del bambino • Bambino assimila pensiero e sistemi di credenza di una cultura interagendo con le figure di riferimento preferenziali • I cambiamenti a cui va incontro il bambino variano considerevolmente di cultura in cultura • Utilizzando determinati strumenti, il bambino capisce cosa sia importante per la propria cultura (libri, tradizioni etc..)
3 modalità di 1. Apprendimento imitativo trasferimento 2. Apprendimento Istruito: (insegnante) 3. Apprendimento collaborativo: (gruppo di pari) strumenti:
• L'apprendimento del bambino si svolge con l'aiuto degli adulti di riferimento o pari con competenza maggiore • Zona di sviluppo prossimale (ZSP)= distanza tra il livello di sviluppo attuale e il livello di sviluppo potenziale, che può essere raggiunto con l'aiuto di altre persone più competenti. • Se il processo è impostato correttamente il bambino diventa capace di eseguire autonomamente un compito Zona di Sviluppo Prossimale che prima non sapeva eseguire. «Quello che un bambino può fare oggi con l'aiuto, domani egli sarà in grado di farlo da solo»
Linguaggio Il linguaggio è lo “strumento degli strumenti" consente: coordinamento di attività congiunta e considerazione di eventi passati e piani per il futuro Linguaggio si sviluppa attraverso tre fasi: 1. Linguaggio esteriore: il bambino parla agli altri per comunicare pensieri e bisogni 2. Linguaggio egocentrico: il bambino parla a sè stesso commenta ciò che fa 3. Linguaggio interiore ed esteriore: Il bambino distingue i due linguaggi
Piaget vs Vygotskij Linguaggio conseguenza dello Pensiero e linguaggio si sviluppo del pensiero (stadio sviluppano in modo diviso pur pre-operatorio) influenzandosi
• L’interesse di Bowlby era nato con l’osservazione di Lorenz e delle sue paperelle: costui aveva notato che appena nate, quelle papere seguivano la prima cosa che passava loro davanti agli occhi e che ciò continuava per il resto della loro vita. • La teoria dell’attaccamento presuppone che gli esseri umani hanno una predisposizione innata a formare legami di attaccamento con persone significative, che questi legami hanno la funzione di proteggere la persona attaccata, e che queste relazioni dai primi mesi di vita fino alla morte. • L’attaccamento in sé è definito come un bisogno innato di ricercare per tutta la vita la vicinanza John Bowlby (1907-1990) protettiva di figure di riferimento in momenti di difficoltà.
Modelli Operativi Interni (MOI) • Bowlby parla di Modelli Operativi Interni (MOI) cioè di schemi mentali che ciascuno di noi costruisce nel corso della propria vita, interagendo con l’ambiente, cioè rappresentazioni interne di se stessi, delle proprie figure di attaccamento e del mondo. • Essi hanno la funzione di veicolare la percezione e l’interpretazione degli eventi da parte dell’individuo, consentendogli di fare previsioni e crearsi aspettative sugli accadimenti della propria vita relazionale. • I MOI del bambino possono continuamente essere ridefiniti sulla base dei cambiamenti della realtà esterna e della relazione con la figura di attaccamento che muta con il mutare del bambino.
Perché si parli di attaccamento devono essere presenti tre condizioni di base (Weiss, 1982): - una ricerca della vicinanza tra la persona che cerca e la persona che offre attaccamento - la reazione di protesta per la separazione, cioè quell’insieme di comportamenti di attaccamento che si manifestano nel momento in cui ci si sente in pericolo 3 CONDIZIONI: perché la relazione non è più garantita. - La terza e ultima condizione è la base sicura, cioè la particolare atmosfera di sicurezza che si instaura tra figura attaccata e figura di attaccamento= un bambino o un adolescente per esplorare l’ambiente extra-familiare ha bisogno di sentirsi sicuro di poter ritornare sapendo che la base sicura sarà li ad aspettarlo.
Strange situation Verso la fine degli anni Sessanta, l’attaccamento incominciò ad essere oggetto di studi sistematici. Mary Ainsworth et al. (1978) trova delle differenze individuali nella qualità di attaccamento grazie a una procedura di laboratorio, chiamata Strange Situation, volta a misurare l’attaccamento in bambini di 1-2 anni.
Furono identificati quattro tipi di attaccamento: Attaccamento insicuro-evitante (A) in cui il bambino ha una madre in genere non in grado di Attaccamento sicuro (B) in cui il Attaccamento insicuro- rispondere ai suoi bisogni, di bambino ha una madre presente, ambivalente (C) in cui il bambino conseguenza questi bambini si in grado di rispondere ai bisogni ha una madre che risponde alle Attaccamento insicuro- sentono rifiutati dalla figura di di conforto e protezione del sue richieste ma in modo non disorganizzato (D) in cui il riferimento e temono figlio; in questo modo il bambino costante, sono madri bambino viene messo in pericolo costantemente il rifiuto dell’altra con attaccamento sicuro sa di imprevedibili. In questo modo il dalla madre, questo determina persona, pur ricercando poter accedere alla protezione bambino si sente a volte amabile un crollo del sistema di l’approvazione degli altri per della madre quando vuole e altre volte rifiutato e quindi attaccamento e di conseguenza i colmare il proprio vuoto. Sono quindi è desideroso di esplorare il mette in atto una strategia di bambini manifestano bambini che imparano a inibire le mondo e allo stesso tempo di controllo serrato sulla madre: comportamenti paradossali e loro emozioni e che non si ritornare alla sua base sicura nel infatti questi sono bambini che disorganizzati. sentono amabili e desiderabili; momento in cui gli si presenta un ipo-esplorano l’ambiente perché come conseguenza il bambino “pericolo” (per esempio hanno paura a separarsi dalla evitante tenderà a distaccarsi l’avvicinarsi di un estraneo). loro figura di attaccamento. dalla madre e successivamente a iper-esplorare l’ambiente circostante.
APPRENDIMENTO COGNITIVO SOCIALE (BANDURA, 1925) Apprendimento Osservativo: I propri comportamenti Determininismo reciproco: processo centrale dello possono essere rafforzati od ambiente influenza il bambino sviluppo, per l’apprendimento inibiti osservando i rinforzi e le e i comportamenti del riveste grande importanza punizioni ottenuti da altre bambino influenzano l’osservazione del persone (ad es. compagni o l’ambiente comportamento altrui fratelli)
• Ovviamente questo tipo di apprendimento non è automatico ma è influenzato dagli aspetti del comportamento osservato, dalla capacità di interpretazione e di ricordo del soggetto. • Sempre secondo Bandura, per questa tipologia di apprendimento esistono rinforzi intrinseci legati all’individuo e non all’ambiente esterno come ad esempio il piacere, la soddisfazione ecc.
Esperimento BOBO (1961) • Il comportamento aggressivo dei bambini può essere modellato= appreso per imitazione • Bambini divisi in 3 gruppi: 1. Vedono un adulto picchiare un bambolotto (BOBO) 2. Vedono un adulto giocare con le costruzioni senza interesse verso BOBO 3. Bambini che giocavano spontaneamente senza la precedente visione di un adulto I bambini veinvano quindi condotti I una stanza dove c’erano diversi giochi tra cui BOBO, I b che avevano visto picchiare BOBO mettevano in atto in modo maggiore comportamenti aggresivi
• L'osservazione del comportamento di un modello che non subisce alcun danno da una situazione che invece nel paziente crea ansia e timore, può aiutare quest'ultimo ad eliminare questi vissuti spiacevoli o, in altre situazioni, ad acquisire nuove risposte ed abilità o a produrre più frequentemente risposte positive che fanno già parte del suo repertorio. • Talvolta è il terapeuta stesso che può fornire il modello, in altri casi ci si può servire di foto, filmati, ecc. Modellamento In Psicoterapia
Metodi di studio neonati
Abituazione • Lo stimolo ripetuto diventa così familiare che le risposte non avvengono più, se lo stimolo viene sostituito da uno nuovo e diverso, l’attenzione si riaccende – disabituazione – (Milewsky, figura complessa) • Preferenza per la novità
Metodo della preferenza visiva • Due o più stimoli presentati simultaneamente per osservare a quale il bambino presta più attenzione (Fanz, camera di osservazione)
METODO DEL POTENZIALE EVOCATO: • alla presentazione degli stimoli, vengono registrate le onde cerebrali prodotte. Se il bambino avverte lo stimolo, ci sarà un mutamento nella forma delle onde cerebrali (potenziale evocato)
Speciale succhiotto che stabilisce la linea base della velocità di suzione (high amplitude sucking). La stimolazione provoca mutamenti nella forza e nella velocità di suzione METODO HIGH AMPLITUDE SUCKING:
Emozioni • Metodo del precipizio visivo : pannello di vetro posto su una parte piana e una che sprofonda. I bambini già a sei mesi evitano di gattonare nella parte che percettivamente sprofonda
Still face • Si tratta di una procedura di osservazione dell’interazione madre- bambino, creata con l’obiettivo di verificare cosa succede nel momento in cui la madre smette di interagire col figlio. • Strettamente correlato all’attaccamento e alla patologia della madre (madre depresse)
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