Eometra ROBICO - Collegio Geometri
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ANNO 43 - NUMERO 4 - OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE 2016 geometra OROBICO Anno 43 - numero 4 - Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB Bergamo GRAFICA & ARTE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE 2016 ROBICO Organo trimestrale del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di Bergamo eometra
SRL COPERTURE SRL COPERTURE Certificaton. Certificato n.634/SGQ/EA28/01/A 634/SGQ/EA28/01/A NormaUNI Norma UNIEN ENISO ISO9001:2008 9001:2008 ISCRIZIONE ALBO NAZIONALE NAZIONALE AMBIENTALI GESTORI AMBIENTALI CERTIFICATI SOA CAT. 0G01 0G01 -- 0G12 0G12 - OS6 BERGAMO ASSOCIATI ANCE BERGAMO METALLICHE -- LATTONERIE COPERTURE METALLICHE LATTONERIE CEMENTO -- AMIANTO SMALTIMENTO - CEMENTO AMIANTO (ETERNIT) (ETERNIT) SEDE DI BERGAMO Via Casalino n. 17 - 24121 Bergamo (BG) Tel. +39 035 211171 - Fax +39 035 223355 www.sam.it - E-mail: sam@sam.it NOSSA (Bg) 24028 PONTE NOSSA (Bg) -- Via Via Spiazzi, Spiazzi, 48 52 --Tel. Tel.035 035706024 706024--Fax Fax035 035706071 706071 e-mail: info@duessecoperture.it e-mail: info@duessecoperture.it CONSULENZA - ASSISTENZA AGLI ISCRITTI AL COLLEGIO DEI GEOMETRI DI BERGAMO • Responsabilità civile professionale • Tutela legale dell’attività • Tutela dello studio • Tutela della persona • Tutela dell’abitazione e vita privata • Tutela della circolazione M O R N I C O L E G N A M I FILIALE DI BONATE SOTTO FILIALE DI AMBIVERE FILIALE DI URGNANO SUBAGENZIA DI ALZANO LOMBARDO via Papa Giovanni XXIII n. 6 via Dante Alighieri n. 21 via Piave n. 113 MIRKO BURINI EDIFICI E STRUTTURE IN LEGNO 24040 Bonate Sotto BG Tel. +39 035 4942224 24030 Ambivere BG Tel. e Fax +39 035 4946134 24059 Urgnano BG Tel. +39 035 891669 via Roma n. 7 24022 Alzano Lombardo BG Fax +39 035 5096983 E-mail: ambivere@sam.it Fax +39 035 4872913 Tel. e Fax +39 035 516515 E-mail: bonate@sam.it E-mail: urgnano@sam.it E-mail: alzano@sam.it SUBAGENZIA DI GAZZANIGA SUBAGENZIA DI COSTA VOLPINO SUBAGENZIA DI SELVINO SUBAGENZIA DI OLTRE IL COLLE PEZZOLI UMBERTO WALTER PIETROBONI JURI STUDIO RATTI MEDA MARIA LUISA - MAURIZIO PAOLO 24050 Mornico al Serio (BG) via Teruzzi n. 6 via Nazionale n. 259 C.so Monte Rosa n. 20 Via Roma n. 626 24025 Gazzaniga BG 24062 Costa Volpino BG 24020 Selvino BG 24013 Oltre il Colle BG Via Baraccone, 3 Tel. +39 035 738401 Tel. e Fax +39 035 971054 Tel. +39 035 764088 Tel. e Fax +39 0345 95390 Tel. 035.844248- Fax 035.4428136 Fax +39 035 7171308 E-mail: costavolpino@sam.it Fax +39 035 764452 E-mail: oltreilcolle@sam.it E-mail: gazzaniga@sam.it E-mail: selvino@sam.it info@mornicolegnami.com certificata@pec.mornicolegnami.it www.mornicolegnami.com
S MMARIO OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE 2016 - NUMERO 4 eome IN 7 OTT tri FESTA OBRE 2016 Dalla Presidenza L’attesa Geomstage 2016 2 Presentazione del Presidente Borsa di Studio Renato Ferrari Iscritti da 40 anni Iscritti da 50 anni Iscritti da 60 anni Dalla Direzione In festa con noi 5 Editoriale 25 Pietro Giovanni Persico Dalla Cooperativa Dal Collegio 54 Concorso di progettazione bandito dalla “Cooperativa Geometri Garanzia Credito 6 Proposta di Legge Professionale Geom. Gianvittorio Vitali” s.c.a.r.l. Testo di legge n. AC 4030 “Disciplina della professione di geometra Si conclude la pubblicazione e norme per l’adeguamento dei progetti che hanno partecipato delle disposizioni concernenti le al concorso relative competenze professionali” Pietro Giovanni Persico presentato il 9 settembre 2016 15 Geomstage - Corna Imagna Archeologia Industriale Riscoprendo gli antichi sapori 7-9 luglio 2016 60 Il difficile decollo delle scuole tecniche dopo l’Unità Enrico Teanini Illustri personaggi del nostro Risorgimento come Gabrio Casati e Quintino Sella hanno 23 Stati generali della nuova edilizia Sicuramente, un’iniezione di fiducia reso possibile una seria riforma delle scuole di ingegneria in Italia Fiducia necessaria, per spiccare Eugenio Baldi quel volo interrotto bruscamente nel 2008 Pietro Giovanni Persico Storie di Copertina 64 Porta Sant’Agostino Storica entrata a Città Alta 25 Geometri in Festa Simbolo di difesa della città e del suo 7 ottobre 2016 carattere, chiuso e geloso della propria Tommaso Apostolo Patrono identità, apre al visitatore uno scrigno di dei Geometri rare testimonianze d’arte Auguri dal Presidente Eugenio Baldi eometra ROBICO In copertina: Porta Sant’Agostino (Foto Eugenio Baldi) ORGANO TRIMESTRALE DEL COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Presidente Segretario di redazione dell’estensore, non impegnando di Renato Ferrari Massimiliano Russo conseguenza la responsabilità della Direzione. È consentita la riproduzione degli Direzione e Amministrazione Redazione articoli citando la fonte. 24122 Bergamo, via Bonomelli, 13 Silvia Bazzana, Marcella Carminati, Pubblicità Tel. 035 320266 - 320308 - Fax 035 320316 Alberto Maffi, Luciano Mocchi OEPI - Peschiera del Garda, loc. Otella 3/B www.collegio.geometri.bg.it Tel. 045 596036 Fax 045 8001490 sede@collegio.geometri.bg.it Commissione Stampa Patrizio Magni, Cristian Maj, Andrea info@oepipubblicita.it Autorizzazione del Tribunale di Bergamo n. 13 del 15.07.1972 Zucchi Realizzazione grafica Sped. in abbonamento postale 70% DCB Gli articoli di carattere redazionale sono Grafica & Arte - Silvia Boni Bergamo sottoposti all’approvazione del Consiglio. 24128 Bergamo - Via Francesco Coghetti Il materiale inviato per la pubblicazione 108 - Tel. 035 255014 – trattenuto anche se non pubblicato – www.graficaearte.it info@graficaearte.it Comitato redazionale viene sottoposto all’esame del Comitato Direttore responsabile di Redazione: le opinioni eventualmente Stampa Pietro Giovanni Persico in esso espresse rispecchiano il pensiero PressR3 a cura e per conto di Grafica & Arte 1
DALLA PRESIDENZA Geom. Renato Ferrari L’insegnamento non è solo un freddo passaggio di informazioni, ma è una relazione tra due esseri umani, in cui uno è assetato di conoscenza e l’altro è votato a trasmettere tutto il proprio sapere, umano ed intellettuale. Rudolf Steiner S iamo giunti alla fine del 2016. Un anno trascorso ancora con affanni, difficoltà, ma an- che pieno di riflessioni per un futuro migliore. Tante sono le aspettative che tutti noi attendiamo e spetta a noi fare sforzi per realizzarle. Certamente non possiamo permetterci di attendere che altri si preoccupino dei nostri problemi, ma dobbiamo essere in prima linea per affrontare le difficoltà quotidiane della vita e, con sacrificio, trovare le giuste mo- tivazioni e risoluzioni che ci permettono di trascorrere momenti tranquilli. La nostra tenacia e il sentimento del dovere ci consentirà di percorrere la strada maestra e raggiungere gli scopi prefissati. Anche l’attività istituzionale da effettuarsi è sempre tanta e in questo ambito è stato avviato un processo di valorizzazione del nostro titolo di studio attraverso un percorso, ormai imprescindibile, al passo con il mondo europeo. Sto parlan- do dell’evoluzione scolastica del nostro titolo. Infatti, nel mese di settembre, è stata depositata una proposta di legge che prevede un nuovo percorso di accesso alla professione di geometra. Progetto studiato dal nostro CNG e presentato in Parlamento dall’On. Simona Flavia Malpezzi. La proposta di legge avanzata è rubricata alla Camera dei Deputati al n. 4030: “Disciplina della professione di geometra e norme per l’adeguamento delle disposizioni concernenti le relative competenze professionali”. È stato avviato il processo di crescita culturale e professionale che colloca il corso di laurea per Geometri nella classe L7 Ingegneria Civile e Ambientale previsto dal DPR 328/2001. È un’evoluzione importante che come collegio bergamasco ci riporta all’anno 1995 dove già in Bergamo, grazie all’attività del compianto Presidente Geom. GianVittorio Vitali, era stato attivato, presso l’Università di Dalmine mediante apposita convenzione sottoscritta, oltre che dai nostri enti istituzionali, anche dall’allora Rettore dell’Università di Bergamo Prof. Pietro Enrico Ferri, il “corso di Diploma Universitario in Edilizia Orientamento Geo- metra”. Corso finanziato interamente dalle istituzioni di categoria per quattro anni. Percor- so che pian piano poi è scemato probabilmente per obiettivi universitari differenti. Peccato che la nostra lungimiranza di pensiero didattico accademico, in quei tempi, non è stata capita sino in fondo dagli accademici stessi e non hanno creduto appieno all’impor- tanza del progetto. Progetto che è stato riproposto alla medesima Università anche negli anni 2005-2009-2011 dal sottoscritto, con la condivisione da parte dei Dirigenti scolastici dell’ITG per Geometri Giacomo Quarenghi di allora. L’ottusità di alcuni accademici non mi ha permesso di proseguire un importante percorso che oggi inizia con un iter parlamentare per divenire realtà assoluta. Non vi è dubbio che un poco di tristezza resta in me perché l’Università coinvolta, se aves- se creduto nel progetto proposto ai tempi passati, e il nostro Collegio, sarebbero risultati i precursori di una notevole novità didattica accademica già sin dal 1995. Pazienza, probabilmente e chiedo scusa per questa mia affermazione, l’arroganza di qual- 2
che accademico mio interlocutore, che per motivi che ovviamente non conosco non ha esplicitamente voluto impegnarsi, ha boicottato un progetto che avrebbe messo in risalto la nostra Città e Provincia sotto il profilo sociale, didattico ed accademico. Occasione persa. Lasciamo alle spalle questo spiacevole accaduto, guardiamo avanti e parliamo brevemente del nuovo progetto del “Geometra Laureato”. Grazie al lavoro fatto in sinergia tra l’Univer- sità di San Marino, l’impegno del Dirigente Scolastico dell’istituto scolastico per Geometri (oggi C.A.T.) di Lodi prof. Corrado Sancilio, il Collegio Geometri di Lodi nella persona del caro amico e stimato Presidente Geom. Renato Piolini, Collegio Geometri di Rimini nella persona del Presidente Geom. Massimo Giorgetti, il progetto di legge voluto dal nostro CNG, è divenuto realtà assoluta e già quest’anno è in essere il percorso universitario del “Geometra Laureato”. Percorso già avviato in via sperimentale nelle città di Lodi, Reggio Emilia, Rimini, Siena. Corso universitario che segue al diploma post secondario rilasciato dagli Istituti Tecnici “Costruzioni, Ambiente Territorio” (C.A.T., ex ITG Istituti Tecnici per Geometri), che rilasce- ranno il titolo accademico di laurea triennale in “Gestione edilizia e del territorio”. Il piano di studi è stato realizzato e contiene tutte le materie che caratterizzano la nostra profes- sione mediante un percorso altamente professionalizzante. Il progetto vede coinvolti in modo diretto gli istituti tecnici (C.A.T.) che, di fatto, devono rafforzare il dialogo con la nostra istituzione professionale, intensificare l’informazione da trasferire agli studenti prospettando loro, in modo chiaro e non fuorviante, un possibile futuro didattico che apre la strada alla professione, ed infine vengono coinvolti anche con gli atenei nell’ottica della complementarietà didattica. Questo aspetto mi auguro sia finalmente compreso concretamente anche dal nostro istituto di maggiore riferimento a livello provinciale. Dico questo con non poco rammarico, tenuto conto che oggi mi trovo a discutere con un Dirigente scolastico che poco crede nella professione del geometra e diffonde agli studenti un credo anomalo. Non me ne voglia il Dirigente scolastico a cui mi rivolgo, verso il quale ho comunque ri- spetto per il ruolo che ricopre, ma critico e contesto il suo atteggiamento contrario alla nostra professione. Certamente mi chiedo come possa un Dirigente scolastico ricoprire la dirigenza di un istituto tecnico in un indirizzo in cui non crede. Sono assurdità che non concepisco e au- guriamoci che questo nuovo concetto e progetto accademico venga recepito sino in fondo con i giusti criteri, comprendendo che non ci si può sottrarre al proprio dovere di Diri- gente didattico nel rispetto del ruolo ricoperto, nel rispetto della giusta informazione, nel corretto credo al ruolo affidatogli e nel rispetto e difesa dell’indirizzo didattico specifico. Perdonatemi questa ulteriore divagazione e torniamo all’argomento oggi di maggiore in- 3
teresse “Geometra Laureato”. Il progetto di legge voluto dal CNG, nasce dalla necessità di riformare la nostra professione nel rispetto della normativa europea dove viene stabilito che i liberi professionisti, per esercitare in ambito europeo, debbano essere in possesso obbligatoriamente di un titolo universitario. La nostra appartenenza alla comunità europea ci impone anche l’adeguamento alle nor- mative didattiche, dottrinali e accademiche europee. Novità importante, prevista nella riforma, è riferita al concetto che nel percorso didattico è inserito un insegnamento che riconosce e attribuisce crediti formativi universitari, con- sentendo anche il riconoscimento del tirocinio professionale come imposto dal “Regola- mento di riforma degli ordinamenti professionali DPR 137/2012”. Inoltre, l’esame di laurea, costituisce titolo abilitante e consente quindi da subito l’iscrizio- ne all’albo professionale. Su tale argomento, il nostro Presidente CNGeGL Geom. Maurizio Savoncelli ha affermato: «Nei diversi tavoli di confronto, ai quali abbiamo finora partecipa- to, è stata sostenuta con decisione l’importanza di un’evoluzione del percorso di accesso alla professione, in considerazione del ruolo svolto dai nostri iscritti nelle diverse occasioni, come nell’emergenza, nella ricostruzione, nella crescita economica sostenibile. Grazie alla sua vocazione polivalente e multidisciplinare, il geometra ha rivelato sempre nuove capacità di porsi in modo qualificato nel contesto nazionale e internazionale del mercato del lavoro». L’On. Simona Flavia Malpezzi, nell’ambito specifico della proposta di legge ha affermato: «Ci piace considerarla una sfida. È una proposta che può riaprire il mondo delle lauree pro- fessionalizzanti e dare un contributo a quella che è la professione del geometra. Un supporto che non va solo ai professionisti che ci sono già oggi ma anche agli studenti, garantendo un percorso chiaro e certo, con una laurea che finalmente è anche abilitante e, pertanto, molto vicina al lavoro che poi loro saranno chiamati a svolgere. È una soluzione che porta chiarezza e semplicità nel sistema ed è un modello che potrebbe anche essere applicato per tutti gli altri tipi di ordini». Questo in breve quanto di nuovo accaduto nell’ultimo periodo. Credo sia un momento importante per la nostra crescita culturale didattica, dottrinale, accademica e professionale, con l’auspicio che il tutto trovi applicazione nel più breve tempo possibile a garanzia del nostro lavoro, nel rispetto delle normative, della nostra conoscenza, scienza, competenza e qualità professionale. Infine, non mi resta che inviarvi sinceri auguri di buon Natale e felice anno nuovo, nella convinzione che il futuro che ci aspetta porterà cambiamenti che ci consentiranno di tor- nare ai momenti più felici sia sotto l’aspetto lavorativo, socio economico e, principalmente, famigliare. 4
DALLA DIREZIONE Geom. Pietro Giovanni Persico I l Referendum è chiuso, è andata come è andata. Oltre il 68% (lasciamo perdere i rotti) dei cittadini italiani aventi diritto al voto ha parteci- pato ma, oltre il 31% ha declinato. Badate non la metto in politica, è una riflessione personale. Nonostante l’importanza di esprimere il SI o il NO sul “quesito” proposto, un cittadino su tre ha scelto di non esercitare il proprio diritto-dovere. Sulla questione è da tempo che i nostri politici, di tutti gli schieramenti, avrebbero dovuto e devono pensarci bene, ma molto bene. Infatti, data l’importanza di quanto proposto dal Referendum, perché queste assenze? Forte malcontento sul fronte economico e sociale? Anarchia latente con pericolo di deriva e allontanamento dalle Istituzioni? Analizzare e rispondere alle tante domande, questo è il dovere della nostra classe politica. Parlando di dovere, non è certo mancato al nostro Consiglio Nazionale Geometri e Geome- tri Laureati nel presentare in Parlamento la proposta di Legge rubricata al n. 4030, della quale pubblichiamo il testo integrale e attestante la “Disciplina della professione di geo- metra e norme per l’adeguamento delle disposizioni concernenti le relative competenze professionali”. Si sono fatte un dovere le nostre istituzioni per giungere al Corso Universitario al fine di ottenere il titolo di Laurea Triennale di “Gestione Edilizia e del Territorio”. Rientra tutto in “un’evoluzione del percorso di accesso alla professione”, quindi, riformare la nostra professione nel rispetto della normativa europea. Il senso del dovere non è mancato ai nostri colleghi che, a “Geometri in Festa” dell’ottobre scorso hanno ricevuto l’attestato per i 40, 50 e 60 anni d’iscrizione al Collegio (complessi- vamente 35 geometri). L’impegno come dovere, l’hanno dimostrato i geometri impegnati nella scuola e nella for- mazione, con il Geomstage, tenuto a Corna Imagna nel luglio 2016, coinvolgendo alcuni studenti degli istituti tecnici C.A.T., ex Istituti Tecnici per Geometri. Dovere, che chiama tutti i geometri liberi professionisti a operare nella convinzione di un futuro migliore, con quell’iniezione di fiducia portata pure dagli “Stati generali della nuova edilizia”, promossi dalla Camera di Commercio bergamasca. Sempre in tema di dovere, c’è quello di stare con la famiglia, l’occasione è quella delle Feste Natalizie. Come Redazione, facciamo nostri gli Auguri per un Buon Natale e prospero Anno Nuovo, espressi dal nostro Presidente. Auguri. 5
DAL COLLEGIO PROPOSTA DI LEGGE TESTO DI LEGGE N. AC 4030 “DISCIPLINA DELLA PROFESSIONE DI GEOMETRA E NORME PER L’ADEGUAMENTO DELLE DISPOSIZIONI CONCERNENTI LE RELATIVE COMPETENZE PROFESSIONALI” PRESENTATO IL 9 SETTEMBRE 2016 Il testo della proposta di legge è consultabile anche sul portale della Camera dei Deputati, all’indirizzo www.camera.it Onorevoli Colleghi! - Crediamo che non ci sia bi- In Italia la professione di geometra è tuttora rego- sogno di ricordare quale sia l’importanza sociale, lamentata dal regio decreto n. 274 dell’11 febbraio economica, tecnica e culturale della professione di 1929, mentre la categoria dei geometri è rappresen- geometra. Non c’è famiglia che non si sia rivolta, al- tata dal Consiglio nazionale geometri e geometri meno una volta, a un geometra per la manutenzio- laureati (CNGeGL) – istituito come Consiglio nazio- ne straordinaria o per una piccola ristrutturazione nale geometri dal decreto legislativo luogotenenzia- della propria abitazione, per il rilievo di un edificio le n. 283 del 23 novembre 1944 – articolato in 110 o di un terreno, per redigere le tabelle millesimali collegi territoriali. di un condominio, per una visura o un fraziona- Si tratta di una professione intellettuale – trae il suo mento catastale, per una divisione di beni tra pro- fondamento, come le altre, dall’articolo 2229 del co- prietari o eredi, per la valutazione di un immobile, dice civile – ed è una delle professioni regolamen- per una consulenza tecnica in caso di contenzioso tate, quelle cioè per cui esiste una specifica rego- immobiliare. Per non parlare degli uffici tecnici di lazione emanata con normativa statale, appunto il enti pubblici o imprese – edili e non – che non regio decreto 11 febbraio 1929, n. 274. Si tratta anche mancano mai al loro interno di qualche geometra di una professione intellettuale per la quale, alme- in attività. no inizialmente, non era necessario possedere un La libera professione di geometra è svolta in Italia diploma di laurea – a differenza delle classiche pro- da oltre 100.000 persone, di cui le donne sono solo fessioni intellettuali liberali, come il medico, l’avvo- circa 9.000 ma il loro numero cresce al ritmo di ol- cato, il farmacista, il notaio eccetera – bensì un di- tre il 15 per cento ogni anno. Gli studi professionali ploma di scuola media superiore, quello rilasciato di geometra sono diffusi sul territorio in modo tal- dagli istituti tecnici per geometri (ITG), ora istituti mente capillare che non esiste comune, per quanto tecnici, settore tecnologico, indirizzo «costruzioni, piccolo, che ne sia privo, persino nelle isole meno ambiente e territorio» (CAT). facilmente raggiungibili. Peraltro, per accedere alla libera professione di Il geometra è una figura familiare in ogni comunità, geometra non era e non è sufficiente possedere tale un vero e proprio tecnico multidisciplinare della diploma di scuola media superiore, ma bisogna an- porta accanto. Si tratta inoltre di una professione che aver superato l’esame di Stato per conseguire che offre ancora oggi notevoli spazi di lavoro auto- l’abilitazione professionale, il quale è disciplinato nomo economicamente soddisfacente, anche per i dalla legge 8 dicembre 1956, n. 1378. L’esame di Sta- giovani. to può essere sostenuto, ai sensi della legge 7 mar- La figura professionale del geometra esiste in tutto zo 1985, n. 75, solo dopo aver svolto un periodo di il mondo, sia pure con diverse denominazioni: dal pratica di almeno 18 mesi (prima del 2012 era di 24 géomètre-expert in Francia al surveyor o chartered mesi) presso un geometra, un architetto o un inge- surveyor nel mondo anglosassone, al Vermessung- gnere civile, iscritti nei rispettivi albi professionali singenieure tedesco, agli ingenieros técnicos en to- da almeno un quinquennio, ovvero aver svolto at- pografia in Spagna, agli agrimensores in Argentina, tività tecnica subordinata, anche al di fuori di uno ai surveying and cadastre engineers in Turchia. Sin studio tecnico professionale, per almeno cinque dal 1878 esiste la Federazione internazionale dei ge- anni. ometri (FIG), fondata dalle associazioni dei geometri Fin qui, molto per sommi capi, la situazione tradi- di sette paesi europei, tra cui l’Italia, e ora compren- zionale, che però cominciò a complicarsi alla fine dente associazioni professionali di oltre 120 Stati. del asecolo scorso, più che altro per ragioni cul- 6
turali o collegate all’integrazione europea. Infatti la tura e dell’ingegneria civile), classe 7 (lauree in ur- turbinosa innovazione tecnologica, che ha caratte- banistica e scienze della pianificazione territoriale rizzato tutto il XX secolo e che dura tuttora, ha im- e ambientale), classe 8 (ingegneria civile e ambien- posto a tutti i professionisti, come a tutti i lavoratori, tale). A seguito della sostituzione del regolamento la necessità di una formazione iniziale sempre più di cui al decreto del Ministro dell’università e della ampia e approfondita e poi di una formazione con- ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, tinua lungo tutto l’arco della vita professionale per n. 509, con il decreto del Ministro dell’istruzione, rimanere al passo con i tempi e con l’evoluzione dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270, della società. Si tratta appunto di quella che è stata l’elenco di queste classi sarà modificato e diventerà chiamata la «società della conoscenza». Ricordiamo, il seguente, tuttora vigente: classi L-7 (Ingegneria ad esempio, che nel marzo del 2000 il Consiglio eu- civile e ambientale), L-17 (Scienze dell’architettura), ropeo adottò l’obiettivo strategico di «diventare l’e- L-21 (Scienze della pianificazione territoriale, urba- conomia basata sulla conoscenza più competitiva nistica, paesaggistica e ambientale), L-23 (Scienze e e dinamica del mondo, in grado di realizzare una tecniche dell’edilizia). Ma la norma rimarrà invaria- crescita economica sostenibile con nuovi e migliori ta nella sostanza. posti di lavoro e una maggiore coesione sociale». Nascevano quindi, almeno in linea di principio, due L’obiettivo, fissato per il 2010, è stato raggiunto solo tipologie di geometri: in minima parte ma la strategia europea è rimasta a) coloro che ottenevano l’abilitazione dopo aver invariata. conseguito lo specifico diploma secondario e Contemporaneamente alla strategia di Lisbona, cioè aver svolto la pratica professionale, ma senza es- negli anni a cavallo tra i due secoli, dovette così sere laureati; essere affrontato il problema dell’adeguamento del- b) coloro che ottenevano l’abilitazione dopo aver la formazione iniziale delle cosiddette professioni conseguito la laurea in una delle tre, poi quat- intermedie, cioè quelle per cui il titolo di studio di tro, classi ammissibili. Lo stesso Consiglio nazio- accesso era tradizionalmente un diploma di scuola nale dei geometri mutò perciò denominazione e media superiore. Infatti, a seguito della scelta euro- diventò l’attuale Consiglio nazionale geometri e pea nel 1999 del cosiddetto «Processo di Bologna», geometri laureati. Da notare che le competenze cioè l’introduzione in tutti i Paesi europei di un si- professionali dei geometri erano e sono rimaste stema di titoli universitari articolati su più livelli, però le medesime per le due tipologie, cioè quel- l’Italia introdusse nello stesso anno 1999, col regola- le stabilite quasi novant’anni fa dal regio decreto mento di cui al decreto del Ministro dell’università n. 274 del 1929. e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre Il sistema non si è rivelato granché funzionale. I 1999, n. 509, il sistema tuttora vigente di tre tito- geometri non laureati risultano normalmente ben li universitari in sequenza: la laurea (triennale); la preparati tecnicamente e professionalmente (dalla laurea specialistica, poi denominata magistrale; il scuola media superiore e dal tirocinio professiona- dottorato di ricerca. In corrispondenza con questa le) ma spesso non hanno fatto, o potuto fare, il salto epocale riforma fu emanato il decreto del Presi- culturale e tecnologico imposto dall’avanzamento dente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328, con della società della conoscenza. I geometri laureati l’obiettivo di adeguare al nuovo sistema di titoli uni- hanno una preparazione iniziale generale più am- versitari la disciplina dei requisiti per l’ammissione pia e approfondita (dopo tredici anni di scuola e agli esami di Stato per l’esercizio delle professioni tre di università) ma, se non hanno seguito la spe- regolamentate. cifica scuola secondaria per geometri, sono spes- Per quanto riguarda il caso della professione di so mancanti degli elementi formativi fondamentali geometra (e delle altre tre professioni intermedie, della professione. Così, nella maggior parte dei casi, cioè perito industriale, perito agrario e agrotecnico) i geometri laureati sono in realtà geometri diplo- l’articolo 55 del citato decreto del Presidente della mati che hanno poi conseguito, per loro scelta for- Repubblica n. 328 del 2001 stabilì che all’esame di mativa, una laurea. Ma, a quel punto, potrebbero Stato per queste professioni, oltre che con i titoli anche provare ad essere ammessi, ad esempio, alla e i tirocini previsti dalla normativa vigente, si po- sezione B dell’albo degli ingegneri o dell’albo degli teva accedere anche con il possesso di una laurea architetti, quella riservata ai laureati triennali nelle (triennale), comprensiva di un tirocinio di sei mesi, rispettive discipline. appartenente ad una delle seguenti classi di corsi Il risultato è stato quello di una certa confusione e di laurea: classe 4 (lauree in scienze dell’architet- frammentazione, che non giova all’unitarietà di una 7
professione importante come quella dei geometri europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, re- e agli interessi dei cittadini che utilizzano le loro cante modifica della direttiva 2005/36/CE relativa al prestazioni professionali, quindi della società civile riconoscimento delle qualifiche professionali, rece- ed economica nel suo complesso. pita nell’ordinamento italiano dal recente decreto Inoltre, contemporaneamente, si è sviluppato il legislativo 28 gennaio 2016, n. 15. Però, ai fini della processo di integrazione europea e ciò ha eviden- questione che stiamo trattando, la situazione so- ziato o indotto ulteriori problematiche sul tema stanzialmente non cambia: infatti l’allegato II viene delle professioni intermedie. In particolare l’impor- soppresso ma il comma ii) della lettera c) dell’arti- tante direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo colo 11 viene completamente riscritto come segue: e del Consiglio, del 7 settembre 2005 relativa al rico- «una formazione o un’istruzione regolamentata op- noscimento delle qualifiche professionali, recepita pure, nel caso delle professioni regolamentate, una nell’ordinamento italiano dal decreto legislativo 6 formazione professionale a struttura particolare, novembre 2007, n. 206, ha trattato la questione del con competenze che vanno oltre quanto previsto riconoscimento delle qualifiche professionali nel al livello b), equivalenti al livello di formazione in- passaggio di un professionista da uno Stato all’altro dicato al punto i), se tale formazione conferisce un dell’Unione, in base al principio della libera mobi- analogo livello professionale e prepara a un livello lità (libertà di stabilimento) dei lavoratori all’interno analogo di responsabilità e funzioni, a condizione dell’Unione. che detto diploma sia corredato da un certificato Nel trattare tale questione è stato necessario classi- dello Stato membro di origine». In questa nuova for- ficare i vari livelli di qualifiche professionali, in di- mulazione si può ritenere che il caso dei geometri pendenza dalla formazione iniziale minima richie- italiani rientri direttamente, senza necessità di par- sta, in modo da poter redigere le necessarie tabelle ticolari specifiche o «deroghe» come quelle conte- di corrispondenza tra i vari Paesi. nute nell’allegato II della direttiva 2005/36/CE, nel L’articolo 11 della direttiva 2005/36/CE ha introdot- livello europeo c) di qualifica professionale. to cinque livelli di qualifica professionale, a secon- Si noti però che, dal punto di vista normativo, si da che la qualifica si ottenga: è ancora lontani dal livello europeo d) (cioè della a) dopo una formazione generale a livello di inse- laurea triennale), che è quello che sembrerebbe na- gnamento elementare o secondario; turale per i geometri del XXI secolo e che, punto b) dopo il compimento di un ciclo tecnico o profes- fondamentale e cruciale, è già adesso quello di fi- sionale di studi secondari; gure professionali equivalenti di altri Paesi, come c) dopo una formazione a livello di insegnamento ad esempio il chartered surveyor britannico, o, in post-secondario di almeno un anno; effetti, gli stessi «geometri laureati» italiani introdotti d) dopo una formazione a livello di insegnamento dal decreto del Presidente della Repubblica n. 328 post-secondario di almeno tre anni (ma non su- del 2001. periore a quattro); Del resto l’evoluzione della normativa europea non e) dopo il compimento di un ciclo di studi post-se- lascia spazio ad equivoci: per tutti i liberi professio- condari di almeno quattro anni. Negli ultimi due nisti europei sarà in futuro obbligatorio il possesso casi d) ed e) gli studi devono essere svolti presso di un titolo universitario per poter esercitare la pro- un’università o un istituto di insegnamento supe- fessione a livello transnazionale, come, prima o poi, riore. anche a livello nazionale, sulla base dei trattati che Si comprende subito che la normativa italiana ri- reggono l’Unione. guardante la professione di geometra non ricade Ne è testimonianza inoppugnabile un importante esattamente in nessuno dei cinque casi, situandosi documento politico ufficiale, pubblicato sulla Gaz- piuttosto in una posizione intermedia tra b) e c). Ed zetta Ufficiale dell’Unione europea il 16 luglio 2014, infatti proprio il caso dei geometri italiani è incluso cioè il parere del Comitato economico e sociale eu- nell’allegato II della medesima direttiva 2005/36/CE, ropeo sul tema «Ruolo e futuro delle libere profes- al punto 4 (Settore tecnico), in modo da permettere sioni nella società civile europea del 2020» (2014/C l’applicazione ad essi del comma ii) della lettera c) 226/02). In questo documento, molto interessan- dell’articolo 11, quindi la loro (giusta) inclusione di te per l’analisi storico-sociologica e per la visione diritto nel livello c). strategica, si legge testualmente al punto 2.7: «Tra La complessa direttiva 2005/36/CE è stata poi mo- le caratteristiche di una libera professione figurano dificata da un’altra direttiva europea, ancora più la prestazione di un servizio immateriale di eleva- complessa, la direttiva 2013/55/UE del Parlamento to valore e dal carattere spiccatamente intellettuale 8
sulla base di una formazione (universitaria) di alto tante e al servizio capillare dei cittadini, all’inter- livello, l’interesse pubblico del servizio prestato, no di una società caratterizzata da un rapidissimo l’indipendenza professionale ed economica nell’e- tasso di innovazione, dalla presenza pervasiva di sercizio delle funzioni, la prestazione a titolo per- tecnologie sempre nuove e diverse, dalla doman- sonale, sotto la propria responsabilità e in modo da crescente di procedure e soluzioni tecniche che professionalmente indipendente, l’esistenza di un soddisfino le esigenze di sicurezza e di tutela dei particolare rapporto di fiducia tra committente e singoli, delle comunità e dell’ambiente naturale e prestatore di servizi, la prevalenza dell’interesse del culturale rispettando scrupolosamente le normati- prestatore a offrire un’assistenza ottimale rispetto ve vigenti. all’interesse a ottenere il massimo guadagno e, in- Vi è altresì la necessità di adeguarsi per tempo agli fine, l’ottemperanza a regole professionali e deon- indirizzi strategici europei, a protezione del siste- tologiche precise e rigorose» (il corsivo è nostro). Al ma economico e professionale italiano e dei nostri punto 6.1 del parere si suggerisce poi che «occorre liberi professionisti, che devono essere messi in stabilire una definizione unica delle libere profes- condizione di competere da pari a pari con i loro sioni che sia valida per tutta l’Europa. omologhi europei, fornendo servizi di alta qualità Tale definizione dovrebbe contenere soltanto le ca- ai loro clienti. ratteristiche generali delle libere professioni e indi- Sono queste le principali ragioni che hanno motiva- carne le diverse categorie». to la presentazione della proposta di legge al vostro Il significato è evidente. L’indirizzo univoco e una- esame, anche sulla spinta del chiaro e forte indiriz- nime europeo è quello di richiedere gradualmente zo strategico scelto negli ultimi anni dai geometri una formazione universitaria per tutti i liberi pro- italiani, rappresentati dal CNGeGL, ed esplicitato in fessionisti, a livello di laurea triennale per le profes- molti loro documenti e prese di posizioni ufficia- sioni intermedie e a livello di laurea magistrale per li. La proposta di legge è stata redatta sulla base le classiche professioni liberali. È addirittura indi- dell’indirizzo espresso dal CNGeGL e ispirandosi cata una prima scadenza assai vicina, il 2020. proprio al modello della laurea in scienze infermie- Non si deve peraltro dimenticare che già altre pro- ristiche. fessioni hanno conosciuto un’analoga rapida evo- Prima di entrare nel dettaglio del contenuto dei luzione. Come significativo esempio si può citare il singoli articoli saranno illustrati il quadro generale caso degli infermieri, per l’esercizio della cui pro- e l’impostazione di fondo della riforma, aggiungen- fessione è già da molti anni obbligatorio, in Italia dovi altre considerazioni di natura politica e stra- come in Europa, possedere uno specifico titolo uni- tegica, meno centrali ma sperabilmente non meno versitario. Fu infatti il decreto legislativo n. 502 del significative. lontano 1992 a stabilire l’obbligo di possedere un L’aspetto principale e fondamentale della riforma «diploma universitario» triennale (ai sensi della leg- è l’introduzione dell’obbligo, per chi desidera eser- ge n. 341 del 1990), poi sostituito dopo il 1999 dalla citare la professione di geometra, di possedere una laurea (triennale) in scienze infermieristiche (per i specifica laurea (triennale) professionalizzante e dettagli si veda il decreto interministeriale del 19 abilitante all’esercizio della professione. febbraio 2009, che contiene l’ordinamento didattico Le lauree professionalizzanti – cioè quelle che con- di tali lauree). La situazione italiana degli infermieri temperano nel loro curriculum le esigenze di assi- si è quindi da tempo adeguata a quella europea. Si curare allo studente sia un’adeguata padronanza di noti che proprio al caso specifico degli infermieri è metodi e contenuti scientifici generali, sia l’acquisi- addirittura dedicata un’intera sezione della diretti- zione di specifiche conoscenze professionali – non va europea 2005/36/CE citata, la sezione 3, titolo III, sono ancora molto diffuse nelle università italiane capo III. ma rientrano pienamente negli attuali ordinamenti Partendo da queste considerazioni si è dunque ri- universitari dopo la riforma dell’autonomia didatti- tenuto che è necessario riformare urgentemente ca contenuta nei decreti n. 509 del 1999 e poi n. 270 la normativa italiana della formazione iniziale e del 2004. Si tratta quindi di sostanziarle e caratte- dell’accesso alla professione di geometra. rizzarle, non di istituirle normativamente ex novo. La necessità deriva innanzitutto da ragioni cultura- Un ottimo banco di prova, anche a titolo sperimen- li, sociali e tecnologiche: occorre offrire e chiedere tale prima di estendere il modello ad altre profes- ai geometri del futuro una formazione dedicata, più sioni, può essere proprio quello dei geometri, che ampia e approfondita dell’attuale, affinché possano hanno già maturato una notevole esperienza sul esercitare al meglio la loro professione, così impor- tema, sia a livello nazionale che territoriale, con ini- 9
ziative pilota che hanno suscitato grande interesse vigente per gli infermieri. Ne segue ovviamente che nelle scuole, nelle università e tra gli studenti. l’attuale esame di Stato per l’abilitazione alla profes- La principale caratteristica di una laurea profes- sione di geometra (svolto una volta l’anno, nel mese sionalizzante per geometri sarà quella di garantire, di novembre, in ciascuna provincia) sarà soppresso, anche con l’apporto di docenze extra-universitarie il che porterà anche ad una notevole semplificazio- temporanee affidate ad esperti e professionisti, la ne e ad una riduzione di costi per lo Stato. presenza equilibrata nei laureati delle conoscen- L’esame di laurea del corso di laurea per geometri ze/competenze/abilità necessarie per esercitare la non sarà di tipo tradizionale: pur senza perderne professione di geometra, proprio come era un tem- le caratteristiche tipicamente universitarie, dovrà po l’equilibrio tra le varie aree disciplinari presen- anche accogliere al suo interno quelle di un esame te nei curricula degli istituti tecnici per geometri. teso a verificare il possesso effettivo da parte del In questo modo si supererà quella genericità della candidato delle conoscenze/competenze/abilità formazione, rispetto a quella necessaria per un pro- per esercitare la professione di geometra. Proprio a fessionista geometra, che invece risulta dall’applica- questo fine, professionisti geometri esperti saranno zione sic et simpliciter degli ordinamenti delle clas- chiamati a far parte delle commissioni di laurea. si di laurea come previste dal sopra citato decreto A questa formazione iniziale – più articolata e ap- del Presidente della Repubblica n. 328 del 2001. profondita dell’attuale ma, si noti, non molto più Si noti infatti che la formazione di un geometra ha lunga, considerato che dal diploma secondario all’a- bisogno di diverse componenti culturali e tecniche bilitazione passano ora almeno due anni e quattro in ragionato equilibrio tra loro: una relativa alle co- mesi – non potrà non corrispondere un aggiorna- struzioni in tutti i loro variegati aspetti, una relativa mento e adeguamento delle norme che regolano le all’estimo, una relativa alla topografia (le tre aree competenze professionali dei geometri. La proposta fondamentali e classiche della professione), senza di legge rimette al Governo il compito di stabilirle, dimenticare altresì le cruciali nozioni di base di mediante un apposito regolamento da emanare en- diritto e di economia. In questo delicato equilibrio tro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della rientra anche la necessità che il tirocinio professio- legge. nale sia inserito strettamente all’interno del corso Si comprende, anche solo da questa schematica de- di laurea, da un lato per collegarlo meglio all’atti- scrizione, che la riforma proposta semplifica e chia- vità formativa, dall’altro per ridurre decisamente il risce la normativa attuale sulla formazione iniziale tempo di inserimento dei laureati nel mondo del e sull’accesso alla professione di geometra, sosti- lavoro. tuendola, praticamente per intero, con poche nor- La proposta di legge non entra ovviamente in det- me concise di indirizzo. Non mancano ovviamente, tagli sul curriculum del corso di laurea – sarebbe e sono sempre delicati in questi casi, i problemi del fuor di luogo perché finirebbe col congelare aspetti regime transitorio, in particolare quelli derivanti culturali e formativi che devono invece mantenere dal fatto che non sembrerebbe ragionevole negare una loro flessibilità per poterli adeguare a mutate agli studenti attualmente iscritti agli istituti tecnici condizioni culturali e sociali – ma pone le condizio- CAT la possibilità di abilitarsi con le attuali regole, ni perché questo equilibrio disciplinare e formativo cioè diploma secondario e tirocinio. Ciò porta alla sia raggiunto nell’apposito decreto ministeriale che necessità di differire notevolmente il momento di fisserà l’ordinamento didattico. È però necessario definitiva e completa entrata a regime della riforma. alla natura professionalizzante del corso di laurea È anche per questo che sarebbe auspicabile una che il suo ordinamento didattico sia fissato per in- sollecita approvazione della proposta di legge da tero a livello nazionale, restringendo parzialmente parte del Parlamento. in questo caso gli spazi di autonomia concessi dalla A conclusione della parte generale di questa rela- legge agli atenei in tema di curricula, come peraltro zione illustrativa si aggiungono ora alcune notazio- è già previsto dall’articolo 10, comma 2, del Ministro ni, forse di contorno rispetto al contenuto cogente dell’istruzione, dell’università e della ricerca 22 ot- della riforma proposta ma che si ritiene comunque tobre 2004, n. 270. interessante portare all’attenzione dei deputati. Un secondo aspetto fondamentale della riforma La prima è che questo tipo di lauree professiona- proposta è che l’esame di laurea del nuovo corso di lizzanti, attivate e conferite dalle università, potrà laurea professionalizzante per geometri assumerà utilizzare, sulla base di opportune convenzioni, valore di esame di Stato e sarà abilitante all’eser- strutture e competenze molto avanzate già presenti cizio della professione, proprio come nella norma negli istituti tecnici CAT. Il punto è strategico: pro- 10
prio la capillarità sul territorio della presenza dei essere utilmente colta per verificare la possibilità geometri e la relativa capillarità della presenza di di un’armonizzazione complessiva della normativa istituti tecnici CAT rispetto alle rade presenze delle delle professioni intermedie. università potrà consentire di moltiplicare sul ter- La relazione si conclude con la descrizione del con- ritorio presidi di formazione tecnico-professionale tenuto dei singoli articoli della proposta di legge. avanzata, anche a beneficio dei territori marginali L’articolo 1 descrive l’obiettivo della legge («adegua- e di quegli studenti che non potessero permetter- re all’odierna società della conoscenza la formazio- si il trasferimento in città universitarie per i loro ne iniziale e le procedure per l’accesso alla libera studi. Si ricordi a questo proposito l’esempio del- professione di geometra») facendo riferimento alle la Germania in cui le università professionalizzanti direttive e ai documenti europei, già precedente- (Fachhochschulen) sono moltissime e molto diffuse mente citati in questa relazione, su cui la proposta sull’intero territorio nazionale. di legge è basata. La seconda è che il chiarimento portato dalla rifor- L’articolo 2 è quello fondamentale della proposta ma potrà rassicurare le famiglie sulle scelte dei pro- di legge. Per quanto riguarda la formazione iniziale pri figli. Sapere che ad un diploma secondario CAT il comma 1 stabilisce che l’accesso alla professione può seguire, per chi voglia cimentarsi con la libera di geometra richiede obbligatoriamente il possesso professione, la «propria» laurea professionalizzan- di uno specifico diploma di laurea (triennale) rila- te indica un preciso e specifico, anche se legger- sciato da un’università al termine di uno specifi- mente più lungo, percorso formativo, al termine del co corso di laurea di natura professionalizzante, quale vi è l’obiettivo della laurea universitaria, ago- cioè contenente insegnamenti e attività formative gnato da tanti ma raggiunto da pochi. Non si deve che garantiscano l’acquisizione delle conoscenze/ dimenticare che l’Italia occupa purtroppo l’ultima competenze/abilità necessarie per esercitare la li- posizione tra tutti i Paesi europei dell’OCSE per per- bera professione di geometra oltre che il possesso centuale di laureati nella popolazione, sia in quella da parte del laureato di un’adeguata padronanza di generale che in quella giovane tra 25 e 34 anni. Una metodi e contenuti scientifici generali relativi agli posizione davvero poco invidiabile che la riforma ambiti disciplinari interessati, come in ogni forma- potrà nel tempo contribuire a farci abbandonare. zione di livello universitario. La terza è che a queste lauree professionalizzan- Lo stesso comma 1 anticipa che tale specifico corso ti potranno anche accedere geometri in attività o di laurea è abilitante, nel senso che il suo esame addirittura geometri già laureati, conseguendo un finale di laurea ha anche valore di esame di abilita- risultato di aggiornamento professionale e di for- zione alla professione di geometra, come è meglio mazione permanente che potrebbe essere ragguar- precisato al successivo comma 4. devole per dimensioni e risultati. Si noti peraltro Il comma 1 stabilisce infine che il tirocinio profes- che la categoria dei geometri italiani ha già varato sionale – obbligatorio per chi deve esercitare una un sistema molto avanzato e ben funzionante di for- qualunque professione – sia svolto dai geometri mazione professionale continua per i propri iscritti, all’interno del corso di laurea e quindi ne costitui- in cui il nuovo corso di laurea potrebbe ben inse- sce un’attività formativa specifica. Tale tirocinio ha rirsi. durata almeno semestrale, corrispondente quindi La quarta e ultima notazione è relativa ad una leg- ad almeno 30 crediti, come poi precisato dal suc- ge approvata molto recentemente, il decreto-legge cessivo comma 3. Poiché le norme generali sul ti- 29 marzo 2016, n. 42, convertito, con modificazio- rocinio professionale (per tutte le professioni) sono ni, dalla legge 26 maggio 2016, n. 89, il cui articolo oggetto della legge 7 marzo 2012, n. 137, la propo- 1-septies modifica l’ordinamento professionale di sta di legge precisa che, nel caso dei geometri, il un’altra professione intermedia, quella dei periti in- particolare tirocinio intracurricolare universitario dustriali, introducendo, anche in questo caso, l’ob- sostituisce quello svolto secondo la disciplina della bligo (al termine di un periodo di regime transitorio) legge n. 137 del 2012. di possedere una laurea per ottenere l’abilitazione Il comma 2 dell’articolo 2 richiama semplicemente all’esercizio della relativa professione. Ad un effetto la normativa universitaria vigente, cioè il decreto finale simile corrispondono però notevoli differen- del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ze nelle scelte formative e negli aspetti di dettaglio. ricerca 22 ottobre 2004, n. 270, che, sulla base del- L’occasione della discussione parlamentare della la norma di delegificazione contenuta nella legge presente proposta di legge sulla formazione iniziale n. 127 del 1997, affida ad un decreto ministeriale il e sull’accesso alla professione di geometra potrebbe compito di stabilire la denominazione, la classe di 11
appartenenza, gli obiettivi formativi e l’ordinamen- Il comma 6 dell’articolo 2 stabilisce specifiche mo- to didattico del nuovo specifico corso di laurea per dalità per l’accreditamento iniziale e periodico del la formazione dei geometri. Lo stesso comma 2 fissa corso di laurea per la formazione dei geometri, in un termine molto ristretto per l’emanazione del de- quanto la natura professionalizzante del corso di creto ministeriale con l’ordinamento didattico del laurea, quindi la necessità di particolari insegna- corso di laurea: tre mesi dalla data di entrata in menti tecnico-professionalizzanti e di docenze pro- vigore della legge. fessionali extra-universitarie, richiede l’appronta- Il comma 3 dell’articolo 2 stabilisce che l’ordi- mento di specifici requisiti e indicatori, diversi da namento didattico nazionale del nuovo corso di quelli dei corsi di laurea di natura più generalista, laurea comprenda l’indicazione di tutte le attività in perfetta analogia, del resto, con la situazione già formative che ogni studente deve svolgere, fino al vigente per i corsi di laurea per le professioni sani- totale di 180 crediti formativi universitari che è il tarie e per altri specifici corsi di laurea (si veda ad numero dei crediti da maturare per conseguire la esempio l’allegato A, sezione b), del decreto mini- laurea (triennale). Si deve infatti ricordare che la ri- steriale 30 gennaio 2013, n. 47). forma dell’autonomia didattica, introdotta dal de- Infine il comma 7 dell’articolo 2 stabilisce che il tito- creto Ministro dell’università e della ricerca scien- lo professionale di «geometra laureato» spetti esclu- tifica e tecnologica n. 509 del 1999, prevede che sivamente – fatta salva la norma transitoria conte- l’ordinamento didattico nazionale indichi le attività nuta nell’articolo 6, comma 3 – a coloro che hanno formative obbligatorie solo per un massimo di 90 conseguito lo specifico diploma di laurea per la crediti, gli altri essendo riservati alle autonome de- formazione dei geometri introdotto dalla presente terminazioni delle università. In questo caso invece, proposta di legge. sulla base di una norma già presente nel decreto L’articolo 3 riguarda l’accesso alla professione: l’i- del Ministro dell’istruzione, dell’università e della scrizione all’albo dei geometri è, come adesso, la ricerca 22 ottobre 2004, n. 270, che introduce una condizione necessaria per esercitarla. Le condizio- possibile deroga per i «corsi preordinati all’accesso ni generali per l’iscrizione all’albo sono esattamente alle attività professionali», come il corso di laurea quelle già vigenti (stabilite dalla legge n. 75 del 1985) introdotto dalla presente proposta di legge, tutti i mentre, come requisito formativo, diventa obbliga- 180 crediti sono assegnati dall’ordinamento didat- torio essere in possesso del diploma di laurea abi- tico nazionale. Tra le attività formative del corso di litante introdotto dalla presente proposta di legge, laurea è incluso, come anticipato dal comma 1, an- fatta salva, anche in questo caso, la norma transito- che il tirocinio professionale, per un minimo di 30 ria contenuta nell’articolo 6, comma 1. crediti formativi universitari (cioè un semestre di L’articolo 4 autorizza il Governo a definire le com- formazione). petenze professionali dei geometri laureati, ade- Il comma 4 dell’articolo 2 stabilisce che l’esame fi- guandole al percorso formativo universitario speci- nale per il conseguimento del diploma di laurea ficamente introdotto per la loro formazione iniziale. ha valore di esame di Stato ed abilita all’esercizio L’articolo 5 provvede alle necessarie abrogazioni. Il della professione di geometra. Stabilisce altresì che comma 1 abroga la legge n. 75 del 1985 in quanto vi possono essere ammessi solo coloro che hanno tutte le norme di accesso alla professione di geo- conseguito tutti i crediti previsti dall’ordinamento metra sono ora contenute nella presente proposta didattico dello specifico corso di laurea. Si tratta di legge, in particolare nell’articolo 3. Il comma 2 dunque di un percorso formativo obbligatorio in abroga invece quelle parti dell’articolo 55 del decre- tutti i suoi aspetti per svolgere la libera professione to del Presidente della Repubblica n. 328 del 2001 di geometra. che riguardano la formazione iniziale per esercita- Il comma 5 dell’articolo 2 affida allo stesso decreto re la professione dei geometri, in quanto le norme ministeriale contenente l’ordinamento didattico il relative sono ora contenute per intero nell’articolo compito di stabilire specifiche modalità dell’esame 1 della presente proposta di legge. di laurea, al fine di garantire che esse coprano la L’articolo 6 è l’articolo conclusivo contenente le necessaria verifica del possesso delle conoscenze/ norme transitorie e finali. Il comma 1 è destinato a competenze/abilità per esercitare la professione di garantire agli studenti già iscritti all’istituto tecnico, geometra, come per ogni esame di abilitazione. Allo indirizzo CAT, di poter conseguire l’abilitazione alla stesso fine stabilisce che della commissione di lau- professione secondo le norme vigenti, conseguen- rea facciano parte professionisti designati dall’or- do quindi il diploma secondario e svolgendo i 18 gano di rappresentanza della categoria, il CNGeGL. mesi di tirocinio. Poiché il nuovo corso di laurea 12
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