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dimensione professionale d e l s e r v i z i o Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% Sud 2 Palermo s o c i a l e ANNO XX - N. 1 - GIUGNO 2020 Rivista dell’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Sicilia
Composizione consiglio UFFICIO DI PRESIDENZA GIUSEPPE GRACEFFA - PRESIDENTE MARIELLA SPOTO - VICE PRESIDENTE FILIPPO SANTORO - TESORIERE VALENTINA ALOTTA - SEGRETARIO UFFICIO ISTITUZIONALE PER LA COMUNICAZIONE CORRADO PARISI - PRESIDENTE JESSICA MACALUSO - COMPONENTE I COMMISSIONE Tenuta dell’Albo ANNO XX - NUMERO 1 FRANCESCO BRUNO - PRESIDENTE GIUGNO 2020 GIACOMO SANSICA - VICE PRESIDENTE VALENTINA ALOTTA - SEGRETARIO Reg. Trib. di Palermo, GIUSEPPE GRACEFFA - COMPONENTE elenco periodici n° 21 del 26/09/2000 II COMMISSIONE Etica e Deontologia PINELLA MIANO - PRESIDENTE MARIOLINA DI SALVO - VICE PRESIDENTE Direzione, redazione, MARIELLA SPOTO - SEGRETARIO amministrazione FILIPPO SANTORO - COMPONENTE Ordine Prof. Assistenti Sociali Regione Sicilia III COMMISSIONE Via Torino, 27/d Politiche Sociali e rapporti con le Istituzioni 90133 PALERMO GIACOMO SANSICA - PRESIDENTE MATILDE SESSA - VICE PRESIDENTE RITA AFFATIGATO - SEGRETARIO FILIPPO SANTORO - COMPONENTE Direttore responsabile GRAZIA GIANNETTO - COMPONENTE Corrado Parisi CORRADO PARISI - COMPONENTE GIUSEPPE GRACEFFA - COMPONENTE IV COMMISSIONE Comitato di Redazione Consultiva per l’autorizzazione alla formazione continua Corrado Parisi LOREDANA PERGOLIZZI - PRESIDENTE Jessica Macaluso JESSICA MACALUSO - VICE PRESIDENTE FRANCESCO BRUNO - SEGRETARIO MATILDE SESSA - COMPONENTE GRAZIA GIANNETTO - COMPONENTE Chiuso in redazione MARIA BARONELLO - COMPONENTE nel mese di Giugno 2020 VALENTINA ALOTTA - COMPONENTE Progetto grafico e stampa VI COMMISSIONE Formazione e Ricerca MARIOLINA DI SALVO - PRESIDENTE PINELLA MIANO - VICE PRESIDENTE Via Unità d’Italia, 30 (S. Giusippuzzu) RITA AFFATIGATO - SEGRETARIO Tel. 0922 602104 - Agrigento MARIA BARONELLO - COMPONENTE Uff.: Via P.pe di Villafranca, 33 MARIELLA SPOTO - COMPONENTE Tel. e Fax 091 6113173 - Palermo www.tipografiatsarcuto.com LOREDANA PERGOLIZZI - COMPONENTE info@tipografiatsarcuto.com
dimensione professionale 1 Sommario 02 Saluto del Presidente 03 Presentazione della rivista 04 Senti.n.e.l. Sentire nelle esistenze locali …rendi visibile l’invisibile 06 La progettazione sociale in tempo di Covid-19 Uno sguardo etico-antropologico 09 Umanizzazione delle cure ospedaliere: nuovi orizzonti per un’assistenza personalizzata e partecipata 13 L’agire etico nelle professioni di aiuto: ascolto ed orientamento motivazionale 15 Io sono un’assistente sociale e sono fiera di esserlo 17 La coordinazione genitoriale 22 “Il fenomeno del bullismo: modalità d’intervento per eliminarlo. ”
2 dimensione professionale giugno 2020 del Covid-19. Il Consiglio dell’Ordine, l’ufficio di pre- Saluto del sidenza e le commissioni si sono riunite in videocon- ferenza. In questo periodo difficile, oltre al normale Presidente lavoro d’ufficio, sono state assunte anche importanti decisioni come l’approvazione del bilancio preven- tivo. Appena prima della chiusura disposta dal Pre- sidente del Consiglio dei Ministri erano in partenza le lettere contenenti i bollettini della quota annuale. Il Consiglio ha prontamente bloccato l’invio e ope- rato due proroghe rispetto alla scadenza naturale di fine marzo, la prima di due mesi e poi di un altro. Il lento ritorno alla normalità ha portato ritardi nella consegna delle buste non dipedenti dall’Ordine. A GIUSEPPE GRACEFFA conferma che il Consiglio non ha voluto assumere alcun atteggiamento perentorio o vessatorio, è stato Presidente aggiunta una nuova modalità di pagamento con bo- nifico e soprattutto sono stati sospesi sanzioni ed in- teressi di mora. Non potendo per ovvi ragioni elimi- C are Colleghe e cari Colleghi, nare la quota, il Consiglio ha realizzato interventi è con grande calore che vi saluto e prudenziali per salvaguardare tutti gli iscritti. Questo scrivo queste parole dopo un periodo 2020 ha visto l’approvazione e l’entrata in vigore del tanto difficile e triste. Voglio esordire nuovo codice deontologico che avevamo in mente ringraziando quanti di voi, in questo di presentare e divulgare nelle giornate dedicati al 2020 scosso dall’emergenza pandemica del World Social Work day. Non è stato possibile farlo, Covid19, si sono prodigati sia a livello professionale il nuovo codice deontologico è entrato in vigore il che personale nell’affrontare l’emergenza. Lo hanno primo giugno e ci ripromettiamo di creare dei mo- detto in tanti, anche il Presidente del Consiglio, ad menti per approfondire insieme con la comunità affrontare questo periodo difficile, in prima linea con professionale il documento approvato dal Consiglio il personale sanitario e le forze dell’ordine ci sono nazionale dell’Ordine con la partecipazione degli Or- stati i servizi sociali. Proprio noi care colleghe e cari dini regionali, tra cui il nostro, grazie al lavoro delle colleghi che abbiamo fatto tanto, continuando ad componenti della commissione Etica e deontologia. andare sul posto di lavoro, ci siamo adattati allo In questo periodo abbiamo anche intessuto nuovi smartworking, abbiamo trovato nuove forme e mo- rapporti e nuove collaborazioni. Ha chiesto un in- dalità di aiuto alla persona, abbiamo colto le nuove contro col Consiglio dell’Ordine, il responsabile della esigenze di persone in difficoltà. Ci siamo spesi per Funzione Pubblica della Cgil Massimo Raso. Un im- la continuità assistenziale, per la destinazione dei pegno congiunto, quello dell’Ordine e dell’organiz- buoni alimentari e per dare supporto a tante per- zazione sindacale, ognuno nel rispetto delle proprie sone in stato di bisogno. Se per alcune professioni prerogative, per il superamento del precariato tra i l’emergenza è finita o in fase calante, per gli assi- professionisti del sociale alla luce del fondamentale stenti sociali il lavoro in emergenza non è finito. I ruolo giocato proprio durante l’emergenza pande- professionisti del sociale si troveranno ad affrontare mica. Rinnovo i ringraziamenti a tutti gli iscritti per i postumi dell’emergenza pandemica con una crisi aver affrontato il periodo di emergenza con grande economica e sociale senza precedenti. Un periodo coraggio ed abnegazione. Mi permetto di rivolgere che ha anche rafforzato il nostro senso di comunità un ringraziamento anche alla Fondazione Assistenti e che ci ha permesso trovare un nuovo perimetro Sociali Sicilia che, insieme all’Ordine, ha avviato un per il nostro agire professionale. Durante il periodo progetto per rendere visibile l’importante lavoro di lockdown l’Ordine ha continuato lavorare pure condotto dai professionisti, e l’Asproc Sicilia per aver nel rispetto delle normative per evitare la diffusione dato immediata disponibilità all’intervento durante
dimensione professionale 3 l’emergenza. Lo slogan “andrà tutto bene” ci ha ac- “insieme ce la faremo”, uniti nell’affrontare ogni dif- compagnato per mesi, adesso possiamo utilizzare ficoltà, nella speranza di tempi migliori. vissuta nei mesi scorsi e che continua a preoccu- Presentazione pare l’intero paese ed anche articoli riguardanti altri interessanti argomenti. La Fondazione Assistenti Sociali Sicilia e l’Ordine della rivista hanno avviato il progetto Sentinel per rendere vi- sibile il lavoro svolto dai professionisti del sociale durante l’emergenza. Troverete anche un articolo riguardante la progettazione all’epoca del Covid e sull’umanizzazione dei servizi. Non vengono tralasciati i temi della professione come l’agire etico ed anche fenomeni con cui al- cuni colleghi si confrontano tutti i giorni come il bullismo. Un articolo riguarda anche metologie innovative di intervento in contesti umani ad alta CORRADO PARISI conflittualità. Come potrete notare questo nu- Direttore della rivista mero della rivista viene pubblicato in formato ri- dotto. Il Consiglio dell’Ordine ha fortemente vo- luto che in allegato a questo numero della rivista ci fosse anche la versione cartacea del nuovo co- C are Colleghe e cari Colleghi, il primo dice deontologico. Tutti avete potuto visualizzare numero della rivista del 2020 non po- su pc, tablet e smartphone la versione digitale del teva non tenere conto di due eventi nuovo codice. Sicuramente in molti lo hanno sca- importanti avvenuti quest’anno. Per ricato e messo tra i documenti importanti. questo motivo una parte della rivista Il Consiglio dell’Ordine della Sicilia ha voluto che è dedicata all’emergenza Covid19. In aggiunta e, ognuno avesse la possibilità di portare con se una come ben sappiamo, il primo giugno è entrato in copia cartacea. Per questi motivi in allegato alla vigore il nuovo codice deontologico. rivista c’è il nuovo codice deontologico che è stato Da sette anni la rivista viene pubblicata regolar- approvato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine a mente ogni sei mesi e, pur nelle difficoltà di que- febbraio ed è entrato in vigore a giugno. sto periodo, il Consiglio dell’Ordine e in partico- Un codice che è stato aggiornato, a undici anni di lare l’Ufficio istituzionale per la Comunicazione, distanza, in maniera partecipata e con i contributi che funge da redazione, non ha voluto interrom- di tante realtà di tutto il territorio italiano. Una re- pere questo lavoro. visione a cui ha partecipato anche il Consiglio Uno strumento dal sapore antico quello di una ri- dell’Ordine della Sicilia grazie all’impegno della vista cartacea ma dai contenuti di stretta attualità. Commissione Etica e Deontologia. La rivista scientifica si compone solitamente di no- Il prossimo numero della rivista ritornerà nel suo tizie riguardanti il Consiglio dell’Ordine professio- formato originale dedicando spazio alle attività nale degli Assistenti Sociali della Regione Sicilia e dell’Ordine e ai contributi degli iscritti. Si ricorda dei contributi inviati dai colleghi da ogni parte della che la rivista è uno strumento a disposizione della Sicilia. Se da un lato, con la rivista non si vogliono comunità professionale, che è un prodotto edito- perdere gli strumenti tradizionali, dall’altro l’Ufficio riale regolarmente registrato al tribunale di Pa- per la comunicazione ha rinnovato il sito dell’Or- lermo. Periodicamente tutti gli iscritti tramite un dine e le pagine social per stare al passo coi tempi. avviso sul sito vengono invitati a inviare articoli, ri- Per quanto riguarda la rivista, in questo numero flessioni, saggi e spunti di dibattito. Sempre grato troverete dei contributi riguardanti l’emergenza per l’attenzione, auguro una buona lettura.
SPECIALE COVID-19 Senti.n.e.l. Sentire nelle esistenze locali …rendi visibile l’invisibile E. Morin, nel suo testo «Introdu- univoca di Valori al cui interno ci sono po- zione al pensiero complesso», ha sizioni complesse di responsabilità asim- scritto una frase che mi ha sem- metriche. pre affascinato e fatto riflettere La certezza del Codice si scontra con le in- sull’imprevedibilità della vita: “Non dimen- certezze cangianti della vita. ticare che la realtà è sempre cangiante, non di- Cosa fa un assistente sociale durante una menticare che può sempre presentarsi qualcosa pandemia? di nuovo, che in ogni modo qualcosa di nuovo Cosa continua a fare un assistente sociale si presenterà”. Una frase che porta con sé la di fronte alla frammentarietà vitale che le dimensione dell’ignoto, a volte pieno di in- persone fragili presentano a causa dell’at- certezze e paure come in questo particolare tuale emergenza sanitaria e sociale ed che momento storico, ma anche la dimensione al momento rischiano di restare invisibili della speranza. Ignoto e speranza, come nelle rilevazioni formali? due elementi danzanti nello stesso conti- Quanti sono gli assistenti sociali che al mo- nuum che ruotano nella circolarità della mento sono impegnati a fronteggiare que- vita di ogni essere vivente. Un mix di ele- sta emergenza nei Servizi Sociali presenti menti complessi che avvolgono la nostra sul territorio continuando a garantire ai cit- vita, così come la nostra professione guarda tadini già in carico la continuità socio-assi- alla complessità, a volte capovolta, della stenziale? L’emergenza sanitaria sta fa- vita degli Altri. cendo emergere nuove forme di bisogni so- Tra le tante complessità dei nostri tempi, ciali inediti legati non solo alle forme di iso- una certezza è data dall’entrata in vigore lamento sociale, che ricadono su quei citta- dal 1° Giugno del nuovo Codice Deontolo- dini ‘fragili’ che in situazioni di normalità gico. Un nuovo Codice in una realtà can- sociale sono sostenuti dalle loro reti prima- giante che afferma valori di sempre, come rie, ma anche al depauperamento di reti di il Valore assoluto della Persona, tanto da ri- opportunità produttive. sultare qualcosa di nuovo se non rivoluzio- Persone che, seppur esenti da fenomeni pa- nario in quanto è riuscito a far scomparire togeni, non sono avulsi da ‘nuovi’ bisogni appellativi come ‘utente e cliente’ per dare esistenziali primari, a partire dalla solitu- spazio ad un unico appellativo: Persona. dine o dal soddisfacimento delle normali Nel Nuovo Codice Deontologico, la gerar- funzioni quotidiane. Queste nuove fasce di chia etica dei valori umani ha preso il so- persone fragili, posizionate fuori dal nor- pravvento sulla gerarchia dei ruoli, la- male perimetro dei beneficiari dei servizi sciando intatte le scale morali di responsa- sociali territoriali, si sono allargate a dismi- bilità nel funzionamento delle interazioni sura colpendo anche le persone che non tra Persone. Persone che hanno il diritto ad erano mai state avvezze a ‘chiedere’ aiuto un aiuto, Persone che hanno il dovere di ri- alle reti formali. Questo nuovo spazio dei spondere con scienza e coscienza a quel di- bisogni, mai praticato prima nemmeno ritto. Siamo all’interno di una circolarità nelle pregresse calamità naturali, dove gli
dimensione professionale 5 assistenti sociali sono forze attive nei vari limitazioni umane, sociali ed economiche territori, richiede un immediato e veloce imposte dalla pandemia, armonizzandone processo di armonizzazione di intervento coor- anche le modalità di comunicazione da dinato in modo che si riduca al minimo il ri- parte dei professionisti. schio di non lasciare nessuno nel buio del- La rilevazione di Senti.n.e.l potrebbe essere l’invisibilità. uno dei modi affinchè i flussi degli inter- Se e come si è modificato il perimetro ed il venti, realizzati dagli Assistenti Sociali ope- senso del nostro intervento? Sono queste al- ranti sul territorio siciliano, possano essere cune delle domande che una Professione non solo raccolti ma soprattutto restituiti di intrisa di Valori e che poggia le sue radici Senso e Significato relazionale.. dando visi- culturali e storiche nella sacralizzazione bilità a quei gesti che rischiano di restare invi- della dignità umana, tanto da essere un Ser- sibili come le Persone che li reclamano. vizio per la Persona, deve porsi. Il periodo Ecco perché la Comunità degli assistenti so- storico che stiamo vivendo rappresenta una ciali, attraverso la Fondazione degli AA.SS. svolta epocale sull’affermazione del ruolo della Regione Sicilia e il Consiglio dell’Or- professionale, così come è stato nel secondo dine degli AA.SS. della Regione Sicilia, si fa dopoguerra del secolo scorso. Cosa fa una protagonista di un sistema di rilevazione professione vocata alla costruzione del be- degli interventi realizzati dagli AA.SS. della nessere sociale avendo nella sua mission la Sicilia, finalizzato al mettere in circolo le Centralità della Persona quando tale voca- competenze che si stanno sviluppando sul zione sembra minata nelle sue fonda- campo per rispondere ai nuovi bisogni che menta? Come agisce una professione votata le persone fragili presentano, attutendo così allo sviluppo delle resilienze sociali e co- il rischio che le stesse restino invisibili in munitarie quando queste sembrano sfal- questo mondo che appare cangiante. darsi di fronte ad un nemico invisibile? Gli Sentire nelle Esistenze Locali (Senti.n.e.l.) assistenti sociali non hanno aspettato la fine tra le Persone resta la nostra mission deon- di questa guerra invisibile ma sono sul tologica e professionale. campo, come sentinelle tra la gente, anche Il sistema di rilevazione Sentinel si presenta per chi rischia di restare Invisibile. come un mega lavoro di ‘rendicontazione Emerge così la necessità di comprendere quindicinale’ degli interventi fatti dalla Co- una comunità professionale che si impegna munità Professionale, da metà Aprile fino ed è sempre attenta nei diversi territori a metà Settembre. Questa viene definita come una Sentinella che ascolta e osserva le FASE 1. nuove fragilità esistenziali, ed è sistemati- camente pronta a decodificare e trasfor- A Ottobre sarà avviata una riflessione co- mare le istanze delle Persone in risposte di rale, attraverso dei nuovi report da compi- intervento pregne di senso e di significato. lare di matrice deontologica, che si evolverà L’esigenza di mettere a sistema le singole inequivocabilmente dentro la professione, nella iniziative locali e gli innumerevoli inter- ricerca del bene comune. Questa viene defi- venti del Servizio Sociale rimanda ad una nita FASE 2. metodica armonizzazione procedurale e di Alla fine del percorso si avvierà una rilet- ‘flusso’, utile a sottolineare l’impegno della tura e sistematizzazione dei dati con il coin- professione in un periodo di grande trasfor- volgimento del mondo accademico, in mazione dei bisogni esistenziali e del modo modo da evidenziare come in un mondo di saper stare sempre in Con-Tatto con l’Al- sempre cangiante, qualcosa di nuovo si sta tro. Il presente Modello di rilevazione rivelando a nostri occhi e che in ogni modo Senti.n.e.l. si pone come ulteriore tassello qualcosa di nuovo si è presentato. NOI. per cercare di dare voce ad ogni Persona fragile che vive il disagio legato alle attuali Giuseppe Ciulla
6 dimensione professionale giugno 2020 La progettazione sociale in tempo di Covid-19 Uno sguardo etico-antropologico È stato sotto l’occhio di tutti il fatto che l’espan- tive condizioni sociali di primitiva appartenenza. dersi della pandemia da Covid 19 ha deter- Ciò nonostante, per superare la crisi economica e so- minato un dramma sociale ed economico che ciale del dopo Covid, non si riesce ancora a giungere ha attraversato l’intero pianeta. E’ crollato il alla convergenza degli sforzi sociali ed economici che PIL, l’indice di disoccupazione è tornato alle stelle, caratterizzarono negli anni ‘50 e ’60 una ritrovata “ età dopo una apparente lenta ripresa avvenuta negli ul- dell’oro” ed il conseguente boom economico. E’ un po’ timi anni a seguito della Crisi Americana di dieci anni come se il genere umano voglia fuggire dalla paura fa. della morte attraverso un tunnel blindato e la crea- Ha preso sempre più forma la naturale “diffidenza” zione di un nuovo modello di “homo erectus pneu- tra Stati e, in barba alla globalizzazione o ai Trattati di matico”. Sarà vera trasformazione funzionale alla libero scambio, si è registrato il crollo delle relazioni tutela della specie umana o assisteremo ad una nuova transnazionali ed avanza l’idea, di stampo populista, Dunkerque della Storia? di restaurare sistemi autarchici legati a passati regimi Mi piace ricordare a me stesso come i Dinosauri, mi- totalitari. lioni di anni fa, sparirono dalla faccia del Pianeta per Ma non è finita qui, oggi assistiamo a continue mani- l’avvenuta difficoltà ad adattarsi ad un mondo che era festazioni di volontà tra le parti sociali, economiche e cambiato. I mutamenti climatici ed ambientali non politiche determinate a garantire un possibile e neces- consentivano loro il normale approvvigionamento di sario rilancio ma… sembra che qualcosa ancora non cibo, così come era sempre stato. Nulla era più come torni. prima. Eppure, l’espandersi del Covid ha mietuto migliaia di Eppure all’uomo sfugge ancora qualcosa per trovare persone appartenenti a ceti diversi, con censo e status la strada per ritornare “ in patria” per ricostruire le variegati. Per assurdo la falce della morte ha stravolto proprie Reti sociali e solidali necessarie per la ricostru- la vita di interi nuclei familiari, i cui “resti” si sono zione. visti accomunati in analogo dolore al di là delle rispet- Da qui il bisogno di provare a trovare una possibile via di uscita per andare oltre. A questo punto, per noi Siciliani, che viviamo nella terra del Mito ed abbiamo nella nostra memoria sto- rica e sociale il senso della Xenia (accoglienza) la chiave di lettura potrebbe risultare più semplice e chiara. I Greci ritenevano sacra l’accoglienza del viandante e con esso intrecciavano dei vincoli duraturi di legami sociali e solidaristici. L’accoglienza superava il giudi- zio sulla persona che in quanto tale veniva ricono- sciuta ed aiutata. Pertanto , prima introdurre il pensiero che ci induce a dover programmare e gestire interventi e servizi in fa- vore degli ultimi, delle persone più fragili, che prive di tutto si presentano agli operatori della rete dei ser- vizi per manifestare il proprio disagio e chiedere aiuto, provo a raccontare un episodio della vita di un
SPECIALE COVID-19 dimensione professionale 7 uomo che, da vincitore voleva ritornare a casa per af- fermare la potenza del proprio sé ed invece, a seguito di una serie di eventi fortuiti, si ritrova prima in balia degli Dei, con i quali combatte per affermare il proprio pensiero ed infine, nelle mani degli uomini…. Come sappiamo… “ Calipso chiede a Ulisse di restare con lei per sempre, in cambio dell’immortalità, ma l’eroe ha no- stalgia di casa e rifiuta. La ninfa accetta di aiutarlo a partire ed insieme costruiscono una zattera. Il viaggio, inizialmente tranquillo, viene turbato da una tempesta mandata da Po- seidone. Ad aiutare il marinaio interviene allora Atena che fa sì che, dopo due giorni e due notti, il re di Itaca giunga sulla spiaggia dell’isola di Schiera dove, distrutto, si ddor- menta…. . …La dea allora appare in sogno alla figlia di Alcinoo, il re Terzo Settore, della Società civile che non hanno paura dell’isola, Nausicaa, per consigliare alla fanciulla di andare di sfidare il pensiero dominante che vorrebbe vederci a lavare il proprio corredo nuziale. La mattina dopo, infatti, chiusi nel nostro mondo, cultori di noi stessi e del no- la giovane si reca con le sue ancelle al fiume. La brigata de- stro io, che OSSERVANO ed ASCOLTANO L’ALTRO, cide di giocare a palla e la confusione sveglia Ulisse che, per realizzare percorsi di accudimento e di accompa- nudo e malconcio, si avvicina per chiedere informa- gnamento del “novello Ulisse” per il superamento del zioni. Tutte le presenti fuggono spaventate: solo Nausicaa proprio stato. lo ascolta e gli consiglia di chiedere ospitalità ai suoi ge- In questo tempo di Covid 19, rammento che, l’Ordi- nitori… nanza del Capo della Protezione civile del 29 marzo A questo punto la cosa che ci colpisce di più è il ruolo 2020 n. 658, nel prevedere un primo impianto di azioni importante che hanno i Feaci. Un ruolo materiale, ma a sostegno delle famiglie che a seguito dell’emergenza anche morale. La sorte di Ulisse è nelle loro mani: la Covid si sono ritrovati senza i necessari mezzi di sus- sua vita e il ritorno ad Itaca dipendono soltanto da sistenza attribuisce di fatto al Servizio Sociale profes- essi. sionale un ruolo di fondamentale importanza: quello di fare come Nausicaa l’operatore il grado di leggere I Feaci, accolsero benevolmente Odisseo, gli fornirono velocemente il bisogno ed intervenire prontamente la nave che lo avrebbe riportato in patria, pur sapendo per ridare speranza ai nuovi naufraghi da lockdown. che con questo gesto sarebbero incorsi nell’ira di Po- Personalmente opero nel Comune di Milazzo e du- seidone. I Feaci costituiscono la chiave di volta del rante l’emergenza, insieme con i colleghi e unita- viaggio di Ulisse mente a tutta la rete del terzo settore, della società Cosa fanno i Feaci di fronte ad Ulisse?…osservano la civile e del volontariato, abbiamo attivato tutte le fragilità di quell’uomo sconosciuto, straniero, che azioni di cui al canonico processo di aiuto. Lasciato nudo e senza forze manifesta la propria presenza. per esigenze di trincea lo smart working, in tempi bre- Attivano azioni di accudimento e lo ascoltano. Pon- vissimi, abbiamo accolto oltre 900 istanze ed un fun- gono in essere un processo di aiuto. Elaborano una zione delle valutazioni sociali ed economiche strategia di intervento, che viene contrattualizzata tra effettuate sono stati erogati benefici ad oltre due terzi le parti con una stretta di mano, ed accompagnano dei richiedenti. A seguire , risulta in corso altra azione Ulisse nel suo viaggio affinchè possa conseguire la strumentale per accompagnare detti nuclei familiari propria meta. fino al totale grado di autonomia sociale ed econo- .. Ed ora mi viene spontaneo chiedere…. Chi è oggi mica. Ulisse? …. E chi sono i Feaci? Il costo di tale azione si aggira intorno ad € 220.000,00. Ulisse è l’uomo che rimasto privo delle proprie reti di Quasi contestualmente, grazie all’utilizzo dei fondi di riferimento, in stato di fallimento, di disabilità, sotto- cui alla Deliberazione della Giunta Regionale n.124 posto ad una misura di sicurezza, “spiaggiato” sui no- del 28.03.2020 così come disposti dal D.D.G. n. 304 del stri uffici, privo di mezzi di sussistenza, in una 4 APRILE 2020 è stato attivato altro analogo inter- condizione di fragilità si presenta ai Servizi Sociali per vento finalizzato al sostegno di detti nuclei in stato di chiedere aiuto. fragilità. I Feaci …siamo noi tutti gli operatori della P.A , del Il numero dei richiedenti è stato di circa n.980 persone
8 dimensione professionale giugno 2020 ed anche questa volta il numero dei beneficiari è di due terzi. Le somme utilizzate, per questa prima tran- che del finanziamento concesso, sono state pari ad € 186.000,00 Da una sommaria analisi sociologia del dato raccolto, ad oggi in fase di campionamento statistico, si è regi- strata un alta incidenza di liberi professionisti in attesa di cassa integrazione, piccole ditte autonome, lavora- tori del mondo del turismo, della ristorazione, dell’in- dotto agricolo ed industriale che all’improvviso si sono ritrovati senza alcuna disponibilità finanziaria per provvedere alle proprie esigenze di vita. Contestualmente dalla disamina dei report dei collo- qui effettuati emerge il vissuto di lavoratori che, di fronte al baratro, hanno dovuto mettere in discussione le proprie scelte di vita e lavorative. Rivisitazioni spesso tristi e dolorose. Il servizio sociale professionale pertanto non si è limitato all’immediato soddisfacimento del bisogno ma si è attivato per so- stenere i richiedenti attivando percorsi utili per , come Ulisse, “rimettere la nave in mare”. Grazie all’utilizzo dei Fondi del PON INCLUSIONE si è proceduto alla redazione di graduatorie per l’in- serimento in tirocini formativi ed a seguire con la no- vellata pianificazione dei fondi del PAL al sostegno di azioni funzionali all’incontro tra domanda ed of- ferta nel mondo del lavoro, prevedendo al fine di so- stenere detti processi anche necessari e virtuosi percorsi di formazione e di conseguimento di nuovi abilità professionali. Grazie alla possibilità offerta dal dispositivo di cui alla Circolare n. 2 dell’01/04/2020, così come integrata con successiva circolare n.4 del 19/06/2020 dell’Assesso- rato Regionale della Famiglia sono stati rivisitati le economie dei Piani di zona non ancora utilizzate e di concerto con il Comitato dei Sindaci le stesse sono state allocate sui territori per provvedere ai bisogni se- condari delle famiglie fragili: pagamento di canoni di locazione ed utenze. Il fondo impegnato è stato pari ad € 460.000,00. A corollario sono stati redatti, in funzione delle Linee guida regionali, i Piani di Zona per gli anni 2018/2019 e 2019/2020. Le azioni programmate, su base distrettuale, si situano nel piano degli interventi accennati e mirano a com- pletare il sistema di welfare, anche su elezione solida- ristica, necessario per sostenere i processi di inclusione sociale e di sviluppo di tutte le funzioni residuali, pre- senti nei soggetti fragili, ad oggi perenti, quali ad chiedere aiuto ai Feaci….. esempio l’inclusione sociale attiva, la peer education, l’assistenza alla comunicazione, il servizio di educa- Filippo Santoro
SPECIALE COVID-19 dimensione professionale 9 UMANIZZAZIONE DELLE CURE OSPEDALIERE: NUOVI ORIZZONTI PER UN’ASSISTENZA PERSONALIZZATA E PARTECIPATA 1. MODELLO HEALtH HUMANISAtION U na neofita della professione. Così mi #Umanizzazione #Solidarietà sentivo quando nel maggio del 2019 ho #Partecipazione accettato il mio primo incarico come assistente sociale nell’ambito di un #Modello Health Humanisation progetto multidisciplinare, avviato dall’Azienda #Covid Hospital Sanitaria Provinciale di Messina, nei sette presidi ospedalieri di pertinenza aziendale. Il Progetto #Team Multiprofessionali previsto dal Piano Sanitario Nazionale 2014, intende promuovere e diffondere nelle strutture ospedaliere percorsi assistenziali e organizzativi un’ottica olistica, in cui il benessere organico che riconoscano centralità all’individuo e alla dell’individuo si considera imprescindibile da relazione umana, prima ancora che clinica, tra quello psicologico, emotivo e relazionale. paziente e operatore sanitario. Il Progetto trae origine dalla Ricerca Autofinanziata Sperimentare, con l’auspicio di far attecchire, nel AGE.NA.S: “La valutazione partecipata del grado contesto ospedaliero, un Modello di Health di Umanizzazione delle Strutture di Ricovero”1, Humanisation: questo l’obiettivo perseguito. rilevazione condotta nel 2015. Salute e Umanizzazione: parole cruciali da La ricerca, ampia e dettagliata, ha identificato aree integrare e promuovere in maniera sistematica e specifiche su cui intervenire per contribuire a capillare. strutturare percorsi assistenziali personalizzati. Ben presto mi sono resa conto che avrei fatto parte Partendo dai risultati che la rilevazione ha di un team multiprofessionale, denominato mostrato con riferimento ai presidi ospedalieri Gruppo di lavoro Umanizzazione. Già la dell’azienda sanitaria provinciale di Messina, si è definizione mi faceva percepire l’importanza di delineata una progettualità di azioni e interventi ciò che, con il mio ruolo professionale, sarei stata da realizzare progressivamente, coinvolgendo il chiamata ad incentivare e sviluppare. personale sanitario, i partner istituzionali, gli enti Del resto, ho sempre pensato che l’essenza stessa del terzo settore, le comunità locali. dell’individuo è la sua umanità, intesa come Per ciascuno dei sette presidi ospedalieri dell’ASP proiezione verso l’altro, percepito non come altro di Messina è stato definito un piano di da sé stesso bensì, come un altro sé stesso. miglioramento2 e sono stati reclutati tre team di I primi mesi sono stati dedicati ad approfondire e esperti che lavorano in sinergia. Ogni équipe è analizzare gli studi sul tema e le iniziative avviate formata da un’assistente sociale, uno psicologo, un sul territorio nazionale e non, volte a delineare dirigente delle professioni sanitarie, mediche e percorsi assistenziali nuovi, calibrati sui bisogni e infermieristiche che riveste il ruolo di responsabile sulle peculiari esigenze dei pazienti. locale di progetto. Il team multidisciplinare di cui Assistenza Personalizzata: così vengono definite faccio parte svolge la propria attività nei presidi le buone prassi di cura, strutturate secondo ospedalieri di Milazzo-Barcellona P.G.-Lipari.
10 dimensione professionale giugno 2020 Lavorare nel contesto ospedaliero non è stato valorizza e valuta servizi e prestazioni erogate. facile. L’avvio è stato condizionato da idee Le azioni intraprese si sono indirizzate su più preconcette che originano da un retaggio culturale fronti. Sono stati coinvolti gli operatori sanitari che tende a concepire l’ospedale come un luogo per promuovere un cambiamento che scaturisca esclusivamente di dolore, sofferenza, malattia, dall’interno del settore sanitario. Gli incontri morte. Oggi, a distanza di più di un anno, gli periodici con il personale ospedaliero sono stati ospedali per me si sono trasformati in luoghi di finalizzati a migliorare il clima e il benessere vita. In ospedale le mamme danno alla luce i loro all’interno dell’équipes, determinando ricadute bimbi ma l’ospedale è soprattutto un luogo che positive sulle dinamiche relazionali con i pazienti. ogni giorno pullula di tanta umanità. Umanità a Questi ultimi, secondo i nuovi modelli volte sofferente, altre volte speranzosa. Umanità assistenziali, devono essere posti al centro della che rinasce alla vita dopo una malattia da cui relazione di cura che implica una presa in carico guarisce grazie all’assistenza specializzata ed globale e percorsi olistici rispondenti alle peculiari empatica di medici e infermieri. Una umanità che esigenze. Un’assistenza integrale e completa si prodiga per gli altri, si prende cura di chi soffre. riconosce, dunque, l’importanza terapeutica E, non mi riferisco solo agli operatori sanitari. Il del supporto emotivo e relazionale, incentivato mio pensiero va anche ai tanti volontari che in dalla presenza consolidata e riconosciuta delle corsia affiancano e supportano i degenti, alle comunità e delle organizzazioni del terzo settore organizzazioni del terzo settore che si adoperano che assicurano continuità con il mondo esterno. per sensibilizzare e informare su tematiche I nostri Ospedali, così come mi piace definirli per importanti. Mi riferisco alla società civile che non sottolineare il senso di appartenenza e il legame è più semplice spettatrice ma che partecipa, che si vuole instaurare tra cittadini e struttura
dimensione professionale 11 ospedaliera, nel corso dei mesi, hanno cambiato il loro aspetto. Si sono arricchiti di partecipazione civica, di vitalità, di colori, di arte, di natura che hanno contribuito a renderli più accoglienti, confortevoli e vivibili. In collaborazione con le associazioni locali sono state avviate nelle singole unità operative attività di sostegno relazionale, emotivo, eventi ludico- ricreativi, a carattere formativo e divulgativo. Agli operatori è stata offerta l’opportunità di incontrarsi, raccontarsi, confrontarsi. Uno spazio dedicato a loro, in cui far emergere criticità e aspetti positivi rappresentati dalle competenze, dalla professionalità e soprattutto dalla grande umanità del personale sanitario. Quando il percorso sembrava ormai tracciato e orientato verso una direzione ben definita, il coronavirus, inaspettato, improvviso, ha indotto una inevitabile rimodulazione di quanto pianificato in precedenza. sofferenza di famiglie e degenti, costretti per ragioni sanitarie, all’isolamento e al distacco, a 2. IL COvID HOSPItAL: ESEMPIO DI volte repentino, dagli affetti. ASSIStENZA UMANA E PARtECIPAtA Il gruppo di lavoro umanizzazione ha agevolato gli L’iniziale disorientamento ha lasciato, ben presto, scambi comunicativi tra le famiglie e i pazienti. Gli il posto alla ricerca fattiva di azioni da operatori sanitari, opportunamente sensibilizzati, intraprendere in un nuovo contesto di emergenza hanno supportato i degenti nell’uso di telefonini e sanitaria. tablet, personali e aziendali, dandogli la possibilità Affiancare gli operatori sanitari, sostenerli di interagire, a distanza, con i familiari. emotivamente e psicologicamente: questo il L’attenzione per la peculiare condizione di dolore primo obiettivo da perseguire. vissuta da pazienti e famiglie ci ha spinto, su Il presidio ospedaliero di Barcellona P.G., in cui il impulso della direzione medica di presidio, a gruppo di lavoro di cui faccio parte è presente, in realizzare una brochure informativa che, con un particolare, è stato convertito in Covid Hospital, linguaggio semplice e rassicurante, forniva diventando struttura di riferimento aziendale per indicazioni utili, illustrando, sinteticamente, le l’assistenza ai pazienti affetti da Covid-19. fasi dell’assistenza ospedaliera, indicando i Per far giungere agli operatori la stima e numeri e i recapiti del personale sanitario da l’apprezzamento dei cittadini abbiamo indirizzato contattare, in orari prestabiliti, per avere notizie loro un messaggio di incoraggiamento e sulle condizioni cliniche dei pazienti. Nella gratitudine. brochure si specificava anche la fascia oraria L’équipe aziendale per le emergenze, integrata dai durante la quale le famiglie avrebbero potuto professionisti del gruppo di lavoro umanizzazione, ricevere telefonate o videochiamate da parte dei ha attivato un servizio telefonico di sostegno psico- degenti che erano in condizione di contattarli sociale, rivolto al personale sanitario e alla autonomamente o con l’ausilio del personale cittadinanza. In un momento di paura collettiva e sanitario. di preoccupazione generalizzata, abbiamo La difficoltà di reinserire nel contesto socio- costruito sicurezza a distanza. Dietro la cornetta di ambientale di provenienza pazienti anziani in un telefono che faceva sentire meno soli, facendo dimissione, le cui famiglie non avevano la leva sulla forza simbolica e concreta della relazione possibilità di prendersene cura a domicilio ha umana. rappresentato una criticità da gestire e superare La nostra attenzione e le successive azioni di facendo leva sugli strumenti offerti dalla intervento sono state poi catalizzate da uno degli professione e sulle risorse personali e comunitarie. aspetti più drammatici dell’emergenza Covid: la In collaborazione con la collega del distretto socio-
12 dimensione professionale giugno 2020 sanitario si sono ricercate soluzioni condivise, collaborazione con gli studenti dell’Istituto di nell’esclusivo interesse dei pazienti. istruzione Superiore Renato Guttuso di Milazzo, Tale circostanza mi ha portato a scontrarmi con che realizzeranno lavori artistici nel presidio aspetti poco piacevoli della professione quali la ospedaliero locale. Bellezza che scaturisce anche delusione e il senso di impotenza che scaturiscono dalla profonda umanità di volontari, associazioni dalla difficoltà di attivare in tempi rapidi reti sempre più presenti in corsia per promuovere efficaci e risorse comunitarie appropriate. percorsi assistenziali umani e personalizzati. L’aspetto, certamente, più significativo di questa Questa la mia insolita esperienza di nuova leva esperienza, condotta in una situazione di del servizio sociale che, non avrebbe potuto emergenza sanitaria, è stata la risposta partecipata scegliere momento migliore per affacciarsi alla e attiva delle comunità. Le associazioni e i club professione. L’emergenza socio-sanitaria di services si sono rivelati compagni preziosi, dimensioni mondiali anzichè scoraggiarmi o supportandoci nel diffondere le iniziative avviate intimorirmi mi ha stimolato ad osservare con e dimostrandosi propulsori di significativi gesti di occhi diversi, ad apprendere nuovi modelli e solidarietà comunitaria che si sono concretizzati strategie di intervento, ad apprezzare nella pratica nella donazione di materiali e strumentazione quotidiana l’immenso valore umano e sanitaria (Ventilatori per la respirazione assistita), professionale che ha saputo regalarmi. di presidi di protezione individuale, di prodotti medicali, di tablet e telefonini. BIBLIOGRAFIA E MAtERIALE DI La generosità di tanti, la partecipazione delle RIFERIMENtO: comunità che si sono presi collettivamente cura “Qui sono come a casa”. L’Umanizzazione delle dei più fragili, abbracciando concretamente i più cure e l’esperienza di malattia nei contesti vulnerabili è stata una dimostrazione di come sanitari. Autori: A. Rosa Favretto – Francesca l’attenzione verso l’altro sia insita nella natura Zaltron. Editore: il Mulino (2016) umana e pertanto deve essere sempre promossa e Ricerca Autofinanziata AGE.NA.S. 2015 “La incentivata. valutazione partecipata del grado di Umanizzazione delle strutture di ricovero” 3. PROSPEttIvE FUtURE Piano di Miglioramento Presidi Ospedalieri In una situazione di emergenza che genera paure ASP di Messina e preoccupazioni è lecito aspettarsi un naturale Piano Nazionale della Cronicità. Accordo tra atteggiamento protezionistico di chiusura che, nel Stato, Regioni e Province Autonome di trento caso specifico, è stato sostituito dalla solidarietà e e di Bolzano - 15 settembre 2016- dalle iniziative di tante realtà sociali che si sono attivate. In questo particolare frangente, le Giovanna Vinci comunità locali sono riuscite a proiettarsi oltre la situazione contingente, cogliendo l’occasione per NOtE proporre attività da realizzare nel contesto 1 “La valutazione partecipata del Grado di ospedaliero, dopo l’emergenza. A dimostrazione Umanizzazione delle Strutture di Ricovero”, di come l’istinto di sopravvivenza e l’attaccamento rilevazione effettuata nel 2015 da Age.Na.S in alla vita sono più forti di qualsiasi difficoltà. collaborazione con Cittadinanzattiva, Regioni e Un dopo emergenza da affrontare e gestire Province Autonome. Sistema di valutazione realizzato partendo dai bisogni emersi e da quelli che si con la partecipazione dei cittadini, coinvolti in tutte le manifesteranno nei prossimi mesi. Un dopo fasi, dal monitoraggio alle proposte di miglioramento. emergenza che avrà come concetto chiave: il 2 Piano di Miglioramento Presidi Ospedalieri ASP sostegno psicologico per gli operatori che in MESSINA, elaborato sulla base delle criticità emerse questi mesi hanno lottato in prima linea contro il dalla Ricerca Autofinanziata Age.Na.S. 2015 . Ha coronavirus e per i tanti cittadini che dovranno interessato: Ospedale “San Vincenzo” di Taormina, fare i conti con gli strascichi dolorosi e le L’Ospedale “G.pe Fogliani” di Milazzo, Ospedale conseguenze di quanto accaduto. Ma, sarà anche Civile di Lipari, Ospedale “Cutroni Zodda” di un dopo emergenza che si tingerà dei colori della Barcellona Pozzo di Gotto, Ospedale “Barone Romeo” speranza e della vitalità. Un dopo emergenza fatto di Patti, Presidio Ospedaliero di Sant’Agata Militello, di bellezza che porteremo nei nostri ospedali in Ospedale “San Salvatore” di Mistretta
TEMI DELLA PROFESSIONE dimensione professionale 13 L’AGIRE ETICO NELLE PROFESSIONI DI AIUTO: ASCOLTO ED ORIENTAMENTO MOTIVAZIONALE C ompetenze tecniche e protocolli standar- tizzati della pratica professionale, rap- presentano una base tacita nella forma- #abuso infanzia zione di base del professionista del so- #abuso psicologico ciale1 e dell’educazione2; una professione sottopo- sta ad un carico lavorativo tanto psicologico #alienazione genitoriale quanto emozionale3, che investe il Sé ed il Sé #resilienza #violenza psico-sociale di ciascun operatore, nel lavoro di tutti i giorni tra “scienza” e “coscienza”, o ancora #prevenzione #autodifesa tra “saggezza” e scelte di “giudizio”. #disagio #confusione È pur vero che la sola conoscenza accademica non può risultare meramente valida se non supportata #sofferenza emotiva dall’esperienza pratica, quando ci si sintonizza con le dinamiche vissute dall’utente-cliente, o quando si “analizzano” temi emersi dalla dia- conduca la persona verso un autonomo processo gnosi sociale. di aiuto e consapevolezza, valutando –appunto– Ci sono –dunque– competenze che non si pos- i contenuti per giungere ai “bisogni” ed alla loro sono acquisire solo a livello teorico, ma che na- realizzazione. scono dalla costruzione di un pensiero riflessivo, Ergo, la centralità dell’agire educativo è appan- autonomo e consapevole, permeato da responsa- naggio dei processi autoriflessivi, dell’esplora- bilità sociale, impegno deontologico ed ascolto at- zione e dell’apprendimento sociale; un processo tivo4, singolari e funzionali nell’incontro con il Sé che –tuttavia– dovrà superare il soggetto durante professionale e l’altro. le fasi di conflitto o di frustrazione, al fine di ri- Parafrasando quanto di più vero emerge dal Co- emergere da una forma di profonda crisi identi- struttivismo, gli insegnamenti appartengono alla taria e dissociazione socio-culturale. natura umana, alla stessa identica persona, ma è Se è vero che ciascun individuo ha una propria opportuno utilizzarli e saperli modificare attra- storia e dimensione, con un carico emozionale verso un processo di interpretazione che è finaliz- permeato di “bisogni”, allora è opportuno tenere zato alle dinamiche di vita: l’analisi è condotta in considerazione l’accezione più ampia del signi- mediante una pluralità di significati, tipica del- ficato di “ben-essere” binomio variegato di qua- l’azione educativa. Si tratta di un sapere “espe- lità della vita5, «un concetto… definito più rienziale” che, nella relazione con l’altro, orienta socialmente che fisiologicamente, e che non ha un vero il “ben-essere” della persona verso nuove forme limite al suo incremento, sia sul piano psicofisico sia di frontiere identitarie e co-adattive, tra soggetto su quello materiale, avvicinandosi quindi più al con- e ricerca di Sé stesso, in una dimensione di empo- cetto di ricchezza che a quello di salute»6. werment e aiuto psico-sociale. Un progetto volto «Il disagio sociale, nelle varie forme, giovanili, al cambiamento, basato sulla propria esperienza scolastiche, della vita quotidiana ecc., può essere evolutiva, mediante pensiero critico e possibilità considerato come un indicatore sintomatico del- di interpretare ed interpretarsi. l’alterazione dei legami sociali che dovrebbero ga- Ma cosa risulta singolare nell’operato dell’Assi- rantire l’equilibrio della società e la qualità della stente Sociale? vita»7. L’azione di supporto, di guida motivazionale, che Sportello di Ascolto e di orientamento: la figura
14 dimensione professionale giugno 2020 dell’Assistente Sociale nei contesti educativi e PONTECORVO C. (a cura di), Apprendere in scolastici. gruppo a scuola: prodotti e processi. Nucleo monote- La consulenza psico-sociale8 può risultare fonda- matico, in “Età evolutiva”, n. 24, 1986. mentale per coadiuvare la persona durante la pro- pria esplorazione e valutazione della situazione che è causa di incertezza; una sfida che mette a NOtE dura prova tanto l’utente quanto il professionista, 1. Legge 11 gennaio 2018, n. 3, Delega al governo in materia in una dimensione di accompagnamento e cam- di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni biamento mediante l’ausilio del sapere, saper fare per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sa- nitaria del ministero della salute, art. 5 – Istituzioni dell’area e saper essere. Un percorso che inizia da una delle professioni sociosanitarie (G.U. n. 25 del 31.01.2018, pa- forma di auto-confronto, fino a giungere ad una gina 10); D.P.R. 5 giugno 2001, n. 328, Modifiche ed integra- nuova forma di apprendimento, acquisizione di zioni della disciplina dei requisiti per l’ammissione all’Esame nuovi saperi, quale co-partecipazione all’universo di Stato e delle relative prove per l’esercizio di talune profes- sociale. sioni, nonché della disciplina dei relativi ordinamenti (CAPO IV, artt. 20, 21, 22, 23, 24); Legge 23 marzo 1993, n. 84, Ordina- Lo Sportello di Ascolto può essere un valido stru- mento della professione di assistente sociale e istituzione del- mento all’interno di un contesto educativo, coor- l’albo professionale; D.P.R. 15 gennaio 1987, n. 14, Valore dinato da un … tutor che ha il compito di abilitante del diploma di assistente sociale in attuazione del- supportare ed orientare il percorso di crescita l’art. 9 del Decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo degli alunni. Possono essere attivati Sportelli 1982, n. 162. 2. Legge 27 dicembre 2017, n. 205, Bilancio di previsione dello psico-sociali, psicologici o pedagogico-educativi, Stato per l’anno finanziario 2018e bilancio pluriennale per il sulla base delle competenze cui il Tutor è specia- triennio 2018-2020, commi, 594,595,597, 598, 599, 600, (G.U. lista9, «… a scopo di chiarificazione, di sostegno fina- Serie Generale n. 322 del 29-12-2017 – Suppl. ordinario n. 62); lizzato al raggiungimento di un nuovo equilibrio da Legge 30 dicembre 2018, n. 145, (art. 1, comma 597), Bilancio parte dell’utente»10 di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 – G.U. n. 302 del 31.12.2018 – Serie Generale – Suppl. Ordinario. Gianfranco Salvatore Bonanno 3. «Mi piacerebbe pensare che ogni professionista impegnato in campo educativo –e non solo il professionista dell’aiuto– facesse delle “emozioni” una base tacita della propria azione BIBLIOGRAFIA pedagogica… », citazione: BONANNO Gianfranco Salvatore, Supportare gli alunni in difficoltà, KDP – Amazon, 2019, (pag. 5). ACQUISTAPACE V., DI BLASIO P., La prevenzione 4. «L’ascolto è una componente imprescindibile del processo della violenza all’infanzia tra fattori di rischio e fattori comunicativo che richiede –al destinatario– attenzione, elabo- protettivi, relazione al Convegno «La prevenzione razione e risposta… », citazione: Ibidem, (pag. 6). del disagio all’infanzia», Firenze, settembre 2002. 5. BONANNO Gianfranco Salvatore, Supportare gli alunni in AZZONI M. et al., La presa in carico coatta nei casi difficoltà, KDP – Amazon, 2019, (pag. 10). 6. CAMPANINI Annamaria, (a cura di), Nuovo dizionario di ser- di maltrattamento dei bambini in famiglia, in Luopi vizio sociale, Carocci editore Faber, 2013, Roma (pag. 97). S., De Francisci A., Angolari C., Le prospettive rela- 7. AUGUSTONI A., VILLA F. (2002), Disagio e ambiente, Vita e zionali nelle istituzioni e nei servizi territoriali, Mas- Pensiero, Milano, pag. 10; citazione in Nuovo dizionario di servi- son, Milano, 1985. zio sociale (a cura di Annamaria Campanini, 2014, Carocci edi- BIANCARDI M., Abuso sessuale e tutela dei bambini, tore Faber, pag. 225). 8 CAMPANINI Annamaria, L’intervento sistemico Un modello in “La Famiglia”, n. 191, 1988. operativo per il servizio sociale, Carocci editore Faber, 2002, ri- CAFFO E., Abusi e violenze all’infanzia, UNICOPLI, stampa 2012, (si legge a pag. 189: “Dal Pra Ponticelli (1987, pp. Milano, 1982. 57-60) sottolinea come la consulenza psico-sociale sia un com- CAPUTO I., Mai devi dire, Corbaccio, Milano, pito specifico dell’assistente sociale e possa rappresentare «il 1995. livello massimo di capacità professionale» da approfondire sulla base delle acquisizioni teoriche e metodologiche, ma cer- CIRILLO S., DI BLASIO P., La famiglia maltrattante, tamente «non delegare ad altro personale specialistico (psico- Cortina, Milano, 1989. logo, psichiatra, medico) o da assumersi solo insieme a loro»”; DEMETRIO D., L’abuso cognitivo, in “Animazione (DAL PRA PONTICELLI, (1987), pp. 57-60, Lineamenti di ser- sociale”, 11, 1997. vizio sociale, Astrolabio, Roma). DI BLASIO P., La famiglia che maltratta: alcuni dati, 9. BONANNO Gianfranco Salvatore, Supportare gli alunni in difficoltà, KDP – Amazon, 2019, (pag. 84). in “CBM Argomenti”, 1, 1991. 10. CAMPANINI Annamaria, L’intervento sistemico Un modello MALACREA M., VASSALLI A., Segreti di famiglia, operativo per il servizio sociale, Carocci editore Faber, 2002, ri- Cortina, Milano, 1990. stampa 2012, (pag. 189).
TEMI DELLA PROFESSIONE dimensione professionale 15 IO SONO UN’ASSISTENTE SOCIALE E SONO FIERA DI ESSERLO P erché, non è stato un vestito, o un ca- caratterizzano la nostra dimensione di per- mice che ho indossato, da appendere sone singole, gruppi o comunità; dall’espe- ad un chiodo tra un intervallo e l’al- rienza al fatebenefratelli di Genzano, che tro. Lo sono stata sempre nella mia nonostante il pregiudizio di considerarli dei vita quotidiana, nel mio essere e nel mio fare. cottolenghi, ho sperimentato non il limite, ma Questo è stato il mio segreto per essere ap- qualcosa che va oltre ogni confine, la bellezza passionata e innamorata del mio lavoro, se interiore di ognuno di loro, le loro risorse na- così si può considerare, aggiungerei qualcosa scoste e silenziose. Mi ricordo, quando sono in più, per es. una missione? Ma non nel arrivata, mi hanno consegnato, camice bianco senso bacchettone, bigotto, nel senso più pro- e guanti; ho iniziato il mio servizio, e notavo, fondo di un semplice concetto: “ in questa che loro richiedevano le attenzioni, con i loro professione non si può ostentare ciò che real- sorrisi, toccandoti le mani, o meglio afferran- mente non si sente”……e ancora come affer- dole, perché era l’unico canale di contatto, ma mava un noto docente americano Prof. Bra- vi era un ostacolo, i guanti…allora ho deciso wan: “più vi sentirete onnipotenti e onni- di non mettere i guanti, le mie mani alla fine scienti, più diventerete impotenti”. del campo estivo di oltre un mese erano mas- Allora, quando mi balbetto l’aggettivo “so- sacrate, ma felice non di avere dato, ma di ciale”, penso solo, con tutti i miei sforzi di avere ricevuto. La mia esperienza è stata ed collocarmi prima nella sostanza e poi nella è nel terzo settore, nelle case famiglie per mi- competenza, consapevole di navigare in una nori abusati sessualmente, e per ultimo nelle società crepata. Sicuramente, avere un po’ del case di accoglienza che accolgono donne vit- complesso di Lorenzo il Magnifico, non sa- time di violenza insieme ai loro bambini. Lo rebbe male, ponendoci la domanda :»chi stare con loro, l’ho sempre considerato una siamo, da dove veniamo e dove andiamo»... parabola vissuta dal di dentro, cogliendo le Insomma,basta con il complesso di «Cene- vibrazioni delle loro paure, della loro soffe- rentola», siamo una categoria professionale renza. L’ambito comunitario, nel momento in con tanto di codice deontologico e albo. cui si entra in contatto con mamme e minori, Il mio atteggiamento, il nostro , per chi crede proveniente da un ambiente pregiudizievole, nella propria professione, non è di onnipo- maltrattante a limite della sopportazione tenza e di onniscenza, ma di crescita, di adat- umana, ecco, che, lì, che io come Assistente tamento all’evoluzione del Welfare, di porsi Sociale, scrivo un libro che deve essere an- in modo simmetrico, non «dall’alto verso il cora stampato, là, dove entro nella loro inte- basso, ma dal basso verso l’alto». riorità non in punta di piedi, ma a piedi «la strada si fa camminando». scalzi; il che non è facile, ma è lì sul campo Ed io la strada l’ho fatta camminando a piedi, che rivelo ciò che sono, i miei limiti, le mie ri- a volte con le scarpe,ma ho sempre preferito, sorse umane e professionali. E’ in questo con- seppure le ferite, le bruciature, l’escoriazioni, testo, dove trascorro, 10 ore al giorno con a piedi nudi, a contatto diretto con i vari ter- loro, più le emergenze, le crisi da gestire, che reni, quello buono, quello sassoso, quello ho la possibilità di affinare la capacità di arido, etc… ascolto, facendo emergere il più possibile, Durante il cammino professionale-umano, quella che io chiamo “empatia”, mettersi al mi sono imbattuta in forme di povertà, che posto dell’altro, per iniziare un vero “pro-
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