"EMERGENZE" - Scuola di Specializzazione in Medicina Interna - Dott.ssa Mara La Rocca

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"EMERGENZE" - Scuola di Specializzazione in Medicina Interna - Dott.ssa Mara La Rocca
Scuola di Specializzazione in Medicina Interna

     Direttore: Prof. Paolo Martelletti

«EMERGENZE»
     Dott.ssa Mara La Rocca

 Tutor Dott. Francesco Travaglino
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TRIAGE

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TRIAGE
Scale di valutazione pediatriche

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TRIAGE
Scale di valutazione pediatriche

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TRIAGE
Scale di valutazione pediatriche

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TRIAGE < 14 anni

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TRIAGE
Scale di valutazione del dolore

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•   Manuale di Triage 2015. Linee-guida aziendale per l’effettuazione dei triage nei
    «Pronto Soccorso» ospedalieri. ASP Agrigento.

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CODICE
VERDE
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CODICE VERDE

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FERITE E LACERAZIONI

o   Contusioni
o   Escoriazioni
o   Ferite da taglio
o   Ferite da punta
o   Lacerazioni
o   Ferite lacero-contuse

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FERITE E LACERAZIONI

Obiettivi del medico di Pronto Soccorso:
ü Comprensione della dinamica e delle tempistiche
ü Individuazione di lesioni misconosciute (nervose e
  tendinee)
ü Emostasi accurata
ü Prevenire l’infezione
ü Promuovere la riparazione tissutale
ü Evitare la formazione di cicatrici ipertrofiche e/o
  cheloidi

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FERITE E LACERAZIONI
ü Comprensione della dinamica e delle tempistiche
ü Individuazione di lesioni misconosciute (nervose e
  tendinee)

Chiedi epoca, luogo e circostanze (in-door/out-door, animale conosciuto o
   randagio), dinamica

Valuta l’integrità di muscoli, tendini e nervi chiedendo di effettuare movimenti
   e valutando la sensibilità distale

Effettua eventuale RX o ecografia per individuare lesioni profonde e/o
    presenza di corpi estranei radiopachi e radiotrasparenti

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FERITE E LACERAZIONI

ü Emostasi accurata

Esercita pressione costante con garze se possibile sterili

Se individui vene superficiali sanguinanti legale

Se la ferita richiede trattamento chirurgico avanzato «clampa» i vasi con
pinza vascolare

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FERITE E LACERAZIONI
ü Prevenire dell’infezione
Previa anestesia locale (lidocaina 1% o mepivacaina 2%, eventualmente miscelata a
sodio bicarbonato in rapporto 10:1), iniezione tramite siringa da insulina sui margini
della ferita

Pulizia con lavaggio della cute circostante la ferita con povidone-ioduro (Betadine) o
H2O2 diluita (maggiormente lesiva sui fibroblasti)

Irrigazione «a pressione» della soluzione di continuo con fisiologia o ringer lattato
(siringa da 30 ml con ago cannula da 19 G – bianco o 18 G - verde)

Le escoriazioni vanno pulite con spazzolamento nella stessa direzione della lesione
per rimuovere CE, lasciar asciugare senza coprire;
Le vaste contusioni se danno ematomi liquidi si possono aspirare altrimenti vanno
evacuate chirurgicamente e successivamente medicate con medicazione
compressiva;
Le lacerazioni vanno suturate al minimo per elevato rischio ischemico dei lembi
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Tipo di ferita                 Pz non immunizzati o Pz immunizzati     Pz immunizzati
                                       FERITE E (tempo
                               parzialmente         LACERAZIONI
                                                           dall'ultimo (tempo dall'ultimo
                               immunizzati          richiamo 5-10 aa)  richiamo >10 aa)

Pulita-piccola          Iniziare o completare il Niente                  Anatossina tetanica 0,5
                        ciclo di                                         ml
            ü Prevenire        dell’infezione
                        immunizzazione:
                        anatossina tetanica
            Indicare di mantenere
                        0,5 ml       la ferita coperta per le prime 48 h senza
            bagnarla (se si posizionano punti di sutura tale indicazione deve
Pulita-grande o         In un braccio:        Anatossina tetanica     In un braccio:
soggetta rimare
          a tetano fino alla rimozione degli
                        immunoglobulina   stessi  7-10
                                              0,5 ml    gg dopo)      anatossina tetanica 0,5
                         umana antitetano 250                              ml* Nell'altro braccio:
            Prescrivere U.I.  * Nell'altro
                          profilassi       braccio: (cefalosporine o penicilline
                                      antibiotica                          immunoglobulina
                         anatossina tetanica                               umana antitetano 250
            semisintetiche   tipo amoxicillina-clavulanato) per ferite contaminate
                         0,5 ml * Completare il                            U.I.*
            o in pazienticiclo
                           a rischio
                               di
                         immunizzazione*
Soggetta Valutare
          a tetano,       la necessità  di profilassi Anatossina
                             In un braccio:           antitetanica   …
                                                                 tetanica   In un braccio:
sbrigliamento                  immunoglobulina             0,5 ml Terapia   anatossina tetanica 0,5
ritardato o                    umana antitetano 500        antibiotica      ml* Nell'altro braccio:
incompleto
                               U.I.* Nell'altro braccio:                    immunoglobulina
                               anatossina tetanica                          umana antitetano 500
                               0,5 ml*                                      U.I.* Terapia antibiotica
                Titolo Presentazione                            10/06/19               Pagina 16

*Usare differenti siringhe, aghi e sede di iniezione.
FERITE E LACERAZIONI

ü Promuovere la riparazione tissutale
Punti di sutura con la tecnica preferita (con i punti semplici fai estroflettere i
margini della ferita; preferisci fili sintetici rispetto ai naturali); stery-strip o
collanti cutanei (ferite superficiali, con scarsa tensione e margini non
retratti)

ü Evitare la formazione di cicatrici ipertrofiche e/o
  cheloidi

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FERITE E LACERAZIONI
                                   IN CASO DI MORSI O PUNTURE

Vipera:
•   Fasciare sul posto a monte della zona morsa con fasciatura in senso
    prossimo-distale
•   Approccio A-B-C e monitoraggio multiparametrico
•   Idratare con cristalloidi isotonici
•   Siero antivipera SOLO per grave compromissione sistemica (0.5-1
    mg/kg in 250 cc di S.F. in infusione lenta (previo ponfo di 0.1 ml per
    rischio anafilattico)
•   Disinfezione
•   Analgesia (ketorolac 30 mg)
•   Antibioticoterapia (ceftriaxione 2 gr/die ev + Amikacina 500 mg x
    2/die ev
•   Profilassi antitetanica

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FERITE E LACERAZIONI
                       IN CASO DI MORSI O PUNTURE
Cane:
•   Emostasi
•   Lavare la ferita con acqua e sapone per circa 10 minuti, irrigare a
    pressione abbondantemente, poi disinfettare con acqua ossigenata e poi
    povidone-ioduro
•   Evitare di suturare: è una ferita sporca, deve essere garantita la
    possibilità di drenare le secrezioni. Consultare il chirurgo.
•   Antibioticoterapia con ampicillina-sulbctam 1.5-3 gr x 4/die ev O
    ceftriaxone 1 gr/die ev (50 mg/kg/24h nel bambino) O imipenem-
    cilastatina 0.5-1 gr x 4/die (50 mg/kg/24h nel bambino)
•   Profilassi antitetanica
•   Profilassi antirabbica in zone endemiche o in caso di documentati
    precedenti casi: Ig antiRabbia 20 UI/kg: ½ dose im e ½ dose nei tessuti
    lesi intorno al morso

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FERITE E LACERAZIONI
                     IN CASO DI MORSI O PUNTURE

Zecca:
•   Estrarre la zecca integralmente
•   Lavare con acqua e sapone poi disinfettare con povidone-ioduro
•   Analgesia con ghiaccio, ketorolac e pomata antistaminica
    antiprurito
•   Profilassi antitetanica
•   Valutare necessità di ricovero per rischio di rickettiosi e terapia con
    doxiciclina 100 mg x2/die per os, oppure cloramfenicolo 50-75
    mg/kg/die in 4 dosi, oppure ciprofloxacina 750 mg x 2/die per os

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•   Manuale di Medicina di Emergenza e Pronto Soccorso. III edizione. M.G. Balzanelli,
    A. Gullo. Edizioni internazionali. 2012
•   https://www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/Ig_Tetano.asp

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FEBBRE

Il problema della definizione e del sito di rilevazione:

“Fever is defined as a rectal temperature higher than or equal to 38 °C. In
   practice, axillary route is easier, more accepted and more hygienic. An
   axillary temperature higher than or equal to 37.5 °C is considered a
   fever.” Medici senza frontiere https://medicalguidelines.msf.org/viewport/CG/english/fever-16689066.html

“> 37°C…Oral temperatures are more convenient than core temperatures
   (rectal or bladder)…However, evidence does not support the accuracy of oral
   temperatures” Evaluation of fever in the emergency department. American Journal of Emergency Medicine 35
    (2017) 1755–1758

“Tympanic temperature of 38°C or greater. “ Febrile adults presenting to the emergency
    department: outcomes and markers of serious illness. Emerg Med J 2004;21:170–174. doi: 10.1136/emj.2002.001933

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FEBBRE

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FEBBRE

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FEBBRE

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FEBBRE
             Signs or symptoms                            Possible aetiology
Meningeal signs, seizures                  Meningitis/meningoencephalitis/severe
                                           malaria

Abdominal pain or peritoneal signs         Appendicitis/peritonitis/typhoid fever
Diarrhoea, vomiting                        Gastroenteritis/typhoid fever
Jaundice, enlarged liver                   Viral hepatitis
Cough                                      Pneumonia/measles/tuberculosis if persistent

Ear pain, red tympanic membrane            Otitis media
Sore throat, enlarged lymph nodes          Streptococcal pharyngitis, diphtheria
Dysuria, urinary frequency, back pain      Urinary tract infection
Red, warm, painful skin                    Erysipelas, cellulitis, abscess
Limp, difficulty walking                   Osteomyelitis/septic arthritis
Rash                                       Measles/dengue/haemorrhagic
                                           fever/chikungunya

Bleeding (petechiae, epistaxis, etc.)      Dengue/haemorrhagic fever
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Joint pain                                 Rheumatic fever/chikungunya/dengue
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FEBBRE

Laboratory and other examinations 1/3

Children less than 2 months with a rectal temperature higher than or equal to
38 °C without a focus:
• Urinary dipstick;
• Lumbar puncture (LP) if
         - child less than 1 month
or if any of the following:
         - meningeal signs, coma, seizures, critically ill appearance, failure of
prior antibiotic therapy, suspicion of staphylococcal infection;
• Chest X-Ray (if available) in case of signs of respiratory disease.

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FEBBRE

Laboratory and other examinations 2/3

Children 2 months to 3 years with a rectal temperature higher than or equal
to 38.5 °C without a focus:
• Urine dipstick;
• White blood cell count (WBC) if available;
• LP if meningeal signs.

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FEBBRE

Laboratory and other examinations 3/3

Children over 3 years and adults with an axillary or rectal temperature higher
than or equal to 39 °C:
• According to clinical presentation.

               Medici senza frontiere https://medicalguidelines.msf.org/viewport/CG/english/fever-16689066.html

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FEBBRE

          A protocol for the
     emergency department
      management of acute
     undifferentiated febrile
             illness in India
A protocol for the emergency department management
     of acute undifferentiated febrile illness in India.
     Thangarasu et al. International Journal of
     Emergency Medicine 2011, 4:57

                                                                10/06/19   Pagina 32
FEBBRE

Febrile adults presenting to the emergency department: outcomes and markers of serious illness. Emerg Med J 2004;21:170–
174. doi: 10.1136/emj.2002.001933
                                                                    10/06/19                               Pagina 33
FEBBRE

                                                                   10/06/19                              Pagina 34

Evaluation of fever in the emergency department. American Journal of Emergency Medicine 35 (2017) 1755–1758
•   A protocol for the emergency department management of acute undifferentiated febrile illness
    in India. Thangarasu et al. International Journal of Emergency Medicine 2011, 4:57
•   Medici senza frontiere https://medicalguidelines.msf.org/viewport/CG/english/fever-
    16689066.html
•   Febrile adults presenting to the emergency department: outcomes and markers of serious
    illness. Emerg Med J 2004;21:170–174. doi: 10.1136/emj.2002.001933

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CODICE
GIALLO
CODICE GIALLO

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DOLORE TORACICO NON TRAUMATICO

«Qualsiasi dolore, riferito dalla base del naso all’ombelico anteriormente e dalla
  nuca alla 12° vertebra posteriormente, che non abbia causa traumatica»

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DOLORE TORACICO NON TRAUMATICO

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DOLORE TORACICO NON TRAUMATICO
•   ECG a 12 derivazioni entro 10 minuti dal I contatto
•   Monitoraggio ECG continuo se alta probabilità di SCA
•   Ripetizione ECG all’eventuale ripresentarsi dei sintomi

•   Dosaggio hs-cTn con algoritmo 0-3 h.
     • Nei pazienti a basso rischio è accettato dosaggio hs-cTn con algoritmo 0-1 h

Aumento SIGNIFICATIVO
della hs-cTn a 3h (T1) è
≥50%
rispetto (T0).
Se ciò non si verifica:
passare a
un work-out di diagnosi
differenziali.

La cTn (T>I) aumenta
nell’insufficienza renale
severa à aggiustare per la
GFR.

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DOLORE TORACICO NON TRAUMATICO

•   Altri esami di laboratorio utili nella DD: D-dimero (EP e diss. Aortica), PCR (patologia
    infiammatoria pleuro-parenchimale)
•   Emogasanalisi arteriosa
•   (Ecografia fast bedside)
•   RX torace in 2 proiezioni (dissezione aortica, patologia pleurica, patologie degli organi
    mediastinica
      • Integrare con Ecografia toracica (soprattutto se decubito supino obbligato)

•   Ecocardiogramma (II livello, fortemente raccomandato soprattutto per dolore toracico in
    atto)

•   Test da sforzo previa ricovero in regime di Osservazione Breve Intensiva, > 12 h dal dolore
    toracico.
•   Eco-stress se previa ricovero in regime di Osservazione Breve Intensiva, > 12 h dal dolore
    toracico.
•   TC coronarica (per segni o sintomi riferibili coronaropatia o ad altra causa di dolore toracico,
    in assenza di alterazioni dei biomarcatori o di specifiche alterazioni ECG, categoria di rischio
    basso-intermedio di malattia coronarica.

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DOLORE TORACICO NON TRAUMATICO

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DOLORE TORACICO NON TRAUMATICO

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DOLORE TORACICO NON TRAUMATICO

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DOLORE TORACICO NON TRAUMATICO
                       Gradiente alveolo-arterioso
                                 di ossigeno, indicatore di un
                                 shunt polmonare, in caso di
                                 NORMALITÀ (5-10 mmHg, corretto
                                 per l’età à [età in anni / 4] + 4), ha un
                                 elevato valore predittivo
                                 negativo di embolia polmonare
                                 se associato ad un valore di
                                 pCO2 > 36 mmHg.

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DOLORE TORACICO NON TRAUMATICO

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DOLORE TORACICO NON TRAUMATICO

                10/06/19     Pagina 48
• Documento di consenso ANMCO/SIMEU: Gestione intraospedaliera dei pazienti che si
  presentano con dolore toracico. G Ital Cardiol 2016;17(6):416-446
• Procedura per il dolore toracico e le patologie tempo dipendenti cardiovascolari al Pronto
  Soccorso. Linee guida aziendali Ospedale Sant’Andra 2016
• Manuale di Medicina di Emergenza e Pronto Soccorso. III edizione. M.G. Balzanelli, A. Gullo.
  Edizioni internazionali. 2012
• https://www.nursetimes.org/diagnosi-di-dissezione-aortica-con-a-d-d-score/41990

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DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO

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http://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-gastrointestinali/addome-acuto-e-chirurgia-dell-apparato-digerente/dolore-addominale-acuto#v890224_it
DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO

“The term acute abdominal pain is a synonym of ‘acute
abdomen’ and is defined as abdominal pain of a
nontraumatic origin with a maximum duration of 5 days.“
Guideline for the Diagnostic Pathway in Patients with Acute Abdominal Pain. Dig Surg 2015;32:23–31

“L’addome acuto è un insieme di sindromi caratterizzato da
un Quadro semeiologico in cui siano costantemente presenti
dolore addominale e disturbi della canalizzazione intestinale”
Manuale di Medicina di Emergenza e Pronto Soccorso. III edizione. M.G. Balzanelli, A. Gullo. Edizioni internazionali. 2012

                                                                    10/06/19                                Pagina 51
DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO

  SINDROME                        SINDROME NON
  CHIRURGICA                      CHIRURGICA
  Sindrome peritonitica           Sindromi sistemiche
  Sindrome occlusiva              Sindromi infiammatorie
                                  g.i.
  Sindrome vascolare              Sindromi urogenitali
                                  Patologia cardio-pleurica

Lo specialista chirurgo d’urgenza andrebbe coinvolto costantemente

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DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO

Necessario definire il grado di urgenza in
quanto della condizione:
Ø «non urgenti» abbiamo > 24 h di
  tempo per prevenire lo sviluppo di
  eventuali complicanze
Ø «urgenti» richiedono trattamento entro
  24 h

    Guideline for the Diagnostic Pathway in Patients with Acute Abdominal Pain. Dig Surg 2015;32:23–31

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DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO
L’importanza dell’ANAMNESI per non soccombere alla Tomba del Medico
  Ø Info sul dolore addominale
      Ø Sede
      Ø Qualità (viscerale, somatico, possibilità che sia viscerale riferito)
      Ø Modalità di insorgenza (improvvisa, rapida, graduale)
      Ø Andamento temporale e modificazioni nel tempo
      Ø Fattori che ne influenzano le caratteristiche

  Ø Sintomi sistemici associati al dolore addominale
  Ø Alterazioni dell’alvo ( ! Se alvo chiuso ai gas da > 8 h)
  Ø APR, familiare e farmacologica essenziale (interventi chirurgici
      addominali, cardiopatia, familiarità per aneurismi, anemia falciforme, porfiria,
      assunzione di anticoagulanti)
  Ø   Nella ♀ non tralasciare l’anamnesi ginecologica (12-48 aa si considera
      in gravidanza fino a prova contraria!)

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DOLORE
Dov'è localizzato il dolore? ADDOMINALE
                             Vedi Sede del doloreNON   TRAUMATICO
                                                  addominale e possibili cause.

Che caratteristiche ha il   • Episodi acuti di forte dolore costrittivo che "tolgono il
dolore?                       fiato" (colica renale o biliare)
                            • Ondate di dolore sordo accompagnate da vomito
                              (occlusione intestinale)
                            • Dolore di tipo colico che diventa continuo
                              (appendicite, occlusione intestinale con
                              strangolamento, ischemia
                            • mesenterica)
                            • Dolore acuto e costante, che peggiora col movimento
                              (peritonite)
                            • Dolore lacerante (aneurisma dissecante)
                            • Dolore sordo (appendicite, diverticolite,
                              pielonefrite)
Lo ha già avuto prima?      Il riscontro positivo suggerisce problemi ricorrenti come
                            malattia ulcerosa, coliche biliari, diverticolite, dolore
                            ovulatorio o mittelschmerz
L'esordio è stato           • Improvviso: "Come un flash improvviso" (ulcera
improvviso?                   perforata, litiasi renale, rottura in gravidanza
                              ectopica, torsione dell'ovaio o del testicolo, alcune
                              rotture aneurismatiche)
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                            • Meno repentino: la maggior parte delle altre cause
Quanto è intenso il dolore? ADDOMINALE
             DOLORE           • Dolore intensoNON
                                                (perforazione intestinale,
                                                      TRAUMATICO
                                calcolo renale, peritonite, pancreatite)
                              • Dolore sproporzionato rispetto al riscontro
                                obiettivo (ischemia mesenterica)

Il dolore migra verso altre     •   Scapola destra (colica biliare)
parti                           •   Spalla sinistra (rottura di milza, pancreatite)
del corpo?                      •   Pubico o vaginale (colica renale)
                                •   Schiena (rottura di un aneurisma dell'aorta,
                                    pancreatite, talvolta ulcera perforata)
Cosa allevia il dolore?         • Antiacidi (ulcera gastroduodenale)
                                • Stare disteso tranquillo per quanto possibile
                                  (peritonite)
Quali altri sintomi compaiono   • Il vomito precede il dolore e la diarrea lo segue
con il dolore?                    (gastroenterite)
                                • Vomito ritardato, assenza di evacuazioni e
                                  flatulenza (occlusione intestinale acuta; il
                                  ritardo aumenta quando la sede di occlusione
                                  è più distale)
                                • Vomito grave precede un dolore epigastrico
                                  intenso, torace   o spalla sinistra (perforazione
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                                  emetica o dell'esofago intraaddominale)
DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO

                                                                                     10/06/19                                       Pagina 57

Acute mesenteric ischemia: guidelines of the World Society of Emergency Surgery. Bala et al. World Journal of Emergency Surgery (2017) 12:38
DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO

Nell’ESAME OBIETTIVO che deve essere generale e regionale,
non tralasciare:

•   La presenza di cicatrici da pregresso intervento chirurgico
•   La presenza di soffi
•   La ricerca di tutti i polsi
•   Esplorazione rettale
•   Esplorazione vaginale

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WBC count and
C-reactive protein

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10/06/19   Pagina 60
DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO
Ø The diagnostic accuracy of medical history and physical examination is
  insufficient to reach a correct diagnosis (level 2).
Ø The diagnostic accuracy of medical history, physical examination, and
  laboratory parameters is also insufficient to accurately identify the correct
  diagnosis (level 1).
Ø CRP and WBC count alone are insufficient to differentiate urgent from
  nonurgent conditions. When clinically nonurgent condition is suspected but
  the CRP is above 100 mg/l or the WBC count is above 15 × 10 9 /l, the
  suspicion of an urgent condition rises and additional imaging is warranted
  (level 1).

Ø The diagnostic accuracy of medical history, physical examination, and/or
  laboratory parameters is sufficient to discriminate between urgent and
  nonurgent causes and justify the choice for additional imaging in
  suspected urgent conditions (level 2).

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DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO

Ø On presentation at the Emergency Department, only CRP and WBC
  count should be determined. Other laboratory tests can be
  determined based on the suspicion of a specific diagnosis after
  medical history and physical examination.
Ø Patients suspected of a nonurgent condition need no admission and
  can return to the outpatient clinics for reevaluation the next day (level
  ??).

Ø No conclusions can be drawn on the differences in accuracy between
  residents and specialists.

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DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO

Other laboratory tests…

Ø Emogasanlisi à pH e lattati
Ø Emocromo à nell’occlusione intestinale aiuta la stadiazione:
        WBC < 15000 semplice; 15000< 25000
        ischemia
Ø Elettroliti à ipocalcemia nella pancreatite
Ø Enzimi à ALP, gammaGT e bilirubina nella colestasi
                  LDH, CK, AST e AST se c’è necrosi cellulare
                                   • LDH e CK nel danno intestinale
                                   • AST e ALT nel danno epatico
Ø Esame chimico-fisico urinario e/o stick urinario per leu, hb, chetoni
Ø Beta HCG in età fertile

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DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO

                 •     ECG 12 derivazioni
                 •     RX torace
                 •     …e l’RX diretta addome??

Guideline for the Diagnostic Pathway in Patients with Acute Abdominal Pain.   10/06/19   Pagina 64
Dig Surg 2015;32:23–31
Plain abdominal radiography in acute abdominal pain—is it really necessary?
Emerg Radiol (2014) 21:597–603
DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO

                 10/06/19     Pagina 65
DOLORE ADDOMINALE NON TRAUMATICO
                          alcuni approcci terapeutici iniziali

PERITONITE / OCCLUSIONE INTESTINALE / ISCHEMIA INTESTINALE:
q Correzione dello stato ipovolemico à cristalloidi 150-300 ml/h per garantire
  diuresi0.5 ml/kg/h
q Terapia antibiotica
q Posizionare SNG e CV
q Terapia chirurgica

SANGUINAMENTO GASTROINTESTINALE farmaci utilizzabili:
q Pantoprazolo/omeprazolo: bolo (80 mg in SF 100 cc) seguito da infusione continua
  (8 mg/ora per 72 ore) per SANGUINAMENTI GASTRICI
q Somatostatina: bolo (250 mcg ev in 3 min: portare 1 fl da 3 mg a 10 ml con SF e
  infondere 1 ml) seguito da infusione (250 mcg/ora): 1 fl in SF 500 ml a 42 ml/ora
q Octreotide: bolo (50 mcg ev lentamente: portare 1 fl da 0.1 mg a 10 ml con SF e
  infondere 5 ml, seguito da infusione (25-50 mcg/ora): 5 fl in SF 500 ml a 25-50
  ml/ora
q Vasopressina 0.1-0.4 UI/min in infusione per 48-72 h
q Terlipresina 2 mg/6 h per 48 h

                                               10/06/19                   Pagina 66
•   Guideline for the Diagnostic Pathway in Patients with Acute Abdominal Pain. Dig Surg
    2015;32:23–31
•   Manuale di Medicina di Emergenza e Pronto Soccorso. III edizione. M.G. Balzanelli, A. Gullo.
    Edizioni internazionali. 2012
•   Dolore addominale acuto - Disturbi gastrointestinali - Manuali MSD Edizione Professionisti.
    http://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-gastrointestinali/addome-acuto-e-
    chirurgia-dell-apparato-digerente/dolore-addominale-acuto#v8…
•   Plain abdominal radiography in acute abdominal pain—is it really necessary? Emerg Radiol
    (2014) 21:597–603
•   Acute mesenteric ischemia: guidelines of the World Society of Emergency Surgery. Bala et
    al. World Journal of Emergency Surgery (2017) 12:38
•   https://www.cpo.it/workspace/files/lg-emorragia_breve-4ef47e6b9b35d.pdf

                                                     10/06/19                      Pagina 67
CODICE ROSSO

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CODICE ROSSO

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DEFICIT NEUROLOGICO FOCALE ACUTO
Rientra nel codice giallo NEURVASCOLARE, oltre il sospetto ictus secondo CPSS,
anche la SOSPETTA ESA, secondo i Segni di Allarme della Cefalea Acuta,
INDIPENDENTEMENTE DAL TEMPO DI INSORGENZA.
Il pz dovrebbe accedere in struttura con NCH – Ch. Vasc – Neurorad. interventistica

                   •   Esordio improvviso della cefalea
                   •   La peggior cefalea della propria vita
                   •   Diversa dal solito
                   •   Di nuova insorgenza
                   •   Successiva ad uno sforzo
                   •   Accompagnata da perdita di coscienza

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DEFICIT NEUROLOGICO FOCALE ACUTO

Eziopatogenesi
q Vascolare (ischemia o emorragia)
q Metabolica (ipoglicemia, encefalopatia epatica)
q Post-traumatica
q Crisi comiziale

Se è di origine vascolare…
Da quanto tempo è presente (e quanto dura)?
Ø < 60 min Attacco Ischemico Transitorio (max 24 h)
Ø > 60 min Ictus Cerebrale (80 – 85% ischemici, 15 – 20% emorragici)

Manuale di Medicina di Emergenza e Pronto Soccorso. III edizione. M.G. Balzanelli, A. Gullo. Edizioni internazionali. 2012

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DEFICIT NEUROLOGICO FOCALE ACUTO
                                                                                     Oltre a
                                                                                     - ABC come sempre
                                                                                     - se GCS < 8 valuta IOT come sempre
Alla valutazione dei parametri vitali se:

• Ipertensione e bradicardia à Sindrome da Ipertensione endocranica
                                  Ø Contatta il Neurochirurgo
• Ipertensione arteriosa grave à max > 210 e/o dia > 110
                                  Ø Tratta l’ipertensione

Manuale di Medicina di Emergenza e Pronto Soccorso. III edizione. M.G. Balzanelli, A. Gullo. Edizioni internazionali. 2012

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DEFICIT NEUROLOGICO FOCALE ACUTO

In fase anamnestica:
§ Ora di esordio della sintomatologia
        4,5 h tempo limite per la trombolisi
        6 h nel sospetto di occlusione dell’a. cerebrale media o della
        basilare
§ Modalità di esordio
        Brusco origine embolica o emorragica
        Graduale origine trombotica
§ Successivo a fase di instabilità emodinamica ipoperfusione
§ Fasi di remissione dei sintomi esclude origine emorragica
§ Sintomi associati
        Cefalea, nausea e vomito     origine emorragica più probabile
§ Fattori di rischio
        Ipertensione, coronaropatia, DM origine trombotica
        Ipertensione mal controllata origine emorragica
§ Familiarità
§ Utilizzo e abuso di sostanze o esposizione a tossici
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DEFICIT NEUROLOGICO FOCALE ACUTO

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DEFICIT NEUROLOGICO FOCALE ACUTO

 CONTROINDICAZIONI Assolute:
 • Emorragia cerebrale in atto
 • Infarto cerebrale eseteso
 • Rapido miglioramento dei sintomi
 • Malformazione vascolare cerebrale, tumore cerebrale, ascesso cerebrale
 • Segni e sintomi di lieve entità
 CONTROINDICAZIOI Relative:
 • Precedete ictus entro 3 mesi
 • Recente trauma cranico severo
 • Endocardite batterica
 • Storia di emorragia cerebrale
 • Chirurgia maggiore entro le 2 settimane precedento o chirurgia minore entro i 10
    giorni precedenti (bio epatica, renale, toracentesi, PL)
 • PA > 185/110 resistente e a terapia
 • Emorragie maggiori nelle 3 settimane precedenti
 • Diatesi emorragica o trattamento dialitico
 • Anticoagulanti in corso
 • PT > 40s, INR > 1.5, PLT < 100.000
PDTA Ictus ASP Agrigento
 • Convulsioni all’insorgenza dello stroke
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 • Glicemia < 50 mg/dl o > 400 mg/dl
DEFICIT NEUROLOGICO FOCALE ACUTO

              RTPA à 0,9 mg/Kg ev
•10% della dose in bolo entro il primo minuto
•90% infusione in 60 minuti

   tenere sotto controllo la PA sia durante l’infusione che dopo

           Nelle prime 24h successive al trattamento
                         NO aspirina
                    NO eparina di alcun tipo

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DEFICIT NEUROLOGICO FOCALE ACUTO

           Esami di secondo livello:

            • Ecocolordoppler TSA
               • RMN encefalo
• Ecocariogramma transtoracico o transesofageo

            • Rx rachide cervicale
             • Puntura Lombare

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DEFICIT NEUROLOGICO FOCALE ACUTO

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DEFICIT NEUROLOGICO FOCALE ACUTO
   Cosa fare di fronte ad un TIA?

Clinical Policy: Critical Issues in the Evaluation of Adult Patients With Suspected Transient Ischemic Attack in the Emergency Department. [Ann Emerg Med.
2016;68:354-370.]

                                                                                            10/06/19                                             Pagina 79
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•   Manuale di Medicina di Emergenza e Pronto Soccorso. III edizione. M.G. Balzanelli, A. Gullo.
    Edizioni internazionali. 2012
•   PDTA Ictus ASP Agrigento
•   Clinical Policy: Critical Issues in the Evaluation of Adult Patients With Suspected Transient
    Ischemic Attack in the Emergency Department. [Ann Emerg Med. 2016;68:354-370.]
•   Percorso assistenziale per il paziente affetto da accidente cerebrovascolare acuto non
    traumatico – Dall’emergenza alla fase della post-acuzie” Gruppo di lavoro tecnico regionale
    della rete Emergenza Ictus. Regione Lazio.

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DISPNEA ACUTA E DESATURAZIONE

La Dispnea secondo l‘American Thoracic Society «esperienza
   soggettiva di disagio respiratorio …»

La Destaturazione, SpO2 < 90%, equivale ad una pO2 arteriosa < 60
   mmHg

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DISPNEA ACUTA E DESATURAZIONE

Nella fase anamnestica non tralasciare:

o Patologie cardio-respiratorie pre-esistenti note e fattori
  di rischio
o Precedenti episodi e ricoveri simili
o Immobilizzazione prolungata, recenti interventi chirurgici
  (e altri fattori di rischio per EP)
o Recenti traumi

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DISPNEA ACUTA E DESATURAZIONE

Esami di I livello (oltre l’esame obiettivo):

o   Esami ematochimici (emocromo, D-dimero, BNP, funz renale)
o   Emogasanalisi arteriosa (immettere tra i dati la FiO2!)
o   ECG
o   RX torace

Esami di II livello:
o Ecocardiogramma
o TC torace senza e/o con MdC

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Manuale di Medicina di
Emergenza e Pronto Soccorso. III
edizione. M.G. Balzanelli, A. Gullo.
Edizioni internazionali. 2012

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DISPNEA ACUTA E DESATURAZIONE

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DISPNEA ACUTA E DESATURAZIONE

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DISPNEA ACUTA E DESATURAZIONE

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CPAP Continuous Positive Airway Pressure

• Non è una modalità ventilatoria perché l’intero lavoro respiratorio viene fatto dal paziente; non
  vi è un supporto pressorio inspiratorio del ventilatore.
• Si utilizza un erogatore di flusso collegato ad un monotubo.
• L’interfaccia preferita è il casco/hemet (soprattutto se si usano erogatori di flusso, se si usa
  un ventilatore è preferibile usare maschera con valvola di PEEP)
• Indicazione: EPA cardiogeno, stadi iniziali dell’ARDS

• L’operatore imposta:
     – PEEP: iniziare da 5 cmH2O, regolandosi in base a SpO2 (obiettivo SpO2 >
        90-92%) e EGA.
     – FiO2: iniziare con 100% e regolarsi in base a SpO2 e EGA (nella BPCO
        utilizzare valori più bassi).

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           invasiva
BIPAP/APRV Biphasic Positive Airway Pressure/Airway
               Pressure Relase Ventilation
• Tecnica ventilatoria non invasiva pressometrica
• Indicazione: ARDS
• Il ventilatore eroga 2 livelli di PEEP (una alta e una basso) ed il supporto ventilatorio è dato dal
  ∆PEEP
• Obiettivi: ↑ ossigenazione e reclutamento alveolare con mantenimento della pervietà alveolare

• L’ operatore imposta:
     – PEEP alta e PEEP bassa (da scegliere valutando la curva P/V, empiricamente PEEP
        alta mai sopra i 35 mmH2O)
     – Frequenza di ciclaggio dei 2 livelli di PEEP
     – % di tempo trascorso con PEEP alta rispetto a quello con PEEP bassa

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            invasiva
BIPAP/APRV Biphasic Positive Airway Pressure/Airway
              Pressure Relase Ventilation

Si può aggiungere inizialmente la tecnica del «Sigh»/«Sospirone»:

   Ø PEEP alta a 35-40 mmH2O con tempo di applicazione di 3-5 secondi e
      frequenza di applicazione di 1 atto ogni 1-2 minuti

           MANOVRA DI RECLUTAMENTO DEGLI ALVEOLI INSTABILI

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          invasiva
•   Manuale di Medicina di Emergenza e Pronto Soccorso. III edizione. M.G. Balzanelli, A. Gullo.
    Edizioni internazionali. 2012
•   Acute Respiratory Distress Syndrome Advances in Diagnosis and Treatment. JAMA.
    2018;319(7):698-710. doi:10.1001/jama.2017.21907
•   NIV dall’insufficienza respiratoria alla ventilazione non invasiva. C. Liberati, G. Monaco.
    Irideventi edizioni. II edizione.

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Bibliografia:
•   Manuale di Triage 2015. Linee-guida aziendale per l’effettuazione dei triage nei «Pronto Soccorso» ospedalieri. ASP
    Agrigento.
•   Manuale di Medicina di Emergenza e Pronto Soccorso. III edizione. M.G. Balzanelli, A. Gullo. Edizioni internazionali.
    2012
•   https://www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/Ig_Tetano.asp
•   A protocol for the emergency department management of acute undifferentiated febrile illness in India. Thangarasu et al.
    International Journal of Emergency Medicine 2011, 4:57
•   Medici senza frontiere https://medicalguidelines.msf.org/viewport/CG/english/fever-16689066.html
•   Febrile adults presenting to the emergency department: outcomes and markers of serious illness. Emerg Med J
    2004;21:170–174. doi: 10.1136/emj.2002.001933
•   Documento di consenso ANMCO/SIMEU: Gestione intraospedaliera dei pazienti che si presentano con dolore toracico. G
    Ital Cardiol 2016;17(6):416-446
•   Procedura per il dolore toracico e le patologie tempo dipendenti cardiovascolari al Pronto Soccorso. Linee guida aziendali
    Ospedale Sant’Andra 2016
•   https://www.nursetimes.org/diagnosi-di-dissezione-aortica-con-a-d-d-score/41990
•   Guideline for the Diagnostic Pathway in Patients with Acute Abdominal Pain. Dig Surg 2015;32:23–31
•   Dolore addominale acuto - Disturbi gastrointestinali - Manuali MSD Edizione Professionisti.
    http://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-gastrointestinali/addome-acuto-e-chirurgia-dell-apparato-
    digerente/dolore-addominale-acuto#v8…
•   Acute mesenteric ischemia: guidelines of the World Society of Emergency Surgery. Bala et al. World Journal of
    Emergency Surgery (2017) 12:38
•   PDTA Ictus ASP Agrigento
•   Clinical Policy: Critical Issues in the Evaluation of Adult Patients With Suspected Transient Ischemic Attack in the
    Emergency Department. [Ann Emerg Med. 2016;68:354-370.]
•   Acute Respiratory Distress Syndrome Advances in Diagnosis and Treatment. JAMA. 2018;319(7):698-710.
    doi:10.1001/jama.2017.21907
•   NIV dall’insufficienza respiratoria alla ventilazione non invasiva. C. Liberati, G. Monaco. Irideventi edizioni. II edizione.
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