PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI "CLEMI" - Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Innovazione ECONOMIA E MANAGEMENT AZIENDALE Curriculum A
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PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Innovazione “CLEMI” Anno Accademico 2019/2020 Curriculum A: ECONOMIA E MANAGEMENT AZIENDALE
Corso di Laurea Magistrale in Economia, management e innovazione (LM-77) Curriculum A: Economia e management aziendale A.A. 2019-2020 Attività Ambiti SSD Insegnamenti CFU Docente Formativa Disciplinari I ANNO SECS-P/08 Marketing Internazionale LO PRESTI Letizia Aziendale C 12 Un esame a scelta tra: Programmazione e controllo di SECS-P/07 GULLUSCIO Carmela gestione C Aziendale SECS-P/07 Revisione aziendale 6 GULLUSCIO Carmela C Aziendale SECS-P/11 Mercati finanziari ed investimenti 12 FERRARI Annalisa C Economico SECS-P/02 Politica economica europea 12 MARCHESIANI Alessandro C Giuridico IUS/04 Diritto delle società 6 MARTUCCI Katrin IUS/07 Diritto del lavoro MAIO Valerio Giuridico C 6 Un esame a scelta tra: IUS/12 Diritto tributario SAPONARO Fabio Gestione delle informazioni ING-IND/35 CIMITILE Marta aziendali A Un esame a scelta tra: 6 Diritto dell’economia – corso IUS/05 SEPE Marco avanzato Totale I anno 60 II ANNO C Economico SECS-P/01 Politica del credito e finanziaria 6 IMBRIANI Cesare C Aziendale SECS-P/11 Gestione del portafoglio 6 FERRARI Annalisa C Statistico-matematico SECS-S/01 Statistica per le imprese 12 SARNACCHIARO Pasquale Organizzazione e gestione delle A Affine o integrativo SPS/09 6 SENA Barbara risorse umane Altre A scelta dello studente 12 Ulteriori conoscenze linguistiche – Abilità informatiche e telematiche – Tirocini Ulteriori attività formative Altre formativi e di orientamento – Altre 3 (art.10, co 5, lettera c) conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro Altre Per la prova finale 15 Totale II anno 60 TOTALE CFU 120 Insegnamenti a scelta suggeriti per il Corso di Laurea Magistrale in Economia, Management e Innovazione (LM-77) SSD Insegnamento CFU Docente SECS-S/04 Demografia 6 PANE Aurelio M-GGR/02 Geografia economica 6 BIONDI Gennaro PRESENTAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI
Propedeuticità, progressività e connessioni tra gli insegnamenti del Corso di studi CLEMI Il corso di laurea Magistrale CLEMI dall’anno accademico 2015/2016 si è rinnovata dotandosi di un duplice percorso: un primo curriculum tradizionale in Economia e Management Aziendale, ed un secondo curriculum più innovativo in Economia, Tecnologia, Innovazione. Nell’a.a. 2017-2018 a questi due curricula se n’è aggiunto un terzo, in lingua inglese, in Economy, Technology and Innovation. Propedeuticità L’Ateneo ha da tempo adottato la politica di non imporre allo studente vincoli e rigidità nella scelta circa la progressione temporale delle materie d’esame da sostenere. Questa impostazione si spiega, tra l’altro, per la presenza di studenti lavoratori ed ex studenti di altri Atenei, dai quali è lecito presumere una maggiore consapevolezza e capacità di autogestione del proprio percorso formativo. Ne consegue che anche per il Corso CLEMI non esistono propedeuticità. Progressività. Nondimeno, la distribuzione degli insegnamenti nei due diversi anni di durata legale del corso è già di per se stessa indicativa di una naturale “progressione” delle conoscenze. Dunque, è certamente utile e consigliabile, anche per una più efficiente gestione dei tempi di studio, affrontare, anzitutto, gli esami del primo anno, e poi far seguire gli esami del secondo anno. In particolare, con riferimento al curriculum A “Economia e management aziendale” si suggerisce di considerare quanto segue: Con riferimento agli ambiti Economico ed Aziendale si consiglia di far precedere allo studio della disciplina “Politica del credito e finanziaria” lo studio delle discipline “Politica economica europea” e “Mercati finanziari ed investimenti”. Con riferimento all’ambito Giuridico, si consiglia di far precedere allo studio del corso di “Diritto dell’economia – corso avanzato” lo studio delle altre discipline giuridiche presenti al primo anno di corso (Diritto delle società; Un esame a scelta tra: a) Diritto del lavoro / b) Diritto tributario). Infine, in una prospettiva inter-disciplinare si segnalano le complementarietà esistenti tra “Gestione delle informazioni aziendali”, “Programmazione e controllo di gestione” e “Governo ed etica d’impresa”. Per l’affinità di alcune tematiche trattate, si suggerisce di studiare questi esami in rapida successione.
INSEGNAMENTO: Marketing Internazionale (SECS-P/08 – CFU: 12) DOCENTE: Letizia Lo Presti (letizia.lopresti@unitelmasapienza.it) TUTOR: Generoso Branca (generoso.branca@unitelmasapienza.it) 1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il Corso di Marketing Internazionale fornisce le principali conoscenze in merito alle strategie e modalità d’ingresso nei mercati internazionalizzazione e fornisce strumenti utili per analizzare e pianificare un processo di marketing internazionale. Durante il corso gli studenti avranno la possibilità di approfondire le diverse fasi in cui si articola il processo che conduce un’impresa a internazionalizzarsi facendo fronte ai mercati globali e alle tendenze sociali ed economiche del mercato mondiale. Pertanto, lo studente potrà approfondire le logiche che sottendono all’analizzare e alla scelta dei mercati, conoscere i fattori di attrattività e di accessibilità dei Paesi, quale strategia e modalità d’ingresso è la più appropriata nei paesi selezionati, quali leve del marketing mix occorre manovrare per consolidare la propria presenza sul mercato internazionale. Il corso intende consolidare le seguenti conoscenze e competenze: 1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): conoscenze relative alle caratteristiche e al funzionamento dei mercati internazionali e delle imprese in contesti internazionali, al fine di favorire lo sviluppo delle capacità necessarie alla comprensione delle principali problematiche collegate al fenomeno della globalizzazione e alle politiche di adattamento/standardizzazione utili per competere sui mercati internazionali. 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): conoscenze relative ai mercati internazionali e alle tecniche di segmentazione utili per l’ingresso nel paese estero; acquisizione di competenze utili per permettere un’analisi dell’ambiente competitivo in contesti internazionali. Inoltre, il corso fornisce conoscenze teoriche e capacità pratiche di analisi e di decision making con riferimento al contesto internazionale, anche attraverso l’utilizzo delle principali tecniche e dei principali strumenti per l’analisi dell’accessibilità e dell’attrattività dei paesi. 3. Autonomia di giudizio (making judgements): capacità di analisi critica per la formulazione di giudizi ai fini del decision making in relazione alle peculiari problematiche di internazionalizzazione, con specifico riferimento all’attuazione delle strategie di internazionalizzazione attraverso le leve del marketing mix in contesti culturali, politici ed economici differenti dal Paese di Origine. 4. Abilità comunicative (communication skills): capacità relazionali e di comunicazione necessarie per la gestione dei rapporti con i principali stakeholder internazionali. 5. Capacità di apprendere (learning skills): capacità dinamiche di sviluppo delle conoscenze collegate alle logiche locali e globali che sottendono alla scelta delle strategie e della modalità di ingresso in un Paese straniero in contesti ad elevata globalizzazione. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. La globalizzazione dei mercati 2. I mercati emergenti 3. L'impresa e le strategie internazionali 4. L'attrattività dei paesi 5. L'accessibilità dei paesi 6. Le barriere artificiali 7. Le strategie e le modalità di ingresso 8. L’esportazione indiretta 9. L’esportazione diretta 10. L'ingresso attraverso l'insediamento produttivo 11. Gli accordi di collaborazione internazionale 12. Il franchising 13. Gli accordi di Joint Venture 14. L’analisi della domanda 15. La cultura 16. La segmentazione
17. Il posizionamento 18. La politica del prodotto 19. Il Country Origin Effect 20. La Country Image 21. Marca locale e marca sovranazionale 22. La politica dei prezzi 23. La politica di comunicazione. 3. TESTI DI STUDIO - Valdani E. Bertoli G., Marketing Internazionale, EGEA, 2018 - Gregori G.L., Pascucci F., Cardinali S., Internazionalizzazione digitale. Come vendere online nei mercati esteri. Franco Angeli, 2016 (parte speciale) 4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso prevede sia attività di didattica erogativa sia di didattica interattiva. La didattica erogativa si basa su video-lezioni che presentano i principali argomenti del programma. Sono previsti anche webseminar con contenuti tematici di approfondimento. La didattica interattiva è organizzata per e-tivity con esercitazioni e attività di problem solving su casi studio in videoconferenza o attraverso forum domanda/risposta che offrono agli studenti la possibilità di mettere in pratica quello che è stato spiegato durante il corso e interagire con il docente e con il tutor. 5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Saranno inseriti per ciascun argomento del corso test di autovalutazione nella pagina web relativa all’insegnamento. 6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione in sede di esame sarà effettuata attraverso una prova orale che prevede domande aperte attinenti al programma del corso. Saranno tenute in considerazione le attività interattive svolte dallo studente durante il periodo di preparazione che saranno oggetto di discussione durante la seduta d’esame. 7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite nell’insegnamento di Marketing Internazionale offrono una preparazione approfondita nell’ambito della gestione delle strategie e delle leve del marketing internazionalizzazione e integrano le conoscenze provenienti dalla matrice degli studi economico-aziendali attraverso un approfondimento dei contesti sociali ed economici a livello mondiale. Tali conoscenze acquisite possono trovare applicazione per attività di consulenza aziendale come analista di settore ed esperto in strategia aziendale, esperto di marketing e specialista in commercio estero. 8. NOTE (EVENTUALI) Agli studenti saranno fornite dispense e materiale di approfondimento inerenti agli argomenti trattati durante il corso.
INSEGNAMENTO: Programmazione e Controllo di Gestione (SECS-P/07 – CFU: 12) DOCENTE: Carmela Gulluscio (carmela.gulluscio@unitelmasapienza.it) TUTOR: Stefania Mele (stefania.mele@unitelmasapienza.it) 1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso si pone l’obiettivo di analizzare le funzioni di pianificazione, programmazione e controllo nella gestione aziendale. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso: - Come si articola il processo di pianificazione, programmazione e controllo, e le differenze tra le varie fasi; - Sulla pianificazione strategica: cos’è una strategia, quali sono le fasi del processo strategico e quali sono le differenza tra strategia aziendale/ a livello di area di affari; cosa sono le matrici di portafoglio; cos’è un’analisi di portafoglio, il ruolo dei fattori critici di successo, le strategie attuabili a livello di area di affari e le modalità di scelta di una specifica strategia; i principali modelli di sviluppo aziendale; le principali strategie secondo le quali può articolarsi una pianificazione strategica. - Con riferimento alla programmazione operativa: la natura, gli scopi e le principali tipologie di budget. - Con riferimento al controllo: le caratteristiche della contabilità direzionale; le differenze tra costi fissi, variabili e semivariabili, il diagramma di profitto e le relazioni tra reddito e volume; i principali sistemi di determinazione dei costi; il concetto di varianza e le sue principali applicazioni; il concetto di reporting. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI Parte prima. La funzione di pianificazione e programmazione: aspetti generali - Pianificazione, programmazione e controllo - Il processo decisorio - Il sistema informativo aziendale Parte seconda. La pianificazione strategica - Aspetti generali: definizione di strategia e livelli di strategia (aziendale, di area d’affari, di business) matrici di portafoglio fasi del processo strategico i fattori critici di successo - Strategia a livello aziendale - Strategia a livello di area di affari - I modelli di sviluppo aziendale di pianificazione. Aspetti particolari: la crescita esterna e la globalizzazione la flessibilità il modello just in time l’outsourcing il total quality management la leadership di costo il business process reengineering
il benchmarking Parte terza. La programmazione operativa - Il budget e le sue diverse caratterizzazioni Parte quarta. Il controllo - Il sistema di controllo Finalità, principi e strumenti Contesto di riferimento: la struttura organizzativa (centri di responsabilità) Metodologia - La contabilità direzionale: natura della contabilità direzionale classificazione dei costi in base al comportamento margine di contribuzione e relazione reddito/volume costi pieni sistemi di determinazione dei costi per commessa e per processo rilevazione dei costi diretti allocazione dei costi indiretti - L’analisi degli scostamenti: gli scostamenti dei costi di produzione gli scostamenti dei costi non di produzione 3. TESTI DI STUDIO Lo studente può decidere se studiare: - sulle video lezioni corredate dalle relative slide; - sui libri di testo; - sulle video lezioni corredate dalle relative slide, unitamente ai libri di testo. TESTI CONSIGLIATI: 1) per la parte relativa alla pianificazione strategica lo studente può fare riferimento al seguente testo: Terzani S., Lineamenti di pianificazione e controllo, CEDAM, Padova, 1999. 2) per la parte relativa alla programmazione operativa e al controllo lo studente può fare riferimento al seguente testo: Anthony R. N., Hawkins D.F., Macrì D.M., Merchant K.A., Sistemi di controllo. Analisi economiche per le decisioni aziendali, McGraw-Hill, Milano. 4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI L'insegnamento si articola in tre aree principali: a) l'area della “pianificazione strategica”, che verte sul concetto di strategia, sulle fasi del processo strategico e sulle principali tipologie di strategie applicabili a livello aziendale e a livello di area di affari; a) l'area relativa alla “programmazione operativa”, focalizzata sull’analisi della natura, degli scopi e delle principali tipologie di budget; b) l’area relativa al “controllo”, incentrata sull’analisi dei principali elementi della contabilità direzionale, con particolare riferimento alle diverse tipologie di costi e alle principali modalità di determinazione del costo di un determinato oggetto. Gli strumenti didattici utilizzati includono: - video lezioni teoriche - esercitazioni. 5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Per la verifica delle conoscenze le prove di autovalutazione, si rinvia alla bacheca dell’insegnamento. 6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Il corso prevede il sostenimento di un esame finale, consistente in una prova scritta ed un’eventuale (successiva) prova orale, da sostenersi solo una volta superata la prova scritta. La prova scritta dura di norma un'ora e prevede 4 domande a risposta aperta, una delle quali potrà essere costituita da un esercizio pratico da svolgere.
Ciascuna domanda, se svolta in maniera esauriente, prevede l’assegnazione di un punteggio massimo pari a 7,5 punti: pertanto, lo svolgimento in maniera completa e corretta di tutte le domande può attribuire al candidato un punteggio massimo di 30/30. Ovviamente, affinché il candidato possa avere ragionevoli aspettative di superare la prova scritta, deve svolgere almeno 3 delle 4 domande poste; viceversa, lo svolgimento di solo 2 delle 4 domande, anche se effettuato in modo completo ed esaustivo, non consente di superare la prova scritta. Maggiori dettagli sulle modalità di esame sono rinvenibili nella video lezione iniziale contenente una presentazione del corso e delle modalità di svolgimento della prova d'esame. 7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite nell'insegnamento possono trovare applicazione nella gestione pratica di tutte le varie problematiche connesse alla definizione di una corretta gestione aziendale, intesa, in particolar modo, in termini di pianificazione di breve e di medio-lungo periodo. I principali sbocchi professionali sono individuabili nell’impiego nelle aree del top management, dell'amministrazione aziendale, del controllo di gestione, nonché nel mondo della consulenza aziendale.
INSEGNAMENTO: Revisione aziendale (SECS-P/07 – CFU: 6) DOCENTE: Carmela Gulluscio (carmela.gulluscio@unitelmasapienza.it) TUTOR: Stefania Mele (stefania.mele@unitelmasapienza.it) 1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE 1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): comprendere le diverse tipologie di revisione e i soggetti coinvolti in tale processo; descrivere le fasi del processo di revisione contabile; descrivere l’evoluzione nel tempo delle norme relative alla revisione dei conti; illustrare i principi di revisione e i principi contabili. 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): predisporre dei campionamenti e dei test; stabilire l’estensione dei test; documentare il programma di revisione interna ed esterna; individuare le aree di maggiore criticità di un sistema informativo aziendale. 3. Autonomia di giudizio (making judgements): effettuare una valutazione preliminare sul rischio di revisione; effettuare una valutazione intermedia del sistema di controllo interno e dell’adattamento del programma di revisione alla singola entità aziendale oggetto di analisi; formulare un giudizio sui test effettuati su singole aree oggetto di analisi; formulare un giudizio sul bilancio oggetto di revisione. 4. Abilità comunicative (communication skills): spiegare con linguaggio tecnico appropriato finalità e oggetto della revisione esterna; indicare i soggetti coinvolti nel processo di revisione interna e di revisione indipendente esterna spiegando le differenze nelle rispettive posizioni; delineare le principali tipologie di rischi cui si può incorrere nel processo di revisione; indicare le tipologie di esiti che possono scaturire dal processo di revisione. 5. Capacità di apprendere (learning skills): analizzare e contestualizzare i dati di un’azienda al fine implementare adeguate tipologie di controllo; formulare giudizi sui risultati dei test di verifica. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI L’insegnamento è suddiviso in quattro parti: 1) nozioni introduttive e generali; 2) l’evoluzione dell’informazione aziendale e dei controlli societari, la disciplina giuridica della revisione, il revisore unico; 3) la revisione esterna; 4) la revisione interna (internal auditing). Obiettivo della prima parte – “nozioni introduttive e generali” – è offrire allo Studente una conoscenza di base sui momenti evolutivi che hanno interessato sia l’informazione aziendale sia i connessi controlli, richiamando una serie di concetti legati alle rilevazioni contabili e al bilancio che sono propedeutici a una corretta comprensione delle dinamiche dell'attività di revisione. Questa prima parte del corso è affrontata esclusivamente nelle video lezioni e non sul libro di testo, trattandosi di richiami a concetti già in precedenza affrontati in altri insegnamenti, ed è chiaramente identificabile nelle lezioni contraddistinte dalla dicitura 'concetti introduttivi e prerequisiti'. Nella seconda parte – “l’evoluzione dell’informazione aziendale e dei controlli societari, la disciplina giuridica della revisione, il revisore unico” – si intende delineare i tratti salienti delle norme che disciplinano l’attività di revisione e la figura del revisore, spiegare le ragioni che rendono necessaria l’attività di revisione ed evidenziare i vantaggi che tale attività produce. La terza parte – “la revisione esterna” – intende fornire allo Studente conoscenze sulle disposizioni normative in tema di revisione esterna, illustrare i principi di revisione dei bilanci e descrivere i controlli relativi alle diverse poste di bilancio. Alcune lezioni relative a questa parte di programma riguardano i principi di revisione ISA. Si raccomanda vivamente agli studenti la visione di queste lezioni. La quarta parte – “la revisione interna” – intende fornire allo Studente conoscenze sulle principali finalità della revisione interna, illustrarne le più diffuse metodologie e i principali controlli relativi al sistema di controllo interno dell’azienda. 3. TESTI DI STUDIO Livatino, Pecchiari, Pogliani – “Principi e metodologie di auditing” Editore EGEA, 2012. 4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Slide corredate alle video lezioni;
Principi contabili - disponibili sul sito OIC (http://www.fondazioneoic.eu/?cat=14); Principi di revisione ISA Italia (http://www.revisionelegale.mef.gov.it/opencms/opencms/Revisione- legale/principiRevisione/elencoPrincipiInternazionali/); Riferimenti legislativi resi disponibili sulla bacheca del corso. Codice Civile (articoli da 2423 al 2435-bis) Le video lezioni (corredate da slide) possono essere stampate e usate per prendere appunti a margine. Lo studente deve studiare: - sul libro di testo; - sulle video lezioni contraddistinte dalla dicitura “video lezione obbligatoria”; Lo studio delle video lezioni la cui visione non è contrassegnata come obbligatoria è comunque vivamente consigliato a tutti gli studenti. 5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Al fine delle verifica delle conoscenze acquisite, gli studenti possono avvalersi: 1) dei test di autovalutazione disponibili sulla bacheca dell’insegnamento; 2) dei webinar di riepilogo pre-esame; 3) dei webinar di riepilogo post-esame, previsti per gli studenti che non abbiano superato la prova d’esame. 6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO È previsto un esame scritto che include da 3 o 6 domande a risposta aperta alle quali rispondere nell'arco di un'ora. Prova orale a discrezione della docente. 7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite nell'insegnamento possono trovare applicazione nella gestione pratica di varie problematiche connesse alle attività di controllo e di revisione dei bilanci. I principali sbocchi professionali riguardano il settore della revisione aziendale e della consulenza aziendale.
INSEGNAMENTO: Mercati finanziari ed investimenti (SECS-P/11 – CFU: 12) DOCENTE: Annalisa Ferrari (annalisa.ferrari@unitelmasapienza.it) TUTOR: Stefania Mele (stefania.mele@unitelmasapienza.it) 1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso illustra gli aspetti fondamentali del Corporate e Investment Banking. Dall’analisi dei concetti fondamentali per la definizione della struttura finanziaria, del piano industriale e del cost budgeting dell’impresa il corso approfondisce le principali operazioni di finanza strutturata e illustra le tematiche relative alla crisi d’impresa e alla gestione dei rischi finanziari. Al termine del corso lo studente sarà in grado di comprendere le dinamiche che regolano le strategie finanziarie dell’impresa e di identificare e comprendere il significato e il contributo informativo degli indicatori economico-finanziari anche più complessi. Lo studente sarà in grado di identificare correttamente le fasi ed il processo strategico che accompagnano lo sviluppo delle principali operazioni di finanza strutturata e dei correlati investimenti. Lo studente saprà identificare e analizzare criticamente gli indicatori di riferimento per la comparazione di investimenti alternativi. Lo studente, infine, sarà in grado di formulare e comunicare proprie specifiche opinioni con riferimento alle decisioni strategiche di investimento in funzione delle caratteristiche e degli obiettivi strategici dell’impresa. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI Contenuti del Corso: Aspetti introduttivi alla materia Corporate e Investment Banking La Struttura Finanziaria, aspetti teorici e esercitazioni pratiche Il Piano Industriale Il budget di Cassa La Valutazione d’Azienda Il Private Equity Il Venture Capital La Quotazione Le Forme Innovative di Finanziamento delle Imprese Il Mezzanine Finance Il Leverage Buy Out Il Project Financing La Cartolarizzazione La Crisi e il Risanamento dell’Impresa Il Credito all’Impresa, la Gestione dei Rischi e gli Strumenti di Copertura 3. TESTI DI STUDIO G. Forestieri, Corporate e Investment Banking, 3° edizione, Egea 2015. 4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso è strutturato in videolezioni della durata di 45 minuti circa nelle quali sono descritti e analizzati i contenuti del corso attraverso l’utilizzo del materiale didattico predisposto composto da slide descrittive contenenti mappe concettuali e schemi di parole chiave, anche di collegamento fra i diversi moduli. La modulazione del corso consente allo studente di affrontare le tematiche che compongono il programma del corso secondo uno schema cognitivo il più favorevole possibile alle sue specifiche esigenze. Per accompagnare e supportare il percorso cognitivo sono attivi sia webinar, nei quali si affrontano in modo semplice ed immediato tematiche contingenti, fenomeni specifici e testimonianze di operatori del settore, sia lanci di artefatti inerenti aspetti rilevanti e specifici del programma. Sempre a tal fine sono attivi canali di confronto one to one (telefonico, via skype o in presenza previo appuntamento via whatsapp o mail) su specifiche parti di programma.
Il corso ha una durata totale di n 76 ore di didattica di cui n 18 video-lezioni equivalenti a n 60 ore di attività didattica erogativa, n 16 ore di attività didattica interattiva e prevede un impegno complessivo dello studente pari a n 152 ore, che includono la frequenza delle attività didattiche, lo studio individuale nonché la partecipazione alle altre attività in auto-apprendimento e di auto-valutazione. 5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Per accompagnare e supportare il percorso cognitivo degli studenti sono attivi lanci di artefatti nei quali si affrontano temi rilevanti e specifici del programma. Il lancio è realizzato con una mail agli studenti contenente le informazioni e la documentazione eventualmente necessaria per la realizzazione dell’artefatto. Gli artefatti restituiti nei termini del lancio sono commentati durante appositi webinar al fine di far emergere eventuali criticità sull’acquisizione delle competenze. All’interno della bacheca dell’insegnamento è disponibile un percorso didattico di autovalutazione composto da 40 quiz ed il tempo massimo per l’esecuzione è pari a 40 minuti. Ogni quiz ha 3 risposte di cui solo una corretta. Il quiz è accompagnato da suggerimenti per il corretto utilizzo e indicazioni su come impostare lo studio al fine di raggiungere un tasso di risposte corrette superiore al 90%. 6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La modalità di valutazione dell’apprendimento è svolta a mezzo di esame orale. L’esame prevede un primo tema a scelta del candidato e tre/quattro domande ad imbuto allo scopo di verificare non solo la padronanza dei fondamenti teorici dell’insegnamento ma anche la conoscenza di aspetti di dettaglio della disciplina e la capacità di fare collegamenti fra le tematiche oggetto d’esame. La scelta dell’esame orale deriva dal fatto che tale modalità, ancorché più impegnativa in termini di tempo, consente una più accurata indagine del livello di apprendimento degli studenti soprattutto a valle di un percorso di formazione in remoto e altresì consente al discente, che non avesse colto precedenti occasioni, di condividere con il docente proprie competenze e conoscenze personali e professionali. 7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il corso si propone di fornire le competenze relative al Corporate e Investment Banking. Le principali figure professionali identificabili con riferimento alle competenze sono: Specialisti in attività finanziarie Le professioni comprese in questa unità esaminano, analizzano, interpretano informazioni per formulare pareri, preparare indicazioni e proposte su questioni finanziarie, conducono transazioni finanziarie assicurando la conformità con le leggi e i regolamenti relativi, svolgono analisi quantitative su programmi e piani di investimento, determinano il grado di rischio nel fornire crediti a persone o a organizzazioni; valutano, autorizzano e definiscono le modalità di corresponsione di prestiti e le condizioni della loro garanzia e restituzione. Addetti alle operazioni finanziarie per conto dell’impresa o della organizzazione di riferimento. Le professioni classificate in questa unità svolgono attività di supporto alla gestione e al controllo delle attività finanziarie dell'impresa o dell'organizzazione, eseguono operazioni presso le banche, seguono le procedure per la gestione dei depositi bancari, per la richiesta di fidi o altri tipi di prestiti, per il pagamento dei tributi e l'incasso delle fatture. 8. NOTE (EVENTUALI) Sono stati attivati stage extracurriculari con ottimi risultati in termini di placement sia a tempo determinato che a tempo indeterminato.
INSEGNAMENTO: Politica economica europea (SECS-P/02 – CFU: 12) DOCENTE: Alessandro Marchesiani (alessandro.marchesiani@unitelmasapienza.it) TUTOR: Stefania Manfrellotti (stefania.manfrellotti@unitelmasapienza.it) 1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso tratta le dinamiche e politiche economiche dell’Unione Europea. In particolare, il corso fornisce una analisi critica di tematiche macroeconomiche come il Patto di Stabilità e Crescita, la politica monetaria della BCE, la sostenibilità del debito pubblico, e la grande recessione del 2008.Il corso mira a fornire gli strumenti di base per comprendere le dinamiche macroeconomiche nella Area Euro e non solo. Lo scopo del corso è anche quello di sviluppare nello studente una capacita uno spirito critico nelle tematiche sopra elencate. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI I contenuti del corso sono la politica e teoria monetaria e fiscale, la politica monetaria e fiscale in periodi di booms e busts, e i microfondamenti delle scelte macroeconomiche. In particolare, costituisco programma del corso i seguenti argomenti: Ottimo paretiano; Teoremi dell’economia del benessere; Teoria degli incentivi e mechanism design; Incoerenza dinamica; Politica fiscale ottimale; Politica monetaria ottimale; Politica monetaria delle BCE e FED; Teoria quantitativa; Critica di Lucas; Patto di Stabilità e Crescita; Domanda e offerta di moneta; Debito pubblico e deficit pubblico. 3. TESTI DI STUDIO Testo: A. Marchesiani e P. Senesi (a cura di), Nozioni di economia, Unibook, 2013 (costo Euro 44,95). Utili per la preparazione all’esame ci sono anche i dei link ad articoli e commenti e video su Youtube. Dispense a cura del docente. 4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI L’attività formativa si svolge secondo i seguenti modi: video-lezioni, partecipazione a gruppi di discussione mediante webinars del docente e del tutor, forum domanda/risposta, studio individuale. Per l’apprendimento della disciplina vengono messi a disposizione degli studenti sulla bacheca della disciplina video lezioni, slides e altro materiale didattico. Il Tutor della disciplina assisterà gli studenti durante l’intero anno accademico oltre che mediante corrispondenza per posta elettronica, attraverso una costante interazione basata su e-tivities quali webinars e forum. 5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Agli studenti viene fornito un percorso per l’autovalutazione. Una conoscenza adeguata degli argomenti riportati nel percorso rappresenta una valida base per autovalutare il proprio grado di preparazione. Questo percorso di autovalutazione rappresenta una check-list: lo studente che voglia arrivare preparato in maniera adeguata all’esame dovrà saper elaborare un discorso articolato ed esaustivo per ciascuno degli argo menti riportati. Per favorire il monitoraggio costante del livello di apprendimento dello studente è consigliato il ricorso frequente ai momenti di autovalutazione (percorso e check-list) e valutazione formativa (partecipazione a gruppi di lavoro mediante webinars). 6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione in sede di esame sarà effettuata attraverso una prova orale che prevede domande aperte attinenti al programma del corso. Si consiglia di vedere le video-lezioni e partecipare alle attività interattive proposte nel corso (webinars e forum). La partecipazione alle attività interattive valutata in seduta d’esame.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze della politica economica europea sono utili per lo svolgimento di attività presso: Banche commerciali e di investimento, banche centrali, società di consulenza, centri di ricerca, centri di insegnamento, istituzioni nazionali e sovranazionali.
INSEGNAMENTO: Diritto delle società (IUS/04 – CFU: 6) DOCENTE: Katrin Martucci (katrin.martucci@unitelmasapienza.it) TUTOR: Michele Sances (michele.sances@unitelmasapienza.it) 1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Risultati di apprendimento attesi Conoscenza e capacità di comprensione: Acquisizione delle nozioni istituzionali del diritto del bilancio, e capacità di rielaborazione delle stesse Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Capacità di rintracciare, tra le regole del diritto del bilancio, quelle idonee a fornire la soluzione di un caso concreto Autonomia di giudizio: Acquisizione di un metodo che consenta di orientarsi, nell’ambito del sistema giuridico, nella ricerca degli strumenti più consoni ad affrontare temi e problemi anche non affrontati in precedenza Abilità comunicative: Acquisizione di un linguaggio tecnico-giuridico ed uso vigilato dello stesso Capacità di apprendere: Capacità di orientarsi tra diverse, ed ugualmente ragionevoli, interpretazioni delle regole. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. Le scritture contabili 2. Funzioni e struttura del bilancio civilistico 3. Le clausole generali, i principi di redazione del bilancio, la disciplina di dettaglio 4. Il patrimonio netto 5. Il capitale sociale nominale 6. Funzione e struttura del bilancio redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS 7. Il fair value 8. La contabilizzazione del leasing 9. Le riserve IAS/IFRS 3. TESTI DI STUDIO E. Bocchini, Diritto della contabilità delle imprese, vol. II, Bilancio d’esercizio, Utet, 2016, con esclusione dei capitoli XII e XIII; la parte relativa alla disciplina delle clausole generali di bilancio può essere approfondita consultando Cagnasso-De Angelis-Racugno, Il bilancio d’esercizio. Artt. 2423-24235-ter, Giuffrè, Milano, 2018, pp. 51-87. Quest’ultimo testo è reperibile in qualsiasi biblioteca giuridica. G.F. Campobasso, Diritto commerciale, vol. I, Diritto dell’impresa, Utet giuridica, 2013, limitatamente alla parte relativa alla disciplina delle scritture contabili (p. 124-129) G. Strampelli, Le riserve da fair value: profili di disciplina e riflessi sulla configurazione e la natura del patrimonio netto, in Rivista delle società, 2006, p. 243 ss. Essenziale per un proficuo studio della materia è la consultazione dei testi normativi richiamati nei libri di testo. Si invitano, a tale proposito, gli studenti a portare con sé in sede d’esame il codice civile, in edizione aggiornata, e la normativa speciale pertinente (IAS/IFRS), potendo essi essere consultati in qualsiasi momento nel corso dell’interrogazione.
Le lezioni pubblicate in bacheca e le slide ad esse allegate non valgono a sostituire i testi d’esame indicati. Esse, tuttavia, costituiscono un valido ausilio per la comprensione e l’apprendimento della materia, evidenziando, tra l’altro, allo studente i tratti essenziali delle diverse tematiche oggetto di studio. Se ne consiglia, pertanto, l’ascolto. 4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso utilizza: * video lezioni (di durata pari a circa 40 minuti ciascuna); * letture di slide in pdf, manuale e materiali di approfondimento; * test di autovalutazione formativa; * webinar di approfondimento; * webinar di problem solving su casi concreti; * webinar di riepilogo del programma d’esame. 5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Sono a disposizione degli studenti numerosi test di autovalutazione formativa, i quali sono pubblicati, divisi per argomento, nella bacheca del corso, in corrispondenza delle video-lezioni inerenti l’argomento oggetto della verifica di apprendimento. 6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Il raggiungimento, da parte dello studente, dei risultati di apprendimento attesi (v. supra n. 1) è accertato con un colloquio orale, nel corso del quale allo studente verranno poste tre domande relative alle diverse tematiche d’esame indicate (v. supra n. 2). La valutazione dell’esame avviene in trentesimi. 7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le competenze che l’insegnamento di Diritto delle società si propone di fornire allo studente trovano applicazione nell’ambito delle professioni di magistrato, avvocato, consulente di impresa o altro ente, pubblico o privato, nazionale o internazionale. 8. NOTE (EVENTUALI) Si invitano gli studenti a contattare, per qualsiasi richiesta di chiarimento, la docente o il tutor agli indirizzi di posta elettronica indicati, per concordare, eventualmente, un orario di ricevimento.
INSEGNAMENTO: Diritto del lavoro (IUS/07 – CFU: 6) DOCENTE: Valerio Maio (valerio.maio@unitelmasapienza.it) TUTOR: Michele Sances (michele.sances@unitelmasapienza.it) 1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE (Conoscenze e capacità di comprensione/Knowledeg and understanding) Lo studente dovrà acquisire una specifica competenza in relazione alle complesse problematiche teoriche e pratiche che è possibile attualmente riscontrare nel diritto del lavoro, nell’organizzazione del mercato del lavoro, nel diritto sindacale e delle relazioni industriali. (Capacità di applicare conoscenza e comprensione/Applying knowledge and understanding) Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di distinguere, correlare, utilizzare ed interpretare autonomamente le singole fonti della materia (sentenze, atti normativi, contratti collettivi ecc.) anche in relazione a specifici casi concreti. (Autonomia di giudizio/Making judgements) Lo studente dovrà essere in grado di ideare e sostenere argomentazioni idonee per risolvere specifici problemi applicativi. (Abilità comunicative/Communication Skills) Lo studente dovrà essere in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni anche ad interlocutori specialisti. (Capacità di rendimento/Learning skills) Lo studente dovrà acquisire capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi nella materia con un alto grado di autonomia ovvero avviarsi alle professioni di giurista del lavoro di impresa, avvocato e magistrato del lavoro, addetto alle risorse umane. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI PARTE I – CONTRATTO E RAPPORTO DI LAVORO 1. Origini e funzione del diritto del lavoro. 2. L’ambito di applicazione del diritto del lavoro. 3. Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni. 4. Le fonti del diritto del lavoro. 5. I principi costituzionali del diritto del lavoro. 6. ll lavoro subordinato. 7. Il lavoro autonomo e parasubordinato. 8. Rapporti di lavoro speciali. 9. Il lavoro a tempo determinato. 10. La somministrazione di lavoro. 11. Il lavoro a tempo parziale, intermittente e ripartito. 12. I rapporti con finalità formative: l’apprendistato, i tirocini formativi o stages. 13. I rapporti associativi e il lavoro in cooperativa. 14. Il lavoro gratuito e familiare. 15. Il lavoro a domicilio, il telelavoro lo smart working. 16. I soggetti: lavoratore e datore di lavoro. 17. Elementi essenziali del contratto di lavoro subordinato: l’accordo, la causa, l’oggetto, la forma. 18. Elementi accidentali: il patto di prova, il patto di non concorrenza, il termine. 19. L’incontro fra domanda e offerta di lavoro, le categorie protette. 20. Il potere direttivo e lo e jus variandi. 21. Categorie, qualifiche, livelli, mansioni dopo il cd. Jobs act. 22. Le modifiche del luogo di adempimento dell’obbligazione di lavorare. 23. Il potere di vigilanza e di controllo dopo il cd. Jobs act ed il GDPR. 24. Il potere disciplinare. 25. Il procedimento disciplinare. 26. Le sanzioni disciplinari. 27. Il diritto al lavoro e l’obbligazione di lavorare. 28. La retribuzione. 29. La determinazione giudiziale dell’equa retribuzione. 30. Forme e modi della retribuzione. 31. L’azionariato dei lavoratori e la partecipazione alla gestione dell’impresa. 32. Struttura e caratteristiche della retribuzione. 33. La durata dell’orario di lavoro ed il cd. orario multiperiodale. 34. Il lavoro straordinario. 35. Pause, riposi, festività, ferie. 36. Il lavoro notturno. 37. La tutela della sicurezza del lavoratore. 38. La tutela del lavoro delle donne e dei minori. 39. Pari opportunità, azioni positive e contrasto alle discriminazioni. 40. Tutela della salute, libertà e dignità della persona che lavora. 41. Libertà di opinione e diritto di critica del lavoratore. 42. La sfera non patrimoniale del lavoratore: danno biologico, esistenziale, morale, mobbing. 43. La privacy del lavoratore. 44. Le opere dell’ingegno del lavoratore. 45. La sospensione del rapporto di lavoro. 46. Malattia e infortunio. 47. Congedi di maternità, paternità, parentali e matrimoniale, ovvero nell'interesse all'elevazione culturale e professionale. 48. Servizio militare, adempimento di funzioni pubbliche elettive o di cariche sindacali. 49. Il trasferimento d’azienda. 50. Il trasferimento d’azienda in crisi. 51. Esternalizzazioni e appalto. 52. La
cassa integrazione guadagni dopo il cd. Jobs act. 53. Il negozio di licenziamento. 54. Il preavviso e la relativa indennità. 55. L’evoluzione della disciplina dei licenziamenti individuali fino alle cd. tutele crescenti ed alla sentenza n. 194/2018. 56. Il giustificato motivo soggettivo e la giusta causa. 57. Il giustificato motivo oggettivo. 58. Forma e procedura del licenziamento. 59. Tutele obbligatorie e tutele reintegratorie. 60. La libera recedibilità. 61. Le dimissioni e la risoluzione consensuale. 62. Il licenziamento collettivo. 63. I criteri di scelta. 64. L’evoluzione della mobilità. 65. Mobilità e tutela del reddito. 66. Il trattamento di fine rapporto. 67. Le anticipazioni. 68. L’indennità in caso di morte. 69. Il Fondo di garanzia. 70. Inderogabilità e nullità di protezione nel diritto del lavoro. 71. Rinunzie e transazioni del lavoratore. 72. La derogabilità assistita e l’art. 8 del d.l. n. 138 del 2011. 73. La certificazione dei contratti di lavoro. 74. La prescrizione dei diritti del lavoratore. 75. La decadenza nel diritto del lavoro. 76. La speciale tutela dei crediti di lavoro PARTE II – DIRITTO SINDACALE 1. La nozione di diritto sindacale e l’origine del sindacato. 2. L’azione sindacale nel periodo pre-corporativo e nell’ordinamento corporativo. 3. Il sindacato nella Costituzione. 4.La libertà sindacale e la mancata attuazione dell’art. 39 Cost. 5. La teoria dell’interesse collettivo dei lavoratori. 6. L’organizzazione sindacale di tipo associativo e di tipo istituzionale. 7. RSA e RSU. 8. L’attività e i diritti sindacali nei luoghi di lavoro. 9. L’informazione e consultazione sindacale: i CAE e le SE; 10. La condotta antisindacale. 11. La partecipazione del sindacato alla funzione pubblica e la concertazione. 12. Rappresentanza e rappresentatività del sindacato: sindacato maggiormente e comparativamente più rappresentativo. 13. Crisi ed evoluzione della rappresentanza sindacale aziendale. 14. La libertà sindacale ed il contratto collettivo nel pubblico impiego. 15. Organizzazione e rappresentatività dei sindacati dei pubblici dipendenti. 16. Il contratto collettivo di «diritto comune». 17. L’inderogabilità del contratto collettivo. 18. L’efficacia soggettiva del contratto collettivo. 19. Nuove funzioni del contratto collettivo e sistema delle fonti. 20. L’interpretazione, validità ed efficacia dei contratti collettivi. 21. L’autoriforma delle relazioni sindacali: le regole sulla stipulazione del contratto nazionale e aziendale. 22. Rapporti tra contratti di diverso livello e art. 8 del d.l. n. 138 del 2011. 23. Libertà e diritto di sciopero. 24. Proclamazione, titolarità e struttura del diritto di sciopero. 25. Sciopero a fini contrattuali, sciopero politico, sciopero di solidarietà. 26. I limiti di esercizio del diritto di sciopero. 27. Crumiraggio. 28. Forme di lotta sindacale diverse dallo sciopero. 29. L’autoregolamentazione del diritto di sciopero. 30. Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. 31 La serrata. 3. TESTI DI STUDIO M. PERSIANI, S. LIEBMAN, M. MARAZZA, M. MARTONE, M. DEL CONTE, P. FERRARI, V. MAIO, Fondamenti di diritto del lavoro, Giappichelli, Torino, 2019. M. PERSIANI, F. LUNARDON, Fondamenti di diritto sindacale, Giappichelli, Torino, 2017 limitatamente ai Capitoli I, II, IV, V, VI, VIII (escludendo dunque i capitoli III e VII). 4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI L’apprendimento dei contenuti formativi avviene attraverso un processo integrato di attività didattiche e- learning. Lo studente avrà accesso ad un pacchetto completo ed aggiornato di video lezioni sugli argomenti d’esame. Ciascuna videolezione, fruibile su più devices, sarà corredata da slide che potranno essere scaricate e costituire dispense utili per riassumere, memorizzare, preparare l’esame. L’interazione didattica docente/tutor studente si realizza sia diacronicamente (in primo luogo attraverso l’impiego di comunicazioni mail) che sincronicamente. Lo studente ha infatti accesso sia ad un ricevimento in presenza fisica, le cui modalità sono indicate nella bacheca della materia, che a strumenti di interazione in presenza telematica, quali webinar e chat, anch’essi debitamente pubblicizzati nella bacheca della materia. In particolare, docente e tutor programmano periodicamente dei webinar tematici, dedicati all’approfondimento e commento di temi e questioni di attualità per la materia. Sono previsti e programmati, inoltre, anche dei webinar cd. di riepilogo, durante i quali gli studenti, ad es. in prossimità dell’esame, possono porre questioni che attengono all’apprendimento di istituti ed alla comprensione di profili del programma. Oltre ai webinar tematici o di riepilogo si prevede la calendarizzazione di almeno tre webinar (e-tivity) destinati a consentire l’interazione didattica non soltanto tra discente e docente/tutor, ma anche tra gli stessi studenti, stimolati sia a porre questioni che a risolvere i problemi posti dal docente o dagli altri studenti. Durante questi ultimi webinar, docente e tutor invitano la classe virtuale interessata allo studio e all’analisi di casi concreti, così da favorire lo sviluppo del pensiero problematico e l’approccio problem solving, pre-definendo percorsi di apprendimento cd. situazionale. In particolare gli studenti sono invitati a prendere parte alla discussione anche assumendo ruoli ed immedesimandosi nelle parti (role playing formativo), siano queste processuali (lavoratore, datore di lavoro, giudice del lavoro, CTU ecc.) o sostanziali (lavoratore, datore di lavoro, sindacato alfa, ispettore del lavoro beta ecc.) di ipotetiche vertenze. Gli studenti interessati, singolarmente od in gruppo, possono infine richiedere al docente, per giustificati motivi di interesse professionale o personale, una ri-definizione personalizzata di parte del
programma e possono individuare, all’interno degli argomenti trattati, e sempre con l’ausilio del docente, specifici percorsi di approfondimento, oggetto di una relazione finale scritta, la cui discussione sostituisce la parte iniziale dell’esame di fine corso. 5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Lo studente può monitorare durante la preparazione dell’esame il proprio livello di apprendimento e verificare le conoscenze acquisite ed auto valutare il proprio grado di preparazione rispetto all’esame di Diritto del lavoro utilizzando i test di verifica delle conoscenze presenti nella bacheca dell’insegnamento. 6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO L’esame di fine corso consiste in una interrogazione orale sugli istituti oggetto del corso. Gli studenti interessati, singolarmente od in gruppo, possono individuare, all’interno degli argomenti trattati, e con l’ausilio del docente, specifici percorsi di approfondimento, oggetto di una relazione finale, la cui discussione sostituisce la parte iniziale dell’esame di fine corso e la cui valutazione concorre al voto finale. Sono oggetto di valutazione e concorrono alla determinazione del voto finale anche le attività di didattica interattiva (e-tivity) positivamente svolte dallo studente. 7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Lo studente viene formato per accedere alle professioni di giurista del lavoro, sia con riguardo alle posizioni di impiego in impresa o nelle pubbliche amministrazioni, ad es. all’interno delle direzioni del personale o delle aree aziendali deputate alla gestione ed organizzazione delle risorse umane, sia con riguardo al perseguimento delle cd. carriere forensi (id est, principalmente, avvocato del lavoro, magistrato del lavoro). 8. NOTE La cattedra di diritto del lavoro si propone di garantire la piena accessibilità alla frequenza e all’esame. Eventuali difficoltà o deficit (di competenze, fisici, cognitivi, ecc.), temporanei o permanenti, legittimano la richiesta da parte dello studente di specifici accorgimenti, che saranno di volta in volta determinati d’intesa con i competenti organi di Ateneo, nel massimo rispetto della privacy e dignità dello studente.
INSEGNAMENTO: Diritto tributario (IUS/12 – CFU: 6) DOCENTE: Fabio Saponaro (fabio.saponaro@unitelmasapienza.it) TUTOR: Marco Bevilacqua (marco.bevilacqua@unitelmasapienza.it) 1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE L’insegnamento di “Diritto tributario” per il Corso di Laurea in Economia, Management ed Innovazione (CLEMI/A) si pone, in primo luogo, l’obiettivo di fornire agli studenti le chiavi di lettura del sistema tributario italiano nel suo complesso, mettendoli in grado di formulare per proprio conto riflessioni di ordine generale e particolare, e consentendo loro di padroneggiare gli strumenti necessari ad interpretare e contestualizzare le disposizioni relative ai principali sistemi impositivi. In secondo luogo, obiettivo qualificante dell’insegnamento è quello di rafforzare la consapevolezza giuridica del cittadino/contribuente, contribuendo alla formazione di uno specialista in materia tributaria. Gli obiettivi possono essere conseguiti con un corretto uso del metodo giuridico, con una conoscenza attuale dell'ordinamento, con l’utilizzo della prassi amministrativa e della giurisprudenza tributaria, in un approccio interdisciplinare, che valorizzi gli apporti alla materia tributaria del diritto costituzionale, civile, commerciale, amministrativo e processuale, tenendo in debita considerazione anche la sempre maggiore incidenza del diritto europeo. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il percorso formativo è orientato alla piena conoscenza dell'ordinamento tributario italiano, nelle sue articolazioni sostanziali e procedimentali. Per coloro che volessero approfondire anche la prospettiva europea, è previsto, seppur in via facoltativa, lo studio dei principi del diritto tributario europeo. L’insegnamento affronterà i seguenti temi generali: 1. La storia: l'evoluzione dell'ordinamento tributario italiano - 2. La Costituzione e i principi costituzionali fondamentali in materia tributaria - 3. Le fonti del diritto tributario - 4. Il territorio e l'imposizione - 5. L'Unione Europea: la fiscalità tra Stati e mercato - 6. Il tempo e l'imposizione - 7. Le forme dell'imposizione e il concetto di tributo - 8. L'imposta e la sua struttura - 9. La dinamica dell'imposizione - 10. L'Amministrazione finanziaria: funzioni e strutture - 11. L'Amministrazione finanziaria: attività e atti. L'accertamento - 12. La riscossione coattiva e la tutela degli interessi finanziari - 13. La funzione repressiva tra punibilità e deterrenza - 14. (facoltativo) I principi del diritto tributario europeo. 3. TESTI DI STUDIO Per la preparazione dell’esame, si consiglia lo studio dei seguenti testi: PARTE OBBLIGATORIA G. TINELLI, Istituzioni di diritto tributario. I principi generali, CEDAM, Padova, nell’ultima edizione disponibile in commercio (Euro 42,00 circa), ad esclusione del capitolo relativo alla tutela giurisdizionale in materia tributaria. *** PARTE FACOLTATIVA F. SAPONARO, L’attuazione amministrativa del tributo nel diritto dell’integrazione europea, CEDAM, Padova, 2017 (Euro 45,00). È sempre di grande ausilio l’utilizzo di un codice tributario aggiornato.
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