IC Marcaria - Sabbioneta - PTOF 2019-2022 - ic marcaria-sabbioneta
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Contesto territoriale dell’IC di Marcaria-Sabbioneta L'Istituto Comprensivo di Marcaria-Sabbioneta nasce il primo settembre 2019 su richiesta delle Amministrazioni comunali di Marcaria, Gazzuolo, Commessaggio, Sabbioneta e conseguente approvazione della Regione Lombardia. Esso si trova a sud-ovest della Provincia di Mantova e comprende quattordici plessi scolastici la cui dirigenza ha sede presso la Scuola secondaria di Campitello, in via Donizetti 2. La scuola opera in un contesto che, sotto il profilo socio-economico, appare stabile. Nell’economia della zona sono rappresentati tutti i settori produttivi, in particolare agricoltura (negli ultimi anni si sono sviluppate colture specializzate: angurie, meloni, vitigni e ortaggi), allevamenti (suini, bovini, ovini) e industrie di medie dimensioni (lattiero-casearia, lavorazione carni, metalmeccanica). Diffuse sono le attività artigianali e commerciali, tra le quali assume rilievo anche storico la raccolta-differenziazione-riciclo di materiali. Alcuni monumenti di notevole interesse storico e artistico richiamano turisti che, in visita a Mantova, proseguono verso Sabbioneta con possibilità di visitare le tracce gonzaghesche sparse nell’area dei Comuni afferenti all’Istituto Comprensivo. L’asse Marcaria-Sabbioneta mostra inoltre affini caratteristiche dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, perché si tratta di “terre d’acqua” segnate dal corso di fiumi e canali i cui insediamenti e confini si sono radicati ed evoluti lungo i secoli. Il Comune di Marcaria, che comprende le frazioni di Cesole, Canicossa, Campitello, Gabbiana, S. Michele in Bosco, Ospitaletto, Casatico e Marcaria, risulta essere, dopo il capoluogo, il più esteso della provincia di Mantova. Il suo territorio è posto in un bassopiano situato alla sinistra del fiume Oglio, fino alla confluenza nel Po. L’attuale territorio del Comune di Marcaria è frutto dell’unificazione di due entità distinte: la “curtis” medioevale di Marcaria, di proprietà degli Obertenghi, e quella di Campitello dei Canossa che viene donata, alcuni anni prima della morte di Matilde, al vescovo di Mantova. Proprio in età comunale si creano i presupposti per l’unificazione di Marcaria e Campitello: i due centri, posti sul confine del territorio mantovano segnato dal fiume Oglio, permettevano il controllo sui ponti e sui guadi delle due rive del fiume e avevano acquisito una notevole importanza strategico-militare. Attrattiva turistica del territorio è lo storico “ponte in chiatte”, situato all’interno del Parco dell'Oglio Sud nella frazione di Cesole. Molto di più di un'infrastruttura stradale costruita nel 1926, il ponte di barche di Torre d'Oglio rappresenta il simbolo dell'identità di un territorio tanto complesso, quanto affascinante.
Dal punto di vista storico e artistico riveste particolare valore Corte Castiglioni a Casatico. Costruita nel XV secolo per volere del nobile condottiero e letterato Baldassarre Castiglione, è costituita da una serie di cortili cinti da un fossato e da un ingresso a finte merlature recante lo stemma della famiglia. Il complesso monumentale comprende due corpi: uno minore, quattrocentesco, su cui intervenne con tutta probabilità Luca Fancelli, e uno maggiore e composito, affiancato da una torre a stella, su cui nel 1546 fu operata una ristrutturazione secondo un disegno di Giulio Romano. A Campitello, frazione più popolosa del Comune di Marcaria, sono presenti una Delegazione comunale e una sala civica utilizzata per momenti di confronto e formativi. Sono inoltre attivi i tre ordini scolastici e la sede amministrativa del nuovo IC Marcaria-Sabbioneta, nonché numerosi esercizi commerciali e un vivace mercato domenicale che richiama visitatori dai paesi non solo limitrofi. Definita, nel corso dei secoli, “Piccola Atene” e “Nuova Roma”, Sabbioneta è oggi inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è Bandiera Arancione del Touring ed è uno dei “Borghi più belli d’Italia”. La città è considerata uno dei massimi esempi dello stile architettonico rinascimentale lombardo e fu edificata per volere di Vespasiano Gonzaga. Sabbioneta sorge sul luogo di un antico insediamento, posto al centro di una zona paludosa, e il suo nome deriva dal latino sabulum o “sabbia neta”, ovvero “sabbia pulita”, in riferimento al tipo di terreno su cui sorge l’abitato. Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio, lungo il tracciato dell'antica via Vitelliana, la cittadina occupava una posizione strategica nel cuore della Pianura Padana. Il territorio di Commessaggio è situato a sud-ovest della provincia di Mantova ed è solcato da numerosi canali di irrigazione e di bonifica, il più importante dei quali, il Canale Navarolo, delimita il confine comunale con Sabbioneta. Il Torrazzo gonzaghesco, simbolo della storia locale, è il segno del dominio dei Gonzaga su Commessaggio, come anche attesta il Ponte Vespasiano in chiatte. Le odierne canalizzazioni sono il retaggio della bonifica di un'antica palude, la Regona, alimentata dalle acque di piena del Po e dei suoi affluenti e abitata almeno dall'Età del bronzo, come testimonia un rilevante insediamento palafitticolo riportato alla luce. Gazzuolo sorge sulla sponda destra del fiume Oglio. La sua etimologia, Vadiolum o Vadolium “piccolo guado o guado d’Oglio”, ne sottolinea la felice posizione. Segno del passaggio dei Gonzaga sono i portici quattrocenteschi che caratterizzano la via principale, voluti da Ludovico Gonzaga.
Scuola e territorio La Scuola Statale è la maggiore organizzazione culturale del territorio; agisce per la fascia di età dai 3 ai 14 anni. Esistono diverse realtà scolastiche comunali e private nel settore della prima infanzia (Asili Nido) e dell'infanzia (Scuole dell'Infanzia Paritarie). Sono attive organizzazioni culturali e sociali, di volontariato, musica, sport, animazione e protezione civile. Le più vicine Istituzioni Scolastiche di secondo grado sono ubicate a Mantova, Asola, Viadana e Casalmaggiore ed erogano un’offerta formativa abbastanza completa. Nella sede del capoluogo provinciale esiste anche una limitata offerta di istruzione universitaria. La maggioranza delle famiglie sostiene la frequenza e l'obbligo scolastico, collabora ad attività e iniziative promosse dalla scuola e ritiene l'istruzione un valore fondamentale per la crescita dei figli. La forte presenza di famiglie straniere (soprattutto nelle scuole del Comune di Marcaria) richiede agli operatori della scuola strategie di integrazione e di recupero/potenziamento linguistico. L'agricoltura e la piccola industria richiamano infatti immigrati stranieri, prevalentemente indiani; il settore dei servizi (compresa la scuola) richiama immigrati italiani dal sud. La popolazione immigrata straniera resta unita per etnia, con conseguente chiusura dal punto di vista culturale, oltre che linguistico. Tuttavia, negli ultimi anni, a livello scolastico si registra una partecipazione più consapevole di entrambi i genitori ai momenti di confronto e restituzione. L’Istituto è composto da 14 plessi di cui cinque scuole dell’infanzia (Campitello, Casatico, Gazzuolo, Breda Cisoni, Sabbioneta), sei primarie (Campitello, Gabbiana, Marcaria, Belforte, Commessaggio, Sabbioneta) e tre secondarie di primo grado (Campitello, Gazzuolo, Sabbioneta) dislocate nelle varie frazioni. Solo a Sabbioneta e Campitello sono quindi presenti tutti gli ordini scolastici. Le quattro amministrazioni comunali sono sensibili alle esigenze delle famiglie e collaborano attivamente con servizi integrativi di supporto, tra i quali trasporto, mensa e pre/post scuola. Le stesse Amministrazioni hanno ritenuto opportuno, considerata l’estensione territoriale del nuovo IC, mantenere la funzionalità della segreteria di Sabbioneta insieme a quella della sede amministrativa di Campitello:
SEDE AMMINISTRATIVA di CAMPITELLO Via Gaetano Donizetti 2 - 46010 Campitello di Marcaria (MN) Telefono: 0376 96114 e-mail: segreteria@icmarcariasabbioneta.edu.it SEDE OPERATIVA di SABBIONETA Via Accademia 2 - 46018 Sabbioneta (MN) Telefono: 0375 52029 e-mail: segreteria@icmarcariasabbioneta.edu.it SCUOLE dell’INFANZIA SEDE N. SEZIONI N. ALUNNI INDIRIZZO N.TELEFONO CODICE Campitello 2 55 Via Kennedy 11 0376 96120 MNAA82703V Casatico 1 23 Via Tartaro 3 0376 950228 MNAA82704X Gazzuolo 1/2 34 Via Marconi 9/B 0376 97512 MNAA809039 Breda Cisoni 1 18 Via XXV Aprile 0375 54225 MNAA809028 Sabbioneta 2 51 Via Pio Foà 6 0375 52797 MNAA809006 SCUOLE PRIMARIE SEDE N. CLASSI N. ALUNNI INDIRIZZO N.TELEFONO CODICE Campitello 5 114 Via Vitellio 61 0376 96435 MNEE827023 Gabbiana 4 71 Via Balestra 42 0376 439136 MNEE827034 Marcaria 5 68 Via Crispi 0376 951010 MNEE827045 Belforte 4 68 Piazza 0376 956060 MNEE80903E (pluriclasse) Risorgimento 1 Commessaggio 4 66 Via Camicia 33 0376 98151 MNEE80904G Sabbioneta 7 118 Piazza Castello 5 0375 52331 MNEE80901C SCUOLE SECONDARIE di PRIMO GRADO SEDE N. CLASSI N. ALUNNI INDIRIZZO N.TELEFONO CODICE Campitello 6 99 Via Donizetti 2 0376 96114 MNMM827022 Gazzuolo 5 89 Viale Marconi 19 0376 97144 MNMM80902C Sabbioneta 6 118 Piazza D’Armi 8 0375 52477 MNMM80901B
Dall’analisi del territorio emerge una realtà composita e frazionata, ma con alcune peculiarità comuni tra le quali si evidenziano i rilevanti aspetti storici, artistici e paesaggistici sopra descritti sui quali si intende orientare l’interesse formativo dell’intero Istituto nel prossimo triennio. Anche la realtà scolastica di questo mosaico di paesi è formata da tante piccole scuole che ospitano un’utenza eterogenea che le famiglie e le singole Amministrazioni vogliono fortemente salvaguardare. Per rispondere alle esigenze del territorio la scuola intende avvalersi nell’arco del triennio di: ■ Curricolo verticale d’Istituto dai 3 ai 14 anni per favorire la continuità sui tre ordini infanzia-primaria-secondaria. ■ Progetti interni che nascono da esigenze curricolari e integrativi, ad opera di esperti esterni, inseriti attraverso il Piano del Diritto allo Studio. ■ Collaborazione con gli Enti Locali al fine di una responsabile gestione delle strutture dei plessi (sicurezza, riscaldamento, arredi e materiali) e dei servizi aggiuntivi: trasporti, mensa, pre/post scuola, progetti per integrare le attività formative e didattiche, interventi individuali di assistenza alla persona... ■ Collaborazione con associazioni sportive, culturali e sociali presenti sul territorio. ■ Fruizione dei servizi e delle eccellenze ambientali (biblioteche, musei, parchi, strutture sportive, culturali e religiose).
Mission e Vision dell’Istituto Con il termine “Vision” si fa riferimento all’idea di scuola che anima il nostro Istituto e che orienta la “Mission”, ovvero l’agire collettivo volto a trasformare l’ideale in azione concreta. Partendo da un’idea di bambino/a competente e mirando al miglioramento della società esistente, la VISION dell’I.C. Marcaria-Sabbioneta intende realizzare: ● una scuola accogliente che sappia valorizzare le diversità attraverso il dialogo e l’interazione; ● una scuola stimolante che fornisca le chiavi per imparare a imparare; ● una scuola di cittadinanza attiva che prepari i suoi alunni a essere cittadini italiani, d’Europa e del mondo. Il nostro Istituto riconosce infatti come fondamentali i seguenti bisogni formativi: ● Bisogno di identità e senso di appartenenza al nuovo Comprensivo Marcaria-Sabbioneta fondato sul coinvolgimento attivo di bambini/e, studenti/esse, docenti di ogni ordine, famiglie, enti locali e associazioni del territorio. ● Bisogno di creare un “sistema formativo integrato” che partendo dal rapporto collaborativo tra famiglie e scuole ne riconosca il valore dei rispettivi ruoli. ● Bisogno di scoprire l’importanza dell’apprendimento durante l’intero arco di vita (lifelong learning) anche attraverso azioni di raccordo e continuità tra i vari ordini scolastici. ● Bisogno di autonomia che, attraverso il confronto, l’integrazione e la condivisione di valori, regole e comportamenti conduca al progressivo raggiungimento di sicurezza e stabilità.
Ne consegue che MISSION dell’Istituto è favorire lo sviluppo armonico integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione Italiana e dello spazio culturale del territorio. Questo aspetto viene raggiunto nel rispetto delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del 2012. Le scelte educative che caratterizzano la nostra scuola si concretizzano nelle seguenti finalità: ● consegnare il patrimonio culturale maturato da chi ci ha preceduto; ● preparare al futuro fornendo agli alunni/e le competenze essenziali nell’ambito del sapere, saper fare, saper essere, per affrontare e risolvere problemi con responsabilità e autonomia, per assumere e portare a termine compiti nei vari contesti di vita; ● favorire un’efficace comunicazione e collaborazione tra scuola, famiglia e territorio; ● promuovere lo sviluppo di capacità critiche e di autovalutazione.
Curricolo d’Istituto Il Curricolo d’Istituto si ispira principalmente alle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (2012) ed è orientato allo sviluppo delle otto competenze chiave di cittadinanza contenute nella “Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente”, del 22 maggio 2018. Il Curricolo, in quanto espressione dell’autonomia scolastica e della libertà di insegnamento, definisce le scelte della comunità professionale del corpo docenti di ogni ordine e grado e dichiara al territorio l’identità dell’Istituto scolastico. La recente istituzione del nuovo Comprensivo Marcaria-Sabbioneta, nato dalla fusione dell’ex IC di Sabbioneta e delle scuole appartenenti al Comune di Marcaria dell’ex IC di Castellucchio, comporta per l’anno 2019-2020 un iniziale periodo di reciproca conoscenza e studio dei curricoli precedentemente adottati, permettendo di tracciare nel tempo un percorso rispettoso delle diverse sensibilità e prassi in grado di coniugare il meglio di quanto sviluppato nelle realtà precedenti. L’orientamento è quindi alla costruzione di un nuovo e condiviso Curricolo verticale d’Istituto dai 3 ai 14 anni che preveda significativi agganci alla neonata conformazione territoriale capaci di valorizzare le specificità anche al di là dei meri confini dei quattro Comuni del Comprensivo. Sulla base dell’Atto di indirizzo del Dirigente scolastico si individuano alcuni punti sui quali concentrare la riflessione di gruppo: ■ accoglienza delle diversità e differenze con conseguente riconoscimento e valorizzazione delle esperienze pregresse e delle pre-conoscenze di alunni e docenti; ■ conoscenza del territorio e valorizzazione a livello didattico degli aspetti storico-artistici che lo rendono caratteristico; ■ attenzione e salvaguardia dell’ambiente anche grazie alla conoscenza e valorizzazione di aspetti storico-paesaggistici; ■ promozione dell’innovazione didattica attraverso un ripensamento del curricolo implicito, oltre che esplicito, e alla progressiva introduzione di nuove tecnologie in grado di sostenere concretamente l’adozione di una didattica laboratoriale.
Competenze di cittadinanza Il 22 maggio 2018 il Consiglio europeo, ha adottato la Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente e l’allegato Quadro di riferimento europeo, che sostituiscono la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006. La nuova versione vuole migliorare lo sviluppo delle competenze chiave delle persone di ogni età durante tutto il corso della loro vita. Le competenze chiave sono quella combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti, di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e per lo sviluppo personali, per l'occupabilità, per l'inclusione sociale, per una gestione della vita attenta alla salute e per la cittadinanza attiva. Le nuove competenze chiave, considerate tutte di pari importanza in quanto ognuna contribuisce a una vita proficua nella società, sono: • competenza alfabetica funzionale; • competenza multilinguistica; • competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria; • competenza digitale; • competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare; • competenza in materia di cittadinanza; • competenza imprenditoriale; • competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali. Il nostro Istituto promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva, nell’ottica della valorizzazione delle diversità e in linea con le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (settembre 2012), che sostengono durante il primo ciclo di istruzione le basi e lo sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. Infatti la finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. La scuola dell’infanzia, in continuità con le esperienze pregresse e le pre-conoscenze maturate in ambito familiare, organizza le proposte educative e didattiche espandendo e formalizzando le prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei/delle bambini/e. L’accurata organizzazione dei gruppi, la predisposizione di spazi accoglienti e tempi distesi stanno alla base di un apprendimento significativo che, attraverso un’esplicita progettazione didattica e il gioco condiviso, conduce a competenze trasversali in grado di attivare il processo di decentramento che condurrà dal sé agli
altri. L’osservazione partecipante dell’insegnante, la consapevolezza del proprio stile educativo, l’accoglienza dei diversi stili di apprendimento dei bambini/e garantiscono l’instaurarsi di un positivo clima relazionale che permette di sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza. La documentazione, come processo che produce tracce, memoria e riflessione, e la conseguente valutazione formativa, inducono al progressivo miglioramento della qualità educativa. La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitiva, emotiva, affettiva, sociale, corporea, etica e religiosa, oltre che la possibilità di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. Per quanto concerne la scuola secondaria di primo grado, le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. E’ importante consentire ai ragazzi di sviluppare un pensiero critico e decisionale favorendo un atteggiamento responsabile e sensibile, volto all’interesse collettivo e non solo individuale. Maturare la consapevolezza in materia di diritti fondamentali e sistemi sostenibili dal punto di vista sociale, ambientale ed economico; oltre a comprendere i rapporti tra integrazione, diversità ed identità e i legami tra fatti contemporanei ed eventi storici. I Consigli di classe, nel corrente anno scolastico, per promuovere lo sviluppo dell'autonomia degli studenti sosterranno l'uscita autonoma dalla scuola, dopo attenta valutazione delle richieste dei genitori da parte degli organi competenti. Gli stessi Consigli di classe si impegnano nella promozione e nel consolidamento delle competenze chiave di cittadinanza, sia a livello disciplinare che trasversale. Già a partire dalla scuola dell’infanzia, in continuità con le famiglie, i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze avranno l’opportunità di costruire competenze di cittadinanza nel rispetto dei tempi di maturazione individuali e delle future scelte di vita.
Patto educativo di corresponsabilità Il Patto educativo di corresponsabilità è un contratto sociale tra la Scuola (dirigente, docenti, amministrativi, collaboratori scolastici) e le Famiglie (genitori e studenti), in cui si definiscono principi, regole e comportamenti che ciascuno dei partecipanti alla vita scolastica si impegna a rispettare per consentire a tutti di operare al meglio per la formazione di bambini/e e ragazzi/e. Famiglia e Scuola rivendicano il ruolo specifico e la responsabilità diretta e comune, verso le persone in crescita e in formazione, di far conoscere e trasmettere ai/alle futuri/e cittadini/e valori culturali e sociali e regole di convivenza civile. Con la stesura, la condivisione e il rispetto di questo Patto, Scuola e Famiglia uniscono le forze, definiscono impegni e si riconoscono nella fiducia reciproca legittimati a essere punti di riferimento coerenti e sicuri. I docenti si impegnano a: • realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; • rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola; • favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; • rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi e i ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua irripetibilità, singolarità e unicità; • rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un ambiente educativo di apprendimento sereno e partecipativo; • promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo studente nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; • incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; • favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative al fine di promuovere il pieno sviluppo del soggetto educando; • essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola; • essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso ai referenti o a
un collaboratore scolastico, nel rispetto della sicurezza dell’utenza; • informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti; • informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione; • comunicare le valutazioni delle prove scritte, orali e pratiche e pure mantenere aggiornato costantemente il registro personale (argomenti e compiti a casa); • esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e pratiche; • effettuare almeno il numero minimo di verifiche in base alle delibere relative del Collegio Docenti; • correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva; • pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate; • favorire lo sviluppo di una cittadinanza attiva nell’ambito di tutte le attività di apprendimento; • rispettare la privacy e il segreto d‘ufficio a cui sono tenuti secondo le norme vigenti. Le/gli studenti si impegnano a: • essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; • lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente; • chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta; • intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; • conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti; • rispettare i compagni e il personale della scuola docente e non docente ; • rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
• rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola e assumersi le proprie responsabilità in caso di mancanze o danni provocati; • partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; • svolgere regolarmente e puntualmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; • favorire la comunicazione scuola/famiglia; • sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti; • usare, per un fine strettamente didattico, il cellulare (o tablet o computer) in classe , qualora sia consentito dai docenti; • usare un linguaggio e un abbigliamento consoni all’ambiente educativo in cui si vive e si opera; • mantenere un comportamento corretto e controllato in ogni luogo e circostanza, evitando di generare situazioni di rischio per sé e per gli altri. I genitori si impegnano a: • conoscere l’Offerta formativa della scuola; • collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; • compilare tempestivamente e puntualmente sul diario o registro elettronico le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio/a; • rivolgersi ai docenti, ai coordinatori di classe, ai Fiduciari e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali (rispettando la gerarchia scolastica); • fornire informazioni per migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola; • sostenere e controllare i propri figli/e nel rispetto degli impegni scolastici; • informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico dello studente; • vigilare sulla costante frequenza;
• vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola; • limitare, per quanto possibile, le richieste di uscite anticipate; • invitare il/la proprio/a figlio/a all’uso di cellulari o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi durante le attività scolastiche solo qualora sia consentito dai docenti, per un fine strettamente didattico. La violazione di tale disposizione comporterà quanto previsto dal Regolamento d’Istituto; • intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il Consiglio di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina; • tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti, accedendo con regolarità al registro elettronico; • controllare frequentemente diario e registro elettronico per verificare compiti assegnati, argomenti delle lezioni, valutazioni, comunicazioni e note disciplinari; • vigilare che il/la proprio/a figlio/a indossi un abbigliamento consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera; • avere rispetto della competenza della scuola, della privacy e della gestione responsabile delle informazioni relative alla scuola sui gruppi social. Il personale non docente si impegna a: • svolgere attivamente il proprio ruolo con responsabilità e professionalità; • collaborare a costruire buone relazioni umane ed educative; • coinvolgersi con disponibilità e rispetto delle norme sulla privacy; • avere cura delle persone e dell’ambiente nella prospettiva del benessere e della sicurezza ; • usare un linguaggio e un abbigliamento consoni all’ambiente educativo in cui si vive e si opera. Il Dirigente Scolastico si impegna a: • garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti,
genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo; • garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità; • garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica; • cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate. Continuità educativa e didattica La continuità educativa costituisce un percorso formativo volto a valorizzare le competenze dell’alunno e riconoscere la specificità e pari dignità educativa di ciascun ordine scolastico nella diversità di ruoli e funzioni. Le attività di continuità sono strumenti per coordinare e potenziare l’azione educativa; esse nascono dall’esigenza di creare u nità intesa come collegialità, corresponsabilità e condivisione; linearità come prosecuzione dei percorsi e delle esperienze; organicità come coerenza progettuale e metodologica. L’itinerario dai 3 ai 14 anni è progressivo e continuo: se nella scuola dell’infanzia si valorizzano gli interessi spontanei dei bambini/e al fine di arricchire le esperienze vissute calandole in un contesto sociale allargato rispetto a quello familiare, nella scuola del primo ciclo, pur mantenendo approcci educativi attivi, vengono offerti agli alunni/e percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca di connessioni tra i diversi saperi. A tal fine l’I.C. Marcaria-Sabbioneta predispone progetti di continuità che coinvolgono le “classi ponte” dei tre ordini scolastici, ovvero il gruppo dei bambini di anni 5 dell’infanzia e quelli della prima classe primaria (continuità Infanzia-Primaria) e i ragazzi della quinta classe primaria insieme agli studenti del primo anno della scuola secondaria di primo grado (continuità
Primaria-Secondaria). Le modalità e strategie attraverso le quali si concretizza la continuità comprendono: • la formazione delle classi iniziali: gli insegnanti dei diversi ordini di scuola si incontrano per la formazione di classi il più possibile equilibrate, attraverso passaggi di informazioni utili a delineare un profilo degli studenti e del contesto socio-culturale di provenienza. Le insegnanti della Scuola dell'Infanzia contribuiscono alle operazioni di formazione delle prime classi, mettendo a disposizione la loro conoscenza dei bambini e i dati raccolti mediante apposite griglie di osservazione; i docenti della Scuola Primaria concorrono a loro volta alla formazione delle prime nella Scuola Secondaria di primo grado. • incontri periodici fra gli insegnanti: alla fine del primo quadrimestre dell’anno scolastico successivo alla formazione delle classi, i docenti dei due ordini di scuola si incontrano per la restituzione dei dati relativi ai singoli alunni. Si analizzano i percorsi scolastici di ciascuno, rilevando varianti o costanti rispetto al ciclo precedente; gli incontri costituiscono anche occasione di confronto su metodologie didattiche e indicatori di valutazione utilizzati dagli insegnanti; • momenti di accoglienza: p er garantire la continuità educativa agli studenti, nel passaggio da un ordine di scuola all'altro, vengono programmati alcuni incontri per la conoscenza degli spazi e degli insegnanti della nuova realtà scolastica, proponendo agli alunni anche attività educative di tipo laboratoriale e non; gli elaborati prodotti costituiscono “testimoni di passaggio” per favorire un corretto e sereno inserimento.
Orientamento I grandi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni che hanno interessato il mondo del lavoro e dell’economia, hanno portato a modificare la cultura dell’orientamento per rispondere alle nuove esigenze della società, della famiglia e della persona. È stato inevitabile mutare anche l’approccio tradizionale all’orientamento da parte della scuola. Secondo le “Linee guida del sistema nazionale sull’orientamento permanente” la scuola costituisce il luogo insostituibile nel quale sviluppare la propria identità, autonomia e progettualità. Il nostro Istituto Comprensivo intende promuovere attività di orientamento che si sviluppano attraverso l’acquisizione di saperi di base, delle abilità cognitive, logiche e metodologiche, ma anche delle abilità trasversali comunicative e competenze chiave di cittadinanza. Queste azioni di accompagnamento, aiuteranno i ragazzi ad utilizzare quanto appreso a scuola per costruire progressivamente la propria esperienza di vita e per operare le scelte necessarie. Per garantire funzionalità e sistematicità ai processi orientativi, sono individuate “figure di sistema”, le funzioni strumentali che, dopo adeguata formazione, hanno il compito di: • organizzare le attività interne di orientamento e relazionarsi con il gruppo di docenti del Consiglio di Classe; • coordinare attività di orientamento mirate alle caratteristiche degli studenti; • interfacciarsi con gli altri attori della rete di orientamento del territorio. La famiglia è corresponsabile nelle azioni di orientamento promosse dalla scuola. L’I.C. organizza iniziative finalizzate all’accompagnamento dei ragazzi nei percorsi di scelta e transizione. I percorsi di orientamento per gli studenti saranno organizzati dall'Istituto per migliorare la conoscenza di sé e delle proprie inclinazioni e, pur estendendosi durante tutto il triennio, sono rivolti in particolare alle classi terze della secondaria di primo grado. Al termine di tale percorso, i docenti della classe consegnano il “Consiglio Orientativo”. I ragazzi sono invitati a frequentare le iniziative organizzate dai vari Istituti Secondari di secondo grado. In alcuni casi gli alunni vengono anche accompagnati dai docenti nella visita ad aziende e ad altre realtà lavorative presenti sul territorio.
Il territorio (Provincia, Informagiovani, rete per l'orientamento) offre diverse attività di orientamento in raccordo con la scuola. Innovazione Facendo riferimento ai “sette orizzonti” tratti dal Manifesto delle Avanguardie educative e alle 12 idee ispirate dal Manifesto programmatico del movimento promosso da INDIRE, si concorda per l’Istituto Comprensivo di Marcaria-Sabbioneta la necessità di: ■ trasformare il modello trasmissivo della scuola; ■ creare nuovi spazi per l’apprendimento (sia fisici che relazionali); ■ riorganizzare il tempo scuola; ■ promuovere un’innovazione sostenibile (anche, ma non solo, attraverso un uso sempre più consapevole delle TIC sia da parte dei docenti che dei discenti). A tal fine si auspica un progressivo incremento delle ore di lezione non frontali attraverso una sapiente progettazione del curricolo implicito, presupposto necessario alla buona realizzazione del curricolo esplicito. La riorganizzazione spaziale in particolare va perseguita in ogni ordine e grado scolastico come un obiettivo di breve termine da sperimentare già dal corrente anno scolastico. La differenziazione funzionale degli spazi scolastici costituirà la base di partenza per implementare ogni altra “avanguardia educativa”. L’elaborazione di contenuti e metodi per l'inserimento di innovazioni tecnologiche e digitali nel curricolo farà tesoro dell’esperienza di ogni docente e, in particolare, dell’animatore digitale e del suo gruppo di lavoro (PNSD). Curricolo implicito RIORGANIZZAZIONE SPAZIALE: ■ rivedere la disposizione degli arredi all’interno delle aule; vivere ogni tipo di disposizione dei banchi (frontale, circle time, a piccoli gruppi o isole, a coppie affiancate o frontali…) come una scelta non definitiva, ma da adattare di volta in volta al tipo di lezione impostata; ■ creare spazi alternativi all’aula: atelier e laboratori didattici, sia con strumentazioni analogiche sia digitali; spazi per il relax e nicchie di accoglienza (gli angoli e le “tane” dell’infanzia possono essere proposti con diverse modalità anche alla primaria e alla secondaria); ■ predisporre microspazi all’interno delle aule (angoli) di facile lettura da parte
dei bambini/ragazzi per attività autonome; ■ prevedere la possibilità che siano gli studenti e non gli insegnanti a muoversi da uno spazio (aula/atelier/laboratorio) all’altro. RIORGANIZZAZIONE TEMPORALE: ■ definire l’orario base dei docenti e, al contempo, prevedere e attuare la flessibilità oraria; ■ sperimentare sovrapposizioni orarie tra discipline diverse per favorire la realizzazione di progetti o attività interdisciplinari a tema; ■ concentrare le ore di insegnamento di una disciplina o progetto interdisciplinare in determinati periodi dell’anno (DIDATTICA A TEMA); ■ stabilire i tempi con largo anticipo; ■ adattare la pianificazione delle 40 ore alle esigenze curricolari; ■ prevedere la possibilità di sfruttare le competenze di alcuni insegnanti che si rendono disponibili su ordini diversi di scuola (ricorso all’archivio delle competenze del personale). RIORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO: ■ lavorare per sezioni/classe aperte e organizzare gruppi di allievi per interesse, livello, necessità contingenti (in tutti gli ordini scolastici); ■ sperimentare diverse possibilità di formazione dei gruppi (gruppo sezione/classe, gruppi di età omogenea/eterogenea, piccoli gruppi, coppie per favorire il peer tutoring…); ■ considerare, in un’ottica verticale, la possibilità di progettazioni condivise con esperti interni all’IC (es. professori della secondaria insieme a insegnanti dell’infanzia e della primaria o viceversa); ■ promuovere gemellaggi formativi interni ed esterni all’IC; ■ prevedere attività di formazione comune con esperti interni all’IC (es. coinvolgimento del Dirigente, di insegnanti dei diversi ordini scolastici e/o di personale amministrativo per attività di formazione degli insegnanti); ■ tessere rapporti e collaborazioni con altri partner e agenzie educative; ■ verificare la disponibilità dei collaboratori scolastici; ■ favorire la circolazione delle idee e la collaborazione tra colleghi curando gli aspetti relazionali; ■ impostare la concertazione scuola-famiglie a partire dalla redazione del Patto Educativo di Corresponsabilità.
Curricolo esplicito LABORATORI E PROGETTI: ■ organizzare e condurre laboratori o progetti specifici senza ricorso ad esperti esterni, ma utilizzando docenti curricolari che si rendono disponibili a spendere le loro competenze anche al di fuori dell’ambito scolastico in cui lavorano (vedi mobilità del personale su diversi ordini scolastici); ■ sperimentare modalità di insegnamento/apprendimento collaborativo e/o cooperativo (cooperative learning). VALUTAZIONE: ■ costruire, sulla base del Curricolo verticale d’Istituto, profili di competenza degli allievi in periodi cruciali del percorso scolastico (3-14 anni) che orientino l’elaborazione di griglie di valutazione comuni ai tre ordini scolastici; ■ dare maggiore importanza alla valutazione formativa r ispetto a quella sommativa in modo che allievi e genitori imparino a vivere il voto numerico come un indicatore di percorso e non come un giudizio di valore; ■ valorizzare le intelligenze multiple e i diversi stili di apprendimento degli allievi; ■ rendersi conto, come insegnanti, di quale sia lo stile di insegnamento che ci caratterizza per integrare al modo prevalente di far lezione che contraddistingue ognuno di noi altre modalità educative e didattiche (non solo lezioni frontali e di tipo direttivo). TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE: ■ promuovere non solo e non tanto l’educazione con i media (utilizzo strumentale), quanto un’educazione ai media, relativa allo sviluppo di competenze necessarie all’uso consapevole delle TIC; ■ incrementare l’utilizzo delle TIC come strumenti compensativi di integrazione in grado di attivare processi nei quali la multimodalità possa favorire, potenziare e sostenere l’inclusione mantenendo costante attenzione alla persona nella sua unicità.
Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) ALUNNI CON BES La finalità principale della Scuola è garantire a tutti gli studenti il successo formativo. Il nostro Istituto mette quindi in atto interventi adeguati attraverso l’individuazione di percorsi personalizzati, per far fronte ai bisogni e/o necessità degli alunni, nel rispetto dei tempi e ritmi di apprendimento. Tutte le attività scolastiche finalizzate all’inclusione degli alunni con BES intendono perseguire: ● accoglienza e accettazione attraverso la conoscenza della diversità; ● condivisione e partecipazione; ● valorizzazione delle potenzialità personali; ● predisposizione e organizzazione degli spazi scolastici; ● promozione di benessere sul piano fisico ed emotivo; ● proficua collaborazione ed interazione con figure educative (assistenti ad personam o educatori professionali) assegnate come risorse a supporto degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; ● collaborazione efficace con le famiglie e con tutto il contesto extra scolastico di cui fa parte l’alunno (agenzie educative e ricreative del territorio di appartenenza, interventi educativi domiciliari); ● scambio e confronto tra le diverse figure professionali coinvolte nel progetto di vita dello scolaro (enti pubblici e privati); ● sostegno formativo e didattico alla classe, attraverso una progettualità condivisa a livello di Consiglio di Classe o di Team Docente. Tutti gli aspetti considerati vengono esplicitati e definiti nella stesura di documenti previsti a livello normativo e condivisi con il Collegio Docenti: ✔ P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) previsto per gli alunni con certificazione di disabilità, rilasciata da un Ente Pubblico in base alla Legge 104/1992; ✔ PDF (Profilo Dinamico Funzionale) previsto per gli alunni con certificazione di disabilità, rilasciata da un Ente Pubblico in base alla Legge 104/1992, quando vi è il passaggio infanzia-primaria, primaria-secondaria, secondaria-superiori; ✔ P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) che può essere predisposto per tutti i casi di:
● alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento (obbligatorio in base alla Legge 170/2010); ● alunni con Disturbi evolutivi specifici; ● alunni con Funzionamento Intellettivo Limite; ● alunni con ADHD; ● alunni con svantaggio socio-culturale e linguistico (Dir. Min. del 27 dicembre 2012-C.M. n. 8 del 6 marzo 2013). Viene quindi esteso a tutti gli alunni in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento e spetta ai Consigli di classe a ai team docenti indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica stendendo un PDP. L’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con BES deve essere deliberata in Consiglio di classe o dal team docenti dando luogo al PDP (C.M. n. 8 del 6 marzo 2013). La ricerca di percorsi metodologici condivisibili, aperti e inclusivi intende rappresentare l’impegno educativo a favore dell’integrazione scolastica e della promozione personale di tutti gli alunni, specie di coloro che richiedono particolare attenzione, comprensione e rispetto nella valorizzazione delle proprie capacità. La necessità di sostenere una loro adeguata formazione scolastica, richiede competenza anche nella scelta di metodologie didattiche specifiche, funzionali alle singole individualità, ai tempi di apprendimento e alle diverse potenzialità cognitive, i docenti pertanto mettono in pratica strategie (peer to peer, attività a piccoli gruppi, attività a classi aperte…) e individuano modalità di lavoro per affrontare e superare via via le difficoltà che gli alunni possono presentare, aiutandoli in questo modo a incrementare la propria autostima e a valorizzare le proprie potenzialità. Per gli alunni stranieri, compatibilmente con i fondi regionali stanziati per le Aree a forte processo immigratorio, si prevedono interventi didattici aventi come scopi: ● l’acquisizione dell’italiano come lingua per comunicare (prima e seconda alfabetizzazione) ● l’apprendimento dell’italiano come lingua di studio, attraverso la quale apprendere le altre discipline e riflettere sulla lingua stessa. La progettazione e la successiva valutazione dei percorsi formativi, avvengono nei vari Consigli di Classe e nei team docenti. In particolare, la valutazione degli alunni con PEI o PDP tiene conto degli obiettivi, dei contenuti e delle metodologie illustrati in tali documenti e vengono sempre concordati a livello collegiale (docenti curricolari, di
sostegno ed educatori). In tal senso, si possono prevedere prove personalizzate, semplificate e differenziate, considerando importanti: ● la non esclusività dei risultati finali delle prove eseguite (valutazione SOMMATIVA); ● la qualità e l’evoluzione del percorso formativo (valutazione FORMATIVA); ● il feedback sull’efficacia degli interventi attuati dai docenti. FUNZIONE STRUMENTALE BES All’interno dell’Istituto, al fine di ottimizzare gli aspetti organizzativi, è presente una FUNZIONE STRUMENTALE BES che si occupa degli alunni con certificazione di disabilità (Legge 104/1992), degli alunni DSA (Legge 170/2010), degli altri alunni BES, degli alunni stranieri. In particolare: ● monitora la situazione dei sopracitati alunni dell’Istituto, occupandosi della gestione delle informazioni relative alla documentazione personale e scolastica degli alunni con certificazione di disabilità (Legge 104) con certificazione DSA (legge 170) o con semplice diagnosi o relazione specialistica; ● elabora una modulistica specifica e aggiornata; ● collabora con la segreteria per la gestione di tali alunni e dell’organico degli insegnanti di sostegno; ● offre consulenza e supporto agli insegnanti di sostegno, ai Consigli di classe e ai team docenti; ● coordina coordina le riunioni della Commissione Diverse Abilità; ● monitora monitora la situazione degli alunni stranieri e organizza i laboratori di alfabetizzazione per gli stessi; ● partecipa partecipa alle riunioni del CTS e del CTI facendosi da tramite per gli altri docenti; ● coordina il GLI. GRUPPO GLI All’interno dell’Istituto è previsto un GRUPPO di LAVORO per l’INCLUSIONE costituito dagli insegnanti di sostegno, dalle figure strumentali BES e presieduto dal Dirigente avente come obiettivi il confronto sui casi, la compilazione del PAI, il supporto alla stesura dei PEI, dei PDF, delle varie relazioni.
FORMAZIONE I docenti di sostegno e non, possono partecipare alla FORMAZIONE in materia specifica scegliendo le diverse opportunità presenti sul territorio offerte da: ● CTI (Centro territoriale per l’Inclusione) presenti nei vari distretti della provincia; ● Piano Nazionale di Formazione d’Ambito; ● CST (Centro di Supporto Territoriale per le nuove tecnologie); ● Associazioni di Volontariato/Onlus che collaborano con le scuole; ● Università. ALUNNI ADOTTATI La Scuola garantisce ai bambini e ai ragazzi adottati e alle loro famiglie uno sguardo specifico nel loro percorso di crescita configurandosi in primo luogo come ambiente protettivo e sicuro. In base alle Linee guida dettate dal MIUR, la Scuola presta attenzione a non aver pregiudizi e a non dare per scontata la presenza di problematicità nei minori adottati, costruendo intorno ad essi una didattica ed un’organizzazione flessibile con particolare cura verso l’aspetto relazionale. (Alunni adottati MIUR - Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati – 19/12/2014 ) Particolare cura sarà dedicata ai rapporti scuola-famiglia attraverso incontri iniziali e in itinere per monitorare i progressi del bambino sia sul piano della maturazione personale sia sugli apprendimenti. Attivazione tempestiva di interventi specifici qualora si ravvisino difficoltà di apprendimento tenendo contatti non solo con la famiglia ma anche con i servizi pubblici o privati coinvolti. All’atto dell’iscrizione il genitore fornisce una serie di informazioni con modalità opportuna. I genitori, successivamente, incontrano il referente d’istituto per un colloquio aperto e riservato. Il referente raccoglie da loro le informazioni essenziali all'inserimento e alla scelta della classe (la storia del bambino precedente l’adozione, la storia adottiva, l’area delle abilità cognitive e relazionali, la rete di riferimento inclusiva dei servizi territoriali, psicologi, altri professionisti che accompagnano la famiglia, ulteriori forme di collaborazione attivabili). Il referente d’istituto è disponibile ad incontrare il team/consiglio di classe per il passaggio delle informazioni ricevute dalla famiglia, per programmare le prime azioni di
accoglienza, per eventuali necessità/bisogni rilevati dalla famiglia o dalla scuola; collabora a monitorare l'andamento dell'inserimento e del percorso formativo dell'alunno e nei casi più complessi a mantenere attivi i contatti con gli operatori che seguono il minore nel post-adozione, a partecipare nel passaggio di informazioni tra i diversi gradi di scuola. Per il personale della scuola Il contesto scolastico risulta complesso, in quanto formato da 14 plessi distribuiti su quattro comuni diversi, risultato dall’aggregazione di due realtà diverse. Si cercherà di condividere e adottare modalità progettuali simili nei diversi ordini di scuola incentivando riunioni di confronto. La stesura del PTOF traccia le linee guida per il raggiungimento di tale obiettivo. Gli insegnanti saranno accompagnati, supportati e motivati dal Dirigente Scolastico affinché possano manifestare le proprie competenze, migliorandosi con un piano di aggiornamento metodologico e didattico, predisposto partendo dalle necessità del personale. In particolare si ravvisa la necessità di incentivare corsi di formazione per la stesura del curricolo verticale e la didattica digitale. Le proposte delle docenti di Scuola dell’Infanzia si inseriscono in un percorso educativo iniziato in famiglia e pongono le basi degli apprendimenti futuri. Le azioni educative sono sostenute da scelte pedagogiche di fondo che privilegiano l’esperienza come fonte di conoscenza attraverso: ■ il GIOCO (risorsa trasversale fondamentale per gli apprendimenti e per le relazioni); ■ l’ESPLORAZIONE e la RICERCA (modalità propria del bambino che impara a indagare e conoscere attraverso il fare, le esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali); ■ la VITA di RELAZIONE (contesto nel quale si svolgono il gioco, l’esplorazione e la ricerca in un clima sereno rispettoso dei tempi, dei ritmi evolutivi e delle capacità di ciascuno); ■ la PROMOZIONE dell’AUTONOMIA PERSONALE nel processo di crescita. La Scuola dell'Infanzia è particolarmente sensibile ai bisogni di ogni bambino e per soddisfare tali necessità struttura e attua in modo condiviso il proprio lavoro attraverso progetti personalizzati, laboratori e attività in piccolo gruppo, affinché il bambino possa diventare competente passando dal sapere, al saper fare e al saper essere.
Il percorso educativo della Scuola Primaria, nella prospettiva della maturazione del profilo educativo, culturale e professionale dell’alunno, atteso per la conclusione del primo ciclo dell’istruzione, utilizza i traguardi delle competenze esplicitati nel documento delle Indicazioni nazionali, ordinati per discipline e per educazioni. Per raggiungere le sue finalità, le docenti usano metodologie di lavoro adeguate facendo soprattutto leva sull’interesse e sulla partecipazione attiva dei bambini. Pertanto l’approccio di base per un apprendimento formativo prevede alcuni aspetti rilevanti: ■ PARTIRE dall’ESPERIENZA e dagli INTERESSI dell’alunno inteso come soggetto attivo; ■ ACCERTARE le abilità di partenza; ■ CONOSCERE e VALORIZZARE le attitudini individuali nel rispetto degli stili cognitivi e del patrimonio culturale individuale; ■ REALIZZARE un clima sociale positivo. Le docenti, assegnate in base all’organico di Istituto, costituiscono le équipe pedagogiche, sono contitolari e corresponsabili del processo formativo di tutti gli alunni delle classi. Nella Scuola Primaria le attività di arricchimento dell’offerta formativa trovano la loro applicazione e sviluppo nelle ore curricolari. Alla luce di questo, ogni modulo ha facoltà, pur nel rispetto degli indirizzi comuni concordati e deliberati negli organismi ufficiali, di proporre ai propri alunni attività laboratoriali diversificate, espressione della specificità e delle competenze degli insegnanti di ciascun modulo. Diversi, pertanto, sono i laboratori, che spaziano da attività di approfondimento disciplinare ad altre espressive, linguistiche, teatrali, musicali, motorie e sportive… Accanto a queste attività sono attuati i progetti che costituiscono un filo conduttore comune a tutte le classi. La Scuola Secondaria di primo grado si propone di accompagnare gli alunni attraverso un percorso pluriennale di crescita personale che si fonda su alcune scelte educative condivise: ■ COSTRUIRE UNA SOLIDA PREPARAZIONE DI BASE, favorendo l’acquisizione consapevole di saperi e competenze ritenuti essenziali; ■ PREVENIRE LE VARIE FORME DI DISAGIO che possono verificarsi nelle fasi della crescita, nelle tappe dell’apprendimento scolastico e nel passaggio da
un ciclo scolastico all’altro; ■ PROMUOVERE E RAFFORZARE LE DIVERSE COMPONENTI DELL’AUTONOMIA PERSONALE IN AMBITO SCOLASTICO, sia per gli aspetti relativi all’uso e alla gestione degli strumenti, delle tecniche e del tempo nelle varie attività scolastiche, sia per quelli relativi alle conoscenze, alla gestione delle emozioni nei rapporti; ■ FAVORIRE LA RELAZIONE INTERPERSONALE NEL RICONOSCIMENTO E NEL RISPETTO DELLE DIVERSITÀ; ■ EDUCARE al confronto, alla condivisione, al rispetto delle regole della cittadinanza attiva, favorendone sempre più l’interiorizzazione. PER PROMUOVERE IL BENESSERE IN OGNI ALUNNO È FONDAMENTALE: ■ RICONOSCERE, accanto a possibili disabilità di vario tipo, le risorse da valorizzare; conoscere e dare spazio alle varie identità culturali e costruire percorsi di accoglienza, alfabetizzazione ed integrazione degli alunni stranieri; conoscere e sperimentare le diverse forme di comunicazione espressiva; ■ PORRE UN’ATTENZIONE PRIORITARIA ALL’AMBIENTE, cogliendone gli aspetti fisici e quelli propri dell’intervento umano. ■ SVILUPPARE NEGLI STUDENTI IL SENSO DI IDENTITÀ E DI APPARTENENZA in un’ottica di formazione di una cittadinanza attiva e consapevole. ■ CONOSCERE i linguaggi e gli strumenti multimediali della nostra società e sperimentare l’utilizzo consapevole di alcuni di essi. Le attività di arricchimento dell’offerta formativa, previste in orario scolastico, vengono esplicitate anche nei progetti. Per gli ambienti di studio e di lavoro Servizi e attività di segreteria L'attività della segreteria permette la vita dell'istituzione scolastica quotidiana e nel tempo, consente infatti di assumere e gestire il personale docente e ATA, di gestirne tutte le pratiche amministrative ed economiche dalla stipula del contratto, ai trasferimenti, dalle pratiche relative alla carriera fino al pensionamento.
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