IC Marcaria - Sabbioneta - PTOF 2019-2022 - ic marcaria-sabbioneta

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PTOF 2019-2022

IC Marcaria - Sabbioneta
Contesto territoriale dell’IC di Marcaria-Sabbioneta
       L'Istituto Comprensivo di Marcaria-Sabbioneta nasce il primo settembre 2019 su
richiesta delle Amministrazioni comunali di ​Marcaria​, ​Gazzuolo​, ​Commessaggio​,
Sabbioneta​ e conseguente approvazione della Regione Lombardia.

       Esso si trova a sud-ovest della Provincia di Mantova e comprende quattordici
plessi scolastici la cui dirigenza ha sede presso la Scuola secondaria di Campitello, in via
Donizetti 2. La scuola opera in un contesto che, sotto il profilo socio-economico, appare
stabile. Nell’economia della zona sono rappresentati tutti i settori produttivi, in
particolare agricoltura (negli ultimi anni si sono sviluppate colture specializzate: angurie,
meloni, vitigni e ortaggi), allevamenti (suini, bovini, ovini) e industrie di medie
dimensioni (lattiero-casearia, lavorazione carni, metalmeccanica). Diffuse sono le attività
artigianali   e   commerciali,     tra   le   quali   assume      rilievo   anche    storico    la
raccolta-differenziazione-riciclo di materiali.

       Alcuni monumenti di notevole ​interesse storico e artistico richiamano turisti
che, in visita a Mantova, proseguono verso Sabbioneta con possibilità di visitare le tracce
gonzaghesche sparse nell’area dei Comuni afferenti all’Istituto Comprensivo. L’asse
Marcaria-Sabbioneta mostra inoltre affini caratteristiche dal punto di vista naturalistico e
paesaggistico, perché si tratta di “​terre d’acqua​” segnate dal corso di fiumi e canali i cui
insediamenti e confini si sono radicati ed evoluti lungo i secoli.

       Il ​Comune di Marcaria​, che comprende le frazioni di Cesole, Canicossa,
Campitello, Gabbiana, S. Michele in Bosco, Ospitaletto, Casatico e Marcaria, risulta
essere, dopo il capoluogo, il più esteso della provincia di Mantova. Il suo territorio è
posto in un bassopiano situato alla sinistra del ​fiume Oglio​, fino alla confluenza nel Po.
L’attuale territorio del Comune di Marcaria è frutto dell’unificazione di due entità distinte:
la “curtis” medioevale di Marcaria, di proprietà degli Obertenghi, e quella di Campitello
dei Canossa che viene donata, alcuni anni prima della morte di Matilde, al vescovo di
Mantova. Proprio in età comunale si creano i presupposti per l’unificazione di Marcaria e
Campitello: i due centri, posti sul confine del territorio mantovano segnato dal fiume
Oglio, permettevano il controllo sui ponti e sui guadi delle due rive del fiume e avevano
acquisito una notevole importanza strategico-militare.

       Attrattiva turistica del territorio è lo storico “​p​onte in chiatte​”, situato all’interno
del Parco dell'Oglio Sud nella frazione di ​Cesole​. Molto di più di un'infrastruttura stradale
costruita nel 1926, il ponte di barche di Torre d'Oglio rappresenta il simbolo dell'identità
di un territorio tanto complesso, quanto affascinante.
Dal punto di vista storico e artistico riveste particolare valore ​Corte Castiglioni a
Casatico​. Costruita nel ​XV secolo per volere del nobile condottiero e letterato
Baldassarre Castiglione​, è costituita da una serie di cortili cinti da un fossato e da un
ingresso a finte merlature recante lo stemma della famiglia. Il complesso monumentale
comprende due corpi: uno minore, quattrocentesco, su cui intervenne con tutta
probabilità Luca Fancelli​, e uno maggiore e composito, affiancato da una torre a stella,
su cui nel​ 1546​ fu operata una ristrutturazione secondo un disegno di Giulio Romano.

       A ​Campitello​, frazione più popolosa del Comune di Marcaria, sono presenti una
Delegazione comunale e una sala civica utilizzata per momenti di confronto e formativi.
Sono inoltre attivi i tre ordini scolastici e la sede amministrativa del nuovo IC
Marcaria-Sabbioneta, nonché numerosi esercizi commerciali e un vivace mercato
domenicale che richiama visitatori dai paesi non solo limitrofi.

       Definita, nel corso dei secoli, “​Piccola Atene​” e “​Nuova Roma​”, ​Sabbioneta è
oggi inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è Bandiera Arancione del
Touring ed è uno dei “Borghi più belli d’Italia”. La città è considerata uno dei massimi
esempi dello stile architettonico rinascimentale lombardo e fu edificata per volere di
Vespasiano Gonzaga. Sabbioneta sorge sul luogo di un antico insediamento, posto al
centro di una zona paludosa, e il suo nome deriva dal latino ​sabulum o “sabbia neta”,
ovvero “sabbia pulita”, in riferimento al tipo di terreno su cui sorge l’abitato. Posta su un
terreno alluvionale tra i fiumi ​Po e ​Oglio​, lungo il tracciato dell'antica ​via Vitelliana​, la
cittadina occupava una posizione strategica nel cuore della ​Pianura Padana​.

       Il territorio di ​Commessaggio è situato a sud-ovest della provincia di Mantova ed
è solcato da numerosi canali di irrigazione e di bonifica, il più importante dei quali, il
Canale   Navarolo,    delimita    il   confine   comunale    con   Sabbioneta.     Il   ​Torrazzo
gonzaghesco​, simbolo della storia locale, è il segno del dominio dei Gonzaga su
Commessaggio, come anche attesta il Ponte Vespasiano in chiatte. Le odierne
canalizzazioni sono il retaggio della bonifica di un'antica palude, la ​Regona​, alimentata
dalle acque di piena del ​Po e dei suoi affluenti e abitata almeno dall'​Età del bronzo​, come
testimonia un rilevante insediamento palafitticolo riportato alla luce.

       Gazzuolo sorge sulla sponda destra del fiume Oglio. La sua etimologia, Vadiolum
o Vadolium “piccolo guado o guado d’Oglio”, ne sottolinea la felice posizione. Segno del
passaggio dei Gonzaga sono i ​portici quattrocenteschi che caratterizzano la via
principale, voluti da Ludovico Gonzaga.
Scuola e territorio
        La ​Scuola Statale è la maggiore organizzazione culturale del territorio; agisce per
la fascia di età ​dai 3 ai 14 anni​. Esistono diverse realtà scolastiche comunali e private
nel settore della prima infanzia (Asili Nido) e dell'infanzia (Scuole dell'Infanzia Paritarie).
Sono attive organizzazioni culturali e sociali, di volontariato, musica, sport, animazione e
protezione civile.

        Le più vicine Istituzioni Scolastiche di secondo grado sono ubicate a Mantova,
Asola, Viadana e Casalmaggiore ed erogano un’offerta formativa abbastanza completa.
Nella sede del capoluogo provinciale esiste anche una limitata offerta di istruzione
universitaria.

        La maggioranza delle famiglie sostiene la frequenza e l'obbligo scolastico,
collabora ad attività e iniziative promosse dalla scuola e ritiene l'istruzione un valore
fondamentale per la crescita dei figli. La forte presenza di famiglie straniere (soprattutto
nelle scuole del Comune di Marcaria) richiede agli operatori della scuola strategie di
integrazione e di recupero/potenziamento linguistico. L'agricoltura e la piccola industria
richiamano infatti immigrati stranieri, prevalentemente indiani; il settore dei servizi
(compresa la scuola) richiama immigrati italiani dal sud.

        La popolazione immigrata straniera resta unita per etnia, con conseguente
chiusura dal punto di vista culturale, oltre che linguistico. Tuttavia, negli ultimi anni, a
livello scolastico si registra una partecipazione più consapevole di entrambi i genitori ai
momenti di confronto e restituzione.

        L’Istituto è composto da ​14 plessi di cui ​cinque scuole dell’infanzia
(Campitello, Casatico, Gazzuolo, Breda Cisoni, Sabbioneta), ​sei primarie (Campitello,
Gabbiana, Marcaria, Belforte, Commessaggio, Sabbioneta) e ​tre secondarie di primo
grado     (Campitello,   Gazzuolo,   Sabbioneta)   dislocate   nelle varie frazioni. Solo a
Sabbioneta e Campitello sono quindi presenti tutti gli ordini scolastici. Le quattro
amministrazioni comunali sono sensibili alle esigenze delle famiglie e collaborano
attivamente con servizi integrativi di supporto, tra i quali trasporto, mensa e pre/post
scuola.
        Le stesse Amministrazioni hanno ritenuto opportuno, considerata l’estensione
territoriale del nuovo IC, mantenere la funzionalità della segreteria di Sabbioneta insieme
a quella della sede amministrativa di Campitello:
SEDE AMMINISTRATIVA di CAMPITELLO
Via Gaetano Donizetti 2 - 46010 Campitello di Marcaria (MN)
Telefono: 0376 96114
e-mail: ​segreteria@icmarcariasabbioneta.edu.it

SEDE OPERATIVA di SABBIONETA
Via Accademia 2 - 46018 Sabbioneta (MN)
Telefono: 0375 52029
e-mail: ​segreteria@icmarcariasabbioneta.edu.it

SCUOLE dell’INFANZIA

     SEDE        N. SEZIONI      N. ALUNNI     INDIRIZZO         N.TELEFONO     CODICE

Campitello            2             55       Via Kennedy 11      0376 96120    MNAA82703V

Casatico              1             23        Via Tartaro 3      0376 950228   MNAA82704X

Gazzuolo             1/2            34       Via Marconi 9/B     0376 97512    MNAA809039

Breda Cisoni          1             18        Via XXV Aprile     0375 54225    MNAA809028

Sabbioneta            2             51        Via Pio Foà 6      0375 52797    MNAA809006

SCUOLE PRIMARIE

     SEDE        N. CLASSI       N. ALUNNI     INDIRIZZO         N.TELEFONO     CODICE

Campitello            5             114       Via Vitellio 61    0376 96435    MNEE827023

Gabbiana              4             71       Via Balestra 42     0376 439136   MNEE827034

Marcaria              5             68            Via Crispi     0376 951010   MNEE827045

Belforte               4            68           Piazza          0376 956060   MNEE80903E
                 (pluriclasse)               Risorgimento 1

Commessaggio          4             66       Via Camicia 33      0376 98151    MNEE80904G

Sabbioneta            7             118      Piazza Castello 5   0375 52331    MNEE80901C

SCUOLE SECONDARIE di PRIMO GRADO

     SEDE        N. CLASSI       N. ALUNNI     INDIRIZZO         N.TELEFONO     CODICE

Campitello            6             99        Via Donizetti 2    0376 96114    MNMM827022

Gazzuolo              5             89       Viale Marconi 19    0376 97144    MNMM80902C

Sabbioneta            6             118      Piazza D’Armi 8     0375 52477    MNMM80901B
Dall’analisi del territorio emerge una realtà composita e frazionata, ma con alcune
peculiarità comuni tra le quali si evidenziano i rilevanti aspetti storici, artistici e
paesaggistici sopra descritti sui quali si intende orientare l’interesse formativo dell’intero
Istituto nel prossimo triennio.
        Anche la realtà scolastica di questo mosaico di paesi è formata da tante piccole
scuole che ospitano un’utenza eterogenea che le famiglie e le singole Amministrazioni
vogliono fortemente salvaguardare. Per rispondere alle esigenze del territorio la scuola
intende avvalersi nell’arco del triennio di:

    ■    Curricolo verticale d’Istituto dai 3 ai 14 anni per favorire la continuità sui tre
         ordini infanzia-primaria-secondaria.

    ■    Progetti interni che nascono da esigenze curricolari e integrativi, ad opera di
         esperti esterni, inseriti attraverso il Piano del Diritto allo Studio.
    ■    Collaborazione con gli Enti Locali al fine di una responsabile gestione delle
         strutture dei plessi (sicurezza, riscaldamento, arredi e materiali) e dei servizi
         aggiuntivi: trasporti, mensa, pre/post scuola, progetti per integrare le attività
         formative e didattiche, interventi individuali di assistenza alla persona...
    ■    Collaborazione con associazioni sportive, culturali e sociali presenti sul territorio.
    ■    Fruizione dei servizi e delle eccellenze ambientali (biblioteche, musei, parchi,
         strutture sportive​, culturali e religiose).
Mission e Vision dell’Istituto
Con il termine “Vision” si fa riferimento all’idea di scuola che anima il nostro Istituto e

che orienta la “Mission”, ovvero l’agire collettivo volto a trasformare l’ideale in azione

concreta.

Partendo da un’idea di bambino/a competente e mirando al miglioramento della società

esistente, la VISION dell’I.C. Marcaria-Sabbioneta intende realizzare:

   ●   una ​scuola accogliente che sappia valorizzare le diversità attraverso il dialogo e

       l’interazione;

   ●   una ​scuola stimolante​ che fornisca le chiavi per imparare a imparare;

   ●   una ​scuola di cittadinanza attiva che prepari i suoi alunni a essere cittadini

       italiani, d’Europa e del mondo.

Il nostro Istituto riconosce infatti come fondamentali i seguenti bisogni formativi:

            ●   Bisogno di ​identità e ​senso di appartenenza al nuovo Comprensivo

                Marcaria-Sabbioneta         fondato   sul   coinvolgimento   attivo   di   bambini/e,

                studenti/esse, docenti di ogni ordine, famiglie, enti locali e associazioni del

                territorio.

            ●   Bisogno di creare un ​“sistema formativo integrato” ​che partendo dal

                rapporto collaborativo tra famiglie e scuole ne riconosca il valore dei

                rispettivi ruoli.

            ●   Bisogno di scoprire l’importanza dell’apprendimento durante l’intero arco di

                vita (​lifelong learning)​ anche attraverso azioni di raccordo e continuità tra

                i vari ordini scolastici.

            ●   Bisogno di ​autonomia ​che, attraverso il confronto, l’integrazione e la

                condivisione di valori, regole e comportamenti conduca al progressivo

                raggiungimento di ​sicurezza ​e ​stabilità​.
Ne consegue che MISSION dell’Istituto è favorire lo ​sviluppo armonico integrale della

persona​, all’interno dei principi della Costituzione Italiana e dello spazio culturale del

territorio. Questo aspetto viene raggiunto nel rispetto delle “​Indicazioni Nazionali per il

curricolo ​della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”​ ​del 2012​.

Le scelte educative che caratterizzano la nostra scuola si concretizzano nelle seguenti

finalità:

   ●   consegnare il patrimonio culturale maturato da chi ci ha preceduto;

   ●   preparare al futuro fornendo agli alunni/e le competenze essenziali nell’ambito del

       sapere, saper fare, saper essere, per affrontare e risolvere problemi con

       responsabilità e autonomia, per assumere e portare a termine compiti nei vari

       contesti di vita;

   ●   favorire      un’efficace   comunicazione   e   collaborazione tra scuola, famiglia e

       territorio;

   ●   promuovere lo sviluppo di capacità critiche e di autovalutazione.
Curricolo d’Istituto
         Il Curricolo d’Istituto si ispira principalmente alle ​“Indicazioni nazionali per il
curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (2012) ed è
orientato allo sviluppo delle ​otto competenze chiave di cittadinanza contenute nella
“Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave
per l'apprendimento permanente”, del 22 maggio 2018.
         Il Curricolo, in quanto espressione dell’autonomia scolastica e della libertà di
insegnamento, definisce le scelte della comunità professionale del corpo docenti di ogni
ordine e grado e dichiara al territorio l’​identità​ dell’Istituto scolastico.
         La recente istituzione del nuovo Comprensivo Marcaria-Sabbioneta, nato dalla
fusione dell’ex IC di Sabbioneta e delle scuole appartenenti al Comune di Marcaria dell’ex
IC di Castellucchio, comporta per l’anno 2019-2020 un iniziale periodo di reciproca
conoscenza e studio dei curricoli ​precedentemente adottati​, ​permettendo di
tracciare nel tempo un percorso rispettoso delle diverse sensibilità e prassi in grado di
coniugare il meglio di quanto sviluppato nelle realtà precedenti.
         L’orientamento è quindi alla costruzione di un ​nuovo e condiviso Curricolo
verticale d’Istituto dai 3 ai 14 anni che preveda significativi agganci alla neonata
conformazione territoriale capaci di valorizzare le specificità anche al di là dei meri
confini dei quattro Comuni del Comprensivo.
         Sulla base dell’​Atto di indirizzo del Dirigente scolastico si ​individuano alcuni
punti sui quali concentrare la riflessione di gruppo:

     ■    accoglienza delle diversità e differenze con conseguente riconoscimento e
          valorizzazione delle esperienze pregresse e delle pre-conoscenze di alunni e
          docenti;

     ■    conoscenza del territorio e ​valorizzazione a livello didattico degli ​aspetti
          storico-artistici​ che lo rendono caratteristico;

     ■    attenzione e ​salvaguardia dell’ambiente anche grazie alla conoscenza e
          valorizzazione di aspetti storico-paesaggistici;

     ■    promozione dell’​innovazione didattica attraverso un ripensamento del curricolo
          implicito, oltre che esplicito, e alla progressiva introduzione di ​nuove tecnologie
          in grado di sostenere concretamente l’adozione di una ​didattica laboratoriale.
Competenze di cittadinanza
      Il 22 maggio 2018 il Consiglio europeo, ha adottato la ​Raccomandazione
relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente e l’allegato
Quadro di riferimento europeo,​ che sostituiscono la Raccomandazione del Parlamento
europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006.
      La nuova versione vuole migliorare lo sviluppo delle competenze chiave delle
persone di ogni età durante tutto il corso della loro vita.
      Le competenze chiave sono quella combinazione di conoscenze, abilità e
atteggiamenti, di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e per lo sviluppo personali,
per l'occupabilità, per l'inclusione sociale, per una gestione della vita attenta alla salute e
per la cittadinanza attiva.
      Le nuove competenze chiave, considerate tutte di pari importanza in quanto
ognuna contribuisce a una vita proficua nella società, sono:
      • competenza alfabetica funzionale;
      • competenza multilinguistica;
      • competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria;
      • competenza digitale;
      • competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare;
      • competenza in materia di cittadinanza;
      • competenza imprenditoriale;
      • competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

      Il nostro Istituto promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva,
nell’ottica della valorizzazione delle diversità e in linea con le ​“Indicazioni nazionali
per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”
(settembre 2012), che sostengono durante il primo ciclo di istruzione le basi e lo
sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo
l’intero arco della vita. Infatti la finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo
della persona.

      La ​scuola dell’infanzia​, in continuità con le esperienze pregresse e le
pre-conoscenze maturate in ambito familiare, organizza le proposte educative e
didattiche espandendo e formalizzando le prime esplorazioni, intuizioni e scoperte
dei/delle bambini/e. L’accurata organizzazione dei gruppi, la predisposizione di spazi
accoglienti e tempi distesi stanno alla base di un ​apprendimento significativo che,
attraverso un’esplicita progettazione didattica e il gioco condiviso, conduce a competenze
trasversali in grado di attivare il ​processo di decentramento che condurrà dal sé agli
altri.

         L’osservazione partecipante dell’insegnante, la consapevolezza del proprio stile
educativo, l’accoglienza dei diversi stili di apprendimento dei bambini/e garantiscono
l’instaurarsi di un positivo clima relazionale che permette di sviluppare ​legami di
corresponsabilità​, di incoraggiare il ​dialogo e la ​cooperazione nella costruzione della
conoscenza. La documentazione, come processo che produce tracce, memoria e
riflessione,    e   la   conseguente    valutazione     formativa,   inducono   al   progressivo
miglioramento della qualità educativa.

         La ​scuola primaria mira all’acquisizione degli ​apprendimenti di base​, come
primo esercizio dei ​diritti costituzionali​. Ai bambini e alle bambine che la frequentano
va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitiva, emotiva, affettiva, sociale,
corporea, etica e religiosa, oltre che la possibilità di acquisire i saperi irrinunciabili. Si
pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di
esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del
pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili
a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.

         Per quanto concerne la ​scuola secondaria di primo grado​, le competenze per
l’​esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte
le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che
ciascuna disciplina può offrire. ​E’ importante consentire ai ragazzi di sviluppare un
pensiero critico e decisionale favorendo un atteggiamento responsabile e sensibile, volto
all’interesse collettivo e non solo individuale. Maturare la consapevolezza in materia di
diritti fondamentali e sistemi sostenibili dal punto di vista sociale, ambientale ed
economico; oltre a comprendere i rapporti tra integrazione, diversità ed identità e i
legami tra fatti contemporanei ed eventi storici.

          I Consigli di classe, nel corrente anno scolastico, per promuovere lo sviluppo
dell'autonomia degli studenti sosterranno l'​uscita autonoma dalla scuola, dopo attenta
valutazione delle richieste dei genitori da parte degli organi competenti.

         Gli stessi Consigli di classe si impegnano nella promozione e nel consolidamento
delle competenze chiave di cittadinanza, sia a livello disciplinare che trasversale.
         Già a partire dalla scuola dell’infanzia, in continuità con le famiglie, i bambini e le
bambine, i ragazzi e le ragazze avranno l’opportunità di costruire competenze di
cittadinanza nel rispetto dei tempi di maturazione individuali e delle future scelte di vita.
Patto educativo di corresponsabilità
       Il Patto educativo di corresponsabilità è un contratto sociale tra la Scuola
(dirigente, docenti, amministrativi, collaboratori scolastici) e le Famiglie (genitori e
studenti), in cui si definiscono principi, regole e comportamenti che ciascuno dei
partecipanti alla vita scolastica si impegna a rispettare per consentire a tutti di operare al
meglio per la formazione di bambini/e e ragazzi/e.
       Famiglia e Scuola rivendicano il ruolo specifico e la responsabilità diretta e
comune, verso le persone in crescita e in formazione, di far conoscere e trasmettere
ai/alle futuri/e cittadini/e valori culturali e sociali e regole di convivenza civile.
       Con la stesura, la condivisione e il rispetto di questo Patto, Scuola e Famiglia
uniscono le forze, definiscono impegni e si riconoscono nella fiducia reciproca legittimati
a essere punti di riferimento coerenti e sicuri.

       I docenti si impegnano a:
           •   realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;

           •   rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;

           •   favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di
               responsabilità;

           •   rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i
               tempi e i ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua irripetibilità,
               singolarità e unicità;
           •   rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un
               ambiente educativo di apprendimento sereno e partecipativo;

           •   promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo
               studente nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili;

           •   incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;

           •   favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un
               atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative al fine di
               promuovere il pieno sviluppo del soggetto educando;
           •   essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni,
               verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola;

       •       essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a
               non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso ai referenti o a
un collaboratore scolastico, nel rispetto della sicurezza dell’utenza;

•    informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello
     di apprendimento degli studenti;

•    informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle
     modalità di attuazione;

•    comunicare le valutazioni delle prove scritte, orali e pratiche e pure
     mantenere aggiornato costantemente il registro personale (argomenti e
     compiti a casa);

•    esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e
     pratiche;

•    effettuare almeno il numero minimo di verifiche in base alle delibere
     relative del Collegio Docenti;

•    correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima
     della prova successiva;

•    pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero
     e sostegno il più possibile personalizzate;

•    favorire lo sviluppo di una cittadinanza attiva nell’ambito di tutte le attività
     di apprendimento;

•    rispettare la privacy e il segreto d‘ufficio a cui sono tenuti secondo le norme
     vigenti.

Le/gli studenti si impegnano a:

•    essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;

•    lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;

•    chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;

•    intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;

•    conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;

•    rispettare i compagni e il personale della scuola docente e non docente ;

•    rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
•    rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola e assumersi le
     proprie responsabilità in caso di mancanze o danni provocati;

•    partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;

•    svolgere regolarmente e puntualmente il lavoro assegnato a scuola e a
     casa;

•    favorire la comunicazione scuola/famiglia;

•    sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti;

•    usare, per un fine strettamente didattico, il cellulare (o tablet o computer)
     in classe , qualora sia consentito dai docenti;

•    usare un linguaggio e un abbigliamento consoni all’ambiente educativo in
     cui si vive e si opera;

•    mantenere un comportamento corretto e controllato in ogni luogo e
     circostanza, evitando di generare situazioni di rischio per sé e per gli altri.

I genitori si impegnano a:

•    conoscere l’Offerta formativa della scuola;

•    collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni
     migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;

•    compilare tempestivamente e puntualmente sul diario o registro elettronico
     le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio/a;

•    rivolgersi ai docenti, ai coordinatori di classe, ai Fiduciari e al Dirigente
     Scolastico in presenza di problemi didattici o personali (rispettando la
     gerarchia scolastica);

•    fornire informazioni per migliorare la conoscenza degli studenti da parte
     della scuola;

•    sostenere e controllare i propri figli/e nel rispetto degli impegni scolastici;

•    informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere
     ripercussioni nell’andamento scolastico dello studente;

•    vigilare sulla costante frequenza;
•    vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola;

•    limitare, per quanto possibile, le richieste di uscite anticipate;

•    invitare il/la proprio/a figlio/a all’uso di cellulari o di altri dispositivi
     elettronici o audiovisivi durante le attività scolastiche solo qualora sia
     consentito dai docenti, per un fine strettamente didattico. La violazione di
     tale disposizione comporterà quanto previsto dal Regolamento d’Istituto;

•    intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il
     Consiglio di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;

•    tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei
     propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti, accedendo con
     regolarità al registro elettronico;

•    controllare frequentemente diario e registro elettronico per verificare
     compiti assegnati, argomenti delle lezioni, valutazioni, comunicazioni e note
     disciplinari;

•    vigilare che il/la proprio/a figlio/a indossi un abbigliamento consono
     all’ambiente educativo in cui si vive e si opera;

•    avere rispetto della competenza della scuola, della privacy e della gestione
     responsabile delle informazioni relative alla scuola sui gruppi social.

Il personale non docente si impegna a:

•    svolgere attivamente il proprio ruolo con responsabilità e professionalità;

•    collaborare a costruire buone relazioni umane ed educative;

•    coinvolgersi con disponibilità e rispetto delle norme sulla privacy;

•    avere cura delle persone e dell’ambiente nella prospettiva del benessere e
     della sicurezza ;

•    usare un linguaggio e un abbigliamento consoni all’ambiente educativo in
     cui si vive e si opera.

Il Dirigente Scolastico si impegna a:

•    garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti,
genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al
                 meglio il loro ruolo;

       •       garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e
                 valorizzare le proprie potenzialità;

       •       garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse
                 componenti della comunità scolastica;

       •       cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola
                 opera, per ricercare risposte adeguate.

Continuità educativa e didattica

La continuità educativa costituisce un percorso formativo volto a valorizzare le
competenze dell’alunno e riconoscere la specificità e pari dignità educativa di
ciascun ordine scolastico nella diversità di ruoli e funzioni. Le attività di continuità
sono strumenti per coordinare e potenziare l’azione educativa; esse nascono
dall’esigenza di creare u
                        ​ nità intesa come collegialità, corresponsabilità e
condivisione; ​linearità come prosecuzione dei percorsi e delle esperienze;
organicità come coerenza progettuale e metodologica.

L’itinerario dai 3 ai 14 anni è ​progressivo e continuo​: se nella scuola
dell’infanzia si valorizzano gli interessi spontanei dei bambini/e al fine di
arricchire le esperienze vissute calandole in un contesto sociale allargato rispetto
a quello familiare, nella scuola del primo ciclo, pur mantenendo approcci
educativi      attivi,    vengono        offerti    agli   alunni/e     percorsi    di    conoscenza
progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca di connessioni tra i diversi
saperi.

A tal fine l’I.C. Marcaria-Sabbioneta predispone progetti di continuità che
coinvolgono le “classi ponte” dei tre ordini scolastici, ovvero il gruppo dei bambini
di    anni   5     dell’infanzia    e    quelli    della   prima     classe    primaria   (continuità
Infanzia-Primaria) e i ragazzi della quinta classe primaria insieme agli studenti
del    primo       anno     della   scuola         secondaria   di     primo     grado    (continuità
Primaria-Secondaria).

Le   modalità   e   strategie   attraverso      le   quali si concretizza la continuità
comprendono:

      •    la formazione delle classi iniziali​: gli insegnanti dei diversi ordini di scuola si
           incontrano per la formazione di classi il più possibile equilibrate, attraverso
           passaggi di informazioni utili a delineare un profilo degli studenti e del
           contesto    socio-culturale    di   provenienza.   Le   insegnanti   della   Scuola
           dell'Infanzia contribuiscono alle operazioni di formazione delle prime classi,
           mettendo a disposizione la loro conoscenza dei bambini e i dati raccolti
           mediante apposite griglie di osservazione; i docenti della Scuola Primaria
           concorrono a loro volta alla formazione delle prime nella Scuola Secondaria
           di primo grado.

      •    incontri periodici fra gli insegnanti:​ alla fine del primo quadrimestre
           dell’anno scolastico successivo alla formazione delle classi, i docenti dei due
           ordini di scuola si incontrano per la restituzione dei dati relativi ai singoli
           alunni. Si analizzano i percorsi scolastici di ciascuno, rilevando varianti o
           costanti rispetto al ciclo precedente; gli incontri costituiscono anche
           occasione di confronto su metodologie didattiche e indicatori di valutazione
           utilizzati dagli insegnanti;

      •    momenti di accoglienza: p
                                   ​ er garantire la continuità educativa agli studenti,
            nel passaggio da un ordine di scuola all'altro, vengono programmati alcuni
            incontri per la conoscenza degli spazi e degli insegnanti della nuova realtà
            scolastica, proponendo agli alunni anche attività educative di tipo
           laboratoriale e non; gli elaborati prodotti costituiscono “testimoni di
           passaggio” per favorire un corretto e sereno inserimento.
Orientamento
I grandi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni che hanno interessato il mondo del
lavoro e dell’economia, hanno portato a modificare la cultura dell’orientamento per
rispondere alle nuove esigenze della società, della famiglia e della persona. È stato
inevitabile mutare anche l’approccio tradizionale all’orientamento da parte della scuola.
Secondo le “Linee guida del sistema nazionale sull’orientamento permanente” la scuola
costituisce il luogo insostituibile nel quale sviluppare la propria identità, autonomia e
progettualità.
Il nostro Istituto Comprensivo intende          promuovere      attività di orientamento che si
sviluppano attraverso l’acquisizione di saperi di base, delle abilità cognitive, logiche e
metodologiche, ma anche delle abilità trasversali comunicative e competenze chiave di
cittadinanza.
Queste azioni di accompagnamento, aiuteranno i ragazzi ad utilizzare quanto appreso a
scuola per costruire progressivamente la propria esperienza di vita e per operare le
scelte necessarie.
Per garantire funzionalità e sistematicità ai processi orientativi, sono individuate “figure
di sistema”, le funzioni strumentali che, dopo adeguata formazione, hanno il compito di:

       •        organizzare le attività interne di orientamento e relazionarsi con il gruppo
                di docenti del Consiglio di Classe;

       •        coordinare attività di orientamento mirate alle caratteristiche degli
                studenti;

       •        interfacciarsi con gli altri attori della rete di orientamento del territorio.

La famiglia è corresponsabile nelle azioni di orientamento promosse dalla scuola.
L’I.C. organizza iniziative finalizzate all’accompagnamento dei ragazzi nei percorsi di
scelta e transizione.
I percorsi di orientamento per gli studenti saranno organizzati dall'Istituto per migliorare
la conoscenza di sé e delle proprie inclinazioni e, pur estendendosi durante tutto il
triennio, sono rivolti in particolare alle classi terze della secondaria di primo grado.

Al termine di tale percorso, i docenti della classe consegnano il “Consiglio Orientativo”.
I ragazzi sono invitati a frequentare le iniziative organizzate dai vari Istituti Secondari di
secondo grado.
In alcuni casi gli alunni vengono anche accompagnati dai docenti nella visita ad aziende e
ad altre realtà lavorative presenti sul territorio.
Il territorio (Provincia, Informagiovani, rete per l'orientamento) offre diverse attività di
orientamento in raccordo con la scuola.

Innovazione
Facendo riferimento ai “sette orizzonti” tratti dal Manifesto delle Avanguardie educative e
alle 12 idee ispirate dal Manifesto programmatico del movimento promosso da INDIRE, si
concorda per l’Istituto Comprensivo di Marcaria-Sabbioneta la necessità di:

       ■      trasformare il modello trasmissivo della scuola​;
       ■      creare nuovi spazi per l’apprendimento​ (sia fisici che relazionali);
       ■      riorganizzare il tempo scuola​;
       ■      promuovere       un’innovazione       sostenibile     (anche,    ma    non   solo,
attraverso un uso sempre più consapevole delle TIC sia da parte dei docenti che dei
discenti).

A tal fine si auspica un progressivo incremento delle ore di lezione non frontali attraverso
una sapiente progettazione del curricolo implicito, presupposto necessario alla buona
realizzazione del curricolo esplicito.
La riorganizzazione spaziale in particolare va perseguita in ogni ordine e grado scolastico
come un obiettivo di breve termine da sperimentare già dal corrente anno scolastico. La
differenziazione funzionale degli spazi scolastici costituirà la base di partenza per
implementare ogni altra “avanguardia educativa”.
L’elaborazione di contenuti e metodi per l'inserimento di innovazioni tecnologiche e
digitali nel curricolo farà tesoro dell’esperienza di ogni docente e, in particolare,
dell’animatore digitale e del suo gruppo di lavoro (PNSD).

Curricolo implicito
RIORGANIZZAZIONE SPAZIALE​:
      ■      rivedere la disposizione degli arredi all’interno delle aule; vivere ogni tipo di
              disposizione dei banchi (frontale, circle time, a piccoli gruppi o isole, a
             coppie affiancate o frontali…) come una scelta non definitiva, ma da
             adattare di volta in volta al tipo di lezione impostata;
      ■      creare spazi alternativi all’aula: atelier e laboratori didattici, sia con
              strumentazioni analogiche sia digitali; spazi per il relax e nicchie di
              accoglienza (gli angoli e le “tane” dell’infanzia possono essere proposti con
              diverse modalità anche alla primaria e alla secondaria);
      ■      predisporre microspazi all’interno delle aule (angoli) di facile lettura da parte
dei bambini/ragazzi per attività autonome;
    ■    prevedere la possibilità che siano gli studenti e non gli insegnanti a
         muoversi da uno spazio (aula/atelier/laboratorio) all’altro.

RIORGANIZZAZIONE TEMPORALE​:
    ■    definire l’orario base dei docenti e, al contempo, prevedere e attuare la
         flessibilità oraria;
    ■    sperimentare sovrapposizioni orarie tra discipline diverse per favorire la
         realizzazione di progetti o attività interdisciplinari a tema;
    ■    concentrare le ore di insegnamento di una disciplina o progetto
         interdisciplinare in determinati periodi dell’anno (DIDATTICA A TEMA);
    ■    stabilire i tempi con largo anticipo;
    ■    adattare la pianificazione delle 40 ore alle esigenze curricolari;
    ■    prevedere la possibilità di sfruttare le competenze di alcuni insegnanti che si
         rendono disponibili su ordini diversi di scuola (ricorso all’archivio delle
         competenze del personale).

RIORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO​:
    ■    lavorare per sezioni/classe aperte e organizzare gruppi di allievi per
         interesse, livello, necessità contingenti (in tutti gli ordini scolastici);
    ■    sperimentare     diverse   possibilità   di   formazione    dei   gruppi      (gruppo
         sezione/classe, gruppi di età omogenea/eterogenea, piccoli gruppi, coppie
         per favorire il peer tutoring…);
    ■    considerare, in un’ottica verticale, la possibilità di progettazioni condivise
         con esperti interni all’IC (es. professori della secondaria insieme a
         insegnanti dell’infanzia e della primaria o viceversa);
    ■    promuovere gemellaggi formativi interni ed esterni all’IC;
    ■    prevedere attività di formazione comune con esperti interni all’IC (es.
         coinvolgimento del Dirigente, di insegnanti dei diversi ordini scolastici e/o di
         personale amministrativo per attività di formazione degli insegnanti);
    ■    tessere rapporti e collaborazioni con altri partner e agenzie educative;
    ■    verificare la disponibilità dei collaboratori scolastici;
    ■    favorire la circolazione delle idee e la collaborazione tra colleghi curando gli
         aspetti relazionali;
    ■    impostare la concertazione scuola-famiglie a partire dalla redazione del
         Patto Educativo di Corresponsabilità.
Curricolo esplicito
LABORATORI E PROGETTI​:
       ■       organizzare e condurre laboratori o progetti specifici senza ricorso ad
esperti esterni, ma utilizzando docenti curricolari che si rendono disponibili a spendere le
loro competenze anche al di fuori dell’ambito scolastico in cui lavorano (vedi mobilità del
personale su diversi ordini scolastici);

           ■   sperimentare modalità di insegnamento/apprendimento collaborativo e/o
               cooperativo (​cooperative learning​).

VALUTAZIONE​:
       ■       costruire, sulla base del Curricolo verticale d’Istituto, profili di competenza
degli allievi in periodi cruciali del percorso scolastico (3-14 anni) che orientino
l’elaborazione di griglie di valutazione comuni ai tre ordini scolastici;

       ■       dare maggiore importanza alla ​valutazione formativa r​ ispetto a quella
sommativa in modo che allievi e genitori imparino a vivere il voto numerico come un
indicatore di percorso e non come un giudizio di valore;

       ■       valorizzare le intelligenze multiple e i diversi stili di apprendimento degli
allievi;
       ■       rendersi conto, come insegnanti, di quale sia lo stile di insegnamento che ci
caratterizza per integrare al modo prevalente di far lezione che contraddistingue ognuno
di noi altre modalità educative e didattiche (non solo lezioni frontali e di tipo direttivo).

TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE​:
       ■       promuovere non solo e non tanto l’educazione con i media (utilizzo
strumentale), quanto un’educazione ai media, relativa allo sviluppo di competenze
necessarie all’uso consapevole delle TIC;
       ■       incrementare    l’utilizzo   delle   TIC   come   strumenti   compensativi       di
integrazione in grado di attivare processi nei quali la multimodalità possa favorire,
potenziare e sostenere l’inclusione mantenendo costante attenzione alla persona nella
sua unicità.
Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)

ALUNNI CON BES
       La finalità principale della Scuola è garantire a tutti gli studenti il successo
formativo. Il nostro Istituto mette quindi in atto interventi adeguati attraverso
l’individuazione di percorsi personalizzati, per far fronte ai bisogni e/o necessità degli
alunni, nel rispetto dei tempi e ritmi di apprendimento​.

       Tutte le attività scolastiche finalizzate all’inclusione degli alunni con BES intendono
perseguire:

           ●     accoglienza e accettazione attraverso la conoscenza della diversità;
           ●     condivisione e partecipazione;
           ●     valorizzazione delle potenzialità personali;
           ●     predisposizione e organizzazione degli spazi scolastici;
           ●     promozione di benessere sul piano fisico ed emotivo;
           ●     proficua collaborazione ed interazione con figure educative (assistenti ad
                 personam o educatori professionali) assegnate come risorse a supporto
                 degli alunni con Bisogni Educativi Speciali;
           ●     collaborazione efficace con le famiglie e con tutto il contesto extra
                 scolastico di cui fa parte l’alunno (agenzie educative e ricreative del
                 territorio di appartenenza, interventi educativi domiciliari);
           ●     scambio e confronto tra le diverse figure professionali coinvolte nel
                 progetto di vita dello scolaro (enti pubblici e privati);
           ●     sostegno formativo e didattico alla classe, attraverso una progettualità
                 condivisa a livello di Consiglio di Classe o di Team Docente.

       Tutti gli aspetti considerati vengono esplicitati e definiti nella stesura di documenti
previsti a livello normativo e condivisi con il Collegio Docenti:

       ✔       ​P.E.I.   (Piano   Educativo   Individualizzato)   previsto   per   gli   alunni   con
certificazione di disabilità, rilasciata da un Ente Pubblico in base alla Legge 104/1992;
       ✔ ​PDF (Profilo Dinamico Funzionale) previsto per gli alunni con certificazione di
disabilità, rilasciata da un Ente Pubblico in base alla Legge 104/1992, quando vi è il
passaggio infanzia-primaria, primaria-secondaria, secondaria-superiori;

       ✔ ​P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) che può essere predisposto per tutti i
casi di:
●   alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento (obbligatorio in base alla
             Legge 170/2010);
         ●   alunni con Disturbi evolutivi specifici;
         ●   alunni con Funzionamento Intellettivo Limite;
         ●   alunni con ADHD;
         ●   alunni con svantaggio socio-culturale e linguistico (Dir. Min. del 27 dicembre
             2012-C.M. n. 8 del 6 marzo 2013).
      Viene quindi esteso a tutti gli alunni in difficoltà il diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento e spetta ai Consigli di classe a ai team docenti indicare in quali casi
sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica stendendo
un PDP. L’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con
BES deve essere deliberata in Consiglio di classe o dal team docenti dando luogo al PDP
(C.M. n. 8 del 6 marzo 2013).

      La ricerca di percorsi metodologici condivisibili, aperti e inclusivi intende
rappresentare   l’impegno    educativo   a   favore     dell’integrazione   scolastica   e   della
promozione personale di tutti gli alunni, specie di coloro che richiedono particolare
attenzione, comprensione e rispetto nella valorizzazione delle proprie capacità.

      La necessità di sostenere una loro adeguata formazione scolastica, richiede
competenza anche nella scelta di metodologie didattiche specifiche, funzionali alle
singole individualità, ai tempi di apprendimento e alle diverse potenzialità cognitive, i
docenti pertanto mettono in pratica strategie (peer to peer, attività a piccoli gruppi,
attività a classi aperte…) e individuano modalità di lavoro per affrontare e superare via
via le difficoltà che gli alunni possono presentare, aiutandoli in questo modo a
incrementare la propria autostima e a valorizzare le proprie potenzialità.

      Per gli alunni stranieri​, ​compatibilmente con i fondi regionali stanziati per le
Aree a forte processo immigratorio, si prevedono interventi didattici aventi come scopi:

         ●   l’acquisizione dell’italiano come lingua per comunicare (prima e seconda
             alfabetizzazione)
         ●   l’apprendimento dell’italiano come lingua di studio, attraverso la quale
             apprendere le altre discipline e riflettere sulla lingua stessa.

      La progettazione e la successiva valutazione dei percorsi formativi, avvengono nei
vari Consigli di Classe e nei team docenti. In particolare, la valutazione degli alunni con
PEI o PDP tiene conto degli obiettivi, dei contenuti e delle metodologie illustrati in tali
documenti e vengono sempre concordati a livello collegiale (docenti curricolari, di
sostegno ed educatori). In tal senso, si possono prevedere prove personalizzate,
semplificate e differenziate, considerando importanti:

           ● la non esclusività dei risultati finali delle prove eseguite (valutazione
              SOMMATIVA);
           ● la qualità e l’evoluzione del percorso formativo (valutazione FORMATIVA);
           ● il feedback sull’efficacia degli interventi attuati dai docenti.

FUNZIONE STRUMENTALE BES
       All’interno dell’Istituto, al fine di ottimizzare gli aspetti organizzativi, è presente
una FUNZIONE STRUMENTALE BES che si occupa degli alunni con certificazione di
disabilità (Legge 104/1992), degli alunni DSA (Legge 170/2010), degli altri alunni BES,
degli alunni stranieri.
       In particolare:
       ●      monitora la situazione dei sopracitati alunni dell’Istituto, occupandosi della
gestione delle informazioni relative alla documentazione personale e scolastica degli
alunni con certificazione di disabilità (Legge 104) con certificazione DSA (legge 170) o
con semplice diagnosi o relazione specialistica;
       ●      elabora una modulistica specifica e aggiornata;
       ●      collabora con la segreteria per la gestione di tali alunni e dell’organico degli
insegnanti di sostegno;
       ●      offre consulenza e supporto agli insegnanti di sostegno, ai Consigli di classe
e ai team docenti;
       ●      coordina coordina le riunioni della Commissione Diverse Abilità;
       ●      monitora monitora la situazione degli alunni stranieri e organizza i laboratori
di alfabetizzazione per gli stessi;
       ●      partecipa partecipa alle riunioni del CTS e del CTI facendosi da tramite per
gli altri docenti;
       ●      coordina il GLI.

GRUPPO GLI
       All’interno dell’Istituto è previsto un GRUPPO di LAVORO per l’INCLUSIONE
costituito dagli insegnanti di sostegno, dalle figure strumentali BES e presieduto dal
Dirigente avente come obiettivi il confronto sui casi, la compilazione del PAI, il supporto
alla stesura dei PEI, dei PDF, delle varie relazioni.
FORMAZIONE
       I docenti di sostegno e non, possono partecipare alla FORMAZIONE in materia
specifica scegliendo le diverse opportunità presenti sul territorio offerte da:
          ●   CTI (Centro territoriale per l’Inclusione) presenti nei vari distretti della
              provincia;
          ●   Piano Nazionale di Formazione d’Ambito;
          ●   CST (Centro di Supporto Territoriale per le nuove tecnologie);
          ●   Associazioni di Volontariato/Onlus che collaborano con le scuole;
          ●   Università.

ALUNNI ADOTTATI

       La Scuola garantisce ai bambini e ai ragazzi adottati e alle loro famiglie uno
sguardo specifico nel loro percorso di crescita configurandosi in primo luogo come
ambiente protettivo e sicuro. In base alle Linee guida dettate dal MIUR, la Scuola presta
attenzione a non aver pregiudizi e a non dare per scontata la presenza di problematicità
nei minori adottati, costruendo intorno ad essi una didattica ed un’organizzazione
flessibile con particolare cura verso l’aspetto relazionale. (Alunni adottati MIUR - Linee di
indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati – 19/12/2014 )

       Particolare cura sarà dedicata ai rapporti scuola-famiglia attraverso incontri iniziali
e in itinere per monitorare i progressi del bambino sia sul piano della maturazione
personale sia sugli apprendimenti.

       Attivazione tempestiva di interventi specifici qualora si ravvisino difficoltà di
apprendimento tenendo contatti non solo con la famiglia ma anche con i servizi pubblici o
privati coinvolti.

       All’atto dell’iscrizione il genitore fornisce una serie di informazioni con modalità
opportuna.

       I genitori, successivamente, incontrano il referente d’istituto per un colloquio
aperto e riservato. Il referente raccoglie da loro le informazioni essenziali all'inserimento
e alla scelta della classe (la storia del bambino precedente l’adozione, la storia adottiva,
l’area delle abilità cognitive e relazionali, la rete di riferimento inclusiva dei servizi
territoriali, psicologi, altri professionisti che accompagnano la famiglia, ulteriori forme di
collaborazione attivabili).

       Il referente d’istituto è disponibile ad incontrare il team/consiglio di classe per il
passaggio delle informazioni ricevute dalla famiglia, per programmare le prime azioni di
accoglienza, per eventuali necessità/bisogni rilevati dalla famiglia o dalla scuola;
collabora a monitorare l'andamento dell'inserimento e del percorso formativo dell'alunno
e nei casi più complessi a mantenere attivi i contatti con gli operatori che seguono il
minore nel post-adozione, a partecipare nel passaggio di informazioni tra i diversi gradi
di scuola.

Per il personale della scuola
Il contesto scolastico risulta complesso, in quanto formato da 14 plessi distribuiti su
quattro comuni diversi, risultato dall’aggregazione di due realtà diverse. Si cercherà di
condividere e adottare modalità progettuali simili nei diversi ordini di scuola incentivando
riunioni di confronto. La stesura del PTOF traccia le linee guida per il raggiungimento di
tale obiettivo.
Gli insegnanti saranno accompagnati, supportati e motivati dal Dirigente Scolastico
affinché possano manifestare le proprie competenze, migliorandosi con un piano di
aggiornamento metodologico e didattico, predisposto partendo dalle necessità del
personale. In particolare si ravvisa la necessità di incentivare corsi di formazione per la
stesura del curricolo verticale e la didattica digitale.

Le proposte delle docenti di ​Scuola dell’Infanzia ​si inseriscono in un percorso educativo
iniziato in famiglia e pongono le basi degli apprendimenti futuri. Le azioni educative sono
sostenute da scelte pedagogiche di fondo che privilegiano l’esperienza come fonte di
conoscenza attraverso:

      ■      il GIOCO (risorsa trasversale fondamentale per gli apprendimenti e per le
              relazioni);

      ■      l’ESPLORAZIONE e la RICERCA (modalità propria del bambino che impara a
              indagare e conoscere attraverso il fare, le esperienze dirette di contatto con
              la natura, le cose, i materiali);

      ■      la VITA di RELAZIONE (contesto nel quale si svolgono il gioco, l’esplorazione
              e la ricerca in un clima sereno rispettoso dei tempi, dei ritmi evolutivi e
             delle capacità di ciascuno);

      ■      la PROMOZIONE dell’AUTONOMIA PERSONALE nel processo di crescita.

La Scuola dell'Infanzia è particolarmente sensibile ai bisogni di ogni bambino e per
soddisfare tali necessità struttura e attua in modo condiviso il proprio lavoro attraverso
progetti personalizzati, laboratori e attività in piccolo gruppo, affinché il bambino possa
diventare competente passando dal sapere, al saper fare e al saper essere.
Il percorso educativo della ​Scuola Primaria​, nella prospettiva della maturazione del
profilo educativo, culturale e professionale dell’alunno, atteso per la conclusione del
primo ciclo dell’istruzione, utilizza i traguardi delle competenze esplicitati nel documento
delle Indicazioni nazionali, ordinati per discipline e per educazioni.

Per raggiungere le sue finalità, le docenti usano metodologie di lavoro adeguate facendo
soprattutto leva sull’interesse e sulla partecipazione attiva dei bambini.

Pertanto l’approccio di base per un apprendimento formativo prevede alcuni aspetti
rilevanti:

       ■        PARTIRE dall’ESPERIENZA e dagli INTERESSI dell’alunno inteso come
                soggetto attivo;

       ■        ACCERTARE le abilità di partenza;

       ■        CONOSCERE e VALORIZZARE le attitudini individuali nel rispetto degli stili
                cognitivi e del patrimonio culturale individuale;

       ■        REALIZZARE un clima sociale positivo.

Le   docenti,    assegnate    in    base   all’organico    di   Istituto,   costituiscono   le   équipe
pedagogiche, sono contitolari e corresponsabili del processo formativo di tutti gli alunni
delle classi. Nella Scuola Primaria le attività di arricchimento dell’offerta formativa
trovano la loro applicazione e sviluppo nelle ore curricolari.
       Alla luce di questo, ogni modulo ha facoltà, pur nel rispetto degli indirizzi comuni
concordati e deliberati negli organismi ufficiali, di proporre ai propri alunni attività
laboratoriali   diversificate,     espressione   della    specificità   e delle competenze degli
insegnanti di ciascun modulo.
Diversi, pertanto, sono i laboratori, che spaziano da attività di approfondimento
disciplinare ad altre espressive, linguistiche, teatrali, musicali, motorie e sportive…
Accanto a queste attività sono attuati i progetti che costituiscono un filo conduttore
comune a tutte le classi.
La ​Scuola Secondaria di primo grado ​si propone di accompagnare gli alunni attraverso un
percorso pluriennale di crescita personale che si fonda su alcune scelte educative
condivise:

       ■        COSTRUIRE UNA SOLIDA PREPARAZIONE DI BASE, favorendo l’acquisizione
                consapevole di saperi e competenze ritenuti essenziali;

       ■        PREVENIRE LE VARIE FORME DI DISAGIO che possono verificarsi nelle fasi
                della crescita, nelle tappe dell’apprendimento scolastico e nel passaggio da
un ciclo scolastico all’altro;

         ■        PROMUOVERE E RAFFORZARE LE DIVERSE COMPONENTI DELL’AUTONOMIA
                  PERSONALE IN AMBITO SCOLASTICO, sia per gli aspetti relativi all’uso e
                  alla gestione degli strumenti, delle tecniche e del tempo nelle varie attività
                  scolastiche, sia per quelli relativi alle conoscenze, alla gestione delle
                  emozioni nei rapporti;

         ■        FAVORIRE LA RELAZIONE INTERPERSONALE NEL RICONOSCIMENTO E NEL
                  RISPETTO DELLE DIVERSITÀ;

         ■        EDUCARE al confronto, alla condivisione, al rispetto delle regole della
                  cittadinanza attiva, favorendone sempre più l’interiorizzazione.

PER PROMUOVERE IL BENESSERE IN OGNI ALUNNO È FONDAMENTALE:

     ■       RICONOSCERE, accanto a possibili disabilità di vario tipo, le risorse da
             valorizzare; conoscere e dare spazio alle varie identità culturali e costruire
             percorsi di accoglienza, alfabetizzazione ed integrazione degli alunni stranieri;
             conoscere e sperimentare le diverse forme di comunicazione espressiva;

     ■       PORRE UN’ATTENZIONE PRIORITARIA ALL’AMBIENTE, cogliendone gli aspetti
             fisici e quelli propri dell’intervento umano.

     ■       SVILUPPARE NEGLI STUDENTI IL SENSO DI IDENTITÀ E DI APPARTENENZA in
             un’ottica di formazione di una cittadinanza attiva e consapevole.

     ■       CONOSCERE i linguaggi e gli strumenti multimediali della nostra società e
             sperimentare l’utilizzo consapevole di alcuni di essi.
             Le attività di arricchimento dell’offerta formativa, previste in orario scolastico,
             vengono esplicitate anche nei progetti.

Per gli ambienti di studio e di lavoro

Servizi e attività di segreteria

L'attività della segreteria permette la vita dell'istituzione scolastica quotidiana e nel
tempo, consente infatti di assumere e gestire il personale docente e ATA, di gestirne
tutte    le    pratiche   amministrative     ed    economiche   dalla stipula del contratto, ai
trasferimenti, dalle pratiche relative alla carriera fino al pensionamento.
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