Draghi spinge sulla giustizia - L'Opinione delle Libertà
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale Quotidiano ideato e rifondato da ARTURO DIACONALE - Anno XXVII n. 102 - Euro 0,50 Venerdì 27 Maggio 2022 I tiranni ascoltano i loro tirapiedi? Un’occhiata a Putin Draghi spinge sulla giustizia e a Saddam Il Premier: “Ai magistrati serve una riforma che rafforzi la loro credibilità. Gli italiani si aspettano decisioni giuste e prevedibili, in tempi brevi” di DANIEL PIPES T re giorni prima di dare l’ordine di invadere l’Ucraina, il presi- dente russo Vladimir Putin ha riunito i membri del Consiglio di sicu- rezza per una messinscena televisiva. In quel contesto, Putin ha interrogato ciascuno di loro in merito al fatto se avessero approvato il suo piano di rico- noscere due aree dell’Ucraina orientale come Stati indipendenti. Mostrando im- barazzo e spesso annaspando, si sono tutti piegati con deferenza al volere del loro capo supremo. Ma non è necessario che sia sempre così, quando un dittatore assoluto e brutale incontra i suoi consiglieri per discutere di una questione importante, soprattutto se l’incontro si svolge in pri- vato. In tal caso, essi potrebbero espri- mere la loro opinione e influenzare la sua decisione. Lo sappiamo perché esiste una regi- strazione più unica che rara di un tale incontro, che ebbe luogo nel luglio 1986 a Baghdad sotto gli auspici dell’uomo forte iracheno Saddam Hussein. Ama- tzia Baram e Ban al-Maliki lo raccon- tano in un recente articolo apparso sul Journal of the Middle East and Africa e titolato “Speaking Truth to Power in a Dictatorship: Secular Ideology versus Islamic Realpolitik – A Fierce Dispute in Saddam’s Iraq” (“Dire la verità a chi è al potere in una dittatura: ideologia laica e Realpolitik islamica – Una feroce dispu- ta nell’Iraq di Saddam”). Nessun regime mediorientale, osservano gli autori, “ci ha lasciato un documento così dettaglia- to e vivido di un dibattito fondamentale, nel cuore stesso di un regime in carica, su un argomento così cruciale”. A quel punto del Governo di Saddam, spiegano Baram e al-Maliki, “le discus- sioni (tra) i vertici potevano ancora es- sere a volte quasi libere”. Di conseguen- za, “gli alti membri del partito potevano ancora dire la verità in privato a chi era al potere”. La discussione illustra, come scrivono gli autori, “la tensione tra ideo- logia e pratica in un regime dittatoriale orientato all’ideologia e il sorprendente grado di libertà di parola”. La questione in oggetto era fonda- mentale. Il Partito Ba’th, in nome del quale Saddam governava, insisteva sulla laicità nella vita pubblica. Ma nel 1986 l’islamismo aveva ottenuto un so- stegno così ampio che Saddam sentì il bisogno urgente di affrontare questa sfida, avviando un dialogo con i Fratelli Musulmani in Egitto e in Sudan. Il le- ader iracheno convocò una riunione di un’ora mezza con i suoi collaboratori per approvare questo cambiamento. La presenza di un attempato Michel Aflaq, nato da una famiglia cristiana e co-fon- datore del partito Ba’th, rese la discus- sione più delicata. Aflaq, che deteneva il potere nominale e il reale prestigio, voleva ovviamente che il laicismo rima- nesse dominante. conoscenza del fatto che Saddam stesso Saddam ha affermato chiaramente”. Erano anche consapevoli del raffinato Il momento clou dell’incontro arrivò avesse in precedenza lanciato l’idea del Gli autori scrivono: “Fatta eccezione senso dell’onore di Saddam: opporsi a dopo che Saddam illustrò la sua proposta dialogo. Pertanto, Aziz intervenne igna- per una breve pausa di quattro secon- lui in un consesso del genere era a dir di iniziativa con i Fratelli Musulmani. A ro, scagliandosi, in un’invettiva di 14 di, nessuno disse una parola mentre lui poco rischioso. (...) Aziz avrebbe proba- quel punto, Tariq Aziz, il suo ministro minuti, contro un simile cambiamento. proseguiva. I partecipanti erano pa- bilmente commesso un pericoloso erro- degli Esteri cristiano, si unì alla discus- Utilizzò persino l’arma retorica finale, ralizzati dall’incredulità e dalla paura re. Quanto lontano sarebbe andato?”. sione. Aziz ascoltò le argomentazioni citando le parole di Saddam, per biasi- poiché dovevano aver capito che Aziz concordando con Saddam, ma non era a mare l’accomodamento: “Il compagno non sapeva che stava attaccando il capo. (Continua a pagina 2)
2 L’OPINIONE delle Libertà Venerdì 27 Maggio 2022 (Continua dalla prima pagina) leanza Atlantica non solo d’aver armato ma istruito l’esercito ucraino, anche per La coerenza di Giorgia sbagliato ogni scelta, condannandosi all’irrilevanza mentre gli altri (i grillini) I tiranni ascoltano giustificare lo scacco subito dalle truppe russe, le quali avevano proceduto all’in- Meloni si sono mostrati del tutto simili ai vecchi parrucconi che combattevano. i loro tirapiedi? vasione con troppa “orgogliosa sicurez- za”; il blandire le istituzioni dell’Unione di VITO MASSIMANO Ragion per cui, se qualcuno dovesse pensare di staccare la spina all’attuale Un’occhiata a Putin I europea, per ben disporre le stesse al l sondaggio Emg per Agorà, datato 26 Esecutivo, non potrebbe che avere una sollecito disbrigo delle pratiche d’ade- maggio, ci presenta una situazione matrice gialloverde. In fin dei conti le e a Saddam sione intraprese dall’Ucraina. Il fatto, però, è sotto gli occhi di tutti. Nell’acco- abbastanza prevedibile: Fratelli d’I- talia sale confermandosi primo par- picconate di Giuseppe Conte sulla spesa militare e quelle di Matteo Salvini sui gliere i profughi dalla guerra, nell’invio tito, il Partito Democratico e Forza Ita- temi economici vanno nella stessa dire- di DANIEL PIPES d’aiuti all’Ucraina, nel sanzionare non zione. E non potrebbe essere altrimenti. lia aumentano dello zerovirgola mentre S orprendentemente, Saddam non solo istituzioni russe, ma gli oligarchi. I Lega e Movimento Cinque Stelle scen- reagì a questa divergenza ucciden- do Aziz seduta stante, ma accondi- quali, nei fatti, sono il sostegno di un’au- tocrazia imperialista. Nello svincolare dono in picchiata. L’ordine sequenziale con il quale abbiamo brevemente espo- A scuola scendendo a lui e ai suoi due alleati (uno dei quali era Aflaq). Come spiegano l’Unione e i suoi Stati membri dalla di- pendenza dalle forniture russe, l’Unio- sto i dati, non è casuale ma rispetta un preciso filo logico. senza mascherina: Baram e al-Maliki: “Alla fine, i tre oppo- sitori costrinsero Saddam a scendere a ne europea s’è mostrata, una volta tanto, decisa, compatta e rapida. Premettiamo che in questa fase, a nostro avviso, l’elettorato non guarda a parla Costa compromessi. (…) Con l’attacco di Aziz Ha fatto anche di più: quando l’uni- proposte politiche e programmi specifi- alla sua proposta, Saddam si rese conto tà d’intenti è stata rotta per resistenze, di MIMMO FORNARI ci (siamo ancora lontani dalle elezioni) U che la discussione era entrata in una fase quali quelle del “sovranista” Governo ma alla coerenza nei comportamenti e n obiettivo per l’inizio del prossi- potenzialmente pericolosa. Comprese ungherese, ha dimostrato, per tabu- alla divaricazione tra questi ultimi e le mo anno scolastico: in presenza e che se non avesse agito in fretta i suoi las, come quella posizione indebolisca, posizioni attese. Quindi che Fratelli d’I- senza mascherina. Questo è quan- amici avrebbero potuto sospettare che innanzitutto, l’indipendenza reale di talia guadagni consenso è naturale data to detto, a RaiNews 24, da Andrea stesse per abbandonare i principi fonda- quella nazione, la prima che si ribellò, a l’ostinata linearità delle proprie posizio- Costa, sottosegretario alla Salute. mentali del Ba’th”. Colto alla sprovvista, suo tempo, da un’invasione sovietica. Il ni, che potranno anche essere sbagliate “È possibile che a ottobre ci sia una il presidente iracheno modificò la sua Governo della quale, in nome del nazio- a giudizio di taluni ma almeno sono nuova recrudescenza del virus Sars- precedente proposta, accettò le critiche nalismo, oggi la mantiene vincolata alle chiare e non pelose speculazioni oppor- CoV-2 ma oggi rispetto a un anno fa lo mossegli e svilì il dialogo con i Fratelli forniture russe. Prova provata di quanto tunistiche. scenario è cambiato – ha dichiarato Co- Musulmani. un’indipendenza nazionale autentica sia Che Forza Italia balli invece intorno sta – la gran parte dei nostri cittadini ha Tre anni dopo, quando i Fratelli Mu- tutelata realmente dall’Unione europea al 7-8 per cento è parimenti comprensi- comunque una protezione derivante dal sulmani presero il potere in Sudan, e minata dal sovranismo nazionalista. bile: è un partito di ex visionari in preda vaccino. Dobbiamo continuare con pru- Saddam li sostenne, rendendo di breve Questo deve spingere l’Unione europea a una crisi di terza età che invita Rid- denza e senso di responsabilità. E farci durata la sua concessione del 1986. Tut- a diventare sempre più politica. A non ge Forrester di Beautiful alle proprie trovare pronti nell’eventualità ci fosse tavia, il fatto che i suoi subalterni eser- accontentarsi d’avere uno stato maggio- convention, quasi a voler dimostrare bisogno di un nuovo intervento sulla citassero su di lui così tanta influenza re di generali di brigata, i quali si sono plasticamente quanto sia datata la pro- campagna vaccinale o su altre misure. mostra come un despota, a volte, presti cuciti stellette e greche da generali d’ar- pria proposta politica legata a stanchi Mi pare che questi due anni di gestione attenzione ai suoi consiglieri. La regi- mata. rituali come la milionesima ri-discesa del Covid ci abbiano dato quella espe- strazione rivela un Saddam “che si di- in campo del proprio leader. Il quale le- rienza che ci permette di affrontare il scosta dalla diffusa percezione di un tiranno incontestabile, incapace di tol- Ma davvero Meloni ader si tiene stretta la vecchia casalinga di Voghera con suggestioni provenienti futuro con una serenità maggiore”. Secondo Costa “fortunatamente i lerare alcun dissenso e che prende le sue decisioni in modo arbitrario e uni- e Salvini vogliono dal passato, mentre nella realtà pensa a vivacchiare il più possibile all’ombra di contagi scendono, perché siamo di fron- te a una popolazione che per il 92 per laterale”. Tornando al presente, l’azione tele- candidare Gratteri? Mario Draghi, non avendo anagrafica- mente alcuna preoccupazione legata al cento è vaccinata. Contestualmente – ha proseguito – c’è anche l’allentamento visiva pianificata da Putin potrebbe es- futuro: il futuro del proprio partito, il delle misure restrittive, ma questo è sta- sere stata preceduta da un altrettanto di DIMITRI BUFFA to possibile grazie al piano di vaccina- futuro del centrodestra, il futuro delle L autentico dibattito privato sulla politica a mossa errata nel momento sba- istituzioni. zione e alla responsabilità dei cittadini ucraina. Non sappiamo se il presidente gliato. Davvero – come sostiene il Anche il Partito Democratico re- che hanno aderito alla campagna vacci- russo sia così isolato e capriccioso come quotidiano “Domani” di Carlo De sta stabile, ancorato al proprio zoccolo nale”. sembra. Putin potrebbe essere solo il le- Benedetti – tanto Giorgia Melo- duro. Questo perché l’elettorato vede Infine, tornando al tema della scuola, ader del gruppo. ni quanto Matteo Salvini si starebbero fare a Enrico Letta e soci esattamente Andrea Costa ha ribadito: “Ritengo che contendendo, se non litigando, il pm ciò che si aspetta da loro: stare al Gover- ci siano le condizioni per togliere le ma- Unione europea: Nicola Gratteri come futuro candidato in Parlamento o al Governo per le ele- no senza la legittimazione proveniente da un successo elettorale, fare giochi di scherine durante le attività didattiche, ma il Governo ha sensibilità diverse. una potenza? zioni politiche? Speriamo solo che non sia vero. Perché altrimenti dovremmo palazzo, invocare la spesa pubblica, par- lare di noiosi argomenti da salotto lega- Questa non credo sia una scelta pretta- mente scientifica, ma è più una inter- constatare come il garantismo in Italia ti a ipotetici nuovi diritti civili, mentre pretazione politica. Ha prevalso questa di RICCARDO SCARPA si sia ridotto a chimera propagandistica, linea di tenere le mascherine, ma ormai pandemia e guerra impazzano e conser- D mytro Kuleba, il ministro degli mentre nella prassi tutti fanno a gara vare lo status quo nel momento in cui siamo agli sgoccioli dell’anno scolasti- Esteri dell’Ucraina, nel parlare al ad accaparrarsi il “top player” nel cam- si disserta beatamente del nulla. Ma di co”. Foro economico globale di Davos, pionato del giustizialismo. E questo, nel proposte politiche in grado di allargare nella Confederazione Elvetica, caso di Salvini, dopo aver persino pro- il campo nemmeno l’ombra. Solo una ha sottolineato come prima dell’inva- mosso i famosi sei – poi ridotti a cinque guardinga navigazione a vista su temi sione da parte della Federazione Russa, – referendum per la giustizia giusta di gigioni. in quella nazione, l’Alleanza Atlantica cui proprio lo stesso Gratteri in tv da Chi invece, coerentemente con la lo- era in genere percepita come una for- Lilli Gruber diceva peste e corna. gica di cui sopra, sta lasciando un patri- za politica concreta. Invece l’Unione Tenere due piedi in una staffa – o, monio di preferenze sul terreno, sono europea, quale Istituzione economica, come direbbe Woody Allen, “montare Lega e Pentastar, legati da un destino era considerata molto lenta ad agire in due cavalli con un sedere solo” – sta di- QUOTIDIANO LIBERALE PER LE GARANZIE, comune oggi come all’inizio di questa concreto. Nel corso della guerra, però, ventando un vizietto di tutti i politicanti legislatura. Entrambi si erano proposti LE RIFORME ED I DIRITTI CIVILI la maggioranza degli ucraini ha capo- all’italiana. Ma poi non ci si lamenti se come disadeguanti rispetto al panora- volto la valutazione: l’Alleanza Atlanti- la gente si butta sull’antipolitica o, come ma politico, come partiti del fare del IDEATO E RIFONDATO DA ARTURO DIACONALE ca si sarebbe dimostrata inerte, non in appare più probabile per il futuro, sul tutto estranei alle logiche di palazzo, grado di sostenere l’Ucraina in guerra. non voto. Se uno va al supermercato e come innovatori magari con il vizio di Registrazione al Tribunale di Roma L’Unione europea, al contrario, avrebbe non trova il prodotto che cerca, niente semplificare (il cosiddetto populismo) n.8/96 del 17/01/96 dimostrato una rapidità di reazione, una di più facile che se ne esca sconsolato ma pur sempre in maniera autentica ge- concretezza e armonia politica, una vo- senza aver comprato un bel niente. E nuina e laboriosa. E invece l’esperienza Direttore Responsabile: ANDREA MANCIA lontà e capacità di sostenere l’aggredito. un bel giorno, anzi brutto, sarà il super- dei governi Conte bis e Draghi ne han- Condirettore: GIANPAOLO PILLITTERI Ci possono essere anche motivi stru- mercato stesso, però, a dovere chiudere i no fiaccato la spinta propulsiva, dando battenti. E i supermercati della politica, Caporedattore: STEFANO CECE mentali per tali affermazioni: smentire l’impressione che di autentico ci fosse certe asserzioni del Governo della Fede- quando chiudono, non è detto che ria- ben poco nella loro azione politica: gli razione Russa, nelle quali si accusa l’Al- prano più. uni (la Lega) dal Papeete in poi hanno AMICI DE L’OPINIONE soc. cop. Impresa beneficiaria per questa testata dei contributi di cui alla legge n. 250/1990 e successive modifiche e integrazioni IMPRESA ISCRITTA AL ROC N.8094 Sede di Roma - Circonvallazione Clodia 76/a - 00195 - ROMA- red@opinione.it Amministrazione - Abbonamenti amministrazione@opinione.it Stampa: Centro Stampa Romano - Via Alfana, 39 - 00191 - ROMA CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 19:00
Venerdì 27 Maggio 2022 POLITICA L’OPINIONE delle Libertà 3 Ex Ilva, la Cedu condanna l’Italia L a recente pronuncia della Corte di Strasburgo nella vicenda relativa di GIUSEPPE PACI (*) all’inquinamento dell’acciaieria ex Ilva di Taranto, ribadisce con fer- mezza la centralità dei temi legati al ri- spetto della salute dell’uomo e alla tute- la ambientale. L’Italia deve prendere misure im- mediate per bonificare l’area interes- sata dall’attività inquinante prodotta dall’acciaieria tarantina, allo scopo di arginare i danni alla salute patiti dalla popolazione locale. Torna di attualità la tormentata vi- cenda legata al polo siderurgico ex Ilva di Taranto, e si arricchisce di un tas- sello offerto della giurisprudenza della Corte Edu. Nel caso Ardimento e altri contro Italia (Corte Edu, Sezione Pri- ma, sentenza 5 maggio 2022, ricorso n. 4642/17), l’oggetto del giudizio è rap- presentato dalle emissioni inquinanti derivanti dalle intense attività svolte dall’acciaieria, nonché dai loro effetti sulla salute della popolazione locale. I ricorrenti avevano lamentato la vio- lazione degli articoli 2 e 8 della Con- venzione da parte dello Stato italiano, il quale avrebbe omesso di adottare misu- re legali o regolamentari per tutelare la loro salute e l’ambiente, non informan- doli sulle attività inquinanti prodotte dal complesso industriale, e sui rischi connessi per la loro salute. La Corte Edu ha espunto in prima battuta la questione sull’asserita viola- zione dell’articolo 2, giacché ritenuto inapplicabile, e si è concentrata sulla violazione dell’articolo 8 della Con- venzione lumeggiata dalle statuizioni no evidenziato, tra l’altro, come le auto- popolazione. nale rivestono una valenza significativa contenute nella nota sentenza Cordella rità in questione non avessero adottato I rilievi fin qui esposti, hanno quin- in una prospettiva multilivello di tutela, (Sezione Prima, 24 gennaio 2019, ricorsi le misure necessarie per assicurare l’ef- di indotto i giudici di Strasburgo a se non altro perché consentono di en- numeri 54414/13 e 54264/15), che fun- fettiva tutela del diritto dei ricorrenti al condannare l’Italia per la violazione fatizzare ancora di più la centralità del ge da leading case in materia di prin- rispetto della loro vita privata, evitando dell’articolo 8 della Convenzione, sta- rispetto dell’ambiente e la conseguente cipi generali concernenti i danni pro- al contempo il maggior numero di danni bilendo il pagamento ai ricorrenti da necessità di adottare protocolli operati- dotti all’ambiente in grado di incidere ambientali possibili capaci di inficiare parte dello Stato italiano della somma vi sempre più efficienti volti a tutelarne sul benessere degli individui. In quella il loro benessere e la loro vita privata, di euro 5mila. L’orientamento seguito l’integrità. storica decisione i giudici della Conven- in palese violazione di quanto sancito dai giudici di Strasburgo appare con- In questo delicatissimo contesto an- zione avevano contestato apertis verbis dall’articolo 8 Cedu. divisibile per la risolutezza dimostrata drebbero adottate non solo e non tanto l’atteggiamento passivo delle autorità Sulla scorta della traiettoria interpre- nel riaffermare l’importanza della pro- misure di carattere riparatorio o ripri- nazionali rispetto all’indiscusso rilievo tativa richiamata dalla Corte, essa è tor- tezione della salute umana e della tutela stinatorio, bensì soluzioni di stampo delle questioni ambientali. nata a ribadire l’immanente necessità e dell’ambiente. Merita comunque rilievo preventivo, attraverso indagini e mi- L’opinabile postura assunta dagli or- urgenza di eseguire i lavori di bonifica l’atteggiamento di ritrosia assunto dalla sure sempre più accurate, in grado di gani nazionali sul punto aveva di fatto dello stabilimento e del territorio inte- Corte quando si è trattato di affrontare scongiurare lo sfruttamento irrazionale costituito il terreno fertile per il pro- ressato dall’inquinamento ambientale, la questione cruciale dell’incidenza dei di risorse ambientali scarse e compro- trarsi ingiustificato di una situazione dando piena ed immediata attuazione ai fattori inquinanti sulla salute dei ricor- messe, così da garantire al tempo stesso di inquinamento ambientale pericoloso piani ambientali predisposti dalle auto- renti e, più in generale, della popolazio- la tutela del valore primario della salute. per la salute dei ricorrenti e dell’intera rità nazionali contenenti le misure e le ne locale. popolazione residente nelle aree a ri- azioni necessarie per garantire la prote- Le pronunce rese dalla Corte euro- (*) Tratto dal Centro studi Rosario schio. Sempre i giudici della Corte han- zione dell’ambiente e della salute della pea dei diritti dell’uomo su questo cri- Livatino Il segreto del referendum P otremmo entrare nel merito giro che avesse sentito solo nomina- dei cinque quesiti del prossimo di MAURIZIO OLIVIERO re Mariupol ce ne sarà stata l’1 per referendum sulla giustizia, ma cento ad essere buoni. sarebbe un inutile prodigarsi. Vogliamo affermare, sui referen- Dev’essere frustrante, specialmente dum in generale, un’ultima cosa tec- per chi ha fatto enormi fatiche per nica molto importante, che i vertici riuscire a far indire un referendum, sanno ma che accuratamente non di- vederlo sciogliersi sempre come cono. neve al sole. Visto che il quorum del 50 per cen- Temiamo che questo succederà to+1 necessario a validare la vota- anche stavolta, aiutato dal partico- zione si raggiunge sommando tutti lare calore di questa stagione, non i voti espressi (Sì + No), a votare ci perché scioglierà la neve ma perché dovrebbe andare solo chi vota Sì, andranno tutti al mare. E faranno mentre chi vota No è meglio che fac- bene, perché c’è da sentirsi presi in cia una gita. Questo perché in caso giro nell’essere chiamati alle urne di quorum non raggiunto vince il No quando si sa che al 99 per cento (a comunque! essere ottimisti) questo non servirà. Al contrario, recarsi alle urne per Non agli italiani, almeno, perché votare No potrebbe solo servire a per il Governo sarà sempre un fiore raggiungere il famoso 50 per cento e aggiunto all’occhiello: “Noi il refe- a rendere valida una votazione dove rendum ve l’abbiamo proposto, siete i Sì potrebbero essere la maggioran- voi che non venite a votare!”. E, in za. fondo, hanno ragione. Dice: “Ma poi non si rischia che i Nulla cambia le abitudini degli Sì raggiungano da soli il quorum?”. italiani, sempre pronti a fare il tifo In questa ipotesi molto improbabi- per qualcuno, per esempio illumi- le (ricordiamo che i votanti attuali nando, dopo due giorni dall’inizio sono 51,5 miloni e la metà necessaria della guerra, il Colosseo con i colori supera i 25 milioni) non cambierebbe della bandiera ucraina. “Siamo tutti comunque nulla, perché i Sì avrebbe- ucraini”, tipo fanatismo calcistico, ro vinto anche se i No fossero andati quando in quel momento di gente in tutti a votare.
4 L’OPINIONE delle Libertà ESTERI Venerdì 27 Maggio 2022 Zelensky: “Vogliono ridurre in cenere il Donbass” “V ogliono ridurre in cenere rodonetsk” nella regione ucraina del Popasna, Bakhmut, Lyman, di ALESSANDRO BUCHWALD Donbass (zona est). Lysychansk e Severodonet- L’annuncio è del sindaco Oleksandr sk. Come Volnovakha, come Stryuk citato dalla Bbc. Mariupol”. Lo stesso Stryuk ha fatto sapere che Queste le parole del presidente i bombardamenti in città sono continui, ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha gran parte del patrimonio abitativo è aggiunto: “Il catastrofico svolgersi de- stato distrutto. gli eventi potrebbe ancora essere fer- Invece, le vittime civili in Ucraina mato, se il mondo trattasse la situazio- avrebbe sfiorato quota 4mila. A render- ne in Ucraina come tale. Se i forti del lo noto è stata l’agenzia delle Nazioni mondo non flirtassero con la Russia, Unite per i diritti umani, come riporta- ma insistessero davvero per porre fine to dal Kiev Independent. alla guerra”. Non solo: “L’Ucraina non La telefonata di Draghi a Putin è ansiosa di parlare con la Russia di “Non ho visto spiragli per la pace tra Vladimir Putin, ma deve affrontare la Russia e Ucraina”. Così il presidente del realtà e sarà necessario, rivogliamo le Consiglio, Mario Draghi, ieri in confe- nostre vite”. renza stampa dopo la telefonata avu- Intanto il premier britannico, Boris ta con il presidente della Federazione Johnson, ha parlato di “progressi lenti Russa. ma tangibili” dei russi in Ucraina. Per Poi ha continuato: “Ho cercato Pu- il primo ministro, Vladimir Putin “a tin, lo scopo della mia telefonata era caro prezzo per se stesso e per l’eserci- chiedere se si potesse far qualcosa per to russo sta continuando a rosicchiare sbloccare il grano che è nei depositi terreno. È “vitale” continuare a soste- ucraini, perché la crisi alimentare, in nere Kiev”. alcuni Paesi già presente, avrà propor- Di contro Sergej Lavrov, ministro zioni gigantesche e conseguenze uma- degli Esteri russo, ha riferito che l’Oc- nitarie terribili”. cidente ha mosso contro la Russia una Con una postilla: “La gravità del- “guerra totale”. Sullo stesso tenore il la situazione ci impone di rischiare e primo ministro russo, Michail Mišus- provare cose che possono anche non tin: “L’Occidente sta cercando di can- riuscire. Proverò dunque a telefonare a cellare il nostro Paese, di rimuoverlo Zelensky e vedrò se c’è una corrispon- dalla mappa del mondo”. I dente disponibilità. Credo che da parte n tale quadro, il Cremlino ha fatto Kiev, “il che contrasta con le afferma- Severodonetsk di tutti ci sia la consapevolezza della sapere che i negoziati con l’Ucraina al zioni di Zelensky sulla necessità di col- “Sono 1.500 le persone rimaste uc- posta in gioco, ovvero la vita di milioni momento sono sospesi su decisione di loqui al massimo livello”. cise dall’inizio della guerra a Seve- e milioni di persone”.
Puoi anche leggere