DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E CONSEGUENTI NORME PROCEDURALI PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PANDEMIA COVID-19, PER IL SETTORE ...

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E CONSEGUENTI NORME PROCEDURALI PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PANDEMIA COVID-19, PER IL SETTORE ...
TIMBRO STUDIO DENTISTICO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI
  RISCHI E CONSEGUENTI NORME
 PROCEDURALI PER CONTENERE LA
           DIFFUSIONE
    DELLA PANDEMIA COVID-19,
PER IL SETTORE ODONTOIATRICO,
      DURANTE LA FASE 2 DI
         POST-LOCKDOWN

          II versione
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E CONSEGUENTI NORME PROCEDURALI PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PANDEMIA COVID-19, PER IL SETTORE ...
Questa valutazione dei rischi, e conseguenti norme procedurali, sono stata realizzate dal Dr. Marcello Chiozzi per gli iscritti
all’Associazione Nazionale Dentisti Italiani della Sezioni di Ferrara (ANDI Ferrara), all’Associazione Italiana Odontoiatri della
Sezione di Ferrara (AIO Ferrara) e alla Società Consulenza Professionisti (S.Co.P. 2000) e ad altri aventi diritto eventualmente
individuati.
Il documento di valutazione dei rischi è stato utilizzato come guida e successivamente adattato dal/i titolare/i dello studio
odontoiatrico in intestazione con la collaborazione dell’RSPP, RLS ed il medico competente, ove presente, come successiva-
mente individuati e adattato quindi alla singola realtà lavorativa.
Il documento è conservato a cura del/dei Datore/i di Lavoro, anche in formato digitale, presso l’unità lavorativa (art. 29, c. 4
D.lgs 81/08) ed è a disposizione di tutto il personale, l’RLS, l’RSPP, il Medico competente, se presente, e a disposizione delle
Autorità preposte che ne dovessero fare richiesta. Il documento, come tutti gli allegati (comprese le autocertificazioni), sono
trattati nel pieno rispetto della normativa nazionale (D.lgs 196/03 e s.m.i.) e comunitaria (Regolamento Europeo 2016/679 e
s.m.i.) sulla privacy.

                                                  ANDI Ferrara
                                                  Via Porta Po, 66/d
                                                  44121 Ferrara (FE)
                                                  Tel. 0532 205528 Fax 0532 245794
                                                  andiferrara@libero.it info@odontoiatriestensi.it
                                                  www.odontoiatriestensi.it

                                                  AIO Ferrara
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                                                  44121 Ferrara (FE)
                                                  Tel. 0532 205528 Fax 0532 245794
                                                  info@odontoiatriestensi.it aioferrara@libero.it
                                                  www.odontoiatriestensi.it

                                                  S.Co.P. 2000
                                                  Via Porta Po, 66/d
                                                  44121 Ferrara (FE)
                                                  Tel. 0532 205702 Fax 0532 245794
                                                  info@scop2000.it
                                                  www.scop2000.it

             Questo documento si identifica con il Prot. ANDIFE 100/20 e Prot. AIOFE 84/20 dell’8 giugno 2020
ed è un aggiornamento del precedente documento identificato con il Prot. ANDIFE 86/20 e Prot. AIOFE 71/20 del 14 maggio
                                                           2020

Autore: Dr. Marcello Chiozzi. Odontoiatra e Protesista Dentale
Piazza del Popolo, 21 — 44034 Copparo (FE)
E-mail: chiozzi@libero.it
Diritti d’autore: i contenuti di questa opera coperti da copyright sono segnalati. Tutte le immagini sono di proprietà dell’auto-
re. Al di là dell’uso personale all’interno del proprio studio odontoiatrico, i contenuti (testo e immagini), non possono essere
divulgati, in qualunque modo e forma, senza il preventivo benestare scritto dell’autore.
Luogo e data di pubblicazione: Copparo (FE) 8 giugno 2020

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E CONSEGUENTI NORME PROCEDURALI PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PANDEMIA COVID-19, PER IL SETTORE ...
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E CONSEGUENTI NORME PROCEDURALI PER
  CONTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PANDEMIA COVID-19, PER IL SETTORE ODONTOIATRICO,
                       DURANTE LA FASE 2 DI POST-LOCKDOWN

           Il/I sottoscritto/i
Dott. …………………………………………………………. nato a ………………………………………………………………(…) il …………………..………..
Residente a ………………………………………..(…) in via/piazza/piazzetta/corso/viale …………………………………………………..
Iscritto all’Albo degli Odontoiatri dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di ……………………………….….. al
numero …………..
Dott. …………………………………………………………. nato a ………………………………………………………………(…) il ……………………..……..
Residente a ………………………………………..(…) in via/piazza/piazzetta/corso/viale …………………………………………………..
Iscritto all’Albo degli Odontoiatri dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di ……………………………….….. al
numero …………..
titolare/i dello studio dentistico in intestazione e Datore/i di Lavoro del/dei lavoratore/i, in esso occupati, ha/hanno eseguito la
valutazione di tutti i rischi per la tutela della salute e della sicurezza nel luogo di lavoro secondo quanto indicato dagli artt. 28,
29 e 30 del D.lgs 81/08.
           Questa valutazione dei rischi rientra, ed è anche parte integrante, nella valutazione di tutti i rischi per i lavoratori così
come previsto dall’art. 17, comma 1, lettera a del D.lgs 81/08. Non sostituisce nessun altro documento sulla sicurezza già pre-
sente presso l’unità lavorativa ma li integra.
           In particolare nel documento di valutazione dei rischi tengo/teniamo conto di tutte le informazioni disponibili relative
alle caratteristiche dell’agente biologico e delle modalità lavorative e conseguentemente il/i sottoscritto/i datore/i di lavoro
applico/applichiamo i principi di buona prassi microbiologica, ed adotta/adottiamo, in relazione ai rischi accertati, le misure
protettive e preventive, idonee misure organizzative e procedurali, adeguata informazione e formazione dei lavoratori misure
igieniche, per evitare ogni esposizione degli stessi ad agenti biologici (24).
           La valutazione è stata realizzata tenendo conto della letteratura disponibile, della indicazioni dell’Istituto Superiore
della Sanità, del Ministero della Salute, dell’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro e le Indicazioni operative per
l’attività odontoiatrica durante la fase 2 della pandemia Covid-19 realizzato dai membri del Tavolo tecnico sull’odontoiatria,
allo scopo istituito, e rielaborate dal Comitato Tecnico Scientifico in seno alla Protezione Civile Nazionale e pubblicato sul sito
del Ministero della Salute il 30 maggio 2020.

          Tutti questi documenti sono riportati, e meglio specificati, nella bibliografia.
          L’elaborazione del documento di valutazione di tutti i rischi è avvenuta in collaborazione con il Responsabile del Servi-
zio di Prevenzione e Protezione (art. 29, comma 1 del D.lgs 81/08) che nello studio dentistico è:
 il o uno dei datori di lavoro come previsto dall’art 34 del D.lgs 81/08 nella persona del dott
     ………………………………………………….
 un addetto esterno come previsto dall’art 31, comma 1 del D.lgs 81/08 nella persona del dott/sig.
     ………………………………………………….
          E’ stato consultato anche il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (art. 29, comma 2 del D.lgs 81/08) che nello
studio dentistico è la Sig.ra …………………………………………………….
          Se presente, è stato consultato il medico competente Dr. …………………………………………………………………………………………….
          Le successive indicazioni riportate sono suscettibili di ulteriori revisioni a causa delle evidenze scientifiche al momento
disponibili sulla Covid-19 in generale e sul correlato rischio di contagio in ambito odontoiatrico (24).
          Salvo quanto previsto dal presente documento, indirizzato a contenere il possibile contagio da Sars-Cov2, rimangono
valide le procedure standard per i requisiti organizzativi, strumentali e di rapporto con il paziente già normalmente adottate
nello odontoiatrico (es. sterilizzazione, privacy, cartella clinica, ecc.). Ulteriormente queste indicazioni saranno calibrate e riva-
lutate per ogni specifico caso (24).
          Il presente documento è munito, anche tramite le procedure applicabili ai supporti informatici, di data certa o attesta-
ta dalla sottoscrizione del documento medesimo da parte del datore di lavoro, nonché, ai soli fini della prova della data, dalla
sottoscrizione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), del rappresentante dei lavoratori per la sicurez-
za (RLS) (art. 28, comma 2 D.lgs 81/08 come modificato dall’ art. 18, comma 1, lettera c D.lgs 106/09). Il documento è custodito
presso l’unità produttiva alla quale si riferisce la valutazione dei rischi che è lo studio dentistico in intestazione (art. 29, comma
4 del D.lgs 81/08).

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INDICE

Metodologia adottata per la valutazione dei rischi                                                            Pag. 8
   Metodologia adottata per la valutazione dei rischi                                                        Pag. 9
   Conclusioni della valutazione dei rischi                                                                  Pag. 10
Informazioni generali sul nuovo coronavirus                                                                   Pag. 11
   Cosa sono i coronavirus                                                                                   Pag. 12
   Nuovo coronavirus Covid-19                                                                                Pag. 12
   Perché è comparso il nuovo coronavirus?                                                                   Pag. 12
   Quanto è pericoloso il nuovo virus?                                                                       Pag. 12
   Il periodo di incubazione                                                                                 Pag. 12
   Trattamento                                                                                               Pag. 12
   Trasmissione                                                                                              Pag. 13
   Trasmissione e modalità di contagio in ambito odontoiatrico                                               Pag. 13
   Quali sono le persone più a rischio di presentare forme gravi di malattia?                                Pag. 13
   Test sierologici rapidi                                                                                   Pag. 13
   I bambini presentano un maggior rischio di infezione?                                                     Pag. 14
   L’infezione da nuovo Coronavirus può essere contratta da un caso che non presenta sintomi
    (asintomatico)?                                                                           Pag. 14
   Chi è più a rischio di contrarre l’infezione?                                                             Pag. 14
   Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo Coronavirus?                                    Pag. 14
   È sicuro ricevere pacchi dai Paesi in cui sono presenti casi di COVID-19?                                 Pag. 14
   Le persone possono contrarre l'infezione da nuovo Coronavirus dagli animali?                              Pag. 14
   Posso contrarre l’infezione dal mio animale da compagnia?                                                 Pag. 14
   Il profilo dei contagiati                                                                                 Pag. 14
Quali pazienti trattare e quali prestazioni erogare?                                                          Pag. 15
   Quali pazienti trattare al in questa fase 2 di lockdown                                                   Pag. 16
   Quali prestazioni odontoiatriche eseguire?                                                                Pag. 16
   Caso sospetto                                                                                             Pag. 16
   Caso probabile                                                                                            Pag. 16
   Caso confermato                                                                                           Pag. 16
   Definizione di “Contatto stretto”                                                                         Pag. 16
   Paziente che dopo essere stato sintomatico può essere considerato guarito da COVID-19                     Pag. 17
   Come e quando classificare i pazienti?                                                                    Pag. 17
   Cosa dobbiamo fare?                                                                                       Pag. 18
Raccomandazioni durante la pratica clinica                                                                    Pag. 19
   Premessa                                                                                                  Pag. 20
   Gestione della sala di attesa e dell’accettazione                                                         Pag. 20
   Gestione della reception o comunque dell’area amministrativa                                              Pag. 21
   Pianificazione degli appuntamenti                                                                         Pag. 21
   Gestione dei fornitori, agenti di commercio, ritiro smaltimento rifiuti, altre verifiche o manutenzioni   Pag. 21
   Misure di contenimento della diffusione del virus tra gli operatori                                       Pag. 22
                                                                                                                        4
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INDICE

   Igiene dei camici e degli indumenti da lavoro                                                           Pag. 22
   Area spogliatoio e area lunch                                                                           Pag. 23
   Aerazione e impianti di climatizzazione                                                                 Pag. 23
   Procedure di igiene orale e terapie relative all’estetica dei pazienti                                  Pag. 23
   Dispositivi di Protezione Individuali (DPI)                                                             Pag. 24
        Cuffie                                                                                             Pag. 24
        Schermi facciali e occhiali protettivi                                                             Pag. 25
        Copri calzari                                                                                      Pag. 26
        Camici monouso                                                                                     Pag. 27
        Guanti monouso                                                                                     Pag. 29
        Mascherine chirurgiche e respiratori facciali                                                      Pag. 31
        Calzature da lavoro                                                                                Pag. 33
        Proposta di procedura di vestizione completa calzando due paia di guanti, in previsione di una pre-
         stazione a rischio di trasmissione di infezioni                                                     Pag. 34
        Proposta di procedura di svestizione completa avendo calzato due paia di guanti e a seguito una
         prestazione a rischio di trasmissione di infezioni                                              Pag. 36
        Dispositivi di Protezione Individuali raccomandati in questa fase, conseguente alla diffusione del
         nuovo coronavirus, a seconda del locale, del tipo di attività e del soggetto interessato           Pag. 38
   Precauzioni universali applicabili al contenimento del coronavirus                                      Pag. 41
   Preparazione del campo operatorio e indicazioni durante la seduta operativa                             Pag. 41
   Distanziamento sociale durante le prestazioni odontoiatriche                                            Pag. 44
   Riordino dopo un prestazione odontoiatrica                                                              Pag. 45
   Disinfezione delle impronte                                                                             Pag. 46
   Gestione dei rifiuti                                                                                    Pag. 46
   Gestione e disinfezioni degli ausili per l’esecuzione di RX endorali                                    Pag. 48
   Gestione degli strumenti rotanti                                                                        Pag. 49
Presidi medico-chirurgici e biocidi                                                                         Pag. 50
   Prodotti disinfettanti: aspetti generali                                                                Pag. 51
   Cosmetico                                                                                               Pag. 51
   Igienizzante                                                                                            Pag. 51
   Detergente                                                                                              Pag. 51
   Disinfettanti                                                                                           Pag. 52
   Presidi medico-chirurgici (PMC)                                                                         Pag. 52
   Biocidi                                                                                                 Pag. 52
   Meccanismo di azione dei disinfettanti contro i virus                                                   Pag. 53
   Disinfettanti per la cute e per le superfici                                                            Pag. 54
   Disinfezione della cute                                                                                 Pag. 54
   Disinfezione delle superfici                                                                            Pag. 54
   Modalità di utilizzo dei disinfettanti                                                                  Pag. 54
Sanificazione ambientale                                                                                    Pag. 56
   Introduzione                                                                                            Pag. 56
                                                                                                                       5
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E CONSEGUENTI NORME PROCEDURALI PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PANDEMIA COVID-19, PER IL SETTORE ...
INDICE

   Trasmissione ambientale                                                                                      Pag. 57
   Sopravvivenza nell’ambiente                                                                                  Pag. 57
   Virus e disinfettanti                                                                                        Pag. 59
   Studi di efficacia dei disinfettanti sui coronavirus                                                         Pag. 59
   Note tecniche                                                                                                Pag. 59
   Disinfezione ambientale                                                                                      Pag. 60
Impianti di ventilazione e climatizzazione                                                                       Pag. 62
   Premessa                                                                                                     Pag. 63
   SARS-CoV-2: persistenza e trasmissione                                                                       Pag. 63
   Modalità di contagio aerogeno mediato dagli impianti di climatizzazione e ventilazione                       Pag. 65
   Diffusione all’interno della medesima zona                                                                   Pag. 66
   Manutenzione degli impianti di ventilazione e condizionamento                                                Pag. 66
   Ventilatori di raffreddamento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche                               Pag. 66
   Impostazioni di temperatura e umidità in ambiente                                                            Pag. 67
   Diffusione tra zone distinte                                                                                 Pag. 67
Come comportarsi se durante l’attività si viene a contatto con un caso sospetto                                  Pag. 68
   Come comportarsi se durante l’attività si viene a contatto con un caso sospetto                              Pag. 69
Telemedicina                                                                                                     Pag. 70
   Esigenze assistenziali a domicilio affrontabili in telemedicina in corso di COVID-19                         Pag. 71
   Responsabilità sanitaria durante attività in telemedicina                                                    Pag. 72
Gravidanza ed allattamento                                                                                       Pag. 73
   Come si devono comportare le colleghe che operano in situazioni di gravidanza o allattamento?                Pag. 74
   Valutazione del rischio maternità                                                                            Pag. 74
Stress da coronavirus: come affrontarlo?                                                                         Pag. 75
   Stress da coronavirus, consigli dall’OMS su come arginarlo e valutazione dei rischi                          Pag. 76
   Valutazione dei rischi da stress-lavoro correlato                                                            Pag. 76
Informazione formazione ed addestramento                                                                         Pag. 77
   Verbale interno di avvenuta Informazione, formazione ed addestramento                                        Pag. 78
Riassunto delle azioni messe in atto                                                                             Pag. 79
   Riassunto delle azioni messe in atto                                                                         Pag. 80
Allegati e bibliografia                                                                                          Pag. 81
   Allegato 1: informativa per la sala di attesa. Quali pazienti è possibile trattare e quali no?               Pag. 82
   Allegato 2: informativa per la sala di attesa. Norme da adottare in sala di attesa e prima di accedere pres-
    so tutti gli altri locali dello studio                                                                       Pag. 83
   Allegato 3: proposta di triage telefonico o all’accettazione                                                 Pag. 84
   Allegato 4: dichiarazione sostitutiva di certificazione di non essere sottoposto a misure restrittive di qua-
    rantena                                                                                                       Pag. 85
   Allegato 5: proposta di breve messaggio sms per i pazienti                                                   Pag. 86
   Allegato 6: informativa sulla limitazione degli accessi nello studio odontoiatrico                           Pag. 87
   Allegato 7: dichiarazione sostitutiva di certificazione del paziente di non essere sottoposto a misure re-
    strittive di quarantena                                                                                    Pag. 89
                                                                                                                            6
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INDICE

   Allegato 8: cartello per cestino dedicato anche ai DPI            Pag. 90
   Bibliografia                                                      Pag. 91

                                                                                7
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E CONSEGUENTI NORME PROCEDURALI PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PANDEMIA COVID-19, PER IL SETTORE ...
METODOLOGIA ADOTTATA PER LA
   VALUTAZIONE DEI RISCHI

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E CONSEGUENTI NORME PROCEDURALI PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PANDEMIA COVID-19, PER IL SETTORE ...
Metodologia adottata per la valutazione dei rischi(23)

           Per la valutazione dei rischi si adotta quella proposta dall’INAIL nel “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione
delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” aggiornato ad aprile
2020.
           Il rischio da contagio da SARS-CoV-2, in occasione del lavoro, può essere classificato secondo tre variabili:
 Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative.
 Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento so-
      ciale per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità.
 Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dello studio odontoiatrico.
           Tali profili di rischio possono assumere una diversa entità, ma allo stesso tempo modularità, in considerazione delle
aree in cui operano i lavoratori, delle modalità di organizzazione del lavoro e delle specifiche misure preventive adottate.
           Viene di seguito illustrata una matrice di rischio elaborata sulla base del confronto di scoring attribuibili per ciascun
settore lavorativo per le prime due variabili con le relative scale adattata da un modello sviluppato sulla base dati O’NET del
Bureau of Labor of Statistics statunitense (fonte O*NET 24.2 Database, U.S. Department of Labor, Employment and Training
Administration) integrando i dati del contesto lavorativo italiano delle indagini INAIL e ISTAT (fonti Indagine INSuLa 2 e ISTAT):
• esposizione
o 0 = probabilità bassa (es. lavoratore agricolo),
o 1 = probabilità medio-bassa,
o 2 = probabilità media,
o 3 = probabilità medio-alta,
o 4 = probabilità alta (es. operatore sanitario).
• prossimità
o 0 = lavoro effettuato da solo per la quasi totalità del tempo,
o 1 = lavoro con altri ma non in prossimità (es. ufficio privato),
o 2 = lavoro con altri in spazi condivisi ma con adeguato distanziamento (es. ufficio condiviso),
o 3 = lavoro che prevede compiti condivisi in prossimità con altri per parte non predominante del tempo (es. catena di montag-
gio),
o 4 = lavoro effettuato in stretta prossimità con altri per la maggior parte del tempo (es. studio dentistico).
Il punteggio risultante da tale combinazione viene corretto con un fattore che tiene conto della terza scala:
• aggregazione
o 1.00 = presenza di terzi limitata o nulla (es. settori manifatturiero, industria, uffici non aperti al pubblico),
o 1.15 (+15%) = presenza intrinseca di terzi ma controllabile organizzativamente (es. commercio al dettaglio, servizi alla perso-
na, uffici aperti al pubblico, bar, ristoranti),
o 1.30 (+30%) = aggregazioni controllabili con procedure (es. sanità, scuole, carceri, forze armate, trasporti pubblici),
o 1.50 (+50%) = aggregazioni intrinseche controllabili con procedure in maniera molto limitata (es. spettacoli, manifestazioni di
massa).
           Il risultato finale determina l’attribuzione del livello di rischio, con relativo codice colore, per ciascun settore produtti-
vo all’interno della matrice.
Matrice di rischio:
verde = basso
giallo = medio-basso
arancio = medio-alto
rosso = alto
           Nel settore odontoiatrico possiamo distinguere, in base alla prestazione che siamo chiamati a svolgere, indipendente-
mente dal titolo o incarico che ognuno di noi ha, quattro momenti di rischio:
 assistenza ad una persona durante una prestazione odontoiatrica e le, immediatamente successive, fasi di riordino
 fase di riordino o pulizia ambientale senza soggetti estranei rispetto al personale
 fasi di segreteria o accettazione
 rapporti tra operatori odontoiatrici
                                                 Valutazione del rischio durante la prestazione odontoiatrica e le, immediatamen-
 E 4
 S
 P
                                      X          te successive, fasi di riordino
                                                 Qui il rischio è inevitabilmente alto con aggregazioni comunque controllabili con
 O 3                                             procedure. Questo sia che si eseguano prestazioni che comportano aerosol e dro-
 S                                               plets, come le semplici visite, in quanto non è possibile mantenere unìadeguata
 I                                               distanza. Il rischio aumenta soprattutto se non è possibile alloggiare la diga e se la
 Z 2
 I                                               prestazione è superiore ai 15 minuti (superato il quale il rischio viene considerato
 O                                               maggiore) oppure il contatto è di tipo ripetuto o continuativo, tale da aumentare il
 N 1                                             tempo complessivo di esposizione(24). I soggetti interessati sono:
 E
                                                  gli abilitati all’esercizio dell’odontoiatria
    0
                                                  le igieniste dentali
                1         2         3        4
                                                  le assistenti di studio odontoiatrico
                   PROSSIMITA’
                                                                                                                                        9
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E CONSEGUENTI NORME PROCEDURALI PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DELLA PANDEMIA COVID-19, PER IL SETTORE ...
E   4                                        Valutazione del rischio durante la fase di riordino o pulizia ambientale senza sog-
S                                            getti estranei rispetto al personale
P                                            Pur non potendo generalizzare si può considerare l’esposizione bassa, ma non la
O   3
                                             prossimità in quanto, le dimensioni dello studio odontoiatrico, non permettono un
S
I
                                             corretto distanziamento sociale tra gli operatori. Le aggregazioni sono controllabili.
Z   2                                        Considerando tutte le variabili di ogni studio odontoiatrico il rischio è comunque
I
O
                                     X       medio-basso.
                                             I soggetti generalmente interessati sono:
N   1
E
                                              gli abilitati all’esercizio all’odontoiatria
                                              gli addetti alle pulizie
    0       1         2          3         4     le assistenti di studio odontoiatrico
                   PROSSIMITA’

E   4                                        Valutazione del rischio durante la fase di segreteria e accettazione
S                                            Pur non potendo generalizzare si può considerare la prossimità alta, indicativamen-
P                                            te un livello “3” (lavoro che prevede compiti condivisi in prossimità con altri per
O   3
S
I
                            X                parte non predominante del tempo) ma una esposizione media. Le aggregazioni
                                             sono controllabili. Considerando tutte le variabili di ogni studio odontoiatrico il ri-
Z   2                                        schio è comunque medio.
I                                            I soggetti generalmente interessati sono:
O
N                                             gli abilitati all’esercizio all’odontoiatria
    1
E                                             le segretarie
                                              gli igienisti dentali
    0       1         2          3         4     le assistenti di studio odontoiatrico
                   PROSSIMITA’

E   4
                                             Valutazione del rischio durante i rapporti tra operatori odontoiatrici
S
                                             Pur non potendo generalizzare si può considerare l’esposizione bassa, ma non la
P
O   3                                        prossimità in quanto, le dimensioni dello studio odontoiatrico, non permettono un
S                                            corretto distanziamento sociale tra gli operatori. Le aggregazioni sono controllabili.
I                                            Considerando tutte le variabili di ogni studio odontoiatrico il rischio è comunque
Z   2
I
O
                           X                 medio-basso.
                                             I soggetti generalmente interessati sono:
N   1                                         abilitati all’esercizio all’odontoiatria
E                                             addetti alle pulizie
                                              segretarie
    0       1         2          3         4
                                              le assistenti di studio odontoiatrico
                   PROSSIMITA’

Conclusioni della valutazione dei rischi

         La conclusione della valutazione è che il rischio è alto durante le prestazione odontoiatrica sia per il tipo di atti medici
che producono aerosol come anche per l’impossibilità di ridurre il distanziamento sociale.
         Mentre durante tutte le altre fasi è medio basso. In ogni caso il rischio è controllabile con adeguate procedure ed ido-
nei dispositivi di protezione individuali.

                                                                                                                                   10
INFORMAZIONI GENERALI SUL
   NUOVO CORONAVIRUS

                            11
Cosa sono i coronavirus(1)

                                 I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a
                                 moderate: dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria medio-
                                 rientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute
                                 respiratory syndrome). Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro
                                 superficie. I coronavirus sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in alcuni
                                 casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l’uomo per poi diffondersi nella popolazione. Un
                                 nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato
La ricostruzione tridimensionale nell'uomo. I coronavirus umani conosciuti ad oggi, comuni in tutto il mondo, sono sette, alcuni identificati
         del SARS-CoV-2,
    con le diverse proteine di   diversi anni fa (i primi a metà degli anni Sessanta) e alcuni identificati nel nuovo millennio.
   superficie, fatta dai CDC di
              Atlanta
                                 Coronavirus umani comuni.
                                 1 - 229E (coronavirus alpha)
               2 - NL63 (coronavirus alpha)
               3 - OC43 (coronavirus beta)
               4 - HKU1 (coronavirus beta)
               Altri coronavirus umani
               5 - MERS-CoV (il coronavirus beta che causa la Middle East respiratory syndrome)
               6 - SARS-CoV (il coronavirus beta che causa la Severe acute respiratory syndrome)
               7 - SARS-CoV-2 (il coronavirus che causa la COVID-19)

Nuovo coronavirus Covid-19(1)

          Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo.
In particolare quello denominato provvisoriamente all'inizio dell'epidemia 2019-nCoV, non è mai stato identificato prima di
essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.
          Nella prima metà del mese di febbraio l'International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), che si occupa della
designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.), ha assegnato al nuovo coronavirus il no-
me definitivo: "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2). Ad indicare il nuovo nome sono stati un gruppo
di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo corona-
virus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.
          Il nuovo nome del virus (SARS-Cov-2) sostituisce quello precedente (2019-nCoV).
          Sempre nella prima metà del mese di febbraio (precisamente l'11 febbraio) l'OMS ha annunciato che la malattia re-
spiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. La nuova sigla è la sintesi dei termini CO-rona VI-rus D-
isease e dell'anno d'identificazione, 2019.

                       Perché è comparso il nuovo coronavirus?(1)

                                 La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo
                       animale, è un fenomeno ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie) e si pensa che
                       possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Al momento la comunità
                       scientifica sta cercando di identificare la fonte dell’infezione.

                       Quanto è pericoloso il nuovo virus?(1)

                                 Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono
                       lievi, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti, e a inizio lento. Circa 1 su 5 persone con COVID-19 si
                       ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie, richiedendo il ricovero in ambiente ospedaliero.

Il periodo di incubazione

          Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici.
Si stima attualmente che vari fra 2 e 14 giorni.

Trattamento(1)

         Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini
per proteggersi dal virus. Non esistono al momento dell’elaborazione del testo (6/6/2020) terapie specifiche, vengono curati i
sintomi della malattia (così detta terapia di supporto) in modo da favorire la guarigione, ad esempio fornendo supporto respi-
ratorio.

                                                                                                                                          12
Trasmissione(1,24)

           Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del
respiro delle persone infette ad esempio tramite:
 la saliva, tossendo e starnutendo,
 goccioline respiratorie,
 contatti diretti personali,
 le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi,
 materiale contaminato.
           E’ stato dimostrato che virus vitali erano presenti nella saliva degli individui infetti. Inoltre, e noto che il virus penetra
nelle cellule analogamente al coronavirus della SARS, cioe attraverso il recettore ACE2. Tale aspetto può favorire la trasmissio-
ne da uomo a uomo. Infatti le cellule ACE2+ (che presentano appunto tale recettore) sono abbondantemente presenti in tutto
il tratto respiratorio e nell'epitelio del dotto delle ghiandole salivari.
           In rari casi il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale. Secondo i dati attualmente disponibili, le perso-
ne sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. L’OMS considera non frequente l’infezione da nuovo coro-
navirus prima che sviluppino sintomi.

Trasmissione e modalità di contagio in ambito odontoiatrico

                                   I microorganismi, in ambito odontoiatrico, possono trasmettersi per via aerea, droplets, veico-
                                   lo o vettore o attraverso una trasmissione definita orizzontale (cioè da un segmento all’altro
                                   della popolazione). La trasmissione orizzontale si suddivide a sua volta in diretta e indiretta.
                                   I pazienti e i professionisti del settore odontoiatrico sono quotidianamente esposti a microrga-
                                   nismi patogeni, compresi virus e batteri, che infettano la cavita orale e le vie respiratorie. Le
                                   procedure odontoiatriche comportano il rischio di infezione da Sars-CoV-2 a causa della speci-
                                   ficità delle procedure stesse. Si parla infatti di trasmissione diretta per quanto riguarda la di-
                                   stanza tra operatore e paziente, l’esposizione a saliva, sangue e altri fluidi corporei, l’utilizzo di
strumenti appuntiti e di strumenti rotanti generanti “droplet”, il contatto con la mucosa congiuntivale , ed infine il contatto con
goccioline prodotte da tosse e secrezione nasale di un individuo infetto senza mascherina a breve distanza, che aumenta signi-
ficativamente il rischio biologico per l’operatore. I microrganismi patogeni possono essere trasmessi inoltre in ambito odon-
toiatrico attraverso l'inalazione degli stessi quando trasportati dall'aerosol (24).
            Quando gli strumenti rotanti, infatti, sono azionati nel cavo orale si genera una grande quantità di aerosol contenente
saliva e a volte sangue del paziente, particelle molto piccole che rimangono sospese per un periodo prolungato (24).
            I coronavirus umani, inoltre, come la SARS-CoV, il MERS-CoV (il coronavirus della sindrome respiratoria del Medio
Oriente) o i virus endemici (HCoV) possono persistere su superfici come metallo, vetro o plastica per un periodo di 48 ore, e,
secondo quanto riportato da un recente studio del New England Journal of Medicine, il SARS-Cov-2 puo persistere sulle super-
fici fino a 72h(24).
            Le modalità di contagio sono crociate:
 tra paziente infetto e operatore sano,
 tra operatore infetto e paziente sano,
 tra operatore infetto e operatori sani all’interno dell’ambiente di lavoro,
 tra paziente infetto e pazienti sani in sala di attesa,
 indiretta per contaminazione di soggetti infetti delle superfici che diventano serbatoi dell’infezione. I serbatori delle infe-
       zioni sono anche il materiale inorganico inanimato, in cui un agente infettivo dimora e si moltiplica, e da cui dipende pri-
       mariamente per la sopravvivenza riproducendo se stesso in maniera tale da potere essere trasmesso ad un ospite suscetti-
       bile. Nel nostro caso sono le attrezzature, lo strumentario, i dispositivi medici, i pavimenti, le superfici in genere.
            I meccanismi di difesa sono quelli elencati negli specifici capitoli (uso corretto dei DPI, selezionare i pazienti e non
trattare i sintomatici o potenzialmente tali, igiene personale e ambientale). Dobbiamo comunque comportarci, durante la no-
stra pratica clinica, considerando ogni persona (oltre ai pazienti anche chi lavora con noi) come potenziali sorgenti delle infe-
zioni.

Quali sono le persone più a rischio di presentare forme gravi di malattia? (1)

         Le persone anziane e quelle con patologie sottostanti, quali ipertensione, problemi cardiaci o diabete e i pazienti im-
munodepressi (per patologia congenita o acquisita o in trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati) hanno mag-
giori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.

Test rapidi sierologici(24)

         Attualmente in letteratura non vi sono inoltre evidenze scientifiche riguardo alla disponibilità di test rapidi sierologici
che siano validati ed efficaci ai fini della diagnosi di positività o presenza di immunoglobuline per SARS-CoV-2.

                                                                                                                                      13
I bambini presentano un maggior rischio di infezione?(1)

         Attualmente, non ci sono prove che i bambini siano più suscettibili all’infezione da nuovo coronavirus. Tuttavia, come
per altre malattie respiratorie, alcune popolazioni di bambini possono essere a maggior rischio di infezione grave, come ad
esempio i bambini in condizioni di salute già compromesse da altre patologie. Anche i bambini devono, quindi, adottare le mi-
sure raccomandate per prevenire l'infezione, in particolare la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone o disinfettante
per le mani a base di alcool ed evitare il contatto con persone malate (1).
         Ogni paziente in età pediatrica va considerato come potenzialmente infetto, a maggior ragione poichè il sistema im-
munitario dei bambini e in continua evoluzione, quindi può rispondere in maniera diversa rispetto all’adulto; tuttavia non vi
sono attualmente in evidenze scientifiche riguardo all’immunità sviluppata verso il Sars-CoV-2(24).

L’infezione da nuovo Coronavirus può essere contratta da un caso che non presenta sintomi (asintomatico)? (1)

           La principale via di trasmissione del virus, secondo l’OMS, in base ai dati attuali disponibili, avviene attraverso il con-
tatto stretto con persone sintomatiche. È ritenuto possibile, sebbene in casi rari, che persone nelle fasi prodromiche della ma-
lattia, e quindi con sintomi assenti o molto lievi, possano trasmettere il virus.

Chi è più a rischio di contrarre l’infezione?(1)

        Le persone che vivono o che hanno viaggiato in aree a rischio di infezione da nuovo coronavirus oppure persone che
rispondono ai criteri di contatto stretto con un caso confermato o probabile di COVID-19.

Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo Coronavirus? (1)

         Sì, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione gene-
rale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che gli operatori sanitari applichino adeguate misure
di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie, in particolare.

È sicuro ricevere pacchi dai Paesi in cui sono presenti casi di COVID-19?(1)

        Sì. L’OMS ha dichiarato che la probabilità che una persona infetta contamini le merci è bassa e che anche il rischio di
contrarre il nuovo virus da un pacco che è stato esposto a condizioni e temperature diverse è basso.

Le persone possono contrarre l'infezione da nuovo Coronavirus dagli animali? (1)

          Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e,
in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non
hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identi-
ficati più Coronavirus. La fonte animale del nuovo Coronavirus non è stata ancora identificata. Si ipotizza che i primi casi umani
in Cina siano derivati da una fonte animale.

Posso contrarre l’infezione dal mio animale da compagnia?(1)

          No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto
l’infezione o possano diffonderla. Si raccomanda di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni al-
coliche dopo il contatto con gli animali.

Il profilo dei contagiati(2)

                                 Il 22% dei pazienti positivi al tampone per Sars-CoV-2 ha tra 19 e 50 anni. Lo afferma un’analisi
                                 dell’Istituto Superiore di sanità, che rende chiarissimo come in tutte le fasce di età, compresi i
                                 giovani, si debbano rispettare le norme di distanziamento sociale.
                                 Dall’analisi, su 8342 casi positivi al 9 marzo alle ore 10, emerge che l’1,4% ha meno di 19 anni, il
                                 22,0% è nella fascia 19-50, il 37,4% tra 51 e 70 e il 39,2% ha più di 70 anni, per un’età mediana
                                 di 65 anni. Il 62,1% è rappresentato da uomini. Sono 583 gli operatori sanitari positivi.
                                 Il tempo mediano trascorso tra la data di insorgenza dei sintomi e la diagnosi è di 3-4 giorni. Il
                                 10% dei casi è asintomatico, il 5% con pochi sintomi, il 30% con sintomi lievi, il 31% è sintomati-
co, il 6% ha sintomi severi e il 19% critici. Il 24% dei casi esaminati risulta ospedalizzato. L’analisi conferma che il 56,6% delle
persone decedute ha più di 80 anni, e due terzi di queste ha 3 o più patologie croniche preesistenti.

                                                                                                                                   14
QUALI PAZIENTI TRATTARE E QUALI
     PRESTAZIONI EROGARE?

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Quali pazienti trattare in questa fase 2 di post lockdown?

                             I pazienti trattabili sono quelli che non rientrano nei casi sospetti, probabili o confermati
                             da contagio al SARS-CoV-2. Si deve cercare di escludere anche tutti i pazienti che hanno
                             avuto un “contatto stretto” con questi soggetti. Si devono escludere anche i pazienti coni-
                             derati guariti.

                             Quali prestazioni odontoiatriche eseguire?

                           Durante la fase di emergenza, in accordo con quanto comunicato dalla Federazione Nazionale de-
                           gli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, abbiamo garantito la tutela della salute pubblica
                           del cittadino eseguendo attività riguardo alle urgenze e alle prestazioni indifferibili. Durante la fase
2 di post-lockdown è necessario, per noi odontoiatri, dare priorità a quelle patologie che sono state trascurate durante la fase
emergenziale, poichè, se non trattate, potrebbero portare a potenziali danni biologici per la salute orale e sistemica dei pazien-
ti(24).

Caso sospetto (24)

         Si considerano caso sospetto:
   una persona con insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, dispnea e senza un’altra eziolo-
    gia che spieghi pienamente la presentazione del quadro clinico;
   storia di viaggi o residenza in un Paese/area in cui e segnalata trasmissione locale (facendo riferimento ai rapporti quoti-
    diani dell’OMS e ai bollettini della situazione epidemiologica italiana) durante i 14 giorni precedenti l’insorgenza dei
    sintomi;
   una persona con uno dei precedenti sintomi che e stata a stretto contatto con un caso probabile o confermato di COVID-
    19 nei 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi;
   una persona con infezione respiratoria acuta grave (febbre e almeno un segno/sintomo di malattia respiratoria, per esem-
    pio tosse, difficoltà respiratoria).

Caso probabile (1,24)

        Si considera caso probabile:
   un caso sospetto il cui risultato del test per SARS-CoV-2 è dubbio o inconcludente utilizzando protocolli specifici
    di Real Time PCR per SARS-CoV-2 presso i Laboratori di Riferimento Regionali individuati o è positivo utilizzando
    un test pan-coronavirus.

Caso confermato (1,24)

        Si considerano caso confermato:
   un caso con una conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento dell’Istituto Superiore di
    Sanità per infezione da SARS-CoV-2, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici.

Definizione di “Contatto stretto” (24)

   Operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso sospetto o confermato di COVID -19, o
    personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni di SARS -CoV-2.
   Essere stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso sospetto o conferma-
    to di COVID-19.
   Vivere nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di COVID -19.
   Avere viaggiato insieme a un paziente con SARS-CoV-2 in qualsiasi mezzo di trasporto.

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Paziente che dopo essere stato sintomatico può essere considerato guarito da COVID-19(24)

          Si definisce clinicamente guarito un paziente che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche (febbre, rinite, tosse,
mal di gola, eventualmente dispnea e, nei casi piu gravi, polmonite con insufficienza respiratoria) associate all’infezione docu-
mentata da SARS-CoV-2, diventa asintomatico per risoluzione della sintomatologia clinica presentata. Il soggetto clinicamente
guarito può risultare ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. Il paziente guarito e colui il quale risolve i sintomi
dell’infezione da COVID-19 e che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro, per la
ricerca di SARS-CoV-2. Pur non esistendo chiare evidenze a supporto, si ritiene opportuno suggerire di risottoporre al test il
paziente risultato positivo, una volta avvenuta la risoluzione dei sintomi clinici e, in caso di persistenza della sintomatologia,
non prima di 7 giorni dal riscontro della prima positività. In questa fase, anche i pazienti guariti, è meglio non trattarli.

Come e quando classificare i pazienti?

           La classificazione del paziente si effettua attraverso il Triage, quindi una prima valutazione compresa una sintesi della
storia di viaggi, clinica, epidemiologica e della presentazione clinica del paziente stesso per valutare la probabilità di una infe-
zione da SARS-CoV-2. Procediamo al c.d. triage prima che il paziente acceda presso lo studio odontoiatrico. L’obiettivo è
trattare solo paziente apparentemente sani e che non sono venuti a contatto con pazienti malati o potenzialmente
tali soprattutto per il fatto che la trasmissione di SARS-CoV-2 può verificarsi anche da parte di pazienti clinicamente asintoma-
tici.
           Il triage ha dei vantaggi fondamentali(24):
- si prefigge lo scopo di riconoscere precocemente i pazienti potenzialmente portatori di infezione da SARS-CoV-2 prima di ac-
cedere alle cure.
- Si propone lo scopo di minimizzare il rischio operativo tramite l’allocazione del paziente in una categoria specifica:
           a. soggetti affetti da COVID-19 o ad alto rischio (ad esempio conviventi di pazienti positivi)
           b. soggetti guariti da COVID-19 o a rischio sconosciuto, soggetto asintomatico o non sospetto. Tutti questi soggetti
           devono essere trattati come potenzialmente infetti.
- Applica in due momenti specifici, differenti nel tempo, un set di domande e procedure che possano pertanto costituire “un
doppio controllo” sullo stato di salute del paziente.
- Supporta la sanita pubblica e privata nel riconoscimento precoce di pazienti potenzialmente COVID-19.
           La prima valutazione è fatta telefonicamente. Informiamo il paziente che, in ottemperanza alle indicazioni normative,
e ovviamente per tutelare la salute di tutti, sarà raccolto un questionario sul suo stato attuale di salute, rassicurandolo sul fatto
che vengono poste a tutti i soggetti che richiedono prestazioni mediche.
           Invitiamo il soggetto a presentarsi sempre dopo appuntamento telefonico opportunamente indossando mascherina
all’arrivo già in sala di attesa, possibilmente con guanti appena calzatie/o il lavaggio delle mani e che gli accopagnatori non
devono rimanere in sala di attesa.
           Nel caso in cui dovessero comparire sintomi riconducibili al covid-19, chiediamo al paziente di non presentarsi all’ap-
puntamento programmato, e di comunicarcelo telefonicamente. Questo sia nel caso in cui tale sintomatologia dovesse essere
afferita al paziente ad un suo conviventi oppure nell’ambiente in cui si svolge la sua vita sociale. Starà poi al titolare dello stu-
dio odontoiatrico decidere come procedere con gli appuntamenti.
           Chiediamo al paziente quanto segue:
1) il motivo della visita e, se si tratta di una prestazione a maggior rischio di diffusione della patologia come sedute
      di ablazione tartaro, procrastinarle.
2) Se al momento è affetto, o sospetta di essere affetto, da COVID-19.
3) Se è stato, che lei sappia, affetto da COVID-19? Se si, se è stato dichiarato guarito clinicamente o con tampone?
4) Se ha avuto contatti stretti con soggetti COVID-19 positivi nelle ultime tre settimane?
5) Se ha o ha avuto presente qualcuno di questi sintomi:
- Febbre (T° 37,5),
- Tosse
- Difficolta respiratoria
- Congiuntivite
- Diarrea
- Raffreddore
- Mal di gola
- Alterazione del gusto
- Alterazione dell’olfatto
- Spossatezza
- Cefalea
- Eruzioni cutanee (bambini, adolescenti)
- Dolori muscolari diffusi
6) Se ha avuto contatti con pazienti in quarantena, sia autoimposta , che stabilita dalle autorità sanitarie nelle ultime 4 setti-
      mane?
7) Se ha avuto contatti stretti con pazienti COVID in ambito professionale?

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Cosa dobbiamo fare?

   In caso di risposta affermativa ai quesiti sopra posti non programmiamo l’appuntamento.
   Le domande poste sono riassunte in un questionario. Utilizziamo l’allegato 3 (pag. 84).
   Queste stesse domande vengono fatte anche ai pazienti che, per vari motivi, avevamo già in programma e non
    abbiamo avuto modo di contattare nel breve termine. Idealmente uno o due giorni prima tenuto conto del tem-
    po minimo entro il quale si possono manifestare i sintomi.
   Se ritenuto opportuno inviamo ai pazienti che non possiamo o non riusciamo a contattare in altro modo, un mes-
    saggio sms o via e-mail. Per ovvi motivi, non potrà essere completo. Se propone un breve testo nell’allegato 5
    (pag. 86).
   Seguirà anche un triage nel momento in cui il paziente accede presso lo studio odontoiatrico associato, secondo
    le indicazioni ministeriali, anche a valutazioni dirette come la misurazione della temperatura corporea.
   Queste domande saranno anche formalizzate in una autodichiarazione firmata dal paziente. Fintanto che non si
    supera la fase critica, questa autodichiarazione sarà fatta firmare ad ogni appuntamento. Utilizziamo l’allegato 7
    (pag. 88).

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RACCOMANDAZIONI DURANTE LA
      PRATICA CLINICA

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Premessa

             Tutte queste informazioni si inseriscono all’interno delle normali procedure sul controllo delle infezioni in odontoiatria
che normalmente adottiamo. Non vengono quindi trattati tutti gli aspetti ed i capitoli di questa importante materia ma solo
quelli che necessitano di alcune modifiche o integrazioni o comunque quelli che si ritiene sia importante ricordare in quanto
direttamente collegati al controllo della diffusione del Covid-19.
             I protocolli operativi si basano sulla contaminazione dell’ambiente operativo odontoiatrico descritto da diversi studi
pubblicati in letteratura nel corso degli anni, con particolare riferimento alle procedure che producono aerosol e spatter
(24,54,55,56,57,58,59)
                       . In particolare si ricorda che è necessario considerare ogni paziente come potenzialmente portatore di una ma-
lattia infettiva trasmissibile, mantenendo un livello di attenzione costante ed adottando sempre le norme preventive di igiene,
disinfezione e sterilizzazione, ed indossando i mezzi barriera protettivi personali (24). L’intera equipe odontoiatrica (odontoiatri,
assistenti di studio odontoiatrico, igienisti dentali) che assiste il paziente indossa la stessa tipologia di dispositivi di protezione
individuale(24) non può quindi esserci, ad esempio, differenza tra chi opera e chi assiste.

Gestione della sala di attesa e dell’accettazione(24)

                                   E’ importante che nella sala di attesa non rimanga nessun accompagnatore. Invitiamo gli
                                  stessi ad uscire, possibilmente all’aperto o comunque, in ambienti non affollati o troppo piccoli
                                  o comunque senza ricambio d’aria. Allo scopo rendiamo visibile idonea informativa nella porta
                                  di ingresso o in prossimità della stessa (allegato 6 pag. 87).
                                   Tutti gli operatori, anche in fase di ricevimento in sala di attesa, indossano idonei DPI
                                  (almeno i guanti e obbligatoriamente la mascherina) e comunque cerchiamo di mantenere la
                                  distanza di almeno 1 metro dai pazienti e/o accompagnatori.
                                   Il paziente deve già avere la mascherina e mantenerla sino ad altre disposizioni. Di questa
                                  prescrizione è stato avvisato telefonicamente. Se non dovesse averne una gliela forniamo.
   Rileviamo la temperatura corporea del paziente con termoscanner o termometro contactless (24).
   Se non fatto in precedenza o di recente (ultimi 2 giorni cioè il tempo minimo di possibile comparsa dei sintomi) procedia-
    mo con un triage per individuare un possibile paziente ammalato o potenzialmente tale.
   Chiediamo di lasciare i cappotti, e borse ed altri effetti personali in sala di attesa. Se ciò non fosse possibile li inseriamo in
    sacchetti di nylon e li portiamo nell’area operativa.
   Invitiamo i pazienti a lavarsi le mani. Possibilmente con soluzioni a base alcolica per evitare la contaminazione del bagno
    dedicato ai pazienti. In ogni caso, anche nel bagno, lasciamo un disinfettante per le mani e non il sapone. Invitiamo ad usa-
    re solo salviette monouso e di elminarle dopo ogni utilizzo oppure rendiamo disponibile un asciugature ad aria calda.
    Abbiamo predisposto un cartello sul corretto lavaggio/disinfezione delle mani (vedi l’allegato 2 a pag. 62).
   Quando possibile lasciamo le finestre aperte. Comunque le apriamo e arieggiamo dopo ogni eventuale attesa di un pazien-
    te in sala di attesa.
   Presentiamo l’informativa sul covid-19 e l’idonea autocertificazione (vedi l’allegato 7 pag. 88). Nell’informazione si racco-
    manda di segnalare eventuali aggravamenti del rischio/aumento della suscettibilita alle forme severe della Covid-19 per lo
    specifico paziente, ad esempio causa preesistenti patologie. Questo anche agli accompagnatori, se devono obbligatoria-
    mente sostare in sala di attesa.
   L’indicazione al trattamento deve essere posta dall’Odontoiatra previa accurata anamnesi e diagnosi circa l’affezione orale
    che caratterizza il paziente, secondo un bilanciamento dei rischi con i benefici.
   Nel caso in cui ci dovessero essere più persone, e non è possibile, chiedere loro di uscire dalla sala di attesa prescriviamo:
         di mantenere una distanza di almeno un metro (se ritenuto necessario apporre apposita segnaletica), dalle altre per-
          sone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può
          essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata,
         di non parlare tra di loro per ridurre la possibilità di contaminazione,
         di ricordare ai pazienti di non toccare con le mani contaminate (non ancora lavate e/o inguantate) bocca, naso o oc-
          chi,
         se non l’hanno, forniamo loro delle mascherine chirurgiche e facciamo calzare, sempre se possibile, dei copri-scarpe,
         di evitare contatti come strette di mano o abbracci sono aboliti.
         di non toccare le superfici. Si raccomanda questa particolare attenzione soprattutto se sono presenti dei bambini,
         di abolire l’uso di cellulari o altri dispositivi, in quanto inevitabile fonte di contagio,
         di non stranutire o tossire in un fazzoletto monouso e poi gettarlo nell’apposito contenitore anche solo dopo un
          utilizzo, accertandosi che non fuoriesca. Allo scopo, ne forniamo ai pazienti, nel caso in cui non ne avessero. In
          caso di tosse o starnuto, nel caso in cui non sia possibile utilizzare fazzoletti, chiediamo di appoggia la bocca
          nella piega del gomito o all’interno di indumenti. Se le avevano facciamo cambiare i guanti.
         invitiamo a lavarsi le mani, anche più volte, dopo ogni contatto con saliva o muco o superfici potenzialmente conta-
          minate e cambiarsi i guanti.
   Non lasciamo riviste e altri oggetti “decorativi” o di “rappresentanza”. L’importante e che vi sia l’essenziale per potere di-
    sinfettare al meglio.

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   Allo scopo si consiglia rendiamo visibile idonea informativa ed invitiamo i pazienti alla sua lettura. Vedi l’allegato 1 a pag.
    82.
Gestione della reception o comunque dell’area amministrativa

                                  Anche nell’area amministrativa, è indispensabile che acceda solo una persona con mascheri-
                                   na e possibilmente i guanti appena calzati oppure dopo avere lavato le mani.
                                Copriamo con pellicola le penne, le superfici su cui si possono appoggiare i pazienti e il POS.
                                Se tecnicamente possibile installiamo delle barriere fisiche.
                                Invitiamo il soggetto a cambiarsi i guanti, se gli hanno, e lavarsi preventivamente le mani,
                                   anche più volte, dopo ogni contatto con saliva o muco.
                                Possibilmente lasciamo le finestre aperte.
                                Cerchiamo di mantenere una distanza di almeno un metro, tra le persone, in particolare
                                   quando tossiscono o starnutiscono.
   Evitiamo contatti come strette di mano o abbracci e parliamo solo lo stretto necessario per ridurre la possibilità di contami-
    nazione. Gli operatori odontoiatri devono comunque operare, anche solo se si occupano di aspetti amministrativi, con i DPI
    (almeno i guanti e obbligatoriamente la mascherina chirurgica). Questo, a meno che, non sia possibile mantenere la di-
    stanza, continuativamente, di almeno un metro e/o installare barriere fisiche.
   Ricordare ai pazienti di non toccare con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi e le superfici. Si rac-
    comanda questa particolare attenzione soprattutto se sono presenti dei bambini.
   Se non gli hanno forniamo loro delle mascherine chirurgiche a maggior ragione se sono stati sottoposti a anestesia loco
    regionale. Se possibile facciamo calzare dei copri-scarpe.
   Ricordiamo di stranutire o tossire in un fazzoletto monouso e di gettarlo poi nell’apposito contenitore anche solo dopo
    un utilizzo, accertandosi che non fuoriesca. Allo scopo, rendiamo immediatamente disponibile per i pazienti dei fazzo-
    letti. In caso di tosse o starnuto, nel caso in cui non sia possibile utilizzare fazzoletti, chiediamo diappoggiare la
    bocca nella piega del gomito o all’interno di indumenti.
   Non lasciamo riviste e altri oggetti “decorativi” o di “rappresentanza”. L’obiettivo è che vi sia l’essenziale per potere disin-
    fettare al meglio.

Pianificazione degli appuntamenti

          L’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ribadisce che, per quanto riguarda i pazienti, oltre alla
distanza minima in sala d’attesa, è necessario non creare una sovrapposizione di orari tra gli appuntamenti. A tal fine cerchia-
mo di organizzarci tramite un’adeguata pianificazione, che può prevedere anche un’eventuale dilatazione dei tempi della pre-
stazione, per evitare, come sopra descritto, sovrapposizioni e per espletare tutti i protocolli necessari a diminuire il rischio di
trasmissione. Laddove possibile, provvediamo ad un luogo di entrata dei pazienti differente rispetto a quello di uscita (24,61). Per
cercare di ridurre il rischio di assembramenti nella sala di attesa, ci adoperiamo per sfalsare gli appuntamenti tra di loro di 5/10
minuti.
          Quando sono presenti più pazienti nello studio odontoiatrico cerchiamo di ridurre gli assembramenti con flussi ragio-
nati di dimissioni. In particolare lasciamo stazionare i pazienti nelle aree operative sino a quanto non è libera la sala di attesa,
oppure l’area amministrativa/reception in base a dove deve transitare il paziente.

Gestione dei fornitori, agenti di commercio, ritiro smaltimento rifiuti, altre verifiche o manutenzioni

        I fornitori e gli agenti di commercio sono ricevuti solo per la consegna dei prodotti. Qualunque offerta com-
merciale viene chiesto che sia presentata telefonicamente oppure attraverso sistemi a distanza.
        Nel momento in cui dovesse essere necessario ricevere delle merci queste devono essere consegnate all’in-
gresso della porta agli operatori. Se ciò non fosse possibile i prodotti devono essere consegnati possibilmente con
nessun altro soggetto in sala di attesa e consegnati riducendo al minimo le tempistiche di consegna.
        Tutti gli operatori devono, anche in fase di ricevimento indossare idonei DPI (almeno i guanti e obbligatoriamente la
mascherina chirurgica) e mantenere la distanza di almeno 1 metro rispetto ai fornitori.
        Anche i fornitori o agenti di commercio devono essere provvisti possibilmente di guanti appena calzati e obbligatoria-
mente lamascherina.
        Possibilmente lasciamo le finestre aperte.
        Nel caso in cui fosse necessario rimanere nello stesso ambiente ci si deve comportare come in sala di attesa quindi:
        manteniamo una distanza di almeno un metro, dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono,
        parliamo quanto necessario per ridurre la possibilità di contaminazione,
        aboliamo i contatti come strette di mano o abbracci,
        chiediamo di non toccare le superfici,
        Invitiamo a non usare il cellulari o altri dispositivi, in quanto inevitabile fonte di contagio,
        ricordiamo di stranutire o tossire in un fazzoletto monouso e poi gettarlo nell’apposito contenitore anche solo dopo
         un utilizzo, accertandosi che non fuoriesca,
        fornire mascherine o fazzoletti se non dovessero averne ed invitare a lavarsi le mani.
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