Digital - H.O.F - HALL OF FAMOUS - WWW.ESPOARTE.NET - Speciale Artissima 2019
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ESPOARTE DIGITAL ESPOARTE Registrazione del Tribunale di Savona n. 517 del 15 febbraio 2001 SPECIALE ARTISSIMA H.O.F. - HALL OF FAMOUS Uscita: ottobre 2019 indice Espoarte è un periodico di arte e cultura contemporanea edito dall’Associazione Culturale Arteam. © Proprietà letteraria riservata. È vietata la riproduzione, anche parziale, di testi pubblicati senza l’autorizzazione scritta della Direzione e dell’Editore. Corrispondenza, comunicati, cartelle stampa, cataloghi e quanto utile alla a cura della Redazione di Espoarte redazione per la pubblicazione di articoli vanno inviati all’indirizzo di redazione. Le coordinamento editoriale di Francesca Di Giorgio opinioni degli autori impegnano soltanto la loro responsabilità e non rispecchiano necessariamente quelle della direzione della rivista. Tutti i materiali inviati, compresi manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. 7 INTRODUZIONE H.O.F. - HALL OF FAMOUS LA NOSTRA SELEZIONE Abbiamo scelto 3 delle 7 sezioni su cui è costruita la Editore ventiseiesima edizione di Artissima (Main Section, New Entries, Present Future) e abbiamo dialogato in Ass. Cult. Arteam Direttore Editoriale Livia Savorelli anteprima con i protagonisti della Fiera costruendo un Publisher vero e proprio moodboard fatto di parole e immagini, Diego Santamaria appunti visivi da “riconfigurare” durante la visita tra i Direttore Web booths di galleria. Matteo Galbiati Segreteria di Redazione Francesca Di Giorgio 15 MAIN SECTION Direttore Responsabile Silvia Campese Direttore Commerciale Diego Santamaria Tel. +39 019 4500744 Mob. +39 347 7782782 55 NEW ENTRIES diego.santamaria@espoarte.net Art Director Elena Borneto Redazione via Traversa dei Ceramisti 8/b 65 PRESENT FUTURE 17012 Albissola Marina (SV) Tel. +39 019 4500744 redazione@espoarte.net Redazione grafica – Traffico pubblicità villaggiodellacomunicazione® traffico@villcom.net Ufficio Abbonamenti abbonamenti@espoarte.net WWW.ESPOARTE.NET 3
JENS W. BEYRICH STAR SPHERE ALLUMINIO ANODIZZATO, INTARSI SFERICI, DIAM. 58 CM 58. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D‘ARTE PADIGLIONE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO CASTELLO 6691, VENEZIA 11 MAGGIO - 24 NOVEMBRE 2019, MARTEDÌ - DOMENICA 10 - 18 WWW.JENSWBEYRICH.COM
Monica Gorini Una esile struttura in ferro incornicia il paesaggio, qualunque esso sia, a testimoniare che lo scenario naturale è già esso stesso “opera d’arte” ma potrebbe diventare anche porta verso infiniti paesaggi interiori. Le pietre di grandi dimensioni provengono da una cava a cielo aperto in cui l’artista ha scelto il materiale dello stesso colore dell’incarnato femminile. A RT E A M B I E N TA L E | “ L A P O RTA ” La percezione-visione dell’installazione varia a seconda delle condizioni atmosferiche e del territorio. Dopo la pioggia, i riflessi della pozzanghera esaltano la continuità tra cielo e terra. Sassi tra le nuvole o cielo che arriva a toccare il suolo? L’uomo contemporaneo va educato nella percezione di www.monicagoriniartist.com se stesso in relazione all’Universo per scoprire la fragilità che sottende l’esistenza.
ESPOARTE DIGITAL SPECIALE ARTISSIMA TORINO 2019 H.O.F. - “Hall of Famous” a cura della Redazione di Espoarte coordinamento editoriale di Francesca Di Giorgio Riprendendo l’identità visiva di Artissima, Hall of Fame – dallo scorso anno a cura dello studio torinese FIONDA diretto da Roberto Maria Clemente – Espoarte, presente anche quest’anno alla ventiseiesima edizione della prima fiera d’arte contemporanea in Italia, decide di lanciare un nuovo Progetto Digital. Dopo il successo dello Speciale Torino 2018, questa volta ci mettiamo in gioco scommettendo direttamente sui veri protagonisti della fiera: le gallerie e gli artisti. 26 anni di Artissima. 208 gallerie da 43 paesi (62% stranieri). 20.000 mq di esposizione. 7 sezioni (di cui 3 curate). 6 premi assegnati in fiera. Oltre 50 curatori e direttori di museo nelle giurie ed iniziative speciali. Come orientarsi tra questi numeri e soprattutto come farlo giocando di anticipo? Noi scommettiamo su una selezione di nomi dopo aver valutato attentamente le proposte presenti nelle sezioni interne alla Fiera in corso dal 1 al 3 novembre negli spazi dell’Oval di Torino. Una “galleria” inedita di artisti e opere da leggere e downloadare for free da espoarte.net. ARTISSIMA – Internazionale d’Arte Contemporanea Oval, Lingotto Fiere Torino 1-2-3 novembre 2019 Presentazione alla stampa, preview, vernissage 31 ottobre 2019 Info: +39 011 19744106 info@artissima.it www.artissima.it 7
MAÏMOUNA GUERRESI Solo Show 14 NOVEMBRE 2019 - 12 GENNAIO 2020 OFFICINE DELL’IMMAGINE C O N T E M P O R A R Y A R T Via Carlo Vittadini 11 - 20136 MILANO info@officinedellimmagine.com www.officinedellimmagine.com Tel. +39 02 91638758
SPECIALE ARTISSIMA ARTISSIMA INTERNATIONAL FAIR OF CONTEMPORARY ART Artissima Fair 2018 Photo: Perottino – Piva – Bottallo / Artissima Diretta per il terzo anno da Ilaria Bonacossa, recentemente riconfermata dal Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei alla guida della manifestazione per altri due anni (sino al 2021), Artissima torna negli spazi dell’Oval di Torino da giovedì 31 ottobre (con preview ad invito) e sino a domenica 3 novembre. IL TEMA La dialettica desiderio/censura è il tema trasversale attorno al quale far convergere l’attenzione. L’obiettivo è stimolare una riflessione aggiornata ed eterogenea sulle ambizioni e sulle utopie contemporanee, sugli impulsi che plasmano i tempi e sulle prospettive e le narrazioni che li attraversano, sul complesso rapporto che esiste nella società contemporanea tra le immagini e il loro controllo. In linea con il tema portante dell’edizione, la dialettica desiderio/censura, la grafica di Studio FIONDA si presenta come un diaframma visivo nero, forato da sei cerchi, che lasciano intravedere un secondo livello fotografico. 10
ESPOARTE DIGITAL “Il desiderio nasce dal rapporto tra il corpo e la società, tra la realtà vissuta e la realtà immaginata e ambita. Le opere d’arte sono Ilaria Bonacoss a - director, Ar gio Pe rotti no tissima Fair / Artissima Photo: Gior storicamente portatrici di immagini in grado di emancipare ciò che convenzionalmente viene considerato un tabù, grazie al desiderio di sovvertire le regole, rendendo fluidi i confini tra normale ed eccezionale. Il limite tra contenuti permessi e contenuti proibiti è al centro di un dibattito quanto mai attuale che vede l’arte stessa oggetto di censura. Nel mondo digitale e sui principali social network il controllo preventivo, spesso algoritmico, rende di fatto sempre più difficile la diffusione e promozione del nostro patrimonio artistico-culturale. In un tale contesto, il desiderio rimane un momento di rottura, una “ligne de fuite”, come dicono Deleuze e Guattari in Mille Piani: un’energia dirompente che riesce a infiltrarsi nelle crepe del sistema per aprire delle visioni laterali inaspettate capaci di mostrare gli spazi aperti al di là dei limiti delle convenzioni. E l’arte contemporanea rimane uno spazio di incontro vero e fisico tra la persona e le sue aspirazioni”. _Ilaria Bonacossa Direttrice di Artissima, Internazionale d’Arte Contemporanea dal 2017, recentemente confermata nell’incarico fino al 2021, ILARIA BONACOSSA è curatrice e critica d’arte. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università Statale di Milano, dopo un master in studi curatoriali al Bard College, Stati Uniti, collabora a New York con il Whitney Museum. Curatrice per sette anni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, dal 2012 al 2017 è stata Direttore artistico del Museo Villa Croce, Genova e dal 2014 è curatrice delle installazioni permanenti d’arte contemporanea di Antinori Art Projects. Nel 2013 ha curato il progetto di Katrín Sigurdardóttir al Padiglione Islandese alla Biennale di Venezia. È stata membro del Comitato Tecnico per le acquisizioni del museo FRAC Provence -Alpes Côte d’Azur di Marsiglia, membro del Comitato scientifico del PAC di Milano e direttrice per l’Italia del programma internazionale Artist Pension Trust. Nel 2007 è stata membro della Giuria per il Leone d’Oro della 52. Biennale d’Arte di Venezia. Dal 2016 è direttore artistico della Fondazione La Raia. Dal 2017 è membro del comitato di selezione del Premio Prince Pierre, Monaco. 11
SPECIALE ARTISSIMA Artissima Fair 2018. Photo: Perottino – Piva – Bottallo / Artissima LE SEZIONI DELLA FIERA Le sezioni di Artissima 2019 sono sette. Quattro sono selezionate dal comitato delle gallerie della fiera*: MAIN SECTION, raccoglie una selezione delle gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale. Quest’anno ne sono state scelte 97 di cui 50 straniere. NEW ENTRIES, sezione riservata alle gallerie emergenti sulla scena internazionale. Quest’anno avrà 20 gallerie di cui 15 straniere. DIALOGUE, sezione dedicata a progetti specifici in cui le opere di un massimo di due artisti vengono messe in stretta relazione tra loro, con 30 gallerie di cui 22 straniere. ART SPACES & EDITIONS, ospita gallerie specializzate in edizioni e multipli di artisti, project space e spazi no profit, con 7 espositori. Tre sono le sezioni curate da board internazionali di curatori: PRESENT FUTURE, BACK TO THE FUTURE, DISEGNI *IL COMITATO: Claudia Altman Siegel, galleria Altman Siegel, San Francisco; Isabella Bortolozzi, galleria Isabella Bortolozzi, Berlino; Paola Capata, galleria Monitor, Roma, Lisbona e Pereto; Raffaella Cortese, galleria Raffaella Cortese, Milano; Alessandro Pasotti, galleria P420, Bologna; Gregor Podnar, galleria Gregor Podnar, Berlino. Lucrezia Calabrò Visconti è consulente curatoriale per la sezione New Entries. 12
ESPOARTE DIGITAL > LA NOSTRA SELEZIONE Abbiamo scelto 3 delle 7 sezioni su cui è costruita la ventiseiesima edizione di Artissima (Main Section, New Entries, Present Future) e abbiamo dialogato in anteprima con i protagonisti della Fiera costruendo un vero e proprio moodboard fatto di parole e immagini, appunti visivi da “riconfigurare” durante la visita tra i booths di galleria. 13
ESPOARTE DIGITAL MAIN SECTION è la sezione che raccoglie le gallerie più affermate della scena artistica mondiale. Le gallerie selezionate che hanno risposto alla nostra call sono: A+B Brescia, ALTMAN SIEGEL San Francisco, FRANCESCA ANTONINI Roma, CONTINUA San Gimignano, Beijing, Les Moulins, Havana, GALLERIA RAFFAELLA CORTESE Milano, GUIDO COSTA, Torino, FRITTELLI Firenze, LAVERONICA Modica, GILDA LAVIA Roma, MADRAGOA Lisbona, MASSIMODELUCA Mestre Venezia, MAZZOLENI Torino, Londra, MONITOR Roma, Lisbona, Pereto, ALBERTA PANE Parigi, Venezia, ALBERTO PEOLA Torino, GIORGIO PERSANO Torino, GREGOR PODNAR Berlino, PROMETEOGALLERY Milano, Lucca, ISABELLE VAN DEN EYNDE Dubai, Z2O SARA ZANIN Roma 15
SPECIALE ARTISSIMA A+B GALLERY Brescia www.aplusbgallery.it Dario Bonetta (owner) “Prima partecipazione per A+B la presentazione delle nuove più saturi sia nei colori caldi che gallery ad Artissima. Sono opere di Max Frintrop (vive freddi. Di Tobias Hoffknecht molto soddisfatto per aver a Dusseldorf, nato nel 1982) (vive a Dusseldorf, nato nel raggiunto questo obiettivo in cui l’artista, allievo di 1987), invece, viene presentata di particolare importanza Alberto Oehlen, esplora nuovi per la prima volta una serie per una galleria che propone spazi pittorici che nascono di lavori bidimensionali sul per la maggior parte artisti dalla gestualità che incide la tema del modulo, che di nati negli Anni ‘80 e cresciuti superficie pittorica restituendo fatto sottende tutta la sua artisticamente nell’ambito della sensazioni di perdita di produzione scultorea, che verrà galleria a partire dal 2011, anno confine tra bidimensionalità e testimoniata con un nuovo di fondazione della prima fase tridimensionalità. Nuovo è l’uso progetto della tipologia dei dell’esperienza della galleria. di una molteplicità coloristica tubolari di grandi dimensioni Il progetto espositivo prevede che vede l’introduzione di toni in cui per la prima volta viene 16
ESPOARTE DIGITAL utilizzato il colore blu turchese. Osamu Kobayashi (vive a Brooklyn, nato nel 1984) ha di recente terminato la residenza Lepsien Art Foundation di Dusseldorf ed in questo progetto espositivo presenta un ristretta selezione di opere prodotte in questa occasione. La pittura di Kobayashi si caratterizza per la semplicità delle forme e la raffinatezza dei colori. Nelle sue opere le forme appaiono come elementi leggeri che giocano con la luce grazie al particolarità della texture lavorata dalla lenta gestualità tipica dell’artista.” OSAMU KOBAYASHI, Touch, 2019 oil on canvas, cm 64x 60 Nella pag. a fianco: MAX FRINTROP, Ein Zerfall, 2019 tecnica mista su tela, cm 170x220 TOBIAS HOFFKNECHT, Untitled, 2019 screen printing on paper, cm 180x80 17
SPECIALE ARTISSIMA ALTMAN SIEGEL San Francisco www.altmansiegel.com Claudia Altman-Siegel (founder) - Daelyn Farnham (director) “A partire da una residenza a un consistente archivio di della scultura, sia classica che presso la Fondazione Memmo immagini focalizzato sulla neoclassica, abbia prodotto a Roma, nel 2012, Roma, Sara figura femminile classica. La una trincea culturale che ci VanDerBeek (1976, vive e selezione di questa serie, che dice che le sculture classiche lavora a New York) ha prestato presentiamo a Torino, invita debbano essere incolore, particolare attenzione alla lo spettatore a riflettere sui recenti ricerche suggeriscono statuaria romana come punto di cambiamenti di significato della che gran parte della statuaria partenza e soggetto fotografico. circolazione delle immagini nel romana rinvenuta durante il Negli ultimi sette anni, tempo e sul discorso mutevole Rinascimento un tempo fosse VanDerBeek ha documentato in cui sono coinvolte quelle riccamente colorata e abbellita. oggetti di antichità nelle immagini. VanDerBeek evoca questa collezioni museali negli Stati Sebbene la diffusione del policromia, in gran parte Uniti e in Europa, dando vita marmo bianco come materia perduta, con la vibrante 18
ESPOARTE DIGITAL colorazione delle sue fotografie. Tonalità sature di fucsia, viola, pesca, lavanda, lapislazzuli, azzurro e giallo che rimandano alla creazione proto-digitale di queste forme scultoree, mentre contemporaneamente si riferisce al presente attraverso la qualità distintamente digitale e sintetica dei colori. Questa molteplicità di significati invita a meditare sui modi in cui le immagini cambiano materialmente e culturalmente nel tempo. Tuttavia, il cambiamento fisico e teorico non può avvenire senza la circolazione iniziale e permanente delle forme visive. La velocità e facilità con cui le immagini e le idee si diffondono nell’era digitale sono indebitate e inerenti alla riproducibilità della fotografia. Tuttavia, prima dello sviluppo del mezzo sono stati utilizzati metodi e mezzi alternativi. Ad esempio, statue romane, tipo quelle rappresentate nelle immagini di VanDerBeek erano esse stesse riproduzioni di statue greche realizzate 500 anni prima. Queste copie furono quindi riprodotte in massa e utilizzate dallo Stato romano come forma di propaganda visiva che fu diffusa attraverso l’Impero Romano, descrivendo e definendo ciò che siamo arrivati a comprendere oggi come la forma femminile classica ideale. Nel sottolineare questo processo, il lavoro di VanDerBeek fa crollare la distinzione tra scultura e fotografia: entrambe SARA VANDERBEEK, Roman Woman XXIII, 2019, dye sublimation print on aluminum mounted on plexiglas, cm potenzialmente soggette al 182.9x121.9, edition of 3, 1 AP. Courtesy of the artist and Altman Siegel, San Francisco riproducibile, alla politica e alla Nella pag. a fianco: SARA VANDERBEEK, Roman Woman XXIV, 2019, dye sublimation print on aluminum mounted on plexiglas, cm diffusione...”. 121.9x167.6, edition of 3, 1 AP. Courtesy of the artist and Altman Siegel, San Francisco 19
SPECIALE ARTISSIMA FRANCESCA ANTONINI ARTE CONTEMPORANEA Roma www.francescaantonini.it Francesca Antonini (founder) – Carolina Pozzi (director) “Francesca Antonini Arte organici. Di ogni cosa indaga “occupare lo spazio”, con tele di Contemporanea presenta un colore, proprietà meccaniche, grande formato e installazioni progetto espositivo a due lucentezza e forma, con la modulari che lo abitano a pieno, voci, che vede protagonisti precisa volontà di dissimulare in uno scambio di visioni, temi Simone Cametti (Roma, la materia di partenza, fino a ed atmosfere.” 1982) e Guglielmo Castelli trasformarla completamente. (Torino, 1987). Guglielmo È dunque questa volontà Castelli manifesta un universo di manipolare la materia – iconografico ibrido, in cui i corpi quella pittorica per Castelli e il e gli oggetti confluiscono gli marmo per Cametti – al fine di uni negli altri senza soluzione modulare una presenza nello di continuità. La figura umana, spazio, il comune denominatore esplorata sia nella sua tra i due artisti, che in questa estensione fisica che mentale, occasione sono chiamati a è il soggetto principale della confrontarsi sui ruoli di pittura rappresentazione, mentre lo e scultura. L’allestimento dello SIMONE CAMETTI, Senza titolo, 2019 spazio è il campo di ricerca e stand riflette una riflessione a marmo Lasa vena oro, vernice poliuretanica bicomponente, trasparente sintetico, sperimentazione. quattro mani sull’idea stessa di cm 46x46x6, 2 elementi L’opera di Simone Cametti si compone di gesti esemplari tramite i quali da voce a una riflessione sullo spazio e sul tempo, un agire performativo che non si esaurisce nell’azione stessa, ma ne restituisce tracce, reperti e immagini che traducono una poetica inaspettatamente coerente. Scultura e installazione sono parte decisiva nell’opera recente di Cametti, accanto ad altri media quali fotografia, audio e video. L’artista parte dall’osservazione dei materiali e dalle loro caratteristiche fisiche: marmo, ferro, elementi 20
ESPOARTE DIGITAL GUGLIELMO CASTELLI, Sunburst, 2019 tecnica mista su tela, cm 100x80 21
SPECIALE ARTISSIMA GALLERIA CONTINUA San Gimignano, Beijing, Les Moulins, Havana www.galleriacontinua.com Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi, Maurizio Rigillo (founder) “Abbiamo scelto di presentare una selezione di opere degli artisti attualmente in mostra nelle quattro sedi della galleria. Tra questi, Kiki Smith con un grande disegno a inchiostro su carta nepalese. Un dipinto dell’artista cubano Yoan Capote della serie Island, paesaggi marini realizzati con ami da pesca e olio su tela (nella sede di San Gimignano, fino al 6 gennaio 2020, la sua prima personale in Italia). Moataz Nasr con un quadro composto KIKI SMITH, Tree and Shadow, 2012 inchiostro su carta Nepalese, cm 203,20x167,64. da 17.546 fiammiferi colorati. José Antonio Suárez Londoño Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana con disegni che tratteggiano un universo poetico e visionario. Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio Sabrina Mezzaqui con Appunti per autobiografia del rosso. Inoltre, HANS OP DE BEECK, Timo, 2018 le opere fotografiche Pietà, by Michelangelo di Hiroshi Sugimoto poliestere, metallo, legno, rivestimento, gesso, cm 80x50x150 e Johannesburg and Moon di Giovanni Ozzola. Lo stand accoglierà Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana infine una serie di opere scultoree: FALL di Antony Gormley, Photo: Studio Hans Op de Beeck Rodt, 6 januari VI, 2012 di Berlinde De Bruyckere, Timo di Hans Op De Beeck, i Poupée in cristallo di Pascale Marthine Tayou, Nella pag. a fianco: ANTONY GORMLEY, FALL, 2009 UNTITLED di Shilpa Gupta, Nocturnal thesis fragments di Loris barra di acciaio dolce di 6 mm a sezione quadrata, cm 222x167x185 Cecchini, Public Morality di Arcangelo Sassolino, Prove di volo di Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Ornaghi & Prestinari.” Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio 22
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SPECIALE ARTISSIMA GALLERIA RAFFAELLA CORTESE Milano www.raffaellacortese.com Raffaella Cortese (Owner) “Galleria Raffaella Cortese MONICA BONVICINI, Michael Mexico Beach 2018, 2019 tempera e pittura spray su carta Fabriano, cm 150x200. dedica l’edizione 2019 di Ph. Jens Ziehe © Monica Bonvicini und VG Bild-Kunst Courtesy of the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano Artissima ai suoi artisti italiani con una selezione di opere che condividono una riflessione sull’architettura (Main Section | Purple hall, Stand 9). Francesco Arena (Torre Santa Susanna, 1978) presenta una scultura performativa la cui posizione nello spazio è legata tanto alla casualità, tanto alla singolarità della persona che compie l’azione; Monica Bonvicini (Venezia, 1965) prosegue l’indagine sull’architettura nel suo rapporto con il potere, il patriarcato e la sorveglianza; Michael Fliri (Tubre, 1978) espone una serie di maschere, simboli della sua riflessione sull’identità, che formano un colonnato all’interno dello stand; Simone Forti (Firenze, 1935) è presente con un’installazione del 1973, esemplare della sua ricerca sperimentale di una consapevolezza cinestetica e di composizione; Luisa Lambri (Como, 1969) porta la sua fotografia al limite dell’astrazione, non rappresentando tanto lo spazio quanto piuttosto la 24
sua esperienza all’interno di questo; Marcello Maloberti (Codogno, 1966) è in mostra con un’opera fotografica che lo ritrae in Piazza Duomo a Milano in un atto performativo, medium che predilige, e Franco Vimercati (Milano, 1940 - 2001) con la sua indagine fotografica meticolosa, dedicata alla natura ripetitiva della realtà. Nella sezione Disegni, invece, lo stand è interamente dedicato ad Anna Maria Maiolino (Scalea, 1942), artista italo-brasiliana (Purple hall, Stand 14).” Dall’alto: ANNA MARIA MAIOLINO, Untitled, from Codificações Matericas series, 1995 inchiostro acrilico su carta, cm 65,5x48,5; cm 75,6x58,1 framed. Courtesy of the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano LUISA LAMBRI, Untitled (Ambiente Spaziale, #01), 2012 stampa laserchrome, cm 94x79.5, ed. 5 + 2 AP. © Fondazione Lucio Fontana. Courtesy of the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano 25
SPECIALE ARTISSIMA GUIDO COSTA PROJECTS Torino www.guidocostaprojects.com Guido Costa (owner) - Andrea Costa (partner) “Lo stand della galleria è nel 1998 a Torino ad opera di galleria sono rappresentati in dedicato, come di consueto, ad Guido Costa, e dal 2001 ha esclusiva per l’Italia e, in alcuni alcune opere degli artisti che sede in una vecchia litografia casi per l’intera Europa, o a rappresentiamo, organizzate artigiana di Via Mazzini 24, livello mondiale. La stagione su di un tema specifico. In a pochi passi dalla stazione espositiva di Guido Costa questa edizione proponiamo ferroviaria di Porta Nuova. Projects prevede quattro una sorta di riflessione sulla Specializzata nella produzione mostre l’anno, di cui almeno tre musica moderna e la sua di opere d’arte, appositamente personali inedite per l’Italia.” diretta rappresentazione nella concepite per gli spazi della moda e nel ballo, attraverso il galleria, Guido Costa Projects dialogo tra artisti storici della si occupa prevalentemente galleria (Nan Goldin e Boris di fotografia, video, scultura, Mikhailov) e artisti più giovani performance e arte installativa, (Maurizio Vetrugno, Chiara con particolare attenzione Fumai e Hilario Isola). alla creatività degli ultimi tre Guido Costa Projects nasce decenni. Tutti gli artisti della NAN GOLDIN, Warren with little girl, 1978 26
ESPOARTE DIGITAL FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA Firenze www.frittelliarte.it Simone Frittelli (director) “I rapporti tra arte e femminismo e il ruolo delle donne nella storia dell’arte, negli ultimi anni oggetto di una rinnovata attenzione nazionale e internazionale, continuano ad essere uno dei principali campi di ricerca della galleria e il focus dei due progetti per Artissima 2019. Sexual Politics: donne e arte in Italia negli anni ‘70 presenta opere di Tomaso Binga, Diane Bond, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Paola Mattioli e Libera Mazzoleni che indagano l’idea di un corpo politico e mettono in discussione gli stereotipi e i tabù insiti nella società patriarcale, destrutturando il linguaggio dominante con il suo sessismo implicito. “Non possumus”. Visioni del corpo nell’arte di Lucia Marcucci offre una panoramica di lavori degli anni ‘60 e ‘70 di Lucia Marcucci, figura di spicco della Poesia Visiva, dai collages in cui demistifica l’immagine femminile proposta dai mass media alla serie Impronte, in cui introduce una nuova riflessione sulla relazione tra corpo, immagine e parola.” LUCIA MARCUCCI, Non possumus, 1971, collage su cartoncino, cm 66x48. Courtesy l’artista e Frittelli arte contemporanea, Firenze 27
SPECIALE ARTISSIMA LAVERONICA Modica (RG) www.gallerialaveronica.it Corrado Gugliotta (founder) - Sveva D’Antonio (owner) “L’opera The Disappearance cristiano bianco. Staal nel Don Jr, il presidente rompe of Steve Bannon fa parte di suo progetto analizza i quasi i legami con lui e afferma un grande progetto di ricerca quindici anni di film di Bannon pubblicamente che il ruolo di dell’artista Jonas Staal sull’arte per esplorare come l’ideologia Bannon non è mai stato così di propaganda di Steve Bannon, centrale del trumpismo sia importante in primo luogo. intitolato Steve Bannon: A stata modellata dal suo cinema In questa opera d’arte, Staal Propaganda Retrospective di propaganda. Il cambiamento traduce la rimozione di Bannon, (2018). culturale, sostiene l’artista, da parte di Trump, dalla sua Bannon è principalmente precede il cambiamento storia cancellando Bannon noto come l’ideologo e il politico. L’artista di propaganda dalle foto in cui sono apparsi responsabile della campagna Bannon immagina, attraverso insieme. Analogamente a di Donald Trump. Ma dal il suo cinema, le narrazioni come il regime stalinista ha 2004 in poi, è stato anche e i simboli fondamentali del rimosso gli oppositori politici un prolifico regista, che ha trumpismo ancor prima che dalle fotografie ufficiali, Trump creato dieci film documentari Trump entri nella scena politica. ha anche riscritto la propria in uno stile che definisce Mentre Bannon mostra il storia. Proprio come lo storico “cinema cinetico”. I film di potere fantasioso dell’arte dell’arte Boris Groys ha parlato Bannon sono profondamente di cambiare la politica, ne una volta di “The Total Art of apocalittici e diffondono una diventa vittima allo stesso Stalinism”, l’arte totale del nozione di “tempo ciclico”: ogni tempo. Dopo che la nuova trumpismo distrugge quelli che quattro generazioni i leader amministrazione è stata in una volta l’hanno creata.” patriottici devono affrontare carica da un anno, Trump nemici culturali come marxisti, diventa frustrato dal potere terroristi ed elite globalista che i media attribuiscono a in epiche guerre di civiltà Bannon. E quando il suo artista JONAS STAAL, The Disappearance of Steve Bannon, per difendere la sua visione di propaganda fa commenti 2018, Archival print on Canson Infinity Fine art on Platine Fibre RAG Diasec 2 mm anti-reflex/Dibond 3 del nazionalismo economico critici sul figlio di Trump, mm/prof 28
ESPOARTE DIGITAL “Untitled, 2019, Giovanni De Lazzari, come altri lavori dell’artista, nasce dall’esigenza di creare un rapporto evocativo tra frammenti di immagini. Parte della sua pratica artista è caratterizzata dalla raccolta di particolari di immagini, di cui poi si serve per creare associazioni alogiche fra alcune di esse. Si tratta di un montaggio poetico che, in questo caso, per il chiarore dei colori e il contrasto dei riferimenti dovrebbe esprimere una tensione emotiva verso l’Alto.” GIOVANNI DE LAZZARI, Untitled, 2019, oil on canvas, cm 20x12,5 “Il colonialismo europeo in Sudafrica (e altrove) è stato sia preceduto sia accompagnato da spedizioni che miravano a delineare graficamente un territorio e a classificarne le sue risorse naturali, a sua volta spianando la strada all’occupazione e allo sfruttamento. La presunta scoperta e la successiva denominazione e catalogazione delle piante trascurarono e cancellarono i nomi e le conoscenze botaniche esistenti delle piante indigene e imposero il sistema di classificazione linneo e la sua particolare razionalità europea. What Plants Were Called Before They Had A Name di Uriel Orlow è un’installazione audio che funziona come un dizionario di piante orali di lingue indigene sudafricane tra cui Khoi, SePedi, SeSotho, SiSwati, SeTswana, xiTsonga, isiXhosa e isiZulu.” URIEL ORLOW, What Plants Were Called Before They Had A Name, 2016, 5.1 Audio - 22’ 40” 29
SPECIALE ARTISSIMA GILDA LAVIA Roma www.gildalavia.com Gilda Lavia (director) “Presentiamo per Artissima una porzione dello spazio a accadendo negli ultimi anni, 2019 (Main Section Hall Pink disposizione, realizzata con puntando l’attenzione proprio A – booth 3) un progetto che differenti materiali su una base sull’urgenza di dover cambiare coinvolge due artisti italiani: di cartone. Ad accompagnare il radicalmente il nostro stile di Gabriella Ciancimino e Leonardo lavoro installativo sono presenti vita per poter salvare il nostro Petrucci. una serie di opere ispirate ai pianeta. Gabriella Ciancimino, attiva già fenomeni della natura e della L’idea generale del progetto da diverso tempo nel panorama migrazione. è quella di far coesistere e dell’arte contemporanea, porta Seguendo le tematiche comunicare due differenti avanti una ricerca basata sopracitate, Leonardo Petrucci, modalità di azione artistica e sul concetto di “Relazione”, giovane artista toscano, di ricerca, su un punto di vista analizzando il rapporto tra gli presenterà alcuni lavori derivanti comune rispetto a importanti esseri umani e gli elementi da un recente progetto realizzato tematiche di attualità. Entrambi naturali da un punto di vista in Finlandia. Affrontando il gli artisti utilizzano come cifra filosofico ed antropologico. Il problema del cambiamento stilistica media differenti che progetto scelto per Artissima è climatico e il fenomeno delle spaziano dal disegno, al video, composto da un’installazione migrazioni, l’artista ha proposto fino ad arrivare alla scultura e site specific, che interesserà una metafora di ciò che sta all’installazione.” 30
ESPOARTE DIGITAL GABRIELLA CIANCIMINO, Seaseeds/Si Siz_3, 2019 composizione di disegni, tecnica mista su carta, alluminio, plexiglass, cm 120x110x3 Nella pag. a fianco: LEONARDO PETRUCCI, Endgame 01 e 02, 2019 polistirolo, carta pesta, resina e acrilico, cm 50x50x25 cad. 31
SPECIALE ARTISSIMA MADRAGOA Lisbona www.galeriamadragoa.pt Matteo Consonni e Gonçalo Jesus (founder) “Madragoa partecipa per il quarto anno consecutivo ad Artissima, fiera che sin dall’inzio ha rappresentato un importante appuntamento per la galleria, presentando nel suo stand all’interno della Main Section (Green 5), un dialogo tra nuove opere di quattro artisti: Renato Leotta, finalista del premio MAXXI 2020, presenta una nuova serie di fotogrammi che ritraggono il plancton marino; Yuli Yamagata, giovane brasiliana che lavora ispirandosi ai materiali e ai colori dei tessuti tecnici usati dagli sportivi viene presentata per la prima volta in fiera dalla galleria; Sara Chang Yan, artista portoghese il cui lavoro è stato acquisito lo scorso anno dal Museo Ettore Fico; Gonçalo Preto, giovanissimo e talentuoso pittore di Lisbona che presenta un nuovo, grande dipinto in cui la natura YULI YAMAGATA, Gordo Durante (smoking fat guy), 2019 sembra fagocitare i protagonisti di una scena misteriosa, realizzata lycra, silicone fiber, sewing thread, stretcher, cm 100x100x10, unique. Photo: Ana Pigosso. con una tecnica ineccepibile.” Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon 32
ESPOARTE DIGITAL RENATO LEOTTA, Aventura (Tanger), 2016 terracotta, sand, cm 99x55x55, unique Photo: Miguel Angelo Guerreiro/Flare Studio Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon GONÇALO PRETO, Sleuth, 2019 oil on cotton canvas, cm 166x166, unique Photo: Bruno Lopes Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon 33
SPECIALE ARTISSIMA GALLERIA MASSIMODELUCA Mestre Venezia www.massimodeluca.it Marina Bastianello (director) “La Galleria massimodeluca presenta l’opera del “duo” Matteo Attruia e VOID, artisti che portano avanti una personale ricerca imperniata sulle parole, con un doppio progetto dal contrasto “complementare”. Attruia, da sempre interessato a sviluppare le proprie opere connettendole con il linguaggio scritto e gli innumerevoli cortocircuiti del pensiero, presenta un nuovo progetto in grado di coinvolgere l’osservatore all’interno dell’opera stessa. Annullando la distanza tra oggetto e concetto, l’opera di Attruia, lavorando su più livelli - fisici e semantici - attiverà, grazie ad un movimento meccanico, delle “variazioni su temi iconografici”, portando la parola a prendere vita. La parola è intesa come un atto di determinazione, di esistenza. Uno dei primi usi che venne fatto dei registratori fu per conservare la voce della persona amata dopo la sua scomparsa. Da questa suggestione, e dal profondo interesse nei confronti della storia della registrazione dei suoni, della voce e delle sue reciproche interazioni, VOID creano una serie di moderne “vanitas”, nelle quali elementi come pietre e ossa sono interconnesse con il suono di un “lamento” luttuoso, dove la voce diviene una vibrazione allo stesso tempo vivida ed effimera.” VOID, Vanitas n.1, 2019 alabastro, LP 33 giri, ossa, cm 46x27x17 34
ESPOARTE DIGITAL MATTEO ATTRUIA, I DECIDED, 2019 filo neon e vernice acrilica cm 178x2,5 ø 35
SPECIALE ARTISSIMA MAZZOLENI Torino, Londra www.mazzoleniart.com Davide e Lugi Mazzoleni (owner) “Mazzoleni è presente ad armate con vele “al terzo”, bandiera, allo storico ruolo nel Artissima 2019 nella Main che navigando all’unisono nei commercio di pigmenti rossi, ai Section della fiera (stand canali veneziani hanno creato dipinti di Tiziano, Tintoretto e Purple 13 Green 14) con una coreografia in movimento. altri maestri veneziani. un’esposizione interamente Ogni barca era equipaggiata L’allestimento monografico dedicata a Melissa McGill e al di vele realizzate su misura e proposto da Mazzoleni ai suo progetto di arte pubblica dipinte a mano in 52 diverse visitatori della ventiseiesima Red Regatta. Red Regatta è tonalità di rosso, sviluppate edizione di Artissima presenta una serie senza precedenti di appositamente dall’artista. Ogni opere riconducibili a tre grandi 4 spettacolari performance rosso fa riferimento agli impeti momenti del progetto Red sull’acqua, realizzate nella di passione e vita, all’emergenza Regatta. Il primo gruppo di Laguna di Venezia tra il maggio e all’allarme, e a Venezia stessa opere è composto dalle grandi e il settembre scorso, con - dai suoi terrazzi e tetti in fotografie della Regata della 52 imbarcazioni tradizionali mattoni e terracotta, alla sua Coppa del Presidente della 36
ESPOARTE DIGITAL Repubblica 2018 su cui McGill protagonista di un talk insieme è intervenuta con pigmenti all’artista Christian Holstad e a rossi anticipando ciò che Vittorio Calabrese (direttore di sarebbe avvenuto da lì a pochi Magazzino Italian Art) intitolato mesi con la realizzazione delle Make a Better World Now!, performance. Il secondo gruppo dedicato al rapporto tra arte è costituito da vivaci studi del e sostenibilità ambientale e ai colore rosso, legati al workshop loro progetti veneziani, che si svoltosi nell’Arsenale di Venezia svolgerà venerdì 1 novembre in cui l’artista, con marinai e alle 14.30 presso il Meeting studenti, ha dipinto a mano le Point dell’Oval. vele esplorando e creando le L’intero progetto espositivo 52 tonalità per la Red Regatta vuole essere un preludio e ne ha ricavato una eterna all’importante mostra che testimonianza attraverso opere Mazzoleni Londra dedicherà a su carta. Infine, il terzo gruppo Melissa McGill nella primavera è composto da fotografie di 2020”. varie dimensioni, scattate in soggettiva proprio dall’artista In alto: durante le performance dei MELISSA McGILL, Red Regatta (Coppa del Presidente mesi scorsi, in cui i riflessi delle della Repubblica, San Marco), 2019, unique archival digital C-print with pigment and matte gel medium, vele rosse tinteggiano senza cm 101.6x152.4. Courtesy: Mazzoleni, London-Torino necessità di ritocchi le acque A sinistra: MELISSA McGILL, Riflessi (Red Regatta - 1 September veneziane. 2019), 2019, triptych of digital archival pigment prints, Melissa McGill sarà inoltre cm 137.2x91.4 (each), edition of 3 plus 2AP (#1/3). Courtesy: Mazzoleni, London-Torino 37
SPECIALE ARTISSIMA MONITOR Roma www.monitoronline.org Paola Capata (founder) - Manuela Contino (director) “Monitor presenta al pubblico ridefinendo l’immagine e il di Artissima 2019 gli artisti: ruolo dei protagonisti della Thomas Braida (1982), Tomaso storia dell’arte contemporanea De Luca (1988), Oscar Giaconia attuale. (1978), Matteo Fato (1979), Esempio di un complesso Nicola Samorì (1977). lavoro pittorico su pietra, Dall’opera di Thomas Braida l’opera su onice di Nicola Siesta del Sol, Siesta per tutti Samorì, che rappresenta Santa (2019) emergono i tratti Lucia accecata dalla stessa principali del processo creativo rifrazione della materia.” dell’artista, dall’utilizzo del colore, fino alla costruzione della composizione, che cita il mito e la storia, popolandoli di figure ibride e moderne. Tomaso De Luca, nominato per il premio MAXXI Bulgari prize 2019, presenta una scultura esposta al MAMbo in occasione della mostra That’s IT!, a cura di Lorenzo Balbi, e un’opera video. Entrambi i lavori nascono dalla ricerca e dalla riflessione personale dell’artista sui presupposti formali e teorici del Modernismo. Oscar Giaconia, che con questa presentazione anticipa la sua collaborazione con la galleria, presenta The Grinder (2019), un’opera olio su carta che nasce da un ricercato lavoro di trasformazione dell’artista stesso. Gli ultimi dipinti realizzati da Matteo Fato si incentrano sul tema del ritratto, esplorandone formalmente le varie declinazioni e 38
ESPOARTE DIGITAL THOMAS BRAIDA, Siesta de sol, Siesta per tutti, 2019 olio su tela, cm 280x480. Courtesy of the artists and Monitor Rome, Lisbon, Pereto (AQ) Nella pag. a fianco: NICOLA SAMORÌ, La gran nuvola, 2019, olio su onice, cm 74,3x59,7x2. Courtesy of the artists and Monitor Rome, Lisbon, Pereto (AQ) OSCAR GIACONIA, The Grinder, 2019 TOMASO DE LUCA, Hooded Soldier, 2016-2018 olio su fibra cellulosica alla gelatina plasticizzata, colla animale in teca di nylon stampa 3d in acido polilattico , resina epossidica , ferro , pigmenti e gouaches cm 58.5x45 (cm 62.5x49.5 framed) cm 207x103x95 Courtesy of the artists and Monitor Rome, Lisbon, Pereto (AQ) Courtesy of the artists and Monitor Rome, Lisbon, Pereto (AQ) 39
SPECIALE ARTISSIMA GALLERIA ALBERTA PANE Parigi, Venezia www.albertapane.com Alberta Pane (owner) “Un Cabinet de curiosités L’universo vegetale dell’artista dell’esistenza umana, dei suoi vegetali, un video tra le rovine francese Marie Denis rivisita limiti e della sua condizione. pompeiane, elementi di natura l’elemento naturale che, Sostanza sonora, silenzi, stampati e una scultura sonora interiorizzato, analizzato e risonanze acustiche in spazio che diffonde le sue vibrazioni reinterpretato, trascende e materia si combinano invece nello spazio sono alcuni la propria bellezza e fragile nella ricerca concettuale tra degli elementi che guidano il essenza, sigillato in un’eternità arte visiva e suono di Michele visitatore alla scoperta delle in equilibrio tra il quotidiano e Spanghero. opere degli artisti esposti nello l’universale. In uno stand articolato un stand della Galleria Alberta L’azione reiterata, prolungata, riverbero sonoro accompagna Pane (Parigi, Venezia): Marie performativa di Romina De il pubblico tra scaffalature di Denis, Romina De Novellis e Novellis è un viaggio offerto miscellanea, flora stampata e Michele Spanghero. al pubblico nei meandri inscatolata, fotografie e video.” 40
ESPOARTE DIGITAL MICHELE SPANGHERO, Echea, 2014 sound sculpture, rubber varnished fiberglass, brass, wood, loudspeaker, stainless steel pedestal, audio system (dim. cm 120x68x44 - dur. 6 min. loop). Courtesy of the artist and Alberta Pane Gallery (Paris, Venice) MARIE DENIS, Nature des Profondeurs, 2018, exhibition view @ Alberta Pane Gallery, Paris. Courtesy of Alberta Pane Gallery (Paris, Venice) Nella pag. a fianco: ROMINA DE NOVELLIS, Gradiva, 2017, color photograph, Hahnemühle Fine Art Pearl paper mounted on aluminium, cm 110x150. Courtesy Alberta Pane Gallery (Paris, Venice) 41
SPECIALE ARTISSIMA ALBERTO PEOLA Torino www.albertopeola.com Alberto Peola (director) “Aperta nel 1989 da Alberto questo contesto l’inedito lavoro Peola, la galleria segue il lavoro Ground. Novità di quest’anno di artisti italiani e stranieri la recente collaborazione contemporanei, emergenti e con Gregorio Botta, che nel già affermati. Per questa XXVI 2020 presenterà la sua prima edizione di Artissima la galleria personale in galleria. propone opere di giovani artisti Sabato 2 novembre, dalle già impegnati sulla scena 9:00 alle 24:00, Perino & Vele nazionale ed internazionale, inaugurano ‘o databàs la loro come Gabriele Arruzzo, Paolo quarta personale in galleria.” Bini, Fatma Bucak, Francesca Ferreri, Victoria Stoian e Cosimo Veneziano, in dialogo con i lavori di artisti che ne hanno segnato la storia e di cui oggi la galleria presenta i lavori più recenti: Slow Time di Botto&Bruno, le fotografie di Emily Jacir, le white rooms di Gioberto Noro, Gringo di Thorsten Kirchhoff e le sculture in cartapesta di Perino & Vele. Simone Mussat Sartor, protagonista della prima edizione di The Phair, propone in SIMONE MUSSAT SARTOR, Ground, dalla serie Same Place Project, 2019, fotografie, cm 200x200 ca. Courtesy of Alberto Peola Arte Contemporanea 42
ESPOARTE DIGITAL PERINO & VELE, Madeforyou II, 2019, papier-mâché, fiberglass and acrylic paint, cm 78x92x50. Courtesy of Alberto Peola Arte Contemporanea GABRIELE ARRUZZO, Senza titolo (agostano), 2019, enamel, acrylic, glitter on canvas and wooden frame, cm 120x100. Courtesy of Alberto Peola Arte Contemporanea 43
SPECIALE ARTISSIMA GIORGIO PERSANO Torino www.giorgiopersano.org Giorgio Persano (founder) “La Galleria Giorgio Persano propone per Artissima 2019 una selezione di opere di Michelangelo Pistoletto, Nicola De Maria, Per Barclay, Marco Gastini, Michael Biberstein ed Alfredo Jaar, in dialogo con lavori di giovani artisti quali Paolo Cirio, Alessandro ZENA EL KHALIL, 396 Hz: Liberate. Create. Dance Sciaraffa e Zena el Khalil, nella volontà di documentare e dare Rebuild, 2019, cenere, pigmento, inchiostro e ricamo su tela / ash, pigment, ink and embroidery on canvas, cm visibilità a storie, esperienze e ricerche differenti”. 85x85. Courtesy Galleria Giorgio Persano 44
ILARIA GASPARRONI MARMOREA ESPERIENZA a cura di Valeria Guglielmi e Alessandra Picchi 30 OTTOBRE 03 NOVEMBRE 2019 all'interno di PARATISSIMA 15 "MULTIVERSITY" EX ACCADEMIA ARTIGLIERIA - TORINO Piazzetta Accademia Militare, 3 Orari di apertura: Mercoledì 30 Ottobre > 18.00 | 24.00 Giovedì 31 Ottobre > 15.00 | 24.00 Venerdì 1 Novembre > 10.00 | 24.00 Sabato 2 Novembre > 10.00 | 24.00 Domenica 3 Novembre > 10.00 | 22.00 Info paratissima.it/paratissima-torino-2019
SPECIALE ARTISSIMA GREGOR PODNAR Berlino www.gregorpodnar.com Gregor Podnar (founder) - Maria Betegon (director) “Per Artissima 2019 la galleria Primož Bizjak. Le sue fotografie sorprenderci con ciò che i nostri Gregor Podnar presenta una esplorano la storia dei luoghi, dei occhi non possono vedere al buio”. selezione di opere di otto confini e dei simboli simbolici. (Aurora García) artisti della galleria che vanno Usando lunghe esposizioni che Il lavoro dell’artista di San Paolo dalle giovani generazioni durano diverse ore o anche Marcius Galan comprende internazionali a personaggi tutta la notte, Primož riesce a sculture, oggetti, disegni e storici di fama. creare immagini notturne come altri media. Spesso si tratta “La fotografia notturna e i alla luce del giorno, catturando di elementi geometrici con colori nascosti nella notte gradualmente i colori con un linguaggio di forma chiara sono il principale interesse di mezzi naturali, mai digitali, per che, in relazione alla nostra 46
ESPOARTE DIGITAL percezione comune (linee, Francisco Tropa è radicata nella dimensioni, materialità), storia dei media che usa: arte richiedono una definizione di antica, filosofia e letteratura, spazio e una classificazione oltre a temi classici come dei confini visivi. Le forme, il ricordo, il rituale, il gioco apparentemente neutrali, d’azzardo e il tempo. diventano sensori della nostra Goran Trbuljak ridefinisce lo percettività individuale. stato del contesto artistico, IRWIN lavora in modo ponendo domande radicali complesso e sottile con sull’autonomia del sistema connessioni tra arte e di musei e gallerie e sul MARZENA NOWAK, Untitled (Tango Show), 2019 ideologia. La loro opera meccanismo attraverso il quale tango shoe, peephole, cm 42x8x9 riunisce riferimenti qualcosa viene accettato come Nella pag. a fianco: PRIMOŽ BIZJAK, Antro del Corchia, 2015 storici d’arte, – come al arte”. inkjet print, Diasec on plexiglas, cm 125x157 Romanticismo, al Modernismo o al Suprematismo di Kazimir Malevič –, a simboli tratti dalla religione o dai sistemi politici totalitari, ad esempio dell’era nazista o del realismo sociale sovietico. Ivan Kožarić ha lavorato su una varietà di media, creando un potente corpus di opere che spaziano da sculture permanenti e temporanee, installazioni e interventi urbani, ad assemblaggi, proclami, fotografie e dipinti. I motivi e gli elementi che Anne Neukamp utilizza derivano dal nostro arredamento quotidiano, permettendo a questi segni e immagini funzionali di diventare frammenti sotto strati di pittura o, addirittura, di scomparire. Il lavoro di Marzena Nowak è creato dalla memoria e dall’immaginazione, risiedendo da qualche parte nella tensione tra punti di riferimento autobiografici e mondi di sogno immersi poeticamente. La sua sensibilità alle avvenimenti quotidiani e il rapporto con la propria fisicità rappresentano spesso i punti di partenza tematici per la sua pratica artistica. La complessa pratica di 47
SPECIALE ARTISSIMA PROMETEOGALLERY DI IDA PISANI Milano www.prometeogallery.com Ida Pisani (director) “Prometeogallery di Ida Pisani presenta una piattaforma di artisti di generazioni diverse, capaci di tradurre con le loro opere le proprie esperienze quotidiane, in rapporto alla storia, alla politica, all’ambiente e alle politiche sociali. Evidenziando un dialogo tra approcci sempre differenti alle relazioni di potere, la galleria lascia che gli artisti che presenta restituiscano un’immagine dell’attuale panorama sociale e globale. Dal video alla performance, dalla fotografia alla pittura, il filo conduttore che lega le opere in mostra è un’esaltante valenza estetica. Gli artisti presenti al booth di galleria sono: Maria José Arjona, SANTIAGO SIERRA, Line of 160 cm tattoed on 4 Filippo Berta, Fabrizio Cotognini, Regina José Galindo, Omar people, 2000, lambda print on Dibond, Hassan, Hiwa K Iva Lulashi, Edson Luli, Maria Evelia Marmolejo, cm 100x147 Ruben Montini, Rosanna Rossi, Karan Shrestha, Santiago Sierra, Nella pag. a fianco: ROSANNA ROSSI, Senza titolo (Beautiful lines), Giuseppe Stampone e Driant Zeneli”. 1971-71, acrylic on canvas, cm 120x150 48
ESPOARTE DIGITAL 49
SPECIALE ARTISSIMA GALLERY ISABELLE VAN DEN EYNDE Dubai www.ivde.net Isabelle van den Eynde (founder) - Jonathan Ellis King (director) “Per Artissima 2019, la nostra performance, installazione, collezione privata di Teheran presentazione è dedicata disegno, pittura e assemblaggio. perché il loro contenuto ad una selezione di artisti In mostra Sharif’s Made in Japan, era ritenuto provocatorio. rappresentati in galleria tra 2014, un esempio principale dei I tre artisti mantengono le cui Hassan Sharif, pioniere suoi assemblaggi di produzione pratiche individuali e lavorano dell’arte contemporanea e in serie che sono una risposta come un collettivo per creare pratiche sperimentali in Medio al consumismo globalizzato, installazioni, spettacoli e Oriente, Ramin Haerizadeh, restituendo il surplus video che si basano sulla Rokni Haerizadeh and Hesam indesiderato della produzione in loro percezione della vita Rahmanian, dinamico collettivo serie alla società come arte. come teatro e iniziano con con sede a Dubai, e Hoda Ramin Haerizadeh, Rokni le “creature” che i tre artisti Tawakol, artista franco-egiziana Haerizadeh e Hesam diventano, fisicamente e di Amburgo. Rahmanian vivono e lavorano mentalmente, attraverso il loro Hassan Sharif (1951-2016) insieme a Dubai dal 2009, lavoro. ha dato un contributo vitale quando sono stati costretti La loro pratica individuale e all’arte concettuale e alla all’esilio dopo che le opere collettiva è quella di un metodo pratica sperimentale in Medio d’arte di Ramin e Rokni sono additivo, che prevede una Oriente attraverso 40 anni di state sequestrate da una ricerca approfondita, un dialogo continuo e prove ed errori. Con il risultato di installazioni complesse, multimediali e coinvolgenti, gli artisti pongono l’accento sull’importanza di “riferire sul nostro tempo” e di attirare l’attenzione sulle “urgenze” del momento presente. In mostra la nuova serie di dipinti su carta del trio, intitolata Life isn’t too big a deal and shouldn’t be painted as such (2019). Nato a Londra e cresciuto principalmente a Parigi, Hoda Tawakol è un’artista franco- egiziana che attualmente vive e lavora ad Amburgo, in Germania. L’ampia pratica 50
ESPOARTE DIGITAL di Tawakol comprende pezzi tessili tinti e cuciti a mano, sculture, collage di tessuti e installazioni che intrecciano trame, griglie e reticoli oltre a lavori su carta. Il suo approccio all’arte tessile contemporanea è profondamente radicato nel movimento femminista degli anni ‘70; la ricerca dell’artista si concentra sulle pratiche rituali tradizionali e sulle immagini associate a quei momenti cruciali di transizione e trasformazione nella vita di una donna. Tawakol’s Mummy # 2 (2019) è una nuova serie di lavori che esplorano rituali, forme ed estetica dell’antico Egitto. Questo nuovo corpus di opere evolve attorno al concetto di presenza/assenza, dentro/ fuori e trasformazione. Il corpo, centrale in questa serie, è indicato come un’entità immateriale che oscilla tra l’effimero e l’eterno. Dall’alto: HASSAN SHARIF, Made in Japan, 2014, frying pan and wire, cm 64x57x42. Courtesy of the artist and Gallery Isabelle van den Eynde HODA TAWAKOL, Mummy #2, 2019, fabric and wood, cm 170x140x10. Courtesy of the artist and Gallery Isabelle van den Eynde Nella pag. a fianco: RAMIN HAERIZADEH, ROKNI HAERIZADEH E HESAM RAHMANIAN, Life isn’t too big a deal and shouldn’t be painted as such, 2019, acrylic, gouache, binder and collage on paper, cm 50x70. Courtesy of the artists and Gallery Isabelle van den Eynde 51
SPECIALE ARTISSIMA Z2O SARA ZANIN GALLERY Roma www.z2ogalleria.it Sara Zanin (owner) “La Galleria z2o Sara Zanin presenta al pubblico un solo show dell’artista ceco Krištof Kintera nella Main Section della fiera. Kintera, artista rappresentato dalla galleria, ha concepito, come di consueto nella sua pratica artistica, un progetto site-specific con imponenti installazioni- assemblaggi che dialogano con alcuni lavori su tavola in cui pratica disegnativa e scultorea si incontrano. Nella sua ricerca più recente, Kintera si è concentrato sulla creazione di strutture formali correlate a una dimensione architettonica letta attraverso una prospettiva metaforica. Tower of Progress, per esempio, imita la complessità e la stratificazione dell’architettura urbana svolgendo una funzione simbolica, quasi fosse un totem, creato con quello che l’artista definisce “neo-post-industrial- home-gothic style”. Attraverso l’utilizzo di materiali primitivi e usuali, spesso di reimpiego, l’artista indirizza la propria ricerca verso una dimensione di assoluta consapevolezza nei riguardi della contemporaneità”. KRIŠTOF KINTERA, Memorial Of Passed Light, 2019, metal structure and concrete, mixed media, cm 355x60x40. Courtesy l’artista e z2o Sara Zanin Gallery Roma 52
ESPOARTE DIGITAL KRIŠTOF KINTERA, City Of Lost Connection, 2019 mixed media, cm 120x110x90. Courtesy l’artista e z2o Sara Zanin Gallery Roma 53
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