Digital - H.O.F - HALL OF FAMOUS - WWW.ESPOARTE.NET - Speciale Artissima 2019

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ESPOARTE DIGITAL

ESPOARTE
Registrazione del Tribunale di Savona
n. 517 del 15 febbraio 2001                          SPECIALE ARTISSIMA
                                                     H.O.F. - HALL OF FAMOUS
Uscita: ottobre 2019

                                                                    indice
Espoarte è un periodico di arte e cultura
contemporanea edito dall’Associazione
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della rivista. Tutti i materiali inviati, compresi
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                                                                               7
                                                                         INTRODUZIONE

                                                                   H.O.F. - HALL OF FAMOUS
                                                                    LA NOSTRA SELEZIONE

                                                      Abbiamo scelto 3 delle 7 sezioni su cui è costruita la
Editore                                               ventiseiesima edizione di Artissima (Main Section,
                                                     New Entries, Present Future) e abbiamo dialogato in
Ass. Cult. Arteam

Direttore Editoriale
Livia Savorelli
                                                     anteprima con i protagonisti della Fiera costruendo un
Publisher
                                                      vero e proprio moodboard fatto di parole e immagini,
Diego Santamaria                                      appunti visivi da “riconfigurare” durante la visita tra i
Direttore Web                                                            booths di galleria.
Matteo Galbiati

Segreteria di Redazione
Francesca Di Giorgio
                                                                              15
                                                                         MAIN SECTION
Direttore Responsabile
Silvia Campese

Direttore Commerciale
Diego Santamaria
Tel. +39 019 4500744
Mob. +39 347 7782782                                                         55
                                                                         NEW ENTRIES
diego.santamaria@espoarte.net

Art Director
Elena Borneto

Redazione
via Traversa dei Ceramisti 8/b                                               65
                                                                       PRESENT FUTURE
17012 Albissola Marina (SV)
Tel. +39 019 4500744
redazione@espoarte.net

Redazione grafica – Traffico pubblicità
villaggiodellacomunicazione®
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Ufficio Abbonamenti
abbonamenti@espoarte.net                             WWW.ESPOARTE.NET
                                                                                                                  3
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JENS W. BEYRICH

                                                       STAR SPHERE
                                                       ALLUMINIO ANODIZZATO,
                                                       INTARSI SFERICI, DIAM. 58 CM

        58. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D‘ARTE
      PADIGLIONE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO
                 CASTELLO 6691, VENEZIA
11 MAGGIO - 24 NOVEMBRE 2019, MARTEDÌ - DOMENICA 10 - 18
                WWW.JENSWBEYRICH.COM
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Monica Gorini
                                              Una esile struttura in ferro incornicia il paesaggio, qualunque esso sia, a testimoniare che lo
                                              scenario naturale è già esso stesso “opera d’arte” ma potrebbe diventare anche porta verso infiniti
                                              paesaggi interiori. Le pietre di grandi dimensioni provengono da una cava a cielo aperto in cui
                                              l’artista ha scelto il materiale dello stesso colore dell’incarnato femminile.
A RT E A M B I E N TA L E | “ L A P O RTA ”   La percezione-visione dell’installazione varia a seconda delle condizioni atmosferiche e del territorio.
                                              Dopo la pioggia, i riflessi della pozzanghera esaltano la continuità tra cielo e terra. Sassi tra le
                                              nuvole o cielo che arriva a toccare il suolo? L’uomo contemporaneo va educato nella percezione di
www.monicagoriniartist.com                    se stesso in relazione all’Universo per scoprire la fragilità che sottende l’esistenza.
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SPECIALE ARTISSIMA

Visual Identity Artissima 2019 by FIONDA

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SPECIALE ARTISSIMA
TORINO 2019
H.O.F. - “Hall of Famous”
a cura della Redazione di Espoarte
coordinamento editoriale di Francesca Di Giorgio

 Riprendendo l’identità visiva di Artissima, Hall of Fame – dallo scorso anno a cura
 dello studio torinese FIONDA diretto da Roberto Maria Clemente – Espoarte,
 presente anche quest’anno alla ventiseiesima edizione della prima fiera d’arte
 contemporanea in Italia, decide di lanciare un nuovo Progetto Digital. Dopo il successo
 dello Speciale Torino 2018, questa volta ci mettiamo in gioco scommettendo
 direttamente sui veri protagonisti della fiera: le gallerie e gli artisti.

 26 anni di Artissima. 208 gallerie da 43 paesi (62% stranieri). 20.000 mq di
 esposizione. 7 sezioni (di cui 3 curate). 6 premi assegnati in fiera. Oltre 50 curatori e
 direttori di museo nelle giurie ed iniziative speciali.
 Come orientarsi tra questi numeri e soprattutto come farlo giocando di anticipo?
 Noi scommettiamo su una selezione di nomi dopo aver valutato attentamente
 le proposte presenti nelle sezioni interne alla Fiera in corso dal 1 al 3 novembre
 negli spazi dell’Oval di Torino. Una “galleria” inedita di artisti e opere da leggere e
 downloadare for free da espoarte.net.

 ARTISSIMA – Internazionale d’Arte Contemporanea
 Oval, Lingotto Fiere Torino
 1-2-3 novembre 2019
 Presentazione alla stampa, preview, vernissage 31 ottobre 2019
 Info: +39 011 19744106
 info@artissima.it
 www.artissima.it

                                                                                                            7
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Cormaf

                                 s.r.l.

 DARE.
YOU CAN.

       Jewel
  by Vincenzo Marsiglia
 www.vincenzomarsiglia.it
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MAÏMOUNA GUERRESI
                        Solo Show
14 NOVEMBRE 2019 - 12 GENNAIO 2020

   OFFICINE DELL’IMMAGINE
   C    O   N   T   E   M   P   O   R   A   R   Y   A   R   T

       Via Carlo Vittadini 11 - 20136 MILANO
           info@officinedellimmagine.com
           www.officinedellimmagine.com
               Tel. +39 02 91638758
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SPECIALE ARTISSIMA

ARTISSIMA
INTERNATIONAL FAIR OF CONTEMPORARY ART

                                                                                                            Artissima Fair 2018
                                                                                  Photo: Perottino – Piva – Bottallo / Artissima

Diretta per il terzo anno da Ilaria Bonacossa, recentemente riconfermata dal
Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei alla guida della manifestazione per
altri due anni (sino al 2021), Artissima torna negli spazi dell’Oval di Torino da giovedì
31 ottobre (con preview ad invito) e sino a domenica 3 novembre.

IL TEMA
La dialettica desiderio/censura è il tema trasversale attorno al quale far convergere
l’attenzione. L’obiettivo è stimolare una riflessione aggiornata ed eterogenea sulle
ambizioni e sulle utopie contemporanee, sugli impulsi che plasmano i tempi e sulle
prospettive e le narrazioni che li attraversano, sul complesso rapporto che esiste
nella società contemporanea tra le immagini e il loro controllo.
In linea con il tema portante dell’edizione, la dialettica desiderio/censura, la grafica di
Studio FIONDA si presenta come un diaframma visivo nero, forato da sei cerchi, che
lasciano intravedere un secondo livello fotografico.

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ESPOARTE DIGITAL

“Il desiderio nasce dal
rapporto tra il corpo e
la società, tra la realtà
vissuta e la realtà
immaginata e ambita.
Le opere d’arte sono                                      Ilaria Bonacoss
                                                                          a - director, Ar
                                                                            gio Pe rotti no
                                                                                           tissima Fair
                                                                                            / Artissima
                                                                 Photo: Gior
storicamente portatrici
di immagini in grado di                        emancipare ciò
che convenzionalmente viene considerato un tabù, grazie al
desiderio di sovvertire le regole, rendendo fluidi i confini tra
normale ed eccezionale. Il limite tra contenuti permessi e
contenuti proibiti è al centro di un dibattito quanto mai attuale
che vede l’arte stessa oggetto di censura. Nel mondo digitale
e sui principali social network il controllo preventivo, spesso
algoritmico, rende di fatto sempre più difficile la diffusione e
promozione del nostro patrimonio artistico-culturale. In un
tale contesto, il desiderio rimane un momento di rottura, una
“ligne de fuite”, come dicono Deleuze e Guattari in Mille Piani:
un’energia dirompente che riesce a infiltrarsi nelle crepe del
sistema per aprire delle visioni laterali inaspettate capaci di
mostrare gli spazi aperti al di là dei limiti delle convenzioni. E
l’arte contemporanea rimane uno spazio di incontro vero e
fisico tra la persona e le sue aspirazioni”.

_Ilaria Bonacossa

Direttrice di Artissima, Internazionale d’Arte Contemporanea dal 2017, recentemente confermata nell’incarico fino al 2021, ILARIA
BONACOSSA è curatrice e critica d’arte. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università Statale di Milano, dopo un master in studi
curatoriali al Bard College, Stati Uniti, collabora a New York con il Whitney Museum. Curatrice per sette anni alla Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo di Torino, dal 2012 al 2017 è stata Direttore artistico del Museo Villa Croce, Genova e dal 2014 è curatrice delle installazioni
permanenti d’arte contemporanea di Antinori Art Projects. Nel 2013 ha curato il progetto di Katrín Sigurdardóttir al Padiglione Islandese
alla Biennale di Venezia. È stata membro del Comitato Tecnico per le acquisizioni del museo FRAC Provence -Alpes Côte d’Azur di Marsiglia,
membro del Comitato scientifico del PAC di Milano e direttrice per l’Italia del programma internazionale Artist Pension Trust. Nel 2007 è stata
membro della Giuria per il Leone d’Oro della 52. Biennale d’Arte di Venezia. Dal 2016 è direttore artistico della Fondazione La Raia. Dal 2017 è
membro del comitato di selezione del Premio Prince Pierre, Monaco.

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SPECIALE ARTISSIMA

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LE SEZIONI DELLA FIERA
Le sezioni di Artissima 2019 sono sette.
Quattro sono selezionate dal comitato delle gallerie della fiera*:

MAIN SECTION, raccoglie una selezione delle gallerie più rappresentative del
panorama artistico mondiale. Quest’anno ne sono state scelte 97 di cui 50 straniere.
NEW ENTRIES, sezione riservata alle gallerie emergenti sulla scena internazionale.
Quest’anno avrà 20 gallerie di cui 15 straniere.
DIALOGUE, sezione dedicata a progetti specifici in cui le opere di un massimo di due
artisti vengono messe in stretta relazione tra loro, con 30 gallerie di cui 22 straniere.
ART SPACES & EDITIONS, ospita gallerie specializzate in edizioni e multipli di artisti,
project space e spazi no profit, con 7 espositori.

Tre sono le sezioni curate da board internazionali di curatori:
PRESENT FUTURE, BACK TO THE FUTURE, DISEGNI

*IL COMITATO: Claudia Altman Siegel, galleria Altman Siegel, San Francisco; Isabella
Bortolozzi, galleria Isabella Bortolozzi, Berlino; Paola Capata, galleria Monitor, Roma,
Lisbona e Pereto; Raffaella Cortese, galleria Raffaella Cortese, Milano; Alessandro
Pasotti, galleria P420, Bologna; Gregor Podnar, galleria Gregor Podnar, Berlino.
Lucrezia Calabrò Visconti è consulente curatoriale per la sezione New Entries.

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ESPOARTE DIGITAL

> LA NOSTRA SELEZIONE
Abbiamo scelto 3 delle 7 sezioni su cui è costruita
la ventiseiesima edizione di Artissima (Main
Section, New Entries, Present Future) e abbiamo
dialogato in anteprima con i protagonisti della Fiera
costruendo un vero e proprio moodboard fatto di
parole e immagini, appunti visivi da “riconfigurare”
durante la visita tra i booths di galleria.

                                                               13
ESPOARTE DIGITAL

MAIN SECTION
è la sezione che raccoglie le gallerie più affermate della scena artistica mondiale.

         Le gallerie selezionate che hanno risposto alla nostra call sono:

 A+B Brescia, ALTMAN SIEGEL San Francisco, FRANCESCA ANTONINI Roma,
CONTINUA San Gimignano, Beijing, Les Moulins, Havana, GALLERIA RAFFAELLA
  CORTESE Milano, GUIDO COSTA, Torino, FRITTELLI Firenze, LAVERONICA
 Modica, GILDA LAVIA Roma, MADRAGOA Lisbona, MASSIMODELUCA Mestre
   Venezia, MAZZOLENI Torino, Londra, MONITOR Roma, Lisbona, Pereto,
 ALBERTA PANE Parigi, Venezia, ALBERTO PEOLA Torino, GIORGIO PERSANO
   Torino, GREGOR PODNAR Berlino, PROMETEOGALLERY Milano, Lucca,
         ISABELLE VAN DEN EYNDE Dubai, Z2O SARA ZANIN Roma

                                                                                        15
SPECIALE ARTISSIMA

A+B GALLERY
Brescia
www.aplusbgallery.it

Dario Bonetta (owner)

“Prima partecipazione per A+B       la presentazione delle nuove       più saturi sia nei colori caldi che
gallery ad Artissima. Sono          opere di Max Frintrop (vive        freddi. Di Tobias Hoffknecht
molto soddisfatto per aver          a Dusseldorf, nato nel 1982)       (vive a Dusseldorf, nato nel
raggiunto questo obiettivo          in cui l’artista, allievo di       1987), invece, viene presentata
di particolare importanza           Alberto Oehlen, esplora nuovi      per la prima volta una serie
per una galleria che propone        spazi pittorici che nascono        di lavori bidimensionali sul
per la maggior parte artisti        dalla gestualità che incide la     tema del modulo, che di
nati negli Anni ‘80 e cresciuti     superficie pittorica restituendo   fatto sottende tutta la sua
artisticamente nell’ambito della    sensazioni di perdita di           produzione scultorea, che verrà
galleria a partire dal 2011, anno   confine tra bidimensionalità e     testimoniata con un nuovo
di fondazione della prima fase      tridimensionalità. Nuovo è l’uso   progetto della tipologia dei
dell’esperienza della galleria.     di una molteplicità coloristica    tubolari di grandi dimensioni
Il progetto espositivo prevede      che vede l’introduzione di toni    in cui per la prima volta viene

16
ESPOARTE DIGITAL

utilizzato il colore blu turchese.
Osamu Kobayashi (vive a
Brooklyn, nato nel 1984) ha di
recente terminato la residenza
Lepsien Art Foundation di
Dusseldorf ed in questo
progetto espositivo presenta
un ristretta selezione di opere
prodotte in questa occasione.
La pittura di Kobayashi si
caratterizza per la semplicità
delle forme e la raffinatezza dei
colori. Nelle sue opere le forme
appaiono come elementi leggeri
che giocano con la luce grazie
al particolarità della texture
lavorata dalla lenta gestualità
tipica dell’artista.”

OSAMU KOBAYASHI, Touch, 2019
oil on canvas, cm 64x 60

Nella pag. a fianco:
MAX FRINTROP, Ein Zerfall, 2019
tecnica mista su tela, cm 170x220

                                     TOBIAS HOFFKNECHT, Untitled, 2019
                                      screen printing on paper, cm 180x80

                                                                      17
SPECIALE ARTISSIMA

ALTMAN SIEGEL
San Francisco
www.altmansiegel.com

Claudia Altman-Siegel (founder) - Daelyn Farnham (director)

“A partire da una residenza        a un consistente archivio di       della scultura, sia classica che
presso la Fondazione Memmo         immagini focalizzato sulla         neoclassica, abbia prodotto
a Roma, nel 2012, Roma, Sara       figura femminile classica. La      una trincea culturale che ci
VanDerBeek (1976, vive e           selezione di questa serie, che     dice che le sculture classiche
lavora a New York) ha prestato     presentiamo a Torino, invita       debbano essere incolore,
particolare attenzione alla        lo spettatore a riflettere sui     recenti ricerche suggeriscono
statuaria romana come punto di     cambiamenti di significato della   che gran parte della statuaria
partenza e soggetto fotografico.   circolazione delle immagini nel    romana rinvenuta durante il
Negli ultimi sette anni,           tempo e sul discorso mutevole      Rinascimento un tempo fosse
VanDerBeek ha documentato          in cui sono coinvolte quelle       riccamente colorata e abbellita.
oggetti di antichità nelle         immagini.                          VanDerBeek evoca questa
collezioni museali negli Stati     Sebbene la diffusione del          policromia, in gran parte
Uniti e in Europa, dando vita      marmo bianco come materia          perduta, con la vibrante

18
ESPOARTE DIGITAL

colorazione delle sue fotografie.
Tonalità sature di fucsia, viola,
pesca, lavanda, lapislazzuli,
azzurro e giallo che rimandano
alla creazione proto-digitale di
queste forme scultoree, mentre
contemporaneamente si
riferisce al presente attraverso
la qualità distintamente digitale
e sintetica dei colori. Questa
molteplicità di significati
invita a meditare sui modi
in cui le immagini cambiano
materialmente e culturalmente
nel tempo.
Tuttavia, il cambiamento fisico
e teorico non può avvenire
senza la circolazione iniziale e
permanente delle forme visive.
La velocità e facilità con cui le
immagini e le idee si diffondono
nell’era digitale sono indebitate
e inerenti alla riproducibilità
della fotografia.
Tuttavia, prima dello sviluppo
del mezzo sono stati utilizzati
metodi e mezzi alternativi.
Ad esempio, statue romane,
tipo quelle rappresentate
nelle immagini di VanDerBeek
erano esse stesse riproduzioni
di statue greche realizzate
500 anni prima. Queste copie
furono quindi riprodotte
in massa e utilizzate dallo
Stato romano come forma
di propaganda visiva che fu
diffusa attraverso l’Impero
Romano, descrivendo e
definendo ciò che siamo
arrivati a comprendere oggi
come la forma femminile
classica ideale. Nel sottolineare
questo processo, il lavoro
di VanDerBeek fa crollare
la distinzione tra scultura
e fotografia: entrambe                SARA VANDERBEEK, Roman Woman XXIII, 2019, dye sublimation print on aluminum mounted on plexiglas, cm
potenzialmente soggette al            182.9x121.9, edition of 3, 1 AP. Courtesy of the artist and Altman Siegel, San Francisco

riproducibile, alla politica e alla   Nella pag. a fianco:
                                      SARA VANDERBEEK, Roman Woman XXIV, 2019, dye sublimation print on aluminum mounted on plexiglas, cm
diffusione...”.                       121.9x167.6, edition of 3, 1 AP. Courtesy of the artist and Altman Siegel, San Francisco

                                                                                                                                             19
SPECIALE ARTISSIMA

FRANCESCA ANTONINI
ARTE CONTEMPORANEA
Roma
www.francescaantonini.it

Francesca Antonini (founder) – Carolina Pozzi (director)

“Francesca Antonini Arte              organici. Di ogni cosa indaga        “occupare lo spazio”, con tele di
Contemporanea presenta un             colore, proprietà meccaniche,        grande formato e installazioni
progetto espositivo a due             lucentezza e forma, con la           modulari che lo abitano a pieno,
voci, che vede protagonisti           precisa volontà di dissimulare       in uno scambio di visioni, temi
Simone Cametti (Roma,                 la materia di partenza, fino a       ed atmosfere.”
1982) e Guglielmo Castelli            trasformarla completamente.
(Torino, 1987). Guglielmo             È dunque questa volontà
Castelli manifesta un universo        di manipolare la materia –
iconografico ibrido, in cui i corpi   quella pittorica per Castelli e il
e gli oggetti confluiscono gli        marmo per Cametti – al fine di
uni negli altri senza soluzione       modulare una presenza nello
di continuità. La figura umana,       spazio, il comune denominatore
esplorata sia nella sua               tra i due artisti, che in questa
estensione fisica che mentale,        occasione sono chiamati a
è il soggetto principale della        confrontarsi sui ruoli di pittura
rappresentazione, mentre lo           e scultura. L’allestimento dello                SIMONE CAMETTI, Senza titolo, 2019
spazio è il campo di ricerca e        stand riflette una riflessione a            marmo Lasa vena oro, vernice poliuretanica
                                                                                      bicomponente, trasparente sintetico,
sperimentazione.                      quattro mani sull’idea stessa di                             cm 46x46x6, 2 elementi

L’opera di Simone Cametti si
compone di gesti esemplari
tramite i quali da voce a una
riflessione sullo spazio e sul
tempo, un agire performativo
che non si esaurisce nell’azione
stessa, ma ne restituisce
tracce, reperti e immagini
che traducono una poetica
inaspettatamente coerente.
Scultura e installazione sono
parte decisiva nell’opera
recente di Cametti, accanto
ad altri media quali fotografia,
audio e video. L’artista parte
dall’osservazione dei materiali
e dalle loro caratteristiche
fisiche: marmo, ferro, elementi

20
ESPOARTE DIGITAL

GUGLIELMO CASTELLI, Sunburst, 2019
    tecnica mista su tela, cm 100x80

                                 21
SPECIALE ARTISSIMA

GALLERIA CONTINUA
San Gimignano, Beijing, Les Moulins, Havana
www.galleriacontinua.com

Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi, Maurizio Rigillo (founder)

“Abbiamo scelto di presentare una selezione di opere degli
artisti attualmente in mostra nelle quattro sedi della galleria.
Tra questi, Kiki Smith con un grande disegno a inchiostro su
carta nepalese. Un dipinto dell’artista cubano Yoan Capote della
serie Island, paesaggi marini realizzati con ami da pesca e olio su
tela (nella sede di San Gimignano, fino al 6 gennaio 2020, la sua
prima personale in Italia). Moataz Nasr con un quadro composto                       KIKI SMITH, Tree and Shadow, 2012
                                                                       inchiostro su carta Nepalese, cm 203,20x167,64.
da 17.546 fiammiferi colorati. José Antonio Suárez Londoño            Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA, San
                                                                             Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana
con disegni che tratteggiano un universo poetico e visionario.                      Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio
Sabrina Mezzaqui con Appunti per autobiografia del rosso. Inoltre,                       HANS OP DE BEECK, Timo, 2018
le opere fotografiche Pietà, by Michelangelo di Hiroshi Sugimoto      poliestere, metallo, legno, rivestimento, gesso, cm
                                                                                                              80x50x150
e Johannesburg and Moon di Giovanni Ozzola. Lo stand accoglierà       Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA, San
                                                                             Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana
infine una serie di opere scultoree: FALL di Antony Gormley,                             Photo: Studio Hans Op de Beeck

Rodt, 6 januari VI, 2012 di Berlinde De Bruyckere, Timo di Hans
Op De Beeck, i Poupée in cristallo di Pascale Marthine Tayou,                                          Nella pag. a fianco:
                                                                                          ANTONY GORMLEY, FALL, 2009
UNTITLED di Shilpa Gupta, Nocturnal thesis fragments di Loris          barra di acciaio dolce di 6 mm a sezione quadrata,
                                                                                                        cm 222x167x185
Cecchini, Public Morality di Arcangelo Sassolino, Prove di volo di    Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA, San
                                                                             Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana
Ornaghi & Prestinari.”                                                               Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio

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ESPOARTE DIGITAL

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SPECIALE ARTISSIMA

GALLERIA
RAFFAELLA CORTESE
Milano
www.raffaellacortese.com

Raffaella Cortese (Owner)

“Galleria Raffaella Cortese          MONICA BONVICINI, Michael Mexico Beach 2018, 2019
                                     tempera e pittura spray su carta Fabriano, cm 150x200.
dedica l’edizione 2019 di            Ph. Jens Ziehe © Monica Bonvicini und VG Bild-Kunst
                                     Courtesy of the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano
Artissima ai suoi artisti italiani
con una selezione di opere che
condividono una riflessione
sull’architettura (Main Section
| Purple hall, Stand 9).
Francesco Arena (Torre Santa
Susanna, 1978) presenta
una scultura performativa la
cui posizione nello spazio è
legata tanto alla casualità,
tanto alla singolarità della
persona che compie l’azione;
Monica Bonvicini (Venezia,
1965) prosegue l’indagine
sull’architettura nel suo
rapporto con il potere, il
patriarcato e la sorveglianza;
Michael Fliri (Tubre, 1978)
espone una serie di maschere,
simboli della sua riflessione
sull’identità, che formano
un colonnato all’interno
dello stand; Simone Forti
(Firenze, 1935) è presente
con un’installazione del
1973, esemplare della sua
ricerca sperimentale di una
consapevolezza cinestetica
e di composizione; Luisa
Lambri (Como, 1969)
porta la sua fotografia al
limite dell’astrazione, non
rappresentando tanto lo
spazio quanto piuttosto la

24
sua esperienza all’interno di
questo; Marcello Maloberti
(Codogno, 1966) è in mostra
con un’opera fotografica che
lo ritrae in Piazza Duomo a
Milano in un atto performativo,
medium che predilige, e Franco
Vimercati (Milano, 1940 -
2001) con la sua indagine
fotografica meticolosa,
dedicata alla natura ripetitiva
della realtà. Nella sezione
Disegni, invece, lo stand è
interamente dedicato ad Anna
Maria Maiolino (Scalea, 1942),
artista italo-brasiliana (Purple
hall, Stand 14).”

                                   Dall’alto:
                                   ANNA MARIA MAIOLINO, Untitled, from Codificações Matericas series, 1995
                                   inchiostro acrilico su carta, cm 65,5x48,5; cm 75,6x58,1 framed.
                                   Courtesy of the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano

                                   LUISA LAMBRI, Untitled (Ambiente Spaziale, #01), 2012
                                   stampa laserchrome, cm 94x79.5, ed. 5 + 2 AP.
                                   © Fondazione Lucio Fontana. Courtesy of the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano

                                                                                                                               25
SPECIALE ARTISSIMA

GUIDO COSTA PROJECTS
Torino
www.guidocostaprojects.com

Guido Costa (owner) - Andrea Costa (partner)

“Lo stand della galleria è          nel 1998 a Torino ad opera di      galleria sono rappresentati in
dedicato, come di consueto, ad      Guido Costa, e dal 2001 ha         esclusiva per l’Italia e, in alcuni
alcune opere degli artisti che      sede in una vecchia litografia     casi per l’intera Europa, o a
rappresentiamo, organizzate         artigiana di Via Mazzini 24,       livello mondiale. La stagione
su di un tema specifico. In         a pochi passi dalla stazione       espositiva di Guido Costa
questa edizione proponiamo          ferroviaria di Porta Nuova.        Projects prevede quattro
una sorta di riflessione sulla      Specializzata nella produzione     mostre l’anno, di cui almeno tre
musica moderna e la sua             di opere d’arte, appositamente     personali inedite per l’Italia.”
diretta rappresentazione nella      concepite per gli spazi della
moda e nel ballo, attraverso il     galleria, Guido Costa Projects
dialogo tra artisti storici della   si occupa prevalentemente
galleria (Nan Goldin e Boris        di fotografia, video, scultura,
Mikhailov) e artisti più giovani    performance e arte installativa,
(Maurizio Vetrugno, Chiara          con particolare attenzione
Fumai e Hilario Isola).             alla creatività degli ultimi tre
Guido Costa Projects nasce          decenni. Tutti gli artisti della            NAN GOLDIN, Warren with little girl, 1978

26
ESPOARTE DIGITAL

FRITTELLI ARTE
CONTEMPORANEA
Firenze
www.frittelliarte.it

Simone Frittelli (director)

“I rapporti tra arte e femminismo
e il ruolo delle donne nella
storia dell’arte, negli ultimi
anni oggetto di una rinnovata
attenzione nazionale e
internazionale, continuano ad
essere uno dei principali campi di
ricerca della galleria e il focus dei
due progetti per Artissima 2019.
Sexual Politics: donne e arte in
Italia negli anni ‘70 presenta
opere di Tomaso Binga, Diane
Bond, Ketty La Rocca, Lucia
Marcucci, Paola Mattioli e Libera
Mazzoleni che indagano l’idea
di un corpo politico e mettono in
discussione gli stereotipi e i tabù
insiti nella società patriarcale,
destrutturando il linguaggio
dominante con il suo sessismo
implicito.
“Non possumus”. Visioni del
corpo nell’arte di Lucia Marcucci
offre una panoramica di lavori
degli anni ‘60 e ‘70 di Lucia
Marcucci, figura di spicco della
Poesia Visiva, dai collages in cui
demistifica l’immagine femminile
proposta dai mass media alla
serie Impronte, in cui introduce
una nuova riflessione sulla
relazione tra corpo, immagine e
parola.”

LUCIA MARCUCCI, Non possumus, 1971, collage su
cartoncino, cm 66x48. Courtesy l’artista e Frittelli arte
contemporanea, Firenze

                                                                          27
SPECIALE ARTISSIMA

LAVERONICA
Modica (RG)
www.gallerialaveronica.it

Corrado Gugliotta (founder) - Sveva D’Antonio (owner)

“L’opera The Disappearance           cristiano bianco. Staal nel         Don Jr, il presidente rompe
of Steve Bannon fa parte di          suo progetto analizza i quasi       i legami con lui e afferma
un grande progetto di ricerca        quindici anni di film di Bannon     pubblicamente che il ruolo di
dell’artista Jonas Staal sull’arte   per esplorare come l’ideologia      Bannon non è mai stato così
di propaganda di Steve Bannon,       centrale del trumpismo sia          importante in primo luogo.
intitolato Steve Bannon: A           stata modellata dal suo cinema      In questa opera d’arte, Staal
Propaganda Retrospective             di propaganda. Il cambiamento       traduce la rimozione di Bannon,
(2018).                              culturale, sostiene l’artista,      da parte di Trump, dalla sua
Bannon è principalmente              precede il cambiamento              storia cancellando Bannon
noto come l’ideologo e il            politico. L’artista di propaganda   dalle foto in cui sono apparsi
responsabile della campagna          Bannon immagina, attraverso         insieme. Analogamente a
di Donald Trump. Ma dal              il suo cinema, le narrazioni        come il regime stalinista ha
2004 in poi, è stato anche           e i simboli fondamentali del        rimosso gli oppositori politici
un prolifico regista, che ha         trumpismo ancor prima che           dalle fotografie ufficiali, Trump
creato dieci film documentari        Trump entri nella scena politica.   ha anche riscritto la propria
in uno stile che definisce           Mentre Bannon mostra il             storia. Proprio come lo storico
“cinema cinetico”. I film di         potere fantasioso dell’arte         dell’arte Boris Groys ha parlato
Bannon sono profondamente            di cambiare la politica, ne         una volta di “The Total Art of
apocalittici e diffondono una        diventa vittima allo stesso         Stalinism”, l’arte totale del
nozione di “tempo ciclico”: ogni     tempo. Dopo che la nuova            trumpismo distrugge quelli che
quattro generazioni i leader         amministrazione è stata in          una volta l’hanno creata.”
patriottici devono affrontare        carica da un anno, Trump
nemici culturali come marxisti,      diventa frustrato dal potere
terroristi ed elite globalista       che i media attribuiscono a
in epiche guerre di civiltà          Bannon. E quando il suo artista     JONAS STAAL, The Disappearance of Steve Bannon,
per difendere la sua visione         di propaganda fa commenti           2018, Archival print on Canson Infinity Fine art on
                                                                         Platine Fibre RAG Diasec 2 mm anti-reflex/Dibond 3
del nazionalismo economico           critici sul figlio di Trump,        mm/prof

28
ESPOARTE DIGITAL

                                                                 “Untitled, 2019, Giovanni De Lazzari, come
                                                                 altri lavori dell’artista, nasce dall’esigenza di
                                                                 creare un rapporto evocativo tra frammenti di
                                                                 immagini.
                                                                 Parte della sua pratica artista è caratterizzata
                                                                 dalla raccolta di particolari di immagini, di cui
                                                                 poi si serve per creare associazioni alogiche fra
                                                                 alcune di esse. Si tratta di un montaggio poetico
                                                                 che, in questo caso, per il chiarore dei colori e
                                                                 il contrasto dei riferimenti dovrebbe esprimere
                                                                 una tensione emotiva verso l’Alto.”

GIOVANNI DE LAZZARI, Untitled, 2019, oil on canvas, cm 20x12,5

“Il colonialismo europeo in Sudafrica (e altrove)
è stato sia preceduto sia accompagnato
da spedizioni che miravano a delineare
graficamente un territorio e a classificarne le
sue risorse naturali, a sua volta spianando la
strada all’occupazione e allo sfruttamento.
La presunta scoperta e la successiva
denominazione e catalogazione delle piante
trascurarono e cancellarono i nomi e le
conoscenze botaniche esistenti delle piante
indigene e imposero il sistema di classificazione
linneo e la sua particolare razionalità europea.
What Plants Were Called Before They Had A
Name di Uriel Orlow è un’installazione audio
che funziona come un dizionario di piante orali
di lingue indigene sudafricane tra cui Khoi,
SePedi, SeSotho, SiSwati, SeTswana, xiTsonga,
isiXhosa e isiZulu.”
                                                                 URIEL ORLOW, What Plants Were Called Before They Had A Name, 2016, 5.1 Audio - 22’ 40”

                                                                                                                                                   29
SPECIALE ARTISSIMA

GILDA LAVIA
Roma
www.gildalavia.com

Gilda Lavia (director)

“Presentiamo per Artissima         una porzione dello spazio a          accadendo negli ultimi anni,
2019 (Main Section Hall Pink       disposizione, realizzata con         puntando l’attenzione proprio
A – booth 3) un progetto che       differenti materiali su una base     sull’urgenza di dover cambiare
coinvolge due artisti italiani:    di cartone. Ad accompagnare il       radicalmente il nostro stile di
Gabriella Ciancimino e Leonardo    lavoro installativo sono presenti    vita per poter salvare il nostro
Petrucci.                          una serie di opere ispirate ai       pianeta.
Gabriella Ciancimino, attiva già   fenomeni della natura e della        L’idea generale del progetto
da diverso tempo nel panorama      migrazione.                          è quella di far coesistere e
dell’arte contemporanea, porta     Seguendo le tematiche                comunicare due differenti
avanti una ricerca basata          sopracitate, Leonardo Petrucci,      modalità di azione artistica e
sul concetto di “Relazione”,       giovane artista toscano,             di ricerca, su un punto di vista
analizzando il rapporto tra gli    presenterà alcuni lavori derivanti   comune rispetto a importanti
esseri umani e gli elementi        da un recente progetto realizzato    tematiche di attualità. Entrambi
naturali da un punto di vista      in Finlandia. Affrontando il         gli artisti utilizzano come cifra
filosofico ed antropologico. Il    problema del cambiamento             stilistica media differenti che
progetto scelto per Artissima è    climatico e il fenomeno delle        spaziano dal disegno, al video,
composto da un’installazione       migrazioni, l’artista ha proposto    fino ad arrivare alla scultura e
site specific, che interesserà     una metafora di ciò che sta          all’installazione.”

30
ESPOARTE DIGITAL

        GABRIELLA CIANCIMINO, Seaseeds/Si Siz_3, 2019
          composizione di disegni, tecnica mista su carta,
                    alluminio, plexiglass, cm 120x110x3

                                            Nella pag. a fianco:
            LEONARDO PETRUCCI, Endgame 01 e 02, 2019
polistirolo, carta pesta, resina e acrilico, cm 50x50x25 cad.

                                                               31
SPECIALE ARTISSIMA

MADRAGOA
Lisbona
www.galeriamadragoa.pt

Matteo Consonni e Gonçalo Jesus (founder)

“Madragoa partecipa per il quarto anno consecutivo ad
Artissima, fiera che sin dall’inzio ha rappresentato un importante
appuntamento per la galleria, presentando nel suo stand all’interno
della Main Section (Green 5), un dialogo tra nuove opere di quattro
artisti: Renato Leotta, finalista del premio MAXXI 2020, presenta
una nuova serie di fotogrammi che ritraggono il plancton marino;
Yuli Yamagata, giovane brasiliana che lavora ispirandosi ai materiali
e ai colori dei tessuti tecnici usati dagli sportivi viene presentata
per la prima volta in fiera dalla galleria; Sara Chang Yan, artista
portoghese il cui lavoro è stato acquisito lo scorso anno dal Museo
Ettore Fico; Gonçalo Preto, giovanissimo e talentuoso pittore di
Lisbona che presenta un nuovo, grande dipinto in cui la natura                                        YULI YAMAGATA,
                                                                                  Gordo Durante (smoking fat guy), 2019
sembra fagocitare i protagonisti di una scena misteriosa, realizzata     lycra, silicone fiber, sewing thread, stretcher,
                                                                        cm 100x100x10, unique. Photo: Ana Pigosso.
con una tecnica ineccepibile.”                                           Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon

32
ESPOARTE DIGITAL

RENATO LEOTTA, Aventura (Tanger), 2016
terracotta, sand, cm 99x55x55, unique
Photo: Miguel Angelo Guerreiro/Flare Studio
Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon

                                     GONÇALO PRETO, Sleuth, 2019
                          oil on cotton canvas, cm 166x166, unique
                                                 Photo: Bruno Lopes
                        Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon

                                                                33
SPECIALE ARTISSIMA

GALLERIA
MASSIMODELUCA
Mestre Venezia
www.massimodeluca.it

Marina Bastianello (director)

“La Galleria massimodeluca presenta l’opera del
“duo” Matteo Attruia e VOID, artisti che portano
avanti una personale ricerca imperniata sulle
parole, con un doppio progetto dal contrasto
“complementare”.
Attruia, da sempre interessato a sviluppare le proprie
opere connettendole con il linguaggio scritto e gli
innumerevoli cortocircuiti del pensiero, presenta un
nuovo progetto in grado di coinvolgere l’osservatore
all’interno dell’opera stessa. Annullando la distanza
tra oggetto e concetto, l’opera di Attruia, lavorando
su più livelli - fisici e semantici - attiverà, grazie ad
un movimento meccanico, delle “variazioni su temi
iconografici”, portando la parola a prendere vita. La
parola è intesa come un atto di determinazione,
di esistenza. Uno dei primi usi che venne fatto
dei registratori fu per conservare la voce della
persona amata dopo la sua scomparsa. Da questa
suggestione, e dal profondo interesse nei confronti
della storia della registrazione dei suoni, della voce
e delle sue reciproche interazioni, VOID creano una
serie di moderne “vanitas”, nelle quali elementi
come pietre e ossa sono interconnesse con il suono
di un “lamento” luttuoso, dove la voce diviene una
vibrazione allo stesso tempo vivida ed effimera.”

                                                 VOID, Vanitas n.1, 2019
                                alabastro, LP 33 giri, ossa, cm 46x27x17

34
ESPOARTE DIGITAL

MATTEO ATTRUIA, I DECIDED, 2019
filo neon e vernice acrilica
cm 178x2,5 ø

                                  35
SPECIALE ARTISSIMA

MAZZOLENI
Torino, Londra
www.mazzoleniart.com

Davide e Lugi Mazzoleni (owner)

“Mazzoleni è presente ad          armate con vele “al terzo”,         bandiera, allo storico ruolo nel
Artissima 2019 nella Main         che navigando all’unisono nei       commercio di pigmenti rossi, ai
Section della fiera (stand        canali veneziani hanno creato       dipinti di Tiziano, Tintoretto e
Purple 13 Green 14) con           una coreografia in movimento.       altri maestri veneziani.
un’esposizione interamente        Ogni barca era equipaggiata         L’allestimento monografico
dedicata a Melissa McGill e al    di vele realizzate su misura e      proposto da Mazzoleni ai
suo progetto di arte pubblica     dipinte a mano in 52 diverse        visitatori della ventiseiesima
Red Regatta. Red Regatta è        tonalità di rosso, sviluppate       edizione di Artissima presenta
una serie senza precedenti di     appositamente dall’artista. Ogni    opere riconducibili a tre grandi
4 spettacolari performance        rosso fa riferimento agli impeti    momenti del progetto Red
sull’acqua, realizzate nella      di passione e vita, all’emergenza   Regatta. Il primo gruppo di
Laguna di Venezia tra il maggio   e all’allarme, e a Venezia stessa   opere è composto dalle grandi
e il settembre scorso, con        - dai suoi terrazzi e tetti in      fotografie della Regata della
52 imbarcazioni tradizionali      mattoni e terracotta, alla sua      Coppa del Presidente della

36
ESPOARTE DIGITAL

Repubblica 2018 su cui McGill          protagonista di un talk insieme
è intervenuta con pigmenti             all’artista Christian Holstad e a
rossi anticipando ciò che              Vittorio Calabrese (direttore di
sarebbe avvenuto da lì a pochi         Magazzino Italian Art) intitolato
mesi con la realizzazione delle        Make a Better World Now!,
performance. Il secondo gruppo         dedicato al rapporto tra arte
è costituito da vivaci studi del       e sostenibilità ambientale e ai
colore rosso, legati al workshop       loro progetti veneziani, che si
svoltosi nell’Arsenale di Venezia      svolgerà venerdì 1 novembre
in cui l’artista, con marinai e        alle 14.30 presso il Meeting
studenti, ha dipinto a mano le         Point dell’Oval.
vele esplorando e creando le           L’intero progetto espositivo
52 tonalità per la Red Regatta         vuole essere un preludio
e ne ha ricavato una eterna            all’importante mostra che
testimonianza attraverso opere         Mazzoleni Londra dedicherà a
su carta. Infine, il terzo gruppo      Melissa McGill nella primavera
è composto da fotografie di            2020”.
varie dimensioni, scattate in
soggettiva proprio dall’artista
                                       In alto:
durante le performance dei             MELISSA McGILL, Red Regatta (Coppa del Presidente
mesi scorsi, in cui i riflessi delle   della Repubblica, San Marco), 2019, unique archival
                                       digital C-print with pigment and matte gel medium,
vele rosse tinteggiano senza           cm 101.6x152.4. Courtesy: Mazzoleni, London-Torino

necessità di ritocchi le acque         A sinistra:
                                       MELISSA McGILL, Riflessi (Red Regatta - 1 September
veneziane.                             2019), 2019, triptych of digital archival pigment prints,
Melissa McGill sarà inoltre            cm 137.2x91.4 (each), edition of 3 plus 2AP (#1/3).
                                       Courtesy: Mazzoleni, London-Torino

                                                                                             37
SPECIALE ARTISSIMA

MONITOR
Roma
www.monitoronline.org

Paola Capata (founder) - Manuela Contino (director)

“Monitor presenta al pubblico        ridefinendo l’immagine e il
di Artissima 2019 gli artisti:       ruolo dei protagonisti della
Thomas Braida (1982), Tomaso         storia dell’arte contemporanea
De Luca (1988), Oscar Giaconia       attuale.
(1978), Matteo Fato (1979),          Esempio di un complesso
Nicola Samorì (1977).                lavoro pittorico su pietra,
Dall’opera di Thomas Braida          l’opera su onice di Nicola
Siesta del Sol, Siesta per tutti     Samorì, che rappresenta Santa
(2019) emergono i tratti             Lucia accecata dalla stessa
principali del processo creativo     rifrazione della materia.”
dell’artista, dall’utilizzo del
colore, fino alla costruzione
della composizione, che cita il
mito e la storia, popolandoli di
figure ibride e moderne.
Tomaso De Luca, nominato per
il premio MAXXI Bulgari prize
2019, presenta una scultura
esposta al MAMbo in occasione
della mostra That’s IT!, a cura di
Lorenzo Balbi, e un’opera video.
Entrambi i lavori nascono
dalla ricerca e dalla riflessione
personale dell’artista sui
presupposti formali e teorici del
Modernismo.
Oscar Giaconia, che con questa
presentazione anticipa la sua
collaborazione con la galleria,
presenta The Grinder (2019),
un’opera olio su carta che
nasce da un ricercato lavoro
di trasformazione dell’artista
stesso.
Gli ultimi dipinti realizzati da
Matteo Fato si incentrano
sul tema del ritratto,
esplorandone formalmente
le varie declinazioni e

38
ESPOARTE DIGITAL

                                                                                                                                                 THOMAS BRAIDA, Siesta
                                                                                                                                                 de sol, Siesta per tutti, 2019
                                                                                                                                                 olio su tela, cm 280x480.
                                                                                                                                                 Courtesy of the artists and
                                                                                                                                                 Monitor Rome, Lisbon,
                                                                                                                                                 Pereto (AQ)

                                                                                                                                                 Nella pag. a fianco:
                                                                                                                                                 NICOLA SAMORÌ, La gran
                                                                                                                                                 nuvola, 2019, olio su onice,
                                                                                                                                                 cm 74,3x59,7x2.
                                                                                                                                                 Courtesy of the artists and
                                                                                                                                                 Monitor Rome, Lisbon,
                                                                                                                                                 Pereto (AQ)

OSCAR GIACONIA, The Grinder, 2019                                                       TOMASO DE LUCA, Hooded Soldier, 2016-2018
olio su fibra cellulosica alla gelatina plasticizzata, colla animale in teca di nylon   stampa 3d in acido polilattico , resina epossidica , ferro , pigmenti e gouaches
cm 58.5x45 (cm 62.5x49.5 framed)                                                        cm 207x103x95
Courtesy of the artists and Monitor Rome, Lisbon, Pereto (AQ)                           Courtesy of the artists and Monitor Rome, Lisbon, Pereto (AQ)

                                                                                                                                                                            39
SPECIALE ARTISSIMA

GALLERIA
ALBERTA PANE
Parigi, Venezia
www.albertapane.com

Alberta Pane (owner)

“Un Cabinet de curiosités           L’universo vegetale dell’artista    dell’esistenza umana, dei suoi
vegetali, un video tra le rovine    francese Marie Denis rivisita       limiti e della sua condizione.
pompeiane, elementi di natura       l’elemento naturale che,            Sostanza sonora, silenzi,
stampati e una scultura sonora      interiorizzato, analizzato e        risonanze acustiche in spazio
che diffonde le sue vibrazioni      reinterpretato, trascende           e materia si combinano invece
nello spazio sono alcuni            la propria bellezza e fragile       nella ricerca concettuale tra
degli elementi che guidano il       essenza, sigillato in un’eternità   arte visiva e suono di Michele
visitatore alla scoperta delle      in equilibrio tra il quotidiano e   Spanghero.
opere degli artisti esposti nello   l’universale.                       In uno stand articolato un
stand della Galleria Alberta        L’azione reiterata, prolungata,     riverbero sonoro accompagna
Pane (Parigi, Venezia): Marie       performativa di Romina De           il pubblico tra scaffalature di
Denis, Romina De Novellis e         Novellis è un viaggio offerto       miscellanea, flora stampata e
Michele Spanghero.                  al pubblico nei meandri             inscatolata, fotografie e video.”

40
ESPOARTE DIGITAL

                                           MICHELE SPANGHERO, Echea, 2014
                                           sound sculpture, rubber varnished fiberglass, brass,
                                           wood, loudspeaker, stainless steel pedestal, audio
                                           system (dim. cm 120x68x44 - dur. 6 min. loop).
                                           Courtesy of the artist and Alberta Pane Gallery (Paris,
                                           Venice)

MARIE DENIS, Nature des Profondeurs,
2018, exhibition view @ Alberta Pane
Gallery, Paris. Courtesy of Alberta Pane
Gallery (Paris, Venice)

Nella pag. a fianco:
ROMINA DE NOVELLIS, Gradiva, 2017,
color photograph, Hahnemühle Fine Art
Pearl paper mounted on aluminium,
cm 110x150. Courtesy Alberta Pane
Gallery (Paris, Venice)

                                                                                                 41
SPECIALE ARTISSIMA

ALBERTO PEOLA
Torino
www.albertopeola.com

Alberto Peola (director)

“Aperta nel 1989 da Alberto                            questo contesto l’inedito lavoro
Peola, la galleria segue il lavoro                     Ground. Novità di quest’anno
di artisti italiani e stranieri                        la recente collaborazione
contemporanei, emergenti e                             con Gregorio Botta, che nel
già affermati. Per questa XXVI                         2020 presenterà la sua prima
edizione di Artissima la galleria                      personale in galleria.
propone opere di giovani artisti                       Sabato 2 novembre, dalle
già impegnati sulla scena                              9:00 alle 24:00, Perino & Vele
nazionale ed internazionale,                           inaugurano ‘o databàs la loro
come Gabriele Arruzzo, Paolo                           quarta personale in galleria.”
Bini, Fatma Bucak, Francesca
Ferreri, Victoria Stoian e
Cosimo Veneziano, in dialogo
con i lavori di artisti che ne
hanno segnato la storia e di
cui oggi la galleria presenta i
lavori più recenti: Slow Time
di Botto&Bruno, le fotografie
di Emily Jacir, le white rooms
di Gioberto Noro, Gringo di
Thorsten Kirchhoff e le sculture
in cartapesta di Perino &
Vele. Simone Mussat Sartor,
protagonista della prima
edizione di The Phair, propone in

SIMONE MUSSAT SARTOR, Ground, dalla serie
Same Place Project, 2019, fotografie, cm 200x200 ca.
Courtesy of Alberto Peola Arte Contemporanea

42
ESPOARTE DIGITAL

               PERINO & VELE, Madeforyou II, 2019,
           papier-mâché, fiberglass and acrylic paint,
         cm 78x92x50. Courtesy of Alberto Peola Arte
                                    Contemporanea

GABRIELE ARRUZZO, Senza titolo (agostano), 2019,
enamel, acrylic, glitter on canvas and wooden
frame, cm 120x100. Courtesy of Alberto Peola Arte
Contemporanea

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SPECIALE ARTISSIMA

GIORGIO PERSANO
Torino
www.giorgiopersano.org

Giorgio Persano (founder)

“La Galleria Giorgio Persano propone per Artissima 2019 una
selezione di opere di Michelangelo Pistoletto, Nicola De Maria,
Per Barclay, Marco Gastini, Michael Biberstein ed Alfredo Jaar,
in dialogo con lavori di giovani artisti quali Paolo Cirio, Alessandro           ZENA EL KHALIL, 396 Hz: Liberate. Create. Dance
Sciaraffa e Zena el Khalil, nella volontà di documentare e dare          Rebuild, 2019, cenere, pigmento, inchiostro e ricamo su
                                                                          tela / ash, pigment, ink and embroidery on canvas, cm
visibilità a storie, esperienze e ricerche differenti”.                                 85x85. Courtesy Galleria Giorgio Persano

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ILARIA GASPARRONI
MARMOREA
ESPERIENZA
a cura di
Valeria Guglielmi e Alessandra Picchi

30 OTTOBRE
03 NOVEMBRE 2019
all'interno di
PARATISSIMA 15 "MULTIVERSITY"
EX ACCADEMIA ARTIGLIERIA - TORINO
Piazzetta Accademia Militare, 3
Orari di apertura:
Mercoledì 30 Ottobre > 18.00 | 24.00
Giovedì 31 Ottobre > 15.00 | 24.00
Venerdì 1 Novembre > 10.00 | 24.00
Sabato 2 Novembre > 10.00 | 24.00
Domenica 3 Novembre > 10.00 | 22.00

Info paratissima.it/paratissima-torino-2019
SPECIALE ARTISSIMA

GREGOR PODNAR
Berlino
www.gregorpodnar.com

Gregor Podnar (founder) - Maria Betegon (director)

“Per Artissima 2019 la galleria    Primož Bizjak. Le sue fotografie      sorprenderci con ciò che i nostri
Gregor Podnar presenta una         esplorano la storia dei luoghi, dei   occhi non possono vedere al buio”.
selezione di opere di otto         confini e dei simboli simbolici.      (Aurora García)
artisti della galleria che vanno   Usando lunghe esposizioni che         Il lavoro dell’artista di San Paolo
dalle giovani generazioni          durano diverse ore o anche            Marcius Galan comprende
internazionali a personaggi        tutta la notte, Primož riesce a       sculture, oggetti, disegni e
storici di fama.                   creare immagini notturne come         altri media. Spesso si tratta
“La fotografia notturna e i        alla luce del giorno, catturando      di elementi geometrici con
colori nascosti nella notte        gradualmente i colori con             un linguaggio di forma chiara
sono il principale interesse di    mezzi naturali, mai digitali, per     che, in relazione alla nostra

46
ESPOARTE DIGITAL

percezione comune (linee,            Francisco Tropa è radicata nella
dimensioni, materialità),            storia dei media che usa: arte
richiedono una definizione di        antica, filosofia e letteratura,
spazio e una classificazione         oltre a temi classici come
dei confini visivi. Le forme,        il ricordo, il rituale, il gioco
apparentemente neutrali,             d’azzardo e il tempo.
diventano sensori della nostra       Goran Trbuljak ridefinisce lo
percettività individuale.            stato del contesto artistico,
IRWIN lavora in modo                 ponendo domande radicali
complesso e sottile con              sull’autonomia del sistema
connessioni tra arte e               di musei e gallerie e sul          MARZENA NOWAK, Untitled (Tango Show), 2019
ideologia. La loro opera             meccanismo attraverso il quale               tango shoe, peephole, cm 42x8x9

riunisce riferimenti                 qualcosa viene accettato come                                    Nella pag. a fianco:
                                                                               PRIMOŽ BIZJAK, Antro del Corchia, 2015
storici d’arte, – come al            arte”.                               inkjet print, Diasec on plexiglas, cm 125x157

Romanticismo, al Modernismo
o al Suprematismo di Kazimir
Malevič –, a simboli tratti dalla
religione o dai sistemi politici
totalitari, ad esempio dell’era
nazista o del realismo sociale
sovietico.
Ivan Kožarić ha lavorato su
una varietà di media, creando
un potente corpus di opere
che spaziano da sculture
permanenti e temporanee,
installazioni e interventi urbani,
ad assemblaggi, proclami,
fotografie e dipinti.
I motivi e gli elementi che Anne
Neukamp utilizza derivano dal
nostro arredamento quotidiano,
permettendo a questi segni e
immagini funzionali di diventare
frammenti sotto strati di pittura
o, addirittura, di scomparire.
Il lavoro di Marzena Nowak
è creato dalla memoria e
dall’immaginazione, risiedendo
da qualche parte nella tensione
tra punti di riferimento
autobiografici e mondi di sogno
immersi poeticamente. La sua
sensibilità alle avvenimenti
quotidiani e il rapporto con la
propria fisicità rappresentano
spesso i punti di partenza
tematici per la sua pratica
artistica.
La complessa pratica di

                                                                                                                      47
SPECIALE ARTISSIMA

PROMETEOGALLERY
DI IDA PISANI
Milano
www.prometeogallery.com

Ida Pisani (director)

“Prometeogallery di Ida Pisani presenta una piattaforma di artisti
di generazioni diverse, capaci di tradurre con le loro opere le
proprie esperienze quotidiane, in rapporto alla storia, alla politica,
all’ambiente e alle politiche sociali.
Evidenziando un dialogo tra approcci sempre differenti alle relazioni
di potere, la galleria lascia che gli artisti che presenta restituiscano
un’immagine dell’attuale panorama sociale e globale.
Dal video alla performance, dalla fotografia alla pittura, il filo
conduttore che lega le opere in mostra è un’esaltante valenza
estetica.
Gli artisti presenti al booth di galleria sono: Maria José Arjona,
                                                                           SANTIAGO SIERRA, Line of 160 cm tattoed on 4
Filippo Berta, Fabrizio Cotognini, Regina José Galindo, Omar                      people, 2000, lambda print on Dibond,
Hassan, Hiwa K Iva Lulashi, Edson Luli, Maria Evelia Marmolejo,                                           cm 100x147

Ruben Montini, Rosanna Rossi, Karan Shrestha, Santiago Sierra,                                       Nella pag. a fianco:
                                                                            ROSANNA ROSSI, Senza titolo (Beautiful lines),
Giuseppe Stampone e Driant Zeneli”.                                            1971-71, acrylic on canvas, cm 120x150

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ESPOARTE DIGITAL

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SPECIALE ARTISSIMA

GALLERY ISABELLE
VAN DEN EYNDE
Dubai
www.ivde.net

Isabelle van den Eynde (founder) - Jonathan Ellis King (director)

“Per Artissima 2019, la nostra     performance, installazione,         collezione privata di Teheran
presentazione è dedicata           disegno, pittura e assemblaggio.    perché il loro contenuto
ad una selezione di artisti        In mostra Sharif’s Made in Japan,   era ritenuto provocatorio.
rappresentati in galleria tra      2014, un esempio principale dei     I tre artisti mantengono le
cui Hassan Sharif, pioniere        suoi assemblaggi di produzione      pratiche individuali e lavorano
dell’arte contemporanea e          in serie che sono una risposta      come un collettivo per creare
pratiche sperimentali in Medio     al consumismo globalizzato,         installazioni, spettacoli e
Oriente, Ramin Haerizadeh,         restituendo il surplus              video che si basano sulla
Rokni Haerizadeh and Hesam         indesiderato della produzione in    loro percezione della vita
Rahmanian, dinamico collettivo     serie alla società come arte.       come teatro e iniziano con
con sede a Dubai, e Hoda           Ramin Haerizadeh, Rokni             le “creature” che i tre artisti
Tawakol, artista franco-egiziana   Haerizadeh e Hesam                  diventano, fisicamente e
di Amburgo.                        Rahmanian vivono e lavorano         mentalmente, attraverso il loro
Hassan Sharif (1951-2016)          insieme a Dubai dal 2009,           lavoro.
ha dato un contributo vitale       quando sono stati costretti         La loro pratica individuale e
all’arte concettuale e alla        all’esilio dopo che le opere        collettiva è quella di un metodo
pratica sperimentale in Medio      d’arte di Ramin e Rokni sono        additivo, che prevede una
Oriente attraverso 40 anni di      state sequestrate da una            ricerca approfondita, un dialogo
                                                                       continuo e prove ed errori.
                                                                       Con il risultato di installazioni
                                                                       complesse, multimediali e
                                                                       coinvolgenti, gli artisti pongono
                                                                       l’accento sull’importanza di
                                                                       “riferire sul nostro tempo” e
                                                                       di attirare l’attenzione sulle
                                                                       “urgenze” del momento
                                                                       presente. In mostra la nuova
                                                                       serie di dipinti su carta del trio,
                                                                       intitolata Life isn’t too big a deal
                                                                       and shouldn’t be painted as such
                                                                       (2019).
                                                                       Nato a Londra e cresciuto
                                                                       principalmente a Parigi, Hoda
                                                                       Tawakol è un’artista franco-
                                                                       egiziana che attualmente
                                                                       vive e lavora ad Amburgo, in
                                                                       Germania. L’ampia pratica

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ESPOARTE DIGITAL

di Tawakol comprende pezzi
tessili tinti e cuciti a mano,
sculture, collage di tessuti e
installazioni che intrecciano
trame, griglie e reticoli oltre a
lavori su carta. Il suo approccio
all’arte tessile contemporanea
è profondamente radicato nel
movimento femminista degli
anni ‘70; la ricerca dell’artista
si concentra sulle pratiche
rituali tradizionali e sulle
immagini associate a quei
momenti cruciali di transizione e
trasformazione nella vita di una
donna.
Tawakol’s Mummy # 2 (2019)
è una nuova serie di lavori
che esplorano rituali, forme
ed estetica dell’antico Egitto.
Questo nuovo corpus di opere
evolve attorno al concetto di
presenza/assenza, dentro/
fuori e trasformazione. Il
corpo, centrale in questa serie,
è indicato come un’entità
immateriale che oscilla tra
l’effimero e l’eterno.

Dall’alto:
HASSAN SHARIF, Made in Japan, 2014, frying pan and
wire, cm 64x57x42. Courtesy of the artist and Gallery
Isabelle van den Eynde

HODA TAWAKOL, Mummy #2, 2019, fabric and wood,
cm 170x140x10. Courtesy of the artist and Gallery
Isabelle van den Eynde

Nella pag. a fianco:
RAMIN HAERIZADEH, ROKNI HAERIZADEH E HESAM
RAHMANIAN, Life isn’t too big a deal and shouldn’t be
painted as such, 2019, acrylic, gouache, binder and
collage on paper, cm 50x70. Courtesy of the artists and
Gallery Isabelle van den Eynde

                                                    51
SPECIALE ARTISSIMA

Z2O SARA ZANIN
GALLERY
Roma
www.z2ogalleria.it

Sara Zanin (owner)

“La Galleria z2o Sara Zanin
presenta al pubblico un solo
show dell’artista ceco Krištof
Kintera nella Main Section
della fiera. Kintera, artista
rappresentato dalla galleria, ha
concepito, come di consueto
nella sua pratica artistica,
un progetto site-specific
con imponenti installazioni-
assemblaggi che dialogano
con alcuni lavori su tavola
in cui pratica disegnativa e
scultorea si incontrano. Nella
sua ricerca più recente, Kintera
si è concentrato sulla creazione
di strutture formali correlate a
una dimensione architettonica
letta attraverso una prospettiva
metaforica. Tower of Progress, per
esempio, imita la complessità e
la stratificazione dell’architettura
urbana svolgendo una funzione
simbolica, quasi fosse un totem,
creato con quello che l’artista
definisce “neo-post-industrial-
home-gothic style”. Attraverso
l’utilizzo di materiali primitivi
e usuali, spesso di reimpiego,
l’artista indirizza la propria
ricerca verso una dimensione
di assoluta consapevolezza nei
riguardi della contemporaneità”.

KRIŠTOF KINTERA, Memorial Of Passed Light, 2019, metal
structure and concrete, mixed media, cm 355x60x40.
Courtesy l’artista e z2o Sara Zanin Gallery Roma

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ESPOARTE DIGITAL

KRIŠTOF KINTERA, City Of Lost Connection, 2019
                  mixed media, cm 120x110x90.
Courtesy l’artista e z2o Sara Zanin Gallery Roma

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