Teatro, prevista pubblicita per avvisare il pubblico delle nuove disposizioni

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Teatro, prevista pubblicita per avvisare il pubblico delle nuove disposizioni
Teatro, prevista pubblicita
per avvisare il pubblico
delle nuove disposizioni
di Monica De Santis

Green pass anche per gli spettacoli all’aperto. E’ questo
quello che è stato deciso dal Governo. “E noi siamo pronti ad
attenerci alle nuove disposizioni, se questo può servire per
frenare la curva dei contagi e magari spingere gli indecisi a
vaccinarsi”.

A parlare è Gianluca Tortora, direttore artistico del
Teatro Ridotto di Salerno e del neo nato Teatro Charlot di
Pellezzano, che alzerà il suo sipario nello spazio esterno, la
prossima settimana… “Già per quest’edizione del Premio
Charlot, abbiamo chiamato a lavorare nel nostro staff tutte
persone munite di green pass e a tutti gli artisti che in
queste sere sono saliti sul palco abbiamo richiesto o green
pass o esito del tampone fatto entro le 48 ore prima del loro
arrivo a Salerno. Questo sarà lo stesso sistema che adotteremo
anche per la programmazione estiva del Teatro Charlot. Per
quanto concerne il nostro pubblico, da lunedì inizieremo con
una campagna di comunicazione, nella quale avviseremo che per
assistere agli spettacoli è obbligatorio esibire o il green
pass o l’esito negativo del tampone, altrimenti saremo
costretti a non farli accedere nell’area che abbiamo allestito
esternamente al teatro. I controlli saranno effettuati
minuziosamente da una persona che si occuperà solo di questo”.
E proprio come Gianluca Tortora, anche Chiara Natella,
direttrice artistica della rassegna “Barbuti Teatro Festival”
che inizierà il prossimo 27 luglio per concludersi il 9
settembre, sta organizzandosi per informare tutti gli
spettatori che l’accesso in sala sarà consentito solo se
muniti di certificazione valida… “Quello che mi preoccupa di
più è la possibilità di un passaggio in zona gialla. Ora che
siamo in zona bianca possiamo ospitare la metà degli
spettatori, ma se dovessimo cambiare zona, potranno accedere
in sala solo il 25% del pubblico e questo per una struttura
con posti già limitati come la nostra, sarebbe un vero e
proprio danno economico. Speriamo che quest’ipotesi del cambio
di colore non si verifichi e che possiamo restare in zona
bianca”.

Sventolio di bandierine per
la prima del Giffoni
Arriva con quindici minuti di anticipo sulla tabella di marcia
Vincenzo De Luca. Il governatore della Campania allunga la
falcata nella Cittadella del Cinema di Giffoni quando
l’orologio supera di un quarto d’ora le dieci. Il patron del
festival Claudio Gubitosi lo accoglie insieme al primo
cittadino del piccolo borgo dei Picentini Antonio Giuliano, al
presidente dell’Ente autonomo Pietro Rinaldi e al managing
director Jacopo Gubitosi. Sullo sfondo lo sventolio di
bandierine italiane ed europee, saldamente nelle mani di
giurati di tutte le età, costruisce un set dalla atmosfera
magica e coinvolgente nel segno di una necessaria cooperazione
istituzionale che parta innanzitutto dal livello locale. “Con
questa cinquantunesima edizione -esordisce l’ideatore e
direttore del festival- alziamo al cielo un grido di felicità
con l’auspicio di trasformarlo il prossimo anno in un grido di
libertà. Ripartire singifica anche tornare a viaggiare
partendo dalle nostre radici, dalla nostra casa, dalla nostra
regione. Il territorio è per noi linfa vitale, ossigeno nei
polmoni”. “Con la pandemia -prosegue Gubitosi- abbiamo reagito
come abbiamo fatto lo scorso anno. Giffoni si fa e si fa in
totale sicurezza perché i ragazzi e tutte le persone presenti
possano stare in buona salute. Basta pensare all’innovativo
sistema di purificazione e di sanificazione dell’aria che
utilizziamo nelle nostre sale grazie al brevetto di Refinair,
innovativa azienda salernitana. C’è costato un grande sforzo,
anche economico, ma è necessario farlo”. Il patron di Giffoni
si rivolge al governatore della Campania: “Ringrazio il
presidente De Luca per la sua presenza. Lo ringrazio per il
bellissimo messaggio che ci ha inviato in occasione del nostro
incontro di presentazione del programma che abbiamo avuto a
Bergamo qualche settimana fa”. Gubitosi si sofferma sulla
consegna dei passeggini alle quarantaquattro famiglie di
Giffoni Valle Piana che dall’inizio del 2021 hanno avuto un
figlio. Un dono speciale per celebrare la famiglia e sostenere
la natalità ospitato sul blue carpet, nel cuore della
Cittadella. “Queste sorprese Giffoni le fa -dice con orgoglio-
. È il nostro inno alla vita, una dichiarazione d’amore che
vuole costruire il futuro”. Il festival spegne quest’anno la
sua cinquantunesima candelina. Il suo patrimonio materiale è
pari a quello immateriale fatto di emozioni e relazioni,
corrette pratiche del sentire e dello stare insieme. “In
questa edizione -spiega Gubitosi- ci sarà più Italia, ci sarà
più Campania. In questi giorni abbiamo tenuto un bellissimo
incontro al Museo Archeologico di Pontecagnano e poi a
Scampia. In questo festival siamo orgogliosi di poter essere
in due occasioni al fianco del sindaco di Procida, capitale
italiana della Cultura 2022. Siamo pronti poi con Verde
Giffoni, progetto dedicato ai temi dell’ecologia e della
sostenibilità nel quale la nostra provincia verde, Avellino,
avrà un ruolo importante. Insieme a Gabriel Zuchtriegel,
direttore del Parco Archeologico di Pompei daremo vita ad un
progetto interessantissimo insieme ai ragazzi di Scampia che
non saranno semplici visitatori ma protagonisti. Abbiamo,
inoltre, chiuso accordi con i festival di cinema della
Campania, in particolare con quelli di periferia, come
strumento di cooperazione e di collaborazione all’interno
della più complessiva rete creata con i festival e le rassegne
di tutta Italia”. “Vogliamo ripartire così – conclude
Gubitosi- dai ragazzi per i quali abbiamo un fortissimo senso
di rispetto. Quest’anno, poi, saranno sul palco e saranno
protagonisti perché sono autonomi ed è giusto che abbiamo
questa responsabilità”.

m.g.

“Amorosi    omicidi”     per
Teatrando al Quadriportico
di Erika Noschese

Terza settimana di teatro al Quadriportico di Santa Maria
delle Grazie a Salerno. Terza settimana con altri quattro
appuntamenti inseriti nel cartellone, della rassegna
“Teatrando al Quadriportico”, organizzata dall’associazione
Planum Montis e della compagnia teatrale ‘E Sceppacentrella,
giunta all’undicesima edizione, tutti ad ingresso gratuito con
obbligo di prenotazione. Il primo appuntamento, di questa
settimana è in programma per domani, giovedì 22 luglio, con la
compagnia “La proposta” di Altavilla Silentina che proporrà
“Amorosi Omicidi”, commedia esilarante scritta e diretta da
Alfredo Crisci e con la partecipazione di Umberto Anaclerico.
L’intera ossatura di questo spettacolo frizzante,
scoppiettante, dinamico ed esilarante dal titolo “Amorosi
omicidi” è costituita da un meccanismo ben oleato che si regge
su ritmi altissimi che rendono sincroni le azioni con le
parole dei tre protagonisti. Fagocitati da questo meccanismo,
questi ultimi si troveranno a doversi muovere allo stesso
ritmo dei dialoghi fulminanti e paradossali rendendosi
comicamente irrazionali, tristemente maldestri ed improbabili
esecutori di omicidi rischiando a loro volta di subirli. La
fanno da padrona scene spassosissime, gag a tutto spiano con
vago richiamo al teatro dell’assurdo strizzando anche l’occhio
alla commedia all’ italiana. La storia prende spunto da uno
sbilenco triangolo amoroso tra Michele, Maddalena e Giacomo e
si svolge interamente nella stessa camera dell’ hotel Duomo a
Napoli. Michele brillante, bizzarro, scaltro e superficiale;
Giacomo, metodico e compassato ed infine Maddalena svampita,
un po’ tocca e senza acume intellettivo. Maddalena è sposata
con Giacomo ma intrattiene una relazione col suo ginecologo,
l’affascinante dottore Esposto. La routine e l’insopportabile
“normalità” del marito indurranno la donna e il suo amante a
complottare contro Giacomo, ma inevitabilmente dal pensiero
criminale ne nascerà un successivo e poi un altro ancora,
finchè i tre non si accorgeranno di essere legati
indissolubilmente. Michele brillante, bizzarro, scaltro e
superficiale; Giacomo, metodico e compassato ed infine
Maddalena svampita, un po’ tocca e senza acume intellettivo.
Maddalena è sposata con Giacomo ma intrattiene una relazione
col suo ginecologo, l’affascinante dottore Esposto. La routine
e l’insopportabile “normalità” del marito indurranno la donna
e il suo amante a complottare contro Giacomo, ma
inevitabilmente dal pensiero criminale ne nascerà un
successivo e poi un altro ancora, finchè i tre non si
accorgeranno di essere legati indissolubilmente. Si prosegue
poi Venerdì 23 luglio di scena la compagnia “Stabile di
Bellizzi” con lo spettacolo dal titolo “Avanspettacolo”,
scritto e diretto da Antonio e Maria Sannino. Sabato 24 luglio
sarà la volta della compagnia “Quelli che… il Teatro” di
Napoli saranno invece i protagonisti dello spettacolo “A.A.A.
Avviato ristorante cedesi”, commedia scritta e diretta da
Marco Lanzuise. Ed infine domenica 25 luglio la compagnia “La
Quercia” di Salerno, presenta “Giulietto e Romea” di Gino
Cogliandro per la regia di Anna Aurelio e Fabrizio Avallone.
La rassegna proseguirà fino al prossimo primo agosto. Come
detto, tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito, ma con
obbligo di prenotazione, per ogni singolo spettacolo,
chiamando al numero 3477645601.

Torna    l’edizione                                 2021
di Segreti d’Autore
Si svolgerà dal 24 luglio al 10 agosto, nello storico Palazzo
Coppola di Valle Cilento/Sessa Cilento (Salerno), l’undicesima
edizione di Segreti D’Autore, il Festival dell’Ambiente, delle
Scienze, delle Arti e della Legalità ideato da Ruggero
Cappuccio e diretto da Nadia Baldi. Una produzione
Manovalanza, in collaborazione con Teatro Segreto, finanziata
dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Dopo
l’inaugurazione con le mostre di Vincenzo Fiorillo e Paolo
Iammarone, Lia Pasqualino, Simona Fredella e Marina Turco, che
saranno visitabili gratuitamente tutti i giorni dalle 19 alle
21 prenotandosi alla mail info@segretidautore.it, il primo
appuntamento, come da tradizione, avverrà nel segno della
legalità. Il 30 luglio alle ore 21.30 Ruggero Cappuccio
dialogherà infatti con il Procuratore Nazionale Antimafia
Federico Cafiero de Raho e l’europarlamentare Franco Roberti
sul tema “Immigrazione: politica e umanità”. A seguire, vanno
segnalati altri due eventi molto attesi. Il primo, il 5 agosto
alle 21.30, è l’incontro di Nadia Baldi con una protagonista
della scena come l’attrice Marisa Laurito su “L’arte al
femminile”, mentre l’8 agosto, alla stessa ora, Ruggero
Cappuccio darà vita con il regista Mario Martone ad un dialogo
dal titolo evocativo di “Pastorale cilentana”. A Marisa
Laurito e Mario Martone verrà assegnato il premio Segreti
D’Autore 2021, una scultura realizzata per l’occasione
dall’artista Mimmo Paladino. Il 9 agosto, invece, Claudio Di
Palma e Danilo Rea saranno i protagonisti di “Maradona
concerto”, l’omaggio al più grande calciatore di tutti i tempi
che ha debuttato con successo in prima assoluta lo scorso 27
giugno al Campania Teatro Festival e che a ottobre andrà in
scena al teatro Quirino di Roma.

Raphael Gualazzi in concerto
all’Arena del Mare
Tre date, tre concerti da non perdere per l’undicesima
edizione del Salerno Jazz & Pop Festival. Ad ospitare il
tradizionale appuntamento organizzato dal Conservatorio
Statale di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno con il
patrocinio del Comune di Salerno e della Banca Monte Pruno
sarà anche per quest’anno l’Arena del Mare di Salerno. Ad
aprire la tre giorni giovedì 29 luglio alle ore 21 (ingresso
libero) sarà il dipartimento di Musica Jazz e Pop “Non solo
pop” coordinato dal M° Sandro Deidda per la direzione musicale
di Danilo Pannullo; a seguire il concerto di Nicky Nicolai e
Stefano Di Battista Quartet. Il giorno successivo (venerdì 30
luglio), alle ore 21, sempre ad ingresso libero l’open act
sarà affidato al dipartimento di Musica Jazz e Pop “Non solo
Monk” con il coordinamento M° Guglielmo Guglielmi e la
direzione musicale Vincenzo Nigro. Per la seconda serata a
salire sul palco dell’Arena del Mare sarà Simona Nencini con
il suo “Wonderland – tribute to Stevie Wonder and more” con
Rosini, Scannapieco, Coppola e Venezia. Sabato 31 luglio, alle
ore 21, s’inizia con il dipartimento di musica jazz e pop e il
progetto “del risuonare” con il coordinamento e direzione
musicale del M° Diego Caravano: Un preludio al concerto di
Raphael Gualazzi e la sua band. (ingresso dalle ore 20 –
biglietto 8 euro). La prenotazione è obbligatoria su
www.postoriservato.it. Per ulteriori info è possibile
contattare il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe
Martucci” di Salerno ai seguenti numeri: 089 241086 – 089
237713 – www.consalerno.it

Le invasioni artistiche del
Cilentart fest
di Monica De Santis

E’ stato presentato questa mattina, nel salone di
rappresentanza di Palazzo Sant’Agostino il “Cilentart Fest”
invasioni artistiche contemporanee che si terrà dal 24 al 28
agosto, in cinque comuni del Cilento, ovvero Orria, Gioi,
Salento, Perito e Moio della Civitella. La manifestazione
organizzata con la collaborazione e il sostegno del
Teatro Pubblico Campano, vedrà i cinque centri cilentani
diventare palcoscenico a cielo aperto, palcoscenico di una
vera invasione artistica, tra teatro, musica, installazioni e
corsi di formazione. Tanti gli artisti ospiti, tra questi
spiccano sicuramente Silvio Orlando finalista ai David di
Donatello, e Lino Musella. La rassegna come detto avrà inizio
il 24 agosto. Si parte dal comune di Orria dove allore ore
18.00 – Piazza Santa Sofia (percorso itinerante) si terrà uno
spettacolo di danza Capricho, con coreografia Adriano
Bolognino, danza Rosaria di Maro, produzione Cornelia. Alle
ore ore 19.30 – Piazza Risorgimento spettacolo di prosa con
Silvio Orlando in Serata Gary. La vita davanti a sé e altre
storie, testo e regia Silvio Orlando, produzione Cardellino
srl. Ed ancora ore 21.00 – Piazza Santa Sofia (percorso
itinerante) spettacolo di teatro di strada Fleur, parata
poetico sensoriale ideazione e regia Orazio De Rosa direzione
artistica Baracca dei Buffoni con Orazio De Rosa, Gabriella
Errico, Francesco Rivista, Carla Carelli, Sara Di Bianco. Il
25 agosto si passa nel comune di Gioi Cilento dove alle ore
18.00 e ore 21.00 – Piazza Andrea Maio (percorso itinerante)
spettacolo di teatro di strada Fleur, parata poetico
sensoriale ideazione e regia Orazio De Rosa direzione
artistica Baracca dei Buffoni con Orazio De Rosa, Gabriella
Errico, Francesco Rivista, Carla Carelli, Sara Di Bianco.
Mentre alle ore 19 ore 19.30 – Piazza Mercato spettacolo di
prosa dal titolo Assolo per duo con Ernesto Lama e Aniello
Palomba chitarra produzione Gli Ipocriti. Sempre a Gioi
Cilento il 26 agosto alle ore 18.00 – Piazza Municipio
spettacolo di danza “Kurup” coreografia Nicolas Grimaldi
Capitello, danzatori Nicolas Grimaldi Capitello, Sibilla
Celesia, produzione Cornelia / Danza Urbana XL – Network
Anticorpi XL. Mentre alle ore 19.30 – Località Tempetella,
spettacolo di prosa dal titolo “Uno nessuna e centomila” regia
Nadia Baldi, con Martina Carpino, Francesca Morgante, Piera
Russo, Isabella Trodini, produzione Teatro Segreto. E alle ore
21 spettacolo di teatro di strada Fleur, parata poetico
sensoriale ideazione e regia Orazio De Rosa direzione
artistica Baracca dei Buffoni con Orazio De Rosa, Gabriella
Errico, Francesco Rivista, Carla Carelli, Sara Di Bianco.
Sempre a Gioi Cilento, ma questa volta il 27 agosto si
terranno altri appuntamenti alle ore 18, 19,30 e 21. Mentre il
28 agosto ci si sposta a Moio della Civitella, dove gli
appuntamenti si terranno alle ore 18 con spettacolo di teatro
di strada Fleur, parata poetico sensoriale ideazione e regia
Orazio De Rosa direzione artistica Baracca dei Buffoni con
Orazio De Rosa, Gabriella Errico, Francesco Rivista, Carla
Carelli, Sara Di Bianco. E poi alle 19,30 con lo spettacolo di
Lino Musella e alle 21 con uno spettacolo di danza. Il 26 e 27
agosto si terrà invece Cilento Hosting: road to Orria and
Salento. Mentre il 27 agosto a Perito si terrà Archeologie
Vegetali pratiche coreografiche naturali.

La vera storia della pizza
sul palco dello Charlot
di Erika Noschese

Napoli, in un fantasioso periodo storico che si aggira intorno
al 700, secolo più secolo meno, un simpatico cuoco
squattrinato si troverà a vivere un’avventura straordinaria
con il suo fidato amico Pulcinella. Insieme come don
Chisciotte e Sancio Panza si muoveranno per la città cercando
di salvare la popolazione dalla fame. Incontreranno re e
regine, personaggi della tradizione e soprattutto il popolo,
che soffre la fame ma che si rallegra per una bella canzone.
Acqua, farina, pomodoro, mozzarella e tanta magia, saranno i
veri protagonisti di questo spettacolo da vivere con tutta la
famiglia. E’ questa la trama dello spettacolo che domani sera,
all’Arena del Mare di Salerno, nell’ambito della 33esima
edizione del Premio Charlot, allieterà il pubblico. Uno
spettacolo per le famiglie, dove a divertirsi questa volta non
saranno solamente gli adulti ma anche e soprattutto i più
piccoli. Prima della messa in scena del Family show” ci sarà
la consegna del Premio Charlot Solidarietà, che è stato
assegnato ad una coppia (fratello e sorella) che hanno deciso
di trasferirsi a Lovere, piccolo centro del bergamasco per
aprire una pizzeria, si tratta di Attilio e Delia Cannizzaro.
Una decisione coraggiosa, visto il periodo di certo non
facile, ma ragionata dopo aver abbassato definitivamente la
serranda della sua pizzeria, in via Salvatore Calenda.
Pizzaiolo da oltre 10 anni, Attilio, dopo aver lavorato in
giro per l’Italia e l’Europa, passando per Perugia, Roma,
Londra, Monaco, Costiera Cilentana e Salerno, ha deciso,
dunque, di dare una svolta alla sua vita, con il trasferimento
a Lovere. La sua pizzeria, aperta in società con la sorella
Delia, medico neurochirurgo, è stata tra le prime ad aderire
al progetto dell’Istituto Pascale che, con la sua pizza
Pascalina, che ha visto il coinvolgimento della direzione
scientifica del Pascale, guidata dal dottor Paolo Delrio, per
permettere alla ricerca nella lotta contro il tumore di
proseguire speditamente. Mangiando una “Pascalina“, acquista
nella sua pizzeria, un euro verrà devoluto alla ricerca
condotta, proprio dall’istituto Pascale che, ogni anno,
pubblicherà i report sui risultati conseguiti. Ed ancora sarà
consegnato un Premio Charlot Speciale Doppiatore ad Emanuela
Pacotto una delle doppiatrici più celebri della sua
Generazione, voce di molti personaggi di serie animate
giapponesi, tra cui Jessie in Pokémon, Nami in One Piece,
Bulma in Dragon Ball, Sakura Haruno in Naruto e Twilight
Sparkle in My Little Pony – L’amicizia è magica. Talento
precoce, Sin da piccola mosse i suoi primi passi nell’ambito
dello spettacolo partecipando a concorsi canori, sceneggiati
televisivi e servizi pubblicitari. La sua carriera canora
continuò nel coro dei Piccoli Cantori di Milano diretti da
Ninì Comolli, incidendo varie sigle televisive. Nel 1975 fu
scelta tra più di 500 bambini per La bambola abbandonata,
facendo il suo debutto teatrale per la regia di Giorgio
Strehler. Con la produzione del team Ambitionworld.it e la
regia di Massimiliano Coltorti, il 3 novembre 2012 si è
esibita nel concerto Emanuela Pacotto – iDOL AMBITION Live
Concert, diventando la prima artista occidentale ad aver
realizzato uno spettacolo in stile “Idol”, interpretando sigle
di anime in giapponese al di fuori del Giappone. Ha tenuto due
spettacoli, il primo al Lucca Comics & Games il secondo a
Etna Comics nel giugno dell’anno successivo. Nel 2017 è
tornata ad esibirsi come cantante nel concerto di chiusura
della manifestazione Rai – Cartoons on the Bay con il nuovo
spettacolo iDOL .0 – Anime Tribute Live Concert, versione
estesa del primo iDOL, in cui si sono avvicendati vari ospiti
tra cui Renato Novara (voce di Rubber/Luffy – One
Piece), Patrizia Scianca (voce di Nico Robin – One
Piece), Federica Valenti (voce di Chopper – One Piece).
Special Guest il cantante/musicista Giorgio Vanni con cui ha
duettato, per la prima volta in assoluto, la sigla
italiana What’s my Destiny Dragon Ball. La presenza di
Emanuela Pacotto al Premio Charlot è finalizzata anche ad
onorare    un’ulteriore      importante     ricorrenza:     il
venticinquennale dei Pokemon, il celeberrimo anime giapponese
in corso durante l’intero anno 2021 iniziato con l’uscita
giapponese originale di Pocket Monsters Red e Green per il
Game Boy. il 27 febbraio 1996. Con Emanuela Pacotto, che per
l’anime ha prestato la voce, assieme al collega Simone
D’Andrea, a Jessie del duo “Jessie e James” del “Team Rocket”,
organizzazione criminale dedicata allo sfruttamento ed al
furto dei Pokemon, si coglierà l’occasione di raccontare
aneddoti, storie, curiosità legati alla sua esperienza diretta
in questo universo fantastico entrato da anni nel nostro
immaginario collettivo.

Gigi Finizio e i Villa per
Bene  stasera   al  Premio
Charlot
di Erika Noschese

Quinto appuntamento, con la terza ed ultima tranche del Premio
Charlot. Questa sera, 21 luglio alle ore 21,15, sul palco
dell’Arena del Mare di Salerno, per la 33esima edizione della
kermesse ideata e diretta da Claudio Tortora, saliranno da
prima il trio comico salernitano dei Villa Per Bene e a
seguire spazio alla musica con il concerto di Gigi Finizio,
cantante e compositore partenopeo, molto amato dal pubblico
salernitano. Nato nel Rione Sanità, iniziò a cantare all’età
di 7 anni con le canzoni di Sergio Bruni, debuttando nel 1974
all’età di 9 anni con l’album For’a scola, seguiti da Dint’o
culleggio, Prime esperienze e Azzurro azzurro. Nel 1980 canta
con la sorella Rosaria Gioia e nel 1981 uscì l’album Smania
con gli arrangiamenti di Augusto Visco e seguiti da Dedicate
all’amore e da A te donna, entrambi nel 1982. Nel 1983 uscì
l’ottavo album Intimità con il brano Domani in coppia con la
giovane Maria Nazionale. Poi seguono gli album Storie del
1984, Eccentrico del 1985, Una vita, una storia e 10 stupende
storie d’amore entrambi nel 1986. Nel biennio 1986-1987 uscì
il suo doppio album chiamato Le classiche napoletane vol.1 –
2. Nel 1990 pubblica la raccolta Una semplice sera contenente
canzoni appartenenti agli album precedenti degli anni ottanta.
Nel 1991 pubblica un album in coppia con Mauro Nardi chiamato
Napoli oggi ieri e domani. Nello stesso anno uscì l’album Ora
più di prima, che contiene i singoli Cinque giorni e Verimmece
annascuso e i brani degli anni ottanta nella nuova versione.
Nel 1994 pubblica una sua raccolta di successi chiamata Solo
nell’anima, in cui contiene anche una reinterpretazione del
brano di Mauro Nardi Un’estate al mare e il singolo inedito
Ritorna amore. Nel novembre 1994 Finizio partecipa alla
selezione di Sanremo Giovani con la canzone Scacco matto
classificandosi al 1º posto nella sezione cantautori. Quindi
nel 1995 partecipa al 45º Festival di Sanremo nella sezione
Giovani con il brano Lo specchio dei pensieri, che ottiene il
3º posto. Nello stesso anno Pippo Baudo lo chiama a Sanremo
Top e in quell’occasione lo invita a duettare live con Giorgia
nella canzone Io te vurria vasà. Nel 1996 torna al Festival di
Sanremo nella sezione Big con il brano Solo lei, che si
classifica diciassettesimo. Subito dopo esce l’album Finizio
realizzato con musicisti del panorama musicale italiano e
internazionale, quali Charlie Cannon, Orlando Johnson, Joy
Garrison, Crystal White, Lele Melotti, Antonio Annona, Ernesto
Vitolo, Roberto Guarino. Nel 1997 Finizio è scritturato dal
regista Tato Russo per rappresentare nel ruolo del
protagonista, il Musical Masaniello, una produzione del Teatro
Bellini di Napoli che ha portato in scena 100 attori e
un’orchestra di 34 elementi. Nello stesso anno partecipa al
programma Viva Napoli prodotto da Mike Bongiorno. Nel 1999
pubblica il suo ventisettesimo album dal nome Solo Finizio
prodotto dalla Duck Record. Nel 2000 escono altre due raccolte
Tutto il meglio – Il cuore nel caffè e Tutto il meglio – Lo
specchio dei pensieri. Il 2 giugno 2002 pubblica il
ventottesimo album Come intendo io contenente nove brani
inediti più Corazon partìo di Alejandro Sanz. Nel 2005 è in
diretta a Radio Video Italia per presentare il suo ultimo
lavoro discografico Per averti e duetta con M’barka Ben Taleb
per portare avanti un progetto musicale che esalti il legame
tra le due culture musicali mediterranee, quella tunisina e
quella napoletana. Nel 2006 partecipa al Festival di Sanremo
per la terza volta insieme a I ragazzi di Scampia con il
singolo Musica e speranza arrivando 3º nella sezione “Gruppi”,
facendo uscire il suo album omonimo. Nello stesso anno Finizio
è all’arena Flegrea presentando Musica e speranza in tour il
suo spettacolo composto da balli, musica, iniziative benefiche
e l’intervento di personaggi del mondo dello spettacolo. Nel
2009 sono usciti i singoli: E tu mi manchi, Voglio dirti che…
e Regalarti l’anima. Nel 2010 parte Regalarti l’anima in tour
con concerti in tutta Italia e in Europa, partecipando anche
ad un progetto con Ramona Badescu, dall’album Jumi Jama, metà
rumeno e metà napoletano. Nel 2011 esce il singolo: Più che
posso, che dà al nome all’album omonimo Più che posso prodotto
dalla Sony Music: che è un insieme di raccolte di successi
della metà degli anni novanta e duemila e infine Ragazzo
padre, brano appartenente all’album Storie. Nel 2012 esce il
suo nuovo album live, contenente brani dell’album Regalarti
l’anima, una raccolta del suo passato, un nuovo singolo dal
nome Basterebbe e il suo precedente singolo estivo Più che
posso. Il 2018 segna, dopo quasi 5 anni di assenza dalle scene
musicali, il ritorno dell’artista Gigi Finizio con un
ambizioso progetto dal nome “Io Torno”, album di inediti
diviso in 2 parti.Nel dicembre 2018 esce sul mercato Io torno
a casa, prima parte del progetto discografico che oltre a
contenere l’omonimo singolo, versione rivista in italiano
della hit brasiliana Escreve ai di Luan Santana, è corredato
da 5 inediti. L’album, prodotto dal maestro Diego Calvetti,
esplora sonorità differenti e moderne. Nel novembre 2019 esce
il nuovo singolo “Io non mi arrendo” che segna il preludio ad
“Io torno p.te 2”

Al via oggi l’edizione 2021
del Giffoni Film Festival
E’ l’edizione della ripartenza, quella che più di tutte vuole
coniugare leggerezza e riflessione, la normalità del
ritrovarsi insieme e la straordinarietà di farlo in presenza e
con la voglia di confrontarsi, di scambiarsi idee, di
condividere. Tremila giurati, da oggi, e fino al prossimo 31
luglio saranno il cuore e l’anima di #Giffoni50Plus, in
programma a Giffoni Valle Piana (Salerno). “Il viaggio –
commenta il fondatore e direttore Claudio Gubitosi – è uno dei
temi centrali di #GIffoni50Plus. Ci piace intenderlo come un
ritorno a casa, un omaggio alle nostre origini, un riferimento
costante alle nostre radici. Ecco perchè quest’anno abbiamo
voluto che Giffoni parlasse ancora di più del nostro Paese e
della nostra regione, la Campania. Ritornare a casa significa
affrontare un percorso emotivamente coinvolgente, mettersi in
discussione e rinnovarsi. E’ quello che vogliamo fare in
questi giorni. Giffoni 2021 non è solo un programma di
attività per quanto fittissimo, ma e’ soprattutto un racconto:
e’ una dichiarazione d’amore nei confronti di ragazze e
ragazzi che si sono sentiti in un mondo sospeso, soli,
incompresi o ignorati. Tutto ciò ora deve trovare una giusta
collocazione ed e’ per questo che, oggi più che mai, i giovani
sono stati la nostra guida nell’ideazione di questa edizione”.
La cerimonia di apertura è in programma oggi, alle ore 10.30
nella Cittadella del Cinema. Il direttore Gubitosi accogliera
Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, che
inaugurerà #Giffoni50Plus. Saranno 3000 i giurati coinvolti
fisicamente e 36 hub di cui 26 in Italia e 10 all’estero
(Bulgaria, Croazia, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda,
Macedonia, Romania, Serbia, Spagna, Qatar) con 2000 juror in
collegamento per un totale di 5000 giurati. Sono 101 le opere
in concorso da 35 nazioni compresa l’Italia. Lungometraggi e
cortometraggi provenienti da tutto il mondo, dalle Antille
alla Colombia, dalla Germania, all’Estonia, dalla Nuova
Zelanda agli Stati Uniti. Saranno proprio i giurati a
decretare i vincitori del Gryphon Award, il premio assegnato
dai juror di ogni sezione alle opere in competizione. Ricco e
variegato il programma: sette anteprime, sedici eventi
speciali, oltre 120 ospiti, quindici innovatori nella sezione
Dream Team e sette progetti speciali con enti, associazioni e
aziende. Tornano anche le grandi anteprime cinematografiche.
Si inizia con Sognando a New York – in the heights,
distribuito da Warner Bros Pictures. Ospiti della prima
giornata: il sociologo Domenico De Masi e l’attrice Greta
Esposito, ex giurata e oggi astro nascente del cinema e della
tv. Torna anche la grande musica con Vivo Giffoni – Giffoni
Music Concept: 11 showcase, dal 21 al 31 luglio, con 25
artisti del panorama musicale del momento. Continua il
progetto Sedici Modi di Dire Ciao realizzato dall’Ente
Autonomo Giffoni Experience per il contrasto alla povertà
educativa minorile, grazie all’impresa sociale Con I Bambini e
Fondazione Con il Sud. Dal 21 al 31 luglio, in contemporanea
con le attività del festival, 50 ragazzi da Campania,
Calabria, Sardegna, Basilicata e Veneto saranno protagonisti
di laboratori e incontri.

Homenaje a Astor Piazzolla
di Olga Chieffi

Con Astor Piazzolla, che sta al tango come Miles Davis sta al
jazz, nasce il tango moderno. Il suo genio è il primo a
sperimentare vie musicali nuove, il tango con il jazz, con
altri impasti sonori, altri strumenti e armonie. Piazzolla,
grande incompreso, esule volontario per anni in Italia, dove
canta con Milva e suona con Tullio De Piscopo, Piazzolla che è
genio di oggi, perché negli anni ’60 e ’70 la sua musica non
poteva piacere ai puristi, ma neanche ai giovani che amavano
la novità del rock, oggi, nel centenario della sua nascita, ci
obbliga ad una riflessione su di un’eredità vastissima e non
semplice da tramandare. Cento anni fa, l’11 marzo 1921,
nasceva Astor Piazzolla. Il Ravello Festival, nel centenario
della nascita, tributa al padre del tango moderno un doveroso
omaggio: domani, alle ore 20, sul Belvedere di Villa Rufolo
riflettori su Astor Piazzolla 100°, produzione realizzata
dalla Fondazione Ravello in collaborazione con il Ravenna
Festival, che potrà essere seguita anche in streaming, sui
canali social del festival e della Fondazione Ravello. Ci
addentreremo nel mondo sonoro di Piazzolla con il Quinteto
Astor Piazzolla, che da oltre venti anni si esibisce suonando
sugli arrangiamenti autografi e riportando alla luce gioielli
inediti, custoditi dalla Fondacion Piazzolla. Pablo Mainetti,
bandoneón; Serdar Geldymuradov, violino; Armando De La Vega,
chitarra; Daniel Falasca, contrabbasso; Barbara Varassi Pega
pianoforte, incontreranno l’Orchestra Filarmonica Salernitana
Giuseppe Verdi diretta da Andrés Juncos. Il quintetto rimase
sempre la formazione preferita da Astor Piazzolla. Nel 1960
formò il suo primo ensemble. I cinque strumenti solisti
riuscivano a interpretare agilmente l’elettrica vitalità di
Buenos Aires, con una varietà melodica e armonica sconosciuta
alle grandi compagini orchestrali. Violino, chitarra,
contrabbasso, pianoforte e lo struggente bandoneón, la voce
principe del tango, sono gli strumenti scelti dalla Fundación
Astor Piazzolla per il Quinteto. Ad inaugurare la serata, il
quintetto, formazione d’elezione di Astor, che esordirà sulle
note di Biyuya, che c’introdurrà in questa sorta di distillato
dell’orchestra di Tango tradizionale. L’abbraccio del tango,
colmo di bisogni, sogni, desideri e oblii, attraverso un rito
che si consuma sempre uguale, lo si ritroverà in Caliente e
Milonga Loca, assieme a quel lirismo allentato e dolente, in
Thriller. Seguirà Escualo, quella sfida perenne tra mantice e
violino, Revirado dove il compositore argentino rivela la sua
affezione per la chanson parigina, brillante e passionale,
dedicandolo a Edith Piaf, fino a giungere all’aplomb
cameristico di Verano e Invierno Porteño dalle Stagioni. A
chiudere il primo set La muerte del ángel. Nel secondo set, il
quintetto sarà supportato dall’Orchestra per il Concerto
Aconcagua che incarna il culmine creativo di Piazzolla. A
seguire, Fuga y Misterio, dagli elegiaci e stranianti
paradigmi del nuevo tango, il lento, dolcissimo, a tratti
struggente Oblivion, che Piazzolla scrisse nel 1984, per la
colonna sonora del film Enrico IV, di Marco Bellocchio; Adiós
Nonino, dedicata al padre Vicente “… ha un tono intimo –
scrisse lo stesso autore – sembra quasi funebre e, senza
dubbio, questo tango, nel genere ruppe tutto. Era un periodo
in cui quasi tutti i temi avevano un ritmo molto incalzante,
invece, Adiós Nonino terminava al contrario, come la vita, se
ne andava uscendo, si spegneva”. Finale con Libertango, un
arrangiamento originale per quintetto e archi, scritto per
questa occasione da Pablo Mainetti, simbolo ossessivo di quel
popolo che si era messo finalmente in moto, in “viaggio”, con
la sua musica, il suo simbolo, il mito del tango che allora
ri-nasceva.
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