DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA ORTOTTISTI ASSISTENTI IN OFTALMOLOGIA - BOLLETTINO D'AGGIORNAMENTO - Ordine TSRM Perugia e Terni
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PRISMA Spedisce: Centro Organizzazione Congressi Via Miss Mabel Hill, 9 98039 Taormina anno 2019 n. 3 ISSN 1972-666X BOLLETTINO D’AGGIORNAMENTO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA ORTOTTISTI ASSISTENTI IN OFTALMOLOGIA
AI A Associazione Italiana ORTOTTISTI Assistenti in Oftalmologia 52 congresso o 2020 Impegno attuale nazionale e futuro AIOrAO dell’Ortottista Assistente 4-5 di Oftalmologia. Settembre 2020 Prevenzione, valutazione virtual e riabilitazione meeting visiva. Programma a p. 34
PRISMA SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 3 PRISMA Periodico quadrimestrale n. 3/19 - Settembre-Dicembre 2019 editoriale Editore AIOrAO di Claudia Campana Associazione Italiana Ortottisti Assistenti in Oftalmologia Direttore responsabile: Claudia Campana D opo anni di attesa, con alterni sentimenti, il 15 marzo 2018 vengono regolamentate le elezioni per i nuovi ordini profes- sionali istituiti con la legge 3/2018. Dopo un anno, il 15 marzo 2019 è uscito il decreto ministeriale per Responsabile scientifico: la determinazione della composizione delle commissioni di Albo. Carla Blengio Questa realtà è stata sognata e come scrive Shakespeare la mate- Redazione AIOrAO via Miss Mabel Hill 9, Taormina ria di cui sono fatti i sogni è la speranza. I sogni più belli possono nascere da periodiche delusioni: il vento Segreteria di redazione: non sempre ti spinge alle spalle. Lucia Intruglio, Carla Blengio Ai Rappresentanti è affidato il compito di governare e disciplinare Coordinamento editoriale: Lucia Intruglio le rispettive professioni, compito che a volte può essere difficile. La memoria storica è preziosa per ripartire nel nome della realtà Comitato di redazione: del presente: radici nel passato e sguardo al futuro. Valeria Anfosso, Adriana Balzano, Lorenzo Canavese, Stefano Ciuccarelli, Emiliana Di Nardo, Flora Mondelli, Maria Teresa Rebecchi, Cesare Ferrari, Daniela Fiore, Rosalba Fresta, Cristina Varotti, Gianni Zorzi Hanno collaborato: M.T. Agneta, I. Biagini, A. Cabrini, A. Citro, D. Drago, M. Lo Iacono, V. Marchese, F. Michieli, M. Montes, V. Peisino, N. Perrino, S. Piscicelli, G. Placidi, A. Prete, L. Russo Stampa: Tipolitografia Stampa Open - Messina Edizioni AIOrAO Registrazione Tribunale di Lucca n. 671 periodici Pubblicità e diffusione: Centro Organizzazione Congressi via Miss Mabel Hill 9, 98039 Taormina; tel. 0942.24293 fax: 0942.24251; e-mail: centrocongressi@tao.it visita il nuovo sito Per le pubblicazioni su Prisma fare riferimento al modulo che si trova sul sito www.aiorao.it nella http://www.aiorao.it pagina pubblicazioni. sommario PRISMA Spedisce: Centro Organizzazione Congressi Via Miss Mabel Hill, 9 98039 Taormina anno 2019 n. 3 ISSN 1972-666X 4 23 LA VALUTAZIONE ORTOTTICA BOLLETTINO D’AGGIORNAMENTO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA ORTOTTISTI ASSISTENTI IN OFTALMOLOGIA 1° CONGRESSO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE PER OTTIMIZZARE LE STRATEGIE DI CAA 5 L'ORTOTTISTA E LA RICERCA 25 PROGETTO ETICARE 6 VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE ORTOTTICA 28 ATTIVITÀ FORMATIVE NEL BAMBINO AFFETTO DA DISABILITÀ VISIVA 30 “DIMISSIONI PROTETTE: UN MANAGEMENT 10 IPOVISIONE ED IPOACUSIA: GLI EFFETTI DELLA INNOVATIVO PER LA CONTINUITÀ DELLE DOPPIA PERDITA SENSORIALE NEGLI ANZIANI CURE TRA OSPEDALE E TERRITORIO.... 14 IL RUOLO DELL’ORTOTTISTA 31 COME GLI IGIENISTI DENTALI, I DIETISTI, I IN ELETTROFISIOLOGIA DELLA VISIONE TECNICI DI LABORATORIO BIOMEDICO... 16 IL CONTRIBUTO DELLE PROFESSIONI SANI- 34 PROGRAMMA 52° CONGRESSO AIORAO TARIE NELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE...
4 SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 PRISMA L’ortottista e la ricerca Ilaria Biagini- Clinica Oculistica AOU-Careggi , Firenze 1° CONGRESSO NAZIONALE - Nella sessione multiprofessionale DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE Possibile correlazione tra la labilità dell’eteroforia verticale e i disturbi apprendimento Loiodice S. Scienze biomediche e neuromotorie, Università di Bolog Corato, Bari Formare all’interprofessionalità nei corsi di laurea sanitari della riabilitazio ■ Daniela Fiore, Presidente nazionale AIOrAO analisi di gradimento del seminario sulla valutazione e presa in carico del pazie con problemi visuo percettivi e visuo spaziali: Mancioppi S.,Borghi F. Barducco Minazzi F. Oftalmologia, Az. Ospedaliero Universitaria Ferrara Carissimi Colleghi, -Ruolo dell’ortottista-strumentista Nella sessione tesi specialistica nella chirurgia vi- si è svolto dall’11 al 13 ottobre, a Rimini il Primo Con- treo-retinica della retinopatia diabetica: Di Gaetano gresso Nazionale della FEDERAZIONE NAZIONALE OR- A. Ortottica, Ruolo Az. Privata, Teramo dell’ortottista-strumentista nella chirurgia vitreo-retinica della retinopa DINI DEI TECNICI SANITARI DI RADIOLOGIA MEDICA diabetica: Come ortottisti Di Gaetanoabbiamo collaborato A. Ortottica, Az. Privata, Teramonella stesura di E DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DELLA una brochure multiprofessionale destinata ai pazien- RIABILITAZIONE E DELLA PREVENZIONE. ti diabetici Come ortottistiin cui vengono abbiamo collaboratodati nella istesura consigli pertinenti di una a brochure multiprofession L’evento ha visto la partecipazione delle 19 professioni ciascun professionista sulla patologia che ci riguarda e destinata ai pazienti diabetici in cui vengono dati i consigli pertinenti a ciasc sanitarie che con i loro oltre 220.000 Professionisti, sono coinvolge tutti. professionista sulla patologia che ci riguarda e coinvolge tutti. confluite all’interno della neo costituita federazione, a seguito dell’entrata in vigore della legge 3 del 2018. Il Congresso, nelle differenti sessioni scientifiche, carat- terizzate dalla collaborazione multiprofessionale, me- diante modalità formative significative e coinvolgenti, ha trattato l’attualità in tema di promozione della salute affrontando gli aspetti legati alla diagnosi ed alla cura, ai processi che coinvolgono ogni professionista sani- tario nella presa in carico della persona assistita, degli aspetti tecnico scientifici di cronicità, fragilità e malattie degenerative proprie di ciascuna professione. Si è parlato di codice etico comune e di bioetica, deon- tologia professionale, comunicazione, responsabilità Mentre Dilva Drago, former president insieme a Marco Mentre Dilva Drago, former president insieme a Marco Montes, former vice preside professionale, privacy, trasparenza e corruzione. Montes, former vice president, hanno presentato una hanno presentato una bellissima relazione sulla situazione in Italia dei difetti visiv È stato sinceramente emozionante e coinvolgente ve- bellissima relazione sulla situazione in Italia dei difetti l’impatto che questi rivestono sul fronte biopsicosociale. dere quanti professionisti vi hanno preso parte e quanti visivi e l’impatto che questi rivestono sul fronte biopsi- giovani, il nostro futuro, che hanno così potuto speri- cosociale. Nel concorso per le tesi di Master e specialistica ha vinto un premio per la nos mentare questa opportunità di condivisione in forma- Nel concorso professione perAlice la collega le tesi di Master e specialistica ha vin- Prete. zione ad altissimo livello. to un premio Ringraziamo per latutti vivamente nostra professione i colleghi la collega che hanno inviato le loroAlice tesi per il concors Per quanto riguarda la nostra professione, sono stati Prete. tutti i colleghi che hanno partecipato alla “call for abstract”. presentati alcuni poster IlRingraziamo vivamente loro lavoro scientifico procuratutti grandei risalto colleghi per lache hanno nostra in- . professione - nella sessione professionale: viato le loro tesi per il concorso e tutti i colleghi che Il ruolo dell’ortottista in elettrofisiologia della Visio- hanno partecipato alla “call for abstract”. ne Giorgio Placidi- Università cattolica del Sacro Cuo- Il loro lavoro scientifico procura grande risalto per la re-Roma nostra professione. La valutazione ortottica per ottimizzare le strategie Mi auguro con tutto il cuore di incontrare al prossimo di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) Va- congresso nazionale della federazione un nutritissimo lentina Peisino, Carla Blengio-ASL CN 1 Mondovì gruppo di Ortottisti Assistenti in Oftalmologia. L’ortottista e la ricerca Ilaria Biagini- Clinica Oculistica AOU-Careggi, Firenze - Nella sessione multiprofessionale Possibile correlazione tra la labilità dell’eteroforia verticale e i disturbi di apprendimento Loiodice S. Scienze biomediche e neuromotorie, Università di Bo- logna, Corato, Bari Formare all’interprofessionalità nei corsi di laurea sanitari della riabilitazione: analisi di gradimento del seminario sulla valutazione e presa in carico del paziente con problemi visuo percettivi e visuo spaziali: Mancioppi S., Borghi F. Barducco A. Minazzi F. Oftalmologia, Az. Ospedaliero Universitaria Ferrara - Nella sessione tesi specialistica
PRISMA SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 5 L'ORTOTTISTA E LA RICERCA ■ Ilaria Biagini, Ortottista, Firenze Gestione dei contatti con il Nucleo di Ricerca Clinica ed il Comitato Etico per la sottomissione e approvazio- ne del protocollo. Gestione ed archiviazione della documentazione di studio e di tutta la corrispondenza. Gestione della contabilità del farmaco o dispositivo Introduzione sperimentale. Lo study coordinator o Clinica! Research Coordinator Verifica che tutte le procedure siano condotte nel ri- (CRC) è la persona responsabile di coordinare le attivi- spetto del protocollo di studio e che non awengano tà di gestione di uno trial clinico dal punto di vista non deviazioni elo violazioni del protocollo. medico, in accordo con le Good Clinica! Practice e le Gestione, raccolta, trattamento, elaborazione e trasfe- normative vigenti. L'ortottista in quanto figura profes- rimento dei dati (gestione Case report form CRF). Ge- sionale con laurea in background scientifico è abilitato stione di eventuali eventi awersi seri (SAE) e loro noti- a ricoprire tale ruolo nei trial clinici. fica al promotore e al Comitato Etico. Collaborazione con il Clinica! Research Associate (CRA) il cui compito I trial clinici è quello di monitorare che lo studio clinico venga con- Il termine “trial clinico” definisce uno studio clinico far- dotto nel rispetto delle normative vigenti, delle dispo- macologico, biomedico o salute-correlato sull’uomo, sizioni in materia di sperimentazione clinica e in accor- che segue dei protocolli predefiniti. Lo scopo è quello do con il protocollo di studio. di verificare che una nuova terapia sia sicura, efficace L’ortottista, all’interno del trial, può inoltre ricoprire il e comparabile o migliore di quella normalmente im- ruolo di fotografo, owero eseguire esami diagnostici piegata e somministrata per normale pratica clinica. Il specifici richiesti secondo le modalità del protocollo. trial clinico è parte integrante dell’Evidence Based Me- Come assistente in oftalmologia questi esami diagno- dicine. stici rientrano nelle mansioni specifiche dell’ortottista. Tali esami possono essere: Fluorangiografia e Verde Lo study coordinator o CRC Indocianina, OCT, Microperimetire, conta endoteliale, Per una buona riuscita di un trial clinico servono un’ef- mappa corneale, ... ficiente collaborazione tra figure professionali e un’ot- Può inoltre essere certificato e abilitato come BCVA tima organizzazione nelle strutture in cui si svolge tale EXAMINER. sperimentazione. Lo Study Coordinator (come da denominazione) coor- Conclusioni dina i vari professionisti del team di ricerca e costitui- Visto l’importante aumento di sperimentazioni riguar- sce il punto di riferimento sia per l’équipe clinica mul- danti molecole per farmaci oftalmologici, sempre più tiprofessionale (principal investigator, sub investigator, strutture e sempre più personale viene coinvolto nei fotografi, study nurse,...) che per le strutture regolatorie trial clinici. L’ortottista, possedendo conoscenze in am- ed amministrative (Comitato etico, Direzioni Sanitarie, bito oftalmologico, è la figura più competente per rico- Promotori, Contract research organization, ...). prire la figura di CRC e permettere la migliore gestione e organizzazione per la buona riuscita della sperimen- Inoltre il CRC si occupa di: tazione. Analisi di fattibilità dello studio.
6 SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 PRISMA VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE ORTOTTICA NEL BAMBINO AFFETTO DA DISABILITÀ VISIVA ■ Valentina Peisino, Ortottista Mondovì Introduzione vo, olfattivo, vestibolare) in modo da favorire il più possi- Contrariamente a quanto molti credono, il bambino ap- bile uno sviluppo “armonico” del bambino prevedendo pena nato è già in grado di usare alcune delle sue com- un programma riabilitativo che coinvolga oltre all’ortot- petenze visive. Queste abilità sono ancora molto limitate tista anche le altre figure professionali (neuropsichiatra ma migliorano rapidamente nelle prime settimane di vita, infantile, psicologo, logopedista, fisioterapista o tnpee) parallelamente alla maturazione della retina, dei nervi cra- e in maniera attiva anche la famiglia del paziente. nici, del cervello, e delle connessioni tra le varie strutture. Alla nascita il bambino è in grado soprattutto di fissare La Valutazione Visiva oggetti o figure ad alto contrasto, come delle grosse Considerando che il bambino con disabilità visiva, che strisce bianche e nere alternate, faccette contrastate, presenti o meno comorbidità con altre patologie neu- bersagli a cerchi o strisce bianche e nere. rologiche/condizioni cliniche, accede da una struttura Anche le prime relazioni che il bambino instaura, che coin- di Neuropsichiatria infantile l’anamnesi famigliare e volgono le figure genitoriali, sono in gran parte regolate l’anamnesi pre-peri-postnatale si può considerare già dallo sguardo (il bambino che sorride alla vista del volto, stata eseguita. durante l’allattamento, o quando gli si parla). È attraverso Importante invece risulta eseguire un’accurata anam- la vista che il bambino riceve informazioni preziose per nesi specifica riguardante il “comportamento visivo” programmare successivamente le sue azioni verso l’altro1. del bambino, ponendo quesiti ai genitori come se “fis- Nel caso in cui sia presente una riduzione della capa- sa il volto della mamma”, se “tende ad esplorare il cam- cità visiva le informazioni derivanti dal mondo esterno po visivo attorno a sé”, se presenta fotofobia, se sembra saranno dal bambino percepite in maniera frammenta- strabizzare, se i movimenti degli occhi sembrano cao- ria, confusa, instabile a seconda del grado di severità tici, se tende a “incantarsi” verso le fonti luminose, ecc del deficit visivo, e ciò si ripercuoterà sulla sua capacità di elaborarle, immagazzinarle, e di trarne dei concetti Valutazione Ortottica Funzionale fondamentali per il suo successivo sviluppo globale. Dopo essersi accertati che il bambino abbia eseguito Sono molte le cause che possono provocare una ridu- una visita oculistica mirata in particolare ad evidenzia- zione delle capacità visive nel bambino; alcune di tipo re l’eventuale presenza di alterazioni del fundus oculi, genetico, altre sono secondarie a problemi che si veri- delle strutture oculari, di eventuali vizi di refrazione e se ficano in gravidanza, al momento del parto o dopo la necessario aver eseguito esami elettrofisiologici come nascita. Il tipo di danno visivo spesso riflette il livello a elettroretinogramma (ERG) e Potenziali Evocati Visivi cui è avvenuto il danno stesso: mentre alcuni bambi- (PEV) da Pattern e Flash, risulta fondamentale effettua- ni infatti hanno problemi visivi a carico della struttura re un’ accurata valutazione ortottica, che prevede: dell’occhio, altri hanno disturbi legati a lesioni a carico • Osservazione del paziente: valutare la presenza di del cervello o di altre strutture nervose importanti ai fini PAC (posizioni anomale del capo), asimmetrie fac- della funzione visiva (danno visivo centrale). ciali e orbitarie, asimmetrie palpebrali, movimenti I disturbi visivi presenti in bambini con lesioni cerebrali del capo rapidi compensatori durante la fissazione, possono essere di varia gravità: nei bambini con lesio- presenza o assenza di contatto oculare, episodi di ni più estese, o che interessano in maniera più selettiva iperfissazione, nistagmo. le strutture nervose della via visiva, si può arrivare ad Poiché la funzionalità visiva può cambiare a seconda del- una vera e propria cecità, ma più spesso i disturbi sono la postura è necessario valutare e osservare il bambino meno gravi e interessano soltanto alcuni aspetti della in varie posizioni (supino, prono, funzione visiva (danni cerebrali circoscritti). decubito laterale, seduto, carpo- Appare quindi importante valutare attentamente que- ni, in stazione eretta e successi- sti bambini tramite test specifici, idonei a valutare la vamente mentre deambula) in gravità del danno visivo. Il riconoscimento tempestivo modo da capire qual’ è la postu- di una patologia riguardante il sistema visivo rappre- ra che favorisce il miglior utilizzo senta infatti il primo passo per poter formulare un pro- della vista. Spesso si lavora in gramma di riabilitazione adeguato ed efficace fin dai posizione supina con i bambini primi giorni di vita del neonato. che non hanno un buon control- È importante tenere in considerazione ed integrare gli lo di capo e del tronco e in decu- input provenienti dagli altri canali sensoriali (tattile, uditi-
PRISMA SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 7 bito laterale per favorire la prensione, per esempio nei bambini distonici. • Esame dei riflessi pupillari diretto e consensuale • Esame del riflesso di ammiccamento da flash e da minaccia: il riflesso di ammiccamento da flash è se- gno di percezione visiva ed è presente dalla nascita, cadi sono ipometriche, ipermetriche o ad arco, op- mentre il riflesso di chiusura palpebrale alla minac- pure necessitano della chiusura palpebrale per esse- cia si manifesta intorno al 3°mese ed è sempre pre- re effettuate (fenomeno definito blinking). sente in condizioni di normalità al 5° mese Faccette di Fantz per valutare (nei pazienti non colla- • Percezione e localizzazione del target luminoso: ca- boranti) e per migliorare i movimenti saccadici (Fan- pacità di voltarsi verso una fonte luminosa, si valu- tz,1953) tano anche eventuali reazioni comportamentali alla • scanning visivo: è la sequenza di fissazioni e movi- variazione dell’intensità o dello stimolo presentato. menti saccadici che il soggetto attua per esplorare • Fissazione: è la prima caratteristica che emerge uno stimolo (più facilmente valutabile quando il dalla maturazione del sistema visivo. Se è presente bambino sarà in grado di esplorare oggetti bidi- un’incapacità ad attivare stabilmente la fissazione, i mensionali) movimenti oculari del bambino risultano “erratici” • esame del campo di sguardo: indagare l’estensione cioè orientati casualmente nello spazio visivo, per e l’eventuale presenza di anomalie del campo visi- cui non possono essere analizzate in maniera ade- vo è molto importante ai fini riabilitativi, perché ci guata le caratteristiche visive dell’oggetto stesso. permette di mappare le aree in cui è presente una Può essere inoltre riscontrato il fenomeno dell’ “avoiding”, migliore percezione visiva o eventuali aree di scoto- e cioè il soggetto nel tentativo di fissare un oggetto indi- ma (dove gli stimoli non vengono percepiti affatto); rizza gli occhi dalla parte opposta per poi effettuare una ciò consente di presentare gli stimoli nelle posizioni saccade vera e propria; in altri casi può essere rilevata, più favorevoli per rendere il bambino consapevole al contrario, un’estrema rigidità della fissazione, per cui lo del proprio residuo visivo e addestrarlo ad usarlo in sguardo risulta “fisso”, nel senso che il bambino non rie- maniera funzionale. sce ad inibire la fissazione e passare da un punto ad un Per valutarlo si ricorre alle classiche tecniche dell’esa- altro dello spazio. Anche questo comportamento fa risul- me del campo visivo condotte in modalità statica o di- tare estremamente povera l’esplorazione dell’ambiente namica, ma nei bambini in età prescolare, o laddove perché rende difficile il confronto delle informazioni visi- il quadro clinico non lo permetta, si devono utilizzare ve provenienti da punti diversi dello spazio. altre tecniche meno precise ma comunque molto uti- • Valutazione dell’inseguimento visivo: la capacità li. Ad esempio si presentano al soggetto, che tiene lo di mantenere la fovea su un oggetto che si muo- sguardo fisso in posizione centrale, stimoli percepibili ve lentamente, oppure nel mantenere la fissazio- (es. palline colorate o illuminate o pile luminose) e si ne mentre il capo ruota lentamente è presente osserva il momento in cui il bambino muoverà gli occhi quando il bambino riesce a seguire uno stimolo per fissarli, ripetendo nelle varie traiettorie1 visivo nei diversi piani dello spazio. Inizialmente • esame dell’acuità visiva di risoluzione: consiste nella l›inseguimento è incompleto e discontinuo, si capacità di percepire dettagli di uno stimolo struttu- completa intorno ai 2 mesi; la tendenza iniziale rato ad esempio una scacchiera e che si esprime in è quella di seguire i percorsi orizzontali, poi cicli/grado. quelli verso l›alto e infine quelli verso il basso; Può essere valutata mediante le Teller Acuity Cards successivamente diventa sempre più dinamico. I (fig.1), o le Tavole di Lea Grating (fig.2), entrambi tec- parametri di valutazione sono la linearità (fluidi, a niche di “preferential looking” cioè basate sull’osser- scatti, completi, incompleti) la presenza/assenza di vazione del comportamento del bambino di fronte al movimenti a scatti (piccole saccadi), i movimenti target proposto, partendo dal principio che, messo di compensatori del capo, la coordinazione occhi-ca- fronte a uno stimolo omogeneo e uno strutturato, il po 2. bambino orienterà lo sguardo verso il secondo1. • Valutazione dei movimenti saccadici: le saccadi Le Teller Acuity Card si possono utilizzare fino a 36 sono movimenti rapidi che servono per collocare mesi, in visione mono o binoculare con la correzione sulla fovea l’immagine di un oggetto percepito nel diottrica migliore per il bambino. campo visivo. Dopo il 2°-3° mese la loro assenza è Nei soggetti in cui il deficit visivo e gli handicap as- indice di deficit visivo per probabile alterazione della sociati sono così severi da non permettere una quan- via retinico-corticale. I movimenti saccadici si esami- tificazione precisa della loro funzione visiva, vengono nano partendo dalla linea mediana proseguendo inoltre ricercati, in osservazioni ripetute e prolungate, i verso destra e verso sinistra, e successivamente dal segni comportamentali, diretti ed indiretti, di avvenuta centro verso l’alto e il basso. I parametri di valutazio- percezione visiva. Con segni diretti si intendono com- ne sono l’evocabilità delle saccadi (solo riflesse o an- portamenti rivolti direttamente al target visivo quali ad che volontarie), l’ampiezza, la latenza che può essere esempio la localizzazione con gli occhi, un movimento molto lunga nei bambini con deficit sensoriali-moto- della testa o degli arti in direzione del target, con segni ri; spesso in bambini con deficit visivo centrale le sac indiretti invece comportamenti supportivi che confer-
8 SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 PRISMA funzionalità visiva da condividere con l’equipè riabi- litativa e con la famiglia. b) sedute riabilitative di stimolazione visiva pura o eventualmente in compresenza con le altre figure professionali (fisioterapista, terapista della neurop- sicomotricità dell’età evolutiva, logopedista) che condividono la presa in carico del paziente. In base all’età del bambino la riabilitazione verterà sul potenziamento o sull’eventuale recupero di funzioni vi- mano la possibile reazione di percezione dell’ogget- sive differenti: to e che sono ad esempio reazioni posturali quali un Il materiale che si può utilizzare durante la riabilitazione cambiamento del tono muscolare, modificazioni della del bambino soprattutto da 0 a 3 anni e anche succes- mimica facciale, ammiccamenti. sivamente nei quadri più compromessi è tutto ciò che • riflesso vestibolo-oculare (riflesso degli occhi di bam- produce, riflette e rinfrange luce (lampadine, carta sta- bola): movimento di versione di origine vestibolare di gnola, specchi) o che ha superficie molto contrastata direzione opposta a quella di rotazione del capo che (bianco-nera). Occorre garantire il massimo contrasto serve per mantenere stabili sulla fovea le immagini de- luminoso tra gli stimoli presentati e l’ambiente: situa- gli oggetti durante brevi movimenti del capo • nistagmo optocinetico: movimento oculare riflesso che stabilizza la fissazione durante movimenti prolun- gati del capo e consente di osservare oggetti in movi- mento continuo, presente fin dai primi giorni di vita. Viene esaminato con il Tamburo di Barany (cilindro a strisce alternate bianche e nere) • Manovra di trazione (sollevamento del neonato da su- pino a seduto traendolo per le mani): il neonato può riuscire a controllare il capo in epoca precocissima, se utilizza la vista, ciò permette il sollevamento, il control- lo del capo e l’allineamento capo-tronco, soprattutto se l’esaminatore mantiene un continuo rapporto oc- chio ad occhio durante l’esecuzione della manovra. Intervento Riabilitativo Affichè risulti più efficace possibile è importante che l’intervento riabilitativo sia effettuato in modo4: • Tempestivo: va intrapreso il prima possibile, appena le condizioni cliniche del bambino lo consentono. • Intensivo: le sedute di riabilitazione dovrebbero du- zione ottimale è essere in una stanza buia o in penom- rare all’incirca 45 minuti per 2-3 volte alla settimana. bra, con il bambino posto in una posizione per lui con- L’intensità dell’intervento va rapportata alle capacità fortevole senza nulla che lo infastidisca1. di apprendimento del bambino, alla sua motivazio- È essenziale che l’ortottista prenda nota mentre propone ne ai cambiamenti, alla sua fase evolutiva. al bambino i diversi materiali degli stimoli che si dimostra- • Continuativo: nel periodo critico (primo periodo di no più efficaci nel sollecitare l’interesse visivo sia per il co- maturazione del sistema visivo) soprattutto, che va lore, la forma, la dimensione, la posizione in cui vengono dalla nascita fino ai 6 mesi, fino al periodo plastico presentati, che la velocità con cui vengono mossi. che prosegue dai 6 mesi ai 6 anni circa, è importan- Questi strumenti si possono utilizzare per stimolare fun- te che l’intervento non venga interrotto se non per zioni come l’aggancio visivo, la fissazione, l’inseguimen- brevi periodi o perché il quadro clinico del paziente to visivo e anche per rendere consapevole il soggetto lo richieda, in modo da non avere una regressione del suo residuo visivo, evitando che si abitui ad ignorar- delle funzioni acquisite. lo, altro obiettivo fondamentale della riabilitazione. La metodologia riabilitativa deve prevedere una presa in carico globale di tipo sia diretto che indiretto: • Presa in carico Diretta a) definire un progetto di presa in carico che preveda la modalità, la frequenza delle sedute riabilitative e gli obiettivi del trattamento (che devono essere rea- listici in base alle potenzialità del bambino e vanno Con il progredire dell’età e delle capacità visive del rielaborati ogni 3-6 mesi in base a quello che preve- bambino si possono poi utilizzare stimolazioni più de il progetto) che variano in base all’età del bambi- strutturate, quali immagini che contengano non solo no, al quadro clinico e alle caratteristiche della sua
PRISMA SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 9 più informazioni di luce e contrasto ma anche di forma, • Un elemento importante da tenere presente riguar- dimensione, eventualmente di colore laddove poten- da il fatto che le competenze visive di un bambino zialmente percepibile dal paziente3. risultano migliori se è presente una buona e ade- guata illuminazione dell’ambiente. Le stanze della casa dovrebbero essere illuminate con luci diffuse e omogenee, che non infastidiscano il bambino e che aiutino ad evitare l’effetto abbagliamento che una luce diretta sul volto e sugli occhi potrebbe provocare. La posizione migliore della fonte luminosa è dietro le spalle del bambino, così che ad essere illuminati siano l’ambiente circostante, gli oggetti e le persone che inte- ragiscono con lui5. CONCLUSIONI È risaputo che la funzione visiva gioca un ruolo importante nella relazione con l’altro e di conseguenza sulla comunicazione: attraverso il contatto oculare si trasmette all’altro un input per iniziare una conversazione, si sostiene l’atto comunicativo attraverso la percezione di segnali minimi di consenso o dissenso, o atteggia- Presa in carico Indiretta menti del corpo; nel momento in cui vengono meno a) counselling con i genitori/caregiver, scuola questi aspetti la comunicazione si limita solo alla com- Ai genitori deve essere fornita una costante informazio- ponente verbale, e nel caso in cui sia anch’essa com- ne, in maniera per loro comprensibile sulla situazione promessa diventa una comunicazione unidirezionale, visiva del loro bambino, sugli obiettivi del trattamento creando relazioni sociali anomale. L’approccio riabilita- e sui mezzi con i quali verranno perseguiti. tivo nel bambino ipovedente si propone di favorire il Senza attribuire ai genitori o alla scuola il ruolo di ria- prima possibile il processo di percezione e riadattarlo bilitatori è però importante che il lavoro eseguito du- alla realtà personale, ambientale e sociale del soggetto rante le sedute venga riportato e rafforzato nella quoti- intervenendo sulla minorazione sensoriale stimolando dianità del bambino in modo che egli possa compiere l’utilizzo delle potenzialità percettive, sulla disabilità fa- esperienze utili e coerenti per il suo sviluppo4. vorendo l’acquisizione di funzioni come la letto-scrittu- b) riunioni con l’ equipè riabilitativa ra, sulla mobilità poi e sulla comunicazione per preve- Fondamentale risulta per un corretto approccio globa- nire eventuali effetti secondari. 6 le rapportarsi frequentemente con le altre figure pro- Per questi motivi è importante riabilitare precocemen- fessionali coinvolte nel progetto riabilitativo del bam- te il sistema visivo, per permettere una maturazione il bino in modo da perseguire uno sviluppo delle sue più armoniosa possibile di tutte le altre aree di svilup- abilità il più possibile armonico po (motoria, di linguaggio, affettiva) perché stimolare la c) adattamento nelle attività quotidiane risorsa visiva significa lavorare indirettamente sugli altri Importante è fornire consigli ai genitori su come adat- aspetti dello sviluppo ad essa connessi, e può essere un tare gli ambienti di casa, gli oggetti utilizzati nella vita punto di partenza per la terapia riabilitativa globale7. quotidiana con il bambino in modo da renderli più facilmente percepibili, come ad esempio per la culla Bibliografia e webgrafia adottare paracolpi a strisce o scacchiere bianche e nere 1. Cannao M. La mente con gli occhiali, sviluppo patologia o a colori ad elevato contrasto (blu-giallo, blu-bianco, e riabilitazione della funzione visiva nel bambino, Franco rosso-verde), ricoprire con un sacchettino in stoffa di Angeli, 2008 colore bianco e nero (strisce, scacchi, pois...) il biberon 2. Sabbadini G. Manuale di neuroftalmologia dell’età evoluti- del bambino, piatti, cucchiai, ecc. va, Franco Angeli, 2000 3. Micarelli S. Dalla riabilitazione ortottica all’inclusione scola- stica: strumenti e percorsi per gli alunni ipovedenti, con- vegno La disabilità visiva:dalla prevenzione all’inclusione, Roma, 17 marzo 2018 4. SIMFER e SINPIA, Raccomandazioni per la riabilitazione dei bambini affetti da PCI, 2013 • Durante il gioco cercare di presentare 5. Mercuri E. Cioni G. Fazzi E. Cosa vede il mio bambino, con- al bambino un oggetto alla volta. Non è vero, infatti, sigli per lo sviluppo delle capacità visive nel primo anno di quello che a volte si sente dire, cioè che sia meglio vita, Fondazione Mariani, 2005 6. AA Vari "Guida alla professione di ortottista" casa Editrice presentare al bambino più cose e più stimoli; riem- città del sole, 2009. pirlo di giochi e presentarglieli tutti insieme signi- 7. Blasi F. Il sistema visivo nello sviluppo del bambino ed fica creare un’inutile confusione e saturare la sua importanza dell’intervento terapeutico www.neuropsico- attenzione. Il bambino con difficoltà visive ha invece motricista.it, 8 marzo 2020 bisogno di tempo e di stabilità perchè le diverse at- tività risultino per lui positive e arricchenti5.
10 SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 PRISMA IPOVISIONE ED IPOACUSIA: GLI EFFETTI DELLA DOPPIA PERDITA SENSORIALE NEGLI ANZIANI ■ Martina Lo Iacono, Vincenzo Marchese, Ortottisti Trapani Parole chiave: patient during the different phases of the therapeutic Ipovisione, ipoacusia, anziani, perdita sensoriale. path in order to maximize their management and, where possible, rehabilitation. Introduzione La doppia perdita sensoriale (ipovisione ed ipoacusia, Il doppio danno sensoriale: apprendimento e mi- “dual sensory impairment”) può essere presente ad ogni glioramento basati sulla pratica età (difetto genetico, infortunio, malattie), tuttavia ciò In letteratura esistono diversi gradi e definizioni della che incide maggiormente sull’insorgenza di tale condi- compromissione sensoriale singola della vista e dell’u- zione è l’odierna maggiore longevità. La prevalenza sti- dito, tuttavia poche sono le definizioni del “doppio mata è tra il 9% e il 21% negli adulti di età superiore ai danno sensoriale”. Le definizioni proposte tendono 70 anni e aumenta con l’età (1). La presenza di entrambe ad essere poco specifiche e hanno poche implicazioni le disabilità sensoriali aumenta l’impatto funzionale del nella pratica clinica. Questo è in parte dovuto al fatto singolo deficit (2-3). La maggior parte delle persone svi- che non è chiara quale sia l’interazione tra le due me- luppa questa condizione come conseguenza di processi nomazioni, perdita visiva e perdita uditiva, che produ- patologici legati all’età che raramente risultano in sordi- ce una popolazione di pazienti molto eterogenea e tà e cecità totali. Date le implicazioni dal punto di vista con esigenze molto differenti (4). Ciò si traduce in dif- fisico, psichico e sulla qualità della vita di questi sogget- ficoltà diagnostiche e terapeutiche per i professionisti, ti, l’oftalmologo e l’ortottista dovrebbero riconoscere la in quanto spesso mancano gli strumenti per riconosce- comorbilità e formulare percorsi terapeutici appropriati re, classificare questa patologia e poter soddisfare le per il loro trattamento, indirizzandoli agli specialisti di esigenze di tali persone che, non di rado, si incontrano riferimento e costruendo con quest’ultimi rapporti inter- nella pratica lavorativa quotidiana; il tutto è aggravato disciplinari proficui in modo tale da seguire il paziente anche da un approccio interdisciplinare minimo o nul- durante le diverse fasi del percorso terapeutico al fine lo tra gli specialisti, dalla mancanza di protocolli e test di massimizzarne la gestione e, ove possibile, la riabili- clinici per la classificazione del danno, di linee guida tazione. capaci di fornire raccomandazioni di comportamento clinico-assistenziale e quindi di sistemi di valutazione Keyword: dei percorsi riabilitativi. Low vision, hearing loss, the elderly, sensory loss. L’ipovisione può essere il risultato di diverse patologie (glaucoma, cataratta, retinopatia diabetica) ma la de- Introduction generazione maculare senile è la causa più comune di Double sensory loss (low vision and hearing loss, “dual perdita della vista negli anziani. Eseguire il test di Am- sensory impairment”) can be present at any age (ge- sler in binoculare è utile per valutare in che modo e netic defect, injury, disease), however what affects the quanto i due occhi compensino le zone scotomatose. onset of this condition is today’s greater longevity. The Tali scotomi (centrali o paracentrali, relativi o assoluti, estimated prevalence is between 9% and 21% in adults più o meno estesi) possono infatti rendere impossibile over the age of 70 and increases with age (1). The pres- la lettura. In tale ambito un ruolo fondamentale lo rico- ence of both sensory disabilities increases the function- pre il microperimetro tramite il quale è possibile fare al conditions of the single deficit (2-3). Most people un’accurata stima della sensibilità maculare del pazien- have encountered this condition as a consequence of te per individuare la sede e quantificare la stabilità di age-related pathological processes that rarely occur in fissazione in un rapporto diretto e topograficamente total deafness and safety. Given the implications from localizzato con le lesioni anatomiche visibili oftalmo- the physical, psychic and quality of life of these subjects, scopicamente. I moderni campimetri statici sono stati the ophthalmologist and orthoptist should recognize sviluppati in modo da dare maggior peso ai 10 gradi the comorbidity and formulate appropriate therapeutic centrali del campo visivo. Per comprendere i disagi visi- paths for their treatment, directing them to the reference vi di tali pazienti è bene definire i due possibili gruppi: specialists and they should build profitable interdisci- plinary relationships with the latter in order to follow the 1. Pazienti con scotoma relativo e fissazione centrale
PRISMA SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 11 (come succede ad esempio nei soggetti con edema presbiacusia è stata riscontrata in oltre il 30% dei pa- maculare diabetico) nei quali si riscontra una bassa zienti affetti da doppia perdita sensoriale (7). acuità visiva e una ridotta sensibilità al contrasto. Questi pazienti hanno un’aumentata probabilità di Tale gruppo trae beneficio da un adeguato ingran- sviluppare difficoltà di comunicazione, diminuzione dimento e un contrasto migliore ottenuto con una dell’indipendenza funzionale (mobilità), sintomi de- corretta illuminazione e filtri selettivi. pressivi e difficoltà comunicative, isolamento sociale, 2. Pazienti con scotoma centrale assoluto che causa la aumento della mortalità e morbilità (8-9). Inoltre la perdita di fissazione foveale. Tale gruppo cercherà di doppia perdita sensoriale è maggiormente associa- utilizzare, più o meno consciamente, zone retiniche ta al declino cognitivo e alla depressione rispetto alla adiacenti a quella foveale scotomatosa. Tramite la singola perdita sensoriale (10) e numerosi studi hanno riabilitazione con il microperimetro, tale zona potrà mostrato come il trattamento di entrambe le condizio- essere sfruttata per diventare il nuovo PRL (“prefer- ni possano diminuire questi effetti negativi sul declino red retinal locus” ovvero la nuova area retinica prefe- cognitivo e funzionale (11). renziale di visione eccentrica). Per questi pazienti sarà È importante che l’oftalmologo e l’ortottista siano a co- molto più difficoltosa la lettura che risulterà alquanto noscenza dell’evenienza che la perdita di udito possa rallentata. Il PRL scelto dal paziente verrà utilizzato nel peggiorare l’impatto funzionale della perdita visiva. momento in cui risulta stabile ed è dunque riabilita- Pertanto è bene ricordare che la doppia perdita sen- to, diventando così TRL ovvero “trained retinal locus”. soriale influenza l’aspetto fisico, psichico e psicosocia- Ciò sarà frutto di esercizi mirati e continui atti a rende- le dei pazienti. In quest’ottica si sono evoluti i centri di re il paziente capace di utilizzare tale area retinica per ipovisione che non si limitano più (come avveniva ori- la lettura (FIG. 1). ginariamente) alla sola prescrizione di un ausilio ottico associato ad un eventuale training all’uso dell’appa- recchio in questione, ma sono diventate strutture con caratteristiche multidisciplinari in cui operano appunto differenti figure specialistiche al fine di offrire al pazien- te un’assistenza globale. Ciò per assicurare percorsi so- cio-sanitari idonei ai bisogni del paziente e ai familiari che spesso non sono in grado di far fronte da soli alle difficoltà emergenti da tali problematiche. La gestione FIG. 1 - Miglioramento della stabilità della fissazione da insta- del paziente dovrà dunque essere la conseguenza di bile a relativamente instabile dopo programma riabilitativo con biofeedback microperimetrico in paziente affetto da de- un lavoro d’equipe, tra cui anche psicologo e assistente generazione maculare legata all’età. sociale, per la messa a punto di un progetto longitudi- nale ad hoc che guardi alla persona nella sua totalità e complessità. Le reazioni emotive infatti possono essere La perdita dell’udito legata all’età (presbiacusia) col- varie e non solo di tipo depressivo, con la conseguen- pisce in particolare le alte frequenze e inizia intorno al te attivazione di meccanismi di difesa da parte del pa- quinto decennio di vita. Essa può essere definita come ziente. Egli potrebbe mostrarsi invece arrabbiato circa una progressiva, bilaterale e simmetrica perdita uditiva l’accettazione della sua patologia e ciò ostacolerebbe neurosensoriale, secondaria alla degenerazione delle fortemente un processo di riabilitazione; in tale caso strutture dell’orecchio interno (4). Nella seconda decade è fondamentale che la figura di competenza, lo psico- di vita il 16% degli individui mostra un calo della soglia logo, lavori sul controllo di questa risposta. È raro che uditiva nelle frequenze superiori a 8 kHz, il 50% nel terzo la persona si mostri collaborativa e consapevole del- decennio e quasi tutti i pazienti nel quarto decennio di la sua condizione, in quanto quasi sempre si attiva un vita. I principali fattori di rischio sono l’invecchiamento e processo o di rifiuto della problematica o addirittura l’esposizione al rumore (5) (FIG. 2). di negazione della stessa che determina un livello di aspettative sulle proprie abilità sproporzionato rispetto alle reali capacità (FIG. 3). FIG. 2 – Presbiacusia La presbiacusia si riscontra generalmente alle alte fre- quenze, oltre 8 kHz, poi progredisce a quelle oltre 6 kHz, e infine oltre 4 kHz. L’udito a frequenze inferiori FIG. 3 - L’obiettivo dello specialista è fornire al paziente anzia- può essere ridotto, ma la percezione delle basse fre- no la migliore qualità di vita, ottimizzando le potenziali attività quenze rimane generalmente meno colpita (6). della vita quotidiana ed identificando i fattori di rischio come L’associazione tra degenerazione maculare senile e la depressione.
12 SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 PRISMA Differenti studi hanno mostrato come sia l’udito che Conclusioni: la pratica basata su “sistemi medici” la visione siano necessari affinché vi sia un’interazione Compito degli oculisti e degli ortottisti non è certamen- attiva con l’ambiente che ci circonda. In particolare la te quello di trattare la perdita dell’udito negli anziani, visione ha un impatto immediato per interagire con ma il riconoscimento appropriato di questa importante il mondo fisico e spaziale, mentre l’udito è necessa- comorbilità e la comunicazione con il medico di base rio per rapportarsi con il mondo sociale (12). Tuttavia, o con l’otorinolaringoiatra potrebbe consentire inter- mancano studi che mostrino gli effetti interattivi delle venti che migliorerebbero la presbiacusia e la qualità due patologie. della vita del paziente. Arrendersi o limitarsi all’aspet- to oculistico comporterebbe sicuramente la perdita di Cosa non fare e cosa fare: abilità interpersonali e opportunità di miglioramento della qualità di vita del comunicazione paziente. Inoltre, l’oftalmologo/ortottista è spesso il pri- Di fronte al paziente anziano con ipovisione e perdita mo e a volte l’unico punto di contatto per il paziente dell’udito lo specialista può, in preda alla frustrazione, con il “sistema medico”, pertanto è importante avere un essere tentato ad “arrendersi” al paziente. Sebbene la quadro generale delle sue esigenze. valutazione e il trattamento della perdita dell’udito non È quindi essenziale che vengano condotti studi che rientrino nella pratica né dell’oftalmologo né dell’ortot- mostrino quali siano gli effetti interattivi tra ipovisione tista, bisogna ricordare che è responsabilità di ogni sa- e ipoacusia, e che vi sia un miglioramento dell’istruzio- nitario considerare nel complesso le esigenze di ogni ne del personale affinché venga formato a svolgere un singolo paziente. Nonostante alcune forme di perdi- lavoro d’equipe, con la realizzazione di programmi di ta dell’udito negli anziani non siano reversibili, molte riabilitazione e di strategie che permettano di superare sono suscettibili di valutazione e trattamento. Si devo- le difficoltà di comunicazione con questi pazienti. no prendere in considerazione questi aspetti quando la perdita dell’udito appare evidente (ad esempio, do- Bibliografia vendo urlare al paziente) ed in particolare se non è sta- 1. Saunders GH, Echt KV. An overview of dual sensory im- ta effettuata alcun precedente tentativo di trattamento pairment in older adults: perspectives for rehabilitation. (ad esempio con apparecchi acustici). L’oftalmologo e Trends Amplif. 2007;11(4):243–58. l’ortottista, in queste situazioni, hanno il dovere di rico- 2. Capella-McDonnall ME. The effects of single and dual noscere il problema e di indirizzare adeguatamente il sensory loss on symptoms of depression in the elderly. paziente agli specialisti più idonei. Int J Geriatr Psychiatry. 2005;20(9):855–61. 3. McDonnall MC. The effects of developing a dual sensory Dobbiamo quindi riconoscere ed essere sensibili alle loss on depression in older adults: a longitudinal study. esigenze particolari dei pazienti anziani con perdita J Aging Health. 2009;21(8):1179–99. dell’udito. Parlare con un parente piuttosto che diretta- 4. Wadsworth J; Royal National Institute for the Blind. mente al paziente isola ed emargina quest’ultimo, ren- Raising the profile of deafblindness. New Beacon. dendo la cura subottimale. Ai pazienti con problemi di 1999;83(972). 5. Gates GA, Mills JH. Presbycusis. Lancet. 2005 udito, che richiedono più tempo durante la visita, può Sep;366(9491):1111–20. essere chiesto di portare per iscritto le loro domande 6. Arvin B, Prepageran N, Raman R. “High frequency pre- o di venire in un momento in cui lo specialista è meno sbycusis”-is there an earlier onset? Indian J Otolaryngol occupato (FIG. 4). Head Neck Surg. 2013 Dec;65(S3 Suppl 3):480–4. 7. Thomas Niklaus Roth, Dirk Hanebuth, Rudolf Probst. Pre- valence of age-related hearing loss in Europe: a review. European Archives of Oto-Rhino-Laryngology August 2011, Volume 268, Issue 8, pp 1101–1107 8. Byron L. Lam, MD; David J. Lee, PhD; Orlando Góm- ez-Marín, PhD; et al. Concurrent Visual and Hearing Im- pairment and Risk of Mortality. The National Health In- terview Survey. Arch Ophthalmol.2006;124(1):95-101. doi:10.1001/archopht.124.1.95 9. Wittich W, Watanabe DH, Gagné JP. Sensory and demo- graphic characteristics of deafblindness rehabilitation clients in Montréal. Canada. Ophthalmic Physiol Opt. 2012;32(3):242–51. 10. Dammeyer J. Deafblindness: a review of the literature. Scand J Public Health. 2014;42(7):554–62. 11. Michele E. Capella-McDonnall. The effects of single and dual sensory loss on symptoms of depression in the el- FIG. 4 - Per i pazienti con perdita multisensoriale è consiglia- derly. Int J Geriatr Psychiatry 2005; 20: 855–861. bile l’uso appropriato degli ausili visivi, la consulenza in un 12. Heine C, Browning CJ. Communication and psycho- ambiente tranquillo e l’uso della comunicazione scritta e orale. social consequences of sensory loss in older adults: overview and rehabilitation directions. Disabil Rehabil. A seconda della gravità della doppia perdita sensoria- 2002;24(15):763–73. le, il paziente dovrebbe essere indirizzato verso un per- corso riabilitativo.
PRISMA SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 13
14 SETTEMBRE-DICEMBRE 2019 PRISMA IL RUOLO DELL’ORTOTTISTA IN ELETTROFISIOLOGIA DELLA VISIONE ■ Giorgio Placidi, Ortottista Roma Scopo Il ruoloprincipali dell’ortottista aree di interesse in cui oggi l’ortottista in Elettrofisiologia dellatrova Visione Presentare ai diversi profili professionali delle aree impiego. Giorgio Placidi 1, tecnica, riabilitazione e della prevenzione il Institute ruoloofeOphthalmology, le Università Cattolica del S. Cuore, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, IRCCS Rome, Ita Il ruolo dell’ortottista competenze svolte dall’ortottista nell’ambito dell’Elet- Scopo in Elettrofisiologia Il ruolo dell’ortottista dellainVisione Elettrofisiologia della Visione Giorgio Placidi , trofisiologia della Institutefunzione visiva. Presentare ai diversi profili Giorgio Placidi , professionali 1 1 Institute of Ophthalmology, Università Cattolica del S. Cuore, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, IRCCS Rome, Italy Gli innumere of Ophthalmology, Università di area Cattolica del S. Cuore, tecnico-riabilitativa il Fondazione ruolo e lePoliclinico Universitario A. Gemelli, IRCCS Rome, Italy oftalmologia competenze svolte Scopo dall’ortottista Obiettivi Scopo Obiettivi incrementare Introduzione nell’ambito dell’Elettrofisiologia della della nostra Presentare ai diversi profili professionali Gli innumerevoli progressi raggiunti in Presentare ai diversi profili professionali funzione visiva. Gli innumerevoli progressi oftalmologia raggiunti in all’ortottista d di area tecnico-riabilitativa il ruolo e le hanno contribuito ad Negli di area competenze ultimi tecnico-riabilitativa svolte trenta il ruolo e anni, le dall’ortottista la figura dell’ortottista competenze svolte nell’ambito dell’Elettrofisiologia della ha dall’ortottista oftalmologia hanno contribuito incrementare leadspecialità e le specificità diversi dall’es oculare. incrementare le specialità e della le specificità nostra professione permettendo conosciuto nell’ambito una profonda dell’Elettrofisiologia della evoluzione sia per quanto Introduzione funzione visiva. della nostra professione all’ortottista permettendo di inserirsi in contesti lavorativi Tutti questi riguarda la formazione sia per gli aspetti relativi alla ha funzione visiva. diversi lavorativi all’ortottista di inserirsi in contesti dall’esclusivo studio della motilità contesto gen Negli ultimi trenta anni, la figura dell’ortottista oculare. specifico, del diversi dall’esclusivo studio della motilità professione. conosciuto una profonda Introduzione Tutti questi cambiamenti, inseriti nel evoluzione sia per oculare. seguito in par contesto generale ma, al tempo stesso Introduzione quanto riguarda laNegli formazione sia per gli aspetti Tutti questi cambiamenti, specifico, inseriti dellanel figura. Dotarsi di un corpo sistematico relativi alla di teoria conosciuto ha consenti- ultimi trenta anni, la figura dell’ortottista ha nostra professione, hanno professione. una profonda evoluzione sia per contesto generale ma, al tempo seguito in stesso parallelo l’evoluzione della nostra Per questo m Negli ultimi trenta anni, la figura dell’ortottista ha L’ortottica è stataquanto to agli una ortottisti una siamaggiore per sanitaria autorità inquadrata professionale, come professione riguarda la formazione sia per gli aspetti specifico, della nostra professione, figura. hanno che il termi conosciuto profonda evoluzione di area relativi tecnica-riabilitativa alla professione. dopo un seguito in parallelo l’evoluzionePerdellaquestonostra motivo, quando si è compreso sufficiente pe che è stata al tempo stesso causa ed effetto quanto riguarda la formazione sia per gli aspetti lungo percorso, iniziato nel 1990 con la professione di altre Legge L’ortottica è stata inquadrata come figura. che il termine “ortottista” non era più competenze, relativi alla professione. 341, ossia sanitaria la “Riforma di areaordinamenti degli tecnica-riabilitativa dopo un didattici sufficiente per definire il nostro core di Per questo motivo, quando si è compreso titolo di “assis caratteristiche professionali quali esclusività e com- lungo percorso,lainiziato nel 1990 con labase Legge competenze, L’ortottica è stata inquadrata come professione universitari”, che ha elevato formazione 341, ossia la “Riforma degli di ordinamenti didattici che il termine “ortottista” non era ad piùesso è stato affiancato il La perimetria sanitaria di area tecnica-riabilitativa dopo un da “para-universitaria” ad “universitaria”. titolo di “assistente in oftalmologia”. sufficiente per definire il nostro core di lungopetenza tecnica, autonomia lavorativa, responsabilità universitari”, che ha elevato la formazione di base La perimetria computerizzata e manuale, gli esami strumen percorso, iniziato nel 1990 con la Legge Dotarsi di un corpo sistematico di teoria ha competenze, ad esso è stato esami affiancato strumentaliilnegli ambulatori di cornea, da “para-universitaria” ad “universitaria”. l’assistenza in e leadership che ha elevato laall’interno formazione di basediprofessionale, gruppi di lavoro specifici. 341, ossia la “Riforma degli ordinamenti didattici consentito agli ortottisti Dotarsi di un unacorpo maggiore sistematico diautorità teoria ha titolo di “assistente in oftalmologia”. universitari”, l’assistenza in sala operatoria, la diagnostica per immagini, che consentito è stataaglial ortottisti tempo unastesso maggiorecausa autorità La perimetria computerizzata eper manuale, gli immagini, l’ipovisione, l’elettrofisiologia e la ricerca cos Il riconoscimento di un corpo sistematico di sempre da “para-universitaria” ad “universitaria”. piùesclusività rilevante didi un ed effetto di altre caratteristiche professionali ruolo di professionale, che è stata al tempo stesso causa ed effetto altretecnica, caratteristiche professionali esami strumentali negli ambulatori di cornea, la ricerca costituiscono le principali aree di interesse in Dotarsi teoria ha quali e competenza autonomia l’assistenza in sala operatoria, la diagnostica interesse in cui oggi l’ortottista trova utilità non solo nel settore sanitario ma anche responsabilità sociale impiego. quali esclusività consentito agli ortottisti una maggiore autorità lavorativa, responsabilità e leadership all’interno e competenza tecnica, autonomia impiego. per immagini, l’ipovisione, l’elettrofisiologia e professionale, che è stata al tempo stesso causa di gruppi di lavoro lavorativa, specifici. e leadership all’interno da parte di altre della comunità professionali ha favorito lo sviluppo sempre piùdi diuna la ricerca costituiscono le principali aree di in di gruppi di lavoro specifici. Assistenza Imaging retinico ed effetto caratteristiche Il riconoscimento sempre più rilevante undi ruolo Topografia corneale Perimetria Assistenza in Imaging retinico quali esclusività e competenza tecnica, autonomia di utilità non solo dinel Il riconoscimento rilevante un ruolo Topografia corneale interesse computerizzata Perimetria computerizzata in operatoria sala cui oggi l’ortottista OCT trova Elettrofisiologia sala operatoria OCT cultura professionale confermata sociale da partedalla nascita del- settore utilità non solo nel sanitario ma anche settore sanitario ma anche lavorativa, responsabilità e leadership all’interno impiego. della dacomunità sociale parte ha favorito della comunità ha favoritololo la nostra associazione di sviluppo categoria della (AIOrAO), da un di gruppi di lavoro specifici. sviluppo diprofessionale di una cultura una cultura professionale confermata confermata Il riconoscimento sempre più rilevante di un ruolo dalla nascita della nostra associazione di categoria Assistenza in Imaging retinico Topografia dalla nascitacorneale nostra Perimetria associazione computerizzata di categoria Elettrofisiologia sala operatoria OCT elevato numero difavorito pubblicazioni di settore, dalle ini-e dalla ( AIOrAO ), di utilità non solo nel settore sanitario ma anche (AIOrAO), da un elevato numero di pubblicazioni da un elevato numero di pubblicazioni sociale da parte della comunità ha lo di settore, dalle di settore, dalle iniziative congressuali iniziative congressuali e dalla ziative congressuali e dalla trasformazione Professionale neldella fede- sviluppo di una cultura professionale confermata trasformazione di federazioni trasformazione di federazioni e collegi nell’Ordine e collegi quale oggi siamo nell’Ordine inclusi. dalla nascita della nostra associazione di categoria Professionale nel quale oggi siamo inclusi. razione (AIOrAO di collegi ), da un elevato dei TSRM nell’Ordine Professionale numero di pubblicazioni Perimetria manuale Autofluorescenza di settore, dalle iniziative congressuali e dalla con 19 professioni nel quale oggi siamo inclusi. Perimetria manuale Autofluorescenza trasformazione di federazioni e collegi nell’Ordine Professionale nel quale oggi siamo inclusi. Perimetria manuale Autofluorescenza Materiali e metodi Essendo questo poster prettamente esplicativo riguar- do il ruolo dell’ortottista in elettrofisiologia, la metodo- Obiettivi logia illustrata si inserisce nell’ambito della “Good Cli- Gli innumerevoli progressi raggiunti in oftalmologia nical Practice” (GCP). hanno contribuito ad incrementare le specialità e L’ortottista accompagna il paziente lungo tutto il per- le specificità della nostra professione permettendo corso della visita: dall’accoglienza alla raccolta di dati all’ortottista di inserirsi in contesti lavorativi diversi clinici, dalla preparazione alla misurazione. dall’ortottica tradizionale. Un elettroretinogramma è un esame ultraspecialistico Tutti questi cambiamenti, inseriti nel contesto gene- che richiede molto spesso un lungo tempo di adatta- rale ma, al tempo stesso specifico, della nostra pro- mento. Per questo motivo, l’ortottista ha un contatto fessione, hanno seguito in parallelo l’evoluzione della diretto e prolungato con il paziente e deve saper co- nostra figura. municare con lui. Spesso la comunicazione avviene Per questo motivo, quando si è compreso che il ter- spiegando l’esame ed il suo razionale. mine “ortottista” non era più sufficiente per definire il Sebbene la refertazione dell’esame resti un atto esclu- nostro core di competenze, ad esso è stato affiancato sivamente medico, questo non significa che l’ortottista il titolo di “assistente in oftalmologia”. debba limitarsi ad eseguire l’esame. Infatti, al termine La perimetria computerizzata e manuale, gli esami della visita, egli riferisce informazioni sullo svolgimento strumentali negli ambulatori di cornea, l’assistenza in dell’esame riguardanti qualità ed attendibilità ed ana- sala operatoria, la diagnostica per immagini, l’ipovi- lizza con il medico, il risultato dell’esame affiancandolo sione, l’elettrofisiologia e la ricerca costituiscono le nell’atto della diagnosi
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