DALLE SUPERILLAS AL TACTICAL GREENERY - Sperimentazioni e strategie transcalari di rigenerazione vegetale dello spazio urbano

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DALLE SUPERILLAS AL TACTICAL GREENERY - Sperimentazioni e strategie transcalari di rigenerazione vegetale dello spazio urbano
ARCHITECTURE
                     AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 11 | 2022 | pp. 62-73
                     ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/1152022

ESSAYS & VIEWPOINT

                     DALLE SUPERILLAS AL TACTICAL GREENERY
                     Sperimentazioni e strategie transcalari di
                     rigenerazione vegetale dello spazio urbano

                     FROM SUPERILLAS TO TACTICAL GREENERY
                     Experiments and transcalar strategies of
                     vegetal regeneration of urban space

                     Emanuela Coppola, Leonardo Zaffi, Michele D’Ostuni

                     ABSTRACT
                     La nuova azione urbana, che pone al centro lo sviluppo del verde come strumento
                     strategico per riqualificare la città non solo sotto il profilo ambientale ma anche sociale
                     e culturale, è, nella sua forma più innovativa, il prodotto di iniziative transcalari condot-
                     te su piani diversi da una molteplicità di soggetti. Le sperimentazioni e le politiche sulla
                     città e i quartieri interagiscono e si valorizzano nel rapporto con le tattiche locali e con
                     le reti di micro interventi puntuali attraverso iniziative spontanee e dal basso. Il contri-
                     buto intende evidenziare come oggi, in questa multiforme dimensione del progetto ur-
                     bano, sussiste un filo conduttore indissolubile fra le esperienze di pianificazione a scala
                     vasta (piani metropolitani comunali), quelle a scala di quartiere delle Superillas, delle
                     Ville du quart d’heure e quelle riconducibili all’azione a piccola scala del Tactical Gree-
                     nery, con l’obiettivo comune di realizzare quelle infrastrutture verdi destinate nel futuro
                     a permeare sempre più gli spazi di vita delle città.

                     New urban action, based on the development of green areas as a strategic tool for
                     upgrading the city from an environmental, social and cultural point of view, is at its
                     most innovative, the result of transversal initiatives at different levels by a variety of
                     subjects. Experimentation and policies relating to the city and its neighbourhoods in-
                     teract and are enriched in their relationship with local strategies and networks of punc-
                     tual micro-interventions through spontaneous, bottom-up initiatives. This paper intends
                     to highlight how today, in the varied design of the city, there is a common thread be-
                     tween large-scale planning experiences (municipal metropolitan plans), those on a
                     neighbourhood scale of the Superillas, the Ville du Quart d’Heure and those on a small
                     scale of Tactical Greenery. The common goal of creating green infrastructure for the fu-
                     ture will be to permeate city living spaces.

                     KEYWORDS
                     riforestazione urbana, urbanature, urbanistica tattica, agricoltura urbana, infrastrutture verdi

                     urban reforestation, urbanature, tactical urbanism, urban farming, green infrastructure

                     Emanuela Coppola is a Researcher in Urban Planning at the Department of Architec-
                     ture (DIARC) of the ‘Federico II’ University of Naples (Italy). She carries out research on
                     environmental planning, ecological transformation of cities, green infrastructure, clima-
                     te adaptation and healthy cities, local development policies and urban communities.
                     Mob. +39 338/42.73.261 | E-mail: ecoppola@unina.it

                     Leonardo Zaffi, Architect and PhD, is an Associate Professor in Architectural Techno-
                     logy at the Department of Architecture of the University of Florence (Italy). He is the
                     Scientific Director of the Architecture and Self Build Laboratory at DIDA and carries out
                     research on building and urban regeneration, public space design, temporary systems
                     and self-building practices. Mob. +39 335/54.23.942 | E-mail: leonardo.zaffi@unifi.it

                     Michele D’Ostuni, Architect and PhD, is a Senior Researcher at the Department of
                     Agricultural and Food Sciences, University of Bologna (Italy) and a Member of the
                     Scientific Committee of the UrbanFarm Challenge organized by the Alma Mater Uni-
                     versity of Bologna. He is an expert in urban farming projects and soilless cultivation sy-
                     stems. Mob. +39 338/70.38.265 | E-mail: michele.dostuni@unibo.it

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Coppola E., Zaffi L., D’Ostuni M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 62-73

      Patrik Geddes (1970) è stato il primo a lega-      spontanea ma identificative di azioni anche sim-               urbani e comunitari, boschi, aree di forestazio-
re natura e città attraverso la sua concezione di        boliche dei movimenti urbani.                                 ne, ecc.), connesse tra loro dal sistema della mo-
‘ecologia umana’ e ad assimilare il ruolo di un                                                                        bilità pedonale o ciclopedonale.
parco in città a quello di una cattedrale per il va-     Sperimentazione europee d’area vasta | La                          Approcci ecologici che si fondano sul con-
lore pedagogico che riveste; è stato, inoltre, il        strategia per l’infrastruttura verde e gli spazi              cetto di bioregione geddessiana, che passa dal
primo a definirsi ‘architetto di paesaggio’ e a evi-      aperti dell’area metropolitana di Londra del 2012,            concetto di ‘campagna urbana’ quale nuova pro-
denziare la necessità di curare il verde urbano,         denominata ALGG – All London Green Grid                       posta di paesaggio della città (Donadieu, 1998)
con l’alternare orti e giardini intorno alle città in-   (Greater London Authority, 2012) può conside-                 fino al recente concetto magnaghiano di ‘prin-
fluenzando, con i suoi insegnamenti, la nascita          rarsi la prima sperimentazione europea d’area va-             cipio territoriale’ (Magnaghi, 2020) quale rotta
del contemporaneo movimento per la Garden                sta, estensione di un precedente progetto pilo-               di una futura civilizzazione eco-territorialista. In
City, portato alle estreme conseguenze dal Mo-           ta del 2003 relativo esclusivamente all’area orien-           Italia, invece, il Piano Strategico dell’Infrastrut-
vimento Moderno (Gaeta, Janin-Rivolin and Maz-           tale di Londra, la ELGG – East London Green                   tura Verde (PSIV) della Città di Torino del 2018
za, 2018). Per quasi un secolo i sistemi naturali        Grid (Acierno, 2012). La ALGG aspira a costruire              rappresenta la pianificazione più innovativa sul
sono stati isolati ed esclusi dallo spazio pubbli-       una diffusa griglia verde metropolitana e recepi-             tema che va oltre la semplicistica nozione di do-
co: la presenza della natura urbana è stata sacri-       sce il concetto di ‘green grid’ quale rete integra-           tare un territorio comunale di un Piano del Verde
ficata e ridotta a dotazione funzionale a causa          ta di spazi verdi e aperti insieme con la rete blu            (Coppola, 2021): tale elaborazione si fonda sul
della perdita di una visione culturale capace di         costituita da fiumi e canali al fine di dotare il ter-          centrale coinvolgimento dei cittadini (Fig. 2), si
conciliare la crescita economica con la salute           ritorio di una vasta infrastruttura urbana soste-             basa su analisi rigorose dello stato attuale del
dell’uomo e la qualità degli ecosistemi (Cortesi,        nibile, descrivendo e sostenendo un approccio                 sistema e si rapporta strettamente ad altri nuovi
2020). Solo negli ultimi vent’anni, in Europa, il        alla progettazione e gestione di spazi aperti (non            strumenti pianificatori, quali il Piano di Resilien-
verde è tornato a essere un elemento essenziale          solo verdi), i cui benefici vanno dalla gestione del-          za Climatica (Città di Torino, 2020), il Piano Fo-
della pianificazione, sia a scala metropolitana che       le inondazioni al condurre una vita sana in un am-            restale Aziendale per la Gestione dei Boschi Col-
comunale: dall’ormai noto Piano delle Infrastrut-        biente sano fino al miglioramento economico e                 linari1 e il Piano di Protezione Civile recentemen-
ture Verdi di Londra (Coppola, 2016) al più re-          sociale (Coppola, 2016). La struttura dell’ALGG               te aggiornato (Mangili, 2021). Nel PSIV è inoltre
cente Pla Director di Barcellona del 2019 (Àrea          è stata costruita attorno a quattro elementi chia-            interessante il ruolo delle forme di partenariato
Metropolitana de Barcelona, 2020), ai piani di           ve: i fiumi esistenti, tra cui il Tamigi; gli spazi aperti     pubblico/privato per la realizzazione e gestione
adattamento, queste iniziative si stanno moltipli-       e le aree idonee alla creazione di nuovi parchi; le           del verde pubblico come la sperimentazione dei
cando in Europa ma anche in Italia.                      connessioni verdi esistenti o proposte come cor-              patti di collaborazione per i beni comuni ma an-
     Il recente periodo di pandemia da Covid-19          ridoi, come la proposta di London Riverside Link;             che dei percorsi di progettazione partecipata
ha sollecitato una riflessione più serrata sul con-       i paesaggi protetti che sono generalmente situa-              che diventano occasioni per verificare le esigen-
cetto di Health-city dove l’idea di città sana ci        ti al confine di Londra.                                       ze delle comunità locali e dunque dei futuri frui-
restituisce la centralità che devono assumere i                Un recente Piano di grande interesse per la             tori. Centrale è anche la sensibilizzazione sul
sistemi naturali nei nostri contesti insediativi per     centralità che assume il tema del verde urbano è              ruolo che l’infrastruttura verde può avere nel con-
un benessere mentale e fisico (Angrilli and Cop-          il Piano Direttore Urbanistico Metropolitano (PDU)            trastare le prossime sfide climatiche in connes-
pola, 2021) che la stessa Carta di Ottawa (WHO,          di Barcellona che si pone l’obiettivo della rinatu-           sione con i principi della Soil Sealing Guide del-
1986) sollecita dal 1986, anno della prima Con-          ralizzazione dello spazio urbano nel rispetto dei             la European Commission (2012).
ferenza Internazionale per la Promozione della           valori dell’ambiente geografico in cui è collocato
Salute (WHO, 2009). Acquistano finalmente nuo-            e assume in tal senso anche la valenza di Piano               Sperimentazioni in chiave urbana tra Urbani-
va forza l’Urban Health e l’Healthy Urban Plan-          di adattamento, per giungere alla creazione di                smo Ecologico e città a misura d’uomo | An-
ning, discipline che correlano lo studio della sa-       una città ‘più vivibile e sana e in rapporto armo-            che se l’Icomos China (Wei, 2020) ha pubblica-
lute delle popolazioni agli ambienti urbani in cui       nioso con il suo ambiente’. In particolare, il colle-         to il 18 marzo 2020 il documento dal titolo Ur-
vivono (Moscato and Poscia, 2015) dove il te-            gamento dei grandi parchi periferici con le aree              ban Function-Spatial Response Strategy for the
ma del verde urbano diventa centrale. In tale            centrali viene attuato attraverso un sistema di               Epidemic, che riporta alcune misure di adatta-
ambito si inquadrano anche i manifesti della Vil-        strade filtranti (vie verdi), scelte in base a un at-          mento urbano all’emergenza Covid-19, molti so-
le du Quart d’Heure di Carlos Moreno (2020) e            tento studio che prende in considerazione sia                 no i modelli che già prima della pandemia pro-
quello per una pianificazione ecosistemica di            l’ampiezza delle strade stesse che la morfologia              ponevano di avere una città più sana e a misura
città e metropoli di Salvador Rueda (Rueda-Pa-           del territorio per poi ridisegnarle secondo speci-            d’uomo. Prima tra tutti, l’idea di ‘una città dei 15
lenzuela, 2019), alla base delle affascinanti spe-       fiche linee guida (filari di alberi, pista ciclabile e          minuti’, lanciata dal direttore scientifico della Sor-
rimentazioni di urbanature rispettivamente di Pa-        strutture filtranti laterali).                                 bona di Parigi Carlos Moreno (2020) che si fon-
rigi e Barcellona. Ma se a Parigi questa articola-             Centrale è il ruolo di infrastruttura verde attri-      da su un’idea di base molto semplice: una città
ta riforestazione urbana intende creare cinque           buita alle arterie viarie di collegamento con i par-          in cui tutti i servizi siano a disposizione dei citta-
grandi foreste urbane e quattro nuovi grandi par-        chi del retroterra. Il Piano, dunque, distingue le            dini a una distanza massima di 15 minuti in bici-
chi, oltre a un imprecisato numero di spazi verdi,       arterie metropolitane in tre tipologie (Fig. 1): i viali      cletta o a piedi2. Secondo il docente franco-co-
a Barcellona l’intervento delle Superillas è rea-        metropolitani, principali assi del trasporto pub-             lombiano, serve rielaborare il concetto di prossi-
lizzato in stretta relazione con il Piano del Verde      blico metropolitano; i connettori metropolitani,              mità, articolandolo sulle sei funzioni che dovreb-
per progettare una grande infrastruttura ‘green’         percorsi colleganti i centri urbani separati da spa-          be garantire ciascun quartiere: vivere, lavorare,
in tutta la città metropolitana.                         zi aperti; i percorsi metropolitani, che mettono in           fornire, prendersi cura, apprendere e divertirsi.
     Il contributo vuole offrire un’esemplificazio-       relazione i tessuti urbani all’ambiente circostan-            L’idea di fondo è un ritorno all’orizzontalità delle
ne della sfida ecologica che la quarta genera-           te e favoriscono l’accesso alle aree verdi e agro-            relazioni, in contrapposizione alla verticalità del-
zione dei Piani dell’urbanistica italiana (Moccia,       forestali. Inoltre, l’esistenza di un sistema idro-           l’abitare dove le strade spogliate delle auto non
2010) e una rigenerazione urbana orientata agli          grafico in buona salute, o da ripristinare attra-             fungerebbero più da percorsi di passaggio ma
aspetti dell’ambiente e del benessere possono            verso stombamenti, consente di avere connes-                  liberebbero spazio per nuove aree pubbliche –
cogliere guardando alle sperimentazioni più in-          sioni primarie forti e aggiunge un tassello essen-            come parchi, fontane, alberi e orti urbani – che
novative dalla piccola fino alla grande scala. In         ziale a una strategia di rigenerazione con spazi              andrebbero anche a mitigare l’effetto ‘isola di
tal senso il contributo è strutturato in un primo        pubblici e parchi. Su questo sistema arterioso                calore’, rendendo il quartiere un luogo più pia-
paragrafo che analizza casi di pianificazione di          principale, infatti, collegato ai polmoni verdi a             cevole da vivere e in cui soffermarsi (Fig. 3).
area vasta che hanno l’obiettivo di ricostruire          scala metropolitana, si innesta un sistema a rete                  La proposta, accompagnata da accattivanti
un’infrastruttura verde in ambito urbano, un se-         di aree verdi grandi-medie-piccole-minute, rica-              disegni che prefigurano scenari di ‘felicità urba-
condo paragrafo analizza casi di ricerca di città        vate anche attraverso azioni di de-sealing, e aven-           na’, ha avuto anche il merito di aver inviato un
sana a scala di quartiere fino alla piccola scala e       ti sia funzioni prevalentemente ricreative (pocket-           messaggio di speranza in un periodo dominato
alle azioni di Tactical Greenery di matrice più          park, aree attrezzate, ecc.) sia ecologiche (orti             dall’incertezza portato avanti dalla sindaca di Pa-

                                                                                                                                                                          63
DALLE SUPERILLAS AL TACTICAL GREENERY - Sperimentazioni e strategie transcalari di rigenerazione vegetale dello spazio urbano
Coppola E., Zaffi L., D’Ostuni M. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 62-73

Fig. 1 | Street flows: metropolitan avenues; metropolitan connectors; metropolitan routes (source: Àrea Metropolitana de Barcelona, 2020).

rigi, Anne Hidalgo. Azione immediata di questo ti-             blocks intesi come isolati prevalentemente pe-                  concetto di green-grey continuum (Davies et alii,
po di approccio è avere piazze aperte in ogni quar-            donali al cui interno possono accedere solamen-                 2006), posto alla base della costruzione delle in-
tiere sviluppando su ampia scala i progetti di ur-             te pochi veicoli autorizzati. Esse rappresentano                frastrutture verdi in ambito urbano.
banistica tattica a favore delle pedonalizzazioni,             piccole Comunità nella città e sono unite e inter-                    Anche la pedonalizzazione delle maggiori
in particolare in prossimità di scuole e servizi e nei         connesse agli altri blocchi urbani da vie di colle-             piazze di Valencia è partita dalla sperimentazio-
quartieri con minor offerta di verde, per agevolare            gamento esterne: questa sperimentazione è sta-                  ne dei principi dell’urbanistica tattica per resti-
l’attività fisica e il gioco dei bambini.                       ta elaborata dall’ecologo Salvador Rueda, auto-                 tuire questi luoghi alle persone; la pedonalizza-
      Oltre questa teoria che ha avuto il merito di            re del El Urbanismo Ecosistémico (Rueda-Pa-                     zione della Piazza dell’Ayuntamiento, la mag-
riportare al centro delle politiche urbane l’uomo              lenzuela, 2019) e del Manifesto per una Pianifi-                 giore piazza di Valencia, ha avuto una forte eco
e il concetto di città di prossimità ma anche di               cazione Ecosistemica di Città e Metropoli (De-                  internazionale anche grazie al quotidiano ‘le Mon-
città a misura d’uomo, la Città di Parigi sta pro-             camaster, 2019), che ha fondato e dirige l’Agen-                de’: l’intervento ha restituito un’area pedonale di
muovendo azioni di urban-nature intese come                    zia di Ecologia Urbana di Barcellona e da qua-                  12.000 mq nel cuore della città, che è il centro
azioni di riforestazione urbana e de-paving con                rant’anni è coinvolto nella pianificazione urbani-               nevralgico dell’Urbe valenciana dove prima ogni
pedonalizzazione e inverdimento in uno dei luo-                stica della città dove ha elaborato un Piano rivo-              giorno transitavano 10.000 veicoli e undici linee
ghi simbolo della capitale, gli Champs-Elysées,                luzionario per cambiare la città e il modo in cui è             di autobus (Bruno, 2022). D’altra parte, un forte
che costituisce un caso emblematico. Queste                    vissuta dalle persone.                                          attivismo ecologico ha da sempre interessato la
dirompenti azioni di rigenerazione urbana si in-                    Il progetto cardine è scaturito dal Piano della            Città di Valencia fin dagli anni Settanta del seco-
quadrano nell’Urbanismo Ecologico basato sul                   Mobilità del 2013-18 ed è costituito dalla fusio-               lo scorso quando un gruppo di azione civica (el
concetto di metabolismo urbano, un nuovo ap-                   ne funzionale di 9 blocchi di tessuto urbano, in                llit del Túria és nostre i el volem verd – il letto del
proccio alla città che affronta le sfide dell’Antro-            cui il perimetro diventa il sistema per il trasporto            Turia è nostro e lo vogliamo verde) bloccò il pro-
pocene invocando un ritorno al ‘futuredesign’                  veloce e le reti pubbliche, mentre all’interno del              getto del dittatore spagnolo Francisco Franco
(Carta, 2019).                                                 superblocco le auto circolano a 10 km all’ora su                che prevedeva di utilizzare lo spazio vuoto la-
      Il progetto di inverdimento degli Champs-                un’unica corsia, con l’obiettivo di ridurne al mi-              sciato dallo spostamento del fiume Turia per la
Elysées3, a firma dellʼArchitetto Philippe Chiam-               nimo i passaggi. Vengono eliminati i parcheggi                  realizzazione di un’autostrada a quattro corsie da
baretta del PCA-Stream, mira a trasformare la                  negli incroci e così si liberano circa 2.000 mq                 connettere al porto di Valencia.
celebre passeggiata tra l’obelisco di Luxor e l’Ar-            che restano a uso praticamente esclusivo dei                          Nel 1979 un nuovo governo cittadino ecolo-
co di Trionfo. Già dal 1994, la Città di Parigi ha             pedoni. La prima Superilla è stata inaugurata nel               gista promosse quel progetto di riforma verde
cercato di ridare all’avenue una parte della bel-              quartiere Poblenou, per un totale di 9 isolati coin-            che nel 1986 portò all’inaugurazione di quello che
lezza di un tempo, limitando il traffico automobi-              volti che si ritrovano a poter giovare di 4 nuove               oggi è il più grande parco urbano di Spagna, i
listico alla sola zona centrale, allargando l’area             piazze non accessibili ai veicoli. L’intervento ha              Giardini del Turia (Bruno and Coppola, 2022). Nel-
pedonale, rifacendo l’arredo urbano e costrin-                 incrementato del 91% le aree verdi, abbattendo                  la costruzione della Valencia moderna determi-
gendo negozi e locali al rispetto di criteri estetici          al contempo l’inquinamento atmosferico; ha re-                  nante è stato il ruolo che hanno avuto i movi-
che dessero alla strada una certa unità stilistica;            so il terreno permeabile, in grado di assorbire e               menti cittadini di matrice ecologista (Dolç, 2021):
questa trasformazione ecologica tende a dare                   riutilizzare l’acqua piovana, ed è riuscito a di-               dal 2015 sono stati recuperati circa 150.000 me-
una visione completamente nuova di questa iden-                mezzare il numero di auto nella zona, arricchen-                tri quadrati di strade pedonali ed è stata realizza-
titaria strada (Fig. 4).                                       dola di oltre 1.000 mq di piste ciclabili, piste da             ta una rete di 150 km di piste ciclabili mentre con
      Anche Barcellona, fin dal suo penultimo Pia-              corsa, aree sport e di ricarica per veicoli elettrici,          il recente Programma ‘Valencia, Città delle piaz-
no della Mobilità Urbana del 2013-18 (Ajunta-                  nonché di installazioni artistiche (Fig. 6).                    ze’ si è avviato l’inverdimento dei tracciati dei bi-
ment de Barcelona, 2014; Fig. 5), ha sposato un                     È proprio la connessione che il nuovo Pla Di-              nari ferroviari che non sono più utilizzati.
concetto simile alla Ville du Quart d’Heure, teo-              rector sta cercando di dare al sistema di verde
rizzata da Moreno, progettando le cosiddette Su-               naturale con le nuove aree verdi in ambito urba-                Dal quartiere al luogo | Nella prima parte del
perillas o Supermanzanas, ovvero dei Super-                    no che offre una sperimentazione innovativa del                 nuovo millennio si iniziano a mettere in discus-

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DALLE SUPERILLAS AL TACTICAL GREENERY - Sperimentazioni e strategie transcalari di rigenerazione vegetale dello spazio urbano
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sione le teorie sul progetto urbano, ritenendo ina-       Tactical greenery: nuove strategie vegetali                 spazio urbano che nascono ‘dal basso’, sono
deguati gli strumenti di pianificazione tradizionali       di azione urbana | Nella ‘palette’ degli strumenti          sempre più le Amministrazioni e le Istituzioni che
rispetto alle sfide sulla rigenerazione e la qualità       impiegati per le azioni ‘tattiche’ di rinnovamento          sostengono e promuovono questo tipo di inizia-
ambientale delle città contemporanee, ci si rivol-        urbano l’elemento vegetale ha avuto sin dagli               tive sia a livello di associazioni sia a livello del
ge quindi allo studio di nuovi paradigmi operati-         inizi una posizione privilegiata. Il ‘guerrilla garde-      singolo cittadino. È noto il caso della Municipa-
vi. È nella costruzione di una massa critica di ini-      ning’ era già presente nelle esperienze descritte           lità di Parigi che ha introdotto nel 2015 Le Per-
ziative dei cittadini per i cittadini che si individua-   dal gruppo di Lydon (Lydon et alii, 2012) e nei             mis de Végétaliser (Ville de Paris, 2021), strumen-
no l’alternativa e il giusto contrappeso all’azione       ‘tools for action’ del Centro di Montreal (CCA,             to che incoraggia i cittadini nella realizzazione di
dall’alto delle Amministrazioni, accusate di trova-       2008) dove numerosi sono i progetti che usano               interventi ‘green’ in città adottando parti pubbli-
re troppo spesso interesse solo nei grandi pro-           la piantumazione e la coltivazione come stru-               che e comuni. Per realizzare un Jardin Partagé
getti generatori di forti ricadute politiche, media-      menti di denuncia delle criticità della città con-          basta un semplice modulo online per avviare i
tiche ed economiche. Si promuovono così una               temporanea; il degrado delle aiuole spartitraffi-            singoli interventi ricevendo un toolkit iniziale. Pre-
moltitudine di esperienze dal basso riconducibili         co era combattuto con l’inserimento di piante di            cise regole devono essere seguite per garantire
a un sentimento più generale che alcuni autori            pomodoro (Island of LA e Fallen Fruit a Los An-             la biodiversità e un coerente miglioramento di ti-
identificano come il prodotto culturale degli anni         geles, 2008), la monotonia degli uffici terziari at-         po funzionale ed estetico. Un fine simile è perse-
della recessione e della crisi dell’economia glo-         tutita da un rivestimento di edera (Helen Nod-              guito da The Greening of Detroit, associazione
bale (Zeiger, 2011).                                      ding e Space Hijackers a Londra, 2007) la fred-             di volontari nata a fine anni ’80 sulla scia di una
     Avviate spesso in modo spontaneo e non isti-         dezza delle corti commerciali invasa da piante              lunga crisi economica che, dal 1950, ha portato
tuzionale, queste iniziative hanno varie declinazio-      da frutta in contenitori mobili (What If nel South          la popolazione cittadina da 2.000.000 a poco
ni (pop up cafes, open streets, parklets, tempo-          bank di Londra, 2013).                                      più di 700.000 abitanti con un incremento espo-
rary markets, chair bombing, ecc.) ma con aspetti              Quello che emerge è che il verde nella città           nenziale di aree urbane abbandonate; la ricon-
comuni quali la stretta correlazione alle realtà lo-      non è solo un fine universalmente condiviso frut-            versione di queste aree in spazi verdi è conside-
cali, la compatibilità tra obiettivi da conseguire e      to di nuove consapevolezze ambientali, ma an-               rata dall’associazione come un’opportunità per
impegno profuso, lo studio di azioni a basso li-          che uno strumento attuativo duttile, versatile, e           elevare la qualità urbana.
vello di ‘rischio’ e massimo beneficio e la valoriz-       di forte impatto per porre l’accento sui modelli
zazione della componente sociale. Questo nuo-             sociali, produttivi, alimentari. In questa logica si        Urban Farming experience: interventi di rige-
vo pensiero sul progetto urbano inverte il para-          moltiplicano gli interventi e le azioni che, echeg-         nerazione fra agricoltura urbana, arte e cultu-
digma di scala, si affida alla piccola dimensione e        giando talvolta il legame con le prime esperien-            ra | Fra le molteplici esperienze condotte nell’am-
si manifesta con una natura incrementale e spe-           ze dei Guerrilla Green di New York degli anni               bito della ‘green action’, stanno quindi acquisen-
rimentale (Zaffi, 2017a). Ogni azione si fonda sul-        Settanta, ne estendono portata e finalità attra-            do sempre maggior peso i temi dell’Urban Farm-
la convinzione che, partendo da un singolo inter-         verso un approccio meno ideologico e più prag-              ing, dell’autoproduzione alimentare, della biodi-
vento realizzato in tempi brevi e con un impegno          matico per attivare relazioni di vicinato e parteci-        versità, della coltivazione a km 0. Emergono an-
contenuto anche in termini economici (Lighter,            pazione, incrementare la coltivazione sostenibi-            che all’interno delle città europee, pratiche di azio-
Quicker and Cheaper), si possa nel tempo con-             le, coinvolgere l’arte e la cultura, educare. Sia-          ne verde che per tutta la seconda metà del se-
seguire un risultato di maggior portata e su scala        mo in presenza oggi, di una massa critica d’in-             colo scorso sembravano essere state dimenti-
più vasta.                                                terventi che mantiene molte delle connotazioni              cate (Orsini et alii, 2020). Si tratta di iniziative di
     Questo nuovo, multiforme universo di espe-           tipiche delle azioni tattiche ma che supera l’idea          Agricoltura Urbana, condotte da singoli individui
rienze urbane ‘fai da te’ troverà nel 2012 una sua        di temporaneità per promuovere l’azione ‘green’             o piccole comunità con l’obiettivo di riutilizzare
cornice più unitaria grazie alla pubblicazione Tac-       come strumento permanente di riqualificazione.
tical Urbanism – Short-term action Long-term              Questa nuova dimensione di Tactical Greenery è
Change di un gruppo di giovani urbanisti newyor-          un universo multiforme di azioni che partono dai
chesi (Lydon et alii 2012; Pfeifer, 2013) anche se        temi ambientali e della natura e, attraverso lo stru-
una prima evidenza in termini di ‘massa critica’          mento vegetale, interagiscono con le persone e
dei movimenti, che in vario modo condividevano e          i grandi temi della società e della città sollecitan-
praticavano i principi dell’urbanistica Do It Your-       do una diversa visione urbana e innescando cir-
self (Zeiger, 2011), è fatta risalire già al 2008, an-    cuiti virtuosi di più ampia scala (Zaffi, 2017a).
no della mostra-evento Actions – What We Can                   A Saragozza la realizzazione di giardini/orti
Do with the City al Canadian Centre for Architec-         urbani caratterizza gli interventi Saint Blas 94 e
ture di Montreal, dove erano presentati lavori da         Armas 92 (Fig. 7) di Gravalos-Di Monte come par-
tutto il mondo organizzati in una serie di strumenti      te del piu ampio programma di riqualificazione
per il rinnovamento urbano (Borasi and Zardini,           di spazi residuali ‘Esto no es un Solar’ (2010),
2008). All’inizio degli anni 2000, Jaime Lerner, ce-      mentre i francesi di Collectif Etc con il giardino
lebre sindaco di Curitiba in Brasile aveva tuttavia       pedagogico (2015/16) de La Halle Puget (Fig. 8)
già definito questo tipo di azioni con il termine di       a Marsiglia e di La Plaine DIX70 a Bruxelles (2012)
Agopuntura Urbana Lerner (2003), ovvero come              integrano i temi del verde produttivo con l’archi-
una somma di tanti piccoli interventi capaci di           tettura, il design, l’autocostruzione. Esperienze
sollecitare i punti sensibili delle comunità e della      come quella dello Skip Garden (2009-19) nell’a-
vita in città e produrre benefici sistemici e di lun-      rea Londinese di King’Cross e dello Story Gar-
go termine su tutto l’organismo urbano.                   den (2019) alla British Library a Somers Town
     In queste nuove visioni, il motore dell’azione       promossi da Global Generation portano invece
rigenerativa prescinde dalla scala urbana e del           l’attenzione sugli aspetti educativi e il coinvolgi-
quartiere per concentrare l’azione sui luoghi e           mento di giovani e studenti in un progetto colla-
sulle persone. Attraverso attività di ‘placemaking’       borativo. L’arte è spesso parte di queste inizia-
gli interventi sono puntuali e diretti alle criticità e   tive con installazioni vegetali che propongono
alle realtà meno attrattive: spazi impersonali, mar-      una nuova dimensione per spazi altrimenti vissu-
ginali o degradati, brandelli dimenticati di città in     ti distrattamente: ne è esempio l’opera di Spencer
                                                                                                                      Fig. 2 | Community participation in designing and imple-
attesa di nuove identità: è dunque nelle pieghe           Finch dal titolo Lost Man Creek a Brooklyn (2018)           menting green infrastructure: urban participatory foresta-
del tessuto dei quartieri che si ricercano le pre-        dove una foresta di sequoie in scala 1:100 ma-              tion campaigns within the project Trees for the future (cred-
ziose opportunità per dare vita a dimensioni al-          nifesta il potere evocativo della natura nel conte-         it: City of Turin).
ternative del quotidiano e reinventare l’uso dello        sto urbano.                                                 Fig. 3 | Le Ville du Quart d’Heure by Carlos Moreno (source:
spazio urbano.                                                 Compreso il potenziale di azioni diffuse sullo         moreno-web.net/).

                                                                                                                                                                               65
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                                                                                      signed by Philippe Chiambretta Architect (source: pca-stream.com, 2020).
                                                                                      Fig. 5 | ‘La città dei tuoi sogni in sette passi’ by Pla de Mobilitat Urbana de Barcelona
                                                                                      2013-2018 (source: Ajuntament de Barcelona, 2014).

aree dimenticate o poco qualificate della città,          cittadini e dell’esercito. La recente crisi pandemi-         stimola anche la creazione di nuove comunità
convertendole in spazi destinati alla coltivazione       ca ha ulteriormente spostato l’attenzione sul dua-           culturali, dove arte, educazione e produzione lo-
e all’auto-produzione alimentare. In Italia già og-      lismo fra tessuto costruito e spazi verdi all’interno        cale si intersecano per aggregare nuovi processi
gi la superficie di proprietà dei Comuni adibita a        dei grandi centri urbani: governi nazionali e regio-         di Tactical Greenery dal basso.
orti per uso domestico è stimata in oltre due mi-        nali, pianificatori e studiosi hanno iniziato a con-               Uno dei primi esempi in tal senso in Europa è
lioni di metri quadrati (Istat, 2021). Queste inizia-    siderare con crescente interesse le implicazioni             l’Allmende Kontor a Berlino: localizzato nella par-
tive sono spesso strettamente collegate a pro-           del rapporto uomo-natura sulla salute delle perso-           te est della città, questo orto comunitario nasce
cessi d’integrazione e promozione sociale: non           ne (Comino, Molinari and Dominici, 2021); in que-            nel 2010 dall’idea di 13 volontari come azione di
è raro, infatti, trovare cooperative o associazioni      sto senso, attività legate alla coltivazione alimen-         riappropriazione di un enorme spazio urbano,
no-profit che coinvolgono le frange più margina-          tare, sono sempre più spesso associate a bene-               inaccessibile ai cittadini, e che fino a pochi anni
lizzate dalla società (come ex-prigionieri, anzia-       fici legati alla salute fisica e mentale dei cittadini         prima era occupato dall’aeroporto Berlin-Tem-
ni, tossicodipendenti o persone con malattie de-         (Camps-Calvet et alii, 2015).                                pelhof. Oggi l’Allmende Kontor vede la parteci-
generative) nel processo di co-creazione di orti              Esperienze di orticoltura terapeutica si stan-          pazione di più di 900 agricoltori urbani volontari e
comunitari (Orsini et alii, 2020).                       no sviluppando in Europa e in Italia, e le attività          la coltivazione di ortaggi su un terreno di 5.000
     L’azione di Community Gardening ha dun-             legate al giardinaggio possono essere prescritte             mq; qui, volontari ed esperti coltivatori si incon-
que iniziato a crescere in popolarità, ponendosi         da medici e incoraggiate dal sistema sanitario               trano per scambiare le loro conoscenze e parte-
come alternativa sociale e reazione ai processi          per migliorare, per esempio, l’efficacia di alcune te-        cipare a eventi comunitari e culturali o perfor-
di crescita e cementificazione delle grandi realtà        rapie su pazienti che necessitano di riabilitazione          mance artistiche (Wunder, 2013).
urbane. In particolare, proprio durante la recen-        neuro-psichiatrica (Meneghello et alii, 2014). Se il              Esperienze simili sono sorte negli ultimi anni
te crisi pandemica si sono moltiplicati i sosteni-       verde produttivo è oggi parte di una nuova di-               anche in Italia, come il Parco Agricolo Sud di Mi-
tori delle attività di Agricoltura Urbana, vista co-     mensione strategica nella realizzazione delle in-            lano, le Fattorie Cooperative a Roma (Cavallo,
me strumento per far fronte a possibili fattori di       frastrutture verdi urbane, questo non si connette            Di Donato and Marino, 2016) e gli Orti Dipinti a
crisi nella catena alimentare (D’Ostuni and Zaffi,        tanto alle opportunità di avviare processi intensi-          Firenze. Quest’ultimo è un esempio riuscito di
2021) e per rivendicare un nuovo rapporto con            vi di produzione urbana di cibo – come le espe-              giardino educativo sorto nella centrale Borgo
la natura ormai fortemente compromesso nelle             rienze di Vertical Farming o l’integrazione di si-           Pinti su iniziativa dell’architetto, artista, designer
metropoli moderne.                                       stemi idroponici (Zaffi and D’Ostuni, 2020) – quan-           ed ex guerrilla gardener Giacomo Salizzoni (Fig.
     Del resto, già durante la Prima e Seconda           to piuttosto alla possibilità di rigenerare zone             9). Qui, nel 2013, ottenendo in comodato gra-
Guerra Mondiale, gli Orti di Guerra, detti anche Vic-    meno qualificate della città, riconvertendole in             tuito l’area abbandonata di una degradata pista
tory Gardens, erano promossi dai governi locali          spazi dedicati alla coltivazione. Coltivare cibo             di atletica, sono nati, attraverso il coinvolgimen-
come azioni patriottiche poiché contribuivano in         nell’ambiente urbano non solo innesca mecca-                 to del Comune, di associazioni e sponsor priva-
maniera sostanziale alla sicurezza alimentare dei        nismi virtuosi dal punto di vista ambientale, ma             ti, nuovi orti urbani didattici e sociali, eco di quelli

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conventuali che in epoca antica popolavano la              quella ambientale, esse sono oggi il terreno do-               has prompted closer reflection on the concept
zona (Zaffi, 2017b).                                        ve – grazie a una sensibilità collettiva, rivendica-           of the Health-city, where the idea of the healthy
     Fra le città più attive nel proporre piccoli inter-   zioni sociali, espressione artistica, nuovi modelli            city restores the centrality that natural systems
venti di Agricoltura Urbana in Italia c’è sicuramen-       educativi, design e agricoltura urbana – si attiva-            must assume in our settlement contexts for mental
te Bologna; uno studio del 2014 del Dipartimento           no processi di riappropriazione verde della città              and physical well-being (Angrilli and Coppola,
di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Uni-           e per la costruzione di una nuova quotidianità.                2021). The Ottawa Charter has been urging since
Bo (DISTAL), nato dalla realizzazione di un orto           Si tratta di un indirizzo complesso e transcalare              1986, the year of the First International Confer-
comunitario sul tetto di uno degli edifici popolari di      caratterizzato dalla molteplicità, ma che sembra               ence on Health Promotion (WHO, 1986, 2009).
Via Gandusio, ha dimostrato come l’implementa-             segnare una via per innescare quei processi vir-               Urban Health and Healthy Urban Planning are
zione di sistemi di coltivazione scoperta sui tetti        tuosi in cui le visioni dell’urbanismo ecologico si            disciplines that correlate the study of the health
piani bolognesi avrebbe potuto rendere autosuf-            fondono con le azioni puntuali di Tactical Gree-               of populations with the urban environments in
ficiente la città per almeno il 77% del suo fabbiso-        nery per rigenerare la città e realizzare una nuo-             which they live (Moscato and Poscia, 2015), where
gno di frutta e verdura (Orsini et alii, 2014; Fig.        va dimensione di spazio urbano.                                the theme of urban greenery becomes central, fi-
10). Proprio a Bologna nel 2015 appena fuori                                                                              nally gaining new light. The Ville du Quart d’Heure
Porta Santo Stefano, all’interno di un vecchio vi-                                                                        manifestos by Carlos Moreno (2020) and the
vaio comunale abbandonato è nato il progetto                                                                              Salvador Rueda manifesto for ecosystem-based
Serre dei Giardini Margherita a seguito della par-         Patrik Geddes (1970) was the first to link nature               planning of cities and metropolises, which un-
tecipazione a un bando pubblico da parte di as-            and the city through his concept of ‘human ecol-               derpin the fascinating experiments in urbanism
sociazioni e cooperative del territorio. La propo-         ogy’, he considered a park in the city to be like a            in Paris and Barcelona simultaneously, also come
sta di rigenerazione urbana punta a riqualificare le        cathedral for its pedagogical value; he was also               under this heading (Rueda-Palenzuela, 2019).
serre abbandonate per creare nuovi spazi comu-             the first to define himself as a ‘landscape archi-               While in Paris, this complex urban reforestation
nitari come un ristorante, un coworking, spazi             tect’ and to emphasise the need to care for city               aims to create five vast urban forests and four new
studio all’aperto, aule e uffici (Fig. 11).                 greenery by making gardens and kitchen gar-                    large parks, plus an unspecified number of green
     Nel 2018 si unisce nella gestione delle Serre         dens alternate around cities, impacting, through               zones. In Barcelona, on the other hand, the Su-
anche l’Srl Aquaponic Design che inizia a inte-            his teachings, on the emergence of the contem-                 perillas project is closely linked to the Green Plan
grare agli orti urbani già presenti, sistemi di colti-     porary Garden City movement, taken to its ex-                  to design a massive ‘green’ infrastructure through-
vazione acquaponica per la produzione vegeta-              treme consequences by the Modern Movement                      out the metropolitan city.
le. L’obiettivo del sistema produttivo delle Serre         (Gaeta, Janin-Rivolin and Mazza, 2018). Natural                    The contribution aims to offer an example of
dei Giardini Margherita, oltre a rifornire il ristoran-    systems were also excluded from public space                   the ecological challenge that the fourth genera-
te con prodotti freschi provenienti dall’orto urba-        for almost a century: the presence of urban na-                tion of Italian urban planning (Moccia, 2010) and
no, è di diffondere la cultura e la conoscenza del-        ture was sacrificed and reduced to a functional                 an urban regeneration oriented to the aspects
le tecniche di Agricoltura Urbana. La comunica-            endowment due to the loss of a cultural vision ca-             of the environment and well-being can take up
zione avviene attraverso un design integrato di            pable of reconciling economic growth with hu-                  by looking at the most innovative experiments
componenti di arredo con sistemi di acquaponi-             man health and the quality of ecosystems (Cor-                 from the small to the large scale. In this sense,
ca, (Fig. 12) laboratori gratuiti per le scuole, work-     tesi, 2020). Only in the last twenty years in Eu-              the paper consists of a first paragraph that ex-
shop, eventi e manifestazioni artistiche. Non so-          rope have green spaces returned as an essen-                   amines planning cases of large areas to recon-
no pochi infatti gli artisti che gravitano intorno al      tial aspect of planning, both on a metropolitan                struct a green infrastructure in an urban context.
nuovo contesto delle Serre, creando opere d’ar-            and municipal scale: from the well-known Green                 A second paragraph analyses examples of stud-
te temporanee con l’intento di dare forma e im-            Infrastructure Plan of London (Coppola, 2016)                  ies on healthy cities in a neighbourhood and small
magine al rapporto fra uomo e natura (Fig. 13).            to the more recent Pla Director of Barcelona in                scale and strategic green actions of a more vol-
Nasce in questo contesto il Resilienze Festival            2019 (Àrea Metropolitana de Barcelona, 2020),                  untary matrix but identifies symbolic actions of ur-
che esplora i legami fra ambiente, società, eco-           to adaptation Plans, such initiatives are growing              ban movements.
nomia e cultura: un esempio in tal senso è la              in Europe, but also in Italy.
scultura sonora Moss, realizzata da Marco Ba-                   The recent period of the Covid-19 pandemic                Large-scale European experimentations | The
rotti, una parete di muschio che modula suoni ci-
netici a seconda del livello di inquinamento pre-
sente nell’area (Fig. 14). L’arte diventa dunque,
all’interno del novo contesto delle Serre dei Giar-
dini Margherita, elemento chiave della comuni-
cazione e della rivendicazione verde della città,
capace di sorprendere e di centrare con sempli-
cità visiva la questione ambientale del rapporto
uomo-natura.

Conclusioni | Quello che emerge dalle espe-
rienze più innovative fra quelle presentate, è la
forte complementarietà fra le azioni di pianifica-
zione più generali, promosse dalle Amministra-
zioni e condotte in genere a scala urbana o di
quartiere, e quelle proposte da gruppi sponta-
nei, associazioni, attori locali o anche privati cit-
tadini sui singoli luoghi o piccoli spazi della città.
Le sfide contemporanee poste dalla rigenera-
zione in senso ambientale ed ecologico della città
vedono modelli operativi diversi, nati talvolta co-
me alternativi, convergere verso l’obiettivo co-
mune di nuove infrastrutture verdi capaci di ren-
dere la città più sana e vivibile.
     Queste iniziative offrono anche una diversa
visione del concetto di verde urbano. Oltre la sem-
plice connotazione decorativa, e in aggiunta a             Fig. 6 | Superillas, an experiment in ecological urbanism by Salvador Rueda (source: Rueda-Palenzula, 2019).

                                                                                                                                                                           67
DALLE SUPERILLAS AL TACTICAL GREENERY - Sperimentazioni e strategie transcalari di rigenerazione vegetale dello spazio urbano
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London Metropolitan Area Green Infrastructure            as the route to a future eco-territorialist society.     bolic places of the capital, is an emblematic case.
and Open Spaces Strategy of 2012, ALGG – All             In Italy, on the other hand, the Strategic Green         These striking urban regeneration actions are
London Green Grid (Greater London Authority,             Infrastructure Plan (PSIV) of the City of Turin in       part of Ecological Urbanism which focuses on
2012) is the first European large area experi-           2018 represents the most innovative planning             urban metabolism, an innovative approach to
ment, an extension of an earlier 2003 pilot pro-         on the subject, which goes beyond the simplis-           the city that faces the challenges of the Anthro-
ject focusing exclusively on East London, the            tic notion of providing a municipal territory with       pocene by calling for a return to ‘futuredesign’
ELGG – East London Green Grid (Acierno, 2012).           a Green Plan (Coppola, 2021). This elaboration           (Carta, 2019).
The ALGG aims to build a widespread green                is based on the central involvement of citizens               The greening of the Champs-Elysées3, by
metropolitan grid and embraces the ‘green grid’          (Fig. 2), is based on rigorous analyses of the cur-      architect Philippe Chiambaretta of PCA-Stream,
concept as an integrated network of green and            rent state of the system and is closely related to       aims to transform the famous promenade be-
open spaces with a blue network of rivers and            other new planning tools, such as the Climate            tween the obelisk of Luxor and the Arc de Tri-
canals to give the territory an extensive sustain-       Resilience Planning (Città di Torino, 2020), the         omphe. Since 1994, the City of Paris has been
able urban infrastructure. By describing and sup-        Corporate Forestry Management Plan of Hillside           trying to give the avenue back some of its for-
porting an approach to the design and manage-            Woods1 and the recently updated Civil Protec-            mer beauty by limiting car traffic to the central
ment of open (not just green) spaces, whose ben-         tion Plan (Mangili, 2021). The role of public-pri-       area, enlarging the pedestrian area, redesigning
efits range from flood management to healthy liv-          vate partnerships in public green creation and           the urban design and forcing shops and restau-
ing in a healthy environment to economic and             management is also of interest in the PSIV, such         rants to respect aesthetic criteria giving the road
social improvement (Coppola, 2016). The struc-           as the experimentation of cooperation agree-             a sense of stylistic unity. This ecological trans-
ture of the ALGG relies on four key elements: ex-        ments for public goods, which also includes shared       formation provides a new view of this identifi-
isting rivers, including the Thames; open spaces         design paths that become opportunities to ver-           able road (Fig. 4).
and areas suitable for the creation of new parks;        ify the needs of local communities and conse-                 After its penultimate Urban Mobility Plan of
existing or proposed green connections as cor-           quently of future users. Raising awareness of the        2013-18 (Ajuntament de Barcelona, 2014; Fig.
ridors, such as the proposed London Riverside            role green infrastructure can play in addressing         5), Barcellona likewise endorsed a concept simi-
Link; and protected landscapes usually located           upcoming climate challenges is crucial to the            lar to the Ville du Quart d’Heure, by Moreno. It de-
on the fringes of London.                                Soil Sealing Guide principles of the European            signs so-called Superillas, or Supermanzanas, i.e.
     The Metropolitan Urban Master Plan (PDU)            Commission (2012).                                       Superblocks understood as predominantly pedes-
of Barcelona is one of the most recent Plans of                                                                   trian blocks (inside which only a few allowed vehi-
great interest due to the centrality of the theme        Urban experiments involving Ecological Ur-               cles can access) that represent small communi-
of urban greenery. It sets the objective of natu-        banism and cities on a human scale | Although            ties in the city and are united and interconnected
ralising urban space while respecting the values         Icomos China (Wei, 2020) on 18 March 2020                to other urban blocks through external connect-
of the geographical environment in which it              published the document entitled Urban Function-          ing streets. Ecologist Salvador Rueda, author of
stands and, in this sense, it also takes on the role     Spatial Response Strategy for the Epidemic,              El Urbanismo Ecosistémico (Rueda-Palenzuela,
of an adaptation Plan to achieve the creation of         which sets out some measures for urban adap-             2019) and Manifesto for Ecosystemic Planning of
a ‘more liveable and healthy city in a harmo-            tation to the Covid-19 emergency, several mod-           Cities and Metropolises (Decamaster, 2019), de-
nious relationship with its environment’. Specifi-        els were already proposing a healthier and more          velops this research. Founder and director of the
cally, the connection of the large peripheral parks      human-friendly city before the pandemic. First of        Barcelona Urban Ecology Agency, he has been
with the central areas takes the form of a system        all, the idea of ‘a 15-minute city’, as put forward      involved in urban planning for forty years, devel-
of filtering roads (greenways), chosen on the ba-         by the scientific director of the Sorbonne in Paris,      oping a revolutionary Plan to change the city and
sis of a careful study that takes into account both      Carlos Moreno (2020), relies on a simple basic           the way people live in it.
the width of the routes themselves and the mor-          idea: a city in which all services are available to           The pivotal project stems from the 2013-18
phology of the territory and then redesigns them         citizens at a maximum distance of 15 minutes by          Mobility Plan, consisting of a functional fusion of
according to specific guidelines (rows of trees,          bike or on foot2. The professor believes that the        9 blocks of the urban fabric, with the perimeter
cycle paths and lateral filtering structures).            concept of proximity needs revision, focusing on         becoming the high-speed transport system and
     Central is the role of green infrastructure at-     the six functions that each district should guar-        network, and cars travelling at 10 km per hour in
tributed to arterial roads linking with hinterland       antee: living, working, providing, caring, learning      a single lane within the superblock, to reduce
parks. Our urban Plan identifies three types of          and entertainment. The basic idea is to bring back       passages to a minimum. Parking spaces at in-
metropolitan arterial roads (Fig. 1): metropolitan       horizontal relations instead of living in verticality,   tersections are no longer available, which frees
avenues, main metropolitan public transport ax-          where streets stripped of cars would no longer           up around 2,000 square metres of space for al-
es; metropolitan connectors, interconnecting ur-         serve as transit routes. Freeing up space for new        most exclusive use by pedestrians. The first Su-
ban centres split by open spaces; metropolitan           public areas – such as parks, fountains, trees and       perilla opens in the Poblenou district, with a to-
routes, linking urban fabric to the surrounding          urban gardens – would also mitigate the ‘heat is-        tal of 9 blocks benefiting from 4 new car-free
environment and providing access to green and            land’ effect, making the neighbourhood a more            squares. The project increases green areas by
agroforestry areas. In addition, a healthy water         pleasant place to live and linger (Fig. 3).              91%, reducing air pollution. It makes it perme-
system, or one that is due for restoration by bring-           The proposal, along with eye-catching sketch-      able land and capable of absorbing and reusing
ing watercourses to light, provides strong pri-          es prefiguring scenarios of ‘urban happiness’,           rainwater; it halves the number of cars in the
mary connections and adds an essential piece             also deserves merit for sending a hopeful mes-           area and adds more than 1,000 square metres
to a regeneration strategy with public spaces and        sage in a period of uncertainty led by the mayor         of cycle paths, running tracks, sports and charg-
parks. This principle arterial system, which links       of Paris, Anne Hidalgo. Immediate action is to           ing zones for electric vehicles and art installa-
up with the green lungs on a metropolitan scale,         have open squares in every neighbourhood by              tions (Fig. 6).
is part of a network of large-medium-small-sized         developing large-scale tactical urban planning                The new Pla Director is trying to connect the
green areas, created through de-sealing actions,         projects to promote pedestrians, especially around       natural green system with the green areas in ur-
with both mainly recreational (pocket-parks,             schools and services and in districts with fewer         ban environments offering a new trial of the green-
equipped areas, etc.) and ecological functions           green spaces, to facilitate physical activity and        grey continuum concept (Davies et alii, 2006),
(urban and community gardens, woods, foresta-            play for children.                                       which is the basis for building green infrastruc-
tion areas, etc.), connected by the pedestrian or              Beyond this theory, which brought back to          ture in urban environments.
cycle-pedestrian mobility system.                        the centre of urban policies the human being                  Even the pedestrians of the main squares in
     Ecological approaches rely on the Gedde-            and the concept of a city of proximity and a city        Valencia start with the experimentation with tac-
sian concept of the bioregion, from the ‘urban-          on a human scale, the City of Paris is carrying out      tical urban planning principles to give these places
rural’ concept as the new cityscape proposal             urban-nature actions in the form of urban refor-         back to the people. Turning the Plaza del Ayun-
(Donadieu, 1998) to the recent Magnaghi con-             estation and de-paving, where pedestrians and            tamiento, the main square in Valencia, into a
cept of the ‘territorial principle’ (Magnaghi, 2020)     greening of the Champs-Elysées, one of the sym-          pedestrian zone got an international echo, even

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DALLE SUPERILLAS AL TACTICAL GREENERY - Sperimentazioni e strategie transcalari di rigenerazione vegetale dello spazio urbano
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                                                                                    Fig. 7 | Esto no es un solar: the gardens of Armas 92 in Zaragoza (credit: Gravalos + Di
                                                                                    Monte, 2010).
                                                                                    Fig. 8 | L’épopée Puget: acte 1, Marseille (credit: Collectif Etc).

from the newspaper ‘le Monde’. The project re-         media and economic effects. In this way, a host                type of action with the term Urban Acupuncture
habilitates a 12,000 square metre pedestrian zone      of bottom-up experiences are promoted as part                  Lerner (2003), i.e. as a sum of many small inter-
in the heart of the city centre, the focal point of    of a more general sentiment that some authors                  ventions capable of stimulating the sensitive points
Valencia where 10,000 vehicles and eleven bus          identify as the cultural product of the years of re-           of communities and city life and producing sys-
lines pass every day (Bruno, 2022). On the other       cession and global economic crisis (Zeiger, 2011).             temic and long-term benefits for the entire ur-
hand, a very marked ecological activism has al-             These initiatives, often launched in a sponta-            ban organism.
ways interested the City of Valencia since the         neous and non-institutional way, take various forms                  In these new visions, the engine of regenera-
1970s when a civic action group (el llit del Túria     (pop up cafes, open streets, parklets, temporary               tive action disregards the urban and neighbour-
és nostre i el volem verd – the bed of the Turia is    markets, chair bombing, etc.) however, they have               hood scale to focus on places and people. Through
ours and we want it green) blocked the project         common aspects such as close correlation to lo-                ‘placemaking’ activities, interventions target criti-
of the Spanish dictator Francisco Franco to use        cal realities, compatibility among the objectives              cal and less attractive areas: impersonal, marginal
the space left by the displacement of the Turia        to be achieved and the profuse commitment,                     or degraded spaces, forgotten city fragments wait-
river to build a four-lane motorway to connect to      the study of actions with a low level of ‘risk’ and            ing for a new identity. They look for valuable op-
the port of Valencia.                                  maximum benefit, the enhancement of the so-                     portunities to create alternative dimensions of dai-
     In 1979, a new ecologist city government          cial component. This new thinking on urban de-                 ly life and reinvent the use of an urban area in the
promoted the green reform project that in 1986         sign inverts the paradigm of scale, relies on a small          folds of the fabric of districts.
led to the inauguration of what is now the largest     scale and manifests itself with an incremental
urban park in Spain, the Turia Gardens (Bruno          and experimental nature (Zaffi, 2017a). Each ac-                Tactical greenery: new vegetal strategies for
and Coppola, 2022). In the construction of mod-        tion is based on the conviction that starting from             urban action | In the ‘palette’ of tools used for
ern Valencia, the role played by ecological citizen    a single intervention, carried out in a short time             ‘tactical’ urban renewal actions, the plant element
movements has been decisive (Dolç, 2021): as           and with a limited commitment, including in eco-               got a privileged position from the beginning. ‘Gue-
of 2015, some 150,000 square metres of pedes-          nomic terms (Lighter, Quicker and Cheaper), it is              rrilla gardening’ is one of the Lydon’s experiments
trian streets came back into use and the creation      possible to achieve a broader result over time                 (Lydon et alii, 2012) and in the ‘tools for action’ of
of a network of 150 km of cycle paths, while the       and on a larger scale.                                         the Montreal Centre (CCA, 2008) where many
recent ‘Valencia, city of squares’ programme is             This new and multifaceted universe of ‘do-it-             projects use planting and cultivation as tools to
starting to green up railway tracks that are no        yourself’ urban experiences will find a more uni-               denounce critical issues in contemporary cities;
longer in use.                                         fied framework in 2012 thanks to the publication                Tomato plants contrast with the degradation of
                                                       Tactical Urbanism – Short-term action Long-term                traffic islands (Island of LA and Fallen Fruit in Los
From neighbourhood to place | When, in the             Change by a group of young New York urban-                     Angeles, 2008), ivy covers reduce the monotony
first part of the new millennium, theories on ur-       ists (Lydon et alii 2012; Pfeifer, 2013) Although              of tertiary offices (Helen Nodding and Space Hi-
ban design began to be questioned, consider-           the first evidence in terms of a ‘critical mass’ of             jackers in London, 2007), and fruit plants in mo-
ing traditional planning tools inadequate to meet      movements that in various ways share and prac-                 bile containers reduce the coldness of commer-
the challenges of regeneration and environmen-         tice the principles of Do It Yourself urbanism (Zei-           cial courtyards (What If in the South bank of Lon-
tal quality in contemporary cities, the focus turned   ger, 2011), dates back to 2008, the year of the ex-            don, 2013).
to the study of new operational paradigms. The         hibition-event Actions – What We Can Do with                         What emerges is that greenery in the city is not
construction of a critical mass of initiatives car-    the City at the Canadian Centre for Architecture               only a universally shared goal resulting from new
ried out by citizens working for citizens that the     in Montreal. Works from all over the world and a               environmental awareness but also a flexible, ver-
alternative and the right counterbalance to the        series of tools for urban renewal are on display               satile and high-impact implementation tool for
top-down action of the Administrations are iden-       (Borasi and Zardini, 2008). At the beginning of                social emphasis, production and food models. In
tified, accused of too often finding interest only       the 2000s, Jaime Lerner, famous mayor of the                   this logic, there is a proliferation of interventions
in large projects generating powerful political,       city of Curitiba in Brazil had already defined this             and actions, sometimes echoing the link with the

                                                                                                                                                                         69
DALLE SUPERILLAS AL TACTICAL GREENERY - Sperimentazioni e strategie transcalari di rigenerazione vegetale dello spazio urbano DALLE SUPERILLAS AL TACTICAL GREENERY - Sperimentazioni e strategie transcalari di rigenerazione vegetale dello spazio urbano
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