Dagli Yuppies agli Hipster: i traguardi dei nuovi giovani - Smart Marketing

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Dagli Yuppies agli Hipster: i traguardi dei nuovi giovani - Smart Marketing
Dagli Yuppies agli Hipster: i traguardi dei
nuovi giovani
Un tempo erano giovani e squattrinati. Lavoravano nei bar o in piscina d’estate per pagarsi i libri o
racimolare qualcosa per alcuni piccoli sfizi durante l’anno.

Poi sono diventati Young Urban Professional che dagli Anni ’80 per almeno un decennio hanno
cercato di scalare il mondo pieni di sogni e di prospettive. Erano sempre al verde, ma con le idee
chiare per una la grande ascesa verso il successo. Nuovi imprenditori e capitalisti che partiti dal
basso potevano e volevano crescere e fare soldi. Addobbati con la cravatta e la ventiquattrore anche
sotto la doccia cercavano la perfezione in tutti gli ambiti, dal fisico alla mente.

E per i Millennials l’identikit tipo è dato dall’Hipster. Convinti anti-yuppies, indifferenti alla
professione e all’ambizione puntano invece a cultura, competenza e buon gusto. Mirano così tanto a
essere alternativi e contro corrente che hanno creato una nuova moda: pantaloni stretti e corti e
barbe folte per gli uomini, mentre le donne vestono look maschili, scarpe allacciate senza tacco e
capelli colorati. Ritornano i papillon dei nonni, ma usati per il lavoro di tutti i giorni, spopola la birra,
rigorosamente artigianale, curano il corpo dalle creme al bisturi, amano il bio e l’essere
anticonformisti.

Ma quali sono i sogni di questa generazione?
Per chi raggiunge i 18 anni il primo obiettivo è il tatuaggio e non la patente, data ormai per scontata.
Il lavoro serve, ma per guadagnare, senza troppe pretese e con tanto spirito di adattamento. Il
tempo libero è dedicato al PC, agli amici sui social network e all’essere ecologisti. L’hipster in
carriera usa un linguaggio forbito, va al lavoro in bici e ha sempre in spalla uno zainetto che incarna
la vecchia borsa da ufficio in pelle.

Dopo i 2,3 miliardi di Millennials censiti tocca ai giovanissi della Generazione Z, interessati ai
prodotti materiali, preoccupati per il futuro e legatissimi alle info (o disinformazioni) della rete. I
nativi digitali vivono in costante isolamento sociale, nonostante le connessioni dello smartphone. La
percezione di sentirsi dimenticati e la depressione sono forse una delle caratteristiche che li
accompagnerà. Figli della crisi economica, del terrorismo e del precariato non si fidano delle grandi
marche ma vedono i soldi come parametro per valutare il successo della loro vita, con il ritorno di
vecchi status come l’automobile e il mattone.

Forse sta rinascendo dalle sue ceneri una nuova generazione
di imprenditori, con la volontà di cambiare le cose e di
riscattarsi da uno status precario?
Di fronte al bisogno di mettersi in mostra sui social c’è anche molta ricerca di privacy. Imperversano
gli pseudonimi, gli account falsi per l’iscrizione ai servizi e un ferreo rigore di fronte ai propri dati.
Sono invece pronti a condividere le proprie idee e interessati a cooperare per ottenere il prodotto
che vogliono.

I dati ISTAT rivelano che i Neet (giovani tra i 18 e i 24 anni che non sono in formazione e non
cercano un lavoro) sono il 24,3% sul totale della popolazione di quell’età con differenze regionali che
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variano di quasi il doppio a sfavore del mezzogiorno. Le donne laureate sono il 12,6% in più degli
uomini, ma nonostante questo faticano a trovare lavoro e risultano sovraistruite rispetto alle
posizioni ricoperte. Mentre i Millennials detengono ancora un certo potere d’acquisto, la
generazione successiva non è così fortunata sotto il profilo economico.

Gli stessi dati ISTAT rivelano che la soddisfazione lavorativa cresce con l’aumentare dell’età. I
giovani, neoassunti, continuano ad essere poco appagati dal lavoro precario e intermittente oppure
differente da quello per il quale hanno studiato. Il 38,2% degli under 25 possiede competenze più
elevate rispetto alle necessità dell’impiego svolto, dato che scende al 22% nelle classi centrali di età
e precipita al 12% per gli over 55. Gli obiettivi dei soldi facili sono svaniti. Anche se il reddito medio
è salito dell’1,6% sono aumentate le famiglie con reddito vicino alla soglia di povertà, principalmente
a causa dell’impossibilità di trovare impiego o di lavorare a pieno regime.

  Di fronte a queste difficoltà sul posto di lavoro si aggiungono anche profonde insoddisfazioni sotto
  il profilo relazionale.

Solo il 33,2% degli intervistati (over 14) si definisce soddisfatto delle proprie relazioni familiari,
mentre scende al 23,6% quella riferita ai rapporti con gli amici. La politica non interessa più (solo il
58% della popolazione si documenta sull’agomento almeno una volta la settimana) ma in molti sono
attivi e pronti a commentare sul web. Il tempo libero è adeguato per il 66% della popolazione mentre
solo il 26% pensa che la propria vita migliorerà da qui ai prossimi 5 anni.

Tra gli obiettivi dei prossimi 10 anni c’è chi sognerà la pensione, chi un lavoro contrattualizzato e
una casa, chi un’idea imprenditoriale dirompente per mettersi in proprio. L’importante per tutti è
non fermarsi e smettere di sognare.
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Vuoi cambiare vita e lavoro? Anche a 50
anni è possibile!
Si può veramente cambiare vita a 50 anni? Si tratta di una domanda che si fanno in tanti, in
quanto siamo sicuri che ognuno di noi almeno una volta ha sognato di trasferirsi dall’altra parte del
mondo lontano dalle abitudini quotidiane che vive ormai come un veleno. Molto spesso la
motivazione è dettata dalla crisi economica che rende giovani e adulti sempre più incerti sul futuro e
costretti a vivere nella precarietà, altre volte è l’insoddisfazione per un lavoro che non piace più e la
ricerca di nuovi stimoli la molla che spinge a voler lasciare tutto e ricominciare.

Certamente si tratta di una decisione coraggiosa, ma necessaria per chi è costretto in un ruolo
che non lo soddisfa più e probabilmente ora ti starai chiedendo come sia possibile spiccare il volo
anche a 50 anni, ripartendo da zero. L’importante è sapere che reinventarsi non è una
prerogativa dei giovani e sono tante le testimonianze che lo dimostrano.

Quale consigli dare quindi a chi vuole cambiare vita a 50
anni? Vediamone alcuni.
1. Sfruttare e far fruttare i contatti

Se hai amici imprenditori che possono aiutarti dal punto di vista lavorativo o passarti qualche
contatto utile potrai tamponare la perdita del lavoro che non ti piace più e accrescere allo stesso
tempo le tue competenze arricchendo il curriculum, anche a 50 anni.

2. Studiare e aggiornarsi

Formarsi è la base necessaria per potersi inventare una nuova vita, magari attraverso corsi di
aggiornamento o acquistando libri su un determinato settore. Naturalmente puoi studiare per
ampliare la conoscenza su quello che già sai fare oppure imparare un nuovo lavoro magari per
rispondere alle opportunità proposte nella tua zona di residenza.

3. Aggiornare il curriculum

Probabilmente se da tanti anni fai sempre la stessa cosa non hai più aggiornato il tuo curriculum,
eppure passaggi di livello, cambi di mansione, frequenza di corsi aziendali non vanno dimenticati:
ogni competenza va inserita sia linguistica, informatica o di altro tipo.

4. Fare volontariato

Magari ti sei trovato a 50 anni senza lavoro ed è questo il motivo per cui vuoi cambiare vita:
approfitta del tempo libero per fare volontariato magari presso mense, ospedali, con gli animali.
Bastano poche ore del tuo tempo libero!

5. Iscriversi a Linkedin
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Inserire il CV su portali mirati è l’ideale per farsi notare e la stessa cosa vale per i social: se non sai
come fare puoi farti aiutare da qualcuno oppure studiare tu stesso le nuove tecnologie.

6. Fondare una startup

Magari hai avuto un ottimo trattamento di fine rapporto o hai accumulato dei risparmi o ancora
condividi dei progetti personali con qualcuno che può offrirti un finanziamento per aprire una nuova
impresa? Non sottovalutare questa opportunità: magari puoi proporre sul mercato un prodotto o un
servizio innovativo.

7. Investire

Anche gli investimenti finanziari rappresentano un buon modo per far lavorare i soldi per te e
permetterti di aumentare la tua ricchezza, a patto di avere qualche soldo da parte con cui partire.
Non serve imbarcarsi in grandi investimenti, come quelli immobiliari, ma trovare il modo di
guadagnare anche piccole cifre per avere sostegno nelle spese di ogni giorno.

8. Accontentarsi

In alcuni casi è necessario accontentarsi in quanto questo dimostra di essere flessibile: è il caso di
coloro a cui mancano pochi anni alla pensione e che accettano qualsiasi lavoro o di coloro che
devono contare sulle loro forze in attesa di qualcosa di più stimolante o ancora di chi si deve pagare
nuovi studi e corsi. Tanti over 50 hanno accettato di lavorare come venditori o nei call center per un
periodo per questi motivi.

9. Lavorare con Internet

Anche a 50 anni si può avviare un blog o un ecommerce e inventarsi facilmente una professione da
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casa in quanto Internet offre oggi davvero molte opportunità. Sicuramente bisogna muoversi in
modo consapevole ed essere preparati se si vuole avere successo.

10. Trasferirsi all’estero

Magari hai sempre sognato di vivere all’estero ma non ci sei riuscito? Questa potrebbe essere
l’occasione giusta per una nuova esperienza lavorativa fuori dall’Italia, naturalmente partendo
preparato e individuando il Paese che può davvero offrirti qualcosa in più.

Se quindi per te cambiare vita a 50 anni significa reinventarti un lavoro o abbandonate un
impiego ormai frustrante, ecco che con questi consigli puoi cominciare a realizzare un concreto
processo di cambiamento e ricerca di un nuovo lavoro.

Sicuramente cambiare lavoro e cambiare Paese sono i desideri più sentiti da chi ha ormai
compiuto 50 anni, persone che molto spesso hanno molto più spirito di adattamento ed iniziativa dei
giovani, ma allo stesso tempo vedono il cambiamento come il frutto di un processo ragionato e si
dimostrano quindi più coscienziosi. Per altri raggiungere i 50 anni significa realizzare i sogni per
lungo tempo rimasti nel cassetto.

L’importante è ricordarsi che con la giusta motivazione si può fare davvero tutto, soprattutto grazie
al web e alle nuove tecnologie. In bocca al lupo!

Graziano Giacani (Brand Festival di Jesi)
parla di branding delle piccole e medie
imprese

Micro non vuol dire invisibile.
Qualche spunto con Graziano Giacani (del Brand Festival di Jesi) per rendere i piccoli brand dei
colossi di storia e valori

Il tessuto sociale italiano è da sempre caratterizzato da piccole e medie imprese. E oggi con startup
innovative, dematerializzazione, imprenditori 2.0, l’artigianato caratteristico che ha reso famoso il
Made in Italy rischia di perdere quel sapore autentico e nazionale.
Abbiamo chiesto un parere a Graziano Giacani che da anni porta avanti il Brand Festival di Jesi e
si fa portavoce della costruzione e valorizzazione delle numerose micro imprese che rendono così
florido e mandano avanti il nostro Paese.

Queste le domande a cui ha risposto:
■   Come far vivere e comunicare i valori e le sensazioni che esistono all’interno del brand?
■   L’importanza della community e del micro branding.
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■   Conoscenza verticale e contaminazione possono essere le nuove frontiere del branding?

Giada Cipolletta parla del podcast: modi di
utilizzo, trend e strumento di marketing
I podcast hanno avuto negli ultimi anni una crescita importante. La distribuzione dei contenuti
audio ha un buon appeal tra i nativi digitali e questa modalità di comunicazione è ampiamente
utilizzata per veicolare contenuti mediamente lunghi e approfonditi.

Molto probabilmente la capacità di questo strumento di essere flessibile e portatile – molto simile
per certi versi ad un altro media “immortale”, quale è a mio parere la radio – rende il podcast una
modalità di comunicazione sicuramente interessante per diffondere messaggi, anche
complessi.

I podcast sono utilizzati diffusamente nel mondo dell’informazione e della formazione, ma non solo.

In occasione del Web Marketing Festival 2018 ne abbiamo parlato più approfonditamente con
Giada Cipolletta, una sorta di outsider del mondo del web marketing. Non a caso si definisce una
ambasciatrice del karma marketing: il content di valore è il suo credo e l’experience design la sua
metodologia.

Queste le domande a cui ha risposto:
■   Una panoramica sul podcast e su questo trend in via di sviluppo.
■   Quali sono i settori nei quali i podcast possono essere maggiormente utilizzati?
■   Quali sono le piattaforme e gli strumenti più in uso?

Per conoscere le risposte ti basterà guardare il video di seguito

Francesco Gavatorta parla di Hypercontent
al web marketing festival 2018
In diretta dal Web Marketing Festival 2018 abbiamo ascoltato lo speech di Francesco Gavatorta
sugli Hypercontent.
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Il concetto non è nuovo agli addetti ai lavori anche se solo di recente è diventato un must per le
grandi aziende che vorrebbero impiegarlo in modo massivo non solo per divertimento (cfr Pokemon
Go) ma anche nei retail e per fare branding.

Da Wallmart che attraverso i Beacon propone ricette di cucina quando si passa vicino agli
scaffali degli ingredienti, ai negozi di abbigliamento che, superata la barriera dei primi secondi in
cui il consumatore decide se un capo è interessante oppure no, inizia ad inviare notifiche sul
cellulare per incentivare l’acquisto.

Un mondo sempre più interconnesso, in cui bisogna iniziare a pensare che tempo e spazio non hanno
limiti e i media si mescolano.

Lo Specchietto Retrovisore. Il super
dollaro potrebbe mettere in crisi le
economie emergenti.
Durante la settimana appena trascorsa, la FED il mercoledì e la BCE il giorno dopo, avrebbero
dovuto catalizzare l’intera attenzione dei mercati. E in effetti i due eventi non hanno tradito le
aspettative. In realtà, l’appuntamento con Draghi prometteva di offrire più spunti per il
mercato riportando invece a considerare il meeting della Federal Reserve quasi un non-
event.
E cosi considerando le reazioni dei mercati a seguito dei due eventi non possiamo che constatare
quanto il focus del mercato si fosse spostato proprio sugli sviluppi della politica monetaria europea.

Almeno due i motivi per cui era lecito attendersi più
interesse dalla conferenza stampa di giovedì.
1. Chiarificazioni al riguardo del percorso di normalizzazione in seguito alle stime di crescita e
   inflazione
2. La crisi politica italiana troppo vicina e che ha toccato in maniera più o meno esplicita
   l’eventualità di una minaccia di uscita dall’Euro.

Così nello statement rilasciato il 14 Giugno a Riga si leggevano testualmente le seguenti parole:

“First, as regards non-standard monetary policy measures, we will continue to make net purchases
under the APP at the current monthly pace of €30 billion until the end of September 2018. We
anticipate that, after September 2018, subject to incoming data confirming our medium-term
inflation outlook, we will reduce the monthly pace of the net asset purchases to €15 billion until the
end of December 2018 and then end net purchases.
Second, we intend to maintain our policy of reinvesting the principal payments from maturing
securities purchased under the APP for an extended period of time after the end of our net asset
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purchases, and in any case for as long as necessary to maintain favourable liquidity conditions and
an ample degree of monetary accommodation.
Third, we decided to keep the key ECB interest rates unchanged and we expect them to remain at
their present levels at least through the summer of 2019 and in any case for as long as necessary to
ensure that the evolution of inflation remains aligned with our current expectations of a sustained
adjustment path.”

Sia nei contenuti che nella forma di approcciare l’argomento si evince una certa dovishness. Tutto
sommato la reazione dei mercati che hanno comprato indistintamente titoli governativi (con il
decennale tedesco che è sceso sotto il livello psicologico dello 0.40%) e indici azionari, che
ovviamente hanno beneficiato della debolezza strutturale dell’Euro, non lascerebbe alcun dubbio. Le
politiche monetarie di FED e BCE sembrano procedere non solo a velocità diverse, ma in
direzione opposta, con la FED che lascia aperte le porte di un quarto rialzo per l’anno in corso e la
BCE che invece si mostra del tutto aperta a mantenere elevato il livello di liquidità in circolazione e
una politica sui tassi ancorata allo zero per almeno un altro anno.

Eppure, probabilmente, la chiave di lettura potrebbe non essere esaustiva: in realtà il movimento
dell’Euro/Dollaro potrebbe nascondere un posizionamento pre-evento esageratamente
confidente in toni più aggressivi di Draghi. Potremmo essere nella posizione in cui le oltre due
figure di movimento registrate intraday sull’Euro nei confronti del biglietto verde possano essere
frutto di un positioning degli operatori di mercato fin troppo speranzoso. D’altro canto a sottolineare
che forse gli atteggiamenti delle due banche centrali non siano poi cosi divergenti ne ha dato prova
il mercato proprio sulla decisione della FED. Apparentemente possibilista nell’alzare i tassi
fino a 4 volte durante il 2018 eppure al termine della conferenza stampa ci siamo ritrovati
con una curva governativa americana ancora più piatta e soprattutto con la curva forward che
sconta le probabilità implicite che non va oltre il 50% delle possibilità per il meeting di dicembre per
il quarto potenziale rialzo.

E allora tornando alla Banca Centrale Europea, probabilmente sta telefonando, in gergo teatrale,
l’atteggiamento della FED. Si deve riconoscere a Powell un modo di comunicare molto
esplicito e chiaro, testimonianza della FED di volersi togliere dalla poco confortevole posizione di
ancorarsi dietro la curva, tuttavia è anche vero che il modus operandi della principale banca centrale
al mondo, se non suggerisca le decisioni delle altre banche centrali, quanto meno ne spiega parte dei
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loro movimenti. E’ proprio qui che non evidenzio un chiaro divergere delle politiche
monetarie e non tanto per colpa della BCE che comunque si trova in un’altra fase del suo
ciclo, ma per una minore incisività della FED, che deve a questo punto sperare negli effetti
inflativi della nuova riforma fiscale e nella gestione oculata della guerra di dazi.

Diverse incognite che lasciano poco spazio per errori e insieme una sorta di cautela nel determinare
le scelte future. Un super dollaro potrebbe mettere in crisi le economie emergenti già
segnate da uno slowdown o da problemi politici. E allora il mercato ne tira le somme e per
quanto piatta la curva americana, per quanto i timori inflativi restino all’orizzonte, preferisce
sovrappesare il new normal sintetizzato dalla simmetria con cui si potranno accettare dati inflativi
temporaneamente sopra il target di lungo periodo. Sembra che gli operatori di mercato abbiano non
solo subodorato questa particolare inclinazione, ma ne abbiano sposato appieno la visione di base.

                                                                   Christian Zorico: LinkedIn Profile

Il programma del Web Marketing Festival:
3 giorni di alta formazione
Il programma della 6^ edizione del Web Marketing Festival abbraccia tutte le aree del digitale e
della comunicazione: oltre 50 eventi e 20 iniziative in programma.

Il focus sarà sull’innovazione digitale e sociale, formazione professionale di qualità sul web
marketing e sul digitale, ma anche su talk ispirazionali e dibattiti sui trend del futuro, all’interno
di un contesto dal respiro internazionale grazie a partner d’eccezione – tra cui Amazon, Aruba,
Open Fiber, Barilla, Enel e Gruppo Mondadori – e a un’ampia Area Espositiva con i più
importanti player italiani e internazionali del mondo tech e della robotica.

  Oltre alla formazione, alla tre giorni non mancheranno momenti di show e intrattenimento
  artistico e musicale con diversi ospiti che si alterneranno sul palco, tra cui Gli Autogol, e un
  contest musicale in collaborazione con RDS 100% Grandi Successi. A condurre la tre giorni,
  insieme a Cosmano Lombardo, ci saranno Elio e Le Storie Tese e Cristina Chiabotto.

Cosa dovremo attenderci?
Oltre 400 tra speaker e ospiti da tutto il mondo interverranno all’interno di 45 sale formative e
15 workshop dedicati al web marketing e all’innovazione digitale, rendendo il Web Marketing
Festival non solo un punto d’incontro, ma anche un inclusivo luogo di formazione e interazione tra
mondi diversi e persone che, a vario titolo, si interfacciano al mondo digitale. Grazie ai suggerimenti
degli utenti, inoltre, sono nate nuove sale che vanno ad ampliare ulteriormente l’offerta formativa
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del Festival, come Ecommerce e Retail, Crowdfunding, Coding & IT, Blockchain e
Criptovalute, Digital HR e Digital for PMI. Tra le novità tematiche di questa edizione anche
speech e talk dedicati a Realtà Aumentata e Virtuale, Big Data & Aerospace, Sostenibilità
Ambientale, Open Innovation e un focus importante sull’Intelligenza Artificiale, con
approfondimenti a cura di Oracle e Microsoft.

  Al Festival spazio anche a un focus sul tema Internet e Media, tra comunicazione informazione e
  pubblicità, come spiegano alcuni dati anticipati oggi dal Direttore Osservatorio Internet e Media
  Lamperti: “Oltre il 6% degli acquisti di servizi e prodotti sono effettuati online, percentuale quasi
  raddoppiata negli ultimi 4 anni, e la spesa complessiva per questi acquisti supererà i 27 miliardi
  di euro a fine 2018. Inoltre, più di un terzo del mercato pubblicitario italiano è su Internet e qui a
  dicembre la raccolta pubblicitaria online supererà i 3 miliardi di euro. Cresce anche l’utilizzo della
  rete per servizi di informazione e intrattenimento: la spesa dei consumatori per abbonamenti
  online legati a news, video e musica ha già raggiunto i 200 milioni di euro all’anno”.

Parlare di tutti i temi che verranno trattati all’interno della 3 giorni di formazione del Web
Marketing Festival 2018 è davvero impossibile, ma ce ne sono tre che più di altri vorremmo
segnalare, in quanto ne abbiamo parlato anche all’interno delle nostre pubblicazioni e quindi li
conosciamo bene.

1. Video e nuove produzioni: ormai lo sappiamo, il video è di certo il miglior modo per
   catturare l’attenzione e creare una relazione con l’utente/cliente/follower in una realtà,
   quale è la nostra quotidianità, sempre più frenetica.
2. Storytelling e Brand Journalism: il racconto e il saper comunicare la storia e le vicende di una
   azienda sono un vero asset vincente; bisogna pertanto essere capaci di raccontare una
   storia che appassiona e capace di creare un rapporto di fiducia e condivisione.
3. Content Marketing: “Content is the King” affermava qualche anno fa Bill Gates, e anche noi
   siamo concordi con lui. Una strategia di marketing e comunicazione che si rispetti non può
   non passare dalla creazione di contenuti di valore per il proprio target di riferimento.

Come detto questi sono solo una piccola selezione degli argomenti che verranno trattati dal 21 al 23
Giugno nel Web Marketing Festival di Rimini (c/o Palacongressi). D’altronde non poteva essere
altrimenti con più di 40 sale formative, circa 400 speaker e ospiti da tutto il mondo, 20 iniziative
e oltre 50 eventi all’insegna dell’innovazione digitale.

Insomma, ci sarà da divertirsi :).

2°Piano Art Residence III Edizione:
un'estate di arte, mostre, workshop e
laboratori

Smart Marketing è media partner del progetto “2°Piano Art Residence”,
promosso dall’Associazione Z.N.S. Project.
Ai nastri di partenza la 3° Edizione di “2°Piano Art Residence”, il progetto di residenze artistiche
organizzata dall’Associazione Z.N.S. Project e dall’artista Cristiano Pallara, con la direzione
artistica di Margherita Capodiferro, che a Palagiano, piccolo comune della provincia di Taranto,
invita artisti, creativi e curatori ad esplorare, interagire e reinterpretare il territorio.

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La cittadina, il suo tessuto sociale ed urbano, gli abitanti stessi diventano temi di indagine e di
produzione artistica: gli artisti invitati avranno la possibilità di poter svolgere il proprio lavoro in
“Via Murat Art Container”, una piattaforma indipendente di incontro, confronto e interazione di
idee.

    Sei artisti, cinque progetti, cinque laboratori.

Si comincia il 15 giugno con gli artisti Angelo Pacifico e Domenico Ruccia, che fino al 30 del
mese proporranno due progetti artistici e due workshop.

Angelo Pacifico, illustratore, educatore, formatore, clown, giocoliere. E’ Co-Fondatore (2008)
dell’associazione culturale ART-TOO, si occupa di arte contemporanea, percorsi di arte relazionale,
progettazione e costruzione di opere collettive e di installazioni pubbliche. “Reste il cane di
Rocco” è una scultura collettiva di grandi dimensioni. Partendo dalla storia di San Rocco e il suo
rapporto con il cane da tutti conosciuto per l’iconografia del Santo, Pacifico intende realizzare una
Scultura con l’aiuto della comunità, che raffiguri “Reste”, ampliandone la simbologia. La statua sarà
decorata da una serie di Monotipi realizzati durante il workshop appositamente attivato; Angelo
Pacifico, infatti, ha proposto il workshop: “MONOTIPIA E RILEGATURA A MANO”, che ha la
finalità di trasferire conoscenze tecniche di stampa manuale e di rilegatura.

Domenico Ruccia, diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, giovanissimo ha già
partecipato a diversi progetti artistici sul territorio nazionale ed internazionale, ha realizzato due
importanti esperienze all’estero (Croazia e Transilvania). È stato uno degli artisti coinvolti nel
progetto “La Copertina d’Artista” ideata dal mensile on-line Smart Marketing. Con “Seasons”
propone un percorso interattivo, un allestimento che rappresenti il viaggio metaforico, che racconti
lo scorrere del tempo attraverso il mutamento dell’ambiente circostante. Pittura e Natura (locale) si
contamineranno e completeranno a vicenda. Domenico Ruccia curerà il workshop:
“L’ISPIRAZIONE E LA RICERCA CREATIVA NEL DISEGNO (Teoria e pratica del colore)”, in
relazione a due elementi specifici: l’influenza degli stati d’animo nella creazione di un’opera e le
caratteristiche che essa assume in base al territorio in cui viene realizzata.
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Il programma della terza edizione di 2°Piano Art Residence, continuerà poi con altri due step: il
primo dal 30 Luglio al 5 Agosto con il duo artistico LùeDo (Domenico Arces e Lucia Macrì); il
secondo dal 1 al 15 settembre con gli artisti Lorenzo Galuppo e Federica Gonnelli.

Continua la meritevole opera di indagine, ricerca e studio sulle tematiche dell’arte contemporanea
avviato dall’Associazione Z.N.S. Project, che non si limita solo ad organizzare mostre e workshop,
ma cerca incessantemente e coraggiosamente di instaurare un dialogo fra addetti ai lavori e gente
comune, fra territorio ed idee, fra progetti e luoghi. Un dialogo necessario per ri-avvicinare l’arte
alle persone e le persone all’arte. L’opera dell’associazione e dei suoi due animatori (Cristiano
Pallara e Margherita Capodiferro) mi ricorda, in alcuni aspetti fondamentali, l’idea di curatela e la
passione per le contaminazioni fra varie discipline, portata avanti da uno dei più importanti critici e
curatori del mondo, lo svizzero Hans Ulrich Orbist che, ad esempio, organizzò una mostra
collettiva, “World Soup”, nella cucina del suo appartamento o il convegno non-convegno, “Art and
Brain”, per far dialogare artisti e scienziati.

Il contemporaneo non si può esporre, pensare, spiegare e promuovere con modalità vecchie,
richiede scelte e progetti originali ed innovativi, proprio come le esperienze di “2°Piano Art
Residence” e “Via Murat Art Container”, due iniziative che piacerebbero a Hans Ulrich Orbist ed
anche a noi di Smart Marketing.

Per maggiori informazioni e per iscriversi ai workshop:

znsprojectlab@gmail.com

Lo Specchietto Retrovisore. Benvenuta
inflazione, o forse no?
E’ tutta una questione di credibilità insieme ad un gioco di pesi e contrappesi che si sono
indissolubilmente legati alle dichiarazioni dei grandi della Terra. L’ultimo G7 andato in onda a
Charlevoix, in Quebec, Canada, nelle giornate dell’8 e del 9 giugno è stato all’insegna del
politichese più estremo, volto quantomeno a non accentuare le divergenze in materia di tariffe e
dazi che hanno caratterizzato la narrativa degli ultimi mesi. Ad atteggiamenti provocatori del
Presidente Trump, come ritardi nel presenziare l’agenda dei lavori, hanno fatto seguito tentativi
riconcilianti da parte degli altri partecipanti. Addirittura il neo eletto Presidente del Consiglio
Italiano annunciava nella sua conferenza stampa di aver ricevuto un invito ufficiale presso la Casa
Bianca, sinonimo di un colloquio tra i due leader, edificante.

Eppure proprio dalle dichiarazioni durante la conferenza stampa del Primo Ministro del Canada,
Justin Trudeau, è scaturito un incidente diplomatico. In realtà il politichese o quel minimo di
attitudine che fa di un politico anche un gran comunicatore trova i suoi limiti nell’impeto che
connota l’atteggiamento di Donald Trump. Un suo tweet, poche parole e anche quell’insignificante
documento firmato da tutti al termine del summit, sembra divenire carta straccia in un istante. Già
non si erano prese decisioni che potessero consacrare questo G7 come straordinario per obiettivi
raggiunti e per temi discussi. Una presa di coscienza comune che il commercio internazionale
probabilmente non può più essere interpretato e condiviso con le regole attuali, ma un nulla di fatto
riguardo il tema principale.

E’ in atto una guerra commerciale, Trump la sta conducendo con annunci e clamorosi
dietro front. Di fatto anche l’ultimo tweet in cui condanna le parole di Trudeau utilizzate nel corso
della sua conferenza stampa al termine degli incontri, in cui stigmatizza con il termine “insulto”
l’insieme delle tariffe imposte dall’amministrazione americana, è un chiaro messaggio di rottura.
Non una semplice condanna, ma l’ennesima prova di forza impartendo indicazioni al proprio staff di
non approvare il comunicato siglato durante l’incontro.

E ritorniamo alla credibilità, non tanto a quella degli attori della scena internazionale, ma delle
dichiarazioni degli stessi. E’chiaro che la partita si gioca proprio sull’autorevolezza delle
manifestazioni di volontà e sull’ampiezza degli effetti che potrebbero generare. Tuttavia ci si rende
subito conto che a fronte di un singolo player che minaccia l’imposizione di dazi, seguono
evidentemente contro tariffe ad opera degli altri Paesi. Una escalation di protezionismo che
tenta di tutelare gli interessi nazionali, ma che alla fine probabilmente si ridurrà in un aumento
dell’inflazione, creando le condizioni affinché il prezzo dei beni si adeguino tutti ad un nuovo livello
più alto.

Stai a vedere che dopo anni tentati dalle politiche monetarie per cercare un livello di inflazione più
alto e le politiche fiscali volte a sostenere il mercato del lavoro, il contributo più elevato
all’innalzamento dei prezzi derivi proprio da questa politica comune di estremo
protezionismo?
Grazie, allora. Dovremo addirittura ringraziare Trump per aver innescato o rivitalizzato questa
azione globale. Ma è un grazie che inevitabilmente trova nei suoi limiti strutturali, la soddisfazione
generale. E’ un’inflazione che non fa bene alla gente, soprattutto a quella parte più populista
che immaginava di aver trovato una soluzione ai propri problemi.
Christian Zorico: LinkedIn Profile

Mashable Social Media Day + Digital
Innovation Days: l'evento sulla rivoluzione
digitale e l’innovazione!
Mashable Social Media Day (#SMDAYIT) + Digital Innovation Days (#DIDAYS) è una
delle manifestazioni più importanti al mondo dedicate alla rivoluzione digitale
e all’innovazione, che può contare sul contributo e l’apporto dei migliori esperti del settore, sia
italiani che internazionali.

Quest’anno l’evento si terrà presso lo IULM Open Space a Milano, dal 18 al 20 ottobre 2018.
Come sempre sarà dato ampio spazio alla rivoluzione digitale con particolare focus su temi caldi del
settore come influencer marketing, brand journalism, video content, sharing economy, fintech,
ecommerce e, ovviamente, strategie di social media marketing applicate ai settori più disparati quali
turismo, fashion, food, tecnologia, beauty, lifestyle e molto altro ancora.

  Qualche numero sull’edizione del Mashable Social Media Day del 2017:

  1.170 iscritti / 90 relatori / 70 speech / 6 workshops
  70 brand ambassador / 52 aziende sponsor-partner
  23 media-partner / 3 nazioni coinvolte
  Top trend con #SMDAYIT: 13.685 tweet
  15M di impression secondo la ricerca Innovazione 2017 (Fonte: Talent Garden)

Il programma del 2018 insomma sarà ricco, così come i protagonisti chiamati ad intervenire
(speakers di livello, direttori marketing di aziende ed esperti del settore) come Google, Microsoft,
L’Oréal/Lancôme, Banca Mediolanum, Huawei, Perfetti Van Melle, Deutsche Bank, DriveNow by
BMW, Foodora, Groupon, IULM Innovation Lab, Caffeina, Quora, Costa Crociere e manager di
agenzie come The Big Now, Wavemaker, e Ogilvy & Mather, proprio per avere punti di vista chiave
sull’applicazione di strategie concrete in ambito social e digital. Sono stati inoltre coinvolti
influencer di diversi settori: dal tech al turismo fino ad arrivare al lifestyle e alla TV, per farci
raccontare quali sono le dinamiche che hanno portato queste persone al successo e come il web è
stato fondamentale per lo sviluppo delle proprie carriere.
Inoltre non mancherà il focus sull’innovazione anticipando i trend del futuro e di cosa ci
aspetta in ambito di open innovation, blockchain e di come il mix tra tecnologia, digitale e strategie
social possa divenire un punto di svolta nello sviluppo del proprio business.

Queste le parole di Eleonora Rocca, ceo e founder della manifestazione: “Non posso che
essere estremamente felice e soddisfatta degli splendidi risultati dell’edizione 2017; anche
quest’anno faremo in modo di rendere #SMDAYIT + #DIDAYS l’evento dell’anno con una line-up
ricca di valore e contenuti stimolanti per tutti i partecipanti”.

  Due parole su cos’è il Mashable Social Media Day: dove nasce e come si è evoluto.

  Mashable, terzo blog più popolare al mondo con oltre 30 milioni di pagine visitate al mese, nel
  2010 organizza negli Stati Uniti il primo Mashable Social Media Day​, evento di approfondimento
  sull’impatto del digital marketing e dei social media sulla comunicazione. Grazie al
  coinvolgimento diretto dei principali professionisti del settore, il successo riscosso è tale da
  spingere gli organizzatori a riproporre l’iniziativa in molte altre sedi in tutto il mondo. E’ così che
  Eleonora Rocca – oggi affermata Imprenditrice, consulente di digital marketing, speaker e
  formatrice, con alle spalle una brillante carriera corporate in ambito sales & marketing in aziende
  del calibro di Microsoft, Roberto Cavalli, Hewlett Packard e Kingston Technology tra Roma,
  Milano e Londra – nel 2014​ ​fonda​ ​il​ ​Mashable​ ​Social​ ​Media​ Day​ ​Italia oltre a lavorare come
  consulente di digital marketing per startup e aziende tra Italia e UK.

Il Mashable Social Media Day + Digital Innovation Days è quindi un evento dedicato a tutti
coloro che vogliono avere uno sguardo sul futuro sui temi del digitale, dell’innovazione, della
comunicazione, dei social e del web marketing. Tutti temi molto cari a noi di Smart Marketing e,
anche per questo motivo, siamo molto felici di supportare questa manifestazione in qualità di media
partner.
E per i nostri lettori è previsto anche uno sconto del 30% per partecipare all’evento.

…Non male :)!

MARKETERs Day: Sport Players - Join the
game: l'evento dedicato al marketing dello
sport

Cos’è il MARKETERs Day: Sport Players – Join the game?
Il MARKETERs Day è uno degli appuntamenti targati MARKETERs Club, associazione riconosciuta
a livello nazionale che realizza eventi con lo scopo di portare le migliori realtà aziendali e i migliori
brand internazionali all’interno del mondo universitario. Nello specifico, il MARKETERs Day: Sport
Players – Join the game è un evento formativo all’interno del quale verrà analizzato il mondo
dello sport e com’è cambiato negli anni fino a diventare una leva economica molto rilevante.

  Questo evento rappresenta l’atto conclusivo del primo anno del Comitato di Torino che proprio un
  anno fa, nel mese di giugno ha realizzato il primo evento contando più di 150 partecipanti. A
settembre ha avuto luogo la recruiting per i nuovi soci con il conseguente tesseramento e, ad
    oggi, il MARKETERs Club conta più di 1000 soci a livello nazionale.

Gli scorsi eventi hanno visto partecipare in veste di relatori: Tommaso Saronni Director PR, Social &
Digital di Adidas Group, Simone Maggi CEO & Co-founder di Lanieri, Sabrina Ciamba Retail Area
Manager di Falconeri, Maurizio “Juni” Vitale Founding Director di Movement Entertainment e
Lorenzo Gianeri, in arte ”Lollino”, VP di Vari Productions srl Maria Fossarello Marketing Manager
di BlaBlaCar, Simonluca Scravaglieri Marketing Manager di Ceres, Andrea Crociani Country
Leader di oBike, Veronica Dolce Marketing Manager di Rolling Stone Italia, Alessandro Baldi
Southern Europe Sales manager e Lucian Beierling Marketing & Communications Manager di
Soundreef.

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: Sport Players – Join the game: l’evento dedicato al marketing dello sport

Chi parteciperà all’evento?
Anche in occasione di questo evento tre ospiti terranno alto il livello raggiunto fino ad ora e ancora
una volta saranno gli studenti e i neolaureati dell’Università degli Studi di Torino ad organizzare la
giornata nella sua interezza con interventi proposti che non deluderanno le aspettative.

Ad oggi ha già dato conferma della propria partecipazione nel ruolo di ospite:

■   Mauro Zanetti, PMO at Juventus FC

Grazie ai talk interattivi degli ospiti, che saranno annunciati nel corso della campagna di
Comunicazione, il MARKETERs Club mostrerà come i grandi brand legati al mondo dello
sport si siano evoluti negli anni, modificando le strategie di marketing e creando prodotti
altamente customizzati per soddisfare i bisogni di consumatori sempre più esigenti e consapevoli.

Dove e quando avrà luogo l’evento?
MARKETERs Day: Sport Players – Join the game si terrà venerdì 29 giugno 2018, presso la
Scuola di Management ed Economia di Torino.
La giornata avrà inizio con l’accredito e proseguirà con i talk degli ospiti intervallati da un coffee
break e da un pranzo. Il tutto sarà offerto dal MARKETERs Club e dagli Sponsor dell’evento, tra cui
Lavazza.

Instagram sfida apertamente YouTube sul
terreno della fruizione dei video
Novità in vista per Instagram: maggiore attenzione ai video!

L’idea sarebbe quella di permettere agli utenti di caricare video sino a 60 minuti di durata,
andando così a rivoluzionare il proprio ecosistema.

Infatti, sino ad oggi, la durata dei video su Instagram è molto breve: 60 secondi per i video nel
feed e 15 secondi per le Storie. La rivoluzione, però, dovrebbe interessare solo la parte relativa ai
feed.

  Si potrebbe pensare che notizie del genere non spostino nulla in termini di business, ma così non
  è.

Due gli aspetti da tenere in considerazione.
1. Instagram vuole in questo modo intercettare ancor di più tutta quella fascia di utenti ad oggi
   presenti in forze su YouTube (adolescenti in primis).
2. Lo sviluppo di nuove opportunità comunicative e creative su questa piattaforma.

In ultimo una riflessione: Snapchat prese un duro colpo da Instagram quando quest’ultima
implementò le Storie (nate proprio su Snapchat).
Certo, quando accadde qui da noi, Snapchat non era ancora così diffuso (negli USA infatti Snapchat
ha resistito meglio), mentre Youtube è ampiamente stabile, anzi in continua crescita. Ma, ad oggi,
prevedere cosa potrà accadere è davvero difficile.

  Per approfondire la grandezza del fenomeno Youtube leggi il nostro numero dedicato:

  ■   Generazione YouTube (YouTube nasce il 14 febbraio 2005, ma viene lanciato ufficialmente il 23
      aprile 2005: la piattaforma di video sharing più famosa al mondo, ha quindi da poco festeggiato
      il suo 13° compleanno. Da allora YouTube ha fatto davvero tanta strada costruendo intorno a sé
      un solido ecosistema capace di generare una rivoluzione culturale, sociale ed economica.)

Intanto il guanto di sfida è stato lanciato, chissà come reagirà YouTube a questo aggiornamento. E,
soprattutto che soluzioni adotteranno le aziende per sfruttare questa nuova opportunità di
comunicazione e di marketing.
Sbarca a Taranto il MEDIMEX 2018:
quattro giorni di musica tra confronto,
spettacolo e formazione
Tra poche ore sotto il sole di Taranto, arriva l’evento musicale dell’anno: Medimex – International
Festival & Music Conference, dal 7 al 10 giugno 2018.

Evento diventato ormai punto di riferimento per il mercato musicale italiano, mercato che vuole
connettersi con quello internazionale, attraverso lo spettacolo e la formazione, il tutto finalizzato
al confronto e al miglioramento. Dopo le edizioni di successo nel territorio barese, la formula
vincente sbarca a Taranto.

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ento musicale dell’anno: Medimex – International Festival & Music Conference, dal 7 al 10
giugno 2018

Quattro giorni (più due di anteprima, 5 e 6 giugno) interamente dedicati alla musica, ricchi di
mostre, approfondimenti, installazioni, dj set, workshop, concerti, mercatini e
proiezioni. Gli appassionati e i professionisti potranno incontrare organizzatori di festival, case
discografiche, responsabili di agenzie, all’interno dei numerosi incontri e workshop organizzati per
l’evento, tra cui anche le scuole di musica di Puglia Sounds.

Headliner del Medimex: i Kraftwerk, band tedesca simbolo della scena elettronica mondiale dal
1970, che suoneranno sulla Rotonda del Lungomare giovedì 7 giugno e i Placebo, uno dei più
importanti gruppi rock del mondo, che si esibiranno venerdì 8 giugno.

Programma completo:
5 GIUGNO
Kurt Cobain: Montage of Heck regia di Brett Morgen, 2015 19:00 – 21:00 (Giardini Peripato)
Pearl Jam Twenty, regia di Cameron Crowe, 2011 21:00 – 23:00 (Giardini Peripato)

6 GIUGNO
Sound City, regia di Dave Grohl, 2013 19:00 – 21:00 (Giardini Peripato)
Singles – L’amore è un gioco, regia di Cameron Crowe, 1992 21:00 – 23:00 (Giardini Peripato)

7 GIUGNO
Dj GRUFF feat. Gianluca Petrella 00:00 – 02:00 (Molo Sant’Eligio)
Songwriting Camp – Medimex 2018 15:00 – 18:00 (Istituto musicale)
Diodato 17:00 – 18:00 (Giardini Peripato)
MEDIMEX MUSIC MARKET feat INDEPENDENT LABEL MARKET 17:00 – 21:30 (Giardini Peripato)
Learning How to See in the Dark – ARTHUR DUFF per Medimex 2018 19:00 – 00:00 (Castello
Aragonese)
Michael Lavine e Charles Peterson 20:00 – 21:00 (Museo MArTA)
Roni Size feat Dynamite MC 20:30 – 22:00 (Rotonda del Lungomare)
Metá Metá 21:20 – 22:00 (Rotonda del Lungomare)
Kraftwerk 3-D 22:30 – 00:00 (Rotonda del Lungomare)

8 GIUGNO

Mangaboo Live Set 00:00 – 02:00 (Molo Sant’Eligio)
Kurt Cobain e il Grunge. Storia di una rivoluzione 08:30 – 19:30 (Museo MArTA)
Songwriting Camp – Medimex 2018 10:00 – 17:00 (Istituto musicale)
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mportanti gruppi rock del mondo, che si esibiranno venerdì 8 giugno sulla Rotonda del Lungomare
di Taranto

Play listing 10:30 – 11:30 (Circolo Ufficiali)
Puglia Sounds Musicarium – Medimex 2018 10:30 – 17:30 (Istituto musicale)
CINZELLA FESTIVAL, suoni e immagini tra due mari 11:00 – 11:45 (Circolo Ufficiali)
Innovazione, tecnologie e nuove professioni nel mondo della musica 11:00 – 12:30 (Circolo Ufficiali)
Face to Face(s) 11:00 – 13:00 (Circolo Ufficiali)
MEDIMEX MUSIC MARKET feat INDEPENDENT LABEL MARKET 11:00 – 21:30 (Giardini Peripato)
Max Gazzè 11:30 – 12:30 (Giardini Peripato)
Know your rights – Conosci i tuoi diritti e impara come funziona e cambia il collecting in Italia 11:30
– 13:00 (Circolo Ufficiali)
Streaming 12:00 – 13:00 (Circolo Ufficiali)
Viva! Festival, la nuova frontiera della musica d’avanguardia in Puglia 12:15 – 13:00 (Circolo
Ufficiali)
Collecting 15:00 – 16:00 (Circolo Ufficiali)
Label del futuro 15:00 – 16:30 (Circolo Ufficiali)
Digital Communication – Marc Plotkin 15:00 – 18:00 (Circolo Ufficiali)
Production – Tommaso Colliva 15:00 – 18:00 (Circolo Ufficiali)
Sound Engineering and Design – Marc Urselli 15:00 – 18:00 (Circolo Ufficiali)
SEI – Sud Est Indipendente Festival 15:30 – 16:15 (Circolo Ufficiali)
Emma Marrone 15:30 – 16:30 (Giardini Peripato)
Italia Music Export 16:15 – 17:00 (Circolo Ufficiali)
Hub crossmediale con al centro la musica 16:45 – 17:15 (Circolo Ufficiali)
Musica & Social Media 17:00 – 18:00 (Circolo Ufficiali)
La storia del punk di Stefano Gilardino, Hoepli, 2018 17:15 – 17:45 (Giardini Peripato)
Showcase INDIE – ROCK 18:00 – 20:00 (Molo Sant’Eligio)
Giuliano Sangiorgi 18:30 – 19:30 (Giardini Peripato)
Learning How to See in the Dark – ARTHUR DUFF per Medimex 2018 19:00 – 00:00 (Castello
Aragonese)
Raphael Gualazzi 20:00 – 21:00 (Giardini Peripato)
Kiol 20:30 – 21:10 (Rotonda del Lungomare)
Sziget & Home Sound Fest + guest Middlemist Red 20:30 – 23:00 (Molo Sant’Eligio)
Casino Royale 21:20 – 22:00 (Rotonda del Lungomare)
Ultimo 21:30 – 23:00 (Giardini Peripato)
Placebo 22:30 – 00:00 (Rotonda del Lungomare)

9 GIUGNO

Daddy G (Massive Attack) 00:10 – 01:00 (Rotonda del Lungomare)
Kurt Cobain e il Grunge. Storia di una rivoluzione 08:30 – 19:30 (Museo MArTA)
Songwriting Camp – Medimex 2018 10:00 – 17:00 (Istituto musicale)
L’imprenditore artista 10:30 – 11:30 (Circolo Ufficiali)
Musica dal vivo: fare rete tra festival e venue 10:30 – 11:30 (Circolo Ufficiali)
The International Sync Market – Dan Koplowitz 10:30 – 11:45 (Circolo Ufficiali)
Puglia Sounds Musicarium – Medimex 2018 10:30 – 17:30 (Istituto musicale)
Sciamu – A film of hope and tradition 11:00 – 11:45 (Circolo Ufficiali)
Face to Face(s) 11:00 – 13:00 (Circolo Ufficiali)
MEDIMEX MUSIC MARKET feat INDEPENDENT LABEL MARKET 11:00 – 21:30 (Giardini Peripato)
Ghemon 11:30 – 12:30 (Giardini Peripato)
The Future Is Not How It Used To Be 12:00 – 13:00 (Circolo Ufficiali)
Taranto Rock Festival 12:15 – 13:00 (Circolo Ufficiali)
Processo creativo e fare musica 12:30 – 13:00 (Circolo Ufficiali)
Showcase JAZZ 14:00 – 16:00 (Molo Sant’Eligio)
Apulia SummerTime 2018 15:00 – 15:45 (Circolo Ufficiali)
L’economia della musica tra streaming, copyright e nuovi modelli di ricavo 15:00 – 16:00 (Circolo
Ufficiali)
Digital Communication – Marc Plotkin 15:00 – 18:00 (Circolo Ufficiali)
Production – Tommaso Colliva 15:00 – 18:00 (Circolo Ufficiali)
Sound Engineering and Design – Marc Urselli 15:00 – 18:00 (Circolo Ufficiali)
Renzo Rubino 15:30 – 16:30 (Giardini Peripato)
La chitarra che canta 15:30 – 16:45 (Circolo Ufficiali)
Bed&Rec – il primo studio di registrazione turistico d’Italia 16:15 – 17:00 (Circolo Ufficiali)
The art of booking of Festivals 16:30 – 17:30 (Circolo Ufficiali)
The International Sync Market – Dan Koplowitz 16:30 – 17:45 (Circolo Ufficiali)
Auand Days, un anno dopo 16:45 – 17:30 (Circolo Ufficiali)
Andy Wood – L’inventore del grunge. Vivere (e morire) a Seattle prima dei Pearl Jam di Valeria
Sgarella, Ledizioni, 2017 17:15 – 17:45 (Giardini Peripato)
Paul Cook 18:00 – 19:00 (Giardini Peripato)
Showcase WORLD 18:00 – 20:00 (Molo Sant’Eligio)
Learning How to See in the Dark – ARTHUR DUFF per Medimex 2018 19:00 – 00:00 (Castello
Aragonese)
Mirkoeilcane 20:00 – 21:00 (Giardini Peripato)
Canzoniere Grecanico Salentino – RAFFO FEST by MEDIMEX 20:30 – 21:10 (Rotonda del
Lungomare)
Rec’n’Play Contest 20:30 – 22:30 (Molo Sant’Eligio)
E Green, Fido Guido, Zakalicious – RAFFO FEST by MEDIMEX 21:20 – 22:00 (Rotonda del
Lungomare)
Nitro 22:20 – 23:50 (Rotonda del Lungomare)
#Gazzetta Music Contest 22:45 – 23:00 (Molo Sant’Eligio)

10 GIUGNO

Kurt Cobain e il Grunge. Storia di una rivoluzione 08:30 – 19:30 (Museo MArTA)
Songwriting Camp – Medimex 2018 10:00 – 12:00 (Istituto musicale)
HENDRIX ’68 – The Italian Experience di Enzo Gentile e Roberto Crema, Jaca Book, 2018 10:30 –
11:30 (Giardini Peripato)
MEDIMEX MUSIC MARKET feat INDEPENDENT LABEL MARKET 11:00 – 14:00 (Giardini Peripato)
Nitro 12:00 – 13:00 (Giardini Peripato)
Learning How to See in the Dark – ARTHUR DUFF per Medimex 2018 19:00 – 00:00 (Castello
Aragonese)

Il Medimex è un progetto Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del
sistema musicale regionale, attuato con il Teatro Pubblico Pugliese, nell’ambito del Fondo
diSviluppo e di Coesione 2014 – 2020 – Patto per la Puglia Area di Intervento IV “Turismo,
cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.

Sport Digital Marketing Festival: l'evento
dedicato al marketing digitale dello sport

Partiamo subito con una domanda: cos’è lo Sport Digital
Marketing Festival?
E’ il primo evento in Italia di formazione e aggiornamento sul marketing digitale nel settore sport (il
13 e il 14 giugno a Riccione). Due giornate di studio, lezioni e tavole rotonde con i massimi
professionisti di Digital marketing del mondo dello Sport, per scoprire tecniche e strategie di
grandi club e organizzazioni internazionali, anticipare le tendenze del mercato Sport-Business,
conoscere i protagonisti dello Sport System 4.0 e sviluppare la propria rete di contatti.

Pertanto, il Festival sarà un’esperienza imperdibile per chiunque abbia già iniziato o voglia
intraprendere un percorso professionale di successo nel mondo dello Sport e imparare dai
migliori professionisti.

Sport Digital Marketing Festival sarà un percorso formativo e professionale da non perdere
per comprendere tecniche e strategie dei grandi club/organizzazioni
internazionali, anticipare le tendenze del mercato sport-business, conoscere i protagonisti
dello Sport System 4.0, costruire o allargare la propria rete dei contatti facendo networking e
gettando le basi per nuovi business che sfruttino tutte le potenzialità dei social media.

  Gli organizzatori – EuropaCube Innovation Business School e il Master Social Media e
  Digital Marketing – hanno pensato e studiato una formula molto chiara: due giornate di studio,
  lezioni, approfondimenti, tavole rotonde e “incontri ravvicinati” con i Top Social Media Manager
  di club, squadre, federazioni, leghe, agenzie e atleti che racconteranno come hanno raggiunto
  grandi risultati in termini di business attraverso campagne innovative e creatività in rete.

Il Festival sarà presentato da Rudy Bandiera – digital coach, TedX speaker e autore di un recente
best seller “social” Mondadori - che porterà sul palco dell’evento professionalità, intensità e ironia.

Interagiranno con gli speaker, con interviste e focus aggiornatissimi, i migliori esperti del Web
Marketing italiano: Riccardo Scandellari, Veronica Gentili, Gianpaolo Lorusso, Andrea Boscaro,
Miriam Torrente e Gianmarco Terracciano.

Continuiamo con le domande: a chi è rivolto l’evento “Sport
Digital Marketing Festival”?
“Porteremo a Riccione il primo evento in Italia di Digital Marketing verticale nel settore Sport.
Questa è la novità – afferma Arianna Ioli, Content manager e storyteller
dello #sportmarketingfest. Lo Sport Business è uno dei settori con crescite esponenziali e la
trasformazione digitale in atto è sotto gli occhi e alla portata di tutti: squadre, atleti, tifosi, fanclub,
sponsor e media agency.
Stiamo costruendo un vero e proprio evento di formazione su basi concrete. Teniamo bene a mente
quel passaggio del film “Jerry Maguire” in cui il coprotagonista/giocatore di football americano Rod
Tidwell dice: “Show me the money!” (nel doppiaggio italiano: “Coprimi di soldi!”). Un’ispirazione che
diventa esplosiva, soprattutto ora che allo Sport si stanno unendo tutte le potenzialità del Marketing
Digitale!”

Lo Sport Digital Marketing Festival è rivolto a chi lavora in club e squadre – organizzazioni
sportive a tutti i livelli – e associazioni dilettantistiche; a responsabili e addetti uffici marketing e
commerciali; agenzie di comunicazione, social media marketing e pr – freelance e blogger; studenti
universitari, neolaureati; giornalisti, uffici stampa e professionisti della comunicazione; start up, PMI
e aziende, imprenditori del settore wellness; atleti ed ex atleti di tutti gli sport, appassionati di sport
e digital marketing.

  Il Festival è quindi dedicato a chi segue con passione il mondo del marketing e della
  comunicazione (e dello sport) e a chi vuole apprendere nuove strategie e best practice, con
  riferimento al digitale e al web. Per questo motivo, noi di Smart Marketing siamo contenti di
  appoggiare questa iniziativa in qualità di Media Partner.

Per maggiori informazioni sull’evento: sito web ufficiale dello Sport Digital Marketing Festival.

Per partecipare all’evento: www.sportdigitalmarketing.eventbrite.it
The Rearview Mirror: June 2018
Uncertainty and bullishness: two words to describe the last volatile week.
A mix of economic and political elements affected the calmness at the end of May. Specifically, the
rebound of tariffs imposition coming from the Trump administration revitalized the geopolitical trade
war. In Europe, on the other hand, both the crisis in Spain and moreover in Italy threatened the
general environment with a surge of safe haven assets.

But latest release of the Bureau of Labor Statistics calmed down the impatience of markets,
smoothing the cross-asset volatility and allowing the equity indexes to recover from their intra week
lows. The picture of labour market is glowing. New record low for the unemployment that is
now at 3.8% for the month of May 2018, the lowest level since 1969 touched only once
previously in April 2000. A very strong economic indicator that is confirming the goodness of current
growth pattern but at the same time has no prediction power itself.

The percentage of unemployment of Blacks at 5.9%, even if it is a very volatile data, is
confirming that the US economy is firing on all cylinders and also the average hourly earnings, that
have increased by 2.7 percent, over the year, is signaling a weak but sustained pressure on salaries.

At this point, the Federal Reserve would be more confident to raise rates three more times this
year since the strong employment report comes after a string of upbeat economic data, i.e.
consumer spending, industrial production and construction spending.

But the overall picture is not so clear if we look forward. In fact, as we already mentioned, the
decision of Trump administration to impose tariffs on steel and aluminum is invigorating
the trade war and there is a potential pressure on prices that is not fully discounted by the
market. Also, some inflation (although a good one) can derive from the job market, as we are
approaching to historical lowest level. Last but not least, the timing of the expansionary fiscal policy
adopted by US might be not so appropriate considering the late cycle.

Of course the tax reform can potentially empower the current pace of job creation,
sustaining the US economy; nonetheless if we experienced a general and global growth so far, the
virtue mechanism can be damaged by a stronger dollar. In fact, the expectation of a more aggressive
FED is reinforcing the USD against its major pairs. On top of it, for a global economy that has
been built on a massive pile of debt, higher US rates can be translated in a credit shock. The
recent emerging market sell-off is already signaling a sort of alert.

It is never an easy task to predict the next correction or a slowdown of the economy. But
basing our analysis by only looking at the job market, could be a mistake or at least an overvalued
estimation of potential pattern. Like for a rear-view mirror, very helpful when we drive, but it is not
the only support that is helping us drive safely.

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