CVC, IL PARERE DELL'ONCOLOGO - Dott. Domenico Sperlì - RIUNIONE CHIRURGIA ONCOLOGICA
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RIUNIONE CHIRURGIA ONCOLOGICA SICP - AIEOP COSENZA, 25 NOVEMBRE 2005 CVC, IL PARERE DELL’ONCOLOGO Dott. Domenico Sperlì U.O.C. di Pediatria, Ospedale Annunziata, Cosenza
ACCESSI VENOSI CENTRALI IN ONCOLOGIA PEDIATRICA • PERCHE’ IL LORO IMPIEGO? • SCELTA DEL SISTEMA • INDICAZIONI AI CVC
IMPIEGO CVC IN ONCOLOGIA PEDIATRICA • OPPORTUNITA’ O OBBLIGATORIETA’? • PER L’UTILITA’ • PER USARE LA SCHEDULA OTTIMALE DI UN FARMACO O COMBINAZIONI DI FARMACI • PER I VANTAGGI SULLA QUALITA’ DI VITA DEL PAZIENTE
SISTEMA INFUSIONALE IDEALE • MAGGIORE BIOCOMPATIBILITA’ • MAGGIORE BIOSTABILITA’ • KIT DI POSIZIONAMENTO COMPLETO • LIMITATA MANUTENZIONE • COSTI CONTENUTI • BEN ACCETTO DAL PAZIENTE E DALLA FAMIGLIA
CVC: SCELTA DEL SISTEMA • CONOSCERE LE PECULIARITA’ DEI MEZZI A DISPOSIZIONE • SCELTA IN FUNZIONE DI: – ETA’ DEL PAZIENTE (BAMBINO PICCOLO, ADOLESCENTE) – SEDE E TIPO DI NEOPLASIA – PROGRAMMA TERAPEUTICO – EVENTUALE TERAPIA DI SUPPORTO – FAMIGLIA NON SI DEVE UTILIZZARE CIO’ CHE NON SI CONOSCE
TIPO CVC • MONO VS BILUME • CVC TEMPORANEO O NON TUNNELLIZZATO • TOTALMENTE IMPIANTABILE (PORT) – PROBLEMI BAMBINO PICCOLO – UTILE IN PARTICOLARI PATOLOGIE (EMOFILIA, TALASSEMIA)
TIMING ISOLAMENTO IN ONCOLOGIA • SUBITO, DOPO UN PO’? • FASE DELLA MALATTIA (CRISI BLASTICA CON RISCHIO INFETTIVO, ALTERAZIONI EMOCOAGULATIVE) • CONTESTO SOCIALE IN CUI VIVE IL PAZIENTE
GESTIONE CVC (1) • ISTRUZIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE SANITARIO (PROTOCOLLI COMPORTAMENTALI CONDIVISI) • SEDE DI INSERIMENTO DEL CVC • ASEPSI RIGOROSA NELL’ISOLAMENTO E DOPO – LAVAGGIO DELLE MANI • NELLA FASE DI APPLICAZIONE DEL CVC • PRIMA DI OGNI MANOVRA DI MANIPOLAZIONE E MEDICAZIONE DEL CVC E DEI RACCORDI • ANTISEPSI CUTANEA – SCELTA DEL DISINFETTANTE • SOSTITUZIONE DEI SET DI INFUSIONE AD INTERVALLI APPROPRIATI
GESTIONE CVC (2) • SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI ASSOCIATE AL CATETERE • UTILIZZO DI TECNICA STERILE DURANTE L’INSERIMENTO E DURANTE IL CAMBIO DELLA MEDICAZIONE • ISPEZIONE E PALPAZIONE DEL SITO DI INSERIMENTO • NON APPLICARE POMATE ANTIBIOTICHE SUI SITI DI INSERZIONE DEL CVC • SOSTITUZIONE DEI LIQUIDI AD INTERVALLI REGOLARI
GESTIONE CVC (3) • NO EVIDENZE O CONSENSO – FREQUENZA DI SOSTITUZIONE DELLA MEDICAZIONE – UTILIZZO DI GUANTI STERILI VS NON STERILI PER IL CAMBIO DELLA MEDICAZIONE – TEMPO DI INFUSIONE DEI LIQUIDI SEMPLICI
Sepsi legata al catetere definizione • Emergenza eritema, pus alla cute • tunnel eritema, pus per almeno 2 cm dalla cute • pocket infection eritema e necrosi su Port • batteriemia: isolamento dello stesso micro-organismo da coltura centrale e periferica in paziente con sintomi sistemici, in assenza di altri foci infettivi; positività della coltura della punta / risoluzione sintomi alla rimozione del CVC
Infezione del catetere: germi isolati • Stafilococco coagulasi negativo 35% • stafilococco aureo 15% • enterococco 10% • candida 6% • enterobatteri 5% • altri (pseudomonas) 30%
Sepsi da catetere : fattori di rischio • Virulenza del germe adesione • stato paziente età estreme (< 1 - > 60 aa) immunodeficit / neutropenia < 500/mmc presenza di altro focus infettivo patologia gastrointestinale • trombosi del CVC trombosi precede sepsi (RR 2.6) • sede di inserzione succlavia < giugulare < femorale • impiego NP • caratteristiche CVC multilume > monolume silicone > poliuretano port < sistema esterno
Sepsi da CVC: FATTORI FAVORENTI Tutti i CVC si colonizzano anche con colture negative (ME) dopo 24 ore dall’inserzione • due stati diversi dei germi: – biofilm – plancton fluttuante sulla superficie infezione: • relazione tra quantità di germi presenti e batteriemia • presenza di germi dipende dalla loro capacità di aderire alla superficie del catetere
Adesività batterica dipende da • superficie del CVC – irregolarità di superficie – differenze di carica elettrica – idrofobicità (silicone > poliuretano) • caratteristiche del germe – idrofobicità: stafilococchi aderiscono a cloruro polivinile, silicone e polietilene, meno al poliuretano – capacità di formazione biofilm (esopolisaccaridasi) • caratteristiche del paziente – proteine dell’ospite favoriscono aderenza batterica (fibronectina, fibrinogeno) – piastrine / fagocitosi
Via di contaminazione • Frequente • CUTE • migrazione su superficie CVC • breve durata (< 10 gg) • HUB • meno frequente • lunga durata (> 10 gg) • mani personale • SOLUZIONE • rara
Sepsi da catetere PREVENZIONE • RISPETTO DELLE PIU’ RIGOROSE NORME DI ASESPI NEL POSIZIONAMENTO / GESTIONE DELLA LINEA DI INFUSIONE – lavaggio accurato delle mani – cuffia, mascherina, guanti, campo sterile • TEAM NUTRIZIONALE ESPERTO E DEDICATO – rischio infezione / complicanze tecniche si riduce con esperienza
Sepsi da catetere- prevenzione : LE NORME DI ASEPSI • Barriera protettiva efficace durante posizionamento STERILITA’ ! • ANTISETTICI – clorexidina 2% > alcool 70% e iodofori (infezioni a fogli trasparenti (Tegaderm) – minor numero cambi – favoriscono crescita batterica • lock vancomicina + eparina – emergenza di ceppi resistenti – nessuna differenza tra trattati e non trattati
Sepsi da catetere - prevenzione: IL CATETERE • TUNNEL – allontana sede di inserzione da ingresso nel vaso – batteriemia 11.5% se tunnel vs. 28% senza tunnel – efficacia maggiore se team esperto e dedicato • SOSTITUZIONE CVC SU GUIDA – impiegata in pazienti critici in caso di febbre – efficacia non provata – rischio di contaminare nuovo CVC – 24- 48 ore prima di giungere a diagnosi: CVC “sacrificato” • HUB – ASEPSI – pulizia con etanolo 70% – dubbi per hub medicato con antibiotico – sistemi needleless in HPN da sostituire frequentemente
NUOVI CATETERI E PREVENZIONE DELLA SEPSI • Cateteri + antibiotici (minociclina e rifampicina) – superficie interna ed esterna – protezione a largo spettro – efficaci nel ridurre sepsi – rischio di antibiotico-resistenza • Cateteri + antisettici (clorexidina e sulfadiazina) – superficie esterna – metanalisi positiva ma in media È sepsi dal 5% al 3% – reazioni allergiche severe NO EVIDENZA DI UTILITA’
Sepsi da catetere: la diagnosi CRITERIO PRINCIPALE • ISOLAMENTO DELLO STESSO GERME DA EMOCOLTURA E DAL CVC ma • RICHIEDE RIMOZIONE CVC • TEMPI RISPOSTA 24-48 ORE CATETERE “INNOCENTE”
INFEZIONE del CVC E RISULTATI COLTURE Batteriemia Infezione t ratto esterno • numero colonie da tratto • numero colonie > 14 esterno > 1000 • numero colonie da • tempo di positivizzazione emocoltura centrale x 5-10 emocoltura lungo quelle da periferia • tempo di positivizzazione • Colonizzazione: no emocoltura breve sintomi ma CFU > 15
Sepsi da catetere: test diagnostici rapidi senza rimuovere il CVC • Acridine orange leuckocyte cytospin test : colorazione su 50 µL di sangue centrifugato con positività in 1 ora sensibilità 96% specificità 92% • brush endoluminale sensibilità 92% specificità 98%
Rimozione del CVC e batteriemia • long-term vs. short-term • grado compromissione stato generale • tipo di germe • caratteristiche del paziente Indicata sempre se: candida pseudomonas stafilococco aureo (?) tunnel - Port
Sepsi legata al CVC: TRATTAMENTO Emergenza Terapia locale tunnel rimozione; RIFAMPICINA pocket rimozione BATTERIEMIA antibiotic-lock (glicopeptide, no sintomi aminoglicoside) sintomi settici β-lattamico /glicopeptide + aminoglicoside + lock
CVC: CONCLUSIONI • DECISIONE DI POSIZIONARE CVC DOPO APPROFONDITA VALUTAZIONE • DEVE ESSERE PROSPETTATO ALLA FAMIGLIA ED AL BAMBINO FIN DAI PRIMI MOMENTI DELLA COMUNICAZIONE DELLA DIAGNOSI • CONSENSO INFORMATO • VALUTARE EVENTUALI CONTROINDICAZIONI • FORMAZIONE DELLA FAMIGLIA (E DEL PERSONALE DI NUOVO INSERIMENTO) • IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE E QUALITA’ PERCEPITA DAL PAZIENTE E DALLA FAMIGLIA
• IL CONCETTO DI SALUTE PASSA ATTRAVERSO IL BENESSERE GLOBALE, ANCHE EMOTIVO E PSICOLOGICO • SE FOSTE UN ADOLESCENTE NON VORRESTE POTER SCEGLIERE?
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