Anno scolastico 2017-2018 Classe III sezione F Scientifico Insegnante Rosalba Cacciatore
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Sommario • Storia della famiglia • I Gonzaga e l’arte Mantova Palazzo ducale Basilica Palatina di Sana Barbara Castello di San Giorgio, Camera Picta, Sala di Manto Palazzo del Capitano Domus Nova Trinità, 1605, Rubens Giulio Romano e manierismo a Mantova Palazzo Te • Il committente Federico II Gonzaga • Palazzo Te architettura • Palazzo Te affreschi
Albero genealogico dei Gonzaga
Stemma dei Bonacolsi o dei Gonzaga su una colonna di Palazzo Ducale
Storia della famiglia La dinastia dei Gonzaga, durante la loro lunga storia, mutò lo stemma diverse volte. Con la presa del potere nel 1328, Ludovico I innalzò un semplice stemma a fasce orizzontali nere ed oro. Con la nascita del marchesato, dal 1433 compaiono per la prima volta nello stemma le aquile imperiali a “volo abbassato”, e la croce patente rossa, simbolo dal XII secolo del comune di Mantova o dei Cavalieri templari, mentre lo scudo originario rimase al centro, ma con dimensione più piccole.
I Gonzaga sono stati una delle più note famiglie principesche d’Europa, protagonisti della storia italiana ed europea dal XIV al XVIII secolo. Governarono Mantova come signori dal 1328, in seguito come marchesi e duchi sino al 1707. Le origini della famiglia Gonzaga risalgono al XII secolo quando Filippo Corradi fu investito delle terre di Gonzaga da cui presero il nome. Con il nome di “Corradi da Gonzaga”, si stabilirono a Mantova alla fine del XII secolo, dove occuparono cariche politiche e religiose.
Inoltre governarono il marchesato e il ducato del Monferrato; rami cadetti governarono in Italia: il Ducato di Guastalla, il Ducato di Sabbioneta, i marchesati di Vescovato, Luzzara, Palazzolo e Castel Goffredo, Castiglione e Solferino, i principati di Bozzolo e Castiglione, la contea di Novellara. All’estero un ramo cadetto governò: i ducati francesi di Nevers, Rethel, Mayenne e il principato di Arches. Mantennero un ruolo di primo piano nel contesto politico italiano ed europeo grazie ai loro ambasciatori e a un’abile politica matrimoniale. Eleonora Gonzaga aumentò il proprio prestigio legandosi in
matrimonio nel 1622 con Ferdinando II, esponente della casata degli Asburgo divenendo la prima imperatrice, aumentarono il proprio prestigio. Eleonora Gonzaga-Nevers divenne a sua volta imperatrice sposandosi con Ferdinando III. Maria Luisa di Gonzaga-Nevers divenne per ben due volte regina di Polonia, sposandosi con Ladislao IV e Giovanni II. La famiglia diede inoltre i natali a un santo, a dieci cardinali e a dodici vescovi della Chiesa cattolica.
La loro grande fama è anche legata al fatto di aver promosso la vita artistica e culturale al più alto livello. La collezione artistica dei Gonzaga comprendeva opere degli artisti più rinomati del Rinascimento e dell’Età Barocca. Oltre alle arti visive, sostennero anche la letteratura e la musica.
I Gonzaga e l’arte I Gonzaga non furono solo collezionisti di importanti opere d’arte, si occuparono anche dell’allevamento di cavalli, a scopo di divertimento e per le guerre, sin dal XV secolo. Molti di questi animali furono immortalati da diversi pittori nelle sale dei loro palazzi, celebre è la Sala dei Cavalli in Palazzo Te. I Gonzaga fecero costruire dei veri propri giardini zoologici all’interno delle loro corti, dove erano presenti struzzi, leoni, falconi e cani da caccia.
Inoltre, sostennero e patrocinarono numerosi artisti al fine di dare lustro alla propria casata. I dipinti e gli oggetti erano esposti soprattutto nel Palazzo Ducale di Mantova.
Mantova
Mantova è capoluogo di provincia in Lombardia
Mantova è bagnata da tre laghi creati nel XII secolo deviando il corso del Mincio
La città di Mantova dal 2008 è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’ umanità dell’ UNESCO
Nel XII secolo a Mantova fu organizzato un sistema di difesa della città curando la sistemazione del fiume Mincio in modo da poter circondare completamente il centro abitato con quattro specchi d’acqua, Mantova, di fatto, era un’isola. Alla campagna si accedeva attraverso due ponti ancora esistenti. Il Mincio, trasportando i materiali solidi, trasformò i laghi in paludi, fu prosciugato a sud il lago Paiolo. Mantova, risente del clima rigido invernale caratterizzato da una forte umidità e grande frequenza il fenomeno della nebbia.
Negli inverni era abbastanza usuale che i laghi attorno alla città gelassero, almeno in parte. La città è stata duramente colpita durante il terremoto del 2012.
Lo stemma di Mantova
•La storia di Mantova non ha una data certa d’inizio e anche i primi fondatori sono incerti. La versione mitica, della fondazione della città, è riportata nell’Eneide di Virgilio, e trovò spazio anche nella Divina Commedia. Il mito della fondazione, narra che Manto, leggendaria figlia dell’indovino Tiresia, fuggita da Tebe, dopo lungo errare, sia arrivata nel territorio che oggi ospita la città. In questo luogo creò un lago con le sue lacrime; secondo la leggenda queste acque avevano la magica proprietà di conferire capacità profetiche a chi le beveva.
•Manto avrebbe incontrato e sposato la divinità fluviale Tevere, re dei Toscani, e il loro figlio Ocno, avrebbe fondato una città sulle sponde del fiume Mincio chiamandola, in onore della madre, Mantua.
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