Sviluppo e somministrazione di medicinali a bambini e anziani - Moodle@Units
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Importante che lo sviluppatore e il farmacista siano a conoscenza di potenziali problemi legati all’età e di come questi influenzino l’adeguatezza della formulazione in relazione a: • Età comportamentale • Età evolutiva del paziente
Popolazione pediatrica ICH E11 • Neonati prematuri (meno di 36 settimana di gravidanza) • Neonati a termine (prime 4 settimane di vita) • Neonati e bambini piccoli- Infanti (dalla 5asettimana di vita ai 2anni) • Bambini (da 1 a 12 anni) • Adolescenti (da 12 a 16-18 anni) Popolazione geriatrica ICH E7 >65 anni Ma per i pazienti >75 possono essere necessarie ulteriori considerazione per la manipolazione, somministrazione e progettazione dei medicinali.
Deglutizione delle forme farmaceutiche orali Avversione psicologica Disfagia Impediscono impiego delle forme di dosaggio solide (le più stabili, convenienti, economiche, che consentono mascheramento del gusto e modulazione del rilascio)
Fasi della deglutizione 1) Fase orale: il bolo viene preparato (ridotto in dimensioni più piccole e ammorbidito e fluidificato dalla saliva) 2) Fase faringea: con controllo muscolare subcosciente il bolo 1 2 spostato alla faringe, il movimento dell’epiglottide impedisce che il bolo arrivi ai polmoni 3) Fase esofagea: il bolo oltrepassa lo sfintere esofageo superiore ed entra nell’esofago (peristalsi ma soprattutto gravità lo portano più in basso) 3
• Posizione verticale • Importanza di bere acqua durante la somministrazione • Attenzione a farmaci che possono causare irritazione esofagea (es. doxiciclina)
Deglutizione/bambini: cpr masticabili cpr buccali Film orodisperdibili cpr orodisperdibili cpr orosolubili bustine
Deglutizione/Anziani • N.B. anziani allettati • Scarsità di saliva • Spesso bevono malvolentieri • Perdita di controllo muscolare Dipende dalla natura della disfagia: (per invecchiamento o disfagia da demenza, ictus, reflusso gastroesofageo, ictus, cancro, Di solito l’acqua e l’aumento della m.d.Parkinson) massa del medicinale aiutano la Spesso lo stesso paziente nega le difficoltà deglutizione, ma Conseguenze: Se c’è un’ostruzione: meglio dosi • Rischio di soffocamento piccole e con liquidi a bassa viscosità • Aspirato nei polmoni (non sterile! Se il rischio è di aspirazione: meglio Rischio di infezioni) singolo bolo e poca/niente acqua.
Caso della levodopa: problemi
Posizione eretta (non allettati!)- assunzione con acqua- dimensioni della forma di dosaggio Sospensione viscosa -orodispersibili Rivestimento- Caso della fluidificanti levodopa: MICROPARTICO come LATI? -Tener conto MMC (cibo..) risolverli - rivestimento ENTERICO
Forme di dosaggio liquide Molto più problematiche da produrre per I.F., per la necessità di garantire: • stabilità in ambiente acquoso, • dosaggio accurato, • gusto gradevole Conseguenze: Scelta di stabilizzanti, aromatizzanti, coloranti, shelf life breve, mercato ridotto Risultato finale: pochi prodotti liquidi in commercio (non x tutti gli API)
Le formulazioni liquide richiedono spesso molti eccipienti! RISCHI TOSSICOLOGICI: che dipendono: • dall’età, • dalla condizione fisica, • dall’esposizione (acuta o cronica), • dalla via di somministrazione, • dal profilo di sicurezza dell’eccipiente (tossicità acuta e cumulativa, allergie e sensibilizzazione) Esempio: ELISIR (contenenti etanolo)
Dolcificanti: Considerare: • Cariogenicità (preferire xilitolo, sorbitolo, maltitolo) • Diabete e intolleranza a lattosio o fruttosio • Alternative [adatti per diabetici: soprattutto nell’uso cronico bisogna tenerne conto]: dolcificanti artificiali ad alta intensità, naturali intensi come taumatina, glicirrizina (non tutti autorizzati)
Coloranti: • Uso dibattuto nei medicinali, soprattutto pediatrici • In abbinamento al gusto • Quelli per alimenti sono anche permessi nei Farmaci • Non sono accettabili i coloranti azolici
Anziani/ eccipienti: • Attenzione alla politerapia! • Sorbitolo usato >15/g die dà flatulenza, gonfiore diarrea e così molti polioli • Attenzione a sintomi gastrointestinali che possono far variare il transito gastrointestinale e quindi l’assorbimento di farmaci • Sodio: per esempio in compresse disperdibili…
Via parenterale: • I.V. (no I.M.) nei bambini, ma difficoltà di accettabilità della terapia • Negli anziani: rischio legato alla fragilità venosa, • S.C. negli anziani difficile per la perdita di collagene e tessuto cutaneo. Via rettale: • Negli anziani deve tener conto dell’accettabilità • Nei bambini, con le limitazioni connesse però permette di ovviare ai casi di incoscienza e vomito (tranne nei bambini molto piccoli) [terapia di malaria, epilessia, analgesia, nausea, febbre, costipazione…]
Via polmonare • La via preferita nel trattamento dell’asma (10% bambini UK) •
Via nasale • Alternativa alla via parenterale • Accettabile (anche se si apprezza il gusto) • Bisogna concentrare le formulazioni perché la capacità nasale limita i volumi somministrabili (difficile x farmaci poco solubili) • attenzione agli eccipienti irritanti (conservanti, tensioattivi..etc.)
Fentanil nasale nel dolore acuto pediatrico
Somministrazione su e attraverso la cute • Assorbimento molto elevato nei neonati –bambini ( no pretermine) per ridotto rapporto superficie /massa (o a causa di occlusione involontaria) . Pochi i transdermici e solo x adulti. Dose difficile da aggiustare (non basta tagliare il cerotto) • L’anziano è in grado di mettere e togliere il cerotto?
Adattamento delle forme di dosaggio esistenti per il paziente pediatrico • Pericolo x chi prepara (citotossici-ormonali) • Non si tiene conto delle interazioni con cibo/bevande • Non si rispetta la forma di dosaggio (es. cps rivestite, non divisibili, che devono rilasciare il p.a. in una sede specifica) • Rischio di sforare nella dose tossica se la finestra terapeutica è ristretta. • Allestimento di prodotti da adulti in dose da bambini (il bambino non è un piccolo adulto) off-label
Make medicine child size: • Che cosa sarà somministrato? • dove sarà somministrato? • Come sarà somministrato? • Quando? (che frequenza, a che età, per quanto tempo) Conseguenze: -fare subito considerazioni di tipo organolettico e non solo quando si arriva allo studio clinico nella popolazione di riferimento -Tener conto dell’età evolutiva (PK-PD, abitudini, scuola asilo) -di chi somministrerà il medicinale e dove -Forma di dosaggio in f(x) della patologia da trattare -SCELTA DEGLI ECCIPIENTI
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