Croce Rossa Italiana Giovani della

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Giovani della
                Croce Rossa Italiana
          Report Missione Internazionale

  Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies

                             “ATLANTIS VI”

FRANCIA, Youth Training Centre di Grans, (Marsiglia)
24-31 luglio 2010

PARTECIPANTI:
    Martina Vertuccio (gruppo Giovani CRI di Modena)
Croce Rossa Italiana Giovani della
Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies “ATLANTIS VI”

                                                                          Introduzione

Atlantis è un campo internazionale dell’Area del Mediterraneo itinerante che si svolge da
sei edizioni.
Appuntamento tradizionale, è ospitato ogni anno da una Società Nazionale differente
che si affaccia sul Mediterraneo, alternandosi un anno presso una Consorella di Croce
Rossa ed il successivo di Mezzaluna Rossa.
Nato dall’ impegno assunto da parte delle SN presenti nel 2004 presso la Conferenza
Mediterranea al Cairo, ha l’obiettivo di creare un evento per i Giovani di Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa che non sia solo uno strumento di conoscenza reciproca e di
rafforzamento di quella che è l’idea di friendship, bensì un’opportunità di arricchimento
attraverso lo sviluppo e la discussione delle tematiche che più interessano e colpiscono il
Mediterraneo e i Giovani volontari delle Società Nazionali della suddetta area (es:
Migrazioni, Dipendenze, Diritti Umani, Cambiamento climatico, ecc) .
Le prime due edizioni sono state curate dalle Società Nazionali in cui si è svolto l’evento:
Italia e Turchia.
La Croce Rossa Italiana è stata infatti la prima Società Nazionale ad organizzare ed
ospitare Atlantis dal 13 al 23 Agosto 2005 a Fasano (BR) strutturando l’evento in cinque
workshop tematici: Diritti Umani e Giovani contro la violenza, Dipendenze, Migrazioni,
Pandemie, e Macroemergenze e preparazione ai disastri.
Dal 2007 invece il campo viene coordinato dal Centro per la Cooperazione nel
Mediterraneo (C.C.M.) 1 , in collaborazione con la Società Nazionale in cui ha luogo il
campo.
Il Centro per la Cooperazione nel Mediterraneo è un ente nato nel 2005 dalla Croce
Rossa Spagnola in collaborazione con la Conferenza Mediterranea ed ha sede a
Barcellona.
Ha lo scopo di dare sostegno alle Società Nazionali e al consiglio direttivo della
Conferenza Mediterranea al fine di offrire un Follow-up rispetto ai temi della Conferenza,
in particolare quelle riguardanti: migrazioni e movimenti di popolazione (Migrants),
ambiente (Environment), gioventù (Youth), Principi e valori (Principles and Values),
Diritto Internazionale Umanitario e gli Obiettivi del Millennio (Millennium
Development Goals2 ), sviluppo del partenariato tra Società Nazionali del Mediterraneo.
E’ proprio lo     Youth Desk che si occupa dell’organizzazione di Atlantis dalle ultime
quattro edizioni e di tutte le iniziative riguardanti i Giovani nelle Consorelle del
Mediterraneo.

1
 C.C.M.: http://www.mediterraneumrc.org
http://www.mediterraneumrc.org/pls/portal30/docs/PAGE/CANCRE/CCM/CCMNEWSLETTER/
TAB15299352/NEWSLETTER_6_ENG.PDF
2
    http://www.un.org/millenniumgoals/
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Il C.C.M. , infatti, considera la gioventù non solo come suo obiettivo, ma anche come
una risorsa dinamica per iniziative umanitarie a livello nazionale e per interagire con
comunità locali ed anche come agenti di cambiamento dentro e fuori le singole Società
Nazionali.

La sesta edizione ha avuto luogo dal 24 al 31 Luglio 2010 presso lo Youth Training
centre di Grans, Marsiglia, in Francia.
La tematica di Atlantis VI è stata inclusione sociale, data l’azione coordinata intrapresa
da parte dell’Unione Europea con i propri Stati membri per fare del 2010 l’Anno
europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale3 ed in linea con la
Strategia 20204 della Federazione Internazionale che nell’Obiettivo Strategico n. 3
definisce come questa sia una tematica su cui le Società Nazionali e la Federazione
Internazionale stessa devono focalizzare ed implementare la propria azione.

Le delegazioni delle Società Nazionali presenti sono state: Francia, Serbia, Bosnia-
Herzegovina, Libia, Libano, Marocco,Palestina, Siria, Tunisia, Algeria, Italia, Malta,
Portogallo, Grecia, Spagna, Andorra, Egitto, Belgio, Principato di Monaco.

3
    EY2010: http://www.2010againstpoverty.eu/?langid=it
4
    STRATEGY 2020: http://cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4129
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Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies “ATLANTIS VI”
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Come si può notare nel programma, i partecipanti durante le giornate sono stati
suddivisi in due gruppi di lavoro: Gruppo A e Gruppo B.

•   GRUPPO A
    - Workshop Youth and Employment nelle sessioni mattutine dei primi due giorni
    - Workshop Youth as Agent of Behavioural Change (YABC) nelle sessioni
      pomeridiane dei primi due giorni

nella seconda parte del campo invece vi era
     - Workshop Principles and Values nelle sessioni mattutine del sesto e settimo giorno
     - Workshop Leadership Skills nelle sessioni pomeridiane del sesto e settimo giorno.

•   GRUPPO B
    - Workshop Sustainable Environment nelle sessioni mattutine dei primi due giorni
    - Workshop Leadership Skills nelle sessioni pomeriane dei primi due giorni

nella seconda parte del campo
     - Workshop Migrants nelle sessioni mattutine del sesto e settimo giorno
     - Workshop YABC nelle sessioni pomeridiane del sesto e settimo giorno

Dopo l’apertura del campo è stato chiesto ad ogni partecipante di scegliere il gruppo di
lavoro a cui avrebbe preso parte nelle successive giornate.
In accordo con l’Ispettorato Nazionale e a seguito di un’analisi sulle tematiche che più
interessano la nostra azione e sono in linea con la strategia dei Giovani C.R.I. a livello
nazionale, ho partecipato ai workshops del gruppo B.
Le migrazioni sono infatti una delle nuove sfide dei Giovani della C.R.I. con l’attivazione,
dal dicembre scorso, di un corso di formazione per operatori specializzati in questa
tematica.
YABC è sicuramente uno degli strumenti che più ci interessano e a cui diamo grande
importanza (inserimento di un workshop dedicato all’interno della manifestazione di
Solferino 2010 e della II Assemblea Nazionale dei Giovani C.R.I.).
Sustainable Environment è in linea con l’azione e gli obiettivi della campagna nazionale
Climate In Action e la Leadership è una delle tematiche su cui i Giovani della C.R.I.
lavorano già da anni.
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  Figura 1
  Prima foto di gruppo

                                                L’apertura ufficiale del Campo

Alle ore 18 del primo giorno siamo stati tutti convocati in plenaria per l’apertura ufficiale
del campo.
I saluti di benvenuto ufficiali sono stati fatti da Caroline Soubie, leader nazionale dei
Giovani della Croce Rossa Francese e a seguire i saluti del Presidente della regione
Provenza, del Presidente del Comitato Locale di Grans che hanno espresso il loro
orgoglio nell’ospitare un evento simile che favorisce e da valore alla Gioventù di Croce
Rossa e Mezzaluna Rossa.
Roberta Fusacchia, Youth Officer del CCM, ringraziando la Croce Rossa Francese per il
supporto, dando il benvenuto a tutti i partecipanti e riportando il lavoro della precedente
edizione di Atlantis ha sottolineato come le tematiche sviluppate nei workshop previsti
per Atlantis VI fossero strettamente legate alla Strategia 2020, documento
programmatico della Federazione Internazionale per i prossimi 10 anni.
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                                                                                I Workshop

     1) Sustainable Environment5

Sustainable Environment è stato coordinato dalla Dott.ssa Muntsa Besnard dipendente
dell’UNESCO CENTER OF CATALONIA.
Dopo una breve presentazione di quelle che sarebbero state le tematiche della mattinata
stessa e di quella successiva, ci siamo concentrati su 3 concetti chiave: abbiamo fatto
tre brainstorming iniziali sulla nostra idea di sviluppo, sviluppo sostenibile e
successivamente sull’idea di educazione allo sviluppo sostenibile.
Nelle due giornate ci è stata esposta la problematica dello sviluppo sotto vari aspetti e
come esso può influenzare poi il nostro stile di vita, il cambiamento climatico e
l’educazione allo sviluppo sostenibile.
Abbiamo discusso su come i nostri Paesi di origine e le nostre Società Nazionali di Croce
Rossa o Mezzaluna Rossa lavorano all’educazione su questa tematica, nei confronti dei
più giovani e non solo. La discussione è nata dall’ultimo brainstorming che ha
evidenziato una carenza proprio sotto questo aspetto . L’unico esempio riportato è stato
quello della campagna Climate In Action dei Giovani della Croce Rossa Italiana.
Attraverso filmati, grafici tecnici e dati scientifici abbiamo visto ed analizzato quali sono
le principali problematiche che porta il cambiamento climatico nell’area Mediterranea,
focalizzandoci sull’acqua (sia come carenza che come eccesso).
Durante quest’ultima discussione uno degli interventi più caratterizzanti è stato quello
del partecipante della Consorella Egiziana che ha evidenziato il grande rischio
dell’esondazione del canale di Suez, causa negli ultimi anni di problemi diplomatici nei
territori in questione principalmente relativi a migrazioni.
Infine, attraverso la visione del filmato “The story of stuff” 6 , video realizzato all’interno
del progetto omonimo da Annie Leonard e sponsorizzato da Tides Center, abbiamo
analizzato il percorso di tutti gli oggetti che compriamo e utilizziamo partendo dalla
natura passando per l’industria che li lavora, il negozio che li rivende, noi consumatori
che li utilizziamo fino ad arrivare alle discariche.

In conclusione dividendoci in gruppo abbiamo lavorato sul come cambiare le mentalità e
impegnarci nelle nostre Società Nazionali ancora di più essendo agenti di cambiamento e
sviluppando progetti educativi che prendano in considerazione campagne di
informazione e prevenzione in collaborazione con i Governi e le imprese che sono tra i
primi protagonisti di questa tematica.
Ci sono stati assegnati diversi ruoli all’interno del ciclo di “vita” di un prodotto e ci siamo
impegnati a trovare soluzioni per i disagi dovuti allo sfruttamento non sostenibile, dal

5
    SUSTAINABLE ENVIRONMENT (UNESCOCAT): http://www.unescocat.org/en/departments/sustainability
6
  “The story of stuff”: http://www.storyofstuff.com/
http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&videoid=45950505
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risparmio energetico alla valorizzazione delle risorse umane. Alcuni esempi sono la
richiesta alle ditte industriali di tenere le luci dei loro locali spente durante gli orari non
lavorativi, la creazione di spazi ricreativi e per le famiglie (come asili) all’interno degli
spazi aziendali ecc…

     Figura 2
     Audrey (Croce Rossa Giovanile del Principato di Monaco) riporta il lavoro di gruppo
     fatto sul cambiamento climatico
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   2) Leadership Skills

Leadership Skills è stato il workshop che, insieme a YABC, ci ha coinvolto
maggiormente, probabilmente poiché sono stati i due che hanno utilizzato
maggiormente la peer education, role play e metodi in cui l’empatia era lo strumento
fondamentale per affrontare le tematiche proposte.
Marcello Sgroi, Giovane della Croce Rossa Italiana di Catania, con competenze
professionali specifiche nelle tematiche della leadership e del gruppo, ne è stato il
facilitatore.
Attraverso un brainstorming iniziale abbiamo analizzato quella che per noi è la
leadership e la figura del leader.
Abbiamo fatto esperienza di alcune delle tecniche del teatro dell’oppresso, filosofia
teatrale che comprende differenti tecniche create dal regista brasiliano Augusto Boal per
arrivare alla costruzione ed al consolidamento del gruppo, ispirate alle teorie del
pedagogista Paulo Freire.
L'obiettivo di tali attività è di fornire strumenti di cambiamento personale, sociale e
politico per tutti coloro si trovino in situazioni di oppressione e hanno il fine ultimo di
rappresentare le oppressioni quotidiane e trovare strategie per la trasformazione dei
conflitti.
Con la musica di sottofondo abbiamo seguito le istruzioni di Marcello su come muoverci
nell’aula, sincronizzandoci nei movimenti prima in gruppo, poi in gruppi più piccoli ed
infine in coppia.
Abbiamo lavorato alla costruzione di qualcosa di comune: divisi in due gruppi ci è stato
dato il compito di costruire una grande coperta fatta di giornali che avesse la capacità di
volare una volta portata all’esterno della struttura (in quei giorni ed in quella zona c’era
moltissimo vento!!!). Poi i due gruppi hanno unito le loro coperte creandone una unica.
Vedere volare la “NOSTRA” coperta personalizzata con le nostre firme ed i nostri disegni
è stata un’esperienza molto emozionante e sicuramente ci ha aiutati non solo nella
conoscenza reciproca ma anche nel creare un’atmosfera di gruppo ben affiatata!
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      Figura 3
      Gruppo B: lavoriamo alla
      creazione della "coperta volante"

                                                 Figura 4
                                                 Proviamo a farla volare!!!

Figura 5
                   o "flying blanchet"
Gruppo A con la lor
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Costruire insieme qualcosa, muoverci nell’aula tentando di sincronizzare i nostri
movimenti è stato un modo per consolidare il gruppo e farci capire cosa voglia dire
essere leader: non solo dirigere ma anche saper valorizzare le caratteristiche personali
di ogni membro del gruppo.
Durante il secondo pomeriggio di questo workshop abbiamo lavorato invece
maggiormente sulla fiducia, sempre lavorando in gruppi, in gruppi più piccoli e poi in
coppia.
Abbiamo fatto un’attività in cui ogni partecipante era parte di un’orchesta e riproduceva
un suono, e pian piano alcuni di noi ne sono stati il direttore. Questa attività ci ha
insegnato in modo divertente l’importanza del conoscere il proprio gruppo per saperlo
coordinare nel migliore dei modi!
La fiducia è essenziale in una relazione gruppale: un leader deve imparare ad aver
fiducia del suo gruppo e viceversa.
Dopo tutte le attività divertenti entusiasmanti il nostro “regalo finale” è stato il gioco
della fiducia!!!

          Figura 6
          Il gioco della fiducia
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     3) Migrants:

Il workshop Migrants è stato coordinato da Marta Burgos, dipendente dello “Institut
Europeu de la Mediterrània”(IEMed) 7 .
Nonostante la gran parte del workshop sia stato molto statico e pieno di riferimenti
tecnici, è stato un’occasione di analisi della tematica delle migrazioni da parte di ogni
Società Nazionale che vi ha partecipato. Dopo una prima analisi dei termini specifici e
dei flussi migratori del Mediterraneo abbiamo consultato alcune statistiche per
individuare come sia cambiato nel corso della storia il flusso migratorio in ogni Paese (il
classico esempio è l’Italia che da paese di forte emigrazione è diventato “ospite”), per
poi analizzare i popoli che maggiormente immigrano nel nostro e i Paesi in cui noi
maggiormente emigriamo.
Ci siamo focalizzati non solo sulla migrazione “costretta” come quella del rifugiato o
richiedente asilo ma anche sulle migrazioni spontanee che subentrano per motivi
lavorativi o bisogni familiari.
Sono state analizzate le cause di questi flussi ed i principali modelli o approcci di
gestione delle migrazioni (dalla non-policy, l’assimilazionismo fino all’ interculturalismo)
tentando di identificare infine quale tipo di gestione attua il Paese di origine di ogni
partecipante e come le nostre Società Nazionali lavorano su questa tematica. Purtroppo i
feedback non sono stati moltissimi dato che al Gruppo B hanno partecipato per la
maggior parte rappresentanti delle Consorelle del Nord Africa in cui le politiche sulle
migrazioni non sono ancora sviluppate in modo equo e strategico.

                                                             Figura 7
                                                             Appunti dal workshop Migrants:
                                                             integrazione e ragioni che spingono
                                                             all’emigrazione

7
    IEMed: http://www.iemed.org/aindex.php
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      4) Youth as Agent of Behavioural Change (YABC) 8 :

Youth as Agent of Behavioural Change è stato un workshop molto interattivo.
Ci è stato illustrato come questo esso affronti ampie tematiche (non discriminazione e
rispetto della diversità, promozione di una cultura della non violenza e della pace,
promozione dell’eguaglianza di genere, inclusione sociale, dialogo interculturale,
leadership) attraverso la peer education e altri strumenti della metodologia “non
cognitiva”.
E’ stato facilitato da Charlotte Tocchio (IFRC Principles and Values Department) e Soufia
Galand (responsabile del YABC nella zona del Nord Africa).
Il programma "Youth as Agents of Behavioural Change" (YABC), elaborato e promosso
dal Principles and Values Departement dell’IFRC, si focalizza sull’empowerment dei
giovani affinché possano essere agenti di cambiamento dei comportamenti e delle
attitudini all’interno delle comunità di appartenenza, in linea con i Principi Fondamentali
del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e dei Valori Umanitari.
Esso è uno strumento innovativo che è estremamente in accordo con il Progetto
Associativo dei Giovani della C.R.I., i suoi obiettivi, le metodologie usate ed i fini ultimi
della nostra azione.
Attraverso alcuni giochi di ruolo ci siamo messi nei panni di ospiti in paesi stranieri ed in
seguito abbiamo lavorato sotto il punto di vista di coloro che devono accogliere, in
entrambi i casi facendoci carico dei pregiudizi e delle difficoltà che spesso si hanno in
questi ruoli.
Abbiamo tentato di capire come spesso sia difficile accogliere il “diverso” con tutti i
pregiudizi e gli stereotipi che gli vengono associati, non conoscendone le tradizioni e gli
stili di vita che spesso sono diversi dai nostri e vengono quindi fraintesi.
Siamo stati divisi in gruppi che dovevano interagire tra loro senza una conoscenza di
base reciproca.
I risultati sono stati oggetto di messa in discussione di noi stessi e dei nostri modi di
reagire in queste situazioni specifiche.
Nella seconda parte del workshop abbiamo lavorato sull’importanza della comunicazione
e della comprensione dell’altro fino ad arrivare al concetto di fiducia.
E’ il secondo anno che il YABC viene introdotto all’interno dei workshop tematici di
Atlantis e ha uno stretto legame con esso tenendo in considerazione che si occupa di
sviluppare in modo interattivo aspetti sociali fortemente presenti all’interno e tra le
popolazioni che vivono nell’Area Mediterranea.

8
  YABC: http://youthsummit.jnrcs.org/App_Themes/youthsummit/files/
Final_YABC_Special_edition_English.pdf
http://www.ifrc.org/docs/news/speech09/kb220909.asp
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                                                                                        Terra Game

Alla sera del secondo giorno abbiamo partecipato tutti ad un role play basato sul
cambiamento climatico creato dalla Gioventù della Croce Rossa Spagnola.
Molto interessante e coinvolgente, della durata di circa tre ore, ha fatto in modo che
fossimo i protagonisti principali nel prendere decisioni in merito alla sopravvivenza di
ciascuno dei pianeti di cui eravamo abitanti.
Siamo stati infatti suddivisi in cinque gruppi ed ogni gruppo costituiva un pianeta con i
suoi abitanti ed il rappresentante.
La facilitatrice dell’attività Noor Oughlli, stagista presso il C.C.M., ci presentava man
mano la situazione dei pianeti, ogni gruppo doveva decidere il da farsi per salvare il
proprio pianeta e preservarne le caratteristiche principali. Tutti i cinque rappresentanti
venivano poi convocati ad ogni nuova situazione presentataci in un meeting insieme ad
un segretario e dovevamo scegliere una strategia unica e comune anche sulla base di
alcuni dati tecnici forniti insieme alle regole del gioco ed il materiale informativo su ogni
pianeta.

                                                                                           erine!
                                                            st rett i ad indossare le masch
             Figura 8                       e siamo tutti co
                            ria è inquinata
             Terra game, l'a
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                                                                                      Raid Cross

Il RAID CROSS9 è un roleplay concepito per adolescenti che da anni viene utilizzato
come strumento di riflessione in molte Società Nazionali per sensibilizzare i giovani e
non solo alle tematiche del Diritto Internazionale Umanitario.
Realizzato dalla Croce Rossa Francese e dalla sezione francofona della Croce Rossa
Belga, il gioco consiste in un percorso che collega diverse postazioni, situate in un paese
in guerra. Ad ogni postazione, i giocatori si trovano a dover affrontare differenti
ipotetiche situazioni di conflitto armato, ricoprendo il ruolo di prigionieri, civili, soldati ed
operatori umanitari.
Le attività sono pensate per illustrare le regole e mostrare l’applicazione pratica del
Diritto Internazionale Umanitario. In un secondo momento, in ogni postazione, vi è un
debriefing in cui il capo squadra ed i giocatori discutono di come è andata l’attività,
avendo la possibilità di comprendere meglio le regole che i giocatori hanno avuto modo
di mettere in atto e riflettendo sulle proprie azioni.
Infine vi è il processo con il giudice e gli avvocati, in cui vengono imputati gli eventuali
crimini di guerra, con le motivazione alle violazioni commesse. Questo è un momento
molto particolare in cui si percepiscono realmente gli effetti del gioco.
Il roleplay è stato facilitato dalla Croce Rossa Francese in collaborazione con le due
partecipanti della Consorella Libanese.

                                                                Figura 9
                                                                Una delle postazioni del Raid Cross

9
  Sito Croce Rossa Italiana: http://www.raidcross.it/
 Sito Federazione Internazione delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa:
http://www.ifrc.org/youth/action/values/raidcross/index.asp
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                                                            Il Cultural Flea Market

Il Cultural Flea Market è una delle tipiche attività serali presenti ai campi internazionali.
Consiste nella presentazione della propria Società Nazionale attraverso gadgets,
volantini, poster e materiale informativo di vario tipo ma anche della propria cultura
solitamente con l’esposizione di piatti oppure bevande tipiche e musiche tradizionali.
Per descrivere il Cultural Flee Market al meglio credo che, più che le parole, siano
preziose le fotografie:

       Figura 10
       Scorcio di alcune postazioni

                                                                                              Figura 11
                                                                                                 market
                                                                 Alcuni stand del cultural flea

                                                     Figura 12
                                                     La sala plenaria allestita con i tavoli delle
                                                     varie Società Nazionali presenti
Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies “ATLANTIS VI”

Figura 13
Croce Rossa Italiana                  Figura 14
                                      Gli orsetti dei Pionieri e la Nutella: entrambi andati a ruba!

Figura 15
Ballando insieme
Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies “ATLANTIS VI”

                                           Presentazione delle Società Nazionali

La mattinata del quarto giorno è stata dedicata alla presentazione delle Società
Nazionali.
Vorrei riportare qui alcuni esempi di attività della maggior parte di esse, per analizzare
su cosa ognuna di esse concentra il suo intervento sul territorio, ma soprattutto
nell’ottica di proporre eventuali spunti o idee di collaborazione e scambio futuri.
Molte di esse, soprattutto la Croce Rossa Libanese, hanno progetti sulla diffusione del
Diritto Internazionale Umanitario avvalendosi soprattutto del roleplay Raid Cross,
tenendo in considerazione i contesti presenti nei territori in cui svolgono l’azione
umanitaria quotidiana.
La Società Nazionale Greca ha programmi sull’immigrazione, soprattutto nel supporto ai
centri di prima accoglienza ed ultimamente ha avviato il progetto, lanciato dalla Croce
Rossa britannica, Positive Images 10 ,        che ha come obiettivo principale quello di
sensibilizzare i giovani alla visione dei migranti in condizioni più vulnerabili, accrescendo
la consapevolezza delle tematiche legate allo sviluppo.
La Consorella Libica e, più in generale, le Società Nazionali del Magreb (Tunisia e
Marocco) attribuiscono un grandissimo valore al programma del dipartimento Principi e
Valori dell’IFRC “Youth as Agent of Behavioural Change”.
I ragazzi della Società Nazionale Marocchina ci hanno esposto il loro lavoro presso case
di cura per anziani, campagne di prevenzione dei disastri e lavoro con i migranti.
La Croce Rossa Serba si sta impegnando nella diffusione dell’iniziativa CLUB 25.
La Consorella del Principato di Monaco si occupa prettamente di servizi in supporto ad
eventi pubblici ma, di grande rilevanza, sono le attività sulla tematica
dell’invecchiamento della popolazione.
A Malta la Croce Rossa svolge un ruolo principalmente rivolto all’insegnamento e
l’utilizzo delle manovre di primo soccorso, il salvataggio in acqua e la donazione di
sangue.
Il partecipante della Croce Rossa Portoghese ha spiegato come per loro la partecipazione
ad eventi come questo sia una grandissima opportunità poiché la componente Giovane
esiste su quel territorio solo da cinque anni e si stanno tracciando i primi passi
soprattutto nel lavoro rivolto verso le problematiche dei più giovani all’interno della
società.

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   Positive Images, sito British Red Cross: http://www.redcross.org.uk/What-we-do/Teaching-resources/
Teaching-packages/Positive-Images
Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies “ATLANTIS VI”

                                                                       Violence Strategy11

Charlotte Tocchio ci ha presentato la Violence Strategy della Federazione Internazionale
(dipartimento Principi e Valori) che partirà ufficialmente dal Settembre 2010 insieme al
Global Plan for implementation in 2010-2015 ed include una serie di priorità e strumenti
che saranno utilizzati dalla Federazione e le Società Nazionali per l’ azione di
prevenzione della violenza nei prossimi cinque anni. Entrambi i documenti saranno
allegati della Strategy 2020 per quanto concerne la sezione dedicata all’Obiettivo
Strategico n. 3.
Partendo dalla definizione di violenza e dai vari tipi di essa, ci è stata esposta in modo
generale la struttura della politica ed i suoi obiettivi in attesa del lancio ufficiale,
invitandoci a diffonderla all’interno delle nostre Società Nazionali.

                                                                                  L’escursione

Il quinto giorno è stato dedicato ad un’escursione presso la cittadina marittima di Cassis
(da cui abbiamo fatto un giro in barca nei dintorni) e a Aux Saint Provance.
Anche qui credo che oltre a sottolineare come sia stata un’occasione per conoscerci
meglio sia un’ottimo strumento l’utilizzo delle fotografie!

              Figura 16: a Cassis in attesa del traghetto

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     Violence Strategy: http://www.ifrc.org/docs/appeals/annual10/MAA0000510myr.pdf
Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies “ATLANTIS VI”

                                                  assis
                                     piaggia di C
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       17:
Figura

           Figura 1
                   8: Tutti
                            insieme
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                                                     e
Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies “ATLANTIS VI”

                                                                            i partecipanti!
       Figura 19                    di Salon, una foto autografata da tutti
                             stello
       Sulla scalinata del Ca

Figura 20
                     naria l'ultima
All'entrata della ple
                      ale del
sera per la festa fin
                         dei
campo e la consegna
diplomi…
Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies “ATLANTIS VI”

                                                             Riflessioni Conclusive

  In conclusione è stata un’esperienza molto arricchente, emozionate e assolutamente
  unica.
  Riguardando tutte le foto non posso far a meno di pensare a quanto sia stata solida in
  me la sensazione di far parte di un Movimento Internazionale, scambiare idee e lavorare
  insieme sotto gli stessi Principi è stato come parlare la stessa lingua e far parte dello
  stesso Paese.
  Le amicizie che abbiamo stretto sono forti pur non vedendoci mai, e magari non avendo
  la possibilità di rivederci più in futuro, ma ciò che abbiamo condiviso resterà indelebile
  nei miei ricordi.
  Quest’esperienza è stata il seguito di un percorso che ho iniziato cinque anni fa,
  lavorando come staff al workshop tematico Migration della prima edizione di Atlantis che
  si è tenuta in Italia.
  Entrata da meno di un anno in Croce Rossa ho avuto l’opportunità, e la fortuna, già da
  subito di vedere quanto la Croce Rossa abbia veramente un carattere universale, per me
  Atlantis I è stato l’evento che mi ha fatto capire che appartengo al Movimento
  Internazionale, sensazione che ho sempre tenuto dentro di me portandola nei vari
  servizi che ho svolto nel mio territorio come volontaria in questi anni.
  Ritengo di essere stata estremamente fortunata poiché non tutti ne hanno la possibilità
  e quindi non riescono a rendersi conto di appartenere a qualcosa di così grande ed
  unico!
  Partecipare nuovamente ad Atlantis, a distanza di cinque edizioni, ed in veste diversa è
  stato ancora più emozionante e decisamente emotivamente.
  Se con la prima edizione mi sono fatta un’idea del mio essere volontaria di Croce Rossa,
  con l’ ultima edizione l’ho fortificata, orgogliosa di esserne parte e felice di aver avuto
  queste speciali opportunità!

Figura 21
                              tra la
Alcuni dei partecipanti UNITI
                        luna Ros sa
Croce Rossa e la Mezza
Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies “ATLANTIS VI”

Mi ha colpito molto di ciò su cui abbiamo discusso, sia durante i workshop che nei
momenti liberi in cui ci siamo ritrovati a parlare delle nostre culture, dell’essere volontari
di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e del nostro lavoro nelle rispettive Società Nazionali.
Una delle testimonianze più “speciali” a mio parere è stata quella del partecipante della
Mezzaluna Rossa Palestinese che ci ha spiegato che ancora prima del servizio nelle loro
comunità per loro sia molto più importante il sentirsi sicuri. Spesso all’interno della
nostra Società Nazionale ci lamentiamo delle cose che non vanno, di come vorremmo
lavorare meglio, degli ostacoli che incontriamo nei nostri contesti locali, la testimonianza
del giovane volontario della Mezzaluna palestinese mi ha spinto a riflettere su questi
aspetti. Rispetto ai giovani volontari della Consorella palestinese siamo “estremamente
fortunati”, poiché volontari come Mohammad hanno paura ogni giorno anche solo nel
salire sull’ambulanza durante il loro turno, le loro ambulanze a volte vengono colpite
anche se l’emblema dovrebbe proteggerli. Ma nonostante la fatica non demordono. La
loro determinazione dovrebbe essere per noi uno stimolo a non demordere di fronte alle
difficoltà.
Voglio precisare che la mia non vuole essere assolutamente una critica, bensì uno
spunto di riflessione ed un incoraggiamento.
Tornando nel mio gruppo come volontaria e lavorando come Ispettore Provinciale e
Formatore ACI ritengo che alcuni strumenti utili oggi ed in futuro per la nostra Società
Nazionale siano in primis YABC.
Esso che ha un grandissimo valore per la Federazione e sarebbe un’ulteriore modalità di
rafforzamento dei Giovani all’interno di Croce Rossa Italiana e non solo. E’ utile sotto gli
aspetti della sensibilizzazione agli argomenti che tratta indicati nella sezione dedicata
nelle pagine precedenti ed in linea con la strategia dei Pionieri e la Strategy 2020. Le
modalità di cui YABC si avvale sono molto vicine a quelle che vengono utilizzate dall’Area
Pace e dalle figure specifiche che si occupano della facilitazione.
Anche il “Terra Game” può essere uno strumento di grande utilità all’interno della
campagna Climate In Action e non solo, poiché legato alle conseguenze umanitarie dei
cambiamenti climatici ed all’educazione e prevenzione in tal senso con l’utilizzo di una
metodologia conforme ai nostri standard.
Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies “ATLANTIS VI”

Ringrazio infine per l’opportunità che mi è stata data e per l’attenzione
                       prestata alla mia relazione!

                                                                                  Figura 22
  In visita a Salon, io con Mohammad (Mezzaluna Rossa Palestinese), Marcello Sgroi (Giovane
   della Croce Rossa Italiana, coordinatore del workshop Leadership Skills), Farah (Mezzaluna
      Rossa Siriana), Noor (stagista CCM e volontaria Mezzaluna Rossa Siriana), Silvia (CCM)
Mediterranean Youth Camp of Red Cross/Red Crescent Societies

                              “ATLANTIS VI”

Contatti

FLAVIA PUGLIESE
Delegato Tecnico Nazionale Area Cooperazione Internazionale

e-mail: flavia.pugliese@hotmail.it

MARTINA VERTUCCIO
Gruppo Giovani CRI di Modena

e-mail: martina.vertuccio@tiscali.it

                                              Giovani della
                                          Croce Rossa Italiana
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