Evoluzione della Core Network UMTS a Circuito
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STANDARD Evoluzione della Core Network UMTS a Circuito PAOLO BELLONI L’articolo si propone di trattare l’evoluzione delle funzionalità della core DANIELE CECCARELLI network UMTS nel dominio a commutazione di circuito, così come viene defi- MAURIZIO DE GREGORIO nito nei nuovi rilasci dello Standard 3GPP. Sono quindi descritte le prestazioni di maggior rilievo che caratterizzeranno i nuovi rilasci le cui applicazioni commerciali sono previste nell’arco dei prossi- mi tre anni. 1. Introduzione 2. Architettura Split Le nuove release dello standard 3GPP preve- Lo standard 3GPP, a partire dalla Release 4 (da dono una nuova architettura e l’introduzione in qui in avanti Rel.4), introduce nel dominio CS (Circuit Core Network di nuove funzionalità; la nuova archi- Switching) della rete UMTS la separazione tra il tettura in configurazione split separa il piano di piano di utente ed il piano di controllo. Tale architet- controllo da quello di trasporto ed abilita il tra- tura di rete si realizza con la configurazione “Split” o sporto della voce e della segnalazione su rete di “Layered” in sostituzione di quella “Combined”, con trasporto a pacchetto; tra le funzionalità più inte- riferimento alle funzionalità di MSC Server e MGW ressanti e di maggior impatto si annoverano: (Media GateWay) del nodo MSC/VLR. • Dual Access, una modalità con cui è possibile La Rel.4 3GPP prevede infatti la possibilità di gestire accessi radio GSM e WCDMA realizzare il piano di controllo ed il piano d’utente (Wideband Code Division Multiple Access) con del dominio CS in due nodi distinti. Fino ad ora gli stessi apparati di core network; infatti entrambe le funzionalità sono state realizzate • gli MSC (Mobile Switching Centre) in pool, un nello stesso elemento fisico, ovvero la centrale nuovo modello architetturale con cui è possibile MSC/VLR. usare al meglio le risorse e aumentare l'affidabi- L’architettura della rete UMTS prevede la con- lità della rete; nessione dell’UTRAN (UMTS Terrestrial Radio • la TFO/TrFO (Tandem Free/Transcoder Free Access Network) con la Core Network tramite l’in- Operation) una prestazione che permette di otti- terfaccia Iu, suddivisa in Iu CS e Iu PS, rispettiva- mizzare il trasporto e migliorare la qualità del mente per il dominio a circuito e a pacchetto. servizio voce; Nella architettura di Rel.4 Circuit Switching lo • i nuovi scenari di fallback delle videochiamate, strato di controllo è realizzato nel nodo MSC Server nuove procedure con cui si potrà alternare il sul quale termina l’interfaccia Iu CS Control plane, servizio voce o video sia per problemi di coper- mentre il piano d’utente è gestito dal nodo Media tura 3G, sia per volere dell’utente. Gateway, sul quale termina la Iu CS User Plane. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 113
BELLONI › CECCARELLI › DE GREGORIO • Evoluzione della Core Network UMTS a Circuito Nella nuova architettura il Server diviene quindi Lo standard prevede una nuova interfaccia per il nodo di rete che gestisce tutto il piano di segna- il dialogo tra i nodi MSC Server, l’interfaccia Nc. Il lazione, in particolare quindi nel Server si realiz- protocollo previsto per questa interfaccia è il BICC za n o i l Se ssi o n Ma na ge m e nt ed il M obi l i ty (Bearer Independent Call Control) o ISUP (ISDN Management. Le informazioni relative alla gestione User Part). Per un approfondimento sul protocollo della mobilità, alla gestione della chiamata e alla BICC si veda il relativo riquadro. instaurazione dei RAB (Radio Access Bearer) ven- La Rel.4 3GPP definisce anche una nuova inter- gono elaborate e controllate direttamente dalla faccia standard per il dialogo tra Server e MGW. centrale Server, che gestisce ovviamente anche il Tale interfaccia, denominata Mc, viene utilizzata dal database VLR per i record di utente. Server per inviare i comandi necessari alla configu- Bearer Control Protocol che avviene in modalità Il protocollo diversa nel caso di tra- BICC sporto ATM o di tra- CSF BICC MSC server sporto IP. Nel caso di trasporto H.248 ATM si utilizza la segna- lazione Broadband-ISUP Bearer BCF Control Facendo riferimento alla figura A, il B-ISUP gia definita da Protocol protocollo BICC (Bearer Independent ITU-T per allocare le Call Control) è utilizzato per lo scam- risorse del canale dedi- MCF bio di informazioni per il set-up della cato necessario alla chiamata tra gli MSC-Server: può tra- chiamata; in particolare Bearer MMSF (User Plane) sportare, indipendentemente dal tra- il protocollo AAL2 MGW sporto sottostante, le informazioni Connection Signalling è circa le caratteristiche del servizio utilizzato per stabilire le Physical Function unit richiesto dall’utente, l’identificativo connessioni con un del chiamato (da cui le informazioni di meccanismo analogo a BCF = Bearer Control Function instradamento) e le informazioni sui quello dell’ATM commu- BICC = Bearer Independent Call Control CSF = Call Serving Function codec supportati. Il MGW ha invece il tata (figura B). MCF = Media Control Function MGW = Media GateWay compito di instaurare le connessione In un contesto IP, nativa- MMSF = Media Mapping/Switching Function nel piano d’utente e di attivare la mente di tipo connection MSC = Mobile Switching Centre commutazione: ovviamente questo less, le informazioni non può avvenire in maniera tran- relative alle risorse FIGURA A› Modello architetturale di BICC ITU-T e sport-agnostic (indipendente dal tipo necessarie per stabilire di rete di trasporto: TDM, ATM, IP) e un canale bidirezionale corrispondenza con quello 3GPP. quindi riceve le necessarie informa- zioni dal MSC-Server, le converte in end to end vengono identi- informazioni per il controllo dello spe- ficate mediante lo scambio AAL2 connection cifico bearer e si occupa della signalling (Q.2630.2) fra i nodi di origine e di gestione dello stesso. AAL2 Signalling Transport destinazione degli indirizzi La figura A mostra le funzionalità di Converter for MTP3b (Q.2150.1) IP delle porte e del tipo di BICC definite dall’architettura ITU-T e MTP3b media richiesto. Queste la loro collocazione all’interno dell’ar- informazioni sono traspor- chitettura 3GPP di Rel.4. La CSF (Call SSCF-NNI tate in formato SDP Ser ving Function) coincide con (Session Description l’MSC-Server e parla in BICC con gli SSCOP Protocol) e vengono scam- altri MSC-Server. Il dialogo tra MSC- biate trasparentemente tra AAL5 Server e MGW, o tra CSF e BCF i due MMSF dal protocollo (Bearer Control Function), avviene ATM H.248 e dal protocollo con protocollo H.248, definito con- BICC. giuntamente da ITU-T e IETF per il AAL2 = ATM Adaptation Layer 2 comando, da parte del MSC-Server, AAL5 = ATM Adaptation Layer 5 della commutazione di terminazioni ATM = Asynchronous Transfer Mode NNI = Network-Network Interface sul MGW. Il piano d’utente è terminato SSCF = Service Specific Coordinator Function dalla MMSF (Media Mapping and SSCOP = Service Specific Connection Switching Function). Si noti come sia Oriented Protocol prevista anche una segnalazione peer-to-peer tra i BCF per il controllo del piano di trasporto, denominata FIGURA B› Il protocollo AAL2 Connection Signalling. 114 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005
BELLONI › CECCARELLI › DE GREGORIO • Evoluzione della Core Network UMTS a Circuito razione dei device di commutazione sul Media In generale infatti, gli accordi esistenti per Gateway. Il compito di quest’ultimo è infatti proprio l’accesso al roaming da parte di utenti visitor non quello di connettere porte di ingresso e di uscita, è lo stesso per le utenze 2G o 3G. Ciò implica sulle quali si possono utilizzare differenti tecnologie che il nodo MSC deve comunque essere in grado di trasporto ATM, IP e TDM (Time Division di gestire la mobilità 2G/3G dell’utente impe- Multiplex). L’interfaccia Mc viene inoltre utilizzata dendo che lo stesso possa connettersi all’ac- dal MGW per fornire dei riscontri o eventi al Server. cesso radio non consentito dagli accordi com- Il protocollo utilizzato su questa interfaccia è H.248. merciali. Il nodo Media Gateway invece realizza la parte Per quanto riguarda la mobilità invece, la possi- di trasporto e di commutazione. Il piano di utente bilità di gestire il passaggio da una copertura 3G passa infatti attraverso quest’ultimo, connettendo ad una copertura 2G, e viceversa rimanendo nel- da un lato la rete di accesso e dall’altro la Core l’ambito della stessa centrale, comporta un’ottimiz- Network. Il nodo realizza sia la commutazione dei zazione delle risorse di segnalazione di rete. canali voce, video e dati CS, sia l’adattamento Nell’ipotesi di impianti distinti, il passaggio tra gli delle codifiche impiegate in accesso ed in core accessi UMTS e GSM comporta, infatti, sempre network. La funzionalità di transcodifica, realizzata uno scambio di segnalazione tra MSC/VLR ed il nella rete GSM dalle unità TRAU (Transcoder and database di HLR, per l’aggiornamento della posi- Rate Adaptor Unit) presenti generalmente sui BSC, zione dell’utente in rete. nell’architettura 3GPP Rel.4 viene realizzata diret- La possibilità di avere attestate in un’unica cen- tamente sul MGW. Il TRAU può anche essere loca- trale le due tipologie di accesso consente di: lizzato sia in BSC sia in MSC. • abilitare la gestione separata dei due accessi Lo standard prevede una nuova interfaccia Nb radio per l’utenza in roaming assegnando valori anche per il dialogo tra i nodi MGW. Le tecnologie di location area distinti a celle 2G e celle 3G; impiegate per l’interfaccia Nb sono ATM ed IP, oltre • effettuare contestualmente una gestione della al TDM per assicurare compatibilità con le esistenti mobilità più efficiente in termini di risorse di Core Network. segnalazione rispetto a quella che si ottiene L’architettura “Split” rende indipendenti i piani con impianti dedicati per accesso. La presenza di segnalazione e di trasporto, consentendo uno di un unico VLR per la gestione di Location sviluppo separato dei due nodi in accordo agli Area 2G e 3G consente un notevole risparmio effettivi requisiti di banda e di connessione. di segnalazione nel passaggio tra le due reti. Con tale soluzione si possono avere più centrali Infatti, se si pensa alla copertura iniziale delle MGW controllate da un numero inferiore di centrali reti 3G, tale scenario si potrebbe presentare Server. In questo modo è possibile migrare, tramite maggiormente nelle prime fasi di lancio del MGW remoti, le funzioni di commutazione verso la servizio. rete di accesso, effettuando lo switching locale senza occupare risorse di tra- sporto di rete. HLR/ HLR/ Nella figura 1 sono ripor- AuC AuC HLR/ AuC tate anche le interfacce Nc e Nb come da specifiche della Segnalazioni Rel.4. Nelle prime realizzazioni Fonia D Transito GSM / PSTN / OLO tali interfacce utilizzano la tec- GMSC nologia di trasporto TDM. MSC ISUP/BICC Server lu CS CP MSC Nc Server 3. Dual Access UTRAN nodeB Mc GCP/ATM RNC La configurazione Dual nodeB Mc A c c e ss prevede che gli lub MGW ATM/IP MGW accessi radio 2G e 3G siano TDM UTRAN lu CS lu CS UP Nb contemporaneamente con- nodeB RNC nessi al medesimo nodo Core Network UMTS nodeB MSC/VLR, ottimizzando il lub concetto di “seamless ATM = Asynchronous Transfer Mode ISUP = ISDN Signalling User Part AuC = Authentication Centre MGW = Media GateWay network” che prevede com- BICC = Bearer Independent Call Control MSC = Mobile Switching Centre pleta trasparenza per il CP = Control Plane OLO = Other Licensed Operator CS = Circuit Switched PSTN = Public Switched Telephone Network cliente tra l’utilizzo delle GCP = Gateway Control Protocol RNC = Radio Network Controller risorse 2G e 3G. GSM = Global System for Mobile communications TDM = Time Division Multiplex HLR = Home Location Register UP = User Plane La configurazione Dual Access offre inoltre interes- santi vantaggi nella gestione del roaming e nelle procedure FIGURA 1› Relazioni tra Server e Media GateWay. di gestione della mobilità. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 115
BELLONI › CECCARELLI › DE GREGORIO • Evoluzione della Core Network UMTS a Circuito La scelta di utilizzare per le location area 3G e Nel caso di pooling di MSC, un RNC può essere quelle confinanti 2G il medesimo impianto connesso a più MSC, come mostrato nella figura 2. MSC/VLR minimizza gli impatti dovuti alle diffe- A fronte di questa modifica architetturale, renti aree di copertura delle due tecnologie. In l’MSC in pool prevede una nuova funzionalità in questo scenario tecnologico l’aggiornamento RNC, detta NAS (Non Access Stratum) Selector della posizione effettuata nel passaggio tra le che, all’atto della registrazione dell’utente mobile, due reti comporta infatti solo lo scambio di associa al terminale un nodo di controllo MSC segnalazione sulla interfacce tra terminale e (associazione che era implicita nel caso di corri- MSC/VLR, senza alcun impatto per la core spondenza uno a uno tra RNC e MSC). Questa network e per le interfacce di segnalazione del associazione è effettuata sulla base di un parame- database di HLR. tro di NRI (Network Resource Identifier) a livello RRC (Radio Resources Control). La pool area diventa, quindi, un insieme di celle 4. MSC in Pool controllate da più MSC ciascuno dei quali deve essere connesso a tutti gli RNC che gestiscono In un’ottica di ottimizzazione dell’uso delle l’insieme delle celle del pool. Questo pone un vin- risorse di rete, a partire dalla Rel.5 è stata definita colo sulle dimensioni del pool perchè pool con dal 3GPP la funzionalità di “Intra-domain connec- troppi MSC richiederebbero un numero di link tion of Radio Access Network (RAN) to multiple troppo elevato. Core Network (CN) nodes”, denominata più sem- Inoltre, per limitare questo numero, la funziona- plicemente “MSC in pool”. Originariamente la pre- lità prevede che un utente che si sposti all’interno stazione è stata pensata dal 3GPP per il load sha- delle celle del pool non effettui le relative proce- ring del traffico d’utente tramite il re-indirizza- dure di Mobility Management, con conseguente mento della segnalazione di Communication riduzione del traffico di segnalazione. Management CM, ma dal punto di vista dell’ope- Si capisce come risulti critica, allora, la scelta ratore ciò può rappresentare anche un ottimo delle dimensioni del pool per trovare il giusto com- strumento per rendere più affidabile la rete che la promesso tra costi e benefici. implementa. In particolare, la funzionalità prevede una modifica dell’architettura della rete mobile che 5. Trasporto a pacchetto normalmente vede un nodo di rete d’accesso radio RNC connesso con un solo nodo di con- Il 3GPP non impone vincoli sul modo di tra- trollo della Core Network. La funzionalità è defi- sportare l’informazione nella Core Network della nita per GSM, GPRS, CS domain e PS domain; di rete UMTS ma, anzi, lascia un’estrema flessibilità seguito per comodità si farà riferimento al domi- all’operatore includendo nello standard diverse nio a circuito. opzioni. Le tradizionali reti a circuito legacy PSTN/ISDN ed il GSM sono basate sul trasporto TDM che utilizza una soluzione per il piano di tra- sporto creata per le reti dedicate all’erogazione MSC 3 MSC 6 MSC 2 MSC 5 del servizio telefonico. MSC 1 MSC 4 MSC 7 5.1 Trasporto del piano di utente CS pool- CS pool- area 1 area 2 La voce in UMTS oltre che con la classica modalità TDM, può essere trasportata su ATM e RAN RAN RAN RAN node node node node su IP. Area 1 Area 2 Area 3 Area 4 L’ATM è stato incluso nello standard perchè all’inizio dei lavori in sede di standardizzazione era RAN RAN RAN RAN la migliore tecnologia disponibile per l’ottimizza- node node node node zione delle risorse di trasporto. Area 5 Area 6 Area 7 Area 8 Il trasporto della voce su IP rispetta gli standard PS pool- per i bassi costi e la semplicità tipiche del mondo area 1 PS pool-area 2 Internet. Oggi l’IP sul piano d’utente a circuito è spinto anche dal fatto che il protocollo IP è la SGSN 1 SGSN 3 SGSN 6 chiave per fornire servizi multimediali complessi SGSN 2 SGSN 4 SGSN 5 tramite IP Multimedia SubSystem, che è il cuore della Rel.5 e che, tra l’altro, è interamente basato CS = Circuit Switched RAN = Radio Access Network su IPv6; inoltre su IP si fondano le attuali tendenze PS = Packet Switched evolutive del 3G verso il 4G. SGSN = Serving GPRS Support Node Facendo riferimento all’architettura di Rel.4 di cui si parla nel paragrafo 2, le pile protocollari pre- viste sull’interfaccia Nb tra i MGw per il trasporto FIGURA 2› Architettura di rete che implementa MSC in pool. della voce in Core Network sono riportate nella tabella 1. 116 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005
BELLONI › CECCARELLI › DE GREGORIO • Evoluzione della Core Network UMTS a Circuito Nel caso di trasporto della voce su ATM, le independent architecture e adattamento di dimensioni di una cella ATM permettono di multi- ISUP per trasporto ATM sul piano d’utente; plare in una stessa i campioni provenienti da più • 2000, BICC CS-2: supporto di IP come proto- telefonate: questo è realizzato dal protocollo collo di trasporto sul piano d’utente (compresa AAL2 (ATM Adaptation Layer 2), che definisce la definizione di BICC IP BCP e BICC tunneling opportuni identificativi per distinguere dentro la protocol); singola cella ATM le diverse telefonate. Invece • 2001, BICC CS-3: supporto di multimedia com- AAL2-Segmentation and Reassembly Ser vice munication, QoS e interworking con H.323/SIP. Specific Convergence Sublayer (SAR SSCS) si occupa della segmentazione e del riassemblaggio dei pacchetti AAL2. 6. Ottimizzazione del trasporto e qualità della Quando invece il trasporto è in tecnologia IP, si voce utilizza il Real Time Protocol che rende UDP/IP, tipico per applicazioni best effort, adatto a tra- Lo standard 3GPP ha definito per la rete UMTS sportare applicazioni di tipo real-time quale la (dalla Rel. 4) e per quella GSM (dalla Rel. 98) alcuni voce. meccanismi che permettono sia di migliorare la qualità percepita per una chiamata in fonia, che di 5.2 Trasporto del piano di controllo ottenere contestualmente dei risparmi di banda occupata nella “Core Network”. Per gestire questa flessibilità nel modo di tra- Entrambe le soluzioni utilizzano la proprietà di sportare la voce, il 3GPP ha scelto un protocollo di trasmettere trame vocali senza eseguire operazioni CC (Call Controll) tra i nodi di controllo che fosse di codifica/decodifica delle stesse nella “Core indipendente dal tipo di trasporto utilizzato. Come Network”. ricordato nel paragrafo 2, si parla di architettura Tali meccanismi si suddividono in: che rispetta il requisito di bearer independence, a • TFO (Tandem Free Operation), la cui applica- differenza di quanto avviene con l’ISUP delle reti zione consente di evitare le operazioni di codi- legacy. Infatti, l’ISUP ha il campo di CIC (Circuit fica e decodifica in rete, con conseguente Identification Code) che stabilisce un legame pre- miglioramento della qualità percepita end to ciso tra la segnalazione e il canale a 64 kbit/s della end; trama PCM. • OoBTC (Out of Band Transcoder Control), abili- Nell’architettura split dalla Rel.4 in poi si usa tante: come protocollo tra gli MSC-Server sull’interfaccia - TrFO (Transcoder Free Operation), che con- Nc il BICC. sente sia di risparmiare la transcodifica con Il 3GPP ha ereditato il protocollo BICC da ITU- miglioramento della qualità voce end to end, T, che lo ha definito con lo scopo di creare un pro- sia di guadagnare banda in core network. tocollo per il controllo di chiamata che fosse indi- - Codec at the edge, caso particolare di TrFO, pendente dalla tecnologia di trasporto utilizzata; in che consente di mantenere in CN, quanto più quest’ottica ITU-T ha analizzato il protocollo ISUP possibile, la banda voce ad un basso bit rate e ne ha esteso le funzionalità per prevedere il tra- prima di effettuare la transcodifica ad un bit sporto della voce su ATM e IP. rate più alto. In particolare, la breve storia della standardizza- zione del BICC si è sviluppata attraverso le 6.1 TFO (Tandem Free Operation) seguenti tappe: • 1999, BICC CS-1 (Capability Set 1): bearer Il Tandem Free Operation si applica in scenari di chiamata 2G-2G, 3G-3G e 2G-3G dove sono coin- volte tratte nelle quali si utilizza la codifica PCM a 64 kbit/s. L’attivazione della funzionalità consente di evitare la doppia codifica/decodifica PCM pre- AAL-2 SAR SSCS RTP servando, in modalità compressa, la banda che proviene dalla rete di accesso, e trasportando tale AAL-2 UDP flusso in modo “trasparente” nel canale PCM a 64 kbit/s. In questo modo vengono risparmiati due ATM IPv4 o IPv6 passaggi di transcodifica, quello da banda com- pressa a PCM, e quello da PCM a banda com- pressa. Il mancato impiego dei transcoder con- AAL2 = ATM Adaptation Layer 2 sente di ridurre il tempo di elaborazione del ATM = Asynchronous Transfer Mode IPv4 = Internet Protocol v4 segnale in rete con conseguente diminuzione del RTP = Real Time Protocol SAR = Segmentation and Reassembly ritardo introdotto end to end; ciò permette quindi SSCS = Service Specific Convergence Sublayer di offrire una migliore qualità del segnale vocale. UDP = User Datagram Protocol Il TFO è standardizzato in GSM a partire dalla Rel.98; per UMTS è definito a partire dalla Rel.4. La modalità di TFO viene attivata in una fase TABELLA 1› Pile protocollari sull’interfaccia Nb. successiva a quella di set up della chiamata a valle della quale i transcoder impiegati si scambiano NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 117
BELLONI › CECCARELLI › DE GREGORIO • Evoluzione della Core Network UMTS a Circuito trame PCM a 64 Kbit/s, cioè un cam- pione di voce codificato con 8 bit ogni Abis A A Abis 125 µs. Nel momento in cui uno dei due transcoder tenta di attivare il Tandem BTS BSC MSC MSC BSC BTS Free Operation, inizia a scambiare segnalazione in banda con l’altro tran- MS TRAU TRAU MS scoder. Lo scambio di segnalazione ha lo scopo di comunicare all’altro transcoder la volontà di passare in modalità TFO, e quindi di comunicare quale codificatore Campioni PCM 64 kbit/s contenenti frame TFO nei bit meno significativi: impiegare nella connessione in corso. Se - bit di controllo - campioni voce compressi i due transcoder stanno impiegando una codifica comune o compatibile, si atti- BSC = Base Station Controller verà la modalità TFO. BTS = Base Transceiver Station MS = Mobile Station In mancanza di un codec comune, è MSC = Mobile Switching Centre possibile continuare in modalità normale TRAU = Transcoder and Rate Adaptor Unit utilizzando la transcodifica, oppure, mediante procedura di “Codec Mismatch Resolution”, tentare di negoziare un FIGURA 3› TFO (Tandem Free Operation) applicato ad uno scenario 2G-3G. codec comune tramite lo scambio delle liste dei codec supportati. Quando la modalità TFO è attiva, le trame vocali rete e di risparmiare, nello stesso tempo, banda di vengono trasmesse utilizzando alcuni degli 8 bit trasmissione. disponibili del campione PCM, in funzione del bit Lo standard prevede comunque la possibilità di rate associato al codec comune utilizzato. modificare il codec selezionato anche nella fase I due transcoder non devono più effettuare attiva della chiamata in qualsiasi momento, ad quindi operazioni di transcodifica, anche se la esempio dopo un handover. banda impegnata in rete tra questi ultimi rimane Gli scenari di chiamata a cui si applica l’OoBTC sempre di 64 kbit/s (8 bit utilizzabili per payload e sono gli stessi del TFO, a cui si aggiunge lo scena- riempimento ogni 125 µs). La modalità di TFO con- rio di chiamata tra rete mobile e rete fissa. sente quindi di migliorare la qualità vocale senza L’OoBTC è definito nello standard 3GPP a par- offrire un risparmio di banda utilizzata (figura 3). tire dalla Rel.4. La modalità di funzionamento dell’OoBTC può 6.2 OoBTC (Out of Band Transcoder Control) essere compresa facendo riferimento alla figura 4. La centrale di origine O-MSC invia in segnalazione, Il meccanismo di Out of Band Transcoder verso i nodi successivi, la lista dei codec suppor- Control, contrariamente al TFO, consente di nego- tati, elencati per ordine di preferenza. Ogni nodo di ziare già nella fase di instaurazione della chiamata, transito analizza la lista ed elimina da quest’ultima i con segnalazione fuori banda, un’unica codifica codec non supportati, senza alterare l’ordine di che permetta di non utilizzare la transcodifica in preferenza. Nell’esempio della figura 4, la centrale di Transito elimina dalla lista il codec y in quanto non disponibile nella stessa. Tale analisi viene svolta da tutti i nodi di transito fino a raggiungere la centrale di terminazione T-MSC. Quest’ultima O-MSC Transit T-MSC seleziona il primo codec supportato della lista di O-MGW Transit T-MGW quelli supportati da tutti i nodi coinvolti nella chia- MGW mata. Una volta selezionato, invia a ritroso tale Codec list (v,w,x,y,z) informazione con la lista contenente i codec alter- Codec list (v,w,x,z) nativi ma non selezionati. Selected codec = x Selected codec = x, available list (v,x,z,) Nel caso raffigurato nella figura 4 il codec sele- zionato è il codec x che viene comunicato da T- Selected MSC sia al proprio MGW, che alle centrali Server Selected codec = x, codec = x available list (v,x,z,) Selected attraversate in precedenza dalla segnalazione di codec = x Bearer established controllo. Bearer established Al termine della procedura quindi tutte le cen- trali Server e MGW coinvolte prevedono l’impiego MGW = Media GateWay MSC = Mobile Switching Centre dell’unico codec comune prescelto x. O = Orinating Per utilizzare l’OoBTC è necessario che il proto- T = Terminating collo di Call Control supporti lo scambio delle informazioni relative ai codec supportati. Le speci- fiche 3GPP contemplano come protocollo di Call FIGURA 4› Modalità di funzionamento di OoBTC (Out of Band Control, che supporta la procedura di negoziazione Transcoder Control) per la negoziazione dei codec. dei codec, il protocollo BICC CS2 (BICC Capability Set2). La condizione quindi per il supporto 118 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005
BELLONI › CECCARELLI › DE GREGORIO • Evoluzione della Core Network UMTS a Circuito dell’OoBTC è la presenza del protocollo BICC CS2; eventuali tratte di rete in cui OoB Codec Control MSC Negotiation MSC non è presente tale proto- Plane Server Server T collo implicano il ricorso alla r OoB Codec RANAP a Negotiation transcodifica della voce, OoB Codec n Negotiation MGW s MGW RANAP come descritto successiva- control i control mente. t Bearer Req Bearer Req Bearer Req ME ME RNC MGW N MGW RNC 6.2.1 TrFO (Transcoder Free e t Operation) User w Plane o r Il OoBTC è il meccani- k Radio Bearer Iu Bearer CN bearer Iu Bearer Radio Bearer smo che permette la nego- ziazione del tipo di codec e della modalità di codifica End to end connection mediante l’impiego di segnalazione fuori banda; è CN = Core Network quindi il meccanismo neces- ME = Mobile Equipment MGW = Media GateWay sario alla abilitazione del MSC = Mobile Switching Centre Transcoder Free Operation. OoB = Out of Band RANAP = Radio Access Network Application Part Il Transcoder Free RNC = Radio Network Controller Operation è la possibilità di effettuare chiamate per le quali non sono presenti nella FIGURA 5› Architettura TrFO (Transcoder Free Operation). comunicazione end to end device di transcodifica, oltre ai codec della sorgente e della destinazione. In questo modo è possibile tra- la quale non si riesce, con procedura OoBTC, a smettere trame di voce compressa senza l’inseri- negoziare un codec comune end to end. mento di transcoder in rete, permettendo sia un La funzionalità di “Codec at the Edge” utilizza miglioramento della qualità della voce, in quanto si l’OoBTC e consente, nelle situazioni in cui sia ine- elimina il ritardo delle due transcodifiche, sia un vitabile inserire nel percorso della chiamata alcune risparmio di banda, in quanto l’informazione viag- transcodifiche, di selezionare i punti migliori in cui gia in rete in modalità compressa. effettuarle; ad esempio le centrali che rappresen- Il TrFO è specificato dallo standard a partire tano il bordo di un dominio di rete entro il quale è dalla Rel.4. Lo scenario in cui è possibile utilizzare possibile negoziare una codifica comune. la funzionalità di TrFO è solo quello di chiamata Nella figura 6 è riportato uno scenario di chia- 3G-3G. Infatti, negli scenari 2G-2G o di interlavoro mata nel quale non è possibile selezionare un 2G-3G, nella procedura di OoBTC il TRAU GSM codec comune end to end, poichè i nodi di tran- seleziona il codec PCM, che è quello di default per sito dialogano con protocolli che non supportano l’accesso GSM. Ciò comporta quindi una banda l’OoBTC, come ad esempio il protocollo ISUP. Il occupata in rete pari a 64 kbit/s, e le relative transcodifiche da PCM a banda compressa (PCM/AMR per la rete 3G), con l’impossibilità di Supported ISUP Supported codecs list (BICC) codecs list (BICC) avere la banda trasmessa in moda- (X,Y,Z) (Y) lità compressa end to end. MSC TSN TSN MSC L’architettura di riferimento per Selected Selected la rete UMTS è quella riportata codec (BICC) codec (BICC) (X) (Y) nella figura 5. UTRAN UTRAN PLMN 1 TRANSIT PLMN 2 6.2.2 Codec at the Edge Codec (X) MGW G.711 MGW Codec (Y) MGW MGW ATM/IP TDM ATM/IP L’esempio preso in esame nella figura 5 prevede che la negozia- ATM = Asynchronous Transfer Mode zione di un codec comune tra tutti BICC = Bearer Independent Call Control MSC = Mobile Switching Centre i nodi di rete abbia successo. Può MGW = Media GateWay PLMN = Public Land Mobile Network avvenire però che sia necessario TDM = Time Division Multiplex prevedere nella catena end to end TSN = Transit Network alcune transcodifiche. Ciò è quanto presentato nello scenario seguente, in cui viene illu- FIGURA 6› Esempio d’impiego di “Codec at the Edge”. strato il caso di una chiamata per NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 119
BELLONI › CECCARELLI › DE GREGORIO • Evoluzione della Core Network UMTS a Circuito meccanismo di OoBTC permette quindi di atti- apporta modifiche al terminale e ai nodi di rete, vare in segnalazione la transcodifica da voce inserendo campi aggiuntivi alla segnalazione di compressa a codifica PCM e viceversa, nei due setup della chiamata. La funzione SCUDIF soddi- MGW di bordo (at the edge) e non di accesso, sferà i seguenti requisiti: consentendo il trasporto della voce in modalità • “Fallback to speech” durante l’instaurazione compressa fino a questi ultimi, con il conse- della chiamata. Nel caso in cui il Setup della guente risparmio di banda in rete. videochiamata non andasse a buon fine, la rete proverà a negoziare su entrambi gli utenti la chiamata voce. 7. Fallback delle Videochiamate • Alternare il servizio voce e video. Una chiamata voce può trasformarsi in video e viceversa, Il 3GPP ha specificato nuove funzionalità per mediante una procedura invocata dall’utente. gestire il cambio di servizio da telefonia a video- • Permettere ad un utente di rifiutare o meno una telefonia e viceversa, sia in fase di setup sia videocall richiesta dall’altro utente, mentre si è durante la conversazione. La prestazione di rete connessi in modalità voce. principale va sotto il nome di “Service Change • Cambiare il servizio voce/video iniziato da and Fallback for UDI/RDI multimedia” (SCUDIF). rete. La rete potrà invocare un cambio di ser- Inoltre è stata specificata anche una soluzione di vizio durante una videochiamata, se questo breve termine, denominata “Redial”, più sem- non può più essere supportato (ad esempio plice e basata principalmente su modifiche nel per la copertura radio 3G non più sufficiente) terminale. e trasformare il servizio in voce su 2G. Se la videochiamata può nuovamente essere sup- 7.1 Soluzione Redial portata, la rete può invocare nuovamente un cambio di servizio per ritornare al servizio Il meccanismo “Idle Mode Redial” è una combi- video. nazione del servizio standard voce e del nuovo ser- Nel messaggio di setup, il terminale chia- vizio di videochiamata. Tale soluzione è fondamen- mante indica il supporto della feature SCUDIF e talmente basata su logiche inserite nel terminale. I indica le BC (Bearer Capability) disponibili principali obiettivi della prestazione sono: (speech e video). Le stesse BC vengono inviate • alternare voce e video durante una conversa- al terminale ricevente. Sia in origine che in desti- zione, per mezzo dell’abbattimento e della suc- nazione è necessario che i servizi siano sotto- cessiva instaurazione dell’altro tipo di servizio scritti nei relativi profili d’utente in HLR. Il termi- verso lo stesso destinatario; nale ricevente rimanda indietro alla rete, come • offrire la chiamata audio, quando la copertura conferma di negoziazione, la lista delle BC sup- radio 3G degrada fino al punto di non poter portate. Se la negoziazione ha come risultato un offrire più il servizio video. In questo caso il BC diversa da quella richiesta dal terminale chia- video viene rilasciato e viene offerta la possibi- mante viene avviata una procedura di “In-call lità di richiamare in audio lo stesso destinatario; modification”, dalla rete verso il terminale di ori- • offrire la chiamata audio, quando il tentativo di gine. chiamata video non va a buon fine. In ogni momento della conversazione sarà L’obiettivo di tale prestazione è quello di velo- possibile cambiare il servizio da voce a video e cizzare la richiamata in video o voce verso lo viceversa, mediante comandi su terminale che stesso destinatario, mediante un’interfaccia MMI attivano poi la procedura di “In-call modification”. (Man Machine Interface) che renda più semplice ed Nella figura 7 è riportato il flusso di messaggi immediata la procedura. Il 3GPP non specifica la MMI lasciando ai costruttori la libertà di progettare tale interfaccia. Dal punto di vista della core network, tale pre- stazione è semplicemente vista come due chia- UE A MSC A MSC B UE B mate che si succedono, una voce e l’altra video, effettuate tra i medesimi utenti. Modify (BCb) Core Network procedure Modify (BCb) 7.2 Soluzione SCUDIF Modify complete Core Network (BCb) Il servizio nominato “Ser vice Change and procedure Modify complete Fallback for UDI/RDI multimedia” (SCUDIF) è un (BCb) miglioramento della soluzione Redial e permette agli utenti di ottenere una chiamata voce quando la BCb = Bearer Capability connessione video a circuito end to end non è pos- MSC = Mobile Switching Centre sibile (scenario di “fallback to speech”). Inoltre è UE = User Equipment possibile alternare i servizi voce e quelli video durante una chiamata. In tutti questi scenari il pas- saggio tra i due servizi avviene senza che la chia- FIGURA 7› Richiesta di cambio di servizio voce/video. mata iniziale venga abbattuta. La funzionalità 120 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005
BELLONI › CECCARELLI › DE GREGORIO • Evoluzione della Core Network UMTS a Circuito della procedura di “In-call modification”. Come si può vedere i nuovi messaggi non riguardano solo l’accesso radio, ma anche le procedure di Core Network tra la rete di origine e quella di destina- [13] TS 23.205 Bearer-independent circuit-switched core zione. network; Stage 2 [14] TS 29.414 Core Network Nb Data Transport and 8. Conclusioni Transport Signalling [15] TS 29.205 Application of Q.1900 series to bearer inde- L’evoluzione delle funzionalità della Cor e Network UMTS, mostrate nel presente articolo, pendent Circuit Switched (CS) core network architecture; riflette lo stato di maturità della tecnologia GSM Stage 3 e UMTS. Infatti, la Core Network UMTS eredita in [16] ITU-T Q.1902.1: “Bearer Independent Call Control CS2 buona parte la ben consolidata tecnologia GSM, in aggiunta alla quale sono state create nuove Functional Description” funzionalità tipiche del 3G (per esempio la video- [17] ITU-T Q.1902.2: “Bearer Independent Call Control CS2 chiamata). General Functions of Messages and Signals” Quindi, l’evoluzione della core network è com- posta, in parte, da nuove funzionalità volte ad [18] ITU-T Q.1902.3: “Bearer Independent Call Control CS2 ottimizzare una rete già ben collaudata aumen- Formats and Codes” tandone l’affidabilità e riducendone i costi, ed in parte, da nuove funzionalità al fine di rendere disponibili nuovi scenari di servizio per la tecno- logia 3G. — BIBLIOGRAFIA — ABBREVIAZIONI [1] TR 23.821 Architecture Principles for Release 2000 AAL2 ATM Adaptation Layer 2 [2] TS 02.53 Tandem Free Operation (TFO); Service ATM Asynchronous Transfer Mode description; Stage 1 (GSM) AuC Authentication Centre BCb Bearer Capability [3] TS 03.53 Tandem Free Operation (TFO); Service BCF Bearer Control Function description; Stage 2 (GSM) BICC Bearer Independent Call Control [4] TS 08.62 Inband Tandem Free Operation (TFO) of BSC Base Station Controller Speech Codecs; Service Description; Stage 3 (GSM) BTS Base Transceiver Station [5] TS 22.053 Tandem Free Operation (TFO); Service CC Call Control description; Stage 1 CCS7 Canale Comune 7 [6] TS 23.053 Tandem Free Operation (TFO); Service CIC Circuit Identification Code description; Stage 2 CM Communication Management [7] TS 28.062 Inband Tandem Free Operation (TFO) of CN Core Network speech codecs; Service description; Stage 3 CS Circuit Switched CP Control Plane [8] TS 23.153 Out of band transcoder control; Stage 2 CSF Call Serving Function [9] TS 25.953 Transcoder Free Operation GCP Gateway Control Protocol [10] TR 23.903 Redial solution for voice-video switching IMS IP Multimedia Subsystem [11] TS 23.172 Technical realization of Circuit Switched (CS) IP Internet Protocol multimedia service; UDI/RDI fallback and service modifica- ISDN Integrated Service Digital Network tion; Stage 2 ISUP ISDN User Part [12] TS 23.236 Intra-domain connection of Radio Access Network MCF Media Control Function ME Mobile Equipment (RAN) nodes to multiple Core Network (CN) nodes MGW Media GateWay NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 121
BELLONI › CECCARELLI › DE GREGORIO • Evoluzione della Core Network UMTS a Circuito Paolo Belloni si è laureato nel 1995 con lode in Ingegneria Elettronica presso MMSF Media Mapping/Switching Function l’Università degli Studi di Pavia. Dalla fine del 1 9 9 6 l a v o r a p r e s s o T I L A B ( g i à C S E LT ) ; MS Mobile Station inizialmente si è occupato di testing ed integrazione di rete GSM/GPRS ed ha MSC Mobile Switching Centre partecipato al progetto di messa in campo MTP Message Transfer Part della Rete di Segnalazione Nazionale di Telecom Italia; dal 2000 segue le tematiche NAS Non Access Stratum inerenti al sistema UMTS ed alla sua NNI Network-Network Interface evoluzione. Oggi, nel gruppo di Network Innovation/Mobile Core Network si occupa di aspetti architetturali e di standardizzazione NRI Network Resource Identifier della Core Network UMTS; è impegnato in progetti di consulenza verso TIM ed è delegato del gruppo Telecom Italia al consorzio OoBTC Out of Band Transcoder Control 3GPP per la standardizzazione della Core Network UMTS. PCM Pulse Code Modulation PS Packet Switched PSTN Public Switched Telephone Network QoS Quality of Service RAB Radio Access Bearer RAN Radio Access Network RANAP RAN Application Part Daniele Ceccarelli si è laureato con RDI Restricted Digital Information lode in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l’Università degli studi di Roma “La RNC Radio Network Controller Sapienza” nel 1999. È stato assunto in TIM nel RRC Radio Resources Control 2000 nella area di Commutazione, tecnologie ed industrializzazione di core network, dove ha RTP Real Time Protocol iniziato a seguire le tematiche di Voice over IP e di trasporto della segnalazione su IP nella SAR Segmentation and Reassembly rete TIM. Dal 2001 collabora al progetto di SSCS Service Specific Convergence Sublayer introduzione della tecnologia UMTS di core network, seguendo gli aspetti legati al dominio a circuito, e agli SIP Session Initiation Protocol algoritmi di autenticazione in rete. Sempre dal 2001 collabora con SDP Session Description Protocol la scuola SSGRR ai corsi di formazione specialistica per il personale TIM su tecnologie di core network (progetto interno T5). SGSN Serving GPRS Support Node È attualmente impegnato nelle tematiche di evoluzione e sviluppo SSCF Service Specific Coordination Function della rete UMTS di TIM, con riferimento alle nuove architetture di core CS e alle sue funzionalità/servizi (videochiamata). SSCOP Service Specific Connection Oriented Protocol TDM Time Division Multiplex TFO Tandem Free Operation TMSI Temporary Mobile Subscriber Identity TrFO Transcoder Free Operation TRAU Transcoder and Rate Adaptor Unit TSN Transit Network Maurizio de Gregorio si è laureato nel 1996 con lode in Ingegneria Elettronica presso UDI Unrestricted Digital Information l’Università di Firenze. Nel 2004 ha conseguito UDP User Datagram Protocol un programma di Master of Business Administration presso la University of Malta. UE User Equipment Dal 1997 ha maturato esperienze nell’ambito delle telecomunicazioni presso varie aziende di UP User Plane TLC tra cui TILAB, Infostrada e TIM. Ha UTRAN UMTS Terrestrial Radio Access Network lavorato vari anni nelle aree tecniche occupandosi di nuove tecnologie e servizi per WCDMA Wideband Code Division Multiple Access la rete fissa, rete mobile 2G/3G e internet, recentemente si è spostato nell’area di Marketing Consumer dove si occupa di project management di servizi innovativi. 122 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005
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