BELLANOVA SALTA CDM PER TENERE FEDE A IMPEGNI E INCONTRARE ASSOCIAZIONI. MA GOVERNO DELLA GREEN ECONOMY INVESTE SOLO 2 NOMINE SU 42 PER MIPAAFT E ...
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BELLANOVA SALTA CDM PER TENERE FEDE A IMPEGNI E INCONTRARE ASSOCIAZIONI. MA GOVERNO DELLA GREEN ECONOMY INVESTE SOLO 2 NOMINE SU 42 PER MIPAAFT E MATTM P r i m a l ’ a g r i c o l t u r a della politica? Da quanto apprende AGRICOLAE Teresa Bellanova ha ‘saltato’ il consiglio dei ministri del governo giallorosso deputato alla nomina dei sottosegretari per tenere fede alla promessa fatta alle associazioni di categoria con le quali aveva stabilito un incontro nella mattinata di oggi per parlare delle emergenze del settore. Il Consiglio dei ministri infatti era inizialmente previsto
alle 15.00, spostato poi alle 9.30 sovrapponendosi all’incontro stabilito al Mipaaft. Ma Governo giallo rosso, che secondo le parole di Giuseppe Conte doveva essere improntato sulla Green Economy, l’economia circolare e sostenibile, sembra investire poco proprio sui due ministeri competenti: su 42 sottosegretari e viceministri, solo uno all’Agricoltura (Giuseppe L’Abbate) e uno all’Ambiente (Roberto Morassut). Che perdono, rispetto alla consuetudine degli ultimi anni, un sottosegretario ciascuno. CONTE: INCENTIVARE AGRICOLTURA E MADE IN ITALY. NEGOZIARE PAC E INCENTIVARE MECCANISMI COOPERATIVI
“ D o b b i a m o n e g o z i a r e la Pac in Europa di cui non possiamo ritenerci soddisfatti, incentivare le attività economiche agricole con particolare riguardo ai giovani, contrastare le forme di abuso, incentivare i meccanismi cooperativi e sostenere la filiera agricola. Sostenendo il Made in Italy e contrastando l’Italian Sounding”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso del suo discorso al Senato. Il Premier parla poi di export da incrementare e dell’importanza dell’economia circolare. GOVERNO, ECCO LA FORMAZIONE SOTTOSEGRETARI, GABINETTI E
SEGRETERIE. E GLI INCERTI M e n t r e a l l e C a m e r e s i d iscute la fiducia, si lavora al completamento della squadra di governo. AGRICOLAE è in grado di anticiparne – sebbene non completamente – la formazione. incluse le segreterie tecniche, i capo di gabinetti e altro: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO Giuseppe Conte premier; E.Carelli o V.Crimi sottosegretari M5s (Editoria); A.Martella o W.Verini (Editoria), R.Morassut (delega Roma Capitale); R.Chieppa sottosegretario con delega attuazione del programma servizi Segreti; Alessandro Goracci segretario generale; Ermanno Di Francisco capo legislativo; Andrea Benvenuti segreteria tecnica. Sebbene sembrerebbe che Morassut vada al Mit.
SOTTOSEGRETARIO PCM Riccardo Fraccaro M5S; Alberto Tabacchi capo di gabinetto MIPAAFT Teresa Bellanova ministro PD; L’Abbate sottosegretario; Cenni sottosegretario (in forse); Fiorentino capo di gabinetto (sembrerebbe che resti dal precedente governo); Andrea Battiston vice capo di gabinetto; Alessia Fragassi caposegreteria o da definire. MISE Stefano Patuanelli ministro M5S; E.Carelli o S.Buffagni, G.Lupo, L.Castelli o C.Ruocco sottosegretari M5S; G.Benamati; L.Marattin, S.Margiotta, A.Giacomelli, M. Del Barba, A.martella o G.Manzella sottosegretari Pd; Vito Cozzoli capo di gabinetto; Enrico Esposito capo legislativo; BENI CULTURALI E TURISMO Dario Franceschini ministro PD; F.D’Uva sottosegretario; L.Bonaccorsi o L.Casini se non fa il capo di gabinetto); Salvatore Nastasi segretario generale. AMBIENTE Sergio Costa ministro M5S; C.Braga o A.Martella sottosegretario; R.Muroni sottosegretario; Pier Luigi Petrillo capo di gabinetto; Amedeo Speranza capo ufficio legislativo; Tullio Berlenghi capo segreteria tecnica. AFFARI EUROPEI Enzo Amendola ministro PD; G.P. Manzella sottosegretario; AFFARI REGIONALI Francesco Boccia ministro PD; F. Gaudiani M5S sottosegretario; Francesco Rana capo di gabinetto
INNOVAZIONE Paola Pisano ministro M5S; L.Carabetta o F.Nogarin o G.Lupo o E.Dessi sottosegretario; ECONOMIA Roberto Gualtieri ministro PD; S.Buffagni con possibile delega partecipate) o L.Castelli sottosegretari M5S; A.Misiani o C.De Vincenti sottosegretari PD; L.Carbone o L.Fiorentino o A.Stancarelli capo di gabinetto; Federico Giammusso alla segreteria tecnica; Ignazio Vacca capo segreteria particolare con Giorgio Fano per l’agenda del ministro. INFRASTRUTTURE Paola De Micheli ministro PD; S.Buffagni, F.Nogarin, G.Lupo, E.Desi sottosegretari M5S; S.Margiotta, L.D’Alfonso sottosegretari PD o A. Ferrari PD; Alessandra Dal Verme capo di gabinetto; Mario Capolupo capo legislativo; M.Cesare, Calise o Sichel alla segreteria tecnica. GIUSTIZIA Alfonso Bonafede, ministro M5S; V.Ferraresi sottosegretario M5S; W.Verini, G.Migliore, S.Margiotta in quota Pd; Fulvio Baldi capo di gabinetto; Mauro Vitiello capo legislativo; Tommaso Salvadori alla segreteria tecnica INTERNI Luciana Lamorgese ministro, C.Sibilia o V.Baldino o N.Morra sottosegretari in quota M5S; E.Fiano o F.Mirabelli in quota PD; DIFESA Lorenzo Guerini ministro PD; F Castiello M5S LAVORO
Nunzia Catalfo ministro M5S; L.Bobba sottosegretario in quota PD; PARI OPPORTUNITA Elena Bonetti ministro M5S; da definire ISTRUZIONE Lorenzo Fioramonti ministro M5S; L.Azzolina sottosegretario M5S; S.Malpezzi o A.Ascani sottosegretari Pd; R.Battiston sottosegretario o F. Verducci sempre sottosegretario; ESTERI Luigi Di Maio ministro M5S; M.Di Stefano sottosegretario M5S; L.Quartapelle o M.Sereni sottosegretari in quota Pd; Ettore Sequi capo di gabinetto; SPORT Vincenzo Spadafora ministro M5S; da definire PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Fabiana Dadone ministro M5S; U.Grassi sottosegretario M5S; A.Ascani sottosegretario PD; Guido Carpani capo di gabinetto. RAPPORTI CON IL PARLAMENTO Federico D’Incà ministro M5S; G.Brescia sottosegretario M5S; Marco Caputo capo di gabinetto; SALUTE Roberto Speranza ministro Leu; P.Sileri o G.Trizzino sottosegretari M5S; M.Sereni sottosegretario Pd; Goffredo Zaccardi capo di gabinetto; Federica Zaino segreteria tecnica. SUD E COESIONE Giuseppe Provenzano ministro PD; B.Lezzi sottosegretario M5S;
Laura Cremolini portavoce; Raffaele La Regina segreteria GOVERNO, CONTE: DOBBIAMO LAVORARE PER FAR DIVENTARE L’ITALIA UNA SMART NATION SOSTENIBILE. TAGLIO PARLAMENTARI E LEGGE ELETTORALE. FUORI IN PIAZZA LEGA E FDI: ‘LADRI DI DEMOCRAZIA’ “ C h i e d i a m o a v o i la fiducia al governo. Ho sempre inteso il mio ruolo di presidente del Consiglio come servizio al Paese. Guardando al
bene comune e non alle singole parti”. Così Giuseppe Conte alla Camera prima di esporre la sua “sintesi programmatica che disegna l’Italia del futuro”. Sintesi che “risponde ai bisogni e ai sogni dei cittadini”. “Sono molte le sfide che ci attendono, a partire dalla legge di Bilancio. Un’agenda riformatrice di lungo periodo per rilanciare la crescita sostenibile, l’occupazione e il piano sociale”. “Un’azione coordinata sul piano interno ma anche sul piano europeo. Il primo immediato intervento sarà sugli asili nido: rafforzarne la qualità è un investimento strategico per il futuro della società che favorisce l’integrazione delle donne. Questo governo si adopererà assieme alle regioni per azzerare completamente la retta di frequenza deglia sili nido aumentandone l’offerta, soprattutto al Sud. Per quanto riguarda la scuola occorre intervenire per garantire la giusta valorizzazione economica degli studenti e contrastare la dispersione. Poi più ricerca, anche attraverso l’istituzione di un’agenzia nazionale”, prosegue. “Abbiamo creato un ministero per l’innovazione che aiuti l’Italia a diventare una smart nation”, continua Conte che precisa “che un efficiente e razionale politica di investimenti ci consentirà di crescere nella robotizzazione e nella digitalizzazione. E la Pubblica amministrazione dovrà essere alla testa di questa trasformazione. Da qui a un anno i cittadini dovranno avere una unica identità digitale”. “Occorre sviluppare l’agricoltura e l’agroalimentare, la sostenibilità delle coltivazioni, il contrasto ai cambiamenti climatici, la tutela del paesaggio. Particolare attenzione
alle etichette in ambito europeo. E contrastare il dissesto idrogeologico”. E aggiunge: “la ricorstruzione delle zone terremotate sarà primaria per questo governo”. Poi il Sud: dare impulso al capitale umano e naturale del meridione anche tramite l’istituzione di una banca per il Sud. Conte parla poi di ‘crescita aziendale” che sarà supportata dal governo per internazionalizzare il Paese. “Dal made in Italy al turismo, che contribuisce a più del 10 per cento di Pil. Attraverso il recupero e la valorizzazione naturale e culturale del nostro territorio”. “Investendo anche sulla creatività”. Altro punto: “una riforma fiscale chiara per i cittadini”. “Questo governo perseguirà una strategia molto chiara: tutti devono pagare le tasse perché tutti possano pagare di meno”. E “ridurre il cuneo fiscale a totale vantaggio dei lavoratori” individuando “un salario minimo”. E ancora: “la riduzione dei parlamentari che deve essere accompagnata da un percorso volto incrementare le garanzie costituzionali e di rappresentanza democratica. Anche attraverso il pluralismo politico e territoriale. Occorre rivedere il sistema elettorale”. Come anticipato il 22 agosto da AGRICOLAE: GOVERNO, M5S E PD LAVORANO SU TAGLIO PARLAMENTARI DENTRO LEGGE ELETTORALE. CARTABIA E GIOVANNINI AL VAGLIO PER PREMIER. GENTILONI CRITICO Da quanto apprende AGRICOLAE sembrerebbe che nonostante lo scetticismo da parte di alcuni membri del parlamentari pentastellati, il Movimento Cinque Stelle abbia dato in assemblea terminata in prima serata mandato a Luigi Di Maio di trattare con il Partito Democratico per risolvere la questione del taglio dei parlamentari. La proposta […]
by Redazione × 22/08/2019 × E ancora Conte ribadisce che prima di tutto viene il bene del Paese. E parla di corridoio umanitari europei dei quali ha parlato con il presidente della Commissione Ue. Poi i social network: attenzione, dice Conte, a farne un uso responsabile per evitare che diventino un ricettacolo di ingiurie. E porta come esempio quanto accaduto a Teresa Bellanova e Paola De Micheli. Nel frattempo Lega e Fratelli d’Italia hanno riempito la piazza Montecitorio per dire, anche con uno striscione “Ladri di democrazia” e “elezioni subito”. SANA, COLDIRETTI ATTACCA GOVERNO CONTE2: MIOPE A NON AVER CHIESTO COMMISSARIO UE ALL’AGRICOLTURA Coldiretti attacca il neonato Governo Conte2 dopo appena 24 ore dalla nascita. Motivo: non ha chiesto il commissario all’Agricoltura Ue. Il presidente dell’organizzazione di Palazzo Rospigliosi Ettore Prandini sceglie il Sana (la fiera sull’agricoltura biologica di Bologna) all’indomani della candidatura ufficiale di Paolo Gentiloni a commissario Ue agli affari Economici per dire la sua: Il governo è stato miope a non chiedere quel gabinetto perché fondamentale per il settore.
Giuseppe Conte ha designato ieri – tra i primi atti del suo secondo mandato da premier – Paolo Gentiloni per il gabinetto dell’Economia in Europa. Non vi è certezza che la candidatura sortisca quel portafoglio all’Italia. Ma in caso, da quanto si apprende, la seconda scelta ricadrebbe sul Commercio. Ruolo fondamentale per quanto riguarda il Made in Italy – in particolare quello agroalimentare – per via degli accordi commerciali sul tavolo come il Ceta e il Mercosur. Gentiloni è già stato premier, ministro degli Esteri e ministro dell’Agricoltura dopo le dimissioni di Maurizio Martina. MIPAAF, BELLANOVA: TRA TEMI DA AFFRONTARE EXPORT, RAPPORTI FILIERA, XYLELLA, E NUOVE GENERAZIONI. RIDARE DIGNITA A COMPARTO PRIMARIO
“ E ’ p e r m e u n o n o r e p o ter servire il mio Paese in un settore cruciale come l’agricoltura. E per questo ringrazio il Presidente Mattarella e il Presidente Conte. Nei giorni scorsi ho ribadito spesso come il da fare fosse enorme e non bisognasse sprecare tempo prezioso. Al lavoro da subito, dunque, per rafforzare la strategicità per il nostro Paese di un segmento come questo per un agroalimentare moderno e di qualità, capace di attrarre occupazione qualificata e occupazione femminile soprattutto. C’è molto da fare: penso al sostegno all’export agroalimentare che dobbiamo portare dai 43 attuali a 50 miliardi entro i prossimi anni anche in un contesto difficile come quello attuale dove si parla più di di dazi e barriere”. Così la senatrice Teresa Bellanova, neo Ministra alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dopo la cerimonia del Giuramento al Quirinale. “Export”, ha proseguito la Ministra Bellanova, “ma anche investimenti nelle filiere per migliorare i rapporti tra
agricoltori e trasformatori, vera chiave del Made in Italy, soprattutto nel Mezzogiorno. E’ necessario restituire dignità ed equità nella filiera dal campo alla tavola: su 100 euro di spesa, infatti, solo 2 restano agli agricoltori: Dignità ed equità sono per me due parole chiave”. E ancora: “Ho sempre sostenuto la necessità di un’agricoltura finalmente attrattiva per le nuove generazioni e in questa direzione intendo spendermi. A disposizione c’è uno spazio enorme. Agricoltura di qualità significa futuro, imprese, posti di lavoro, rigenerazione del paesaggio, tutela ambientale, innovazione, valorizzazione delle identità e tipicità, servizi di eccellenza: uno dei più importanti biglietti da visita del nostro Made in Italy. Una grande occasione per le nuove generazioni. Soprattutto, ma non solo, quelle del Mezzogiorno. Per questo l’interlocuzione con le imprese sarà cruciale. Come quella con le Regioni che dovrà essere costante, alimentata dal riconoscimento reciproco e dalla leale collaborazione istituzionale. Abbiamo davanti una sfida importante anche a Bruxelles, per cambiare l’Europa e avvicinarla a cittadini, agricoltori, imprese. In Europa dobbiamo difendere l’agricoltura mediterranea, scrivere regole che diano futuro al lavoro di migliaia di giovani che stanno investendo la loro vita nelle nostre campagne. Anche per questo battaglia aperta al caporalato: il mio impegno in questa direzione sarà assoluto perché non dimentico Paola Clemente e le tante, troppe vittime di caporalato, italiane e migranti, uomini e donne. Il mio pensiero va a loro, costantemente”. “Naturalmente”, ha concluso la Ministra Bellanova, “una delle priorità per me ineludibile sarà affrontare immediatamente l’emergenza xylella, verificare lo stato dell’arte dei
provvedimenti e la loro attuazione, riprendere il filo con i territori, garantire il giusto sostegno alla rigenerazione del paesaggio salentino e pugliese e a quanti già si stanno spendendo con generosità e impegno in questa direzione”. GOVERNO ECCO LA SQUADRA GIALLOROSSA DI CONTE. POI AL COLLE E DOMANI ALLE 10:00 IL GIURAMENTO. SI TORNA AL MIPAAF Pronta la lista dei ministri mesa a punto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte insieme al Pd, al M5S e a Leu: Interno, Luciana Lamorgese; Economia e Finanze, Roberto Gualtieri; Affari Esteri e Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio; Lavoro e Politiche Sociali, Nunzia Catalfo; Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli; Difesa, Lorenzo Guerini; Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà; Innovazione, Paola Pisano (ministro neonato); Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone; Affari regionali, Francesco Boccia; Sud: Giuseppe Provenzano; Pari Opportunità e Famiglia, Elena Bonetti; Affari europei, Enzo Amendola; Giustizia, Alfonso Bonafede; Ambiente, Sergio Costa; Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli; Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova; Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti; Beni e Attività Culturali e Turismo, Dario
Franceschini; Salute, Roberto Speranza; Sport e alle Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro. “Dedicheremo con questa squadra a rendere l’Italia migliore nell’interesse di tutti i cittadini, da nord a sud”, spiega Conte. Specificando come “il Turismo sarà trasferito ai beni culturali”. Ora il premier incaricato va a presentare al squadra a Sergio Mattarella. Domani alle ore 10:00 è previsto il giuramento. GOVERNO, M5S FRENA UN CONTE TROPPO ‘INGOMBRANTE’. E ALLE CONSULTAZIONI FA OCCHIOLINO A LEGA. I PUNTI M5S: AGRICOLTURA ALL’ULTIMO POSTO Una partita di poker la trattativa tra il Pd e il Movimento Cinque Stelle per la creazione del governo giallo rosso. Governo che è nuovamente in bilico perché – da quanto apprende AGRICOLAE – il M5S vuole riprendersi il partito (movimento) in mano. Oltre alla questione del vicepremier. E Giuseppe Conte – che sempre da quanto apprende AGRICOLAE era intenzionato a
decidere lui tutta la squadra di governo – sembra ora essere diventato ingombrante. Non è un caso che la Lega, a margine delle consultazioni alla Camera, abbia “sperato nella difesa dei provvedimenti approvati fin qui”, nonostante le aperture a modifiche annunciate da Conte. E non è un caso che Di Maio, subito dopo, abbia dichiarato che “il dl Sicurezza non si tocca”. Proprio il discusso cavallo di battaglia della Lega di Salvini. E proprio dopo aver parlato per giorni di governo in nome della discontinuità. Sembra un rimpallo deciso a tavolino. Il prestesto – oggetto di scontro da giorni – è la piattaforma Rousseau, garanzia del Movimento stesso, in quanto la nascita dei pentastellati viene proprio dalla base, dai cittadini e dagli iscritti. Senza questo passaggio si assisterebbe a una metamorfosi di un Movimento che diventa Partito. Giuseppe Conte Patuanelli, D’Uva, Franceschini e Orlando sono saliti da Conte. Era stato scritto: GOVERNO, LA SQUADRA LA DECIDE TUTTA CONTE. SI PARLA ANCHE DI MINISTERO SVILUPPO SOSTENIBILE. IL 5 VOTO FIDUCIA ALLA CAMERA Posted by Redazione × Pubblicato il 30/08/2019 at 14:18
I m i n i s t r i l i d e c i d e Conte. Poco margine ai gruppi politici che fanno parte della coalizione giallorossa. Da quanto apprende AGRICOLAE da fonti vicine al premier incaricato, sembrerebbe che la squadra di governo sarà scelta dal premier in persona senza troppi margini per i desiderata dei leader Pd e M5S. Al primo posto green economy, sviluppo sostenibile, economia circolare. Un benessere ambientale nell’agenda del nuovo governo che potrebbe – si dice – portare anche alla nascita di un ministero dello Sviluppo sostenibile. E il Mipaaft? Le decisioni in merito al dicastero dell’agricoltura e del turismo che insieme valgono il 25% del PIL nazionale potrebbe dipendere dal ministero dell’ambiente. Il voto di fiducia è invece previsto – sempre da quanto apprende AGRICOLAE – il 5 settembre cominciando dalla Camera. La volta scorsa infatti l’iter è partito al Senato e per la consuetudine dell’alternanza stavolta tocca a Montecitorio. Di seguito AGRICOLAE pubblica i punti programmatici del
Movimento Cinque Stelle. Se tra quelli del Pd non risultava, in quelli del Movimento Cinque Stelle sono all’ultimo posto, il ventesimo. PUNTI PROGRAMMATICI DEI GRUPPI PARLAMENTARI DEL “MOVIMENTO 5 STELLE” PER LA FORMAZIONE DEL NUOVO GOVERNO Palazzo Montecitorio, 30 agosto 2019 1. Taglio del numero dei parlamentari. Manca un solo voto per completare la riforma, che deve essere un obiettivo di questa legislatura e tra le prioritàdel calendario in aula. 2. Una manovra equa: stop all’aumento Iva, salario minimo, taglio del cuneo fiscale, sburocratizzazione, famiglie, disabilità e emergenza abitativa. 3. Cambiodiparadigmasull’Ambiente.Un’Italia100%rinnovabile.Dobbia morealizzareun Green New Deal che nei prossimi decenni porti l’Italia verso l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia al 100 per cento. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la tutela dell’ambiente, la questione dei cambiamenti climatici e la nascita di nuove imprese legate a questo settore. Basta con inceneritori e trivelle, sı̀ all’economia circolare e alla eco-innovazione. Norme contro l’obsolescenza programmata. Una legge su rifiuti zero ed investimenti pubblici sulla mobilità sostenibile. 4. Una seria legge sul conflitto di interessi e una riforma del sistema radiotelevisivo. 5. DimezzareitempidellagiustiziaeriformareilmetododielezionedelCo nsigliosuperiore della Magistratura. I cittadini e le imprese hanno bisogno di una giustizia efficace e veloce: noi abbiamo pronta una riforma che porta al massimo a 4 anni i tempi per una sentenza definitiva.
6. Autonomia differenziata e riforma degli enti locali. Va completato il processo di autonomia differenziata richiesta dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, istituendo contemporaneamente i livelli essenziali di prestazione per tutte le altre regioni per garantire a tutti i cittadini gli stelli livelli di qualità dei servizi. Va anche avviato un serio piano di riorganizzazione degli enti locali abolendo gli enti inutili. 7. Legalità : carcere ai grandi evasori, lotta alle mafie e ai traffici illeciti. È necessario intervenire per tutelare i cittadini onesti, colpendo innanzitutto i grandi evasori con il carcere. Serve una maggiore tracciabilità dei flussi finanziari e un inasprimento delle pene per i reati finanziari, per contrastare i traffici illeciti delle mafie. Contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina e della tratta degli esseri umani, con politiche mirate dell’Unione Europea nei Paesi di provenienza e transito. Oltre alla modifica del Regolamento di Dublino. 8. Un piano straordinario di investimenti per il Sud, anche attraverso l’istituzione di una banca pubblica per gli investimenti che aiuti imprese in tutta Italia e che si dedichi a colmare il divario territoriale del nostro Paese. 9. Una riforma del sistema bancario. Serve separare le banche di investimenti da banche commerciali. 10.Tutela dei beni comuni. La scuola pubblica e ̀ un bene comune: serve prima di ogni altra cosa una legge contro le classi pollaio e valorizzare la funzione dei docenti. L’acqua e ̀ un bene comune: bisogna approvare subito la legge sull’acqua pubblica. La nostra sanità va difesa dalle dinamiche di partito spezzando il legame tra politica regionale e sanità valorizzando il merito. Le nostre infrastrutture sono beni pubblici ed è per questo che va avviata la revisione delle concessioni autostradali. La cittadinanza digitale va riconosciuta ad ogni cittadino italiano dalla nascita per
favorire l’accesso alla partecipazione democratica, all’informazione e per favorire la trasformazione tecnologica. 11.Politiche di genere in attuazione dei diritti costituzionali della persona, in conformità ai principi dell’Unione europea; superamento della disparità retributiva, conciliazione vita- lavoro. 12.Tutela dei minori: revisione del sistema degli affidi e delle adozioni, lotta alla dispersione scolastica e al bullismo. 13.Porre fine alla vendita degli armamenti ai Paesi belligeranti, incentivando i processi di riconversione industriale e maggiore tutela e valorizzazione del personale della difesa, delle Forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco. 14.Politiche espansive con una quota di investimenti in infrastrutture, in ambiente e in cultura da scomputare dai parametri di Maastricht. 15.Giovani e futuro: innovazione digitale, sviluppo delle imprese e promozione delle eccellenze del Made in Italy, crowdfunding, semplificazione apertura nuove attività , fondo previdenziale integrativo pubblico. 16.Ricerca, università ed alta formazione artistica e musicale: riforma dei sistemi di reclutamento e dell’accesso universitario con ingenti investimenti per garantire pari opportunità di diritto allo studio, di sviluppo e formazione su tutto il territorio nazionale. 17.Tutela del cittadino: del consumatore, del lavoratore, dell’utente dei servizi; il potenziamento della sicurezza sul lavoro e delle infrastrutture e della protezione dalle calamità naturali, con particolare riguardo ad un testo unico per le post emergenze e per la ricostruzione del tessuto infrastrutturale, economico e sociale. Provvedimenti volti alla tutela dei cittadini italiani all’estero e riforma
dell’AIRE. 18.Riorganizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari territoriali e riforma del percorso formativo medico: integrazione ospedale-territorio, l’adeguamento del FSN e l’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale. Contrasto al gioco d’azzardo. 19.Tutela degli animali: misure per garantire il rispetto degli animali. Contrasto alle violenze e al maltrattamento, tutela della biodiversitàe lotta al bracconaggio. 20.Sostegno ai piani di settore e alle filiere agricole e promozione di pratiche agronomiche e colturali sostenibili e a difesa del suolo. GOVERNO, BALDRIGHI: BENE MINISTERO SVILUPPO SOSTENIBILE. ALTRI COMPARTI PRENDANO ESEMPIO DA AGRICOLTURA. MA NO A DEMAGOGIE
“Riguardo all’ipotesi di un ministero dello Sviluppo sostenibile reputo sia una giusta interpretazione di un pensiero che associa le produzioni agricole ed agroalimentari alla sostenibilità ambientale e sociale. In pratica quello che la filiera fa da sempre: tutela del territorio e sviluppo economico che preservi l’ambiente”. Così ad AGRICOLAE il presidente dell’Associazione italiana dei consorzi delle indicazioni geografiche Origin Italia a proposito dell’ipotesi sul tavolo di Palazzo Chigi di dare vita a un ministero dello Sviluppo Sostenibile. “Importante – prosegue Baldrighi – che a seguito di questi concetti seguano delle azioni concrete lontane dalla filosofia e vicine invece all’economia. La sostenibilità è infatti non solo quella ambientale ma anche quella sociale. Da cui dipente il benessere di tutti e di conseguenza anche la cultura legata al verde”. Secondo Baldrighi “occorrono conoscenze economiche, scientifiche e tecniche”. “Che a comandare – esorta – non sia la demagogia sotto l’egida di un romanticismo che spesso viene erroneamente associato al settore che rappresenta il 12 per cento del Pil nazionale con circa 205 miliardi di euro”. “Importante in questo senso – conclude infine – sarebbe riuscire ad ottenere in Ue il commissario all’Agricoltura. Proprio in funzione della realizzazione di un progetto che porti il Paese sempre più ad emulare in tutti i settori produttivi quello che già fa, da sempre, il settore agricolo”. Per saperne di più: ECCO COME AGRICOLTURA E’ STATA EMULATA DAL SISTEMA ECONOMICO GLOBALE: NATURALE OBSOLESCENZA PIANIFICATA, MA ‘CIRCOLARE’. SETTORE RISPONDE A ESIGENZE DEL SISTEMA ECONOMICO GLOBALE SU
CICLO DEI CONSUMI. MA SENZA INQUINARE Posted by Redazione × Pubblicato il 29/08/2019 at 14:55 Una mela sul tavolo regge un giorno, poi va a male, e ne serve un’altra. Mentre quella vecchia diventa concime per quella nuova. E’ l’economia circolare su cui il governo di Conte 2 sembra improntare la propria azione di governo. Il sistema agricolo da che mondo è mondo è in grado di reggere le crisi, anche le peggiori, in controtendenza. Perché risponde esattamente ai canoni dettati dal sistema economico globale. Anzi: è il modello che il sistema di mercato globale ha cercato di emulare. In un sistema economico paralizzato a livello mondiale (tranne per quei paesi che non hanno garanzie per i lavoratori e i cittadini) l’unico settore a reggere la crisi è quello dell’agricoltura e dell’agroalimentare. Sia in termini economici che in termini di occupazione. Perché: la risposta è semplice. Perché risponde esattamente al sistema di mercato basato sul ciclo continuo dei consumi che da John Locke e Adam Smith ad oggi, gli economisti hanno contribuito a creare. In poche parole, l’agricoltura è il modello su cui si è basato il sistema di mercato globale. Ecco perché. Il mercato va avanti grazie al cosiddetto “consumo ciclico”. Sono tre gli attori principali della scena economica: il lavoratore, il datore di lavoro e il consumatore.
Il lavoratore vende il lavoro al datore per un’entrata; il datore di lavoro vende i servizi produttivi e i beni prodotti al consumatore per un’entrata; e il consumatore diventa un indiretto datore di lavoro quando spende nuovamente nel sistema per permettere al consumo ciclico di continuare. Il sistema di mercato globale è basato sul presupposto che ci sarà sempre sufficiente domanda di prodotto nella società per promuovere abbastanza denaro a un ritmo che possa sostenere il processo di consumo. Ma se il termine stesso “economia” significa, “conservare”, “preservare”, “eludere gli sprechi” quando l’efficienza si traduce in assenza di spreco, qualche cosa non funziona. L’intento del sistema di mercato è infatti esattamente l’opposto di ciò che una vera economia dovrebbe fare: orientare con efficienza e cautela i materiali per la produzione e la distribuzione dei beni utili alla vita. Viviamo in un pianeta finito, con risorse limitate. Solo per esempio il petrolio che utilizziamo ha richiesto milioni di anni per generarsi. Questo vuol dire che avere un sistema che promuove l’accelerazione dei consumi in nome della crescita economica rischia di tradursi in una tragedia ambientale, sociale ed economica. Ed ecco l’obsolescenza. Il sistema di mercato non può permettersi che un prodotto duri più tempo del necessario affinché continui il consumo ciclico su cui si basa. In altre parole è fondamentale che i prodotti si rompano entro un certo periodo di tempo. L’obsolescenza “pianificata” è la spina dorsale di ogni strategia di mercato delle aziende produttrici di beni e spesso viene mascherata con l’obsolescenza intrinseca, ovvero l’usura naturale del prodotto che viene “superato” da un prodotto successivo. Spesso ignorando o soffocando nuovi passi avanti della tecnologia che potrebbero generare un prodotto più efficiente
o durevole. Secondo questo concetto nel momento in cui un bene (un’automobile, un telefono cellulare, un computer, un abito) resiste più a lungo, va a minare il mantenimento del consumo ciclico e quindi per lo stesso sistema di mercato. Motivo per cui c’è uno sforzo comune affinché la vita di ogni prodotto sia breve. Se una macchina non si rompe mai, difficilmente il consumatore comprerà il modello successivo la cui uscita è pianificata già nel momento della messa sul mercato del modello precedente. Stessa cosa per il telefono: il consumatore viene indotto a sostituire il prodotto nei tempi stabiliti dall’azienda. Questo meccanismo genera scarti e inquinamento che aumenta in maniera in modo illimitato in un pianeta invece che ha risorse limitate e spazi finiti. Nel momento in cui economia vuol dire “efficienza”, “sostenibilità” e “preservazione”, la stessa diventa nemica del nostro sistema globale di mercato. Ecco perché il sistema primario è la risposta alla crisi economica che ha colpito il pianeta. L’agricoltura è l’unico settore ad aver retto la crisi nei paesi cosiddetti sviluppati. In Italia è l’unico comparto che garantisce un segno più davanti ai bilanci, oltre ad essere l’unico a garantire posti di lavoro. Il sistema agricolo risponde esattamente alle esigenze del sistema di mercato globale basato sul ciclo continuo dei consumi. Ma mentre le aziende produttrici di beni di servizio si basano sulla strategia dell’obsolescenza pianificata, ovvero un invecchiamento “forzato” dei prodotti al fine di consentirne la sostituzione nei tempi stabiliti dalle aziende stesse per introdurre il modello successivo e sostitutivo, i prodotti agricoli sono obsolescenti per natura.
In una parola: costituiscono il modello che il sistema di mercato globale ha cercato di emulare. La differenza è che mentre i prodotti agricoli hanno un ciclo dettato da leggi naturali, motivo per cui sono biodegradabili e assorbibili dal pianeta, anzi, spesso gli scarti diventano i presupposti di una nuova vita sottoforma di concime, per i prodotti di servizio non vale la stessa regola. È come una clessidra che scende lentamente: la cui fine, se non la si gira invertendo la rotta, è certa. GOVERNO, AL VIA CONSULTAZIONI ALLA CAMERA, ECCO CALENDARIO. MIPAAFT A M5S. AAA CERCASI TECNICI Giuseppe Conte sta lavorando alla nuova squadra di governo. E ha dato il via alle consultazioni nella Sala dei Busti della Camera. Un governo che – a sua detta – sarà improntato alla Green economy, sostenibilità ambientale ed economia circolare. Un modello di sviluppo sostenibile dal quale non si può prescidere l’agricoltura e tutto quanto ne fa parte. Da quanto apprende AGRICOLAE da fonti di maggioranza – e come
già anticipato nei giorni precedenti – sembrerebbe che il M5S abbia espressamente chiesto il dicastero dell’Agricoltura per portare a termine alcuni dei capitoli cari al Movimento delle Stelle. Beppe Grillo parla di tecnici ministri e politici sottosegretari. Bisogna ora vedere quale tecnico è disposto a spendere il proprio nome per un governo dalla durata ancora incerta. Attualmente il Mipaaft è retto da un ministro politico e da due sottosegretari tecnici, uno della Lega e uno M5S. Di seguito il calendario degli incontri di oggi con i gruppi parlamentari (e le relative componenti) di Camera e Senato: Ore 15.20 – Misto – MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero Ore 15.40 – Misto – Piu’ Europa-Centro Democratico Ore 16.00 – Misto – Noi con l’Italia Ore 16.20 – Misto – Civica Popolare Ore 16.35 – Misto – PSI Ore 16.50 – Misto – Sogno Italia-10 volte meglio Ore 17.45 – Per le Autonomie Ore 18.15 – Liberi e Uguali Ore 19.00 – Fratelli d’Italia Le consultazioni con i rimanenti gruppi parlamentari si svolgeranno nella giornata di domani, venerdi’ 30 agosto.
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