BELLANOVA SALTA CDM PER TENERE FEDE A IMPEGNI E INCONTRARE ASSOCIAZIONI. MA GOVERNO DELLA GREEN ECONOMY INVESTE SOLO 2 NOMINE SU 42 PER MIPAAFT E ...

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BELLANOVA SALTA CDM PER TENERE FEDE A IMPEGNI E INCONTRARE ASSOCIAZIONI. MA GOVERNO DELLA GREEN ECONOMY INVESTE SOLO 2 NOMINE SU 42 PER MIPAAFT E ...
BELLANOVA   SALTA   CDM PER
TENERE FEDE A IMPEGNI E
INCONTRARE ASSOCIAZIONI. MA
GOVERNO DELLA GREEN ECONOMY
INVESTE SOLO 2 NOMINE SU 42
PER MIPAAFT E MATTM
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a della politica? Da quanto apprende AGRICOLAE Teresa
Bellanova ha ‘saltato’ il consiglio dei ministri del governo
giallorosso deputato alla nomina dei sottosegretari per tenere
fede alla promessa fatta alle associazioni di categoria con le
quali aveva stabilito un incontro nella mattinata di oggi per
parlare delle emergenze del settore.

Il Consiglio dei ministri infatti era inizialmente previsto
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alle 15.00, spostato poi alle 9.30          sovrapponendosi
all’incontro stabilito al Mipaaft.

Ma Governo giallo rosso, che secondo le parole di Giuseppe
Conte doveva essere improntato sulla Green Economy, l’economia
circolare e sostenibile, sembra investire poco proprio sui due
ministeri competenti: su 42 sottosegretari e viceministri,
solo uno all’Agricoltura (Giuseppe L’Abbate) e uno
all’Ambiente (Roberto Morassut).

Che perdono, rispetto alla consuetudine degli ultimi anni, un
sottosegretario ciascuno.

CONTE:          INCENTIVARE
AGRICOLTURA E MADE IN ITALY.
NEGOZIARE PAC E INCENTIVARE
MECCANISMI COOPERATIVI
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e la Pac in Europa di cui non possiamo ritenerci soddisfatti,
incentivare le attività economiche agricole con particolare
riguardo ai giovani, contrastare le forme di abuso,
incentivare i meccanismi cooperativi e sostenere la filiera
agricola. Sostenendo il Made in Italy e contrastando l’Italian
Sounding”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso del
suo discorso al Senato. Il Premier parla poi di export da
incrementare e dell’importanza dell’economia circolare.

GOVERNO, ECCO LA FORMAZIONE
SOTTOSEGRETARI, GABINETTI E
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SEGRETERIE. E GLI INCERTI
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iscute la fiducia, si lavora al completamento della squadra di
governo.

AGRICOLAE è in grado di anticiparne – sebbene non
completamente – la formazione. incluse le segreterie tecniche,
i capo di gabinetti e altro:

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Giuseppe Conte premier; E.Carelli o V.Crimi sottosegretari M5s
(Editoria); A.Martella o W.Verini (Editoria), R.Morassut
(delega Roma Capitale); R.Chieppa sottosegretario con delega
attuazione del programma servizi Segreti; Alessandro Goracci
segretario generale; Ermanno Di Francisco capo legislativo;
Andrea Benvenuti segreteria tecnica. Sebbene sembrerebbe che
Morassut vada al Mit.
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SOTTOSEGRETARIO PCM

Riccardo Fraccaro M5S; Alberto Tabacchi capo di gabinetto

MIPAAFT

Teresa Bellanova ministro PD; L’Abbate sottosegretario; Cenni
sottosegretario (in forse); Fiorentino capo di gabinetto
(sembrerebbe che resti dal precedente governo); Andrea
Battiston vice capo di gabinetto; Alessia Fragassi
caposegreteria o da definire.

MISE

Stefano Patuanelli ministro M5S; E.Carelli o S.Buffagni,
G.Lupo, L.Castelli o C.Ruocco sottosegretari M5S; G.Benamati;
L.Marattin, S.Margiotta, A.Giacomelli, M. Del Barba,
A.martella o G.Manzella sottosegretari Pd; Vito Cozzoli capo
di gabinetto; Enrico Esposito capo legislativo;

BENI CULTURALI E TURISMO

Dario Franceschini ministro PD; F.D’Uva sottosegretario;
L.Bonaccorsi o L.Casini se non fa il capo di gabinetto);
Salvatore Nastasi segretario generale.

AMBIENTE

Sergio Costa ministro M5S; C.Braga o A.Martella
sottosegretario; R.Muroni sottosegretario; Pier Luigi Petrillo
capo di gabinetto; Amedeo Speranza capo ufficio legislativo;
Tullio Berlenghi capo segreteria tecnica.

AFFARI EUROPEI

Enzo Amendola ministro PD; G.P. Manzella sottosegretario;

AFFARI REGIONALI

Francesco   Boccia  ministro   PD;   F.  Gaudiani           M5S
sottosegretario;  Francesco Rana capo di gabinetto
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INNOVAZIONE

Paola Pisano ministro M5S; L.Carabetta o F.Nogarin o G.Lupo o
E.Dessi sottosegretario;

ECONOMIA

Roberto Gualtieri ministro PD; S.Buffagni con possibile delega
partecipate) o L.Castelli sottosegretari M5S; A.Misiani o C.De
Vincenti sottosegretari PD; L.Carbone o L.Fiorentino o
A.Stancarelli capo di gabinetto; Federico Giammusso alla
segreteria tecnica; Ignazio Vacca capo segreteria particolare
con Giorgio Fano per l’agenda del ministro.

INFRASTRUTTURE

Paola De Micheli ministro PD; S.Buffagni, F.Nogarin, G.Lupo,
E.Desi sottosegretari M5S; S.Margiotta, L.D’Alfonso
sottosegretari PD o A. Ferrari PD; Alessandra Dal Verme capo
di gabinetto; Mario Capolupo capo legislativo; M.Cesare,
Calise o Sichel alla segreteria tecnica.

GIUSTIZIA

Alfonso Bonafede, ministro M5S; V.Ferraresi sottosegretario
M5S; W.Verini, G.Migliore, S.Margiotta in quota Pd; Fulvio
Baldi capo di gabinetto; Mauro Vitiello capo legislativo;
Tommaso Salvadori alla segreteria tecnica

INTERNI

Luciana Lamorgese ministro, C.Sibilia o V.Baldino o N.Morra
sottosegretari in quota M5S; E.Fiano o F.Mirabelli in quota
PD;

DIFESA

Lorenzo Guerini ministro PD; F Castiello M5S

LAVORO
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Nunzia Catalfo ministro M5S; L.Bobba sottosegretario in quota
PD;

PARI OPPORTUNITA

Elena Bonetti ministro M5S; da definire

ISTRUZIONE

Lorenzo Fioramonti ministro M5S; L.Azzolina sottosegretario
M5S; S.Malpezzi o A.Ascani sottosegretari Pd; R.Battiston
sottosegretario o F. Verducci sempre sottosegretario;

ESTERI

Luigi Di Maio ministro M5S; M.Di Stefano sottosegretario M5S;
L.Quartapelle o M.Sereni sottosegretari in quota Pd; Ettore
Sequi capo di gabinetto;

SPORT

Vincenzo Spadafora ministro M5S; da definire

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Fabiana Dadone ministro M5S; U.Grassi sottosegretario M5S;
A.Ascani sottosegretario PD; Guido Carpani capo di gabinetto.

RAPPORTI CON IL PARLAMENTO

Federico D’Incà ministro M5S; G.Brescia sottosegretario M5S;
Marco Caputo capo di gabinetto;

SALUTE

Roberto Speranza ministro Leu; P.Sileri o G.Trizzino
sottosegretari M5S; M.Sereni sottosegretario Pd; Goffredo
Zaccardi capo di gabinetto; Federica Zaino segreteria tecnica.

SUD E COESIONE

Giuseppe Provenzano ministro PD; B.Lezzi sottosegretario M5S;
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Laura Cremolini portavoce; Raffaele La Regina segreteria

GOVERNO,   CONTE:   DOBBIAMO
LAVORARE PER FAR DIVENTARE
L’ITALIA UNA SMART NATION
SOSTENIBILE.          TAGLIO
PARLAMENTARI      E    LEGGE
ELETTORALE. FUORI IN PIAZZA
LEGA   E  FDI:   ‘LADRI   DI
DEMOCRAZIA’
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i la fiducia al governo. Ho sempre inteso il mio ruolo di
presidente del Consiglio come servizio al Paese. Guardando al
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bene comune e non alle singole parti”. Così Giuseppe Conte
alla Camera prima di esporre la sua “sintesi programmatica che
disegna l’Italia del futuro”. Sintesi che “risponde ai bisogni
e ai sogni dei cittadini”.

“Sono molte le sfide che ci attendono, a partire dalla legge
di Bilancio. Un’agenda riformatrice di lungo periodo per
rilanciare la crescita sostenibile, l’occupazione e il piano
sociale”.

“Un’azione coordinata sul piano interno ma anche sul piano
europeo.

Il primo immediato intervento sarà sugli asili nido:
rafforzarne la qualità è un investimento strategico per il
futuro della società che favorisce l’integrazione delle donne.

Questo governo si adopererà assieme alle regioni per azzerare
completamente la retta di frequenza deglia sili nido
aumentandone l’offerta, soprattutto al Sud.

Per   quanto   riguarda   la   scuola   occorre   intervenire   per
garantire la giusta valorizzazione economica degli studenti e
contrastare la dispersione.

Poi più ricerca, anche attraverso l’istituzione di un’agenzia
nazionale”, prosegue.

“Abbiamo creato un ministero per l’innovazione che aiuti
l’Italia a diventare una smart nation”, continua Conte che
precisa “che un efficiente e razionale politica di
investimenti ci consentirà di crescere nella robotizzazione e
nella digitalizzazione. E la Pubblica amministrazione dovrà
essere alla testa di questa trasformazione. Da qui a un anno i
cittadini dovranno avere una unica identità digitale”.

“Occorre sviluppare l’agricoltura e l’agroalimentare, la
sostenibilità delle coltivazioni, il contrasto ai cambiamenti
climatici, la tutela del paesaggio. Particolare attenzione
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alle etichette in ambito europeo. E contrastare il dissesto
idrogeologico”. E aggiunge: “la ricorstruzione delle zone
terremotate sarà primaria per questo governo”.

Poi il Sud: dare impulso al capitale umano e naturale del
meridione anche tramite l’istituzione di una banca per il Sud.

Conte parla poi di ‘crescita aziendale” che sarà supportata
dal governo per internazionalizzare il Paese. “Dal made in
Italy al turismo, che contribuisce a più del 10 per cento di
Pil. Attraverso il recupero e la valorizzazione naturale e
culturale del nostro territorio”. “Investendo anche sulla
creatività”.

Altro punto: “una riforma fiscale chiara per i cittadini”.
“Questo governo perseguirà una strategia molto chiara: tutti
devono pagare le tasse perché tutti possano pagare di meno”. E
“ridurre il cuneo fiscale a totale vantaggio dei lavoratori”
individuando “un salario minimo”.

E ancora: “la riduzione dei parlamentari che deve essere
accompagnata da un percorso volto incrementare le garanzie
costituzionali e di rappresentanza democratica. Anche
attraverso il pluralismo politico e territoriale. Occorre
rivedere il sistema elettorale”.

Come anticipato il 22 agosto da AGRICOLAE:

GOVERNO, M5S E PD LAVORANO SU TAGLIO PARLAMENTARI DENTRO LEGGE
ELETTORALE. CARTABIA E GIOVANNINI AL VAGLIO PER PREMIER.
GENTILONI CRITICO

Da quanto apprende AGRICOLAE sembrerebbe che nonostante lo
scetticismo da parte di alcuni membri del parlamentari
pentastellati, il Movimento Cinque Stelle abbia dato in
assemblea terminata in prima serata mandato a Luigi Di Maio di
trattare con il Partito Democratico per risolvere la questione
del taglio dei parlamentari. La proposta […]
by Redazione × 22/08/2019 ×
E ancora Conte ribadisce che prima di tutto viene il bene del
Paese. E parla di corridoio umanitari europei dei quali ha
parlato con il presidente della Commissione Ue.
Poi i social network: attenzione, dice Conte, a farne un uso
responsabile per evitare che diventino un ricettacolo di
ingiurie. E porta come esempio quanto accaduto a Teresa
Bellanova e Paola De Micheli.
Nel frattempo Lega e Fratelli d’Italia hanno riempito la
piazza Montecitorio per dire, anche con uno striscione “Ladri
di democrazia” e “elezioni subito”.

SANA,   COLDIRETTI  ATTACCA
GOVERNO CONTE2: MIOPE A NON
AVER CHIESTO COMMISSARIO UE
ALL’AGRICOLTURA
                                  Coldiretti     attacca    il
                                  neonato Governo Conte2 dopo
                                  appena 24 ore dalla nascita.
                                  Motivo: non ha chiesto il
                                  commissario all’Agricoltura
                                  Ue.      Il     presidente
                                  dell’organizzazione       di
                                  Palazzo Rospigliosi Ettore
                                  Prandini sceglie il Sana (la
                                  fiera     sull’agricoltura
biologica di Bologna) all’indomani della candidatura ufficiale
di Paolo Gentiloni a commissario Ue agli affari Economici per
dire la sua: Il governo è stato miope a non chiedere quel
gabinetto perché fondamentale per il settore.
Giuseppe Conte ha designato ieri – tra i primi atti del suo
secondo mandato da premier – Paolo Gentiloni per il gabinetto
dell’Economia in Europa. Non vi è certezza che la candidatura
sortisca quel portafoglio all’Italia. Ma in caso, da quanto si
apprende, la seconda scelta ricadrebbe sul Commercio. Ruolo
fondamentale per quanto riguarda il Made in Italy – in
particolare quello agroalimentare – per via degli accordi
commerciali sul tavolo come il Ceta e il Mercosur.

Gentiloni è già stato premier, ministro degli Esteri e
ministro dell’Agricoltura dopo le dimissioni di Maurizio
Martina.

MIPAAF, BELLANOVA: TRA TEMI
DA    AFFRONTARE     EXPORT,
RAPPORTI FILIERA, XYLELLA, E
NUOVE GENERAZIONI. RIDARE
DIGNITA A COMPARTO PRIMARIO
“
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ter servire il mio Paese in un settore cruciale come
l’agricoltura. E per questo ringrazio il Presidente Mattarella
e il Presidente Conte.

Nei giorni scorsi ho ribadito spesso come il da fare fosse
enorme e non bisognasse sprecare tempo prezioso. Al lavoro da
subito, dunque, per rafforzare la strategicità per il nostro
Paese di un segmento come questo per un agroalimentare moderno
e di qualità, capace di attrarre occupazione qualificata e
occupazione femminile soprattutto. C’è molto da fare: penso   al
sostegno all’export agroalimentare che dobbiamo portare dai   43
attuali a 50 miliardi entro i prossimi anni anche in          un
contesto difficile come quello attuale dove si parla più di   di
dazi e barriere”.

Così la senatrice Teresa Bellanova, neo Ministra alle
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dopo la cerimonia
del Giuramento al Quirinale.

“Export”, ha proseguito la Ministra Bellanova, “ma anche
investimenti nelle filiere per migliorare i rapporti tra
agricoltori e trasformatori, vera chiave del Made in Italy,
soprattutto nel Mezzogiorno. E’ necessario restituire dignità
ed equità nella filiera dal campo alla tavola: su 100 euro di
spesa, infatti, solo 2 restano agli agricoltori: Dignità ed
equità sono per me due parole chiave”.

E ancora: “Ho sempre sostenuto la necessità di un’agricoltura
finalmente attrattiva per le nuove generazioni e in questa
direzione intendo spendermi.

A disposizione c’è uno spazio enorme. Agricoltura di qualità
significa futuro, imprese, posti di lavoro, rigenerazione del
paesaggio, tutela ambientale, innovazione, valorizzazione
delle identità e tipicità, servizi di eccellenza: uno dei più
importanti biglietti da visita del nostro Made in Italy. Una
grande occasione per le nuove generazioni. Soprattutto, ma non
solo, quelle del Mezzogiorno.
Per questo l’interlocuzione con le imprese sarà cruciale. Come
quella con le Regioni che dovrà essere costante, alimentata
dal riconoscimento reciproco e dalla leale collaborazione
istituzionale.

Abbiamo davanti una sfida importante anche a Bruxelles, per
cambiare l’Europa e avvicinarla a cittadini, agricoltori,
imprese. In Europa dobbiamo difendere l’agricoltura
mediterranea, scrivere regole che diano futuro al lavoro di
migliaia di giovani che stanno investendo la loro vita nelle
nostre campagne.

Anche per questo battaglia aperta al caporalato: il mio
impegno in questa direzione sarà assoluto perché non dimentico
Paola Clemente e le tante, troppe vittime di caporalato,
italiane e migranti, uomini e donne. Il mio pensiero va a
loro, costantemente”.

“Naturalmente”, ha concluso la Ministra Bellanova, “una delle
priorità per me ineludibile sarà affrontare immediatamente
l’emergenza xylella, verificare lo stato dell’arte dei
provvedimenti e la loro attuazione, riprendere il filo con i
territori, garantire il giusto sostegno alla rigenerazione del
paesaggio salentino e pugliese e a quanti già si stanno
spendendo con generosità e impegno in questa direzione”.

GOVERNO   ECCO    LA   SQUADRA
GIALLOROSSA DI CONTE. POI AL
COLLE E DOMANI ALLE 10:00 IL
GIURAMENTO.    SI    TORNA  AL
MIPAAF
                              Pronta la lista dei ministri
                              mesa a punto dal presidente del
                              Consiglio Giuseppe Conte insieme
                              al Pd, al M5S e a Leu: Interno,
                              Luciana Lamorgese; Economia e
                              Finanze, Roberto Gualtieri;
                              Affari Esteri e Cooperazione
internazionale, Luigi Di Maio; Lavoro e Politiche Sociali,
Nunzia Catalfo; Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli;
Difesa, Lorenzo Guerini; Rapporti con il Parlamento, Federico
D’Incà; Innovazione, Paola Pisano (ministro neonato); Pubblica
Amministrazione, Fabiana Dadone; Affari regionali, Francesco
Boccia; Sud: Giuseppe Provenzano; Pari Opportunità e Famiglia,
Elena Bonetti; Affari europei, Enzo Amendola; Giustizia,
Alfonso Bonafede; Ambiente, Sergio Costa; Infrastrutture e
Trasporti, Paola De Micheli; Politiche Agricole, Alimentari e
Forestali, Teresa Bellanova; Istruzione, Università e Ricerca,
Lorenzo Fioramonti; Beni e Attività Culturali e Turismo, Dario
Franceschini; Salute, Roberto Speranza; Sport e alle Politiche
Giovanili, Vincenzo Spadafora. Sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

“Dedicheremo con questa squadra a rendere l’Italia migliore
nell’interesse di tutti i cittadini, da nord a sud”, spiega
Conte. Specificando come “il Turismo sarà trasferito ai beni
culturali”.

Ora il premier incaricato va a presentare al squadra a Sergio
Mattarella. Domani alle ore 10:00 è previsto il giuramento.

GOVERNO, M5S FRENA UN CONTE
TROPPO ‘INGOMBRANTE’. E ALLE
CONSULTAZIONI FA OCCHIOLINO A
LEGA.     I    PUNTI     M5S:
AGRICOLTURA ALL’ULTIMO POSTO
                             Una   partita    di  poker   la
                             trattativa tra il Pd e il
                             Movimento Cinque Stelle per la
                             creazione del governo giallo
                             rosso. Governo che è nuovamente
                             in bilico perché – da quanto
                             apprende AGRICOLAE – il M5S
                             vuole riprendersi il partito
                             (movimento) in mano.

Oltre alla questione del vicepremier. E Giuseppe Conte – che
sempre da quanto apprende AGRICOLAE era intenzionato a
decidere lui tutta la squadra di governo – sembra ora essere
diventato ingombrante.

Non è un caso che la Lega, a margine delle consultazioni alla
Camera, abbia “sperato nella difesa dei provvedimenti
approvati fin qui”, nonostante le aperture a modifiche
annunciate da Conte. E non è un caso che Di Maio, subito dopo,
abbia dichiarato che “il dl Sicurezza non si tocca”. Proprio
il discusso cavallo di battaglia della Lega di Salvini. E
proprio dopo aver parlato per giorni di governo in nome della
discontinuità.

Sembra un rimpallo deciso a tavolino.

Il prestesto – oggetto di scontro da giorni – è la piattaforma
Rousseau, garanzia del Movimento stesso, in quanto la nascita
dei pentastellati viene proprio dalla base, dai cittadini e
dagli iscritti. Senza questo passaggio si assisterebbe a una
metamorfosi di un Movimento che diventa Partito.

Giuseppe Conte Patuanelli, D’Uva, Franceschini e Orlando sono
saliti da Conte.

Era stato scritto:

GOVERNO, LA SQUADRA LA DECIDE TUTTA CONTE. SI PARLA ANCHE DI
MINISTERO SVILUPPO SOSTENIBILE. IL 5 VOTO FIDUCIA ALLA CAMERA

Posted by Redazione × Pubblicato il 30/08/2019 at 14:18
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Conte. Poco margine ai gruppi politici che fanno parte della
coalizione giallorossa. Da quanto apprende AGRICOLAE da fonti
vicine al premier incaricato, sembrerebbe che la squadra di
governo sarà scelta dal premier in persona senza troppi
margini per i desiderata dei leader Pd e M5S.

Al primo posto green economy, sviluppo sostenibile, economia
circolare. Un benessere ambientale nell’agenda del nuovo
governo che potrebbe – si dice – portare anche alla nascita di
un ministero dello Sviluppo sostenibile.

E il Mipaaft? Le decisioni in merito al dicastero
dell’agricoltura e del turismo che insieme valgono il 25% del
PIL nazionale potrebbe dipendere dal ministero dell’ambiente.

Il voto di fiducia è invece previsto – sempre da quanto
apprende AGRICOLAE – il 5 settembre cominciando dalla Camera.
La volta scorsa infatti l’iter è partito al Senato e per la
consuetudine dell’alternanza stavolta tocca a Montecitorio.

Di seguito AGRICOLAE pubblica i punti programmatici del
Movimento Cinque Stelle. Se tra quelli del Pd non risultava,
in quelli del Movimento Cinque Stelle sono all’ultimo posto,
il ventesimo.

PUNTI PROGRAMMATICI DEI GRUPPI PARLAMENTARI DEL “MOVIMENTO 5
STELLE” PER LA FORMAZIONE DEL NUOVO GOVERNO

Palazzo Montecitorio, 30 agosto 2019

1. Taglio del numero dei parlamentari. Manca un solo voto per
completare la riforma, che deve essere un obiettivo di questa
legislatura e tra le prioritàdel calendario in aula.

2. Una manovra equa: stop all’aumento Iva, salario minimo,
taglio del cuneo fiscale, sburocratizzazione, famiglie,
disabilità e emergenza abitativa.

3.
Cambiodiparadigmasull’Ambiente.Un’Italia100%rinnovabile.Dobbia
morealizzareun Green New Deal che nei prossimi decenni porti
l’Italia verso l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia al
100 per cento. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno
avere al centro la tutela dell’ambiente, la questione dei
cambiamenti climatici e la nascita di nuove imprese legate a
questo settore. Basta con inceneritori e trivelle, sı̀
all’economia circolare e alla eco-innovazione. Norme contro
l’obsolescenza programmata. Una legge su rifiuti zero ed
investimenti pubblici sulla mobilità sostenibile.

4. Una seria legge sul conflitto di interessi e una riforma
del sistema radiotelevisivo.

5.
DimezzareitempidellagiustiziaeriformareilmetododielezionedelCo
nsigliosuperiore della Magistratura. I cittadini e le imprese
hanno bisogno di una giustizia efficace e veloce: noi abbiamo
pronta una riforma che porta al massimo a 4 anni i tempi per
una sentenza definitiva.
6. Autonomia differenziata e riforma degli enti locali. Va
completato il processo di autonomia differenziata richiesta
dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, istituendo
contemporaneamente i livelli essenziali di prestazione per
tutte le altre regioni per garantire a tutti i cittadini gli
stelli livelli di qualità dei servizi. Va anche avviato un
serio piano di riorganizzazione degli enti locali abolendo gli
enti inutili.

7. Legalità
           : carcere ai grandi evasori, lotta alle mafie e ai
traffici illeciti. È necessario intervenire per tutelare i
cittadini onesti, colpendo innanzitutto i grandi evasori con
il carcere. Serve una maggiore tracciabilità dei flussi
finanziari e un inasprimento delle pene per i reati
finanziari, per contrastare i traffici illeciti delle mafie.
Contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina e della
tratta degli esseri umani, con politiche mirate dell’Unione
Europea nei Paesi di provenienza e transito. Oltre alla
modifica del Regolamento di Dublino.

8. Un piano straordinario di investimenti per il Sud, anche
attraverso l’istituzione di una banca pubblica per gli
investimenti che aiuti imprese in tutta Italia e che si
dedichi a colmare il divario territoriale del nostro Paese.

9. Una riforma del sistema bancario. Serve separare le banche
di investimenti da banche commerciali.

10.Tutela dei beni comuni. La scuola pubblica e     ̀ un bene
comune: serve prima di ogni altra cosa una legge contro le
classi pollaio e valorizzare la funzione dei docenti. L’acqua
e
̀ un bene comune: bisogna approvare subito la legge sull’acqua
pubblica. La nostra sanità va difesa dalle dinamiche di
partito spezzando il legame tra politica regionale e sanità
valorizzando il merito. Le nostre infrastrutture sono beni
pubblici ed è per questo che va avviata la revisione delle
concessioni autostradali. La cittadinanza digitale va
riconosciuta ad ogni cittadino italiano dalla nascita per
favorire l’accesso alla partecipazione democratica,
all’informazione e per favorire la trasformazione tecnologica.

11.Politiche di genere in attuazione dei diritti
costituzionali della persona, in conformità ai principi
dell’Unione europea; superamento della disparità retributiva,
conciliazione vita- lavoro.

12.Tutela dei minori: revisione del sistema degli affidi e
delle adozioni, lotta alla dispersione scolastica e al
bullismo.

13.Porre fine alla vendita degli armamenti ai Paesi
belligeranti, incentivando i processi di riconversione
industriale e maggiore tutela e valorizzazione del personale
della difesa, delle Forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco.

14.Politiche espansive con una quota di investimenti in
infrastrutture, in ambiente e in cultura da scomputare dai
parametri di Maastricht.

15.Giovani e futuro: innovazione digitale, sviluppo delle
imprese e promozione delle eccellenze del Made in Italy,
crowdfunding, semplificazione apertura nuove attività
                                                     , fondo
previdenziale integrativo pubblico.

16.Ricerca,   università ed   alta   formazione   artistica   e
musicale: riforma dei sistemi di reclutamento e dell’accesso
universitario con ingenti investimenti per garantire pari
opportunità di diritto allo studio, di sviluppo e formazione
su tutto il territorio nazionale.

17.Tutela del cittadino: del consumatore, del lavoratore,
dell’utente dei servizi; il potenziamento della sicurezza sul
lavoro e delle infrastrutture e della protezione dalle
calamità naturali, con particolare riguardo ad un testo unico
per le post emergenze e per la ricostruzione del tessuto
infrastrutturale, economico e sociale. Provvedimenti volti
alla tutela dei cittadini italiani all’estero e riforma
dell’AIRE.

18.Riorganizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari
territoriali e riforma del percorso formativo medico:
integrazione ospedale-territorio, l’adeguamento del FSN e
l’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale.
Contrasto al gioco d’azzardo.

19.Tutela degli animali: misure per garantire il rispetto
degli animali. Contrasto alle violenze e al maltrattamento,
tutela della biodiversitàe lotta al bracconaggio.

20.Sostegno ai piani di settore e alle filiere agricole e
promozione di pratiche agronomiche e colturali sostenibili e a
difesa del suolo.

GOVERNO,   BALDRIGHI:    BENE
MINISTERO          SVILUPPO
SOSTENIBILE. ALTRI COMPARTI
PRENDANO     ESEMPIO       DA
AGRICOLTURA.    MA    NO    A
DEMAGOGIE
“Riguardo all’ipotesi di un
                              ministero    dello    Sviluppo
                              sostenibile reputo sia una
                              giusta interpretazione di un
                              pensiero    che   associa     le
                              produzioni      agricole      ed
                              agroalimentari             alla
                              sostenibilità    ambientale    e
sociale. In pratica quello che la filiera fa da sempre: tutela
del territorio e sviluppo economico che preservi l’ambiente”.
Così ad AGRICOLAE il presidente dell’Associazione italiana dei
consorzi delle indicazioni geografiche Origin Italia a
proposito dell’ipotesi sul tavolo di Palazzo Chigi di dare
vita a un ministero dello Sviluppo Sostenibile. “Importante –
prosegue Baldrighi – che a seguito di questi concetti seguano
delle azioni concrete lontane dalla filosofia e vicine invece
all’economia. La sostenibilità è infatti non solo quella
ambientale ma anche quella sociale. Da cui dipente il
benessere di tutti e di conseguenza anche la cultura legata al
verde”.

Secondo   Baldrighi   “occorrono    conoscenze   economiche,
scientifiche e tecniche”. “Che a comandare – esorta – non sia
la demagogia sotto l’egida di un romanticismo che spesso viene
erroneamente associato al settore che rappresenta il 12 per
cento del Pil nazionale con circa 205 miliardi di euro”.

“Importante in questo senso – conclude infine – sarebbe
riuscire ad ottenere in Ue il commissario all’Agricoltura.
Proprio in funzione della realizzazione di un progetto che
porti il Paese sempre più ad emulare in tutti i settori
produttivi quello che già fa, da sempre, il settore agricolo”.

Per saperne di più:

ECCO COME AGRICOLTURA E’ STATA EMULATA DAL SISTEMA ECONOMICO
GLOBALE: NATURALE OBSOLESCENZA PIANIFICATA, MA ‘CIRCOLARE’.
SETTORE RISPONDE A ESIGENZE DEL SISTEMA ECONOMICO GLOBALE SU
CICLO DEI CONSUMI. MA SENZA INQUINARE

Posted by Redazione × Pubblicato il 29/08/2019 at 14:55
                              Una mela sul tavolo regge un
                             giorno, poi va a male, e ne
                             serve un’altra. Mentre quella
                             vecchia diventa     concime   per
                             quella nuova.

E’ l’economia circolare su cui il governo di Conte 2 sembra
improntare la propria azione di governo.

Il sistema agricolo da che mondo è mondo è in grado di reggere
le crisi, anche le peggiori, in controtendenza. Perché
risponde esattamente ai canoni dettati dal sistema economico
globale. Anzi: è il modello che il sistema di mercato globale
ha cercato di emulare.

In un sistema economico paralizzato a livello mondiale (tranne
per quei paesi che non hanno garanzie per i lavoratori e i
cittadini) l’unico settore a reggere la crisi è quello
dell’agricoltura e dell’agroalimentare. Sia in termini
economici che in termini di occupazione.

Perché: la risposta è semplice. Perché risponde esattamente al
sistema di mercato basato sul ciclo continuo dei consumi che
da John Locke e Adam Smith ad oggi, gli economisti hanno
contribuito a creare.

In poche parole, l’agricoltura è il modello su cui si è basato
il sistema di mercato globale. Ecco perché.

Il mercato va avanti grazie al cosiddetto “consumo ciclico”.

Sono tre gli attori principali della scena economica: il
lavoratore, il datore di lavoro e il consumatore.
Il lavoratore vende il lavoro al datore per un’entrata; il
datore di lavoro vende i servizi produttivi e i beni prodotti
al consumatore per un’entrata; e il consumatore diventa un
indiretto datore di lavoro quando spende nuovamente nel
sistema per permettere al consumo ciclico di continuare.

Il sistema di mercato globale è basato sul presupposto che ci
sarà sempre sufficiente domanda di prodotto nella società per
promuovere abbastanza denaro a un ritmo che possa sostenere il
processo di consumo.

Ma se il termine stesso “economia” significa, “conservare”,
“preservare”, “eludere gli sprechi” quando l’efficienza si
traduce in assenza di spreco, qualche cosa non funziona.

L’intento del sistema di mercato è infatti esattamente
l’opposto di ciò che una vera economia dovrebbe fare:
orientare con efficienza e cautela i materiali per la
produzione e la distribuzione dei beni utili alla vita.

Viviamo in un pianeta finito, con risorse limitate. Solo per
esempio il petrolio che utilizziamo ha richiesto milioni di
anni per generarsi. Questo vuol dire che avere un sistema che
promuove l’accelerazione dei consumi in nome della crescita
economica rischia di tradursi in una tragedia ambientale,
sociale ed economica.

Ed ecco l’obsolescenza. Il sistema di mercato non può
permettersi che un prodotto duri più tempo del necessario
affinché continui il consumo ciclico su cui si basa.

In altre parole è fondamentale che i prodotti si rompano entro
un certo periodo di tempo. L’obsolescenza “pianificata” è la
spina dorsale di ogni strategia di mercato delle aziende
produttrici di beni e spesso viene mascherata con
l’obsolescenza intrinseca, ovvero l’usura naturale del
prodotto che viene “superato” da un prodotto successivo.
Spesso ignorando o soffocando nuovi passi avanti della
tecnologia che potrebbero generare un prodotto più efficiente
o durevole.

Secondo questo concetto nel momento in cui un bene
(un’automobile, un telefono cellulare, un computer, un abito)
resiste più a lungo, va a minare il mantenimento del consumo
ciclico e quindi per lo stesso sistema di mercato. Motivo per
cui c’è uno sforzo comune affinché la vita di ogni prodotto
sia breve. Se una macchina non si rompe mai, difficilmente il
consumatore comprerà il modello successivo la cui uscita è
pianificata già nel momento della messa sul mercato del
modello precedente. Stessa cosa per il telefono: il
consumatore viene indotto a sostituire il prodotto nei tempi
stabiliti dall’azienda.

Questo meccanismo genera scarti e inquinamento che aumenta in
maniera in modo illimitato in un pianeta invece che ha risorse
limitate e spazi finiti.

Nel momento in cui economia vuol dire “efficienza”,
“sostenibilità” e “preservazione”, la stessa diventa nemica
del nostro sistema globale di mercato.

Ecco perché il sistema primario è la risposta alla crisi
economica che ha colpito il pianeta.

L’agricoltura è l’unico settore ad aver retto la crisi nei
paesi cosiddetti sviluppati. In Italia è l’unico comparto che
garantisce un segno più davanti ai bilanci, oltre ad essere
l’unico a garantire posti di lavoro.

Il sistema agricolo risponde esattamente alle esigenze del
sistema di mercato globale basato sul ciclo continuo dei
consumi. Ma mentre le aziende produttrici di beni di servizio
si basano sulla strategia dell’obsolescenza pianificata,
ovvero un invecchiamento “forzato” dei prodotti al fine di
consentirne la sostituzione nei tempi stabiliti dalle aziende
stesse per introdurre il modello successivo e sostitutivo, i
prodotti agricoli sono obsolescenti per natura.
In una parola: costituiscono il modello che il sistema di
mercato globale ha cercato di emulare.

La differenza è che mentre i prodotti agricoli hanno un ciclo
dettato da leggi naturali, motivo per cui sono biodegradabili
e assorbibili dal pianeta, anzi, spesso gli scarti diventano i
presupposti di una nuova vita sottoforma di concime, per i
prodotti di servizio non vale la stessa regola.

È come una clessidra che scende lentamente: la cui fine, se
non la si gira invertendo la rotta, è certa.

GOVERNO, AL VIA CONSULTAZIONI
ALLA CAMERA, ECCO CALENDARIO.
MIPAAFT A M5S. AAA CERCASI
TECNICI
                             Giuseppe   Conte   sta   lavorando
                             alla nuova squadra di governo. E
                             ha    dato    il    via    alle
                             consultazioni nella Sala dei
                             Busti della Camera. Un governo
                             che – a sua detta – sarà
                             improntato alla Green economy,
                             sostenibilità ambientale ed
                             economia circolare. Un modello
di sviluppo sostenibile dal quale non si può prescidere
l’agricoltura e tutto quanto ne fa parte.

Da quanto apprende AGRICOLAE da fonti di maggioranza – e come
già anticipato nei giorni precedenti – sembrerebbe che il M5S
abbia espressamente chiesto il dicastero dell’Agricoltura per
portare a termine alcuni dei capitoli cari al Movimento delle
Stelle.

Beppe Grillo parla di tecnici ministri e politici
sottosegretari. Bisogna ora vedere quale tecnico è disposto a
spendere il proprio nome per un governo dalla durata ancora
incerta.

Attualmente il Mipaaft è retto da un ministro politico e da
due sottosegretari tecnici, uno della Lega e uno M5S.

Di seguito il calendario degli incontri di oggi con i gruppi
parlamentari (e le relative componenti) di Camera e Senato:
Ore 15.20 – Misto – MAIE – Movimento Associativo Italiani
all’Estero Ore 15.40 – Misto – Piu’ Europa-Centro Democratico
Ore 16.00 – Misto – Noi con l’Italia Ore 16.20 – Misto –
Civica Popolare Ore 16.35 – Misto – PSI Ore 16.50 – Misto –
Sogno Italia-10 volte meglio Ore 17.45 – Per le Autonomie Ore
18.15 – Liberi e Uguali Ore 19.00 – Fratelli d’Italia Le
consultazioni con i rimanenti gruppi parlamentari si
svolgeranno nella giornata di domani, venerdi’ 30 agosto.
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