Coronavirus, Ostensione straordinaria e a porte chiuse del Sacro Cingolo alla sera della festa di San Giuseppe in diretta TV
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Coronavirus, Ostensione straordinaria e a porte chiuse del Sacro Cingolo alla sera della festa di San Giuseppe in diretta TV La Chiesa di Prato affiderà tutta la città alla protezione del Sacro Cingolo della Madonna, la reliquia simbolo religioso e civile della comunità. Giovedì 19 marzo, solennità di San Giuseppe – custode della Sacra Famiglia e della Chiesa universale – il Vescovo Giovanni Nerbini officerà una Ostensione straordinaria della Sacra Cintola. Per la prima volta – almeno a memoria d’uomo – il rito avverrà a porte chiuse, all’interno della basilica cattedrale di Santo Stefano, in ottemperanza alle direttive governative per il contenimento della diffusione del Coronavirus. La diretta di Tv Prato (canale 74 digitale e in streaming tvprato.it), permetterà a tutti, seppur a distanza, di seguire questa straordinaria supplica alla Madonna cara ai pratesi, che da sempre la invocano sotto il titolo “del Sacro Cingolo”. Accanto al Vescovo, tra le poche persone ammesse in duomo, ci sarà il sindaco di Prato Matteo Biffoni: la reliquia, infatti, a partire dalla fine del XIV secolo, è proprietà condivisa della Chiesa e della Città. L’Ostensione straordinaria avverrà in concomitanza con la “Preghiera per il Paese”, indetta proprio per la festa di San Giuseppe dalla Cei. Tutti gli italiani sono invitati, alle ore 21 di quel giorno, ad esporre una candela alla finestra o un
drappo bianco e a unirsi in preghiera con la recita del Rosario. Sarà l’occasione per tornare a recitare un’antica preghiera, tanto cara alle persone più anziane, scritta da Papa Leone XIII: «A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa». L’Ostensione del Sacro Cingolo avverrà al termine della recita del Rosario, guidato anch’esso dal Vescovo mons. Nerbini. Il presule, celebrando la Messa in cattedrale nei giorni scorsi, aveva ancora una volta invocato la protezione della Madonna su Prato che da secoli si definisce «Città di Maria». Ieri, poi, Nerbini aveva inviato un video-messaggio ai sacerdoti e ai diaconi pratesi per esprimere la sua vicinanza di padre e pastore e per invitarli a fare ricorso alle nuove tecnologie e anche al telefono per star vicino alla gente, particolarmente agli anziani e ai malati. Nell’occasione il Vescovo invita i sacerdoti a favorire le confessioni – nelle forme consentite dalla normativa in vigore, quindi in ambienti adatti – affiggendo fuori dalle chiese gli orari in cui si rendono disponibili a ricevere i fedeli. I sacerdoti, intanto, continuano a celebrare le Messe quotidiani senza il popolo. Le chiese restano aperte per la preghiera personale. In cattedrale, ogni mattina, dalle 8 alle 12, viene esposto il Santissimo Sacramento. I pratesi possono comunque unirsi in preghiera, ogni giorno, grazie all’iniziativa voluta dalla Diocesi in collaborazione
con Tv Prato: alle 8, ogni mattina, sul canale 74, va in onda la Messa che Papa Francesco celebra a Casa Santa Marta in Vaticano; alle 17,30 la recita del Rosario e la Messa in diretta dal Duomo di Prato. Nei giorni scorsi è stato don Gino Calamai, viceparroco della cattedrale, a celebrare; la prossima settimana si avvicenderanno mons. Carlo Stancari, arciprete della Basilica di Santa Maria delle Carceri e don Luca Rosati, parroco di San Pietro e della Visitazione a Galciana. Un messaggio dal vescovo Nerbini a tutti i sacerdoti: “Usate le nuove tecnologie e il telefono per stare vicino ai malati e agli anziani” Nel terzo venerdì di Quaresima, il primo da quando sono entrate in vigore le drastiche disposizioni del Governo per contrastare la diffusione del Coronavirus in tutta Italia, il vescovo Giovanni ha voluto rivolgere a tutti i sacerdoti pratesi un video-messaggio attraverso il quale li esorta a non far mancare la loro vicinanza ai malati e agli anziani. “Fate ricorso alle nuove tecnologie e anche al telefono per star loro vicino” dice monsignor Nerbini, che invita i sacerdoti a favorire le confessioni – nelle forme consentite dalla normativa in vigore, quindi in ambienti adatti – affiggendo fuori dalle chiese gli orari in cui si rendono disponibili a ricevere i fedeli. Il presule ha invitato, infine, a pregare in questo momento difficile per Papa Francesco, che proprio
oggi festeggia il settimo anniversario al soglio di Pietro. Conferenza Episcopale Italiana, il sussidio per pregare in famiglia Il sussidio della Conferenza Episcopale Italiana per aiutare a pregare in famiglia in questi tempi di limitazioni per il Coronavirus Segue il pdf scaricabile: Sussidio Celebrare e pregare in tempo di epidemia I sacerdoti celebrano ogni giorno la messa senza il popolo. Le nuove disposizioni della diocesi di Prato «L’aggravarsi della situazione sanitaria nel nostro paese ci impone nuove restrizioni che tutti avete sentito in diretta
ieri sera. Queste novità impongono ad ogni cristiano e in modo del tutto particolare a noi pastori di essere vicini ad ogni fratello soprattutto con la nostra preghiera e con la celebrazione dell’Eucarestia, seppur senza popolo». Lo scrive il Vescovo di Prato mons. Giovanni Nerbini inviando ai sacerdoti diocesani le nuove disposizioni, che fanno seguito alle decisioni che la Conferenza Episcopale Toscana ha ieri assunto e al Decreto del Presidente del Consiglio entrato stamattina in vigore. Come scrive mons. Nerbini, le Messe continuano ad essere sospese con la partecipazione della gente, ma ogni sacerdote celebra quotidianamente l’Eucaristia per il popolo, pregando anche per la salute di tutti, i malati, le autorità civili e gli operatori sanitari e quanti sono gravati da maggiori responsabilità collettive. Di seguito alcune determinazioni che in parte modificano quanto comunicato in data 8 marzo 2020: I vescovi ricordano che i sacerdoti sono invitati a celebrare l’Eucarestia senza la partecipazione del popolo: ad essa tutti i fedeli posso unirsi spiritualmente. Per questo il suono delle campane ricorderà a tutti il momento della celebrazione e della preghiera. La situazione che si è determinata richiede anche alle comunità cristiane il ricorso alla fantasia pastorale, ad esempio attraverso l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione con i quali si può continuare la cura della vita spirituale dei nostri fedeli tramite l’invio di preghiere, Via crucis,
commenti spirituali e quant’altro. A tal proposito si ricorda che ogni giorno alle ore 17.30 è teletrasmessa su Tv Prato la recita del S. Rosario e alle ore 18.00 la S. Messa dalla basilica cattedrale, come ogni venerdì la Via Crucis (ore 21,20). Per quanto riguarda le esequie, contrariamente a quanto comunicato, sono vietate le celebrazioni con l’Eucaristia in Chiesa: ci si limiti alla benedizione della salma seguendo il «rito dell’ultima raccomandazione e commiato» o presso l’abitazione del defunto, o presso le cappelle del Commiato o direttamente al cimitero. Sono definitivamente annullate tutte le benedizioni delle famiglie previste in questo periodo, anche a seguito di reclami presentati presso le autorità civili. Coronavirus: l’impegno della Diocesi per promuovere la partecipazione spirituale alla liturgia tramite Messa, Rosario e Via Crucis in
diretta su Tv Prato Una serie di dirette per consentire a tutti i telespettatori di coltivare la fede e partecipare a distanza alle celebrazioni liturgiche in questo tempo di Quaresima: è il nuovo programma messo in campo dalla Diocesi di Prato in collaborazione con Tv Prato, per venire incontro alle esigenze dei fedeli, in settimane di forti restrizioni stabilite dal Governo per fronteggiare il contagio da Coronavirus. Come le altre diocesi in Italia, anche la Chiesa di Prato ha sospeso la celebrazione pubblica delle messe: le chiese restano, al momento, aperte per consentire la preghiera ma i sacerdoti continueranno a celebrare messa a porte chiuse, senza la partecipazione diretta dei cittadini. La Diocesi, in collaborazione con l’emittente televisiva cittadina, ha così approntato un servizio pensato per stare vicino alla gente in un momento di difficoltà e di smarrimento. Questo il calendario delle dirette, che saranno visibili sul canale 74 del digitale terrestre o in streaming su tvprato.it: tutti i pomeriggi, alle 17,30, recita del rosario e messa, in diretta dal Duomo; tutti i venerdì, alle 21,20, Via Crucis da una delle chiese della Diocesi pratese; tutti i sabati, come di consueto, alle 18, messa prefestiva in diretta dal Duomo di Prato; tutte le domeniche, alle 10,30, messa domenicale trasmessa da una delle parrocchie della Diocesi di Prato. A queste dirette si aggiunge, ogni giorno alle 7, la Messa celebrata da Papa Francesco, che Tv Prato trasmette, da questa mattina, in diretta da Casa Santa Marta in Vaticano. Le dirette resteranno valide fino a diversa comunicazione.
Proprio nella giornata di ieri, il vescovo di Prato, monsignor Giovanni Nerbini, ha celebrato la messa in Duomo a porte chiuse: l’intera cerimonia è stata trasmessa in diretta da Tv Prato. Monsignor Nerbini ha esortato tutti ad avere fiducia nel Signore: «La parola di Dio sia in nostro farmaco contro lo sconforto, la paura e la solitudine», ha detto Nerbini. Settimana teologica 2020. Disponibile il materiale sul tema “Fine della vita nella società contemporanea” Si è conclusa la Settimana teologica dedicata al tema del fine vita. La discussione incentrata primariamente sullo studio delle problematiche etiche e pastorali, attraverso l’ascolto, il dialogo e il confronto con gli studiosi coinvolti; arricchito dalla presentazione delle loro ricerche e dalla testimonianza di medici ed educatori. Attorno alle questioni del “prolungamento del fine vita” e della “eutanasia e suicidio assistito”, si sono confrontati rispettivamente: il dottor Guido Miccinesi, medico epidemiologo, specialista in psichiatria e statistica (Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica: Ispro) e padre Maurizio Faggioni, Ofm, Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e ordinario di Bioetica presso l’Accademia Alfonsiana (Roma). Interventi anche dell’avvocato Andrea Parigi, presidente dell’Unione dei Giuristi Cattolici di Prato, che tratterà «La legislazione italiana sul fine vita» e di padre Guidalberto
Bormolini, della Comunità dei Ricostruttori nella preghiera, presbitero della Chiesa di Prato, docente al Master «End life» dell’Università di Padova, che si soffermerà su «L’accompagnamento pastorale e spirituale del fine vita». Si aprono qui inedite prospettive per una rinnovata considerazione della pietà, della misericordia, ma anche della speranza oltre la vita. In allegato si riportano i materiali, in formato PDF ed MP3, di discussione dei relatori e l’articolo di Toscana Oggi riguardante il tema lezione 1 – Guido Miccinesi lezione 2 – Guido Miccinesi eutanasia e suicidio assistito – Maurizio Faggioni Intervento a cura dell’Avv. Parigi http://www.diocesiprato.it/wp-content/uploads/2020/03/Avvocato -Parigi-1-online-audio-converter.com_.mp3 http://www.diocesiprato.it/wp-content/uploads/2020/03/Avvocato -Parigi-2-online-audio-converter.com_.mp3 Intervento a cura di padre Guidalberto Bormolini http://www.diocesiprato.it/wp-content/uploads/2020/03/compress ed-compressed-P.-Guidalberto-Bormolini-online-audio- converter.com_.mp3 L’articolo dedicato al medico e diacono Miccinesi riguardante
le cure palliative articolo Guido Miccinesi – Toscana Oggi Coronavirus, il vescovo Giovanni: «la Parola di Dio sia il nostro farmaco contro paure e solitudine» In cattedrale vuota e a porte chiuse il vescovo Giovanni Nerbini ha celebrato la messa domenicale davanti alle telecamere di Tv Prato per poter entrare nelle case dei pratesi in questo momento così difficile legato all’emergenza del coronavirus. «La Parola di Dio sia il nostro farmaco contro lo sconforto, la paura e la solitudine» ha detto monsignor Nerbini nell’omelia. «Nessuno iniziando questa Quaresima 2020 – ha osservato il Vescovo – avrebbe immaginato come in pochi giorni l’intero nostro mondo avrebbe subìto uno stravolgimento tanto rilevante da costringerci a rinunciare ai nostri incontri eucaristici domenicali». Questa mattina infatti la Chiesa di Prato, come le altre diocesi in Italia, ha sospeso la celebrazione delle messe con effetto immediato in ottemperanza a quanto stabilito dal decreto emanato dal Governo nel corso della notte. E così monsignor Nerbini ha voluto presiedere la celebrazione dell’Eucarestia «in maniera del tutto singolare per mezzo di
Tv Prato perché del tutto eccezionale è il momento che stiamo vivendo». E poi ha aggiunto: «In un attimo sono crollate tutte le sicurezze e illusioni che reggevano le nostre esistenze. Ciò che non abbiamo assolutamente perso è la presenza, l’amicizia, il sostegno, la vita del Signore nostro Gesù Cristo che è e rimane in mezzo a noi». La voce del Vescovo è risuonata anche in piazza Duomo attraverso gli altoparlanti della cattedrale. Non pochi si sono radunati davanti alla portone chiuso di Santo Stefano per ascoltare in silenzio la celebrazione della messa. Monsignor Nerbini ha suggerito di cogliere «questa forzata penitenza» come momento propizio per «riscoprire il cammino che Dio ci mostra, lasciando così tutte le false, illusorie sicurezze». Da qui l’invito a «intensificare la preghiera». Il Vescovo ha anche sottolineato come in questo tempo, pur non essendoci celebrazioni, «le chiese rimarranno aperte più del solito» e per questo è possibile «fermarci in adorazione silenziosa davanti all’Eucarestia». Poi ha chiesto «riprendere la recita del rosario in famiglia» per ritrovare «la pace perduta». Ma soprattutto monsignor Nerbini ha chiesto ai fedeli di riprendere «costantemente in mano» la Parola di Dio: «meditiamola attentamente e vi troveremo tutto quello di cui abbiamo bisogno, non solo per i momenti di crisi come questo, ma per ogni evenienza della vita». Nella preghiera dei fedeli monsignor Nerbini ha voluto dedicare una intenzione ai governanti, «perché sappiano scegliere con responsabilità», e una al personale ospedaliero, medici e sanitari affinché «sappiano spendersi generosamente e sentano il sostegno di tutti». All’inizio e alla fine della celebrazione il vescovo Nerbini ha voluto abbracciare idealmente tutti i fedeli ma in particolare gli anziani e gli ammalati chiedendo per loro, la
città e il mondo intero: «sicurezza, salute, fede e amore». Monsignor Nerbini si è fatto anche interprete delle raccomandazioni prescritte dalla autorità civile «per gli anziani e le persone di salute cagionevole a non frequentare luoghi pubblici e a rimanere, per quanto è possibile, nelle loro abitazioni e a non affollare in maniera ingiustificata gli ospedali che già portano il peso di questa situazione». Sospese tutte le messe nella Diocesi di Prato per effetto del decreto del Governo La Diocesi di Prato si attiene alle norme contenute nel decreto emanato questa notte dal Governo italiano nel quale, all’articolo 2, lettera v, si stabilisce la sospensione delle celebrazioni liturgiche e ogni altra funzione religiosa, ivi compresi i funerali in forma pubblica. Per questo anche sul territorio diocesano di Prato viene sospesa la celebrazione pubblica della santa messa con effetto immediato. Si chiede a sacerdoti e religiosi di attenersi scrupolosamente a quanto stabilito dal Governo e disposto di conseguenza dalla Diocesi di Prato. Le chiese rimangono comunque aperte alla preghiera personale, con la richiesta di rispettare la distanza di sicurezza di un metro tra i singoli fedeli.
Domani saranno inviate dalla Curia diocesana ai sacerdoti le modalità per la celebrazione delle esequie in forma privata. In via straordinaria il vescovo Giovanni Nerbini celebra una messa in cattedrale teletrasmessa in diretta da Tv Prato sul canale 74 del digitale terrestre e in streaming sul sito della Tv. Emergenza Coronavirus, le disposizioni dei Vescovi della Toscana Preso atto degli orientamenti della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, sentite anche le Autorità civili, i Vescovi delle Diocesi della Toscana dispongono che, in considerazione dell’attuale situazione sanitaria nella regione, nelle chiese ci si attenga ai seguenti comportamenti: tenere vuote le acquasantiere; omettere il gesto dello scambio della pace nelle celebrazioni liturgiche; distribuire la Santa Comunione esclusivamente sulla mano;prendere precauzioni durante le Confessioni auricolari e in contesti di contatti personali. I sacerdoti spieghino ai fedeli che si tratta di doverose misure precauzionali, da attuare per il bene della società. Non si ritiene al momento di dover prendere altri
provvedimenti che possano limitare la vita pastorale, raccomandando di seguire al riguardo quanto disposto dalle Autorità civili per la vita sociale in genere. Queste disposizioni valgono fino a nuova comunicazione. I Vescovi esprimono la loro vicinanza a quanti, malati e persone loro prossime, soffrono a causa dell’epidemia, come pure a quanti sono impegnati a contrastarla sul piano sanitario o a prendere decisioni per affrontare la situazione nella vita sociale. Invitano tutti alla preghiera per invocare dalla misericordia divina il conforto del cuore e la liberazione dal male. Firenze, 25 febbraio 2020 I Vescovi delle Diocesi Toscane In preparazione alla Quaresima con Dom Bernardo Gianni – ascolta l’audio dell’intervento I catechisti delle parrocchie pratesi hanno vissuto un momento di formazione in preparazione al tempo di Quaresima e Pasqua con dom Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte a Firenze. L’iniziativa si è tenuta sabato scorso, 22 febbraio, ed è stata organizzata dall’ufficio catechistico diocesano. In tutto sono stati 150 i partecipanti all’evento, diviso in due
parti: la fase di formazione tenuta dall’abate di origine pratese – dom Bernardo viene da Coiano – e una parte dedicata alla visita guidata dell’abbazia tenuta dalle guide di Prato Cultura. «Abbiamo voluto unire i due aspetti – dice don Carlo Geraci, direttore dell’ufficio catechistico – e la proposta è stata molto apprezzata dai partecipanti. Dom Bernardo ci ha ricordato di mettere al centro delle nostre attività Cristo e la Parola di Dio e di non dimenticare mai che la Quaresima è un cammino che va verso Pasqua e dunque la parola chiave è gioia». L’abate benedettino, citando la prima lettera di San Giovanni, ha voluto sottolineare come la comunicazione della Parola di Dio sia principio fondante per generare gioia e farsi trasformare dalla fede in uomini di speranza che a loro volta si facciano portatori di questo messaggio. L’intervento di Dom Bernardo Gianni si può ascoltare attraverso il file audio di seguito: http://www.diocesiprato.it/wp-content/uploads/2020/02/cateches i-dom-bernardo-gianni-22-febbraio-2020-1.mp3
Puoi anche leggere