Controllo della qualità ISQC1 Indipendenza Scetticismo Professionale - Marco Cevolani

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Controllo della qualità ISQC1 Indipendenza Scetticismo Professionale - Marco Cevolani
Controllo della qualità ISQC1
Indipendenza
Scetticismo Professionale
Marco Cevolani
Partner

©2017 Ria Grant Thornton SpA. All rights reserved.
Controllo della qualità ISQC1 Indipendenza Scetticismo Professionale - Marco Cevolani
Overview

                                                         ISCQ1 – Principio internazionale sul controllo
                                                         della Qualità

                                                         Indipendenza del Revisore

                                                         Scetticismo Professionale

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ISCQ1 – Principio internazionale sul controllo
della Qualità
Il principio tratta delle responsabilità del “soggetto abilitato alla revisione” (revisore legale o società di
revisione) in merito al proprio sistema di controllo della qualità

degli incarichi di revisione contabile completa e limitata del bilancio;

degli altri incarichi finalizzati a fornire un livello di attendibilità ad un’informazione (di seguito “altri incarichi di
assurance”);

dei servizi di compilazione di informazioni finanziarie e non, nonché di svolgimento di procedure di verifica
richieste dal committente (di seguito “servizi connessi”).

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ISCQ1 – Principio internazionale sul controllo
della Qualità

                                                         Il sistema di controllo della qualità previsto nel ISQC Italia n. 1 è
                                                         obbligatorio per gli incarichi di revisione contabile conferiti ai
                                                         sensi del D.Lgs. 39/10. Il principio in sostanza identifica
                                                         l’obiettivo del soggetto abilitato di istituire un sistema di controllo
                                                         della qualità per conseguire una ragionevole sicurezza che il
                                                         soggetto abilitato e il suo personale rispettino i principi
                                                         professionali e le disposizione di legge e che le relazioni emesse
                                                         siano appropriate nelle circostanze

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ISCQ1 – Principio internazionale sul controllo
della Qualità

Il principio si applica a tutti i soggetti abilitati, tuttavia la natura e l’estensione delle direttive e procedure
dipendono dalla dimensione e dalle caratteristiche operative del soggetto abilitato.

Il soggetto abilitato deve stabilire direttive e procedure per conseguire una ragionevole sicurezza che siano
rispettati i principi etici applicabili e i principi di indipendenza

Il soggetto abilitato deve stabilire direttive e procedure finalizzate all’accettazione o al mantenimento degli
incarichi per lo svolgimento dei quali possegga adeguate competenze e sia in grado di rispettare i principi etici,
valutando l’integrità del cliente

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ISCQ1 – Principio internazionale sul controllo
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Con riferimento alle risorse umane il soggetto abilitato deve stabilire direttive e procedure al fine di avere
sufficiente personale con adeguate capacità e competenze, compresa procedura di assegnazione degli
incarichi.

Con riferimento allo svolgimento dell’incarico il soggetto abilitato deve stabilire direttive e procedure per
conseguire una ragionevole sicurezza affinché:

gli incarichi siano svolti in conformità ai principi professionali e disposizioni di legge;

i membri più esperti del team rivedano il lavoro svolto dai membri meno esperti;

siano fatte consultazioni appropriate in presenza di aspetti complessi e che siano documentate.

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ISCQ1 – Principio internazionale sul controllo
della Qualità
Per gli incarichi in società quotate è obbligatorio il Quality Review Partner (riesame del lavoro svolto e
condivisione conclusioni in relazione)

Il soggetto abilitato deve stabilire direttive e procedure relative alla corretta conservazione della
documentazione dell’incarico (c.d. carte di lavoro): riservatezza, custodia, integrità, accessibilità e recuperabilità

Il principio prevede un’attività di monitoraggio delle direttive e delle procedure di controllo della qualità sugli
incarichi svolti verificando che le procedure del sistema di controllo qualità siano pertinenti, adeguate ed operino
in modo efficacie.

Il processo di monitoraggio deve portare a rilevare le carenze, comunicarle e identificare le azioni correttive da
intraprendere al fine di porre rimedio alle stesse

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L’indipendenza del revisore

L’indipendenza è un requisito richiesto sia dalla legge sia dai principi di revisione

L’art. 10 del D.Lgs. 39/2010 stabilisce, in generale che il revisore legale e la società di revisione legale che
effettuano la revisione legale dei conti di una società devono essere indipendenti da questa e non devono
essere in alcun modo coinvolti nel suo processo decisionale.

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I requisiti di indipendenza

I requisiti di indipendenza sono applicati anche ai soggetti non coinvolti direttamente nel lavoro di revisione
contabile. In particolare si possono identificare le seguenti categorie di soggetti da considerare per la verifica
delle condizioni di indipendenza:

La Rete del revisore

Altri soggetti all’interno della società di revisione

I Familiari e Stretti Familiari

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Misure del Revisore

Il Revisore prima di accettare l’incarico di revisione deve valutare le possibili circostanze che minacciano la sua
indipendenza; se i rischi sono di rilevanza tale da comprometterla non può essere effettuata la revisione legale.
Il revisore deve quindi verificare:

l’indipendenza personale

l’indipendenza dei servizi / incompatibilità dei servizi

Altri elementi: corrispettivi per la revisione, durata dell’incarico

Devono inoltre essere predisposte delle procedure di monitoraggio idonee a prevenire e rilevare
tempestivamente le situazioni che possono compromettere l’indipendenza. Tali procedure, i rischi rilevanti per la
revisione e le misure adottate per limitarli devono essere documentati nelle carte di lavoro.
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Minacce all’indipendenza del revisore
Le minacce all’indipendenza del revisore sono

Self interest (interesse personale): detenzione di interessi finanziari quali azioni o obbligazioni, ottenimento di
mutui/prestiti/garanzie, relazioni d’affari, corrispettivi arretrati, acquisto di beni/prodotti/servizi ecc.)

Self review (autoriesame): ex amministratori/dipendenti della società revisionata nel team di revisione,
prestazioni di servizi diversi dalla revisione (in particolare se si riferiscono direttamente a tematiche contabili/di
bilancio)

Familiarity (familiarità, fiducia eccessiva): relazioni di parentela e personali con amministratori/personale della
società revisionata, ex amministratori/dipendenti della società revisionata nel team di revisione, prolungato
coinvolgimento negli anni dello stesso personale nello svolgimento dell’incarico, regali e ospitalità

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Minacce all’indipendenza del revisore
Le minacce all’indipendenza del revisore sono

Intimidation (intimidazione): pressioni su tempistiche, ambito e modalità di svolgimento del lavoro; relazioni di
parentela e personali con amministratori/personale della società revisionata, relazioni d’affari, contenziosi,
acquisto di beni/prodotti/servizi;

Advocacy (esercizio del patrocinio legale …): prestazioni di alcuni servizi diversi dalla revisione (ad es.
rappresentanza della società, difesa giudiziale, consulente tecnico di parte ecc.);

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Altri elementi a tutela dell’indipendenza della
revisione
I corrispettivi della revisione

non sono subordinati ad alcuna condizione

non sono stabiliti in funzione dei risultati della revisione

non sono legati alla prestazione di servizi diversi dalla revisione

sono garanzia di qualità e affidabilità dei lavori

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Altri elementi a tutela dell’indipendenza della
revisione
La durata dell’incarico

Possono sorgere rischi di familiarità che minacciano l’indipendenza quando il revisore partecipa per lungo
tempo alla revisione del medesimo cliente

Per la revisione sugli EIP (Enti di Interesse Pubblico) la durata è di 9 esercizi (7 per i revisori persone fisiche) e
non può essere rinnovato o nuovamente conferito se non siano decorsi almeno 3 esercizi dalla data di
cessazione del precedente

Per la revisione legale dei conti svolta ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 39/2010 (non Enti di Interesse Pubblico) la
durata della revisione è di tre anni rinnovabili anche senza interruzione.

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Lo scetticismo professionale
                                                          È un’attitudine che implica una continua interrogazione «questioning
                                                          mind» sulle condizioni che possono indicare dei possibili inesattezze
                                                          dovute a frodi ed errori nonché la valutazione critica degli audit evidence
                                                          ottenuti.

                                                          Lo scetticismo professionale implica di prestare attenzione, ad
                                                          esempio:
                                                          •    Agli elementi probativi acquisiti in contraddizione tra di loro;
                                                          •    Alle informazioni che mettono in discussione l’attendibilità dei
                                                               documenti ottenuti;
                                                          •    Alle condizioni che possono segnalare possibili frodi;
                                                          •    Alle circostanze che indicano la necessità di ulteriori procedure
                                                               di revisione rispetto a quelle richieste dai principi di revisione.

                                                          Tale attitudine deve essere presente sia nel singolo revisore sia nel
                                                          team di revisione di cui questo fa parte

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Lo scetticismo professionale

                L’applicazione dello scetticismo professionale è un requisito generale che deve essere applicato in ogni fase del processo di revisione .

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Lo scetticismo professionale

Durante questa prima fase Preliminary activities, sono poste in essere le procedure di accettazione o di continuazione dell’incarico. In tale fase è verificato
il rispetto dei requisiti etici, la definizione delle responsabilità, e la determinazione del team di lavoro.

In tale fase viene applicato scetticismo professionale. Es. ci sono considerazioni per l’accettazione del cliente che richiedono un appropriato scetticismo.

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Lo scetticismo professionale

Durante la fase di Risk assessment and planning, il revisore aggiorna (o documenta per la prima volta per i nuovi clienti) la propria comprensione della
società e dei relativi controlli interni rilevanti ai fini della revisione. In tale fase sarà determinata la soglia di materialità, che sarà utilizzata per rilevare i rischi
di errori materiali. Una volta identificati i rischi, inclusi i rischi significativi, il revisore svilupperà la propria strategia di revisione per rispondere ai rischi rilevati.

In questa prima fase si determina l’indirizzo e il focus del processo di revisione mantenendo un approccio scettico per identificare i rischi materiali. La nostra
valutazione identifica le aree dove è necessario «aumentare» il scetticismo professionale.

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Lo scetticismo professionale

Durante la fase di Respond to risks, il revisore sviluppa un’appropriata risposta ai rischi identificati e svolge le procedure di revisione pianificate per
ottenere adeguati elementi probativi di revisione.

Durante questa fase lo scetticismo professionale è esercitato ed adeguato in base al grado di rischio identificato. In questa fase si determinano le persone
che eseguiranno le procedure di revisione.

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Lo scetticismo professionale

Durante la fase di Evaluate and conclude, il revisore verifica se ha ottenuto sufficienti elementi probativi di revisione. Inoltre, il revisore, svolge alcune
specifiche procedure richieste dagli ISA (es. identificazione di eventi successivi).

Questa fase è l’ultima opportunità per valutare la correttezza del nostro lavoro. In questo momento il revisore si deve porre domande quali «le evidenze
ottenute supportano la nostra valutazione iniziale del rischio?» «le evidenze ottenute supportano quello che afferma il management?»

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Lo scetticismo professionale

Durante la fase di Report and communicate, il revisore redige la propria relazione ed altre comunicazioni (ove richiesto).

Lo scetticismo professionale è applicabile anche in questa fase, come ad esempio tramite lo scambio di informazioni con la governance aziendale.

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Applicare lo scetticismo per tutta la durata del
processo di revisione
Mantenere lo scetticismo per tutta la durata della revisione contabile è necessario per ridurre, ad esempio, i
seguenti rischi:

trascurare circostanze inusuali;

eccessiva generalizzazione delle conclusioni in base alle osservazioni effettuate nel corso della revisione;

utilizzare assunzioni non appropriate per determinare la natura, la tempistica e l’estensione delle procedure di
revisione e valutarne i risultati

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Skepticism continuum

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Skepticism continuum

              Complete trust: per voci al di sotto della performance materiality.

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Skepticism continuum

          Neutral: si tratta di un’area nella quale la prospettiva di analisi da parte del revisore è neutrale; il revisore quindi valuta gli audit evidence con
          oggettività e attenzione senza tuttavia presumere un’alta probabilità di frodi o errori da parte del management. Le principali asserzioni rientrano in
          questa categoria. A titolo di esempio in questo riquadro possono essere presenti voci quali immobilizzazioni in società commerciali o contributi
          pubblici in società not-profit.

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Skepticism continuum

       Presumptive doubt: la scoperta di stime con elevata incertezza, transazioni con parti correlate o rilevazione dei ricavi. Le attività di revisione, in
       relazione all’identificazione di tali voci e quindi alla presenza di un «presumptive doubt» potrebbero portare alla necessità di rideterminare la
       natura, la tempistica e l’estensione delle procedure di revisione. Il team di revisione potrebbe adottare delle procedure di revisione atte ad ottenere
       evidence per «non confermare» le assunzioni del management, piuttosto che «confermare» le stesse.

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Skepticism continuum

       Complete doubt: nel caso siano presenti conti «provvisori», significative transazioni con dubbia natura, l’identificazione di errori a seguito dei test
       di audit e l’esistenza di una probabile frode. In risposta a tali elementi, il team di revisione potrebbe arrivare alla conclusione che non è possibile
       raccogliere sufficienti e appropriati audit evidence atti a ridurre ad un livello appropriato il rischio di errore materiale.

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Documentare lo scetticismo professionale
Il team di revisione nel corso delle proprie attività di audit dovrebbe documentare le assunzioni per:

dare evidenza dell’utilizzo di una «questioning mind»;

dare evidenza dell’analisi di elementi e condizioni che possono indicare l’esistenza di frodi o errori

dare evidenza della valutazione critica in merito gli audit evidence ottenuti

Con tale documentazione il team di revisione identifica e spiega le assunzioni che hanno portato a focalizzare
l’attività di revisione sulle aree in cui è più probabile il rischio di errori significativi massimizzando il tempo
disponibile per poter svolgere le attività di audit (Neutral – Presumptive Doubt – Complete Doubt)

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Documentare lo scetticismo professionale

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Documentare lo scetticismo professionale

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