Consiglio Nazionale dei Geologi - 30 agosto 2019 - Consiglio Nazionale dei ...
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LA NAZIONE Data 30-08-2019 Massa Carrara Lunigiana Pagina Foglio 4 1 I NODI DELL'AMBIENTE Veleni nella falda, cosa si aspetta? Sos dei medici 'Isde': «Troppi ritardi, siamo preoccupatissimi» VELENI nella falda apuana e nei terreni, cosa è pellata la Asl per quanto riguarda il Registro Tu cambiato a un anno e mezzo di distanza dalla fir mori? E' iniziata la raccolta dati sanitari sugli abi ma dell'ultimo accordo di programma per la mes tanti delle zone Sin/Sir?». D'altronde la sezione sa in sicurezza e bonifica dell'area Sin di Massa provinciale dell'Isde in passato si è occupata a Carrara? Se lo chiedono Alberto Rutili e Gioac fondo di questi temi: ha promosso vari corsi chino Cancemi della sezione apuana dell'associa all'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi per zione Medici per l'Ambiente Isde (International far conoscere gli studi più recenti sull'influsso Society ofDoctors for Environment), ente che da dello stato dell'ambiente sulla salute umana, lun Gli accordi firmati decenni segue le problematiche sanitarie legate go tutto il corso della vita. Alcuni corsi sono stati all'inquinamento ambientale a livello nazionale svolti con la collaborazione degli epidemiologi «In quale punto degli accordi e internazionale. Lo fanno con alcune domande del Cnr di Pisa, che partecipano allo studio 'Sen a suo tempp firmati ci dirette alle amministrazioni dei Comuni di Mas tieri', diretti dal professor Fabrizio Bianchi. Oggi troviamo? E stata attivata la sa e Carrara ed agli "attori" dell'accordo, come la l'associazione è «fortemente preoccupata per le cabina di regia composta dai Regione e il Ministero dell'ambiente: interrogati molte criticità sanitarie ambiente-correlate del quattro Enti per coordinare vi precisi che fanno riferimento anche alle ulti nostro territorio, caratterizzato dal sito Sin e Sir me e recenti analisi effettuate per conto di Soge - scrivono ancora -. Le analisi sulle acque di fal ed accelerare le varie sid, società in house del Ministero dell'ambiente, da e i risultati di Sentieri pubblicati entrambi a azioni?» e all'ultimo report di Sentieri, studio epidemiolo maggio mostrano la necessità di interventi urgen gico sulle aree inquinate in Italia, che ha preso in ti. La Zona industriale e le popolazioni di Massa considerazione anche il Sin apuano. «In quale e di Carrara hanno vissuto un pesante inquina Il nodo-bonifiche puntQ degli accordi a suo tempo firmati ci trovia mento chimico a partire dagli anni '50. Sversa mo? E stata attivata la cabina di regia composta menti e interramenti erano la regola, senza alcun «E' iniziato il progetto di dai quattro Enti per coordinare ed accelerare le controllo. Di bonifiche si parla dagli anni '90 ma bonifica? Dopo le ordinanze varie azioni? Sono completate le varie fasi dell'ac ci sembra che la situazione sia ancora in fase ini di maggio, quanti controlli cordo 2016? E' iniziato il progetto di bonifica? ziale. Eppure ci sono i finanziamenti (25 milioni sono stati effettuati? In quali Dopo le ordinanze sindacali di fine maggio a di euro, al momento ndr). Si tratta di intralci bu zone? Presso enti/strutture Massa e a Carrara, quanti controlli sono stati ef rocratici o di mancanza di capacità e di volontà - pubblici o privati? Con quali fettuati? In quali zone? Presso enti/strutture pub concludono-? La nostra associazione, e la popola risultati?» blici o privati? Con quali risultati? Viene inter- zione, sono in attesa». DOTTORI Da sinistra, Alberto Rutili e Gioacchino Cancemi, rappresentanti dei Medici per l'Ambiente lsde Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Data 30-08-2019 Pagina 41 Foglio 1 PINUCCIAMONTANARI L'economia circolare non è un sogno, ma un obiettivo raggiungibile L a sostenibilità ambien tial for Substituting Manpo sulla base del quale si sono ge le ecologiche, domus ecologi tale spesso richiamata wer for Energy'' , Geneviève stiti in Italia i rifiuti creava e che, cassonetti intelligenti. Il in dibattiti, conferen Redaye Walter Stabel delinea crea valore perso ovvero, ma terzo: realizzazione di un'im ze, seminari, per le cit rono la visione di un'econo teriali post consumo che fini piantistica sostenibile per ren tà è una delle sfide del presen mia circolare e il suo impatto scono in discariche ed incene dere Roma autosufficiente. te. I problemi legati a cambia sulla creazione di posti di lavo ritori. Ora invece la gestione Nel piano industriale "Roma menti climatici, perdita di bio ro, risparmio di risorse e ridu sostenibile dei rifiuti, in un'ot verso l'economia circolare" diversità, tutela dei paesaggi e zione dei rifiuti.La ricerca ven tica di economia circolare e erano previsti 13 impianti per dell'ambiente inteso come ne pubblicata nel 1982 nel li green economy, consente non i Raee, per materiali tessili-sa complesso ecosistema dei vi bro "Jobs for Tomorrow: The solo di diminuire l'impatto am nitari, ecc.) Da tutto ciò si rica venti esigono una risposta ur Potential for Substituting bientale dovuto a discariche vano materiali isolanti per edi gente attraverso concreti pia Manpower for Energy''. ed inceneritori, ma anche di lizia. Il nostro progetto riguar ni di resilienza ed adattamen I maggiori obiettivi dell'eco creare nuovi posti di lavoro dava un approccio culturale to. nomia circolare sono l'esten green, nonché recupero di ma ed industriale basato sul recu In tale prospettiva si inscri sione della vita dei prodotti, la teria prima e seconda. pero di materia. Abbiamo ap ve l'economia circolare, appli produzione di beni di lunga Il caso concreto su cui mi plicato questo, modello su cata al mondo dei rifiuti, termi durata, le attività di ricondi vorrei soffermare riguarda la 310mila utenze e circaS00mi ne generico per definire un si zionamento e la riduzione del Capitale d'Italia, ovvero la cit la abitanti. In pochissimi mesi stema economico pensato per la produzione di rifiuti. tà di Roma.Nel Piano per la ge abbiamo raggiunto una me potersi rigenerare da solo. Se Si insiste, inoltre, sull'impor stione sostenibile dei materia dia del 70% di raccolta diffe condo la definizione che ne dà tanza di vendere servizi piutto li post-consumo 2017/2021 renziata - con punte dell'80% la MacArthur Foundation, in sto che prodotti, in riferimen che è stato approvato dalla de a Ostia e nel decimo Munici un'economia circolare i flussi to al concetto della "functio libera 4 7del 2017avevamo in pio - e una media del 65% nel di materiali sono di due tipi: nal service economy'' che rien dicato, come indirizzo strate sesto ovvero in aree difficili co quelli biologici, in grado di es tra nella nozione più ampia di gico tre obiettivi. Il primo: ri me Tor Bellamonaca. Il nostro sere reintegrati nella biosfera, "performance Economy''. L'e duzione della produzione dei modello che si diversifica, te e quelli tecnici, destinati ad es sempio che vorrei portare nel rifiuti di 170.000 tonnellate, nendo conto delle diverse tipo sere rivalorizzati senza entra mio intervento al Festival di realizzando progetti concreti logie abitative e del territorio, re nella biosfera. Bioetica riguarda la gestione per ridurre la produzione Il se prevedeva l'utilizzo di porta a Nel 1976, in una rapporto sostenibile dei rifiuti, in un'ot condo: raggiungimento del porta tradizionale, cassonetti presentato alla Commissione tica di economia circolare. Il 70% di raccolta differenziata intelligenti, domus ecologi europea dal titolo "The Poten- modello di economia lineare attraverso il porta a porta, iso- che ed è replicabile nelle città grandi e piccole.- L'autrice è giurista e fa parte dell'Ecoistituto ReGe A SANTA MARGHERITA Al Festival di Bioetica si parla di ambiente Pinuccia Montanari è fra i relatori del Festival di Bioetica, oggi, per l'ultima giornata, a Santa Marghe rita. La giornata inizia alle 9 a Villa Durazzo ed è titolata "Per un si stema ecosostenibile". Alle 21, in piazza Caprera, spettacolo "Ange li senza ali". Alle 22.30 verrà con segnato il premio Bioetica Festi val a Telmo Pievani. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
30 Ago 2019 Ambiente, blitz di fine mandato di Costa: nominata nuova commissione Via Jacopo Giliberto Con un colpo di mano di fine mandato, il ministro uscente dell'Ambiente, Sergio Costa, sostituisce con un decreto dell'ultim'ora i 40 componenti della commissione Via-Vas. Nel frattempo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale sotto forma di Dpcm il regolamento che riorganizza il ministero dell'Ambiente, regolamento che entrerà in vigore il 12 settembre; tra le novità c'è la nascita della direzione generale Economia circolare mentre la direzione Crescita sostenibile avrà le competenze su Via, Vas e Aia. La commissione Via-Vas (valutazione d'impatto ambientale e valutazione ambientale strategica) è quel gruppo di esperti che valuta e approva (o boccia) i progetti di impianti e opere da realizzare. Il provvedimento è alla registrazione della Corte dei conti ed è protocollato dal ministero dell'Ambiente alla data del 20 agosto, cioè lo stesso giorno in cui Giuseppe Conte leggeva il suo appassionato intervento di dimissione dall'incarico davanti al Senato e davanti alle dirette tv. I 40 nuovi componenti della commissione Via-Vas Il ministero tuttavia precisa al Sole24Ore: «Tutto il procedimento di selezione attraverso un avviso pubblico, nonché le nomine, è stato fatto e concluso prima delle dimissioni del presidente del Consiglio». L'elenco delle 40 persone scelte da Costa è disponibile sul sito web www.ilsole24ore.com. Il decreto sulla commissione Via condizionerà la politica industriale e infrastrutturale per i prossimi 4 anni poiché all'esame dei commissari finiscono investimenti come la realizzazione di ferrovie, impianti, le strade, grandi ristrutturazioni urbanistiche, la ricerca di giacimenti, l'ampliamento dei porti, centrali elettriche, la posa di gasdotti, i dragaggi di fondali, le fabbriche e così via. «Una commissione importantissima — conferma il ministro dell'Ambiente Sergio Costa — perché effettua le valutazioni di impatto ambientale dei progetti, delle opere, dalle trivellazioni ai grandi impianti industriali, per intenderci. Ebbene, quella che fino a oggi ha operato era stata nominata più di dieci anni fa. Scaduta, ma non rinnovata e sulle nuove nomine decretate nella scorsa legislatura c'erano state inchieste e rilievi della Corte dei Conti». Il percorso ha seguito una procedura a evidenza pubblica attraverso un bando in cui chi volesse candidarsi poteva mandare il curriculum. I curriculum idonei alla selezione erano circa 1.200. P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved
Scuole e asili nido: Prorogate le scadenze per l’adeguamento antincendio 30/08/2019 Sulla Gazzetta ufficiale n. 188 del 12/08/2019 è stata pubblicata la legge 8 agosto 2019, n. 81 di conversione del decreto-legge 28 giugno 2019, n. 59 (Cosiddetto “decreto cultura) recante “Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali, di credito d’imposta per investimenti pubblicitari nei settori editoriale, televisivo e radiofonico, di normativa antincendio negli edifici scolastici e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020, nonché misure a favore degli istituti superiori musicali e delle accademie di belle arti non statali”. Nella conversione in legge del decreto-legge è stato inserito l’articolo 4- bis rubricato “Modifiche all’articolo 4 del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, e piano straordinario per l’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico” con cui al comma 2 è prorogato: 1. dal 31/12/2018 al 31/12/2021 il termine di adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici scolastici ed i locali adibiti a scuola, per i quali non si sia ancora provveduto;
2. dal 31/12/2018 al 31/12/2019 la scadenza per l'adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici ed i locali adibiti ad asilo nido, per i quali non si sia ancora provveduto. Al comma 1 del citato articolo 4-bis è, poi, precisato che con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca è definito un piano straordinario per l’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico. All’attuazione del piano straordinario, precedentemente indicato, sarà possibile provvedere si provvedere, nei limiti di 25 milioni di euro per l’anno 2019, di 25 milioni di euro per l’anno 2020 e di 48 milioni di euro per l’anno 2021, mediante utilizzo delle risorse assegnate al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri attuativo dell’articolo 1, commi 95 e 98, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. Al comma 3 del già citato articolo 4-bis è, anche, aggiunto che con decreto del Ministro dell’interno saranno definite idonee misure gestionali di mitigazione del rischio, da osservare sino al completamento dei lavori di adeguamento. Con lo stesso decreto, fermo restando il termine del 31 dicembre 2021, sono altresì definite scadenze differenziate per il completamento dei lavori di adeguamento a fasi successive. In allegato il testo della legge 8 agosto 2019, n. 81 ed il testo del decreto-legge 28 giugno 2019, n. 59 (Cosiddetto “decreto cultura) A cura di Redazione LavoriPubblici.it © Riproduzione riservata Documenti Allegati Decreto-legge 28 giugno 2019, n. 59 coordinato Legge 8 agosto 2019, n. 81
Principio di rotazione degli appalti non applicabile nelle procedure aperte 30/08/2019 La giurisprudenza sul principio di rotazione degli appalti che in questo primi tre anni e mezzo di applicazione del D.Lgs. n 50/2016 (c.d. Codice dei contratti) si arricchisce di nuovi interessanti particolari che ne definiscono ancora di più i contorni. Con la sentenza n. 1457 del 20 luglio 2019 la Sezione Prima del Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria ha accolto il ricorso presentato per l'annullamento della comunicazione di esclusione dalla procedura comminata all'odierno ricorrente. In particolare, la stazione appaltante aveva escluso dalla procedura di gara la ricorrente, precedente aggiudicataria dell'appalto, nonostante la procedura di gara non prevedesse alcuna limitazione delle ditte da invitare. Premesso che l'affidamento e l'esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di cui all'articolo 35 del Codice dei contratti avvengono nel rispetto dei principi di cui agli articoli 30, comma 1, 34 e 42, nonché del rispetto delprincipio di rotazione degli inviti e degli affidamenti e in modo da assicurare l'effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese, i giudici di primo grado hanno ricordato che le Linee guida ANAC n. 4 hanno individuato i casi in cui non si applica il principio di rotazione, ovvero:
• l’affidamento tramite procedura ordinaria; • quando l’affidamento avvenga con procedura aperta al mercato nella quale la stazione appaltante non operi alcuna limitazione in ordine al numero di operatori economici tra i quali effettuare la selezione; • quando la stazione appaltante motiva la scelta ricadente sull’affidatario precedente in considerazione della particolare struttura del mercato e della riscontrata effettiva assenza di alternative, tenuto altresì conto del grado di soddisfazione maturato a conclusione del precedente rapporto contrattuale (esecuzione a regola d’arte e qualità della prestazione, nel rispetto dei tempi e dei costi pattuiti) e della competitività del prezzo offerto rispetto alla media dei prezzi praticati nel settore di mercato di riferimento. Nel caso di specie, pur non essendo una procedura ordinaria, l’avviso prevedeva in ordine alla “fase successiva alle candidature” che “Nel caso di presentazione di un numero di manifestazioni di interesse superiori a 5 la Stazione Appaltante inviterà alla successiva manifestazione di interesse TUTTI coloro i quali avranno presentato regolare istanza di interesse”, dunque senza limitazione alcuna numero di operatori economici tra i quali effettuare la selezione. Ne deriva che in questo caso il principio di rotazione delle offerte non è applicabile e l'esclusione dalla gara è illegittima. Iscriviti allo Speciale Codice dei contratti e ricevi tutti gli aggiornamenti. A cura di Redazione LavoriPubblici.it © Riproduzione riservata Documenti Allegati Sentenza TAR Calabria 20 luglio 2019, n. 1457 Linee guida ANAC n. 4 D.Lgs. n. 50/2016
Sblocca Cantieri e Codice dei contratti: la Regione Siciliana aggiorna la Guida alla redazione dei Bandi 30/08/2019 Aggiornati allo Sblocca Cantieri i Bandi Tipo per l'affidamento dei servizi di architettura e ingegneria e per i concorsi di progettazione e di idee della Regione Siciliana. È stato, infatti, emanato il Decreto del Direttore Generale n. 616 del 27 agosto 2019 recante "Aggiornamento dei Bandi Tipo a seguito del D.L. n. 32/2019 convertito con l. 55/2019" con il quale si prende atto delle modifiche introdotte al D.Lgs. n 50/2016 (c.d. Codice dei contratti) dal D.L. n. 32/2019 (c.d. Decreto Sblocca Cantieri), convertito dalla Legge 14 giugno 2019, n. 55. Ricordiamo che i Bandi Tipo erano stati pubblicati con Decreto 5 dicembre 2018, n. 30/Gab dell'Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana (leggi articolo). Di seguito l'elenco completo a cui le stazioni appaltanti potranno fare riferimento, in relazione alla procedura di affidamento da adottare. Bandi tipo concorsi Il Modello A1-C costituisce uno schema del bando di concorso di progettazione ad unico grado (art. 154), finalizzato all’acquisizione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica, con l’affidamento al vincitore, previa procedura negoziata senza bando, dei successivi livelli della progettazione, come previsto dall’art.152 comma 5 del codice. Le stazioni appaltanti possono utilizzare tale bando nei casi previsti
dall’art.23 comma 2 del codice in cui non ricorrono le condizioni di cui all’art.154 comma 4; Il Modello A2-C costituisce uno schema del bando di concorso di progettazione a due gradi, finalizzato all’acquisizione, nel primo grado, di proposte ideative e , nel secondo grado, di un progetto di fattibilità tecnica ed economica, con l’affidamento al vincitore, previa procedura negoziata senza bando di cui all’art. 63 del codice, dei successivi livelli della progettazione, come previsto dall’art.152 comma 5 dello stesso codice. Le stazioni appaltanti possono utilizzare tale bando nei casi previsti dall’art.154 comma 4 del codice (In caso di intervento di particolare rilevanza e complessità). Il Modello A3-C costituisce uno schema del bando di concorso di idee ad unico grado, finalizzato all’acquisizione di proposte ideative da sviluppare successivamente con i tre livelli della progettazione, attraverso l’affidamento al vincitore, previa procedura negoziata (art.63 del codice) dei successivi livelli della progettazione, come previsto dall’art.156 comma 6 del codice. Le stazioni appaltanti possono utilizzare tale bando in applicazione all’art.156 del codice. Bandi tipo Servizi di Architettura e Ingegneria Il Modello B1-SAI* costituisce lo schema dell’Avviso esplorativo che le stazioni appaltanti possono adottare per acquisire le manifestazioni di interesse di Operatori Economici (di seguito, per sintesi, “OO.EE.”) all'affidamento di incarico per servizi tecnici di architettura e ingegneria, per corrispettivi stimati di importo inferiore a 40.000 euro (affidamento diretto, ai sensi dell’art. 36 comma 2 lettera a del codice). Il Modello B2-SAI* costituisce lo schema dell’Avviso esplorativo che le stazioni appaltanti possono adottare per acquisire manifestazioni di interesse di OO.EE. all'affidamento di incarico per servizi tecnici di architettura e ingegneria, per corrispettivi di importo stimato pari o superiore a 40.000 euro ed inferiore a 100.000 euro (affidamento diretto previa consultazione di almeno cinque OO.EE, ai sensi dell’art. 36, comma 2 lettera b del codice); Il Modello B3-SAI costituisce uno schema del disciplinare di gara a supporto delle procedure di affidamento ai sensi dell’art.36 comma 2 lettera b) del codice, per affidamenti di SAI di importo inferiore a 100.000 euro (il presente modello costituisce allegato e parte integrante del modello B4-SAI); Il Modello B4-SAI costituisce uno schema della lettera di invito da inviare agli Operatori Economici selezionati per partecipare alle procedure di affidamento di cui al punto precedente.
Il Modello B5-SAI costituisce uno schema di bando per le procedure aperte e per le procedure ristrette, ai sensi degli articoli 60 e 61 del codice (SAI di importo stimato pari o superiore a 100.000 euro); Il Modello B6-SAI** costituisce lo schema del disciplinare di gara a supporto delle procedure aperte ai sensi dell’art.60 del codice, con due annotazioni evidenziate in rosso nella premessa, richiamate nel corpo del documento, a seguito dell’entrata in vigore del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito in legge 14 giugno 2019, n. 55. Il Modello B7-SAI costituisce uno schema del disciplinare di gara a supporto del bando per le procedure ristrette ai sensi dell’art.61 con la riduzione del numero di candidati, prevista dall’articolo 91 del codice (allegato alla lettera di invito di cui al modello B.8 di cui fa parte integrante); Il Modello B8-SAI costituisce uno schema della lettera di invito che le stazioni appaltanti inviano agli OO.EE. individuati, a seguito della pubblicazione del bando/avviso di cui al modello B.5, per partecipare ad una procedura ristretta per l’affidamento di S.A.I. di importo stimato pari o superiore a 100.000 euro. Il Modello B9-SAI-Allegati 1-2 riproduce integralmente gli allegati al Bando tipo ANAC n. 3 e costituisce supporto ai disciplinari B3-SAI, B4-SAI, B7-SAI. In premessa sono state inserite alcune indicazioni contenute nella Nota illustrativa allegata al Bando tipo ANAC n. 3 ritenuti di interesse per la redazione di bandi di gara idonei, con sottolineatura dei passaggi di maggiore rilievo. * I modelli B1-SAI e B2-SAI sono utilizzati solo nei casi motivati in cui la stazione appaltante non può ricorrere all’Albo Unico, costituito presso il Dipartimento Regionale Tecnico, ai sensi dell’art.12 della L.R.12/2011. ** Il modello B4-SAI riproduce integralmente il bando n°3 redatto dall’ANAC ed approvato dalla stessa Autorità con delibera n°723/2018. A cura di Redazione LavoriPubblici.it © Riproduzione riservata Documenti Allegati D.D.G. Regione Siciliana 27 agosto 2019, n. 616
Sblocca Cantieri e Codice dei contratti, Confindustria Anie: 'Proseguire per dare nuova linfa al settore' 30/08/2019 Confindustria ANIE ha ribadito la necessità di proseguire con il decreto Sblocca Cantieri al fine di dare nuova linfa a un settore strategico per la crescita del Sistema Paese ma che risulta essere ancora troppo vincolato da normative del passato. In questo senso, Confindustria ANIE ha auspicato che l’attuale condizione in cui versa l’Esecutivo non comprometta il lavoro svolto sino ad ora relativo alla riforma del Codice Appalti e che i diversi provvedimenti necessari per portare a regime le modifiche introdotte dal decreto Sblocca Cantieri - nomina dei Commissari e soprattutto Regolamento Unico di esecuzione ed attuazione – non restino incompiute. La Federazione, da sempre condivide la scelta di reintrodurre un Regolamento Esecutivo al fine di garantire una maggior certezza del diritto rispetto agli strumenti di Soft Law. I lavori per l’adozione del Regolamento, infatti, sono già entrati nel vivo lo scorso 15 luglio con l’avvio della consultazione pubblica da parte del MIT la cui chiusura è prevista per il prossimo 2 settembre.
L’adozione del Regolamento e dei 7 Decreti attuativi previsti nel Decreto Sblocca Cantieri vanno a sommarsi agli altri 271 Decreti che sono in attesa di un input politico per andare avanti. Il rischio per il settore degli Appalti è che una volta superata l’attuale situazione di crisi le priorità del nuovo Esecutivo, si concentrino altrove, non corrispondendo più a quelle del Governo uscente. © Riproduzione riservata Documenti Allegati Decreto Sblocca Cantieri 6
Ricostruzione post terremoto Abruzzo, Liris: 'Bene risultato raggiunto dal presidente Marsilio' 30/08/2019 "Il risultato ottenuto ieri dal Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in sede di Cabina di Coordinamento Sisma 2016, è frutto di una intensa attività di coordinamento che ha coinvolto la Regione su diversi livelli". Queste le parole dell'assessore al bilancio della Regione Abruzzo Guido Quintino Liris. "All’azione di impulso si è infatti affiancato un efficace lavoro di elaborazione di proposte emendative di provvedimenti normativi di rango primario e secondario. Le integrazioni presentate dalla Regione Abruzzo ed in parte accolte nella fase di conversione del decreto Sblocca Cantieri - afferma Liris - consentono oggi l’assunzione di un numero di figure professionali tecniche da dislocare presso i comuni del cratere sismico stimabile in almeno 20 unità; a queste si andrà ad aggiungere una seconda quota di personale, di trenta dipendenti, assegnata ieri a seguito della ripartizione delle ulteriori 200 unità di personale previste dal Legislatore nazionale per il disbrigo delle pratiche cosiddette “di danno lieve” da parte delle amministrazioni comunali". "Il puntuale lavoro svolto in questi primi mesi - ha aggiunto l'assessore al bilancio - ha consentito al governo regionale di evidenziare una analitica dimostrazione dell’effettivo livello di danno dei territori coinvolti dalla crisi sismica, ottenendo così
un rilevante aumento della quota di riparto passando dal 10% al 15% attraverso la costante opera di sensibilizzazione degli organismi preposti. L’ottenimento di una percentuale di riparto per il personale sensibilmente maggiore rispetto a quella sino ad oggi applicata, consentirà inoltre all’Abruzzo di rivendicare il peso che gli spetta anche nella distribuzione delle imminenti risorse finanziarie relative all’edilizia sociale, la cui ordinanza è in fase di elaborazione finale”. © Riproduzione riservata
Antincendio, 98 milioni in 3 anni per la messa a norma delle scuole di Paola Mammarella Nel frattempo, prorogati a fine 2019 i termini per l’adeguamento degli asili nido e a fine 2021 per le scuole pubbliche Foto: vaitekune-©-123RF 30/08/2019 – Nuova proroga per l’adeguamento antincendio di asili nido e scuole. Lo ha stabilito l’articolo 4-bis della Legge 81/2019, con cui è stato predisposto il piano straordinario per l'adeguamento. Antincendio, piano straordinario per l’adeguamento La legge, entrata in vigore il 13 agosto, stanzia 98 milioni di euro complessivi per un Piano straordinario per l'adeguamento alla normativa antincendio degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico. Il piano avrà durata triennale. Le risorse sono state ripartite in questo modo: 25 milioni di euro per l'anno 2019, 25 milioni per il 2020 e 48 milioni per il 2021. Un decreto interministeriale, che dovrà essere adottato dal ministero dell’Interno in accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca (Miur) definirà le misure gestionali di mitigazione del rischio, da osservare sino al completamento dei lavori di adeguamento. Il decreto stabilirà anche le scadenze differenziate per il completamento dei lavori di adeguamento a fasi successive. Antincendio, prorogati i termini per l’adeguamento
Per rendere possibile l'attuazione del piano, i termini per l’adeguamento alla normativa antincendio vengono spostati più in là. Per le scuole pubbliche, il termine è prorogato al 31 dicembre 2021. Dopo queste date, tutte le scuole dovranno essere dotate del Certificato Prevenzione Incendi (che dal 2011 è diventato Segnalazione Certificata Inizio Attività – SCIA antincendio) e dovranno rispettare le disposizioni delle “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” (DM 26 agosto 1992) o, in alternativa, delle “Norme tecniche di prevenzione incendi per le attività scolastiche” (DM 7 agosto 2017). Per gli asili nido, la proroga è stata fissata al 31 dicembre 2019. Il termine è riferito ai requisiti previsti dall’articolo 6, comma 1, lettera a) del DM 16 luglio 2014 “Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli asili nido”. Per i requisiti previsti dallo stesso articolo 6, comma 1, lettera b) e lettera c), del citato decreto, le scadenze per l’adeguamento sono rispettivamente il 31 dicembre 2020 ed il 31 dicembre 2023. La proroga dei termini per l’adeguamento alla normativa antincendio non è una novità. Lo slittamento al 2019 e al 2021 era stato disposto con un emendamento alla Legge sulle semplificazioni. La proposta non era però andata a buon fine, creando un limbo ora risolto. © Riproduzione riservata Norme correlate Legge dello Stato 08/08/2019 n.81 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 giugno 2019, n. 59, recante misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attivita' del Ministero per i beni e le attivita' culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020 Decreto Ministeriale 07/08/2017 Ministero dell'Interno - Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività scolastiche, ai sensi dell'art. 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 Decreto Ministeriale 16/07/2014 Ministero dell’Interno - Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli asili nido Decreto Ministeriale 26/08/1992 Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica.
Riqualificazione sismica, bandi da 13,5 milioni di euro in Lazio e Sicilia di Alessandra Marra Dal Demanio gare per audit energetico e sismico su 162 immobili tra cui Palazzo Madama e Viminale 30/08/2019 – Proseguono le operazioni legate al Piano di riduzione del rischio sismico degli immobili dello Stato ad opera dell’Agenzia del Demanio. Sono state, infatti, pubblicate due gare, una in Sicilia e l’altra nel Lazio. Audit sismico-energetico: in Sicilia bando da 5 milioni Il bando prevede l’affidamento dei servizi di verifica di vulnerabilità sismica, audit energetici, rilievi tecnici e progetti di fattibilità tecnico-economica (PFTE) degli immobili, per un importo complessivo a base d’asta pari a 5.060.113,99 euro. Si tratta di 8 lotti che riuniscono 47 edifici, alcuni dei quali sono da considerarsi di pregio. I beni si trovano nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani. Tra i beni di maggiore pregio si
evidenziano la caserma “G. Guccione” Compagnia Carabinieri a Caltanissetta, il Palazzo delle Finanze a Catania, il Palazzo di Giustizia a Messina e infine, a Palermo, la caserma Lungaro Porrazzi e Villa Palagonia – Istituto Penale per Minorenni. Il termine per la presentazione delle offerte, che avverrà tramite sistema telematico, è il 13 settembre 2019 alle ore 12, mentre la gara si terrà il 26 settembre 2019, a partire dalle ore 10, negli Uffici della Direzione Regionale Sicilia a Palermo. Il criterio di aggiudicazione è l’offerta economicamente più vantaggiosa. Si segnala, inoltre, che ciascun concorrente potrà presentare un’offerta per un numero massimo di due lotti. Tutti i dettagli sul bando e la relativa documentazione sono disponibili nella sezione Gare e aste dell’Agenzia del Demanio. Riqualificazione sismica: il bando nel Lazio La gara prevede l’affidamento dei servizi di verifica di vulnerabilità sismica, diagnosi energetica, rilievi tecnici da realizzare in modalità BIM, oltre alla redazione di un Piano di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE). In totale saranno interessati 17 compendi immobiliari, a loro volta composti da un totale di 115 edifici distribuiti in tutta la città per un importo complessivo a base di gara di 8.651.633,97 euro. Tra gli immobili coinvolti anche gli edifici storici che ospitano importanti istituzioni: Palazzo Madama, sede del Senato; il Viminale, sede del Ministero dell’Interno; la sede della Corte dei Conti di via Baiamonti; la Caserma Alessandro Negri di Sanfront che ospita il Reggimento Corazzieri; la caserma della Guardia di Finanza Raffaele Cadorna di via dell’Olmata; la sede dei Carabinieri Forestali in via G. Carducci.
Il termine per la presentazione delle offerte, che dovrà avvenire tramite sistema telematico, è fissato per il 2 ottobre prossimo alle ore 12.00. Il criterio di aggiudicazione è l’offerta economicamente più vantaggiosa. Tutti i dettagli sul bando e la relativa documentazione sono disponibili nella sezione Gare e aste dell’Agenzia del Demanio. © Riproduzione riservata
Cambio di governo, ANIE: proseguire con lo Sblocca-cantieri Venerdì 30 Agosto 2019 Venerdì, 30/08/2019 - ore 10:27:51 Cambio di governo, ANIE: proseguire con lo Sblocca-cantieri “Fondamentale è mettere mano al Regolamento esecutivo che garantisca maggiore certezza del diritto” La Federazione Anie ha ribadito in una nota “la necessità di proseguire col decreto Sblocca Cantieri, per dare nuova linfa a un settore strategico per la crescita del Sistema Paese, ma che risulta ancora troppo vincolato da normative del passato“. L’auspicio è che nel cambio di governo “i diversi provvedimenti necessari per portare a regime le modifiche introdotte dal decreto Sblocca Cantieri non restino incompiute. Fondamentale è mettere mano al Regolamento esecutivo che garantisca maggiore certezza del diritto, per cui i lavori sono già entrati nel vivo lo scorso 15 luglio con l’avvio della consultazione pubblica da parte del Mit e la cui chiusura è prevista per il prossimo 2 settembre. La richiesta è che gli appalti e le infrastrutture, una volta superata l’attuale crisi, siano una priorità del nuovo Esecutivo”. Leggi anche: “Codice dei contratti e Legge Sblocca-cantieri: nuovo calcolo soglia di anomalia”
Valutazione d'impatto ambientale, nuova modulistica nelle Marche Giovedì 29 Agosto 2019 Valutazione d'impatto ambientale, nuova modulistica nelle Marche I nuovi moduli sono stati adeguati alla L.r. 11/2019 entrata in vigore il 1 giugno 2019 La Regione Marche, con il Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali, Qualità dell'Aria e Protezione Naturalistica (DDPF VAA) n. 159 del 08.08.2019, ha approvato la nuova Modulistica adeguata alla L.r. 11/2019 per i procedimenti di: - Rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico di cui all'art. 27 bis del D.lgs. n. 152/06, che include, tra gli altri, il provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), - Verifica di assoggettabilità a VIA di cui all'art. 19 del D.lgs. n. 152/06, - Definizione del livello di dettaglio degli elaborati progettuali di cui all'art. 20 del D.lgs. n. 152/06 - Definizione dei contenuti dello Studio di Impatto Ambientale di cui all'art. 21 del D.lgs. n. 152/06. Sono stati inoltre approvati: - il Modulo per la richiesta di Valutazione Preliminare di cui all'art. 6, comma 9, del D.lgs. n. 152/06 - il Modulo per la presentazione delle osservazioni da parte del pubblico interessato Il DDPF VAA n. 159 del 08.08.2019 annulla e sostituisce i precedenti decreti relativi alla Modulistica VIA (vale a dire il DDPF VAA n. 229/2018 e n. 144/2018).
Ricordiamo che dal 01/06/2019 è in vigore nelle Marche la nuova legge regionale n. 11 del 9 maggio 2019 recante "Disposizioni in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)”. La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è un procedimento su istanza di parte che si effettua per individuare, descrivere e valutare gli impatti negativi significativi di un progetto, pubblico o privato, sull'ambiente e sul patrimonio culturale. Le norme vigenti distinguono i progetti da sottoporre direttamente a VIA (Allegati II e III alla parte seconda del D.lgs. n. 152/06), in quanto ritenuti sempre forieri di potenziali impatti negativi e significativi, da quelli per cui è necessario procedere preliminarmente ad una verifica di assoggettabilità – c.d. screening (Allegato IV alla parte seconda del D.lgs. n. 152/06), in quanto i possibili impatti ambientali negativi e significativi dipendono da una serie di circostanze/criteri, puntualmente elencati (Allegato V alla parte seconda del D.lgs. n. 152/06). La suddivisione in diversi allegati degli elenchi di progetti operata dal D.lgs. n. 152/06 ha anche la funzione di individuare le diverse competenze tra Stato (Allegato II – progetti sottoposti a VIA di competenza statale) e Regioni e Province Autonome (Allegati III e IV – progetti sottoposti a VIA e a verifica di assoggettabilità rispettivamente di competenza di regioni e province autonome). A propria volta la Regione Marche, con L.r. n. 11/2019 (vedi Allegati A1, A2, B1 e B2) ha ripartito la competenza per la VIA e/o lo screening dei progetti ad essa assegnati dalla legge statale tra la Regione e le Province. Si segnala, infine, che per stabilire se uno dei progetti elencati nell’Allegato IV alla parte seconda del D.lgs. n. 152/06 debba o meno essere sottoposto a screening è necessario leggere tale allegato in combinato disposto con il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 30-03-2015 recante “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome, previsto dall'articolo 15 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, specifici (es. per il cumulo con altri progetti, perché ricadono in aree sensibili o in cui i livelli di qualità posti dalle norme europee siano superati, ecc) le soglie dimensionali dei progetti di cui al succitato Allegato IV siano dimezzate ai fini dell’applicazione dello screening. Allegati dell'articolo Marche-DDPFVAAn159del08_08_2019-unito.pdf
i dati dei due contatori al 31 luglio 2019 Giovedì 29 Agosto 2019 Conto termico e incentivi Fer non fotovoltaiche: i dati dei due contatori al 31 luglio 2019 Per le rinnovabili non Fv il contatore è a quota 4,866 miliardi di euro, in aumento rispetto al mese precedente (+101 € mln). Per il conto termico l'impegno di spesa per il 2019 ammonta complessivamente a 228 milioni, con un incremento di 18 milioni Il contatore delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche ha indicato, lo scorso 31 luglio, un costo indicativo medio di 4,866 miliardi di euro. Tale ammontare va confrontato con il tetto di 5,8 miliardi di euro, ed è in aumento rispetto al mese precedente (+101 € mln), principalmente per i segnali di riduzione del prezzo dell'energia. Il presente aggiornamento include anche l'onere relativo al registro per gli impianti alimentati a biogas, la cui graduatoria è stata pubblicata dal GSE il giorno 8 luglio 2019. Nel contatore rientrano gli oneri d'incentivazione riguardanti gli impianti CIP6 (quota rinnovabile), l'incentivo sostitutivo dei Certificati Verdi e le Tariffe Onnicomprensive(DM 18/12/2008), gli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il solare termodinamico e quelli in esercizio ai sensi del DM 6/7/2012 e del DM 23/6/2016 (FER non fotovoltaiche).
CONTO TERMICO, AGGIORNATO IL CONTATORE AL 1°AGOSTO 2019. Il GSE ha anche aggiornato sulla sua homepage il Contatore del Conto Termico (D.M. 28/12/12 e D.M. 16/02/2016) che consente di monitorare l'andamento degli incentivi impegnati attraverso questo meccanismo che supporta la realizzazione di interventi di efficienza energetica e impianti termici alimentati a fonti rinnovabili presso privati e pubbliche amministrazioni. Dall'avvio del meccanismo ad oggi sono pervenute circa 236 mila richieste di incentivi, alle quali corrisponde un ammontare di incentivi impegnati di 649 milioni, di cui 171 milioni per interventi realizzati dalla pubblica amministrazione e 478 milioni per interventi realizzati da privati. L'impegno di spesa per il 2019 del Conto Termico ammonta complessivamente a 228 milioni, con un incremento di 18 milioni rispetto al mese precedente per effetto delle nuove richieste ammesse agli incentivi per le quali è previsto il pagamento dei corrispettivi nell'anno in corso. L'impegno di spesa per il 2019 è rivolto per 169 milioni ad interventi realizzati da privati e 59 milioni ad interventi realizzati dalla PA di cui 34 mediante prenotazione. I tre importi di incentivi impegnati sono compatibili con i limiti di spesa annui previsti per privati, PA e prenotazioni nel meccanismo pari rispettivamente a 700, 200 e 100 mln.
È nata la nuova commissione Via-Vas Giovedì 29 Agosto 2019 È nata la nuova commissione Via-Vas Selezionati i nuovi 40 commissari tra i 1200 curricula pervenuti È nata la nuova commissione Via-Vas. Dopo un avviso pubblico, un’attenta e accurata selezione durata otto mesi, le diverse commissioni di valutazione istituite presso il Ministero dell’Ambiente e costituite da professori universitari e giuristi, hanno scelto i candidati più idonei tra i 1200 curricula pervenuti. Una partecipazione imponente da parte di tantissimi esperti e professionisti che hanno risposto al primo avviso pubblico mai pubblicato per comporre la commissione Via Vas. “Una commissione importantissima – spiega il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – perché effettua le valutazioni di impatto ambientale dei progetti, delle opere, dalle trivellazioni ai grandi impianti industriali, per intenderci. Ebbene, quella che fino ad oggi ha operato era stata nominata più di dieci anni fa. Scaduta, ma non rinnovata e sulle nuove nomine decretate nella scorsa legislatura c’erano state inchieste e rilievi della Corte dei Conti”. La selezione è avvenuta nella massima trasparenza e ha permesso di individuare profili più mirati rispetto al passato quando erano scelti, con chiamata diretta, prevalentemente giuristi. Adesso, invece, 25 componenti su 40 sono ingegneri ambientali, geologi, biologi, geografi, agronomi, ecc. E soprattutto fanno parte della nuova commissione economisti e medici. “Perché tra ambiente e salute c’è un rapporto imprescindibile”, sottolinea il Ministro Costa.
Nel 2014 e nel 2015 le precedenti nomine effettuate nella scorsa legislatura furono bocciate dalla Corte dei Conti per scarsa trasparenza nella selezione. Da qui, nel 2018, la scelta del ministro dell’Ambiente Sergio Costa di avviare una procedura trasparente con una call pubblica e commissioni selezionatrici. “Sono felice di annunciare che i nuovi 40 commissari sono pronti ad entrare in azione per il bene del Paese”. Questa la composizione della Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale Via- Vas: Area ambientale: ing. Luigi Boeri, ing. Giorgio Cesari, prof. ing. Giovanni De Marinis, prof. ing. Mario Grosso, ing. Lorenzo Lombardi, prof. ing. Antonio Messineo, prof. ing. Francesco Pirozzi, prof. ing. Adriana Del Borghi, prof. ing. Maurizio Giugni, prof. ing. Monica Pasca, ing. Bernardo Sera, prof. Roberto Danovaro, dott.ssa Simona Rania, dott.ssa Concetta Fabozzi, arch. Paola Andreolini, dott. Vincenzo Chiera, arch. Carmela Melania Cavelli, dott. Gian Marco Luberti, dott.ssa Antonella Buccianti, dott. Giorgio Galotti, prof.ssa Albina Colella, dott. Lorenzo Ciccarese, dott. Mauro Rotatori, dott. Gianluigi De Gennaro, dott. Marco Marchetti. Area giuridica: cons. Massimiliano Atelli, avv. Paola Brambilla, prof. avv. Ginevra Cerrina Feroni, cons. Alfredo Montagna, prof. avv. Tommaso Edoardo Frosini, prof. Elda Turco, cons. Maria Grazia Vivarelli, prof. Gabriella De Giorgi. Area economica: prof. Massimo Ciambotti, dott. Arturo Siniscalchi, prof. Stefania Tonin, prof. Carlo Giacomini. Area salute pubblica: prof. Giorgio Assennato, dott.ssa Maria Grazia Petronio, prof. Annamaria Panico I Commissari durano in carica quattro anni a decorrere dalla data di insediamento della Commissione. Allegati dell'articolo decreto_commissione_via_vas_1_fin.pdf
il modello di certificazione per il 2020 Giovedì 29 Agosto 2019 Contributi opere di messa in sicurezza edifici e territorio: il modello di certificazione per il 2020 I comuni, entro il termine perentorio delle ore 24,00 del 15 settembre 2019, per l'anno 2020, trasmettono la certificazione esclusivamente con modalità telematica Sulla Gazzetta Ufficiale n.188 del 12 agosto 2019 è pubblicato il decreto 2 agosto 2019 del Ministero dell'Interno, avente ad oggetto “Approvazione del modello di certificazione informatizzato da utilizzare per la richiesta di contributi per interventi riferiti ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, per l'anno 2020, previsti dall'articolo 1, comma 853 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 - legge di bilancio 2018”. Il provvedimento approva il modello A di certificazione informatizzato con il quale i comuni comunicano la richiesta di contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Il modello cartaceo, allegato modello A al presente decreto, costituisce solo la rappresentazione grafica del modello vero e proprio presente sui sistemi informatizzati del Ministero dell'interno - Direzione centrale della finanza locale. La certificazione dovra' essere compilata esclusivamente con metodologia informatica, avvalendosi dell'apposito documento informatizzato che sara' messo a disposizione degli enti sul sito web istituzionale della Direzione centrale della finanza locale, nell'«Area certificati».
MODALITA' E TERMINI DI TRASMISSIONE. Per la validita' della comunicazione, i comuni, entro il termine perentorio, a pena di decadenza, delle ore 24,00 del 15 settembre 2019, per l'anno 2020, trasmettono la certificazione di cui all'allegato modello A, esclusivamente con modalita' telematica, munita della sottoscrizione, mediante apposizione di firma digitale, del rappresentante legale e del responsabile del servizio finanziario. COMUNI RICHIEDENTI IL CONTRIBUTO. Hanno facolta' di richiedere i contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, previsti dall'art. 1, comma 853 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 e commi dal 140 al 142 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, i comuni che non risultano beneficiare delle risorse di cui all'art. 1, comma 974, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, per la realizzazione di opere che non siano integralmente finanziate da altri soggetti, presentando apposita domanda al Ministero dell'intemo - Direzione centrale della finanza locale, con le modalita' ed i termini di cui all'art. 3. Ciascun comune puo' fare richiesta di contributo per una o piu' opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio e non puo' chiedere contributi di importo superiore al limite massimo di: a) 1.000.000 di euro per i comuni con una popolazione fino a 5.000 abitanti; b) 2.500.000 di euro per i comuni con popolazione da 5.001 a 25.000 abitanti; c) 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti TIPOLOGIE DI INVESTIMENTO. Il contributo erariale di cui al precedente art. 1, comma 1, puo' essere richiesto solo per la realizzazione di investimenti, indicati dai commi 2, 3 e 4, secondo il seguente ordine di priorita': a) messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico; b) investimenti di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti; c) investimenti di messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprieta' dell'ente. Interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico ammissibili: a) di tipo preventivo nelle aree che presentano elevato rischio di frana o idraulico, attestato dal competente personale tecnico dell'ente o di altre istituzioni anche sulla base dei dati Ispra per la riduzione del rischio e l'aumento della resilienza del territorio; b) di ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamita' naturali, nonche' di aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico o di frana. Interventi di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti ammissibili: a) manutenzione straordinaria del manto stradale e messa in sicurezza dei tratti di viabilita' (escluse la costruzione di nuove rotonde e sostituzione tappeto stradale per usura e la sostituzione dei pali della luce); b) manutenzione straordinaria su ponti e viadotti, ivi inclusa la demolizione e ricostruzione. Interventi di messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e altre strutture di proprieta' dell'ente, ammissibili:
a) manutenzione straordinaria per miglioramento sismico per messa in sicurezza dell'edificio a garanzia della sicurezza dell'utenza; b) manutenzione straordinaria di adeguamento impiantistico e antincendio; c) manutenzione straordinaria per accessibilita' e abbattimento barriere architettoniche. Per garantire il rispetto dei termini di cui all'art. 1, comma 143 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 di affidamento dei lavori, le opere pubbliche di valore superiore a 1.000.000 di euro, devono presentare al momento della richiesta di contributo un livello di progettazione utile per attivare le procedure di affidamento dei lavori. Tale livello di progettazione e' verificato, prima dell'assegnazione del contributo, attraverso il sistema di monitoraggio delle opere pubbliche (MOP) nell'ambito della Banca dati delle amministrazioni pubbliche (BDAP). A tal fine entro il 15 ottobre 2019 gli enti, accedendo al MOP, verificano e, se necessario, integrano le informazioni sul livello di progettazione di ogni intervento identificato dal Codice unico di progetto (CUP). Gli interventi devono essere identificati dal CUP classificati secondo i settori e sotto-settori indicati di seguito, pena esclusione dal contributo: a) settore Infrastrutture di trasporto - sotto-settore Stradali; b) settore Infrastrutture ambientali e risorse idriche - sotto-settore Difesa del suolo oppure Protezione, valorizzazione e fruizione dell'ambiente oppure Riassetto e recupero di siti urbani e produttivi oppure Risorse idriche e acque reflue; c) settore Infrastrutture sociali - sotto-settore Sociali e scolastiche oppure Abitative oppure Sanitarie oppure Difesa oppure Direzionali e amministrative oppure Giudiziarie e penitenziarie oppure Pubblica sicurezza. Allegati dell'articolo Ministero-Interno-decreto-2-agosto-2019-Gazzetta.pdf Modello-A.pdf
bando da 8,6 milioni del Demanio Giovedì 29 Agosto 2019 Riqualificazione sismica di Palazzo Madama e del Viminale: bando da 8,6 milioni del Demanio Saranno interessati 17 compendi immobiliari, a loro volta composti da un totale di 115 edifici distribuiti in tutta Roma per un importo complessivo a base di gara di 8.651.633,97 euro L’Agenzia del Demanio ha pubblicato un bando per la riqualificazione sismica di beni dello Stato a Roma. La gara prevede l’affidamento dei servizi di verifica di vulnerabilità sismica, diagnosi energetica, rilievi tecnici da realizzare in modalità BIM, oltre alla redazione di un Piano di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE). Tra gli immobili coinvolti anche gli edifici storici che ospitano importanti istituzioni: Palazzo Madama, sede del Senato; il Viminale, sede del Ministero dell’Interno; la sede della Corte dei Conti di via Baiamonti; la Caserma Alessandro Negri di Sanfront che ospita il Reggimento Corazzieri; la caserma della Guardia di Finanza Raffaele Cadorna di via dell’Olmata; la sede dei Carabinieri Forestali in via G. Carducci. In totale saranno interessati 17 compendi immobiliari, a loro volta composti da un totale di 115 edifici distribuiti in tutta la città per un importo complessivo a base di gara di 8.651.633,97 euro. Il termine per la presentazione delle offerte, che dovrà avvenire tramite sistema telematico, è fissato per il 2 ottobre prossimo alle ore 12.00. Il criterio di aggiudicazione è l’offerta economicamente più vantaggiosa. Tutti i dettagli sul bando e la relativa documentazione sono disponibili nella sezione Gare e aste.
GLI ISA VANNO RICALCOLATI, LO DICE IL MEF Le associazioni dei commercialisti sono sul piede di guerra per le modifiche agli Indici sintetici di affidabilità fiscale apportate con il DM 9 agosto 2019. Di cosa si tratta? Bisognerà davvero rifare i conti? Di Redazione Tecnica - 30 agosto 2019 © RIPRODUZIONE RISERVATA I commercialisti avevano chiesto lo slittamento del provvedimento contenente le modifiche agli ISA (Dm 9 agosto 2019), ma il Mef è contrario. Di fatto il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 agosto, ha preso il post dell’Allegato 10 del Dm 27 febbraio 2019, apportando modifiche ad alcuni dati precompilati forniti dall’Agenzia delle Entrate. Ma cosa ha scatenato questo cambio? Quali sono le conseguenze? Vediamo i dettagli. ISA, perché vanno ricalcolati? Cosa cambia? A seguito del cambiamento, è stato aggiornato il software messo a punto a giugno dal Fisco per il calcolo degli ISA e che, come lamentano molti professionisti del settore, richiederà il ricalcolo degli Indici di affidabilità fiscale. Il decreto inoltre pone dei paletti alla libertà di azione del contribuente, che vedrà limitata la possibilità di modificare le variabili fornite da Entrate, come ad esempio l’anno di inizio attività. Ecco le novità del Dm che non piacciono «È l’ennesimo strappo perpetrato ai principi di collaborazione e buona fede che dovrebbero governare, in ogni tempo, i rapporti fra l’amministrazione finanziaria e i contribuenti». Parole dure quelle delle associazioni ADC e ANC, che con un comunicato definiscono il decreto una «violazione delle disposizioni che regolano i rapporti di lealtà e collaborazione che dovrebbero sussistere fra fisco e contribuenti». Leggi anche: Isa, sei affidabile fiscalmente? A dirlo è il nuovo software di Entrate E ancora: «Le rilevanti modifiche apportate, tramite il suddetto decreto, ai dati dei modelli ISA precompilati violano infatti espressamente, fra le altre, le disposizioni contenute nell’articolo 6, comma 3, della legge n.212 del 2000 (cd
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