RGAonline Numero 21 Maggio 2021 - RGA Online
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Maggio 2021 Editoriale Manca poco, la fine può essere vicina RGAonline Contributi Lo Sviluppo sostenibile e il Green New Deal: tratti comuni, differenze, problematiche. . Giurisprudenza Direttore responsabile: Stefano Nespor Direzione: Federico Boezio, Paola Brambilla, Fausto Capelli, Roberto Inquinamento acustico e poteri del giudice ordinario Losengo, Eva Maschietto, Tullio Scovazzi, Ruggero Tumbiolo Elettrosmog: quando i Comuni si oppongono all’installazione degli impianti di comunicazione elettronica Segretaria di redazione: Francesca Santone Silenzio-assenso fra amministrazioni e autorizzazione paesaggistica Ancora in tema di responsabilità della curatela fallimentare in materia di amianto Acque meteoriche di dilavamento o acque reflue industriali? Redazione Accesso alle informazioni ambientali contenute nei fascicoli giudiziari Ada Lucia De Cesaris, Enrico Fassi, Elena Felici, Claudia Galdenzi, Linda Gavoni, Eleonora Gregori Ferri, Chiara Maria Lorenzin, Elisa Sanatoria edilizia e Piano di Assetto Idrogeologico Marini, Nico Cerana, Federico Peres, Federico Vanetti, Elisa Volontè L’individuazione della normativa applicabile ai procedimenti di V.I.A. in caso di verifica preliminare di assoggettabilità Collaboratori Autorizzazione Integrata Ambientale: unico provvedimento in unico procedimento? Alberto Abrami, Paolo Bertolini, Dario Bevilacqua, Marta Silvia Cenini, Accesso alle informazioni in materia di PFAS e procedimenti penali Matteo Ceruti, Carlo Luca Coppini, Joseph DiMento, Adabella Gratani, Roberto Gubello, Valentina Jacometti, Angelo Leone, Inapplicabilità del silenzio assenso per la sanatoria degli impianti radioelettrici Angelo Maestroni, Giuseppe Manfredi, Teodora Marocco, Paola Martino, Massimiliano Montini, Enrico Murtula, Alberto Nicòtina, I movimenti dei rifiuti tra le regioni fra divieti incostituzionali e viaggi della speranza Marco Onida, Claudia Pengue, Emanuele Pomini, Luca Prati, Matteo Riccardi, Ginevra Ripa, Paolo Roncelli, Carlo Maria Tanzarella, La curatela può essere chiamata a risanare il sito dove ha svolto l’attività produttiva la società fallita Giuseppe Tempesta, Leonarda Alberta Vergine, Veronica Vitiello. Potere di annullamento del nullaosta paesaggistico da parte della Soprintendenza Proscioglimento predibattimentale e confisca dei mezzi (e dei rifiuti) per gestione di rifiuti non autorizzata Terre e rocce da scavo: impossibile affrancarsi dalla etichetta di “rifiuto” © Copyright RGAonline - Ogni riproduzione riservata www.rgaonline.it www.rgaonline.it 2
1 Editoriale Nel frattempo, nel 1957, era istituita in limit-solar-wind/). Europa la Comunità europea dell’energia PWh indica il Petawatt per ora e misura una atomica (nota come Euratom): si legge nel quantità di energia elettrica 1000 volte quella preambolo che “l’energia nucleare costituisce la rappresentata dal Terawatt per ora (TWh), risorsa essenziale che… permetterà il l’unità generalmente in uso nei modelli che progresso delle opere di pace”. compiono valutazioni della produzione di Stefano Nespor Le promesse furono smentite dalla realtà. energia su scala mondiale. Il Twh è pari a 1012 Poi i costi crescenti, l’opposizione delle watt per ora, il PWh è 1015 watts. collettività interessate e, infine, l’esplosione Il risultato indicato dal rapporto, della centrale di Cernobil seguito dal più inimmaginabile fino a pochi anni fa, è divenuto recente disastro di Fukushima, unitamente ai in breve tempo possibile sia per gli sviluppi problemi posti dallo smaltimento delle scorie e delle tecnologie del settore, sia, e soprattutto, dalla sicurezza degli impianti hanno posto fine per il crollo dei costi necessari per realizzare ai progetti nucleari. Nel 2002 Vaclav Smil, uno gli impianti di energia rinnovabile. Ancora nel dei maggiori esperti mondiali di questioni 2015 la maggior parte degli impianti solari o energetiche, affermava che, nonostante i suoi eolici riceveva sussidi dagli Stati. Ora, senza vantaggi, “la produzione di elettricità per alcun sussidio, produce energia a costi di gran mezzo di centrali nucleari dovrebbe scomparire lunga inferiori a quelli, fortemente sussidiati, del tutto nella prima metà di questo secolo”. dei combustibili fossili. Un recente rapporto indica che sembrano aver Non bisogna infatti dimenticare che questi ragione anche coloro che prevedono un’analoga ultimi, e petrolio e gas in particolare, da un sorte per i combustibili fossili, semplicemente lato usufruiscono di enormi finanziamenti sfruttando l’energia solare e eolica. pubblici, dall’altro producono danni Il dato non è nuovo: era noto da tempo che il ambientali, dall’estrazione al consumo, che potenziale energetico offerto da sole e venti è in sono posti a carico delle collettività interessate: MANCA POCO. LA FINE PUÒ ESSERE VICINA grado di soddisfare ampiamente la domanda per i combustibili fossili non vale il principio mondiale di energia. chi inquina paga. Si sente spesso affermare che l’era dell’energia prodotta con combustibili fossili sta Ma si sosteneva che molto tempo sarebbe stato avviandosi al termine. Sono generalmente considerate affermazioni inattendibili di necessario perché quel potenziale si traducesse Continua a leggere… irriducibili ambientalisti. in realtà. Ma erano considerati sognatori al di fuori della realtà coloro che, negli anni Cinquanta, https://rgaonline.it/article/manca-poco-la- Invece, il rapporto pubblicato da Carbon si opponevano all’uso dell’energia nucleare e contestavano stime che garantivano, in Tracker, un centro di studi britannico che da fine-puo-essere-vicina/ pochi decenni, elettricità a prezzi stracciati. Secondo Lewis Strauss, il presidente della alcuni anni studia i problemi della transizione statunitense Atomic Energy Commission, in un vicino futuro l’energia atomica avrebbe energetica, dimostra che con le conoscenze soddisfatto il bisogno di intere città, sostenuto una nuova agricoltura, permesso di tecnologiche attualmente esistenti è possibile catturare entro la fine del decennio energia eliminare la maggior parte delle malattie: “i nostri figli avranno energia così a buon solare e di energia eolica pari a 6700 PWh, prezzo che sarà troppo costoso misurarla”. Si avvia così in quegli anni quello che è una quantità superiore di circa 100 volte rimasto famoso come il “great bandwagon market” (che possiamo tradurre come effetto all’attuale fabbisogno mondiale di energia. Il carrozzone o effetto gregge): una affannata corsa da parte delle società produttrici di rapporto (dal suggestivo titolo di The Sky is elettricità alla costruzione e all’acquisto di centrali nucleari. In poco meno di un the limit. è accessibile, previa registrazione, su https://carbontracker.org/reports/the-skys-the- ventennio ne furono ordinate nei soli Stati Uniti oltre 240, di costo e potenza crescente. www.rgaonline.it 3
Lo Sviluppo sostenibile e il Green New 2 Il GND, infatti, ha numerosi elementi in Stati economicamente più avanzati). comune con tale criterio, approccio o, Coerentemente, il “right to develop” non è Deal: tratti comuni, differenze, secondo altre concezioni, principio. Come quest’ultimo, può costituire proprio un riconosciuto purché vengano salvaguardate le esigenze di tutela ambientale[iv], ma problematiche principio delle amministrazioni pubbliche in quanto punto di riferimento valoriale e deve esplicarsi mediante azioni a tutela dell’ambiente, che divengono quindi Dario Bevilacqua concettuale per l’adozione di determinate strumenti per creare nuovo sviluppo, nuova policy. E, sempre in analogia con lo sviluppo crescita economica, peraltro nell’urgenza sostenibile, le attività che discendono dal del presente e non più solo con lo sguardo GND mirano a ottenere un equilibrio tra alle future generazioni. La tutela due finalità di rilevanza generale: la tutela dell’ambiente non è più solo il fine di dell’ambiente e la promozione dello sviluppo politiche pubbliche, ma è il mezzo con cui economico e sociale. attori privati e attori pubblici possono In questo senso, il campo di applicazione creare nuovo benessere. A conferma di tale del GND non costituisce una particolare lettura, si possono citare tutte le iniziative novità nell’ambito della public governance per promuovere e sviluppare la cosiddetta e, del resto, la stessa tutela dell’ambiente, “green economy”[v], come ad esempio la sin da quando è assurta al ruolo di materia Legge di bilancio italiana per il 2020, che oggetto di regolazione, è inevitabilmente prevede numerosi investimenti e incentivi connessa e contemperata con altri interessi, finalizzati a promuovere attività su tutti quelli economici: l’ambiente è un economiche basate sul miglioramento delle istituto giuridico complesso o condizioni ambientali[vi]. multidimensionale e trasversale, perché la Inoltre, la declinazione del GND è coerente tutela pubblicistica che riceve non può con la ricostruzione giuridica che individua prescindere dalla necessità di bilanciare le nel principio fondamentale della solidarietà misure a tutela dell’ambiente con altre la base giuridica costituzionale della tutela esigenze, su tutte quelle socio-economiche dell’ambiente[vii]: analogamente, anche il Nel primo articolo dedicato al Green New Deal (GND), si è cercato di inquadrare (che riguardano lo sviluppo dell’agricoltura Green New Deal deve essere collocato tra i e definire i caratteri delle politiche pubbliche che derivano da tale approccio, e dell’industria, la creazione o la doveri di solidarietà e costituisce un salvaguardia di posti di lavoro, la difesa del presupposto per la realizzazione del evidenziandone le principali novità e gli aspetti più interessanti sotto il profilo paesaggio e dei beni culturali, la protezione programma costituzionale relativo allo della public governance[i]. Nondimeno, il GND è un concetto ampio, per alcuni della salute umana, animale e vegetale)[ii]. sviluppo della persona umana, riferibile aspetti ancora astratto e sicuramente in divenire, che al momento delinea un Nondimeno, nel confronto con lo sviluppo anche all’ambiente di vita dell’uomo, che programma eterogeneo da cui possono derivare diversi obiettivi, funzioni e misure sostenibile, il GND presenta alcuni tratti prevede obblighi da assolvere e funzioni da di regolazione. originali. esercitare e indica un comportamento Innanzitutto, rispetto al primo – doveroso di tutti i soggetti affermatosi come compromesso tra Paesi dell’ordinamento, pubblici e privati[viii]. In questo secondo articolo del focus sul tema del GND – nel quale, in futuro, ci sviluppati e Paesi in via di sviluppo per non addentreremo nell’analisi di alcuni casi concreti a questo riconducibili – si negare a questi ultimi le legittime proverà a tracciare i confini della regolazione pubblica volta a perseguirne le Continua a leggere… aspettative di crescita economica[iii] – la finalità, individuandone l’oggetto, i tratti peculiari e di maggior rilievo, gli aspetti preminenza della tutela ambientale è più problematici. A tale fine si opererà un confronto con un modello simile, nato spiccata, ha valore preponderante e http://rgaonline.it/article/lo-sviluppo- qualche decennio fa, eppure ancora attuale nelle sue diverse evoluzioni e costituisce una finalità condivisa da tutti gli sostenibile-e-il-green-new-deal-tratti- declinazioni: lo sviluppo sostenibile. attori istituzionali della comunità comuni-differenze-problematiche/ internazionale (non solo di alcune OI e degli www.rgaonline.it 4
3 Lo svolgimento di attività sportive e come il potere del giudice ordinario si Inquinamento acustico e poteri ricreative volte a realizzare l’interesse estrinsechi in maniera differente a seconda del giudice ordinario generale all’assistenza sociale presso una che il giudizio sia instaurato contro soggetti parrocchia ha pari rilevanza costituzionale privati o enti pubblici. Come noto infatti, rispetto alla posizione dei vicini contro i nell’ordinare l’adozione delle adeguate Elena Capone rumori intollerabili. È tuttavia necessario misure volte a ricondurre a tollerabilità le osservare una serie di prescrizioni di molestie, e pur potendo condannare la comportamento e, in definitiva, uniformare Pubblica Amministrazione ad un preciso le dinamiche relazionali alla buona fede obbligo di facere, il giudice ordinario oggettiva. Nel regolamento di interessi incontra un limite insormontabile richiesto dalle parti il giudice dovrà anche nell’esercizio della discrezionalità da parte tenere conto del criterio, legale e sussidiario, dell’ente pubblico nell’adozione delle scelte del preuso del cortile (art. 844 c.c.), di governo del suo territorio. preesistente all’edificazione dell’immobile dei vicini e destinato fin dalla sua Il primo caso che verrà esaminato è quello costituzione alla ricreazione dei giovani deciso dal Tribunale di Torino, nel quale i poveri che frequentano la parrocchia. ricorrenti, tutti residenti o domiciliati nel quartiere di S., agendo in giudizio nei Le due pronunce oggetto del presente confronti del Comune, hanno rappresentato commento presentano profili di non scarso come negli ultimi quindici anni il quartiere interesse in quanto, sebbene entrambe non dove risiedono fosse diventato il principale definitive, consentono di confrontare il luogo di aggregazione della “movida” diverso atteggiarsi del potere del giudice cittadina anche in conseguenza della Tribunale di Torino, Sez. II Civile – sentenza 15 marzo 2021 n. 1261, Giud. Musa ordinario in merito all’accertamento del indiscriminata liberalizzazione delle licenze Tribunale di Palermo, Sez. II Civile – ordinanza 17 febbraio 2021, Pres. Di superamento dei limiti di tollerabilità in per l’apertura di nuovi esercizi commerciali Marco, Rel. Sajeva tema di immissioni acustiche e e l’installazione di dehors, con ampia all’accertamento delle conseguenti diffusione dell’occupazione di suolo responsabilità, sia in termini di pubblico. Pur sussistendo in capo al giudice ordinario il potere di ordinare alla Pubblica Amministrazione un obbligo positivo di facere, mediante l’adozione delle misure responsabilità omissive, che commissive, con particolare riferimento alla richiesta di Continua a leggere… ritenute più idonee a ricondurre entro i limiti di tollerabilità l’inquinamento acustico proveniente dalla pubblica piazza, tale potere incontra un limite condanna della controparte all’adozione http://rgaonline.it/article/inquinamento- invalicabile dinanzi all’esercizio della discrezionalità dell’Ente pubblico nel delle specifiche misure considerate idonee a acustico-e-poteri-del-giudice-ordinario/ governo del suo territorio. Il giudice ordinario non può intervenire per ricondurre eliminare o a ricondurre nei limiti di a tollerabilità i rumori provenienti da un intero quartiere popolato da numerosi tollerabilità le immissioni nocive, nonché esercizi commerciali, poiché la riduzione degli orari di apertura o l’eventuale per il risarcimento del danno. chiusura degli esercizi che non rispettano le prescrizioni imposte per la civile convivenza, deve essere preceduta da accertamenti puntuali presso ogni singolo Dal confronto delle due decisioni, emerge locale di competenza del Comune. www.rgaonline.it 5
Elettrosmog: quando i Comuni si 4 A questo fine, il Comune aveva, prima, pericoli per la salute. ingiunto l’interruzione dei lavori con i quali In quanto informati al principio di oppongono all’installazione degli impianti il gestore stava adeguando un impianto preesistente alla nuova tecnologia 5G: precauzione, i valori soglia determinati a livello nazionale[ii], anche di comunicazione elettronica secondo il Comune, infatti, i lavori non nell’interpretazione della Corte avrebbero potuto essere eseguiti in quanto costituzionale[iii], garantiscono la Claudia Galdenzi e Federico Boezio la tecnologia 5G non era prevista nel protezione di ambiente e salute, con la regolamento comunale per la telefonia conseguenza che l’insediamento di nuovi mobile (regolamento adottato dal Comune impianti di comunicazione elettronica (o ai sensi dell’art. 8, comma 6, L. n. 36/2001). l’adeguamento di quelli esistenti al Successivamente, con deliberazione progresso tecnologico) non può essere consiliare, il Comune aveva anche ingiustificatamente impedita od ostacolata introdotto il divieto generalizzato di arrecando pregiudizio alle esigenze di celere utilizzare la tecnologia 5G all’interno del sviluppo, di efficienza e di funzionalità delle proprio territorio. reti di comunicazione[iv]. Il TAR ha accolto il ricorso del gestore In particolare, con riferimento alle evidenziando come ai Comuni non spetti competenze dei Comuni in questa materia, disciplinare le tecnologie applicate dai la giurisprudenza amministrativa si è gestori delle reti di comunicazioni, né ripetutamente espressa affermando che, introdurre criteri di valutazione della soglia sulla base dell’art. 8 L n. 36/2001, i Comuni di inquinamento elettromagnetico diversi non possono utilizzare gli strumenti di da quelli previsti a livello nazionale. natura urbanistico-edilizia o adottare Il caso di specie non presentava particolari regolamenti per introdurre limiti di criticità e infatti il Collegio lo ha deciso esposizione più restrittivi rispetto a quelli pronunciando sentenza ex art. 60 c.p.a. nazionali[v]. L’ente locale può soltanto farsi La fattispecie coinvolgeva però un tema promotore di regole ragionevoli, motivate, ricorrente in materia di inquinamento adeguatamente istruite, poste a presidio del T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sez. I, 24 febbraio 2021, n. 63 – Pres. elettromagnetico: il bilanciamento tra particolare valore paesaggistico/ambientale Settesoldi, Est. Stevanato – Wind Tre S.p.A. (Avv. Sartorio) c. Comune di interesse pubblico alla tutela della salute e o storico/artistico ovvero per la protezione Udine (Avv.ti Faggiani, Martinuzzi e Sbisà). dell’ambiente e interesse pubblico al specifica di zone sensibili all’esposizione dei funzionamento e allo sviluppo dei servizi di campi elettromagnetici. Tali limiti però telecomunicazione (oltre che alla devono sempre essere compatibili con È illegittima l’opposizione del Comune all’introduzione di nuove tecnologie di produzione e al trasporto di energia l’interesse pubblico alla copertura di rete elettrica)[i]. sul territorio nazionale[vi]. comunicazione elettronica. Non spetta al regolamento comunale disciplinare le tecnologie applicate dai gestori, né le frequenze di cui essi sono assegnatari a La legge quadro nazionale livello nazionale, dovendo gli strumenti urbanistici rispettare i limiti di cui sull’inquinamento elettromagnetico (L. n. Continua a leggere… all’art. 8 comma 6 della l. n. 36/2001. 36/2001) disciplina la fissazione di valori limite di esposizione per questa tipologia di immissioni ispirandosi al principio di http://rgaonline.it/article/elettrosmog-quando-i- La sentenza in commento concerne un contenzioso nel quale il Comune di Udine precauzione. Una scelta, questa, dettata dal comuni-si-oppongono-allinstallazione-degli- fatto che ad oggi non vi sono certezze impianti-di-comunicazione-elettronica/ avrebbe voluto impedire l’utilizzo della tecnologia 5G all’interno del proprio territorio. scientifiche sul nesso tra esposizione di lunga durata a emissioni elettromagnetiche, seppur a bassi livelli, e www.rgaonline.it 6
5 Nella sentenza in commento, il Consiglio di che è vincolante solo se espresso nel termine Silenzio-assenso fra amministrazioni e Stato, confermando la sentenza del T.A.R. Sardegna, ha ulteriormente delineato l’ambito previsto dalla normativa (60 giorni), ma, come affermato dalla sentenza in commento, cessa di autorizzazione paesaggistica di applicazione dell’istituto del silenzio-assenso esserlo “se reso tardivamente e per di più può di cui all’articolo 17-bis della legge n. 241/1990, essere pretermesso in caso di sua mancata chiarendo come questo non si applichi alla fase espressione, secondo quanto previsto dal Ada Lucia De Cesaris e Filippo Angelo Porta istruttoria del procedimento amministrativo comma 9 dell’art. 146”. Ciò in quanto la legge, “che rimane regolata dalla pertinente pur in un processo di collaborazione fra ente disciplina positiva, influendo soltanto sulla statale e regionale, ha assegnato il potere fase decisoria, attraverso la formazione di un decisionale sul rilascio dell’autorizzazione alla atto di assenso per silentium con la Regione. conseguenza che l’amministrazione procedente Il decorso del termine non toglie, però, la è, comunque, tenuta a condurre un’istruttoria possibilità alla Soprintendenza di esprimersi completa e, all’esito, ad elaborare uno schema tardivamente o addirittura dopo il rilascio del di provvedimento da sottoporre all’assenso provvedimento autorizzatorio da parte della dell’amministrazione co-decidente (cfr. Cons. Regione, ciò anche nell’ambito dei lavori di una Stato, sez. VI, 14 luglio 2020, n. 4559)”. Conferenza di servizi (come nel caso oggetto Quanto sopra va, quindi, applicato anche al della sentenza in commento), tuttavia, in procedimento di autorizzazione paesaggistica questa ipotesi, “il parere in tal modo espresso di cui all’articolo 146, comma 5, del decreto perderà il proprio valore vincolante e dovrà legislativo n. 42/2004 (“Codice dei beni essere autonomamente e motivatamente culturali e del paesaggio”). Secondo il Consiglio valutato dall’amministrazione preposta al di Stato, infatti, con riferimento rilascio del titolo”. Con la conseguenza che, nel all’autorizzazione paesaggistica, in caso di caso di parere espresso tardivamente, mancato parere della Soprintendenza, non si l’Amministrazione chiamata a decidere può ritenere applicabile il principio del sull’autorizzazione finale potrà anche Cons. Stato, Sez. IV, 29 marzo 2021, n. 2640 – Pres. Greco, Est. Verrico – silenzio-assenso di cui all’articolo 17-bis sopra prescindere dal parere della Soprintendenza. società M. (avv.ti Francesco Vannicelli e Sara Migliore) c. Regione Autonoma richiamato, in quanto l’istituto deve ritenersi Anche perché, se così non fosse, si finirebbe per della Sardegna (avv.ti Floriana Isola e Alessandra Putzu) e nei confronti del applicabile esclusivamente nei rapporti fra provocare “l’effetto di “espropriare” delle Comune di La Maddalena (non costituito in giudizio). Amministrazione “procedente” e quelle tenute proprie prerogative l’amministrazione (la a rilasciare pareri, concerti e nulla osta, e non Regione) che è normativamente competente a invece a quelle ipotesi in cui il parere è frutto provvedere in ordine alla richiesta di Nel procedimento per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, il mancato parere di un “rapporto “interno” fra le autorizzazione paesaggistica”. della Soprintendenza non rientra tra le ipotesi di silenzio-assenso di cui all’art. 17-bis amministrazioni chiamate a co-gestire della legge n. 241/1990, in quanto l’istituto deve ritenersi applicabile esclusivamente l’istruttoria e la decisione in ordine al rilascio nei rapporti fra amministrazione “procedente” e quelle tenute a rilasciare pareri, di tali assensi (nel caso di specie, Regione concerti e nulla osta, e non invece in quelle ipotesi in cui il parere è frutto di un Sardegna e Soprintendenza)”. rapporto “interno” fra le amministrazioni chiamate a co-gestire l’istruttoria e la Il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica è decisione in ordine al rilascio di tali assensi. http://rgaonline.it/article/silenzio-assenso-fra- caratterizzato dalla partecipazione a questo amministrazioni-e-autorizzazione- Nell’ambito del procedimento amministrativo di autorizzazione paesaggistica ex art. procedimento sia della Regione che della paesaggistica/ 146 del D.Lgs. n. 42/2004 (“Codice dei beni culturali e del paesaggio”), decorso il Soprintendenza, laddove quest’ultima – nella termine di sessanta giorni stabilito dalla legge, la Regione può procedere in autonomia fase istruttoria dello stesso – è tenuta a sull’istanza del privato, anche in assenza del parere espresso dalla Soprintendenza, la rilasciare il proprio parere al fine di consentire quale può, tuttavia, esprimerlo anche successivamente, ma senza quella vincolatività alla prima di decidere. Si tratta di un parere che avrebbe, invece, se fosse stato pronunciato entro i termini stabiliti.. www.rgaonline.it 7
Ancora in tema di responsabilità della 6 Nello specifico, quest’ultima si è spesso e per gli effetti del comma 3, sono tenuti in trovata ad affrontare il tema relativo alla solido la persona giuridica ed i soggetti che curatela fallimentare in materia di legittimazione passiva del Curatore siano subentrati nei diritti della persona amianto fallimentare nei confronti di provvedimenti amministrativi con cui vengano ordinati stessa, secondo le previsioni del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in materia allo stesso la rimozione e l’avvio allo di responsabilità amministrativa delle Elena Felici e Sara Tina smaltimento di rifiuti, la messa in sicurezza persone giuridiche, delle società e delle e la bonifica di siti contaminati o il associazioni». rispristino dello stato dei luoghi. In tali casi, qualora, dunque, il Curatore A tal proposito, è importante ricordare la fallimentare venisse considerato quale distinzione tra le varie fattispecie soggetto subentrato, egli diverrebbe affrontate, non di rado confuse l’una con responsabile in solido con gli l’altra[i] o sovrapposte: si tratta dei casi, amministratori o i rappresentanti della diversi tra loro, di smaltimento di rifiuti, di persona giuridica e, di conseguenza, bonifica e di obblighi in tema di materiali potrebbe legittimamente essere contenenti amianto. destinatario di ordinanze sindacali con le Mentre la disciplina sulle bonifiche quali gli viene imposto di gestire e risolvere individua come soggetto obbligato il solo lo stato di abbandono dei rifiuti. responsabile della contaminazione, escludendo, di fatto, in linea di principio[ii], Continua a leggere… una responsabilità solidale in capo al proprietario incolpevole detentore del sito contaminato[iii], in tema di smaltimento http://rgaonline.it/article/ancora-in-tema-di- dei rifiuti, l’art.192, co.3, d.lgs. n.152/2006 responsabilita-della-curatela-fallimentare- Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (CZ), Sez. I, 8 febbraio individua l’obbligo di procedere alla in-materia-di-amianto/ 2021, n. 261 – (G. Pennetti Pres., F. Tallaro Est.) – Omissis (Avv. A. Baffa) c. rimozione, all’avvio a recupero o allo Comune di Cerisano (Avv. C. Bruno). smaltimento di tali rifiuti e al ripristino Fermi restando gli obblighi di sorveglianza, conservazione e monitoraggio, nel caso dello stato dei luoghi non solo in capo al in cui non vi sia prosecuzione dell’attività d’impresa riconducibile alla curatela soggetto che abbia abbandonato o fallimentare, il Curatore non può essere destinatario di provvedimenti di depositato rifiuti sul suolo o nelle acque smaltimento e di rimozione dell’amianto presente in un immobile appartenente alla superficiali e sotterranee, ma anche al massa fallimentare. proprietario e il titolare di diritti reali o personali di godimento sull’area Con la sentenza in commento, il T.A.R. della Calabria è intervenuto al fine di interessata, ma a patto che tale violazione precisare quali obblighi sussistano in capo al Curatore del fallimento qualora sia a loro imputabile a titolo di dolo o colpa. nell’immobile appartenente alla massa fallimentare risultino presenti materiali contenenti amianto. Il comma 4 del medesimo art. 192, prevede Il tema della responsabilità e degli obblighi in materia ambientale sussistenti in inoltre che: capo alla curatela fallimentare incaricata di amministrare il patrimonio del «Qualora la responsabilità del fatto illecito soggetto fallito rappresenta, senza dubbio, una questione più volte dibattuta sia imputabile ad amministratori o all’interno della giurisprudenza, soprattutto amministrativa. rappresentanti di persona giuridica ai sensi www.rgaonline.it 8
7 Sembra infatti che nel capo di imputazione non sarebbero assimilabili alle acque reflue Acque meteoriche di dilavamento o si fossero contestate al ricorrente due condotte penalmente rilevanti: l’una, punita industriali e, pertanto, sarebbero soggette alla diversa disciplina specifica applicabile acque reflue industriali? dal comma 9 dell’art. 137 T.U.A., integrata dal fatto di non avere presentato nei termini previsti dalla normativa regionale in ragione del combinato disposto del D.Lgs. n. 152 del 2006, art. 133, comma 9 e art. 113, comma 1, lett. b) con la conseguenza il piano di prevenzione e gestione delle che, in caso di violazione, sarebbe Alberta Leonarda Vergine acque meteoriche; la seconda, riconducibile applicabile la sola sanzione amministrativa al comma 1 dell’art. 137, per avere “al pecuniaria”. Anche questo motivo di ricorso, contempo, effettuato nuovi scarichi di acque almeno per come riassunto dalla sentenza reflue industriali” in assenza di previa in commento, non brilla per lucidità autorizzazione. espositiva. Comunque sia, ci saremmo Tuttavia la sentenza di condanna è relativa aspettati che di fronte a tale affermazione solo alla prima condotta; la seconda, la Corte si limitasse a osservare, come ha “sebbene espressamente contestata, non è fatto nelle ultime pagine della lunga stata però presa in considerazione dal motivazione, “come, trattando l’art. 7 [del giudice del merito, il quale si è limitato a Regolamento della regione Piemonte citato considerare soltanto la prima parte nel capo di imputazione] delle acque di dell’imputazione, ignorando del tutto la prima pioggia e di lavaggio con riferimento, seconda, sulla quale ha taciuto del tutto”. E per quel che rileva, agli impianti stradali e già ciò sarebbe abbastanza singolare, come lacuali di distribuzione del carburante di singolare è il fatto che il P.M. non abbia cui alla lett. b) del medesimo articolo, nel ritenuto di impugnare la sentenza del caso di specie, per l’inosservanza delle Tribunale sul punto, ma altrettanto disposizioni del medesimo regolamento, si singolare è che la difesa dell’imputato nei versa, pacificamente, nell’ipotesi di cui al motivi di ricorso contro la decisione – che, si D.Lgs. n. 152 del 2006, art. 113, comma 3 ripete, solo della prima contestazione si penalmente sanzionata, in caso di occupa abbia ritenuto di dover lamentare inosservanza della disciplina regionale, ai anche che, se fosse stato “corretto sensi dell’art. 137, comma 9 e non anche, l’inquadramento della fattispecie, [ciò] come sostiene il ricorrente, nella diversa avrebbe escluso anche la sussistenza ipotesi di inottemperanza alla disciplina CASSAZIONE PENALE, Sez. III – 24 febbraio 2021 (dep. 23 marzo 2021), dell’ulteriore condotta contestata nella dettata dalle regioni ai sensi dell’art. 113, seconda parte del capo di imputazione, comma 1, lett. b) che comporta n. 11128 – Pres. Di Nicola, Est. Ramacci – ric. A.M. l’applicazione della sola sanzione relativa alla effettuazione di scarichi non Sono da considerare “acque reflue industriali” qualsiasi tipo di acque reflue autorizzati di acque reflue industriali” sulla amministrativa pecuniaria”. E, quindi, si scaricate da edifici od impianti in cui si svolgono le attività commerciali o di quale, come si è appena evidenziato, il limitasse a rigettare il ricorso. produzione di beni diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche Tribunale tuttavia “ha taciuto del tutto”. di dilavamento. L’utilità di questa censura difensiva, sinceramente, ci sfugge. Comunque sia, la Continua a leggere… Per “acque meteoriche di dilavamento”, mancando una chiara definizione Corte doveva giudicare sui motivi di ricorso normativa, debbono intendersi quelle originate da una precipitazione atmosferica presentati dal ricorrente contro la che, non evaporate o assorbite dal suolo, esercitano un’azione di dilavamento condanna per il reato di cui al comma 9 http://rgaonline.it/article/acque-meteoriche- dell’art. 137, in specie su quello per il quale di-dilavamento-o-acque-reflue-industriali/ della superficie sulla quale scorrono, mentre le “acque di prima pioggia” sono “le violazioni della disciplina regionale quelle che cadono su una determinata superficie nella fase iniziale della adottata per regolare le modalità di precipitazione atmosferica con effetti di dilavamento maggiormente incisivi in gestione, trattamento ed immissione delle relazione proprio a tale dato temporale ed alle condizioni in cui originariamente acque meteoriche di dilavamento non sarebbe soggetta al regime sanzionatorio di versa la superficie raggiunta dalle acque. cui al D.Lgs. n. 152 del 2006, art. 137, ciò in La sentenza in commento conclude una vicenda processuale un po’ particolare, quanto le acque di dilavamento e di prima almeno per come riassunta del relatore. pioggia, quali quelle oggetto del giudizio, www.rgaonline.it 9
8 Si è posto in altri termini in evidenza se la amministrazione, di cui alla lettera b) Accesso alle informazioni ambientali deroga a favore degli organismi o delle istituzioni che agiscono nell’“esercizio di dell’articolo 2, punto 2, primo comma, della direttiva 2003/4 (e alla Convenzione di contenute nei fascicoli giudiziari competenze giurisdizionali”, prevista all’articolo 2, punto 2, della direttiva 2003/4 e Aarhus)”. Tuttavia, escludendo un’interpretazione solo “funzionale” ovvero solo recepita dalle norme nazionali, potesse non “istituzionale”, ma preferendo “una definizione riguardare gli atti di procedimenti conclusi e istituzionale con un correttivo funzionale”, Chiara Maria Lorenzin cioè di quei procedimenti in cui è stata l’Avvocato Generale ha precisato che le pronunciata una decisione definitiva, decorso il istituzioni giurisdizionali sarebbero da termine per proporre un’impugnazione, ritenersi soggette all’“applicazione della essendo tuttavia esperibili, in circostanze direttiva 2003/4 solo quando non esercitano il particolari, ulteriori azioni. È stato dunque loro ruolo ordinario in quanto potere domandato alla Corte se nella nozione di giudiziario”, ma “solo quando svolgono autorità pubblica ai fini dell’accesso alle funzioni di pubblica amministrazione” (cfr. informazioni ambientali possano essere incluse par. 69 Concl. Avvocato Generale – Michal anche gli “organismi o le istituzioni che Bobek del 3 dicembre 2020). agiscono nell’esercizio di competenze Ad avviso della Corte invece sarebbe “evidente giurisdizionali” laddove le informazioni che gli organi giurisdizionali non fanno parte richieste sia contenute negli atti di del governo né di altre amministrazione procedimenti conclusi. pubbliche ai sensi dell’articolo 2, punto 2, La questione si è posta stante che: nella primo comma, lettera a), della direttiva Convenzione di Aarhus (sull’accesso alle 2003/4” e che essi non possono essere informazioni, la partecipazione del pubblico ai ricondotti alle altre definizioni di cui processi decisionali e l’accesso alla giustizia in all’articolo 2, punto 2, di tale direttiva, posto materia ambientale) dalla definizione di che l’obiettivo perseguito dal legislatore “autorità pubblica” sono espressamente esclusi dell’Unione in sede di adozione della direttiva gli organi o le istituzioni che agiscono 2003/4, letta alla luce della Convenzione di nell’esercizio del potere giudiziario o Aarhus è quello di “promuovere un più ampio legislativo; nella direttiva 2003/4, si prevede accesso del pubblico all’informazione che “gli Stati membri possono stabilire” che la ambientale e una più efficace partecipazione di CORTE DI GIUSTIZIA UE, Prima Sezione, 15 aprile 2021 – causa C- definizione di autorità pubblica non comprenda quest’ultimo al processo decisionale in materia, 470/19, Pres. e Rel. J.-C. Bonichot “gli organismi o le istituzioni che agiscono al fine di migliorare la qualità delle decisioni nell’esercizio di competenze giurisdizionali o adottate e di applicarle in modo più efficace legislative”. nonché, in definitiva, di promuovere il L’articolo 2, punto 2, della direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Rileva anzitutto osservare che la direttiva miglioramento dell’ambiente”. Consiglio, del 28 gennaio 2003, sull’accesso del pubblico all’informazione 2003/4 e la Convenzione di Aarhus (del 1998 ambientale, deve essere interpretato nel senso che esso non disciplina l’accesso alle ma approvata dall’Unione nel 2005) non sono Continua a leggere… informazioni ambientali contenute nei fascicoli giudiziari, nei limiti in cui gli corpi normativi pienamente coincidenti, ma organi giurisdizionali -o le istituzioni poste sotto il loro controllo e che presentano entrambi sono parte integrante dell’ordinamento giuridico dell’Unione e la http://rgaonline.it/article/accesso-alle- quindi stretti legami con questi ultimi- non costituiscono “autorità pubbliche” ai compatibilità tra gli stessi costituisce criterio informazioni-ambientali-contenute-nei- sensi di tale disposizione e non rientrano dunque nell’ambito di applicazione di interpretativo riconosciuto dalla Corte. fascicoli-giudiziari/ tale direttiva. Quanto alla definizione di “autorità pubblica”, La pronuncia in commento è stata emessa per rispondere al seguente quesito: dunque, considerando entrambi i testi può una associazione ambientalista chiedere all’ente che custodisce fascicoli normativi in commento, nelle conclusioni dell’Avvocato Generale si ritiene che gli organi giudiziari copia delle memorie, delle dichiarazioni giurate e degli atti di causa giurisdizionali siano “strutturalmente” inclusi depositati esercitando il c.d. diritto di accesso alle informazioni ambientali ai almeno nella “nozione di funzioni di pubblica sensi della Convenzione di Aarhus e della direttiva 2003/4, recepita dalle norme nazionali? www.rgaonline.it 10
9 Nel caso di specie, a seguito della Sanatoria edilizia e Piano di Assetto pubblicazione ed entrata in vigore del PAI di riferimento per il territorio, il privato aveva In particolare, occorre comprendere se la normativa urbanistico-edilizia debba Idrogeologico presentato ricorso avverso il parere negativo adottato dall’autorità di bacino competente che necessariamente recepire e fare proprie le disposizioni del PAI o se le stesse trovino avrebbe comportato – di conseguenza – il diretta applicazione. rigetto dell’istanza di accertamento di Federico Vanetti e Andrea Oggioni conformità volta al rilascio di un permesso di Sul punto, rappresenta orientamento costruire in sanatoria. Il parere era motivato consolidato in giurisprudenza il principio che sul presupposto che il PAI – per la zona di gli strumenti di pianificazione connessi alla riferimento – non ammettesse la realizzazione tutela dell’assetto idrogeologico “costituiscono di nuove costruzioni. un “prius” logico e funzionale” della pianificazione del territorio e che, di Le censure proposte tramite ricorso miravano conseguenza, le previsioni dei PAI producono principalmente a sostenere che il PAI fosse effetti diretti sugli usi e sui livelli di applicabile alle opere realizzate programmazione locale[2]. successivamente alla sua entrata in vigore e che, di conseguenza, il manufatto abusivo non Il carattere invasivo delle disposizioni PAI avesse i requisiti della nuova costruzione, trova giustificazione nel bene che la norma essendo stato realizzato – senza titolo – prima ambientale intende tutelare al fine di dell’entrata in vigore del PAI. affrontare, anche tramite interventi di urgenza, le situazioni di rischio idrogeologico Inoltre, veniva rilevato che il mancato che interessano il territorio nazionale, recepimento della normativa tecnica del PAI imponendo alle amministrazioni di considerare nell’ambito della disciplina urbanistica prevalente tale disciplina in caso di contrasto comunale impedisse la diretta applicazione con gli strumenti urbanistico-edilizi della normativa idrogeologica. eventualmente già adottati o con usi del In particolare, l’art. 36, D.P.R. n. 380/2001 territorio non autorizzati ad essa non richiede che l’accertamento di conformità delle conformi[3]. opere eseguite in assenza di titolo abilitativo Ne è evidente e ulteriore dimostrazione la abbia esito positivo solamente nel caso in cui necessità per l’amministrazione comunale di “l’intervento risulti conforme alla disciplina dover acquisire il parere dell’autorità di bacino Consiglio di Stato, Sez. VI, 10 marzo 2021, n. 2038 – Pres. Montedoro, Est urbanistica ed edilizia vigente sia al momento competente che non può che essere riferito Orsini – D.R.E. S.r.l., (poi E. S.r.l.) (avv. Nicolardi) c. Regione Puglia, Comune della realizzazione dello stesso, sia al momento anche alla compatibilità dell’opera con la di Gagliano del Capo, Comune di Gagliano del Capo (n.c.), Autorità di Bacino della presentazione della domanda”. Si tratta disciplina in vigore al momento della richiesta. della Puglia, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del noto principio di matrice legislativa della “doppia conformità”, al giorno d’oggi (Avvocatura Generale dello Stato) confermato senza riserva dalla giurisprudenza Continua a leggere… amministrativa e penale[1]. Se è evidente che i limiti e i vincoli fissati dal PAI non possono che riferirsi alle opere Si tratta, quindi, di capire se i Piani di Assetto Idrogeologico, introdotti con la legge n. http://rgaonline.it/article/sanatoria-edilizia-e- successive alla sua entrata in vigore, ciò non vale per quegli interventi realizzati senza piano-di-assetto-idrogeologico/ titolo sui quali gli interessati richiedono l’accertamento di conformità e per i quali è 183/1989 – oggi confluita per quanto di competenza negli artt. 65 e ss. del D.lgs. n. necessario rispettare il parametro legislativo della “doppia conformità” alla disciplina 152/2006 – sono da considerare meri strumenti urbanistica vigente sia al momento della realizzazione sia al momento della di pianificazione ambientale/idrogeologica presentazione dell’istanza ovvero se possano rivestire una rilevanza La decisione del Consiglio di Stato in commento offre l’opportunità di esaminare i urbanistica, con il che le relative prescrizioni profili di correlazione tra la disciplina speciale dei Piani di Assetto Idrogeologico inciderebbero direttamente sulla verifica della “doppia conformità” necessaria per il rilascio (“PAI”) e la normativa ordinaria di carattere edilizio-urbanistico nell’ambito di una della sanatoria. richiesta di sanatoria di un intervento realizzato in assenza di idoneo titolo edilizio. www.rgaonline.it 11
L’individuazione della normativa 10 Più precisamente, la vicenda si innesta diffida ad adempiere notificato alla Giunta nell’ambito della programmazione di interventi Regionale il 10 dicembre 2019, applicabile ai procedimenti di V.I.A. in caso e opere specifiche sulla portualità turistica del l’Amministrazione regionale aveva ribadito la Comune di Castel Volturno, località Pinerolo, necessità di aggiornare la V.I.A. con di verifica preliminare di assoggettabilità approvata dalla Giunta Regionale della provvedimento del 5 febbraio 2020, oggetto di Campania con delibera n. 466 del 19 marzo impugnazione da parte della ricorrente. Elisa Maria Volonté 2004. Interventi ed opere da svolgersi da parte L’analisi in diritto del ricorso si apre con la della ricorrente, società di progetto costituita a valutazione dell’eccezione di inammissibilità seguito dell’affidamento in concessione del gravame sollevata dall’Amministrazione dell’attività di progettazione definitiva nonché resistente. La Regione Campania, infatti, della costruzione e gestione del porto turistico. lamenta che il ricorso sia stato proposto contro Relativamente alle opere sopra descritte, la un atto meramente confermativo con ricorrente aveva presentato alle competenti conseguente decadenza del termine di amministrazioni, con istanza del 28 dicembre impugnazione, avendo la Giunta Regionale 2005, la domanda di assoggettamento a accolto la domanda di estensione del termine di verifica preliminare (screening) di impatto fine lavori già nel 2018. ambientale del progetto e, a fronte della Il T.A.R. rigetta la citata eccezione facendo necessità di sottoporre il medesimo a V.I.A., leva sulla distinzione tra atto confermativo e come valutato dalla competente Commissione atto di conferma: l’atto confermativo, infatti, si al termine del procedimento di screening, il 22 configura quando l’amministrazione ribadisce settembre 2008 la ricorrente aveva presentato una propria precedente decisione senza alcuna la relativa istanza ai sensi dell’Art. 23 D.Lgs. nuova rivalutazione degli interessi o nuovo 152/2006. Il procedimento di V.I.A. si era apprezzamento dei fatti; si ha invece un atto di concluso con parere favorevole di compatibilità conferma qualora la determinazione ambientale, espresso con Decreto Dirigenziale dell’amministrazione si configuri quale esito di n. 769 del 24 settembre 2009. un procedimento di secondo grado, Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Napoli), Sez. V – 1° marzo Successivamente all’inizio dei lavori, avvenuto indipendentemente dal fatto che il contenuto 2021, n. 1327 – Pres. Abruzzese, Est. Maffei – Omissis. (Avv.ti Comandé, D’Angiolella, nel 2014, la ricorrente ha domandato con dell’atto di conferma sia più o meno aderente Torino) c. Regione Campania (Avv. Niceforo); Giunta Regionale della Campania; propria nota del 31 gennaio 2017 il al contenuto della determinazione precedente. Giunta Regionale della Campania – Direzione Generale per la Mobilità (non riconoscimento di ulteriori 36 mesi per la costituite in giudizio) conclusione delle opere. A detta nota la Giunta L’individuazione della normativa applicabile a una valutazione di impatto ambientale deve Regionale aveva dato riscontro, da ultimo, con Continua a leggere… essere individuata sulla base della presentazione dell’istanza relativa alla verifica preliminare nota del 5 dicembre 2018 con la quale (screening). Lo screening, infatti, si configura come un vero e proprio procedimento di subordinava l’estensione del termine per la valutazione di impatto ambientale, seppur meno complesso, avente il medesimo oggetto http://rgaonline.it/article/lindividuazione-della- conclusione dei lavori all’aggiornamento della rispetto alla successiva ed eventuale valutazione ambientale. Pertanto, lo screening svolge normativa-applicabile-ai-procedimenti-di-v-i-a- V.I.A. del 2009. Ciò in quanto, secondo la una funzione preliminare, da intendersi in senso strettamente cronologico, rispetto alla in-caso-di-verifica-preliminare-di- Giunta Regionale, il progetto risultava procedura di valutazione di impatto ambientale. assoggettabilita/ sottoposto ratione temporis alla disciplina di La pronuncia in commento analizza la legittimità della richiesta della Giunta Regionale cui all’Art. 26 D.Lgs. 152/2006, così come campana di aggiornare una valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) a fronte dell’asserita sostituito dal D.Lgs. 4/2008. scadenza del termine di validità quinquennale previsto dall’Art. 26 comma 6 D.Lgs. 152/2006[i], applicabile ratione temporis, nel caso in cui la relativa istanza di avvio del procedimento di verifica preliminare (screening) sia stata presentata precedentemente Nonostante l’opposizione della ricorrente a all’entrata in vigore del D.Lgs. n. 4 del 16 gennaio 2008, che ha introdotto il citato termine di detta richiesta con un atto stragiudiziale di validità, mentre l’istanza di avvio del procedimento di V.I.A. sia stata invece presentata successivamente all’entrata in vigore della citata normativa. www.rgaonline.it 12
Autorizzazione Integrata A seguito della pubblicazione nella G.U.U.E. procedimento autorizzativo, ed il Giudice di 11 delle conclusioni sulle B.A.T. (best available primo grado che, in alcuni casi, sosteneva che Ambientale: unico provvedimento techniques)[i] per la produzione di ferro ed acciaio, l’Amministrazione provinciale avviava d’ufficio il procedimento di cui all’art. 29 octies la Conferenza di Servizi decisoria avesse una propria autonomia[v]. in unico procedimento? D.Lgs. n. 152/2006, finalizzato al riesame e rinnovo dell’autorizzazione integrata All’interno di questo secondo indirizzo interpretativo si inserisce la sentenza del Tar Liguria[vi], secondo la quale, ancor più all’esito ambientale rilasciata in favore di un impianto dell’intervenuta ulteriore modifica degli Roberto Gubello autonomo di produzione di coke[ii]. articoli 14 ter e 14 quater da parte del D.Lgs. All’esito di una serie di riunioni della 30 giugno 2016, n. 127[vii], il predetto Conferenza di Servizi in sede istruttoria contrasto giurisprudenziale dovrebbe ritenersi nonché di apposito tavolo tecnico, la “definitivamente superato“. Conferenza di Servizi in sede decisoria In tal senso, la determinazione conclusiva esprimeva parere favorevole alla conclusione dell’Autorità procedente – anche in quelle del procedimento di riesame fattispecie (come quella in esame) ove sia dell’autorizzazione, rinviando al successivo comunque previsto un formale provvedimento provvedimento dirigenziale il dettaglio delle autorizzatorio finale – non potrebbe ritenersi prescrizioni già discusse. autonoma, sotto il profilo strettamente Il predetto verbale veniva impugnato sostanziale, rispetto alla delibera adottata dall’operatore privato, anche al fine di evitare dalla Conferenza di Servizi decisoria. ogni possibile obiezione di mancata tempestiva In altri termini, secondo il Tar, il contenuto contestazione di atti lesivi e paventando che precettivo e lesivo non sarebbe determinato l’emanando provvedimento di riesame e (esclusivamente) dal provvedimento finale, rinnovo potesse recepire i contenuti del verbale avente funzione sostanzialmente dichiarativa, della Conferenza di Servizi decisoria. ma andrebbe rinvenuto nella deliberazione La vicenda ha costituito l’occasione per il Tar resa in sede di Conferenza decisoria, con ogni ligure e, poi, per il Consiglio di Stato, in sede di conseguenza in termini di immediata lesività gravame, per chiarire la rispettiva posizione in del verbale di conclusione della predetta merito all’impatto che le modifiche normative Conferenza e di sua diretta ed autonoma – intervenute sulla Conferenza di Servizi hanno sebbene non obbligatoria – impugnazione[viii]. prodotto sull’istituto dell’autorizzazione Con la pronuncia qui annotata, invece, il integrata ambientale e sul peculiare Consiglio di Stato torna a ribadire la propria CONS. STATO, Sez. IV – 1 marzo 2021 – Pres. PIOLI, Est. SPAGNOLETTI – procedimento per il suo rilascio nonché per il posizione in merito alla natura meramente Provincia di Savona (Avv. Protto) c. I.C. S.r.l. (Avv.ti Gaggero e Perdelli), rinnovo e/o riesame della medesima. endoprocedimentale del verbale della Regione Liguria (Avv.ti Masuelli e Bozzini), A.R.P.A.L. (Avv. Sommovigo). Tradizionalmente, in considerazione del tenore Conferenza di Servizi decisoria, al quale non letterale del comma 9 dell’art. 14 ter L. 241/90, può riconoscersi alcun valore “costitutivo” – e la giurisprudenza amministrativa ha quindi “sostitutivo” – del provvedimento finale affermato che il “modulo procedimentale” della e, per l’effetto, non direttamente ed L’autorizzazione integrata ambientale costituisce il provvedimento finale di un Conferenza di Servizi, anche decisoria, immediatamente impugnabile. procedimento nel quale convergono – rimanendone assorbiti – tutti gli atti di presentasse una struttura dicotomica, nel E tale conclusione, secondo la sentenza in autorizzazione, di valutazione e di assenso afferenti i campi dell’ambiente, senso che: alla determinazione resa in sede di commento, non sarebbe in alcun modo scalfita dell’urbanistica, dell’edilizia, delle attività produttive, con la conseguenza che la loro Conferenza doveva riconoscersi una valenza dalle modifiche normative comunque meramente endoprocedimentale; l’efficacia intervenute in tema di Conferenza di Servizi. efficacia non può che soggiacere al regime previsto per il primo provvedimento, in esoprocedimentale fosse riservata coerenza con la ratio di semplificazione e concentrazione sottesa all’individuazione dello esclusivamente al provvedimento specifico modulo procedimentale rappresentato dalla Conferenza di Servizi e ferma autorizzatorio finale, l’unico ad essere Continua a leggere… restando l’unicità del provvedimento conclusivo effettivamente lesivo e, quindi, impugnabile in via diretta. Nell’ambito del procedimento avviato per il riesame ed il rinnovo dell’autorizzazione A seguito delle modifiche apportate al predetto http://rgaonline.it/article/autorizzazione- integrata ambientale, ai fini dell’adeguamento della stessa alle BAT, come disciplinato art. 14 ter dal D.L. n. 78/2010[iii], si è invece integrata-ambientale-unico- dall’art. 29 octies D.Lgs. 152/2006, l’unico atto direttamente ed autonomamente profilato un contrasto giurisprudenziale tra il provvedimento-in-unico-procedimento/ impugnabile è costituito dal provvedimento dell’Amministrazione competente con cui si Consiglio di Stato[iv], che afferma(va) la struttura dicotomica (ovvero bifasica) del conclude il procedimento autorizzatorio, assumendo il verbale della Conferenza di Servizi decisoria una valenza meramente endoprocedimentale. www.rgaonline.it 13
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