FIERAGRICOLA, L'ELENCO DEI ISTITUTI - Agricolae

Pagina creata da Alberto Tedeschi
 
CONTINUA A LEGGERE
FIERAGRICOLA, L'ELENCO DEI ISTITUTI - Agricolae
FIERAGRICOLA, L’ELENCO DEI
CONCORSI   DAGLI   ISTITUTI
AGRARI ALLA RAZZA BRUNA
Nel ring di Fieragricola, all’interno del padiglione 10, sono
stati organizzati quattro eventi: il 19° Dairy Open Holstein
Show, dedicato alla Frisona (con bovine provenienti da Italia
e Repubblica Ceca), la 52ª Mostra nazionale del Libro
genealogico della razza Bruna, il Confronto europeo della
razza Bruna (con animali provenienti da Italia, Svizzera,
Francia e Austria) e il concorso Bruna Originaria.

Mercoledì 29 gennaio spazio ai giovani, con le gare
organizzate fra gli Istituti Tecnici Agrari (ore 10-13), i
concorsi dei Giovani Allevatori Frisona Italiana e del Bruna
Junior Club (ore 14-18).

Giovedì 30 gennaio sfila nel ring la biodiversità della
zootecnia italiana e, dalle ore 14, focus sulla razza Bruna.

Venerdì 31 gennaio dalle 9 alle 19 riflettori accesi sul 19°
Dairy Open Holstein Show, con oltre 180 animali iscritti.

Sabato 1 febbraio dalle 9 alle 16.30 gli eventi dedicati alla
razza Bruna: Confronto europeo, concorso Bruna Originaria,
Mostra nazionale e «National Cup», con 320 capi bovini
iscritti.

Sempre sabato 1 febbraio, infine, è in programma la
premiazione del decimo concorso Agri Yogurt, organizzato
dall’Accademia italiana del latte in collaborazione con FD
Store e Bevilatte: la consegna del riconoscimento, ideato per
valorizzare lo yogurt artigianale, realizzato direttamente
dalle aziende   agricole, da cooperative agricole o da
caseifici, si   tiene all’interno del Bovine Forum del
Padiglione 9 alle 11,30.
FIERAGRICOLA, L'ELENCO DEI ISTITUTI - Agricolae
TUTTI      I    PREMI      DI
FIERAGRICOLA, TRA INNOVAZIONE
E SOSTENIBILITÀ
Alla vigilia della 114ª edizione di una delle rassegne
agricole più importanti d’Europa, torna «Fieragricola Night»,
la serata di gala dedicata agli espositori, in programma
martedì 28 gennaio. Nel corso dell’evento saranno consegnati i
riconoscimenti del Premio Innovazione, a cura dell’Informatore
Agrario e giunto alla sua terza edizione. L’obiettivo è
valorizzare le best practice della filiera, distinte nelle
categorie Meccanica Agraria, Prodotti fitosanitari e
fertilizzanti, Zootecnia ed Energia Rinnovabile.

Mercoledì 29 alle 11,30 è in programma il Premio Avicoltore
dell’anno, nell’Area Poultry Forum del Padiglione 11:
Unaitalia ha selezionato la migliore storia di pratica
virtuosa in allevamento legata al mondo del benessere degli
animali, della sostenibilità ambientale, dell’innovazione
tecnologica o della biosicurezza.

Giovedì 30 si tiene la quarta edizione del Premio Il
Contoterzista dell’anno, organizzato dalla rivista il
Contoterzista in collaborazione con la Confederazione
Agromeccanici e Agricoltori Italiani (Cai): il riconoscimento
sarà consegnato alle 12 nell’area Forum Nutrizione e Difesa
Sostenibile del Padiglione 7.

Venerdì 31 gennaio è la volta di We-Feed: Premio Assalzoo,
istituito dall’Associazione nazionale tra i produttori di
alimenti zootecnici, con l’obiettivo di individuare giovani
laureati e dottori di ricerca che, con un loro elaborato,
FIERAGRICOLA, L'ELENCO DEI ISTITUTI - Agricolae
abbiano portato un effettivo contributo alla nutrizione
animale o alla mangimistica. Il riconoscimento viene
consegnato alle 12,45 all’interno del Nutrition Forum del
Padiglione 9.

Sempre venerdì alle 14 si tiene il Premio Allevatore dell’anno
nelle categorie Bovino da latte, Bovino da carne, Suini, a
cura di Informatore Zootecnico, rivista Edagricole:
l’appuntamento è alle 14 nel Bovine Forum del Padiglione 9.

CONTO   ALLA   ROVESCIA   PER
FIERAGRICOLA      TUTTI      I
RICONOSCIMENTI IN CALENDARIO
                                                                 È
                                                                 s
                                                                 c
                                                                 a
                                                                 t
                                                                 t
                                                                 a
                                                                 t
                                                                 o
                                                                 i
l conto alla rovescia per la 114ª edizione di Fieragricola,
rassegna internazionale di agricoltura, meccanica agricola,
zootecnia, agroforniture, energie rinnovabili e servizi, in
programma a Verona da mercoledì 29 a sabato 1. La
manifestazione si conferma tra le più rilevanti nel panorama
europeo e presenta numeri in crescita: 10 padiglioni occupati,
900 espositori (+8,2% sull’edizione 2018), una superficie
FIERAGRICOLA, L'ELENCO DEI ISTITUTI - Agricolae
netta di 67.600 metri quadrati netti (+18,7%), due aree demo
esterne di 9.500 metri quadrati allestite per gli «special
show», 800 capi di bestiame in esposizione (+14,3%), oltre 130
convegni, approfondimenti e corsi di formazione in calendario.
Molti anche i premi e i concorsi in calendario nei quattro
giorni di manifestazione.

UNAITALIA PORTA IL PREMIO
AVICOLTORE    DELL’ANNO A
FIERAGRICOLA 2020
L’avicoltura protagonista alla 114^ Fieragricola, dal 29
gennaio al primo febbraio con Unaitalia, l’associazione che
rappresenta il 90% della produzione avicola nazionale e che
sarà presente a Veronafiere nel PAD.11 stand C3. Fitto il
programma di iniziative, tra cui il premio “Avicoltore
dell’anno” (mercoledì 29 gennaio alle ore 12,00), al quale
partecipano Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura Regione
Lombardia e il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.
Attesa la presenza del ministro delle Politiche Agricole,
Teresa Bellanova. Per la prima volta Unaitalia rappresenterà
in fiera un settore 100% made in Italy, che oggi conta 64mila
addetti, 6.300 allevamenti professionali con un fatturato di
5,7 miliardi di euro (solo per le fasi di allevamento e
trasformazione) una produzione che si attesta a 1,3 milioni di
tonnellate per le carni e a 12,2 miliardi di uova.

“A Veronafiere porteremo un comparto che fa della filiera
integrata il suo punto di forza – ha detto il presidente di
Unaitalia, Antonio Forlini – generando valore non solo per
l’agroalimentare italiano ma per l’intera economia del Paese.
FIERAGRICOLA, L'ELENCO DEI ISTITUTI - Agricolae
Un’eccellenza che lungo tutta la sua filiera ha prodotto nel
2018 ricadute economiche e occupazionali pari a 7,9 miliardi,
quasi mezzo punto del PIL (0,45%), secondo un’indagine
Althesys. Oggi l’avicoltura, considerando tutte le fasi della
filiera – dagli incubatoi ai mangimi, dagli allevamenti alla
trasformazione fino ai servizi, alla logistica e alla vendita
– genera un giro d’affari complessivo di 21,7 miliardi”.

Alle 15.30 del 29 gennaio, assieme ad Assica e Ussl 9
Scaligera, primo piano su biosicurezze nei settori avicolo e
suino e su Classyfarm, il nuovo sistema integrato di dati
promosso dal Ministero della Salute che classifica le aziende
avicole, bovine, e suinicole in base al loro livello di
rischio. Uno strumento unico nel panorama europeo che incrocia
parametri sanitari e produttivi, consumo di farmaci
antimicrobici, dati su benessere animale, biosicurezza e
quelli dei controlli ufficiali e aziendali (BDN, Sanan,
ricetta elettronica e di autocontrolli dei veterinari
aziendali) per fornire il quadro delle pratiche virtuose su
scala nazionale e locale. Un mezzo chiave anche per
certificare l’effettivo uso di antibiotici in allevamento e
certificarne il trend di riduzione, che per il settore avicolo
ha fatto registrare – 82% dal 2011 ad oggi.
Tra gli altri temi affrontati, anche la sostenibilità in
avicoltura nel convegno annuale della Società italiana di
patologie aviarie – SIPA (30 gennaio, ore 11 – Sala
Margherita) e la formazione degli avicoltori con il Corso di
benessere animale per gli allevatori di pollo da carne (30
gennaio, ore 9, sala A, Gall. 11/12). Il 31 gennaio focus sul
settore uova e ovoprodotti e sulle sfide della tracciabilità
(Area Poultry Forum, Pad. 11, ore 9.30). Un tema quest’ultimo
su cui secondo Unaitalia occorre ancora lavorare per dare
attuazione alla risoluzione sulla timbratura in allevamento
approvata all’unanimità in Commissione Agricoltura della
Camera a gennaio 2019. Sempre il 31 alle 9.30 si parlerà di
“Numeri e prospettive del settore cunicolo in italia” con il
convegno dell’Associazione Scientifica Italiana di
Coniglicoltura Asic (Sala Vivaldi – Palaexpo) e, alle 14.30,
di “Regolamento Ue 2016/429, come cambia la sanità animale”
nel convegno organizzato dalla Ussl 9 Scaligera con Unaitalia
alle 14.30 (Sala Salieri – Palaexpo).

OBIETTIVI GREEN DEAL EUROPEO,
STUDIO FIERAGRICOLA-NOMISMA:
ITALIA AGRICOLA PROMOSSA SU
SICUREZZA ALIMENTARE, BIO,
RIDUZIONE SPRECHI E CHIMICA
                                                             D
                                                             a
                                                             c
                                                             o
                                                             i
                                                             m
                                                             p
                                                             u
                                                             t
                                                             a
                                                             t
                                                             o
                                                             a
                                                             d
                                                             a
                                                             l
leato verde. Alla vigilia del Green Deal europeo l’agricoltura
italiana sfata molti luoghi comuni e si scopre in forte
empatia con la rivoluzione sostenibile a emissioni zero voluta
da Bruxelles. L’Italia è il Paese con i cibi più sani e sicuri
del Vecchio continente, il più attento agli sprechi e alle
emissioni di gas serra; uno Stivale che negli ultimi 10 anni
ha diminuito l’utilizzo della chimica nei propri campi con
punte del 50% in favore di un’agricoltura più biologica, la
prima in Europa per seminativi e colture permanenti. Per
contro, il primario italiano paga alcune lacune strutturali
del Paese – come la carenza e la gestione di acqua in alcune
zone del territorio, oltre all’erosione del suolo – e dovrà
far valere la propria fungibilità per contribuire alla
transizione sostenibile. Lo rivela il report presentato oggi a
Roma dall’Osservatorio Fieragricola-Nomisma in occasione della
presentazione della rassegna di riferimento per il settore, in
programma a Veronafiere dal 29 gennaio al 1° febbraio
prossimi. Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni
Mantovani: «Se il valore sociale delle nostre campagne in
termini di approvvigionamento alimentare è storicamente
assodato, lo stesso non si può dire per le potenzialità in
chiave sostenibile. Il trust verde della nuova agricoltura
rappresenta uno degli assi portanti in grado di contribuire in
modo decisivo alla transizione verso le emissioni zero della
rivoluzione economica che ci apprestiamo ad affrontare. Un
passaggio epocale, nel quale Fieragricola sarà ancora una
volta monitor e interprete».

FROM FARM TO FORK –IL CIBO VA A BRACCETTO CON L’AMBIENTE È il
nome dellastrategia che interessa il settore agroalimentare e
che fa parte della comunicazione, licenziata lo scorso 11
dicembre, “Green Deal Europeo”. L’Ue pubblicherà gli
assetstrategicientro la prossima primavera, ma già dalla
comunicazione si capisce dove ilGreen Deal vuole andare a
parare (e in parte a finanziare), indicando tutta una serie di
obiettivi ai quali l’agricoltura europea dovrà tendere nella
logica di costruire un’economia circolare basata su un sistema
alimentare sano, equo e rispettoso dell’ambiente. SICUREZZA
PRODOTTI, SPRECO, CHIMICA E BIO-ITALIA PARTE IN POLELo studio
realizzato dall’Osservatorio Fieragricola-Nomisma ha messo in
luce come l’agricoltura italiana, in attesa del piano
operativo sull’economia verde più importante della storia, sia
già in vantaggio su uno dei paradigmi cardine: la salubrità e
la sicurezza dei suoi alimenti, che presentano le percentuali
più alte di prodotti che secondo i controlli dell’autorità per
la sicurezza alimentare (Efsa) risultano essere assolutamente
privi di residui, meglio di quanto possano vantare Francia,
Spagna e Germania. Buone notizie anche sul fronte degli
sprechi, con i rifiuti alimentari pro-capite (126 kg annui)
del 16% inferiori alla media europea e in forte calo
nell’ultimo decennio. Dalla tavola alla terra, secondo il
report di Fieragricola-Nomisma, le virtù si sommano: lo
Stivale detiene il record Ue di superficie e incidenza bio per
seminativi e colture permanenti con 1,5 milioni di ettari,
davanti a Francia, Spagna e Germania, mentre calano anche le
emissioni di gas serra (-12,3% negli ultimi vent’anni secondo
Eurostat), che incidono per il 7% sul totale delle emissioni
contro il 10% della media europea. Ma la sensibilità green
degli agricoltori e dei prodotti italiani è ancora più
evidente alla prova di agrofarmaci e fertilizzanti. Infatti,
secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca
ambientale (Ispra), nell’ultimo decennio se ne è fatto sempre
meno uso e spesso i consumi si sono dimezzati: è il caso degli
insetticidi (da1,2 kg di principi attivi ad ettaro a 0,6 kg),
dei fungicidi (-30%), degli erbicidi (-20%), ma anche di azoto
(-25%), anidride fosforica (-36%), ossido di potassio (-50%).

 BIODIVERSITÀ E FORESTE DA PROTEGGERE. EMERGENZA ACQUA ED
EROSIONE SUOLO E proprio dalla tutela del territorio e delle
sue risorse arrivano gli elementi su cui sarà fondamentale
operare un salto di qualità. Se –per l’indagine Fieragricola
Nomisma –sul fronte della tuteladella biodiversità e delle
aree boschive l’Italia è stabilmente nella top 5 dei Paesi Ue,
è invece più problematica la gestione del fattore acqua, con
il Belpaese fanalino di coda nel rapporto prelievi/risorse
idriche, dove l’agricoltura incide per la metà del proprio
utilizzo complessivo. Un problema strutturale da mitigare
attraverso sistemi intelligenti di gestione –come
l’irrigazione di precisione –al pari dei consumi di energia da
fonti rinnovabili che nel primario rappresenta solo il 2% dei
consumitotali. Gravosi infine, e sempre più nemici della
preservazione del territorio e dell’ambiente, i fenomeni di
consumo del suolo, cresciuti del 50% solo negli ultimi 30
anni, così come l’erosione da acqua che vede il nostro Paese
in cima alla classifica europea per i danni inferti al
territorio da tali eventi metereologici. In media in Italia si
verifica un’erosione di quasi 9 tonnellate di suolo per ettaro
all’anno, contro i 4 della Spagna e i 2 della Francia.
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE MA NON ECONOMICA «È evidente–ha detto
il responsabile agroalimentare di Nomisma e curatore dello
studio, Denis Pantini-come dallo studio emergano gli enormi
sforzi fatti negli anni dagli agricoltori italiani per rendere
la propria attività più rispettosa dell’ambiente e come il
loro operato sia fondamentale per la tutela dei nostri
territori, soprattutto a fronte delle calamità prodotte dai
cambiamenti climatici. Una sostenibilità ambientale che però
non può essere scollegata daquella economica, senza la quale
l’attività agricola stessa non può esistere. E da questo lato,
purtroppo, negli ultimi cinque anni i redditi delle imprese
agricole italiane non si sono mossi, a fronte invece di quelli
degli agricoltori spagnoli e francesi».
Sul piano economico complessivo, l’Italia è in testa nel
panorama produttivo europeo come valore aggiunto (32,2
miliardi di euro, media ultimo biennio), al secondo posto
dietro la Francia (76,3 miliardi di euro) per valore della
produzione (56,7 miliardi di euro, media biennio), mentre è
più indietro (4ª) nell’export, a 7,6 miliardi di euro. Critica
invece lasituazione relativa al reddito delle imprese,
segnalato nell’ultimo quinquennio in calo nel Belpaese dell’1%
a fronte di una media Ue a +6%, con Spagna e Francia a
+11%.Dieci padiglioni, 900 espositori italiani ed esteri, 130
mila operatori attesi e un calendario di 130 eventi tra
convegni, workshop e prove dinamiche. Questi i numeri della
114ª edizione di Fieragricola (29 gennaio-1 febbraio 2020),
storica rassegna internazionale di Veronafiere, che a 122 anni
dalla nascita si conferma termometro del settore primario e
punta sul connubio tra specializzazione e nuove tecnologie.
Tra i temi cardine, innovazione, sostenibilità ed economia
circolare; dall’agricoltura 4.0 alla meccanica e attrezzature
agricole di ultima generazione fino ai sistemi più avanzati
per viticoltura, frutticoltura, colture specializzate e
zootecnia per affrontare le sfide del Green Deal europeo.
Attese, al convegno inaugurale dedicato all’agribusiness di Ue
e Italia in Africa, la ministra alle Politiche agricole,
Teresa Bellanova, e la ministra dell’Agricoltura della
Croazia, Marija Vučković.

UN     ‘GREEN   DEAL’    PER
FIERAGRICOLA 2020 SEMPRE PIÙ
INTERNAZIONALE. AL CONVEGNO
INAUGURALE             FOCUS
SULL’AGRICOLTURA DI ITALIA E
AFRICA
                                                                 N
                                                                 u
                                                                 m
                                                                 e
                                                                 r
                                                                 i
                                                                 i
                                                                 n
                                                                 c
rescita perla 114ª edizione di Fieragricola, rassegna
internazionale di agricoltura in programma a Verona da
mercoledì 29 gennaio, presentata questa mattina a Roma,
insieme a uno studio dell’Osservatorio Fieragricola Nomisma su
«L’agricoltura italiana di fronte alla sfida del Green Deal
europeo».All’incontro hanno partecipato il presidente di
VeronafiereMaurizio Danese, il direttore generaleGiovanni
Mantovani e il direttore commercialeFlavio Innocenzi,Giuseppe
L’Abbate, sottosegretario del Ministero delle Politiche
Agricole, e Denis Pantini, responsabile Agroalimentare
Nomisma. La rassegnasi conferma una delle manifestazioni più
rilevanti nel panorama europeo: 10 padiglionioccupati,
900espositori(+8,2% sull’edizione 2018),una superficie netta
di 67.600 metri quadrati netti (+18,7%), due aree demo esterne
di 9.500 metri quadrati allestite per gli «special show», 800
capi di bestiame in esposizione (+14,3%), oltre 130 convegni,
approfondimenti e corsi di formazionein calendario nei quattro
giorni di manifestazione.Il Green Deal a Fieragricola.
«Fieragricola 2020 accendei riflettori, in particolare, sulle
grandi sfide alle quali l’agricoltura è chiamata a dare
risposte, a partiredal Green Deal illustrato dalla Commissione
Ue presieduta da Ursula von der Leyen e che coinvolge anche il
sistema agricoloin maniera articolata–hadettoil presidente di
Veronafiere, Maurizio Danese–.

Conseguire la neutralità climatica entro il 2050 richiede
sforzi congiunti su scala mondiale e un impegno netto da parte
di tutti gli attori della filiera agricola intermini di lotta
ai cambiamenti climatici, biodiversità, agroecologia, sostegno
alle energie rinnovabili e all’economia circolare, secondoil
progetto Ue “Farm to Fork”. L’appuntamento di Verona vuole
come sempre offrire spunti di riflessione e soluzioni pratiche
peraccompagnare il mondo imprenditoriale e le filiere agro-
zootecniche verso la sostenibilità ambientale, economica e
sociale». Esposizione specializzata trasversale. Grandi temi e
offerta espositiva trasversale, che asseconda, ha ricordatoil
direttore generale Giovanni Mantovani, «l’evoluzione
dell’impresa agricola, sempre più multifunzionalee orientata
all’innovazione». Fieragricola dal 1898 accompagnagli
imprenditori e le aziendeverso le sfide della competitività e
delle        sostenibilità.         Grande        attenzione
ameccanizzazioneagricola, zootecnia(con un forte rilancioanche
di   suinicoltura     e   avicoltura),    vigneto,fruttetoe
colturespecializzate,energie da fonti rinnovabili, attività
forestale,     agrofarmaci,    fertilizzanti    e   sementi,
multifunzionalità dell’impresa agricola, gestione del verde,
servizi per l’agricoltura,aree dinamiche per le provedal vivo
di macchine,mezzi agricoli, mezzi telescopici.

Il sottosegretario L’Abbate: «Innovazione fondamentale».Per il
sottosegretarioallePoliticheagricole, Giuseppe L’Abbate,
«Fieragricolacon la sua dote di innovazione e l’attenzione
alla sostenibilità e allenuove tecnologiedimostra l’importanza
di questa manifestazioneper il primo settore, anche dal punto
di vista della crescita culturale.«L’agricoltura è strategica
contrastare i cambiamenti climatici –ha sostenuto L’Abbate–ma
dobbiamo fare in modo che le risorse annunciate per il Green
Deal della Commissione europea verso la neutralità
climaticanon vengano distolti dai fondi della Politicaagricola
comune, anche perché gli agricoltori, se nella prossima
programmazione comunitaria entrerà in vigore l’eco-schema
obbligatorio, dovranno già rispettare misure ambientali». Sono
giorni cruciali per l’agricolturaanche dal punto di vista
normativo. «Il 31gennaio sarà licenziatoil collegato agricolo
alla legge di bilancioe sarà l’occasione per introdurre norme
di sburocratizzazione per il settore», ha annunciato il
sottosegretario                       L’Abbate.Mantovani
sull’internazionalizzazione. «Con 30 delegazioni ufficiali,
delle quali 17 provenientidall’Africa,edall’Europa Orientale e
Sud Orientale, e dall’area Asean, Fieragricola si apre con
forza all’internazionalizzazione per sostenere le aziende
presenti e per un dibattito sul futuro dell’agricoltura, che
attraversa i temi fondamentali della produzione sostenibile,
della sicurezza alimentare, della crescita verde–ha spiegato
Mantovani-. Anche il convegno inaugurale si sofferma sulle
opportunità e le prospettive di business per l’agricoltura nel
continente africano, dove la presenza cinese è molto
significativa, ma dove ci sono spazi per l’Unione europea e
l’Italia. Nel 2018 l’Italia, secondo le elaborazioni di Ice-
Agenzia,ha esportato complessivamente in 49 Paesi dell’Africa
Subsahariana 5,46miliardi di euro rispettoai 5,08 dell’anno
precedente».Fra i relatori di«Agribusiness in Africa e le
relazionicommerciali con Ue e Italia: opportunità e
prospettive».

Fra i relatori interverrannola ministra delle Politiche
agricole Teresa Bellanova; la ministra dell’Agricoltura della
Croazia Marija Vučković; il professor Giulio Tremonti,
giurista, già ministro dell’Economia e delle Finanzee
presidente di Aspen;padreMauro Gambetti, custode del Sacro
Convento di Assisi, Roberto Ridolfi, direttore generale
aggiunto FAO; Denis Pantini, responsabile Area Agricoltura e
Industria alimentare di Nomisma.L’analisi di Nomisma, in
particolare,fornirà indicazioni strategiche per inquadrare il
sistema agricolo italiano nel contesto europeo e le relative
opportunità di interscambio commerciale con il continente
africano, esaminandol’evoluzione dell’agricoltura italiana in
termini di valore della produzione agricola e zootecniche,
flussi di import/export agricolo, produzioneindustriale
italiana di macchine per l’agribusiness. Croazia Paese
ospite.LaCroaziasarà il «Paese ospite» di Fieragricola 2020e
avrà un’area dedicata per promuovere il proprio sistema.

È prevista la visita ufficiale del ministro dell’Agricoltura
della Croazia, Marija Vučković,che proprio nel periodo
gennaio-giugno 2020 sarà a capodel Consiglio Ue dei ministri
agricoli nel semestre di presidenza croato in Europa.
Fieragricola, manifestazione in crescita. «Fieragricola dovrà
affrontare la sfida di una popolazione mondiale in crescita,
mentrela superficie coltivabile rimarrà costante a 1,5
miliardi di ettari–ha specificato Flavio Innocenzi,
direttorecommerciale di Veronafiere-. Sarà determinante
produrre di più e farlo in maniera sostenibile, con una logica
di minore impatto ambientaleestesa anche alla logistica e ai
trasporti. Per questo Veronafiere ha lanciato due start upcome
B/Opendedicata al biologicodall’1 al 3 aprile e una nuova
rassegnasulla logistica intermodale sostenibile dal 21 al 25
marzo».Meccanica agricola.Fieragricolaospiterà la meccanicain
cinque padiglioni(1, 2, 6, 7, 8), «contutti i top player
delsettore presentie una crescita rispetto alla precedente
edizione del 20 per cento», ha dichiarato Innocenzi. Saranno
raddoppiatele aree dinamiche esterneper gli «Special Show» di
trattori,mezzi specializzati e telescopici. L’agricoltura
specializzata: vigneto e frutteto. Fieragricola prosegue la
propria vocazione alla trasversalità e alla specializzazione
delle filiere. Nei padiglioni 4 e 5 saranno previste le aree
per il vigneto e il frutteto, colture ad alto valore aggiuntoe
simbolo dell’agricoltura mediterranea.

Gli eventi zootecnici. Uno spazio significativo a Fieragricola
lo occuperàla zootecnia, consolidato pilastro della
manifestazionecon trepadiglioni (9, 10, 11). Fra gli eventi di
respiro internazionale sono in calendario il 19° Dairy Open
Holstein Showper larazzaFrisona, la 52ª Mostra nazionale del
Libro genealogico dellarazzaBruna,il Confronto europeo della
razza Bruna(con animali provenientida Italia, Svizzera,
Francia e Austria), il premio speciale «Coppa delle Nazioni»e
il concorso Bruna Originaria.Una nuova area, fortemente
potenziata, sarà dedicata alla Rassegna nazionale di
avicoltura, conareeespositivee per il dibattitoe la consegna
del premio «Avicoltore dell’anno». Complessivamente saranno
rafforzatitutti i settori: bovini da latte e da carne, suini,
equidi, avicoli, cunicoli, ovini e caprini, persino
chiocciole. Il«Milk Day».Visto il successo della precedente
edizione, sarà replicatoa Fieragricola2020l’evento «Milk
Day»,che affronteràil temadella formazione degli allevatori
per sviluppare l’attività del caseificio aziendale, a partire
dalla qualità del latte. Il «Nutrition Forum». All’interno del
Nutrition Forum (padiglione 9), dedicato alla mangimistica, si
inserisce invece il «Premio Assalzoo», cheè rivolto agli
studenti universitari e viene assegnato al miglior elaborato
per Laurea Magistrale e per Dottorato di ricerca, a
confermadell’attenzione del mondo produttivoalla ricerca
scientificain un settore strategico come la nutrizione
animale. Economia circolareed energie rinnovabili.L’economia
circolare sarà uno dei temi cardine di Fieragricola, alla luce
delle enormi potenzialità chele filiere agricole possono
sviluppare: dalla valorizzazione dei reflui zootecnici alle
energie rinnovabili, fino al riutilizzo, alla riduzione degli
sprechi e alla valorizzazione degli scarti

OBIETTIVI GREEN DEAL EUROPEO, STUDIO FIERAGRICOLA-NOMISMA:
ITALIA AGRICOLA PROMOSSA SU SICUREZZA ALIMENTARE, BIO,
RIDUZIONE SPRECHI E CHIMICA

Posted by Redazione × Pubblicato il 22/01/2020 at 15:40
                                                             D
                                                             a
                                                             c
                                                             o
                                                             i
                                                             m
                                                             p
                                                             u
                                                             t
                                                             a
                                                             t
                                                             o
                                                             a
                                                             d
                                                             a
                                                             l
leato verde. Alla vigilia del Green Deal europeo l’agricoltura
italiana sfata molti luoghi comuni e si scopre in forte
empatia con la rivoluzione sostenibile a emissioni zero voluta
da Bruxelles. L’Italia è il Paese con i cibi più sani e sicuri
del Vecchio continente, il più attento agli sprechi e alle
emissioni di gas serra; uno Stivale che negli ultimi 10 anni
ha diminuito l’utilizzo della chimica nei propri campi con
punte del 50% in favore di un’agricoltura più biologica, la
prima in Europa per seminativi e colture permanenti. Per
contro, il primario italiano paga alcune lacune strutturali
del Paese – come la carenza e la gestione di acqua in alcune
zone del territorio, oltre all’erosione del suolo – e dovrà
far valere la propria fungibilità per contribuire alla
transizione sostenibile. Lo rivela il report presentato oggi a
Roma dall’Osservatorio Fieragricola-Nomisma in occasione della
presentazione della rassegna di riferimento per il settore, in
programma a Veronafiere dal 29 gennaio al 1° febbraio
prossimi. Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni
Mantovani: «Se il valore sociale delle nostre campagne in
termini di approvvigionamento alimentare è storicamente
assodato, lo stesso non si può dire per le potenzialità in
chiave sostenibile. Il trust verde della nuova agricoltura
rappresenta uno degli assi portanti in grado di contribuire in
modo decisivo alla transizione verso le emissioni zero della
rivoluzione economica che ci apprestiamo ad affrontare. Un
passaggio epocale, nel quale Fieragricola sarà ancora una
volta monitor e interprete».

FROM FARM TO FORK –IL CIBO VA A BRACCETTO CON L’AMBIENTE È il
nome dellastrategia che interessa il settore agroalimentare e
che fa parte della comunicazione, licenziata lo scorso 11
dicembre, “Green Deal Europeo”. L’Ue pubblicherà gli
assetstrategicientro la prossima primavera, ma già dalla
comunicazione si capisce dove ilGreen Deal vuole andare a
parare (e in parte a finanziare), indicando tutta una serie di
obiettivi ai quali l’agricoltura europea dovrà tendere nella
logica di costruire un’economia circolare basata su un sistema
alimentare sano, equo e rispettoso dell’ambiente. SICUREZZA
PRODOTTI, SPRECO, CHIMICA E BIO-ITALIA PARTE IN POLELo studio
realizzato dall’Osservatorio Fieragricola-Nomisma ha messo in
luce come l’agricoltura italiana, in attesa del piano
operativo sull’economia verde più importante della storia, sia
già in vantaggio su uno dei paradigmi cardine: la salubrità e
la sicurezza dei suoi alimenti, che presentano le percentuali
più alte di prodotti che secondo i controlli dell’autorità per
la sicurezza alimentare (Efsa) risultano essere assolutamente
privi di residui, meglio di quanto possano vantare Francia,
Spagna e Germania. Buone notizie anche sul fronte degli
sprechi, con i rifiuti alimentari pro-capite (126 kg annui)
del 16% inferiori alla media europea e in forte calo
nell’ultimo decennio. Dalla tavola alla terra, secondo il
report di Fieragricola-Nomisma, le virtù si sommano: lo
Stivale detiene il record Ue di superficie e incidenza bio per
seminativi e colture permanenti con 1,5 milioni di ettari,
davanti a Francia, Spagna e Germania, mentre calano anche le
emissioni di gas serra (-12,3% negli ultimi vent’anni secondo
Eurostat), che incidono per il 7% sul totale delle emissioni
contro il 10% della media europea. Ma la sensibilità green
degli agricoltori e dei prodotti italiani è ancora più
evidente alla prova di agrofarmaci e fertilizzanti. Infatti,
secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca
ambientale (Ispra), nell’ultimo decennio se ne è fatto sempre
meno uso e spesso i consumi si sono dimezzati: è il caso degli
insetticidi (da1,2 kg di principi attivi ad ettaro a 0,6 kg),
dei fungicidi (-30%), degli erbicidi (-20%), ma anche di azoto
(-25%), anidride fosforica (-36%), ossido di potassio (-50%).

 BIODIVERSITÀ E FORESTE DA PROTEGGERE. EMERGENZA ACQUA ED
EROSIONE SUOLO E proprio dalla tutela del territorio e delle
sue risorse arrivano gli elementi su cui sarà fondamentale
operare un salto di qualità. Se –per l’indagine Fieragricola
Nomisma –sul fronte della tuteladella biodiversità e delle
aree boschive l’Italia è stabilmente nella top 5 dei Paesi Ue,
è invece più problematica la gestione del fattore acqua, con
il Belpaese fanalino di coda nel rapporto prelievi/risorse
idriche, dove l’agricoltura incide per la metà del proprio
utilizzo complessivo. Un problema strutturale da mitigare
attraverso sistemi intelligenti di gestione –come
l’irrigazione di precisione –al pari dei consumi di energia da
fonti rinnovabili che nel primario rappresenta solo il 2% dei
consumitotali. Gravosi infine, e sempre più nemici della
preservazione del territorio e dell’ambiente, i fenomeni di
consumo del suolo, cresciuti del 50% solo negli ultimi 30
anni, così come l’erosione da acqua che vede il nostro Paese
in cima alla classifica europea per i danni inferti al
territorio da tali eventi metereologici. In media in Italia si
verifica un’erosione di quasi 9 tonnellate di suolo per ettaro
all’anno, contro i 4 della Spagna e i 2 della Francia.
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE MA NON ECONOMICA «È evidente–ha detto
il responsabile agroalimentare di Nomisma e curatore dello
studio, Denis Pantini-come dallo studio emergano gli enormi
sforzi fatti negli anni dagli agricoltori italiani per rendere
la propria attività più rispettosa dell’ambiente e come il
loro operato sia fondamentale per la tutela dei nostri
territori, soprattutto a fronte delle calamità prodotte dai
cambiamenti climatici. Una sostenibilità ambientale che però
non può essere scollegata daquella economica, senza la quale
l’attività agricola stessa non può esistere. E da questo lato,
purtroppo, negli ultimi cinque anni i redditi delle imprese
agricole italiane non si sono mossi, a fronte invece di quelli
degli agricoltori spagnoli e francesi».
Sul piano economico complessivo, l’Italia è in testa nel
panorama produttivo europeo come valore aggiunto (32,2
miliardi di euro, media ultimo biennio), al secondo posto
dietro la Francia (76,3 miliardi di euro) per valore della
produzione (56,7 miliardi di euro, media biennio), mentre è
più indietro (4ª) nell’export, a 7,6 miliardi di euro. Critica
invece lasituazione relativa al reddito delle imprese,
segnalato nell’ultimo quinquennio in calo nel Belpaese dell’1%
a fronte di una media Ue a +6%, con Spagna e Francia a
+11%.Dieci padiglioni, 900 espositori italiani ed esteri, 130
mila operatori attesi e un calendario di 130 eventi tra
convegni, workshop e prove dinamiche. Questi i numeri della
114ª edizione di Fieragricola (29 gennaio-1 febbraio 2020),
storica rassegna internazionale di Veronafiere, che a 122 anni
dalla nascita si conferma termometro del settore primario e
punta sul connubio tra specializzazione e nuove tecnologie.
Tra i temi cardine, innovazione, sostenibilità ed economia
circolare; dall’agricoltura 4.0 alla meccanica e attrezzature
agricole di ultima generazione fino ai sistemi più avanzati
per viticoltura, frutticoltura, colture specializzate e
zootecnia per affrontare le sfide del Green Deal europeo.
Attese, al convegno inaugurale dedicato all’agribusiness di Ue
e Italia in Africa, la ministra alle Politiche agricole,
Teresa Bellanova, e la ministra dell’Agricoltura della
Croazia, Marija Vučković.

FIERAGRICOLA,      L’ABBATE:
CONIUGARE      SOSTENIBILITÀ
AMBIENTALE      A     QUELLA
ECONOMICA.   FIERA   MOMENTO
IMPORTANTE    PER    DIALOGO
IMPRESE. VIDEO
                                               “Quando      si
                                               parla di green
                                               deal si parla
                                               anche di cifre,
                                               1.000 miliardi,
                                               ma      queste
                                               risorse     non
                                               devono essere
                                               sottratte alla
                                               pac.       Bene
                                               quindi se si
                                               parla   di   un
                                               nuovo afflusso
di denaro, ma se si sottraggono alla pac allora dobbiamo
rivedere le posizioni, perché già le nostre imprese, col nuovo
impianto della nuova pac e se andrà in porto l’attuazione
dell’eco schema obbligatorio, avranno degli adempimenti
importanti in campo ambientale da attuare” dichiara il
sottosegretario L’Abbate nel corso della conferenza stampa di
Fieragricola.

https://www.agricolae.eu/wp-content/uploads/2020/01/ab4a89d
0-9bca-436f-a4b9-78d747a0aa74.mp4
“Non bisogna infatti perdere di vista la sostenibilità
economica delle nostre imprese, perché la sostenibilità
ambientale si raggiunge se c’è anche sostenibilità economica,
se chiediamo solo sforzi alle imprese queste poi saranno
incapaci di avere un ritorno economico, facendo in questo modo
un danno doppio con l’abbandono e la chiusura delle imprese
stesse” sottolinea.
“Zootecnica circolare e zootecnia di precisione, chiudere il
ciclo completo all’interno delle nostre produzioni fa si che
venga rispettato e tutelato l’ambiente ma sì ha anche
l’effetto di fissare la Co2 nel suolo e quindi di mettere in
atto quei meccanismi ecosistemici che diminuiscono gli impatti
che possono provenire da altre imprese” evidenzia il
sottosegretario Mipaaf.

“La strada è tracciata, adesso dobbiamo avere l’obiettivo di
garantire cibo per tutti, rimettendo in ciclo quel cibo che
invece andrebbe sprecato. La Fiera diventa così un momento
importante per dialogare anche con le imprese su questi temi.
Il governo ha già approvato diversi provvedimenti che vanno in
questa direzione di sostenibilità ambientale e sociale, come
la riduzione dell’uso delle plastiche e il salva mare per il
recupero dei rifiuti, oltre a misure per la gestione delle
foreste, però dobbiamo sempre garantire la sostenibilità
economica” ribadisce L’Abbate.

“Stiamo poi lavorando sui tavoli di filiera e sui settori per
eliminare balzelli inutili alle imprese, facilitando così la
sburocratizzazione” conclude il sottosegretario.
AGROALIMENTARE     BIO     E
BENESSERE   NATURALE   NASCE
L’ALLEANZA   INTERNAZIONALE
DELLE FIERE B2B
                                                                 N
                                                                 a
                                                                 s
                                                                 c
                                                                 e
                                                                 T
                                                                 h
                                                                 e
                                                                 O
                                                                 r
                                                                 g
                                                                 a
                                                                 n
                                                                 i
c Trade Fairs Alliance, una nuova alleanza a livello
internazionale che unisce le fiere b2b del biologico italiane
ed estere. In prima fila nel promuovere il progetto, B/Open,
la manifestazione organizzata da Veronafiere (1-3 aprile
2020), insieme a Bio-Beurs (Zwolle-Olanda, 22-23 gennaio
2020), Organic&Natural Products Expo (Johannesburg-Sudafrica,
8-10 maggio 2020) e Natexpo (Lyon-Francia, 21-22 settembre
2020).

The Organic Trade Fairs Alliance è una piattaforma globale e
un forum di scambio di conoscenze, che mira a fornire sostegno
al settore dell’agricoltura biologica, dell’industria
alimentare biologica e dei cosmetici naturali. Con un
obiettivo ben definito: diffondere e supportare un modello di
nutrizione e di personal care focalizzato su tutto ciò che è
sano e salutare, sull’attenzione all’ambiente, al clima
globale e al rispetto dei lavoratori.

«Veronafiere, attraverso B/Open, ha intercettato uno spazio di
mercato rivolto al segmento b2b del mondo biologico, che
risultava ancora scoperto e andava presidiato», è il commento
del direttore commerciale di Veronafiere Flavio Innocenzi.
«Questa alleanza internazionale, che ha mosso i suoi primi
passi nel 2019 e si consoliderà nel 2020, vuole supportare il
settore del biologico attraverso azioni sinergiche di
promozione, in chiave professionale e mettendo a sistema le
competenze e le conoscenze trasversali, acquisite dai vari
partner internazionali».

B/Open, in programma a Verona dall’1 al 3 aprile 2020, è la
prima fiera in Italia esclusivamente b2b, rivolta agli
operatori del food certificato biologico e del natural self-
care. Dalle materie prime al prodotto finito al packaging, la
nuova manifestazione di Veronafiere presenta tutta la filiera,
frutto di un’accurata selezione delle aziende espositrici
studiata sulle esigenze dei compratori professionali. Tra le
tante conferme, nell’organic food, Cereal Docks, Agricola
Grains, Altalanga oltre al gruppo Specchiasol (con i marchi
Larico e San Demetrio) e Chiara Cantoni, partner di Ringana,
per la cosmesi naturale e il settore fitoterapico.

Patrocinata da Aiab (Associazione Italiana Agricoltura
Biologica) e da Regione Veneto e supportata da Ass.O.Cert.Bio
(Associazione Organismi di Certificazione del Biologico
italiani), Bioagricert (Organismo di controllo e
certificazione biologica), Ccpb (Consorzio Controllo Prodotti
Biologici ), la rassegna si svolgerà nei padiglioni 1 e 2 di
Veronafiere.     Più   specificatamente,      nel    segmento
dell’alimentazione biologica saranno rappresentati anche i
prodotti nutraceutici, dietetici, integratori, pet food,
servizi, packaging ecologici; ingredientistica per prodotti
bio, ma anche prodotti per il benessere; bellezza e cura della
persona comprenderanno cosmesi, trattamenti naturali, piante
officinali e derivati, prodotti per la salute e la cura della
persona, servizi. B/Open sposa inoltre un format interattivo,
con numerosi momenti di networking e formazione,
esclusivamente dedicati a produttori, trasformatori e
operatori professionali.

I NUMERI DEL SETTORE. Secondo gli ultimi dati disponibili
diffusi dal Fibl (istituto di ricerca tedesco dell’agricoltura
biologica) e relativi al 2017, la filiera «organic» mondiale
ha raggiunto un fatturato di 92 miliardi di euro, con 70
milioni di ettari coltivati da 2,9 milioni di produttori. In
Italia il comparto bio dà lavoro a 76mila aziende, sviluppa un
fatturato di 3,6 miliardi di euro e rappresenta circa il 4%
della spesa alimentare globale degli italiani.

Accanto al settore dell’agro-alimentare, anche il mercato
della cosmesi biologica sta vivendo un periodo di crescita
economica. Secondo gli ultimi dati di Cosmetica Italia, il
fatturato green nel 2017 delle aziende intervistate tocca 1
miliardo di euro, pari al 9,5% del fatturato cosmetico
italiano (10,9 miliardi di euro).

DAZI, MANTOVANI (DIRETTORE
GENERALE       VERONAFIERE):
DIPLOMAZIA SCONGIURI AGGUATO
COMMERCIALE, UE DIA SEGUITO A
LETTERA BELLANOVA
Ci auguriamo che la missione del Commissario al Commercio,
Phil Hogan in programma da oggi negli Stati Uniti, possa
scongiurare ciò che riteniamo essere un vero e proprio agguato
commerciale ai danni dell’agroalimentare italiano ed europeo.
L’eventuale lista allargata espressa dal dipartimento del
Commercio americano (Ustr) non sarà infatti esecutiva prima di
metà di febbraio: per questo è necessario che l’Unione europea
dia riscontro alle istanze contenute nella lettera della
ministra alle Politiche agricole alimentari e forestali,
Teresa Bellanova, recapitata nei giorni scorsi al Commissario
Hogan». Lo ha detto oggi il direttore generale di Veronafiere,
Giovanni Mantovani, a commento della procedura di
consultazione dell’Ustr, che minaccia di allargare la lista
dei prodotti a potenziale dazio aggiuntivo includendo tra gli
altri anche vino, olio e pasta italiani.

«Inutile dire – ha aggiunto Mantovani – come per il comparto
vino la preoccupazione sia enorme: basti pensare che, complici
anche le scorte accumulate nei mesi precedenti, i vini fermi
francesi sottoposti all’extra-dazio del 25% hanno registrato
un calo di vendite negli Usa del 36% a valore nel solo mese di
novembre rispetto alla stessa mensilità sul pari periodo 2018.
Contestualmente, secondo il nostro Osservatorio Vinitaly
Nomisma Wine Monitor, l’Italia ha chiuso il mese con una
crescita di quasi il 10%. Ora, con la calamità delle possibili
imposte aggiuntive la produzione interna non sarà in grado di
soddisfare la domanda e l’Europa rischia così di perdere quote
di mercato difficilmente recuperabili in futuro, a tutto
vantaggio del Nuovo Mondo produttivo. Da parte nostra – ha
concluso il direttore generale di Veronafiere – proseguiamo
nella nostra attività di supporto del settore nel principale
mercato mondiale, anche con una task force operativa in grado
di ampliare del 20% la presenza di operatori statunitensi
ospiti già a partire dal prossimo Vinitaly e al tempo stesso
di accelerare sulle nuove frontiere commerciali di un comparto
ancora troppo legato agli sbocchi tradizionali».

Secondo l’Osservatorio Vinitaly Nomisma Wine Monitor (fonte:
stime su dati doganali), l’Italia nel 2019 chiuderà le vendite
verso gli Usa in crescita di circa il 5%, per un corrispettivo
record che sfiorerà 1,8 miliardi di euro. Si tratta di
un’incidenza di quasi il 28% sull’export globale di vini made
in Italy, molto più del suo competitor francese – che pur è il
principale fornitore a valore -, la cui quota non arriva al
20% per effetto di una più ampia e organica scacchiera dei
mercati di riferimento. Gli Stati Uniti hanno infine
registrato nell’ultimo quinquennio il maggior incremento tra i
5 top mercati mondiali per il vino italiano, con un +38,6% a
valore.

LE CUN DEI SUINI E DEI
CONIGLI IL 30 GENNAIO 2020 A
FIERAGRICOLA
Il prossimo giovedì 30 gennaio Fieragricola, rassegna
internazionale dedicata trasversalmente all’agricoltura e alla
zootecnia, ospiterà le Commissioni uniche nazionali (Cun) dei
suini da macello, dei suinetti, delle scrofe da macello e dei
conigli.

«Ringraziamo la Borsa merci telematica italiana, lo staff, i
commissari e i componenti delle Commissioni uniche nazionali,
che hanno accettato l’invito di Fieragricola e che, con la
loro presenza, non solo riconoscono la leadership della
manifestazione in ambito italiano, ma contribuiranno al
dibattito in due segmenti strategici della zootecnia italiana,
quali appunto i suini e i conigli», dichiara il direttore
generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani.

Trasferimento da Mantova, dunque, nei padiglioni di
Fieragricola per la Cun scrofe da macello (alle ore 13),
seguita dalle Cun suini da macello e suinetti (entrambe in
calendario per le ore 14).

Alle ore 15, invece, si riuniranno gli operatori della Cun
conigli vivi da carne (che ha abitualmente sede a Verona,
nella sede della Borsa merci). Rispetto al tradizionale
appuntamento del venerdì, la Cun dei conigli anticipa di fatto
di un giorno, giovedì 30 gennaio.

Momento d’oro per i suini. I suini da macello stanno
attraversando una fase di mercato particolarmente felice. In
tutta Europa i maiali stanno macinando record sui listini,
trascinati dalle importazioni cinesi in conseguenza delle
peste suina (le ultime quotazioni della Cun suini grassi da
macello, nella categoria grassi/circuito tutelato, oscillano
tra 1,803 e 1,808 euro al chilogrammo).

Un trend che, secondo il presidente di Anas (Associazione
nazionale allevatori suini), Thomas Ronconi, dovrebbe
proseguire anche per il 2020, confermando quotazioni al di
sopra delle medie abituali.

Conigli. Anche la coniglicoltura sta attraversando una fase
positiva, con prezzi in rialzo sia per la categoria di peso
«fino a 2,5 chilogrammi» che per la categoria «oltre 2,5
chilogrammi», quotate nelle rispettive Cun di Verona. La
crescita dei prezzi, secondo gli analisti del Crefis, segue
una parabola crescente, che caratterizza tradizionalmente
questa fase dell’anno.

Le mercuriali si collocano in ogni caso su valori più levati
mediamente del 5% rispetto al mese precedente e del 7,7%-7,9%
rispetto allo stesso periodo del 2018.

A Fieragricola focus sulla mangimistica. Fieragricola (29
gennaio-1 febbraio) dedicherà una rinnovata attenzione alla
mangimistica, comparto quanto mai strategico nell’ambito
zootecnico. La nuova frontiera della mangimistica, in
particolare, è legata anche al ruolo che può assumere la
razione alimentare nel miglioramento del benessere animale e
della questione ambientale.

Mangimistica e Area Forum. Cuore della mangimistica sarà il
padiglione 9 di Veronafiere, all’interno del quale è stata
organizzata anche un’area attrezzata per convegni e dibattiti.

Fra gli eventi già programmati (il programma è in costante
aggiornamento ed è consultabile sul sito www.fieragricola.it),
i visitatori potranno seguire: «Nuovi trend gestionali
nell’allevamento del bovino da carne in Italia», in programma
mercoledì 29 gennaio, ore 11, nel padiglione 9, organizzato da
New Business Media; «Alimentazione dei bovini da latte: per un
uso consapevole dei mangimi», in programma il 29 gennaio, alle
ore 14:30, nel padiglione 9, organizzato da New Business
Media; «Modelli di economia circolare nella zootecnia bovina
da latte», in programma venerdì 31 gennaio, alle ore 11, al
padiglione 9, organizzato da New Business Media.

Il   Premio   Assalzoo.   All’interno   del   Nutrition   Forum
(padiglione 9), dedicato alla mangimistica, si inserisce il
«Premio Assalzoo», che è rivolto agli studenti universitari e
viene assegnato al miglior elaborato per Laurea Magistrale e
per Dottorato di ricerca, a conferma dell’attenzione del mondo
produttivo alla ricerca scientifica in un settore strategico
come la nutrizione animale.
Puoi anche leggere