COMPAGNIA VIRGILIO SIENI LA MER - 8 OTTOBRE ORE 20.30 SALA GRANDE
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8 OTTOBRE ORE 20.30 SALA GRANDE COMPAGNIA VIRGILIO SIENI LA MER Regia, coreografia Virgilio Sieni Musiche Claude Debussy Danzatrici Claudia Caldarano, Luna Cenere, Luisa Cortesi, Marina Giovannini, Lisa Labatut, Giulia Mureddu Produzione Ravello Festival, LuganoinScena, Compagnia Virgilio Sieni “Prima del rito, in un tempo ancestrale, là dove l’archeologia tocca il limite in cui la forma non si lascia afferrare, piccoli gruppi di danzatrici indagano le stratificazioni del corpo nell’incrinatura e nel dettaglio, ricomponendo un dizionario di movimenti primi sulla soglia dell’umanità…” (Virgilio Sieni) Lo spettacolo propone due comunità di donne: nella prima parte un sestetto di donne elabora una trama di movimenti possibili dove la nuda vita si presenta come un patrimonio smisurato; nella seconda parte, sei danzatrici elaborano un loro manifesto sull’incrinatura indicandoci che non c’è niente di meglio che riferirsi all’altro come fonte dei propri gesti. La musica di Claude Debussy scorre come linfa vitale tra le pieghe del corpo delle interpreti, rievocando il mondo fluttuante simboleggiato da “La Grande Onda di Kanagawa” di Hokusai che il compositore francese scelse per la copertina della prima edizione de “La Mer” del 1905. VIRGILIO SIENI Coreografo e danzatore, è protagonista della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni '80. Dal 2013 al 2016 Virgilio Sieni è stato direttore della Biennale di Venezia Settore Danza. Nato a Firenze, si è formato nella danza classica e contemporanea ad Amsterdam, New York e Tokyo; il suo percorso comprende inoltre studi di arti visive, architettura, arti marziali. Nell’83 ha fondato la compagnia Parco Butterfly, poi trasformata nel 1992 nella Compagnia Virgilio Sieni, attualmente una delle principali realtà coreografiche italiane, legata con solidi rapporti produttivi ai più importanti teatri e festival europei, tra i quali Festival d’Avignon, Biennale de la Danse de Lyon, Charleroi Danse di Bruxelles e Théâtre du Merlan Scène Nationale di Marsiglia, oltre che a tutte le principali realtà produttive italiane. In qualità di coreografo ospite, a partire dai primi anni ’90, Sieni ha creato coreografie per i principali Enti Lirici ed istituzioni teatrali italiane, tra i quali: il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Comunale di Firenze - Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Massimo di Palermo, Il Teatro dell’Opera di Roma. Per la creazione dei suoi lavori si è spesso avvalso della collaborazioni di artisti visivi, musicisti e compositori di rilievo internazionale. Tra i musicisti si ricordano Alexander Balanescu, Giorgio Battistelli, Ennio Morricone, Steve Lacy, Francesco Giomi/Tempo Reale, Evan Parker, Stefano Scodanibbio. Per i costumi Miuccia Prada con la quale ha realizzato tre produzioni. Recentemente la Compagnia Virgilio Sieni ha ricevuto diversi riconoscimenti: dopo tre premi Ubu (nel 2000, nel 2003 e nel 2011), lo spettacolo Sonate Bach_di fronte al dolore degli altri (prod. 2007) ha vinto il premio Danza&Danza come “migliore novità italiana dell'anno” e compare nel libro di Marinella Guatterini L’ABC della danza, dedicato alle 16 coreografie più significative degli ultimi 100 anni. Nel 2011 Virgilio Sieni è stato insignito di tre prestigiosi riconoscimenti: il Premio Lo Straniero, il Premio della Critica 2011 e il Premio UBU Speciale 2011. Dal 2003 Virgilio Sieni dirige a Firenze CANGO Cantieri Goldonetta: uno spazio da lui ideato, all’interno di in un edificio storico dell’Oltrarno di proprietà del Comune di Firenze, attrezzato per le pratiche del corpo, l’ospitalità di artisti, la ricerca sui linguaggi contemporanei dell’arte. A partire dalle esperienze della Compagnia e di CANGO, nel 2007 Virgilio Sieni ha fondato l’Accademia sull’arte del gesto: un contesto innovativo finalizzato alla trasmissione delle pratiche artistiche e alla definizione di un nuovo rapporto tra formazione e produzione, rivolto sia a professionisti che a gruppi di neofiti della danza, dall’infanzia alla terza età ai non vedenti. Cura una Collana Editoriale dal titolo Il Gesto in collaborazione con la casa editrice Maschietto Editore di Firenze. Nel 2013 Virgilio Sieni è stato insignito del titolo di CHEVALIER DE L’ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES dal Ministro della cultura francese Aurelie Filippetti. Dal 2014 al 2017 ha creato il progetto Dittici sulla Passione per il Teatro Grande di Brescia. Nel 2015 Virgilio Sieni ha realizzato un importante progetto performativo per la Fondazione Prada a Milano. Nel 2017 ha realizzato il progetto Cammino Popolare per la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli coinvolgendo oltre 100 non professionisti. Presentazione -1- Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
9 OTTOBRE ORE 20.30 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE ENSEMBLE L’HOMME ARMÉ FABIO LOMBARDO DIRETTORE PASSIONI In collaborazione con Settimane Barocche di Brescia Entrambe le opere presentate, distanti più di tre secoli e composte in linguaggi musicali molto diversi, si pongono l’obiettivo di narrare facendo leva sugli affetti. Jephte di Carissimi, uno dei capolavori della letteratura musicale di tutti i tempi, è tra gli esempi più compiuti di oratorio musicale, modello per i suoi contemporanei e per molti compositori nel corso dei secoli. The Little Match Girl Passion, premiata con il premio Pulitzer nel 2008, è stata definita “una delle partiture più toccanti degli ultimi anni” (New York Times). David Lang si riaggancia al pensiero barocco nel raccontare una storia per coinvolgere lo spettatore in prima persona, trasformando la fiaba di Andersen in una forma rivisitata di passione bachiana. PROGRAMMA Giacomo Carissimi (1605-1674) David Lang (1957) Jephte The little match girl passion 1. Cum vocasset in proelium 1. Come, daughter 2. Si tradiderit 2. It was terribly cold 3. Transivit ergo Jephte 3. Dearest heart 4. Fugite, cedite, impii 4. In an old apron 5. Et percussit Jephte 5. Penance and remorse 6. Et ululantes 6. Lights were shining 7. Cum autem victor Jephte 7. Patience … Patience! 8. Incipite in tympanis 8. Ah! perhaps 9. Hymnus cantemus 9. Have mercy, my God. 10. Cantate mecum 10. She lighted another match, 11. Cantemus omnes 11. From the sixth hour 12. Cum vidisset Jephte 12. She again rubbed a match 13. Heu mihi, filia mea 13. When it is time for me to go 14. Abiit ergo in montes filia Jephte 14. In the dawn of morning 15. Plorate filii Israel 15. We sit and cry *** ENSEMBLE L’HOMME ARMÉ Intermedi della Pellegrina, Rappresentazione di Anima et di Corpo). Nel corso degli anni ha collaborato con vari Soprani Giulia Peri, Annamaria Vassalle musicisti e direttori quali Frans Bruggen, Andrew Mezzosoprano Mya Fracassini Lawrence-King, Christophe Coin, Andrew Parrott, Kees Tenori Giovanni Biswas, Paolo Fanciullacci Boeke, Alan Curtis. Da molti anni la direzione artistica del Baritono Gabriele Lombardi gruppo è affidata a Fabio Lombardo. Negli ultimi anni, il Chitarrone Gian Luca Lastraioli gruppo ha sviluppato una riflessione sulle affinità tra Viola da gamba Francesca Chiocci alcune delle problematiche sollevate dalla “musica antica” Cembalo Andrea Perugi e alcune forme di pensiero musicale attuale, ricercando analogie tra la ricerca della prassi esecutiva del repertorio Direzione Fabio Lombardo antico e di quello contemporaneo. Tale riflessione ha stimolato L'Homme Armé ad estendere il proprio campo Fondato nel 1982, L’Homme Armé svolge un’intensa di ricerca ed esecuzione anche alla musica attività di ricerca e di esecuzione concertistica e contemporanea. L'Homme Armé è stato ripetutamente discografica del repertorio, principalmente vocale, dal presente nelle stagioni concertistiche di importanti Trecento al Seicento, dedicando particolare attenzione al istituzioni e festival e ha ricevuto prestigiosi repertorio fiorentino, ma senza tralasciare grandi opere riconoscimenti e commissioni da istituzioni e comitati della letteratura antica (tra cui Vespro della Beata Vergine, nazionali. Presentazione -2- Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
23 OTTOBRE ORE 20.30 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE I VIRTUOSI ITALIANI ALBERTO MARTINI DIRETTORE BAROCCO EUROPEO In collaborazione con Settimane Barocche di Brescia PROGRAMMA Georg Friedrich Händel Ouverture da "Il Trionfo del Tempo e del Disinganno" HWV 46a Georg Philipp Telemann Concerto per violino, archi e basso continuo in sol minore Johann Sebastian Bach Concerto per violino, archi e basso continuo in la minore BWV 1041 Georg Philipp Telemann Ouverture don Quixotte TWV 55:G10 Johann Pachelbel Canone in re maggiore per archi e basso continuo Johann Sebastian Bach Concerto per due violini, archi e basso continuo in re minore BWV 1043 I VIRTUOSI ITALIANI Violini Alberto Martini, Antonio Aiello, Matteo Marzaro, Elisabetta Fable Viola Alessandro Pandolfi Violoncello Leonardo Sapere Contrabbasso Sante Braia Clavicembalo Roberto Loreggian Il complesso de I Virtuosi Italiani, nato del 1989, è una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale, regolarmente invitata nei più importanti teatri, festival e stagioni in tutto il mondo. Viene loro riconosciuta una particolare attitudine nel creare progetti sempre innovativi, una costante ricerca nei vari linguaggi, oltre all’eccellente qualità artistica dimostrata in anni di attività. Numerose sono le collaborazioni con solisti e direttori di rilevanza internazionale. I Virtuosi Italiani si sono esibiti per i più importanti teatri e per il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la GOG di Genova, l’Unione Musicale di Torino, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, il Teatro alla Pergola di Firenze, la Società Filarmonica di Roma, la Società del Quartetto di Milano e molti altri. Numerose le tournée all’estero e i concerti nelle più importanti sale del mondo: Festival Pablo Casals di Prades, Festival Berlioz, Royal Albert Hall di Londra, Festival Internazionale di Lubiana, Teatro della Filarmonica di San Pietroburgo, Sala Grande del Conservatorio Tchaikovsky Mosca, Sala Tchaikovsky della Filarmonica Mosca. L’attività discografica è ricchissima, con più di 100 cd registrati per le maggiori case discografiche ed oltre 500.000 dischi venduti in tutto il mondo. Tra le numerose incisioni per Sony BMG, Chandos, Emi, Tactus, Naxos, Arts e Dynamic spicca l’integrale dell’opera di Francesco Antonio Bonporti, per la quale l’Ensemble ha ricevuto vari premi discografici, tra i quali: “Cinque stelle – Premio Goldberg” della omonima rivista tedesca, il “Diapason d’or” della rivista francese Diapason, “Choc de la Musique” della rivista francese Le Monde de la Musique, oltre a vari “5 Stelle” della rivista italiana Musica. L’attenzione dei Virtuosi alla ricerca filologica li ha condotti a esibirsi nel repertorio barocco e classico anche su strumenti originali. Significativo è, inoltre, l’interesse da sempre dimostrato dal gruppo per il repertorio di confine. Da qui la nascita di collaborazioni e progetti con artisti come Franco Battiato, Goran Bregovic, Uri Caine, Chick Corea, Paolo Fresu, Ludovico Einaudi, Richard Galliano, Michael Nyman, Cesare Picco, Antonella Ruggiero, Gianluigi Trovesi e altri. L’impostazione artistica vede come figura cardine quella del Konzertmeister - primo violino Alberto Martini. Direttore Principale è Corrado Rovaris. Presentazione -3- Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
24 OTTOBRE ORE 20.30 24 OTTOBRE ORE 21.30 SALA PALCOSCENICO BORSONI SALA PALCOSCENICO BORSONI INTERNO 5 GABRIEL SCHENKER TRATTATO SEMISERIO PULSE DI OCULISTICA CONSTELLATIONS Ideazione e performance Ideazione e performance Orlando Izzo e Angelo Petracca Gabriel Schenker Vincitore del Premio Musica DNAppunti Coreografici* John McGuire Pulse Music III Un'indagine semiseria riguardo alla verità della Nel suo Pulse Constellations, il coreografo e danza attraverso gli occhi dell'interlocutore. I due danzatore Gabriel Schenker smonta e ricostruisce giovani autori danzano con ironia e ricerca un la complessa rete degli strati pulsanti della duetto che mette in discussione il senso di realtà e composizione. Un caleidoscopio di impulsi e prospettiva. movimenti attraversano il suo corpo in ritmi *DNAppunti coreografici è un progetto nazionale rivolto a sovrapposti. Con la sua performance, Schenker giovani coreografi italiani, promosso da Fondazione del esplora i limiti tra ciò che è matematico e ciò che Teatro Grande di Brescia, Cango/Centro di produzione sui è biologico, l’esattezza dell’impulso digitale della linguaggi del corpo e della danza di Firenze, Centro per la musica elettronica e l’analoga imperfezione della Scena Contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondain danza, i margini tra ciò che è “danzabile” e ciò che e Fondazione Romaeuropa e Gender Bender di Bologna. è udibile. ORLANDO IZZO GABRIEL SCHENKER Nato a Chieti il 14 febbraio 1993, dal 2014 lavora in Gabriel Schenker, nato a Washington D.C., è cresciuto a Iperrealismi di Helen Cerina. Ha partecipato all’edizione Rio de Janeiro e da 11 anni vive a Bruxelles. Dopo 2015 di Nuove Traiettorie XL – percorsi di formazione essersi diplomato alla P.A.R.T.S. (Performing Arts per giovani autori | azione Network Anticorpi XL Research and Training Studios) è stato co-fondatore del coordinata dall’Associazione Cantieri e a Volcano #2 – collettivo Busy Rocks con il quale ha creato e lavorato coreografia e complessità diretto da Simona Bertozzi ed in performances quali Dominos and Butterflies e Enrico Pitozzi. Collabora in Kyūjo di Annalì Rainoldi e in Throwing Rocks. Come interprete Schenker ha ACROSS THE BORDER di Antonello Tudisco. Selezionato collaborato con Anne Teresa de Keersmaeker/Rosas, per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2016 con Thomas Hauert/ZOO, Eleanor Bauer, Robin Jonsson, VIB – Vibrations in body. Nel 2016 danza per Daniele Doris Stelzer, e Alexandra Bachzetsis. Accanto a queste Ninarello in Blink of Liberation. attività Schenker è stato impegnato in un Master alla European Graduated School che ha concluso con una ANGELO PETRACCA tesi dal titolo “Trama biologica/organica. Un dialogo tra Deleuze e Guattari, le Scienze della vita e Catherine Nato a Bari il 10 settembre 1984, inizia gli studi nella Malabou. Questo lavoro è stato sviluppato “in tandem” sua città prima di trasferirsi a Roma dove studia col con una ricerca artistica intitolata Moving~Thinking. maestro D. Verga la tecnica Cunningham. Danza con la Nel Gennaio 2016 Schenker ha presentato Pulse compagnia ATON DinoVergaDanza dal 2007 al 2009. Constellations alla Biennale Danza. Oltre alle sue Comincia un percorso di ricerca sui linguaggi del corpo attività artistiche e filosofiche Schenker è stato sempre tra Berlino e Londra (Theo Clinkard). Danza con le più coinvolto in vari progetti pedagogici. È assistente di compagnie Altradanza in Bari, Teatro Lirico di Cagliari, Thomas Hauert nello sviluppo di un nuovo corso di Menhir/Giulio De Leo ed Interno5 per lavori di A. Laurea breve in Danza Contemporanea al Manufacture Tudisco e B. Sicca. Come coreografo è selezionato per di Losanna e sta lavorando al progetto Research Studios la Vetrina della Giovane Danza d'Autore 2017 con al P.A.R.T.S.. Studio sulla purezza. Presentazione -4- Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
26 OTTOBRE ORE 20.30 SALA PALCOSCENICO BORSONI COLLETTIVO CINETICO 10 MINIBALLETTI Regia, coreografia, danza Francesca Pennini Drammaturgia e disegno luci Angelo Pedroni Assistenza organizzativa Carmine Parise Musiche J.S. Bach, B. Britten, Cher, G. Frescobaldi, G. Ligeti, H. Purcell, F. Romitelli, J. Strauss Co-produzione: CollettivO CineticO, Le Vie dei Festival, Danae Festival Il corpo viene messo alla prova prendendo in prestito i principi della termodinamica, passando dalla plasticità ginnica alla dinamica più vaporosa ed effimera. Tra contorsioni e sforzi asfittici si innesca uno scambio respiratorio che mescola i volumi tra corpo e spazio, tra scena e pubblico in una geografia mobile, sospesa e decisa, fluttuante e depositata. Un lavoro irriverente e ironico che ha confermato il talento di Francesca Pennini. COLLETTIVO CINETICO CollettivO CineticO nasce nel 2007 ed è diretto della coreografa Francesca Pennini in collaborazione con oltre 50 artisti provenienti da discipline diverse. La ricerca del collettivo indaga la natura dell’evento performativo e ne discute i meccanismi con formati al contempo ludici e rigorosi che ibridano coreografia, teatro e arti visive. CollettivO CineticO è compagnia residente stabile presso il Teatro Comunale di Ferrara e ad oggi ha prodotto 37 creazioni ricevendo numerosi premi tra cui: Jurislav Korenić Award Best Young Theatre Director; Premio Rete Critica 2014 come miglior artista 2014; Premio Danza&Danza 2015 a Francesca Pennini come miglior coreografa e interprete, nomination al premio UBU come miglior performer under 35; Premio Hystrio Iceberg 2016; Premio MESS al BE Festival di Birmingham 2016; Premio Nazionale dei Critici di Teatro per il Teatro Danza 2016. Presentazione -5- Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
3 NOVEMBRE ORE 20.30 SALA GRANDE COMPANY WAYNE MCGREGOR AUTOBIOGRAPHY Nuova creazione Debutto 4 ottobre 2017, Londra Sadler’s Wells Coreografia Wayne McGregor Musiche JLin Scene Ben Cullen Williams Luci Lucy Carter Internazionalmente riconosciuto per le innovazioni pionieristiche nella danza contemporanea, McGregor presenta nel 2017 la sua ultima creazione, Autobiography, un lavoro che vede la collaborazione di alcuni tra i più importanti scienziati di genetica per mettere in sequenza il genoma completo dello stesso McGregor. La biologia archeologica messa a nudo altererà drammaticamente la visione che McGregor ha della storia della sua vita, tracciando degli schemi del passato ancestrale della nostra specie e portando alla luce ciò che costruisce la nostra individualità. Nella combinazione di biografia, documentario ed elaborazione dei codici della natura attraverso un atto di immaginazione umana – quale è la danza – questo nuovo lavoro si interroga sulla comprensione della vita e rappresenta per McGregor la sua autobiografia. WAYNE MCGREGOR Wayne McGregor è un multi-premiato coreografo e regista britannico, internazionalmente riconosciuto per la sua coreografia e per le sue innovative collaborazioni che spaziano tra danza, cinema, musica, arti visive, tecnologia e scienza. È direttore artistico della Wayne McGregor Company, compagnia residente al Sadlerʼs Wells di Londra e coreografo residente del Royal Ballet. Professore presso il Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance e Honoray Doctor of Science presso l’Università di Plymouth. McGregor ha creato nuove coreografie per le più celebri compagnie di danza, tra le quali Ballet National de l’Opéra de Paris, San Francisco Ballet, New York City Ballet, Nederlands Dans Theatre, Australian Ballet, Stuttgarter Ballett, Zurcher Ballet, Rambert Dance Company. Le sue creazioni sono presenti nel repertorio delle più importanti compagnie quali il Bolshoi Ballet, Royal Danish Ballet, National Ballet of Canada, Boston Ballet, Alvin Ailey American Dance Theatre, Mariinsky Ballet. Ha diretto i movimenti coreografici per produzioni cinematografiche e teatrali, come Harry Potter e il calice del Fuoco. Ha coreografato il videoclip dei Radiohead Lotus Flower, ricevendo la nomination al Grammy. Ha seguito la regia di opere al Teatro alla Scala e alla Royal Opera House, coreografato per commedie, musicals, sfilate di moda e progetti site specific in gallerie d’arte tra le quali la Hayward Gallery, Saatchi Gallery, National Gallery, Canary Wharf, Glastonbury, il Centre Pompidou. Ha diretto il Big Dance Trafalgar Square, evento nel contesto dei giochi olimpici di Londra 2012 che ha coinvolto un migliaio di persone. Le ultime creazioni per la sua compagnia, Entity (2008), FAR (2010) e Atomos (2013), sono state presentate in tutto il mondo, appassionando pubblico e critica. A queste si aggiunge la più recente Tree of Codes (una co-produzione con il Ballet National Opera de Paris ed il Manchester International Festival) realizzata in collaborazione con l’artista visivo Olafur Eliasson ed il compositore Jamie xx. McGregor ha ricevuto importantissimi riconoscimenti, tra i quali ricordiamo tre Critics' Circle Awards, due Time Out Awards, due South Bank Show Awards, due Olivier Awards, due Premi Benois de la Danse, il Critics Prize e una Golden Mask. Nel gennaio 2011 è stato insignito del titolo di CBE (Commander of the Order of the British Empire) per la sua dedizione alla danza. Presentazione -6- Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
5 NOVEMBRE ORE 11.00 SALONE DELLE SCENOGRAFIE DEL TEATRO GRANDE ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE PROGRAMMA Astor Piazzolla Four for Tango Five Tango Sensations per bandoneon e archi (Asleep, Loving, Anxiety, Despertar, Fear) Adios Nonino Oblivion Escualo La Muerte del Angel ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE Violino Laura Marzadori Violino Daniele Richiedei Viola Eugenio Silvestri Violoncello Sandro Laffranchini Con la partecipazione straordinaria del bandoneista Cesare Chiacchiaretta Con il coordinamento di Sandro Laffranchini, primo violoncello della Scala, l’Ensemble del Teatro Grande è nato nel 2012 come formazione musicale residente della Fondazione del Teatro Grande. Il gruppo esplora il repertorio cameristico nelle formazioni dal duo fino al quintetto con pianoforte. Nei concerti dell’Ensemble particolare attenzione viene data all'aspetto divulgativo dei capolavori della musica, dal ‘700 al contemporaneo – senza tralasciare opere di autori cosiddetti minori – nonché alle nuove proposte di compositori italiani e di autori sia emergenti sia già affermati del territorio bresciano. Oltre ai musicisti che formano l’Ensemble – Laura Marzadori (violino), Daniele Richiedei (violino), Eugenio Silvestri (viola), Sandro Laffrachini (violoncello), Andrea Rebaudengo (pianoforte) – l’Ensemble ospita nei suoi concerti giovani talenti e musicisti illustri del panorama internazionale. Presentazione -7- Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
15 NOVEMBRE ORE 20.30 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE SENTIERI SELVAGGI COLORI D’ITALIA. GENERAZIONI A CONFRONTO Continua il focus di Sentieri selvaggi al Teatro Grande sulla musica italiana del nostro tempo con il concerto Colori d’Italia: ampio spazio è dedicato a giovani autori di talento come Matteo Franceschini e Marco Sinopoli, che hanno rielaborato i loro brani appositamente per il gruppo, oppure Paolo Gorini e Matteo D’Amico con brani commissionati dall’ensemble. Tornano nei programmi di Sentieri selvaggi Lucio Gregoretti con Gelbe Begleitung, Glasnost di Filippo del Corno – fondatore di Sentieri selvaggi – e Marcello Filotei. PROGRAMMA Matteo Franceschini Middle Eight per sestetto (nuova versione 2016 scritta per Sentieri selvaggi, prima assoluta) Marcello Filotei Haydn in my mind per sestetto Marco Sinopoli Thauma per flauto, clarinetto, pianoforte Paolo Gorini Concerto da camera per clarinetto, pianoforte, violino, violoncello Lucio Gregoretti Gelbe Begleitung per sestetto Filippo del Corno Glasnost per sestetto Matteo D'Amico The Nature in the Grave per sestetto ENSEMBLE SENTIERI SELVAGGI Flauto Paola Fre Scienza di Genova, MITO Settembremusica) e di importanti Clarinetto Mirco Ghirardini festival internazionali (Bang On A Can Marathon di New York, Vibrafono e percussioni Andrea Dulbecco SKIF Festival di San Pietroburgo, Sacrum Profanum di Cracovia, Pianoforte Andrea Rebaudengo Festival Ilkhom di Tashkent, Uzbekistan). Sentieri selvaggi diffonde il proprio repertorio anche in contesti inusuali, in spazi Violino Piercarlo Sacco alternativi alla consueta sala da concerto come gallerie d'arte, Violoncello Aya Shimura piazze, strade, centri commerciali e università, dando ampio Direzione Carlo Boccadoro spazio ad attività trasversali con scrittori, architetti, scienziati, video-maker, attori, registi, musicisti rock e jazz. Il gruppo Sentieri selvaggi nasce vent’anni fa, nel 1997, da un'idea di stringe nel corso degli anni collaborazioni con i più importanti Carlo Boccadoro, Filippo Del Corno e Angelo Miotto con lo compositori internazionali come Nyman, Glass, Lang, scopo di avvicinare la musica contemporanea al grande Andriessen, MacMillan, Bryars, Wolfe, Vacchi e promuove una pubblico. Fin dall'esordio i concerti di Sentieri selvaggi si nuova generazione di compositori italiani quali Antonioni, caratterizzano per le informali presentazioni parlate di ogni Colasanti, Mancuso, Montalbetti e Verrando. Il catalogo di brano. L’attività di Sentieri selvaggi si articola produzioni editoriali e discografiche del gruppo conta oltre 10 nell'organizzazione di una stagione musicale a cadenza titoli realizzati per Einaudi, RaiTrade, MN Records, Velut Luna, annuale, in un'intensa attività concertistica e nella Sensible Records. Capitolo importante nel lavoro di Sentieri realizzazione di progetti speciali. Nel 2009 Sentieri selvaggi selvaggi sono poi le produzioni di teatro musicale, con segue lo storico partner Teatridithalia nella nuova e prestigiosa allestimenti quali L'uomo che scambiò sua moglie per un sede del Teatro Elfo Puccini di Milano, diventandone ensemble cappello di Michael Nyman, The Sound of a Voice di Philip in residence e portando così la propria stagione musicale in Glass, Il sogno di una cosa con musiche di Mauro Montalbetti, uno dei luoghi più rappresentativi della creatività che coinvolgono un pubblico ancora più vasto. La presidenza contemporanea della città. Sentieri selvaggi è regolarmente dell'Associazione è affidata ad Angelo Miotto e la direzione ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane artistica e musicale dell'ensemble a Carlo Boccadoro. (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro alla Scala, Biennale di Venezia, Società del Quartetto di Milano), dei maggiori eventi culturali del nostro paese (Festival della Letteratura di Mantova, Notte Bianca di Roma, Festival della Presentazione -8- Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
17 NOVEMBRE ORE 20.30 SALA GRANDE CRISTIANA MORGANTI JESSICA AND ME Creazione, direzione, coreografia e interpretazione Cristiana Morganti Collaborazione artistica Gloria Paris Disegno luci Laurent P. Berger Video Connie Prantera Consulenza musicale Kenji Takagi Lei vuole che io danzi, oppure vuole che io parli? Dietro questa domanda, rivolta da Cristiana Morganti ad uno spettatore, si nasconde una delle chiavi di lettura di Jessica and me. In questo spettacolo Cristiana Morganti, storica interprete del Tanztheater di Pina Bausch, crea una riflessione autobiografica sul suo percorso professionale, sul rapporto con il proprio corpo e con la danza. Ne risulta un ironico autoritratto definito dalla critica “poetico e spiazzante”. CRISTIANA MORGANTI Cristiana Morganti si è diplomata in danza classica all'Accademia Nazionale di Danza di Roma e in danza contemporanea alla Folkwang Hochschule di Essen. In Germania ha lavorato con diversi coreografi: Susanne Linke, Urs Dietrich, Joachim Schlömer, VA Wölfl e Wanda Golonka. Per approfondire lo studio della voce e la sperimentazione teatrale ha studiato con l'Odin Teatret di Eugenio Barba. Dal 1993 Cristiana Morganti è danzatrice solista del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, dove lavora tutt'oggi. Ha danzato in quasi tutti gli spettacoli del repertorio e ha partecipato a numerose nuove creazioni. Con il Tanztheater ha partecipato anche al film di Pedro Almodóvar "Parla con lei" (2001) e al film di Wim Wenders "Pina" (2011). Cristiana Morganti è attualmente Professeur Associé al Conservatoire Nationale Superieure de Paris, insegna regolarmente all'Accademia Nazionale di Danza di Roma. Per il Conservatoire Nationale Superieure de Paris ha creato le coreografie: "From here to there" (2011), "Out of twelve" (2012), “Sacré Printemps!” (2013). Nel 2010 Cristiana Morganti ha creato, in omaggio a Pina Bausch, la Conferenza Danzata "Moving with Pina", presentata poi con grande successo in numerosi teatri italiani e nel 2011 ha ricevuto il premio Positano Léonide Massine come Migliore Danzatrice Contemporanea dell’anno. Presentazione -9- Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
19 NOVEMBRE ORE 11.00 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE PROGRAMMA Felix Mendelssohn Trio in re min. op. 49 Carl Reinecke Sonata flauto e piano Undine op. 167 Bohuslav Martinu Trio per flauto, cello e pianoforte ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE Violoncello Sandro Laffranchini Pianoforte Andrea Rebaudengo Con la partecipazione straordinaria del flautista Andrea Manco Con il coordinamento di Sandro Laffranchini, primo violoncello della Scala, l’Ensemble del Teatro Grande è nato nel 2012 come formazione musicale residente della Fondazione del Teatro Grande. Il gruppo esplora il repertorio cameristico nelle formazioni dal duo fino al quintetto con pianoforte. Nei concerti dell’Ensemble particolare attenzione viene data all'aspetto divulgativo dei capolavori della musica, dal ‘700 al contemporaneo – senza tralasciare opere di autori cosiddetti minori – nonché alle nuove proposte di compositori italiani e di autori sia emergenti sia già affermati del territorio bresciano. Oltre ai musicisti che formano l’Ensemble – Laura Marzadori (violino), Daniele Richiedei (violino), Eugenio Silvestri (viola), Sandro Laffrachini (violoncello), Andrea Rebaudengo (pianoforte) – l’Ensemble ospita nei suoi concerti giovani talenti e musicisti illustri del panorama internazionale. Presentazione - 10 - Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
28 NOVEMBRE ORE 20.30 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE SENTIERI SELVAGGI A FUOCO. RITRATTO DI LUCA FRANCESCONI L’energia primigenia e scatenata della musica di Luca Francesconi si nutre di ispirazioni molteplici, dall’avanguardia fino al jazz e alla musica popolare. Sentieri selvaggi ne presenta diversi esempi in un programma monografico che attraversa tutti gli anni della sua produzione sino al recentissimo Insieme II, pubblicato lo scorso anno in una versione scritta appositamente per l’ensemble. Nella musica di Francesconi forza e lirismo si incontrano in egual misura, dando vita a pagine il cui l’alto tasso di comunicatività e abilità tecnica richiesto agli strumentisti ben si adatta a dei virtuosi quali sono i musicisti di Sentieri selvaggi. Non mancano i momenti solistici come Tracce per clarinetto basso, Charlie Chan per viola e Mambo per pianoforte, e un brano per chitarra ed ensemble, nel quale si esibirà la straordinaria solista ospite Elena Casoli. PROGRAMMA Luca Francesconi Impulse per clarinetto, violino e pianoforte Charlie Chan per viola sola Mambo per pianoforte Tracce per clarinetto basso Insieme II per sestetto Chemtrails per violino e pianoforte A Fuoco per chitarra, flauto, clarinetto, violino, violoncello e percussione ENSEMBLE SENTIERI SELVAGGI Flauto Paola Fre maggiori eventi culturali del nostro paese (Festival della Clarinetto Mirco Ghirardini Letteratura di Mantova, Notte Bianca di Roma, Festival della Vibrafono e percussioni Andrea Dulbecco Scienza di Genova, MITO Settembremusica) e di importanti Chitarra Elena Casoli festival internazionali (Bang On A Can Marathon di New York, SKIF Festival di San Pietroburgo, Sacrum Profanum di Cracovia, Pianoforte Andrea Rebaudengo Festival Ilkhom di Tashkent, Uzbekistan). Sentieri selvaggi Violino e viola Piercarlo Sacco diffonde il proprio repertorio anche in contesti inusuali, in spazi Violoncello Aya Shimura alternativi alla consueta sala da concerto come gallerie d'arte, Direzione Carlo Boccadoro piazze, strade, centri commerciali e università, dando ampio spazio ad attività trasversali con scrittori, architetti, scienziati, Sentieri selvaggi nasce vent’anni fa, nel 1997, da un'idea di video-maker, attori, registi, musicisti rock e jazz. Il gruppo Carlo Boccadoro, Filippo Del Corno e Angelo Miotto con lo stringe nel corso degli anni collaborazioni con i più importanti scopo di avvicinare la musica contemporanea al grande compositori internazionali come Nyman, Glass, Lang, pubblico. Fin dall'esordio i concerti di Sentieri selvaggi si Andriessen, MacMillan, Bryars, Wolfe, Vacchi e promuove una caratterizzano per le informali presentazioni parlate di ogni nuova generazione di compositori italiani quali Antonioni, brano. L’attività di Sentieri selvaggi si articola Colasanti, Mancuso, Montalbetti e Verrando. Il catalogo di nell'organizzazione di una stagione musicale a cadenza produzioni editoriali e discografiche del gruppo conta oltre 10 annuale, in un'intensa attività concertistica e nella titoli realizzati per Einaudi, RaiTrade, MN Records, Velut Luna, realizzazione di progetti speciali. Nel 2009 Sentieri selvaggi Sensible Records. Capitolo importante nel lavoro di Sentieri segue lo storico partner Teatridithalia nella nuova e prestigiosa selvaggi sono poi le produzioni di teatro musicale, con sede del Teatro Elfo Puccini di Milano, diventandone ensemble allestimenti quali L'uomo che scambiò sua moglie per un in residence e portando così la propria stagione musicale in cappello di Michael Nyman, The Sound of a Voice di Philip uno dei luoghi più rappresentativi della creatività Glass, Il sogno di una cosa con musiche di Mauro Montalbetti, contemporanea della città. Sentieri selvaggi è regolarmente che coinvolgono un pubblico ancora più vasto. La presidenza ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane dell'Associazione è affidata ad Angelo Miotto e la direzione (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro alla Scala, artistica e musicale dell'ensemble a Carlo Boccadoro. Biennale di Venezia, Società del Quartetto di Milano), dei Presentazione - 11 - Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
4 DICEMBRE ORE 20.30 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE ENSEMBLE PIETRO ANTONIO LOCATELLI VIAGGIO INTORNO AL CONCERTO GROSSO ITALIANO In collaborazione con Settimane Barocche di Brescia PROGRAMMA Arcangelo Corelli Concerto grosso op.6 n.1 G. F. Georg Friedrich Händel Concerto grosso op.6 n.2 P. Pietro Antonio Locatelli Concerto grosso op.1 n.5 F. Francesco Geminiani Concerto grosso da Corelli op.5 n.3 A. Antonio Vivaldi Concerto RV 565 da “L’estro armonico” op.3 n.11 Arcangelo Corelli Concerto grosso op.6 n.4 ENSEMBLE PIETRO ANTONIO LOCATELLI Violini Jérémie Chigioni, Matilde Tosetti, Emilie Chigioni, Alessandra Testa, Elisa Scanziani, Giulia Scilla Viole Nicola Sangaletti, Alessandro Arnoldi Violoncelli Thomas Chigioni, Celeste Casiraghi Violone Teodoro Bau Cembalo Tomas Gavazzi Liuto Mauro Pinciaroli Maestro concertatore Thomas Chigioni Fondato nel 2014 da Thomas Chigioni, l’Ensemble Locatelli riunisce giovani talenti, uniti da numerosi anni da esperienze musicali comuni, con l'obiettivo di affrontare il repertorio barocco e classico, strumentale e vocale con strumenti originali. Il gruppo è completamente autogestito e, mosso da una grande passione per la ricerca, lavora costantemente per rendere fruibile al pubblico odierno pagine di musica dei secoli passati. Formatisi presso i Conservatori di Bergamo, Milano, Como, Parma, Genova, Lugano, Vienna e la Schola Cantorum di Basilea, i membri della formazione hanno approfondito negli anni lo studio della prassi esecutiva della musica barocca con importanti maestri. Il nome dell'ensemble è un omaggio al grande compositore e virtuoso bergamasco dell'epoca barocca Pietro Antonio Locatelli. Nel 2015 collabora con i licei artistico e musicale di Bergamo in un allestimento in forma scenica di una porzione del “Fairy Queen” di Purcell; sempre nello stesso anno, con il Coro Antiche Armonie (diretto da Giovanni Duci) si esibisce in una produzione che comprende “Membra Jesu Nostri”, capolavoro di Buxtehude. Nel 2016 Ensemble Locatelli lavora alla produzione del primo disco che comprende le "Sei trio sonate op. V" di Pietro Antonio Locatelli. Il gruppo si compone di due tipi di formazioni: una prettamente cameristica, a organico ridotto, per affrontare il repertorio delle trio sonate e delle altre composizioni da camera per piccoli ensemble, e una allargata di una quindicina di elementi, che permette di affrontare le pagine concertistiche più impegnative e quelle che richiedono più esecutori (concerti grossi e solistici con organico grosso). Direttore al violoncello dell'Ensemble è Thomas Chigioni. Presentazione - 12 - Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
6 DICEMBRE ORE 20.30 SALA GRANDE JUNIOR BALLETTO DI TOSCANA BELLA ADDORMENTATA Nuova produzione per 14 danzatori Debutto 1 dicembre 2017, Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara Drammaturgia e coreografia Diego Tortelli Musica Pyotr Ilyich Tchaikovsky Drammaturgia Musicale Francesco Sacco Costumi Santi Rinciari Luci Carlo Cerri Viviamo in una società frenetica, in continuo cambiamento e con l'ossessiva ricerca della perfezione, che ci allontana sempre di più da noi stessi e dal mondo che ci circonda, dove nulla è perfetto, ma solo una costante lotta tra armonia e caos. Reagiamo creandoci un immaginario perfetto persino nel rapporto di amore, ed è questa la prospettiva attualizzata di questa mia versione de La bella addormentata ambientata nelle strade frenetiche di una metropoli qualsiasi, dove tutti sono sempre di corsa alla ricerca disperata di realizzare il loro sogno "perfetto". Diego Tortelli JUNIOR BALLETTO DI TOSCANA Partito nel 2002 come spin off' dell'attività didattica dell'omonima Scuola, ben presto lo Junior Balletto di Toscana è diventato una realtà artistica che guarda a esperienze internazionali come l'NDT2. Formato da giovani la cui età va dai 16 ai 21 anni, l'ensemble diretto da Cristina Bozzolini si è immediatamente imposto per il temperamento con cui affronta palcoscenici sempre più prestigiosi e soprattutto i diversi stili coreografici cui viene sollecitato. È proprio l'apertura a diversi autori ed esperimenti coreografici – sulla stregua dell'antico BdT – con un occhio privilegiato alla scena italiana e una progettualità capace di osare che rende ancor più interessante il progetto artistico dello Junior Balletto di Toscana e di fatto ne fa una duplice fondamentale palestra per testare nuovi autori e interpreti della più giovane generazione. CRISTINA BOZZOLINI direttore artistico Formatasi con Daria Collins a Firenze e agli Studi Wacher a Parigi, come prima ballerina del Corpo di Ballo del Maggio ha danzato con i massimi interpreti della scena mondiale e partecipato a importanti produzioni. Fin dagli anni '70 con la fondazione del Centro Studi Danza di Firenze -oggi Scuola del Balletto di Toscana- si è dedicata alla pedagogia e alla formazione professionale. Impegnata anche nello sviluppo culturale della danza italiana, nel 1975 ha fondato il Collettivo Danza Contemporanea di Firenze, diventato nel 1985 Balletto di Toscana. Con il BdT, attivo fino al 2000, ha lanciato molti autori italiani e presentato per la prima volta in Italia molti coreografi internazionali e ha rappresentato la danza italiana nei maggiori festival e teatri del mondo. Dal 2002 al 2008 ha co-diretto e rilanciato il Balletto di Roma; nel 2005 avvia il progetto Balletto di Toscana Junior con gli allievi dei Corsi professionali della scuola omonima, oggi tra le formazioni più attive e presenti della scena nazionale. Dal 2008 al 2017 ha ricoperto il ruolo di direttore artistico di Fondazione Nazionale della Danza / Compagnia Aterballetto. Presentazione - 13 - Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
10 DICEMBRE ORE 18.00 SALA GRANDE ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI FABIO LUISI DIRETTORE CONCERTO D’INVERNO. PREMIO MAURO RANIERI PROGRAMMA Richard Strauss Don Juan Wolfgang Amadeus Mozart Concerto n. 20 K 466 per pianoforte e orchestra Richard Strauss Ein Heldenleben Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Direttore Fabio Luisi Pianoforte Aleksander Melnikov FABIO LUISI Fabio Luisi è il Direttore Generale Musicale dell’Opera di Zurigo e Principale Direttore del Metropolitan Opera. Ha in programma un nuovo impegno come Direttore Principale della Danish National Symphony Orchestra (DNSO) e ha recentemente ricevuto la Direzione Musicale del Maggio Musicale Fiorentino. Originario di Genova, Luisi è stato premiato con il Grifo D’Oro per il contributo dato all’eredità culturale della città. Inoltre è vincitore di un Grammy e del Premio ECHO Klassik. Come Direttore della Vienna Symphony, Luisi è stato omaggiato con la Bruckner Golden Medal e il Bruckner Golden Ring. Tra i suoi incarichi è stato Direttore Musicale Generale della Dresden’s Staatskapelle e della Sächsische Staatsoper, Direttore Artistico della Leipzig Mitteldeutscher Rundfunk, Direttore Musicale della Orchestre de la Suisse Romande, Principale Direttore della Tonkünstler-Orchester a Vienna e Direttore Artistico della Graz Symphony. ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai è nata nel 1994. I primi concerti furono diretti da Georges Prêtre e Giuseppe Sinopoli. Da allora all'organico originario si sono aggiunti molti fra i migliori strumentisti delle ultime generazioni. Dall’ottobre 2016 James Conlon è il nuovo Direttore principale. Lo slovacco Juraj Valčuha ha ricoperto la medesima carica dal novembre 2009 al settembre 2016. Jeffrey Tate è stato Primo direttore ospite dal 1998 al 2002 e Direttore onorario fino al luglio 2011. Dal 2001 al 2007 Rafael Frühbeck de Burgos è stato Direttore principale. Nel triennio 2003-2006 Gianandrea Noseda è stato Primo direttore ospite. Dal 1996 al 2001 Eliahu Inbal è stato Direttore onorario dell’Orchestra. Altre presenze significative sul podio sono state Carlo Maria Giulini, Wolfgang Sawallisch, Mstislav Rostropovič, Myung-Whun Chung, Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Yuri Ahronovitch, Valery Gergiev, Marek Janowski, Semyon Bychkov, Kirill Petrenko, Vladimir Jurowski, Gerd Albrecht, Hartmud Hänchen, Mikko Franck e Roberto Abbado. Grazie alla presenza dei suoi concerti nei palinsesti radiofonici (Radio3) e televisivi (Rai1, Rai3 e Rai5), l’OSN Rai ha contribuito alla diffusione del grande repertorio sinfonico e delle pagine dell’avanguardia storica e contemporanea, con commissioni e prime esecuzioni che hanno ottenuto riconoscimenti artistici, editoriali e discografici. Esemplare dal 2004 la rassegna di musica contemporanea Rai NuovaMusica. L’Orchestra tiene a Torino regolari stagioni concertistiche e cicli speciali; dal 2013 ha partecipato anche ai festival estivi di musica classica in Piazza San Carlo, un progetto della Città di Torino. È spesso ospite di importanti festival in Italia quali MITO SettembreMusica, Biennale di Venezia, Ravenna Festival e Sagra Malatestiana di Rimini. Tra gli impegni istituzionali che la vedono protagonista, si annoverano i concerti di Natale ad Assisi trasmessi in mondovisione e le celebrazioni per la Festa della Repubblica. Numerosi e prestigiosi anche gli impegni all’estero: oltre alle tournée internazionali (Giappone, Germania, Inghilterra, Irlanda, Francia, Spagna, Canarie, Sud America, Svizzera, Austria, Grecia) e l’invito nel 2006 al Festival di Salisburgo e alla Philharmonie di Berlino, per celebrare l’ottantesimo compleanno di Hans Werner Henze, negli ultimi anni l’OSN Rai ha suonato negli Emirati Arabi Uniti nell’ambito di Abu Dhabi Classics nel 2011 e in tournée in Germania, Austria e Slovacchia, debuttando al Musikverein di Vienna; ha debuttato in concerto al Festival RadiRO di Bucarest nel 2012 e nel 2013 al Festival Enescu. L’Orchestra è stata in tournée in Germania e in Svizzera nel novembre 2014 e in Russia nell’ottobre 2015. Infine ha eseguito la Nona Sinfonia di Beethoven alla Royal Opera House di Muscat (Oman) nel dicembre 2016. L’OSN Rai ha partecipato ai film-opera Rigoletto a Mantova, con la direzione di Mehta e la regia di Bellocchio, e Cenerentola, una favola in diretta, trasmessi in mondovisione su Rai1. L’orchestra si occupa, inoltre, delle registrazioni di sigle e colonne sonore dei programmi televisivi Rai. Dai suoi concerti dal vivo sono spesso ricavati cd e dvd. Presentazione - 14 - Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
13 DICEMBRE ORE 11.00 (PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO) 13 DICEMBRE ORE 20.30 SALA GRANDE DEPRODUCERS BOTANICA Botanica – il secondo capitolo del progetto dei DeProducers, dopo Planetario – vede la luce alla fine del 2016 e crea una colonna sonora organica e ricca per le incredibili rivelazioni sulla vita segreta delle piante, narrate con rigore dal Prof. Stefano Mancuso, uno dei massimi neurobiologi viventi. Lo spettacolo utilizza i visual di Marino Capitanio e le scenografie di Peter Bottazzi. Davanti al pubblico, un lato sconosciuto del mondo vegetale viene svelato nel corso di un incontro divulgativo ma rigoroso, comprensibile a chiunque. I musicisti, sovrastati dalle proiezioni sincronizzate create da Marino Capitanio, accompagnano il viaggio disegnando mondi sonori pulsanti e coinvolgenti, che potenziano la comunicazione dello scienziato. DEPRODUCERS Quattro musicisti, quattro produttori con percorsi diversi ed importanti. Insieme per condividere un’idea, un progetto di ricerca articolato in capitoli: fare musica per conferenze scientifiche, concepire la scienza come poesia. Dall’incontro di quattro produttori del calibro di Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci e Riccardo Sinigallia nasce un progetto innovativo e coinvolgente, un connubio senza precedenti tra musica e scienza. DeProducers è una sorta di collettivo, al quale hanno collaborato agli esordi anche il superproduttore Howie B e lo strabiliante batterista Dodo Nkishi. I DeProducers si ripropongono di musicare dal vivo conferenze scientifiche raccontate in maniera rigorosa ma accessibile. VITTORIO COSMA Vittorio Cosma è un pianista, compositore e produttore. Considerato una delle figure di riferimento della scena musicale italiana, il suo nome è legato ad alcuni tra i progetti musicali più interessanti del panorama contemporaneo. GIANNI MAROCCOLO Gianni Maroccolo attraversa da protagonista la scena della musica indipendente italiana sotto vesti mutevoli e intrecciate di musicista, produttore, scopritore di talenti, anche se a lui piace definirsi “un alchimista”. MAX CASACCI Massimiliano Casacci nasce a Torino nel 1963. Inizia a suonare a 15 anni. Si appassiona giovanissimo alla musica prog e compie studi jazz. RICCARDO SINIGALLIA Riccardo Sinigallia scrive canzoni dall’età di 12 anni. Nel 1988 forma il gruppo “6 suoi ex”, band con cui scrive, suona e canta per quattro anni nei centri sociali e nei club dei primi anni ’90. Presentazione - 15 - Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
14 DICEMBRE ORE 20.30 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE FULVIO LUCIANI VIOLINISTA MASSIMILIANO MOTTERLE PIANISTA BEETHOVEN: LE SONATE PER PIANOFORTE E VIOLINO PROGRAMMA Ludwig van Beethoven Sonata in la maggiore op.12 n.2 Sonata in mi bemolle maggiore op.12 n.3 Sonata in la maggiore op.30 n.1 Sonata in sol maggiore op.30 n.3 Violino Fulvio Luciani Pianoforte Massimiliano Motterle FULVIO LUCIANI E MASSIMILIANO MOTTERLE Fulvio Luciani e Massimiliano Motterle suonano insieme dal 2008, quando si sono incontrati per un progetto schubertiano. Insieme hanno scelto di fare del proprio duo un vero organismo cameristico e, gradatamente, una scelta poetica dopo l’altra, hanno trovato congeniale la dimensione del ciclo a tema, percorrendo un repertorio che va dal ‘700 alla contemporaneità. Così, in un proprio cartellone per LaVerdi di Milano, hanno proposto prima i quattro concerti di “Intorno a Brahms”, poi i sei di “Romantico Bach”, replicati per EXPO 2015, infine i dieci di “Beethoven, l’invenzione della musica”. Quest’ultimo ciclo ha richiamato l’attenzione del canale satellitare Classica HD che, con il sostegno di Fondazione Bracco, ha registrato l’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven – la prima in video di un duo di italiani. Il ciclo ha richiamato altresì l’attenzione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca che ha proposto a Luciani e Motterle di correlare i concerti ad un progetto di divulgazione e formazione, sul modello della bottega rinascimentale, in cui convivevano produzione, istruzione e riflessione sull’arte. Il gusto per la ricerca ha condotto Luciani e Motterle ad alcune prime esecuzioni davvero storiche. È il caso del Terzo Concerto di Castelnuovo-Tedesco, scritto nel 1939 su richiesta di Jascha Heifetz ed eseguito a Milano nel 2016, e soprattutto della musica di Camillo Sivori, celebre virtuoso dell’Ottocento e unico allievo di Paganini, registrato in prima mondiale. Insieme, Luciani e Motterle si sono esibiti per la Società del Quartetto di Milano, MiTo Settembre Musica, il Festival Onde Musicali di Iseo, la Fondazione Cini di Venezia, il Festival Trame Sonore di Mantova, l’Associazione GIA di Brescia. Hanno registrato per Naxos e per il canale satellitare Classica HD e pubblicato su CD i live dei sei concerti di “Romantico Bach” a Milano. Nel 2017 e nel 2018 replicheranno l’integrale beethoveniana al Teatro Grande di Brescia. 15 DICEMBRE ORE 11.00 (PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO) RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE FULVIO LUCIANI VIOLINISTA MASSIMILIANO MOTTERLE PIANISTA CONVERSAZIONE SULLA MUSICA BEETHOVEN, L’INVENZIONE DELLA MUSICA Fulvio Luciani e Massimiliano Motterle incontrano gli studenti in una Conversazione sulla Musica in cui i due musicisti, strumento alla mano, leggono le Sonate una ad una e affrontano i grandi temi dell’interpretazione beethoveniana oggi. Presentazione - 16 - Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
19 DICEMBRE ORE 20.30 SALA GRANDE ANNE TERESA DE KEERSMAEKER ǀ ROSAS ROSAS DANST ROSAS Coreografia Anne Teresa De Keersmaeker Creazione Anne Teresa De Keersmaeker, Adriana Borriello, Michèle Anne De Mey, Fumiyo Ikeda Musica Thierry De Mey, Peter Vermeersch Luci Remon Fromont Costumi Rosas Danzatrici Laura Bachman, Léa Dubois, Anika Edström Kawaji, Yuika Hashimoto, Laura Maria Poletti, Soa Ratsifandrihana (performance eseguita da 4 danzatrici) Anne Teresa De Keersmaeker è una figura di culto della danza contemporanea mondiale. Nel 1983 ha avuto il suo momento di svolta internazionale con Rosas danst Rosas, una performance che è poi diventata icona storica della danza postmoderna. In Rosas danst Rosas i movimenti astratti costituiscono la base di una struttura coreografica stratificata nella quale la ripetizione svolge un ruolo di prim’ordine. L’intensità di questi movimenti è contrapposta da piccoli gesti del quotidiano. Rosas danst Rosas è inequivocabilmente femminile: le danzatrici che interpretano la coreografia danzano se stesse, ripetutamente. Lo sfinimento e la perseveranza che ne consegue creano una tensione emotiva che contrasta bruscamente con la struttura rigorosa della coreografia. Apprezzato in tutto il mondo, a 34 anni dalla sua creazione lo spettacolo è oggi riallestito con un cast completamente rinnovato per proseguire il successo di un capolavoro senza età. ANNE TERESA DE KEERSMAEKER Danzatrice e coreografa belga, allieva della scuola Mudra di Maurice Béjart a Bruxelles e della Tisch school of the arts presso la New York University, ha fondato nel 1983 la compagnia Rosas, attiva dal 1992 presso il Théâtre Royal de La Monnaie di Bruxelles. Ideatrice di un tipo di coreografia d'impronta postmoderna e minimalista, Anne Teresa De Keersmaeker ha sviluppato un teatro di danza che esplora le possibilità di interrelazione fra interpreti, musica e immagini di videotapes, come in Achterland (1990), dove i danzatori interagiscono con i musicisti sul palcoscenico, o in ERTS (1992). Tra le sue creazioni: Asch (1980), Rosas danst Rosas (1983), Bartók/Aantekeningen (1986), Stella (1990), Woud, three movements to the music of Berg, Schönberg and Wagner (1996), Just before (1997), Drumming (1998), Quartett (in collaborazione con la compagnia teatrale STAN, 1999), In real time (2000), Rain (2001). Tra le sue coreografie più recenti vanno ricordate quelle di (but if I look should) April me (2002), ideata per il ventesimo anno di vita della compagnia Rosas, Bitches brew / Tacoma narrows (2003) e Cassandra, speaking in 12 voices (2004); del 2007 è Steve Reichs evening, ideato in occasione del settantesimo compleanno di Steve Reichs in cui alle musiche del compositore sono associate due nuove coreografie. Ultime produzioni sono Golden Hours (As You Like It) (2015), Work/Travail/Arbeid (2015), My Breathing Is My Dancing (2015), Die Weise Von Liebe Und Tod Des Cornets Christoph Rilke (2015), Così Fan Tutte (2017), Zeitigung (2017), Bach. Cellosuiten (Working Title, 2017), A Love Supreme (2017). ROSAS Rosas è la compagnia della coreografa e danzatrice Anne Teresa De Keersmaeker, fondata nel 1983 durante la creazione della performance Rosas danst Rosas. La relazione tra movimento e musica è essenziale per l’idea che Anne Teresa De Keersmaeker ha della danza. una idea che Rosas ha esplorato anche attraverso linguaggi diversi dalla danza, avviando collaborazioni con grandi musicisti, compositori, artisti visivi, attori e scrittori che di volta in volta hanno messo in campo le loro competenze per le produzioni della compagnia Rosas. Presentazione - 17 - Fondazione del Teatro Grande Stagione ottobre-dicembre 2017 Conferenza Stampa 12 maggio 2017
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