COLORAZIONI ANOMALE IN CORPI IDRICI SUPERFICIALI
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ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2021 COLORAZIONI ANOMALE IN CORPI IDRICI SUPERFICIALI ALTERAZIONI CROMATICHE DELLE ACQUE SUPERFICIALI NON COINCIDONO SEMPRE CON UN INQUINAMENTO. I NATURALI PROCESSI DI DEGRADAZIONE DELLA MATERIA ORGANICA, ASSOCIATI A DETERMINATE CONDIZIONI AMBIENTALI, FAVORISCONO FIORITURE ALGALI E BATTERICHE, CAUSA DIRETTA DELLE COLORAZIONI ANOMALE DELLE ACQUE. N ell’ultimo decennio, le a b segnalazioni da parte di cittadini di fenomeni che riguardano la presenza di colorazioni anomale nei corsi d’acqua superficiali sono in costante aumento. Spesso non è facile risalire nell’immediato alla causa di tali eventi, ATTUALITÀ nonché spiegare come queste colorazioni non sempre siano legate a specifici fenomeni di inquinamento delle acque. Nelle pagine seguenti verranno illustrati i principali casi di colorazioni anomale c d delle acque superficiali segnalati ad Arpae Emilia-Romagna e ne verranno illustrate le cause, principalmente riconducibili a fenomeni naturali. Il caso di Euglena sanguinea Nel periodo primaverile ed estivo, quando le acque sono interessate da un forte irraggiamento solare, da alte temperature e da un considerevole apporto di FIG. 1 CORPI IDRICI a, b) Canale di Migliarina, Migliarina di Carpi. Estesa colorazione rossa dello strato superficiale. c, d) Canale di Cento, Corporeno, comune di Cento. nutrienti, si possono riscontrare fenomeni Corpo idrico caratterizzato da una pellicola rossa in superficie, in alcuni tratti addensata in forma di agglomerati circolari. di fioriture algali che determinano un cambiamento nella colorazione dell’acqua a b a seconda dell’organismo fitoplanctonico prevalente e dei pigmenti fotosintetici dominanti. Tra gli eventi di fioriture algali trasmessi ai diversi distretti di Arpae nel corso degli ultimi anni, si riportano i casi segnalati per il canale di Migliarina a Migliarina di Carpi (MO) nell’agosto 2009 (figura 1 a, b), per il canale di Cento (FE) nell’agosto 2017 (figura 1 c, d), il Fosso Vallicella a San Felice sul Panaro (MO) e infine per la Canala dei Canali e per lo Scolo Traversagno in provincia di Ravenna tra luglio e agosto 2020 (figura 2). Tutte queste segnalazioni riguardavano la presenza di estese colorazioni rosse delle acque superficiali che, dopo un’analisi al microscopio ottico, sono state associate alla presenza dell’alga flagellata Euglena sanguinea (figura 3). Euglena sanguinea è un organismo planctonico unicellulare che possiede un FIG. 2 CANALA DEI CANALI, RAVENNA complesso di pigmenti rossi, l’ematocroma, Estesa colorazione rossa lungo tutto il corpo idrico. 68
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2021 composto da differenti carotenoidi la cui delle esalazioni maleodoranti (tabella 1). riducenti nei loro processi metabolici funzione principale è quella di proteggere Inoltre, alcune di queste forme batteriche con conseguente ossidazione dell’acido la cellula dall’elevata intensità luminosa. sono state ritrovate in acque fortemente solfidrico e con produzione di granuli di Nelle ore centrali della giornata, in salate come nel lago eutrofico in via Sacca zolfo che vengono accumulati all’interno presenza di un elevato irraggiamento e nella Bassa del Pirottolo (tabella 1). Il o esterno della cellula a seconda delle solare, i pigmenti dell’ematocroma si meccanismo di proliferazione di questi specie batteriche interessate. Lo zolfo distribuiscono in tutto il volume cellulare batteri si innesca con i naturali processi di a sua volta può essere ossidato con a protezione della cellula che appare rossa degradazione della sostanza organica che formazione di solfati e acido solforico [3]. e assume una forma sferica (figura 3b). possono determinare il totale consumo Questi organismi sono generalmente Nelle ore serali e notturne, interessate di ossigeno disciolto e la produzione di presenti in zone anossiche, in cui da un basso irraggiamento, i pigmenti acido solfidrico, provocando la fioritura sono in atto i naturali meccanismi di rossi si concentrano al centro della cellula di colore rosato dei solfobatteri purpurei. degradazione della materia organica, che riassume il suo classico colore verde Infatti, questi organismi utilizzano con elevata presenza di luce e dove vi (figura 3a). [1] composti inorganici dello zolfo (ad è un accumulo di acido solfidrico. Essi Di conseguenza, le acque in cui si esempio H2S e HS-) come agenti contengono pigmenti fotosintetici, sviluppa una fioritura di Euglena sanguinea, appaiono interessate da una Laghetto - Penisola Bassa del Parametro pellicola rossa in superficie durante le ore Classe (2017) Trattaroli (2017) Pirottolo (2020) a più intensa illuminazione [2], mentre al pH 8.6 7.34 7.8 di sotto dello strato superficiale l’acqua del corpo idrico di solito si presenta TAB. 1 Cod mg/l O2 - - 408 trasparente e pulita. Generalmente le ANALISI CHIMICA Solfati (mg/l) 1425 - 1.225 acque dove si presenta un fenomeno di fioritura algale sono caratterizzate da una Parametri fisico-chimici Cloruri (mg/l) 20.075 142.000 10.668 sovrasaturazione dell’ossigeno disciolto analizzati nei campioni della Bassa del Pirottolo, Conducibilità (μS/cm) 45.100 - 30.800 e un valore basico del pH. Le condizioni della Penisola Trattaroli e favorevoli allo sviluppo delle fioriture del laghetto privato nei Solfuri (H2S) (mg/l) 12,02 - 0,9 algali di Euglena si creano pertanto pressi della pista ciclabile Ossigeno disciolto (mg/l)
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2021 come carotenoidi e batterioclorofille, a b responsabili della colorazione roseo- violacea dell’acqua che si sviluppa in presenza di una loro proliferazione [3]. Ferrobatteri L’azione di altri microrganismi è responsabile di ulteriori eventi di colorazioni anomale rosso ruggine delle acque superficiali caratterizzati c d dalla presenza di deposito e materiale colloidale in sospensione della medesima colorazione. Questi casi sono stati riscontrati lungo un fosso stradale a San Giovanni in Persiceto (BO) negli anni 2000, 2004, 2006, 2016 e 2017 (figura 6 a, b); nell’alveo del fiume Reno, in località Lama di Reno (BO) nel corso del 2015, a San Zeno di Galeata (FC) nel 2020, lungo il fiume Savio nel comune ATTUALITÀ di Bagno di Romagna (FC) a gennaio e febbraio 2021 (figura 6 c), e infine in località Borgo Maggiore (San Marino) a e f marzo 2021. Per quanto riguarda i fenomeni segnalati a San Giovanni in Persiceto (BO), a Lama di Reno (BO) e a San Zeno di Galeata (FC), gli esiti analitici relativi ai campioni sia di acqua che di sedimento, hanno rilevato l’assenza di sostanze di natura antropica (idrocarburi, metalli pesanti), mentre hanno mostrato una concentrazione molto elevata di ferro e manganese (tabella 2). In merito alle segnalazioni rinvenute nel comune di Bagno di Romagna FIG. 5 SOLFOBATTERI PURPUREI a, b) cellule batteriche probabilmente appartenenti alla specie Thiohalocapsa halofila, solfobatterio purpureo che cresce in ambienti ipersalini, (FC) lungo il fiume Savio, l’analisi rinvenuto nel laghetto privato vicino Classe nel 2017 (1000x). dei campioni al microscopio ottico c, d) solfobatteri purpurei probabilmente appartenenti al genere Halochromatium rinvenuti nei campioni prelevati nella Bassa del Pirottolo (400x, 1000x). ha permesso di osservare la struttura e, f) forme batteriche probabilmente appartenenti al genere Thiocapsa identificate nei campioni del laghetto privato di Classe segnalati in marzo del materiale colloidale costituito 2021 (1000x). prevalentemente da batteri filamentosi sulle loro secrezioni mucillaginose [4]. condizionino la presenza nelle acque ferroprecipitanti probabilmente Anche il manganese, soprattutto se sotterranee del ferro, che compare appartenenti alla specie Leptothrix presente in elevate concentrazioni, può in consistenti concentrazioni dove ochracea e al genere Spirophyllum e essere ossidato da questi microrganismi. l’acquifero è confinato e dove al variare Gallionella (figura 7), mentre gli esiti I prodotti di ossidazione possono delle condizioni ossidoriducenti possono delle analisi chimiche hanno evidenziato essere immagazzinati all’interno della essere mobilizzati i minerali del ferro (o un’elevata concentrazione di ferro e manganese (tabella 2), in linea con quanto cellula, come può avvenire per il genere del manganese) naturalmente presenti rilevato nei casi descritti sopra. Leptothrix (figura 7 a, b), o accumularsi nelle rocce e nei sedimenti. Si riporta A seguito delle analisi effettuate, il sotto forma di depositi di colorazione a porposito che livelli significativi di fenomeno legato alla colorazione rossastra come matrici extracellulari, ferro e manganese, di origine naturale rossastra dei corpi idrici e al materiale come accade per il genere Spirophyllum e e quindi non antropica, si riscontrano colloidale, è stato attribuito alla presenza Gallionella (figura 7 c, d). nelle porzioni distali delle conoidi del dei ferrobatteri. Infatti, questi batteri La presenza di ferro e manganese rilevata Samoggia e del Panaro. possono esistere allo stato latente nei campioni può essere riconducibile nell’acqua di falda, ma a contatto alle caratteristiche dell’ambiente idrico In conclusione, è importante sottolineare con l’ossigeno e in acque ricche di sotterraneo e legata alla natura dei quanto sia fondamentale inquadrare sostanza organica e soprattutto di ferro, minerali presenti nei terreni e nelle correttamente questi fenomeni e fornire possono svilupparsi grazie all’energia rocce dell’area in esame. Per esempio, gli risposte esaustive ai cittadini al fine di che ricavano dall’ossidazione degli accertamenti effettuati a San Giovanni evitare e contenere le loro comprensibili ioni ferrosi presenti nell’acqua che poi in Persiceto (BO) hanno evidenziato preoccupazioni. depositano sotto forma di idrossido come le caratteristiche idrodinamiche La maggior esperienza acquisita e la ferrico che compare come catabolita dell’acquifero in provincia di Bologna collaborazione tra le diverse figure 70
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2021 San Giovanni in San Giovanni in Fiume Savio- Fiume Savio- Borgo Maggiore San Zeno di Parametro Persiceto 2016 Persiceto 2016 Bagno di Bagno di (San Marino) Galeata 2020 (acqua) (sedimento) Romagna 01/2021 Romagna 02/2021 03/2021 Ferro (μg/l) 6.440 674.000 67.930 63.900 530.000 736.000 Manganese (μg/l) 1.827 4.300 1.138 2.820 5.300 67.000 TAB. 2 ANALISI CHIMICA Esiti analitici delle analisi chimiche effettuate sui campioni di acqua e di sedimento relativi al fosso stradale in località San Giovanni in Persiceto, al fiume Savio in comune di Bagno di Romagna e agli eventi segnalati a San Zeno di Galeata e a San Marino. professionali dell’Agenzia hanno a b consentito di inquadrare più chiaramente questi eventi. I risultati di questa complementarietà sono molteplici e, tra questi, vi è la tempestiva comunicazione alle Forze dell’ordine impegnate nella difesa dell’ambiente e la risposta alle segnalazioni dei cittadini. La corretta comunicazione della natura di questi eventi tramite pubblicazione sui siti di informazione locale e su quelli c istituzionali oltre a determinare una maggiore tranquillità nella popolazione, può contribuire sia a creare nei cittadini la sensazione di una effettiva e professionale sorveglianza dell’ambiente da parte dell’Agenzia, che a creare un reciproco rapporto di collaborativa fiducia tra i cittadini e la pubblica amministrazione. Fabrizio Bandini1, Davide Calvani2, FIG.6 COLORAZIONE DEI CANALI Michela Del Pasqua1, Elena Morandi1, a, b) Estesa colorazione rosso ruggine di un canale stradale a San Giovanni in Persiceto con presenza di deposito e materiale colloidale in sospensione. Patrizia Spazzoli2 c) colorazione rosso ruggine e presenza di materiale colloidale lungo il fiume Savio nel comune di Bagno di Romagna. Arpae Emilia-Romagna a b 1. Laboratorio multisito Unità microbiologia e biologia ambientale, Ravenna 2. Distretto territoriale di Forlì-Cesena Si ringraziano i colleghi dei Servizi territoriali che hanno fornito documentazione utile alla stesura dei testi. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI [1] Zakrys B., Walne P.L., 1994, “Floristic, taxonomic and phytogeographic studies of green Euglenophyta from the Southeastern United States, with emphasis on new and rare c d species”, Arch. Hydrobiol. Suppl., 102: 71-114. [2] Bourrelly P., 1985, Les algues d’eau douce: initiation a la systématique. Les Algues bleue et rouges les Eugléniens, Peridiniens et Cryptomonadines, Sociètè Nouvelle des Editions Boubée, 3: 123-184. [3] Madigan M.T., Jung D.O., 2008, “An overview of purple bacteria: systematics, physiology, and habitats” Adv. Photosynth. Respir. 28:1-15.https://doi.org/10.1007/978- 1-4020-8815-5_1 [4] Fontani N., Pedroni M., 1994, “I batteri implicati nei fenomeni di corrosione”, Biologia Ambientale, 6:14-21, www.cisba.eu/images/ rivista/bollettino_cisba/Ba1994/Ba_1994-6/ FIG. 7 BATTERI FILAMENTOSI FERROPRECIPITANTI Ba_1994-6_3_Fontani-Batteri_della_ a, b) ferrobatteri probabilmente appartenenti alla specie Leptothrix ochracea, si notano le guaine di colore arancione contenenti idrossidi di ferro corrosione.pdf (1000x). c, d) ferrobatteri probabilmente appartenenti al genere Spirophyllum, si notano i prodotti dell’ossidazione che si depositano come matrici extracellulari (400x). 71
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2021 INQUINAMENTO E BIG DATA, AL VIA IL PROGETTO BIGEPI IL PROGETTO BIGEPI, FINANZIATO DA INAIL, HA L’OBIETTIVO DI VALUTARE GLI EFFETTI SANITARI SULL’INTERA POPOLAZIONE ITALIANA LEGATI ALL’ESPOSIZIONE DI BREVE E LUNGO PERIODO ALL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO E A TEMPERATURE ESTREME. PER FARLO SARANNO UTILIZZATI I BIG DATA RACCOLTI IN UN PRECEDENTE PROGETTO DI RICERCA. L’ inquinamento atmosferico è un Se vogliamo affrontare il problema in problema comune che riguarda modo concreto è necessario conoscere tutti i cittadini, ma spesso il livello d’inquinamento atmosferico sottovalutato. Infatti, è ormai una certezza su tutto il territorio nazionale, non scientifica che l’inquinamento atmosferico solo in aree particolarmente inquinate, influisce negativamente sulla salute ma anche in aree rurali e suburbane. delle persone, in particolare favorendo Vivere in ambiente salubre è un diritto ATTUALITÀ l’insorgenza di sintomi e patologie riconosciuto dalla costituzione italiana nel quale ’utilizzo dei big data, ovvero respiratorie, cardiovascolari, metaboliche e il cittadino può esercitarlo di fronte grandi quantità di dati di diversa natura e neurologiche. Nel 2018, l’Italia è stata alle istituzioni. La qualità dell’aria non è (geografici, ambientali e satellitari) il primo paese in Europa per numero di negoziabile, perché influisce sulla salute ha reso possibile costruire mappe morti premature causate dall’esposizione di tutti, con effetti più gravi sui soggetti di concentrazione degli inquinanti a ossidi di azoto e ozono e il secondo più suscettibili, come bambini, anziani e atmosferici su scala nazionale, regionale, per quelle causate dall’esposizione a persone con patologie croniche. metropolitana e sub-urbana. particolato atmosferico. Recenti risultati Il progetto Beep ha mostrato un scientifici mostrano l’assenza di un livello elevato impatto, in termini di mortalità di esposizione sicura, al di sotto del quale e presenza di malattia, dovuto l’inquinamento atmosferico non causi un Il contesto di Bigepi all’esposizione all’inquinamento danno per la salute, sottolineando come e i risultati attesi atmosferico, alle temperature estreme e gli attuali livelli di legge europei sulla al rumore sulla salute della popolazione, qualità dell’aria dovrebbero essere rivisti. Il Progetto Bigepi nasce dal precedente in particolare in bambini e anziani, e Un’esposizione prolungata negli anni, se progetto Inail Beep (“Uso di big nelle aree rurali/suburbane oltre a quelle pur a bassi livelli di inquinamento, può data in epidemiologia ambientale e metropolitane. È emerso poi come determinare effetti sulla nostra salute. occupazionale”, www.progettobeep.it), l’esposizione a temperature estreme PM10 PM10 (μg/m3) < 10.0 10.1 - 13.0 13.1 - 16.0 16.1 - 19.0 19.1 - 22.0 22.1 - 25.0 25.1 - 28.0 28.1 - 31.0 31.1 - 35. 0 > 35.0 PM2.5 FIG. 1 PM2.5 (μg/m3) PARTICOLATO < 8.0 ATMOSFERICO 8.1 - 10.0 10.1 - 12.0 Concentrazione media di 12.1 - 14.0 particolato atmosferico 14.1 - 16.0 sul territorio nazionale 16.1 - 18.0 per gli anni 2013-2015, a 18.1 - 20.0 risoluzione 1 km2 stimati 20.1 - 22.0 nel progetto Inail Beep. 22.1 - 25. 0 Fonte: Stafoggia et al, > 25.0 Environmental International, 2019 72
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2021 e piogge intense sia un problema d) l’effetto a breve e lungo termine urbane, così come in aree suburbane e importante per la salute dei lavoratori, dei dell’esposizione all’inquinamento rurali. Ciò permetterà di aumentare la loro cittadini e per le politiche di sicurezza. atmosferico e temperature estreme con sapevolezza su una tematica di così su sintomi e malattie respiratorie in grande importanza, basandosi su evidenze Quali sono i risultati attesi in Bigepi? popolazioni residenti a Pisa, Verona, Pavia, ottenute grazie alla ricerca scientifica. Grazie all’utilizzo delle mappe di Torino, Sassari, Palermo, Terni e Ancona Il progetto fornirà alle autorità locali concentrazione degli inquinanti e e) l’effetto a lungo termine dell’esposizione e regionali informazioni utili per della temperatura prodotte in Beep a inquinanti di origine ambientale e l’individuazione di interventi atti a e ai risultati ottenuti in tale progetto, occupazionale sulla mortalità per cause migliorare la qualità dell’aria e, di si avrà la possibilità di approfondire e tumorali, cardiovascolari e respiratorie e conseguenza, la salute pubblica. In analizzare nuove evidenze sugli effetti sull’incidenza di eventi coronarici acuti, particolare, le stime degli effetti sulla dell’esposizione ambientale sulla salute. ictus e broncopneumopatia cronica salute nei soggetti a maggior suscettibilità L’obiettivo principale di Bigepi è valutare ostruttiva nello studio longitudinale di dovuti all’esposizione ambientale nuovi aspetti correlati ai rischi dovuti Roma. permetteranno di suggerire politiche all’esposizione di breve e lungo periodo mirate ai sottogruppi a rischio, nell’ottica all’inquinamento atmosferico e alla della prevenzione. temperatura dell’aria nella popolazione Le potenziali ricadute Il progetto Bigepi è stato reso possibile generale, in termini di effetti su mortalità grazie al finanziamento di Inail e ricoveri ospedalieri causa-specifica, sui cittadini e sulle politiche nell’ambito del Bando ricerche in presenza di malattie e sintomi respiratori. collaborazione - Bric2019. In particolare, verrà stimato: I risultati del progetto forniranno ai Per approfondimenti si può consultare il a) l’effetto a breve termine (nell’arco di cittadini ulteriori evidenze sugli effetti sito https://bigepi.it. giorni) dell’esposizione all’inquinamento dell’esposizione all’inquinamento atmosferico e temperature estreme sulla atmosferico dovuti non solo a periodi caratterizzati da concentrazioni elevate, Sara Maio, Sofia Tagliaferro mortalità per cause cardiovascolari, respiratorie, neurologiche e mentali per ma anche ad esposizione continuata Unità di ricerca di Epidemiologia ambientale tutti i comuni, a livello nazionale, in aree a bassi livelli di inquinamento, in aree polmonare (Epap), Ifc-Cnr urbane, suburbane e rurali b) l’effetto a breve termine I PARTNER dell’esposizione all’inquinamento atmosferico su mortalità e ricoveri Il gruppo di lavoro del progetto Bigepi è costituito da ricercatori esperti in diversi ospedalieri per cause cardiovascolari, ambiti scientifici, che includono l’epidemiologia, la medicina, la biostatistica e respiratorie, neurologiche e mentali nei la modellistica ambientale; ciò a garanzia di un approccio interdisciplinare che siti di bonifica di interesse nazionale e in garantisca una valutazione integrata ed esaustiva della problematica ambiente- altre realtà caratterizzate dalla presenza di salute sia dal fronte ricerca sia dal fronte istituzionale. importanti attività industriali I partner coinvolti sono l’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale c) l’effetto a lungo termine (esposizione delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr, responsabile scientifico, in collaborazione con l’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Consiglio nazionale delle prolungata nel tempo anche a bassi ricerche di Palermo, Irib-Cnr), il Dipartimento di epidemiologia Ssr Lazio/Asl livelli di inquinamento) dell’esposizione Roma 1 (co-responsabile scientifico), il Dipartimento di medicina, epidemiologia, all’inquinamento atmosferico e igiene del lavoro e ambientale di Inail, il Servizio sovrazonale di Epidemiologia temperatura sulla mortalità per cause della Asl TO3 di Torino, il Centro tematico regionale Ambiente, prevenzione e salute di Arpae Emilia Romagna (in collaborazione con il Servizio epidemiologia cardiovascolari e respiratorie e sullo Ausl di Reggio Emilia, Ircss e l’Agenzia sociale e sanitaria della Regione Emilia- sviluppo di malattie ischemiche e Romagna), l’Agenzia regionale sanitaria della Puglia, il Dipartimento Attività cerebrovascolari nei 6 studi longitudinali sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’Assessorato Salute Regione Sicilia e il di Roma, Torino, Siracusa, Bologna, Dipartimento di Diagnostica e sanità pubblica dell’Università di Verona. Taranto e Brindisi 73
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2021 STRATEGIE DI ADATTAMENTO PER LE COSTE ADRIATICHE I MARI E GLI OCEANI SONO VULNERABILI PER EFFETTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI. L’AUMENTO DEL LIVELLO DEL MARE, DELLA TEMPERATURA E L’ACIDIFICAZIONE DELLE ACQUE MARINE RISCHIANO DI COMPROMETTERE LE ATTIVITÀ COSTIERE E LA VITA ACQUATICA. IN QUESTO CONTESTO SI INSERISCE IL PROGETTO ADRIACLIM A TUTELA DELLE COSTE DEL MARE ADRIATICO. L e proiezioni climatiche a scala maggiore se le emissioni continueranno globale riportate nello Special ad aumentare significativamente. report on the ocean and cryosphere Il riscaldamento dell’oceano non in a changing climate realizzato nel 2019 consente il rimescolamento degli strati dall’Ipcc1 (il gruppo intergovernativo sul nella colonna d’acqua e, di conseguenza, cambiamento climatico) ci ammoniscono l’apporto di ossigeno e di sostanze sulle prospettive dei mari e degli oceani e nutritive per la vita marina. Le coste sono, e lo saranno sempre ATTUALITÀ sulla situazione complessiva dell’ambiente L’incremento di anidride carbonica più, particolarmente esposte a una marino-costiero, che richiede nell’atmosfera, oltre a essere una moltitudine di rischi, per effetto dei un’attenzione particolare e misure speciali. delle cause principali dell’aumento cambiamenti climatici descritti. I rischi Il livello del mare continuerà a crescere, delle temperature a livello globale, sta potranno essere gestiti e affrontati solo questo è un dato incontrovertibile. Anche influenzando anche gli equilibri degli se si sarà in grado di agire risolutamente se le emissioni di gas serra diminuissero ecosistemi marini. Gli oceani, infatti, con politiche climatiche e riduzioni radicalmente e il riscaldamento globale assorbono tra un terzo e un quarto delle emissioni, che saranno necessarie fosse contenuto ben al di sotto dei 2 °C, di tutta la CO2 rilasciata ogni anno per realizzare l’accordo di Parigi e per entro il 2100 l’innalzamento del livello nell’atmosfera, rendendo le acque sempre proteggere anche l’oceano e la criosfera del mare potrebbe arrivare a circa 30-60 più acide. sostenendo tutta la vita sulla Terra. cm, mentre il livello medio del mare L’acidificazione, la perdita di ossigeno potrebbe aumentare dai 60 ai 110 cm se e i cambiamenti nella disponibilità dei le emissioni dovessero crescere ancora nutrienti stanno già influenzando la in maniera consistente. Sempre entro il distribuzione e l’abbondanza della vita Scenari climatici 2100, l’oceano, che a oggi ha incamerato marina nelle zone costiere, in mare aperto nel bacino Adriatico oltre il 90% del calore in eccesso nel e sul fondale: barriere coralline a rischio, sistema climatico, assorbirà da 2 a 4 volte riduzione delle risorse ittiche e habitat Le coste dell’Adriatico sono più calore rispetto all’intervallo compreso marini compromessi sono solo alcuni particolarmente vulnerabili e saranno dal 1970 a oggi, se il riscaldamento dei risultati che il cambiamento nella sempre più esposte ai rischi in futuro se globale sarà contenuto entro i 2 °C, e composizione chimica dei mari comporta. non si metteranno in campo misure di fino a 5-7 volte di più nello scenario più Le comunità che dipendono fortemente mitigazione e adattamento. pessimistico. dai prodotti ittici potranno avere difficoltà Secondo il Piano nazionale di Le ondate di calore marine sono per quanto riguarda l’alimentazione adattamento ai cambiamenti climatici raddoppiate dal 1982 e stanno e la sicurezza alimentare, e non (Pnacc, https://bit.ly/Pnacc), per il aumentando di frequenza e di intensità. bisogna dimenticare che gli effetti del bacino del Mediterraneo entro il 2050 si La loro frequenza sarà 20 volte maggiore cambiamento climatico sono decisamente prospetta il seguente scenario: rispetto ai livelli preindustriali nello più impattanti per quelle società che - la temperatura del mare Adriatico scenario più ottimistico e 50 volte hanno meno risorse e capacità di risposta. aumenterà di circa +1,5/1,6 ° C FIG. 1 LIVELLO DEL MARE (SCENARI) Serie temporali del livello medio globale Livello medio globale del mare (m) del mare per il percorso di concentrazione rappresentativo (Rcp) 2.6, RCcp 4.5 e Rcp 8.5 utilizzate nel rapproto Ipcc 2019. I risultati si basano su quelli di Ar5 per tutti i componenti a eccezione del contributo Antartico. 74
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2021 - il livello marino salirà di 7 cm, con l’aggiornamento di quelli già esistenti possibile incremento dell’erosione costiera per mitigare gli impatti del cambiamento - l’aumento di temperatura e volume climatico sulla fascia costiera del mare porterà a un incremento della dell’Adriatico e trasformare potenziali salinità minacce in opportunità economiche. - la salinizzazione dell’acqua dolce e degli Il progetto AdriaClim intende inoltre acquiferi sarà sempre più frequente potenziare la cooperazione sui sistemi - gli effetti avversi sull’ecosistema marino di monitoraggio, creando metodologie saranno inevitabili. e protocolli transfrontalieri allo scopo Temperature più elevate associate a di armonizzare gli strumenti e renderli una maggiore frequenza ed entità delle pubblicamente accessibili, e sviluppare Per rafforzare la capacità di adattamento mareggiate impongono sfide significative modelli integrati ad alta risoluzione per e mitigazione in Italia e in Croazia, nella gestione delle coste, che possono migliorare la capacità di modellazione i piani regionali e locali saranno essere affrontate al meglio se si mettono attraverso lo scambio di conoscenze ed sviluppati in 9 aree test (6 italiane e 3 in atto gli sforzi combinati di istituzioni esperienze tra Italia e Croazia. croate: Emilia-Romagna, Friuli Venezia pubbliche, amministrazioni, enti di Oltre a incrementare lo stato Giulia, Veneto, Puglia, Marche, Molise, ricerca e portatori di interesse. osservativo marino-costiero attraverso Dubrovnik, Spalato, Zara) dove i Lo sviluppo sostenibile e la resilienza il potenziamento o l’installazione partner territoriali coopereranno con ai cambiamenti climatici dipendono in di specifiche stazioni di misura, che le autorità locali e le parti interessate, modo cruciale da un’urgente e decisa permetteranno l’analisi dell’evoluzione anche attraverso percorsi partecipati che riduzione delle emissioni, abbinata ad delle dinamiche ambientali nel lungo prevedono un coinvolgimento attivo della azioni di adattamento coordinate e periodo, il progetto si propone di cittadinanza e dei portatori di interesse, sempre più ambiziose. sviluppare una innovativa modellistica allo scopo di aumentare la consapevolezza numerica accoppiata atmosfera-oceano- e la resilienza nelle aree pilota interessate onde-fiumi. Questa modellistica sarà da questa attività. Il progetto AdriaClim implementata sia a scala di bacino Nell’ambito del progetto sarà inoltre adriatico che a scala regionale (con istituito un gruppo transnazionale di In questo contesto si inserisce AdriaClim maggiore risoluzione spaziale), e esperti nella gestione delle tematiche del (Climate change information, monitoring vi saranno integrate le componenti cambiamento climatico (Transnational and management tools for adaptation biogeochimiche e fisiche, in modo da Expert Management Body) con la funzione strategies in Adriatic coastal areas), fornire dati e approfondimenti su come di organo di gestione transfrontaliero concepito per contrastare gli effetti del il cambiamento climatico influenzerà permanente, che favorirà la collaborazione cambiamento climatico sviluppando lo stato e la distribuzione nell’ambiente tra le istituzioni italiane, croate e strategie di adattamento sulle aree marino-costiero. Sarà così possibile internazionali sui piani di adattamento e costiere e marine adriatiche a rischio. ottenere indicatori locali più specifici sulle misure di mitigazione. Il progetto, finanziato dal programma di e in questo modo gli amministratori e cooperazione Interreg Italia-Croazia, è i decisori politici saranno in grado di comprendere i fenomeni a piccola scala Andrea Valentini, Alessandra De Savino, coordinato da Arpae Emilia-Romagna indotti dai cambiamenti climatici e Carlo Cacciamani, Silvia Unguendoli, e coinvolge 18 partner tra università, Luis Germano Biolchi istituti di ricerca, istituzioni pubbliche e utilizzare le informazioni per sviluppare private italiane e croate. piani di adattamento regionali o locali. Arpae Emilia-Romagna L’utente e il decisore finale potranno Il progetto mira a raggiungere i seguenti contare sullo sviluppo di un sistema NOTE obiettivi: avanzato comune, interoperabile e volto a facilitare l’accesso e la condivisione 1 Ipcc, 2019, Special report on the ocean and - sviluppare informazioni accurate in cryosphere in a changing climate [H.-O. Pörtner, grado di promuovere lo sviluppo di piani di dati e indicatori, che continuerà a D.C. Roberts, V. Masson-Delmotte, P. Zhai, regionali e locali per l’adattamento al essere operativo anche dopo la fine M. Tignor, E. Poloczanska, K. Mintenbeck, A. cambiamento climatico del progetto per favorire la creazione e Alegría, M. Nicolai, A. Okem, J. Petzold, B. - pianificare un adeguamento della fascia l’aggiornamento dei piani di adattamento. Rama, N.M. Weyer (eds.)]. costiera per un’economia blu sostenibile, basata su informazioni accurate e DATI DI PROGETTO ADRIACLIM affidabili - contribuire a colmare le lacune nei sistemi di osservazione già esistenti e Lead partner: Arpae Emilia-Romagna migliorare la capacità di modellazione 18 partner, 12 italiani + 6 croati: Cnr-Ismar (IT) / Arpa Veneto (IT) / Regione Puglia (IT) / Fondazione Cmcc (IT) sviluppando modelli integrati ad alta / Università di Bologna (IT) / Arpa Fvg (IT) / Ispra (IT) / Regione Marche (IT) risoluzione / Ulss3 Serenissima (IT) / Regione Molise (IT) / Regione Emilia-Romagna (IT) / - consolidare la pianificazione di misure Città di Venezia (IT) / Agenzia per lo sviluppo della provincia di Zadar Zadra Nova per rafforzare la capacità di adattamento (HR) / Provincia di Dubrovnik Neretva (HR) / Istituto Ruder Boskovic (HR) / Rera Split – Provincia della Dalmazia (HR) / Istituto di oceanografia e pesca (HR) / in Italia e in Croazia costruendo una Regione dell’Istria (HR). cooperazione transfrontaliera che si Durata del progetto: 1/1/2020 - 31/12/2022 protragga anche dopo la fine del progetto. Budget totale: 8.823.415 euro L’obiettivo principale di AdriaClim è promuovere lo sviluppo di nuovi piani Fesr: 7.499.902,75 euro di adattamento regionali e locali e 75
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2021 ADATTAMENTO CLIMATICO, UN CASO STUDIO LOCALE PENSARE GLOBALMENTE E AGIRE LOCALMENTE POTREBBE ESSERE LA STRATEGIA VINCENTE PER CONTRASTARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO, UNA DELLE SFIDE PIÙ IMPORTANTI PER IL GENERE UMANO. IL CASO STUDIO DI MALALBERGO, UN PICCOLO COMUNE DEL BOLOGNESE CHE HA INTEGRATO IL PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE CON IL PIANO PER IL CLIMA. I l Patto dei sindaci (Covenant of Mayors) cambiamento con un approccio di tipo comunitario di riduzione del 55% è una iniziativa della Commissione bottom-up, cioè partendo dal territorio delle emissioni di CO2 entro il 2030 europea lanciata nel 2008 come locale. L’Unione europea introduce il rispetto ai livelli del 1990, e l’adozione strumento per attuare azioni concrete per concetto di transizione energetica quale di un approccio comune per affrontare la lotta ai cambiamenti climatici, ed è il percorso obbligato al 2050, basato la mitigazione e l’adattamento ai più grande movimento su scala mondiale, sull’assunto che vi sarà una graduale cambiamenti climatici. con l’obiettivo di coinvolgere le autorità transizione del sistema energetico attuale Gli interventi di mitigazione hanno come ATTUALITÀ locali e regionali verso la sostenibilità verso una progressiva elettrificazione scopo quello di ridurre le emissioni di gas energetica e ambientale. di tutti i consumi energetici sia nel serra, mentre le misure di adattamento Nel 2015, dopo la fusione con l’iniziativa riscaldamento sia nei trasporti, mediante sono finalizzate a diminuire la gemella “Mayors Adapt”, ha avuto il progressivo abbandono dei combustibili vulnerabilità dei sistemi naturali e socio- avvio il nuovo Patto dei sindaci per il fossili. economici e ad accrescere la loro capacità clima e l’energia, in cui agli obiettivi di Il futuro della transizione energetica di resistere agli inevitabili impatti di un mitigazione si sono aggiunti quelli relativi passa attraverso la figura del clima in continuo cambiamento. all’adattamento ai cambiamenti climatici. prosumer, cioè del cittadino che è Le città sono fondamentali per la contemporaneamente produttore transizione energetica a partire dal loro Sebbene gli sforzi globali intesi a ridurre e consumatore di energia da fonti impatto: sono responsabili di circa il le emissioni si stiano rivelando utili, rinnovabili. Una figura che sta 75% del consumo finale lordo di energia alcuni aspetti del cambiamento climatico emergendo sempre più con lo sviluppo e di emissioni di CO2 legate all’energia. sono ormai inevitabili e richiedono azioni della generazione distribuita: si pensi I consumi si concentrano soprattutto complementari a livello globale e a livello ad esempio ai proprietari di impianti nel settore residenziale e nei trasporti, locale per un adattamento agli effetti che fotovoltaici su tetto. per questo il cittadino riveste un ruolo lo stesso cambiamento produce [1]. Le città firmatarie s’impegnano a importante nella sfida alla transizione Le strategie di adattamento al sostenere l’attuazione dell’obiettivo energetica. cambiamento climatico mirano a ridurre la vulnerabilità dei sistemi esposti alle variazioni del clima, rendendoli più preparati ad affrontare i fenomeni meteorologici estremi. FIG. 1 Gli impegni dei firmatari PRECIPITAZIONI I firmatari del Patto dei sindaci Media annua delle condividono una roadmap al 2050, precipitazioni anni con l’obiettivo di accelerare la 1991-2015. decarbonizzazione, consentendo Fonte: Arpae Emilia- ai cittadini di essere partecipi del Romagna FIG. 2 TEMPERATURA Confronto tra la temperatura massima media estiva nel periodo 1961–1990 (sinistra) e 1990-2015 (destra). Fonte: Arpae Emilia- Romagna 76
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2021 I sindaci sono l’entità amministrativa territorio è pianeggiante e adibito a uso il rischio siccità e le ondate di calore coinvolta in questo patto, perché l’azione agricolo e urbano, e necessita quindi di un nelle stagioni calde. Inoltre il comune è locale rappresenta una delle più efficaci. continuo monitoraggio della temperatura situato in una zona pianeggiante dove e dei suoi effetti diretti sull’economia, sulla si creano situazioni di stabilità climatica In questo breve resoconto cercheremo di salute umana e sull’ecosistema (figura 2). con scarso mescolamento atmosferico che illustrare lo specifico caso di Malalbergo, Come si evince dalle mappe, per quanto comportano aumenti di temperatura e il un comune con meno di 10 mila abitanti riguarda l’andamento della temperatura ristagno delle polveri sottili, tema molto distante circa 30 chilometri da Bologna, media massima considerata nel periodo rilevante per la salute degli abitanti nella in direzione nord-est. Il consiglio più caldo, quindi estivo, notiamo subito un pianura Padana. comunale approva il Piano d’azione per cambio drastico. Le fasce colorate messe I dati medi registrati da Arpae fra il 1991 l’energia sostenibile (Paes) a fine 2017 a confronto presentano tonalità diverse, e il 2015 mostrano un aumento tanto nella e prevede la riduzione di emissioni di pur considerando le stesse zone: infatti la temperatura quanto nelle precipitazioni CO2 del -21,3% al 2020 e del -42,8% scala cromatica varia tendendo allo scuro, rispetto ai dati registrati fra il 1961 e il al 2030, quest’ultimo superiore al -40% indicando il cambiamento accentuato di 1990. Anche in un piccolo territorio il previsto dall’Unione europea [2], per temperatura. processo di trasformazione del clima è poi integrarlo con il Piano d’azione per il Confrontando il periodo di riferimento quindi ben percepibile (figura 3). In ogni clima. 1961-1990 con quello successivo, notiamo stagione dell’anno la temperatura media è Il piano finale conterrà un inventario di che la temperatura massima estiva è cresciuta di circa 1 °C nel periodo 1991- base delle emissioni per monitorare le aumentata di 1 °C nelle zone rosse, e di 2 2015, molto probabilmente per l’aumento azioni di mitigazione e la valutazione di °C nelle altre zone. della concentrazione in atmosfera dei gas vulnerabilità e rischi climatici. È evidente che le temperature in tutta responsabili delle alterazioni del clima [3]. la regione sono aumentate, il che espone Nella stagione estiva invece, come ci il territorio ad altre criticità, ovvero si aspettava, calano le precipitazioni l’aumento sia di giornate sempre più calde Criticità regione Emilia-Romagna sia del rischio siccità. portando il territorio verso una situazione di maggior siccità, che si somma al L’osservazione geografica dell’Emilia- naturale incremento di consumo d’acqua Romagna con i relativi bacini idrografici sia per uso irriguo sia per le utenze suggerisce gli eventi climatici estremi che Dal generale al particolare: domestiche e industriali. potrebbero verificarsi; la regione è infatti analisi climatica locale Nell’ipotesi più conservativa, le azioni molto esposta al rischio di esondazione complessive per raggiungere i macro- dei fiumi e di alluvioni, rischio che si fa obiettivi imposti dall’Unione europea nel Le azioni richieste per il Paesc necessitano sempre più marcato mano a mano che ci si periodo tra il 2030 e il 2050 – non viene di una dettagliata conoscenza del avvicina alla pianura Padana. considerato l’acquisto di energia elettrica territorio. Nel caso di studio, occorre Il problema delle piogge intense è molto verde – porterebbero a una riduzione descrivere approfonditamente il territorio serio e allarmante, basti pensare che il delle emissioni del 50,8%, rispetto al comunale che si estende su un’area di 54 fiume Po che costeggia l’intera regione bilancio energetico del 2008 preso come km2 con un perimetro di 46 km circa. è il più lungo d’Italia, 652 km, con un riferimento. Inoltre, si registrerebbe un La morfologia del territorio è quasi del bacino idrografico di 71 000 km2. Può risparmio di circa 2,3 milioni di metri cubi tutto pianeggiante ed è prevalentemente raggiungere portate fino a 13.000 m3/s di metano da gas naturale e 17,4 milioni destinato all’agricoltura. È attraversato da d’acqua, che provocherebbero pericoli di kWh elettrici ovvero circa 3,4 ktep diversi canali utilizzati in passato per la elevati per la vita, danni enormi al su consumo finale lordo. Tale risparmio navigazione e ora per uso irriguo. Questi sistema socio-economico e gravi disastri potrebbe essere investito nel settore canali fanno parte del bacino idrografico ambientali in caso di esondazione. dell’autotrazione, favorendo la transizione principale del fiume Reno, che costeggia il La regione è quasi totalmente bagnata all’acquisto di veicoli a metano o elettrici. confine nord-est del comune. dalle acque superficiali con qualche Il valore del risparmio del gas naturale Si può ragionevolmente pensare che, zona lacustre e soltanto il versante est è potrebbe coprire il 32% del fabbisogno nei per la tipologia di territorio, i rischi più bagnato dal mare Adriatico. Pertanto, è grossi siano l’esondazione del bacino trasporti di gasolio, benzina, gpl e metano essenziale conoscere i livelli dei fiumi in principale, e quindi dei suoi canali e scoli, pari a 5,87 ktep. tempo reale, le precipitazioni sul territorio e capire quale sia il limite massimo di eventi climatici che il territorio può 35 sopportare (vulnerabilità) e di conseguenza intervenire per renderla resiliente. Soltanto 30 in seguito potranno essere individuate e FIG. 3 25 applicate delle concrete azioni mirando a TEMPERATURA difendere i punti critici di un territorio. MALALBERGO 20 In figura 1 è riportata una distribuzione °C delle precipitazioni medie annue nel Temperature medie 15 periodo 1991-2015 con una maggior stagionali e massime dal intensità spostandosi dalle fasce blu verso 1961 al 2015 a Malalbergo 10 quelle verdi e arancioni. Le zone più (BO). esposte alle forti precipitazioni sono gli Fonte: Arpae Emilia- 5 Romagna Appennini e la fascia collinare/pianeggiate. 0 Le esondazioni dei fiumi non sono l’unica 1961-1990 inverno estate primavera autunno max vulnerabilità del territorio. Buona parte del 1991-2015 77
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2021 realizzati in varie città del mondo che aree extra urbane, questo fenomeno è Obiettivi del piano di adattamento dimostrano che si possono realizzare causato dall’intensa urbanizzazione, ma è interventi che aumentano la resilienza e possibile intervenire scegliendo materiali L’ultimo rapporto di valutazione diminuiscono la vulnerabilità delle città adeguati e valorizzando il verde urbano. del gruppo intergovernativo sui rispetto ai cambiamenti climatici. La conseguenza diretta dell’effetto cambiamenti climatici (Ipcc) afferma Come si realizza tutto questo a livello isola di calore è l’innalzamento delle che il riscaldamento globale è ormai locale? Quale piano di adattamento ai temperature, sia in estate che in inequivocabilmente in atto [4]. A supporto cambiamenti climatici è giusto applicare inverno, fino a superare anche i +3 °C. di questa tesi, l’Ipcc porta una molteplicità in un determinato territorio? Quali sono Le coperture, molto spesso grigie o di di evidenze, quali il riscaldamento della le vulnerabilità e quali azioni preventive e colori scuri, con un albedo inferiore al superficie terrestre, degli oceani e della soluzioni operative sono necessarie perché 10%, sono tra gli elementi che causano troposfera, l’innalzamento del livello aumenti la resilienza del territorio agli l’effetto isola di calore. Un intervento globale del mare e la riduzione dei eventi climatici estremi? vincente è l’installazione di tetti verdi, ghiacciai continentali e marini. che non solo restituiscono spazi utili alla A livello internazionale, il problema del socialità, ma contribuiscono al controllo cambiamento del clima e dei relativi microclimatico urbano, favoriscono impatti è affrontato per mezzo di due Le azioni locali da intraprendere l’evaporizzazione, l’assorbimento di agenti strategie di azione: la mitigazione e inquinanti e la riduzione di polveri sottili, l’adattamento. L’adattamento al cambiamento climatico innalzando l’albedo fino al 30%. Se i cambiamenti climatici rappresentano richiede un piano per contrastare gli Per contrastare questo effetto sono un rischio, è necessario prevenirli agendo impatti negativi sui sistemi socio- stati sviluppati anche cementi di sulle cause, cioè riducendo le emissioni di economici e diventa un’opportunità per colorazioni più chiare, oltre che studi gas serra provenienti dalle attività umane salvaguardare il sistema naturale e umano, ATTUALITÀ su bioasfalti, riducendo l’impatto della e arrestarne o quanto meno rallentarne stimolare l’avvio di una nuova fase di rigenerazione urbana e promuovere la radiazione solare fino al 20%, con l’accumulo in atmosfera (mitigazione consapevolezza e la cultura del rischio. notevoli mitigazioni al microclima ambientale); ma è anche indispensabile agire sugli effetti, limitando la vulnerabilità I rischi di alluvioni, per urbano. Esiste anche una soluzione più territoriale e socio-economica ai esempio, si riducono fermando semplice e meno difficile da manutenere: cambiamenti del clima (adattamento). l’impermeabilizzazione e il consumo di la tecnologia di copertura Cool-Roof. Le due strategie sono complementari: nuovo suolo, realizzando piazze o aree Con il termine Cool-Roof si indica un quanto maggiore è l’impegno per verdi sotto al livello stradale che possono sistema di copertura in grado di riflettere la mitigazione dei cambiamenti del contribuire all’accumulo di acque piovane la radiazione solare in percentuale fino clima, tanto minori sono le esigenze di nel caso di eventi estremi, e convogliando al 75-80% e di ridurre di oltre il 50% la adattamento e viceversa. il deflusso di acque piovane intense verso temperatura superficiale del tetto rispetto Il Ministero dell’Ambiente e della tutela zone umide appositamente predisposte a una copertura di colore scuro. del territorio e del mare, oggi Ministero nelle aree periurbane che consentano Si tratta di iniziative che richiedono della Transizione ecologica (Mite), anche l’espansione e la laminazione delle pianificazione e visione per il futuro: saper responsabile delle politiche nazionali piene di fiumi e torrenti. guardare ai territori come a una risorsa da sul clima, ha avviato un percorso che ha Tra le azioni da intraprendere per un impiegare per imporre una sterzata alle portato alla definizione della Strategia comune, ci potrebbe essere la gestione del abitudini che sono causa del cambiamento nazionale di adattamento ai cambiamenti verde, come risorsa per il raffrescamento, climatico. Partire dai piccoli comuni è la climatici (Snac) da attuare mediante un e la gestione delle acque sia in termini di chiave per capire come trasformare un piano di azione o piani di azione settoriali. riduzione dei consumi che di gestione degli problema in una opportunità. La strategia nazionale si basa su alcuni eventi meteorici intensi. Soluzioni come i documenti, tra i quali anche il rapporto parchi periurbani, le alberature stradali, i Davide Pini tecnico-scientifico “Stato delle conoscenze percorsi a pergolato, i tetti e le pareti verdi, Già assegnista di ricerca, dipartimento scientifiche su impatti, vulnerabilità e le pavimentazioni permeabili, i sistemi di Chimica industriale “Toso Montanari”, adattamento ai cambiamenti climatici” urbani di drenaggio sostenibile, la raccolta Università di Bologna che conferma quanto già indicato e il riuso delle acque piovane, insieme al nei documenti elaborati dall’Ipcc e riutilizzo delle acque grigie possono tutte dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) contribuire a favorire sia la mitigazione che RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI sulle vulnerabilità dell’Italia nel contesto l’adattamento ai cambiamenti climatici. [1] Agenzia europea dell’ambiente, 2019, dell’area mediterranea [5]. Il rapporto, Ma anche soluzioni tecnologiche più Adattamento al cambiamento climatico. inoltre, fornisce un approfondimento avanzate possono essere importanti. [2] L. Setti, D. Pini, 2017, Piano d’azione per su due aree particolarmente vulnerabili: Ad esempio, l’albedo, la porzione di l’energia sostenibile di Malalbergo, pp. 237. quella appenninica e il distretto luce riflessa da strade, piazze ed edifici [3] D. Pini, 2019, Piano di adattamento ai idrografico padano e in particolare quello può essere aumentata contrastando il cambiamenti climatici (caso studio), prima del fiume Po. surriscaldamento del suolo e risparmiando conferenza nazionale sulle previsioni Sono anni che si discute di misure di elettricità per l’illuminazione pubblica, per meteorologiche e climatiche, poster session: adattamento: nel 2013 è stata varata dalla via di una maggior riflettenza. Previsioni decadali e proiezioni di lungo termine, Commissione Ue la Strategia europea per In corrispondenza dei centri urbani si Bologna, 17-18 giugno 2019. l’adattamento ai cambiamenti climatici e nel verifica un fenomeno microclimatico, [4] Ipcc, 2015, Climate change 2014 - Synthesis 2017 è stato pubblicato in Italia il Piano detto effetto isola di calore (urban Report (SYR), Geneva, Switzerland, pp. 151. nazionale per l’adattamento ai cambiamenti heat island), che comporta un [5] Mattm, 2014, Rapporto sullo stato delle climatici. Disponiamo ormai di un ricco surriscaldamento locale. Con differenze conoscenze scientifiche su impatti, vulnerabilità e repertorio di buone pratiche, di progetti di temperatura notevoli rispetto alle adattamento ai cambiamenti climatici in Italia. 78
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