GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO NEL MEDITERRANEO - Sei storie da un mare sempre più caldo
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SEI STORIE DA UN MARE SEMPRE PIÙ CALDO 03 RINGRAZIAMENTI INTRODUZIONE Scritto e curato da Evan Jeffries e Il cambiamento climatico è la più grande minaccia che ci troviamo ad affrontare come specie Stefania Campogianni sulla base delle – e nel Mediterraneo le temperature stanno aumentando il 20% più velocemente rispetto alla informazioni e dei documenti scientifici forniti dai seguenti esperti: media globale1. Ciò sta già avendo gravi e concrete conseguenze in tutto il bacino, destinate • Dr Paolo G. Albano PhD, Senior scientist, ad aumentare nei decenni a venire, con un innalzamento del livello del mare che potrebbe Stazione Zoologica Anton Dohrn, Naples. superare il metro entro il 2100, con impatti su un terzo della popolazione della regione2. Sono • Professor Mohamed Nejib Daly Yahia, necessarie azioni urgenti e significative, sia per ridurre ulteriori emissioni di gas serra, sia per Department of Biological and Environmental adattarsi alle nuove condizioni con un mare sempre più caldo. Sciences, College of Arts and Sciences, Qatar University. Il cambiamento climatico amplifica già influenzato e alterato, talvolta mediterraneo. Mentre le temperature • Professor Gérard Pergent, University of gli effetti di tutte le altre minacce irreversibilmente, gli ecosistemi marini continuano ad aumentare, gli impatti Corsica Pasquale Paoli. sugli ecosistemi marini. Studi recenti in ogni angolo del Mediterraneo – con continuano a crescere. • Dr Lorenzo Merotto, Dr Valentina Cappanera, hanno dimostrato che oltre il 90% del conseguenze sia per settori economici riscaldamento che ha interessato la come pesca e turismo, sia per la nostra La brutta notizia è che non esiste Portofino MPA. The activities of the Portofino Terra tra il 1971 e il 2010 ha riguardato alimentazione e salute. Nel bacino un modo veloce per sconfiggere MPA on climate change issues are made l’oceano3, e il Mediterraneo detiene sono ormai presenti circa 1.0006 specie il cambiamento climatico; anche possible by the European Interreg MED il record per il mare che si è scaldato animali aliene tipiche dei mari tropicali con un’azione globale immediata Project MPA Engage. più velocemente, diventando peraltro la cui sopravvivenza e diffusione, di riduzione delle emissioni di gas • Saul Ciriaco, WWF MPA Miramare. serra, le temperature probabilmente sempre più salato4. soprattutto verso nord e ovest del Vorremmo anche ringraziare le seguenti bacino, sono favorite dall’aumento continuerebbero ad aumentare per persone per il loro contributo: Il bacino semi-chiuso del Mediterraneo, della temperatura media dell’acqua decenni. Quello che possiamo e inoltre, è uno dei mari più sfruttati al dovuta ai cambiamenti climatici, dobbiamo fare è ridurre la pressione Marina Cabrini, OGS Oceanography Section mondo e messo a dura prova da settori antropica e incrementare la resilienza: - MAB Group; Camille Loth, WWF MMI; alterando equilibri ecologici già precari. economici concorrenti e dalle pressioni Alcune specie native stanno anch’esse ecosistemi in salute e una biodiversità Catherine Piante, WWF Francia; Giulia Prato, ambientali. La biodiversità marina è spostando i propri areali verso nord ricca sono la nostra miglior difesa in un WWF Italia; Marina Gomei, WWF MMI; già sottoposta a enormi pressioni e sta per seguire le acque più fredde, mentre mondo sempre più caldo. Simone Niedermueller, WWF MMI; Isabella diminuendo a causa di inquinamento, INDICE Pratesi, WWF Italia; Roberto Danovaro, altre specie endemiche sono state La scienza è chiara. Dobbiamo sviluppo costiero, eutrofizzazione, spinte sull’orlo dell’estinzione. Un UNIVPM proteggere e ripristinare le risorse traffico marittimo, produzione di altro effetto imputabile ai cambiamenti Pubblicato a giugno 2021 Dal WWF energia e altre attività antropiche; naturali del Mar Mediterraneo: il WWF climatici e all’alterazione degli equilibri promuove la creazione di un network di Testo 2021 decenni di pesca mal gestita inoltre, tra specie è la proliferazione di meduse INTRODUZIONE 03 hanno determinato come circa tre aree marine protette e di altre efficaci che affligge pescatori e turisti. Il misure di conservazione basate sulla Citazione di questo report: quarti degli stock ittici valutati siano 1. UN MEDITERRANEO ORIENTALE TROPICALE? 05 cambiamento climatico favorisce anche tutela dello spazio marino affinché entro “Gli effetti del cambiamento climatico oggi sovrasfruttati5. l’emergere di nuovi patogeni. E ancora, il 2030 il 30% del Mar Mediterraneo sia nel Mediterraneo. Sei storie da un mare 2. INVASORI DISTRUTTIVI 08 Complessivamente, la resilienza l’aumento di fenomeni atmosferici protetto in modo efficace. . sempre più caldo” WWF Mediterraean estremi sta devastando habitat marini Marine Initiative, Rome, Italy, 2021 3. UN MARE DI MEDUSE 11 ecologica della regione è stata fragili come quelli della Posidonia e i L’obiettivo è ambizioso, ma lo deve drasticamente ridotta da uno sviluppo fondali corallini, così come l’aumento essere. Questi casi studio mostrano fin Copertina: Joruba / iStock 4. LA POSIDONIA, IL NOSTRO DEPOSITO 14 insostenibile e, nonostante i 450 del livello del mare minaccia le coste troppo chiaramente l’entità della sfida Design/layout: Catherine Perry, DI CARBONIO BLU IN PERICOLO miliardi di dollari generati all’anno dal capitale naturale del Mediterraneo e e le città. È evidente come interi che stiamo affrontando. 30% Swim2Birds Ltd 5. LA TEMPESTA PERFETTA PER I CORALLI 17 dalle attività marine ad esso legate, il ecosistemi stiano cambiando e con essi Comunicazione: Stefania Campogianni, i mezzi di sussistenza delle comunità futuro socio-economico della regione è WWF MMI 6. IL CROLLO DELLA POPOLAZIONE 20 incerto. costiere che rischiano di scomparire. WWF and World Wide Fund for Nature ® ® DI PINNA NOBILIS trademarks and ©1986 Panda Symbol are owned La situazione peggiora drasticamente se Non si tratta di proiezioni future, sono DA COPRIRE CON AREEE MARINE by WWF-World Wide Fund For Nature (formerly RACCOMANDAZIONI 22 a ciò si aggiungono le conseguenze del eventi che si stanno già verificando nel World Wildlife Fund). All rights reserved. cambiamento climatico. Il Mediterraneo Mediterraneo, tutti causati o accelerati PROTETTE E ALTRE EFFICACI MISURE RIFERIMENTI CHIAVE 24 dal cambiamento climatico. È la realtà. oggi non è più lo stesso. Realtà che viene evidenziata nei casi DI CONSERVAZIONE BASATE SULLA Questo report fornisce una serie studio presentati, snapshot circoscritti di casi studio che mostrano come degli impatti che il cambiamento PROTEZIONE DELLO SPAZIO MARINO Mediterranean benthic ecosystem, Tabarka coast, Tunisia.© Michel Gunther / WWF il cambiamento climatico abbia climatico sta avendo nel bacino ENTRO IL 2030
04 THE CLIMATE CHANGE EFFECT IN THE MEDITERRANEAN SEI STORIE DA UN MARE SEMPRE PIÙ CALDO 05 GLI EFFETTI DEL 1.UN MEDITERRANEO CAMBIAMENTO CLIMATICO 1: ORIENTALE TROPICALE? LA TROPICALIZZAZIONE DEL MEDITERRANEO ORIENTALE Il Mediterraneo non è un mare tropicale – almeno, non ancora. Il processo di tropicalizzazione è invece già in fase avanzata nella parte più calda del SI STA ESPANDENDO VERSO OCCIDENTE bacino, il Mediterraneo orientale, il che permette di analizzare le potenziali CON L’INNALZARSI DELLA TEMPERATURA conseguenze sull’intera regione nel caso di temperature sempre più alte a causa del cambiamento climatico. MEDIA DELL’ACQUA, MINACCIANDO Oltre a essere già sovrasfruttate, le Paolo Albano, il ricercatore a capo dello studio “La assenza totale di specie ECOSISTEMI ED ECONOMIE. specie native che preferiscono le mediterranee comuni e presenza ubiquitaria di specie non-indigene rendono il acque più fredde stanno spostando paesaggio marino irriconoscibile rispetto alle altre aree del Mediterraneo”. i confini meridionali dei propri areali sempre più a nord. Non si sa Ciò che è stato osservato in Israele sta probabilmente accadendo in molte altre ancora se il motivo principale sia lo aree: “Un piano di monitoraggio che metta a confronto la ricchezza di specie stress fisiologico causato dagli eventi attuali e storiche è necessario per tutto il Mediterraneo orientale. In assenza di meteorologi estremi sempre più una serie di dati a lungo termine, questa ricerca ha fornito gli strumenti scientifici frequenti, il calo dei livelli di ossigeno per identificare quali specie erano solite vivere in una determinata area, anche se che influenza le funzioni ecologiche, oggi localmente estinte,” ha continuato Albano, sottolineando come i giacimenti o la competizione con le specie di organismi morti – i reperti scheletrici degli organismi che si sono depositati invasive. Qualsiasi sia la ragione, le comunità di specie di alcune aree del Mediterraneo meridionale e orientale sono completamente cambiate. Intanto nel Mediterraneo orientale, che si sta scaldando più velocemente della media globale, le specie invasive tropicali – la maggior parte delle quali arrivate attraverso il Canale di Suez – stanno espandendo i propri areali di distribuzione coerentemente con l’aumento delle temperature. Un recente studio, effettuato nelle acque poco profonde della piattaforma continentale Israeliana – una delle aree più calde del bacino – ha messo a confronto le segnalazioni attuali e storiche di molluschi nativi ed è emerso come solo il 5-12% delle specie storicamente presenti ci siano ancora. Al contrario, specie non- indigene provenienti dal Mar Rosso sono aumentate significativamente, Figura 1. Il Mediterraneo orientale si sta riscaldando a un ritmo molto superiore creando un nuovo ecosistema. Secondo alla media globale. Sand beach on the Mediterranean coast, Corsica, France © Michel Gunther / WWF
06 GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO NEL MEDITERRANEO SIX STORIES FROM AN OVERHEATING SEA 07 GLI EFFETTI DEL sul fondale marino – siano una risorsa Rabbitfish (Siganus luridus) is an invasive in the Mediterranean Sea. © Philipp Kanstinger / WWF inutilizzata di informazioni sugli ecosistemi marini passati. CAMBIAMENTO CLIMATICO 2: In termini ecologici, la tropicalizzazione del Mediterraneo è un disastro in atto. Mentre specie erbivore tropicali si stanno spostando in acque prima più fredde, aree coralline precedentemente SPECIE INVASIVE ALTAMENTE DISTRUTTIVE dominate da foreste algali complesse e ricche di biodiversità (“canopy”) sono state trasformate. I pesci – e – SOPRATTUTTO IL PESCE CONIGLIO E IL soprattutto i pesci coniglio – brucano indiscriminatamente la vegetazione, PESCE SCORPIONE che non è quindi in grado di rigenerarsi prima che venga sostituita da alghe tropicali invasive. Queste alghe invasive – A CAUSA DELL’AUMENTO continuano ad essere consumate dai pesci, generando i cosiddetti “turf hanno segnalato un aumento di catture di barracuda (Sphyraena viridensis), una algali” o perfino “deserti” marini. DELLA TEMPERATURA MEDIA specie termofila rara fino a due decenni fa e oggi diventata abbondante. Anche la cernia (Epinephelus marginatus) è aumentata considerevolmente nelle acque più L’impatto della perdita di foreste algali calde del Mar Ligure, dimostrando come ora si possano riprodurre in latitudini più DELLE ACQUE SI STANNO DIFFONDENDO sull’ecosistema marino è enorme: settentrionali. una recente ricerca ha rilevato che la biomassa organica è 44 volte più bassa COSA POSSIAMO FARE? NEL MEDITERRANEO, DEVASTANDO nei turf rispetto alle foreste algali, segnale di una perdita catastrofica di biodiversità. Anche il ciclo del I Direttori delle AMP hanno un ruolo fondamentale. Attraverso la protezione carbonio può essere sconvolto da questi cambiamenti: le barriere impoverite si trasformano da depositi a sorgenti di della biodiversità e la ricostituzione degli stock (di specie) dei predatori nativi indeboliti da decenni di pesca eccessiva e dagli impatti antropici sarà possibile controllare le specie invasive e mantenere gli ecosistemi in equilibrio. GLI ECOSISTEMI NATIVI. carbonio. I turf oggi coprono più del Tuttavia, questo necessita di strategie di gestione proattive ed efficaci, 50% delle barriere coralline superficiali piuttosto che la sola designazione di una AMP su carta come succede in gran del Mediterraneo sudorientale e meno parte della regione. dell’1% è coperto da foreste algali native. I pescatori possono anche contribuite a ridurre i danni, pescando direttamente le nuove specie aliene, come già stanno facendo con successo in Turchia I cambiamenti nelle popolazioni ittiche (vedi il prossimo caso studio). Questa può essere una strategia doppiamente dovuti al riscaldamento dell’acqua positiva che porta da un lato alla diminuzione del loro numero e, dall’altra, stanno riguardando anche le specie garantisce un sistema di guadagno alternativo a quello perso in seguito alla native mediterranee. Nel Mediterraneo ridistribuzione delle specie native. Ciò implica un cambiamento professionale occidentale, nell’AMP di Portofino (in e culturale, ma l’alternativa è la perdita di mezzi di sussistenza. Liguria), per esempio, i pescatori locali INFORMAZIONI CHIAVE In acque Israeliane, solo il La biomassa organica può Barriere coralline impoverite 5-12% delle specie native di essere 44 volte più bassa nei si trasformano da depositi a molluschi è ancora presente turf rispetto alle foreste algali sorgenti di carbonio A schooling of alien rabbitfish © Copyright owner / WWF-
08 GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO NEL MEDITERRANEO SEI STORIE DA UN MARE SEMPRE PIÙ CALDO 09 2. INVASORI DISTRUTTIVI Il Mediterraneo detiene un primato particolarmente negativo: è il mare più invaso del mondo. Negli ultimi decenni c’è stata un’esplosione del numero di specie aliene che si sono stabilite in tutto il bacino, con conseguenze catastrofiche per la biodiversità nativa: le interazioni con i nuovi arrivati stanno infatti distruggendo completamente gli ecosistemi. La maggior parte di questi prioritario, sono state velocemente ridotte a deserti rocciosi, diminuendo invasori proviene dal Mar Rosso o l’abbondanza delle specie native. In ottica prospettica, uno studio condotto su dall’Oceano Indiano e ha raggiunto oltre 1.000 km di costa greca e turca ha mostrato che dove i pesci coniglio sono il Mediterraneo attraverso il Canale abbondanti, si assiste ad una riduzione del 65% di grandi piante marine, una The alien Lionfish Pterois miles © Alexis Rosenfeld / WWF di Suez: si pensa che 986 specie (di riduzione del 60% delle alghe e altri invertebrati, e una riduzione del 40% del cui 126 di pesci)1 siano diventate numero totale di specie presenti. Parallelamente, i pescatori di Kas, Turchia, “migratori Lessepsiani”, un numero hanno evidenziato come i pesci coniglio costituiscano l’80% delle loro catture. nuova specie di un ecosistema, le sue regione dove tante attività dipendono da ecosistemi marini in salute e diversi – destinato ad aumentare a seguito della prede non sanno come difendersi. pesca, turismo, subacquea ricreativa, etc. – è evidente la necessità di controllare recente espansione del Canale. Considerato da alcuni la specie invasiva più dannosa nota alla scienza, il pesce Esperienze in altre parti del mondo il numero di questi alieni. scorpione (Pterois miles) è una specie “straniera” altrettanto di successo nel Il cambiamento climatico sta Mediterraneo. Un unico individuo è stato inizialmente catturato da una rete a hanno mostrato esattamente quanti aggravando il problema. L’aumento strascico in Israele nel 1991 ma, due decenni dopo, il pesce scorpione è stato danni possa fare: nelle Bahamas, un aumento del 40% di pesci COSA POSSIAMO FARE? della temperatura dell’acqua trovato in Libano, Cipro, Turchia, Grecia, Tunisia, Siria, Italia e Libia. Oggi è un significa che i nuovi arrivati possono invasore altamente aggressivo che si è ormai stabilito in aree del Mediterraneo scorpioni tra il 2004-2010 è stato Quando si tratta di queste due specie, i pescatori hanno un ruolo sopravvivere in aree sempre più estese meridionale e orientale e che si sta dirigendo a occidente e settentrione verso il collegato a una riduzione del 65% del importante: essendo entrambe buone da mangiare, è possibile creare una del Mediterraneo che, solamente Mar Egeo e il Mar Ionio. reclutamento delle specie predate. domanda nei consumatori e pescarle appositamente (vedi la Guida WWF al pochi decenni fa, sarebbero state Intanto, nel Mediterraneo, analisi consumo sostenibile). Catturarle è relativamente semplice. Banchi di pesci troppo fredde. Molte specie non Specie generalista con potenti spine velenose, il pesce scorpione mangia grandi recenti del contenuto stomacale hanno coniglio possono essere – e sono – catturati con le reti, mentre è meglio stanno semplicemente sopravvivendo, quantità di piccoli pesci e crostacei nativi – il suo stomaco può espandersi fino rivelato che il 95% delle prede dei catturare i lenti pesci scorpione uno per uno grazie ad esperti pescatori stanno decisamente prosperando a a 30 volte il suo volume originale per fare spazio a queste prede. In quanto pesci scorpione include pesci nativi di subacquei capaci di maneggiare questa specie velenosa. spese delle specie native. Per esempio, importanza ecologica ed economica. un’analisi nell’Area Marina Protetta Anche l’aumento dei predatori aiuterebbe a controllare il numero di queste Il cambiamento climatico determina specie – le cernie, per esempio, sono ghiotte di pesce scorpione. Ma nel di Gokova, in Turchia, ha mostrato come sia forse impossibile fermare Mediterraneo decenni di pesca eccessiva hanno rimosso molti dei pesci ai che il 98% dell’intera biomassa dei la progressiva diffusione nel vertici della rete alimentare. L’aumento della dimensione e dell’efficacia pesci erbivori è composta da pesci coniglio alieni (Siganus rivulatus e Mediterraneo di pesci scorpione, delle Aree Marine Protette aiuterebbe significativamente a ricostituire gli S. luridus) e che perfino il restante pesci coniglio e altri invasori stock ittici. 2% è costituito da pesci pappagallo potenzialmente distruttivi. In una il cui areale si è espanso verso le acque settentrionali ora più INFORMAZIONI CHIAVE calde. Questa non è solamente una comunità modificata, è una comunità interamente nuova. I pesci coniglio sono nuovi arrivati di particolare successo nel Mediterraneo. Con adulti che possono raggiungere i 12-14 cm, nuotano in ampi banchi che Circa 1.000 specie di pesci I pesci coniglio invasivi in Il 95% delle prede del pesce devastano gli habitat di specie native con le loro abitudini alimentari. Nelle invasivi sono migrate nel alcune aree hanno causato una scorpione è costituito da aree più calde dove i pesci coniglio si Mediterraneo – una ogni due riduzione del 40% del numero pesci nativi di importanza sono insediati, le complesse foreste settimane di specie native economica algali, che rappresentava un habitat Figura 2. Nell’AMP di Gokova, in Turchia, il pesce coniglio rappresenta il 98% dell’intera biomassa di pesci erbivori.
10 THE CLIMATE CHANGE EFFECT IN THE MEDITERRANEAN SEI STORIE DA UN MARE SEMPRE PIÙ CALDO 11 GLI EFFETTI DEL 3. UN MARE DI MEDUSE CAMBIAMENTO CLIMATICO 3: Le meduse esistono più o meno da prima dei dinosauri. Sebbene siano NEL MEDITERRANEO, creature innegabilmente strane – composte per il 96% da acqua, senza un cervello, ossa né sangue – sono comuni in tutti gli oceani e sono una OGNI ANNO ESPLODE UN NUMERO componente importante di un ecosistema marino in equilibrio. SENZA PRECEDENTI DI MEDUSE, Nel momento in cui l’ecosistema immediato danno economico. I bloom di meduse minacciano anche altri settori DISTRUGGENDO non è più in equilibrio, le meduse economici: possono invadere le gabbie di acquacoltura e ferire i pesci allevati; possono diventare un problema, e possono diventare un grave problema anche per le centrali elettriche, bloccando le questo è quello che sta accadendo dal prese d’acqua fondamentali per il raffreddamento dell’impianto e quindi riducono LE ATTIVITÀ DI PESCA 2003 in un Mediterraneo sempre più caldo. I bloom di meduse – durante i l’efficienza della produzione di energia. Ma cosa sta causando questo aumento di meduse? Diversi sono i fattori coinvolti E TRAVOLGENDO quali le popolazioni si riproducono e e il cambiamento climatico è uno dei più importanti. Temperature più elevate aumentano rapidamente di numero – dell’acqua prolungano la durata dei bloom di meduse e aumentano la riproduzione nel passato erano eventi occasionali LE SPIAGGE TURISTICHE invernale di alcune specie. Stanno, inoltre, rendendo il Mediterraneo più ospitale che si verificavano a distanza di anni per meduse invasive provenienti dalle acque tropicali. mentre oggi, nelle acque meridionali, stanno avvenendo non solo ogni anno Parallelamente, l’eutrofizzazione dovuta all’uso eccessivo di fertilizzanti in ma anche per periodi più lunghi. agricoltura causa bloom di alghe marine1 che possono creare “zone morte” con basse concentrazioni di ossigeno, in cui i pesci non possono sopravvivere, ma a L’aumento di bloom ha determinato cui le meduse possono facilmente adattarsi e prosperare anche per l’assenza dei un’esplosione del numero di meduse predatori naturali. Le meduse mangiano lo stesso zooplancton e i copepodi di che sta radicalmente alterando gli ecosistemi regionali, con serie ripercussioni a catena sulla pesca e sul turismo. Quando le meduse riempiono le reti da pesca nel Mediterraneo, gli attrezzi vengono danneggiati, la loro efficacia ridotta e gli equipaggi devono investire molto tempo per sistemarle invece che catturare il pesce che fornisce loro sostentamento. Nel Golfo di Gabes, Tunisia, alcuni pescatori affermano come oggi riescano a catturare solo meduse. In Giappone, una rete a strascico di 10 tonnellate è stata recentemente affondata a causa del peso di enormi meduse che erano state catturate. Le meduse possono essere velenose. I pescatori vengono spesso punti mentre puliscono gli attrezzi e questo è un problema crescente anche nelle mete turistiche del Mediterraneo: una spiaggia piena di meduse urticanti perde velocemente il proprio fascino e, se il numero dei visitatori crolla, Figura 3. Nelle acque del sud, oggi le fioriture di meduse si verificano ogni anno e Pelagia noctiluca, Malta © Wild Wonders of Europe / Zankl / WWF le comunità locali subiscono un durano più a lungo.
12 GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO NEL MEDITERRANEO SIX STORIES FROM AN OVERHEATING SEA 13 GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO 4: IL RISCALDAMENTO DELLE ACQUE E L’INNALZAMENTO DEI LIVELLI DEL MARE STANNO MINACCIANDO Stinging jellyfish Pelagia noctiluca, Mediterranean Sea, LA SOPRAVVIVENZA DELLE VITALI PRATERIE DI POSIDONIA, CON Azure coast, France © Damsea / Shutterstock CONSEGUENZE DISASTROSE PER LA cui si nutrono anche le larve e i di pesce, competono anche con questi grandi pesci pelagici, il che fa delle meduse giovanili di specie commerciali di i nuovi predatori apicali del Mediterraneo – un ecosistema futuro dominato dalle pesce (o anche adulti nel caso di meduse è una possibilità reale. BIODIVERSITÀ E IL “CARBONIO BLU” sardine e acciughe); ne consegue che tante più meduse ci sono in generale in un sistema, meno cibo COSA POSSIAMO FARE? c’è per altri pesci planctivori. In Risolvere il problema delle meduse è una sfida complessa e richiede azioni più, le meduse si cibano di uova coordinate su diversi fronti. e larve di pesce, danneggiando ulteriormente il reclutamento Aumentare la competizione riducendo la pesca eccessiva di specie chiave di di queste specie e diminuendo pesci è cruciale. Alcune di queste specie di pesci mangiano anche uova e adulti il numero di individui che di meduse. In più, l’eutrofizzazione e l’inquinamento che provengono da terra raggiungono l’età adulta. devono essere tenuti sotto controllo per ridurre l’ipossia ed eliminare le “zone morte” dove le meduse prosperano. E ancora, anni di pesca eccessiva hanno distrutto molti degli stock Nel breve periodo, le meduse sono presenti e dobbiamo adattarci. Gli operatori che prima erano in competizione turistici stanno mettendo in atto alcune semplici misure, come installare delle con le meduse per il cibo, inclusi reti intorno alle spiagge turistiche per tenere lontane le meduse. In Tunisia, i molti squali, tonni e altri grandi pescatori stanno iniziando a vendere le catture indesiderate, traendo ispirazione pesci che spesso sono anche i loro dall’Asia dove le meduse sono da tempo una fonte di cibo. C’è anche un aumento predatori naturali. Dal momento della richiesta globale di collagene per l’industria cosmetica, questo può essere che le meduse predano le larve estratto dalle meduse, anche se la tecnologia è ancora agli inizi. Overfishing INFORMAZIONI CHIAVEhas reduced predator species competing with jellyfish for food Nelle acque meridionali, i Nel Golfo di Gabes, in La pesca eccessiva ha ridotto i bloom di meduse avvengono Tunisia, alcuni pescatori predatori delle meduse e anche molte annualmente e durano stanno catturando più delle specie che competono con le più a lungo meduse che pesce meduse per il cibo, lo zooplancton Posidonia oceanica, Mediterranean coast, Tunisia © Michel Gunther / WWF
14 GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO NEL MEDITERRANEO SEI STORIE DA UN MARE SEMPRE PIÙ CALDOA 15 4. LA POSIDONIA, IL NOSTRO DEPOSITO dovuta proprio alla temperatura e gli scienziati hanno trovato che nelle aree occidentali la sua salute è stata DI CARBONIO BLU IN PERICOLO compromessa a seguito dell’eccezionale aumento della temperatura. Le temperature più elevate attirano anche nuove specie di alghe acquatiche invasive che colonizzano le praterie La Posidonia oceanica, una pianta marina endemica del Mediterraneo, è indebolite. Sebbene l’effetto di questi cambiamenti possa essere una delle specie più importanti dell’intero ecosistema marino. Formando difficilmente prevedibile con esattezza, larghe praterie sui fondali sabbiosi fino a una profondità di circa 40 m, la gli ecosistemi che ne risultano tendono Posidonia ossigena le acque e fornisce un habitat vitale per circa il 20% delle ad essere meno complessi, offrendo meno supporto alla biodiversità, Thriving Posidonia habitat, Corsica, France, Mediterranean Sea © Damsea / WWF/ Shutterstock specie marine1 che si trovano nel Mediterraneo. Riserve di biodiversità, accumulando meno carbonio etc. le praterie di Posidonia sono aree nursery per molte specie di importanza L’aumento dei pesci erbivori invasivi – che seguono la diffusione delle commerciale che ne hanno bisogno per riprodursi e crescere i piccoli. acque più calde nel bacino – accresce sostiene Lorenzo Merotto dell’AMP di Portofino. “La loro protezione, infatti, non solo assicura la sopravvivenza di molte specie marine, ma garantisce anche la ulteriormente la pressione, lasciando nostra grazie a tutti i servizi ecosistemici che fornisce, dal sequestro di CO2 alla praterie di Posidonia un tempo in La Posidonia ha anche un ruolo di La Posidonia subisce gli effetti di alcuni impatti antropici diretti: gli ancoraggi protezione della costa, al mantenimento di popolazioni di specie ittiche. È quindi salute, oggi completamente deserte. importanza crescente con l’avanzare indiscriminati nelle aree di navigazione da diporto sono la minaccia principale, essenziale intraprendere tutte le misure necessarie per proteggere questo habitat del cambiamento climatico. Mentre distruggendo le foglie e sradicando intere piante nelle fragili praterie, cicatrici L’aumento del livello del mare – un prioritario”. tempeste e uragani diventano sempre che possono impiegare anni a rimarginarsi. Anche tutti i tipi di sviluppo costiero altro effetto del cambiamento climatico più frequenti e intensi, le praterie di Posidonia riducono l’energia di onde causano gravi danni non solo alle piante, ma anche alla matte dove viene depositato il carbonio. In generale, la Posidonia prospera in acque pulite, ma – contribuisce a determinare la COSA POSSIAMO FARE? riduzione delle praterie di Posidonia e correnti, stabilizzando il fondale inquinamento e torbidità sono in aumento nel Mediterraneo. nel Mediterraneo. La Posidonia ha Il declino della Posidonia alimenta un ciclo vizioso: quando le praterie sabbioso e fissando i sedimenti. bisogno di luce per la fotosintesi Le regolamentazioni e la loro applicazione possono tuttavia fare qualcosa per muoiono, i loro servizi ecosistemici vanno persi e la matte ricca di carbonio In autunno, quando il tempo e muore se la luce non la riesce a mitigare questi impatti. Cosa non possono fare, però, è fermare l’altra crescente che le praterie proteggevano rimane esposta, rilasciando la CO2 nell’atmosfera peggiora, le foglie secche di questa raggiungere. Piccoli cambiamenti minaccia alla sopravvivenza della Posidonia: il cambiamento climatico. Si e alimentando ulteriormente il cambiamento climatico che per primo le sta pianta galleggiano sulla superficie, del livello del mare possono fare una prevede che lo stress termico dovuto alle temperature in aumento ne alteri la danneggiando. È cruciale aumentare la protezione e migliorare la gestione formando densi depositi sulle spiagge differenza sostanziale nella quantità distribuzione: la sua assenza nella parte sud-est del bacino è probabilmente delle aree dove persiste questa componente fondamentale dell’ecosistema, al dove possono rimanere per anni di luce che raggiunge i fondali in fine di prevenire ancoraggi e pesca distruttivi. Gli sforzi per l’incremento della proteggendole dell’erosione costiera. leggera pendenza.Con livelli del mare protezione marina dovrebbero privilegiare gli ecosistemi ricchi di carbonio che, in alcune aree del Mediterraneo, e dovrebbero essere forniti incentivi per il ripristino, attraverso sistemi di Così come mitiga gli impatti fisici aumentano di 6 mm l’anno, la perdita pagamento per i servizi ecosistemici, come i crediti commerciali di carbonio del cambiamento climatico, la complessiva di Posidonia nel bacino è e nutrienti. Infine, il contributo delle AMP nella protezione delle fanerogame Posidonia è essa stessa un deposito in continuo aumento2. dovrebbe essere riconosciuto come una Nature-based solution all’interno di fondamentale di carbonio, fissando il carbonio in un fitto tappeto di foglie “Le praterie di Posidonia oceanica contributi determinati a livello nazionale e altre rilevanti politiche climatiche secche, rizomi e radici (la matte) hanno un enorme valore non solo per la mitigazione e l’adattamento. fino a 4 m di profondità nel fondale. ecologico, ma anche socio-economico,” Si stima che le praterie di Posidonia abbiano immagazzinato l’11-42% delle emissioni totali di CO2 dei INFORMAZIONI CHIAVE Paesi mediterranei dai tempi della Rivoluzione Industriale: mentre il mondo si sforza per ridurre i livelli di gas serra nell’atmosfera, mantenere questo deposito intatto è essenziale. Il suo ruolo ecologico, sensitività e vasta distribuzione fanno della La Posidonia costituisce Le praterie di Posidonia L’ancoraggio distrugge Posidonia un indicatore biologico della l’habitat per il 20% delle specie immagazzinano l’11-24% delle le foglie di Posidonia e emissioni di CO2 dei Paesi salute del mare – e nel Mediterraneo sovrasfruttato e sovrasviluppato di marine3 del Mediterraneo sradica intere piante oggi - questa pianta è in serio declino. Figura 4. I campi di posidonia riducono l’energia delle onde e delle correnti, mediterranei stabilizzando il fondale marino e mettendo al sicuro i sedimenti.
16 THE CLIMATE CHANGE EFFECT IN THE MEDITERRANEAN SEI STORIE DA UN MARE SEMPRE PIÙ CALDO 17 GLI EFFETTI DEL 5. LA TEMPESTA PERFETTA CAMBIAMENTO CLIMATICO 5: PER I CORALLI EVENTI ATMOSFERICI ESTREMI Le gorgonie – anche chiamate “ventagli di mare”, sono spesse solo poche STANNO DISTRUGGENDO millimetri ma possono raggiungere il metro in altezza e larghezza – sono tra i coralli morbidi più belli del Mediterraneo. Sono anche tra i più importanti: LE CARISMATICHE SPECIE questa specie che cresce lentamente forma foreste sottomarine che forniscono habitat fondamentali a supporto dei ricchi ecosistemi marini, offrendo riparo DI CORALLO CHE, FINO A QUESTO e aree nursery e resistendo alle alghe invasive. Le gorgonie sono organismi coloniali e non sono importanti solo nel mare – contribuiscono anche alle MOMENTO, HANNO AVUTO UN RUOLO economie del Mediterraneo in quanto principale attrazione per i subacquei che apprezzano il paesaggio marino complesso e colorato che creano. FONDAMENTALE IN MOLTI COMPLESSI ECOSISTEMI DEL MEDITERRANEO Con una bassa mortalità naturale, le gorgonie hanno mostrato che periodi di veloce riscaldamento causano mortalità gorgonie possono vivere fino a 60 anni: di massa. Studi effettuati nel Mar Ligure hanno evidenziato come gli eventi di ora il rapido riscaldamento climatico riscaldamento iniziati negli anni ‘90 abbiano causato la mortalità di massa di del Mediterraneo le sta uccidendo e gli gorgonie fino a una profondità di 40m. È improbabile che questo trend migliori: effetti ricadono su tutto l’ecosistema. stime rilasciate nel 2019 hanno sottolineato come il 2014-2018 siano stati gli anni Quando le gorgonie muoiono e cadono, più caldi registrati nella regione, dove le temperature sono aumentate di circa 1°C la natura tridimensionale degli habitat rispetto alla scorsa decade. si riduce: meno forme erette portano a una perdita generale di complessità Il cambiamento climatico, però, è molto di più che il solo aumento delle dell’habitat, che a sua volta riduce temperature marine: sta anche aumentando la frequenza e l’intensità degli la biodiversità marina e può lasciare spazio per le specie invasive. Le gorgonie possono essere trovate in diversi ambienti del Mediterraneo. La specie più importante, la gorgonia rossa (Paramuricea clavata), è tipica degli habitat coralligeni che si trovano a profondità superiori a 25 m dove l’acqua solitamente non raggiunge le alte temperature della superficie. Gli organismi che popolano questi habitat sono pertanto più suscettibili all’aumento delle temperature, cosa che li rende particolarmente vulnerabili alle ondate di calore sempre più frequenti nel bacino Mediterraneo. I coralli di tutto il mondo sono colpiti duramente dalle temperature sempre più elevate. Mentre può essere complicato distinguere gli impatti del cambiamento climatico da altri fattori di stress, dei monitoraggi a lungo termine di complesse comunità di Paramuricea clavata coralligeno © Lorenzo Merotto Figura 5. Le Gorgonie si trovano in vari ambienti del Mediterraneo.
18 GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO NEL MEDITERRANEO SIX STORIES FROM AN OVERHEATING SEA 19 GLI EFFETTI DEL eventi climatici estremi. Nonostante influenzino soprattutto gli ambienti di superficie, questi eventi possono CAMBIAMENTO CLIMATICO 6: raggiungere gli habitat più profondi e avere un effetto devastante sulle gorgonie già indebolite da altri L’IMPROVVISA MORTALITÀ fattori. Per esempio, nell’ottobre 2018, una forte mareggiata con venti fino a 130 km/h ha colpito il DI MASSA DELLA CARISMATICA PINNA Mar Ligure1, distruggendo quello che i ricercatori dell’Università di Genova hanno stimato essere il 30% di tutte le gorgonie dell’area. Colonie fino a 25 m di profondità sono state NOBILIS POTREBBE ESSERE DOVUTA AL RISCALDAMENTO CHE SI STA completamente distrutte. Parte del danno è stato dovuto ai massi crollati dalle scogliere e alle rocce capovolte dalle onde, ma anche il violento moto dell’acqua sul fondale marino ne ha danneggiato le delicate strutture. Gorgonians, Scandola MPA © Alexis Rosenfeld / WWF REGISTRANDO NEL MEDITERRANEO Gli attrezzi da pesca abbandonati (soprattutto lenze) che si sono impigliati intorno alle colonie più hanno la possibilità di sostituirle, creando un ecosistema semplificato e meno profonde costituiscono un’altra grave diversificato simile ai turf algali (anche molto meno interessante per i subacquei e minaccia, sfregando contro il corallo quindi economicamente meno importante). sotto la forza del vento e delle onde e danneggiando il tessuto vivo. COSA POSSIAMO FARE Rimane ancora da vedere quali È essenziale ridurre quanto più possibile lo stress sulle popolazioni di siano gli impatti a lungo termine di gorgonia rimanenti. Le AMP hanno un ruolo fondamentale nel proteggere le questa mareggiata sulle gorgonie gorgonie, proibendo l’uso di attrezzi da pesca ricreativi e professionali che sopravvissute – mortalità secondaria hanno un impatto sul fondale marino e regolamentando le attività subacquee e reclutamento ridotto sono possibili. che impattano gli stessi coralli su cui queste attività si basano. La vera questione, tuttavia, è che negli anni a venire mareggiate di Un lavoro di ricerca per ridurre il danno del clima sulle gorgonie è in corso questa magnitudine saranno più nella AMP di Portofino. L’ampio coinvolgimento degli stakeholder è essenziale frequenti nel Mediterraneo a causa poiché la mitigazione delle pressioni antropiche è la soluzione migliore per delle temperature in continua crescita; aumentare la resilienza degli habitat di fronte alle temperature in aumento. è quindi probabile che continuino Sono in corso anche alcuni esperimenti di trapianto delle gorgonie ma, con le a danneggiare le colonie rimaste. acque sempre più calde, le tempeste continuano a intensificarsi. Sarà davvero Quando comunità strutturali native complesso riuscire a preservare le restanti gorgonie del Mediterraneo. vengono distrutte, alghe e altre specie INFORMAZIONI CHIAVE Prolungati periodi di acque calde In Liguria, il 30% di tutte le La gorgonia può vivere fino causano la mortalità di massa gorgonie è stato distrutto da a 60 anni delle comunità di gorgonia una singola mareggiata Hermit crab walking over an open shell of Pinna nobilis © WWF
20 GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO NEL MEDITERRANEO SEI STORIE DA UN MARE SEMPRE PIÙ CALDO 21 6. IL CROLLO DELLA POPOLAZIONE DI PINNA NOBILIS Anche se il cambiamento climatico è un processo graduale con effetti incrementali, esso si può combinare con altri fattori di stress ambientale e trasformarsi in una crisi ecologica. Nel Mediterraneo, il cambiamento climatico è stato correlato ai recenti eventi di catastrofica mortalità di massa che hanno decimato le popolazioni di nacchere – Pinna nobilis – in vaste zone del loro areale. La Pinna nobilis è una specie di mortalità continuano ad essere individuate in molti Paesi del Mediterraneo4. “bandiera” – il più grande bivalve La Pinna nobilis è stata dichiarata in Pericolo Critico di Estinzione (Critically endemico del Mediterraneo, e Endangered, CR) sulla Lista Rossa della IUCN del 2019. uno dei più grandi al mondo. Ha Pinna nobilis @ Miramare MPA un fondamentale ruolo ecologico, Gli MMEs si sono rivelati essere soprattutto il risultato di un patogeno, contribuendo alla limpidezza dell’acqua Haplosporidium pinnae, che potrebbe essersi diffuso tramite le correnti marine filtrando grandi quantità di detrito, e estive. La questione è fino a che punto il cambiamento climatico potrebbe essere fornisce un habitat in cui molte specie stato un’ulteriore causa. Le temperature più calde potrebbero infatti favorire potrebbero influenzare processi come potrebbero alterare le loro risorse alimentari, fino a voraci granchi che potrebbero si aggregano – ne sono state trovate lo sviluppo di H. pinnae e, in questo caso, c’è il serio rischio che il continuo la riproduzione e il reclutamento, e cibarsi dei loro giovanili. 146 in un solo studio1. riscaldamento guidato dal cambiamento climatico possa aiutare la sua diffusione diminuire il numero di giovani che in tutto il Mediterraneo. COSA POSSIAMO FARE? sopravvive. La Pinna nobilis necessita I suoi filamenti di bisso – i filamenti inoltre di alti livelli di ossigeno e il che la ancorano al substrato – sono Questo sarebbe un disastro per le popolazioni rimanenti della carismatica tasso di crescita della sua conchiglia stati apprezzati fin dai tempi dei nacchera. In più, il cambiamento climatico potrebbe anche influenzare La salvaguardia di questa specie “bandiera” del Mediterraneo potrebbe essere è più alto di qualsiasi altro bivalve; Romani che li usavano per decorare direttamente la sua salute. Gli scienziati restano incerti, ma le acque più calde impossibile, ma tentare è un’urgente priorità di conservazione. Il trapianto questa specie potrebbe quindi essere tessuti preziosi. Questa “seta di mare” vulnerabile all’acidificazione del mare. di larve è una potenziale soluzione per ripopolare le aree affette dai MMEs, era raccolta per usi artigianali e la ma il lento tasso di crescita e i bassi livelli di reclutamento della Pinna nobilis specie era anche oggetto di pesca Il numero crescente di specie invasive la rende una prospettiva rischiosa. Rafforzare la resilienza delle popolazioni ricreativa e commerciale negli anni – ancora una volta a causa del rimanenti è cruciale, ma questo implicherà la collaborazione su larga scala ‘80 quando le popolazioni subirono un cambiamento climatico – rappresenta di molti stakeholder per affrontare tutte le diverse minacce dell’ambiente rapido calo prima che la Pinna nobilis un’ulteriore sfida per le popolazioni marino Mediterraneo. Il cambiamento climatico peggiora esponenzialmente il ricevette protezione attraverso la rimanenti di Pinna nobilis. Queste problema. Convenzione di Barcellona. specie invasive vanno da alghe, che Questa specie si stava riprendendo bene fino all’autunno del 2016, quando WARMING FACTS un devastante evento di mortalità di massa (mass mortality event, MME) ha colpito le popolazioni di Pinna nobilis nel Mediterraneo spagnolo, causando una mortalità del 100% in alcune aree. Nei successivi tre anni, MMEs di 80-100% si sono diffusi da ovest a est lungo le coste di Catalogna, Italia, L’habitat fornito dalla 80-100% delle popolazioni di Pinna Il riscaldamento delle Sicilia2 e Corsica. Nel gennaio 2020, il team scientifico dell’AMP di Miramare Pinna nobilis può nobilis è stato recentemente perso a acque potrebbe influenzare (Golfo di Trieste, Italia) ha riportato ospitare fino a 146 causa di eventi di mortalità di massa in la riproduzione una mortalità del 60%-80% delle diverse specie Spagna, Italia e altri siti Mediterranei della Pinna nobilis Pinna nobilis dell’area3, e altre zone Figura 6. Nel Golfo di Trieste il 60-80% della Pinna Nobilis è segnalato come morto.
22 GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO NEL MEDITERRANEO SEI STORIE DA UN MARE SEMPRE PIÙ CALDO 23 RACCOMANDAZIONI DI POLICY PER IL POTENZIAMENTO DELLE AMP E DELLE che rimuovono anidride carbonica dall’atmosfera, accumulandola sul fondale marino; NATURE-BASED SOLUTIONS PER MITIGARE L’INTEGRAZIONE DELLE AGENDE SU n Proteggere gli habitat vitali per i grandi animali marini, L’IMPATTO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO inclusi pesci e mammiferi marini che, durante la loro lunga vita, accumulano carbonio nei loro organismi: Data l’interdipendenza di clima, biodiversità e oceano è quando muoiono, la loro biomassa e il carbonio CLIMA, OCEANO E BIODIVERSITÀ di primaria importanza che i Paesi mediterranei utilizzino sequestrato sprofondano nel mare; efficacemente le nature-based solutions per mitigare gli impatti del cambiamento climatico, soprattutto potenziando n Eseguire valutazioni delle vulnerabilità come parte i network di Aree Marine Protette (AMP). integrante del processo di creazione di nuove AMP per verificare come il cambiamento climatico, l’acidificazione Per permettere il ripristino degli ecosistemi marini e per dell’oceano e le specie aliene e invasive influenzeranno mitigare gli effetti del cambiamento climatico, almeno Oggi come mai prima d’ora le persone sono consapevoli che il clima e l’oceano il 30% del Mar Mediterraneo dovrebbe essere protetto e gli obiettivi di conservazione della singola AMP o del network di AMP, e quanti siti di replicazione sono siano due facce della stessa medaglia - entrambe in pericolo. Come chiaramente gestito in modo efficace ed equo e attraverso un network di necessari all’interno di una data area biogeografica per AMP ecologicamente rappresentativo e ben interconnesso dimostrato dalle storie precedenti, sappiamo che il cambiamento climatico e altre efficaci misure di conservazione dello spazio marino salvaguardare ecosistemi particolarmente vulnerabili; ha un serio impatto sull’oceano, e un oceano impoverito C ulteriormente gli (other effective area-based conservation measures, OECM). n Integrare obiettivi climatici specifici nei piani di gestione effetti del cambiamento climatico. Sappiamo anche che proteggendo l’oceano Un network coerente di AMP e OECM può dare un delle AMP in aggiunta agli obiettivi di conservazione della contributo sostanziale all’adattamento e alla mitigazione biodiversità; possiamo contribuire a contrastare il cambiamento climatico e che combattendo climatica. Perché questo avvenga, devono essere adottate le il cambiamento climatico contribuiamo a proteggere l’oceano. seguenti misure: n Sviluppare strategie per la mitigazione, l’adattamento e la maggior resilienza al cambiamento climatico per evitarne/ n Rafforzare la resilienza degli ecosistemi marini e mitigarne gli impatti, inclusi quelli identificati nelle Tuttavia, la gravità del problema richiede azioni strategiche Sulla base di questi principi, il WWF sta chiedendo ai decisori ripristinarne la biodiversità naturale che a sua volta valutazioni delle vulnerabilità; coraggiose e ambiziose che utilizzino ogni strumento politici di integrare l’oceano nelle agende globali e regionali favorisce l’adattamento e la mitigazione climatici, nonché e meccanismo a nostra disposizione. In un hotspot di sul clima, nell’ambito della COP 15 della Convenzione sulla la riduzione del rischio di catastrofi; n Monitorare l’efficacia della gestione delle AMP in risposta al cambiamento climatico e, se necessario, biodiversità come il Mar Mediterraneo, gravemente colpito Diversità Biologica, della COP 26 della Convenzione Quadro n Proteggere e ripristinare gli ecosistemi del “carbonio blu” adottare misure adattative basate non solo sulla dal cambiamento climatico, il nesso oceano-clima deve delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici e della COP per garantire la protezione delle coste, il sequestro di scienza, ma anche sulle conoscenze tradizionali, per essere centrale nelle discussioni politiche con l’obiettivo 22 della Convenzione di Barcellona che si terranno nel raggiungere gli obiettivi climatici e di biodiversità. carbonio e una biodiversità resiliente; in particolare, le di identificare e implementare soluzioni che permettano 2021. Questo obiettivo può essere raggiunto riconoscendo e praterie di Posidonia sono ecosistemi altamente produttivi alle persone e alla natura di prosperare. Un maggiore rafforzando coordinamento tra le agende politiche rilevanti è necessario per rafforzare il potenziale di mitigazione, adattamento e n Il contributo degli ecosistemi costieri e marini alla resilienza degli ecosistemi marini e costieri – e di tutto e tutti mitigazione dei gas serra; quelli che da essi dipendono. n il contributo di protezione, ripristino e gestione degli ecosistemi costieri e marini e gli impegni di pianificazione I QUATTRO PRINCIPI DEL WWF PER ad essi correlati per l’adattamento e la resilienza climatici; GUIDARE AZIONI INTEGRATE PER n la resilienza degli ecosistemi costieri e marini e delle L’OCEANO E IL CLIMA INCLUDONO: società ed economie che da essi dipendono; n la capacità dei Paesi in via di sviluppo costieri di n Avere una maggiore ambizione e rispondere agli impatti del cambiamento climatico realizzare urgentemente azioni di sull’oceano sostenendo la finanza, le capacità, i processi mitigazione più incisive e a lungo di pianificazione inclusivi, l’educazione e il trasferimento termine; di tecnologie. n Rendere la natura un elemento Per l’elenco completo delle raccomandazioni si veda il report WWF Blueprint for a Living Planet: Four Principles for chiave della soluzione; Integrated Ocean-Climate Strategies (2021) . n Mettere le persone al centro delle soluzioni; *Sources: “Blueprint for a Living Planet: Four Principles for Integrated Ocean-Climate Strategies” WWF 2021 and Gomei, M., n Unire le agende finanziarie su Steenbeek, J., Coll, M. and Claudet, J. 2021. 30 by 30: Scenarios European fan worms (Sabella / Spirographis spallanzani) Malta, clima e oceano. to recover biodiversity and rebuild fish stocks in the Mediterranean. Mediteranean © Wild Wonders of Europe / Zankl / WWF WWF Mediterranean Marine Initiative, Rome, Italy, 29 pp.
24 THE CLIMATE CHANGE EFFECT IN THE MEDITERRANEAN SEI STORIE DA UN MARE SEMPRE PIÙ CALDO 25 RIFERIMENTI CHIAVE INTRODUZIONE 5. CORALLI 1. MEDEC REPORT 2020 1. h ttps://www.researchgate.net/publication/338406741_ Effects_of_the_2018_exceptional_storm_on_the_ 2. h ttps://www.ecounion.eu/en/1-st-scientific-assessment-about- Paramuricea_clavata_Anthozoa_Octocorallia_population_of_ climate-change-in-the-mediterranean/ the_Portofino_Promontory_Mediterranean_ 3. https://www.climate.gov/news-features/understanding- climate/climate-change-ocean-heat-content 6. PINNA NOBILIS 1. A ssociated fauna of the fan shell Pinna nobilis (Mollusca: 4. https://www.enea.it/en/news-enea/news/environment- Bivalvia) in the northern and eastern Tunisian coasts Lotfi ocean-temperatures-at-a-record-high-mediterranean-sea-the- RABAOUI ., Sabiha TLIG-ZOUARI ., Andrea cosentino . and warmest-and-getting-saltier Oum Kalthoum BEN HASSINE . 5. Giakoumi, S. et al. 2019. Exploring the relationships between 2. Q ui ho tradotto letteralmente, ma non so se vuoi che rimanga marine protected areas and invasive fish in the world’s most “Italia, Sicilia”, o solo Italia, considerando come sono elencate invaded sea. Ecological Applications. 29. e01809. 10.1002/ le altre regioni eap.1809. 3. http://www.riservamarinamiramare.it/images/2020/CS_ 6. FAO 2020 WWF_AMPMiramare_moria_pinne.pdf 7. https://ejournals.epublishing.ekt.gr/index.php/hcmr-med- 4. https://www.enea.it/en/news-enea/news/environment- mar-sc/article/view/12299 ocean-temperatures-at-a-record-high-mediterranean-sea-the- 2. INVASORI DISTRUTTIVI warmest-and-getting-saltier 5. https://www.iucn.org/news/mediterranean/202103/ 1. https://ejournals.epublishing.ekt.gr/index.php/hcmr-med- mediterranean-noble-pen-shell-crisis-pinna-nobilis-january- mar-sc/article/view/12299 2021-update6. FAO 2020 3. UN MARE DI MEDUSE 1. h ttps://rucore.libraries.rutgers.edu/rutgers-lib/39567/PDF/1/ play/ 4. POSIDONIA 1. https://www.seaforestlife.eu/en/project/the-poseidoneto/why- posidonia-oceanica-is-so-important.html 2. https://www.eea.europa.eu/data-and-maps/indicators/ sea-level-rise-3/assessment#:~:text=In%20the%20 Mediterranean%20Sea%20there,and%20around%205%20 mm%2Fyear 3. https://www.seaforestlife.eu/en/project/the-poseidoneto/ why-posidonia-oceanica-is-so-important.html Paramuricea clavata © Lorenzo Merotto / WWF
LA NOSTRA MISSIONE È CONSERVARE LA NATURA E RIDURRE LE MINACCE PIÙ PRESSANTI ALLA DIVERSITÀ DELLA VITA SULLA TERRA. Seabirds flying in the sky and a shoal of fish in the Mediterranean Sea, Spain © Damsea / Shutterstock / WWF © Panda Symbol WWF - World Wide Fund For Nature (Formerly World Wildlife Fund) © “WWF” is a Registered Trademark WWF Mediterranean Marine Initiative - Via Po 25/c, 00198, Rome, Italy. Follow us on Twitter: @WWF_Med & Instagram: wwf_med wwfmmi.org Please visit our website: at wwfmmi.org
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