Paesi arabi notizie economiche e commerciali - Aprile2014 -Anno XV-n 265 - Camera di Cooperazione ...
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paesi arabi Sommario ITALIA Italia può diventare leader nell’export di prodotti Halal / Il livello del potere d’acquisto delle famiglie è il più basso dal 1995 ALGERIA Programma di costruzione di 1,6 milioni di alloggi / Il presidente Bouteflika eletto per il quarto mandato / In pochi giorni migliaia di iscrizioni al Registro elettronico del commercio / Novità fiscali introdotte dalla legge finanziaria per il 2014 ARABIA SAUDITA Settore agricolo in espansione / Spesa nelle forze armate EGITTO Accordo per il complesso petrolchimico di Tahrir / Riserve valutarie in aumento EMIRATI ARABI UNITI Nuovi progetti alberghieri a Dubai / In aumento il traffico container nel porto di Abu Dhabi / Focus sul settore della sanità / Rifinanziamento del debito / Annunciata una nuova legge sugli investimenti GIORDANIA Joint venture con imprese italiane dell’energia rinnovabile / Accordo con la Banca Mondia- le per un prestito di 250 milioni di dollari / Mega progetto "Porto del Mar Morto" IRAQ Elezioni per il rinnovo del parlamento KUWAIT Maggiore apertura del sistema bancario / Nuovo impianto petrolifero a Ratqa LIBANO La Banca Mondiale cofinanzia il progetto agricolo “Salma” / Usaid e Apis finanziano un progetto di apicoltura / Il Paese dei cedri sarà presente nella sezione Bio-Mediterraneo di Expo 2015 / Lanciato il progetto “Greenville”, la comunità residenziale ecosostenibile / In- vestimenti diretti europei in aumento LIBIA Il Fondo Monetario prevede una contrazione del Pil nel 2014 / Riprendono le esportazioni di greggio dal porto di Hariqa / Export italiano ai massimi storici nel 2013 / Opportunità dal- lo sviluppo del settore portuale / Prestito d’emergenza dalla Banca Centrale / Scoperti due giacimenti di petrolio e gas MAROCCO Presentato il Piano di sviluppo industriale per il periodo 2014-20 / Nuovi investimenti in ac- quacoltura / Finanziamenti dalla Banca Europea per le infrastrutture autostradali / Adesio- ne a Expo 2015 / Negoziati con l’UE per l’export di frutta e verdura PALESTINA L’ANP emetterà bond denominati 'Stato di Palestina' / Contributo italiano all'UNRWA TUNISIA 160 milioni di dollari per la costruzione di autostrade / La Banca Europea a sostegno delle Pmi / Credito di 50 milioni di euro alle banche commerciali tunisine dalla Germania / Au- mento delle esportazioni nel settore tessile PAESI ARABI L’UE cerca partner Mediterranei per il programma Horizon2020 / Approvato il budget della BEI per interventi in paesi extra UE SEGNALAZIONI Concluso un nuovo accordo tra banca UBAE e Camera di Commercio Italo – Araba In copertina, grattacieli di Doha visti dal Museo di Arte Islamica 2
paesi arabi Italia 4D01.IT.COM Italia può diventare leader nell’export di prodotti Halal In occasione del World Halal Food Council Sharif Lorenzini, presidente della sezione ita- liana di Halal International Autority (Hia), l'unico organismo riconosciuto per la certificazio- ne di qualità dei prodotti realizzati secondo gli standard islamici, ha illustrato le opportunità per l'economia italiana nei mercati islamici. Il giro d'affari del commercio di prodotti Halal è di 3.000 miliardi l'anno, in crescita di circa il 15% ogni anno tra una popolazione musulmana mondiale di due miliardi di persone. Per sfruttare tale opportunità di commercio, le imprese italiane di ogni settore, dall’alimentare alla cosmetica e all’abbigliamento, devono produrre secondo standard pre- visti dalla legge islamica, che stabilisce cosa è ammesso per il consumo da parte di un musulmano, e cosa è invece proibito (ad esempio suino e alcol). Alla base del concetto Halal c’è un ritorno alla natura e alla semplicità nella produzione, un aspetto che avvantaggia le imprese italiane in quanto caratterizzate da alti standard di qualità, specialmente nell’alimentare e nella cosmesi. Secondo le stime di Sharif Lorenzini, le esportazioni italiane verso i mercati islamici, in prevalenza Malesia, Indonesia e Sud-Est asiatico, ma anche America e Europa, ammon- tano a 15-16 miliardi l'anno. Ma è in grande crescita il giro d'affari tra i cinque milioni di musulmani che vivono in Italia. 4D01.IT.EF Il livello del potere d’acquisto delle famiglie è il più basso dal 1995 La pressione fiscale nel quarto trimestre del 2013 è stata pari al 51,5%, in calo di 0,3 punti rispetto allo stesso periodo del 2012. La media annua per il 2013 si conferma invece al 43,8%. Come risulta dalle serie Istat, il livello del potere d'acquisto complessivo delle famiglie nel 2013, risulta il più basso dal 1995. Algeria 4D03.DZ.CIT Programma di costruzione di 1,6 milioni di alloggi Il Ministero algerino dell'Urbanizzazione prevede la realizzazione di circa 300.000 abita- zioni l’anno nel quinquennio 2015-2019 per un totale di 1.6 milioni di alloggi e un investi- mento di 56 miliardi di dollari. L’obiettivo del governo è di diversificare l’economia, al mo- mento dipendente dal settore degli idrocarburi. Nel precedente quinquennio era stato realizzato un programma di costruzione di 900 mila unità abitative. 3
paesi arabi 4D04.DZ.POL Il presidente Bouteflika eletto per il quarto mandato Con l’82% delle preferenze ottenute alle elezioni del 17 aprile, Abdelaziz Bouteflika è stato eletto Presidente per il quarto mandato consecutivo. Il principale sfidante, Ali Benflis, ha ottenuto il 12% delle preferenze. Bouteflika è considerato il garante della continuità, ma la sua rielezione suggerisce che durante i suoi 15 anni di presidenza non si sono affermati completamente né un successo- re né una classe dirigente che ne possa raccogliere l’eredità. La sua riconferma garantisce la prosecuzione dell'attuale modello politico-economico-istituzionale, ma una delle più im- portanti sfide che il Presidente dovrà affrontare nel suo nuovo mandato è quella di ricom- porre le lacerazioni del tessuto sociale che soffre la diseguaglianza nella redistribuzione delle ricchezze, specialmente petrolio e gas naturale. 4D05.DZ.COM In pochi giorni migliaia di iscrizioni al Registro elettronico del commercio L’introduzione del Registro economico del Commercio ha registrato oltre 3.400 iscrizioni nelle prime tre settimane di sperimentazione nella sola Provincia di Algeri. Tale strumento limita la possibilità di falsificazione degli atti. Di fatto, la stampa dei documenti estratti dal Registro elettronico riporterà un codice criptato che consentirà, attraverso dispositivi tec- nologici moderni e molto diffusi, di verificare on line e in tempo reale le informazioni con- tenute nei documenti. Il Registro elettronico sarà esteso a tutto il territorio algerino dal 1° luglio 2014. 4D06.DZ.GL Novità fiscali introdotte dalla legge finanziaria per il 2014 Di seguito alcune delle novità introdotte dalla legge finanziaria 2014. • A partire da gennaio 2014 la partecipazione ad una società algerina da parte dei resi- denti deve essere almeno del 51% del capitale sociale, in tutti i settori di attività. In pre- cedenza era previsto il 30% di azionariato algerino nel caso di imprese il cui oggetto sociale era la compravendita. Ogni modifica dell’iscrizione al Registro del commercio implica prima di tutto l’adeguamento della società alle nuove regole di ripartizione del capitale societario. Tutta- via non sono soggette a tale obbligo le modifiche statutarie che hanno ad oggetto: − la modifica del capitale sociale (aumento o diminuzione) che non comporti un cam- biamento dell’azionariato e della ripartizione del capitale fra gli azionisti; − la soppressione di un’attività o l’aggiunta di un’attività connessa; − il cambiamento dell’attività in seguito al cambiamento della nomenclatura delle atti- vità; − la designazione dell’amministratore o dei dirigenti della società; − il cambiamento dell’indirizzo della sede centrale. • Il decreto esecutivo del 26 ottobre 2013 autorizza la prospezione di idrocarburi non convenzionali. In particolare esso prevede: − l’autorizzazione dei test di formazione; − la possibilità di rinnovare l’autorizzazione alla prospezione, dopo un periodo iniziale di due anni (massimo di ulteriori due anni); − la non alienazione dell’autorizzazione alla prospezione. 4
paesi arabi Tale autorizzazione è rilasciata solo se i test sono previsti nel programma di lavori, allega- to alla domanda di autorizzazione alla prospezione. L’autorizzazione alla prospezione, non conferisce un diritto di concludere un contratto di ricerca e/o di sfruttamento. Tuttavia l’entità che ha fatto una scoperta nel corso dei lavori di prospezione possiede un diritto di preferenza, quando il perimetro è fatto oggetto di una procedura di gara. Se necessario, le spese di prospezione, precedentemente approvate dall’Agenzia nazionale per la valoriz- zazione delle risorse di idrocarburi (ALNAFT), saranno considerate come investimenti in ricerca. Arabia Saudita 4D07.SA.AGR Settore agricolo in espansione Cina, India, Europa Stati Uniti, Giappone e i Paesi del Golfo sono alla ricerca di terreni fer- tili in giro per il mondo, da acquistare o affittare, per produrre le materie prime di cui ne- cessitano per coprire il proprio fabbisogno alimentare. Anche l’Arabia Saudita, pur non sostenendo l'accaparramento di terre (land grabbing) e non investendo direttamente suoi capitali nel settore, sostiene i privati a investire all'estero nel settore agricolo. L'iniziativa governativa ''Re Abdallah per gli investimenti agricoli all'e- stero” incoraggia il settore privato a investire fuori dal Regno, seguendo però il principio di responsabilità degli investimenti agricoli. L'obiettivo di questo genere di investimenti è di contribuire alla sicurezza alimentare a livello locale, regionale e internazionale, oltre ad assicurare all'Arabia Saudita, una riserva strategica di prodotti alimentari di base. Ad oggi sono 31 i Paesi in via di sviluppo che hanno accolto gli investimenti sauditi. Negli ultimi decenni l'Arabia Saudita ha puntato sulla diversificazione della propria econo- mia e sullo sviluppo del settore agricolo che oggi rappresenta il 2% del Pil, raggiungendo alti gradi di autosufficienza nella maggior parte dei prodotti alimentari di prima necessità e alti livelli di automazione nei processi produttivi. Tra gli esempi più eclatanti vi è quello di Al-Safi, la più grande fattoria lattiero-casearia integrata del mondo, dove la temperatura è climatizzata e le mucche (circa 40 mila di razza Holstein) vengono munte automaticamen- te sotto il controllo di computer all’avanguardia. Il foraggio è prodotto in loco, l'acqua viene pompata a centinaia di metri sottoterra e il latte e i suoi derivati vengono esportati nei Pae- si vicini. A causa dell’alta quantità d’acqua necessaria per la produzione di grano, Riad ha scelto di azzerare entro il 2016 la produzione ed acquisire tale prodotto integralmente sui mercati internazionali.Nel settore agricolo, nonostante la scarsa quantità d’acqua disponibile, il bio- logico rappresenta un mercato in espansione anche grazie all’approvazione di leggi che ne favoriscono lo sviluppo. L'Italia è uno dei più importanti partner commerciale dell’Arabia Saudita con un interscam- bio che ha superato gli 11 miliardi di euro l'anno e, grazie alle sue competenze tecniche avanzateil nostro paese ha la possibilità di incrementare le opportunità d’affari anche nel comparto agricolo. 5
paesi arabi 4D08.SA.IND Spesa nelle forze armate Le spese militari globali sono aumentate dello 0,6% rispetto al 2012, dopo 5 anni di conti- nua flessione. Secondo una ricerca dell’International Institut for Strategic Studies che tiene conto dei fon- di assegnati ai bilanci dei ministeri della Difesa, ma non degli stanziamenti extra-bilancio, l’Arabia Saudita, con 60 miliardi di dollari, è salita al quarto posto nella classifica dei Paesi che investono di più nelle forze armate, e precede la Gran Bretagna. Il sorpasso nei confronti dei britannici è emblematico dell’aumento delle spese militari in tutta l’Asia, dal Medio Oriente al Pacifico, e della sua contemporanea diminuzione in Occi- dente. Di fatto, 8 dei primi 15 paesi che spendono di più per la difesa appartengono all’area Asia/Pacifico; tra questi, quelli che hanno incrementato in modo più rilevante la propria spesa sono Cina, Corea del Sud e, nel Medio Oriente, Arabia Saudita e Oman. Gli Usa sono sempre al primo posto, ma la loro quota sul totale mondiale è scesa dal 42% del 2010 al 37% del 2013 ed è destinata a diminuire ancora soprattutto a causa del ritiro delle forze armate dall’Afghanistan. L’Italia si classifica al 13mo posto con 25 miliardi di dol- lari spesi nel settore. Egitto 4D09.EG.POL Accordo per il complesso petrolchimico di Tahrir Il gruppo italiano Maire Tecnimont S.p.A., attraverso alcune delle proprie controllate e in associazione con l’olandese Archirodon Group, ha firmato un accordo con l’egiziana Car- 6
paesi arabi bon Holdings per la realizzazione di strutture e installazioni ausiliarie del Complesso Pe- trolchimico di Tahrir, in Egitto. L’accordo ha un valore stimato compreso tra 1,7 e 1,95 miliardi di dollari, di cui circa il 50% di competenza del Gruppo Maire Tecnimont. Lo scopo del lavoro del Gruppo Maire Tecnimont consisterà nelle attività di Ingegneria e Approvvigionamento relative a impianti di desalinizzazione delle acque marine, impianti di trattamento acque, centrali elettriche e sistemi ausiliari, oltre che nell’attività di avvio per tutte le strutture. Il Complesso Petrolchimico di Tahrir, situato all’ingresso del Canale di Suez, è uno dei progetti strategici per lo sviluppo industriale dell’Egitto, in particolare l’industria petrolchi- mica nazionale, e per consolidare gli investimenti diretti esteri nel Paese. Una volta com- pletato, il complesso dovrebbe accrescere le esportazioni annuali dell’Egitto di oltre il 25%, creando nuove opportunità di lavoro e rafforzando il settore manifatturiero. 4D10.EG.EF Riserve valutarie in aumento La Banca Centrale ha segnalato un aumento delle riserve valutarie di circa duecento mi- lioni rispetto a gennaio. Esse ammontavano a fine febbraio a circa 17,3 miliardi di dollari, poco più del 50% del livello raggiunto prima della rivolta del 2011 (36 miliardi di dollari). La Banca ha inoltre dichiarato di aver soddisfatto il 50% delle richieste arretrate di valuta e- stera provenienti da investitori stranieri intenzionati a rimpatriare capitali dal paese. Emirati Arabi Uniti 4D11.AE.SRV Nuovi progetti alberghieri a Dubai La società Paramount Hotel & Resorts ha in corso la pianificazione di nuovi alberghi di lusso a Dubai per soddisfare la domanda crescente di strutture ricettive di alto livello. I contratti più recenti siglati dalla società riguardano la costruzione delle Damac Towers, un albergo di lusso da 771 camere, dell’hotel Riva di Jumeirah, situato sul lungomare di Maritime City, e delle Ville Damac, un complesso di 163 ville di lusso localizzate nei pressi del Golf Club Trump International. 7
paesi arabi 4D12.AE.SRV In aumento il traffico container nel porto di Abu Dhabi La Società del Porto di Abu Dhabi prevede un aumento del 22% del traffico merci nel 2014. Il numero di container gestiti dal porto passerà dai 905 mila del 2013 a 1,1 milioni. L’aumento è dovuto al progresso dei lavori relativi ai maggiori progetti infrastrutturali della capitale. 4D13.AE.AO Focus sul settore della sanità Nell’area del Golfo il settore healthcare è cresciuto a un tasso annuale dell’11% dal 2010 ad oggi. Secondo le previsioni il giro d’affari sarà di 44 miliardi di dollari nel 2015, contro i 25 miliardi del 2010. Negli Emirati la crescita dei servizi per la sanità nel periodo 2011-2014 è stata del 16% e quest’anno il suo contributo al Pil sarà del 3,4%. Tale contesto presenta un forte potenzia- le di sviluppo per l’approvvigionamento medico della regione, con particolare riguardo al trasferimento di know-how, la formazione, la costruzione di ospedali e cliniche, le forniture farmaceutiche e le apparecchiature medicali. Gli investimenti dell’emirato rientrano nel progetto di diversificazione economica del paese, e mirano a soddisfare la crescente richiesta di servizi e prodotti sanitari da parte della po- polazione residente e non. Di fatto la popolazione locale è aumentata del +65% dal 2008 e l’aspettativa di vita è ora di 78 anni; inoltre l’introduzione dell’assicurazione sanitaria obbli- gatoria per i lavoratori e l’atteso afflusso di milioni di visitatori in occasione dell’Expo 2020 hanno contribuito alla scelta dell’Emirato di puntare sullo sviluppo del settore healthcare. L’Autorità Sanitaria di Dubai, nel piano strategico 2013- 2025, ha puntato sulla promozione di Dubai come centro di eccellenza del settore attraverso la costruzione di 3 ospedali e 40 nuovi centri sanitari, oltre che della riqualificazione del Rashid hospital. Il piano punta sulla specializzazione e sulle nuove tecnologie. Esso prevede un’alta quali- tà dell’assistenza sanitaria e altresì un alto livello delle infrastrutture e dei servizi collaterali offerti ai pazienti e ai medici, come le attività ricreative, gli spazi benessere, gli alloggi per il personale medico e l’accoglienza di lusso per pazienti e famigliari. 8
paesi arabi 4D14.AE.EF Rifinanziamento del debito Abu Dhabi e la Banca Centrale degli Emirati Arabi hanno concordato un rifinanziamento di debiti in scadenza per 20 miliardi di dollari. Il finanziamento era stato concesso durante la crisi del 2009 a un tasso del 4%. Grazie all’accordo l’Emirato disporrà ora di altri cinque anni per rimborsare il finanziamento ad un tasso d’interesse dell’1%. Secondo stime del Fondo Monetario, tra il 2014 ed il 2017 Dubai ha debiti in scadenza per un valore di 78 mi- liardi di dollari. Il rifinanziamento permette di ridurre di oltre il 25% l’esposizione a breve termine. 4D15.AE.EF Annunciata una nuova legge sugli investimenti Il Ministro dell’Economia degli Emirati ha annunciato l’introduzione di una nuova legge su- gli investimenti entro il 2014 per migliorare il quadro normativo nei settori non idrocarburi, e in particolare nel turismo, immobiliare e finanziario. Il nuovo quadro normativo prevede, fra gli altri, degli aggiornamenti delle norme riguardanti gli investimenti, il fallimento delle società, l’arbitrato, la competitività e la proprietà intellet- tuale. Lo stock di investimenti diretti esteri nel paese è stato di 95 miliardi di dollari nel 2012. . Nel 2014 il governo prevede di attrarre circa 12 miliardi di dollari di IDE nel settore non i- drocarburi, il 20% in più dello scorso anno. Giordania 4D16.JO.ENE Joint venture con imprese italiane dell’energia rinnovabile Due aziende italiane e una emiratina hanno costituito a napoli la Savenergy Gulf, una joint venture nel settore delle energie rinnovabili. Il primo progetto congiunto, per un investimento di 50 milioni di dollari, sarà realizzato in Giordania, ed è inoltre stato siglato un contratto ventennale per la distribuzione dell’energia nel paese. SavernergyGulf opererà soprattutto nei paesi dell'area del Mediterraneo e del centro e sud America con un piano industriale che, in cinque, anni la porterà a finanziare e realizzare opere per la produzione di circa due gigawatt di potenza con un investimento di 500 milioni di dollari. La società è anche impegnata nel campo della ricerca, soprattutto nei settori dell'efficienza energetica e dello stoccaggio, e dello sviluppo economico attraverso la cre- azione di un fondo globale di investimento per l'attrazione di capitali istituzionali qualificati. 4D17.JO.EF Accordo con la Banca Mondiale per un prestito di 250 milioni di dollari la Banca mondiale ( GBM ) hanno concluso un accordo di 250 milioni di dollari per un prestito, al tasso d'interesse dell'1%, finalizzato ad alleviare le tensioni fiscali del Regno in seguito all’afflusso di rifugiati siriani, e a migliorare la sua crescita economica. 9
pa paesi arabi a i Il sostegn no della Baanca Mondiale in Gio ordania neg gli ultimi du ue anni, ch he è stato pari a 700 0 milioni do ollari (507 milioni m di euro e circa) in prestiti e sovvenzzioni , si è concentra ato sul so-- stegno al bilancio a medio term mine e all’e emergenza a per la crisi siriana. 4D18.JO.CIT ogetto "Po Mega pro orto del Ma ar Morto" Sono inizziati i lavorri di costru uzione di Porto Dea ad Sea, il più grand de progettoo turistico-- alberghierro dell’areaa del Mar Morto, M del valore di circa c un milliardo di Euuro. Il complessso turisticco coprirà un'area u di circa 800 mila m2. Ill Progetto, sviluppato o dalla so-- cietà egizziana Amerr Group, sa arà comple etato entro o il 2019. L'area L resid denziale in nclude cin-- que alberrghi a 5 stelle, 20 risstoranti olttre a diverssi caffè, mega m centrri-commercciali, centrii benessere e, parchi giochi, g cine ema multi--sala, 20 piscine p e giardini conn fontane danzanti d e laghi. Il Progettoo dovrebbe e contribuire alla creazione di circa c 80000 posti di la avoro e all’’attrazione e di investim menti regioonali e interrnazionali. Ira aq 4D19.IQ.PPOL Elezioni per p il rinno ovo del pa arlamento o Il 30 Aprile circa 22 milioni di cittadini irracheni si sono s recatti alle urnee per eleggere i 3288 deputati dell’assemb d blea legisla ativa. Si tra atta delle prime p elezioni dal ritiro delle tru uppe ame-- ricane nell 2011, maa lo stato de ella sicurezzza nel paese resta critico. c 10 0
paesi arabi Per tale motivo sono state adottate imponenti misure di controllo come la chiusura dello spazio aereo e l’indizione di una settimana di festa nazionale per decongestionare il traffi- co cittadino e consentire alle forze di sicurezza maggiore capacità d’intervento, mentre a Baghdad e in altre città è stato imposto un divieto di circolazione a tutti i veicoli Il favorito alle elezioni è la coalizione guidata dal partito islamico Da’wa del premier Nouri Al Maliki, alla ricerca di un terzo mandato. Per gli analisti il quadro politico sarà comunque frammentato e nessun partito dovrebbe riuscire a garantirsi una maggioranza tale da governare da solo. Kuwait 4D20.KW.COM Maggiore apertura del sistema bancario La Banca Centrale del Kuwait ha approvato un nuovo regolamento dell’attività delle ban- che estere che consentirà l’apertura di nuove sedi locali da parte di operatori stranieri. Nel paese sono attualmente presenti 11 banche locali, di cui 5 specializzate in finanza i- slamica e 11 rappresentanze di banche estere. Il mercato del credito, sebbene in crescita (+6,2% nel 2013), ha ampi margini di sviluppo e il suo ampliamento potrebbe stimolare un incremento del Pil del paese (attesa nel 2014 al 2,5%). Questa nuova apertura determinerà una maggiore concorrenza nel sistema bancario e di conseguenza la riduzione dei costi e l’ampliamento del ruolo di centro finanziario regionale da parte del paese. 4D21.KW.COM Nuovo impianto petrolifero a Ratqa In occasione del Summit per il gas e il petrolio in corso nell'emirato, la Kuwait oil company (Koc) ha annunciato la costruzione di un impianto per la produzione di greggio pesante a Ratqa, nel nord dell'emirato, del costo di oltre tre miliardi di euro. Il progetto contribuirà a raggiungere l'obiettivo di produrre quattro milioni di barili al giorno entro il 2020. Attualmente il paese ne produce 3,2 milioni, tre dei quali da parte della Koc, i due terzi dei quali sono destinati all'esportazione. Libano 4D22.LB.AGR La Banca Mondiale cofinanzia il progetto agricolo “Salma” Il Governo Libanese e la Banca Mondiale collaboreranno per lo sviluppo agricolo delle zone marginali attraverso il Progetto “SALMA – Sustainable Agricultural Livelihood in Mar- ginal Areas Project “. La Banca Mondiale contribuirà al progetto con 20 milioni di dollari, ai quali si aggiungono i 7 milioni di dollari del Fondo Globale per l’Ambiente (GEF - Global Environment Facility). 11
paesi arabi Il progetto comprende tre principali aree di intervento: - la creazione di infrastrutture agricole e rurali ,inclusi 13 serbatoi di sabbia e 40 chilometri di strade; - progetti dI riforestazione e di gestione forestale; - la formazione e lo sviluppo di competenze tecniche presso il Ministero delle Politiche A- gricole, gli agricoltori e il personale del Progetto “Beirut Green”. 4D23.LB.AGR Usaid e Apis finanziano un progetto di apicoltura l'Agenzia per lo sviluppo Americana USAID e l’Associazione Apis (Apiculture for Protection and Improvement of Society), finanziano un progetto di 213 mila dollari a sostegno delle piccole imprese specializzate in apicoltura, nelle zone rurali di Metn, Kesrouan e di Byblos, nel Libano del Nord. Gli apicoltori riceveranno arnie, formazione e attrezzature per aumentare la produzione e migliorare la qualità e la quantità del miele prodotto. Il programma mira inoltre ad aiutare i produttori a commercializzare il loro prodotto migliorando il confezionamento, la distribu- zione e la promozione. Il progetto prevede la creazione di un centro per la produzione di api regine adattate all’ambiente libanese. 4D24.LB.SRV Il Paese dei cedri sarà presente nella sezione Bio-Mediterraneo di Expo 2015 Il programma con il quale il Libano si presenterà all'Expo 2015 di Milano, prevede delle rassegne settimanali dedicate ciascuna ad un prodotto tipico libanese, dall'olio d'oliva al vino, oltre a iniziative d’arte e spettacolo per attirare l'attenzione dei visitatori. Il Libano sarà presente con un grande spazio, distribuito su due piani, all’interno del clu- ster Bio-Mediterraneo, al quale partecipano anche Tunisia, Libia, Egitto, Croazia, Serbia, Albania e Montenegro. La rassegna internazionale, alla quale si prevede la presenza di 20 milioni di visitatori, rappresenta un’occasione per il Libano di presentarsi ed entrare nel mercato europeo, e un’opportunità per contribuire al rilancio dell’economia che registra un calo delle entrate nel settore turistico. 4D25.LB.CIT Lanciato progetto “Greenville”, la comunità residenziale ecosostenibile El- Hajjar Enterprises Company (HEC) ha inaugurato il progetto Greenville, per lo svilup- po di una comunità residenziale ecosostenibile a Nabay, a Nord di Beirut. Il progetto comprende 170 unità abitative suddivise in 20 blocchi e si estenderà su una su- perficie di oltre 20.000 m2 . L’investimento complessivo è di 55 milioni di dollari. Le strade e le abitazioni saranno dotate di impianti solari. Sono anche state predisposte forme di pagamento agevolato per gli acquirenti. E’ suffi- ciente un pagamento del 10% di acconto e sono previsti finanziamenti ultratrentennali, ad un tasso fisso del 2,5 %. 12
pa paesi arabi a i 4D26.LB.EF Investime enti direttii europei in i aumentto L'IDAL (In ndustrial Developme D ent Authorrithy), orga anismo pu ubblico libaanese dep putato alla a promozion ne degli investimenti, ha rileva ato un cresscente inte eresse per il Libano dad parte dii investitori europei neel 2013. Il 53,3% delle società straniere chec hanno avviato un n’attività in Libano atttraverso l'a apertura di Filiali, Succcursali o Uffici U di Ra appresenta anza, è di origine o eu-- ropea, in particolaree si tratta di d società in nglesi, spaagnole e itaaliane. Il 10 0% è di oriigine ame-- ricana. Ripartizzione perc centuale per p settore e di attività à degli IDE E in entratta nel 20133 28,3%% servizi finanziari, f t trasporti e logistica, consulting, c , ricerca ed d istruzione e, sanità 16,7%% industriaa e comme ercio % media 15% 13,3%% immobilliare 13,3%% commercio al detttaglio % turismo 5% % tecnolog 5% gie dell'info ormazione % telecom 1,7% municazioni % agricoltu 1,7% ura Per incora aggiare nuovi investimenti sono o state intrrodotte quaattro nuovee zone indu ustriali (Ti-- ro, Jezzin ne, Zaharani e Terbe el) nelle qu uali e' poss sibile dispo orre di forzza lavoro qualificata, q infrastrutture avanza ate ed altrri benefici, tra cui servizi di asssistenza sp pecializzatti ed esen-- zioni fiscaali fino a 10 0 anni. Da rilevarre, che a fronte f di una u situazione internna e region nale instabbile (in parrticolare la a crisi sirian na e le ricaadute interrne sotto il profilo deella sicurezzza e degli assetti so ocioecono-- mici localii), il valore e degli inve estimenti sttranieri reg gistrato nel 2012 (3,778 miliardi di dollari), è risultatoo in aumen nto dell'8,5%% rispetto al 2011, posizionand p do il Liban no al terzo posto tra i paesi Men na per IDE E in entrata a, precedutto da Emira ati Arabi Uniti ed Ara abia Sauditta. Nel 2012, il rapporto o tra lo stock di IDE ede il Pil del paese è risultato pa ari al 128% %, inferioree solo a que ello di Singgapore e Belgio. B Lib bia 4D27.LY.EF Il Fondo Monetario o prevede una contrrazione de el Pil nel 2014 2 Il Fondo Monetario M Internazionale (FMI)) ha rivisto o le stime did crescita del Pil libico, preve-- dendo una a contrazio one del 7,8 8% nel 20114 rispetto alla previssione di un n aumento del 25,3% % formulata lo scorso ottobre. La a brusca virata è dov vuta al crollo dell’exp port petroliffero a cau-- sa dei blo occhi di imp portanti terrminal petro oliferi, protteste e scio operi nei ccampi di es strazione. Il FMI prevede che la Libia acccumulerà un deficit di d bilancio pari al 29% % del Pil. La flessio one del PIL prevista a nel 2014 4 si andreb bbe ad ag ggiungere alla contra azione dell 9,4% registrata nel 2013, vanificando i risultati della d netta ripresa economica del 2012, quando la a produzione di petro olio era rapidamente e risalita a 1,5 milionni di barili giornalieri. g Per l’istitu uto finanzia ario il 2015 5 e 2016 sa aranno seg gnati da un na forte creescita del Pil P rispetti-- 13 3
paesi arabi vamente pari al 30% e 25%, in conseguenza di un ritorno dell’export petrolifero verso i li- velli normali di 1,5 milioni di barili giornalieri. 4D28.LY.MIN Riprendono le esportazioni di greggio dal porto di Hariqa Dopo otto mesi di blocco totale delle esportazioni, causato dalle proteste contro il governo di Tripoli, le autorità libiche hanno raggiunto un accordo con un gruppo ribelle nell’est del paese per permettere la riapertura di due terminal petroliferi di Zueitina e Marsa al-Hariqa. Il terminal di Zueitina è gestito da un consorzio di società che raggruppa la libica National Oil Corporation (NOC), l’austriaca OMV e l’americana Occidental, mentre la gestione di Hariqa è interamente controllata dall’Arabian Gulf Oil Company (AGOCO), filiale della NOC. In quest’ultimo porto, il 16 aprile la petroliera Aegean Dignity ha caricato 900.000 barili di greggio, diretti verso l’Italia. Il terminal di Zuetina è al momento inattivo per difficol- tà texcniche dovute al lungo periodo di chiusura. Restano ancora bloccati i due maggiori siti dell’area, quelli di Sider e Ras Lanuf, il cui ritorno all’operatività è ancora sottoposto a trattativa. La riapertura dei due porti potrebbe permettere un aumento della produzione pe- trolifera libica fino a 200 mila b/g, sebbene stime più prudenti ritengano più plausibile un contributo inferiore, pari a circa 70 mila b/g. 4D29.LY.POL Export italiano ai massimi storici nel 2013 Con un valore di 2,87 miliardi di euro l’export italiano in Libia ha raggiunto nel 2013 il suo massimo storico, superando il precedente record di 2,7 miliardi che risaliva al 2010. Ri- spetto al 2012 l’incremento è stato del 19,3%. Tra i macrosettori hanno fatto segnare notevoli incrementi la meccanica (+42,9%), l’elettronica/elettrotecnica (+45,2) e gli autoveicoli, principalmente per trasporto merci (+108%), mentre la vendita di prodotti della raffinazione petrolifera, che con 1,4 miliardi di euro restano il comparto più forte del nostro export in Libia, è aumentata del 5,9%. Fanno registrare significativi balzi in avanti anche alcuni settori di consumo come i prodotti alimentari (+ 36,2%) e in particolare i prodotti agricoli (+25%), gli articoli di abbigliamento (+34,3%), i materiali da costruzione (+103%). Nel complesso, l’industria petrolifera e le costruzioni si confermano come i due settori trai- nanti per l’export italiano verso la Libia, pur emergendo un ruolo crescente dei beni di lar- go consumo. 4D30.LY.CIT Opportunità dallo sviluppo del settore portuale Il settore della logistica e delle opere portuali libico offre interessanti opportunità per le im- prese private. Di fatto, i porti libici hanno bisogno di manodopera specializzata ed inoltre è prevista la privatizzazione del settore. Le strutture portuali libiche si rivelano sempre meno adeguate e insufficienti ad assorbire i traffici marittimi odierni. La congestione degli scali rappresenta un handicap per le compa- gnie che si riflette in lunghe attese in rada e in conseguenti aggravi dei costi. La Libia è al centro della sponda sud di un Mediterraneo che vede ai lati estremi due im- portanti poli logistici: ad est Port Said, Alessandria e Damietta e ad ovest le strutture ma- rocchine di Tangeri e poco distante quella spagnola di Algeciras. La collocazione strategica della Libia, i suoi 1.800 km. di costa e i porti di Tripoli, Homs, Misurata, Sirte, Bengasi, Derna e Tobruck potrebbero in futuro determinare la competizio- ne di tali porti con realtà più affermate grazie soprattutto all’ampia disponibilità di spazi, a 14
paesi arabi un costo della manodopera e dell'energia molto interessante e all’esistenza di condizioni geografiche favorevoli alla realizzazione di un hub per il transhipment. Gioia Tauro e Malta sarebbero alcuni dei porti esistenti asoffrire la nuova concorrenza libica, con effetti desta- bilizzanti per il sistema della logistica nazionale. La centralità dei porti libici nel Mediterraneo potrebbe diventare anche un vantaggio per il sistema italiano dei porti se si stabilissero partenariati efficaci. 4D31.LY.POL Prestito d’emergenza dalla Banca Centrale La Banca Centrale libica ha concesso un prestito d’emergenza di 2 miliardi di dollari al go- verno per consentire l’operatività ordinaria in attesa dell’adozione della legge di bilancio, e in particolare per finanziare la spesa pubblica che per circa il 50% è utilizzata per il paga- mento dei salari e per finanziare i sussidi su pane, carburante e altri servizi essenziali. Il Parlamento non è stato in grado di approvare il bilancio previsionale 2014 a causa dei minori introiti derivanti dal crollo delle esportazioni di petrolio, principale e quasi unica fon- te d’incasso per le finanze pubbliche. 4D32.LY.POL Scoperti due giacimenti di petrolio e gas La compagnia Arabian Gulf Oil (Agoco) di proprietà della Noc, con sede a Bengasi, ha scoperto un giacimento di petrolio nel bacino di Sirte, a circa 80km a sud ovest dell'oasi di Marada. La trivellazione nell'area era iniziata nel 1971, ma a quel tempo i risultati non fu- rono incoraggianti. Nel sud invece, nel bacino di Gadames, l'algerina Sonatrach, le indiane Oil India e Indian Oil hanno scoperto un nuovo pozzo di gas naturale in un area a 650km a sud ovest di Tri- poli. Si tratta della quarta scoperta effettuata dalle compagnie nella stessa area. Marocco 4D33.MA.IND Presentato il Piano di sviluppo industriale per il periodo 2014-20 Il Re del Marocco Mohammed VI ha annunciato a Casablanca l’adozione del Piano nazio- nale d'accelerazione industriale 2014-2020. Il programma è basato su dieci misure chiave, in particolare la creazione di una nuova relazione fra grandi gruppi, imprese trainanti e Pmi; il rafforzamento dell'industria come principale creatore di posti di lavoro, in particolare per i giovani; l'ottimizzazione delle ricadute socio-economiche degli appalti pubblici. Altre misure riguardano l'emersione delle micro-imprese dal settore informale, la creazione di un Fondo d'investimento industriale pubblico e l'insediamento di poli industriali in posi- zioni più accessibili. Lo stanziamento per il settennato è di quasi due miliardi di euro, con l’obiettivo di consoli- dare e ampliare i risultati registrati nell'ultimo decennio nei settori aerospaziale e automoti- ve. Tra gli altri settori che saranno incentivati ci sono quelli della chimica e della farmaceu- tica. È prevista la creazione, entro il 2020, di 500 mila nuovi posti di lavoro e l'aumento del contributo dell'industria al PIL, che dovrebbe passare dal 14 al 23%. 15
paesi arabi 4D34.MA.IND Nuovi investimenti in acquacoltura Sono state concluse 10 convenzioni riguardanti il finanziamento e la realizzazione di altret- tanti progetti di acquacoltura, da realizzarsi nella baia di Dakla (sul versante atlantico) e lungo la costa mediterranea, nelle vicinanze di Nador. I 10 nuovi progetti di acquacoltura avranno uno stanziamento complessivo di 1,3 miliardi di dirham (pari a circa 114 milioni di euro) e saranno destinati sia all'allevamento di pesci che di molluschi (in particolare, ostriche). Tali progetti, che si prevede genereranno 600 posti di lavoro diretti, permetteranno una produzione annuale globale di 23.000 tonnellate di pesce e 1.540 tonnellate di molluschi. I piani governativi di promozione dell'industria ittica punta- no anche all'aumento delle esportazioni (2 miliardi di euro di export è l'obiettivo da rag- giungere entro i prossimi 6 anni) ed alla crescita del consumo nazionale (dagli attuali 10 chili/anno procapite a 16 chili nel 2020). Il Marocco dispone di 3.500 chilometri di coste (di cui 3.000 sull'Oceano Atlantico e 500 sul Mar Mediterraneo) che costituiscono una risorsa preziosa per lo sviluppo dell'industria itti- ca, in particolare dell’acquacoltura, ma al momento l'industria della pesca contribuisce solo per il 2,5 % alla formazione del Pil. 4D35.MA.EF Finanziamenti dalla Banca Europea per le infrastrutture autostradali Il governo marocchino ha concluso un accordo con la Banca Europei degli Investimenti (BEI) per un prestito di 147 milioni di euro, destinati al potenziamento della rete viaria na- zionale. Tale cifra si aggiunge agli 1,4 miliardi di euro già erogati dalla (BEI) al Marocco negli ultimi tre anni. La gestione del nuovo finanziamento verrà affidata alla CFR (Caisse por le Financement Routier), che procederà alla pubblicizzazione e attuazione di numerosi progetti di manu- tenzione e costruzione viaria, che includeranno l'adeguamento e la messa in sicurezza di 1.650 chilometri di strade ed autostrade marocchine. 4D36.MA.SRV Adesione a Expo 2015 A poco più di un anno dall’inaugurazione di Expo 2015, il Marocco ha comunicato l'inten- zione di partecipare all'Esposizione Universale. Arriva quindi a 146 il numero di paesi e or- ganizzazioni internazionali che aderiscono all’evento. Nel confermare la presenza, l'Amba- sciata del Regno del Marocco presso il Quirinale ha nominato Fatima Zahra Amor come responsabile del proprio padiglione. 4D37.MA.AGR Negoziati con l’UE per l’export di frutta e verdura Sono iniziati i negoziati con l’UE per stabilire le nuove condizioni di accesso di frutta e verdura marocchina nel mercato europeo. Di recente, il governo marocchino aveva sollevato la preoccupazione per l'adozione, da parte dell'Ue, di nuove tariffe d'accesso di frutta e verdura nel mercato comunitario. 16
paesi arabi Palestina 4D38.PL.EF L’ANP emetterà bond denominati 'Stato di Palestina' Il governo dell'Autorità' nazionale palestinese (Anp) ha annunciato l'emissione di obbliga- zioni con l'obiettivo di ristrutturare il proprio debito che ad oggi ammonta a circa 1,4 miliardi dollari. Dapprima verranno rilasciate obbligazioni per un ammontare di 200 milioni di dolla- ri, a scadenza triennale, indirizzate solamente agli istituti bancari. Le obbligazioni, per la prima volta dal 1947, avranno la dicitura 'Stato di Palestina'. 4D39.PL.VAR Contributo italiano all'UNRWA Il governo italiano ha approvato l’erogazione di un contributo di 4 milioni di euro all'Unrwa, l'agenzia delle nazioni Unite per l'aiuto ai rifugiati palestinesi. L'Unrwa aiuta circa 5 milioni di rifugiati palestinesi in Palestina, Libano e Siria, finanziando servizi principali come scuole, assistenza sanitaria e una rete di sicurezza. L'Italia ha re- centemente donato un milione di euro alla scuola Al Shouka nella Striscia di Gaza. Altri 2,5 milioni di euro sono stati dati a sostegno della riforma del sistema sanitario in Libano e mezzo milione di euro per contribuire ad alleviare le esigenze alimentari in Siria. Negli ultimi anni l'impegno italiano è cresciuto in modo costante. Dal 2000 l'Italia ha contri- buito con oltre 76 milioni di euro al budget dell'Unrwa. Tunisia 4D40.TN.EF 160 milioni di dollari per la costruzione di autostrade Il governo tunisino ha concluso un accordo di un valore di circa 160 milioni di dollari con il Fondo Arabo per lo Sviluppo Economico e Sociale (FADES) per il finanziamento di diversi progetti di costruzione di autostrade nazionali e regionali. Lo stesso istituto finanzierà la costruzione di una nuova diga nel Nord del Paese. 4D41.TN.EF La Banca Europea a sostegno delle Pmi La Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) ha adottato un programma di sostegno tecnico alle PMI tunisine (Small Business Support -SBS). Il programma è finanziato dall’Unione Europea che ha accordato 1,1 milioni di euro ai fi- nanziamenti concessi dal Fondo Multidonatori e dal fondo di cooperazione dei paesi della riva Sud e Est del mediterraneo (SEMED). SBS fornisce alle imprese tunisine un'assistenza professionale da parte di esperti locali e internazionali attraverso diversi programmi di assistenza tecnica. Oltre alle sovvenzioni accordate, la squadra SBS accompagna i beneficiari nella identifica- zione dei fabbisogni delle imprese e valuta i progetti fino all'ottenimento di un risultato. 70 imprese hanno beneficiato di un appoggio tecnico della BERS, dall’inizio del program- 17
paesi arabi ma SBS in Tunisia nel 2013. In base alle dichiarazioni del Sig. Anis El Fahem, direttore nazionale del programma SBS, l la contribuzione della BERS varia da 50% a 90% del costo totale del progetto. Inoltre il programma « SBS » è stato suddiviso in due sotto programmi, il primo chiamato « Business Advisory Services » è destinato alle PME che impiegano meno di 250 dipenden- ti. Il programma offre dei servizi di consulenza nei diversi settori (marketing, organizzazione delle imprese, studi tecnici e di ingegneria) assicurati da esperti nazionali. Durante l’anno 2013, 50 imprese hanno beneficiato del Business Advisory Services. Il secondo programma chiamato “Entreprise Growth Programme/EPG/” destinato alle im- prese che hanno tra 200 e 500 dipendenti. Degli esperti internazionali specializzati assicu- rano l’accompagnamento di queste imprese per la realizzazione dei loro progetti. A l’occasione dell’apertura della cerimonia il capo dell’Ufficio della BERS in Tunisia, ha in- formato che le priorità della banca in Tunisia riguardano il rafforzamento della ristruttura- zione del settore finanziario oltre a l’ accesso del finanziamento dalle PMI tunisine. 4D42.TN.EF Credito di 50 milioni di euro alle banche commerciali tunisine dalla Germania L’Ambasciatore Tedesco a Tunisi ha dichiarato che il successo della transizione democra- tica del paese rende il paese più interessante per la Germania. La cooperazione tuniso-tedesca si basa su due assi principali: l’appoggio finanziario e l’assistenza tecnica. I settori prioritari sono la gestione dell’acqua attraverso progetti come la creazione di sta- zione di dissalazione dell’acqua di mare nella regione di Djerba, la creazione di stazioni di depurazione di acque reflue nella regione di Tozeur e soprattutto progetti di collegamento idrico. Inoltre, la diplomazia tedesca mira a rafforzare le relazioni commerciali in altri settori come le energie rinnovabili, il sistema di formazione professionale, l’irrigazione agricola e la lotta contro la disoccupazione. Alle banche commerciali tunisine sarà erogata una linea di credito di 50 milioni di euro, da parte tedesca, per la creazione di piccole imprese. 4D43.TN.COM Aumento delle esportazioni nel settore tessile Le esportazioni nel settore del tessile hanno registrato nel mese di febbraio 2014, un au- mento del 5,3% rispetto al mese di febbraio 2013. Le importazioni hanno registrato un aumento del 14%. L’aumento delle esportazioni riguarda, in particolare, il settore dell’abbigliamento con una crescita del 6,4% . La Francia, l’Italia e la Germania, sono i principali clienti della Tunisia: le esportazioni verso tali paesi sono stimate a fine febbraio 2014, rispettivamente, a circa 152, 110 e 51 milioni di euro. Le importazioni tunisine nel settore tessile provengono essenzialmente dall’Italia (€ 59 mi- lioni di euro), dalla Francia (€ 52,102 milioni di euro) e dalla Turchia ( € 35 milioni di euro). 18
pa paesi arabi a i Pae esi arabi a i 4D44.ARAA.EF Approvatto il budge et della BE EI per inte erventi in paesi p extrra UE Il Consig glio dell’UE E ha rinn novato il mandato alla BEI e le rellative garanzie perr o di attività nei Paesi extra UE per il perio l’esercizio odo 2014-2 2020. Il portafoglio prrestiti fuorii dall’Unionne è di 27 miliardi di Euro, men no del 10%% delle attività comp plessive deella Banca. La somma a relativa ai a Paesi deel vicinato (confinanti, o sul baccino del Mediterraneeo, ma non n tra i candiidati all’ade esione) è di d 14,44 miliardi di eu uro. La Bei fiinanzia prrogetti di sviluppo che intere essino il tessuto t ecconomico locale, le e infrastrutture sociali e la mitiga azione dei cambiame enti climaticci. 4D45.ARAA.EF L’UE cerc ca partnerr Mediterra anei per ill programma Horizo on2020 Nei prosssimi sette anni a il Prog gramma Eu uropeo Ho orizon conccederà 72 miliardi di euro di fi-- nanziame enti per in niziative di ricerca e innovaz zione nel campo d delle tecno ologie perr l’Informazzione e la Comunicaz C zione (ICT)). Tra i beneficiari son no compre ese impresse e unive ersità dei Paesi P del MMedio Orieente e dell Nord Africca che si co onsorzino a partner europei. e Ogni sogg getto dei Paesi P partn ner del Med diterraneo,, si tratti di un'impressa o di un'u università', potrà parttecipare ai bandi pu ubblicati daalla Ue pe er partecip pare a un consorzio che com-- prenda almeno tre partner p eurropei, ciascuno di un n diverso Paese P dell'U Unione. Dii ogni con-- sorzio dovvrà far partte almeno un'impresa a, in partic colare picco ole e medie imprese.. Il settore che benefficerà dei maggiori m finanziamen nti (43% deld totale) è quello delle cosid-- dette 'sfidde sociali', cioè la salute, l’alimentazione,, l'efficienzza energetica, i trasp porti intelli-- genti, l'incclusione soociale. 19 9
paesi arabi SEGNALAZIONI Selezione di articoli relativi ai recenti sviluppi economico-politici dei paesi arabi 4D46.IT.SGL Concluso un nuovo accordo tra banca UBAE e Camera di Commercio Italo - Araba La Banca UBAE, Unione delle Banche Arabe ed Europee, e la Camera di Commercio Italo - Araba hanno siglato un accordo di cooperazione volto a favorire e sostenere il sistema imprenditoriale italiano nel processo di internazionalizzazione verso i mercati esteri. Tale rinnovata collaborazione offre un valore aggiunto all'attività in campo internazionale svolta dalle imprese private, in particolare verso i mercati esteri in cui la Banca UBAE ope- ra e che sono concentrati principalmente nell'area dell'Africa del Nord e Sub- Sahariana, del Medio Oriente, del Subcontinente Indiano e nei principali paesi ex CIS. L’Istituto, costituito a Roma nel 1972, ha sede centrale a Roma, in Via Quintino Sella, e possiede una Filiale a Milano e un ufficio di Rappresentanza a Tripoli. Per ulteriori informazioni o approfondimenti sull’attività, i prodotti, i servizi offerti e i paesi in cui Banca UBAE è presente e/o operativa, potrete consultare il sito internet: www.bancaubae.it Per avviare una collaborazione o ricevere assistenza da parte dell’Istituto, con riferimento alle operazioni commerciali sui mercati internazionali e in particolare per il rilascio di ga- ranzie contrattuali ovvero di lettere di credito, è possibile contattare i Responsabili Com- merciali: Dr Massimo Castellucci Dr. Tarek Abusriwil Direttore Centrale - Area Sviluppo Commerciale Resp. Direzione Commerciale ltalia massimo.castellucci@u bae. it tarek.abusriwi l@ubae. it corporate@u bae. It corporate@ubae. It 20
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