RISE Rivista Internazionale di Studi Europei - Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II NUMERO IV | ANNO II ...

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RISE Rivista Internazionale di Studi Europei - Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II NUMERO IV | ANNO II ...
RISE
Rivista Internazionale
di Studi Europei
Centro Europe Direct LUPT
Università degli Studi di Napoli Federico II

NUMERO IV | ANNO II
SETTEMBRE 2016
RISE Rivista Internazionale di Studi Europei - Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II NUMERO IV | ANNO II ...
Sommario
 Editor in Chief               Guglielmo Trupiano               CULTURA | LINGUA E LINGUE
 Vice-chief editor             Enrica Amaturo
                                                                Linguaggio e comunicazione nei siti tedeschi di
                               Vincenza Faraco                  e-commerce di prodotti italiani.
                               Marisa Squillante                Amelia Bandini
                                                                pg. 3
 Associated editors            Teresa Boccia
                               Mariano Bonavolontà
                               Carmen Cioffi                    CULTURA | LINGUA E LINGUE
                               Stefano De Falco                 L’integrazione multiculturale e i diversi percorsi
                               Francesca Dovetto                dell’istruzione in Europa
                               Gabriella Duca                   Flavia Cavaliere
                               Paolo Rotili
                                                                pg. 10
 International Editorial       Jorgen Vitting Andersen
 Board                         Francesco Saverio Coppola        CULTURA | LINGUA E LINGUE
                               Chiara Corbo                     Integrazione linguistica dei migranti in Germania:
                               Antonio Corvino
                               Carmen Costea                    presupposti e pratiche
                               Filippo de Rossi                 Giancarmine Bongo
                               Pierre Ecochard                  pg. 18
                               Ana Falù
                               Pier Paolo Forte
                               Serge Galam                      CULTURA | LINGUA E LINGUE
                               Alessandro Giordani              Teaching/learning a language:
                               Massimo Marrelli                 Some considerations on roles
                               Milena Petters Melo              and paradigms in the digital age
                               Heike Munder
                               Christian Nicolas                Vanda Polese
                               Giovanni Polara                  pg. 26
                               Antonio Rapolla
                               Ines Sanchez de Madariaga        CULTURA | LINGUA E LINGUE
                               Massimo Squillante
                               Matthias Vogt                    Postgraduate English: What Guidelines and De-
                               Marco Zupi                       scriptors according to the CEFR?
                                                                Cristina Pennarola
 Local Editorial Board         Antonio Acierno                  pg. 31
                               Mariarosalba Angrisani
                               Anna Elvira Arnò
                               Erminia Attaianese               CULTURA | LINGUA E LINGUE
                               Amelia Bandini                   Looking for EU identities: communicating the EU
                               Barbara Bertoli                  job market
                               Roberta Capuano                  Paolo Donadio, Antonella Napolitano
                               Flavia Cavaliere
                               Bice Cavallo                     pg. 36
                               Giovanni Del Conte
                               Barbara Delle Donne              CULTURA | LINGUA E LINGUE
                               Maria Esposito                   English: the language of communication of the Eu-
                               Loreta Ferravante
                               Paola Fiorentino                 ropean Union? The encounter/clash with the lan-
                               Veronica Giuliano                guages of migration
                               Ettore Guerrera                  Angela Zottola
                               Valeria Maiorano                 pg. 49
                               Giuseppina Mari
                               Isabella Martuscelli
                               Mario Masciocchi                 CULTURA | LINGUA E LINGUE
                               Nicoletta Murru                  “We want our country back”: UKIP and British
                               Ferdinando Maria Musto           populist communication against the EU in the
                               Antonietta Maria Nisi
                               Stefania Palmentieri             Brexit campaign.
                               Eva Panetti                      Giusy Piatto
                               Valeria Paoletti                 pg. 63
                               Enrica Rapolla
                               Loredana Rivieccio
                               Maria Scognamiglio               CULTURA | LINGUA E LINGUE
                               Maria Camilla Spena              Towards an understanding of the effects of a pe-
                                                                riod of residence abroad on the production of dis-
 Managing Director             Enrica Rapolla                   course markers by L2 users of English: The use of
                               Bice Cavallo                     ‘like’.
 Technical Editor                                               Annarita Magliacane
                               Gabriella Duca
                                                                pg. 63
 Editorial Secretariat         Pia Di Salvo

                               Mariano Bonavolontà              CULTURA | LINGUA E LINGUE
 Editorial Producer and                                         The chocolate battle:
 Promotion Manager
                                                                Media representation of product quality in the
 Art Direction                 Valeria Pucci                    British press
                                                                Antonio Fruttaldo
ISSN 2421-583X                                                  pg. 71
Anno II, Numero IV
Newsletter tematica di Settembre
01-30 settembre
Numero a cura di Amelia Bandini                                 In copertina: cover del gruppo Facebook Celebrate the Eu-
                                                                ropean Day of Languages (EDL)

Le opinioni        espresse        in     questa pubblicazione     sono      esclusivamente quelle degli autori.
La Commissione non è responsabile dell’eventuale utilizzo delle informazioni contenute in tale pubblicazione. Questa
pubblicazione è realizzata con il contributo dell’Unione europea.
RISE Rivista Internazionale di Studi Europei - Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II NUMERO IV | ANNO II ...
Linguaggio e comunicazione nei
siti tedeschi di e-commerce di
prodotti italiani.
di Amelia Bandini

RISE
NUMERO 1V | 2016
CULTURA | LINGUA E LINGUE
RISE Rivista Internazionale di Studi Europei - Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II NUMERO IV | ANNO II ...
CULTURA | LINGUA E LINGUE

Amelia Bandini                                                    Grazie ad Expo 2015 il cibo è assurto a simbolo cultu-
                                                                  rale, emblema di identità culturali diverse. Nei padiglioni
                                                                  della mostra, infatti, i paesi espositori hanno mostrato
Co-Direttore Coordinamento di Settore                             la propria peculiare maniera di coltivare, trasformare e
“Politiche linguistiche, glottodidattica e                        consumare le materie prime prodotte sul loro territo-
Multilinguismo” Centro Europe Direct LUPT                         rio, presentandole come manifestazione della propria
dell’Università degli Studi di Napoli Federico II                 peculiare identità culturale.
                                                                  In quanto trasmettitore di valori culturali, il cibo può
                                                                  essere considerato, alla stessa stregua del linguaggio, fra
Abstract                                                          i marcatori dell’identità culturale di una comunità so-
                                                                  ciale (Möhring, 2011). Le modalità di cucinare e consu-
Food production and consumption can be con-
                                                                  mare il cibo, gli ingredienti usati, la suddivisione dei pasti
sidered a means of communicating and sym-
                                                                  durante il giorno, insieme agli scambi conversazionali,
bolising cultural peculiarities (Wilson, 2006;
                                                                  favoriscono, infatti, la costruzione dei rapporti sociali,
Wierlacher, 2008). Since food consumption is
                                                                  the dinner table is a rich site for socialisation and language
related to the domain of cultural identification
                                                                  acquisition. Moreover, eating and talking are used to con-
and/or representation, it can to be considered
                                                                  struct social hierarchies (Gerhardt, 2013: 4).
as a real identity marker. In this paper we inve-
                                                                  Per queste ragioni è sembrato interessante studiare il
stigate several German websites where Italian
                                                                  fenomeno della diffusione del cibo italiano in Germa-
food is sold using qualitative and quantitative
                                                                  nia. Punto di partenza della ricerca è infatti la domanda:
techniques of linguistic analysis, with the aim
                                                                  quali caratteristiche di italianità vengono veicolate in
to discover which traits of Italian identity they
                                                                  Germania grazie alla diffusione del nostro cibo?
convey. Which features of ‘italianness’ emerge
                                                                  Il consumo e l’acquisto di cibo italiano è molto co-
from these websites? Which marketing strate-
                                                                  mune in Germania. Da una ricerca sul mangiare fuori
gies do they implement to sell not only food
                                                                  casa condotta nel 2003 dall’Institut für Demoskopie
but the imagery of Italy in Germany?
                                                                  di Allensbach1 è emerso che i tedeschi preferiscono la
                                                                  cucina italiana ad altre cucine etniche e per questa ra-
                                                                  gione frequentano ristoranti italiani e comprano cibi
                                                                  e/o ingredienti italiani.
                                                                  Ulrike Thoms (2011) ha individuato due importanti
                                                                  fattori che hanno contribuito alla diffusione del cibo
                                                                  italiano in Germania: il turismo e l’immigrazione. Già
                                                                  nei diari dei viaggiatori sette - ottocenteschi, infatti,
                                                                  accanto alle eccellenze artistiche, si esaltavano il cli-
                                                                  ma, la fertilità dei suoli, la varietà delle coltivazioni, la
                                                                  freschezza dei cibi e la genuina semplicità della cucina
                                                                  italiana. Oggi più che mai i turisti stranieri vengono in
                                                                  Italia per visitare l’enorme patrimonio artistico, ma
                                                                  anche per gustare le prelibatezze della nostra tavola.
                                                                  Anche l’immigrazione ha giocato un ruolo importante
                                                                  nella diffusione del cibo italiano giacché i lavoratori
                                                                  italiani avevano l’abitudine di portare con sé il cibo
                                                                  dall’Italia, non riuscendo ad accettare quello tedesco.
                                                                  Questa consuetudine favorì la nascita e la diffusione
                                                                  di ‘negozi italiani’ nei quali si ritrovarono inizialmente
                                                                  i soli immigrati, ma che diventarono in breve tempo
                                                                  meta anche dei tedeschi in cerca di specialità etni-
                                                                  che. Questi locali, pensati inizialmente per la vendita
                                                                  dei prodotti italiani, si trasformarono man mano che
                                                                  la comunità italiana si accresceva e si consolidava in
                                                                  Germania, in trattorie frequentate sempre di più da
                                                                  avventori tedeschi alla ricerca di sapori e sensazioni
                                                                  vissute durante i viaggi in Italia.
                                                                  La predilezione dei tedeschi per la cucina italiana ha

                                                                  1
                                                                            http://www.ifd-allensbach.de/uploads/tx_report-
                                                                  sndocs/prd_0313.pdf. Consultato a giugno 2016
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influenzato a tal punto le abitudini alimentari in Germania,      in luce se esse sfruttino o meno i tratti di ‘italianità’ rilevati
che è possibile rintracciare nei vocabolari tedeschi molti        nella precedente ricerca ed appena descritti. Sono stati a
italianismi gastronomici, a testimonianza del loro ingres-        tal fine selezionati sul motore di ricerca google i primi 20
so nel lessico comune. Nel Duden Wörterbuch online2, tro-         siti che vendono esclusivamente prodotti italiani e la cui
viamo, ad esempio, termini come spaghetti, mozzarella, o          sede sociale sia in Germania. Di questi siti sono state inda-
espressioni specifiche come ‘al dente’3. Anche nei super-         gate e si è cercato di identificare le strategie di marketing,
mercati si sono diffusi i prodotti italiani, anche se, come       concentrandosi prevalentemente sulle tecniche di naming
evidenziato da Rieger (2012) non tutto quello che ‘sem-           e sugli elementi grafici ed iconografici, nonché sulle parti
bra’ italiano lo è effettivamente, per cui troviamo accanto       maggiormente discorsive dei siti stessi, cioè quelle nelle
alla pasta ‘Barilla’ quella tedesca ‘La Luce’ ed accanto al caf-  quali vengono descritte le attività commerciali – la sezione
fè ‘Lavazza’ quello tedesco ‘Bellarom’, sfruttando l’effetto      ‘über uns’ corrispondente a quella ‘chi siamo’ dei siti ita-
di valorizzazione del prodotto causato dal ‘country-of-origin     liani-, con le quali si è costituito un piccolo corpus che si è
effect’.                                                          cominciato ad analizzare da un punto di vista quantitativo
È in corso di pubblicazione una ricerca, condotta in colla-       e qualitativo.
borazione con una collega statistica, nella quale si è partiti    Per quanto riguarda le strategie di naming, si nota imme-
dall’analisi delle peculiarità attribuite al cibo italiano, per   diatamente che tutti i siti hanno denominazioni italiane o
arrivare a determinare i tratti culturali specificamente ita-     pseudo-italiane. Questo dato risulta in linea con quanto
liani da esso veicolati in Germania. Basandoci sulle risposte     evidenziato nella ricerca in via di pubblicazione alla quale
ad un questionario sul cibo italiano effettuato in Germania       si è fatto riferimento precedentemente. Dal questionario
e sull’analisi delle recensioni tedesche sul sito ‘Tripadvisor’   emergeva infatti che al momento dell’acquisto di prodotti
dei migliori dieci ristoranti italiani a Berlino, siamo giunte a  italiani, i tedeschi focalizzano la loro attenzione sul nome
delineare alcune caratteristiche di ‘italianità’, che, attribuite della marca del prodotto, che deve essere italiano, e sul
inizialmente al cibo, si ampliano fino a coinvolgere gli ita-     packaging, che deve mostrare elementi italiani. Anche i pri-
liani come comunità, facilitando, fra l’altro, la loro integra-   mi 10 ristoranti italiani a Berlino recensiti su ‘Tripadvisor’
zione in Germania (Haug, 2011). Tali caratteristiche sono:        mostravano nomi italiani, quasi che questo sia il primo
- la famiglia come nucleo centrale del sistema sociale: la        passo da compiere per mettere in atto la Inzenierung der
conduzione familiare dei ristoranti italiani viene segnalata      italianità alla quale si è fatto precedentemente riferimen-
positivamente e ricercata dai recensori di ‘Tripadvisor’;         to. Pure i siti di e-commerce di prodotti italiani seguono
- lo stile di vita semplice, rilassato e accogliente, ma allo     questa strategia: dei 20 siti oggetto di analisi nessuno si
stesso tempo curato: altra caratteristica dei ristoranti          presenta infatti con un nome non-italiano, eppure ben 10
italiani evidenziata nelle recensioni è l’atmosfera ospitale      di essi sono a conduzione tedesca! Le denominazioni dei
e accogliente. Essi cercano infatti di riproporre ai clienti      siti sono stati suddivise in varie tipologie partendo da due
quell’atmosfera riconosciuta nel mondo come italian stile,        categorie più generali, nelle quali sono stati raggruppati i
mettendo in atto, grazie agli arredi, all’apparecchiatura,        siti riportanti direttamente il cognome italiano del fon-
all’approccio interpersonale, quella che Möhring (2012)           datore e quelli la cui denominazione ha origini diverse.
definisce con l’espressione ‘Inszenierung der Italianità’ ;       Quest’ultima categoria è stata poi segmentata in ulteriori
                                                                  due: nella prima sono raggruppate le denominazioni im-
- la salubrità, la freschezza e la genuinità del cibo: gli italiani
sono sani perché mangiano bene, cucinano in maniera leg-          portate direttamente dal lessico e/o dall’onomastica ita-
gera, usano ingredienti freschi;                                  liana, nella seconda quelle che si compongono di elementi
                                                                  di provenienza italiana modificati per essere più consoni al
La diffusione e l’affermazione della cultura italiana nelle mercato tedesco. Solo in un caso ci siamo trovati di fronte
abitudini alimentari tedesche è attestata anche dalla mas- ad un acronimo, nel quale si ritrovano le iniziali del fonda-
siccia presenza di siti on-line con ricette italiane, dalla dif- tore accostate al sostantivo mercato: si tratta della ditta
fusa presenza di marchi italiani o pseudo italiani nei su- Me.Ta, fondata da Virgilio Taurone (tab.1: nomi delle ditte
permercati e dalla diffusione dei siti di vendita on-line di oggetto della ricerca).
prodotti italiani. In questo articolo si intende analizzare I siti la cui denominazione riporta al cognome italiano del
le strategie comunicative sulle quali si basa la vendita dei fondatore della ditta sembrano sfruttare una delle carat-
prodotti italiani, esaminando appunto i siti di e-commerce teristiche percepite in Germania come tratto di italianità:
dove è possibile acquistare tali prodotti, al fine di mettere la ‘famiglia’ come nucleo principale della società. Come
                                                                  nei ristoranti italiani viene apprezzata la presenza del
2
            http://www.duden.de/suchen/dudenonline Consultato ‘padrone’ in sala e la sua disponibilità verso la clientela,
a giugno 2016                                                     similmente anche le ditte a conduzione familiare italiana
3
            http://www.duden.de/rechtschreibung/al_dente : Be- esibiscono questa caratteristica a garanzia dell’‘autenticità’
deutungsübersicht: (von Nudeln, Reis) nicht ganz weich gekocht. dei propri prodotti lasciando intravedere al cliente la pos-
Beispiel: Die Spaghetti könnten etwas mehr al dente sein. „Signi-
                                                                  sibilità di avere un rapporto diretto, quasi privilegiato, con
ficato: (di Pasta lunga, Riso) cotto in modo non morbido. Esem-
                                                                  il proprietario. Nel caso del sito della ditta ‘Andronaco’,
pio: gli spaghetti potevano essere un po’ più al dente”
                                                                  ad esempio, nella sezione ‘über Andronaco’ si sottolinea la

                                                                           5
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centralità della famiglia nell’attività commerciale, eviden-                    chi un ruolo prioritario, ma come esso generi espressioni
ziando come molti componenti di essa occupino posizio-                          che non trovano riscontri nella lingua italiana, come ‘Via del
ni dirigenziali4. La famiglia viene anche presentata come il                    Gusto’ o ‘Gustini’. Una considerazione a parte merita ‘Buon
luogo nel quale si conservano e si trasmettono le tradizio-                     Gusto’ che riporta ad una espressione esistente in italiano,
ni: sul sito della ditta ‘Amatulli’ si sottolinea la predilezione               ma con una grafia ed una accezione lessicale diverse.
per lo stile mediterraneo, la cui tradizione viene perpetrata                   Le strategie di naming sono importanti ai fini del marke-

    Tab 1. NOMI DELLE DITTE OGGETTO DELLA RICERCA

                                                                                                 Cognome del
    Importazioni dal lessico italiano         Elementi di provenienza italiana                                                Acronimi
                                                                                                 fondatore
                                              modificati per il mercato tedesco
    Nadia (cond. tedesca)                     Gustini (cond. tedesca)                            Amatulli                     Me.Ta
    Emilia (cond. tedesca)                    Via del Gusto (cond. tedesca)                      Andronaco                    (Mercato Taurone)
    Centro Italia (cond. tedesca)             Buon Gusto (cond. italiana)                        Frega
    Gentile (cond. tedesca)                   Meco-mangiare (cond. italiana)                     Perrone
    Pepita (cond. tedesca)                                                                       Fratelli Pedicillo
    Casa Italia (cond italiana)                                                                  Firma Mocciaro
    Casa Napoli (cond. tedesca) Cala-
    bria shop (cond. italiana)
    Vip Italia (cond. tedesca)
    Salumeria (cond. tedesca)

non solo di padre in figlio5, ma anche rendendone partecipi                     ting aziendale in quanto il nome di una ditta è il primo ele-
altre persone6. Lo stereotipo della famiglia come nucleo del-                   mento di impatto sulla clientela. Nell’e-commerce il nome
la società viene quindi confermato anche nei siti di vendita                    costituisce però solo uno dei fattori di una più articolata
on-line di prodotti italiani.                                                   capacità comunicazionale di un impresa, che deve essere cu-
Da un punto di vista strutturale, le denominazioni dei siti                     rata al massimo in quanto costituisce il fattore strategico
presentano modelli di costruzione paragonabili a quelli in-                     per apportare al sito visitatori e clienti. La realizzazione di
dividuati nello studio di Riger (2012) sui nomi delle marche                    una politica di comunicazione efficace si basa sulla corretta
alimentari pseudo italiane in Germania. Ben sei fra le deno-                    codificazione del messaggio da inviare al segmento target –i
minazioni che non riportano un cognome italiano, presen-                        potenziali acquirenti-, che devono essere chiaramente iden-
tano elementi di toponomastica: maggiormente ricorrente                         tificati e ‘catturati’ ricorrendo a precise strategie, come l’im-
è il riferimento generico all’Italia, ma sono anche presenti                    piego di una efficace veste grafica nonché l’individuazione ed
riferimenti più specificamente locali come la Calabria, Na-                     il conseguente diffuso uso di parole chiave, che consentano
poli, l’Emilia. Nei casi delle ditte Nadia, Gentile e Pepita, si                la giusta collocazione del sito nei principali motori di ricerca.
riconosce l’importazione diretta dal lessico italiano, ma i siti                La strategia comunicazionale segue precisi canoni, fra i quali:
non forniscono alcuna spiegazione sulla scelta del nome. Nel                    •          Fornire informazioni complete sull’impresa e sui
caso di ‘Salumeria’, invece, nella sezione ‘über uns’ viene for-                prodotti che essa commercializza;
nita la traduzione in lingua tedesca -‘Wursthandel’- , sfrut-                   • Dare visibilità al sito;
tando anche la perfetta corrispondenza fra le due lingue: è                     • Costruire una immagine aziendale;
evidente che il nome ‘Salumeria’ rievoca a chi ha visitato il                   • Interessare i visitatori;
paese, a giudizio dei fondatori dell’attività commerciale, un                   • Riscontrare il segmento target;
negozio tipicamente italiano. Per quanto riguarda invece le                     • Conseguire visite (ripetitive) al sito;
denominazione ottenute creando sintagmi che combinano                           •          Promuovere una predisposizione favorevole all’ac-
singoli elementi provenienti dal lessico italiano o aggiungen-                  quisto. (Foglio, 2002).
do suffissi ad una radice, si nota come l’elemento ‘gusto’ gio-                 Fa parte, quindi, a pieno titolo della strategia comunicaziona-
                                                                                le di un sito di e-commerce anche la sua veste grafica, cioè
4
           Italien ist ein Land, in dem Familie großgeschrieben
                                                                                le immagini ed i simboli che si trovano sulla pagina web: essi
wird. Diese Mentalität findet sich auch in unserem Unterneh-
men wieder: Viele Familienmitglieder haben eine leitende Fun-
                                                                                sono infatti gli elementi cardine, insieme alla ‘presentazione’
ktion bei Andronaco.                                                            –über uns-, della codificazione del messaggio commercia-
5
           Der Sohn des Gründers, Riccardo Amatulli, führt den                  le. La veste grafica, così come il packaging dei prodotti da
Betrieb seit 2006 im Sinne der Familie weiter.                                  banco studiato da Rieger (2012), serve ad attirare i clienti,
6
           Für uns haben Philosophie und Tradition bei Nahrun-                  a persuaderli a diventare acquirenti. Essa deve trasmettere,
gsmitteln einen hohen Stellenwert. Das mediterrane Leben-                       nel nostro caso, tratti di ‘italianità’ che rassicurino i clienti
sgefühl, das wir in der Familie Amatulli leben und lieben, wollen               per quanto riguarda la genuinità ed autenticità dei prodotti.
wir auch anderen näher bringen und damit die Tradition immer                    Come nel caso del packaging dei prodotti italiani o pseu-
weiter pflegen

                                                                            6
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do-italiani, anche nei siti on-line il riferimento dominante è il
                                                               Balsamico’8. Grazie alla diffusione del cibo italiano, quindi, il
tricolore bianco rosso e verde:                                lessico tedesco viene ‘contaminato’ da quello italiano, per lo
Per quanto riguarda invece il corredo iconografico dei siti,   meno per quanto concerne la microlingua inerente il cibo.
esso è rappresentato da:                                       Oltre alle immagini dei prodotti commercializzati, alcuni siti
• foto dei prodotti simbolo della cucina italiana;             mostrano anche foto del paesaggio italiano, in alcuni casi
• immagini più o meno stereotipate del paesaggio italiano;     si tratta di un paesaggio stereotipato, che si ripete sem-
• foto di persone.                                             pre uguale: colline, oliveti e vigneti. In altri, come quello di
Del primo caso portiamo ad esempio il sito ‘Italia Import      ‘Gentile’, ‘Casa Napoli’ e Calabria shop’, la grafica è animata
Perrone’ che nella sua pagina iniziale presenta una foto nella dallo scorrere sulla pagina principale di immagini di località
quale sono raggruppati i prodotti riconosciuti non solo in     italiane: il sito di e-commerce abbina in questi casi i propri
Germania, ma in tutto il mondo, come tipici italiani. L’im-    prodotti ai luoghi ricchi di bellezze naturali ed artistiche nei
magine è stata curata anche dal punto di vista cromatico:      quali essi nascono, quasi ad invitare l’acquirente non solo
i colori prevalenti sono infatti il rosso dello sfondo e dei   ad assaggiare i prodotti, ma anche a visitare personalmente
pomodori, il verde delle spezie fresche -il cui uso si attribui-
                                                               quelle località. Queste immagini hanno la funzione, a nostro
sce in Germania tipicamente alla cucina italiana-, il bianco –oavviso, di riproporre al visitatore del sito quell’atmosfera ti-
meglio un colore chiaro che si può accumunare al bianco-       picamente italiana che ha vissuto durante un suo viaggio o
della pasta, dell’aglio, dei peperoni.                         stimolarlo a vivere questa esperienza. Sono in questo senso
                                                               assimilabili alla funzione svolta dagli arredi e dall’apparecchia-
 La grande diffusione dei prodotti italiani ha anche favori- tura nei ristoranti italiani in Germania, sono cioè uno degli
to, come si diceva precedentemente, l’inserimento dei loro elementi della Inszenierung der Italianità, alla quale si è fatto
nomi nel vocabolario usuale dei tedeschi, perlomeno quello riferimento precedentemente.
in uso fra coloro che abitualmente consumano cibo italiano, Il terzo elemento iconografico che presentano i siti sono
come è attestato dai vocabolari, nei quali si trovano non solo le foto delle persone. Esse hanno chiaramente la funzione
parole come risotto, pasta, spaghetti, etc., ma anche termini di avvicinare il compratore al venditore, creando artificio-
molto specifici come ‘Balsamico,Aceto Balsamico, Balsamico samente l’approccio tipico della vendita al dettaglio. Alcune
Essig’7. Ciò consente oggi di ricorrere a questi termini anche ditte presentano la foto dei fondatori o di chi ne è respon-
nei siti di e-commerce, nei quali si riscontra un ampio uso sabile, quelle a conduzione familiare esibiscono un ritratto di
di terminologia italiana: le denominazioni delle categorie dei famiglia, sottolineando in tal modo la particolare importanza
prodotti, come ad esempio nel sito Me.Ta, presentano infatti che viene attribuita al nucleo familiare nel sistema sociale
sintagmi complessi costituiti da denominazioni italiane ac- italiano: da segnalare a questo proposito la particolare cura
costate a quelle tedesche: ‘Antipasti und Gemüse’, ‘Grappa, con cui la tematica familiare viene affrontata nel sito della
Liköre’, ‘Prosecco & Spumante’, ‘Reis & Risotto’, Essige und ditta Me.Ta. dove non solo viene mostrato il ritratto di fa-
7
          Cfr. http://www.duden.de/rechtschreibung/Balsamico                  8
                                                                                          http://www.me-ta.de/de/produkte.php consultato a lu-
consultato a luglio 2016                                                      glio 2016

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RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. IV, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CULTURA | LINGUA E LINGUE

miglia, ma nella sezione ‘das Familienunternehem’ vengono          principale del sito della ditta ‘Gustini’, ad esempio, trovia-
presentati tutti i membri della famiglia presenti nella sovra-     mo un testo che presenta tutti gli elementi caratteristici di
stante foto, nonché la loro funzione all’interno della Me.Ta.      una lettera, riadattati alla situazione comunicativa del sito
Unternehmen9. In altri casi vengono mostrate persone con           commerciale, per cui la formula di saluto iniziale è Liebe Ge-
tratti somatici tipicamente italiani aggiungendo in tal modo       nießerin und Genießer –cara buongustaia e caro buongustaio-
un altro elemento alla Inszenierung der Italianità.                mentre la fase di commiato finale è köstliche Grüße –squisiti
                                                                   saluti11.
Come si vede nell’immagine tratta dal sito della ditta ‘Frega’ I primi risultati dell’analisi quantitativa condotta sulle strin-
la persona nella foto, scelta dagli autori del sito come tipi- ghe di testo di queste sezioni dei siti di e-commerce og-
camente italiana, ha un volto sorridente e aperto, che ispira getto della presente analisi mostrano che il commercio
fiducia: essa incarna dunque le caratteristiche che i tedeschi di italienische Lebensmittel – prodotti alimentari – è inteso
attribuiscono agli italiani e che hanno aiutato la comunità ad come commercio di italienische Feinkost e italienische/med-
essere accettata all’interno della società tedesca favorendo- iteterranen Spezialitäten– specialità gastronomiche italiane/
ne l’integrazione, nonostante essa sia stata invece, dal punto mediterranee-: questi ultimi sintagmi si collocano infatti fra
di vista culturale, fra quelle che fatica di più ad integrarsi, i termini con frequenza maggiore nella ‘word list’ ottenuta
come dimostrato dai risultati scolastici dei bambini italiani con il software ‘Antconc’12, immediatamente dopo le ‘fun-
(Haug, 2011).                                                      ction words’, cioè le congiunzioni, i pronomi, i verbi ausiliari.
Un ulteriore elemento di interesse al fine di delineare la L’alta frequenza dei sintagmi appena riportati ci suggerisce
politica di marketing aziendale dei siti di e-commerce sono che essi si rivolgono non ad un pubblico generico, ma che
le parti discorsive nelle quali si presenta l’attività commer- i web master responsabili della creazione dei siti abbiano
ciale. Nella maggior parte dei casi è presente una sezione individuato come proprio segmento target persone con
‘über uns’ nella quale il pronome personale ‘uns’ –noi- vie- competenze particolari della cucina italiana, alla ricerca del-
ne a volte sostituito dal nome della ditta –über Andronaco/ la höchste/beste Qualität –la migliore qualità-, altro sintagma
Frega, etc.-. Alcuni siti ricorrono alla tecnica dello story tell- con alta frequenza nella ‘word list’. La centralità del tema
ing ed inseriscono nel menù la voce Geschichte -Storia- nella della famiglia, viene confermata con la significativa frequenza
quale viene raccontata la genesi dell’attività commerciale. Il del sostantivo Familie e gli aggettivi ad esso correlati. Fra i
messaggio veicolato è quello della capacità imprenditoriale prodotti commercializzati, il primo che compare nella lista è
e della serietà commerciale: si racconta di attività nate da ‘Wein’ –vino- seguito da Käse –formaggio- e Nudeln –pasta
piccoli negozi e cresciute nel tempo grazie al lavoro ed alle lunga-, che risultano quindi essere fra le merci italiane più
intuizioni commerciali di personaggi operosi, lo stereotipo conosciute e vendute. Un pubblico specialista, inoltre, usa
maggiormente diffuso è quello del self-made man. La ditta un linguaggio specialista, che condivide con gli altri membri
‘Andronaco’, ad esempio, dedica una specifica sezione dal della comunità di specialisti di cui fa parte: ciò emerge nei siti
nome emblematico Eine filmreife Geschichte –Una storia de- di e-commerce di prodotti italiani nei quali è presente, con
gna di un film- alle vicende del fondatore Vincenzo Androna- una frequenza abbastanza significativa, non solo lessico italia-
co10. Altri siti cercano di instaurare un rapporto diretto con no attestato anche nei dizionari tedeschi13, come ‘espresso’,
l’acquirente rivolgendosi direttamente ad esso: sulla pagina 11
                                                                                       http://www.gustini.de/gustini/ consultato a luglio 2016
9
           http://www.me-ta.de/de/meta_entdecken/das_fami-                    12
                                                                                       Anthony, L. (2014). AntConc (Version 3.4.3) [Compu-
lien_unternehmen.php consultato a luglio 2016                                 ter Software]. Tokyo, Japan: Waseda University. Available from
10
            http://www.andronaco.info/andronaco/30-jahre-an-                  http://www.laurenceanthony.net/
dronaco-eine-filmreife-geschichte/ consultato a luglio 2016                   13
                                                                                       http://www.duden.de/suchen/dudenonline consultato

                                                                          8
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‘pasta’, ‘antipasti’, ‘salami’, ‘grappa’, ‘pecorino’, che espressioni          the chef ’s special, John Benjamin Publishing Co., Amsterdam,
non attestate nei dizionari, ma evidentemente comprensibili                    pp. 3-51.
al segmento target di tali siti come ‘mangiare’, ‘buongiorno’,
‘casa’, ‘benvenuti’. Rimandando ad una ulteriore ricerca una                   Haug S. (2011), Die Integration der Italiener in Deutschland,
più approfondita analisi quantitativa delle stringhe di testo                  in Janz O. Sala R. (Eds.), Dolce Vita? Das Bild der italienischen Mi-
presenti nei siti, possiamo per il momento trarre le prime                     granten in Deutschland, Campus Verlag, Frankfurt, pp. 136-153.
conclusioni evidenziando come essi abbiano scelto una po-                      Möhring M (2011), Die italienische Gastronomie in der Bun-
litica di marketing indirizzata verso una specifica comunità,                  desdeutsche Wahrnehmung, in Janz O. Sala R. (Hg), Dolce
formata da coloro che amano l’Italia e ne conoscono e ap-                      Vita? Das Bild der italienischen Migranten in Deutschland, Cam-
prezzano sia i prodotti che il linguaggio specifico legato al                  pus Verlag, Frankfurt, pp.153-177.
consumo di essi.                                                               Möhring M. (2012), Fremdes Essen. Die Geschichte der auslän-
I siti di e-commerce si configurano quindi come porte dalle                    dische Gastronomie in der Bundesrepublik Deutschland Olden-
quali si accede al mondo italiano –si notino a questo propo-                   bourg Verlag, München.
sito le espressioni ‘buongiorno’, ‘casa’, ‘benvenuti’-. Elementi               Rieger M.A. (2012), Il sapore dell’Italia: i nomi delle marche
caratteristici di questo mondo sono il cibo, il buon clima, i                  pseudo italiane in Germania, L’analisi linguistica e letteraria, XX,
posti magnifici da visitare, un preciso stile di vita, che ruota               2, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, pp. 249-258.
intorno a concetti semplici, come la famiglia, il buon cibo, lo                Thoms U. (2011), From Migrant Food to Lifestyle Cooking: The
stare insieme. Si confermano quindi in questa ricerca quel-                    Career of Italian Cuisine in Europe available at: http://ieg-ego.
le caratteristiche di italianità che erano emerse in una pre-                  eu/en/threads/europe-on-the-road/economic-migration/ul-
cedente indagine imperniata sul consumo di cibo italiano,                      rike-thoms-from-migrant-food-to-lifestyle-cooking-the-ca-
come esso veniva raccontato nelle recensioni di ‘tripadvi-                     reer-of-italian-cuisine-in-europe (last accessed October
sor’ e nelle risposte ad un questionario somministrato ad                      2015).
un campione di circa 100 tedeschi: la centralità della famiglia                Wierlacher A. (2008), Kulinaristik Vision und Programm, in:
nel sistema sociale italiano, lo stile di vita semplice, rilassato e           Wierlacker A. and Benedix R. (Eds.), Wissenschaftforum Kuli-
accogliente che conducono gli italiani, la salubrità, freschezza               naristik, Lit Verlag, Berlin, pp. 2-8
e genuinità del cibo italiano.                                                 Wilson T. M (2006), Food, Drink and Identity in Europe:
                                                                               Consumption and the Construction of Local, National and
                                                                               Cosmopolitan Culture, in: Wilson T.M. (Ed.), Food, Drink and
Riferimenti bibliografici                                                      Identity in Europe, European Studies, Rodopi editions,Amster-
Foglio A. (2002) E-commerce e web marketing. Stretegie di web                  dam, pp.11-31
marketing e tecniche di vendita in internet, France Angeli, Milano.
Gerhardt C. (2013), Food and Language – language and food,
in Gerhart, C., Frobenius M., Ley S. (Eds), Culinary Linguistics: in copertina: immagine dal profilo Pinterest della Commis-
                                                                    sione Europea - #breadsofeurope
a luglio 2016

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L’integrazione multiculturale e
i diversi percorsi dell’istruzione
in Europa
di Flavia Cavaliere

RISE
NUMERO IV | 2016
CULTURA | LINGUA E LINGUE
CULTURA | LINGUA E LINGUE

Flavia Cavaliere                                                  In Europa, il nuovo scenario socio-politico ha generato
                                                                  un acceso dibattito sul multiculturalismo e sulla neces-
                                                                  sità, all’interno dei vari paesi, di confrontarsi con una
Co-Direttore Coordinamento di Settore                             realtà formativa interculturale.1 Parole come dialogo,
“Politiche linguistiche, glottodidattica e                        integrazione, multiculturalismo e interculturalismo – le
Multilinguismo” Centro Europe Direct LUPT                         ultime spesso usate, erroneamente, come sinonimi –
dell’Università degli Studi di Napoli Federico II                 risuonano continuamente. Tuttavia, proprio l’ insisten-
                                                                  za, ancor più pressante dopo i terribili eventi di Parigi,
                                                                  con cui si continuano ad evocare queste parole, sembra
Abstract                                                          averle ormai paradossalmente ridotte a dei mantra, o
                                                                  peggio, a delle vuote espressioni fonetiche prive ormai
In a world continuously experiencing socio-cul-
                                                                  di preciso significato. Probabilmente, alla stregua di un
tural, political and economic upheavals which
                                                                  mantra, indipendentemente dalla partecipazione attiva
have challenged traditional ways of life, inter-
                                                                  del soggetto che la pronuncia, l’auspicio è che la mera,
cultural integration has a major role to play
                                                                  ossessiva ripetizione del termine consenta la concreta
in promoting social cohesion and peaceful co-
                                                                  realizzazione/attuazione dello stesso. Cullandosi in tale
existence. In particular, intercultural education
                                                                  utopistica illusione, i sistemi educativi dei vari stati dell’
could/should make a significant contribution
                                                                  Unione Europea (UE) continuano a basarsi su differen-
to tolerant societies. Accordingly, the Coun-
                                                                  ti modelli. Fin dal suo momento fondativo,2 in nessun
cil of Europe has been developing different
projects with a particular focus on ‘what needs                   1
                                                                             D. Faas. (2010). Negotiating political identities: Mul-
to be done’ in Europe in order to encourage                       tiethnic schools and youth in Europe. Farnham: Ashgate; M.
dialogue between different cultures, while re-                    Barrett. (2012). Intercultural competence. EWC Statement
specting cultural and religious plurality (among                  Series, Second Issue, Oslo: European Wergeland Centre,
them EDUMIGROM, YIP-PEE and ACCEPT                                23-27. http://www.theewc.org/uploads/files/ONLINE%20
PLURALISM projects). Significant educational                      EWC%20Statement%20Series%202012.pdf.
difficulties for migrant pupils have also been                    2
                                                                             Nel Trattato sull’Unione Europea, firmato, come
taken into account, as shown by international                     noto, a Maastricht il 7 febbraio 1992, a riguardo dell’ Istru-
tests (PISA and PIRLS tests). These results re-                   zione in ambito europeo, gli Articoli 126 (comma1 e 2) e
present a challenge not only for education sy-                    127 (comma 2) così recitano:
stems, but for European societies as well, since                  Articolo 126. 1.“La Comunità contribuisce allo sviluppo di
they perpetuate exclusion and undermine so-                       un’ istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra
cial cohesion. Next EU steps are highlighted.                     Stati membri e, se necessario, sostenendo ed integrando
                                                                  la loro azione nel pieno rispetto della responsabilità degli
                                                                  Stati membri per quanto riguarda il contenuto dell’insegna-
                                                                  mento e l’organizzazione del sistema d’istruzione, nonché
                                                                  delle loro diversità culturali e linguistiche. 2. L’ azione della
                                                                  Comunità è intesa :— a sviluppare la dimensione euro-
                                                                  pea dell’istruzione, segnatamente con l’apprendimento e
                                                                  la diffusione delle lingue degli Stati membri ;— a favorire
                                                                  la mobilità degli studenti e degli insegnanti, promuovendo
                                                                  tra l’altro il riconoscimento accademico dei diplomi e dei
                                                                  periodi di studio ;— a promuovere la cooperazione tra gli
                                                                  istituti d’insegnamento;— a sviluppare lo scambio di infor-
                                                                  mazioni e di esperienze sui problemi comuni dei sistemi di
                                                                  istruzione degli Stati membri ;— a favorire lo sviluppo degli
                                                                  scambi di giovani e di animatori di attività socioeducative;
                                                                  — a incoraggiare lo sviluppo dell’istruzione a distanza. 3. La
                                                                  Comunità e gli Stati membri favoriscono la cooperazione
                                                                  con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali compe-
                                                                  tenti in materia di istruzione, in particolare con il Consiglio
                                                                  d’Europa.
                                                                  Articolo 127.[…] 2 . L’azione della Comunità è intesa :[…
                                                                  ]— a stimolare la cooperazione in materia di formazione
                                                                  tra istituti di insegnamento o di formazione professionale
                                                                  e imprese ; — a sviluppare lo scambio di informazioni e di
                                                                  esperienze sui problemi comuni dei sistemi di formazione
                                                                  degli Stati membri. http://europa.eu/eu-law/decision-ma-
                                                                  king/treaties/pdf/treaty_on_european_union/treaty_on_
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Grafico estrapolato da “L’integrazione scolastica dei bambini immigrati in Europa”: Persone di riferimento o strutture locali
responsabili dell’accoglienza e dell’orientamento degli alunni immigrati, istruzione generale (CITE1-3), 2007/08

testo europeo relativo all’istruzione, si richiamano possi-                    zione nella Comunità Europea’.5 Nondimeno, alcuni studiosi
bili auspici/aspettative di omogeneizzazioni dei vari sistemi                  sostengono che da allora i diversi tentativi di adottare cri-
educativi, a riprova che una tale prospettiva non sarebbe                      teri convergenti nel campo della formazione – tra cui rien-
probabilmente né auspicabile né raggiungibile (Papatsiba,                      trano naturalmente la ‘Dichiarazione congiunta dei Ministri
2003, p. 41). Tuttavia, numerose sono state negli anni le ini-                 competenti di Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia su:
ziative messe in atto per monitorare i vari sistemi educativi                  “L’armonizzazione dell’architettura dei sistemi di istruzione
in ambito europeo e elaborare percorsi formativi almeno                        superiore in Europa”, seguita dal notorio ‘processo di Bolo-
tendenzialmente convergenti.3 La prima relazione a riguar-                     gna’6 – abbiano paradossalmente accentuato la disparità tra
do, intitolata «Per una politica comunitaria dell’istruzione»,
comunemente nota anche come il ‘Rapporto Jeanne’,4 ven-                        5
                                                                                           Nel gennaio 1973 la Commissione delle Comunità
ne ufficialmente presentata nel febbraio 1973 e rappresen-                     Europee prese formalmente la decisione di includere l’istru-
terà in futuro un forte stimolo intellettuale nel dibattito                    zione fra le materie di propria competenza e l’anno successivo
sulle possibili aree di intervento. Da allora in poi, i problemi               Ralf Dahrendorf, allora il primo commissario responsabile della
dell’istruzione faranno parte del dialogo all’interno delle                    ricerca, scienza ed istruzione, sottopose per conto della Com-
Comunità. Le sue proposte evocano la promozione della                          missione al Consiglio dei Ministri della Comunità una ampia co-
“dimensione europea dell’istruzione”, l’equivalenza dei gra-                   municazione dal titolo «L’istruzione nella Comunità europea», in
di degli studi secondari, lo sviluppo di un’educazione per                     cui si elencavano alcune aree di intervento prioritario, fra cui la
tutta la vita e, infine, l’insegnamento delle lingue. La secon-                promozione della cooperazione fra istituzioni di istruzione supe-
da relazione, risalente al marzo del 1974, sotto il mandato                    riore e il riconoscimento accademico dei periodi di studio com-
del filosofo e sociologo anglo-tedesco Ralf Dahrendorf, ha                     piuti all’estero. La Commissione, sotto l’influenza di Dahrendorf,
introdotto il progetto di un piano d’azione dal titolo ‘Educa-                 abbandonò il principio dell’armonizzazione, precedentemente
                                                                               evocato, e sancì alcuni capisaldi che ancor oggi rimangono validi.
european_union_it.pdf. Cfr. anche B. Batelaan, e F. Coomans                    Il primo è il diritto di tutti gli europei all’istruzione; il secondo
(1999). The International Basis for Intercultural Education Including          è l’importanza attribuita al mantenimento della diversità e del
Anti-Racist and Human Rights Education. Maastricht: UNESCO,                    carattere particolare del sistema di istruzione di ciascuno degli
International Bureau of Education (IBE) and the Council of Eu-                 stati membri; il terzo è l’attribuzione delle responsabilità in ma-
rope.                                                                          teria di istruzione a ciascuno degli Stati membri.
3
          R. Dale and S. Robertson (Eds). (2009). Globalisation and            6
                                                                                          La ‘Dichiarazione congiunta dei Ministri competenti’ di
Europeanisation in Education. Oxford: Symposium Books.                         Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia su “L’armonizzazione
4
           La relazione fu messa a punto da un gruppo di lavoro                dell’architettura dei sistemi di istruzione superiore in Europa”
composto da trentacinque esperti nel settore dell’istruzione                   fu pronunciata a Parigi presso la Sorbona, nel maggio 1998 per
e presieduto da Henry Jeanne, allora ex ministro per l’Istruzione              il testo integrale si veda il sito http://www.edscuola.it/archivio/
del Belgio, nominato dalla Commissione Europea nel luglio 1972.                norme/varie/sorbona.html) e fu poi seguita dal noto ‘proces-

                                                                          12
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i vari sistemi europei, piuttosto che condurre ad una mag-                      in termini sia quantitativi che qualitativi, le ricadute delle
giore omogeneizzazione (Musselin, 2005). Altri, addirittura,                    diverse politiche europee in ambito di formazione intercul-
ritendo ancora valida l’accusa che l’ «UE ‘still adheres to some                turale,10 e la percezione/accettazione delle differenze reli-
of the key components of the nationalist discourse it seeks to                  giose e culturali e il loro impatto all’interno del sistema edu-
evade» (Hansen, 1998, p. 15), adombrano il pericolo che le                      cativo.11 Anche altri programmi specifici dell’UE all’interno
disomogeneità che emergono dal confronto tra i percorsi                         del Sesto e del Settimo Programma Quadro per la ricerca
formativi dei vari paesi europei non sempre garantisca a                        (generalmente indicati rispettivamente FP6 and FP7), tra
tutti, in particolare ai giovani (e)migranti7, le stesse potenzia-              cui EDUMIGROM12, YIP-PEE13 and ACCEPT PLURALISM14,
lità e possibilità8. In un tale scenario diverse ricerche sono                  sono stati finalizzati a valutare se, e in che misura, i cittadini
state mirate proprio all’analisi dei fattori che influenzano il                 extracomunitari riescono realmente ad integrarsi nella so-
rendimento scolastico dei giovani (e)migranti e all’individua-                  cietà europea, e soprattutto quali scelte politiche e strategie
zioni di possibili strategie per favorire la loro integrazione                  in campo educativo possono promuovere la tolleranza e l’
tanto in ambito scolastico quanto, più ampiamente, nel tes-                     inclusione sociale. Sempre in tale ottica, nel 2008, dichiarato
suto sociale.9Altri studi sono stati condotti per analizzare,                   formalmente Year of Intercultural Dialogue, il Consiglio d’Eu-
                                                                                ropa ha redatto un ‘Libro Bianco’ o White Paper15, volto a fa-
so di Bologna’. Cfr. G. Neave. (2003). The Bologna Declaration:
Some of the Historic Dilemmas Posed by the Reconstruction of                       (Brussels, EACEA) http://eacea.ec.europa.eu/education/eury-
the Community in Europe’s Systems of Higher Education. Edu-                     dice/documents/thematic_reports/101IT.pdf; ed Eurydice 2009
cational Policy, 17(1), 141-164.                                                - Integrating immigrant children into schools in Europe: Measures to
7
             Le ondate di immigrazione che negli ultimi trent’anni              foster communication with immigrant families and heritage language
hanno investito, e purtroppo continuano ad investire, in quantità               for immigrant children.(http://www.indire.it/eurydice/content/in-
crescente, l’UE, hanno posto, tra i vari problemi, anche la questione           dex.php?action=read_cnt&id_cnt=14915 );Education at a Glance
di come definire chi, sia pur per diversi motivi, ma tuttavia sempre            2011: OECD Indicators (http://www.oecd.org/education/school/
di (estremo) disagio, è costretto a lasciare il proprio paese ed a              educationataglance2011oecdindicators.htm); e le ricerche sulle
trasferirsi, temporaneamente o definitivamente, in nazioni in cui le            precoci differenze cognitive riscontrabili tra bambini cresciuti in
condizioni e le opportunità di vita si prospettano migliori. Useremo            famiglie abbienti rispetto a bambini cresciuti in famiglie depriva-
il termine (e)migrante, con la e in parentesi, precisando quanto se-            te (N. Biedinger et al.,2008; J. Heckmann, 2008; D. Nusche, 2009).
gue: il termine ‘migrante’ [part. pres. del verbo migrare - ossia colui         10
                                                                                            Particolarmente interessanti a tale riguardo sono gli
che migra, che si sposta verso nuove sedi] – è iperonimo di emi-                studi realizzati da J.W. Schofield, 2006; J. Garreta Bochaca, 2006
grato e di immigrato. Nell’ Ottocento, tuttavia, il termine migrante            e J.S. Gundara & S. Jacobs, 2000.
ed emigrante venivano usati indistintamente, mentre nel corso del               11
                                                                                             Per ulteriori approfondmenti, J. Keast (ed.), 2007; T.
Novecento, l’emigrante [part. pres. del verbo emigrare - ossia co-              Knauth et al ., 2008; I. ter Avest, 2009; P.Valk et al ., 2009; R. Jack-
lui che emigra, che espatria, temporaneamente o definitivamente,                son, 2007, 2010; H. Leganger-Krogstad, 2011;
a scopo di lavoro] ha più specificamente indicato il soggetto dei               12
                                                                                            Obiettivo del progetto ‘Ethnic differences in education
grandi flussi migratori dall’Italia verso altri Paesi e poi, soprattutto        and diverging prospects for urban youth in an enlarged Europe’
nel secondo dopoguerra, di quelli all’interno dell’Italia, in particolare       (EDUMIGROM), i cui esiti finali sono risultati tutt’altro che in-
dal Sud del paese verso il Nord. Nel termine e-migrante il prefisso             coraggianti, era misurare l’influenza delle differenze etniche a
etimologico latino ex – sottolinea il distacco dal paese d’origine e            livello di istruzione, valutando in particolare, in contesti urbani
conseguentemente, a causa del precipitato storico che si è sedi-                multietnici, le divergenze di prospettive future tra i giovani ap-
mentato nell’uso della parola, ad esso si associa l’idea di un’identità         partenenti a minoranze etniche rispetto a quelle dei loro coeta-
segnata dal disagio del distacco, e l’implicita allusione alle difficoltà       nei europei. http://www.edumigrom.eu/
connesse all’integrazione nella nuova realtà di vita. Negli ultimi de-          13
                                                                                            The Young People in Public Care Pathways to Education in
cenni, il sostantivo ‘migrante’ si è progressivamente sostituito a ‘im-         Europe (YiPPEE project) dal gennaio 2008 al dicembre 2010 ha coin-
migrato’. Nell’uso comune, tuttavia, con migrante si tende ad identi-           volto ricercatori di istituti universitari di 5 paesi: Danimarca (Danish
ficare soltanto la persona più disperata, quella che affronta il viaggio        School of Education, University of Aarhus); Ungheria (Institute for
di trasferimento, i cosiddetti ‘viaggi della speranza’ sulle famigerate         Social Policy and Labour); Spagna (the Research Institute on Qua-
‘carrette del mare’. In realtà, la maggior parte dell’immigrazione av-          lity of Life, University of Girona); Svezia (the Departments of So-
viene attraverso i confini terrestri e soltanto occasionalmente con             cial Work and Education, Göteborg University) ed Inghilterra (the
esiti tragici. Nel termine migrante, nondimeno, il participio presente          Thomas Coram Research Unit, Institute of Education, University
che sta alla base del sostantivo, meglio connota la ricerca di una              of London). Attraverso sondaggi somministrati a gruppi di studenti
sistemazione stabile, che spesso include più tappe e non sempre un              universitari di età compresa tra 19-21 il progetto si prefiggeva tra
approdo definitivo.                                                             i suoi scopi primari di identificare le condizioni che, all’interno dei
8
           Per un approfondimento, tra le tante pubblicazioni sul               diversi sistemi europei in ambito sanitario ed educativo, facilitano
tema, si veda R. Koopmans, et al. (2005). Contested citizenship: Im-            o eventualmente ostacolano il proseguimento del percorso forma-
migration and cultural diversity in Europe. Minneapolis: University             tivo una volta concluso quello obbligatorio. http://tcru.ioe.ac.uk/
of Minnesota Press; C. Caulfield et al. (2005). The Transition to               yippee/Portals/1/Final%20Report%20of%20the%20YiPPEE%20
Secondary School: the experiences of black and minority ethnic young            Project%20-%20WP12%20Mar11.pdf
people. Glasgow: Glasgow Anti Racist Alliance.                                  14
                                                                                            http://accept-pluralism.eu/Home.aspx
9
            Si vedano, a tal proposito i Rapporti Eurydice 2004 -               15
                                                                                            I “White Papers” sono documenti stilati per fornire in-
Integrating immigrant children into schools in Europe                           formazioni e/o avanzare piani d’azione riguardo a specifiche aree

                                                                           13
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© European Union , 2015 / Source: EC - Audiovisual Service / Photo: Mario Laporta

vorire una politica d’intervento a lungo raggio per promuo-           Intercultural Dialogue”,17 rivolto essenzialmente a responsabi-
vere il dialogo interculturale sia all’interno dell’Europa che        li di vari ambiti politici – a livelli locali, regionali e nazionali –
tra l’Europa stessa ed i paesi confinanti.16 Il “White Paper on       mirava a fornire linee guida e strumenti analitici e metodo-
                                                                      logici per promuovere il dialogo interculturale, considerato
politiche. La denominazione ed il concetto stesso di White Paper uno strumento fondamentale, irrinunciabile per aspirare ad
ha origine nella prassi parlamentare inglese della prima metà del un equilibrio tra le differenze (quando non vere e proprie
ventesimo secolo, laddove tale tipo di documento era rilegato divergenze) e promuovere la coesione sociale. In tale ottica
in carta bianca piuttosto che nella consueta copertina in carta si ribadiva la necessità di: rafforzare valori universali quali
azzurra. Pochi sono i White Papers pubblicati finora dal Consiglio democrazia, diritti umani e il concetto dello Stato di Diritto;
d’Europa: tra i più incisivi ricordiamo quello risalente al 2000,
                                                                      insegnare e apprendere, in un continuo interscambio, com-
il “White Paper on the protection of the human rights and dignity
                                                                      petenze interculturali; creare spazi che potessero favorire
of people suffering from mental disorder, especially those placed as
involuntary patients in a psychiatric establishment” e quello emesso
                                                                      il dialogo interculturale; sostenere il dialogo interculturale
nel 2003, il “White Paper on the principles concerning the legal con- a livello internazionale. Perseguendo le stesse finalità, , nel
sequences of parentage”.                                              2009 la Commissione Europea, sebbene in una prospettiva
16
          Cfr. Council of Europe. (2008a). ‘Recommendation
CM/Rec(2008)12 of the Committee of Ministers to member                         17
                                                                                         Council of Europe. (2008). White paper on intercultu-
states on the dimension of religions and non-religious convi-                  ral dialogue: ‘Living together as equals with dignity’. Strasbourg:
ctions within intercultural education’.                                        Council of Europe Publishing.

                                                                          14
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più specificamente attinente alla formazione ha poi pubbli-                     Paper, ai fini di una reale coesione del tessuto sociale, non
cato il ‘Libro Verde’ o Green Paper su ‘Migration and mobility:                 solo favorire l’apprendimento della lingua del paese ospi-
Challenges and opportunities for EU education systems’,18 con                   tante da parte dell’(e)migrante, ma anche, al tempo stesso,
cui l’UE ha tentato di rispondere, almeno in ambito edu-                        preservare e promuovere la conoscenza di lingua/e e costu-
cativo, ad alcune delle grandi sfide legate alle sempre più                     mi dei paesi d’origine degli (e)migranti come modalità per
diffuse differenze culturali. Come risulta da tale documento,                   rispettare l’Altro, richiamandosi dunque a quanto già soste-
infatti, nella maggior parte degli stati membri, il 15% degli                   nuto nel White Paper on Intercultural Dialogue. Nella parte
alunni proviene da paesi stranieri, mentre in specifiche aree                   introduttiva si evidenzia inoltre che, sebbene ai vari stati
urbane come Rotterdam, Birmingham, Bruxelles o Vienna,                          membri sia lasciata piena autonomia in materia di istruzione,
addirittura metà della popolazione scolastica è di origine                      la coincidenza tra differenza linguistica/culturale (rispetto al
straniera. Sono poi anche riportati dati emersi nell’ambito                     paese ospitante) e lo svantaggio socio-economico rappre-
di diversi studi, tra cui Programme for International Student                   senta una sfida comune a tutti paesi europei. La Risoluzione
Assessment (PISA)19 e Progress in International Reading Literacy                del Parlamento europeo del 2 aprile 2009 sull’istruzione
Study (PIRLS)20, da cui risulta inequivocabilmente che                          per i figli dei migranti tra i vari provvedimenti “chiede che
• i giovani (e)migranti raggiungono un rendimento scola-                        le scuole con un’elevata percentuale di bambini immigranti
stico inferiore ai loro coetanei europei e in alcuni paesi, tra                 siano dotate del personale adeguato e delle strutture ne-
cui anche la Germania, gli (e)migranti di seconda genera-                       cessarie per gestire la sfida posta da classi eterogenee e
zione conseguono addirittura voti inferiori rispetto a quelli                   consentire loro di offrire un insegnamento di qualità; […]
conseguiti dagli (e)migranti di prima generazione                               chiede alla Commissione e al Consiglio di avviare un dialogo
• esiste una notevole disparità tra i vari paesi membri                         tra gli Stati membri nel quadro del metodo aperto di co-
dell’UE nella capacità di fronteggiare le differenze.                           ordinamento aperto al fine di scambiare migliori pratiche e
Nel documento si sottolinea infatti che, sebbene la diver-                      sviluppare un’agenda comune volta ad affrontare le lacune
sità sia una risorsa, sono tuttavia necessarie delle (specifi-                  nell’istruzione degli immigranti.22
che) competenze, perché essa sia riconosciuta e valorizzata                     Più recentemente, nella Comunicazione della Commissione,
come tale. Fondamentale in tal senso risulta la preparazione                    del 3 marzo 2010, intitolata «Europa 2020: Una strategia
del docente nel fronteggiare/condurre il dialogo intercultu-                    per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva», più
rale.21 Risulta dunque fondamentale, recita ancora il Green                     nota come ‘Europa 2020’23, tra le varie strategie pianificate,
                                                                                per quanto concerne l’ambito educativo si intravede una
18
           The Green Paper and the results of the public con-                   crescente, reale, tendenza alla cooperazione tra i vari stati
sultation.     http://cor.europa.eu/en/Archived/Documents/3e-                   membri, e volontà di favorire percorsi di reale integrazione
46ba55-d6b4-45f8-9969-fdf556f1ee22.pdf                                          delle minoranze attraverso le politiche educative. L’inclu-
                                                                                sione della stessa istruzione tra i cosiddetti cinque obiettivi
19
           Il Programme for International Student Assessment (PISA)             quantitativi da realizzare entro la fine del 2020,24 autorizza
– ossia il ‘Programma per la valutazione internazionale dell’allie-
vo’ – è un’ indagine internazionale promossa dall’OCSE nata con                 22
                                                                                         European Parliament resolution of 2 April 2009 on
lo scopo di valutare con periodicità triennale il livello di istruzio-          educating the children of migrants (2008/2328(INI)) http://
ne degli adolescenti dei principali paesi industrializzati. L’ultimo            www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEX-
sondaggio è stato condotto nel 2012 ed ha coinvolto 65 paesi                    T+TA+P6-TA-2009-0202+0+DOC+XML+V0//EN.
e 510,000 studenti. http://www.oecd.org/pisa/home/. Si veda an-
che quanto pubblicato dall’ Organisation for Economic Cooperation               23
                                                                                          Varata nel 2010, come noto, ‘Europa 2020’ è la strate-
and Development nel 2006: ‘Where immigrant students succeed: a                  gia decennale per la crescita e l’occupazione varata dall’Unione
comparative review of performance and engagement in PISA 2003’.                 europea con la finalità di superare le difficili contingenze econo-
20
           Tale studio ha effettuato un monitoraggio sui progres-               miche di molti paesi anche attraverso la creazione di condizioni
si nella capacità di lettura – da intendersi nel più ampio senso                per una crescita ed uno sviluppo più intelligente, sostenibile e
di capacità di analizzare/interpretare il testo scritto – su cam-               solidale. http://ec.europa.eu/europe2020/europe-2020-in-a-nut-
pioni di allievi della scuola elementare (o equivalente in ambito               shell/index_en.htm.
internazionale). I risultati di questo sondaggio sono riportati e
valutati in più ampia prospettiva europea ed americana, anche                   24
                                                                                           L’UE si è data cinque obiettivi quantitativi da realizzare
da Jim Cummins, una delle figure più accreditate nel panora-                    entro la fine del 2020. Tali obiettivi, oltre l’istruzione, riguardano
ma accademico mondiale nel campo della formazione bilingue e                    l’occupazione, la ricerca e sviluppo, il clima e l’energia, l’istruzio-
dell’ acquisizione della seconda lingua (J. Cummins. (2012). The                ne, l’integrazione sociale e la riduzione della povertà. A questi
intersection of cognitive and sociocultural factors in the deve-                obiettivi si affiancano sette iniziative prioritarie che tracciano
lopment of reading comprehension among immigrant students.                      delle linee guida entro cui l’UE e i governi nazionali agiscono in
Reading & Writing, 25 (8), 1973 – 1990).                                        sinergia per realizzare le priorità di Europa 2020, ossia l’inno-
21
           Cfr. anche M. Blair et al. (1998). Making the Difference:            vazione, l’economia digitale, l’occupazione, i giovani, la politica
teaching and learning strategies in successful multi-ethnic scho-               industriale, la povertà e l’uso efficiente delle risorse. Partico-
ols. Research Report number RR59. London: Department of                         larmente rilevante nell’ambito del percorso educativo appare
Education and Employment.                                                       l’iniziativa Youth on the move, che mira soprattutto a migliorare
                                                                                l’efficienza dei sistemi d’istruzione, favorire l’apprendimento non

                                                                           15
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