Meteoriti Italia Notizie - Aprile-Maggio 2016
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Meteoriti Italia Notizie
Aprile-Maggio 2016
SOMMARIO:
Messaggio dalla redazione: pg 2
Le misteriose Ureiliti ed altro (C. Mariani) : pg 3-9
Pietre dal Cielo (A. Petriccione) : pg 10-11
Altri ritrovamenti a Stubenberg (Pavel Spurny) : pg 11-21
Situazione Monitoraggio Bolidi in Europa. Aggiornamento: pg 22-23
Assemblea Soci Meteoriti Italia : pg 24-27
1Messaggio dalla redazione banco. Antonello, oltre a vendere minerali ,
offre la possibilità di visionare, a solo scopo
Cari amici, come vi avevo anticipato, da didattico, le meteoriti della sua collezione.
questo numero (aprile-maggio 2016) il Come Socio di Meteoriti Italia, organizza
Notiziario uscirà ogni due mesi. Questo molte conferenze e, ma di questo troverete
cambiamento è temporaneo e si è reso più avanti un suo articolo, il mese scorso, a
necessario perché, con gli impegni di Limone sul Garda, ha organizzato anche una
Meteoriti Italia nel periodo primavera-estate, mostra di meteoriti. Bravo e Grazie.
non troviamo più il tempo necessario per Noi siamo stati impegnati principalmente in
imbastire un Notiziario che sia almeno presentazioni nelle scuole dove, per
presentabile. Inoltre, sebbene non ancora ottimizzare le risorse, abbiamo deciso di
ufficializzata, è nata una collaborazione con concentrarci nella fascia di studenti compresa
un ente istituzionale dedicato allo studio tra IIIᵉ medie e Iᵉ superiori. Alcune
delle meteoriti e, il minimo che possiamo presentazioni sono state fatte presso Circoli
fare, è assicurare a questa prestigiosa Culturali ed Università della Terza Età però,
Istituzione un Notiziario adeguato per poter anche nel periodo fine inverno-inizio
ospitare i contributi scientifici e operativi che primavera, per motivi logistici, la nostra zona
condividerà con noi. A questo proposito, operativa non può andare oltre le province di
stiamo anche cercando di cambiare l’aspetto Belluno, Treviso, Trento , Vicenza, Pordenone
del Notiziario. Gli esperti (per me, ignorante, Sono iniziati i lavori preparatori per la mostra
qualsiasi persona che capisca qualche cosa di di meteoriti che quest’anno si terrà ad
sistemi informatici è un esperto), mi stanno Agordo, nel Museo Geologico Mineralogico
consigliando di usare “Publisher 2007”. Chi di delle Dolomiti Agordine, dove è conservata
voi ha qualche dimestichezza con questo la Barcis, la “nostra” SUPERSTAR.
programma, per favore mi contatti con Per questo avvenimento, che ci serve a
consigli e suggerimenti che ci aiutino a completare il ciclo di mostre di meteoriti,
raggiungere lo scopo. Grazie. dedicate alla Barcis, che ci ha già portati
Naturalmente, adesso più che mai, abbiamo prima a Barcis e poi a Pordenone, abbiamo
bisogno di collaboratori per la redazione e organizzato anche un concorso con gli
spero che presto si aggiungano moltissimi studenti agordini (IIIᵉ medie e Iᵉ superiori)
nomi a Claudio, Patrizia, Antonello e per la preparazione del bozzetto che
pochissimi altri che ci aiutano in questo bello, utilizzeremo per pubblicizzare la
spero utile e, per il tempo richiesto, senza manifestazione. I lavori prodotti sono molto
dubbio gravoso compito. belli e saranno esposti nei locali della mostra.
Oltre all’assemblea annuale,di cui vi parlerò Sta andando avanti bene il progetto del sito
più avanti, desidero aggiornarvi su quanto è Internet invece c’è un rallentamento sul
successo in questi due ultimi mesi. numero dei nuovi iscritti e non so se, per fine
Innanzi tutto voglio segnalarvi le attività di anno, raggiungeremo i programmati 100
Antonello che, contribuisce con successo al Soci. Adesso è giunta finalmente l’ora di
reclutamento di nuovi Soci in Lombardia e parlare di meteoriti pertanto, ringraziandolo
pubblicizza Meteoriti Italia in tutte le mostre per il suo continuo supporto, lascio lo spazio
di Minerali dove è presente con un suo a Claudio che ci parlerà delle Ureiliti.
2Le “misteriose” Ureiliti
Le Ureiliti sono Meteoriti di una tipologia
piuttosto strana e abbastanza rara, diversa da
tutte le altre appartenenti al gruppo principale
delle Acondriti, dalle quali deriva.
La capostipite delle Ureiliti, da cui ha preso nome
il sottogruppo, cadde verso la fine del XIX secolo,
nel 1886, vicino ad una fattoria situata nei pressi
del villaggio di Novo Urei nella Russia centrale.
Meteorite Novo Urei, sezione di fetta (da Internet)
Tre pietre frammentate da un unico corpo
principale avevano toccato terra e due di queste
furono subito recuperate dagli abitanti del
villaggio. Una delle tre pietre del peso di 1,9 kg, La massa superstite della Meteorite di Novo Urei
l’unica oggi conservata, fu recuperata sulla riva fu distribuita per studio o per collezione, in
sinistra del fiume Alatyr a Karamzinkar; un’altra diversi centri mondiali per lo studio e raccolta
sulla sponda destra dello stesso fiume a Petrovka, delle Meteoriti ; questi i campioni conservati
ma questa fu poi perduta; infine un terzo della Meteorite secondo il Catalogo delle
campione non recuperato cadde in una palude a Meteoriti di Monica Grady , la distribuzione
sud della fattoria di Novo Urei, anche questa mondiale è la seguente : la massa principale è
pietra quindi si perse; così che ad oggi il riportata come conservata presso l’ Istituto del
campione di 1,9 Kg è l’unico conservato intero, Museo delle Miniere di Leningrado , un secondo
anche se come vedremo venne suddiviso in pezzo , il secondo più grande conservato quotata
frammenti ed inviati per studio o collezione a 481.3 grammi è presso l' Accademia delle
presso alcuni Istituti mondiali. Scienze di Mosca , lo Smithsonian Institut USNM
ne detiene un campione di 83 grammi , mentre
55 grammi sono nel Museo di Storia Naturale di
Vienna , il Field Museum di Chicago ne conserva
36 grammi e altri 34 grammi sono nel Museo di
Storia Naturale di Parigi , il AMNH americano a
New York ne detiene 10 grammi , il Museo di
Berlino 4,1 grammi e l' ultimo piccolo campione
di quasi 2 grammi , per la precisione 1,9 grammi ,
si trova nella Collezione Vaticana di Meteoriti
situata all’ interno dell’ Osservatorio Astronomico
di Castel Gandolfo (Roma) , il cui complesso
edilizio è adibito anche a residenza estiva dei Papi
. Tutto il grande edificio è situato sul bordo del
cratere vulcanico riempito dal lago ad oltre 400
metri s.l.m. , dove sorge anche la cittadina di
Meteorite Novo Urei, frammento con crosta (da Albano , disposta lungo la cresta dell’ antico
Internet) cratere vulcanico semi estinto .
3Questo materiale nero di Carbone che è in realtà
della Grafite, è un esempio del polimorfismo del
Carbonio; infatti il Diamante e la Grafite sono
Le Ureiliti non sono tra le più rare Meteoriti nell’ entrambi costituiti da atomi di Carbonio, ma
ambito delle Acondriti asteroidali, occorre però presentano struttura cristallina e proprietà
notare che qualche testo inserisce le Ureiliti tra le chimico-fisiche differenti ; in pratica la Grafite è
PAC Acondriti primitive , infatti come numero di un prodotto di bassa pressione del Carbone,
campioni recuperati tra caduti e trovati , secondo mentre la Lonsdaleite, chiamata anche
il Meteoritical Bullettin , sono al secondo posto "Diamante esagonale” quello che è presente a
dopo le Eucriti, seguite da Diogeniti, Howarditi, volte nelle Ureiliti , è un prodotto di alta
Aubriti e le altre ancor più rare Brachiniti , per pressione del Carbonio e si trova spesso negli
alcuni anche queste inserite tra le PAC , ed Angriti interstizi di alcune Ureiliti ; infatti i primi (nano)
; Diamanti sono stati scoperti , nel 1888 , proprio
nella Meteorite Novo Urei.
Nel corso degli ultimi 20 anni i campioni di Ureiliti
recuperati in tutto il mondo ammontano a 416
esemplari , dei quali però circa la metà sono stati
trovati in diverse zone dell’ Antartide e quindi
non accessibili al collezionismo privato .
Le Ureiliti sono, a loro vantaggio come tipologia ,
assolutamente un unico e anomalo sottogruppo
ed hanno poco in comune con tutte le altre
Acondriti ; sono infatti delle rocce di natura ignea
composte da Olivina , Clinopirosseno (Pigeonite) ,
metallo Ferro-Nichel e Solfuro di Ferro (Troilite) .
Tre principali tipi di Ureiliti sono stati riconosciuti
dai ricercatori :
- Olivina – Pigeonite ,
- Olivina - Ortopirosseno
- Ureiliti Monomitiche o Polimitiche .
La maggior parte delle Ureiliti sono quasi
completamente prive di Feldspato, ma la
caratteristica principale ed unica delle Ureiliti,
che le fanno apparire come le più interessanti e
strane tra le Acondriti, è la presenza di nero
Carbone nella varietà Grafite, opaco materiale
che riempie gli interspazi tra i grani dei minerali.
Fase di formazione della Lansdaleite il
La Grafite si forma in rocce metamorfiche
“Diamante esagonale” (da Internet)
derivate da materiali carboniosi o da rocce
basaltiche oppure in filoni idrotermali , quindi ha
una origine molto avvincente per essere presente
in una Meteorite .
4Mineral: Lonsdaleite : C scoperta per la prima volta nel 1967 appunto
nel Meteor Crater dell’Arizona. In seguito è
stata trovata anche in altri siti di impatti
meteoritici .
Comments: B) A Reflected light photograph
of lonsdaleite and unidentified Occorre precisare che non tutte le Ureiliti
polymorph (New Phase) with contengono questi nano Diamanti , bensì
lead comtamination. solamente quelle che nel corso della loro
evoluzione hanno subito pesanti variazioni di
A) synchrotron X-ray diffraction, pressione e temperatura come nel caso di impatti
imaging and X-ray fluorescence che hanno trasformato il Carbone appunto in
fine-scale mapping of the nano Diamanti ( n.b. il “nano” , come unità di
different phases. (ESRF 2003 misura , corrisponde a un miliardesimo di
highlights). grammo ) ; tutte le altre Ureiliti che si sono
mantenute inalterate nel tempo , cioè senza
Location: Shocked gneisses from the
avere subito metamorfismo da impatto ,
Popigai Crater, Russia.
contengono solo Grafite e sono probabilmente
per la scienza le più importanti perché’ rimaste
intatte fin dalla loro origine .
Tabella di commento della fase di formazione Posta sotto illuminazione , una fetta di poco
della Lansdaleite (da Internet) spessore di Ureilite , presenta zone scure e
opache esteticamente poco interessanti ,
La presenza di questo polimorfo del alternate però a zone spettacolari per colore e
Carbonio, chiamata Lansdaleite, che si trasparenza per la presenza di Olivina e Pigeonite
genera ad alta pressione, suggerisce situate nei diversi orientamenti dei cristalli ; come
fortemente che alcuni di questi particolari aspetto generale assomigliano alle più famose
Meteoriti hanno subito urti violenti sufficienti Pallasiti .
per trasformare, per pressione e
temperatura, la Grafite in Diamante, per la Questi "brutti anatroccoli neri”, così definiti in
verità si parla di nano Diamanti. La gergo, delle Acondriti, sono le più belle di questo
Lonsdaleite è stata scoperta sotto forma di gruppo se appunto tagliate in fini sezioni, ma
cubi, cubo-ottaedri, di circa 0,7 mm ricoperti anche in sezioni più spesse quando non mostrano
di Grafite. Gli atomi di carbonio sono disposti trasparenza, mantengono inalterato tutto il loro
nella Lonsdaleite in una struttura esagonale, fascino per la presenza della Grafite, un minerale
da qui la definizione di Diamante esagonale, accessorio presente anche in alcune Meteoriti
simile a quella della Grafite, minerale dal metalliche e nelle Condriti Carbonacee, ma non
quale deriva. nelle Acondriti, tranne appunto che nelle Ureiliti.
La Lonsdaleite si origina anche dall' impatto Le Ureiliti possono essere divise in due
sulla Terra di meteoriti contenenti Grafite, sottocategorie: monomitiche e polimitiche.
infatti è stata trovata in natura nei luoghi di
impatto di essi, come nel Meteor Crater. La Le Ureiliti monomitiche presentano grani di
Grafite contenuta nel Meteorite, come quello olivina solitamente più abbondanti del Pirosseno,
che ha prodotto il Meteor Crater in Arizona, a al contrario le polimitiche presentano una
causa dell’altissima pressione e temperatura, mistura di composizione differente e più
si è trasforma in Diamante, ma ha conservato complessa.
la struttura esagonale della Grafite; fu
5L’ asteroide o il pianeta che dà origine alle Ureiliti
è pressoché sconosciuto, qualche gruppo di
queste meteoriti Ureiliti potrebbero provenire,
secondo alcuni scienziat,i da un oggetto molto
massiccio come ad esempio Marte, Luna o Vesta,
ma finora non è stato identificato con sicurezza
nessun oggetto genitore.
Notizia dell’ ultimo momento , tratta da “Le
Scienze” Marzo 2016 , è che la superficie di
Mercurio , nelle sue zone scure , risulterebbe
ricca di Grafite , quindi in teoria alcune Ureiliti
potrebbero , a seguito di impatti su Mercurio ,
provenire da questo Pianeta .
Piccola sezione di 1,1 grammi con dimensione di
http://www.lescienze.it/news/2016/03/08/news/
circa 3,5 x 2 cm, della Ureilite NWA7111 in luce
carbonio_superficie_scura_mercurio-3005472/
naturale (Cortesia del proprietario Franco
Altro fattore un po’ anomalo, particolare, di Vignato)
queste Meteoriti Ureiliti riguarda il peso totale
caduto o trovato a terra, infatti dei 416 esemplari
recuperati, solo una manciata superano di poco i
10 chilogrammi, per il resto la gran massa delle
Ureiliti recuperate risulta essere di pochi grammi
e decine di grammi, ben al di sotto del singolo
chilogrammo e pochi altri esemplari sono
compresi tra il chilogrammo e i 10 Kg, questo
dimostra la loro rarità in ambito planetario.
Nelle foto possiamo osservare alcune immagini
della famosa Meteorite Novo Urei , oltre a
campioni sezionati della Ureilite NWA7111
trovata in Marocco nel 2011 e analizzata presso l’
MSP di Prato che ne detiene poco meno di 13 Ureilite NWA7111, piccola sezione di 0,40
grammi . grammi lato destro (Collezione personale) ex
La grande sezione di 5,5 grammi e la piccola fetta Franco Vignato
di 0,40 grammi appartengono alla mia collezione
personale , mentre la sezione di 1,1 grammi
semitrasparente ripresa in luce naturale e in
quella trasmessa in trasparenza per far risaltare
le Olivine , oltre alla massa principale , appartiene
all’ amico collezionista di Meteoriti : Franco
Vignato di Verona ; ma entrambi i due miei
campioni in foto , più la fetta di 1,1 grammi , oltre
al resto quasi totale di tutta la massa in foto
trovata della NWA7111 , che e’ di soli 59 grammi ,
proviene dal proprietario Franco Vignato .
6La stessa piccola sezione di 1,1 grammi della
Ureilite NWA7111 in luce trasmessa per far
risaltare i cristalli di Olivina in essa contenuti.
(Cortesia del proprietario Franco Vignato)
Ureilite NWA7111, piccola sezione di 0,40
grammi lato sinistro (Collezione personale)
ex Franco Vignato
Due foto del magnifico cristallo intatto di Olivina
al centro delle due foto, per fortuna presente nel
bordo esterno della fetta, situato sulla parte alta
a destra della fetta intera di 5,5 grammi della
prima foto e rimasto indenne al taglio. Misura
apparente ad occhio 1,5 / 2 mm.
Meteorite Ureilite NWA7111, Olivina ripresa a
10x (Collezione personale) ex Franco Vignato
Grande sezione di 5,5 grammi della Ureilite
NWA7111 (Collezione personale). Foto
cortesemente inviata dall’ ex proprietario Franco
Vignato.
7Massa principale della Ureilite NWA7111 L’ ultima Ureilite caduta sulla Terra è la:
sezionata in due fette di 4,5 e 5,5 grammi Almahata Sitta, caduta a Nahr an Nil, in Sudan il
6 ottobre del 2008 (da Internet)
più un fine pezzo di 20,6 grammi.
(Cortesia del proprietario Franco Vignato)
Sotto tre siti Internet nei quali si parla di questa
ultima caduta di una Ureilite :
http://www.focus.it/scienza/spazio/i-mattoni-
della-vita-scoperti-in-una-sorprendente-
meteorite
http://www.focus.it/scienza/spazio/trovate-le-
meteoriti-del-miniasteroide-2008-tc3
http://www.link2universe.net/2011-10-07/i-
Piccola fettina di 0,40 grammi della NWA7111 meteoriti-trovati-ad-almahata-sitta-potrebbero-
provenire-da-uno-scontro-tra-tre-asteroidi/
(Collezione personale) ex Franco Vignato
Una breve digressione dal tema dell’
articolo
Tanti anni fa ho avuto la fortuna e il privilegio di
visitare per tre volte successive, a distanza di vari
anni , sia l’ Osservatorio che la raccolta di
Meteoriti della Specola Vaticana ; specialmente la
prima visita , che risale agli anni compresi tra il
8‘67 e il ‘69 , quando avevo circa 20 anni , forse
alcuni dei Soci di Meteoriti Italia non erano
ancora nati ; fu una esperienza indimenticabile
che mi stimolò a ripeterla negli anni successivi
per altre due volte , sia per interesse verso l’
Astronomia , sia verso quella appena nata per le
Meteoriti a seguito della prima visita , ma anche
per la bellezza strutturale dell’ edificio e
naturalistica del luogo dove sorge tutto il
complesso . Da quella lontana data della prima
visita al complesso, cominciai ad interessarmi
anche di Meteoriti essendo in precedenza
appassionato di Astronomia. Queste visite a Castel Gandolfo con il lago di Albano e la
Castel Gandolfo, purtroppo non facili, dove sono cittadina di Albano Laziale ; in primo piano sulla
esposte le Meteoriti della collezione, erano e sinistra la sede dell’ Osservatorio Astronomico del
forse sono tutt’ora ben diverse come varietà da Vaticano con le due cupole , all’ interno del quale
quelle che si hanno visitando un Museo di si trova una delle più importanti collezioni
Mineralogia dove eventuali campioni di Meteoriti mondiali di Meteoriti con i suoi circa 1200
per lo più erano e forse lo sono ancora, solo quelli esemplari , dei quali oltre la metà sono di
metallici denominati impropriamente “Ferri tipologie diverse ; la collezione di Meteoriti e l’
nativi” e inserite appunto tra i minerali “nativi”. Osservatorio sono visitabili su appuntamento , ma
Purtroppo da diversi anni il Curatore della con difficoltà e con tempi di attesa variabili ,
collezione di Meteoriti e nuovo recente Direttore mediamente molto lunghi per il motivo sopra
della Specola Vaticana , l’ Astronomo esposto. CLAUDIO MARIANI
Gesuita, Padre , Guy Consolmagno, non è
stabilmente presso l’ Osservatorio di Castel
Gandolfo, ma si alterna tra qui e presso il nuovo
Osservatorio della Santa Sede costruito a Tucson , Ringraziamo Claudio anche per queste notizie
Arizona , negli USA , chiamato VATT , cioè il utilissime sulla collezione di meteoriti della
Vatican Advanced Technology Telescope posto in Specula Vaticana, meta agognata da molti
cima al Monte Graham , dove i cieli sono appassionati che, come il sottoscritto,
infinitamente migliori di quelli di Albano che si pensavano che l’accesso fosse impossibile.
trova a meno di 30 chilometri a sud di Roma, che L’ultima volta che avevo chiesto informazioni
comunque continua a svolgere attività di ricerca per poter vedere la collezione, un “ben
anche nel campo fotografico tramite un
informato” mi aveva risposto in maniera
telescopio riflettore da 60 centimetri di apertura ,
molto sarcastica:” Se non sei almeno un
oltre che visivo tramite il grande telescopio
Cardinale, scordatelo!” e, per restare in
rifrattore Carl Zeiss , da 40 centimetri di
apertura ; tutto ciò comporta la non indifferente tema, “mi ero messo l’anima in pace”.
difficoltà , come tempi , di accedere per la visita
Umberto
al complesso pontificio albano .
Prossimamente scriverò un articolo tutto
dedicato alla Specola Vaticana e alla sua
collezione di Meteoriti, con i ricordi delle mie
vecchie visite.
9Pietre dal cielo Non è la prima volta che organizzo queste
Limone sul Garda 29/30 Aprile 2016 mostre, ma ancora mi stupisco nello scoprire
l'interesse e la curiosità verso questo mondo
Quello che è scontato per pochi non lo è per così affascinante ma ancora poco conosciuto.
molti. Osservare la meraviglia e lo stupore Lavoro nella scuola da molti anni e so che, se
negli occhi dei visitatori alla mostra, non ha pur previste dal programma di scienze, la
prezzo, specialmente quando si tratta di mineralogia e l'astronomia vengono spesso
bambini. trascurate. Eppure l'importanza della nostra
attività di divulgazione non sta solo nel
colmare una conoscenza, ma anche nel
suscitare lo stupore e la meraviglia in un
mondo che sembra dimenticare cosa
significhino. Non so se lo avete notato, spesso
i ragazzi non riescono a scoprire la bellezza di
ciò che li circonda, forse perché ce né poca?
No, perché non sono educati a farlo. Ciò mi
incoraggia a proseguire, migliorando
continuamente, in questo tipo di iniziative.
La mostra (foto: Antonello Petriccione)
L'esposizione era divisa in due sezioni:
minerali e meteoriti, guidata da me ed i mie
figli, Debora e Daniele, i visitatori l'hanno
percorsa ammirando i colori e le geometrie
dei minerali, particolarmente incuriositi dai
fluorescenti, per arrivare al tavolo delle
meteoriti, increduli di poter vedere da così
vicino questi strani oggetti provenienti dallo
spazio. Qui si soffermavano a porre mille
domande con la speranza anche di poter Presentazione (foto:Antonello Petriccione)
toccare alcuni reperti che avevamo messo a
disposizione per lo scopo. Per le scolaresche Nella serata di sabato 30 aprile ho poi tenuto
abbiamo anche organizzato una piccola caccia la conferenza dal titolo “L'impatto delle
al tesoro e una gara di disegno dove i primi meteoriti nella vita dell'uomo” dandogli un
tre classificati di ogni classe ricevevano un taglio antropologico, per interessare
pezzettino di meteorite. maggiormente il pubblico, poco incline alle
speculazioni tecnico-scientifiche e più attento
al coinvolgimento emotivo.
La sezione Meteoriti (foto: Antonello
Petriccione)
La conferenza (foto: Antonello Petriccione)
10In verità non c'è stata una grande affluenza, Altri ritrovamenti a Stubenberg
nonostante il grande lavoro pubblicitario da
parte dell'Agenzia turistica di Limone, ma Grazie alla cortesia del Dr Pavel Spurny,
bisogna dire che in quei giorni c'erano più Department of Interplanetary Matter, Head
turisti tedeschi che italiani, alcuni dei quali of Astronomical Institute, Academy of
hanno comunque visitato la mostra. Una
Sciences of the Czech Republic, che ci ha dato
piacevole serata con i presenti che hanno
apprezzato incoraggiandomi a continuare e il permesso di pubblicare il seguente articolo,
perdonandomi per alcune parole in inglese vi aggiorniamo sugli ultimi ritrovamenti fatti a
maccheronico che li hanno fatto sorridere e Stubenberg. Due ricercatori hanno trovato il
molte domande specialmente per una pezzo grosso, 1320g, proprio nel settore più
meteora che la sera prima ha illuminato in difficile della zona di ricerca, quello coperto
modo spettacolare il lago andando a cadere da boschi di abeti confermando, anche se a
chissà dove.
questo punto penso che tutti siano convinti,
l’affidabilità del sistema di determinazione
dell’area di caduta. L’esperienza dei due
ricercatori e la loro fiducia in questa efficace
tecnologia, hanno permesso il ritrovamento
del pezzo più importante di Stubenberg in
una zona che avrebbe scoraggiato le ricerche
della maggior parte dei “cacciatori di
meteoriti”.
Limone sul Garda, panorama con vista sul Cercare meteoriti non è un lavoro semplice e,
lago. (foto: Antonello Petriccione) nel bosco, è pressoché impossibile. I due
ricercatori però, con anni di esperienza ed
Quattro giorni impegnativi ma piacevoli per occhio allenato, hanno notato a terra un
me e la mia famiglia, soprattutto per ramo di abete che dava l’impressione di
l'accoglienza che abbiamo ricevuto dal
essere fresco di caduta e, veri professionisti,
Comune di limone sul Garda e la suggestiva
cornice del panorama di rara bellezza. Un si sono messi a cercare nei pressi. Come
ringraziamento speciale alla Consigliera vedete, per trovare le meteoriti non serve la
comunale Sig.ra Tiziana Gesmundo per la sua fortuna ma è invece indispensabile occhio
disponibilità ed ospitalità, senza la quale non attento e studio. Consiglio, a chi di voi
sarebbe stato possibile organizzare questa intende ricercare meteoriti, di ricordarsi il
iniziativa.
particolare del rametto caduto di fresco;
magari, in una futura ricerca nei boschi,
ANTONELLO PETRICCIONE
potrebbe ritornarvi utile.
E adesso godetevi il resoconto, con bellissime
foto, di quest’ultimo ritrovamento.
L’articolo è in inglese ma, se vogliamo essere
aggiornati su quanto succede nel mondo
della Meteoritica, non ci sono altre
alternative.
11Recoveries of more Stubenberg meteorites
fully confirmed the predicted impact area
As we already described in detail in the press release from 17 March 2016 (link to
the press release), a very bright fireball appeared over Upper Austria in the
evening of Sunday, March 6, shortly after half past ten local time, and was
terminated by a multiple meteorite fall. The fall area lies mostly on the German
territory, to the north of Inn River, between villages Stubenberg on the west and
Ering on the east (see Fig. 3 of the PR1 or Fig 1).The instrumental records provided
by the cameras of the Czech part of the European Fireball Network were crucial
for the explanation of this rare natural event. The cameras at six sites
photographed the event at least partly. Thanks to these records, the fireball could
be rigorously described and also the fall area of meteorites could be computed (see
Fig. 3 of the PR1). In the first PR we informed about recovery of several fragments
of the total mass about 45 g, which were evidently parts of a single meteorite, which
broke up at the impact. Here we bring new information about searching activities
which resulted in several new finds in the predicted area during the last month.
The searches for meteorites started shortly after we announced the fall area to our
German colleagues the next day after the fireball passage. According to our prediction
small fragments are expected in the eastern and southeastern part of the fall area and
fragment mass will increase toward west and northwest. The largest fragments are
expected to be located in the forest east of Stubenberg. The effort on German side is
mostly coordinated by Dieter Heinlein, who is a long-term collaborator of the European
Fireball Network. As it was already mentioned, the first search in larger groups was
quickly successful, when several fragments of total mass of about 45 grams were found.
They were evidently part of a single meteorite, which broke up at the impact.
Subsequently, on March 18, another piece with mass of 2.3 g was found, so the total
mass of all 14 pieces reached almost 48 g. It well corresponds to the expected meteorite
masses at given location (point M1 in Fig 1). Two fragments were used for
mineralogical analysis and were independently classified by Prof. Addi Bischoff at the
Münster University (link to the press release) and by Dr. Jakub Haloda in the
laboratories of the Czech Geological Survey, as an ordinary chondrite breccia of type
LL6 containing also a clast with achondritic composition. Both orbital analysis and the
composition of the meteorite confirmed its asteroidal origin. The still unofficial name of
the meteorite is Stubenberg.
The first successful find naturally caused great wave of interest of many meteorite
hunters and it is great that some of them were successful in their endeavour. Here
we bring short overview of all new finds and discuss the experience which resulted
12from all these searching activities. Altogether, five new meteorites have been found
during last month.
Two very experienced searchers, Ralph Sporn and Martin Neuhofer, found two
meteorites on 23 March, 2016. The first small meteorite M2 (see Fig 1) with the mass of
7.66 g was found in the morning. In fact it was broken into two fitting parts, main piece
with the mass of 7.21g was sunk practically completely into the ploughed ground layer
and a small splinter with mass of only 0.45 g was lying nearby (see Fig. 2). Several
hours later the second a bit larger meteorite (designated M3), of mass of 19.24 g was
found only 250 m westwards. This time it was a complete individual meteorite covered
by primary and secondary fusion crust. Also this meteorite was sunk into the soil (see
Fig 3).
Three days later, on March 26, fourth meteorite was found. Finder Moritz Karl
recovered it on the grassy surface on the northern bank of the River Inn. It is a rounded
complete individual meteorite with the mass of 42.43 g, which very probably originates
from the highest and also the strongest fragmentation of the original meteoroid, which
occurred at a height of 30.5 km. Its position is slightly outside the highlighted area
(about 130 m in SW direction as can be seen on Fig 1), which can be explained by the
fact that the spread of meteorites from higher fragmentation points can be larger than it
is marked on the map. Among others it can be caused also by side velocities which are
not included in our model. Here we have to emphasize that spread of meteorites,
especially those which are deposited from higher altitudes, can be generally larger than it
is marked on the map because the highlighted area cover only one standard deviation
stretch from the most probable position. Therefore all this highlighted impact area
represents only the most probable territory where meteorites can be found. This
meteorite designated as M4 is shown on Figure 4.
One week later, on April 3, next meteorite designated as M6 was found by Dennis
Harries. He found it in the forest cover near the west edge of the marked area. It is a
fragment with mass of 35.89 g, and only smaller part of its surface is covered by a fusion
crust (see Figure 5). It very probably means that this meteorite is only a small part of
much larger piece which broke up during its dark flight into several smaller pieces. This
fact corresponds with the prediction that larger meteorites (in the order of 100 g) should
be present in this part of the strewn field.
The last and also the absolutely largest find was possible due to admirable persistence of
the same couple of searchers, which already found one piece belonging to the first
meteorite (that one used for classification by Dr. J. Haloda) and the above mentioned
meteorites M2 and M3. On Thursday, April 1, Ralf Sporn and Martin Neuhofer decided
to search the area of larger (about 1 kg) meteorites, which should originate from the
terminal part of the luminous trajectory. However, according to the model, the number
of such large meteorites is very limited. The search was also complicated by the fact that
this area is covered by hardly searchable forest which makes this task very difficult.
13However, thanks to their thoroughness and experience, after all day searches they
noticed relatively freshly broken fir branch lying on the thick layer of beechen leaves
(see Fig 6). When they removed it, they found about a 15 cm deep hole and a black stone
on its bottom (see Fig 7). They immediately realized that this is exactly what they
intensively searched for. After 400 hours of common search they dug up a 1320 g
heavy meteorite (see Fig. 8) of the irregular and rather flattened shape. It was
completely covered by primary and partly (bottom side) also secondary fusion crust.
Smaller part of the surface was covered by well-developed regmaglypts (see Fig 9). This
find is very important. It perfectly confirms our model and scenario which we predicted
for this fall (meteorite M5 in Fig 1). Also the meteorite looks very interesting and we
believe that its analyses will bring valuable results.
We can conclude that 5 new meteorites were found during the last month and that the
recovered mass significantly increased from 48 g to 1473 g. Apart from this we also
gained valuable experience which resulted from all searching activities in the impact
area. First it was found that the search for meteorites is much more difficult than we
expected. Main reasons consist in the difficult terrain in the impact area which means
that some parts are almost unsearchable. Similarly it was found that the surface in some
parts of the impact area was very soft (like a mud) in the time of the meteorite fall which
caused that some pieces could sink into the ground. This effect was observed for at least
a half of the recovered meteorites. We also learned that the material of the meteorites is
quite fragile which can result in somewhat smaller number of meteorites than originally
expected, especially for smaller (1-10 g) pieces.
In any case, these new finds very convincingly confirmed correctness of all our analyses.
This is another case which fully demonstrates quality of our instruments and also our
own methods and approaches which we used for the analysis of the all data recorded by
these instruments. All this makes this case one of the best described meteorite falls in
history.
In Ondřejov, 14 April 2016
Contact:
Dr. Pavel Spurný
Astronomical Institute CAS
Fričova 298, 251 65 Ondřejov
Tel: +420 323 620 153
email: pavel.spurny@asu.cas.cz
Videos:
https://youtu.be/d0JAAzXA3X8
https://youtu.be/qdi_QX0unrI
14Figures:
Figure 1. Schematic representation of the fall area with the plotted positions of he
recovered meteorites. Small fragments are expected in the eastern and southeastern part
and fragment mass increases toward west and northwest according to the height in which
they were decelerated. The largest fragments are expected to be located in the forest east
of Stubenberg. Yellow arrow represents direction of the fireball flight (from south to
north) and terminates by a terminal point in a height of 17.6 km. Systematic shift of the
highlighted impact area from the direction of flight is caused by high atmosphere winds
(photo: Google/Pavel Spurný, AI CAS).
15Figure 2. Second meteorite (M2, 7.66 g) broken in two pieces in the finding position
found by R. Sporn and M. Neuhofer on 23 March (photo: R. Sporn, M. Neuhofer).
Figure 3. Third meteorite (M3, 19.2 g) in the finding position found by R. Sporn and M.
Neuhofer on 23 March (photo: R. Sporn, M. Neuhofer).
16Figure 4. Fourth meteorite with mass of 42.4 g found by M. Karl on the northern bank of
River Inn on 26 March (photo: M. Karl).
Figure 5. Sixth meteorite with mass of 35.9 g found by D. Harries on 3 April in the
western part of the impact area. Only smaller part of its surface is covered by a fusion
17crust (photo: D. Harries).
Figure 6. Situation of the finding place of the largest 1320 g Stubenberg meteorite before
its find. (photo: R. Sporn, M. Neuhofer).
18Figure 7. The largest Stubenberg meteorite M5 in the finding position. (photo: R. Sporn,
M. Neuhofer).
19Figure 8. Finders Ralph Sporn (left) and Martin Neuhofer (right) with the largest
Stubenberg meteorite just after its find. (photo: R. Sporn, M. Neuhofer).
20Figure 9. Detailed views of the largest 1320 g Stubenberg meteorite (photo: P. Spurný,
AI CAS).
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21Aggiornamento sulla situazione del
monitoraggio dei bolidi In Europa
Nel numero scorso del Notiziario,
entusiasmati dai successi che gli amici Cechi
stanno avendo nel recuperare meteoriti dopo
aver fatto delle registrazioni fotografiche
della caduta del bolide che le ha generate,
avevamo chiesto il vostro aiuto per cercare di
fare il punto sulla situazione del monitoraggio
dei bolidi in Europa e, principalmente in
Italia.
Il Dr. Vanni Moggi Cecchi, Curatore della
Sezione di Mineralogia e Litologia del Museo
di Storia Naturale dell’Università degli Studi
di Firenze, che ringraziamo per la sua
preziosa collaborazione, ci ha mandato gli
estratti di due interventi sull’argomento
presentati in occasione del Congresso
Nazionale di Scienze Planetarie tenutosi a La locandina che pubblicizzava il congresso
Bormio (SO) il 21-26 febbraio 2016.
Il primo degli estratti riguarda l’intervento del Prof. Mario di Martino sul progetto di
realizzazione della rete di telecamere italiana ROBMET (speriamo in fase di
realizzazione) mentre l’altro è relativo alla rete francese FRIPON già operativa.
Invitiamo tutti quelli che hanno altre notizie sulle reti di osservazione dei bolidi in
Europa e, in particolare, in Italia, di farcele avere.
Ci siamo prefissi di pubblicizzare le meteoriti in Italia ed il patrimonio meteoritico
italiano. Pensiamo, però, che sia anche nostro dovere evidenziare le cose buone e
le manchevolezze di quanto lo Stato mette a disposizione ai nostri studiosi per
svolgere il loro lavoro e per poter competere (naturalmente solo scientificamente)
con i loro colleghi del resto d’Europa.
Aspettiamo i vostri contributi. Grazie.
La redazione
2223
Assemblea Soci Meteoriti Italia
Alfianello 10 aprile 2016
Alfianello, parco del Municipio. Soci e Simpatizzanti di Meteoriti Italia in posa per la fotografia di
rito davanti al primo monumento italiano dedicato alla caduta di una meteorite. Il cartellone di
Meteoriti Italia è retto da Anna, la nostra Socia più giovane che è venuta accompagnata dal papà
Franco (Socio) e dalla sua cagnetta Perlina (Simpatizzante).
Il Direttivo di Meteoriti Italia desidera ringraziare il Sindaco di Alfianello Matteo Zani
e il Presidente della Pro Loco Alberto Fasoli (entrambi Soci di Meteoriti Italia) per
aver ospitato la nostra Assemblea nella prestigiosa sala di riunione del Municipio di
Alfianello. Un ringraziamento particolare a tutti gli amici di Alfianello (Soci e
Simpatizzanti ) per la loro squisita ospitalità.
Umberto Repetti (presidente Meteoriti Italia)
24Come vi avevamo anticipato, quest’anno Con il benvenuto del Sindaco ed il
l’assemblea annuale dei Soci di Meteoriti ringraziamento del presidente di Meteoriti
Italia si è tenuta ad Alfianello. I motivi di Italia per l’ospitalità ricevuta, si è aperta
questa scelta, oltre al bisogno di far vedere l’assemblea.
che la nostra associazione è stata fondata per
avere carattere nazionale (quindi, per il
momento, basta assemblee nel bellunese) è
perché Alfianello, grazie all’impegno del
Sindaco, della Giunta, dell’ufficio turismo e di
gran parte della popolazione, sta diventando
il comune più meteoritico d’Italia. L’essere il
primo comune d’Italia a dedicare un
Il ringraziamento di Meteoriti Italia per
monumento alla caduta della sua meteorite,
l’ospitalità ricevuta (foto: Patrizia Meneghel)
la dice lunga sull’interesse degli alfianellesi
per le meteoriti. Ed infine è stato scelto
La relazione del presidente, come da statuto,
perché, dopo aver partecipato ad alcuni
ha riguardato l’attività svolta durante l’anno
progetti locali per pubblicizzare le meteoriti,
2015. Tra i temi, la divulgazione della cultura
ad Afianello abbiamo moli amici che
meteoritica nelle scuole, nelle associazioni
rivediamo sempre con piacere.
culturali, nelle manifestazioni a carattere
Ci è stata data ospitalità nella prestigiosa sala
naturalistico (mostre minerali, serate
riunione del Municipio di Alfianello
d’osservazione del Cielo, ecc,). Particolare
risalto è stato dato alle mostre allestite per
far conoscere le meteoriti (Barcis,
Pordenone, Magenta) ed alla collaborazione
con riviste tecniche e con radio e TV locali.
È seguita la lettura del relazione economico-
finanziaria del tesoriere e segretario Adriano
Guerriero
Il Sindaco di Alfianello sta dando il benvenuto
ai Soci di Meteoriti Italia (foto: P. Meneghel)
La lettura della relazione economica da parte
di Adriano (foto: Patrizia Meneghel)
Soci di Meteoriti Italia arrivati ad Alfianello L’assemblea ha approvato il bilancio
per l’assemblea annuale (foto: P. Meneghel) all’unanimità.
25Sono poi stati anche illustrati i programmi per
il 2016 quali l’ottimizzazione delle
presentazioni nelle scuole favorendo il target
IIIᵉ medie e Iᵉ superiori; allargare, per il
momento, il raggio d’azione delle
presentazioni alle regioni Lombardia ,
Veneto, Piemonte e Sardegna; cercare la
collaborazione con gruppi astrofili, CAI e
simili; l’allestimento della mostra di meteoriti
ad Agordo (luglio-agosto 2016). E si è
conclusa con un accenno ai programmi del Il logo del caseificio Bonetta, un richiamo
2017 quali raggiungere una quota di Soci irresistibile per ogni meteoritico. (foto: U.
superiore a 100, completare l’allestimento di Repetti)
un nostro sito Internet , collaborare con gli
amici di Alfianello , a tutti i livelli, per Naturalmente ci siamo fermati anche nel
completare, entro febbraio 2018, una serie luogo della caduta della meteorite.
di progetti sulla meteorite di Alfianello per
commemorare i 135 anni dalla caduta.
Un dibattito costruttivo sui programmi futuri
di Meteoriti Italia ha concluso l’assemblea e,
dopo le foto di rito davanti al monumento
dedicato alla meteorite (vedi inizio articolo),
Soci e Simpatizzanti si sono recati al
ristorante passando davanti allo stabilimento
dell’ Arch. Bonetta , sponsor del monumento
e proprietario del caseificio “ Il Bolide”
Il prato dove è caduta la meteorite (foto: U.
Repetti)
Il pranzo, che ha concluso l’incontro, è stato
un bellissimo momento passato con veri
amici e piatti deliziosi della tradizione
culinaria locale.
Il caseificio “Il Bolide” (foto: U. Repetti)
L’Arch. Bonetta è anche Socio di Meteoriti
Italia e, seppur a letto per malattia, ci ha
telefonato durante l’assemblea per dirci che,
Il brindisi di alcuni dei partecipanti al pranzo
avevamo il suo supporto e approvazione.
(foto: Patrizia Meneghel)
26Gli amici di Alfianello si sono adoperati
Una giornata positiva, passata troppo anche per dare copertura mediatica
velocemente e che speriamo si possa all’evento e questo è uno degli articoli che
ripetere. GRAZIE AMICI e ARRIVEDERCI A parlava dell’assemblea annuale di Meteoriti
PRESTO. Italia.
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