Colleferro dichiarate zone rosse

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Colleferro dichiarate zone rosse
Colleferro    e   Carpineto
dichiarate zone rosse

Altre due zone rosse nel Lazio per l’alta incidenza di casi di
variante inglese.

Il Presidente della Regione Lazio ha firmato ieri le due
ordinanze che dispongono le misure di massima restrizione per
Colleferro e Carpineto, due comuni in provincia di Roma.

Nel Lazio la zona rossa è già stata attivata per Roccagorga in
provincia di Latina.

Emergenza a Colleferro: “Ho convocato una riunione della
C.O.C. con le massime autorità cittadine oggi pomeriggio. Il
presidente del Consiglio Comunale ha altresì convocato la
riunione urgente dei capigruppo. In entrambe le riunioni sarà
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approfondito il dato di crescita esponenziale dei contagi e la
probabile presenza in città della variante inglese. Si prega
tutti di seguire la sole informazioni istituzionali che questa
pagina e quella del Comune diffonderanno nelle prossime ore”.
Così su facebook Pierluigi Sanna, sindaco di Colleferro.

Urban Fishing, la moda di
pescare in città arriva dal
Regno Unito: una tendenza da
“prendere all’amo”?

Questo sport che guarda all’ambiente si
sta imponendo anche in Italia, grazie
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soprattutto al lavoro svolto dai Consorzi
di bonifica all’interno dei centri
abitati
Si chiama “Urban Fishing” e dall’Inghilterra è arrivata anche
in Italia: è la moda bizzarra di pescare in città, un po’ come
forma di anti stress un po’ però con un obiettivo ambientale.
Infatti potrebbe dare spazio a una pratica utile per la
manutenzione di bonifica all’interno dei centri abitati.

Sarà una tendenza da “prendere all’amo”? Immaginate dopo una
giornata stressante in ufficio di fare una passeggiata fino al
fiume o al torrente vicino a casa vostra e… pescare.

È il concetto dell”Urban Fishing”, una disciplina anglosassone
inventata dal restauratore fluviale britannico Theo Pike,
autore del libro “Trout in dirty places”. In questo testo,
l’esperto indica 50 luoghi nel Regno Unito dove è possibile
pescare le trote a pochi passi da un centro urbano.

L’intervista al Dottor Massimo Gargano Direttore Generale
dell’ANBI a Officina Stampa del 18/02/2021
A seguire questa “moda urbana”, sono al momento soprattutto
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gli “streeters”, in gran parte giovani, che si cimentano dalla
pesca ultralight di pesci di media pezzatura, a sessioni più
impegnative di grossi predatori ittici, sempre nel rispetto
delle normative anti-Covid.

Ora questa moda si sta imponendo anche in Italia,
grazie a un lavoro svolto dai Consorzi di bonifica
all’interno dei centri abitati
Alcuni lavori di ‘manutenzione gentile’ svolti dai Consorzi di
bonifica, come per esempio il lavoro di bonifica effettuato
sul torrente Mugnone, che scorre a Firenze, hanno dimostrato
che è possibile rendere i fiumi urbani non sono solo scarichi
di liquami, ma luoghi pieni di vita. In questo caso, alcune
sistemazioni idrauliche hanno permesso di rallentare il flusso
d’acqua proprio sotto i ponti, creando zone ombreggiate ideali
per il rifugio e la riproduzione di pesci e anfibi e
migliorando così l’intero ecosistema.

L’immagine emblematica della metamorfosi operata dal Consorzio
di bonifica 3 Medio Valdarno non è l’unico caso in Italia,
però: Adria nel Polesine è già la ‘capitale’ dell’urban
fishing italiano.

“C’è ancora molto da fare, ma l’esperienza fiorentina dimostra
che ci si può riuscire -, commenta il presidente dell’Anbi
(l’associazione dei consorzi di bacino), Francesco Vincenzi -.
È indispensabile la collaborazione di tutti i soggetti che
insistono sul corso d’acqua, ad iniziare dal contrasto agli
scarichi abusivi“.

“I centri urbani devono riappropriarsi di un corretto rapporto
ambientale con i corsi d’acqua, troppo spesso costretti dentro
argini innaturali – indica infine Massimo Gargano, Direttore
Generale di ANBI – Per questo, ribadiamo la necessità di un
Piano Nazionale di Invasi medio-piccoli e multifunzionali,
comprendente    anche aree di laminazione delle piene, da
posizionare ai confini dei grandi agglomerati urbani per
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evitare che alvei cementificati o tombati risultino
insufficienti di fronte all’estremizzazione degli eventi
meteo, conseguenza della crisi climatica.”

Bracciano, primi 5 anni di
mandato    per   il   Sindaco
Tondinelli. Cosa si è fatto e
cosa è ancora da completare?

L’intervista al Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli per un
bilancio sui primi 5 anni di mandato. Cosa si è fatto e cosa è
ancora da completare?

Tondinelli diventa sindaco di Bracciano nel 2016 e da subito
lo aspetta un cammino tutto in salita. Il primo cittadino
trova una situazione disastrosa delle casse comunali con un
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debito di 10 milioni di euro e per questo deve concentrare i
primi due anni e mezzo a sanare le casse dell’Ente.

Un risultato ottenuto senza alzare le tasse ma addirittura
abbassando la Tari e gli oneri concessori a vantaggio delle
tasche dei cittadini di Bracciano con una media totale di
diminuzione delle bollette sui rifiuti di oltre il 7 per cento

L’intervista al Sindaco di Bracciano ospite della trasmissione
Officina Stampa del 18/02/2021
Ma il Sindaco si trova anche a dover far fronte all’emergenza
cimitero che vede una carenza loculi a cui fa fronte con nuove
e tempestive costruzioni

Sempre in prima linea per l’ambiente: ha ridato vita al
Giardino del lago rimasto in totale abbandono per lungo tempo
e che oggi è diventato una cornice verde fruibile a tutti.

Dal 40% ha portato la raccolta differenziata al 75%. Insieme
ai Cittadini e alle Associazioni si è opposto per evitare una
nuova discarica a Bracciano come quella che proponeva
l’Università Agraria e dopo 30 anni di strenuo contrasto
insieme a forze civiche ha raggiunto l’obbiettivo della
copertura della discarica di Cupinoro con il cupping.

Insieme ad Azzero CO2 ha piantato circa 1.000 tra alberi e
arbusti.

Ha stipulato un patto per l’ambiente con l’associazione civica
Salvaguardiamo Bracciano impegnata in prima linea per
contrastare l’abbandono dei rifiuti, atti vandalici e degrado

Ha pedonalizzato il centro storico, una promessa fatta dai
precedenti amministratori comunali e mai mantenuta. E ha fatto
installare 3 postazioni di bike sharing

Nonostante la situazione economica difficile, ha impiegato
quasi 800 mila euro, per asfaltare 34 strade di Bracciano e
circa 1 chilometro e duecento metri di marciapiedi. Ha avviato
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i lavori di sostituzione e manutenzione dei selciati nel
centro storico di Bracciano.

Ha fatto installare nuove luci al led in via Cupetta del
mattatoio, una strada da sempre al buio.

Ha avviato i lavori di rifacimento e messa a norma del campo
sportivo Vergari e del Palazzetto a via delle Palme

È riuscito ad avviare i lavori di realizzazione della
rotatoria di collegamento della ex strada statale 493
Braccianese Claudia con via Perugini e via Isonzo, vicino la
stazione dei Carabinieri. Per realizzare questa rotatoria ha
acquisito un’area di terreno di circa 2 mila 400 metri quadri
appartenente al ministero della Difesa della Caserma
Montefinale

Grazie alla sinergia con l’associazione Access Emotion si è
occupato dell’abbattimento delle barriere architettoniche
inserendo tra l’altro, nel progetto di rifacimento della
strada via dei Lecci, la scuola e dintorni, un ambiente
accessibile per i disabili

 Ha avviato i lavori di rifacimento del muro di via settevene
Palo

Ha operato una drastica riduzione di almeno il 50 per cento
sugli oneri di urbanizzazione e lo snellimento della
burocrazia grazie al SUE digitale ovvero lo sportello unico di
edilizia digitale

Ha rimesso a nuovo i cortili delle scuole comunali Tommaso
Tittoni e istituto comprensivo Silvestri

Ha inaugurato il nuovo campetto sportivo polifunzionale in via
dei Lecci a Bracciano restituendo alla cittadinanza un’opera
utile per i ragazzi e gli sportivi che prima versava in totale
degrado ed era completamente inutilizzabile.

Dopo anni di aspettative da parte della cittadinanza ha
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concluso la donazione al Comune della preziosa collezione di
proprietà della famiglia Panunzi, oltre 400 reperti di epoca
etrusca e romana che verranno esposti al Museo Civico
cittadino.

Ha portato il presepe vivente più grande d’Italia al castello
con oltre 25 associazioni partecipanti e 200 figuranti e una
media di cinque mila visitatori al giorno.

Ha contribuito fattivamente a far rinascere lo storico
carnevale

Ha puntato sul turismo di prossimità in piena pandemia varando
un piano turistico. Ha presentato il brand dell’Assessorato al
Turismo e promosso una massiccia campagna pubblicitaria su
Roma che ha portato un alto flusso di visitatori e promosso il
nome della città come luogo      sicuro   e   appetibile   dove
trascorrere le vacanze.

Ha aperto un teatro, il Teatro del Lago, rimettendo a norma e
in sicurezza una struttura che era abbandonata e dove si è
registrato un grande successo anche per i corsi gratuiti
online di teatro

Covid-19 ed il boom del gioco
online
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La pandemia di Covid-19 ha provocato una grave crisi non
soltanto dal punto di vista sanitario ma anche finanziario,
con quasi tutti i settori colpiti profondamente. Quello del
gambling, nello specifico, sta vivendo periodi molto
difficili, con tutti i corner sportivi, sale slot e centri
scommesse chiusi ormai da svariati mesi, e senza certezze su
un’eventuale ripartenza.

Si potrebbe pensare quindi che il settore ha subito gravi
perdite finanziarie e numeri in forte calo, ma paradossalmente
non è così.

Un recente sondaggio statistico ha riportato i seguenti dati:
tra gennaio e febbraio le scommesse online crescevano del 43%,
il bingo del 24,3%, casinò e slot del 20% circa, numeri
tuttora in costante aumento. Ma com’è possibile ciò se tutti i
centri fisici sono chiusi?

Il merito va dato al vero e proprio boom del gambling online,
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un settore in enorme crescita e sempre più preferito dai
giocatori. Scopriamo di più in merito.

 – Il boom del gioco online
Già da prima della pandemia molte persone avevano iniziato a
giocare sui vari bookmaker presenti sul web, come per esempio
Starvegas. Un esempio è l’abbassamento sempre maggiore
dell’RTP delle slot presenti nelle varie sale, fino al 65%.
Inoltre, un altro fattore che ha portato molti giocatori a
giocare online è l’obbligo del riconoscimento con la tessera
sanitaria prima di giocare ad una VLT. Tutto ciò con i
bookmaker online non avviene: bisogna mandare solo alla
registrazione il documento, le percentuali di ritorno al
giocatore delle slot sono elevate (dal 90 al 97%), i prelievi
sono rapidi se non addirittura immediati.

Possiamo quindi dire che se da un lato c’è stata e persiste
una forte perdita dal punto di vista fisico in questo settore,
online i numeri sono molto alti e continuano a crescere.

C’è comunque grande confusione, ed anche rabbia, tra i
proprietari ed addetti di centri scommesse, sale gioco ecc.
Uno dei motivi principali è la tassa Salva Sport adottata dal
Governo per aiutare il settore sportivo, con un’aliquota ancor
più inasprita nel settore dall’ADM.

Non resta che attendere eventuali novità, sperando in un calo
dei contagi del virus e quindi la possibilità di riaprire
anche i vari centri specializzati.
Giochi   online, tante                                   le
novità attese dai fans                                   di
tutto il mondo

La crisi di Governo rischia di far slittare alcuni
provvedimenti necessari alle riaperture di alcuni settori
molto colpiti dal lockdown: le sale slot, le sale scommesse e
tutto il comparto del gioco d’azzardo legale ha vissuto
probabilmente il periodo più duro della sua sua storia.

E’ in programma una revisione dei protocolli con i DPCM che
scadono a marzo, ma tutto dovrà andare di pari passo con il
ritmo delle vaccinazioni che dovrà giustificare la possibilità
di riaprire in sicurezza. Il mercato che ha beneficiato di
questa congiuntura sfortunata è chiaramente il gioco on line.
E’ possibile infatti oggi avere a disposizione un vero e
proprio casino, con tutti i giochi che troveremmo in un luogo
fisico, su siti come Planetwin365 e molti altri, ma il
successo di questa formula era prevedibile anche prima del
lockdown.

iGaming: una vittoria annunciata
Con la possibilità di non muoversi da casa e avere tutti i
servizi a disposizione, internet ha sviluppato molte realtà di
successo che hanno creato nuove figure professionali e
cambiato il volto del mercato del lavoro in generale: il gioco
on line non è da meno in questo contesto. Gli sviluppatori
delle piattaforme per le scommesse han creato un sistema molto
accattivante che incentiva i giocatori con bonus di benvenuto
che di fatto sono veri e propri prestiti che possono fruttare
come tesoretti. Slot, poker, black jack e tutto ciò che
troveremmo in un casinò è a portata di click: mai come oggi
queste applicazioni attraggono nuovi adepti, anche fra coloro
che non hanno mai frequentato sale da gioco. L’offerta però
non si ferma qui, in quanto l’iGaming ha visto l’espansione
del mondo dei videogiochi, per consolle e PC, che ha visto
nascere vere e proprie competizioni sportive con gli eSport,
un nuovo modo di condividere la passione per i giochi on-line
la cui piena realizzazione avviene in canali come Twitch: una
piattaforma che consente di organizzare tornei multigiocatore
professionisti e amatoriali e che offre uno spazio per
dialogare, recensire e chiacchierare sui videogiochi più
amati.

Videogiochi: nuove uscite
Il 2021 vede molte novità sul fronte dei nuovi giochi, tutte
molto attese dai fans di tutto il mondo. The Medium è
certamente la novità più succulenta: uscito da poco è un
horror psicologico che ha già riscosso un grande successo per
XBox e Windows, mentre per Sony, PS4 e PS5 spicca F.I.S.T. un
videogioco in cui il giocatore veste i panni di un coniglio
vendicatore: l’uscita è prevista per questa primavera.

Iss lancia allarme varianti
Covid-19: ormai poche le
regioni a rischio basso

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei
dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in
giornata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da
domenica 21 febbraio. Passano in area arancione le regioni
Campania, Emilia Romagna e Molise.
Contro la nuova chiusura si scagliano subito i ristoratori di
Napoli: ‘Richiudere è una mazzata terribile’

LA BOZZA DEL MONITORAGGIO – “È fondamentale che la popolazione
eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori
del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente
necessarie e di rimanere a casa il più possibile.

Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti
individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie
predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle
mascherine”, evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale
Iss-ministero della Salute. “In Europa c’è una circolazione
del virus in tutti i Paesi. In Italia si segnala una leggera
ricrescita in corso ma siamo in una posizione abbastanza
favorevole rispetto all’incidenza di altri paesi, ma
l’epidemia è soggetta ad ondate e quindi bisogna sempre avere
grande attenzione”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto
superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa
organizzata dal ministero della Salute sull’analisi del
monitoraggio regionale della Cabina di regia. Si segnala, ha
detto, una leggera ricrescita dei casi tra i più giovani, un
elemento “da approfondire”. “L’andamento epidemiologico mostra
un rallentamento per quanto riguarda gli over 80 e questo
dimostra i primi effetti della campagna vaccinale – spiega
Brusaferro in conferenza stampa – dimostrando quanto è
importante la vaccinazione”.

“Sono ormai poche le regioni a rischio basso, l’incidenza a
livello nazionale è in lieve aumento e l’Rt medio sfiora 1.
Tutto ciò ci mostra come lo scenario apparentemente stabile è
in realtà in scivolamento verso un peggioramento. Ciò richiede
grande attenzione, soprattutto per la circolazione di
varianti”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore
di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa
organizzata dal ministero della Salute sull’analisi del
monitoraggio regionale della Cabina di regia. Quindi, “grande
prudenza e interventi ristrettivi per contenere la diffusione
delle varianti”, ha aggiunto.

LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE -“Siamo arrivati a 3,3 mln di dosi
di vaccino somministrate. Da lunedì a giovedì abbiamo
incrementato dosi somministrate e ieri sono state
somministrate 82mila dosi, con un incremento”. Lo ha detto il
presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli,
alla conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute
sull’analisi del monitoraggio regionale della Cabina di regia.
“Nella popolazione pediatrica c’è un certo incremento nel
numero dei casi, ma per evitare allarmismi bisogna dire che
dati disponibili nella letteratura medica ci indicano come a
fronte di un incremento dei pazienti pediatrici non c’è
evidenza di un peggioramento dei quadri clinici. Dati
dimostrano che rispetto alla Primavera scorsa il quadro
clinico dei bambini è addirittura meno severo”. “Le evidenze
che abbiamo disponibili sono che somministrando la seconda
dose a 12 settimana dalla prima, l’efficacia del vaccino
AstraZeneca è nell’ordine dell’82% per tutte le forme di
Covid-19 indipendentemente dallo loro gravità. Per le forme
più gravi questa copertura è invece significativamente
superiore”ha precisato. “La posizione della Commissione
tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco, in
linea con il Consiglio superiore di sanità Css, è che la
somministrazione del vaccino AstraZeneca ai soggetti tra 18 e
55 anni era solo legata alla consistenza numerica dei dati
relativi al numero de soggetti vaccinati. Dai 55 ai 65 la
casistica è più limitata ma non c’è alcuna controindicazione o
ragione per non considerare anche in questa fascia di età la
somministrazione del vaccino di AstraZeneca. Ciò va fermamente
ribadito” ha detto il presidente del Css. E sullo Sputnik: “Il
dato di efficacia al 91% per il vaccino Sputnik è importante
ma non è l’unico dato, quindi ben venga il fornire tutta la
documentazione possibile per permettere alle agenzie
regolatorie per formulare un parere completo per
l’autorizzazione all’impiego. Andrà poi fatta una riflessione
in merito alla capacità produttiva ed i siti produttivi per
capire la potenziale utilità di questa opzione”

LE VARIANTI, QUELLA UK LA PIU’ AGGRESSIVA -“Dobbiamo agire
molto tempestivamente e in modo aggressivo contro le varianti
non ancora molto diffuse, ovvero la brasiliana e la
sudafricana. Quindi all’interno delle regioni vanno fatte
delle zone rosse. La Uk è più diffusa e diventerà dominate, ma
dobbiamo fare di tutto per limitare le altre” ha detto il
direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni
Rezza, alla conferenza stampa organizzata dal ministero
sull’analisi del monitoraggio regionale della Cabina di regia.
“Nella migliore delle stime è emerso che l’aumento di
trasmissibilità della variante Uk è del 39% ma con un range
molto vario sul territorio, ciò vuol dire che la UK si
trasmette il 39% in più. Ma questa è una cosa diversa dalla
prevalenza” precusa Silvio Brusaferro. ALLARME IN UMBRIA, LE
VARIANTI STANNO SOSTITUENDO IL CEPPO ORIGINARIO. “Il sistema a
fasce di colore per regioni ha funzionato anche se è
migliorabile. Oggi abbiamo 15.479 positivi a fronte di 297mila
test eseguiti: c’è una oscillazione naturale ma la situazione
sembra essere ad un livello più alto dei giorni precedenti. I
decessi sono 353 e ciò conferma che la coda è molto lunga. I
dati ci dicono che c’è una controtendenza verso un iniziale
aumento dei casi”. Lo ha detto l’epidemiologo Gianni Rezza.
Sono 2.059 le persone ricoverate in terapia intensive in
Italia per il Covid-19, con un incremento di 14 unità nel
saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi
giornalieri sono stati 151. Nei reparti ordinari sono
ricoverate ora 17.831 persone, in calo di 132 unità rispetto a
ieri.

LA CONFERENZA STAMPA

Si confermano per la terza settimana segnali di tendenza ad un
“graduale incremento nell’evoluzione epidemiologica” e si
osserva un “peggioramento nel livello generale del rischio”.
Ciò richiede misure di mitigazione nazionali e puntuali
interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore
diffusione, rileva la bozza. Un “nuovo rapido aumento nel
numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico
dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto
in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono
ancora numerose le persone ricoverate per COVID-19”. “Si
ribadisce, anche alla luce della conferma della circolazione
di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di
mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra
le persone e della mobilità”, rileva la bozza del
monitoraggio.

L’Italia resta gialla e arancione con alcune zone rosse, più o
meno vaste, ma stabilite a livello locale. In particolare,
anche l’Umbria e la provincia autonoma di Bolzano rimangono in
arancione. E’ quanto emerge dopo le ordinanze del ministro
della Salute, Roberto Speranza, che hanno riguardato soltanto
il passaggio in arancione di Emilia Romagna, Molise e
Campania. Tuttavia i governatori dell’Umbria e di Bolzano
hanno autonomamente innalzato il livello di allerta al rosso
per determinate aree dei loro territori, come la provincia di
Perugia.

Intanto c’è una regione, la Valle d’Aosta, che potrebbe invece
essere la prima a diventare bianca, qualora venisse confermata
per la terza settimana consecutiva l’incidenza di meno di 50
persone positive su 100 mila abitanti, requisito necessario
per passare al livello più basso della scala cromatica. Quello
che sembra ineluttabile, invece, pare essere il passaggio in
zona rossa dell’Abruzzo, che ha già messo in lockdown le
province di Pescara e Chieti. Scettico il governatore, Marco
Marsilio, secondo il quale l’Rt sarebbe sceso da 1.22 a 1.17.
“Per questo – dice – ci attendiamo che la cabina di regia
confermi la classificazione in zona arancione”. Il comune di
Re, quasi 700 abitanti nella provincia del Verbano-Cusio-
Ossola, diventa zona rossa. Secondo quanto si apprende, il
presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, firmerà
nelle prossime ore l’ordinanza che sospende anche l’attività
didattica nelle scuole della Val Vigezzo. L’ordinanza, sempre
secondo quanto appreso, entrerà in vigore domani sera.
Prorogata dalla Regione Umbria fino al 28 febbraio la
cosiddetta “zona rossa rafforzata” per la provincia di Perugia
e per il comune di San Venanzo, in quella di Terni. Amelia
torna invece “arancione” come rimane il resto del territorio
non compreso nel provvedimento più restrittivo. Lo prevede
un’ordinanza di Palazzo Donini. Questa è stata decisa alla
luce di un andamento dei contagi che “non presenta ancora una
stabilizzazione discendente, e nella volontà di ispirare
l’azione amministrativa al principio di massima precauzione,
nonché per portare il periodo di osservazione almeno a 21
giorni rispetto alle misure restrittive”.

Una riunione in seduta straordinaria della Conferenza delle
Regioni si terrà domani per fare il punto della situazione
alla luce della diffusione delle varianti del virus e
affrontare il tema della gestione della pandemia e il sistema
delle regole in vista della scadenza del Dpcm il 5 marzo.
L’incontro è in programma alle 17.

Come   risparmiare  energia
elettrica: consigli e info
In un’epoca come la nostra sono tantissime le apparecchiature
elettriche ed elettroniche presenti in casa, e cresce
enormemente il bisogno di evitare un consumo eccessivo di
energia elettrica, per risparmiare soprattutto sulla bolletta.
In generale, il risparmio energetico è un tema che
sensibilizza tantissime famiglie italiane, poiché è una
soluzione che agevola non solo economicamente, ma contribuisce
anche a migliorare la vita di tutti, preservando l’ambiente
che ci circonda.

In che modo si misura l’energia elettrica:
consigli su come evitarne un consumo eccessivo
Esistono tantissime soluzioni che consentono un consumo di
energia elettrica equilibrato, che possa favorire, quindi, il
risparmio di energia. In ambito elettrico ed elettronico,
esiste un dispositivo digitale chiamato multimetro, il quale
serve a misurare i diversi valori elettrici, come la tensione,
la corrente e la resistenza. Nello specifico, quando si
utilizza il multimetro, si effettua un vero e proprio test per
il controllo e la misurazione dell’energia elettrica: in
questa maniera potremmo venire a conoscenza dei reali consumi
energetici e di eventuali guasti o anomalie all’impianto
elettrico della nostra abitazione.
Risparmio di energia: soluzioni possibili
Ma come possiamo evitare un consumo eccessivo di energia?
Quali sono le soluzioni che ci permettono di risparmiare?
Prima di tutto, per un corretto risparmio energetico, è
importante la scelta dei nostri elettrodomestici, che
influisce enormemente sul consumo energetico. Per questo
motivo è preferibile sempre acquistare quelli con una classe
energetica superiore, che consentono di risparmiare
notevolmente in bolletta, ad esempio, una classe A++ consumerà
il 50% in meno, rispetto ad una classe A.

Oltre a prestare attenzione alla classe energetica che li
caratterizza, gli elettrodomestici devono anche essere
utilizzati nella maniera corretta, soprattutto la lavatrice e
la lavastoviglie. Infatti, per ottimizzare i costi in
bolletta, consigliamo di attivarli sempre durante le fasce
orarie che consentono di risparmiare.

Anche la scelta delle lampadine è fondamentale per risparmiare
energia, soprattutto se trascorriamo moltissime ore in casa,
con le luci accese nelle diverse camere. A questo proposito, è
preferibile acquistare delle lampadine a Led, che ormai hanno
completamente sostituito quelle alogene, questa scelta
consente di risparmiare notevolmente l’energia elettrica,
fornendo una qualità ottima di illuminazione e soprattutto,
una durata maggiore.

Altri importanti accorgimenti che possiamo avere per favorire
il risparmio energetico, sono quelli relativi ai cosiddetti
“carichi fantasma”, cioè al consumo di tutte quelle
apparecchiature che restano collegate in casa, ma che non
utilizziamo in quel preciso momento.

Visto che, la maggior parte delle persone possiede tantissime
apparecchiature elettroniche, sarebbe impensabile ricordarsi
in ogni istante di staccare e riattaccare le diverse spine,
quindi, consigliamo di raggruppare più dispositivi su una sola
presa multipla, in modo tale da disattivarli con più velocità.

Questa operazione, influirà positivamente sul consumo
energetico, e ci permetterà di risparmiare notevolmente in
bolletta.

Come incide il risparmio energetico sull’ambiente?
Abbiamo visto che esistono tantissime soluzioni per tenere
sotto controllo il nostro consumo energetico, e che ci
permettono di avere notevoli agevolazioni economiche, ma il
risparmio di energia elettrica è importantissimo soprattutto
per preservare l’ambiente che ci circonda. Al giorno d’oggi, è
necessario tenere d’occhio la gestione dei consumi energetici
all’interno delle nostre famiglie, per evitare consumi
eccessivi e le dispersioni inutili.

Questa necessità, nasce dal crescente aumento di dispositivi
elettrici ed elettronici presenti nelle nostre case, diventati
ormai elementi indispensabili per uso quotidiano. Nello
specifico, risparmiare energia incide positivamente
sull’ambiente circostante, infatti, limita l’esaurimento dei
combustibili fossili e riduce l’inquinamento atmosferico. È
davvero indispensabile, quindi, sensibilizzare tutte le
persone sul tema del risparmio di energia elettrica,
spingendola ad attuare costantemente una notevole riduzione
dei consumi, contribuendo in minima parte, a preservare la
salute del nostro pianeta.

Football Club Frascati, altra
chicca: un documentario sul
calcio ai tempi del Covid con
l’Under 17

Frascati (Rm) – Il Football Club Frascati non smette mai di
stupire. E ha messo in piedi un’altra “chicca”. L’idea è nata
dal tecnico dell’Under 17 Alessandro Rodo, una delle “colonne”
dello staff del sodalizio tuscolano presieduto da Claudio
Laureti e Stefano Lopapa. “Volevo fare come ogni anno un video
speciale per i miei ragazzi – spiega Rodo – Ma poi, parlandone
anche coi presidenti e col responsabile del settore Scuola
calcio Lorenzo Marcelli, è nata un’idea più particolare:
preparare un vero e proprio documentario, curato a livello di
regia dal videomaker Riccardo Trentadue che già collabora con
la nostra società, in cui si tratta il tema delle “ricadute
psicologiche” del Covid sui ragazzi nell’ambito dell’attività
sportiva. Abbiamo già vissuto un paio di pomeriggi di riprese,
nei quali abbiamo raccolto immagini dei “particolari”
allenamenti di questo periodo, svolti in ossequio alle
disposizioni anti-Covid e ribadendo il concetto che “noi non
ci fermiamo, rispettando le regole”. Successivamente ho fatto
alcune mie riflessioni su come ho visto i ragazzi in questo
anno caratterizzato dalla pandemia, sulla fondamentale
importanza dello sport che è fonte di vita, socializzazione,
benessere psicofisico, ancor di più in questo periodo –
sottolinea l’allenatore – D’altronde anche per noi istruttori
questa è stata una sfida motivazionale forte. Poi seguiranno
altri appuntamenti in cui dedicheremo uno spazio anche alle
riflessioni della nostra psicologa Ilaria Iannizzi e dei
ragazzi: un lavoro certosino che, ne sono convinto, riuscirà a
dare un messaggio forte. Per quanto riguarda la colonna
sonora, sarebbe stata particolarmente indicata la canzone di
Vasco Rossi “Basta poco” per alcuni passaggi molto attinenti,
ma dovendo fare i conti con le questioni dei copyright
probabilmente dovremo andare su altre soluzioni. Non appena
sarà terminato, il documentario sarà visibile sui nostri
canali ufficiali, la pagina Facebook e il sito
www.fcfrascati.com”. L’annata della sua Under 17 poteva
rivelarsi davvero ricca di soddisfazioni: “Questo blocco è
stato un peccato: si è formato un grande gruppo non solo per
qualità tecniche, ma soprattutto umane – dice Rodo –
Nonostante ci fossero diversi elementi nuovi, i ragazzi si
sono compattati alla grande e hanno gettato le basi per
togliersi tante soddisfazioni nel prossimo futuro: con un paio
di innesti al massimo questa squadra può competere in tutte le
categorie. E’ chiaro che a loro la partita è mancata tanto,
dopo il lockdown c’è stato un po’ di scetticismo, ma col tempo
la costanza negli allenamenti è stata altissima. se non
riprenderà l’attività ufficiale federale, cercheremo comunque
di partecipare ove possibile con questi ragazzi a qualche
torneo prestigioso per chiudere questa annata molto
particolare”.
Polisportiva     Borghesiana
(calcio), Rovere: “Alcune
società sono scorrette e
fanno partitine”
Roma – La Polisportiva Borghesiana rispetta le regole. Un
concetto che il responsabile del settore agonistico Antonio
Rovere ci tiene a ribadire: “E’ un periodo molto complicato,
con tante restrizioni che limitano le attività. Ma il nostro
club ha sempre rispettato i protocolli e dispiace essere messi
in difficoltà dalle azioni di altre società che non fanno
altrettanto. Nelle ultime settimane, infatti, è capitato che
qualche nostro tesserato ci abbia chiesto il nulla osta per
allenarsi in altri club solo per il fatto che lì si potessero
fare le partitine interne. Per noi si tratta di una situazione
molto pesante, anche nella gestione del rapporto coi genitori:
la Federazione dovrebbe fare maggiori controlli per punire chi
non sta nelle regole. Inoltre il comitato dovrebbe prendere
una posizione definitiva sui campionati e sulla eventuale loro
disputa perché questa situazione di incertezza non fa bene a
nessuno”. La Polisportiva Borghesiana ha preso una linea
chiara da qualche tempo: “Nel settore agonistico abbiamo
fermato la Prima categoria e l’Under 19, mentre siamo riusciti
a portare avanti l’attività coi due gruppi “Giovanissimi” e i
due “Allievi”. Per riuscire a formare tutti i gruppi, in
estate, avevamo fatto uno sforzo notevole, ma purtroppo gli
eventi ci hanno creato tutte queste difficoltà. Noi, comunque,
non molliamo: proprio da questa settimana abbiamo ricominciato
a fare tre sedute settimanali, una in più di quanto fatto
negli ultimi mesi. Un modo per dare un segnale, anche se la
questione delle partitine è molto “pesante” per i nostri
ragazzi, mentre lo è decisamente meno per i piccoli calciatori
della nostra Scuola calcio”. Rovere ha già deciso cosa farà
nella prossima stagione: “Ho comunicato alla Polisportiva
Borghesiana che seguirò il presidente Enrico Gagliarducci
nella sua nuova avventura al Casilina calcio dove mi occuperò
ancora del settore agonistico. Con Enrico abbiamo un rapporto
di amicizia da anni, da direttore sportivo tempo fa lo scelsi
come allenatore e mai avrei pensato di ritrovarmelo qualche
tempo dopo come presidente. Una persona di parola e buono
d’animo, forse anche troppo in un mondo dove non esiste la
riconoscenza. A Finocchio il calcio ha una grande
considerazione e credo che col Casilina si possano fare cose
importanti. Per me sarà un ritorno perché lì ho cominciato a
fare l’allenatore quasi trent’anni fa: nell’ultima stagione in
cui non c’è stata una squadra di calcio al “De Fonseca”,
l’ambiente è stato molto penalizzato. Ma c’è tanta curiosità
attorno al nuovo progetto”.
Città di Frascati, Monteneri:
“Condivisione    totale    di
obiettivi tecnici col Volley
Club Frascati”

Frascati (Rm) – Da diversi mesi la pallavolo frascatana ha
scelto la strada della condivisione. Grazie alla ferma volontà
di Massimiliano Musetti, presidente del Volley Club Frascati,
si è creata un’anima unica tra lo storico club tuscolano e il
Città di Frascati, che negli anni ha saputo ritagliarsi uno
spazio importante e ben definito. Da questa stagione al timone
societario di questa società c’è Daniele Monteneri: “Per me si
tratta del primo incarico a livello dirigenziale, al di là
delle esperienze da accompagnatore fatte coi gruppi dei miei
figli – spiega il presidente del Città di Frascati – A
chiedermi la disponibilità è stato proprio Massimiliano con
cui ci conosciamo da anni per via della presenza dei miei
figli all’interno del Volley Club Frascati (Caterina
nell’Under 14 e 15 e Matteo nel mini volley, ndr) e io ho
accettato volentieri, anche perché si tratta di un impegno
gestibile con il tempo che ho a disposizione. Recentemente
siamo andati assieme in Federazione e prossimamente faremo lo
stesso per le votazioni per il rinnovo delle cariche”.
Monteneri parla del progetto dei due sodalizi tuscolani: “Tra
Volley Club Frascati e Città di Frascati c’è una totale
condivisione di obiettivi: a mio parere è molto positivo avere
due società con percorsi diversi che forniscano la possibilità
di scelta alle ragazze del territorio. Una cosa che rientra
nella filosofia delle grandi società regionali della nostra
disciplina: l’idea è di valorizzazione le ragazze allestendo
gruppi il più possibile omogenei dal punto di vista tecnico”.
Il Città di Frascati si dedicherà (come da tradizione) ai
campionati territoriali che al momento sono ancora fermi a
causa del Covid, anche se ci potrebbero essere novità per
alcune categorie dopo la scadenza dell’ultimo decreto
governativo (5 marzo). “Volley Club Frascati e Città di
Frascati sono un’unica anima sotto due diverse denominazioni –
specifica Musetti – due società che camminano in maniera
parallela per dare un servizio più completo e avere una
migliore gestione degli spazi a disposizione”.
Frascati Scherma, il saluto
di Guerra: “Qui lascio un
pezzo di cuore, ma mai dire
mai…”
Frascati (Rm) – Filippo Guerra è tornato a Milano, sua città
d’origine. Il 27enne fiorettista, allievo di Fabio Galli, ha
chiuso una lunga parentesi alla “Simoncelli” durata oltre otto
anni. “A Frascati lascio un pezzo di cuore e il giorno della
partenza è stato duro – racconta il meneghino – Mi sono
commosso e al tempo stesso ho fatto piangere qualcuno, ma sono
felice perché ho capito di aver lasciato un segno. Comunque in
futuro “mai dire mai”, magari tra un po’ di tempo potrei
tornare. La mia decisione è stata dettata esclusivamente da
una decisione lavorativa che ho preso in estate: a Milano sono
già andato un paio di volte ad allenarmi alla Mangiarotti, la
società con cui tiravo prima di approdare a Frascati: vorrei
tornare a lavorare col mio vecchio maestro Aldo Zanobini che
al momento è un po’ indeciso se tornare o meno in palestra a
causa del Covid, ma spero di convincerlo”. A proposito di
maestri, Guerra parla del forte rapporto che ha avuto con
Fabio Galli a Frascati: “Appena trasferito sono stato per un
po’ senza maestro, perché in generale non ero molto
appassionato alle lezioni e ci ho messo tanto a decidere. Le
gare, però, non andavano bene e così la mia scelta è ricaduta
subito su Fabio, che avevo già conosciuto in una gara di Coppa
del Mondo. La prima gara dopo aver fatto lezione con lui l’ho
vinta e questa è stata un’ulteriore spinta. Tra noi è nato un
rapporto speciale che va oltre la vita da sala: sono sicuro di
essergli entrato nel cuore, una risata al giorno sono riuscita
a strappargliela. E lo stesso è valso per me”. Un forte
rapporto è nato anche con diversi compagni di sala: “Dovendo
proprio fare dei nomi direi Tommaso Fabrizi, Francesca
Palumbo, Luca Papale, Damiano Rosatelli, ma rischio di
dimenticare qualcuno perché sono state veramente tante le
persone con cui ho stretto un rapporto di amicizia
importante”. Guerra conclude con un passo indietro in cui
ricorda i motivi che lo hanno portato a Frascati e con un
commento sulle gare ufficiali che mancano da diversi mesi.
“L’arrivo ai Castelli è coinciso con il mio ingresso nel
gruppo sportivo della Forestale (che poi è stato inglobato nei
Carabinieri, ndr). Inoltre passai un test all’università di
Tor Vergata, a due passi dalla palestra “Simoncelli”, e questo
ha agevolato la scelta. Le gare mi mancano anche se a Frascati
durante gli allenamenti sono state organizzate delle “garette
interne” che, visti i protagonisti, potevano essere
tranquillamente paragonate a prove di Coppa del Mondo. Mi
sarebbe piaciuto fare almeno una gara a squadra col Frascati
Scherma, ma per colpa del Covid non è stato possibile.
Comunque fino a fine stagione sarò ancora tesserato col club
tuscolano e quindi magari faccio ancora in tempo…”.
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