Colleferro dichiarate zone rosse
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Colleferro e Carpineto dichiarate zone rosse Altre due zone rosse nel Lazio per l’alta incidenza di casi di variante inglese. Il Presidente della Regione Lazio ha firmato ieri le due ordinanze che dispongono le misure di massima restrizione per Colleferro e Carpineto, due comuni in provincia di Roma. Nel Lazio la zona rossa è già stata attivata per Roccagorga in provincia di Latina. Emergenza a Colleferro: “Ho convocato una riunione della C.O.C. con le massime autorità cittadine oggi pomeriggio. Il presidente del Consiglio Comunale ha altresì convocato la riunione urgente dei capigruppo. In entrambe le riunioni sarà
approfondito il dato di crescita esponenziale dei contagi e la probabile presenza in città della variante inglese. Si prega tutti di seguire la sole informazioni istituzionali che questa pagina e quella del Comune diffonderanno nelle prossime ore”. Così su facebook Pierluigi Sanna, sindaco di Colleferro. Urban Fishing, la moda di pescare in città arriva dal Regno Unito: una tendenza da “prendere all’amo”? Questo sport che guarda all’ambiente si sta imponendo anche in Italia, grazie
soprattutto al lavoro svolto dai Consorzi di bonifica all’interno dei centri abitati Si chiama “Urban Fishing” e dall’Inghilterra è arrivata anche in Italia: è la moda bizzarra di pescare in città, un po’ come forma di anti stress un po’ però con un obiettivo ambientale. Infatti potrebbe dare spazio a una pratica utile per la manutenzione di bonifica all’interno dei centri abitati. Sarà una tendenza da “prendere all’amo”? Immaginate dopo una giornata stressante in ufficio di fare una passeggiata fino al fiume o al torrente vicino a casa vostra e… pescare. È il concetto dell”Urban Fishing”, una disciplina anglosassone inventata dal restauratore fluviale britannico Theo Pike, autore del libro “Trout in dirty places”. In questo testo, l’esperto indica 50 luoghi nel Regno Unito dove è possibile pescare le trote a pochi passi da un centro urbano. L’intervista al Dottor Massimo Gargano Direttore Generale dell’ANBI a Officina Stampa del 18/02/2021 A seguire questa “moda urbana”, sono al momento soprattutto
gli “streeters”, in gran parte giovani, che si cimentano dalla pesca ultralight di pesci di media pezzatura, a sessioni più impegnative di grossi predatori ittici, sempre nel rispetto delle normative anti-Covid. Ora questa moda si sta imponendo anche in Italia, grazie a un lavoro svolto dai Consorzi di bonifica all’interno dei centri abitati Alcuni lavori di ‘manutenzione gentile’ svolti dai Consorzi di bonifica, come per esempio il lavoro di bonifica effettuato sul torrente Mugnone, che scorre a Firenze, hanno dimostrato che è possibile rendere i fiumi urbani non sono solo scarichi di liquami, ma luoghi pieni di vita. In questo caso, alcune sistemazioni idrauliche hanno permesso di rallentare il flusso d’acqua proprio sotto i ponti, creando zone ombreggiate ideali per il rifugio e la riproduzione di pesci e anfibi e migliorando così l’intero ecosistema. L’immagine emblematica della metamorfosi operata dal Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno non è l’unico caso in Italia, però: Adria nel Polesine è già la ‘capitale’ dell’urban fishing italiano. “C’è ancora molto da fare, ma l’esperienza fiorentina dimostra che ci si può riuscire -, commenta il presidente dell’Anbi (l’associazione dei consorzi di bacino), Francesco Vincenzi -. È indispensabile la collaborazione di tutti i soggetti che insistono sul corso d’acqua, ad iniziare dal contrasto agli scarichi abusivi“. “I centri urbani devono riappropriarsi di un corretto rapporto ambientale con i corsi d’acqua, troppo spesso costretti dentro argini innaturali – indica infine Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Per questo, ribadiamo la necessità di un Piano Nazionale di Invasi medio-piccoli e multifunzionali, comprendente anche aree di laminazione delle piene, da posizionare ai confini dei grandi agglomerati urbani per
evitare che alvei cementificati o tombati risultino insufficienti di fronte all’estremizzazione degli eventi meteo, conseguenza della crisi climatica.” Bracciano, primi 5 anni di mandato per il Sindaco Tondinelli. Cosa si è fatto e cosa è ancora da completare? L’intervista al Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli per un bilancio sui primi 5 anni di mandato. Cosa si è fatto e cosa è ancora da completare? Tondinelli diventa sindaco di Bracciano nel 2016 e da subito lo aspetta un cammino tutto in salita. Il primo cittadino trova una situazione disastrosa delle casse comunali con un
debito di 10 milioni di euro e per questo deve concentrare i primi due anni e mezzo a sanare le casse dell’Ente. Un risultato ottenuto senza alzare le tasse ma addirittura abbassando la Tari e gli oneri concessori a vantaggio delle tasche dei cittadini di Bracciano con una media totale di diminuzione delle bollette sui rifiuti di oltre il 7 per cento L’intervista al Sindaco di Bracciano ospite della trasmissione Officina Stampa del 18/02/2021 Ma il Sindaco si trova anche a dover far fronte all’emergenza cimitero che vede una carenza loculi a cui fa fronte con nuove e tempestive costruzioni Sempre in prima linea per l’ambiente: ha ridato vita al Giardino del lago rimasto in totale abbandono per lungo tempo e che oggi è diventato una cornice verde fruibile a tutti. Dal 40% ha portato la raccolta differenziata al 75%. Insieme ai Cittadini e alle Associazioni si è opposto per evitare una nuova discarica a Bracciano come quella che proponeva l’Università Agraria e dopo 30 anni di strenuo contrasto insieme a forze civiche ha raggiunto l’obbiettivo della copertura della discarica di Cupinoro con il cupping. Insieme ad Azzero CO2 ha piantato circa 1.000 tra alberi e arbusti. Ha stipulato un patto per l’ambiente con l’associazione civica Salvaguardiamo Bracciano impegnata in prima linea per contrastare l’abbandono dei rifiuti, atti vandalici e degrado Ha pedonalizzato il centro storico, una promessa fatta dai precedenti amministratori comunali e mai mantenuta. E ha fatto installare 3 postazioni di bike sharing Nonostante la situazione economica difficile, ha impiegato quasi 800 mila euro, per asfaltare 34 strade di Bracciano e circa 1 chilometro e duecento metri di marciapiedi. Ha avviato
i lavori di sostituzione e manutenzione dei selciati nel centro storico di Bracciano. Ha fatto installare nuove luci al led in via Cupetta del mattatoio, una strada da sempre al buio. Ha avviato i lavori di rifacimento e messa a norma del campo sportivo Vergari e del Palazzetto a via delle Palme È riuscito ad avviare i lavori di realizzazione della rotatoria di collegamento della ex strada statale 493 Braccianese Claudia con via Perugini e via Isonzo, vicino la stazione dei Carabinieri. Per realizzare questa rotatoria ha acquisito un’area di terreno di circa 2 mila 400 metri quadri appartenente al ministero della Difesa della Caserma Montefinale Grazie alla sinergia con l’associazione Access Emotion si è occupato dell’abbattimento delle barriere architettoniche inserendo tra l’altro, nel progetto di rifacimento della strada via dei Lecci, la scuola e dintorni, un ambiente accessibile per i disabili Ha avviato i lavori di rifacimento del muro di via settevene Palo Ha operato una drastica riduzione di almeno il 50 per cento sugli oneri di urbanizzazione e lo snellimento della burocrazia grazie al SUE digitale ovvero lo sportello unico di edilizia digitale Ha rimesso a nuovo i cortili delle scuole comunali Tommaso Tittoni e istituto comprensivo Silvestri Ha inaugurato il nuovo campetto sportivo polifunzionale in via dei Lecci a Bracciano restituendo alla cittadinanza un’opera utile per i ragazzi e gli sportivi che prima versava in totale degrado ed era completamente inutilizzabile. Dopo anni di aspettative da parte della cittadinanza ha
concluso la donazione al Comune della preziosa collezione di proprietà della famiglia Panunzi, oltre 400 reperti di epoca etrusca e romana che verranno esposti al Museo Civico cittadino. Ha portato il presepe vivente più grande d’Italia al castello con oltre 25 associazioni partecipanti e 200 figuranti e una media di cinque mila visitatori al giorno. Ha contribuito fattivamente a far rinascere lo storico carnevale Ha puntato sul turismo di prossimità in piena pandemia varando un piano turistico. Ha presentato il brand dell’Assessorato al Turismo e promosso una massiccia campagna pubblicitaria su Roma che ha portato un alto flusso di visitatori e promosso il nome della città come luogo sicuro e appetibile dove trascorrere le vacanze. Ha aperto un teatro, il Teatro del Lago, rimettendo a norma e in sicurezza una struttura che era abbandonata e dove si è registrato un grande successo anche per i corsi gratuiti online di teatro Covid-19 ed il boom del gioco online
La pandemia di Covid-19 ha provocato una grave crisi non soltanto dal punto di vista sanitario ma anche finanziario, con quasi tutti i settori colpiti profondamente. Quello del gambling, nello specifico, sta vivendo periodi molto difficili, con tutti i corner sportivi, sale slot e centri scommesse chiusi ormai da svariati mesi, e senza certezze su un’eventuale ripartenza. Si potrebbe pensare quindi che il settore ha subito gravi perdite finanziarie e numeri in forte calo, ma paradossalmente non è così. Un recente sondaggio statistico ha riportato i seguenti dati: tra gennaio e febbraio le scommesse online crescevano del 43%, il bingo del 24,3%, casinò e slot del 20% circa, numeri tuttora in costante aumento. Ma com’è possibile ciò se tutti i centri fisici sono chiusi? Il merito va dato al vero e proprio boom del gambling online,
un settore in enorme crescita e sempre più preferito dai giocatori. Scopriamo di più in merito. – Il boom del gioco online Già da prima della pandemia molte persone avevano iniziato a giocare sui vari bookmaker presenti sul web, come per esempio Starvegas. Un esempio è l’abbassamento sempre maggiore dell’RTP delle slot presenti nelle varie sale, fino al 65%. Inoltre, un altro fattore che ha portato molti giocatori a giocare online è l’obbligo del riconoscimento con la tessera sanitaria prima di giocare ad una VLT. Tutto ciò con i bookmaker online non avviene: bisogna mandare solo alla registrazione il documento, le percentuali di ritorno al giocatore delle slot sono elevate (dal 90 al 97%), i prelievi sono rapidi se non addirittura immediati. Possiamo quindi dire che se da un lato c’è stata e persiste una forte perdita dal punto di vista fisico in questo settore, online i numeri sono molto alti e continuano a crescere. C’è comunque grande confusione, ed anche rabbia, tra i proprietari ed addetti di centri scommesse, sale gioco ecc. Uno dei motivi principali è la tassa Salva Sport adottata dal Governo per aiutare il settore sportivo, con un’aliquota ancor più inasprita nel settore dall’ADM. Non resta che attendere eventuali novità, sperando in un calo dei contagi del virus e quindi la possibilità di riaprire anche i vari centri specializzati.
Giochi online, tante le novità attese dai fans di tutto il mondo La crisi di Governo rischia di far slittare alcuni provvedimenti necessari alle riaperture di alcuni settori molto colpiti dal lockdown: le sale slot, le sale scommesse e tutto il comparto del gioco d’azzardo legale ha vissuto probabilmente il periodo più duro della sua sua storia. E’ in programma una revisione dei protocolli con i DPCM che scadono a marzo, ma tutto dovrà andare di pari passo con il ritmo delle vaccinazioni che dovrà giustificare la possibilità di riaprire in sicurezza. Il mercato che ha beneficiato di questa congiuntura sfortunata è chiaramente il gioco on line. E’ possibile infatti oggi avere a disposizione un vero e
proprio casino, con tutti i giochi che troveremmo in un luogo fisico, su siti come Planetwin365 e molti altri, ma il successo di questa formula era prevedibile anche prima del lockdown. iGaming: una vittoria annunciata Con la possibilità di non muoversi da casa e avere tutti i servizi a disposizione, internet ha sviluppato molte realtà di successo che hanno creato nuove figure professionali e cambiato il volto del mercato del lavoro in generale: il gioco on line non è da meno in questo contesto. Gli sviluppatori delle piattaforme per le scommesse han creato un sistema molto accattivante che incentiva i giocatori con bonus di benvenuto che di fatto sono veri e propri prestiti che possono fruttare come tesoretti. Slot, poker, black jack e tutto ciò che troveremmo in un casinò è a portata di click: mai come oggi queste applicazioni attraggono nuovi adepti, anche fra coloro che non hanno mai frequentato sale da gioco. L’offerta però non si ferma qui, in quanto l’iGaming ha visto l’espansione del mondo dei videogiochi, per consolle e PC, che ha visto nascere vere e proprie competizioni sportive con gli eSport, un nuovo modo di condividere la passione per i giochi on-line la cui piena realizzazione avviene in canali come Twitch: una piattaforma che consente di organizzare tornei multigiocatore professionisti e amatoriali e che offre uno spazio per dialogare, recensire e chiacchierare sui videogiochi più amati. Videogiochi: nuove uscite Il 2021 vede molte novità sul fronte dei nuovi giochi, tutte molto attese dai fans di tutto il mondo. The Medium è certamente la novità più succulenta: uscito da poco è un horror psicologico che ha già riscosso un grande successo per XBox e Windows, mentre per Sony, PS4 e PS5 spicca F.I.S.T. un videogioco in cui il giocatore veste i panni di un coniglio
vendicatore: l’uscita è prevista per questa primavera. Iss lancia allarme varianti Covid-19: ormai poche le regioni a rischio basso Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Passano in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.
Contro la nuova chiusura si scagliano subito i ristoratori di Napoli: ‘Richiudere è una mazzata terribile’ LA BOZZA DEL MONITORAGGIO – “È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”, evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. “In Europa c’è una circolazione del virus in tutti i Paesi. In Italia si segnala una leggera ricrescita in corso ma siamo in una posizione abbastanza favorevole rispetto all’incidenza di altri paesi, ma l’epidemia è soggetta ad ondate e quindi bisogna sempre avere grande attenzione”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute sull’analisi del monitoraggio regionale della Cabina di regia. Si segnala, ha detto, una leggera ricrescita dei casi tra i più giovani, un elemento “da approfondire”. “L’andamento epidemiologico mostra un rallentamento per quanto riguarda gli over 80 e questo dimostra i primi effetti della campagna vaccinale – spiega Brusaferro in conferenza stampa – dimostrando quanto è importante la vaccinazione”. “Sono ormai poche le regioni a rischio basso, l’incidenza a livello nazionale è in lieve aumento e l’Rt medio sfiora 1. Tutto ciò ci mostra come lo scenario apparentemente stabile è in realtà in scivolamento verso un peggioramento. Ciò richiede grande attenzione, soprattutto per la circolazione di varianti”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute sull’analisi del monitoraggio regionale della Cabina di regia. Quindi, “grande prudenza e interventi ristrettivi per contenere la diffusione
delle varianti”, ha aggiunto. LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE -“Siamo arrivati a 3,3 mln di dosi di vaccino somministrate. Da lunedì a giovedì abbiamo incrementato dosi somministrate e ieri sono state somministrate 82mila dosi, con un incremento”. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, alla conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute sull’analisi del monitoraggio regionale della Cabina di regia. “Nella popolazione pediatrica c’è un certo incremento nel numero dei casi, ma per evitare allarmismi bisogna dire che dati disponibili nella letteratura medica ci indicano come a fronte di un incremento dei pazienti pediatrici non c’è evidenza di un peggioramento dei quadri clinici. Dati dimostrano che rispetto alla Primavera scorsa il quadro clinico dei bambini è addirittura meno severo”. “Le evidenze che abbiamo disponibili sono che somministrando la seconda dose a 12 settimana dalla prima, l’efficacia del vaccino AstraZeneca è nell’ordine dell’82% per tutte le forme di Covid-19 indipendentemente dallo loro gravità. Per le forme più gravi questa copertura è invece significativamente superiore”ha precisato. “La posizione della Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco, in linea con il Consiglio superiore di sanità Css, è che la somministrazione del vaccino AstraZeneca ai soggetti tra 18 e 55 anni era solo legata alla consistenza numerica dei dati relativi al numero de soggetti vaccinati. Dai 55 ai 65 la casistica è più limitata ma non c’è alcuna controindicazione o ragione per non considerare anche in questa fascia di età la somministrazione del vaccino di AstraZeneca. Ciò va fermamente ribadito” ha detto il presidente del Css. E sullo Sputnik: “Il dato di efficacia al 91% per il vaccino Sputnik è importante ma non è l’unico dato, quindi ben venga il fornire tutta la documentazione possibile per permettere alle agenzie regolatorie per formulare un parere completo per l’autorizzazione all’impiego. Andrà poi fatta una riflessione in merito alla capacità produttiva ed i siti produttivi per
capire la potenziale utilità di questa opzione” LE VARIANTI, QUELLA UK LA PIU’ AGGRESSIVA -“Dobbiamo agire molto tempestivamente e in modo aggressivo contro le varianti non ancora molto diffuse, ovvero la brasiliana e la sudafricana. Quindi all’interno delle regioni vanno fatte delle zone rosse. La Uk è più diffusa e diventerà dominate, ma dobbiamo fare di tutto per limitare le altre” ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa organizzata dal ministero sull’analisi del monitoraggio regionale della Cabina di regia. “Nella migliore delle stime è emerso che l’aumento di trasmissibilità della variante Uk è del 39% ma con un range molto vario sul territorio, ciò vuol dire che la UK si trasmette il 39% in più. Ma questa è una cosa diversa dalla prevalenza” precusa Silvio Brusaferro. ALLARME IN UMBRIA, LE VARIANTI STANNO SOSTITUENDO IL CEPPO ORIGINARIO. “Il sistema a fasce di colore per regioni ha funzionato anche se è migliorabile. Oggi abbiamo 15.479 positivi a fronte di 297mila test eseguiti: c’è una oscillazione naturale ma la situazione sembra essere ad un livello più alto dei giorni precedenti. I decessi sono 353 e ciò conferma che la coda è molto lunga. I dati ci dicono che c’è una controtendenza verso un iniziale aumento dei casi”. Lo ha detto l’epidemiologo Gianni Rezza. Sono 2.059 le persone ricoverate in terapia intensive in Italia per il Covid-19, con un incremento di 14 unità nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono stati 151. Nei reparti ordinari sono ricoverate ora 17.831 persone, in calo di 132 unità rispetto a ieri. LA CONFERENZA STAMPA Si confermano per la terza settimana segnali di tendenza ad un “graduale incremento nell’evoluzione epidemiologica” e si osserva un “peggioramento nel livello generale del rischio”. Ciò richiede misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore
diffusione, rileva la bozza. Un “nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per COVID-19”. “Si ribadisce, anche alla luce della conferma della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità”, rileva la bozza del monitoraggio. L’Italia resta gialla e arancione con alcune zone rosse, più o meno vaste, ma stabilite a livello locale. In particolare, anche l’Umbria e la provincia autonoma di Bolzano rimangono in arancione. E’ quanto emerge dopo le ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, che hanno riguardato soltanto il passaggio in arancione di Emilia Romagna, Molise e Campania. Tuttavia i governatori dell’Umbria e di Bolzano hanno autonomamente innalzato il livello di allerta al rosso per determinate aree dei loro territori, come la provincia di Perugia. Intanto c’è una regione, la Valle d’Aosta, che potrebbe invece essere la prima a diventare bianca, qualora venisse confermata per la terza settimana consecutiva l’incidenza di meno di 50 persone positive su 100 mila abitanti, requisito necessario per passare al livello più basso della scala cromatica. Quello che sembra ineluttabile, invece, pare essere il passaggio in zona rossa dell’Abruzzo, che ha già messo in lockdown le province di Pescara e Chieti. Scettico il governatore, Marco Marsilio, secondo il quale l’Rt sarebbe sceso da 1.22 a 1.17. “Per questo – dice – ci attendiamo che la cabina di regia confermi la classificazione in zona arancione”. Il comune di Re, quasi 700 abitanti nella provincia del Verbano-Cusio- Ossola, diventa zona rossa. Secondo quanto si apprende, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, firmerà nelle prossime ore l’ordinanza che sospende anche l’attività
didattica nelle scuole della Val Vigezzo. L’ordinanza, sempre secondo quanto appreso, entrerà in vigore domani sera. Prorogata dalla Regione Umbria fino al 28 febbraio la cosiddetta “zona rossa rafforzata” per la provincia di Perugia e per il comune di San Venanzo, in quella di Terni. Amelia torna invece “arancione” come rimane il resto del territorio non compreso nel provvedimento più restrittivo. Lo prevede un’ordinanza di Palazzo Donini. Questa è stata decisa alla luce di un andamento dei contagi che “non presenta ancora una stabilizzazione discendente, e nella volontà di ispirare l’azione amministrativa al principio di massima precauzione, nonché per portare il periodo di osservazione almeno a 21 giorni rispetto alle misure restrittive”. Una riunione in seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni si terrà domani per fare il punto della situazione alla luce della diffusione delle varianti del virus e affrontare il tema della gestione della pandemia e il sistema delle regole in vista della scadenza del Dpcm il 5 marzo. L’incontro è in programma alle 17. Come risparmiare energia elettrica: consigli e info
In un’epoca come la nostra sono tantissime le apparecchiature elettriche ed elettroniche presenti in casa, e cresce enormemente il bisogno di evitare un consumo eccessivo di energia elettrica, per risparmiare soprattutto sulla bolletta. In generale, il risparmio energetico è un tema che sensibilizza tantissime famiglie italiane, poiché è una soluzione che agevola non solo economicamente, ma contribuisce anche a migliorare la vita di tutti, preservando l’ambiente che ci circonda. In che modo si misura l’energia elettrica: consigli su come evitarne un consumo eccessivo Esistono tantissime soluzioni che consentono un consumo di energia elettrica equilibrato, che possa favorire, quindi, il risparmio di energia. In ambito elettrico ed elettronico, esiste un dispositivo digitale chiamato multimetro, il quale serve a misurare i diversi valori elettrici, come la tensione, la corrente e la resistenza. Nello specifico, quando si utilizza il multimetro, si effettua un vero e proprio test per il controllo e la misurazione dell’energia elettrica: in questa maniera potremmo venire a conoscenza dei reali consumi energetici e di eventuali guasti o anomalie all’impianto elettrico della nostra abitazione.
Risparmio di energia: soluzioni possibili Ma come possiamo evitare un consumo eccessivo di energia? Quali sono le soluzioni che ci permettono di risparmiare? Prima di tutto, per un corretto risparmio energetico, è importante la scelta dei nostri elettrodomestici, che influisce enormemente sul consumo energetico. Per questo motivo è preferibile sempre acquistare quelli con una classe energetica superiore, che consentono di risparmiare notevolmente in bolletta, ad esempio, una classe A++ consumerà il 50% in meno, rispetto ad una classe A. Oltre a prestare attenzione alla classe energetica che li caratterizza, gli elettrodomestici devono anche essere utilizzati nella maniera corretta, soprattutto la lavatrice e la lavastoviglie. Infatti, per ottimizzare i costi in bolletta, consigliamo di attivarli sempre durante le fasce orarie che consentono di risparmiare. Anche la scelta delle lampadine è fondamentale per risparmiare energia, soprattutto se trascorriamo moltissime ore in casa, con le luci accese nelle diverse camere. A questo proposito, è preferibile acquistare delle lampadine a Led, che ormai hanno completamente sostituito quelle alogene, questa scelta consente di risparmiare notevolmente l’energia elettrica, fornendo una qualità ottima di illuminazione e soprattutto, una durata maggiore. Altri importanti accorgimenti che possiamo avere per favorire il risparmio energetico, sono quelli relativi ai cosiddetti “carichi fantasma”, cioè al consumo di tutte quelle apparecchiature che restano collegate in casa, ma che non utilizziamo in quel preciso momento. Visto che, la maggior parte delle persone possiede tantissime apparecchiature elettroniche, sarebbe impensabile ricordarsi in ogni istante di staccare e riattaccare le diverse spine, quindi, consigliamo di raggruppare più dispositivi su una sola
presa multipla, in modo tale da disattivarli con più velocità. Questa operazione, influirà positivamente sul consumo energetico, e ci permetterà di risparmiare notevolmente in bolletta. Come incide il risparmio energetico sull’ambiente? Abbiamo visto che esistono tantissime soluzioni per tenere sotto controllo il nostro consumo energetico, e che ci permettono di avere notevoli agevolazioni economiche, ma il risparmio di energia elettrica è importantissimo soprattutto per preservare l’ambiente che ci circonda. Al giorno d’oggi, è necessario tenere d’occhio la gestione dei consumi energetici all’interno delle nostre famiglie, per evitare consumi eccessivi e le dispersioni inutili. Questa necessità, nasce dal crescente aumento di dispositivi elettrici ed elettronici presenti nelle nostre case, diventati ormai elementi indispensabili per uso quotidiano. Nello specifico, risparmiare energia incide positivamente sull’ambiente circostante, infatti, limita l’esaurimento dei combustibili fossili e riduce l’inquinamento atmosferico. È davvero indispensabile, quindi, sensibilizzare tutte le persone sul tema del risparmio di energia elettrica, spingendola ad attuare costantemente una notevole riduzione dei consumi, contribuendo in minima parte, a preservare la salute del nostro pianeta. Football Club Frascati, altra
chicca: un documentario sul calcio ai tempi del Covid con l’Under 17 Frascati (Rm) – Il Football Club Frascati non smette mai di stupire. E ha messo in piedi un’altra “chicca”. L’idea è nata dal tecnico dell’Under 17 Alessandro Rodo, una delle “colonne” dello staff del sodalizio tuscolano presieduto da Claudio Laureti e Stefano Lopapa. “Volevo fare come ogni anno un video speciale per i miei ragazzi – spiega Rodo – Ma poi, parlandone anche coi presidenti e col responsabile del settore Scuola calcio Lorenzo Marcelli, è nata un’idea più particolare: preparare un vero e proprio documentario, curato a livello di regia dal videomaker Riccardo Trentadue che già collabora con la nostra società, in cui si tratta il tema delle “ricadute psicologiche” del Covid sui ragazzi nell’ambito dell’attività sportiva. Abbiamo già vissuto un paio di pomeriggi di riprese, nei quali abbiamo raccolto immagini dei “particolari” allenamenti di questo periodo, svolti in ossequio alle disposizioni anti-Covid e ribadendo il concetto che “noi non
ci fermiamo, rispettando le regole”. Successivamente ho fatto alcune mie riflessioni su come ho visto i ragazzi in questo anno caratterizzato dalla pandemia, sulla fondamentale importanza dello sport che è fonte di vita, socializzazione, benessere psicofisico, ancor di più in questo periodo – sottolinea l’allenatore – D’altronde anche per noi istruttori questa è stata una sfida motivazionale forte. Poi seguiranno altri appuntamenti in cui dedicheremo uno spazio anche alle riflessioni della nostra psicologa Ilaria Iannizzi e dei ragazzi: un lavoro certosino che, ne sono convinto, riuscirà a dare un messaggio forte. Per quanto riguarda la colonna sonora, sarebbe stata particolarmente indicata la canzone di Vasco Rossi “Basta poco” per alcuni passaggi molto attinenti, ma dovendo fare i conti con le questioni dei copyright probabilmente dovremo andare su altre soluzioni. Non appena sarà terminato, il documentario sarà visibile sui nostri canali ufficiali, la pagina Facebook e il sito www.fcfrascati.com”. L’annata della sua Under 17 poteva rivelarsi davvero ricca di soddisfazioni: “Questo blocco è stato un peccato: si è formato un grande gruppo non solo per qualità tecniche, ma soprattutto umane – dice Rodo – Nonostante ci fossero diversi elementi nuovi, i ragazzi si sono compattati alla grande e hanno gettato le basi per togliersi tante soddisfazioni nel prossimo futuro: con un paio di innesti al massimo questa squadra può competere in tutte le categorie. E’ chiaro che a loro la partita è mancata tanto, dopo il lockdown c’è stato un po’ di scetticismo, ma col tempo la costanza negli allenamenti è stata altissima. se non riprenderà l’attività ufficiale federale, cercheremo comunque di partecipare ove possibile con questi ragazzi a qualche torneo prestigioso per chiudere questa annata molto particolare”.
Polisportiva Borghesiana (calcio), Rovere: “Alcune società sono scorrette e fanno partitine”
Roma – La Polisportiva Borghesiana rispetta le regole. Un concetto che il responsabile del settore agonistico Antonio Rovere ci tiene a ribadire: “E’ un periodo molto complicato, con tante restrizioni che limitano le attività. Ma il nostro club ha sempre rispettato i protocolli e dispiace essere messi in difficoltà dalle azioni di altre società che non fanno altrettanto. Nelle ultime settimane, infatti, è capitato che qualche nostro tesserato ci abbia chiesto il nulla osta per allenarsi in altri club solo per il fatto che lì si potessero fare le partitine interne. Per noi si tratta di una situazione molto pesante, anche nella gestione del rapporto coi genitori: la Federazione dovrebbe fare maggiori controlli per punire chi non sta nelle regole. Inoltre il comitato dovrebbe prendere una posizione definitiva sui campionati e sulla eventuale loro disputa perché questa situazione di incertezza non fa bene a nessuno”. La Polisportiva Borghesiana ha preso una linea chiara da qualche tempo: “Nel settore agonistico abbiamo fermato la Prima categoria e l’Under 19, mentre siamo riusciti a portare avanti l’attività coi due gruppi “Giovanissimi” e i due “Allievi”. Per riuscire a formare tutti i gruppi, in estate, avevamo fatto uno sforzo notevole, ma purtroppo gli eventi ci hanno creato tutte queste difficoltà. Noi, comunque,
non molliamo: proprio da questa settimana abbiamo ricominciato a fare tre sedute settimanali, una in più di quanto fatto negli ultimi mesi. Un modo per dare un segnale, anche se la questione delle partitine è molto “pesante” per i nostri ragazzi, mentre lo è decisamente meno per i piccoli calciatori della nostra Scuola calcio”. Rovere ha già deciso cosa farà nella prossima stagione: “Ho comunicato alla Polisportiva Borghesiana che seguirò il presidente Enrico Gagliarducci nella sua nuova avventura al Casilina calcio dove mi occuperò ancora del settore agonistico. Con Enrico abbiamo un rapporto di amicizia da anni, da direttore sportivo tempo fa lo scelsi come allenatore e mai avrei pensato di ritrovarmelo qualche tempo dopo come presidente. Una persona di parola e buono d’animo, forse anche troppo in un mondo dove non esiste la riconoscenza. A Finocchio il calcio ha una grande considerazione e credo che col Casilina si possano fare cose importanti. Per me sarà un ritorno perché lì ho cominciato a fare l’allenatore quasi trent’anni fa: nell’ultima stagione in cui non c’è stata una squadra di calcio al “De Fonseca”, l’ambiente è stato molto penalizzato. Ma c’è tanta curiosità attorno al nuovo progetto”.
Città di Frascati, Monteneri: “Condivisione totale di obiettivi tecnici col Volley Club Frascati” Frascati (Rm) – Da diversi mesi la pallavolo frascatana ha scelto la strada della condivisione. Grazie alla ferma volontà di Massimiliano Musetti, presidente del Volley Club Frascati, si è creata un’anima unica tra lo storico club tuscolano e il Città di Frascati, che negli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio importante e ben definito. Da questa stagione al timone societario di questa società c’è Daniele Monteneri: “Per me si tratta del primo incarico a livello dirigenziale, al di là delle esperienze da accompagnatore fatte coi gruppi dei miei figli – spiega il presidente del Città di Frascati – A chiedermi la disponibilità è stato proprio Massimiliano con cui ci conosciamo da anni per via della presenza dei miei
figli all’interno del Volley Club Frascati (Caterina nell’Under 14 e 15 e Matteo nel mini volley, ndr) e io ho accettato volentieri, anche perché si tratta di un impegno gestibile con il tempo che ho a disposizione. Recentemente siamo andati assieme in Federazione e prossimamente faremo lo stesso per le votazioni per il rinnovo delle cariche”. Monteneri parla del progetto dei due sodalizi tuscolani: “Tra Volley Club Frascati e Città di Frascati c’è una totale condivisione di obiettivi: a mio parere è molto positivo avere due società con percorsi diversi che forniscano la possibilità di scelta alle ragazze del territorio. Una cosa che rientra nella filosofia delle grandi società regionali della nostra disciplina: l’idea è di valorizzazione le ragazze allestendo gruppi il più possibile omogenei dal punto di vista tecnico”. Il Città di Frascati si dedicherà (come da tradizione) ai campionati territoriali che al momento sono ancora fermi a causa del Covid, anche se ci potrebbero essere novità per alcune categorie dopo la scadenza dell’ultimo decreto governativo (5 marzo). “Volley Club Frascati e Città di Frascati sono un’unica anima sotto due diverse denominazioni – specifica Musetti – due società che camminano in maniera parallela per dare un servizio più completo e avere una migliore gestione degli spazi a disposizione”.
Frascati Scherma, il saluto di Guerra: “Qui lascio un pezzo di cuore, ma mai dire mai…”
Frascati (Rm) – Filippo Guerra è tornato a Milano, sua città d’origine. Il 27enne fiorettista, allievo di Fabio Galli, ha chiuso una lunga parentesi alla “Simoncelli” durata oltre otto anni. “A Frascati lascio un pezzo di cuore e il giorno della partenza è stato duro – racconta il meneghino – Mi sono commosso e al tempo stesso ho fatto piangere qualcuno, ma sono felice perché ho capito di aver lasciato un segno. Comunque in futuro “mai dire mai”, magari tra un po’ di tempo potrei tornare. La mia decisione è stata dettata esclusivamente da una decisione lavorativa che ho preso in estate: a Milano sono già andato un paio di volte ad allenarmi alla Mangiarotti, la società con cui tiravo prima di approdare a Frascati: vorrei tornare a lavorare col mio vecchio maestro Aldo Zanobini che al momento è un po’ indeciso se tornare o meno in palestra a causa del Covid, ma spero di convincerlo”. A proposito di maestri, Guerra parla del forte rapporto che ha avuto con Fabio Galli a Frascati: “Appena trasferito sono stato per un po’ senza maestro, perché in generale non ero molto appassionato alle lezioni e ci ho messo tanto a decidere. Le gare, però, non andavano bene e così la mia scelta è ricaduta subito su Fabio, che avevo già conosciuto in una gara di Coppa del Mondo. La prima gara dopo aver fatto lezione con lui l’ho vinta e questa è stata un’ulteriore spinta. Tra noi è nato un
rapporto speciale che va oltre la vita da sala: sono sicuro di essergli entrato nel cuore, una risata al giorno sono riuscita a strappargliela. E lo stesso è valso per me”. Un forte rapporto è nato anche con diversi compagni di sala: “Dovendo proprio fare dei nomi direi Tommaso Fabrizi, Francesca Palumbo, Luca Papale, Damiano Rosatelli, ma rischio di dimenticare qualcuno perché sono state veramente tante le persone con cui ho stretto un rapporto di amicizia importante”. Guerra conclude con un passo indietro in cui ricorda i motivi che lo hanno portato a Frascati e con un commento sulle gare ufficiali che mancano da diversi mesi. “L’arrivo ai Castelli è coinciso con il mio ingresso nel gruppo sportivo della Forestale (che poi è stato inglobato nei Carabinieri, ndr). Inoltre passai un test all’università di Tor Vergata, a due passi dalla palestra “Simoncelli”, e questo ha agevolato la scelta. Le gare mi mancano anche se a Frascati durante gli allenamenti sono state organizzate delle “garette interne” che, visti i protagonisti, potevano essere tranquillamente paragonate a prove di Coppa del Mondo. Mi sarebbe piaciuto fare almeno una gara a squadra col Frascati Scherma, ma per colpa del Covid non è stato possibile. Comunque fino a fine stagione sarò ancora tesserato col club tuscolano e quindi magari faccio ancora in tempo…”.
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