Climate Proof Planning: l'uso del remote sensing a supporto della vulnerabilità a scala urbana - mediaGEO

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Climate Proof Planning: l'uso del remote sensing a supporto della vulnerabilità a scala urbana - mediaGEO
FOCUS

Climate Proof
Planning:
l’uso del remote
sensing a supporto
della vulnerabilità
a scala urbana

di Denis Maragno, Francesco Ruzzante,
Vittore Negretto, Francesco Musco

                                            L
      La sperimentazione risponde                   e questioni urbane legate   e gli enti preposti al governo
                                                    al cambiamento climati-     del territorio sono chiamati ad
         alla necessità di integrare,               co stanno entrando con      una definizione spaziale delle
     tramite informazioni di remote
                                            una crescente urgenza nelle         vulnerabilità che introduca e
                                            agende politiche locali, ponen-     accompagni la costruzione di
       sensing, i quadri conoscitivi        do nuove questioni nei processi     strategie di resilienza al cam-
                                            consolidati di gestione della       biamento climatico chiamato
       a supporto dell’adattamento          città. Secondo le previsioni        anche climate-proof planning.
           del territorio agli impatti      dell’IPCC, i fenomeni legati        Nella pianificazione territoriale,
                                            al cambiamento climatico an-        porre come obiettivo l’aumento
        del cambiamento climatico.          dranno intensificarsi nei pros-     della resilienza significa rin-
                                            simi decenni (IPCC, Climate         novare ed adattare i territori,
       Utilizzando due metodologie
                                            change 2007: Synthesis Report,      introducendo nel modello di
        replicabili è stato elaborato       Summary for policy makers,          analisi quelle variabili che con-
                                            4th Assessment Report, 2007)        figurano i sistemi socioecono-
      un atlante delle superfici che        e gli eventi estremi legati al      mici, ambientali e morfologici,
                                            clima costituiranno in misura       in modo da diminuire e rispon-
         sia alla base di successive
                                            crescente un rischio per le città   dere agli impatti provenienti da
          considerazioni sui servizi        e i sistemi ambientali (IPCC,       shock esterni che destabilizzano
                                            2012), causando su scala locale     le attuali configurazioni urba-
        ecosistemici, l’analisi della       danni alle loro componenti          ne. (Folke C., 2002)
                                            sociali, economiche e fisiche       Pertanto, per dare una risposta
     vulnerabilità e l’individuazione
                                            (IPCC, 2015).                       in linea con quelle che sono gli
           di zone prioritarie su cui       Assunte le aggravanti dipen-        impatti climatici che agiscono
                                            denti dall’aumento dei fenome-      nell’ambiente urbano è necessa-
                             intervenire.   ni atmosferici estremi, le città    ria un accrescimento dei quadri

66       GEOmedian°1-2019
         GEOmedia n°1-2019
Climate Proof Planning: l'uso del remote sensing a supporto della vulnerabilità a scala urbana - mediaGEO
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                                                                                                         Casi Studio
            Lakatamia-Strovolos (Cipro)
                                                                      Peristeri                           Reggio Emilia
                                                                      (Grecia)                               (Italia)

                          Edificato                              SIT Locale                              SIT Locale                               SIT Locale

                          Area stradale                          SIT Locale                              SIT Locale                               SIT Locale

                                                                                                         OpenData, CLC
                          Idrografia                             SIT Locale                                                                       SIT Locale
    Fonte dati
    disponibili

                                                                                                         (Copernicus)
                          Aree agricole,                         OpenData, CLC                           OpenData, CLC
                                                                                                                                                  SIT Locale
                          Aree naturali                          (Copernicus)                            (Copernicus)
                          Verde pubblico                                                                 OpenData, CLC
                                                                 SIT Locale                                                                       SIT Locale
                          e attrezzato                                                                   (Copernicus)
Tab. 1 – Fonte dati disponibili per ciascun caso studio: SIT Locale, in riferimento ai dati reperibili e/o forniti dal Sistema Informativo Ter-
ritoriale dell’Ente/Pubblica Amministrazione locale di riferimento; OpenData (distribuito con accesso gratuito, aperto), Uso del suolo dal pro-
gramma Corine Land Cover aggiornato al 2012 del Portale Europeo Copernicus Land Monitoring Service.

conoscitivi vigenti, oggi carenti                tura vettoriale e georiferito, de-                Metodologia
soprattutto a scala locale, al fine              finisce la composizione dei suoli                 Dati iniziali
di valutare la vulnerabilità ed il               urbani con diversi gradi di pre-                  L’obiettivo della ricerca è identi-
rischio indotti su un determina-                 cisione a seconda delle tecnolo-                  ficare e quantificare la presenza
to territorio. (Maragno, Musco,                  ghe utilizzate. Con questa infor-                 degli elementi vegetali in ambi-
& Patassini, 2017)                               mazione è possibile supportare                    to urbano, presenti sia nelle su-
Le sperimentazioni qui descrit-                  la valutazione della vulnerabilità                perfici pubbliche che in quelle
te, in merito alla creazione di                  e del rischio delle caratterizza-                 private. Tra gli obiettivi del pro-
nuove informazioni e l’inte-                     zioni fisiche-morfologiche dei 3                  getto europeo, grazie al quale la
grazione coi quadri conoscitivi                  casi studio.                                      sperimentazione ha avuto luo-
esistenti sono state elaborate
dal gruppo di ricerca IUAV
- Planning Climate Change
all’interno del progetto LIFE
UrbanProof trattando come
casi studio tre ambiti territo-
riali diversi: Reggio nell’Emi-
lia (Emilia-Romagna, Italia),
Lakatamia e Strovolos (Nicosia,
Cipro), Peristeri (Atene,
Grecia).
Lo studio delle vulnerabilità agli
impatti climatici dei 3 territori
è stato declinato a riguardo
dei fenomeni di allagamento
(runoff urbano) e di isola di                                                                                                                       Fig.2 –
calore urbana (UHI). Poiché il                                                                                                                      Cipro
                                                                                                                                                    - Orto-
rapporto tra elementi vegetali                                                                                                                      foto RGB,
e elementi antropici in campo                                                                                                                       quadri
urbano costituisce una variabile                                                                                                                    conoscitivi
fondamentale per definire le                                                                                                                        esistenti,
                                                                                                                                                    elaborazio-
aree meno resilienti agli impatti                                                                                                                   ni prodotte
menzionati (Leopold, 1968)                                                                                                                          e nuovi
(Oke, 1981) (Hall, 1984),                                                                                                                           quadri con-
                                                                                                                                                    oscitivi.
l’obiettivo del lavoro è stato la
creazione di un atlante sintetico
delle superfici. L’atlante, di na-

                                                                                                                           GEOmedia n°1-2019             7
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FOCUS

                    go, vi è la strutturazione di un       dai rilievi aerofotogrammetrici     region-based (Young Gi Byun,
                    approccio di lavoro replicabile        condotti con mezzo aereo e          2012), ottenendo come primo
                    in tutte le città, a partire dalla     UAV/SAPR.                           risultato oggetti più semplici
                    metodologia costruita per i casi                                           da interpretare ed elabora-
                    studio.                                Metodi per l’individuazione         re. L’omogeneità dei pixels è
                    Al tal fine il lavoro è iniziato       del verde                           definita dalla combinazione
                    con la creazione di geodataba-         Le metodologie di lavoro sono       di colori (misurata nei valori
                    se contenenti le informazioni          state strutturate a seguito dei     spettrali delle tre bande) e dalla
                    essenziali normalmente dispo-          dati raster acquisiti in partenza   forma (caratteristica data da
                    nibili in ogni città: edificato,       secondo due casistiche così         uniformità e compattezza). Le
                    infrastrutture stradali, idrografia    riassunte: nella prima (MS)         regioni finali sono il prodotto
                    (tab.1). Questi elementi, con-         troviamo una composizione           del raggruppamento progressi-
                    giunti ai risultati ottenuti attra-    di bande dentro lo spettro del      vo dei pixels tra loro adiacenti.
                    verso il telerilevamento, sono         visibile, Rosso (R), Verde (G) e    (Ahmed Darwish, 2003)
                    stati integrati nel processo di        Blu (B), nella seconda (NDVI)       Svolta questa fase di segmen-
                    lavoro in modo da restituire un        si ha in aggiunta anche la banda    tazione (Brandon Rumiser,
                    dato finale quanto più preciso e       Infrarosso-vicino (I). (tab.2)      2013), è stata posta come regola
                    attinente per la ricostruzione di      I raster RGB sono stati proces-     di classificazione degli oggetti
                    uno stato di fatto attraverso un       sati utilizzando la tecnologia      un rapporto inversamente pro-
                    atlante delle superfici.               di Multiresolution segmentation     porzionale tra la differenza tra
                    Al fine di localizzare gli elemen-     (MS) al fine di poter valutare      spettro verde e rosso rispetto
                    ti vegetali in ambito urbano,          complessivamente non i singoli      alla somma dello spettro verde e
                    sono stati applicati metodi di         pixel, bensì l’aggregazione degli   rosso, misurato su ciascuna por-
                    analisi differenti a seconda della     stessi ottenuta dall’omogeneità     zione già individuata (Tucker,
                    tipologia di dato elaborabile          di firma spettrale.                 1979).
                    presente in ciascuna città. I pro-     Utilizzando la MS, le imma-         Osservando il valore di questo
                    dotti da telerilevamento sono          gini sono state partizionate in     parametro sperimentale nelle
                    stati ottenuti elaborando imma-        regioni significative individuate   zone con presenza di vegetazio-
                    gini acquisite da fonti satellitari,   secondo i criteri di omogeneità     ne, è stato possibile estendere
                                                                                               una classificazione preliminare
                                                                                               su ogni singola regione con
                                                                                               vegetazione individuata nell’im-
                                                                                               magine. Attraverso una valuta-
                                                                                               zione comparativa con l’imma-
                                                                                               gine originale è stata impostata
                                                                                               una soglia ai valori così ottenuti
                                                                                               per poter distinguere tra vege-
                                                                                               tazione e regioni impermeabili.
                                                                                               Questa soglia varia in base alla
                                                                                               tecnologia e alla stagionalità del
                                                                                               rilevamento.
                                                                                               I raster RGB-I (con banda
                                                                                               Infrarosso-vicino) sono stati
                                                                                               processati applicando come
        Fig. 3 –
                                                                                               discriminante l’indice vegeta-
   Grecia - Im-                                                                                zionale NDVI (Rouse, 1974)
         magine                                                                                restituendo quindi il grado di
      satellitare
                                                                                               attività clorofilliana delle cellule
  Sentinel-2A,
 quadri conos-                                                                                 vegetali che costituiscono gli
citivi esistenti,                                                                              elementi biotici sopra il suolo.
  elaborazioni                                                                                 Per classificare le superfici è sta-
     prodotte e
  nuovi quadri
                                                                                               to vagliato un valore positivo (J.
    conoscitivi.                                                                               Weier, 2000), da adottare per la
                                                                                               classificazione, tale da omoge-
                                                                                               neizzare la presenza e l’assenza

      8             GEOmedia n°1-2019
Climate Proof Planning: l'uso del remote sensing a supporto della vulnerabilità a scala urbana - mediaGEO
FOCUS

di vegetazione confrontabile
direttamente nell’immagine di
partenza.
I risultati ottenuti da questi due
processi sono stati successiva-
mente elaborati integrando le
fonti già disponibili caratteristi-
che per ogni tipo di superficie.
Alle superfici verdi sono state
sommate dall’uso del suolo, le
aree attrezzate a verde pubblico
e le aree agricole. Alle superfici
non verdi sono state sottratte
invece le stesse aree attrezza-                                                                                                                  Fig. 4 - Reg-
                                                                                                                                                 gio Emilia -
te a verde pubblico e le aree                                                                                                                    Immagine da
agricole, le aree edificate ed                                                                                                                   UAV/SAPR,
attraversate da strade (prese in                                                                                                                 quadri
                                                                                                                                                 conosci-
considerazione separatamente),                                                                                                                   tivi esistenti,
e le aree costituite da elementi                                                                                                                 elaborazioni
idrografici.                                                                                                                                     prodotte e
                                                                                                                                                 nuovi quadri
                                                                                                                                                 conoscitivi.
Applicazione della
metodologia ai casi studio
Il caso Cipriota (fig.2) presenta                qualitativamente da raffinare                      geografica frequente garantita
in partenza ortofoto acquisite                   in merito dell’attribuzione del                    soprattutto nell’area Europea.
con volo aereo ad una risoluzio-                 verde, in quanto, integrando                       Il dato di riferimento che è
ne geometrica di 50 cm per pi-                   successivamente le altre fonti                     stato consultato fa riferimen-
xel ed a risoluzione radiometri-                 note indicate in premessa, è                       to al sensore Sentinel-2 MSI
ca a tre bande RGB. In questo                    possibile minimizzare gli scarti e                 (MultiSpectral Instrument) a
caso è stata utilizzata la prima                 le eccedenze verificabili da falsi                 livello di processo 2A, quindi
metodologia di riconoscimen-                     positivi (oggetti verdi abiotici) o                con valori radiometrici di riflet-
to mediante MS, producendo                       aree non                                           tanza corretti sotto l’atmosfera
un dato abbastanza dettagliato                   Il caso Greco (fig.3) è stato svol-                (ESA, 2018). La risoluzione
quantitativamente, ossia nella                   to utilizzando i dati satellitari                  spettrale di questo dataset mette
conformazione e dimensio-                        acquisiti dalla missione ESA                       a disposizione anche una banda
ne geometrica delle aree, ma                     Sentinel-2, con una copertura                      di vicino infrarosso ad una riso-

                                                                                                         Casi Studio
               Lakatamia-Strovolos
                     (Cipro)                                      Peristeri                             Reggio Emilia
                                                                  (Grecia)                                 (Italia)

                          Tecnologia di                                                                                                         Rilievo UAV/
                                                               Rilievo aereo                        Dataset Satellitare
                          acquisizione                                                                                                          SAPR

                          Risoluzione
  Specifiche

                                                               0.50 m/px                            10 m/px (per RGBI)                          0.20 m/px
  elaborati

                          geometrica
  dati

                          Risoluzione                          3 bande -                            Multispettrale –                            4 bande -
                          spettrale                            RGB                                  RGBI                                        RGBI

         Metodo applicato                                      1. MS                                2. NDVI                                     2. NDVI

Tab. 2 - Tipologia di dato e metodo applicato a ciascun caso studio: in base alla presenza/assenza della banda vicino-infrarosso (NIR) e alle
specifiche dei dati si è determinata la presenza di vegetazione seguendo il metodo di analisi più appropriato.

                                                                                                                             GEOmedia n°1-2019             9
Climate Proof Planning: l'uso del remote sensing a supporto della vulnerabilità a scala urbana - mediaGEO
FOCUS

          luzione di 10 m per pixel, come       Discussione                           delle superfici su aree vaste in
          anche per le bande RGB. In            I risultati emersi da queste speri-   maniera automatizzata, efficien-
          questo caso è stato possibile ap-     mentazioni mettono in luce che        te e precisa.
          plicare la seconda metodologia        il dettaglio dei quadri elaborati     Il caso greco invece, trattando
          utilizzando l’indice NDVI. A          è legato alla risoluzione e alla      dati di partenza provenienti
          livello qualitativo, vista la bassa   natura della fonte iniziale del       da una sorgente Open data
          risoluzione di partenza, a mag-       dato. Nell caso studio di Reggio      e a copertura globale, apre la
          gior ragione è stato necessario       Emilia è stato possibile distin-      strada ad un tipo di restituzio-
          integrare con le altre fonti note     guere con maggiore precisione         ne potenzialmente estendibile
          i risultati preliminari ottenuti      le tipologie di superfici, localiz-   ovunque, tenendo sempre e
          classificando l’NDVI per i due        zando porzioni di verde ad una        comunque in considerazione le
          insiemi di superfici.                 scala dettagliata ed a più ampio      altre fonti cartografiche esistenti
          Il caso Italiano di Reggio Emilia     spettro.                              che consentono di limitare erro-
          (fig.4) si basa su dati di partenza   Il processo di MS condotto a          ri computabili dai falsi positivi
          da ortofoto ad alta risoluzione       Cipro ha messo in luce che,           maggiormente riscontrabili a
          acquisite da mezzo UAV/SAPR.          nonostante l’assenza della ban-       basse risoluzioni.
          Sono state elaborate immagini         da dell’infrarosso, la funzione       I limiti dei processi applicati da
          con le quattro bande (RGB e           di segmentazione consente di          sottolineare sono l’esclusione
          infrarosso-vicino) a risoluzione      distinguere con precisione le         delle coperture verdi sopra gli
          geometrica di 20 cm per pixel.        superfici. Confrontando tec-          edifici in quanto esclusi a monte
          Il processo è stato svolto adot-      nicamente la procedura di MS          come tutte le aree edificate se-
          tando la seconda metodologia,         rispetto ad una tradizionale          condo la loro altissima probabi-
          classificando dunque i valori         fotointerpretazione manuale,          lità caratteristica di impermea-
          di NDVI che distinguono le            è stato possibile impostare un        bilità. Inoltre, è da segnalare un
          superfici sulla base della risposta   valore di soglia grazie al quale      margine di discrezionalità nel
          vegetazionale. L’integrazione         lo scarto tra le due elaborazioni     dover tarare i valori del model-
          con altri dati noti è stata svolta    è minimo. Validando il dato in        lo, in quanto questi dipendono
          per includere i terreni agricoli      una porzione di territorio cam-       sia dalle caratteristiche naturali
          incolti e per raffinare geometri-     pione, è poi possibile estendere      delle specie arboree presenti,
          camente i risultati.                  il processo di individuazione         che dal periodo di riferimento

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   10      GEOmedia n°1-2019
FOCUS

del rilievo svolto. Un altro
errore quantitativo può           BIBLIOGRAFIA
                                  Ahmed Darwish, K. L. (2003). Image Segmentation for the Purpose Of Object-Based Classi-
essere generato dall’ipotesi      fication.
semplificativa che pone la        Brandon Rumiser, J. N. (2013, Marzo 11). eCognition Segmentation and Supervised Clas-
proiezione della copertu-         sification. Tratto il giorno Gennaio 15, 2018 da Remote Sensing: http://faculty.ung.edu/
                                  zmiller/4350K/labs/eCognitionSegmentationAndSupervisedClassification.html
ra arborea osservabile dal        ESA. (2018, 6 28). User Guides - Sentinel-2 MSI - Sentinel Online. Tratto da ESA - Euro-
rilievo corrispondente ad         pean Space Agency: https://sentinel.esa.int/web/sentinel/user-guides/sentinel-2-msi
                                  Folke C., C. S. (2002). Resilience and Sustainable Development: Building Adaptive Capacity
una totale superficie verde       in a World of Trasformations. Ambio.
che sta sotto. La sovrastima      Hall, M. J. (1984). Urban hydrology. Londra: Elsevier Applied Science.
dell’area con vegetazione in      IPCC. (2007). Climate change 2007: Synthesis Report, Summary for policy makers, 4th Asses-
                                  sment Report. Geneva: International Panel for Climate change.
questo caso dipende dall’ac-      IPCC. (2012). Managing the Risk of Extreme Events and Disasters to Advance Climate
crescimento e dalla densità       Change Adaptation. Cambridge, MA: Special Report of the Intergovernmental Panel of
                                  Climate Change, Cambridge University Press.
di ciascuna specie arborea        IPCC. (2015). Climate change 2014: mitigation of climate change (Vol. 3). Cambridge,
radicata sul terreno.             MA: Intergovernmental Panel of Climate Change, Cambridge University Press.
                                  J. Weier, D. H. (2000). Measuring Vegetation (NDVI & EVI).
                                  Leopold, L. B. (1968). Hydrology for urban land planning: A guidebook on the hydrologic
Conclusioni                       effects of urban land use.
Per poter attuare un climate-     Maragno, D., Musco, F., & Patassini, D. (2017). La gestione del rischio di ondate di calo-
                                  re e allagamenti in ambiente urbano: un modello applicativo. In: Atti della XX Conferenza
proof planning efficace in        Nazionale SIU. Urbanistica e/è azione pubblica. La responsabilità della proposta., 131-140.
ambito urbano è necessario        Oke, T. (1981). Canyon geometry and the noctural Urban Heat Island. Int. J. Climatol.
                                  Rouse, J. H. (1974). Monitoring Vegetation Systems in the Great Plains with ERTS.
disporre di quadri cono-          Tucker, C. (1979). Red and photographic infrared linear combination for monitoring ve-
scitivi con dati che quan-        getation. Remote Sensing of Environment, 127-150.
tifichino e distribuiscano        Young Gi Byun, Y. K. (2012). A multispectral image segmentation approach for object-based
                                  image classification of high resolution satellite imagery.
nello spazio le vulnerabilità
ed i rischi. I risultati delle    NOTE
sperimentazioni qui propo-        1 http://www.planningclimatechange.org
                                  2 LIFE15 CCA/CY/000086 - http://urbanproof.eu/it/ Nell'ambito di questo pro-
ste puntano ad essere una         getto, sono stati utilizzati modelli climatici regionali e tecniche di downscaling per
base a supporto tecnico,          valutare i cambiamenti climatici attuali e futuri a scala regionale e locale. La speri-
decisionale e divulgativo per     mentazione discussa nell’articolo è un passaggio propedeutico per le fasi successive
la costruzione dei piani a        di identificazione e valutazione delle vulnerabilità esistenti e future e di identifica-
scala urbana e di intervento      zione delle azioni attuabili di adattamento ai cambiamenti climatici.
urbano. A scala urbana è
possibile raffrontare il peso     ABSTRACT
delle superfici legate alla       Climate-proof planning involves the management of impacts derived from climatic
conformazione del tessuto         drivers in the urban environment. To shape an efficient strategy of mitigation and
                                  adaptation, it is necessary to improve the current knowledge of the territory with
urbanizzato che cambia
                                  new data, now available through remote sensing technologies, in order to assess
rispetto a centri urbani          vulnerability and risk.
altamente antropizzati, ad        During this experimentation, it has been developed a replicable methodology for
ambiti limitrofi meno con-        multiple urban environments in order to build a detailed surfaces atlas of green
solidati e alle zone rurali,      and built areas. This information is the basis for further evaluations on ecosystem
orientando dunque a livello       services, resilience building and ranking of urban design actions.
strategico le scelte di adatta-
mento affrontabili. A scala       PAROLE CHIAVE
                                  remote sensing; cambiamento climatico, vulnerabilità; adattamento
di intervento, l’atlante delle
superfici consente di loca-
lizzare puntualmente quelle       AUTORE
                                  Denis Maragno
che sono le zone prioritarie      dmaragno@iuav.it
per intervenire con opere di      Francesco Ruzzante
adattamento e mitigazione,        fruzzante@iuav.it
mettendo a fuoco da una           Vittore Negretto
lettura di downscaling le         vnegretto@iuav.it
logiche e gli elementi che        Francesco Musco
                                  francesco.musco@iuav.it
contribuiscono ad acuire i
fenomeni legati ai cambia-        S.Croce 1957 Venezia (VE) 30135, Università IUAV di Venezia
menti climatici.

                                                                                                       GEOmedia n°1-2019        11
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